Sardegna Sud Est Giugno 2009

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Benvenuti in Sardegna Welcome to Sardinia

in questo numero ITINERARI

Il nostro giornale, un compagno inseparabile per le vostre vacanze in una delle zone più belle dell’isola

STORIA

I porti turistici del Sud Est

La storia meravigliosa di Costa Rei

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ESCURSIONI

GASTRONOMIA

I 7 fratelli e i “tacchi” d’Ogliastra da pag. 33

Alla scoperta degli antichi sapori da pag. 41

Il sole, il mare, la natura incontaminata che si mostra orgogliosa nelle inconfondibili coste impreziosite da spiagge da sogno. Caratteristici angoli con vista mozzafiato sul mare ove la macchia mediterranea offre generose pennellate di puro colore.Ma anche l'entroterra, così selvaggio e ricco di attrattive. È questa la Sardegna che vi invitiamo a scoprire.È questa la nostra terra, autentica perla del Mediterraneo e meta prediletta, ogni anno, per un turismo dal palato “sopraffino”. Particolarmente interessante è la parte sud-orientale, così lontana dalla mondanità chiassosa di altre,seppur rinomatissime località isolane. Pensando proprio a questi luoghi, così fortemente rappresentativi di quest'isola antica, nelle sue tradizioni e nel suo affascinante territorio, il nostro giornale ha trovato la sua dimensione. Spunti importanti al fine di creare per Voi, itinerari turistici e percorsi eno-gastronomici imperdibili alla scoperta di una Sardegna che non smette mai di

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stupire.Quella vera! Sardegna Sud-Est vuole essere per voi un compagno di viaggio affidabile e puntuale! Una guida ideale per una vacanza sapientemente gestita tra momenti di autentico relax e appuntamenti nei luoghi e nelle località più rinomate dal punto di vista storico, naturalistico e paesaggistico, senza mai trascurare l'aspetto peculiare dei “servizi”. Informare dunque è prima di tutto il nostro obiettivo. Dettagliando percorsi,veicolando la vostra attenzione sulle attrattive da non perdere, raccontando quelle che potrebbero essere le vostre giornate in Sardegna. Far Conoscere la Sardegna significa per noi trasmettere quel gusto per la tradizione,quell'amore per la terra, quella capacità di cogliere la bellezza nella semplicità. Con Sardegna Sud-Est ci proponiamo dunque di realizzare un'operazione che sia utile dal punto di vista informativo, ma che consegni nelle vostre mani un periodico interessante e valido.Una lettura piacevole e asciutta che vi tenga compagnia nelle calde giornate estive,magari distesi sulla sabbia finissima di una delle nostre splendide spiagge.Il nostro giornale potrà dunque diventare il punto di riferimento per le vostre vacanze nell'isola.


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www.sardegnasudest.com Il Territorio

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Sardegna sud est, la ter ra del so gno

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Il mare, meraviglia da esplorare

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Cagliar i, il fascino del c ap oluo go

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Fauna sarda: una tipicità da preser vare

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Viaggio sulla costa verso l ’O gliastra

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L’oasi naturale dei sette fratelli

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Ogliastra, tur ismo per intenditor i

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Il temp o regala emozioni indimentic abili

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Ger rei, l’entroter ra delle meraviglie

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Alla scop er ta degli antichi sap or i

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Armungia, museo a cielo ap er to

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La natura emerge dalla cucina

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Villaputzu, gioiello della costa sud est

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Artigianato della costa tra stor ia e cultura

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La stor ia meravigliosa di Costa R ei

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Windsur f il protagonista dell ’estate

Chi Siamo

Punti Distribuzione Effe Erre S.N.C. Via Roma 214 09043 Muravera Tel./Fax +39 070 9931632 www.emcomunica.it - info@emcomunica.it

Sardegna Sud Est iscritto al registro presso il Tribunale di Cagliari al numero 6/06. Periodico Giugno, Luglio, Agosto, Settembre. Direttore Responsabile: Nino Melis Coordinatore Editoriale: Fabio Usai,Grafica: Roberto Utzeri Marketing e Pubblicità:Effe Erre S.N.C tel.070/9931632 info@emcomunica.it Stampa: L’Unione Editoriale Elmas (CA) Produzione e Distribuzione: By Effe Erre S.N.C.. Internet Company Solution, specializzata in servizi hi-tech per il turismo e promozione del territorio, advertsing, web designer e soluzioni per il business digitale

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Sardegna Sud Est al servizio del territorio

L'impegno e il lavoro di questi anni ci ha consentito di creare e rafforzare preziose sinergie e collaborazioni con una vasta rappresentanza di operatori del settore turistico. Anche grazie al loro supporto, siamo oggi in grado di fornirvi informazioni aggiornate e precise con un ricchissimo calendario di eventi e appuntamenti legati alle tradizioni e agli aspetti più peculiari della cultura sarda. L'arrivo in Sardegna, soprattutto per chi la visita per la prima volta, è certamente un'esperienza indi-

menticabile. Pur conoscendola a fondo, noi stessi, natii di quest'isola magica, restiamo talvolta estasiati dinnanzi all'immenso patrimonio naturalistico che essa ci offre. Ci sentiamo davvero dei privilegiati. Ecco perchè, accompagnare il turista alla scoperta della nostra amata isola attraverso il nostro periodico, è un impegno che varca i confini della professione. Raccontare la Sardegna è per noi prima di tutto “passione”. Speriamo dunque di trasmettervi

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Estate 2009 Quattro edizioni in programma anche per l’Ogliastra, Giugno, Luglio, Agosto e Settembre. Distribuzione capillare nel periodo di maggior afflusso turistico, attraverso tutti gli uffici di informazione turistica, dislocati in tutto il territorio. Tempestività nel raggiungere i lettori ospiti del Sud Est, grazie al coinvolgimento del comparto ricettivo locale: hotel, camping, residences, case vacanza a pieno questo sentimento, consegnandovi le chiavi di una vacanza tutta da vivere. Una vacanza organizzata al meglio che, attraverso la scelta più indicata dei luoghi da visitare, delle strutture ricettive alle quali far riferimento, degli itinerari più interessanti da percorrere, sia prima di tutto “ottimizzazione” dei tempi. Sotto il braccio il nostro Sardegna Sud- Est, nella mente la certezza di godersi una vacanza in Sardegna gustando le migliori immagini di questa terra dalle mille risorse, i profumi, i sapori più tipici... Così ci piace immaginare il “turista” appagato. Perchè l'accoglienza per chi sceglie la nostra isola per le sue vacanze, dev'essere adeguata alle aspettative. In questo senso il nostro giornale rappresenta una novità. Laddove talvolta i servizi d'informazione turistica non assecondano del tutto le esigenze della domanda, entra in gioco Sardegna Sud-Est.

Welcome to Sardinia

The sun, the sea, the whitest beaches, but also the inland area, so wild and full of appeal. This is the Sardinia that we invite you to discover. The south east is particularly interesting, so far removed from the showy luxury of other more well known areas of the island. In these places, so strongly representative of this ancient island, our newspaper has found its calling, creating tourist itineraries and unmissable wine and gastronomy tours for you. Sardegna Sud-Est wants to be a loyal and timely travelling companion for you! An ideal guide for a holiday to divide between moments of real relaxation and appointments in the best known places and areas. Our main objective is to ‘inform’. Detailing tours and drawing your attention to attractions which are not to be missed. With Sardegna Sud-Est we propose to offer you reading material that will keep you company through the hot summer days, perhaps lying on the finest sand on one of our splendid beaches.The effort and work over the last years has enabled us to create and reinforce invaluable partnerships with a vast representation of operators in the tourist sector. It is thanks to their support that we are now able to provide you with up to date information, with the fullest calendar of events and dates linked to traditions and the most typical aspects of the Sardinian culture.We will lead you, then, to the best choices of places to visit, the accommodation to head to and the most interesting itineraries to follow. With a copy of our Sardegna Sud-Est under your arm, you can be certain of enjoying a holiday in Sardinia, experiencing the very best of what this land has to offer. This is how we like to imagine the satisfied tourist.The way we welcome people who choose our island for their holidays should be tailored to their expectations. Sometimes the tourist information services do not fulfil all of the expectations of the tourist’s enquiry. This is where Sardegna Sud Est comes in. We wish you an unforgettable summer and we urge you to take our newspaper with you. With Sardegna Sud-Est, holidays in Sardinia are easier!

Die Sonne, das Meer, die schneeweißen Strände, aber auch das Innenland, so wild und reich an Attraktionen. Das ist Sardinien, welches wir Sie einladen zu entdecken. Besonders interessant ist der Süd- Osten, so weit entfernt von der lärmenden Mondänität der anderen berühmten Ortschaften der Insel. An diesen Orten, so stark repräsentativ dieser alten Insel, hat unsere Zeitung ihre Dimension gefunden, mit der Aufstellung von Reiseund önogastronomischen Routen für Sie nicht zu versäumen. "Süd-Ost Sardinien" möchte für Sie ein zuverlässiger und ausführlicher Reisebegleiter sein! Ein idealer Führer für einen Urlaub zwischen Augenblicken der authentischen Entspannung und Terminen in den berühmtesten Gebieten und Ortschaften zu erleben.Unser erstes Ziel ist "zu informieren". Durch die detaillierte Beschreibung der Routen Ihre Aufmerksamkeit auf die Attraktionen hinleitend. Mit "Süd-Ost Sardinien" schlagen wir Ihnen eine Lektüre vor, welche Ihnen in den heißen Sommertagen Gesellschaft leisten soll,vielleicht entspannt auf dem Sand von einem unserer wunderschönen Strände. Der Einsatz und die Arbeit dieser letzten Jahre hat uns erlaubt, eine kostbare Zusammenarbeit mit einer umfassenden Vertretung der Unternehmer des Tourismusbereiches zu verwirklichen und zu verstärken.Auch dank ihrer Unterstützung können wir Ihnen heute aktualisierte Informationen bieten mit einem sehr reichen Programm von Ereignissen und Terminen,verbunden mit den Traditionen und den typischsten Aspekten der sardischen Kultur.Wir werden Sie also zur geeignetsten Wahl der Orte zu besichtigen,der Aufnahmestrukturen auf die Sie Bezug nehmen können,der interessantesten Routen zum zurücklegen,führen.Unter dem Arm unser "Süd-Ost Sardinien",im Sinne die Sicherheit einen Urlaub auf Sardinien zu genießen, die besten Bilder dieses Landes, mit tausend Ressourcen, auskostend. So stellen wir uns den zufriedenen "Touristen" vor. Die Aufnahme für jenen, der unsere Insel für seine Ferien wählt, soll den Erwartungen nachkommen. Manchmal entsprechen die touristischen Informationsdienstleistungen nicht den Bedürfnissen der Nachfrage. Und hier treten wir von "Süd- Ost Sardinien" ins Spielfeld.Wir wünschen Ihnen einen unvergeßlichen Sommer und laden Sie ein, unsere Zeitung mitzunehmen. Mit "Süd-Ost Sardinien" sind die Ferien auf Sardinien leichter!


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Sardegna Sud Est,la terra del sogno Ambiente,cultura,gastronomia ed ospitalità per una vacanza indimenticabile Il mare,con i suoi incredibili riflessi,così limpido da poter intravedere bianchi fondali di sabbia finissima. Le incredibili calette, le coste, le spiagge. Non sono le uniche attrattive presenti nella Sardegna Sud-Est, ove è impossibile non farsi rapire dalla varietà e la bellezza dei paesaggi, così fedeli nelle coste alle splendide immagini da cartolina note oggi a tutto il mondo e così sorprendenti nell'entroterra. Qui appare la Sardegna meno conosciuta. Quella che non ti aspetti.Una Sardegna capace di “incantare” con i colori accesi di una vegetazione mediterranea e variegata. Montagne aspre, antiche vallate testimoni di una storia millenaria, un ambiente incontaminato e a tratti selvaggio. Immagini, profumi e suoni che si irradiano dal profondo dell'anima di una terra che ha tantissimo da raccontare. Una terra i cui frutti rappresentano la vera essenza di un autentico angolo di paradiso. Chi ha avuto il piacere di visitare la Sardegna e il sud-est in particolare, conosce bene questi sapori e questi aromi e difficilmente li dimentica. Basti pensare al pesce, immancabile nelle tavole sarde, soprattutto nelle zone costiere.

Spigole, orate, triglie, grandi pesci di fondale come dentici,ricciole e cernie. Ma anche deliziosi crostacei come l'aragosta, i gamberi e molluschi d'ogni sorta come polpi,calamari,seppie, arselle e cozze. Che dire poi dei prodotti più tipici come la “bottarga” (autentica delizia preparata con le uova di muggine)? Oppure i formaggi dai sapori decisi e appetitosi,il rinomato maialetto allo spiedo,sapientemente presentato su un letto di mirto profumato,e molte altre delizie.La semplicità e la genuinità sono comuni denominatori nella cucina sarda e così come a tavola, questa stessa semplicità aè rievocata nei gesti della quotidianità e nelle arti.Basti pensare alla musica e agli strumenti musicali più tipici, le launeddas,costruiti con canne palustri attraverso tecniche custodite gelosamente. La materia prima si lega sempre, immancabilmente alla terra, da tempo immemore.Le sonorità prodotte sono dunque ruvide e affascinanti allo stesso tempo. Castiadas, M.te Turno Baunei, Cala Goloritzè ph. E. Loi

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il trenino verde

Sardinia South East, the land of dreams Those who have had the pleasure of visiting Sardinia, and the south east in particular, know well and appreciate the flavours and aromas that are most typical of this land. Fish is never missing from the Sardinian table, especially in coastal areas. Sea bass, sea bream, mullet, white bream, the great fish of the sea floor such as red snapper, amberjack and grouper, but also delicious crustaceans like lobster, prawns and molluscs of every type.‘Bottarga’, an authentic delicacy prepared from the eggs of mullet roe, is one of the most famous products. Sardinian cheeses have marked and appetising flavours and often accompany the famous ‘maialetto allo spiedo’, suckling pig roasted on a spit, presented in the traditional way on a bed of perfumed myrtle. Simplicity and authenticity are common themes in Sardinian cuisine.The same simplicity is retained in everyday life and in the arts.The most typical musical instruments in Sardinia are the ‘Launeddas’, made from marsh reed following jealously guarded techniques.

Wer das Vergnügen hatte Sardinien zu besuchen und besonders den Süd-Osten, kennt und schätzt die typischsten Geschmäcke und Aromen dieses Landes. Der Fisch ist unfehlbar auf den sardischen Tischen, hauptsächlich an den Küstenzonen. Seebarsch, Goldbrasse, Meerbarbe, Brasse, große Fische der Wassertiefen wie Zahnbrasse, Seriola dumerili, Zackenbarsch aber auch köstliche Krustentiere wie Langusten, Garnelen und jede Art von Mollusken.Unter den berühmtesten Produkten,der "Rogen",authentische Köstlichkeit,zubereitet mit den Eiern der Meeräsche.Die sardischen Käse haben kräftige und appetitanregende Geschmäcke und oft begleiten sie das berühmte Schwein, am Spieß gebraten, zubereitet nach der Tradition auf einem Bett aus wohlriechender Myrte. Die Einfachheit und die Unverfälschtheit sind gemeinsame Nenner in der sardischen Küche. Dieselbe Einfachheit ist ins Gedächtnis zurückgerufen in den Gesten der Alltäglichkeit und in den Künsten.Die typischsten Musikinstrumente Sardiniens sind "die Launeddas",angefertigt mit Schilfröhren durch Verfahren welche bedacht aufbewahrt werden. Das Rohmaterial ist immer schon seit alten Zeiten mit der Erde verbunden.Das Gebiet des SüdOsten Sardiniens ist charakterisiert durch die tausendjährige Geschichte und Kultur.

ph. E. Loi


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Cagliari, il fascino del capoluogo Cagliari,la spiaggia del Poetto e le circostanti falesie della Sella del Diavolo,ecco le meraviglie che la rendono un gioiello nel Mediterraneo.Tra storia e cultura,tra cielo e sole, mare e terra, la città appare come un luogo eletto di un turismo sempre più entusiasta e mai pago di questa straordinaria alchimia di attrattive. Benvenuti a Karalis dunque. La sua luce, la sua storia e le sue bellezze sono apprezzabili nei quartieri storici Marina, Stampace, Castello. Il lungo litorale del Poetto,con i suoi 7Km.di spiaggia,il fiore all'occhiello di questa perla del Mediterraneo, meta ogni anno di migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Cagliari, capoluogo della Sardegna vanta una tradizione enogastronomica tipica. La cucina marinara allieta e soddisfa i palati più esigenti,con i suoi frutti freschissimi. Prodotti di un mare cristallino e unico al mondo. Nel 1896,Cagliari era popolata da poco più di 50 mila abitanti.Fino ad allora la città colonizzata era governata da diverse monarchie straniere che si sono succedettero con le trame di un'aristocrazia collegata a doppio filo. I rappresentanti delle grandi famiglie, per la prima volta, in pratica i nobili di Cagliari, fecero strada alla nuova borghesia commerciale e liberale. Il Comune abbandonò le strette stradine di castello (Casteddu, così si chiamava la città), ed uscendo dalle

ph. A. Masala

Cagliari, Il Poetto e Marina Piccola

ph. A. Masala

scinante che mai. Il mare rende equilibrio e mette a disposizione dell'uomo le sue grandi risorse rigeneranti. Madre natura compie il suo corso. Come nel caso dello stagno di Molentargius. Un'oasi di pace nel cuore di Cagliari di importanza notevole,in quanto habitat naturale dei bellissimi fenicotteri rosa che qui, come solo in pochissimi altri posti al mondo,nidificano. Cagliari, vista sul porto

La spiaggia dei centomila Le bellezze naturalistiche restano tuttavia il fiore all'occhiello per il comparto turistico isolano. Pensando ai litorali da visitare, è quasi impossibile delineare una classifica dei luoghi più belli. Dalla punta più a sud percorrendo il territorio verso nord, lo spettacolo è davvero sorprendente. Dalla

Spiaggia dei centomila “Il Poetto” che, nonostante un recente disastroso tentativo di ripascimento, continua ad essere anno dopo anno meta prediletta per i cagliaritani,per tanti sardi provenienti dall'hinterland e per una consistente rappresentanza di turisti stranieri,si snoda un meraviglioso itinerario.

Cagliari, the charm of the principal city

antiche mura fortificate - che in più di un'occasione salvarono la sua gente dalle invasioni - scese a valle. Il cuore pulsante dell'economia si stabilisce davanti al porto, icona della moderna città mercantile. E qui che i pescatori Cagliaritani trovano lo sbocco alla loro attività naturale. Ma se la stessa ubicazione in una posizione così strategica, fece all'epoca di Cagliari una città mercantile,rimane salvo il concetto che permise che il fianco potesse essere vulnerabile. E' qui che subì i numerosi bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il 19 maggio 1950, venne riconosciuta alla città la medaglia d'oro al valor militare.In quel preciso istante il mare riprende tra le sue braccia la città e curandola dalle ferite la rese più affa-

ph. A. Masala

Cagliari, Poetto beach and the surrounding cliffs of the Sella del Diavolo; these are the wonders that make it a jewel of the Mediterranean. Surrounded by history and culture, sun and sky, earth and sea,the city is emerging as a place sought out by ever more enthusiastic tourists who never tire of its extraordinary mix of attractions.So welcome to Karalis.Its light,its history and its beauty can be appreciated in the historic quarters of Marina,Stampace and Castello.The Poetto coastline,with its 7km of beach,the jewel in the crown of this pearl of the Mediterranean,each year the destination of choice for thousands of tourists from all over the world.Cagliari,principal city of Sardinia,boasts a characteristic wine and gastronomy tradition.The seafood cuisine excites and satisfies even the most demanding palates with the freshest raw ingredients,produce of a crystalline sea which is unique in the world.In 1896,Cagliari had a population of little more that 50 thousand inhabitants.Until then the colonised city had been ruled by a series of different foreign monarchies who were replaced by an aristocracy very closely connected to the monarchy.For the first time,the representatives of the great families,in essence Cagliari’s nobility,paved the way for the new commercial and liberal bourgeoisie.The Council abandoned the little narrow streets of Castello (Casteddu,as the city was called),and,leaving the city’s ancient fortified walls,which on more than one occasion had saved its people from invasions,came downhill.The beating heart of the economy was established in front of the port,symbol of the modern merchant city.It is here that Cagliari’s fishermen find the source for their natural activity.But while it was its setting in such a strategic position that in the past made Cagliari a merchant city,it is also the attribute that made the area vulnerable and during the Second World War it suffered numerous bombardments.On 19 May 1950,the medal of honour was awarded to the city for military bravery.In this precise instant it was as though the sea took the city into its arms again and,healing its wounds,made it more enchanting than ever.The sea restored equilibrium and revitalised man with its great regenerating resources. Mother Nature completed her course.This is also the case of the lagoon of Molentargius.It is an oasis of peace in the heart of Cagliari,of significant importance thanks to its role as the natural habitat of the beautiful pink flamingoes that nest here,one of very few nesting sites in the world.

Cagliari,der Strand des Poetto und die umliegenden Klippen der Sella del Diavolo,das sind die Schönheiten,welche es zu einem Schmuckstück des Mittelmeeres machen.Zwischen Geschichte und Kultur,zwischen Himmel und Sonne,Meer und Land,erscheint die Stadt als ein auserlesener Ort eines immer begeisterten Tourismus und nie zufrieden mit dieser außergewöhnlichen Alchimie von Attraktionen. Also willkommen in Karalis.Sein Licht,seine Geschichte und seine Schönheiten sind schätzenswert in den historischen Stadtvierteln Marina,Stampace,Castello.Der ausgedehnte Küstenstreifen des Poetto mit seinem 7 km langen Strand,ist das Aushängeschild dieser Perle des Mittelmeeres,jedes Jahr Ziel von Tausenden Touristen,aus allen Teilen der Welt kommend. Cagliari, Hauptstadt Sardiniens rühmt eine typische önogastronomischeTradition.Die Meeresküche erfreut und stellt die anspruchsvollsten Gaumen mit ihren sehr frischen Früchten zufrieden.Produkte eines kristallklaren und einzigartigen Meeres auf derWelt.Im 1896 war Cagliari von wenig mehr als fünfzigtausend Einwohnern bewohnt.Bis dahin war die kolonisierte Stadt von verschiedenen ausländischen Monarchien regiert,welche sich mit den Handlungen einer mit ihr zweifädig verbundenen Aristokratie abgelöst hat. Die Vertreter der großen Familien,d.h.die Adeligen von Cagliari machten zum ersten Mal Bahn für das neue kommerzielle und liberale Bürgertum.Die Gemeinde verließ die engen Straßen von Castello (Casteddu,so benannte sich die Stadt) und die alten gefestigten Mauern,welche in mehr als einer Gelegenheit ihrVolk vor den Invasionen retteten und zog talwärts. Das pulsierende Herz der Ökonomie legt sich vor dem Hafen fest,Ikone der modernen Handelsstadt.Hier finden die Fischer von Cagliari den Ausgangspunkt für ihre natürliche Aktivität. Aber wenn dieselbe Lage in einer so strategischen Position zu jener Zeit eine Handelstadt aus Cagliari machte,bleibt das Konzept offen,das erlaubte,daß die Seite verletzlich sein könne.Hier erlitt sie die zahlreichen Bombardierungen des zweiten Weltkrieges. Am 19.Mai 1950 wurde der Stadt die Goldmedaille für die Militärtapferkeit verliehen.In jenem Augenblick nimmt das Meer die Stadt erneut in seine Arme auf und ihre Verletzungen heilend,machte es sie faszinierender als je.Das Meer gibt Gleichgewicht und stellt dem Menschen seine großen regenerierenden Ressourcen zur Verfügung.Mutter Natur erfüllt seinen Lauf. Wie im Fall des Teiches von Molentargius.Eine Oase des Friedens,im Herzen von Cagliari,von bemerkenswerter Wichtigkeit,da er natürliches Habitat der wunderschönen rosaroten Flamingos ist,welche hier wie in sehr wenigen anderen Orten der Welt,nisten.


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Viaggio sulla costa,verso l'Ogliastra Sosta obbligatoria a Villasimius e Costa Rei,per ammirare un mare da favola Un percorso unico che percorrendo il Viale Poetto partendo da Cagliari, offre un colpo d'occhio suggestivo sugli stagni di Quartu Sant'Elena (a pochi km dal capoluogo e rinomatissimi per le grandi colonie di fenicotteri rosa che li popolano) da un lato e dall'altro direttamente sul lungomare. Chilometro dopo chilometro, procedendo in direzione Villasimius, il paesaggio muta, mostrandosi a tratti aspro nella scarsa vegetazione. È qui che la strada si inerpica tra le montagne. Pochi tornanti dividono lo sguardo ignaro del visitatore da un panorama spettacolare. Superate le prime montagne appare il mare. Azzurro e limpido, ad accarezzare deliziose insenature e spiagge bianchissime. I litorali di Geremeas, Torre delle Stelle, Solanas, si fanno ammirare dall'alto, suscitando in chi li scruta l'irrefrenabile desiderio di fare almeno un tuffo in quelle acque cristalline per poi adagiarsi al sole sulla sabbia finissima e abbagliante. Proseguendo il percorso, la tappa obbligata è Villasimius. Un vitale centro turistico preso d'assalto ogni anno da migliaia di turisti. Qui sorge anche l'Area Marina Protetta di Capo Carbonara-Villasimius. Un vero paradiso per gli amanti del diving, per la ricchezza e la bellezza dei fondali, habitat incontaminato di una fauna acquatica unica al mondo. Da queste parti, le vacanze possono rivelarsi davvero esaltanti. La molteplicità di strutture ricettive (alberghi, camping, ristoranti, locali di ogni genere), l'efficienza dei servizi, rappresentano una risposta efficace alla forte domanda turistica specialmente nel “clou” del periodo estivo. C'è spazio infatti per il puro divertimento, ma anche l'opportunità di godersi una vacanza in pieno relax. Anche Costa Rei è altra rinomatissima meta

(non lontana da Villasimius), con il suo grazioso centro urbano e la piazzetta che accoglie spesso manifestazioni e sagre di vario genere. La spiaggia di Costa Rei si caratterizza per la sabbia dorata e le imponenti dune sabbiose. Il mare è un'autentica piscina con le acque trasparenti e popolate da miriadi di piccoli pesci che talvolta, si avvicinano curiosi ai piedi dei bagnanti in prossimità del bagnasciuga. Per poter visitare le più belle spiagge del Sud-Est Sardegna e godere a pieno delle bellezze che esse offrono, occorrerebbero mesi. I

Villasimius, Porto Giunco

luoghi, i litorali, i fondali sono talmente vari e meravigliosi ognuno per le sue peculiarità, che meriterebbero lunghi soggiorni da giugno fino a settembre inoltrato. Da Costa Rei, proseguendo verso Muravera, Villaputzu, Porto Corallo, Marina di Tertenia e Marina di Gairo si osservano paesaggi più selvaggi e certamente non meno suggestivi. Baunei, trekking a Cala Goloritzè

ph. archivio Provincia d’Ogliastra

Journey along the coast, from Cagliari towards Ogliastra Starting with ‘Poetto’, the beach of the masses, which has always been dear to the Cagliaritans, many Sardinians from the inland area and the ever-present groups of foreign tourists, an impressive itinerary unfolds. A unique trail which, departing from Cagliari, offers an enchanting view of the lagoon of Quartu Sant’Elena on one side (a few kilometres from the main city and very famous for the large colonies of pink flamingoes that inhabit it) and on the other directly out onto the seafront. Proceeding in the direction of Villasimius, the landscape changes and the road begins to climb up into the mountains. A few turns separate the visitor’s unsuspecting eyes from a spectacular panorama.Once you pass the first mountains, the sea appears.The coastline of Geremeas,Torre delle Stelle and Solanas can be admired from above,provoking the desire just to jump into the cristalline water. Continuing on the route,Villasimius is an unmissable stop. A vibrant tourist centre that is invaded by thousands of tourists each year. Here you can find the Protected Marine Area of Capo Carbonara-Villasimius. A real paradise for diving enthusiasts because of the richness and beauty of the ocean floor, an unspoilt habitat which is home to aquatic species unique in the world. The plethora of accommodation, including hotels, campsites, restaurants and bars of every type, and well organised facilities, represent an efficient response to high tourist demand. Costa Rei is another very famous destination not far from Villasimius, with a pleasant town centre and town square which often hosts events and fairs of various kinds. Proceeding towards Muravera, Villaputzu, Porto Corallo, Marina di Tertenia and Marina di Gairo you will be following scenery which is wilder but certainly no less impressive. Here nature is luxuriantly evident in the vegetation. Sometimes it is necessary to pass through entire pine forests or large areas of undergrowth and Mediterranean maquis to reach the beaches. Vom Strand der Hunderttausenden, "der Poetto" seit eh und je bevorzugtes Ziel für die Einwohner von Cagliari und für die vielen Sarden welche vom Hinterland kommen und für eine beträchtliche Vertretung von ausländischen Touristen, entwickelt sich eine wunderschöne Route. Eine einzigartige Strecke, welche von Cagliari ausgehend, einen beeindruckenden Blickfang auf die Teiche von Quartu S. Elena bietet, nur wenige Kilometer von der Hauptstadt entfernt und sehr berühmt wegen der großen Kolonien von rosaroten Flamingos welche sie auf beiden Seiten,direkt an der Strandpromenade besetzen.Richtung Villasimius weiterfahrend, ändert sich die Landschaft und die Straße schlängelt sich zwischen den Bergen hoch.Wenige Haarnadelkurven trennen den unwissenden Blick des Besuchers von einem überwältigenden Panorama. Nachdem man die ersten Berge hinter sich gelassen hat erscheint das Meer.Die Küsten von Geremeas,Torre delle Stelle, Solanas lassen sich von oben bewundern und wecken in jenem der sie betrachtet einen unentbehrlichen Wunsch wenigstens einen Sprung in jene kristallklaren Gewässer zu machen. Fortfahrend auf der Strecke ist die obligatorische Etappe Villasimius, ein lebhaftes Touristenzentrum jedes Jahr von tausenden Touristen bestürmt. Hier erhebt sich die geschützte Meeresfläche von Capo Carbonara-Villasimius. Ein echtes Paradies für die Liebhaber des Diving, wegen des Reichtums und der Schönheit der Wassertiefen, unberührtes Habitat einer weltweit einzigen Wasserfauna. Die Vielfalt der Beherbergungstrukuren wie Hotels, Camping, Restaurants, Lokale jeder Art, die Effizienz der Dienstleistungen stellen eine überzeugende Antwort gegenüber der starken Touristenanfrage, dar. Costa Rei ist ein sehr berühmtes Ziel, nicht weit entfernt von Villasimius, mit seinem reizenden Stadtzentrum und der kleinen Piazza die Veranstaltungen Volksfeste verschiedener Art aufnimmt. Nach Muravera, Villaputzu, Porto Corallo, Marina di Tertenia und Marina di Gairo fortfahrend,beobachtet man wildere Landschaften,aber bestimmt nicht weniger eindrucksvoll. Hier zeigt sich die Natur wuchernd in der Vegetation.


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Ogliastra,il turismo per intenditori Vivere la sardità nella sua interezza,con le sue tradizioni e i suoi costumi Qui la natura si mostra rigogliosa nella vegetazione, laddove talvolta per raggiungere le spiagge occorre attraversare intere pinete o ampi tratti di boscaglia e macchia mediterranea. Si giunge dunque in Ogliastra, uno dei luoghi più belli in Sardegna e una delle zone più amate per un turismo da “intenditori”. Gli ogliastrini hanno certamente il merito d'aver saputo conservare, custodire e valorizzare le proprie tradizioni facendone tesoro e rendendole fonte d'ispirazione inesauribile per una concezione del “fare turismo” divulgativa dell'immenso patrimonio culturale sardo. Ecco perchè oggi in Ogliastra si osserva un turismo differente rispetto a quello presente in altre rinomatissime zone della Sardegna. È un turismo per certi aspetti più attento alle sfumature. Un turismo che alla vacanza in Sardegna, oltre al mare, al sole e alla mondanità chiede conoscenza. Vivere dunque la sardità nella sua interezza con le sue tradizioni, i suoi costumi e le prerogative di un popolo antico e orgoglioso. Qui in Ogliastra più che mai si coglie quello spirito ospitale che contraddistingue il carattere dei sardi. La bellezza dei luoghi fa il resto. Le splendide spiagge che da Barisardo a Porto Frailis fino ad Arbatax con la caratteristica spiaggia della Capannina, impreziosita dalla splendida pineta (ove è possibile gustare freschissime specialità di mare presso l'omonimo chiosco-bar ristorante), rappresentano un patrimonio naturalistico di straordinario valore. Tanto mare dunque, ma anche qui tanto divertimento e intrattenimento. Arbatax e Tortolì, ma anche e soprattutto la graziosa S.Maria Navarrese sono, special-

Baunei, Portu Cuau

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ph. E. Loi

Una delle spiagge più belle del Mediterraneo Straordinaria location per il set di un fortunato film “cult” del '74 diretto dalla Wertmuller e magistralmente interpretato da Giancarlo Giannini e Mariangela Melato, Cala Luna si è rivelata allora al grande pubblico in tutta la sua poetica bellezza, attirando negli anni sucessivi un numero eccezionale di turisti.Ubicata a sud di Cala Gonone, tra le splendide falesie del Golfo di Orosei (nelle mente la sera, meta prediletta per chi desidera fare una passeggiata tra i negozi del centro aperti fino a tarda sera, oppure cenare o ascoltare un po' di musica nei locali più alla moda e magari andare a ballare. Dalla mattina alla sera, la vacanza in questo Sud-Est Sardegna può diventare una fantastica avvenura da raccontare. Pensando alla bellezza del territorio e in particolare allo splendido mare che bagna le sue coste, ci vengono in mente le immagini di un film

Cala Luna, Baunei

Ogliastra, la costa

che ha divertito e ammaliato intere generazioni. “Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'Agosto” era il titolo del film. Quell'azzurro mare d'Agosto, ma soprattutto quella scogliera scoscesa, quella sabbia bianchissima, erano i preziosi tesori di Cala Luna.

Ogliastra, destination of the discerning tourist And so we arrive in Ogliastra, one of the most beautiful places in Sardinia.In Ogliastra you can observe a kind of tourism which, beyond the sea, the sun and luxury of a holiday in Sardinia, deserves recognition. In this enchanting ‘piece of Sardinia’ you experience more than ever the hospitable spirit that distinguishes the Sardinians’ character. The beauty of the places does the rest.The splendid beaches, from Barisardo to Porto Frailis and Arbatax, with the characteristic beach of the Capannina, enriched by the splendid pine forest (where at the bar and restaurant of the same name you can sample the freshest seafood specialities), represent a natural heritage of extraordinary value. Arbatax,Tortolì and also the pretty S. Maria Navarrese are destinations favoured by those who want to take a walk around the shops in the town centre which are open until late in the evening, go out for dinner or listen to some music in the most fashionable bars. From morning until night, a holiday in this south east Sardinia can become a fantastic adventure to tell people about.To conclude our holiday through the splendid beauty of these places, we must reserve a special mention for the outstanding beach of Cala Luna. Situated south of Cala Gonone, between the splendid cliffs of the Golfo di Orosei, overlooked by the enchanting Grotta del Bue Marino (Monk Seal Cave), Cala Luna is the jewel in the crown of south east Sardinia, real and true land of dreams. An authentic paradise between heaven and earth.

quali si apre anche la suggestiva Grotta del Bue Marino),Cala Luna è la punta di diamante di questo Sud-Est Sardegna, vera e propria terra del sogno. Un paradiso tra cielo e terra ove la perfetta armonia tra ambiente,cultura,gastronomia ed ospitalità, garantisce il presupposto d'eccezione per una vacanza indimenticabile!

Manchmal muß man ganze Pinienwälder oder weite Abschnitte von Niederwald und Mittelmeer-Macchia durchqueren. Man erreicht also die Ogliastra, eines der schönsten Gebiete Sardiniens. In der Ogliastra stellt man einen Tourismus fest der vom Urlaub in Sardinien außer dem Meer,der Sonne und der Mondanität,Kenntnis erfordert. In diesem bezaubernden "Teil Sardiniens" nimmt man mehr als je den gastfreundlichen Geist, der den Charakter der Sarden kennzeichnet, auf. Die Schönheit der Ortschaften bildet den Rest.Die wunderschönen Strände,welche sich von Barisardo bis Porto Frailis bis Arbatax ausdehnen,mit dem charakteristischen Strand der Capannina,bereichert durch den wunderschönen Pinienwald,wo es möglich ist frische Meeresspezialitäten beim gleichnamigen Kiosk-Bar Restaurant zu genießen, stellen ein Naturvermögen von außerordentlichen Wert dar.Arbatax und Tortolì,aber auch das liebliche S. Maria Navarrese sind bevorzugte Ziele für jene die einen Spaziergang zwischen den Geschäften des Zentrums, bis spät Uhr abends geöffnet, machen wollen oder zu Abend essen oder ein wenig Musik in den modernsten Lokalen hören möchten. Vom Morgen bis zum Abend kann der Urlaub im Süd- Osten Sardiniens ein fantastisches Abenteuer zum erzählen werden. Um unsere Reise zwischen den wunderbaren Schönheiten dieser Gebiete zu beenden ist es obligatorisch den wunderschönen Strand von Cala Luna zu zitieren.Im Süden von Cala Gonone,zwischen den herrlichen Klippen der Bucht von Orosei,auf die sich auch die faszinierende Grotte des Bue Marino öffnet, ist Cala Luna der Diamantenpunkt dieses Süd-Osten Sardiniens, wahre Traumerde. Ein authentisches Paradies zwischen Himmel und Erde.

Curiosità “Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto” è un film del 1974 scritto e diretto da Lina Wertmüller. Trama Raffaella Pavone Lanzetti passa le sue vacanze su uno yacht in mezzo al mediterraneo, assieme ai suoi ricchi amici. Durante la crociera non fa altro che rimarcare il proprio elevato rango sociale umiliando i suoi sottoposti, tra cui Gennarino Carunchio, un marinaio siciliano rozzo. Gennarino si ritrova a dover soddisfare le richieste della "padrona", fino a che, per un guasto al motore di un gommone, i due si ritroveranno soli in mare aperto. Approdati su un'isola deserta, i ruoli si invertono, e la Lanzetti diventerà giocoforza schiava del marinaio, che sfoga su di lei anti-

che frustrazioni sessuali e sociali, facendo nascere una forte passione tra i due. Remake Del film è stato realizzato un remake dal titolo Travolti dal destino (titolo originale Swept Away) diretto dal regista Guy Ritchie ed interpretato da Madonna e da Adriano Giannini, figlio di Giancarlo.


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Il Gerrei,l'entroterra delle meraviglie Un viaggio attraverso una zona di significativa rilevanza storica e archeologica Continuando il nostro viaggio alla scoperta dell'affascinante sud-est Sardegna non possiamo non soffermarci a raccontare l'antico territorio del Gerrei a nord del Campidano. Parliamo infatti di una zona di significativa rilevanza storica per la presenza di numerosi siti archeologici. Una zona per certi aspetti del tutto inesplorata e per questo decisamente interessante per gli amanti dell'avventura e degli sport all'aria aperta come il trekking. La particolarità dei percorsi, la varietà dei paesaggi e la possibilità di scegliere itinerari (più o meno difficoltosi) che

assecondino esigenze diverse, attirano da queste parti importanti rappresentanze di turisti italiani, ma anche e soprattutto tanti stranieri. La presenza del Flumendosa e dei piccoli rii ad esso collegati hanno reso queste zone fertili e ricche di una fitta vegetazione. Ampie vallate si aprono negli altopiani ai piedi dei quali la macchia mediterranea offre il meglio della flora più tipica. Antiche piante come lecci, sugheri e olivastri fanno capolino tra piccoli e grandi arbusti e la vegetazione selvatica. A circa un'ora di viaggio da Cagliari, percorrendo la SS 387 tro-

Il Gerrei, la meraviglia dell’entroterra Continuing our journey of discovery of enchanting south east Sardinia we cannot forget to stop and tell you about the ancient territory of Gerrei, north of Campidano. An area which in certain respects is completely unexplored and for this reason it is especially interesting for adventure lovers and enthusiasts of open air sports such as trekking. The variety of the landscape and the possibility of choosing routes of varying difficulty attracts significant numbers of Italian tourists, but foreigners more than anything else.The presence of the Flumendosa river and of the small brooks connected to it have made these areas fertile and rich with thick vegetation. Wide valleys open in the plateaus with Mediterranean maquis at their feet, offering the best of the most typical flora. Holm oaks, cork trees and olive trees stand out among the wild vegetation. At around an hour away from Cagliari, following the SS 387, we find San Nicolo Gerrei, a vibrant small centre which faces a scenic valley closed between the mountains of Gerrei to the south of the Flumendosa river. In ancient times, the village was inhabited by the Romans, whose presence is recalled today by an important sanctuary dating back to the second century BC and situated in the area of Santu Iacci, in the nearby countryside.The archaelogical sites in Gerrei represent the primary source of a dynamic and vibrant tourist sector. The megalithic necropoli of Pranu Mutteddu, near Goni, are recommended. An imposing site dating back to the culture of the Ozieri and made up of the classic domus de janas (tombs carved out of the interior of rocks), and from circular sepulchres and menhirs (also called perdas fittas) made of stones (also in anthropomorphic shape) arranged in groups or in lines. At Ballao we find the Sacred Well of Funtana Coberta, characterized by an impressive external structure, a Tholos roof (or false dome) around two metres high and a staircase leading to a room which is partially underground. There is a well here which even today seems to be active. Proceeding towards Ogliastra one can perceive a progressive transformation of the landscape, towards rougher characteristics, enriched by lush vegetation.These areas are not lacking in archaeological remains either, like the menhir and the domus de janas. However, more than any other attraction the so called ‘ghost villages’ stand out for their peculiarity. Spectral places where life has been lived but which today have become mute spectators of the passing of time. The most notable, Gairo and old Osini, are both completely deserted, but at the same time filled with a unique fascination. Mit unserer Reise zur Entdeckung des faszinierenden Süd- Osten Sardiniens weiterfahrend, können wir nicht vergessen das alte Gebiet des Gerrei, im Norden des Campidano, zu beschreiben.Eine Zone unter einem bestimmten Gesichtspunkt völlig unerforscht und deswegen für die Liebhaber des Abenteuers und der Sportarten im Freien wie Trekking entschieden interessant. Die Vielfältigkeit der Landschaften und die Möglichkeit mehr oder weniger schwierige Routen zu wählen, ziehen eine wichtige Vertretung von italienischen Touristen aber auch viele Ausländer an. Die Anwesenheit des Flumendosa und der kleinen Bäche mit ihm verbunden haben diese Zonen fruchtbar und reich an einer dichten Vegetation gemacht. Weite Talebene öffnen sich auf die Hochebenen, an ihrem Fuße bietet die Mittelmeer-Macchia das Beste der typischsten Flora. Steineichen, Korkeichen und wilde Olivenbäume ragen zwischen der wilden Vegetation empor. Zirka eine Fahrstunde von Cagliari entfernt, die Bundesstraße 387 entlangfahrend finden wir San Nicolò Gerrei. Ein kleines vitales Zentrum das sich auf ein beeindruckendes Tal öffnet, eingeschlossen zwischen den Bergen des Gerrei, südlich des Flusses Flumendosa, gelegen. Im Altertum wurde das Dorf von den Römern bewohnt, deren Anwesenheit heute durch ein wichtiges Heiligtum auf das II. Jahrhundert v. Chr. zurückgehend und im Gebiet Santu Iacci gelegen, in den umliegenden Feldern, bewiesen ist. Die archäologischen Ausgrabungsstätten stellen im Gerrei eine wesentliche Quelle für einen dynamischen und vitalen Tourismusbereich dar. Zu erwähnen die megalithische Nekropolis von Pranu Mutteddu, in der Nähe von Goni. Eine beeindruckende Ausgrabungsstätte zurückgehend auf die Kultur von Ozieri und aus den klassischen domus de janas (Gräber in das Innere des Felsen gegraben), den kreisförmigen Begräbnisstätten und den Menhiren (auch perdas fittas benannt) bestehend, zusammengesetzt aus Steinen (auch mit anthropomorphischer Gestalt) in einer Gruppe oder in einer Reihe aufgestellt. In Ballao finden wir hingegen den Brunnentempel von Funtana Coberta, gekennzeichnet von einer bedeutungsvollen externen Struktur und Tholos Bedeckung (oder falsche Kuppel), zirka zwei Meter hoch und von einer Stiege welche zu einem Kellerzimmer führt. Hier entwickelt sich der Brunnen, der noch immer aktiv zu sein, scheint. Weiterfahrend Richtung Ogliastra spürt man eine progressive Änderung der Landschaft, von Zeit zu Zeit rauher, von Zeit zu Zeit bereichert von einer prächtigen Vegetation. Auch in diesen Zonen fehlen die archäologischen Zeugnisse wie Menhire und die domus de janas nicht. Unter allen Attraktionen stechen wegen ihrer Besonderheit die so genannten "Geisterdörfer" hervor. Unheimliche Orte, wo sich einmal das Leben befand und heute nur noch schweigende Beobachter der Zeit, die vorübergeht. Die bekanntesten Gairo und das alte Osini, alle beide völlig menschenleer, aber gleichzeitig reich an einem besonderen Zauber.

viamo San Nicolò Gerrei. Un vitale piccolo centro che si affaccia in una valle suggestiva racchiusa tra le montagne del Gerrei a sud del fiume Flumendosa. Il territorio circostante è ricco di bellezze naturali quali boschi, foreste, valli, e importanti sorgenti d'acqua. Nell' antichità, il paese fu abitato dai romani, la cui presenza oggi è testimoniata da un importante santuario risalente al II sec. a. C. e situato in località Santu Iacci, nelle campagne limitrofe. Nel medioevo, Gerrei era noto al Giudicato di Cagliari al quale apparteneva come “Pauli Gerrei”, (dalla locazione geografica del paese che occupava il fondo di una valle e che a quei tempi era zona paludosa). Proseguendo sulla SS 387 incontriamo i paesi di Villasalto ed Armungia ove sorge il Museo etnografico S’omu de is ainas (la casa degli attrezzi), un luogo che merita d'essere visitato per il contenuto storico culturale della sua esposizione. Un vero e proprio spaccato della quotidianità d'un tempo.

Goni, l’area archeologica di Pranu Muttedu

I siti archeologici del gerrei I siti archeologici nel Gerrei rappresentano la fonte primaria per un comparto turistico più che mai proiettato verso una dimensione internazionale, anche grazie ai nuovi e più evoluti sistemi informativi (internet in primo luogo). Tra i siti di maggior rilievo vi è la necropoli megalitica di Pranu Mutteddu, vicino Goni. Un'imponente sito risalente alla cultura di Ozieri e costituito dalle classiche domus de janas (tombe scavate all’interno della roccia), da sepolture a circolo e menhir (chiamati anche perdas fittas) costituiti da pietre (anche di

figura antropomorfa) disposte in gruppo o allineate. A Ballao troviamo invece il Pozzo Sacro di Funtana Coberta, caratterizzato da una suggestiva struttura esterna e copertura a Tholos (o falsa cupola) alta circa due metri e da una scala che conduce ad una camera semi interrata. Qui si sviluppa un pozzo che tuttora pare sia attivo. Queste ed altre, sono le meraviglie del Gerrei, ove ci si può stupire nello scoprire una dimesione storico artistica dal valore inestimabile. Funtana Coberta, Ballao


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Armungia, il museo a cielo aperto Il museo diffuso,la valorizzazione del patrimonio storico,artistico e culturale Armungia è situata su una collina a 365 m. sul livello del mare, collocata nella parte centrale del Gerrei, zona interna della Sardegna sud-orientale a carattere prevalentemente montagnoso. Dista 65 km. da Cagliari e 30 da Muravera e dalle sue splendide spiagge. I silenzi dei boschi ed i profumi della campagna costituiscono un paesaggio naturale che non può non suscitare l’interesse del visitatore. Numerosi i boschi di alto fusto nelle zone di Murdega, Is Storis, Miali e Is Forreddus. Quest’ultima, un’azienda boschiva comunale di 130 ettari, è attrezzata con piste per mountain bike, aree per la sosta e con strutture tali da consentire piacevoli picnic e passeggiate in mezzo al verde. Si fa risalire ai Punici la fondazione del paese il cui nome deriverebbe dal condottiero Aretusa. Nel comune di Armungia le emergenze archeologiche più evidenti del territorio sono relative alla civiltà

Armungia,the open-air museum Armungia stands on a hill at 365 metres above sea level, in the central part of Gerrei, a mostly mountainous inner region of south-west Sardinia. It lies at 65 kilometres from Cagliari and 30 from Muravera and its beautiful beaches.Visitors cannot avoid to be enchanted by the silence of the woods and the scents of the country.Several longtrunked tree woods can be found in the areas of Murdega,Is Storis,Miali and Is Forreddus.The latter is a municipal reforestation company of 130 hectares,with cycling tracks,rest areas and all the facilities visitors might need in order to enjoy lovely picnics or walks in the green.Apparently the town was founded by the Punics and it should owe its name to a leader named Aretusa.Armungia is rich in nuraghic testimonies:in the centre of the residential area stands a nuraghe with a conical trunk shape.According to Giovanni Lilliu’s studies the nuraghe dates back to the Sardinian Middle Bronze Age (1500-1400 B.C.) Armungia is an open air museum thanks to the several historical/archaeological monuments and the traces of day-to-day culture present along its small streets. The ethnographic museum,Emilio Lussu’s house,the forge,the Nuraghe and the small houses all around are micro-testimonies of a complex and vast culture which gives a symbolic value to the heritage and the identity of the community.The Museum system consists of the historical-ethnographic Museum,“ Sa Domu de is Ainas”(The house of tools),“la Bottega del Fabbro”(The Forge),the Urban Nuraghe and the Church of Beata Vergine Immacolata.

Armungia, il nuraghe

Sa Dumu de is Ainas Il museo storico-etnografico Sa domu de is Ainas, dispone di un patrimonio di circa 600 reperti, è una struttura espositiva che racconta la cultura contadina delle comunità del Sarrabus Gerrei, attraverso l’esposizione degli strumenti agricoli e la ricostruzione della coltivazione e della lavorazione del grano e della vite. Orario Museo: giovedi, venerdi, sabato, domenica. mattina 9-13 pomeriggio 16-19 Info Tel. 0709589011

nuragica: nel centro dell’abitato s’innalza il nuraghe tronco-conico risalente, secondo gli studi di Giovanni Lilliu, all’età del Bronzo Medio sardo, databile cioè al 15001400 a.C. Circa. Lungo le stradine di Armungia oltre ai monumenti di indubbio interesse storicoarcheologico, si susseguono tracce della cultura del quotidiano che consentono l’attribuzione dell’appellativo di museo diffuso. Il museo etnografico, la casa di Emilio Lussu, la bottega del fabbro,

Sopra: la bottega del fabbro Emilio Lussu

Un autentico tuffo nel passato per immergersi nell'universo della cultura contadina del Sarrabus-Gerrei.

Numeri Utili Comune / Town hall 070 958285 Osp edale / Hospital 070 994501 Guardia Medic a / First-aid station 070 994501 Carabinieri / Police station 070 994501 Guardia Forestale / Forest rangers 070 994501 Info. Turistiche / Tourist info 070 994501 Far macia / Chemist’s 070 994501

il Nuraghe, e le piccole case intorno ad esso sono parte e patrimonio della collettività, micro-testimonianze di una cultura complessa ed ampia, che hanno un valore simbolico ed una pregnanza tale che in essa si rispecchia l’identità della comunità. Il sistema Museale comprende: il Museo storico - etnografico; S a D omu de is Ainas ; la Bottega del Fabbro; il Nuraghe Urbano; la Chiesa della Beata Vergine Immacolata.

Armungia, il centro storico

Armungia liegt auf einem Hügel, 365 m über dem Meeresspiegel, im Zentrum des Gerrei, ein Gebiet im Landes Innere im Süd- Osten Sardiniens,das überwiegend aus Bergen besteht. Die Entfernung von Cagliari ist 65 km,von Muravera und von seinen wunderbaren Stränden 30.Die ruhigen Wälder und die Düfte des Landes stellen eine natürliche Umwelt dar, die nicht kein Interesse seitens der Besucher hervorrufen können. Zahlreich sind die Hochwälder in den Gegenden von Murdega,Is Storis,Miali und Is Forreddus.Die letzt genante ist ein Waldunternehmen der Gemeinde mit 130 Hektar,es ist mit Pisten für Mountain- Bikes,mit Raststätten und mit Strukturen ausgestattet,die es einem erlauben,schöne Picknicks und Spaziergänge mitten im Grünen zu genießen.Auf die Punier ist Gründung der Ortschaft zurückzuführen, die ihren Namen vom Heer- Führer Aretusa hat.Die auffallendsten archäologischen Fundstücke des Gemeindegebietes von Armungia sind auf die Zeit der Nuraghen- Kultur zurückzuführen:Im Wohnzentrum erhebt sich die Kegelstumpf- Nuraghe, die, nach den Forschungen von Giovanni Lilliu, auf die mittlere sardische Bronzezeit zurückzuführen ist, d.h. mit der Zeiteinstufung von ca.1500-1400 v.Chr..Entlang der schmalen Straßen von Armungia folgen außer den Monumenten,die zweifelsfrei von geschichtlich- archäologischem Interesse sind,Spuren der Alltagskultur aufeinander,die eine Zuschreibung der Bezeichnung ausgebreitetes Museum ermöglicht. Das Völkerkundemuseum, das Haus von Emilio Lussu, der Schmiedeladen,die Nuraghe und die kleinen dort umliegenden Häuser sind Teil und Erbgut der Gemeinschaft der kleinsten Zeugnisse einer komplexen und weiten Kultur,die einen symbolischen Wert und Wichtigkeit haben,mit dem sich die Identität der Gemeinschaft wiederspiegelt.Das Museumsgefüge besteht aus:dem Völkerkundemuseum;„Sa Domu de is Amas“ (das Haus der Arbeitsgeräte); das Museumshaus „la Bottega del Fabbro“ (der Schmiedeladen); die Gemeindenuraghe;die Kirche der seligen Jungfrau.


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Villaputzu,gioiello della costa sud est Villaputzu, situato all'estremo nord del Sarrabus, è un centro che si è sviluppato intorno al X secolo: a questo periodo risalgono, infatti, le prime incursioni arabe contro le coste, che provocarono la migrazione della popolazione locale verso l'interno. A pochi chilometri dal paese si può raggiungere la località Porto Corallo, area costiera costituita da un lungo arenile interrotto in un tratto dalla foce del Flumendosa, il secondo fiume dell'Isola, che separa Villaputzu da Muravera. Porto Corallo è così chiamato poiché nelle insenature tra gli scogli è possibile estrarre frammenti di splendido corallo. Da alcuni anni è in funzione il porto, capace di 500 posti barca. Antistante il porto, sorge la Torre edificata dagli spagnoli nel XVI secolo per contrastare le aggressioni dei pirati barbareschi. Patrimonio culturale di Villaputzu sono anche il castello di Quirra e la torre di Murtas: il primo, situato vicino la chiesa di San Nicola, poco distante dal paese, fu per diversi decenni residenza dei conti Carroz, dotato di torri, di un cortile interno e di alcuni ambienti tipici delle costruzioni del periodo, come l'abitazione del castellano, la

cappella e l'armeria. La seconda invece fu costruita circa un secolo dopo il castello per fermare gli attacchi costieri e, insieme alla torre di San Lorenzo e a Torre Motta, fa parte del sistema difensivo predisposto nei secoli. Il paese organizza nel periodo estivo, così come nell'arco dell'intero anno, manifestazioni e festività: una delle più emozionanti, durante l'estate, è la festa in onore della Madonna del Mare, che si tiene in agosto a Porto Corallo. Villaputzu, spiaggia di Murtas Villaputzu, torre di P.to Corallo

Info une. m w.co u.ca.it w w utz p a l l vi

Un piccolo paradiso Tra le più note località turistiche come Villasimius, Costa Rey e Muravera, fa timidamente capolino Porto Corallo, uno squarcio di terra bagnato dal mare e protetto dalle montagne. Distese di sabbia, dal tipico colore argentato,sono interrotte da spettacolari scogliere su cui ci si può distendere per godersi il sole; lungo tutta la costa sono sparse piccole calette dove poter stare in totale tranquillità, insenature naturali creano specchi d’acqua cristallina in cui ci si può immergere per ammirare la flora marina.Dalla stessa spiaggia basta voltare lo sguardo per accorgersi di esser immersi nel verde della macchia mediterranea, colori e profumi danzano magicamente tra ginepri, querce secolari, olivastri e immancabili distese di mirto selvatico.Porto Corallo è un piccolo paradiso dotato di ogni confort. Dal porticciolo inizia la passeggiata sul litorale dove possiamo trovare un grazioso campeggio ed alcuni punti ristoro sino ad arrivare alla spiaggia attrezzata con Chioschi, servizio di noleggio ombrelloni e sdraio e un diving center. Poco distante sorge il villaggio turistico, di recente costruzione, con deliziose case in pietra e dai tipici colori mediterranei. Casa vacanze, Impianti sportivi, market, fast food, tabacchi, pizzerie e ristoranti con terrazza sul mare per scoprire ed apprezzare i sapori eno-gastronomici tipici del sud sardegna, variando Villaputzu, spiaggia di Porto Tramatzu

tra pesce del golfo e saporite carni locali accompagnati da ottimi vini nostrani. Nel cuore del villaggio un attrezzata isola del benessere è a completa disposizione per farti passare una vacanza all‘insegna del relax con saune, massaggi, docce emozionali, palestra e piscina, e del divertimento con animazione diurna e serale sia per gli adulti che per i più piccini. Insomma, Porto Corallo è una tappa che non deve mancare nell’itinerario delle vostre vacanze.

Numeri Utili Comune / Town hall 070 997013 Osp edale / Hospital 070 609991 Guardia Medic a / First-aid station 070 6097737 Carabinieri / Police station 070 997022 Por to Turistico / Small harbour 070 996142 Info. Turistiche / Tourist info 070 996134 Far macia / Chemist’s 070 997052

Villaputzu jewel of south east coast On the extreme North of Sarrabus,Villaputzu developed around the 10th Century when the Arabs started raiding the coasts,thus forcing the local popolation into migrating inwards.Only a few kilometers away is Porto Corallo,a long sandyshore interrupted at a point by the mouth of the Flumendosa,the longest river of the island,which separates Villaputzu from Muravera.Porto Corallo owes its name to the coral which can be extracted from its creeks.A port capable of welcoming 500 boats has being operating for some years.Torre di Porto Corallo (The Tower of Porto Corallo) stands opposite the port.This tower was built by the Spanish in the 16th Century in order to contrast the pirates' aggressions.Castello di Quirra (The Castle of Quirra) and (La Torre di Murtas) are also part of the cultural inheritance of Villaputzu.The Castle is close to Chiesa di San Nicola (The Church of San Nicola),not far from the small town.With its towers,an inner garden and some typical rooms of the period,such as the accomodation of the lord of the manor, the chapel and the armoury,this Castle was the residence of the Earls of Carroz for several decades.The Tower of Murtas was built about a century later,in order to stop attacks from the coast.Other examples of this defensive system are Torre di San Lorenzo (The Tower of San Lorenzo)and Torre Motta (The Tower of Motta).Villaputzu organizes shows and feasts all year long.One of the most moving Summer feasts is the Feast in honour of Madonna del Mare (Madonna of the Sea),held in August in Porto Corallo. In addition to the most known tourist destinations Villasimius,Costa Rey and Muravera,there is a less famous,yet fascinating place to see in the area:Porto Corallo,a small patch of land washed by the sea and protected by the mountains. Long, silver-coloured sand beaches alternate with gorgeous reefs where you can lay down and sun bathe.There are many small coves scattered along the coast,where you can swim and relax,mirror calm creeks where you can admire the lush sea flora.And,if you just turn around,you will discover that you are immersed in the green of Mediterranean shrub,full with colours and fragrances that pervade junipers,century-old oaks,oleasters,and wide streeps of myrtle. Porto Corallo is a small paradise,equipped with all sorts of comforts.From the small harbour you can take a walk on the coastline,where you will find a nice camping place,some picnic areas and finally the beach,equipped with refreshment booths,sunshade and deck-chair rent service,as well as a diving center.Close to the beach there is a recently built tourist resort,with its pretty stone houses in the typical Mediterranean colours.There are houses for rent,sport facilities,a supermarket,fast-food,tobacconist’s,pizzerias and restaurants with terraces facing the sea,a real chance to discover the wine and gastronomic treasures of South Sardinia:from fish of the bay to the delicious local meat dishes to be tasted with the excellent Sardinian wines.The resorts has also a wellness center,where you will can enjoy relax with sauna, massage,multi-sensory shower,gym and swimming pool.There’s also entertainment for all:children and adults,during the day as well as in the evening.In short,Porto Corallo is indeed worth a stop during your holiday itinerary. Villaputzu liegt im extremen Norden des Sarrabus und ist ein Zentrum,das sich um das 10. Jahrhundert entwickelt hat: in diese Zeit sind auch die ersten Einfälle der Arabier an den Küsten zurückzuführen,welche die Wanderung der lokalen Bevölkerung in das Landesinnere provozierten.Wenige Kilometer vom Ort entfernt befindet sich die Lokalität von Porto Corallo, Küstenstück, aus einem sandigen Küstenstreifen bestehend, der in einem Stück von den Mündung des Flumendosas- der längste Fluss Sardiniens, der Villaputzu von Muravera trennt- unterbrochen wird. Porto Corallo wird so genannt, weil von den Einbuchtungen zwischen seinen Klippen Bruchstücke von wundervollen Korallen zu gewinnen sind. Seit einigen Jahren ist der Hafen in Betrieb, mit 500 Bootsplätzen.Dem Hafen gegenüber liegt der Turm von Porto Corallo- im 16.Jahrhundert von den Spaniern gebaut, um den Überfällen der barbarischen Piraten entgegenzuwirken. Kulturelles Erbgut von Villaputzu sind auch das Schloss von Quirra und der Turm von Murtas.Das erstgenannte liegt nahe der Kirche von San Nicola,nicht weit von der Ortschaft entfernt,das Schloss war jahrzehntelang die Residenz der Grafen von Carroz ,es besteht aus Türmen, einem Innenhof und einigen Bereichen, die für Konstruktionen dieser Zeit typisch sind, wie das Haus des Schlossherrn,die Kapelle und die Waffenkammer.Der Zweitgenannte wurde ca.ein Jahrhundert nach dem Schloss gebaut, um den Angriffen an den Küsten entgegenzuwirken, gemeinsam mit den Türmen von San Lorenzo und Motta ist er Teil eines über Jahrhunderte vorbereiteten Verteidigungssystem.Die Gemeinde organisiert im Sommer und auch das ganze Jahr über Veranstaltungen und Feste. Eines der emotionsreichsten Feste wird während des Sommers veranstaltet, es ist das Fest zu Ehren der Madonna des Meeres, welches im August am Hafen von Porto Corallo stattfindet. Neben den bekanntesten touristischen Zielen,wie Villasimius,Costa Rey und Muravera,gibt es im Gebiet einen weniger bekannten, obwohl faszinierenden Ort, den man besuchen muß: Porto Corallo, kleine Landsstrecke zwischen Meer und Bergen.Lange,silberfarbene Sandstrände wechseln mit dem herrlichen Felsenriff,wo man liegen und sonnenbaden kann.Es gibt zahlreiche kleine Büchte,wo man schwimmen und sich entspannen kann,sowie die üppige Meerflora bewundern kann. Man braucht nur auf das Landsinnere zu blicken, um den Mittelmeerbusch zu entdecken,die üppige,farbenprächtige und duftreiche Vegetation,die inmitten von Wacholdern,jahrhundertenalten Eichen,Oleastern und Myrten wächst.Porto Corallo ist ein kleines Paradies mit allem Komfort.Von dem kleinen Hafen her,kann man an der Küste entlang spazieren:dort findet man einen schönen Campingplatz,einige Picknicksgebiete und schließlich den Strand,der mit Kiosks,Sonnenschirm- und Liegestuhlverleihservice,sowie einem Diving Center ausgestattet ist. In der Nähe des Strandes befindet sich ein neulich eröffnetes Touristenressort mit hübschen Steinhäusern in den typisch Mittelmeerfarben. Es gibt einen Hausvermietungsservice, Sportanlagen, einen Supermarkt,Fast-food,Tabakladen,Pizzerias und Restaurants auf Terrassen zum Meer:eine einzigartige Gelegenheit, um die Schätze der Wein- und Esstradition Süd-Sardiniens kennenzulernen und zu genießen,vom Fisch aus Bucht bis auf das köstliche Fleischgerichte, die man mit dem vorzüglichen sardischen Wein kosten kann.Das Ressort hat auch ein Wellness Zentrum,das allerlei Entspannung anbietet mit Sauna,Massage,Erlebnisdusche,Fitnesscenter und Schwimmbad.Unterhaltung für alle,Kinder oder Erwachsene,tagsüber und am Abend ist auch garantiert.Es lohnt sich also,Porto Corallo in Ihre Urlaubsroute einzuschließen!


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La storia meravigliosa di Costa Rei Come nelle favole, la storia turistica di Costa Rei comincia nel momento in cui un ragazzo di 22 anni, figlio del titolare di una agenzia immobiliare belga, sente parlare per la prima volta di un certo Aga khan, che aveva appena comprato 2000 ettari di terreno sulla costa nord orientale della Sardegna con l’intenzione di insediare un centro turistico. Era nato il mito della Costa Smeralda”. In quel lontano 1962, la notizia fece sognare il giovane Guido Van Alphen, che decise di partire alla volta dell’isola dei suoi sogni : la Sardegna. Aveva già sentito parlare da alcuni connazionali di un lembo di costa sarda ancora inesplorato, non troppo distante dal capoluogo isolano ma ancora selvaggio. Arrivato a Cagliari e ottenuto il primo contatto con un intermediario del luogo, conosce il giovane Pietro Valerio, sposato con una ragazza di Villasimius e trasferitosi in Sardegna dalla penisola . Valerio conosceva bene le località più belle del sud est e le famiglie di pastori provenienti dalla Barbagia, che allora erano gli unici possidenti terrieri della costa sud orientale. Inizia così il viaggio di Guido van Alphen uno dei tanti pionieri che hanno fatto la storia

del turismo locale e che grazie al suo intuito imprenditoriale diede non solo i natali ma anche il nome ad una delle più importanti località turistiche della Sardegna. Nel 1962 il golfo che adesso si chiama Costa Rei era una zona ad esclusiva vocazione pastorale, con oltre 15 chilometri di spiagge vergini. Non esistevano strade, e raggiungere la località in auto era impresa ardua e faticosa. Dopo svariati chilometri di strada bianca, il premio di tanta fatica era comunque la visione di scenari mozzafiato, che si presentavano lungo la strada panoramica che partendo dal golfo di Cagliari collegava il Capoluogo alla costa orientale. Passando per Solanas e procedendo verso Villasimius, s’incominciavano comunque ad intravedere le prime, timide avvisaglie di quella che poi si sarebbe rivelata una vera e propria industria turistica. La prima struttura turistica ricettiva sorgeva a Torre delle Stelle, un villaggio di proprietà di uno svizzero, e pochi chilometri più avanti si intravedeva quello che poi diventerà il Grand Hotel Capo Boi, di proprietà di un belga , sito a poca distanza dal centro urbano dell’attuale Comune di V i l l a s i m i u s . Allora, appena 50 anni fa,

Barbagia Il suo nome sembra derivare dal latino Barbaria perché fu a lungo una zona resistente alla colonizzazione romana della Sardegna, tanto da latinizzarsi in ritardo rispetto al resto dell'isola:in tal senso va ricordato che il termine "Barbarus" designava in senso letterale coloro i quali non erano cittadini romani e non parlavano dialetti latini.Gli abitanti di questa regione sono chiamati "barbaricini".Il termine Barbagia venne esteso dai Romani a tutti quei territori sardi fortemente resistenti alla colonizzazione

The wonderful story of Costa Rei As in a fairy tale,the tourist history of Costa Rei began when a 22 year old boy,son of the owner of a Belgian estate agency, heard for the first time about a certain Aga khan, who had just bought 2,000 hectares of land on the north east coast of Sardinia with the aim of establishing a tourist centre.And so the legendary Costa Smeralda was born.Back in 1962, the news started the young Guido Van Alphen dreaming,and he decided to set off towards the island of his dreams:Sardinia.He had already heard from a few of his compatriots about a corner of the Sardinian coastline that was still unexplored,not too far from the island’s principal city but still wilderness.And so began the journey of Guido van Alphen, one of the many pioneers who created the history of localized tourism and who, thanks to their entrepreneurial spirit, gave not only life but also a name to one of the most important tourist areas in Sardinia. In 1962 the gulf which is now called Costa Rei was an area dedicated solely to sheep farming, with over 15 kilometres of untouched beaches.Roads were non-existent,and reaching the area by car was a difficult and exhausting task.Proceeding towards Castiadas and Muravera one came across only vast areas of uninhabited wilderness, and enormous beaches of the whitest sand bordered by a dense Mediterranean maquis.After Villasimius,the first inhabited centre consisted of a recently discontinued penal colony of former prisoners from the Castiadas prisons, and Oliaspeciosa which later became a municipality. Over the course of a long journey along the east coast as far as Tortoli,Dorgali and the Costa Smeralda,Guido van Alphen carefully evaluated the various options and sites of great tourist interest, yet decided to opt for the purchase of the land belonging to the shepherds of Villagrande situated in the Municipality of Muravera.In short,the first Costa Rei S.p.A company was born. The origin of the name Costa Rei In the 1960s, areas of land could be located only thanks to military maps, which could only be bought in Cagliari.On one of these maps you could make out a lagoon called Piscina Rei and a small hill that was called Sa Punta Rei. Costa Rei immediately jumped out as the perfect name, a tourist brand, exotic. It was therefore decided to also name the first hotel built on the coast Hotel Villa Rei.From then on the name Costa Rei was used to refer to the whole Gulf,from Cala Sinzias as far as Capo Ferrato.The hotel Villa Rei opened the Costa Rei tourist season at the beginning of summer 1965. Other pioneers arrived,also from Belgium,who embarked on the task of parcelling out the land.The first Villas, perfectly integrated into the surrounding area, were designed and constructed with a flat roof covered with earth where a garden could be cultivated.The original idea was to make the structures invisible in the middle of the Mediterranean maquis, so as not to deface in any way the wild and enchanting landscape that was to greet the first guests of Costa Rei.

Villasmius Durante il medioevo il principale insediamento era sorto nei pressi del promontorio di Capo Carbonara. L'antica cittadina viveva proprio grazie all'attività dei carbonai che potevano sfruttare le ampie distese boschive dei monti circostanti. Il centro era comunemente chiamato in lingua sarda Crabonaxia” ,tradotto in Italiano come '' Carbonara''.

Villasimius era un piccolissimo borgo di pescatori e carbonai che offriva ai visitatori soltanto piccolo albergo ristorante , la “Stella d’Oro”,un solo bar ed un distributore di carburante. Procedendo verso Castiadas e Muravera si potevano trovare solo estese aree disabitate e selvagge, enormi spiagge di sabbia bianchissima contornata da una foltissima macchia mediterranea. Dopo Villasimius, il primo centro abitato era costituito dalla colonia degli ex detenuti delle carceri di Castiadas , appena dismessa, e da Oliaspeciosa poi diventato Comune. Nel corso di un lungo viaggio lungo la costa orientale, fino a Tortolì , Dorgali e la Costa Smeralda Guido van Alphen valuta attentamente le varie proposte ed i siti di maggior interesse turistico, e decide comunque di optare per l’acquisto delle terre di proprietà dei pastori di Villagrande site nel Comune di Muravera. Nel frattempo in Belgio, grazie alla buona pubblicità del padre e della sua Agenzia Immobiliare, il giovane Guido non fa fatica a trovare i soci di capitale per costruire un albergo ed un villaggio turistico. Si trattava di una strategia utile per far salire sensibilmente i valori dei terreni che s’intendevano acquistare per poi rivendere ai suoi stessi connazionali. In breve nasce la prima società Costa Rei S.p.A. Subito dopo altri pionieri, sempre dal Belgio, intraprendono la realizzazione delle prime lottizzazioni. Con le imprese approdarono a Costa Rei anche le opere di un giovanissimo architetto il belga Eric Balliu, vincitore del prestigioso Premio Roma Architettura, che aveva deciso di mettere alla prova il proprio ingegno e la propria creatività proprio a Costa Rei. Fu Eric Balliu a concepire il disegno delle prime Ville, perfettamente integrate con l’ambiente circostante, realizzate con un tetto piano e ricoperto di terra per poterci coltivare un giardino. L’idea, peraltro oggi attualissima, era nata con l’intento di rendere invisibili le costruzioni all’interno della macchia mediterranea, in modo da non deturpare in nessun modo lo scenario selvaggio e suggestivo che si sarebbe prospettato ai primi ospiti di Costa Rei. Purtroppo non la videro in questo modo i costruttori che arrivarono

Costa Rei, Guido Van Alphen sulla

Castiadas, le vecchie carceri

Castiadas Le vecchie carceri di Castiadas furono costruite nel 1875. Insieme a sette guardie carcerarie erano sbarcati nell’isola trenta detenuti,con il compito di bonificare e ridar vita ad una zona rimasta disabitata per più di 1500 anni a causa delle carestie e delle epidemie cui era soggetta.Fu così che riprese la vita,grazie all'arrivo dei carcerati che,anno dopo anno, pietra dopo pietra,realizzarono quella che poi divenne la colonia penale più grande d’Italia,fino al raggiungimento di oltre 1000 detenuti,100 agenti di custodia e oltre a 70 impiegati e relativi familiari. Il duro lavoro dei detenuti non mancò di ottenere importanti risultati nel campo dell’agricoltura e della pastorizia. La colonia penale cessò di esistere nel 1952,quando l’ETFAS,Ente di Trasformazione Fondiaria Agraria della Sardegna,prese in consegna la zona per attuarvi la riforma agricola.Ai contadini tra cui anche tanti tunisini in fuga dalle dittature presenti in patria,vennero assegnati i poderi derivanti dagli espropri statali.Ogni assegnatario aveva l'obbligo di coltivare il proprio fondo, producendo quantità di raccolto tali da garantire almeno il sostentamento del relativo nucleo familiare. La maggior parte dei terreni lungo la costa sud orientale partendo da Castiadas e procedendo verso l’Ogliastra,erano di proprietà di sardi abitanti all’interno dell’isola,chiamata anche “ Barbagia”*. E le famiglie che vendettero i primi terreni ai pionieri del turismo della costa sud est erano di origine ogliastrina precisamente di Villagrande Strisaili.

successivamente . Per loro le costruzioni , soprattutto se belle, dovevano poter essere ammirate e non nascoste . L’ or igine del nome Costa R ei Negli anni 60 i terreni potevano essere individuati solamente grazie alle carte militari, acquistabili solo a Cagliari c/o la libreria Dessì. In una di queste carte, si poté notare uno stagno che si chiamava Piscina Rei ed una collinetta che si chiamava Sa Punta Rei. Costa Rei

Costa Rei

apparve subito un nome azzeccato, un marchio turistico, esotico. Si decise pertanto di chiamare anche il primo albergo nato sulla costa con il nome di Hotel Villa Rei. Subito dopo, con la prima pubblicità stampata, si utilizza il nome Costa Rei per tutto il Golfo, da Cala Sinzias fino a Capo Ferrato.L’albergo Villa Rei apre la stagione turistica di Costa Rei all’inizio dell’estate 1965.


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Il mare, una meraviglia da esplorare Il mare sardo vanta un habitat ricchissimo,ove si muovono splendide creature e al contempo si celano vere e proprie insidie per l'uomo. Naturalmente a differenza dei mari tropicali, le acque sarde sono decisamente più sicure.Le probabilità di fare incontri “indesiderati” durante un'immersione o più semplicemente una nuotata, sono abbastanza limitate. In Sardegna, la pericolosità delle specie marine è quasi sempre legata alla possibilità che queste possano iniettare veleni più o meno nocivi.È il caso per esempio della Tracina (comunemente detta “Aragna” in Sardegna), particolarmente insidiosa per via del suo mimetizzarsi nei fondali sabbiosi per poi colpire con le spine velenose poste sul dorso. Il veleno iniettato dalla Tracina è molto doloroso e, in alcuni casi può anche portare alla morte, causando uno shock anafilattico. Oltre alla Tracina, nei mari sardi sono presenti anche alcune specie di meduse dal veleno orticante, ma anche murene il cui morso può risultare piuttosto doloroso e infettante. Tuttavia gli attacchi da parte di questi variopinti serpenti di mare sono piuttosto sporadici. Altro abitante di questi mari è la Pastinaca. Una particolare razza che può raggiungere dimensioni considerevoli. Una creatura bella e affascinante ma al contempo particolarmente pericolosa per via del potente e velenosissimo pungiglione di cui è dotata la coda (una vera e propria arma). Mite e schiva, la Pastinaca non attacca l'uomo se non per difesa. In Sardegna non è il solo mondo animale a riservare talvolta spiacevoli sorprese.

Tra gli ecosistemi più ricchi, quello marino in Sardegna è considerato un vero e proprio paradiso sia dai naturalisti che dagli appassionati di immersione. Basti pensare all'Area Marina protetta di Villasimius-Capo Carbonara nel sud-est. Qui, nel silenzio ovattato del profondo blu, si trovano una molteplicità inimmaginabile di forme di vita. L'immersione in questi fondali è un'esperienza indimenticabile, un viaggio in un universo parallelo. Qui, le vigenti norme a tutela dell'ambiente e i divieti di pesca e di sfruttamento delle risorse marine, hanno consentito alla vita di svilupparsi in tutte le forme possibili dando origine ad uno straordinario

Un’immersione nel mare d’ogliastra

sotto: Girasole, spiaggia

mondo sommerso. Organismi dai colori sgargianti e creature misteriose si lasciano cullare tra i flutti come in una romantica danza, suscitando emozioni fortissime e stupore in chi li osserva. L'acqua limpida e incontaminata consente di ammirare le vaste praterie di poseidonie, anche in profondità più alte di quelle alle quali solitamente la specie è abituata. In prossimità degli scogli si possono scorgere i muri di gorgoglie rosse e gialle, ove le murene trovano dimora e ben mimetizzate attendono un passo falso di un'ignara preda. Non mancano poi aragoste, cernie, saraghi, orate, banchi di piccoli pesci argentei che nuotano veloci disegnando affascinanti traiettorie, e più giù nelle profondità dei fondali si muovono dentici e ricciole, verdesche e qualche solitario barracuda. Tra gli abitanti dei mari sardi vi sono anche creature famose per la loro pericolosità. In un “ensamble” armonioso dove tutto cambia e si trasforma tra cielo, terra e mare, la Sardegna mostra orgogliosa il suo piccolo miracolo. Una natura ancora intatta ove tutto è vita e bellezza e dinnanzi alla quale l'uomo pur prendendo parte al grande spettacolo da essa offerto, resta innocuo spettatore.

Villasimius, Punta Molentis ph. E.Trainito per A.M.P.

The sea, to experience and explore The Sardinian ocean boasts an extremely rich habitat where splendid creatures roam but which at the same time represent hidden dangers for man. In Sardinia, the danger of marine species is almost always linked to the possibility that they could inject poisons, some more dangerous than others. This is the case for example of the weever, particularly cunning because it camouflages itself in the sandy depths, to subsequently strike with the poisonous spines positioned on its back. Other than the weever, in the Sardinian seas there are also a few species of jellyfish with stinging venom, but also moray eels, whose bite can be fairly painful and can cause infection. However attacks by these multicoloured sea serpents are fairly rare. Another inhabitant of these seas is the stingray, a strange breed that can reach a considerable size. A beautiful and fascinating creature but at the same time particularly dangerous because of the

powerful and extremely poisonous sting in its tail (a genuine weapon). Gentle and reserved, the stingray will not attack a human unless in self defence. In Sardinia this is not the only part of the natural world to sometimes have unpleasant surprises in store. The marine ecosystem is certainly among the richest ecosystems in Sardinia. You need only to think of the protected Marine Area of Villasimius-Capo Carbonara in the south east. Diving in these depths is an unforgettable experience. The clear and unspoilt water allows you to admire the vast prairies of Poseidonia plants. Near the rocks you can make out walls of red and yellow bubbles, where different coloured moray eels have found a home. Also, the area is not lacking in lobsters, groupers, white bream, sea bream and shoals of little silver fish that swim quickly, creating fascinating patterns. Moving further down in the depths of the ocean there are sea bream and amberjacks, blue sharks and even the odd.

Auf Sardinien geht die Gefahr der Lebewesen aus dem Meer meist mit der Möglichkeit einher, dass jene uns mehr oder weniger giftige Substanzen injizieren können. So ist dies der Fall bei der Tracina,einer tückischen Fischart, die ihre Farbe dem sandigen Meeresgrund anpasst und dort mit den sich am Rücken befindenden giftigen Stacheln auf ihre Opfer lauert. Außer der Tracina findet man in den sardischen Meeren einige giftige, brennende Quallenarten, sowie Muränen, deren Biss ziemlich schmerzhaft und infizierend sein kann, auf. Trotzdem sind Attacken derartiger bunter Meeresschlangen aber selten. Ein weiterer Meeresbewohner ist die Pastinaca, eine besondere Art, die eine beachtliche Größe erreichen kann. Eine schöne und faszinierende Kreatur, die auf Grund ihrer giftigen Stacheln, die am Schwanz (eine echte Waffe) angebracht sind, als besonders gefährlich gilt. Die sanfte und scheue Pastinaca greift den Menschen nur im Falle einer Verteidigung an. Sardinien verfügt nicht nur über eine

Tierwelt, die hin und wieder böse Überraschungen bietet. Es gibt auch einige Pflanzenarten, wie zum Beispiel die Digitale Purpurea (die nur auf Sardinien und Korsika wild wächst), die ein buntes und schönes Erscheinungsbild hat, aber durch und durch auf Grund der Präsenz von Digitalis und anderen Glykosiden, äußerst giftig istEines der reichsten Ökosysteme in Sardinien ist das Meer. Es genügt an die geschützte Meeresfläche von Villasimius – Capo Carbonara zu denken. Das Tauchen in diesen Wassertiefen ist ein unvergeßliches Erlebnis. Das durchsichtige und unverseuchte Wasser erlaubt die ausgedehnten Flächen mit Seegras bedeckt zu bewundern. In der Nähe der Klippen kann man die Wände bedeckt mit roten und gelben Gewächs sehen wo sich bunte Muränen niederlassen. Es fehlen auch Langusten, Zackenbarsche, Brassen, Goldbrassen und Fischschwärme aus kleinen silbernen Fischen die schnell schwimmen und faszinierende Bahnen zeichnen nicht und in den Wassertiefen bewegen sich Zahnbrassen und Gelbschwanzmakrelen, Blauhaie und einige einsame Pfeilhechte.


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Info apopc t m a . .i w ww bonara car

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La magia del mondo sommerso L’area marina di villasimius, un esempio di rispetto del mare sardo.

L’area marina protetta di Villasimius è stata istituita nel 1998. Si estende nell’estrema parte del sud-est della Sardegna, quasi a formare un ideale triangolo e comprende un territorio ed una varietà di specie marine d’inestimabile valore. Atta alla protezione dello spazio naturale che essa comprende, lo scopo che si prefigge è quello di coniugare uno sviluppo socioeconomico vantaggioso, il rispetto dell’ecosistema. L’area è stata suddivisa in tre zone a seconda Centro Immersioni Sardegna

delle specie che vi abitano: riserva integrale, generale o parziale, dove sono vietate la caccia, la pesca e la discarica dei rifiuti, oltre a tutte le attività che possano compromettere il perfetto equilibrio della natura. Negli anni passati il mare di Villasimius servì da passaggio per i popoli che instauravano legami con le città portuali del continente e offriva altresì un ottimo riparo dai venti per le navi mercantili. Oggi ciò che veramente merita attenzione è il mondo sommerso che conserva le testimonianze della lunga frequentazione dell’uomo in queste acque, come i relitti di alcune navi naufragate, che possono essere visitati grazie agli appositi “sentieri blu”. Inoltre, i fondali contano la presenza di numerose specie di

fauna e flora marina, come la pinna nobilis e la posidonia oceanica. Tutto questo ha un valore e un’importanza fondamentale per far sì che tutti in futuro, possano godere di questo straordinario spettacolo sottomarino.

Le Regole In tutta l’Area Marina Protetta non è consentito: La caccia, la cattura, la raccolta, il danneggiamento e, in genere, qualunque attività che possa costituire pericolo o turbamento delle specie animali e vegetali, ivi compresa l’immissione di specie estraneee; L’alterazione con qualunque mezzo, diretta o indiretta, dell’ambiente geofisico e delle caratteristiche biochimiche dell’acqua, nonché la discarica di rifiuti solidi e liquidi e, in genere, l’immissione di qualsiasi sostanza che possa modificare, anche transitoriamente, le caratteristiche dell’ambiente marino; L’introduzione di armi, esplosivi e di qualsiasi mezzo distruttivo o di cattura, nonché di sostanze tossiche e inquinanti; Le attività che possano comunque arrecare danno, intralcio o turbativa alla realizzazione di programmi di studio e di ricerca scientifica da attuarsi nell’area.

The magic of the underwater world La Mappa Zona riserva integrale “A” SETTORE OVEST DELL’ ISOLA DI SERPENTARA o 39°07” .83N 009°36” .43E p 39°08” .78N 009°34” .76E q 39°09” .18N 009°34” .76E r 39°09” .18N 009°36” .46E Zona riserva generale “B “ ISOLA DEI CAVOLI – CAPO CARBONARA a 39°06” .29N 009°30” .62E (in costa) b 39°05” .39N 009°30” .30E c 39°04” .08N 009°31” .94E d 39°04” .92N 009°33” .10E e 39°05” .95N 009°31” .87E f 39°06” .05N 009°31” .28E (in costa) Zona riserva generale “B” SETTORE EST DELL’ ISOLA DI SERPENTARA o 39°07” .83N 009°36” .43E

s 39°07” .83N 009°36” .84E t 39°09” .33N 009°36” .84E r 39°09” .18N 009°36” .46E Zona riserva generale “B” SECCA DI BERNI l 39°06” .47N 009°33” .31E m 39°06” .70N 009°32” .25E n 39 Zona riserva generale “B” SETTORE SUD DELL’ ISOLA DEI CAVOLI g 39°04” .12N 009°31” .88E h 39°03” .72N 009°32” .47E 5 39°03” .37N 009°32” .05E 4 39°03” .37N 009°31” .40E i 39°03” .37N 009°31” .13E

Zona Riserva parziale “C” AREA MARINA PROTETTA 1 39°07”.54N 009°25” .47E (sulla costa) 2 39°06”.54N 009°26” .47E 3 39°05”.62N 009°28” .49E 4 39°03”.37N 009°31” .40E 5 39°03”.37N 009°32” .05E 6 39°07”.40N 009°37” .19E 7 39°09”.50N 009°37” .19E 8 39°09”.13N 009°34” .13E (sulla costa)

Das Wasserschutzgebiet von Villasimius wurde 1998 dazu ernannt. Es liegt im extremen Süd- Osten Sardiniens, mit der Form eines fast perfekten Dreiecks, und umfasst ein Gebiet und eine Vielfalt von Meeresspezies mit unschätzbarem Wert. Die Gegend ist für den Schutz dieses natürlichen Ortes geeignet, das Ziel, dass man sich gesetzt hat ist es, eine vorteilhafte sozial- ökonomische Entwicklung zu zeugen, mit dem vollen Respekt des Ökosystems. Die Gegend wurde in drei Zonen aufgeteilt, je nach dem welche Spezies dort leben: vollständiges, allgemeines oder partielles Reservat, wo die Jagt, das Fischen, das entladen von Abfall und alle Tätigkeiten, die das natürliche Gleichgewicht stören können verboten sind. Das Meer von Villasimius war in der Vergangenheit vor allem eine Meerweg für die Völker, die Beziehungen mit den Hafenstädten auf dem Festland errichteten, dieser bot sich für sieFrachtschiffe auch als hervorragender Schutz vor dem Wind an.Was heute wirklich große Aufmerksamkeit verdient, ist die Unterwasserwelt, die das Zeugnis dafür ist, dass diese Gewässer in der Vergangenheit vom Menschen lange Zeit frequentiert wurden, wie uns einige Schiffsrelikte zeigen können, es besteht die Möglichkeit, dank der sogenannten “Blauen Wege“, diese Wracks zu besichtigen. Außerdem zählt der Meeresgrund eine große Vielzahl an Spezies der Meerestier- und Pflanzenwelt, wie z.B. die “Pinna Nobilis“ und die “Posidonia Oceanica“ . Das ganze ist von großem Wert und von grundlegender Wichtigkeit dafür, dass in der Zukunft alle

die ses wunderbare Wasserspektakel genießen können. The protected sea area of Villasimius was established in 1998. It spreads out in the extreme part of the south-east of Sardinia, almost forming an ideal triangle, and it comprehends a territory and a variety of sea species of priceless value. It aims to respect and protect the ecosystem,promoting a fruitful social-economic development. The area has been divided into three zones according to the species there living: integral, general or partial reserve, where all the activities that might compromise the perfect balance of nature, such as hunting, fishing and dumping are prohibited. In the past the sea of Villasimius was a passage for the people who made deals with the maritime towns of the continent and was also an excellent shelter from the winds for the mercantile boats. What is really worth the attention today is the underwater world which keeps the testimonies of the man’s presence, such as the relicts of some wrecked ships which can be visited thanks to appropriate “blue itineraries”. Moreover, the depths count the presence of many species of sea flora and fauna, such as “pinna nobilis” and “posidona oceanica”. It all has a fundamental value and importance in order to let everybody enjoy this extraordinary underwater show in the future.


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La Tracina Comunemente chiamata anche «ARAGNA», è il pesce più velenoso del Mediterraneo. La puntura provoca un dolore urente che aumenta rapidamente, di durata variabile da poche decine di minuti fino a 24 ore, talvolta così forte da poter causare la perdita di conoscenza. La zona colpita appare inizialmente biancastra,divenendo rapidamente rossa e tumefatta, con un gonfiore che poi si estende alle parti vicine. Talvolta si verificano anche difficoltà di respirazione, febbre, mal di testa, nausea e vomito; nei casi più gravi si hanno anche convulsioni. Dato che la tossina che viene inoculata è termolabile, il trattamento richiede la disinfezione della ferita e l'immersione della parte colpita in acqua salata calda, per almeno due ore (possibilmente almeno un'ora). In alcuni casi più gravi può essere necessario un controllo medico e una terapia antibiotica. Si consiglia sempre la profilassi antitetanica.

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Il mare è bello, talvolta pericoloso

Le Meduse Le meduse dei nostri mari non sono pericolose come altre presenti in zone lontanissime, per esempio nei mari tropicali, ma sono pur sempre causa di fastidio, come arrossamenti, dolori e vesciche. È sempre bene evitare di fare il bagno dove esse sono presenti; soprattutto, anche se vengono appena sfiorate, bisogna evitare di toccarsi poi gli occhi. Gli arrossamenti e le vesciche provocate dal contatto con i tentacoli delle meduse si curano con applicazioni di soluzioni diluite di ammoniaca, impacchi di acqua salata calda, alcol, pomate antistaminiche o corticosteroidee, che inattivano il veleno dei tentacoli. Nel caso che frammenti di tentacoli restino attaccati alla cute, vanno rimossi facendo attenzione a non schiacciarli per non spremere altro veleno; bisogna evitare l'uso di acqua dolce, che favorirebbe la fuoriuscita del veleno dai tentacoli. Solo in caso di contatto con il viso o con gli occhi,bisogna procedere il più precocemente possibile a un abbondante lavaggio con acqua dolce fresca o con prodotti specifici per il lavaggio oculare reperibili in farmacia.

La Murena E un pesce serpentiforme, considerato pericoloso e velenoso a causa del suo aspetto aggressivo. In realtà è molto timido e vive abitualmente riparato in tane costituite da spaccature degli scogli. Non attacca, ma morde solo per difesa se si sente minacciato da vicino. Il morso, a causa dei numerosi denti robusti e aguzzi e della forza delle mascelle, è molto doloroso; contrariamente a quanto si crede non è velenoso, ma s'infetta molto facilmente.E pertanto fondamentale procedere a un'immediata disinfezione della ferita, seguita da terapia antibiotica e profilassi antitetanica sotto controllo medico.

Le torpedini sono in grado di emettere potenti scariche elettriche. La torpedine ocellata è il rappresentante più noto, vive nel Meditterraneo e nell'Atlantico orientale, su fondali sabbiosi, a profondità variabili da un metro a più di cento. E' lunga al massimo 60 centimetri, ha un dorso bruno con macchie blu-cenere e nere. Possiede due organi elettrici posti nella parte anteriore del corpo, fra la testa e la pinna pettorale, che essa utilizza sia come armi difensive sia per parallizzare le prede. L'entità delle scariche non supera i 60-80 volt, tali scosse possono stordire un uomo.

I Ricci di mare Vivono sugli scogli e presentano aculei molto acuminati che si spezzano facilmente. Non iniettano veleno, ma la puntura è dolorosa e s'infetta facilmente. Bisogna procedere a un'accurata disinfezione della ferita e a una rimozione degli aculei con una pinzetta sterilizzata.Può essere utile la terapia antibiotica e la profilassi antitetanica.

Pesci Pericolosi The Lesser Weever The Lesser weever is the most poisonous fish in the Mediterranean.The sting causes a pain which can last from 10 minutes to 24 hours and can be so severe that it can cause unconsciousness.Sometimes it can lead to difficulties breathing,fever, headache and sickness.In the most serious cases the victim may also have convulsions. Because the toxins inoculated are thermolabile,the affected part should be immersed in hot salt water for at least 2 hours.In more serious cases a medical visit and antibiotics may be necessary.An antitetanus injection is recommended. Jelly Fish

Le razze La razza monaca o dal muso lungo vive nel Meditterraneo e nell'Atlantico orientale sino a Capo Nord. Misura fino a 1,50 metri di lunghezza. Caccia all'agguato affondandosi nella sabbia, da dove sorveglia i dintorni servendosi dei suoi occhi dorsali e poi quando avvista le prede, piomba all'improvviso su di esse. Parenti stetti degli squali, sono caratterizzati dal corpo piatto romboidale, grandi pinne pettorali a forma di ali, coda sottile e lunga, occhi posti sul dorso, bocca ventrale. Alcune razze hanno un aculeo velenoso posto alla fine della coda con il quale stordiscono o uccidono le loro prede. Una di queste è la "pastinaca" un pesce che può misurare oltre due metri di lunghezza, di cui metà è occupata dalla coda. Il trigone è un animale che vive soprattutto nei fondali del Mar Mediterraneo, Oceano Atlantico e Mar Nero. E' un pesce insidioso, poiché si nasconde sotto la sabbia e se casomai qualcuno inavvertitamente lo urta, si sente minacciato, attorciglia la coda intorno al "nemico" fino a che non lo punge con il suo puntiglione. A causa della puntura di questo animale il 4 settembre 2006 e' morto Steve Irwin noto anche come Crocodile Hunter.

The jelly fish present in our seas are not as dangerous as those found in tropical seas but it is always best to avoid swimming when they are present.Jellyfish stings can be healed by applying ammonia solutions,warm saltwater compresses,alcohol and antihistamine ointment. If pieces of the tentacles are attached to the skin,avoid using fresh water as this causes the poison to come out of the tentacles.Only in case of contact with the face or eyes should fresh water be used. The Moray Eel It does not attack,but bites only out of defence if it feels under threat from something nearby. The bite,due to its many strong and pointed teeth and strength of its jaw,is very painful;it is not poisonous but becomes infected very easily. Treatment with antibiotics and an antitetanus injection under the supervision of a doctor. Sea Urchins They live on rocks and have very sharp spines that break easily.They do not inject poison,but the sting is painful and becomes infected easily. Disinfection of the wound and removal of the spine with a sterilized pair of tweezers.Treatment with antibiotics and antitetanus injection. The Legend of Arja ‘“Latrodec tus tredecimguttatus ” (page 33) The Malmignatta, or falange volterrana (Latrodectus tredecimguttatus) is an arachnid from the Araneomorfi family.In Italy,along with Loxosceles rufescens,it is one of the few Italian species of arachnid whose bite can be very dangerous for humans. The female’s bite is not painful in the first instance but immediately after causes sweating,nausea,retching,fever,headache and,in the most serious cases,loss of senses and in extremely rare cases death. Seek emergency medical help immediately. The Velvet Ant

ph. Centro Immersioni Sardegna Tel. 070.991399 - 3389797979

Sardinia is one of the places with a high population of these velvet ants! The velvet ant belongs to the vespoid family, which means it is related to the bee and wasp.The sting of a velvet ant, for a healthy person, is almost completely harmless,but for someone with certain allergies or health problems it can be very dangerous.The bite of this insect can cause pathogenic illnesses.


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Fauna sarda:una tipicità da preservare In quest'antica isola,trovano ancora oggi rifugio alcune specie piuttosto rare La fauna sarda è un vero e proprio patrimonio naturale preservato grazie all’isolamento dovuto alla posizione geografica della Sardegna. Nel territorio di quest'antica isola, trovano ancora oggi rifugio alcune specie piuttosto rare. Molte di queste sono state salvate dall’estinzione grazie all’opera di salvaguardia intrapresa da associazioni indipendenti e corpi forestali. Verso la fine degli anni settanta, il numero dei grandi mammiferi erbivori ha subito un drastico ridimensionamento, soprattutto a causa della caccia e del bracconaggio selvaggio. Ma anche il degrado dell'-

habitat con gli incendi che ogni anno affliggono la Sardegna e il disboscamento, hanno fatto la loro parte, infliggendo danni inestimabili al patrimonio floro faunistico isolano. Ci sono voluti molti anni e specifiche azioni di tutela per stabilizzare e ripopolare le vaste aree in cui vivevano quegli stessi erbivori. Il Muflone (la pecora selvatica originaria della Corsica e della Sardegna) è una delle specie a rischio. Tipico delle zone rocciose caratterizzate da una vegetazione non omogenea, questo agile animale non disdegna tuttavia le zone a livello del mare.

Il Cinghiale Le specie animali in Sardegna sono più varie di quanto si possa pensare. Alcune di esse come il cinghiale, presenti prevalentemente nella macchia e negli anfratti rocciosi dei boschi, sono facilmente riconoscibili e talvolta abituate alla presenza dell'uomo e avvicinabili nel contesto del loro habitat naturale. Molte altre si mimetizzano perfettamente nella boscaglia e risulta praticamente impossibile osservarle se non a seguito di lunghi estenuanti appostamenti. Il

Gatto Selvatico Sardo è uno di questi. Un animale solitario ed inavvicinabile che rimane nascosto nella tana o in mezzo alla folta vegetazione durante il giorno, per poi uscire allo scoperto solo all’alba o al crepuscolo per cacciare. L’habitat che più gli si addice è la classica foresta mediterranea sempreverde in cui la presenza di fittissimi arbusti e piante, gli consente di condurre una vita isolata e tranquilla. Cinghiale

ph.M. Pispisa

La Garzetta La garzetta è lunga circa 55-65 cm, il suo peso varia da 350 a 650 g ed ha un'apertura alare di 85-95 cm. Il piumaggio è interamente bianco,il lungo becco è nero, come le zampe, mentre i piedi sono giallastri. L'iride è gialla. In abito nuziale questo airone sviluppa alcune penne ornamentali molto lunghe sulla nuca, alla base del collo e sul mantello. Non esiste una caratteristica evidente che differenzia i due sessi.

Le zone umide Buona parte del patrimonio naturalistico della Sardegna discende unicamente dagli ecosistemi delle “zone umide”. Le aree umide del Sarrabus costituiscono nel loro insieme il terzo sito naturalistico per importanza del genere in Sardegna, dopo quelli dell'Oristanese e del Cagliaritano. L’elemento che meglio definisce la ricchezza naturalistica delle zone umide del territorio del Sarrabus ove si registrano peraltro i maggiori sforzi di tutela (a livello locale e internazionale), è l’insieme definito come “Stagni di Colostrai, delle Saline e di Feraxi”. L’avifauna di questo sito è la componente più interessante dal punto di vista naturalistico, con alcune specie rarissime come la beccaccia di mare, la garzetta,il mignattaio e la pesciaiola, che appaiono in questi luoghi durante l' inverno e assai sporadicamente. Si registrano inoltre d'estate, altre presenze più o meno frequenti.Il cavaliere d'Italia (abbastanza raro in Italia), il curioso pollo sultano con il caratteristico piumaggio blu e il becco rosso vivo e l'elegante fenicottero rosa (del quale si contano innumerevoli splendidi esemplari).Il falco pescatore, la volpoca e la spatola sono presenze fisse che indicano ancor più, la straordinaria biodiversità di questo ecosistema.Il complesso degli Stagni di Colostrai e delle Saline, e di Feraxi è oggi un 'oasi naturalistica di grande rilievo sia dal punto di vista turistico che da quello ambientale. Non a caso riconosciuta recentemente in Europa quale “ Sito d’Importanza Comunitaria e Zona a protezione speciale”.

Sardinian fauna, a unique characteristic to protect Die Tierarten in Sardinien sind unterschiedlicher als man denkt. Einige unter ihnen wie das Wildschwein sind leicht ihn ihrem Naturhabitat erkennbar.Viele tarnen sich im Niederwald und man kann sie nicht sehen, nur nach langen Postierungen. Die sardische Wildkatze ist eine dieser Tierarten.Ein solitäres und unnahbares Tier,welches in seinem Bau oder in der dichten Vegetation den ganzen Tag versteckt bleibt,um dann beim Morgengrauen oder in der Dämmerung zur Jagd aus der Deckung zu treten.Im Süd-Osten Sardiniens gibt es große KolonienWildschweine aber wir finden auch weitere Tiere, unter diesen Mardern, Siebenschläfer, Gänsegeier, Steinadler, Wanderfalken,Turmfalken,Sperber,Mäusebussarde und viele andere Arten.Es ist nicht selten der Fall wunderschöne Exemplare von Steinadlern auf der Suche nach Beute die tacchi der Ogliastra überfliegen zu sehen.Außer dem Wildschwein gibt es in diesen Gebieten auch den Mufflon,den sardischen Hirschen und den Damhirschen,vor einiger Zeit verschwunden und neulich wieder eingeführt.Im Territorium der Ogliastra gibt es zirka vierzig Tierarten, unter diesen Amphibien, Reptilien,Fische und Säugetiere und zumindest dreißig Arten von Zugvögeln und verschiedene andere.Eines der seltensten ist die Mönchsrobbe.Einmal konnte man sie im Meer der Ogliastra bewundern aber heute ist die Art fast vollkommen ausgestorben oder auf wenige Exemplare reduziert.Der Großteil des Naturreichtums Sardiniens stammt von den Ökosystemen der "feuchten Zonen".Die feuchten Flächen des Sarrabus "Teiche von Colostrai,der Saline und von Feraxi" bilden zusammen die dritte wichtigste naturverbundene Niederlassung in Sardinien,nach denen im Gebiet von Oristano und von Cagliari.Die Vogelwelt dieser Niederlassung ist die interessanteste Komponente mit einigen sehr seltenen Arten wie die Meerschnepfe, der Braune Sichler, der Zwergsäger,welche in diesen Gebieten im Winter sehr selten auftauchen.Im Sommer registriert man weitere Anwesenheiten mehr oder weniger häufig.Der Stelzenläufer (in Italien ziemlich selten), das neugierige Purpurhuhn mit dem charakteristischen blauen Federkleid und kräftigen roten Schnabel und der elegante rosarote Flamingo (von dem man viele wunderschöne Exemplare zählt).Der Fischadler,die Brandgans und der Löffler sind ständig anwesend und zeigen noch mehr die außerordentliche Biodiversität dieses Ökosystems.Der Komplex der Teiche von Colostrai,Saline und Feraxi ist heute eine Naturoase von großer Bedeutung und ist vor kurzer Zeit in Europa als "wichtiger Ort für die europäische Gemeinschaft und als Zone mit besonderem Schutz" anerkannt.

La Garzetta Aiutandosi con le lunghe zampe e sfruttando la rapidità e la precisione dei suoi colpi di becco, caccia le sue piccole prede in acque basse. Spesso la si può osservare in piccoli gruppi o insieme ad altri aironi. Durante il suo volo lento e regolare, la garzetta ripiega il collo verso il corpo formando una caratteristica "S".

ph.M. Pispisa

The animal species in Sardinia are more varied than you could ever imagine.Some of them,like the wild boar,are easily recognisable in the midst of their natural habitat.Many others camouflage themselves in the woodland and it becomes impossible to observe them other than after long periods of observation.The Sardinian Wild Cat is one of these.A solitary,unapproachable animal that remains hidden in burrows or in the middle of dense vegetation during the day,coming out into open ground to hunt only at dawn or dusk.In south east Sardinia there are large colonies of wild boar,but alongside these we also find other animals, among them martens, dormice, griffons, golden eagles, peregrine falcons, kestrels, sparrow-hawks,buzzards and many other species.It isn't rare to observe splendid golden eagles surveying the Heels of Ogliastra in search of prey.As well as the wild boar,the mouflon (a wild sheep),the Sardinian deer and the fallow deer (which disappeared some time ago but was recently reintroduced) are also present in this area.In the Ogliastra area there are about forty different species of amphibians,reptiles,fish and mammals and at least thirty species of bird,both migratory and resident.One of the most rare mammals is the monk seal.At one time it could be admired in the seas of Ogliastra,but today the species is almost completely extinct or at least reduced to a few animals.A good part of the natural heritage of Sardinia originates from the ecosystems of the ‘humid zones’.Together,the humid areas of Sarrabus,the‘Lagoons of Colostrai,Saline and Feraxi’constitute the third most important naturalist site of this type in Sardinia,after those in Oristano and Cagliari.The avifauna (bird species) of this site is the most interesting aspect,with a few extremely rare species such as the sea woodcock,the glossy ibis and the smew,that appear in these places during the winter fairly sporadically.In summer,sightings are recorded of other more or less frequent residents.The black winged stilt (quite rare in Italy),a peculiar sultan chicken with its characteristic blue plumage and bright red beak,and the elegant pink flamingo (of which there are many).The osprey,the shelduck and the spoonbill are permanent residents which are testament to the extraordinary biodiversity of this ecosystem.Today,the group of lagoons of Colostrai,Saline and Feraxi is a naturalist reserve of great importance and it is no concidence that it has recently been recognised in Europe as a ‘Site of Community Importance and Special Protection Area’.


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L’oasi naturale dei sette fratelli L'entroterra sardo vanta un patrimonio inestimabile, benchè non sia conosciuto al pari delle zone costiere. Nel sud-est dell'isola in particolare, si nascondono autentici tesori. In esso si possono scoprire testimonianze affascinanti di un antico passato e al contempo una natura rigogliosa e incontaminata. L'oasi dei Sette Fratelli è uno splendido spaccato di un territorio variegato dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. L'intera area che occupa circa 6.190 ettari ( 62 kmq ), si presenta particolarmente suggestiva, sovrastata dalla piccola ma rinomata catena montuosa (dalla quale prende il nome); il Massiccio granitico dei Sette Fratelli. Originariamente in questa zona esisteva un'antica foresta, oggi quasi del tutto scomparsa a causa dello sfruttamento del territorio da parte dell'uomo. Tuttavia, ciò che resta della vegetazione di un tempo si conserva con vigore sia per via del clima favorevole che per i vincoli ambientali che hanno posto fine all'abbattimento dissennato degli alberi e delle piante caratteristiche del luogo. Oggi si auspica un seppur lento recupero di questo importante patrimonio ambientale, con un ritorno alla situazione originaria. L'oasi dei Sette Fratelli è uno dei luoghi più amati dai sardi per escursioni, gite e lunghe passeggiate utili a ritemprare il corpo e la

mente. Gli splendidi paesaggi e gli scorci suggestivi che si offrono agli occhi del visitatore, sono l'ideale per sentirsi tutt'uno con la natura e le sue preziose meraviglie. Il bosco, lassù tra le valli dei Sette Fratelli, raccoglie in sè elementi tipici della flora isolana. Nella macchia-foresta emergono lecci, querce da sughero, piante di corbezzolo, mirto (dal quale si estrae un prezioso nettare con il quale si produce un liquore delizioso dal sapore intenso) e un sottobosco dai mille profumi e colori che caratterizza l'ambiente e lo rende particolarmente romantico. L'acqua è da queste parti un elemento fortemente caratterizzante del paesaggio, nonostante i monti sardi siano notoriamente piuttosto aridi. Nell'oasi dei Sette Fratelli ci si può imbattere sovente in vere e proprie piscine naturali, piccole cascate e rigagnoli d'acqua limpida e freschissima che con impeto vitale si fanno strada tra le rocce granitiche. In questa vasta area del sudest sardo, si respira quall'aria tipica degli ambienti mediterranei. Un'aria familiare che i sardi conoscono bene e che amano particolarmente, specialmente nelle calde giornate estive, quando la ricerca del refrigerio dai caldissimi raggi solari diventa obiettivo primario per vivere una giornata all'insegna del relax più completo.

The nature reserve of “Sette fratelli”

“Il Pellicano” M.te 7 Fratelli

The Sardinian inland area, particularly in the south east of the island,boasts an inestimable heritage,despite not being as well known as the coastal areas. The Seven Brothers (Sette Fratelli) nature reserve is a splendid cross section of an area that is rich and varied in terms of scenery and nature.The entire area, which covers around 6,190 hectares (62 kmÇ) is dominated by the small but famous mountain chain from which it gets its name;the granite Seven Brothers Massif.The woodland,up among the valleys of the Seven Brothers,contains specimens that are typical of the island’s flora.Highlights of the maquis forest include holm oaks,cork oaks,strawberry plants and myrtle (the berries of which are used to produce a delicious liquor) and a lush undergrowth which characterizes the area.In the Seven Brothers nature reserve you can come across real natural swimming pools,small waterfalls and brooks of fresh crystal clear water making its path through the granite rocks with vital force.

Das sardische Innenland,vor allem im Süd-Osten der Insel,rühmt sich eines unschätzbaren Eigentums, auch wenn es nicht so bekannt ist wie die Küstenzonen. Die Oase der Sette Fratelli ist vom naturlandschaftlichen Gesichtspunkt aus ein wunderschöner Abschnitt eines reichen und verschiedenartigen Gebietes. Die gesamte Fläche besetzt zirka 6190 Hektar (62 Quadratkilometer), sie ist überragt von der berühmten Bergkette (von der sie den Namen bekommt, der Granitmassiv der Sette Fratelli).Der Wald,zwischen den Tälern der Sette Fratelli,sammelt in sich die typischen Elemente der Inselflora. In der Wald- Macchia ragen Steineichen, Korkeichen, Erdbeerbäume,Myrte (ihre Beeren werden verwendet um einen köstlichen Likör herzustellen) und ein üppiges Unterholz hervor,welches die Umwelt charakterisiert.In der Oase der Sette Fratelli kann man auf echte Naturschwimmbäder, kleine Wasserfälle und Bächlein aus durchsichtigem und frischem Wasser stoßen, die sich eine Straße zwischen den Granitfelsen bahnen.

Il mito dell’arja La malmignatta, o falange volterrana (Latrodectus tredecimguttatus) è un aracnide del sottordine Araneomorfi. In Italia è, assieme al Loxosceles rufescens,è una delle poche specie italiane il cui morso può rivelarsi molto pericoloso per gli umani. Prende anche il nome di vedova nera mediterranea, Arja (Argia) o s’Alza in Sardegna. Il morso della femmina, pur se meno pericoloso di quello della cugina americana (la famigerata Vedova nera), non è doloroso al momento ma successivamente provoca sudorazione, nausea, conati di vomito, febbre, cefalea e nei casi più gravi perdita di sensi e rarissime volte la morte. In caso d'incidente, l'unico consiglio, dettato

dalla pura razionalità, su cui possiamo fare affidamento è di recarsi il prima possibile al pronto soccorso. È attualmente ritenuto la causa del tarantismo in Italia, per lungo tempo erroneamente attribuito alla Lycosa tarentula La Malmignatta o Argia

Escursione, M.te 7 Fratelli

La Mutilla Quella che sembra una formica, non assomiglia per niente alla vera Argia! In realtà essa è la femmina (senza ali) della " Mutilla” L’ Argia (ragno velenoso) si deve dunque distinguere da Fromigàrgia (formica velenosa). L’Argia è un ragno di piccole dimensione identificabile nella femmina di Latrodectus Tredecimguttatus, mentre la Fromigàrgia è la femmina della Mutilla Europea. Questa formica, se si sente minacciata, emette uno strano suono e punge col suo pungiglione lungo oltre mezzo centimetro. La Sardegna è una delle località ad elevata diffusione di que-

ste "Mutille"! Questo insetto ha preso "illegalmente" il nome del velenosissimo ragno perché le sue punture dolorose, in passato, venivano scambiate per i morsi dell'odiato aracnide (Arja)! La Mutilla, appartenente alla famiglia dei vespoidi, quindi è una parente delle api e delle vespe! Se la puntura di una mutilla, per una persona sana, è quasi del tutto innocua, per un'altra con determinate allergie o altri problemi di salute, può essere molto pericolosa. I morsi di questi insetti possono comunque generare malattie patogene per l'uomo, come per esempio accade per le

punture delle zecche, che generano rickettsiosi (febbre bottonosa).

La Mutilla


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Il tempo regala emozioni indimenticabili Un silenzio impreziosito dai dolci echi della natura e capace di infondere pace ed armonia nell'animo del visitatore. Questo stesso silenzio domina tra i Tacchi d'Ogliastra, monti calcareodolomitici, così chiamati per la loro conformazione tipica simile ad un tacco di scarpa. Dalle falde meridionali del massiccio del Gennargentu si dipanano, come una catena montuosa, i “Tacchi” e “tonneri”, erte pareti calcaree. Luoghi unici e selvaggi ove trova dimora una flora e una fauna d'eccezionale rilevanza naturalistica. In questi ambienti è possibile ammirare creature di rara bellezza, come l'aquila reale,il muflone,ma anche boschi secolari di leccio e molte altre specie animali e vegetali. Il Tacco in Monte Tisiddu,il Monte Arquerì,il Tacco Arba di Ussassai, il Monte Lumburau, il Taccu Anguil'e Ferru e Punta Corongiu di Jerzu, si estendono per una superficie di circa 28 km quadrati, abbracciando i territori dei comuni di Ulassai,Osini,Gairo e Ussassi.Luoghi certamente poco esplorati dal turismo di massa, e per questo ancora più suggestivi e ricchi di fascino. Perda Liana (1293 m.), per la sua posizione isolata, è per le sue caratteristiche morfologiche un autentico monumento naturale e probabilmente il più noto in Sardegna. Tra questi monti, nei vasti altipiani che offrono un colpo d'occhio altamente scenografico è abbastanza comune il fenomeno carsico. Qui, la progressiva erosione della massa rocciosa ha generato numerose grotte, alcune delle quali di grande interesse scientifico.Tra queste meritano una menzione la grotta di Orroli e di Serbissi a Osini, ma anche e soprattutto quella di Ulassai “Su Marmuri”. Accanto alle grotte, in questi luoghi, si può osservare la presenza di numerosi complessi nuragici. L'incontro senza tempo tra la natura e gli antichi insediamenti umani le cui tracce sono ancor oggi ben evidenti, è una delle ragioni per le quali questo “spaccato di Sardegna” conserva un fascino particolare.Nella vasta area dei tacchi si contano quattordici Nuraghi. Quello di

Serbissi per esempio (situato a 964 metri), Urceni, Is Cocorronis, Mela, Sanu, Su Samuccu e Pranu. Il ritrovamento in questa stessa area di sole quattro Tombe dei Giganti può far supporre che eventuali altre testimonianze funerarie siano state distrutte o più semplicemente che vigessero altre metodologie di sepoltura. La massiccia presenza di rocce calcaree è una caratteristica tipica anche del territorio di Baunei (sempre nella provincia dell'Ogliastra). Questo territorio è rinomato per le sue spettacolari bellezze paesaggistiche e località turistiche di grande pregio come Santa Maria Navarrese, confinante con il borgo di Tancau,frazione di Lotzorai. Da queste parti, negli ultimi anni il comparto turistico ha avuto un'importante sviluppo soprattutto con lo sfruttamento e la promozione delle zone costiere. Baunei conserva tuttavia quel carattere chiuso e riservato che rappresenta la vera essenza del popolo sardo. Ancor oggi presso le abitazioni del borgo principale emerge l'antica tradizione di chiara impronta agropastorale. Il centro storico, piuttosto particolare ha nella chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari (XVII secolo) il suo esempio architettonico più interessante, con la rara e particolarissima copertura a cupole. L'esposizione e l'altitudine (480m.) restano senza dubbio i punti di maggior pregio di Baunei, dal quale si offre uno stupendo panorama sull'Ogliastra con piena vista su un vasto territorio collinoso nel quale si stagliano le vette più alte del Gennargentu.Dall'entroterra fino alla costa,questi luoghi non hanno paragoni in italia per il carattere aspro selvaggio e le peculiarità uniche della natura tipicamente mediterranea. Le poche spiagge presenti, raggiungibili solo attraverso percorsi impervi o via mare, sono autenti-

ci gioielli incastonati in un bianco scrigno di rocce calcaree e impreziosite da una cornice lussureggiante di rigogliosa macchia mediterranea. Cala Elune (o Cala Luna), Cala Sisine, Cala Mariolu (in sardo viene anche chiamata "Ispulixi de nie", cioè Pulce di neve) e Cala Goloritzé (caratterizzata dal monolite Pedra longa), sono luoghi paradisiaci unici al mondo per la particolarità degli arenili e il mare cristallino. Ogni anno queste meravigliose calette vengono letteralmente prese d'assalto da centinaia di turisti provenienti da tutto il mondo. È un via vai continuo che via mare e via terra (per i più sportivi) regala emozioni indimenticabili. Questo è il vero mare della Sardegna e questa è la sua autentica magia.

Osini, Scala di S. Giorgio

Info gnae sard om . w ww dest.c su

Gairo, Perda Liana Baunei, Cuile

Time unforgettable emotions The ‘Heels of Ogliastra’, dolomitic limestone mountains so called for their form which is similar to the heel of a shoe, represent another splendid cross section of the Sardinian inland area.The heels are steep calcareous rock faces which extend like a chain of mountains from the southern foot as far as the massif of Gennargentu.They are unique and wild places where you can find flora and fauna of exceptional importance to naturalists.In these areas it is possible to admire the golden eagle and the mouflon (a wild mountain sheep).There are also secular holm oak forests and many other animal and plant species.The Heel in Mount Tisiddu,Mount Arquerì,Heel Arba of Ussassai,Mount Lumburau,Taccu Anguil'e Ferru and Punta Corongiu of Jerzu surround the territories of the municipalities of Ulassai,Osini,Gairo and Ussassi.Perda Liana (1293m),is a real natural monument because of its isolated position and its morphological characteristics and is probably the most well known in Sardinia.Among these mountains,on the vast plateaus that offer an incredibly scenic view,the karst phenomena is fairly common. Here,the progressive erosion of the rocky mass has created numerous caves,some of which are of great scientific interest like the cave of Orroli and Serbissi at Osini,but particularly the one at Ulussai,‘Su Marmuri’. As well as the caves,in these places you will note the presence of numerous nuraghic systems.The one at Serbissi,for example (situated at 964 metres),Urceni,Is Cocorronis,Mela,Sanu,Su Samuccu and Pranu.The colossal presence of calcareous rock is also a typical characteristic of the Baunei area (also in the province of Ogliastra).This area is notable for the spectacular beauty of its landscape and famous tourist destinations such as Santa Maria Navarrese, the neighbouring village of Tancau and the hamlet of Lotzorai.Baunei retains that closed and reserved character which represents the real essence of the Sardinian people.The most interesting architectural example in the historic centre is the parish church of San Nicola di Bari (17th century),with its rare domed roof.The setting and altitude (480m) remain Baunei’s main strengths.The few beaches, reached only by inaccesible footpaths or from the sea, are authentic jewels set in a white casket of calcareous rocks and set off by a luxurious frame of lush Mediterranean maquis.Cala Elune (or Cala Luna),Cala Sisine,Cala Mariolu (which in Sardinian dialect is also called "Ispulixi de nie",which means Snow Flea) and Cala Goloritzé (characterized by the Pedra longa monolith),are unique places in the world for the particular characteristics of the stretches of sand and the crystal blue sea.Every year these outstanding bays are invaded by hundreds of tourists who come from all over the world.

Ein weiterer wunderschöner Abschnitt des sardischen Innenlandes ist von den "Tacchi der Ogliastra" dargestellt, Kalkdolomitberge, so benannt wegen ihrer Gestalt eines Schuhabsatzes ähnlich. Die tacchi sind erhobene Kalkbergwände, die sich wie eine Bergkette über die südlichen Erdschichten des Gebirgsmassivs des Gennargentu ausdehnen.Es sind einzigartige und wilde Gebiete,wo eine Flora und Fauna von außergewöhnlicher Naturbedeutung ihre Niederlassung findet. In diesen Gebieten kann man den Steinadler und den Mufflon bewundern. Es gibt außerdem hundertjährige Steineichenwälder und viele andere Tier- und Pflanzenarten. Der Tacco auf dem Monte Tisiddu, der Monte Arquerì, der Tacco Arba von Ussassai, der Monte Lumburau, der Tacco Angiul' e Ferru und Punta Corongiu von Jerzu umarmen die Gebiete der Gemeinden von Ulassai, Osini, Gairo und Ussassi.Perda Liana (1293 Meter) ist wegen seiner einsamen Position und seinen morphologischen Eigenheiten ein authentisches Natur Monument und wahrscheinlich das berühmteste in Sardinien. Zwischen diesen Bergen, auf den weiten Hochebenen, die einen sehr effektvollen Blickfang bieten, ist das Karstphänomen sehr verbreitet. Hier hat die zunehmende Erosion der Felsmasse viele Grotten gebildet,einige von großem,wissenschaftlichem Interesse wie die Grotte von Orroli und von Serbissi in Osini aber hauptsächlich jene von Ulassai "Su Marmuri". Neben diesen Grotten kann man in diesen Gebieten die Anwesenheit von zahlreichen Nuraghenkomplexen beobachten.Zum Beispiel die Nuraghe von Serbissi (auf einer Höhe von 964 Metern gelegen), Urceni, Is Cocorronis, Mela, Sanu, Su Samuccu und Pranu. Die massive Anwesenheit von Kalkfelsen ist auch eine typische Eigenheit des Gebietes von Baunei, daselbst in der Provinz der Ogliastra. Dieses Gebiet ist bekannt wegen seiner großartigen Landschaftsschönheiten und der berühmten Fremdenverkehrsorte wie S.Maria Navarrese, angrenzend an die Ortschaft von Tancau, Ortsteil von Lotzorai. Baunei bewahrt seinen verschlossenen und zurückhaltenden Charakter,der die wahre Essenz des sardischen Volkes darstellt.Die Altstadt hat an der Pfarrkirche des Hl.Nicola von Bari (XVII Jahrhundert) ihr interessantestes,architektonisches Beispiel durch seine seltene Kuppelbedeckung.Die Lage und die Höhe (480 Meter) bleiben zweifellos Zeichen des hohen Wertes von Baunei.Die wenigen Strände, nur durch unzugängliche Wege oder über das Meer erreichbar,sind authentische Juwele,eingefaßt in einen weißen Schrein von Kalkfelsen und bereichert durch den üppigen Rahmen der wuchernden Mittelmeer-Macchia. Cala Elune oder Cala Luna, Cala Sisine, Cala Mariolu (auf sardisch wird sie auch "Ispulixi de nie" benannt, das heißt Schneefloh) und Cala Goloritzé vom Monolith Pedra longa charakterisiert,sind einzigartige Orte auf der Welt wegen der Besonderheit der Sandstrände und des kristallklaren Meer.Jedes Jahr werden diese wundervollen Buchten von Hunderten Touristen aus aller Welt bestürmt.


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Il rispetto dell’ambiente,alcune regole Un bravo escursionista deve sempre avere Un bravo escursionista deve sempre avere rispetto rispetto della natura della natura e dell’ambiente che lo circonda, comportandosi civilmente. Deve quindi evitare di dar e dell’ambiente noia agli eventuali compagni di viaggio ma ancor più, evitare di infastidire animali o danneggiare le piante che popolano l’ecosistema visitato. Nella fattispecie, occorre evitare di produrre rumori molesti e improvvisi che possano turbare la quiete del luogo. Evitare di toccare, spostare, muovere o manomettere la segnaletica presente lungo i sentieri utili per orientarsi in mezzo alla natura. Un’azione simile potrebbe causare a qualcuno spiacevoli disavventure.

La Natura non è una discarica In alcun modo si devono abbandonare rifiuti di qualsiasi genere, cartacce o simili, bottiglie o frammenti di vetro, mozziconi di sigaretta semiaccesi o spenti, l'ambiente impiega centinaia di anni per smaltire gli stessi.

In alcun modo si devono abbandonare rifiuti, cartacce o simili. Per i boschi, si deve raccogliere qualsiasi cosa e condurla fino al campo base o al rifugio più vicino dove poterla lasciare nelle mani del personale addetto o meglio ancora, portare tutto in città ove poi ci si assicurerà di buttare tutto negli appositi contenitori. La natura non è una discarica! Non bisogna mai abbandonare bottiglie o frammenti di vetro. Questi ultimi sono infatti particolarmente pericolosi poiché col riflesso del sole possono fungere da lente e scatenare un incendio. Allo stesso modo occorre evitare di gettare nell'ambiente mozziconi di sigaretta semiaccesi o spenti. Così facendo si potrebbe appiccare accidentalmente un incendio. Non solo, infatti occorre sottolineare che il filtro della sigaretta è costituito da materiale non biodegradabile e pertanto altamente inquinante. È desolante constatare che spesso le nostre splendide spiagge risultino dei veri e propri “posacenere”. Una delle abitudini peggiori dei bagnanti incivili, è infatti quella di occultare i mozziconi di sigaretta sotto la sabbia, non curandosi del fatto che l'ambiente impiega centinaia di anni per smaltire gli stessi. Per coloro che si accingono ad avventurarsi in mezzo alla natura è consigliabile lasciare la propria autovettura nelle piazzole di sosta. Meglio evitare i sentieri immersi nella boscaglia. In caso di pioggia, il recupero del veicolo potrebbe risultare arduo e pericoloso se non addirittura impossibile. Trascorrere una notte alla “diac-

cio” privi dell’attrezzatura necessaria è infatti un'esperienza sconsigliabile! In presenza di corsi d’acqua non si devono utilizzare solventi, detersivi o simili per evitare di inquinarne la potabilità e avvelenare gli animali del luogo. Anche il campeggio è sempre vietato nelle aree non addette, sia per la sicurezza dei campeggiatori improvvisati che per quella di animali e piante. Se desiderate trascorrere qualche giorno immersi completamente nella natura, dovete sempre informarvi prima di avviarvi, sulla presenza o meno di un eventuale sito vicino addetto al bivacco. Inoltre non bisogna raccogliere piante, arbusti di specie protetta, ne animali o reperti geologici.

ph. Archivio Provincia Ogliastra

Qualora ci si imbatta in un animale ferito, occorre tentare di prestargli delle cure, ma soprattutto avvisare il corpo forestale della zona in cui si trova l’animale e imformarlo circa le sue condizioni. Se non si conoscono i sentieri da percorrere, è meglio abbandonarli per evitare di mettere a rischio la sicurezza propria e di eventuali compagni di viaggio. Allo stesso modo, non bisogna mai tentare di scalare pareti rocciose in condizioni climatiche sfavorevoli, soprattutto se non si è accompagnati da una guida esperta e privi dell'attrezzatura necessaria.

Respect the environment, certain rules A good traveller should always have respect for nature and for the environment around him,behaving in a considerate manner.He should avoid making irritating and sudden noises that could disturb the peace of the place.Avoid touching,moving,displacing or tampering with the system of signs that are present along the footpaths, useful when finding your way in the midst of nature.Under no circumstances should rubbish,litter or anything similar be left,let alone bottles or pieces of glass. The last two are actually particularly dangerous because with the reflection of the sun they can function as a lens and start a fire.In the same way you should avoid throwing half lit or extinguished cigarette ends in the area around you.By doing this you could accidentally start a fire, and the filter of the cigarette is also made of non biodegradable materials and thus highly polluting.It is saddening to see that often our splendid beaches are treated like ashtrays.Those who intend to venture into the heart of nature are advised to leave their cars in the lay-bys. It is best to avoid the footpaths deep within the undergrowth.In case of rain,getting back to your vehicle could be dangerous if not,in fact,impossible.Camping is always forbidden in non designated areas,as much for the safety of the impromptu campers as for the animals and plants.If you would like to spend a few days immersed in nature,you should always find out beforehand if there is a site nearby that is equipped for camping.Furthermore you must not collect plants,protected species of shrub,or animals or geological specimens.Should you come across a wounded animal,you are advised to try to help it,but most importantly to alert the forestry commission in the area where you find the animal and inform them of its conditions.If you do not know the footpaths you are following,it is better not to take them.In the same way,you should never try to scale rocky cliffs in adverse weather conditions,especially if you are not accompanied by an expert guide and if you do not have the necessary equipment.

Ein guter Wanderer muss immer Respekt vor der ihn umgebenden Natur haben und sich zivilisiert verhalten. Plötzlicher, störender Lärm, der die Stille eines Ortes gefährdet, muss vermieden werden. Außerdem sollte auf keinen Fall die Beschilderung, die der Orientierung entlang der Wege dient, verändert oder beschädigt werden. Das Hinterlassen von Müll, Altpapier oder Ähnlichem, sowie auch von Flaschen und Glasscherben,gilt es absolut zu unterlassen.Letztere sind in der Tat besonders gefährlich, denn durch die einstrahlende Sonne wirken diese wie optische Linsen und können so einen Brand auslösen.Genauso dürfen weder glühende noch gelöschte Zigarettenkippen einfach weggeworfen werden, denn auch dadurch könnte ein Brand entstehen. Noch dazu bestehen Zigarettenfilter aus nicht biologisch abbaubaren Materialien und sind daher sehr umweltschädlich. Es ist trostlos zuzusehen, wie unsere wunderschönen Strände immer mehr zu „Aschenbechern“ werden. Für jene die sich anschicken, inmitten der Natur Abendteuer zu erleben, sei geraten, ihr Auto auf dem Parkplatz abzustellen. Es ist besser, kleine Wege mitten im Gehölz zu meiden, denn im Falle eines Regens könnte die Bergung des Fahrzeuges gefährlich, wenn nicht sogar unmöglich sein. Campen in nicht dafür vorgesehenen Gebieten ist zur Sicherheit der Ausflügler, sowie der Tiere und Pflanzen vor Ort, immer verboten.Wenn Sie wünschen, einige Tage inmitten der Natur zu verbringen, sollten Sie sich auf jeden Fall vor Abfahrt über das Vorhandensein bzw. das Nichtvorhandensein von Lagerplätzen informieren. Das Aufsammeln von geschützten Pflanzen und Strauchwerk,sowie von Tieren und geologischen Funden ist untersagt. Sollten sie je auf ein verletztes Tier stoßen, sollte diesem wenn möglich Hilfe geleistet werden, aber vor allem muss die örtliche Forstbehörde verständigt werden. Vergessen Sie nicht, dieser auch den Zustand des Tieres mitzuteilen. Sollten die zu begehenden Wege unbekannt sein,ist es besser sie zu verlassen.Genauso sollten bei schlechtem Wetter keine Felswände erklettert werden, vor allem nicht ohne erfahrenen Führer oder unzureichender Ausrüstung.In Parks und Naturschutzgebieten ist Jagen und Fischen strengstens verboten.In der Tat dienen die genannten Gebiete dem Schutz seltener oder vom Aussterben bedrohter Arten. Deshalb sollte unbedingt auch Augenmerk auf den Habitatschutz gelegt werden.

Gennargentu, esemplare di peonia

Aquila Reale

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Caccia vietata per salvare le specie a rischio I parchi e le riserve,sono luoghi idonei a preservare specie rare o in via di estinzione Si tratta infatti di luoghi idonei a preservare specie rare o in via d'estinzione. È necessario dunque fare attenzione a non danneggiare il loro habitat nel migliore dei modi e prestare sempre molta attenzione a dove si cammina e cosa si potrebbe calpestare! Gli incendi restano tuttavia il pericolo numero “uno” per la vegetazione e gli animali. La distrazione o peggio il vandalismo, sono le cause principali dello svilupparsi di roghi che spesso divampano per ettari ed ettari di terreno distruggendo non solo specie vegetali, ma anche animali e in qualche caso abitazioni e persone. È acclamato che la maggior parte degli incendi è causata dall'incuria dell'uomo ma soprattutto, da atti criminosi riconducibili allo stesso. Coloro che per via di un atteggiamento superficiale o per dolo appiccano un incendio, sono perseguibili per legge e soggetti a pesanti sanzioni se non addirittura alla reclusione. Per evitare che il fuoco divori tutto e distrugga un patrimonio naturale importantissimo, si possono seguire elementari regole comportamentali. Non mettere in moto la macchina in prossimità di sterpaglie secche, il calore prodotto dalla marmitta potrebbe generare un rogo. Quando si fuma in macchina, occorre spegnere la cicca nel posacenere interno e mai lanciarla dal fine-

strino! Il fuoco ed i falò che si accendono (anche nelle aree autorizzate) debbono essere controllati e opportunamente spenti prima di abbandonare il luogo dell'escursione o della semplice gita. I segnali di pericolo posti sul ciglio della strada, sono sempre utili per capire se ci si trova in una zona più o meno a rischio di incendi. Se ci si trova in presenza di un incendio occorre subito chiamare il pronto intervento, ma se l'incendio è stato appena appiccato, si può tentare di soffocarne le fiamme con un ramo verde, tenendo sempre le spalle al vento. Non bisogna mai sostare in prossimità del fuoco, si potrebbe impedire il passaggio ai mezzi di soccorso. Se si è a conoscenza di sentieri che potrebbero facilitare le operazioni di spegnimento, bisogna prontamente indicare la loro posizione alla guardia forestale oppure ai vigili del fuoco. Spegnere da soli un vasto incendio può risultare un errore addirittura “fatale”. In certi casi, l'unica via da praticare è propria la fuga, non dimenticando naturalmente di avvisare le autorità competenti e gli addetti alla sicurezza e, se possibile, aiutare coloro che si trovino in pericolo.

ph. Matteo Pispisa

ph. Matteo Pispisa

Hunting forbidden to save endangered species In parks and nature reserves hunting and fishing are strictly forbidden. In fact these are places designed to protect rare species or species which are close to extinction.So it is necessary to be careful not to damage their habitat. Fires are the ‘number one’ danger for vegetation and animals. Carelessness, or worse, vandalism, are the main causes of fires which often spread over hectares of land, destroying not only plant species but also animals and in some cases houses and people.To avoid fire consuming everything and destroying a very important natural heritage, we can follow a few simple behavioural rules. Do not start your car close to dry brushwood; the heat produced by the silencer could start a blaze.Fires and lit bonfires (even in authorised areas) must be controlled and correctly extinguished before leaving the excursion area.Danger signs displayed at the side of the road are always useful to help you understand whether you are in an area of high or low risk of fires.You should never stop close to a fire as this could impede the passing of the emergency services.Trying to extinguish a large fire alone could be a fatal mistake.In certain cases, the only thing to do is really to flee, naturally not forgetting to alert the competent authorities and the security staff and, if possible, helping others who find themselves in danger.Protecting nature is everybody’s responsibility.Without its habitat the human race would die out,exactly in the same way as is happening to many animal species. So even on holiday, during times of complete relaxation, we must never forget to respect the fundamental rules of sensible behaviour to protect the environment.Following these few rules, we will show consideration,but most importantly we will spend relaxing and pleasant days in the pursuit of peace. Brände stellen aber nach wie vor für Vegetation und Tiere die Gefahr „Nummer 1“ dar.Die Zerstreuung,oder noch schlimmer, der Vandalismus ist Hauptursache für das Entstehen von Feuer, welche sich oft auf viele Hektar ausdehnen, und so nicht nur Pflanzen sondern auch Tiere und nicht selten auch Behausungen und Personen vernichten.Um zu vermeiden, dass ein Feuer alles umliegende verschlingt und so eventuell ein wichtiges Naturgut zerstört, kann man gewissen elementaren Verhaltensregeln folgen:Das Auto nicht in unmittelbarer Nähe von trockenem Gestrüpp starten,denn der heiße Auspuff könnte zur Entstehung von Flammen führen.Lagerfeuer (auch wenn auf dafür vorgesehenen Flächen entzündet) müssen kontrolliert und vor Verlassen des Exkursionsortes gründlich gelöscht werden.Die am Rand der Strassen anzutreffenden Gefahrenschilder geben Auskunft darüber,ob und wie stark eine Zone brandgefährdet ist. Auf keinen Fall darf das Auto in der Nähe des Feuers abgestellt werden, da so die Zufahrt durch Löschfahrzeuge erschwert oder gar verhindert werden könnte. Einen großen Brand allein versuchen zu löschen, kann sich als fataler Fehler herausstellen.In vielen Fällen ist der einzige richtige Weg,die Flucht zu ergreifen,jedoch nicht ohne die zuständigen Autoritäten und die Sicherheitsangestellten informiert und - wenn möglich - jenen, die sich in Gefahr befinden, geholfen zu haben. Die Natur zu schützen ist die Pflicht eines Jeden.Wenn der Mensch seines Habitats beraubt werden würde, würde er aussterben, genauso wie es für viele wichtige Tierarten der Fall ist.Selbst wenn wir uns auf Urlaub befinden,also in einem Moment absoluter Entspannung,dürfen wir nie auf die fundamentalen Verhaltensregeln,die dem Schutz der Natur dienen,vergessen.Wenn wir diese wenige Regeln befolgen, können wir unsere Kultiviertheit beweisen, vor allem werden wir jedoch schöne Tage mit ruhigem Gewissen genießen können. ph. Matteo Pispisa


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Alla scoperta degli antichi sapori Fedele al suo territorio, caratterizzato da una natura incontaminata e a tratti sevaggia, la cucina tipica sarda propone piatti semplici e genuini. Per questo oggi è molto apprezzata anche in ambiente nazionale ed estero. I sapori e gli aromi sono facilmente riconoscibili e mai occultati da salse o preparati che possano soffocare il gusto originario della materia prima. Le ricette più rinomate e conosciute nascono dall'incontro di materie prime essenzialmente legate alla terra. La ricchezza del mare resta tuttavia una grande risorsa nell'ambito di una diversificazione gastronomica che trova nei frutti di queste acque cristalline un'ottima alternativa. A Cagliari e nel vicino hinterland per esempio, è piuttosto diffusa la cucina marinara. Naturalmente non manca mai l'aragosta, assoluta regina delle tavole sarde nelle zone costiere, ma deliziose sono anche altre pietanze come la burrida, le incomparabili grigliate di pesce bianco freschissimo, i primi di mare come gli spaghetti alle arselle, ricci di mare e tante altre delizie. Il patrimonio gastronomico dell'entroterra, resta comunque l'emblema della cucina isolana con piatti rinomati dal gusto inconfondile. Tra

Discovering ancient flavours The tastes and aromas of typical Sardinian cuisine are easily recognisable and never concealed by sauces or mixes that can hide the original flavour of the primary material,often linked to produce obtained from the land.The abundance of the sea, however, is still a great resource and produce obtained from the sea is an excellent alternative. In Cagliari and the surrounding inland area, marine cuisine is fairly widely available. Lobster is the absolute queen of Sardinian tables in the coastal regions,but other seafood dishes are also delicious,such as burrida,unrivalled grilled white fish,spaghetti with clams,sea urchins and risotto with seafood.The gastronomic heritage of the inland area, however, remains the symbol of the island’s cuisine with famous dishes of unmistakeable taste. Preparation follows the rules of ancient recipes,using natural aromas.The method of cooking on a spit is the most common.You need only to think of roast suckling pig or roast lamb.But steamed and soup dishes are also common on the typical Sardinian table.Steamed wild boar or the delicious pecora in cappotto, mutton cooked in broth with green vegetables and potatoes,are noteworthy examples. Die Geschmäcke und die Düfte der typischen sardischen Küche sind leicht erkennbar und nie verborgen von Saucen oder anderen Produkten die den originellen Geschmack der Zutaten, oft verbunden mit der Erde, bedecken. Der Reichtum des Meeres bleibt trotzdem eine große Ressource welche in seinen Früchten eine ausgezeichnete Alternative findet.In Cagliari und im nahen Hinterland ist die Meeresküche ziemlich verbreitet.Die Languste ist an den Küstenzonen absolute Königin auf den sardischen Tischen aber köstlich sind auch weitere Meeresgerichte wie die burrida, die unvergleichbaren Grillgerichte mit weißem Fisch, die Spaghetti mit Muscheln, mit Seeigeln und der Fischreis. Der gastronomische Reichtum des Hinterlandes, bleibt auf jeden Fall das Emblem der Küche der Insel mit berühmten Gerichten mit einem unverwechselbaren Geschmack. Die zubereiteten Speisen folgen den Grundsätzen der alten Rezepte,mit Gebrauch von natürlichen Aromen. Das Braten am Spieß ist die meist angewendete Kochart.Man braucht nur an das gebratene Schweine- oder Lammfleisch denken.

questi emergono le carni d'agnello e il prelibato maialetto “detto Porceddu”. Le preparazioni seguono come da tradizione, i dettami delle antiche ricette, con l'utilizzo di aromi naturali e tempi di cottura piuttosto

lunghi. La cottura allo spiedo è decisamente la più diffusa, ma nella tipica tavola sarda sono comuni anche le preparazioni in umido come il cinghiale (dal quale si ricava anhe un ottimo sugo), in brodo (come la delizio-

sa pecora in cappotto) e non solo. Le carni sono particolarmente tenere e pregiate per via dell'allevamento allo stato brado che tiene l'animale in sintonia con la natura, la terra e i frutti da essa prodotti.


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La natura emerge anche nella cucina In Sardegna, il rapporto con la natura emerge in tanti aspetti della quotidianità e si riflette con forza nei costumi e nelle tradizioni del popolo sardo. Ovini e suini fanno parte da sempre del tipico paesaggio sardo, in perfetta sintonia con le più antiche tradizioni pastorali. Nella gastronomia isolana non mancano naturalmente i legumi e gli ortaggi. Fave, piselli, pomodori, zucchine e melanzane vengono utilizzate spesso per elaborare appetitosi contorni, ma anche per impreziosire deliziosi condimenti per primi e secondi piatti. Le pietanze più tipiche, sono quasi sempre legate all'aspetto stagionale e ai tempi delle produzioni agro-pastorali. Nel sud-est Sardegna si osservano variazioni gastronomiche interes-

santi e peculiari. Ricette che da sempre caratterizzano i luoghi e le usanze più tipiche. Nel cuore di Sarrabus Gerrei la presenza di molteplici ovili offrono la possibilità di degustare ottimi formaggi e prodotti tipici direttamente in loco, immergendosi in un ambiente caratteristico e suggestivo. Ottimo pecorino, ricotte salate e preparati a base di formaggio fresco e miele delizioso, capaci di incantare i palati più esigenti. Nella zona di Muravera, il paesaggio si caratterizza per la presenza di molteplici agrumeti, tra il mare e le lagune. La sagra delle arance a tal proposito è un evento imperdibile e un'occasione speciale per gustare i migliori frutti della nostra terra. Anche l'Ogliastra è terra di tradizioni culinarie rinomate. Qui si possono gustare i culurgio-

Le Sebadas Le Sebadas sono da annoverarsi tra le specialità sarde più gustose e conosciute oltre i confini dell'isola. Una sottile sfoglia fatta di uovo e farina di grano duro, un cuore di formaggio fresco e filante, vengono servite ricoperte da un velo di miele o da un cucchiaio di zucchero. Degustabili in qualsiasi ristorante locale! Sono sempre proposte come dolce dessert.

nes (sfoglia piegata e chiusa a sacchetto con lembi decorati a spiga, riempita con patata, formaggio pecorino fresco e menta) e i tradizionali "malloreddus" (gnocchetti di pasta). I secondi piatti mantengono il filo conduttore comune al resto dell'isola, con il porchetto arrosto aromatizzato con il mirto selvatico, ma anche e soprattutto la pecora arrosto. L'ottimo latte di pecora prodotto è anche la base ideale per la pre-

parazione dei più squisiti formaggi locali come il pecorino, la ricotta, “su casu ageru" e "casu marzu". Anche il pane e i dolci nascono da tradizioni e lavorazioni antiche. Basti pensare all'appetitoso e fragrante pane casareccio; pane pintau, pistoccu, moddizzosu, accompagnato quasi sempre in tavola dai vini locali. È particolarmente rinomato il profumato vino cannonau d'Ogliastra. Pabassinas, panisceddas, amarettus, cigiri pistidau, pardulas, gattou, sono sono alcuni dei dolci più tipici. Autentiche delizie preparate da mani sapienti, a base di mandorle, uva, ricotta e tanti altri ingrediente semplici e naturali.

Nature in the kitchen Meats are particularly tender and prized for their free range rearing. Naturally, vegetables are not lacking in the island’s gastronomy. Beans, peas, tomatoes, courgettes and aubergines are used to create appetising side dishes, but also to enrich delicious condiments for first and second courses. In the heart of Sarrabus Gerrei the abundance of sheep farms allows the possibility of tasting cheeses and typical products right ‘on site’, immersed in a characteristic and picturesque environment. Excellent pecorino cheese, savoury ricotta, products based on fresh cheese and delicious honey and many other specialities. Ogliastra is also a land of famous culinary traditions. Here you can sample culurgiones (sheets of pasta folded and closed in the form of little parcels with decorated edges, filled with potatoes, fresh pecorino and mint) and the traditional ‘malloreddus’ (small dumplings made of pasta). Second courses maintain the same theme in common with the rest of the island, with roast pork infused with the aromas of wild myrtle, but also, and more than anything else, roast mutton.The excellent sheeps’ milk produced is also an ideal base for the preparation of the most exquisite local cheeses such as “su casu ageru" and "casu marzu". Breads and sweets originate from ancient traditions and methods.You need only to think of the appetising and fragrant pane casareccio; pane pintau, pistoccu and moddizzosu, almost always accompanied at the table by local wines.The fragrant wine Cannonau d’Ogliastra is particularly famous. Pabassinas, panisceddas, amarettus, cigiri pistidau, pardulas and gattou, are some of the most typical sweets, prepared by skilful hands using almonds, grapes, ricotta and many other simple and natural ingredients.

Aber an der typischen sardischen Tafel sind auch die geschmorten oder mit einer Suppe zubereitete Speisen allgemein verbreitet. Das geschmorte Wildschwein oder das köstliche Lammfleisch in der Suppe gekocht mit Gemüse und Kartoffel sind bedeutende Beispiele. In der Gastronomie der Insel fehlen natürlich die Hülsenfrüchte und das Gemüse nicht. Feldbohnen, Erbsen,Tomaten, Zucchini und Auberginen werden verwendet um appetitanregende Zuspeisen zu kochen aber auch um schmackhafte Soßen für erste und zweite Gänge zu bereichern. Im Herzen des Sarrabus Gerrei bietet die üppige Anwesenheit von Schafställen die Möglichkeit direkt am Ort Käsesorten und typische Produkte zu kosten, während man sich in eine charakteristische und eindruckvolle Atmosphäre eintaucht. Ausgezeichneter Schafkäse, gesalzene Topfensorten, zubereitet mit Frischkäse und köstlichem Honig und viele weitere Spezialitäten. Auch die Ogliastra ist ein Gebiet mit berühmten kulinarischen Traditionen. Hier kann man die culurgiones probieren (zusammengefaltener Teig, wie eine kleine Tüte, mit verzierten Rändern, gefüllt mit Kartoffel, frischem Schafkäse und Pfefferminzblätter) und die traditionellen "malloreddus" (Nudelklößchen). Die zweiten Gänge bewahren den Leitfaden der auf dem Rest der Insel verbreitet ist, mit gebratenem Spanferkel aromatisiert mit wilder Myrte aber auch mit gebratenem Schaffleisch. Die ausgezeichnete Schafmilch ist auch die ideale Basis für die Zubereitung der köstlichen Käsesorten wie " su casu ageru "und "casu marzu". Auch das Brot und die Süßigkeiten entstehen aus alten Traditionen und Verarbeitungen. Man braucht nur an das appetitanregende und wohlriechende hausgemachte Brot denken. Pane pintau, pistoccu, moddizzosu, fast immer bei Tisch von lokalen Weinen begleitet. Besonders berühmt ist der duftende Wein Cannonau der Ogliastra. Pabassinas, panisceddas, amarettus, cigiri pistidau, pardulas, gattou sind nur einige der typischsten Süßigkeiten, von erfahrenen Händen mit Mandeln, Trauben, Topfen und vielen weiteren einfachen und natürlichen Zutaten, zubereitet.


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San Tomas, un’olio da gambero rosso Il mensile “Il Gambero Rosso” lo ha selezionato tra i migliori oli Passione, tanta passione, impegno, sacrificio e professionalità. Sono gli ingredienti grazie ai quali nasce un olio extravergine di qualità superiore, quello prodotto dall’azienda olivicola San Tomas di Castiadas (località Sitò), considerato uno dei migliori dell’Isola. Gli “autori” di questo piccolo miracolo castiadese sono i componenti della famiglia Cimetti. L’azienda, infatti, è rigorosamente a conduzione familiare, ed è forse questo uno dei segreti di questo prodotto di

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altissima qualità, un fatto che gli ha permesso di ottenere importanti riconoscimenti a livello regionale. Siamo attentissimi nella fase di raccolta delle olive che vengono poste in cassette forate per permettere loro di ‘respirare’ econservate in celle frigorifere ad un temperatura di 18 gradi. Entro 24 ore dalla raccolta vengono macinate in moderni frantoi a freddo. Questo è un punto fondamentale per conservare intatti i profumi». Il risultato è un olio extravergine dal gusto leggermente piccante, molto gradevole all’olfatto. L’azienda olivicola San Tomas vende l’intera produzione nel nord Italia e all’estero, un biglietto da visita niente male per Castiadas e per l’intero sud-est dell’Isola. «Proprio così – puntua-

The oil with the taste of Sarrabus Passion, much passion, commitment, sacrifice and professionalism. These are the ingredients of the successful extra virgin oil of San Tomas di Castiadas, considered one of the best ones of the Island.The “authors”of this small miracle are the members of the Cimetti family.“We are proud of the results we have - explains Pierangelo Cimetti,who moved from Milan to the countryside of Castiadas almost ten years ago - they are the fruit of numerous sacrifices”.The Cimettis took over a former Ersat house in Castiadas and there they begun with the cultivation of olive trees.2800 plants are currently accommodated in six hectares of land.The result is a slightly spicy extra virgin olive oil,with a pleasant fragrance.San Tomas sells the entire production in the north of Italy and abroad,a great presentation for Castiadas and the entire south-east of the Island.The Cimettis receive visitors every day from eight in the morning to eight at night,to make them taste the oil on one exquisite slice of bread.A pleasure no one should miss.

L’oli o del Sarr abu s

lizza Pierangelo Cimetti – quelli sono i nostri mercati di riferimento. I nostri prodotti sono apprezzati molto. In Germania, Gran Bretagna e Italia settentrionale quindi, la richiesta maggiore dell’olio San Tomas, quasi un pezzo di Sardegna che ‘vive’ all’estero e che soddisfa i palati degli esigenti acquirenti che scelgono di gustare anche a casa loro ciò che di buono hanno assaggiato nella nostra isola. L’olio extravergine prodotto nell’azienda castiadese può essere degustato in loco. I Cimetti, persone estremamente disponibili, ricevono i visitatori ogni giorno dalle nove del mattino alle venti per far assaggiare pane, olio e olive. Un piacere cui è consigliato vivamente di non rinunciare.

Dove siamo / where we are OLIVICOLTURA SAN TOMAS loc. Sitò 09040 CASTIADAS Tel. 070.9947028


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Il vero formaggio del sarrabus Poco fuori il centro urbano di Muravera, a pochi Km. da Villasimius e Costa Rei, si può acquistare il prodotto principe della gastronomia sarda “Il formaggio”. Nel 2005 a Muravera, piccolo centro nella costa orientale sarda, nasce la Sardaform, un piccolo caseificio artigianale a conduzione familiare. La famiglia Cappai, vanta da tre generazioni, un’antica tradizione nel settore lattiero caseario. Il capo famiglia, per quasi 50 anni ha collaborato con grandi aziende, sia locali che a livello nazionale, tra-

The real cheese of Sarrabus Just outside the town of Muravera, at a few km distance from Villasimius and Costa Rei, you can find the main product of Sardinian gastronomical products:“cheese”. Sardaform, a small family run artisan business producing cheese was established in 2005 in Muravera, a small town in the Sardinian West coast. Three generations of the Cappai family have been working following the ancient Sardinian dairy traditions. Muravera cheeses are genuine and healthy cheese that satisfy both lovers of traditional taste and those who try Sardinian cheese for the first time. Fresh cheese,as well as table cheese and traditional ripe cheese are excellent. All cheeses are produced using only milk from cattles bread in the Sarrabus area:a guarantee of the highest quality and genuinity.

smettendo questa passione al figlio maggiore, che, dopo una laurea nella scuola lattiero casearia di Lodi, numerosi stages all’estero, e una decennale esperienza nel settore, ha deciso di far fruttare tanto lavoro, tanti sacrifici e una grande passione, portando avanti un sogno di famiglia, un proprio caseificio artigianale. Dalla fusione di esperienza e nuove tecnologie, nascono i Formaggi di Muravera, prodotti sani e genuini che accontentano sia gli amanti dei sapori antichi tradizionali, sia chi si avvicina per la prima volta al prodotto caseario. Infatti la Sardaform,oltre ai classici pecorini stagionati e semistagionati, propone una vasta gamma di formaggi “giovani” e

innovativi, freschi e molli, formaggi aromatizzati, formaggi speziati, che si allontanano dall’immagine standardizzata del formaggio pecorino, come un formaggio da dispensa, e da grattugia. La produzione varia dai classici canestrati, dai cotti ai semicotti, ai formaggi alle erbe. Ottimi i formaggi freschi, da tavola, e versatilissimi per la preparazione di dolci. La Sardaform di Muravera non trascura neanche la produzione di ricotta fresca, ricotta salata, e, il classico tradizionale “casu axedu”. Questi formaggi vengono prodotti esclusivamente con latte proveniente da allevamenti del Sarrabus, assoluta garanzia di qualità e genuinità.

Dove siamo / where we are

Case artig ificio a co ianale ndu fam zione iliar e

VENDITA AL PUBBLICO FORMAGGI DI MURAVERA Ex S.s. 125 Ingresso di Muravera Km. 61,800 Cell. 3479452664 Cell. 3387251918


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Orgoglio di un popolo,tra storia e leggenda. In tanti si domandano cosa significhi l'immagine impressa sulla bandiera sarda. Quelle 4 teste scure con la testa fasciata da una benda. E quello Scudo crociato di rosso che fa pensare a qualcosa di fortemente rivoluzionario. I sardi sono un popolo notoriamente legatissimo alla propria terra; per questo i “Quattro Mori” hanno prima di tutto un valore affettivo e in virtù di questo legame vengono condotti con orgoglio in giro per il mondo. Il vero significato di quell'immagine impressa nella bandiera sarda, è ancora oggi oggetto di discussione tra gli storici. Secondo antiche tradizioni spagnole, il simbolo dei Quattro Mori fu creato da Pietro I d’Aragona, attorno all’anno 1000 per celebrare la vittoria di Alcoraz sul popolo arabo, temibile nemico che in quell'epoca mirava a conquistare tutto il mediterraneo. Si suppone che il simbolo dei quattro mori sia stato concesso alla terra sarda solo nel 1379 quando fu annessa al Regno Aragonese. Durante i vari secoli, l'immagine subì alcuni cambiamenti (tra questi anche lo spostamento della benda a coprire gli occhi), mantenendo tuttavia le caratteristiche predominanti come la posizione e direzione in cui le teste guardavano. Tuttavia sono molti i miti locali che si narrano riguardo allo stemma. Questi ultimi riconducono in gran parte ad una famigerata battaglia contro i mori, attorno all’anno mille. Evento particolamente cruento in occasione del quale il popolo sardo sconfisse gli arabi e impalò le teste dei loro generali come monito contro future invasioni. Tra storia e leggenda, mito

e realtà, la bandiera dei quattro mori resta comunque un potente simbolo di appartenenza, seppur con un emblematico trascorso velato da un alone di mistero. Tramandare valori, tradizioni, cultura e un importante patrimonio letterario legato alle leggende e al mito, è prerogativa tipica del popolo sardo. Un popolo che per il suo carattere schivo e il suo attaccamento alla terra, ha conservato nel tempo una fortissima identità. Un'identità che nei suoi quattro mori ha trovato dimora e che ancor oggi, tra passato e presente si distingue con forza e con orgoglio al di là del mare e della terra stessa.

Pride of a people, between history and legend Many people wonder about the meaning of the image depicted on the Sardinian flag. Those four dark heads with their heads bound by a bandana. And that shield crossed in red that evokes something that is intensely revolutionary.The Sardinians are a people who are strongly attached to their land and for this reason more than anything else the ‘Four Moors’are of sentimental value and, because of this bond, they are carried proudly all over the world. The real meaning of this image depicted on the Sardnian flag is still the subject of discussion between historians today.According to ancient Spanish traditions,the symbol of the Four Moors was created by Pietro I of Aragon around the year 1000 to celebrate the victory of Alcoraz over the Arab people,a feared enemy which in that period was threatening to conquer the entire Mediterranean.It is thought that the symbol of the Four Moors was only granted to the Sardinian land in 1379 when it was annexed to the House of Aragon.Over the centuries,the image has been the subject of a few changes,(among them even moving the bandana to cover the eyes) however still retaining the essential elements such as the position and direction in which the heads were looking. However, many local myths are told regarding the crest. Most of these myths can be traced back to a notorious battle with the Moors,around the year 1000.They were particularly bloody events in which the Sardinians defeated the Arabs and impaled the heads of their generals as a warning against future invasions.In any case,amidst history and legend, myth and reality, the flag of the four Moors remains a powerful symbol of belonging, albeit with a symbolic past veiled in an aura of mystery.To hand down values,traditions,culture and an important literary heritage linked to legend and myth,is a typical quality of the Sardinian people.A people who, because of their reserved character and attachment to their land, have retained over time a very strong identity.An identity which in their Four Moors has found its home and which still today stands out between past and present with strength and pride,even beyond the sea and the land itself. Viele fragen sich, was das Bild, das sich auf der Fahne Sardiniens befindet, bedeute. Jene vier dunklen Köpfe mit einer Stirnbinde auf dem Kopf.Und dieses Schild mit einem roten Kreuz das an etwas besonders Revolutionäres erinnert.Die Sarden sind – wie bekannt - ein mit dem eigenen Land verbundenes Volk; daher haben die “Vier Mohren” vor allem einen gefühlsmä‚igen Wert und dadurch werden sie mit Stolz in der ganzen Welt herumgezeigt. Die wahre Bedeutung dieses Bildes das sich auf der Fahne Sardiniens befindet,ist noch heute Gegenstand von Diskussionen mit den Historikern.Nach alten spanischen Traditionen wurde das Symbol der Vier Mohren von Peter I. von Aragonien um das Jahr 1000 erschaffen um den Sieg von Alcoraz über das arabische Volk, einem zu fürchtenden Feind der zu dieser Zeit versuchte, den ganzen Mittelmeerraum zu erobern, zu feiern.Man nimmt an, daß das Symbol der Vier Mohren dem Land Sardinien erst 1379 zugestanden wurde als es dem Aragonesischen Reich angeschlossen wurde. Im Laufe verschiedener Jahrhunderte erfuhr das Bild einige Veränderungen (unter ihnen auch das Verschieben der Binde auf die Augen), wobei jedoch die überwiegenden Merkmale wie die Position und die Richtung in die die Köpfer schauten, beibehalten wurden. Dennoch existieren viele lokale Mythen die über dieses Wappen erzählen.Sie führen gro‚teils auf eine berüchtigte Schlacht gegen die Mohren, um das Jahr 1000 zurück. Ein besonders blutiges Ereignis in dem das sardische Volk die Araber besiegte und die Köpfe ihrer Generäle als Mahnung gegen eventuelle zukünftige Invasionen auf Stangen aufspießte.Zwischen Geschichte und Legende, Mythus und Wirklichkeit, die Fahne der Vier Mohren bleibt trotzdem ein starkes Symbol der Zugehörigkeit, eine emblematische Vergangenheit die mit einem geheimnisvollen Nimbus umgeben ist.Die Überlieferung der Werte,Traditionen,der Kultur und einem wichtigen Literaturschatz der mit den Legenden und dem Mythus verbunden ist, ist typisch für das sardische Volk. Ein Volk, das mit seinem zurückhaltenden Charakter und seiner Verbundenheit mit der Erde seine starke Identität beibehalten hat. Eine Identität die in den Vier Mohren einen Platz gefunden hat der sich noch heute mit Kraft und Stolz,in der Vergangenheit und Gegenwart jenseits des Meeres und der Erde selbst hervorhebt..


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Artigianato della costa,tra storia e cultura Nel sud-est Sardegna le produzioni artigianali sono numerose e vantano profonde ed antiche tradizioni.Tramandate di padre in figlio,con esse si trasmette la somma arte di donare agli oggetti creati non solo mirabile fattura, ma anche una connotazione unica,“d'antico”.L’artigianato sardo non è solo “mera produzione di oggetti di pregio”,ma anche e soprattutto “cultura”. Un modo di lavorare che nasce da un microcosmo di idee, sentimenti ed emozioni.Una dimensione dove ceramiche,ttappeti,coltelli,cestini,gioielli e oggetti d'ogni genere diventano pezzi di pregiato valore storico e culturale,al di là del loro utilizzo nel quotidiano. Con molta probabilità, il Sarrabus è anche terra d'origine delle famose“Launeddas”,i più tipici strumenti musicali sardi, la cui tecnica di costruzione vanta una tradizione antichissima, che resiste tutt'ora nelle mani dei più esperti artigiani.

I Tappeti Con gli antichi telai in orizzontale di legno, vengono eseguiti prodotti di nicchia molto ricercati per via della pregevole fattura. Lana, cotone, lino sono i tessuti con cui si eseguono cuscini, tovaglie, tendaggi e copriletti dai colori vivaci e sgargianti accostati a tinte più tenui e delicate. Le forme rappresentate narrano antiche storie di un tempo lontano, quando animali e uomini vivevano in totale coabitazione, immersi nella natura.

Le Ceramiche Sarde Le ceramiche sarde narrano la storia e il percorso compiuto dagli antichi artigiani che alla fedeltà all’antico stile, uniscono la praticità e la creatività artistica del mastro ceramista. Una figura preziosa che con il suo tornio e le mani nude, modella e crea oggetti di assoluta bellezza. In queste creazioni, si apprezzano graziose decorazioni dai colori vivaci, spesso ispirate alla vita contadina e alla natura, con stilizzazioni di figure d'animali, fiori e piante. Oggetti adatti ad ornare una tavola, ma anche una teca. Sig. Nieddu, uno dei più anziani cestinai del Sarrabus

Coastal artisans, between history and culture Sardinian craft is not just ‘production of quality objects’ but also and above all ‘art and culture’. An expert art, where ceramics, rugs, knives, baskets, jewels and objects of every type become pieces of rich historical and cultural value, beyond their everyday use. In the ceramic creations you can appreciate gracious

decorations in vivid colours, often inspired by farm and nature life, with stylised impressions of animal figures, flowers and plants. With the antique horizontal wood canvases, products of fine workmanship are created.Wool, cotton and linen are the materials used to create cushions, tablecloths, curtains and bedspreads in bright and intense colours alongside paler and more delicate tones.

Das sardische Handwerdk ist nicht nur “Herstellung von wertvollen Gegenständen” sondern auch vor allem“Kunst und Kultur”.Eine außerordentliche Kunst, in der Töpferei,Teppiche, Messer,Körbe,Schmuck und jede Art von Gegenständen Stücke von außerordentlichem kulturellen und geschichtlichen Wert werden,abgesehen von ihrem täglichen Gebrauch. In der Töpferei werden

hübsche farbfreudige Dekorationen geschätzt die sich oft an das ländliche Leben und an die Natur anlehnen, mit Stilisierung von Tierfiguren, Blumen und Pflanzen. Mit den alten, horizontalen Holzwebstühlen werden Qualitätsprodukte hergestellt. Wolle, Baumwolle, Leinen sind die Stoffe aus denen Pölster, Tischtücher, Vorhänge und Bettüberwürfe hergestellt werden, in bunten und grellen Farben, kombiniert mit sanften und delikaten Farbtönen.


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Le produzioni artigianali del sud est Il sud est è una zona particolarmente importante dal punto di vista della produzione artigianale. Qui prevalgono oggetti d'artigianato derivanti dall'asfodelo; in particolare cestini, ma anche l'artigianato del telaio con meravigliosi tappeti. E poi ancora bisacce, ferro battuto, legno lavorato. Nell'antico territorio del Sarrabus Gerrei è piuttosto diffusa la cultura della realizzazione del “coltello” che pur non essendo il fiore all'occhiello della produzione locale, vanta tra le sue file, degni rappresentanti. Sono infatti numerosi da queste parti, i cultori di questa antica arte e sono altrettanto numerosi gli oggetti

prodotti. Dai coltelli classici (is arresojas), a quelli più raffinati con manici preziosi intagliati e finemente lavorati in legno , in corno di muflone e talvolta anche in corallo e in argento. Tra i più interessanti esempi nell'ambito della tradizione artigianale sarda, vi è certamente l'antica arte della filigrana, presente un po' in tutta l'isola, sebbene in forme e caratteri che si differenziano a seconda del luogo di produzione. I gioielli in filigrana si caratterizzano per le forme e soggetti legati alle tradizioni locali. La decorazione dominante è la donna sarda, oltre che per vezzo anche per funzione religiosa e votiva, allorchè i mastri

orafi intrecciano sin dai tempi antichi, splendidi anelli, orecchini, medaglie e “bottoni mammellari” simbolo della fertilità femminile e donati anticamente come buon auspicio. L'ingegno degli artigiani sardi si manifesta maggiormente nei materiali più poveri che, come per incanto, assumono forme di straordinaria bellezza e originalità. Basti pensare agli utensili, così vari e realizzati con massima cura del dettaglio. Specchi, lampadari in ferro battuto ed acciaio, vasi, accessori vari per l'arredamento della casa. Il gusto è quasi sempre rustico e al contempo legato alla tradizione della terra con i suoi frutti. Il Sarrabus-Gerrei è conosciuto come una terra per molti aspetti selvaggia, ma al contempo ricca di tradizioni e tesori nascosti. Nell'artigianato di questi luoghi si possono scoprire creazioni dal valore inestimabile create con estrema abilità, ricercatezza dei particolari, amore e passione per un lavoro che vive dell'ispirazione primaria derivata dalla madre terra.

Tertenia, donna al telaio

Il legno Anche il legno è uno dei materiali utilizzati per la lavorazione di splendidi prodotti. Con esso i falegnami realizzano cassapanche intagliate, le classiche sedie sarde impagliate e molti altri oggetti di uso comune.

Artisan trades of Ogliastra

I Coltelli ha una tradizione antichissima, come testimoniato dalla massiccia presenza dei bronzetti nuragici. Oggi è di primaria importanza quella del ferro, con la produzione di coltelli famosi in tutto il mondo.

Ogliastra is a particularly important area from the perspective of artisan production. Here artisan products created from asphodel are most common, particularly baskets, but also artisan loom work, producing outstanding rugs.And then there are also blacksmiths,wrought iron and wood carving.In the ancient territory of Sarrabus Gerrei the tradition of knife making is very widespread, to the extent of being the jewel in the crown of local production, praised by its ranks of worthy representatives.There are many different types; from the classical knife (is arresojas) to more refined ones with precious carved handles finely worked in wood, in mouflon horn and sometimes also in coral and silver. In all likelihood, Sarrabus is also the birthplace of the famous ‘Launeddas’, the most traditional Sardinian instrument.In the world of Sardinian artisan culture,the art of filigree strongly stands out.An art which is present in the whole of the island.The styles and inspiration for the jewels in filigree are linked to local traditions.Master goldsmiths can be traced back to ancient times,creating splendid rings,earrings,medals and ‘buttons in the form of womens’breasts’, which are authentic symbols of feminine fertility and were given as gifts in ancient times as good omens.Wood is another material used to work splendid products. With it carpenters create carved chests, the classical Sardinian chairs covered in cane and many other everyday objects. The ingenuity of Sardinian artisans is evident in the most basic materials that, as though by magic, are made into extraordinarily beautiful and original pieces. You need only to think of utensils, so varied and created with the utmost attention to detail. Mirrors, lamps in wrought iron and steel, vases, various accessories to furnish the house and many others...

Coltelli, realizzazioni del mastro coltellaio Anedda Roberto

Die Ogliastra ist eine in handwerklicher Hinsicht besonders wichtige Gegend.Hier überwiegen Kunstgegenstände die vom Affodill abstammen;besonders Körbe aber auch wundervolle Teppiche die mit dem Webstuhl hergestellt werden.Und dann noch Satteltaschen,Schmiedeeisen,geschnitztes Holz.Im ursprünglichen Gebiet des Sarrabus Gerrei ist vor allem die Kultur der Erzeugung von “Messern” verbreitet, die obwohl nicht unbedingt Aushängeschild der Lokalproduktion sind, dennoch würdige Vertreter in ihren Reihen haben.Es gibt viele Typen;von klassischen Messern (is arresojas) bis zu den eleganten,mit wertvollen holzgeschnitzten Griffen,Griffen aus Mufflonhörnern,manchmal auch aus Koralle und Silber.Aller Voraussicht nach liegt im Sarrabus auch der Ursprung der berühmten “Launeddas”, die typischsten Musikinstrumente Sardiniens. Innerhalb des traditionellen sardischen Handwerks zeichnet sich auch die alte Kunst des Filigranschmucks aus. Eine Kunst die auf der ganzen Insel betrieben wird. Die Formen der Filigranschmuckstücke sind den lokalen Traditionen entnommen.Die Goldschmiede flechten seit Urzeiten prächtige Ringe,Ohrringe,Medaillen und “Knöpfe deren Form an Frauenbrüste erinnert”,authentische Symbole der weiblichen Fruchtbarkeit die früher als Glücksbringer verschenkt wurden. Auch Holz ist eines der Materialien das zu wunderschönen Produkten verarbeitet wird. Die Tischler erzeugen geschnitzte Truhen, die klassischen, mit Flechtwerk bespannten sardischen Stühle und viele andere Erzeugnisse des täglichen Lebens. Das Talent der sardischen Handwerker zeigt sich am besten in den sogenannten “armen“ Materialien die aber, wie durch Zauber, Formen außergewöhnlicher Schönheit und Originalität annehmen. Denken wir doch nur an die Werkzeuge die so unterschiedlich und mit der besten Pflege zum Detail ausgeführt werden.Spiegel,Lampen aus Schmiedeeisen und aus Stahl,Vasen,verschiedene Einrichtungsgegenstände und vieles mehr ……


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Windsurf,il protagonista dell’estate l windsurf è il più anziano e conosciuto tra gli sport acquatici, si è diffuso a partire dagli Anni Ottanta. Per praticarlo serve tavola, albero, vela e boma, ma soprattutto il vento… Il windsurf è una sorta di evoluzione della barca a vela, molto più pratico nel trasporto e dinamico nelle evoluzioni; permette di uscire per mare in tutte le condizioni cambiando tavola e vela in base alla forza del vento e allo stato del mare. Sono tanti gli stabilimenti balneari dove è possibile imparare, non avete che l’imbarazzo della scelta! Il kitesurf è l’ultimo nato tra gli sport acquatici. Questo aquilone gonfiabile (kite) al quale il surfista è vincolato attraverso 4 o 5 cavi (linee) lunghi circa trenta metri, sta spopolando nelle spiagge di tutto il mondo. Navigare in libertà sulla superficie del mare, ma anche saltare dieci e più metri in alto, avendo la sensazione di volare! Questo è il kitesurf. Sembra facile e divertente e come tutte le novità attira tante persone, ma è importante premettere che per praticare questo sport, è necessario un corso presso un centro specializzato. Non solo, è fondamentale un vento costante e possibilmente da mare, avere la

ph. A. Masala

Windsurf, the protagonist of the summer

Villasimius, windsurfing a Porto Giunco

ph. A. Masala

Windsurf is the oldest and bestknow among water sports, which spread beginning in the 80’s. There are many establishement where one can learn how to windsurf, from Porto Tramtzu (Villaputzu) to the beaches of Costa Rei finishing at Porto Giunco (Villasimius).Kitesurf is the latest born among water sports. This inflatible kite in which the surfer is bound has been becoming popular on beaches all over the world. It seems easy and fun but it’s important to state beforehand that practice this sport it’s necessary to take a course at specialized center. At Porto Giunco (Villasimius) one can find a school and prepared istructors. The last sport, but not for importance, is wavw surfing. Due to its position, Sardinis is considered the best place to practice this sport in the entire Mediterranean Sea. If you are dynamic and lovers of this sport, the wind and our waves are waiting for you to liveyour vacation in Sardinia to the fullest

Villasimius, windsurf Geremeas, Kitesurf

ph. A. Masala

ph. A. Masala

spiaggia priva di ostacoli, per permettere una partenza sicura e magari un’amico che sappia aiutarci nel momento della partenza e “dell’atterraggio” dell’ala. Il kitesurf è sicuramente spettacolare e bello da vedere, ma ha bisogno di grandi spazi e delle dovute attenzioni. L’ultimo sport, ma non per importanza è il surf da onda. Il surf vede le proprie origini nell’Oceano Pacifico ed è sport nazionale in Australia e nelle isole delle Hawaii. Le tavole, originariamente in legno, oggi sono realizzate con clarck-foam (poliuretano) e resina. Nuotando incontro alle onde si arriva alla line-up, il punto in cui le onde cominciano a infrangersi. Da qui, remando con la sola forza delle braccia, ci si mette in piedi per cavalcare le onde, facendo le manovre (tricks) e mettendo in discussione le proprie doti di equilibrio. Anche se l’estate non regala nella nostra costa grandi mareggiate, ricordate che con una tavola tipo mini malibu, di circa 2,40 m si riesce a surfare già con mezzo metro d’onda. La Sardegna vista la sua posizione è considerata il migliore luogo per la pratica di questi sport in tutto il Mediterraneo. Se siete dinamici e amanti dello sport, il vento e le nostre onde aspettano solo voi, per vivere a pieno le vostre vacanze in Sardegna.

Muravera, spiaggia di Torre Salinas


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