BricoMagazine marzo 2013

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Marzo 2013 - Anno 10 - N° 2

BricoMagazine Periodico d’informazione per la Gds del Bricolage

www.bricomagazine.com

La disputa per 55 centri Brico Io:

la versione di Potenti Monitoraggio Gds Brico Sviluppo rete bricolage, un’annata in negativo

Visitati per voi

Speciale vernici

Visita al nuovo centro Mondobrico di Casale Monferrato, 2.500 mq

Prodotti vernicianti: si punta sulla partnership e sulla formazione



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6 IZIONE

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Giovedì 26 settembre 2013 MiCo - Milano Congressi via Gattamelata, 5 Milano - ex padiglioni della Fiera di Milano

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Il più importante evento del bricolage italiano... ancora più grande, ancora più interessante Il 26 settembre torna BricoDay® con un concept ampiamente rinnovato: nuova veste grafica, spazi espositivi più ampi, un nuovo layout per gli eventi convegnistici. Il segreto del crescente successo di BricoDay® - giunto alla sesta edizione - è la capacità di rinnovarsi mantenendo un elevato standard qualitativo sia nella sezione espositiva, sia in quella congressuale. BricoDay® 2013 si prefigura come un come un'edizione record, nonostante la difficile fase di mercato: a 7 mesi dall'evento oltre 80 aziende produttrici e 5 insegne distributive (che aggregano complessivamente oltre 200 punti vendita) hanno già confermato la loro partecipazione in qualità di espositori.

Ricordiamo che l'edizione 2012 ha visto la partecipazione di 1.500 visitatori (+25% rispetto 2011), 85 aziende espositrici (+20% rispetto 2011), 11 aziende sponsor, 13 relatori per il convegno plenario e 5 seminari tecnici specializzati. L'evento, come le ultime due edizioni, si terrà nella prestigiosa cornice di MiCo, Milano Congressi (via Gattamelata, 5 Milano) negli ex padiglioni della Fiera di Milano, oggi completamente rinnovati. Segui gli aggiornamenti del programma convegnistico o guarda immagini e video delle precedenti edizioni su www.bricoday.it

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Sommario

Anno 10° - N° 2 - Marzo 2013

Editoriale ............................................................................ 5

In evidenza su questo numero News PAG Distribuzione ................................................................... 7

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Attualità ............................................................................. 10

Distribuzione INTERVISTA Marketing Trend vs Gruppo Potenti: come andrà a finire? ....................................................... 22

Intervista Marco Potenti Alla luce dei rumors riguardanti l’insegna Brico Io e, in particolare, i rapporti tra Marketing Trend e il suo affiliato Gruppo Potenti, Marco Potenti ha voluto dare la sua versione dei fatti, chiarire la sua posizione nei confronti di quanto sta accadendo e ragionare sul futuro.

di Giulia Arrigoni

MONITORAGGIO GDS BRICO Sviluppo rete bricolage, un’annata in negativo ....... 32

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Monitoraggio Gds Brico Continua, anche nel secondo semestre, la progressione negativa della rete Gds del bricolage. Una situazione che, purtroppo, non desta sorprese e che, in questi primi due mesi dell’anno, non sembra modificare il suo percorso.

di Giulia Arrigoni

IDEE & TENDENZE Assortimento: tagliare o aumentare? ........................ 40 di Daniela Ostidich

STUDI&RICERCHE GFK Geomarketing: analizzare il territorio migliora i risultati ............................................................. 42 a cura di GfK Retail and Technology Italia

STUDI&RICERCHE Retail design: estetica sì, ma con la massima chiarezza ...................................... 44 di Anna Rucci

Produzione SPECIALE MERCATI Prodotti vernicianti: si punta sulla partnership e sulla formazione ........................................................... 72

MISTERY CLIENT Visita al pdv Bricoman di Carate Brianza ................. 48

di Raffaella Pozzetti

in collaborazione con Interactive Market Research

INTERVISTA L’antinfortunistica fa breccia in Gds ............................ 78

INTERVISTA Più formazione, più cultura e coraggio nella sperimentazione .................................................... 54

di Mauro Milani

di Giulia Arrigoni

Rubriche

VISITATI PER VOI Mondobrico Casale Monferrato ................................... 60 di Giulia Arrigoni

Comunicando .................................................................. 84 Prodotti in vetrina .......................................................... 86

NEWS ATTUALITÀ Sostenibilità, a lezione con Leroy Merlin ................... 66

Fiere..................................................................................... 91

di Giulia Arrigoni

Strumenti e servizi ........................................................ 92

AFFILIAZIONI Il franchising del bricolage in Belgio .......................... 68

Libri ..................................................................................... 94

di Raffaella Còndina

Corsi ................................................................................... 96 BricoMagazine 3



Editoriale ’ ormai da tempo che, fra gli addetti ai lavori, l’argomento più ricorrente è legato alle vicende che stanno caratterizzando l’insegna Brico Io e, in particolare, il rapporto tra Coop Lombardia, Marketing Trend e il Gruppo Potenti; Gruppo che, da oltre un decennio, rappresenta il più importante riferimento dell’affiliazione di Brico Io. Ma Potenti non è solo un affiliato, è anche un socio e qui le cose si sono fatte un po’ più complicate.

Anno 10° - N° 2 - Marzo 2013

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Giulia Arrigoni direttore editoriale.

Per la situazione che si è venuta a creare e, per riuscire a capire meglio quello che sta accadendo, BricoMagazine ha contattato Marketing Trend nella speranza di ottenere qualche informazione o magari anche solo una dichiarazione. Risposta: no comment. Ovviamente non potevamo non prendere contatti anche con la controparte, il gruppo Potenti, che, al contrario non si è sottratto. Marco Potenti ci ha rilasciato una lunga e interessante intervista, che potete leggere a pagina 22. Si tratta di un’intervista che ripercorre, velocemente, la storia del rapporto che riunisce i tre attori (Coop Lombardia, Marketing Trend e Gruppo Potenti, per

l’appunto), per focalizzare in un racconto, non privo di spunti sui quali riflettere con attenzione, la situazione. Una concatenazione di eventi che, da dicembre 2012 ad oggi, si è fatta incalzante, con “botte e risposte” da parte di tutti i contendenti. Tutto ciò in attesa - soprattutto per i fornitori - che decorrano i tempi stabiliti dal giudice per la presentazione del piano del concordato; nel frattempo la situazione rimane “congelata”, ma con la possibilità, per i negozi, di continuare a lavorare.

Come andrà a finire? In questo momento pare difficile fare qualsiasi pronostico e se Coop Lombardia può mettere in campo tutte le sue forze - che non sono poche - è altrettanto vero che la flessibilità del Gruppo Potenti può essere utile laddove sia necessario essere veloci e molto versatili. BricoMagazine, quale organo d’informazione di riferimento del settore, si è reso disponibile a raccogliere la versione di Potenti. Ora, mentre leggete l’intervista, vorremmo adoperarci per ospitare, con lo stesso risalto, anche la versione di Marketing Trend o Coop Lombardia. Per completezza d’informazione.

Colofon BricoMagazine è edito da EpE Edizioni S.r.l - Via Spezia, 33 - 20142 Milano Tel +39 02 8950 1830 - Fax +39 02 8950 1604 Email: bricomagazine@epesrl.it - Web: www.bricomagazine.com Direttore responsabile: Massimo Casolaro massimo.casolaro@epesrl.it Direttore editoriale: Giulia Arrigoni giulia.arrigoni@epesrl.it Redazione: Claudia Perolari claudia.perolari@epesrl.it Desirée Duca desiree.duca@epesrl.it Segretaria di redazione: Silvia Mariani silvia.mariani@epesrl.it Hanno collaborato: Dora Binnella, Raffaella Còndina, Ferdinando Crespi, Mauro Milani, Daniela Ostidich, Raffaella Pozzetti, Andrea Prete, Anna Rucci, Lena Scotti, Bob Vereen Impaginazione: Claudia Bellelli claudia.bellelli@epesrl.it

Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione in conformità al Regolamento CSST Certificazione Editoria Specializzata e Tecnica Per il periodo: 1/1/2012-31/12/2012 Tiratura media: 5.072 copie Diffusione media: 4.865 copie Certificato CSST n. 2012-2314 Società di Revisione: REFIMI

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News Distribuzione

Da Viridea la perfetta cucina al barbecue con lo chef Matteo Tassi Viridea, in collaborazione con Outdoorchef, organizza a partire da sabato 23 marzo un corso rivolto ad aspiranti cuochi e appassionati di cucina con il barbecue. Il corso, articolato in 3 lezioni teoriche e pratiche, sarà tenuto dallo chef Matteo Tassi, conduttore del programma tv “Serial Griller” in onda su Gambero Rosso Channel. Durante il corso saranno presentate le differenti tipologie di barbecue, gli accessori del “perfetto grigliatore” e verrà indicato come scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze. Matteo Tassi guiderà i partecipanti nella corretta esecuzione delle preparazioni preliminari, poi verranno affrontate sia le cotture dirette che quelle indirette, insieme alla realizzazione delle principali salse barbecue. Ai partecipanti sarà fornito un grembiule personalizzato Outdoorchef e una dispensa riassuntiva della parte teorica, contenente tutte le ricette realizzate durante le tre lezioni. A tutti gli iscritti Viridea offrirà inoltre uno sconto del 10% sui prodotti Outdoorchef, azienda che, a sua volta regalerà la copertura di protezione per ogni barbecue acquistato dai partecipanti. Il corso si terrà presso il punto vendita di Rho.

Da Bricocenter a Italbrico Sono ben tre gli ex affiliati Bricocenter che hanno scelto Italbrico. Dal primo gennaio sono, infatti, entrati a far parte del consorzio C.I.B. BricoValenza S.r.l. con sede a Valenza (AL) e un negozio di 1000 mq, Brico Pietrasanta S.r.l. con un punto vendita di 900 mq a Pietrasanta (LU) e Fastred S.r.l. con sede a Nocera Inferiore (SA) e un brico di 1.400 mq di superficie espositiva.

La canadese Rona annuncia nuovi piani strategici Dopo aver rifiutato 1,9 miliardi di dollari di offerta pubblica da parte di Lowe’s, Rona ha annunciato la sua strategia di breve e medio termine. In particolare si tratta di mettere ordine in una crescita – molto significativa – avvenuta però in modo talvolta poco “ordinato” rispetto ad una corretta e profittevole gestione. Per sedare i malumori degli azionisti, Dominique Boies, in qualità di amministratore delegato, ha sottolineato l'attenzione della società verso i segmenti chiave del business, attraverso la semplificazione dell’organizzazione, delle operazioni e dei processi. Non ultimo l’eliminazione di asset non proprio core business. Attualmente l'organizzazione di Boucherville, in Quebec, gestisce una rete di oltre 800 imprese, tra franchising e negozi affiliati al dettaglio di varie dimensioni e formati sotto insegne diverse, e una rete di 14 hardware e rivendite edili.

Accordo volontario tra ministero dell'Ambiente e Leroy Merlin E’ stato firmato l’accordo volontario tra il Ministero dell’Ambiente e Leroy Merlin Italia, in cui l’azienda s’impegna a definire una metodologia di calcolo delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) relative alla propria organizzazione. Con questa intesa, Leroy Merlin, che nella supply chain sta già attuando misure di riduzione dell’impatto ambientale nelle fasi di trasporto merci dal deposito centrale verso i vari punti vendita d’Italia, rafforza ulteriormente la propria volontà di ridurre l’impatto sul clima, impegnandosi a definire un sistema di gestione delle emissioni GHG, valido per il settore della Grande Distribuzione e utile a ridurre le proprie emissioni. Leroy Merlin avvia, inoltre, una serie d’iniziative d’informazione e promozione dei prodotti a minore impatto ambientale, rivolte ai propri clienti. Inoltre, nell’ottica di rafforzare sempre di più il coinvolgimento dei vari stakeholder già avviato da tempo, promuoverà lo sviluppo di una o più Carbon Footprint di prodotto (CFP) presso i propri partner commerciali. (fonte ilVelino/AGV news)

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News Distribuzione

Successo per l’iniziativa “Una vite per la vita” organizzata da Obi Grande soddisfazione per la nona edizione di “Una Vite per la Vita”, l’iniziativa benefica organizzata anche quest’anno da Obi, a favore della Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma Onlus. L’operazione, che ha avuto luogo in 50 negozi Obi aderenti all’iniziativa, nel weekend dal venerdì 30 novembre alla domenica 2 dicembre 2012, ha ottenuto un ottimo riscontro dalla clientela Obi che ha devoluto ben 111.646 euro, tra cui 94.323 euro raccolti grazie alle donazioni tramite scontrini emessi e 17.323,78 euro dalle offerte spontanee di clienti e dipendenti Obi. Oltre 180.000 clienti hanno infatti donato, in questo week-end dedicato, 50 centesimi di Euro dal proprio scontrino, aderendo all’iniziativa benefica di Obi. La donazione raccolta nel 2012 sarà destinata al sostegno alla diagnostica dei tumori cerebrali pediatrici mediante il finanziamento del “Progetto Pensiero”, coordinato dal professor Felice Giangaspero del Policlinico Umberto I di Roma.

Nuovo affiliato per FDT Group

Dal 4 marzo 2013 FDT Group si allarga. Entra a far parte del Consorzio il nuovo Affiliato Papeschi Srl con i suoi due punti vendita toscani. Il primo in via per Camaiore, Monte S. Quirico (LU), sia sede legale che punto vendita, ha una superficie di circa 2.500 mq. Il secondo in via G. Bortolini, 5 a Gallicano (LU), filiale, conta su 1.200 mq di superficie.

BHB: cambiamenti al vertice Lo scorso 5 dicembre sono stati eletti i nuovi membri della tedesca BHB (la federazione delle insegne distributive del DIY). Erich Huwer, amministratore delegato di Globus è il nuovo portavoce del consiglio, Detlef Riesche di Baumarkt Toom è il nuovo vice presidente del consiglio di gestione, infine Ralf Bartsch, amministratore delegato del Gruppo Schlau / Hammer occupa la carica di CFO.

Ottime performance per Mercatone Uno di Bari: 100.000 visitatori in un mese In poco più di 30 giorni dall'inaugurazione, il nuovo store ha registrato un record di ingressi: più di 100.000 i visitatori per un totale di 35.000 scontrini emessi. Senza dubbio un risultato significativo per il gruppo di Imola che, in un momento economico particolarmente impegnativo, ha deciso di investire in uno spazio completamente nuovo: 5.000 metri quadri suddivisi equamente tra libero servizio e mobile, con un investimento di due milioni di euro. Questa performance straordinaria – con un fatturato che si assesta sul 70% per la vendita mobili, e il restante 30% per il libero servizio - ha infatti portato il Mercatone Uno di Bari a essere il primo, nel mese di novembre, di tutta la rete.

Gruppo Ikea, un 2012 ancora in crescita a livello globale Nell'anno fiscale 2012 (dal 1° settembre 2011, al 31 agosto 2012), le vendite totali del Gruppo sono aumentate del 9,5% (7,1% corretto per effetto cambi) e le vendite nei negozi esistenti sono cresciute del 4,6%. L'utile netto è aumentato dell’8,0% a 3,2 miliardi di euro, grazie all'aumento dei volumi di vendita e una continua ottimizzazione dei costi. "L'idea commerciale di Ikea è più attuale che mai – ha affermato Mikael Ohlsson, presidente e amministratore delegato del Gruppo Ikea -. Nel 2012, siamo riusciti a crescere nella maggior parte dei mercati, soprattutto in Cina, Russia e Polonia, seguita da Stati Uniti e Germania. Abbiamo aperto 11 nuovi punti vendita e aggiunto 8000 collaboratori". Oggi, il Gruppo Ikea conta 139.000 collaboratori, dei quali il 47% sono donne. 8

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News Attualità

DIY 2012: in Europa nel crescono solo Norvegia e Russia Secondo i dati forniti da ADFB, il settore del DIY spagnolo ha visto un calo del 10% da gennaio a settembre 2012. Tuttavia anche nel resto d’Europa la situazione non è particolarmente confortante. I cali più vistosi si sono registrati in Irlanda e Croazia, rispettivamente con una flessione del 13% e del 12%, mentre la Gran Bretagna conferma un calo del 7%. Decisamente più lieve il calo registrato in Germania (1%) e Finlandia (2%), mentre crescono con percentuali importanti i mercati della Norvegia (+10%) e della Russia (+11%). (fonte: CdeComunicación.es)

Made Expo da ottobre diventa biennale Dal 2 al 5 ottobre 2013 a Fiera Milano Rho, Made Expo si presenta con un format rinnovato in grado di premiare la specificità dei comparti espositivi, in un percorso che rappresenta l’intero sistema delle costruzioni. Sei i saloni verticali fortemente specializzati: Costruzioni e Cantiere, Involucro e Serramenti, Finiture e Interni, Città e Paesaggio, Software e Hardware, Energia e Impianti. Un cambiamento che ha già riscontrato segnali di apprezzamento da parte del mercato. Positivi i riscontri per la nuova calendarizzazione che a partire da ottobre 2013 avrà cadenza biennale. L’edizione successiva si terrà nell’anno di Expo 2015. Una scelta che soddisfa le esigenze delle aziende che investono in innovazione e che necessitano di tempi adeguati per sviluppare soluzioni e prodotti all’avanguardia, in grado di soddisfare le richieste degli operatori internazionali.

Gli annunci di vendita di asset di società aumentati del 19% in un anno Parola d’ordine: fare cassa. È questo il vero motivo che sta spingendo i grandi potentati economici a dismettere parte del loro patrimonio immobiliare: interi stabili, locali commerciali, depositi, garage, appartamenti e molto altro ancora che, e questa è la novità, vengono messi in vendita anche attraverso il web. Rispetto allo scorso anno gli annunci relativi a beni in dismissione di banche e altri istituti privati sono cresciuti, su www.immobiliare.it, del 19%. Attualmente sono in vendita, sulla principale piattaforma immobiliare d’Italia, asset per un valore complessivo di 675 milioni di euro. «La crescita dell’offerta da parte degli enti proprietari – ha dichiarato Carlo Giordano, amministratore delegato di Gruppo Immobiliare.it – è una prova del loro interesse a dismettere proprietà non considerate più utili, magari diventate “impegnative” per gli oneri di gestione. Per chi acquista, invece, questa offerta atipica consente acquisti a prezzi davvero vantaggiosi: il risparmio sul prezzo medio di mercato oscilla tra il 12% ed il 25%, fattore da considerare attentamente in questi periodi di difficoltà ad investire». Tra gli immobili più comuni messi sul mercato troviamo beni strumentali che, in seguito a riorganizzazioni operative, non vengono ritenuti più necessari: filiali di banca, uffici, centraline telefoniche, archivi. Non rari sono gli immobili residenziali dati in uso, in passato, ai dipendenti ed oggi non più assegnati o economicamente convenienti: per questa tipologia di immobile lo sconto rispetto alla media di mercato può arrivare anche al 12%.

PriceSpy.co.uk il nuovo sito di comparazione prezzi per oltre 1000 rivenditori Un nuovo sito per confrontare i prezzi di articoli per il bricolage e il giardinaggio è stato lanciato in UK. Si tratta di PriceSpy.co.uk che, fra le altre categorie merceologiche, mette a confronto prodotti e prezzi disponibili on line. Sono ben 250 mila i prodotti comparati, per un totale di 110 rivenditori. Il sito inoltre offre consigli di prodotto e consente agli utenti di inviare e leggere le recensioni sul gradimento dei prodotti.

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News Attualità

Progetto Casa Fassa: la nuova etica del costruire e dell’abitare Casa Fassa è un’innovativa collaborazione attuata da Fassa Bortolo nell’ambito progetto pilota “Green Life”. Il progetto è finalizzato alla futura realizzazione di edifici residenziali in grado di limitare l’impatto ambientale, anche attraverso l’ottimizzazione dei costi di costruzione e di manutenzione. La definizione progettuale e costruttiva di spazi architettonici di questo genere, ha tenuto in particolare considerazione anche l’analisi dei comportamenti umani nei confronti del microambiente, delle condizioni di illuminazione e termo-igrometriche, dei livelli sonori, della ventilazione e della purezza dell’aria. L’obiettivo è stato quello di creare allo stesso tempo un edificio capace di limitare l’impatto sull’ambiente e di migliorare il benessere degli abitanti.

Lavor: i campioni scelgono i campioni Un palmares che ha pochi eguali, 6 scudetti, 3 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali, 3 Supercoppe europee, 4 Supercoppe italiane, semifinalista ai Mondiali del 1994 negli Stati Uniti e terzo agli indimenticabili Mondiali del 1990 giocati in Italia: una grandissima carriera quella di Roberto Donadoni, l’attuale allenatore del Parma. Grazie alla felice collaborazione che sta unendo Lavor e il Parma F.C. per la stagione 2012/13, anche Roberto Donadoni ha potuto provare la qualità dei prodotti Lavor, la loro multifunzionalità e le prestazioni sempre di alta qualità e al top. "I campioni scelgono i campioni" questo potrebbe essere il claim del connubio tra Lavor e Roberto Donadoni.

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Idro-Bric acquisisce Acquasanit Dal primo gennaio 2013 Idro-Bric Spa ha acquisito il ramo commerciale Aquasanit della Inda Srl. In questo modo Inda abbandona il mercato Diy per concentrarsi sul suo core business, rappresentato dal commercio specializzato. Con l’acquisizione di Acquasanit, Idro-Bric completa la sua gamma di prodotti, come fornitore globale per installazione idraulica, rubinetteria, idroterapia, ceramica sanitaria, scaldabagni, caldaie, mobili, cabine doccia, vasche e accessori bagno. Dal punto di vista logistico il magazzino Acquasanit è stato integrato nel magazzino Idro-Bric di Casirate d’Adda, ed è in fase di realizzazione un nuovo deposito di 6000 mq per offrire una distribuzione migliore. Inda rimane fornitore per l’attuale assortimento Idro-Bric di cabine doccia e mobili da bagno. Le previsioni di fatturato per il 2013, frutto di questa unione, sono di raggiungere i 45 milioni di euro.

Ecomondo: raddoppiare la raccolta dei rifiuti elettronici Automatico, vicino al cittadino e in grado di assicurare la tracciabilità dei rifiuti. È il nuovo RAEE Parking, l'innovativo prototipo per la raccolta dei rifiuti elettronici di piccole e medie dimensioni e delle pile esauste. Progettato e realizzato dall'azienda bresciana ID&A, il prototipo è stato sviluppato nell'ambito del progetto euro peo Identis Weee (Identification DEterminatioN Traceability Integrated System for Weee), che è finanziato all'interno del programma Life+ ed è promosso dal consorzio Ecolight, dalla multiutility Hera e dal consorzio spagnolo Ecolum. L'obiettivo di questo progetto sperimentale è incrementare la raccolta dei rifiuti elettronici, in particolare quelli di piccole dimensioni che sono anche i più diffic ili da intercettare.


Anche la cablatura degli edifici rientra nel bonus fiscale del 50% Fino al 30 giugno 2013, il decreto sviluppo ha ampliato il cosiddetto bonus fiscale previsto per le ristrutturazioni edilizie, portandolo dal 36% al 50%, e ha raddoppiato l’ammontare complessivo delle spese detraibili per unità immobiliare (da 48.000 a 96.000 euro). Sulla base delle ultime indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, risultano agevolabili gli interventi generali di sostituzione dell’impianto elettrico o di integrazione per messa a norma. Tra gli interventi agevolabili rientrano quelli effettuati sulle singole unità abitative per la cablatura degli edifici, a condizione che interconnettano tutte le unità immobiliari residenziali. La cablatura può riguardare la parte di alimentazione con cavi per energia di bassa tensione oppure la parte di trasmissione dati. Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, è possibile detrarre anche quelle per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse, le spese per l’acquisto dei materiali, il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti e l’imposta sul valore aggiunto.

Federdistribuzione: nuove liberalizzazioni per evitare un 2013 ancora negativo I dati sul commercio al dettaglio, pubblicati il 22 febbraio dall’Istat, mostrano ancora un significativo calo delle vendite a dicembre 2012 del -3,8% rispetto a dicembre 2011: -2,7% per i prodotti alimentari e -4,2% per quelli non alimentari. Complessivamente nell’anno 2012 la flessione è del -2,2% nei confronti dell’anno precedente, con l’alimentare al -0,8% e il non alimentare al-2,8%. Il commento di Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione: “Siamo di fronte a una situazione complessa, cui dovrà far fronte il nuovo Governo, anche alla luce degli impatti che avranno sui consumi quest’anno le manovre varate dal 2011, necessarie per il riequilibrio dei conti pubblici: stimiamo in 9,7 miliardi di euro (pari all’1% del totale) la caduta dei consumi per questi provvedimenti, in considerazione dell’aumento dell’Iva da luglio 2013, dell’Imu, delle accise sui carburanti, dell’addizionale Irpef, ecc. Uno scenario che richiede l’annullamento dell’ipotesi di incremento dell’Iva da luglio 2013 e che necessita interventi forti per realizzare un profondo cambiamento con politiche volte ad un rilancio della domanda interna e all’introduzione di maggiore concorrenza nei mercati”.


News Attualità

Casa e bricolage scalano le classifiche di Ebay

Nuovo direttore per Macef Macef, il Salone Internazionale della Casa, manifestazione organizzata da Fiera Milano, ha un nuovo direttore: Cristian Preiata, che assume la carica di Exhibition Manager. Laureato all’Università Bocconi, 41 anni, ha ricoperto numerose posizioni nelle funzioni sales & marketing in aziende del mondo casa, tra cui marchi storici internazionali quali Bormioli Rocco, Saeco, Bialetti, fino all’ultima esperienza come direttore commerciale in Prodir, azienda svizzera specializzata nel B2B degli strumenti di scrittura. La prima edizione guidata dal nuovo manager si terrà a Fiera Milano dal 12 al 15 settembre prossimi.

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Lo shopping online ha sempre più un ruolo chiave anche in Italia nel commercio al dettaglio. eBay, con le sue 6.700 categorie merceologiche, fornisce un osservatorio privilegiato per analizzare le abitudini d’acquisto dei nostri connazionali. Da sempre la categoria leader indiscussa degli acquisti su eBay è la tecnologia, settore in cui c'è la più vasta offerta e il più elevato numero di transazioni. Al secondo posto si è affermata la categoria casa, arredamento e bricolage che è arrivata a guadagnarsi il posto d'onore fra le categorie per numero di oggetti venduti con una crescita esponenziale negli ultimi anni. Nel 2009, infatti, si trovava al terzo posto e registrava un acquisto ogni 17 secondi; oggi tra gli oggetti presenti online avviene un acquisto ogni 6,6 secondi. Analizzando i dati interni risulta che lo spazio della casa per cui gli italiani spendono di più è il giardino e l’arredamento da esterno, con quasi 517mila oggetti comprati. Al secondo posto troviamo la cucina, con oltre 366.800. E in particolare, tra gli oggetti che vengono utilizzati in cucina, spopolano le pentole, forni, piani cottura e frigoriferi. L’ultimo gradino del podio è invece occupato dal bagno, con 116.945 oggetti venduti, con rubinetteria, asciugamani e accappatoi, vasche e docce.

Lombardia/Formazione: Regione, accordo con Bosch a favore dei giovani Rilanciare un'alleanza forte tra scuola e impresa, per affrontare con efficacia il tema dell'occupazione dei giovani, valorizzando tutti gli strumenti disponibili di formazione e aggiornamento direttamente in azienda (tirocini, stage, alternanza scuola-lavoro e apprendistato). E' questo l'obiettivo del protocollo d'intesa sottoscritto dall'assessore regionale della Regione Lombardia all'Occupazione e Politiche del lavoro, Istruzione Formazione Cultura, Valentina Aprea e Gehrard Dambach, amministratore delegato Robert Bosch Spa, che hanno deciso di impegnarsi insieme, per offrire ai giovani occasioni importanti per qualificarsi professionalmente ed entrare da protagonisti nel mondo del lavoro. Lo comunica, in una nota, la Regione Lombardia. ''L'accordo - ha sottolineato l'assessore Aprea - è il riconoscimento di quanto già realizzato con questa azienda, una delle più importanti nel panorama industriale italiano, perchè Bosch ha una lunga tradizione in termini di apprendistato grazie al legame con la tradizione tedesca''. ''Il nostro obiettivo - ha continuato l'assessore Aprea - è che, dopo l'accordo con Tenaris e Bosch, anche altre aziende vogliano collaborare con Regione Lombardia, per favorire l'alternanza scuola-lavoro e la vicinanza tra scuola e impresa''. ''Bosch, che da sempre crede nel valore aggiunto della formazione - ha dichiarato Gerhard Dambach - vede nell'apprendistato un ponte, per entrare nel mondo del lavoro formati e ben preparati. Questo è un primo passo nell'ambito della certificazione delle competenze, che dà valore al percorso di apprendistato, inteso come strumento di orientamento e di crescita professionale''. (Fonte: Asca)


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News Attualità

Stabili a gennaio le intenzioni di acquisto nel bricolage Per quanto riguarda il grado di fiducia, secondo l’Osservatorio Findomestic, a gennaio è risalito a quota 3,29 punti, contro i 3,12 rilevati a dicembre. La scala di misurazione – lo ricordiamo - va da 1 a 10, e ha nel 7 la sua soglia positiva. A livello macro-regionale, da segnalare il rimbalzo notevole del Centro Italia, con il grado di fiducia che supera i 3,5 punti. I più pessimisti, invece, sono a Nordest dove, come a dicembre, il dato resta inchiodato a quota 3. Sul fronte della propensione al risparmio, così come avviene per il grado di fiducia, a gennaio si registra un aumento di quanti si dicono pronti, nel giro dei prossimi 12 mesi, ad aumentare i denari da mettere da parte: sono il 12,3% del totale, contro il 10,9% del mese precedente. Per quanto riguarda la casa e l’arredamento, aumentano al 7,9% le previsioni di ristrutturazione di immobili, mentre sono stabili le previsioni circa l’acquisto di case nuove (3,7%). Scende, invece, al 14,7% la quota di italiani che intende comprare mobili nei prossimi tre mesi (contro il 15,1% del mese precedente). Sono stabili le intenzioni di acquisto di attrezzature fai-date con una lieve tendenza alla flessione che passa dal 23,5 al 23,2.

I Saloni 2013: la formula è l’innovazione “A Milano, il mondo che abiteremo” a recita la pagina pubblicitaria della 52 edizione del Salone Internazionale del Mobile, che si terrà dal 9 al 14 aprile, con il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, le biennali Euroluce e SaloneUfficio accanto al SaloneSatellite. Saranno più di 2.500 gli espositori, che riempiranno con le proposte del 2013 i padiglioni del quartiere fieristico di Rho. Euroluce, posta in posizione strategica tra gli ingressi di Porta Ovest e Porta Sud, occuperà 38.000 mq, ripartiti tra i 4 padiglioni 9-11 e 13-15. 12.500 mq saranno invece destinati ai mobili e agli accessori per gli ambienti di lavoro all’interno dei padiglioni 22-24, tra loro adiacenti.


Gli italiani smaltiscono male i piccoli elettrodomestici Secondo Ecolight, consorzio che si occupa della gestione dei RAEE, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, delle pile e degli accumulatori a fine vita, solamente il 18% dei piccoli elettrodomestici e dell’elettronica di consumo, una volta non più funzionanti, segue il corretto percorso di raccolta e smaltimento (meno di uno su cinque). Il resto, con ogni probabilità, finisce nel sacco della spazzatura indifferenziata. Questi tipi di rifiuti sono classificati come raggruppamento R4 dei RAEE: sono rifiuti speciali composti da importanti quote di materie che possono essere recuperate e da sostanze che potrebbero essere inquinanti. Nel 2012 in Italia ne sono state raccolte quasi 39mila tonnellate - di cui 15mila tonnellate sono state gestite da Ecolight - contro le circa 200mila tonnellate di piccoli elettrodomestici che sono stati immessi sul mercato.

Vimar – Museo dell’automobile Bonfanti: nel segno della continuità Continua anche per il 2013 la partnership tra Vimar e il Museo dell’Automobile Bonfanti, fondato nel 1991 a Bassano del Grappa per raccogliere testimonianze e manufatti sul mondo dell’automobilismo e tutto ciò che lo riguarda. Una collaborazione iniziata nel 1999 e cresciuta nel corso degli anni, che ha permesso di unire queste due eccellenze del Made in Italy e dell’innovazione. Per dare ulteriore lustro alle sue esposizioni il Museo dell’Auto tra non molto cambierà casa, trasferendosi nel cuore della città di Bassano del Grappa. La nuova sede, frutto di un concorso di progettazione internazionale, riunirà in un moderno e funzionale complesso architettonico anche cinque importanti collezioni naturalistiche. Un originale e insolito abbinamento che stimolerà nei visitatori un confronto tra natura e tecnologia come non si è mai visto. Nuove soluzioni multimediali e informatiche, consentiranno di realizzare allestimenti di grande impatto scenografico e di trasferire informazioni e conoscenza ai visitatori, garantendo coinvolgimento emozionale e approfondimenti mirati. Nel contempo, il complesso sarà dotato di una serie di accorgimenti tecnologici che permetteranno di portare i contenuti fuori dalle “mura”, sul territorio: reti wireless, sistemi RFID per lezioni e visite a distanza aiuteranno, per esempio, le scolaresche e i gruppi ad iniziare un percorso didattico virtuale che potrà essere poi approfondito con la visita in sito. BricoMagazine 17

COMPO, sempre innovativo nel lancio di nuovi prodotti, per la stagione 2012/13 rivoluziona il comparto terricci presentando COMPO SANA® Facile, il terriccio che unisce la tradizionale qualità di COMPO SANA® alla praticità del sacco con maniglia ed ad un’estrema leggerezza. Facile da trasportare perché leggerissimo, facile per le operazioni di trapianto perché come tutti gli altri COMPO SANA® è già pronto all’uso, il terriccio COMPO SANA® Facile si propone in due versioni con maniglia: l’ormai conosciuto 25 l e l’innovativo sacco da 40 l. Pioniere assoluto nel lancio di un formato compatto pronto all’uso, COMPO raggiunge ulteriori traguardi proponendo al mercato, nuovamente come prima azienda in assoluto a livello internazionale, il sacco compatto con maniglia integrata da ben 40 l.

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News Attualità

La Green Revolution di Fito si rinnova sul web Fito rinnova il proprio impegno nella promozione della Green Revolution avvalendosi del supporto dei canali social con l’introduzione di un blog, di una pagina Facebook e di un account Pinterest. Il blog GreenRevolution nasce con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento per tutti gli appassionati di giardinaggio e, attraverso un’ampia varietà di contenuti, è in grado di dare suggerimenti e consigli a 360° su tutto ciò che riguarda il mondo del verde. Oltre al link al sito di Fito www.fito.info - per avere tutte le informazioni sulle novità del brand e sulla gamma di prodotti capaci di soddisfare ogni esigenza, il blog propone numerose rubriche per fornire ai visitatori preziosi suggerimenti e ulteriori spunti sul giardinaggio. I contenuti del blog saranno veicolati anche sugli altri canali social appena introdotti da Fito, ovvero la pagina Facebook - e l’account Pinterest. La pagina Facebook in particolare, vuole essere proprio una piattaforma di scambio e condivisione con gli utenti e proprio per questo ospiterà i contenuti del blog, con i post pubblicati, e tutte le novità del mondo Fito. L’account Pinterest invece, dà spazio alla condivisione di immagini e video, dando agli utenti la possibilità di organizzarne la raccolta in base ai temi predefiniti o ai board creati appositamente.

Henkel Italia sostiene l’Associazione Afriaca per le scuole del Togo Afriaca ha ottenuto il sostegno da parte di Henkel Italia per l'acquisto di libri di testo per gli studenti delle scuole del Togo: una donazione che consentirà di acquistare in loco le due collane di volumi Livre de lecture (edition Hatier International) e Livre de calcul quotidien (Nathan edition, Ministère de l'éducation nationale) per gli studenti della scuola primaria – dalla prima alla sesta elementare - in alcuni villaggi del Togo nei dintorni della capitale Lome. L’impegno nello Sviluppo Sostenibile è uno dei valori fondanti di Henkel e parte integrante della sua storia che ha consentito all’azienda di essere annoverata all’interno di diversi rating e classifiche che misurano l’impegno delle aziende in questo ambito. www.afriaca.it

Bricolage in corsia all’ospedale Forbici, carte colorate, nastri, cartoncini, colla, colori, stoffa e tanti altri ingredienti per creare nello spazio di una serata piccoli oggetti utili e da regalo. Pazienti in vestaglia, signore, ma anche tanti signori e giovani seduti ai tavoli al lavoro con forbici e pennelli al mini “corso di bricolage” sotto la guida di “maestre” esperte, dipendenti dell’Azienda ospedaliera con mani di fata. E’ quanto succede negli ospedali di Legnano e Magenta, dove da qualche settimana nell’ambito del progetto "Iris - Ospedale Aperto" è stato avviato in fase sperimentale "Bricolage in corsia", un progettino simpatico che permette di far trascorrere ai ricoverati delle piacevoli serate molto socializzanti, dando anche la soddisfazione di imparare a creare con le mani piccoli oggetti, come segnalibro, tag natalizi, decorazioni per l’albero, scatoline porta tutto e molte altre cose utili per la casa che vengono ultimate nell’arco di tempo di un paio d’ore. Questi gli oggetti che si creano all’ospedale di Legnano, mentre all’ospedale di Magenta si impara a creare fiori di carta come rose, margherite, girasoli e camelie per eleganti composizioni o anche per decorare pacchi regalo. Il successo dell’iniziativa, davvero nuova per gli ospedali, è andato al di là di ogni aspettativa. Le serate si sono svolte con la preziosa compagnia dei volontari croce Rossa Legnano e Parabiago e Croce Bianca di Magenta e sotto la guida degli operatori che fanno parte del gruppo di lavoro del progetto Iris. (Fonte: Legnano News).

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News Attualità

La gamma di lampadine Philips led “Prodotto dell’Anno 2013”

Irrigare Bene con Claber, l’app gratuita

Lo scorso 7 febbraio si è tenuto l’annuale appuntamento per premiare i prodotti più innovativi sul mercato italiano, nella serata di riconoscimento di Eletto Prodotto dell’Anno. Philips, nella categoria “Bazar” si è aggiudicata il premio “Prodotto dell’anno 2013” per la nuova gamma di lampadine led. La nuova gamma di lampadine Philips led si distingue per risparmio energetico, design, packaging, perfetta sostituzione dell’incandescenza, durata e prezzo. Il Premio, alla sua ottava edizione, è organizzato da Marketing e Innovazione Italia, società promotrice di questa iniziativa nata in Francia nel 1987. L’indagine ha coinvolto 12.000 consumatori che hanno votato e scelto online i prodotti più innovativi tra una selezione di prodotti lanciati di recente sul mercato.

Irrigare Bene, sviluppata da Claber, è la prima applicazione per smartphone e tablet studiata per guidare passo dopo passo l’utilizzatore verso la realizzazione di una soluzione ideale per annaffiare il proprio verde: dalla scelta dei prodotti giusti, al preventivo di spesa, alla realizzazione del sistema di irrigazione, grazie a un completo supporto di filmati e guide didattiche. All’interno di ogni categoria c’è una gamma di soluzioni studiate dagli esperti di irrigazione e giardinaggio Claber; l’utente può scorrere l’elenco dei prodotti necessari ad ogni soluzione, conoscere le loro caratteristiche tecniche ed avere immediatamente un preventivo di costo per un impianto “tipo”, completo di schema di installazione. E’ inoltre possibile contattare direttamente il servizio di assistenza tecnica Claber via e-mail, sms o telefono, e localizzare i centri specializzati in irrigazione più vicini, dovunque ci si trovi, tramite GPS. Disponibile gratuitamente su App Store per iPhone/iPod e su Google Play Store per smartphone Android, anche in versione ottimizzata per iPad e per tutti i tipi di tablet.

Comferut, 50 anni di storia

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BricoMagazine

50 anni di storia ininterrotta fanno la differenza, soprattutto in un mercato competitivo come quello della produzione e commercializzazione della ferramenta e degli accessori per mobili. Questa differenza nasce dalla passione della famiglia Piubelli che da sempre ha dato la priorità alla soddisfazione dei clienti confermando l’atteggiamento riscontrato già nei fondatori Aldo e Rino Piubelli nel 1963. Oggi, Aldo Piubelli con i tre figli Barbara, Paolo e Piera, proseguono quel patrimonio di conoscenze ed esperienze uniche, continuamente arricchite da costanti investimenti. Comferut è un’azienda moderna, ai vertici del mercato, guidata con metodi manageriali attraverso mirati piani di marketing, forte di una crescente espansione sui mercati internazionali e su quelli nazionali con particolari investimenti nel settore della grande distribuzione organizzata. Il processo degli acquisti si è mantenuto competitivo grazie ad una propria sede in Cina. Un’azienda che per continuare a crescere ha puntato sulla forte specializzazione, sulla funzionalità e sull’efficienza, sia dei prodotti sia dei servizi, e sulla convinzione che lo sviluppo della partnership con i clienti farà sempre la differenza. Una partnership oggi attiva con oltre 4.000 clienti dell’artigianato, dell’industria, della Gds e catene organizzate, serviti in tutto il mondo. Nell’occasione, l’azienda porge un sentito ringraziamento a tutti i collaboratori che in 50 anni di attività hanno reso possibile questo importante traguardo e un altro, doveroso ringraziamento a tutti i clienti e fornitori che in questi anni hanno assicurato la loro preziosa collaborazione.


CON NOI IN TV...

LAVOR torna in TV... dal 21 al 27 Aprile con una serie di telepromozioni sulle reti MEDIASET (Canale5 e Retequattro) che avranno come protagonista la gamma di idropulitrici WAVE. La telepromozione, vi darà una possibilità commerciale interessante ed incentivante per le vendite dei prodotti Lavor. Contattate il nostro agente di zona per scoprire come aderire all’iniziativa LAVOR in TV!

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Intervista

di Giulia Arrigoni

Marketing Trend vs Gruppo Potenti: come andrà a finire? Parla Marco Potenti, fondatore del Gruppo Potenti Spa. Grande energia e voglia di raccontare, hanno caratterizzato il lungo incontro/intervista con BricoMagazine.

lla luce degli ultimi rumors riguardanti l’insegna Brico Io e, in particolare, i rapporti tra Marketing Trend e il suo affiliato di riferimento Gruppo Potenti Spa, Marco Potenti ha voluto dare la sua versione dei fatti, chiarire la sua posizione nei confronti di quanto sta accadendo e ragionare sul futuro che lo aspetta. A fronte delle notizie circolanti, la redazione di BricoMagazine ha contattato anche Marketing Trend, in data 14 febbraio, chiedendo informazioni. La risposta è stata “al momento Marketing Trend non rilascia dichiarazioni al riguardo”. L’intervista a Marco Potenti è stata realizzata il 26 febbraio. Gli addetti ai lavori conoscono la storia del Gruppo Potenti. Nato 40 fa per iniziativa di Ugo e Marco Potenti, padre e figlio, con la gestione di supermercati alimentari nelle aree della provincia di Pisa, Lucca e La Spezia, il Gruppo realizza numerosi super-

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ha preferito proseguire con l’apertura di soli negozi a gestione diretta”.

mercati alimentari a insegna Conad che alla fine degli anni Novanta (1998) vengono cedute alla stessa Conad del Tirreno. “La nostra storia - racconta Marco Potenti - è sempre stata contraddistinta dalla realizzazione di partnership, dove il nostro ruolo è stato quello dello sviluppo, la gestione delle strategie di marketing e comunicazione. Un lavoro che ci è sempre stato riconosciuto, soprattutto per la messa a punto di procedure gestionali, come ad esempio la nostra “formula” dei soci gestori, che faceva di ogni punto vendita una srl, con direttori di negozio in veste di amministratori delegati. Una soluzione che consente di migliorare le prestazioni, responsabilizzare il gestore, per la parte solo operativa, e contenere i costi. Il tutto con una strategia e tesoreria centralizzata”. Nel 1992 il Gruppo decide di diversificare la propria attività e dopo un attento esame della situazione distributiva, soprattutto europea, sceglie il bricolage. In via sperimentale viene aperto a Fornaci di Barga (Lu) un negozio di 800 mq dedicati al bricolage e un’area esterna per la vendita di fiori e piante. Segue, 2 anni dopo, l’accordo con il Gruppo Gardino. “I primi 7 anni che ho vissuto in Self sono stati molto positivi - continua Marco Potenti - e da Self ho imparato tutto quello che so sul bricolage; tuttavia, ad un certo punto le strade si sono divise perché io volevo continuare lo sviluppo, mentre il Gruppo Gardino

Il decennio “d’oro” Nel 2000 Potenti, con i suoi 6 negozi, diventa affiliato Marketing Trend con l’insegna Brico Io… Dopo l’affiliazione, abbiamo continuato lo sviluppo, tant’è che nel giro di un paio di anni avevamo ben 11 punti vendita. In virtù dei risultati raccolti e del know how apportato, il rapporto si è ulteriormente consolidato, su proposta di Marketing Trend, con la nascita della Nuovi Mercati srl che vedeva soci Coop Lombardia (51%) e il gruppo Potenti (49%): come semplice affiliato, infatti, gruppo Potenti aveva raggiunto dimensioni troppo “ingombranti”. Si trattava di una società destinata allo sviluppo della rete Brico Io, mediante la realizzazione di punti vendita “chiavi in mano”, dove Coop Lombardia faceva le funzioni di partner finanziario e Potenti quelle di partner operativo. In particolare la gestione dei negozi era affidata, con contratti di affitto di ramo d’azienda e a loro volta concessi in sub-affitto, ad una molteplicità di società (le famose srl. Ndr), partecipate dai gestori e dal Gruppo Potenti. Nel frattempo com’erano i rapporti con Marketing Trend? Erano, ovviamente, rapporti di estrema fiducia. Non nego che fossimo coscienti dei difetti della formula, se rapportati a quella conosciuta con Self, ma si trattava di un rapporto in cresci-

ta e confidavamo si potessero risolvere lavorando insieme con Marketing Trend e ottimizzando le sinergie. Che genere di difetti? Direi più che altro di gestione e d’impostazione, ad esempio nel format e poi nell’assortimento (ripetitivo e non dinamico). Forse perché venendo da un’altra esperienza nel bricolage avevamo ormai sviluppato un know how approfondito. Cosa prevedeva l’accordo di affiliazione? Nell’accordo che si fece andammo a definire il pagamento delle royalties che era a scalare, arrivò fino all’1,20% nel 2004 e successivamente all’1,05% sino ad oggi - e l’ammontare dei premi, compresi tra il 3,3 ed il 3,7% sugli acquisti, una percentuale che è sempre rimasta tale anche dopo 10 anni e 55 negozi gestiti. Sono stati anni molto intensi, con trend di aperture da record, che tutto il comparto ricorda… Verissimo, siamo arrivati anche ad aprire 14 negozi in un anno, il tutto cercando di ottimizzare le risorse e i processi. Diciamo che siamo arrivati ad una vera e propria industrializzazione dello sviluppo, tant’è che, a latere, abbiamo sviluppato un’articolata struttura societaria a servizio del core business. Fra queste anche una realtà immobiliare, in concomitanza con l’avvio di acquisizione d’immobili dove erano insediati i negozi Brico Io. E non, come qualche rumors sostiene, di >>>>

SVILUPPO DELLA CATENA ITALIANA BRICO IO Suddivisione dei Punti Vendita per Macro Gruppi (Marketing Trend - Gruppo Potenti - Altri Affiliati). (GKBEAE$8MMEKAE$AB$(IKHFGKDTBJ$MEF$!@ECB$LGKMIHB$;KQ $ $ $ $ $ $ $

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Intervista

2008, l’inizio della crisi Quindi l’immobiliare va in crisi? No, in realtà va benissimo e ancora oggi il Fondo rende il 7-8%. I problemi veri riguardano i negozi, anzi certi negozi e la formula Brico Io. E’ innegabile che un modello di sviluppo così accelerato ha comportato, sotto il profilo finanziario, alcuni squilibri. Un esempio: i costi ingenti di apertura, con i facing imposti da Marketing Trend, di 750/850 mila euro solo di merci indipendentemente dalla dimensione del pdv e, quindi, delle sue reali necessità. Oltre a ciò va ammesso che il dirottamento di così tante energie sulle nuove aperture, non ha consentito di mettere a fuoco e risolvere con immediatezza talune criticità del modello di business, così come attuato da Marketing Trend: criticità che abbiamo segnalato al nostro partner, ma che sono state in concreto ignorate. Insomma, si è perso tempo. Quindi, iniziano i problemi di liquidità? I problemi erano già iniziati, tant’è che con Claudio Gola si parlò con tutti i fornitori, in ripetute occasioni, per avere un allungamento dei tempi di pagamento. Il fatto è che noi cominciavamo anche a contestare il modello di affiliazione. I lay out ormai vecchi, gli assortimenti non ammodernati ed inadeguati, con merce che non vende (i punti vendita hanno immobilizzate risorse finanziarie per milioni di euro in relazione a merce che 24

BricoMagazine

A ottobre 2008 si raggiunge l’obiettivo dei 100 punti vendita. Poi arriva il 2009, l’anno in cui lo sviluppo viene frenato e i rapporti con il nostro socio di Nuovi Mercati (Coop Lombardia) cominciano a deteriorarsi

acquisto di palazzine o ville al mare. Ho acquistato posizioni commerciali per migliorare lo scopo, tramite una società del Gruppo già esistente, la SCS Immobiliare Spa, poi diventata Potenti RE e mediante la costituzione di un Fondo immobiliare - Fondatlantic 8 - con soci Potenti, Coop Lombardia e Marketing Trend. Siamo a settembre 2008, arriva la crisi.

non viene venduta da oltre un anno perché non incontra il gradimento della clientela), lo scarso apporto in termini di marketing e comunicazione e, non ultimo, la mancata distribuzione dei premi agli affiliati (dall’esame degli ultimi bilanci di Marketing Trend abbiamo avuto la riprova che si tratta di somme ingentissime), con conseguente mancanza di attivi che, in un periodo di crisi, possono fare la differenza, soprattutto se sei esposto per cifre importanti. Perché, se è vero che Coop Lombardia finanziava l’apertura dei negozi è altrettanto vero che il Gruppo Potenti è dovuto ricorrere alle banche per finanziare gli acquisti della merce. Che risposta ha, rispetto alle critiche rivolte, da Marketing Trend?

Poco o niente Arriviamo al 2009. Un anno particolarmente importante. A ottobre 2008 si raggiunge l’obiettivo dei 100 punti vendita. Poi arriva il 2009, l’anno in cui lo sviluppo viene frenato e i rapporti con il nostro socio di Nuovi Mercati (Coop Lombardia) cominciano a deteriorarsi. I fornitori sono troppo scoperti e Coop Lombardia inizia ad accusarci di esserci esposti troppo con l’immobiliare (accusa quanto meno ingiusta posto che le iniziative immobiliari in essere erano, pressoché integralmente, a servizio dei punti vendita Brico Io e dunque ben note a Coop Lombardia). Al contrario io continuavo a sostenere che le colpe erano tutte nella struttura della affiliazione, soprattutto con riguardo al problema della redditività dei punti vendita e alla rotazione delle merci. A questo punto Coop Lombardia si disse disponibile all’acquisto della nostra SCS Bricolage, società alla quale facevano capo circa 17 negozi di proprietà. Inoltre la partecipazione del Gruppo Potenti in Nuovi Mercati Spa scese al 30,18% e quella di Coop Lombardia salì all’attuale 69,82%. Ed infine Marketing Trend acquistò le nostre quote del fondo immobiliare. Con il ricavato derivante da tutte queste cessioni pagammo tutti i fornitori (che ebbero però la sensazione di essere “salvati” da Coop in quanto le società del Gruppo Coop pretesero di effettuare direttamente il pagamento dei debiti, su nostro mandato). A ripensarci quello è stato il mio più grosso errore: avevo perso le mie proprietà, mentre sarebbe stato meglio cedere tutto e uscire definitivamente da quella situazione. Desiderio che, in qualche modo manifestai al socio di maggioranza, chiedendogli ripetutamente di verificare se era sbagliata la gestione o il sistema di affiliazione di >>>>



Intervista Marketing Trend. Ma da quel momento sono passati tre anni e la situazione non è migliorata, anzi. Cosa è successo dopo? Era tempo di mettersi ad analizzare i problemi con la volontà di risolverli, ma devo dire che, nel frattempo, mi sono occupato anche di altro, lasciando i miei figli Francesco e Veronica, in qualità di amministratori, ed eravamo pur sempre soci di minoranza. Nel corso di questo periodo di tempo non sono state prese decisioni importanti come, ad esempio, chiudere negozi poco performanti, che invece abbiamo sempre sostenuto (in ottica di Gruppo) per consolidare la rete e confidando nella ripresa del mercato, con oneri significativi a nostro carico. Nessun intervento concreto vi è stato da parte di Marketing Trend e Nuovi Mercati, pur rese edotte dei problemi esistenti. Perché? Forse interessava di più continuare a prendere royalties e premi dai fornitori, nonché a incassare gli affitti di azienda? Nel frattempo la situazione economica non migliora per noi e peggiora per Marketing Trend. E tutto rimane incredibilmente fermo, nonostante noi avessimo prospettato diverse soluzioni che consentissero il prosieguo dell’attività anche in futuro. Nessuna risposta da parte dei nostri interlocutori, fino a ottobre/novembre 2012, quando si chiede al Gruppo Potenti di presentare un piano per la separazione.

Dal recesso dei contratti alla riunione con i fornitori Ma la separazione non c’è stata: avevate cambiato idea? Dividersi è molto difficile - vi erano e vi sono troppe interrelazioni (specialmente per la parte immobiliare e per la presenza nei negozi di corner integrati) e feci una proposta completamente differente, ma a novembre Coop Lombardia (nella veste di Nuovi Mercati) rispose che, pur essendo un bel progetto, avrebbe preferito dividersi. A quel punto se mi avessero ridato la “mia” Toscana (parlo dei negozi di SCS Bricolage che avevamo dovuto cedere nel 2009) avrei accettato. Ma, da quanto ho compreso nei pochi colloqui informali intercorsi sul tema, loro volevano darmi punti vendita in aree molto lontane tra loro. Una proposta del tutto inaccettabile, poiché la prosecuzione dell’attività per quei punti vendita non sarebbe stata sostenibile per poter ripartire autonomamente dalla Toscana. Quindi arriviamo al fatidico 6 dicembre. Cosa è successo? Prima del 6 ci sono il 3 e il 4 dicembre. Il 3 il Gruppo Potenti Spa e le società da esso controllate hanno formalmente contestato l’inadempimento al franchisor e il 4 abbiamo mandato una lettera ai fornitori, indicendo una riunione a Bergamo. Per tutta risposta, e in modo palesemente ritorsivo e intimidatorio, Marketing Trend e

Nuovi Mercati, in data 6 dicembre 2012 - con effetto a far data dal 21 gennaio 2013 - mi comunicano il recesso rispettivamente dai contratti di affitto e di franchising, inoltrandolo anche ai fornitori e causando il blocco della merce nel periodo prenatalizio. A questo punto il ritmo diventa incalzante e loro dimostrano di avere molta fretta di concludere. Su questo comportamento ho una mia teoria. Quale? Intanto ho il sospetto che fin dal 2009, quando lo sviluppo di fatto è stato fermato, sia nata in Coop Lombardia l’idea di liberarsi di Potenti. Ora avevano una rete di ben 117 negozi e probabilmente hanno ritenuto di non aver più bisogno di noi. Per quanto riguarda l’atteggiamento di voler chiudere in fretta entro dicembre, credo che possa essere legato ai premi che Marketing Trend riscuote, in toto, a fine anno. Riscossione che, con la situazione debitoria di Potenti, avrebbe potuto essere messa in discussione dai fornitori. E, data la crisi, anche Marketing Trend si trova ad avere i conti che non tornano più. Come andò la riunione con i fornitori? Con il senno di poi credo di aver fatto alcuni errori. I fornitori si aspettavano di sentirsi dire quando e come li avremmo pagati. Il mio intento, fu quello di rassicurarli sulla continuità,

PUNTI VENDITA BRICO IO: RIPARTIZIONE FATTURATI PER GRUPPO AZIENDALE

Dati ricavati da Bilanci Ufficiali, note integrative depositati presso CCAA (escluso 2012).

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Intervista

Il concordato in continuazione prevede che si possa continuare l’attività. Si lavora per cassa, e i soldi servono per pagare le spese correnti, il personale e i fornitori.

di invitarli a venire in Toscana, per definire un accordo circa i pagamenti e comunicare che avrei iniziato a fare acquisti extra Marketing Trend, cosa che consentiva di acquistare la merce a prezzi significativamente più concorrenziali, con conseguente recupero di redditività e progressiva soluzione dei problemi di liquidità. Ma cosa ci faceva Michele Napolitano di M-System srl al suo fianco? In realtà il signor Napolitano era lì per fare una proposta, la creazione di un consorzio tra fornitori e aziende per la realizzazione di una filiera corta dei pagamenti, contro i premi, gli sconti e tutti i balzelli imposti dalla Gd. Voleva essere solo una proposta. Cosa c’entra con Potenti? Nulla, ma trovo interessante la sua proposta, anche perché è parte di un mio ragionamento più ampio.

Verso il concordato Come reagite alla comunicazione del 6 dicembre che, di fatto, vi toglie l’attività? Dal 6 dicembre è iniziata una vera e propria corsa contro il tempo. Intanto voglio dire che il recesso dai contratti di affitto di azienda è stato un abuso di potere, perché anch’io sono socio di Nuovi Mercati e per prendere decisioni di questo genere, avrebbero dovuto indire preventivamente quanto meno un consiglio di amministrazione. In sostanza dovevo essere avvertito. Devo dire che, per questo motivo, inizialmente ho pensato più ad una schermaglia, ad una presa di posizione che sarebbe servita nel momento in cui ci saremmo seduti ad un tavolo. Ma non è stato così. No, perché il 3 gennaio la situazione cambia completamente prospettiva. In che modo? Succede che il 3 gennaio arriva una lettera a tutti gli amministratori delegati dei negozi dove Coop Lombardia 28

BricoMagazine

comunica che, in vista del passaggio dei punti vendita prevista per il 21 gennaio, fa richiesta dei nominativi del personale, per accelerare le procedure. Non solo. Arriva anche la convocazione - per l’11 gennaio - del consiglio di amministrazione della Nuovi Mercati per deliberare la ratifica dell’operato del presidente Ferrario circa il recesso dai contratti d’affitto d’azienda e la stipulazione dei nuovi contratti di affitto con Marketing Trend. Era chiaro che se fossimo andati alla riunione, benchè contrari, ma in minoranza, non avremmo avuto nessuna possibilità. Abbiamo quindi preso l’importante decisione di presentare la domanda di concordato, dopo avere fatto confluire tutte le aziende in un unico soggetto giuridico (la Brico snc) per gestire in modo unitario questo contenzioso e la crisi. Siamo stati costretti a fare quello che

abbiamo fatto. Quindi si arriva al concordato? Esatto, in particolare una nuova formula di concordato che rientra nel decreto salva-imprese. E’ una soluzione che consente la continuazione dell’attività inibendo le azioni esecutive dei singoli creditori in attesa che - in tempi stabiliti dal Tribunale - si presenti un piano di concordato ovvero un accordo di ristrutturazione. E quindi cosa avete fatto? Innanzitutto abbiamo chiamato tutti gli amministratori delegati e li abbiamo messi in sicurezza trasformandoli in dipendenti. Solo mio figlio ed io siamo rimasti amministratori. Poi, facendo riferimento ad un precedente giurisprudenziale della Corte di Appello di Genova, abbiamo creato una società Snc di capitale, all’interno della quale abbiamo conferito le aziende. Per fortuna la Snc si fa in un’ora e si registra in un’ora e mezzo. In quei pochi giorni abbiamo dovuto fare e chiudere le situazioni patrimoniali di oltre 50 società e fare oltre 50 piani di conferimento di tutti i beni alla Snc di Potenti Spa. A questo punto il giorno 10 alle ore 12 sono in tribunale per depositare il concordato che, per essere valido, deve essere iscritto dalla Camera di Commercio. Cosa che è avvenuta l’11 alle ore 9.30. Il consiglio di amministrazione era previsto per le ore 11.00, ma a quel punto la delibera fatta non era opponibile alla procedura di concordato.

La situazione, attuale... Però continuate a lavorare... Sì, per fortuna. Il concordato in continuità prevede che si possa continuare l’attività e che i ricavi vadano versati in specifici conti correnti. Si lavora per cassa o con pagamenti in tempi ristretti, e i soldi servono per pagare le spese correnti, il personale e le nuove forniture. Li ho chiamati tutti i forni-


tori per scusarmi e, certamente, le reazioni stono state le più diverse. Perché non mettersi d’accordo con Coop Lombardia? Non avremmo voluto niente di diverso, ma gli accordi si fanno in due: purtroppo già da qualche tempo (con il silenzio della controparte rispetto alle soluzioni prospettate nel corso del 2012) avevamo cominciato a sospettare che le società del Gruppo Coop Lombardia non volessero trovare un accordo con noi ma solo eliminarci. Eravamo convinti che con la gestione delle aziende sotto il controllo del Tribunale di Lucca si sarebbe trovato il modo di una sistemazione complessiva. Invece non c’è stato più nessun dialogo, neppure con Coop che subito dopo il consiglio di amministrazione di Nuovi Mercati aveva manifestato un’apparente apertura in tal senso, salvo poi operare una specie di dissolvenza. Marketing Trend addirittura ha fatto pressioni sui fornitori perché non avessero rapporti con noi, richiamando una clausola del contratto di franchising che vieta la fornitura agli ex affiliati per 3 anni. E’ vero che avete offerto il 10% ai fornitori? No, non sono ancora state definite percentuali né classi di creditori. Perché devo preparare e presentare, entro i primi di giugno, il piano di concordato. Io ho tutto l’interesse a trovare una soluzione e risolvere il problema nel suo complesso, preservando la vitalità delle aziende che è una ricchezza anche per i fornitori. Cercherò di chiudere al meglio possibile, ma devo continuare a lavorare. Ci sono fornitori esposti per cifre molto importanti: com’è stato possibile arrivare a questo punto? Molti pensavano che Marketing Trend - cioè Coop Lombardia avrebbe messo a disposizione la liquidità necessaria. Lo aveva già fatto in

passato (quando ha acquistato gli assets di Gruppo Potenti fornendo la provvista per i pagamenti ai fornitori) e questo era una garanzia. Ma questa volta non vi era più patrimonio che Potenti potesse cedere. Coop Lombardia si è fatta viva? Come ho detto, ci siamo visti prima del 21 gennaio, abbiamo parlato di nuovo del piano di divisione e hanno rimandato la decisione entro un paio di giorni. Ma non li ho più sentiti. Sicché si è andati avanti con le carte bollate. Il 22 febbraio la Brico Snc, che è la società in concordato, ha fatto notificare un atto di citazione contro Marketing Trend, per il risarcimento dei danni ingenti conseguenti agli inadempimenti contestati, da ultimo, con la famosa lettera del 3 dicembre 2012. Mi aspetto anche una iniziativa giudiziaria da parte loro, dovrebbe essere un procedimento di urgenza ex 700, per la restituzione delle aziende. Certo, se il giudice accoglie il ricorso devo restituire le aziende e poi posso fare una causa civile.

...e lo scenario futuro Avete pronto un piano B? Magari una nuova insegna? C’è anche questo rumor… No, al momento siamo in concordato. Ora compro la merce senza passare da Marketing Trend (anche perché i fornitori convenzionati di Marketing Trend non mi riforniscono per i motivi già chiariti) e uso l’insegna Brico Io, pagando questo servizio minimo del franchisor. Il nome c’è? Si tratta di un discorso del tutto prematuro. Adesso dobbiamo rimanere molto concentrati sulla situazione attuale. Insisto. Torniamo al piano B. A cosa pensa? Credo nella creazione e gestione delle reti commerciali, con format nuovi,

nuove proposte e ad una partnership vera con i fornitori, credo nella filiera corta certificata. Che cosa sarebbe? Sostanzialmente auspico un ritorno alla gestione commerciale, alla gestione della cassa in modo trasparente con i fornitori, grazie ad un sistema informatizzato che quotidianamente comunichi ai questi quanto incassa il negozio e quanto vende la loro merce, in modo da fare pagamenti a breve che tengano conto del venduto effettivo per stimolare in tutti la ricerca dell’assortimento ideale; un sistema che consenta in tempo reale, al fornitore, di controllare il proprio scaffale e procedere alla rifornitura o al blocco/ritiro, nel caso in cui la corretta filiera delle informazioni e dei pagamenti s’interrompa. Come andrà a finire? Dovremo sederci al tavolo, perché in questo momento è in atto una prova di forza, che non è proficua per nessuno. Auspico che si possa tutti rimediare agli errori e continuare a lavorare con passione e dedizione, come è sempre avvenuto in passato, insieme o separatamente, ma con una soluzione equa che tenga conto dell’apporto di ciascuno alla creazione della rete e che renda possibile la salvaguardia delle attività imprenditoriali connesse. ■

Ultimo aggiornamento Proprio mentre sta andare in stampa la rivista, ci giunge un aggiornamento dell’ultima ora. Il procedimento d’urgenza promosso da Nuovi Mercati per conseguire la restituzione di tutte le aziende in mano a Brico Snc, con provvedimento dell’11 marzo 2013, è stato rigettato dal Tribunale di Milano, che si è dichiarato territorialmente incompetente a decidere, così come eccepito dalla società resistente.

BricoMagazine 29


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Monitoraggio Gds Brico

di Giulia Arrigoni

Sviluppo rete bricolage, un’annata in negativo Chiude il 2012 e la rete del bricolage accusa ancora una volta la crisi economica con una flessione del numero dei punti vendita. Cresce, al contrario, la superficie espositiva totale e l’ampiezza media del centro brico italiano. ontinua, anche nel secondo semestre, la progressione negativa della rete Gds del bricolage. Una situazione che, purtroppo, non desta sorprese e che, al momento – in questi primi due mesi dell’anno –, non sembra modificare il suo percorso. La prima notizia dell’anno relativa al settore è la scomparsa del Consorzio Punto Brico. Un consorzio “storico” che, dopo l’importante fuoriuscita di Defì Brico, con l’insegna Brico Point, e la chiusura di un altro associato “La

C

32

BricoMagazine

Fabbrica delle Idee” di Palermo, si è sostanzialmente dimezzato nella sua dimensione. Attualmente, dei 6 associati rimasti (9 negozi) si sa che alcuni hanno deciso di continuare da indipendenti e altri starebbero ricostituendo un nuovo gruppo. A questo si aggiunge la situazione “turbolenta” dell’insegna Brico Io (per approfondimenti vi rimandiamo a pag. 26 con l’intervista a Marco Potenti), per la quale i prossimi mesi dovrebbero essere cruciali.

I numeri delle insegne della Gds del bricolage al 31/12/2012 Vengono prese in considerazione le insegne con almeno tre punti vendita indipendentemente dalla dimensione dei negozi e dalla loro tipologia (affiliati o diretti). * Dottor Brico viene preso in considerazione, sebbene abbia un solo punto vendita, in quanto parte del Gruppo Self.


N° pdv totali

N° pdv diretti

110

32

78

176.473

1.604

12

12

-

11.800

983

88

53

35

147.700

1.678

88

64

24

221.183

2.513

58

17

41

89.750

1.547

=

12

12

-

31.500

2.625

=

63

63

-

140.116

2.224

7

7

-

34.340

4.906

31

2

29

36.150

1.166

=

5

5

-

11.650

2.330

=

12

12

-

42.500

3.542

26

26

74.020

2.847

DOTTOR BRICO*

3

3

-

5.768

1.923

ITALBRICO - CIB

22

22

-

39.500

1.795

LEROY MERLIN

47

47

-

391.106

8.321

6

6

-

15.250

2.542

53

53

-

208.656

3.937

4

4

-

8.300

2.075

=

19

19

-

49.330

2.596

=

28

28

-

90.050

3.216

15

15

-

31.650

2.110

709

502

207

1.856.792

2.622

www.bricoio.it

BRICO ITALIA www.bricoitalia.it

BRICO OK www.bricook.it

BRICOCENTER www.bricocenter.it

BRICOFER www.bricofer.it

BRICOLARGE www.bricolarge.com

BRICOLIFE www.bricolife.com

BRICOMAN www.bricoman.it

BRICOMANIA www.famigliulo.com

BRIGROS www.brigros.com

GRANBRICO www.granbrico.it

GRUPPO FDT www.fdtgroup.it

www.leroymerlin.it

MONDOBRICO www.mondobrico.com

OBI www.obi-italia.it

PRONTO HOBBY BRICO PUNTO BRICO www.puntobrico.com

SELF www.selfitalia.it

UTILITY www.utility.it

TOTALE/MEDIA

Sup. esp. media mq

BRICO IO

N° pdv in Sup. esp. franchising totale mq

BricoMagazine 33


Monitoraggio Gds Brico RETE GDS BRICO: LO SVILUPPO NEGLI ANNI (2002-2012) Anno

N° pdv % 1° sem. 2006N°VSpdv 2° sem. 2006 totali

diretti

N° pdv in franchising

2002

315

178

137

652140

2.070

2003

418

256

162

820.947

1.964

2004

477

293

184

982.398

2.060

2005

512

304

208

1.112.659

2.173

2006

576

371

205

1.288.539

2.237

2007

641

401

240

1.439.223

2.245

2008

717

459

258

1.622.714

2.263

2009

719

473

246

1.675.593

2.330

2010

742

487

255

1.864.685

2.513

2011

736

500

236

1.883.878

2.568

2012

709

502

207

1.856.792

2.622

Sup. esp. totale mq

Sup. esp. media mq

Fonte: BricoMagazine

In ogni caso, tornando allo scorso semestre e ai numeri della rete del bricolage, l’intero parco negozi subisce un ulteriore calo passando da 717 a 709 negozi, con la perdita di una unità nei diretti, che passano da 503 a 502, ma soprat-

tutto la continua emorragia della formula franchising/associazionismo che perde ulteriori 7 negozi rispetto ai 214 del primo semestre 2012 e ben 29 rispetto allo stesso periodo del 2011. Aumenta, invece, la superficie espositiva totale

RETE GDS BRICO: VARIAZIONI NELL’ULTIMO ANNO % 1° sem. 2006 VS 2° sem. 2006

II semestre 2012 vs I semestre 2012

Superficie espositiva

1,0%

N° pdv totali

-1,1%

N° pdv diretti

-0,2%

N° pdv franchising

-3,3%

RETE GDS BRICO: RIPARTIZIONE PER AREE GEOGRAFICHE % 1° sem. 2006 VS 2° sem. 2006

Area

% pdv

Nord

54,2

61,1

Centro

18,1

16,2

Sud

17,1

13,6

Isole

10,7

9,1

Fonte: BricoMagazine

34

BricoMagazine

% superficie

di oltre 19 mila mq, passando da 1.837.549 a 1.856.878 mq, ma rimanendo ancora lontana dal record del 2011 con 1.883.878 mq.

Il secondo semestre insegna per insegna Complessivamente la rete diretta dei punti vendita specializzati nel bricolage regge anche in chiusura d’anno. Si segnalano, tuttavia, alcune chiusure: quella di un negozio a insegna Granbrico, per la precisione ad Alseno in provincia di Piacenza e un secondo che è stato assorbito all’interno della medesima struttura di Grancasa a Villorba, in provincia di Treviso. Chiusure di punti vendita diretti anche per Bricocenter che conclude l’esperienza commerciale di Molfetta e Legnago, e Utility che chiude le serrande di Piedimulera (VB). Positivi, invece, i bilanci per Brico Ok che ne chiude 2 ma ne apre 4, mentre solo nuove aperture fanno registrare le inse-


NUMERO DI PUNTI VENDITA PER REGIONE E SUDDIVISIONE PER CLASSI DI METRATURA LOMBARDIA

PIEMONTE TRENTINO ALTO ADIGE

■ 19 ■ 40 ■ 23 ■ 5

■ ■ ■ ■

■ 5 ■ 7 ■ 6

22

18 VALLE D’AOSTA ■ 1 ■ 1

FRIULI VENEZIA GIULIA

58

2

139

■ 15 ■ 24 ■ 12 ■ 7

38

8 7 4 3

EMILIA ROMAGNA MARCHE

20 22

44

LIGURIA

■ 11 ■ 16 ■ 7 ■ 4

■ 8 ■ 11 ■ 3

21 16 3 4

22 45 UMBRIA ■ ■ ■

7 8 2

MOLISE

7

14

25

LAZIO

3 8 1 2

■ 5 ■ 2

3

■ 22 ■ 14 ■ 3 ■ 6

SARDEGNA

■ ■ ■ ■

■ 8 ■ 11 ■ 1 ■ 2

TOSCANA ■ ■ ■ ■

PUGLIA

ABRUZZO

17

■ 11 ■ 6 ■ 1 ■ 2

■ 26 ■ 11 ■ 4

■ ■ ■ ■

VENETO

87

41 CAMPANIA

BASILICATA

■ 13 ■ 7 ■ 2 ■ 3

■ ■ ■ ■

35 66 10 28

fino a 1.500 mq da 1.501 a 3.000 mq da 3.001 a 5.000 mq oltre 5.000 mq

gne Bricoman (1), Mondobrico (1), Obi (1) e Self (1). Leroy Merlin si è preoccupata di ampliare il punto vendita di Roma Laurentina ed effettuare lo spostamento di Arzano, mentre Self porta a 3 i negozi a insegna Dottor Brico, con la riconversione di

■ ■

2 1 CALABRIA ■ 32 ■ 14 ■ 3 ■ 1

SICILIA ■ 10 ■ 16 ■ 4 ■ 5

50

35

Torino e Villanova dal precedente marchio Self. Quello che prosegue con inarrestabile continuità è l’emorragia delle affiliazioni che calano, nel giro di un anno, di quasi 30 negozi. Il riferimento va, in particolare, ancora all’insegna Bricocenter che, nel giro di un

anno, perde ben 11 affiliati; più contenute le perdite di altre insegne come Bricofer che da 45 passa a 41 affiliati e Brico Ok che da 38 scende a 35. Stabile Bricomania con 29 affiliati, mentre Brico Io aumenta di 1 >>>>

BricoMagazine 35


Monitoraggio Gds Brico NUMERO DI PUNTI VENDITA: LE PRIME PROVINCE PER OGNI CLASSE DI METRATURA DA 0 A 1.500 MQ

DA 1.501 A 3.000 MQ

DA 3.001 A 5.000 MQ

Cosenza

17

Milano

16

Torino

Roma

14

Torino

11

Salerno

9

Roma

Cagliari

7

Perugia

OLTRE 5.000

12

Milano

14

Bolzano

4

Roma

6

10

Brescia

3

Brescia

3

Varese

10

Cuneo

3

Napoli

3

7

Brescia

8

Milano

3

Torino

3

Torino

7

Pavia

8

Padova

3

Varese

3

Bergamo

6

Alessandria

7

Udine

3

Venezia

3

Sassari

6

Cosenza

7

Vicenza

3

Brescia

5

Perugia

7

Firenze

5

Vicenza

7

Macerata

5

Como

6

Nuoro

5

Lecce

6

Trento

5

Novara

6

Fonte: BricoMagazine

Calano i negozi (da 717 a 709), soprattutto gli affiliati, ma aumenta la superficie espositiva che comunque rimane lontana dal record del 2011.

unità passando da 78 a 79 negozi in franchising. Movimentata, ma numericamente stabile, la situazione dei consorzi che vede Brico Italia aumentare di due unità, Bricolife alternare 3 nuovi ingressi con 3 chiusure ma aumentare di ben 11 negozi in un anno (da 52 a 63), FDT Group scendere di 1 punto vendita con 4 nuovi ingressi ma 5 chiusure rispetto al primo semestre, Italbrico in parità (3 chiusi e 3 nuovi) ma in perdita di 7 negozi rispetto al dicembre

2011, così come Bricolarge che mantiene lo status del primo semestre ma cala di due unità rispetto all’anno scorso. Infine, esce dal monitoraggio l’insegna Brikocasa che, per chiusure, rimane solo con 2 negozi (ricordiamo ai lettori che il monitoraggio prende in esame solo le insegne con un parco di almeno 3 negozi). Situazione invariata per altre realtà come Brigros, Bricomania e Pronto Hobby Brico che rispetto allo >>>>

NUMERO DI PUNTI VENDITA: % PER AREA GEOGRAFICA E CLASSI DI SUPERFICIE Area

fino 1.500 mq

1.501-3.000 mq

3.001-5.000 mq

oltre 5.000 mq

Totale (n°)

Nord

27,3%

43,5%

16,4%

12,8%

384

Centro

45,3%

38,3%

7,0%

9,4%

128

Sud

52,1%

35,5%

5,8%

6,6%

121

Isole

47,4%

35,5%

10,5%

6,6%

76 Fonte: BricoMagazine

36

BricoMagazine



Monitoraggio Gds Brico scorso anno, ma anche al primo semestre non fanno registrare variazioni.

NUMERO DI PUNTI VENDITA PER INSEGNA PER CLASSI DI METRATURA Da 0 a 1.500 mq: 262 pdv

Da 1.501 a 3.000 mq: 286 pdv

BRICO IO

66

BRICO IO

44

BRICO OK

42

BRICOCENTER

44

BRICOFER

38

BRICO OK

43

BRICOMANIA

24

BRICOLIFE

31

BRICOLIFE

23

GRUPPO FDT

18

BRICOCENTER

21

BRICOFER

17

ITALBRICO-CIB

12

OBI

17

BRICO ITALIA

11

SELF

15

PUNTO BRICO

7

UTILITY

11

FDT

5

ITALBRICO-CIB

8

BRICOLARGE

3

PUNTO BRICO

7

OBI

3

BRICOLARGE

6

UTILITY

3

BRICOMANIA

6

BRIGROS

1

GRANBRICO

5

GRANBRICO

1

MONDO BRICO

5

PRONTO HOBBY BRICO

1

BRIGROS

3

SELF

1

DOTTOR BRICO

3

PRONTO BRICO HOBBY

2

BRICO ITALIA

1

TOT

262

TOT

Da 3.001 a 5.000 mq: 87 pdv

Oltre 5.000 mq: 74 pdv

OBI

21

LEROY MERLIN

45

BRICOCENTER

20

OBI

12

SELF

10

BRICOMAN

4

BRICOLIFE

8

BRICOCENTER

3

PUNTO BRICO

4

GRANBRICO

3

BRICO OK

3

SELF

2

BRICOFER

3

GRUPPO FDT

2

BRICOLARGE

3

BRICOLIFE

1

BRICOMAN

3

BRICOMANIA

1

GRANBRICO

3

PUNTO BRICO

1

ITALBRICO-CIB

2

TOT

LEROY MERLIN

2

BRIGROS

1

GRUPPO FDT

1

MONDO BRICO

1

PRONTO BRICO HOBBY

1

UTILITY

1

TOT

38

286

BricoMagazine

87

74

Fonte: BricoMagazine

Metrature in aumento e il Nord torna protagonista Nonostante la riduzione della rete in numero di negozi – da 717 a 709 -, la superficie di vendita aumenta, pur senza recuperare interamente il dato della fine 2011 di quasi 1,9 milioni di mq. Tuttavia, la metratura media per negozio continua la sua crescita, passando da una superficie media di 2.586 mq agli attuali 2.622 mq con 36 mq in più pari al 14,7% rispetto al 2011 e il 26,6% in più rispetto al 2002, quando la superficie media di un centro brico superava di poco i 2.000 mq. La crisi e la razionalizzazione della rete vedono il Nord nuovamente attore protagonista, tant’è che se nel 2011 la ripartizione percentuale per numero di punti vendita era pari al 51%, a fine 2012 il dato sale al 54,2%. A discapito di quale parte d’Italia? A farne le spese è un po’ tutto il resto del Paese, anche se le Isole sembrano le più colpite, passando dal 12,5% del 2011 all’attuale 10,7%. Un movimento che si esprime in modo analogo, anche se l’analisi viene effettuata sulla superficie espositiva, con un Nord Italia che passa dal 58,1% al 61,1% a fine 2012. In linea generale la parte più cospicua della rete della moderna distribuzione del bricolage rientra nella categoria compresa tra i 1500 e i 3000 mq – oltre il 40% dei punti vendita -, che, insieme alla fascia compresa fino ai 1500 mq, rappresenta oltre il 77% dei punti vendita totali. ■


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Idee&Tendenze

di Daniela Ostidich

Assortimento: tagliare o aumentare? L’evidenza ad oggi, sotto gli occhi di tutti, è il grande cambiamento avvenuto nella costruzione degli scaffali. cambiamento avvenuto nella costruzione degli scaffali. L’introduzione massiccia delle private label ha comportato una conseguente riduzione delle proposte dei brand soprattutto quelli follower, più deboli e con minore riconoscibilità. Gli assortimenti oggi ruotano attorno alla marca dei distributori, spesso declinata in premium o primo prezzo, in pochi brand leader con presenza forte anche in termini di comunicazione e display e in ancor DANIELA OSTIDICH meno marche di secondo piano, Presidente e fondatore di Marketing&Trade spesso offerte in modo debole, (www.marketingtrade.it), consulente di incompleto, poco visibile. marketing strategico di aziende produttive Ma non è finita qui. In logica di e distributive, si occupa dal 1989 di comportamenti e tendenze nel mondo spending review la ricerca di del consumo. Collabora con numerose maggiore efficienza in ambito astestate editoriali e televisive ed è autrice sortimentale giustifica ulteriori L’epoca della riduzione di numerosi libri sui comportamenti tagli di referenze. Gestire un nudegli assortimenti e le tendenze del mondo del consumo. mero minore di fornitori (magUn corollario di questo cambiagiormente fidelizzati e in partmento era la conseguente rivolunership) e un numero minore di prodotti a scaffale zione nella costruzione dei margini commerciali: dalla diminuisce i costi (di logistica, di sell out, ecc) e la prevalenza dei contributi delle marche, della tentata complessità gestionale complessiva. vendita, dell’assegnazione ad altri delle responsabilità Non sarà un caso che negli ultimi mesi si moltiplicadella costruzione dei propri assortimenti, ad una ben no i convegni e i saggi di settore all’insegna dello slopiù forte presa in carico delle proprie scelte strategiche in fatto di assortimenti, di cui gli investimenti sulle gan: tutti a sostenere che “ridurre gli assortimenti è marche private costituiscono il fattore chiave di evidenun bene (e produce maggiori vendite)”. Tale riduzione spesso è giustificata in termini di facite esplicitazione. litazione dei processi di acquisto dei consumatori Ovviamente non tutti i retailer sono riusciti ad apche, di fronte ad uno scaffale con meno sovrapposiprodare a questa fase, per mancanza di coraggio opzioni di prodotti, hanno la possibilità di operare scelpure per scelta strategica differente. te più veloci e più consapevoli. L’evidenza ad oggi, sotto gli occhi di tutti, è il grande tempi di reazione e pensiero del retailing italiano sono così lenti, che spesso è meglio andare controcorrente. Con l’avvicinarsi della maturità dell’attuale distribuzione moderna si era resa evidente nel recente passato, la necessità di cambiare paradigmi di redditività. In particolare era palese l’urgenza da parte dei retailer di riappropriarsi delle proprie strategie di offerta, trovando un’anima commerciale propria e emancipandosi dalle politiche dei brand dei produttori che inevitabilmente uniformizzavano le insegne levando distintività e unicità alle stesse agli occhi dei consumatori.

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E se andassimo controcorrente? Tutto vero, per carità. Ma se provassimo ad andare controcorrente? Se cercassimo di individuare le mancanze in termini di assortimento che i consumatori riconoscono oggi (e non ieri) nei punti vendita? Insomma, se provassimo ad essere evolutivi e non meccanici ed andare oltre la reattività di una tartaruga? Eccoci qui. Fatto il primo importante passo di presa di coscienza dei retailer (potremmo sintetizzare la maggiore indipendenza dai brand con lo slogan “lo spazio è mio e me lo gestisco io”), rimane oggi un altro essenziale ambito di riflessione e miglioramento per la distribuzione italiana. Ci riferiamo alla mancanza di innovazione (vera) di prodotto e di scaffale, alla sostanziale arcaicità delle logiche di esposizione e di costruzione dell’offerta oltre ovviamente alla mancanza di prodotti e soluzioni nuove adatte a rispondere alla domanda di consumatori che stanno vivendo una radicale trasformazione dei modi, dei tempi e degli spazi di consumo. Per assurdo, oggi occorrerebbe una riflessione su COME ampliare l’assortimento, non per ritornare alle logiche d’antan delle sovrapposizioni e ripetizioni di prodotto, ma cercando di individuare soluzioni innovative. A secondo dei diversi settori, il confronto con la distribuzione estera (soprattutto anglosassone) può essere d’aiuto. Nel mondo alimentare macedonie e frullati prodotti in store sono offerti in avancassa come prodotti di impulso e di consumo immediato per l’asporto. Nel mondo dei beni durevoli (dagli elettrodomestici all’utensileria) il noleggio e la riparazione in store stanno sostituendo (in termini di focalizzazione di business e di risultati economici) persino la vendita degli stessi. È questo il genere di evoluzione che ci si aspetta dalle strategie assortimentali dei retailer. Un ampliamento di offerta che recepisca fortemente l’evidenza di consumi che si esprimono in maniera ormai diversa dal passato, e la necessità di un ulteriore salto di consapevolezza e capacità di soluzione/interpretazione da parte della distribuzione. ■


Studi&Ricerche

a cura di GfK Retail and Technology Italia

GFK Geomarketing: analizzare il territorio migliora i risultati Per il settore del DIY, GfK Retail and Technology Italia propone database demografici e dati sulla distribuzione, utili informazioni integrate e trasferite sulle mappe digitali – georeferenziate – attraverso l’utilizzo del software. l Geomarketing è una vera e propria disciplina il cui impiego strategico offre ampi vantaggi alle aziende. Attraverso una migliore organizzazione sul territorio di tutte le sue funzioni (dalla distribuzione, alla logistica, al costumer service etc.), l’azienda può rendere più efficiente (o ottimizzare) l’intero processo decisionale. Per fare ciò vengono impiegati strumenti informatici e analisi. Fra questi la “georeferenziazione”

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che consente di visualizzare graficamente fenomeni diversi su una mappa, grazie anche all’utilizzo di apparecchi come i GPS che trasferiscono su carta ogni tipo di informazione. GfK conosce bene le potenzialità di questa disciplina tanto che da anni offre al mercato, attraverso GfK GeoMarketing, una delle aziende del Gruppo, un software in grado di incrociare dati, informazioni e analisi del territorio. Sono oltre 9.000 i

progetti di consulenza realizzati e 40.000 le licenze attive presso operatori che utilizzano il software ideato e realizzato dall’azienda.

Servizi e software, come funzionano e come applicarli al DIY I servizi proposti da GfK GeoMarketing ai propri clienti sono molteplici e si suddividono in diverse aree di interesse:


• database sulla popolazione contenenti informazioni demografiche e dati relativi al reddito disponibile; • database relativi all’attrattività commerciale delle aree (a livello di singolo CAP); • database sulla distribuzione, principalmente dedicato agli indirizzi dei DIY Superstore; • mappe digitali; • GfK Regiograph, il potente software che permette di integrare tutte le informazioni sulle mappe digitali, sia quelle in possesso di GfK sia quelle dei clienti.

• Training completo sull’utilizzo del software e delle sue potenzialità Il software elabora le informazioni in tempi rapidi, le graficizza e le posiziona sulla mappa. In particolare, il GfK Regiograph, svolge una funzione di integrazione di dati perché in grado di elaborare e incrociare non solo quelli già presenti nei database GfK, ma anche quelli provenienti da altre fonti. E’ necessario però che tutte le informazioni da rielaborare siano organizzate per indirizzo e codice postale, dati facilmente reperibili nei database aziendali, attraverso le schede e

le fatture dei clienti, oppure tramite i certificati di garanzia dei prodotti. Inoltre, un’analisi incrociata con altre informazioni – ad esempio il reddito disponibile al consumo e le date degli ultimi acquisti – permette di ottenere dati utilissimi alla razionalizzazione della distribuzione e alla pianificazione delle promozioni su un determinato territorio. Infine, l’utilizzo di isocrone consente di calcolare i relativi bacini di utenza (catchment area) basandosi sui tempi di percorrenza. Esiste, inoltre, la possibilità offerta dal tool di riorganizzare più efficientemente le aree di vendita sulla base di criteri quali il fatturato sviluppato, le potenzialità del territorio e le capacità gestionali. Per il settore del DIY, GfK propone database demografici e dati sulla distribuzione, utili informazioni integrate e trasferite sulle mappe digitali – georeferenziate – attraverso l’utilizzo del software. Il Gruppo GfK offre alle aziende anche un servizio di consulenza di esperti di geomarketing che assistono e guidano i clienti nell’avviamento di nuove attività, nell’analisi del target, nella ricerca di potenziali aree di vendita e di nuove proprietà immobiliari. ■

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Studi&Ricerche

di Anna Rucci

Retail design: estetica sì, ma con la massima chiarezza Con l’evoluzione del suo approccio al consumo, il consumatore ha sviluppato uno spiccato senso critico non solo nei riguardi del prodotto, ma anche nei confronti del punto vendita, come struttura e come proposta espositiva. È quindi in grado di fare precise richieste anche ai progettisti. egli ultimi anni abbiamo già visto molti punti vendita cambiare “pelle” diventando, grazie a una loro rivisitazione - spesso “radicale” esteticamente molto accattivanti e capaci di dialogare con un nuovo consumatore che ha imparato a distinguere la qualità valutando anche il modo in cui i prodotti gli vengono offerti. Infatti, allestimento ed esposizione sono ai suoi occhi espressione di qualità e di valore. Oggi diventa quindi sempre più determinante pensare al punto vendita in un’ottica rinnovata. A questa pensa il retail design, disciplina che sta incontrando notevole successo perché, suggerendo un nuovo modo di utilizzare forme, materiali, luci e colori, i punti vendita diventano luoghi di elevata “qualità sensoriale”, capaci di rendere più piacevole l’esperienza d’acquisto, dove creare un nuovo rapporto tra azienda e utente finale. Il negozio diventa una piattaforma di comunicazione che perciò deve proporre un linguaggio coerente con i valori dell’offerta in un contesto coinvolgente a livello emotivo, studiato per esprimere il valore o i valori del prodotto in maniera che il consumatore li possa percepire e “vivere”.

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Per soddisfare le nuove esigenze, la progettazione ha sviluppato nuovi concept che attraggono il consumatore, lo coinvolgono a livello emotivo e lo convincono all'acquisto senza limitarsi a stupirlo, ma creando un’esperienza d’acquisto unica e non frustrante per un consumatore che, evolvendo la propria “cultura del consumo”, è diventato molto esigente anche nella valutazione e nella selezione dei punti vendita tanto da avere idee chiare su cosa raccomandare ai progettisti di negozi. Emerge chiaro da una ricerca, “Report of the year - Retailing today (in Italy)”,

Chiedendo ai consumatori che cosa raccomanderebbero ai progettisti, le risposte hanno evidenziato che presso i punti vendita essi si aspettano innanzitutto chiarezza!

I consumatori raccomandano...

realizzata per Popai Italia (Associazione internazionale per lo sviluppo del Marketing at Retail) da Q&A Research & Consultancy. I risultati della ricerca, condotta su un campione rappresentativo di consumatori, sono stati presentati da Frank Quix, owner and director Q&A, e Daniele Tirelli, presidente Popai Italia e docente al corso di laurea magistrale in marketing, consumi e comunicazione presso lo IULM, l’8 novembre a Milano nel corso di Retail Vision 2012, appuntamento organizzato ogni anno dall’associazione per dibattere di nuovi concept, scenari strategici e progettuali nella costruzione degli store. «Le nostre civiltà occidentali capitalistiche – ha affermato Tirelli – sono contraddistinte da un’estetica diffusa in cui bellezza, apparenza, piacere e divertimento sono obiettivi dominanti in ogni campo. Si può quindi parlare di un’estetica della vita quotidiana, che poi si esplicita anche in vari formati di punti vendita». Ai fini dell’impatto estetico, la creatività dei progettisti ha arricchito i negozi di molte cose, ma cosa piace e cosa non apprezza il consumatore moderno? Le domande

proposte dalla ricerca, sono state finalizzate a esaminare tre aspetti: progettuali, espositivi e stilistici. Chiedendo ai consumatori che cosa raccomanderebbero ai progettisti, le risposte hanno evidenziato che presso i punti vendita essi si aspettano innanzitutto chiarezza! Infatti il 49% desidera che ci sia una separazione netta tra le diverse categorie di prodotto e il 37% chiede ambienti semplici e puliti, cerca anche aree di relax (34%), la segnalazione di percorsi che gli permettono di visitare velocemente il punto vendita (33%) e un assortimento ricco che gli dia l’idea dell’offerta disponibile sul mercato. Gradisce la musica, purché diffusa e in sottofondo (31%), mentre apprezza poco che nel punto vendita siano ri-create atmosfere suggestive a tema (natura, mare o motori) (10%). Gli piace molto poco anche essere incuriosito da percorsi insoliti e irregolari (5%), magari con dislivelli e gradini (2%), o dalla proposta di ambienti industriali di altra epoca (2%). Il consumatore, che ormai entra nei punti vendita con idee chiare, vuole andare subito al sodo, come dimostra anche ciò che emerge dai suoi “desiderata” relativamente all’esposizione. Su questo fronte la raccomandazione principale che la gente fa ai progettisti è quella di evidenziare chiaramente il prezzo (74%), mentre solo il 33% degli intervistati raccomanda la possibilità di toccare e provare i prodotti che, secondo il campione intervistato, dovrebbero essere esposti e ordinati in base al prezzo crescente o decrescente (17%) evidenziando con cartellini di colori diversi le peculiarità di ogni singolo prodotto, ad esempio se è eco-compatibile, equo-solidale (30%) perché chi acquista vuole sapere di più del prodotto e vedere con maggiore trasparenza cosa la >>>>

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Studi&Ricerche

Estetica...e altro Dai “desiderata” dei consumatori si evince, dunque, che l’estetica è molto importante, purché senza eccessi e a discapito dell’offerta e della chiarezza. «L’esperienza estetica – ha commentato Daniele Tirelli – non si esaurisce quindi nella tecnicalità manieristica riprodotta in maniera seriale, cioè con negozi troppo uguali a se stessi, ma entra nella sfera dell’arte, anche museale. Punti vendita quindi nuovi, attraverso un faticoso processo di scoperta delle chiavi di lettura per in-

Dai “desiderata” dei consumatori si evince, dunque, che l’estetica è molto importante, purché senza eccessi e a discapito dell’offerta e della chiarezza.

marca gli propone. Anche per quanto riguarda l’assistenza del personale di vendita, i consumatori dichiarano di gradirla, ma solo quando la richiedono (24%). Lo stile del punto vendita che gli italiani sembrano privilegiare è quello semplice e familiare (39%), vivace, colorato (17%) che sappia essere espressione di gioia di vivere e di positività. Solo il 15% degli intervistati vorrebbe punti vendita classici, eleganti e raffinati, e ancora di meno sono quelli che amano negozi dove non sia riconoscibile uno stile, ma piuttosto ci sia una certa contaminazione tra stili contrastanti.

terpretare le pulsioni delle varie categorie di consumatori». L’esigenza di chiarezza non significa avere punti vendita monotoni, essenziali e dove sia chiaro il prezzo, ma vuole solo sottolineare come il progetto di punti vendita belli, confortevoli e fruibili dal cliente debbano essere frutto di uno studio di fattibilità sviluppato in team da progettista e retailer. «Il progetto non deve essere un esercizio di stile – ha spiegato 1. Il tavolo dei relatori di Retail Vision 2012. 2. Daniele Tirelli, presidente di Popai Italia.

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Massimo Pegoraro, Properties Planning Manager di Red Circle, Only The Brave – Si parte dalla scelta della location, poi occorre valutare diversi aspetti, a partire dall'analisi dei prodotti che saranno esposti e dal tipo di spazio richiesto». Se l'architetto lavora sulla base delle linee guida emerse da questo studio, il negozio progettato può soddisfare gli aspetti economici con successo. L’architetto o il designer non possono quindi fermarsi solo all’estetica, perché come hanno sottolineato Luisa Collina, professore ordinario di Design al Politecnico di Milano, e Francesca Murialdo, direttore di LaboMint, «Oggi al designer si richiedono competenze diverse e specifiche che poi concorrono alla buona riuscita di un progetto. Pertanto a loro si chiede non solo di fare un progetto come fatto tridimensionale, ma anche un progetto strategico che riesce a comunicare al consumatore qual è l’idea dell’azienda perché prodotti, consumatore e spazio sono i tre aspetti intorno a cui ruota l'esperienza, in un contesto in cui la merce diventa sempre più virtuale, il consumatore sempre più partecipativo e gli spazi sempre più contaminati». ■ 2


Meglio Bricolife Trasparenza e onestà

Il consorzio degli operatori indipendenti del fai da te BRICOLIFE Società Consortile Per Azioni Presidenza e Amministrazione Via Calamattia, 23 09134 Cagliari E-mail: presidenza@bricolife.it • Phone (+39) 070 520422 - 9090 • Fax (+39) 070 554456 Sede legale e Centro Operativo Commerciale Via f.lli Cairoli, 7 40055 Villanova di Castenaso (BO) E-mail: cocbologna@bricolife.it • Phone COC Bologna (+39) 051 780135 • Fax (+39) 051 6054292 bricolife.it


Mistery Client

in collaborazione con Interactive Market Research

Visita al pdv Bricoman di Carate Brianza Vero e proprio “fenomeno” del panorama distributivo del bricolage italiano, Bricoman è l’insegna del Gruppo Adeo che lavora sul territorio con 7 negozi. Il mistery è stato effettuato sul punto vendita di Carate Brianza (MB). l punto vendita è ubicato in via Marengo a Carate Brianza, nella provincia di Monza Brianza, ad un passo dalla Statale 36 conosciuta anche come Nuova Valassina. Il nostro visitatore misterioso era un giovane ragazzo di 24 anni, con capelli castano scuro, barba, corporatura esile e alto circa 170 cm. La visita è stata realizzata lo scorso 16 gennaio alle 10.40.

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Pdv e clima generale I negozi Bricoman, costruiti ex novo, dispongono sempre di un ampio parcheggio e anche questo di Carate non fa eccezione. Un plus non indifferente che, anche in caso di neve come per questa visita, è risultato ben accessibile e ordinato. Nulla da segnalare di negativo per

Chi è Interactive Market Research Costituita nel 1999 da un gruppo di professionisti del marketing e delle indagini di mercato sul consumatore, Interactive Market Research è stata la prima azienda di ricerche di mercato in Italia a focalizzare i propri piani di sviluppo sull’online e a portare avanti un vera e propria strategia di specializzazione, pur continuando a operare anche nelle indagini con metodologie tradizionali. Il team di Interactive si è formato e affinato negli anni per dare un valido supporto di ricerca professionale e di consulenza integrata al

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cliente, con competenze nell’ambito del marketing e della ricerca in ogni settore di mercato. L’esperienza decennale nel campo delle indagini consente a Interactive di rispondere a tutti i principali quesiti di marketing, coinvolgendo target diversi di consumatori e garantendo la rappresentatività del campione rispetto alla popolazione nazionale. www.interactive-mr.com Info: b.lagomarsino@interactive-mr.com


quanto riguarda la presenza di carrelli e cestini per la spesa, così come è risultata ottima la pulizia dei pavimenti e l’assenza di rifiuti e di polvere sugli scaffali. Anche i bagni si sono rivelati puliti anche se un po’ maleodoranti. Presente carta e sapone ma gli asciugamani elettrici risultavano spenti o non funzionanti. Rilevata la presenza di distributori automatici di bevande e snack. Entrando nel merito della valutazione del punto vendita, il negozio è grande, con molti prodotti ben disposti e facilmente individuabili. Il nostro visitatore non ha notato rotture di stock, inoltre solo in due corridoi è stata riscontrata la presen-

za di scatoloni su bancale e un muletto, apparentemente non in lavorazione. I volantini erano presenti ma non in bella vista, considerando che il visitatore li ha individuati su una cassa, solo dopo aver pagato. In generale si è riscontrata la tipica atmosfera del grande pdv di fai da

te. Assenza di musica, temperatura confortevole, odore generalmente piacevole. Vi è un grande corridoio centrale con dei cartelli che indicano i reparti in modo efficace. Tutti i dipendenti indossavano divise decorose e pulite, comprese scarpe antinfortunistiche. Solo le cassiere però indossavano il cartellino.

Servizio: valutazione addetto alla vendita

INFORMAZIONI GENERALI Punto vendita visitato: Bricoman, Via Marengo, 20841 Carate Brianza (MB). Data e ora della visita: 16 gennaio 2013, ore 10:40. Descrizione sintetica del punto vendita: punto vendita grande, con ampio parcheggio, situato in un grande fabbricato dove si trova solo il negozio stesso.

Dopo aver chiesto ad un dipendente nel corridoio centrale, il visitatore è stato introdotto all'addetto del reparto richiesto, che pur indossando una divisa pulita e decorosa, non indossava il cartellino. Il reparto dove è stata fatta la valutazione è quello dell’elettricità, dopo aver richiesto informazioni circa il possibile acquisto di una stufa elettrica. Al>>>>

Descrizione mistery client: ragazzo di 24 anni, capelli castano scuro, occhi azzurri, barba, 170 cm di altezza, corporatura esile.

Bri-


Mistery Client

PDV E CLIMA GENERALE

Voto medio 87,5

oltre 80%, molto positiva; 70-79,9%, positiva; 60-69,9% neutra; 50-59,9% negativa; ≤ 50% molto negativa

Il parcheggio era pulito e ordinato? (compatibilmente con le condizioni strutturali)?

100

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

Erano disponibili (all'esterno in prossimità dell'ingresso) carrelli e (all'interno) cestini per la spesa?

100

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

Il negozio era pulito?

100

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

Vi erano all'interno i bagni?

100

0 (no) - 100 (sì)

Vi erano all'interno del punto vendita distributori, macchinette per caffè/snack?

100

0 (no) - 100 (sì)

Il negozio era ordinato?

100

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

Il negozio era ben rifornito?

100

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

Erano disponibili i volantini all'ingresso?

0

0 (no) - 100 (sì)

I corridoi erano liberi da transpallet/piattaforme/scale non in utilizzo e da pallet/cartoni non in lavorazione?

75

0 (tutti i corridoi) - 25 (la maggior parte) - 50 (la metà) 75 (alcuni) - 100 (nessuno)

I dipendenti avevano il cartellino identificativo e indossavano divise pulite e decorose?

75

0 (nessun dipendente ok) - 25 (meno della metà) - 50 (la metà ok) 75 (la maggior parte ok) - 100 (tutti ok)

Avete ricevuto un cordiale saluto dai dipendenti con i quali avete avuto contatto visivo e nessun dipendente ha intenzionalmente evitato il vostro sguardo?

100

0 (per niente cordiale) 25 (poco) - 50 (sufficientemente) 75 (abbastanza) - 100 (molto)

A vostra richiesta di un prodotto/reparto, il personale vi ha direttamente accompagnato o indicato in modo chiaro direzione e posizione?

100

0 (per niente) - 25 (poco) 50 (così così) - 75 (abbastanza) 100 (molto)

100

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

100

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

Il dipendente vi ha salutato cordialmente e con contatto visivo?

75

0 (per niente cordiale) - 25 (poco) 50 (sufficiente) - 75 (abbastanza) 100 (molto)

INDIVIDUAZIONE DEL BISOGNO È stata effettuata un'analisi per comprendere il bisogno del cliente (es. tramite utilizzo di un numero congruo di domande)?

100

0 (per niente) - 25 (poco) 50 (così così) - 75 (abbastanza) 100 (molto)

Il dipendente ha ascoltato attivamente le richieste/specifiche?

100

0 (per niente) - 25 (poco) 50 (così così) - 75 (abbastanza) 100 (molto)

Viene compresa l'esatta richiesta e individuato il prodotto desiderato?

100

0 (per niente) - 25 (poco) 50 (così così) - 75 (abbastanza) 100 (molto)

SERVIZIO: VALUTAZIONE ADDETTO ALLA VENDITA LA PERSONA Il dipendente indossava divisa pulita e decorosa ed aveva il cartellino identificativo? APPROCCIO ATTIVO Il personale vi ha approcciato attivamente o, se impegnato con un altro cliente, alla prima occasione ha fatto intendere che vi avrebbe servito appena possibile?

PUNTEGGIO TOTALE

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SERVIZIO: VALUTAZIONE CASSE

Voto medio 100

oltre 80%, molto positiva; 70-79,9%, positiva; 60-69,9% neutra; 50-59,9% negativa; ≤ 50% molto negativa

ZONA CASSE Il dipendente (ad esclusione del gestore) indossava divisa pulita e decorosa?

100

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

Il dipendente aveva il cartellino identificativo?

100

0 (sì) 100 (no)

La zona casse era pulita e facilmente accessibile?

100

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

La postazione cassa era ordinata e non vi erano presenti borse, rifiuti, bottiglie o alimenti?

100

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

C'erano più di 3 clienti (spese) in coda nella cassa?

100

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

Il dipendente vi ha salutato cordialmente e con contatto visivo?

100

0 (per niente cordiale) - 25 (poco) 50 (suff.) - 75 (abbastanza) 100 (molto)

Vengono fornite risposte gentili alle domande poste dai clienti; l'atmosfera alle casse è cordiale?

100

0 (per niente) - 25 (poco) 50 (così così) - 75 (abbastanza) 100 (molto)

L'importo dovuto è stato esplicitato verbalmente con cortesia?

100

0 (no) 100 (sì)

Il resto è stato esplicitamente contato (o quantomeno è stato esplicitato il suo totale)?

100

0 (no) 100 (sì)

Vi è stato consegnato lo scontrino relativo ai vostri acquisti senza doverlo richiedere esplicitamente?

100

0 (no) 100 (sì)

100

0 (per niente cordiale) 25 (poco) - 50 (suff.) 75 (abbastanza) - 100 (molto)

APPROCCIO ATTIVO

PROCESSO DI CASSA E PAGAMENTO

CONGEDO Nel congedarsi il dipendente ha salutato e ringraziato con cortesia?

Voto medio 89,6

oltre 80%, molto positiva; 70-79,9%, positiva; 60-69,9% neutra; 50-59,9% negativa; ≤ 50% molto negativa

PRESENTAZIONE PRODOTTO E VENDITA Il prodotto (o un suo campione) è stato presentato fisicamente?

100

0 (no) - 50 (presentati un solo prodotto/campione) 100 (presentata l'intera gamma)

Il repartista ha specificato e descritto sufficientemente le qualità del prodotto?

100

0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

La conversazione è stata di facile comprensione ed eventuali termini tecnici sono stati spiegati?

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Il dipendente ha con determinazione e competenza tentato di concludere la vendita?

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0 (insuff.) - 25 (scarso) 50 (suff.) - 75 (buono) - 100 (ottimo)

Sono stati offerti ed eventualmente presentati prodotti complementari?

0

0 (no) - 50 (offerti ma non presentati) - 100 (sì)

CONGEDO Nel congedarsi il dipendente ha salutato con cortesia?

100

Media punteggi di sezione 92,4

0 (per niente cordiale) - 25 (poco) 50 (suff.) - 75 (abbastanza) 100 (molto)

oltre 80%, molto positiva; 70-79,9%, positiva; 60-69,9% neutra; 50-59,9% negativa; ≤ 50% molto negativa

BricoMagazine 51


Mistery Client l’approccio iniziale, l’addetto alla vendita ha incrociato lo sguardo del cliente e, siccome impegnato, gli ha fatto cenno di attendere per poi chiederne le necessità. L’approccio iniziale è stato realizzato con gentilezza, è stato stabilito un contatto visivo ma senza sorriso. Si è dimostrato attento nell’ascoltare le esigenze del visitatore che gli ha espresso la motivazione di acquisto: riscaldare una stanza con una stufa elettrica.

Presentazione prodotto e vendita Il commesso ha domandato le dimensioni della stanza e poi ha consigliato un modello, motivandone la scelta. Poi ha mostrato al cliente l’intero scaffale, consigliando due modelli in modo chiaro e deciso, e non si è allontanato finchè il cliente non ha ringraziato dicendo che ci avrebbe pensato. Non ha suggerito prodotti complementari, poi il commesso ha salutato con cortesia ma sempre senza sorridere. In ogni caso, il repartista si è dimostrato competente ed efficace. L'unico appunto è sull'atteggiamento un po' “svogliato”.

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BricoMagazine

Ma il servizio prestato ha portato in ogni caso ottimi risultati.

Servizio: valutazione casse Una volta arrivato alla barriera casse il nostro visitatore misterioso ha trovato ad attenderlo una cassiera con divisa pulita, decorosa e con cartellino identificativo. Pulita e in ordine anche la postazione casse, peraltro facilmente accessibile. Poche le persone in cassa - 2 all’arrivo e 3 alla fine del pagamento -. La cassiera ha accolto il cliente con gentilezza e un sorriso. L’importo è stato esplicitato verbalmente e lo scontrino è stato consegnato insieme al resto. Nel congedarsi il cliente è stato salutato con cordialità. Unica nota da segnalare: quando il visitatore misterioso è arrivato in cassa il cliente precedente aveva bisogno della fattura che gli è stata compilata in cassa. Questo ha rallentato la procedura, nonostante la cassiera abbia lavorato celermente. Probabilmente se la fattura venisse emessa dal box informazioni si assicurerebbe una maggiore scorrevolezza della clientela in cassa. ■



Intervista

di Giulia Arrigoni

Più formazione, più cultura e coraggio nella sperimentazione Il presente e il futuro del commercio italiano visto da Davide Cavalieri, di Cavalieri Retailing, che nel bricolage vede grandi opportunità. A patto di sperimentare.

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BricoMagazine

avalieri Retailing è una società di consulenza operativa specializzata nei settori retail e sales marketing dal 1989. Attualmente la struttura conta una ventina di consulenti, due sedi a Torino e, da gennaio, il nuovo ufficio a Shangai. BricoMagazine ha incontrato Davide Cavalieri, titolare della società. Una lunga e interessante visione sulla situazione del commercio in Italia e i suoi auspicabili sviluppi. Perché la Cina? In Cina tutto si sta sviluppando molto velocemente ma i cinesi mancano di know how, ad esempio non esiste la cultura di prodotto. Da una parte il personale addetto alla vendita che non ha idea di cosa sta vendendo e come proporlo, dall’altra l’acquirente che prende il prodotto, ma non ha la minima idea dello studio che c’è dietro ad esso. E’ un fatto generazionale, dai 50 in giù non esiste, come da noi, una cultura strutturata dei consumi. Nei negozi troviamo un’elevatissima disponibilità, che si ferma alla consegna del prodotto. Se il cliente chiede approfondimenti o pone quesiti non sanno come affrontarli. È una bellissima sfida. Sì, una bellissima sfida che va ad integrare un’esperienza con il retail

C


Il “nodo” irrisolto delle risorse umane Entriamo nel merito del personale di vendita, della formazione, ecc… E’ un elemento fondamentale, per tutti i canali di vendita, dal discount, dove il costo del personale è intorno al 4%, al settore lusso dove l’incidenza arriva anche al 25%; talmente fondamentale che può comportare un delta di fatturato fino al 30%. Cavalieri Retailing ha una vera e propria specializzazione in tal senso, occupandosi della formazione in tutti i suoi aspetti fino all’elearning, uno strumento che sempre più potrà essere utilizzato dal retail che, storicamente, ha difficoltà a spostare il personale. La formazione è un investimento prezioso, certo è che poi non va sprecato utilizzando il personale prevalentemente per caricare scaffali. In relazione a questo tema, qual è mediamente la sensibilità del retailer italiano? Sul dichiarato tanto, ma sul realizzato pochissimo. Perché? In Italia non esiste una vera e propria cultura del personale, non esiste una scuola dedicata al commercio e alla formazione delle persone che ci

Non si può pensare che formazione significhi dedicare 23 giornate ogni 4/5 anni. Se andiamo in Francia si fanno, come minimo, 5-6 giornate all’anno!

molto importante. Ad oggi abbiamo lavorato con circa 250 insegne in tutti i settori e fra questi il bricolage, da Leroy Merlin a Castorama. Tanti settori diversi e quindi tanti negozi diversi. E tirando le somme? Cosa vedete? Vediamo che c’è ancora molto da fare e che il cliente è ancora molto lontano dall’essere messo al centro dell’attenzione. Oggi, poi, è ancora più difficile perché chi entra da Gucci è lo stesso che il giorno dopo entra da Zara e poi ancora da Leroy Merlin. Se non si riesce ad adattarsi a questo modello di comportamento, il rischio di essere dispersivi è elevato. Ci sono molti negozi e formati a disposizione, ma molti di essi sono “generici”, nel senso che non hanno una caratteristica distintiva e, di conseguenza, il cliente li visita senza entusiasmo. Per anni abbiamo vissuto nella logica del riempimento degli scaffali, ma il prodotto non è niente se non racconti e spieghi l’utilizzo che puoi farne. Cosa proponete in tal senso? Per noi il processo di retail è fatto di molteplici aspetti. Il contenuto, quindi l’offerta, la gamma dei prodotti; poi le promozioni, l’aspetto esperienziale, il negozio, il concept store e gli strumenti multisensoriali – pensiamo al profumo, alla musica, all’esperienza tattile. Recentemente abbiamo aperto una divisione, un’area di studio multisensoriale con l’utilizzo di profumi, in collaborazione con Grasse, in Francia, e suoni. La prima sperimentazione ha coinvolto Nike: per il lancio di una street shoes abbiamo riprodotto, in un negozio, una strada, utilizzando il profumo dell’asfalto, per evocare nel cliente l’atmosfera e l’esperienza specifica. Infine, l’ultimo punto, quello più delicato e quello di cui, in Italia, siamo più carenti, la risorsa umana.

lavorano. Basti pensare che anche la Facoltà di Economia e Commercio è diventata “solo” la Facoltà di Economia. L’errore che è che si dà tutto per scontato, dal titolare del singolo negozio, ai giovani commessi che pensano a quel lavoro solo come temporaneo, in attesa di qualcosa di meglio. Ora i tempi sono cambiati e se fino a qualche anno fa l’approssimazione poteva bastare, ora non più e i dati si vedono. I numeri Ascom delle chiusure sono spaventosi, si parla di 10-15 negozi al giorno. Quindi, parliamo di un “esercito” di autodidatti poco preparati ad affrontare questa crisi? Il management italiano ha competenze molto basse anche perché ha imparato lavorando e non è abituato a contestualizzare, così, spesso, pur cambiando azienda continua a replicare gli stessi comportamenti manageriali. Una situazione spesso generata anche dalla “storica” mancanza di deleghe che sconta l’azienda italiana dove l’imprenditore tende a centralizzare tutti gli aspetti aziendali e a trattare i propri manager come meri esecutori. Ed è anche uno dei motivi per cui la formazione in Italia conta investimenti contenuti? Direi di sì, ed è un errore gravissimo. Non si può pensare che formazione significhi dedicare 2-3 giornate ogni 4/5 anni. In molti anni di lavoro noi avremo formato quasi 20 mila persone, e molti loro, già avanti con gli anni e con il lavoro, erano alla loro prima esperienza formativa. Se andiamo in Francia si fanno, come minimo, 5-6 giornate all’anno! In 25 anni di lavoro ci sono stati miglioramenti in questo ambito? Sì, anche se in modo del tutto occasionale e in tempi di crisi stiamo notando addirittura una leggera contrazione negli investimenti. >>>>

BricoMagazine 55


Intervista

Bricolage e cliente Nel bricolage ci sono stati esempi positivi in tal senso? Impossibile non citare Castorama Italia, che aveva un direttore del personale che arrivava da Auchan e che aveva ben chiara l’importanza della formazione. Non è un caso che una volta uscita dall’Italia, i suoi manager abbiano trovato impiego in tutte le altre catene. Quali sono gli aspetti più consueti e quelli più importanti nella formazione? Se dovessimo segmentare la formazione potremmo individuare 5 macroaree. La formazione obbligatoria, ovvero quella relativa alle normative, come ad esempio la 626; la formazione di prodotto; la formazione sulle tecniche di vendita, quindi sulla gestione del cliente e tutte le dinamiche legate all’interazione; la formazione manageriale per la gestione del punto vendita e del personale; infine, l’ultima, quella legata agli aspetti visivi del negozio, il visual per

intenderci. Direi che l’aspetto più frequente nei distributori è legato alla formazione di prodotto, fatta dall’azienda e, quindi, senza costi. La lacuna formativa di base in che modo si riflette sul cliente? E in che misura tutto questo si confronta con una crisi economica che è molto più lunga di quanto gli esperti avevano previsto? In passato il cliente non era particolarmente informato sul prodotto ma, oggi, non è più così, e internet ha fortemente influenzato questo processo. Inoltre, anche se siamo in crisi, ormai il consumatore si è abituato ad un certo livello di consumi, non ci vuole rinunciare e cerca di ottimizzare stando molto attento. La malizia del consumatore è veramente cambiata. Quanto è positivo tutto ciò? È positivo se dall’altra parte riesci a gestire il cambiamento, ma diventa negativo perchè rischi di subirlo. E in questo momento? Lo stiamo subendo e molte catene in

modo importante. Tuttavia è anche una grande opportunità per il commercio, perché se è vero che il consumatore è più informato, è altrettanto vero che è più confuso. La capacità dell’addetto vendita è quella di far parlare il cliente, capirne le necessità, consigliare il prodotto più idoneo e indirizzarlo al meglio con quelle informazioni aggiuntive che un commesso deve necessariamente avere.

Trasformazioni in atto del retail italiano Che tipo di visione avete per il futuro? E come si può adattare nel settore brico questo ragionamento? Intanto, una riduzione dell’offerta, facendo chiarezza sia per il cliente ma anche per il personale di vendita. Non ha senso avere 14 referenze di uno stesso articolo e magari 4 che hanno una differenza di prezzo di 1 euro. Meglio utilizzare quelle risorse per sperimentare di più. In questo senso le logiche di category da una parte e le private label dall’altra sono ancora attuali? Sì, diciamo che sono da aggiornare. In che modo? Il category oggi dovrebbe essere più sfruttato. Un esempio è l’esperienza Leroy Merlin nel settore bagno – con l’architetto a disposizione per i progetti – che è interessante e da affinare. La logica del category “spinto” è importante nel bricolage, anche perché la maggior parte dei clienti che entra in un centro brico è lì per una necessità, come quando va in farmacia. Ecco una grande opportunità: nel momento in cui il cliente entra per un motivo specifico io, retailer, devo conquistarlo su altri 300 argomenti. Come? Facendogli vivere delle esperienze, costruendo mondi che siano raccontati in modo diverso, toccando l’aspetto più emozionale. >>>>

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BricoMagazine


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Intervista

Il vero commercio? A “ciclo continuo” Prima abbiamo parlato di category e se dico private label? Le private label hanno ancora un valore di crescita molto importante in Italia, ma è chiaro che è un segmento che va strutturato. Perché non è sufficiente mettere la propria etichetta di distributori o un marchio fantasia su un trapano. Le PL sottendono ad un progetto molto preciso e articolato. Ci sono due scuole di pensiero in questo senso. La strada dei marchi fantasia e l’utilizzo del brand d’insegna. Cavalieri Retailing cosa ne pensa? È una scelta molto soggettiva per58

BricoMagazine

Il bricolage ha un grande vantaggio da sfruttare: la connessione. Perché quando si fa intervento di manutenzione o riparazione, si connettono più settori e quindi credo sia necessario lavorare sulle logiche di trasversalità delle competenze.

Un aspetto quasi assente nei nostri negozi bricolage… Perché prevale la logica di riempire gli scaffali che soddisfa il solo consumo razionale. Spesso però le insegne del bricolage adducono difficoltà nell’organizzazione e nei costi. Che ne pensa? E’ vero e lo capisco, ma è altrettanto vero che il modo di pensare della distribuzione moderna è sempre industrializzato e, in taluni casi, frena la sperimentazione. Se, al contrario, riesco a sfruttare la logica di rendere più artigianale una determinata porzione di spazio, lo posso far rendere moltissimo. Manca ancora il concetto di clusterizzazione, di segmentazione. Perché manca? Ancora una volta è un problema di cultura. Ci devi lavorare, devi progettarlo, il primo anno magari non andrà bene, il secondo anno lo devi costruire sull’esperienza del primo anno. Oggi, invece, si tenta un esperimento e, se non funziona, si abbandona senza una vera analisi dei motivi e degli errori. Credo che si ragioni troppo spesso a breve termine.

ché dipende molto dalla strategia aziendale. Personalmente sono dell’idea che se si fanno le cose per bene, il marchio d’insegna va speso perché valorizza. È come un timbro di garanzia. Quanto è elevata la consapevolezza della forza del proprio marchio nel commercio italiano? Apparentemente abbastanza, ma nella realtà dei fatti non più di tanto, basti guardare l’attenzione riservata al post vendita. Il vero commercio dovrebbe essere un ciclo continuo d’informazioni, dove la vendita è solo una delle fasi e il marchio ha un grande significato se crea questo concetto di continuità. Un esempio di come non si sfruttino queste opportunità? Le carte fedeltà. Tutti a farle ma pochi a gestirle per davvero per riorientare microstrategie.

Fine dei grandi formati? E nel brico? Rispetto ad altri comparti, qual è la situazione della moderna distribuzione del bricolage?

Attualmente non sembra essere un canale dei più evoluti ma uno di quelli con maggiore potenziale, anche se al momento non vedo molta innovazione, almeno quella che si vedeva fino a 4/5 anni fa. E’ necessaria una maggiore attenzione alla ricerca e allo sviluppo, inoltre il bricolage ha un grande vantaggio da sfruttare: la connessione. Perché quando si fa intervento di manutenzione o riparazione, fatalmente si connettono più settori e quindi credo sia necessario lavorare sulle logiche di trasversalità delle competenze. Le grandi insegne multinazionali potrebbero avere maggiori opportunità per mettere in pratica questi concetti? Dipende, il grande problema delle multinazionali è che le filiali sono, spesso, esecutrici passive e non possono prendere molte iniziative e fare sperimentazione. Per questo credo possa essere una grande opportunità per le aziende italiane, anche se piccole. Quali sono le tendenze più significative nel commercio? Sicuramente la multicanalità e la logica del personal shopper, ovvero la possibilità di essere seguito, di avere lo specialista a casa tua che ti dà una mano per scegliere la migliore soluzione. La crisi dei grandi formati colpirà tutti? Direi di sì, la logica dei grandi formati non sta pagando e non potranno che ridursi, anche nel brico. La resistenza all’esperienza di acquisto in uno spazio grande è effettivamente troppo faticosa, nel senso che la gente non ha voglia di stare ore e ore in un posto. Il futuro potrebbe essere testimone della nascita di spazi più piccoli, “monoformato”, a tema, magari collegati tra loro da aree dedicate al relax, alla ristorazione o ai bambini. ■



Visitati per voi

Mondobrico Casale Monferrato Abbiamo visitato per voi il nuovo centro Mondobrico di Casale Monferrato, il 6° dell’insegna. Il centro bricolage - 2.500 mq - occupa una costruzione nuova, molto luminosa, interamente progettata e costruita proseguendo lo stile dell’insegna. o scorso 26 novembre Mondobrico ha aperto il suo 6° punto vendita a Casale Monferrato. Ottima la posizione, alle porte della città e immediatamente nei pressi dello svincolo autostradale, con una viabilità interamente rifatta, come spesso accade, a carico del retailer. Il punto vendita occupa una superficie di 2.500 mq di vendita, con quattro casse e un totale di 15 addetti interni e 3 esterni per la formazione. Il direttore è Roberto Biglia. Il centro bricolage occupa una costruzione nuova, molto luminosa, interamente progettata e costruita proseguendo lo stile Mondobrico, pur se con alcune variazioni. Per il progetto è stato chiamato lo studio

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Se-Arch Progetti dell’arch. Domenico Catrambone, già coinvolto da Esselunga. “Il terreno è stato acquistato oltre due anni fa, poi il cantiere è partito

a marzo – spiega Paolo Cesaretto, titolare di Mondobrico -. La struttura è nuovissima ed abbiamo deciso di affidare i lavori all’architetto Catrambone, che ci ha aiutato

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La realizzazione e i costi Il totale dell’investimento per la costruzione del nuovo punto vendita Mondobrico di Casale Monferrato è stato di 6,5 milioni di euro, comprensivi di spese complessive di costruzione, allestimento, fornitori. Di questi la viabilità – del tutto rinnovata e che parte dall’uscita dell’autostrada fino al punto vendita e nella direzione contraria – è costata ben 500 mila euro. L’area espositiva è di 2500 mq e il magazzino si estende su 800/850 mq. E’ previsto, inoltre, l’ampliamento - già in fase di realizzazione - di 300/350 mq aggiuntivi all’area espositiva esistente. L’edificio è dotato di pannelli fotovoltaici sul tetto e riscaldamento geotermico. All’interno - immediatamente adiacente all’ingresso - è stato inserito un esempio di digital signage, in collaborazione con alcune aziende fornitrici.

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1. Il fronte esterno nel nuovo negozio con la vetrina progettata dall’arch. Carbone. 2. Paolo Cesaretto (a sinistra) e il direttore del negozio Roberto Biglia. 3. La zona dedicata all’arredamento conta uno spazio di 250 mq di esposizione. 4. L’arredo presenta un assortimento di livello medio-alto ed posizionato in vetrina. 5. Nella costruzione del nuovo negozio, una nota di merito va alle toilette, confortevoli e di aspetto decisamente gradevole. Un elemento solitamente trascurato dalle insegne del bricolage.

nel realizzare una struttura davvero importante, in tutti i suoi aspetti, anche i minimi particolari”. Dall’inaugurazione i risultati di affluenza e di vendita sono positivi. “La posizione è ottima – continua Cesaretto – e sulla strada adiacente passano oltre 8 mila veicoli al giorno”. Per l’apertura, oltre ai consueti volantini, alle cosiddette vele e stampa e radio locali, sono stati distribuiti – nei primi 10 giorni – buoni benzina ai clienti che raggiungevano i 100 euro di spesa. Nel bacino d’utenza di pertinenza l’unico concorrente su Casale 3

Monferrato è rappresentato da Self, mentre troviamo Dottor Brico – sempre Gruppo Self – nella vicina Villanova.

La visita in negozio L’esterno riprende lo stile degli altri punti vendita, pur se con un’importante variazione: la vetrina, che sporge rispetto alla struttura. Inoltre il parcheggio prevede un’area al piano e un parcheggio interrato di ben 1800 mq, con ascensori a vista, per un totale di 150 posti auto. All’interno il negozio si presenta molto ben illuminato, aiutato anche dal fronte vetrina che veicola all’interno molta luce. I 2500 mq di esposizione ripresentano l’assortimento peculiare di Mondobrico che, oltre alle merceologie più classicamente identificate con il bricolage, propone anche una selezione di articoli inseriti in assortimento per soddisfare la domanda locale. Tuttavia la novità più visibile è rappresentata dall’area dedicata all’arredamento (circa 250 mq), con un assortimento di livello medioalto che va ad occupare la zona a destra adiacente l’ingresso, con vetrina sull’esterno. >>>>

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BricoMagazine 61


Visitati per voi 6

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“I mobiletti multiuso ci sono qui, come in tutti gli altri centri brico continua Paolo Cesaretto -, tuttavia qui abbiamo voluto offrire una selezione di mobili diversa e di maggior valore, anche per dare un’immagine diversa rispetto agli altri. E questa è una novità rispetto agli altri negozi dell’insegna. Proseguiamo con la nostra politica commerciale che va verso l’home center, migliorando la qualità del prodotto. Una scelta fatta per uscire dalla bagarre del basso prezzo che oggi non soddisfa più il cliente. L’interesse suscitato dalla nostra esposizione, ci conforta positivamente per la scelta fatta”. Due i punti di forza sui quali si è 9

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6. L’area promozionale trova spazio anche nel corridoio centrale. 7. La luminosissima barriera casse. 8. Uno “strumento di marketing” che deriva dall’esperienza nell’alimentare: i carrelli per bambini. 9. Forte la visibilità del prodotto di marca.

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Visitati per voi 10

concentrata la proprietà nel definire il punto vendita: un ulteriore passo verso la femminilizzazione dell’esposizione – target nel quale la proprietà individua l’assoluta centralità

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negli acquisti - e il rafforzamento del settore pet food. Naturalmente rimane invariata e molto accentuata anche la parte tecnica con un reparto dedicato agli elettroutensili e al12

10. 11. Il primo esempio di digital signage in un centro bricolage. 12 Il negozio presenta un ampio reparto dedicato al legno, con annesso servizio di taglio. 13. Il reparto illuminazione presenta due modalità espositive differenti.

l’utensileria manuale molto ben evidenziati. Il punto vendita è aperto con orario continuato, mentre la domenica osserva una pausa dalle 12,30 alle 14,30. “Avendo la possibilità, abbiamo deciso di tenere aperto la domenica. Crediamo sia una scelta conveniente, soprattutto in un momento così critico per i consumi – conclude Paolo Cesaretto -. Molte persone hanno solo la domenica per svolgere certe attività e se gli offri la possibilità di fare acquisti nel tuo negozio, soddisfi una loro necessità e fidelizzi. Dopo aver sperimentato su tutti i negozi della rete, ci siamo resi conto che i risultati ci sono e si riesce a vendere qualcosa in più”. ■

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ili Disponibzo da Mar 2013


News Attualità

di Giulia Arrigoni

Sostenibilità, a lezione con Leroy Merlin Leroy Merlin porta il “fai da te” nelle scuole italiane: 1220 studenti coinvolti in tre diversi progetti pilota realizzati in collaborazione con Koinè, Fondazione Sodalitas e PEFC Italia. a realizzazione di uno stagno didattico nel giardino della scuola, lo sviluppo di un progetto di CSR per migliorare l’habitat della propria città e una passeggiata educativa nei boschi di legno certificato della Val Chisone, sono solo alcune delle attività al centro dei tre progetti educativi partiti da poche settimane e ideati da Leroy Merlin in collaborazione con gli enti locali, Koinè Cooperativa Sociale Onlus, Fondazione Sodalitas e PEFC Italia. 61 classi delle scuole primarie e secondarie della Lombardia e del Piemonte per un totale di 1220 studenti saranno i protagonisti delle iniziative incen-

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trate sull’educazione al vivere sostenibile e al “saper fare” rispettando l’ambiente. “Leroy Merlin si fa promotore della cultura della sostenibilità organizzando percorsi didattici nelle scuole attraverso la collaborazione dei nostri punti vendita d’Italia, degli istituti e degli enti territoriali – spiega Eric Dewitte direttore Supply Chain e responsabile dello Sviluppo Sostenibilie di Leroy Merlin Italia –. Oggi entrano nel vivo i tre progetti pilota, che si propongono di spiegare e far confrontare i ragazzi con la biodiversità, il riciclo, il risparmio energetico e la gestione forestale sostenibile”.

I progetti Io scelgo sostenibile. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Leroy Merlin e Koinè Cooperativa Sociale Onlus. Si tratta di tre percorsi educativi – il fai da te e il riutilizzo, la caccia agli sprechi, la cura del microhabitat a casa e a scuola – studiati per i ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado della provincia di Milano. Momenti di educazione in aula e in negozio si alternano con l’obiettivo di insegnare il “fai da te” sostenibile agli studenti e far realizzare progetti concreti come: panchine per la scuola, cestoni per la raccolta differenziata o ancora, realizzare un orto didattico, giardino delle farfalle, casette nido per educare alla biodiversità. In particolare, protagonisti di questa iniziativa, sono 53 classi per un totale di 17 scuole coinvolte nei Comuni di pertinenza dei negozi di Baranzate, Nova Milanese, Montebello, Pantigliate, Seriate, Lissone. I giovani per il territorio. L’attività, frutto della collaborazione tra Leroy Merlin e Fondazione Sodalitas, si rivolge alle scuole superiori della provincia di Milano. L’obiettivo è invitare gli studenti a realizzare un progetto di CSR ad hoc per il proprio territorio che abbia come tema centrale l’habitat e la riqualificazione territoriale. Il per-


corso formativo prevede una parte in aula per l’introduzione alle tematiche della responsabilità sociale d’impresa e una parte attiva di analisi del territorio, in cui gli studenti si interfacciano con differenti interlocutori (enti locali, cittadinanza, imprese) per individuare l’opera che può migliorare la propria città. Una giuria composta da rappresentanti di Fondazione Sodalitas, Leroy Merlin e degli Istituti Scolastici di riferimento sceglierà infine il progetto vincitore che verrà realizzato grazie al sostegno di Leroy Merlin. A contendersi lo scettro sono 60 studenti di 3 scuole nei Comuni di pertinenza dei punti vendita di Carugate, Baranzate e Rozzano. Conosciamo e compensiamo i nostri impatti. Infine, dall’ulterio-

re collaborazione con Fondazione Sodalitas e PEFC è nato un percorso per le scuole secondarie di primo grado con l’obiettivo di coinvolgere studenti e insegnanti in un percorso mirato alla conoscenza del legno e della sua origine. È prevista un’introduzione in aula sui cambiamenti climatici e un’esperienza diretta in un bosco di legno della Val Chisone (TO) da cui deriva legname tracciato e certificato. Ai ragazzi della scuola media statale Nicoli di Settimo Torinese (TO) sarà proposto un percorso di sensibilizzazione al fine di conoscere e poter calcolare in maniera coinvolgente e diretta alcuni impatti ambientali: perfomance dell’Istituto scolastico (energia, gas, emissioni di gas a effetto serra), utilizzo dell’acqua, trattamento

dei rifiuti, trasporti. Oltre a questi nuovi progetti continua la collaborazione con CinemAmbiente che, per la prima volta, porta i film a tematica ambientale all’interno delle scuole attraverso internet. Leroy Merlin ha messo a disposizione 3 abbonamenti per ciascuno dei suoi 47 negozi da distribuire ad altrettante scuole del territorio, creando una rete di “Edu-entertainment” che passa dai negozi di Leroy Merlin alle aule scolastiche. Questi progetti rientrano in un più ampio programma di attività che Leroy Merlin sta mettendo in campo al fine di accrescere la cultura della sostenibilità, perché c’è la forte convinzione che informazione ed educazione siano la base per poter attuare un reale cambiamento per il nostro habitat. ■

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Affiliazioni

di Raffaella Còndina

Il franchising del bricolage in Belgio Il Belgio è da sempre un’area che “gravita” intorno alla Francia per quanto riguarda il franchising, sia per ragioni geografiche sia per ragioni legate alla storia del franchising di cui è stato Paese precursore della formula in Europa. l sistema franchising in Belgio conta circa un centinaio di catene per circa 3.500 affiliati, 30.000 dipendenti/collaboratori, una cifra d’affari di 2.4 miliardi di euro ed è il 6% del commercio al dettaglio su scala nazionale (stime della associazione belga del franchising, la FBF). Il bricolage è rappresentato da marchi di provenienza francese, come Mr. Bricolage, e marchi locali con un forte radicamento, come Brico, che oggi annovera anche il marchio BricoCity.

I

Brico e BricoCity Per quanto riguarda la catena Brico, l’azienda nasce nel 1973 con un magazzino a Schoten; in pochi anni, le referenze passano dal bricolage al giardinaggio sino alla decorazione di interni ed esterni, arrivando alle 50.000 referenze di oggi che vengono proposte nei 133 punti vendita del gruppo, di cui 80 sono in franchising e 53 sono diretti. L’azienda inizia lo sviluppo franchising nel 1978: ad oggi, circa il 60% dei punti vendita Brico sono in franchising; negli anni, si aggiunge l’insegna di prossimità BricoCity che annovera il 100% dei punti vendita in franchising. L’insegna Brico prevede una superficie di almeno 4.000 metri quadri per un investimento che può andare da circa 700.000 68

BricoMagazine

euro a 1.7 milioni di euro a seconda che il magazzino sia esistente o da costruire; l’azienda richiede un capitale personale iniziale di almeno 150.000 euro, a cui aggiungere le linee di finanziamento. L’insegna BricoCity nasce nel 2006, e propone un concept basato sull’elemento della prossimità e della semplificazione dell’offerta in funzione degli acquisti di chi, in centro città, gravita all’incirca entro un chilometro dal negozio - per ragioni abitative o di lavoro -, e quindi può fare i propri acquisti muovendosi a piedi; si tratta di un concept di “self-service shopping” coadiuvato da consigli specializzati su richiesta e/o a mezzo delle indicazioni presenti anche sul sito del gruppo. Il punto vendita ha una superficie che va dai 350 ai

550 metri quadrati, deve trovarsi in un quartiere commerciale preferibilmente accanto ad un negozio di alimentari/superette, nel quale si possa individuare una popolazione di almeno 20.000 abitanti entro un raggio di 1 chilometro e in una via di rilievo e di forte passaggio, con un monitoraggio attento anche della concorrenza presente in zona. La scelta di condividere il marchio “di base”, ovvero di creare una seconda insegna di fatto derivata dalla prima, permette delle economie di scopo importanti sia sotto il profilo della forza del marchio sia sotto il profilo degli investimenti in comunicazione ed in fidelizzazione, ivi compresi gli investimenti a carattere “tecnico-commerciale”, quali quelli di consulenza al cliente a mezzo del


sito del gruppo; l’azienda è poi particolarmente attiva nei programmi di fidelizzazione e di consulenzasupporto al cliente ma con strumenti che hanno un impatto relativamente basso sul totale degli investimenti in comunicazione: ha all’attivo la carta fedeltà Brico Discount e ha creato delle “Bricofiches” ovvero manuali sintetici per argomenti su come, ad esempio, posare il parquet nonché per molte altre utilità applicative con sezioni che vanno dalle definizioni ai prodotti alla fase di preparazione sino alle diverse fasi di esecuzione e controllo. Sostanzialmente, il gruppo ha optato per un sistema “integrato” ed omogeneo di codifica non soltanto del know-how franchising (che va dalla casa-madre ai punti vendita per la gestione dei magazzini) ma anche del know-how per il cliente (dal sito e/o dal punto vendita al cliente) che rappresenta un canale di informazione e formazione completo e sempre disponibile e consultabile anche per chi non è cliente, anche con effetto di attrazione verso i punti vendita della rete. Quest’ultimo è un fortissimo punto competitivo per la rete in franchising, perché per l’imprenditore che sceglie l’insegna sono prioritari gli strumenti che attirano clientela presso il negozio rispetto a

quelli che permettono di fidelizzarla, e questa leva di competitività può spostare la preferenza di un potenziale affiliato da una insegna all’altra. Effettivamente gli elementi per rendere competitiva un’insegna in termini di nuovi contratti sono sempre più spesso nell’area della forza competitiva e di attrattività del gruppo (misurabile, come con i programmi di web marketing e/o couponing) piuttosto che nella disponibilità di elementi di composizione dell’offerta e della costruzione dei prezzi, che gli imprenditori locali riconoscono anche ai gruppi di acquisto quale valore aggiunto. La forza di un’insegna oggi viene “misurata” dal potenziale affiliato rispetto alla quota di fatturato che ritiene di poter raggiungere grazie alla forza del marchio (in termini concreti per numero clienti conquistati) che non potrebbe raggiungere se operasse da solo.

Hubo Hubo, con 126 punti vendita di superficie tra i 2.000 ed i 3.000 metri quadri ed un’offerta di 25.000 referenze, è la seconda rete belga nel franchising del bricolage. I magazzini del gruppo sono ubicati fuori dalle zone centrali, sulle principali arterie di scorrimento, ed aderiscono alle iniziative promo-

zionali di rete quali la carta acquisti (Carte Bonus). Dal 2006 Hubo fa parte del gruppo d’acquisto internazionale Bricoalliance. Per l’avvio di un nuovo punto vendita all’affiliato viene richiesto di disporre di un capitale iniziale proprio tra i 200.000 ed i 250.000 euro, mentre l’investimento complessivo è di 800.000 euro, e la gestione diretta del proprio magazzino; vengono valutate anche le candidature di magazzini specializzati in bricolage già attivi che intendano passare sotto l’insegna Hubo. La casa-madre offre l’assistenza per la ricerca e l’individuazione della struttura adatta ad installarvi il magazzino a marchio Hubo, l’assistenza per l’ottenimento dei permessi necessari, l’assistenza completa per l’allestimento del negozio, il sostegno pubblicitario in particolare mediante il circuito di inoltro di depliant che vengono distribuiti a 2, 5 milioni di famiglie in tutto il Belgio, la presenza di un manager regionale, la centrale acquisti ed il sistema di cassa integrato multipoint. Il particolare accento di Hubo sulla problematica della selezione e gestione dei fornitori, delle condizioni di acquisto, nonché il modello integrato magazzino centrale - magazzini periferici software - casse che evita rotture di stock ed ottimizza i flussi, fa dell’insegna un referente in tema di competitività per efficienza di filiera; la presenza ormai ampia e capillare sul territorio ne aiuta la forza commerciale e la difende dai potenziali entranti; tuttavia, ai fini del franchising servirebbe una maggiore caratterizzazione in termini di servizio e di contenuti esclusivi nonché attrattivi per la clientela finale (la carta fedeltà è importante ma non è un contenuto che si possa considerare esclusivo >>>>

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Affiliazioni in termini di affiliazione). Si rivela ottima, ovvero altamente competitiva, la piattaforma d’acquisto.

Gamma Molto più orientata al servizio si rivela l’insegna Gamma, che conta 83 punti vendita visitati ogni settimana da 160.000 clienti e circa 1.000 collaboratori. Il gruppo è orientato al servizio al cliente quale fornitore di soluzioni ai problemi, e già a partire dal sito è possibile definire, mediante una piattaforma interattiva strutturata con i diversi casi di intervento e le caratteristiche tecniche, il piano di lavoro a partire dalla individuazione e scelta dei prodotti adatti al caso. L’orientamento al servizio s’individua anche nelle regole di affiliazione, che permettono all’affiliato tanto di gestire direttamente il punto vendita tanto, se preferisce, essere un puro investitore e designare i propri store manager e/o aprire più punti affiliati. La pietra miliare del gruppo è il servizio al cliente, ed in questo senso vengono definiti anche i servizi centrali agli affiliati, ivi inclusa la formazione, nonché la gestione della piattaforma acquisti e del magazzino centrale, nonostante in ogni caso la competenza dell’azienda sia assolutamente solida e consolidata nel tempo nell’ambito del bricolage (la storia dell’azienda parte dagli anni ’70 ed ha una evoluzione nel tempo ma sempre basata sulla specializzazione nel bricolage). La rete è estesa anche in altri Paesi, e la dimensione internazio-

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BricoMagazine

nale ha certamente contribuito negli anni alla cultura di marketing e di gestione del cliente; tra le iniziative più apprezzate, annoveriamo la Carte Cadeau che ha carattere di circuito tra i punti vendita.

Mr. Bricolage Mr. Bricolage in Belgio annovera 38 punti vendita, e sotto il profilo dell’offerta franchising si situa tra l’efficienza di filiera e la cultura di marketing dell’insegna che premia il servizio al cliente, sia privato che professionale (l’insegna parla di concept che va “al cuore della casa” ed “al cuore dei mestieri”). La proposta commerciale si basa sulla catalogazione delle esigenze - non dei prodotti - costruendo così un percorso di avvicinamento per il cliente al prodotto/servizio adatto alle sue specifiche esigenze. Al franchisee viene richiesta la disponibilità di un punto vendita con circa 2.500 metri quadri coperti e circa 600/700 non coperti, una fee di ingresso di 9.150 euro ed un capitale di rischio proprio di almeno 200.000/300.000 euro mentre il resto dell’investimento viene coperto con finanziamenti; il personale previsto per punto vendita è di 24 risorse, la previsione media di fatturato di circa 5/6 milioni di euro con un margine lordo previsionale di circa il 38% ed un risultato netto previsionale di circa il 5/6%. La casa-madre assicu-

ra assistenza per la ricerca di fonti di finanziamento, ivi inclusa la convenzione con un fondo di investimento creato tra l’altro da partner fondatori del gruppo. Sono inoltre previste royalty sul volume d’acquisto (0,44% sul sell-in) e contributi pubblicitari (0,75% sul fatturato) a carico dell’affiliato. La spinta propulsiva del marchio, oltre all’appartenenza ad un gruppo che vanta 50 anni di storia, è nell’orientamento ad un modello di filiera che coinvolge il cliente e lo “chiama” a partecipare ai percorsi di ricerca e scelta del prodotto, garantendo al circuito anche la individuazione dei percorsi più richiesti e quindi delle esigenze effettive nonché delle loro variazioni nel tempo, permettendo alla casa-madre di revisionare e riprogrammare in termini veloci e competitivi acquisti e forniture dei punti affiliati. Il coinvolgimento del cliente nel modello è uno dei driver di crescita e di eccellenza nel franchising, e fornisce all’insegna due vantaggi: da un lato, il servizio al cliente viene co-prodotto e quindi aumenta sensibilmente la probabilità di soddisfazione, dall’altro instaura un vero e proprio “sensore” nel mercato che consente all’azienda franchisor di “vedere” l’andamento della domanda prima dei competitori e di programmare tempestivamente gli approvvigionamenti la revisione dell’offerta. ■



Speciale Mercati

di Raffaella Pozzetti

Prodotti vernicianti: si punta sulla partnership e sulla formazione Creare valore in collaborazione con le insegne e investire in formazione tanto del cliente finale quanto dell'addetto alle vendite: questi gli strumenti che consentono ai brand di fare la differenza nel segmento DIY. n mercato che, nel 2012, ha chiuso a circa 1 miliardo e 300 milioni di euro, per grossomodo 1/2 miliardo di litri di prodotto venduti (Fonte: Assovernici. Anticipazione di stima del mercato 2012 - il dato definitivo è ancora in fase di elaborazione) con una flessione a valore, rispetto al 2011, compresa fra il 18% ed il 20% e un calo a volume fra il 20% e il 22%. Il principale canale di vendita del settore resta il dettaglio tradizionale, che rappresenta l'83-84% della torta, mentre alla grande distribuzione spetta l'11% del totale e il restante 6% circa va al BtoB (ovvero alla vendita fatta dalle aziende del settore al-

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Mercato prodotti vernicianti: alcuni dati

una volta, sono principalmente riconducibili alla crisi dei consumi. I clienti, senza tanti giri di parole, hanno meno soldi da spendere: mediamente comprano i prodotti vernicianti solo se necessario e spesso si lasciano sedurre dall'economicità del prodotto e meno dalla sua qualità.

l'industria). Noi ci concentreremo quindi sull'andamento di quell'11% del mercato in cui rientra, affianco alla Gd, anche la Gds. Prima di tutto, una considerazione: vista la diminuzione, a livello generale, del fatturato e dei pezzi venduti, è chiaro che ci vorrà ancora del tempo perché il settore si riprenda, e il segmento del DIY non fa eccezione. In altri termini, i produttori di vernici, per il 2013, si attendono un anno sostanzialmente piatto anche nel fai da te, mentre i più ottimisti intravedono segnali di ripresa non prima della fine del 2013/inizio 2014. Le ragioni di questo trend piuttosto negativo? Ancora

La collaborazione con la distribuzione Detto questo, fra i principali produttori del settore (che ovviamente puntano sulla qualità a un prezzo equo) troviamo chi, a fronte di un andamento del segmento DIY non brillante, è riuscito, in questi anni, ad ac-

VERNICI canale DIY Superstores Italia: vendite in quantità e valore per tipologia, 2010 vs 2011 UNITA’ 2010

2011

Jan 10-Dec 10 : Jan 11-Dec 11

2010

2011

5%

VALORE

Jan 10-Dec 10 : Jan 11-Dec 11

7%

Fatturato complessivo 1 miliardo 300 milioni di euro Litri di prodotto venduti 1/2 miliardo circa

7%

IDROPITTURE

16%

VERNICI X METALLI SMALTI VERNICI X LEGNO

Prezzo medio +2% circa sull'anno precedente (Fonte: Assovernici. Anticipazione di stima del mercato 2012 - il dato definitivo è ancora in fase di elaborazione)

10%

4%

1%

+/- % PY

5,6

5,8

10%

4,4

7,5

Fonte: GfK Retail and Technology Italia

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BricoMagazine


crescere le proprie quote di mercato o, quanto meno, a non eroderle. Come? Essenzialmente lavorando su due fronti, fra loro convergenti. In primo luogo, cercando di sviluppare rapporti di partnership con i gruppi distributivi, nonostante qualche azienda lamenti una certa difficoltà a collaborare con le varie insegne. Laddove possibile, i fornitori di prodotti vernicianti raccolgono le richieste delle catene e cercano, insieme, di creare valore. Si studiano, per esempio, iniziative in store, supporti alla vendita, attività di trade locale che stanno dando buoni risultati in termini di sell-out. Tra i punti cardine della proposta di servizi al cliente resta, invece, la possibilità di offrire il sistema tintometrico, sempre più conosciuto e richiesto dagli hobbisti per ritocchi e realizzazione di tinte particolari. Un sistema apprezzato dagli utenti ma anche utile per il punto vendita, perché permette di ridurre

gli stock e di compattare l'offerta vernici in uno spazio minore.

Formare il cliente finale e non solo In secondo luogo, si investe in formazione del cliente sul punto vendita (ma anche a distanza, on line, attraverso siti web sempre più interattivi): si illustrano cioè al consumatore i plus del prodotto di qualità giustificando così, al contempo, quel gap di prezzo che inevitabilmente c'è fra l'articolo di buon livello e quello economico. Addirittura l'obiettivo, per alcune aziende fornitrici del comparto, è quello di tranquillizzare il consumatore finale nella scelta del prodotto e di renderlo consapevole che la sua decisione è anche migliore di quella che l'applicatore potrebbe fare per lui. Non si tratta di poca cosa: vuol dire, sostanzialmente, ribaltare l'abitudine (piuttosto radicata nel nostro

Paese) di delegare la scelta del prodotto all'imbianchino, che non sempre acquista l'articolo di qualità. Per ottenere questo risultato (o anche, in maniera meno ambiziosa, perché il cliente sia mediamente più preparato di oggi) si stanno mettendo in campo diversi strumenti: dal materiale di comunicazione per il lancio di nuovi prodotti a delle vere e proprie guide all'utilizzo degli articoli (facili e rapide da leggere), dalla cartellonistica all'aiuto al rivenditore nell'esposizione delle merceologie, talvolta anche adattandola al singolo punto vendita. Ma la formazione – è un imperativo per i produttori del segmento – deve riguardare pure gli addetti alle vendite. Anche a causa del frequente turn over di personale che caratterizza spesso la Gds è necessario, infatti, formare costantemente i dipendenti, sia attraverso corsi nelle sedi dei >>>>

BricoMagazine 73


Speciale Mercati produttori sia con attività di supporto alle vendite in store, affiancati da personale dell'azienda produttrice. Il motivo è semplice: un addetto alle vendite più preparato in merito alle caratteristiche dei prodotti di qualità è un addetto alle vendite che saprà vendere meglio le referenze a marchio industriale, fisiologicamente meno invitanti, in termini di prezzo, rispetto ai prodotti più economici o entry level.

Le tendenze in atto Naturalmente se, da un lato, è indispensabile informare il cliente (e l'addetto alle vendite) sulle peculiarità dei prodotti, dall'altra parte è d'obbligo, per le aziende, saper ascoltare le necessità dell'utenza che visita i centri bricolage. In sintesi, è necessario saper proporre alla clien-

tela (per larga parte costituita da privati) le tipologie merceologiche più adatte alle proprie esigenze. Quali sono, allora, le richieste del bricoleur neofita? Innanzitutto, il cliente preferisce prodotti che diano un buon risultato finale ma che siano facili da applicare: il ready to use, insomma, continua ad essere uno dei trend principali nel mercato DIY. Un'altra tendenza che è andata affermandosi nell'ultimo anno e mezzo è la ricerca del colore inteso come elemento di arredo e di decorazione. In altre parole, data la minor disponibilità economica dei consumatori, la pittura viene vissuta sempre più come un'alternativa alla necessità di rifare l'arredamento: basta cambiare la colorazione delle pareti per ammodernare l'ambiente domestico, senza però doverlo rin-

Hanno collaborato Boero - Diego Tomasello, direttore divisione Architecture & Deco Gruppo Boero Materis Paints: Rosetta Orsi, marketing business unit Diy e responsabile comunicazione e web marketing Materis Paints Italia - Massimiliano Bianchi, direttore divisione Diy J Colors - Mario Licini, responsabile marketing Nespoli Group: Kathleen Descamps, group marketing director, commercial director Benelux

novare completamente. Peraltro, la pittura è un elemento semplice e rapido da utilizzare ed è (cosa non meno importante) facilmente rinnovabile, ovvero l'utente, senza darsi troppo pensiero, può decidere di

IN EVIDENZA

J Colors: pitturare e decorare è ancora più semplice Abbiamo già visto come il colore, per “arredare” e per decorare l'ambiente domestico (soprattutto se di facile applicazione) abbia sempre più appeal sul consumatore. In linea con questo trend, J Colors ha lanciato di recente sul mercato Detto Fatto linea decorativa e Detto Fatto linea hobbisti. La prima gamma, Detto Fatto linea decorativa (disponibile in una ricca varietà di fondi e finiture) si qualifica per la grande semplicità applicativa e per effetti estetici innovativi, il tutto proposto in un packaging elegante e personalizzato per singolo prodotto. Peculiarità della linea Detto Fatto decorativa, inoltre, è quella di essere tinteggiabile con il sistema tintometrico Colorstudio: non è necessario,

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BricoMagazine

cioè, tenere a scaffale nessun toner o additivo, bastano infatti solo poche basi per innumerevoli soluzioni cromatiche ed estetiche. La seconda novità, si diceva, è Detto Fatto linea hobbisti: una gamma estremamente completa, che include dalle idropitture agli smalti all'acqua, dai glitter ai fondi, alle finiture. Segnaliamo che le pitture di questa gamma sono tutte ecocompatibili e sicure (V.O.C ≈ 0), a bassissimo contenuto di sostanze organiche volatili. Pronta all’uso e confezionata in barattoli di plastica trasparente per una rapida identificazione del colore, Detto Fatto linea hobbisti si caratterizza, infine, per smalti ed idropitture dall’elevata copertura anche con un’unica mano.


cambiare anche dopo poco tempo il colore del muro di casa: lo sforzo economico da affrontare sarà comunque piuttosto ridotto. Infine, alcuni produttori segnalano un'ulteriore tendenza che potrebbe prende-

re sempre più piede nei prossimi anni: il passaggio da una sensibilità ecologica ad una sensibilità più allargata verso la sfera del comfort. Non ci si concentrerà cioè solo sull'articolo ecosostenibile ma sempre

La parola alla Gds

di più si andranno a cercare prodotti che consentano un maggior benessere abitativo: pensiamo, nella fattispecie, a pitture o prodotti che evochino gli elementi della natura e che possano trasmettere, dentro casa, un maggior senso di tranquillità e sicurezza. ■

Self Italia: prodotti vernicianti? Un comparto con potenzialità inespresse no sforzo congiunto - industria e distribuzione - per incrementare l'offerta di prodotto (magari aprendo maggiormente al target professionale) e migliorare al contempo le modalità espositive e di comunicazione, nell'ottica di informare di più e meglio l'utente finale e conquistare nuove fette di mercato. Così Kristos Basimas, purchase & sourcing director di Self Italia, vede il futuro del segmento prodotti vernicianti. Quali sono le vostre mosse per accrescere il fatturato nel segmento dei prodotti vernicianti? Di fronte a un mercato dall'andamento piuttosto flat, per riuscire a crescere stiamo battendo due strade. Da un lato investiamo in linee a marchio proprio. In tal modo non dipendiamo dall'industria per la revisione dei pack e dei prodotti, o per ampliare le gamme: quest'indipendenza ci permette di sviluppare la dinamica commerciale che preferiamo. Dall'altro lato, stiamo puntando sul mondo del colore come elemento decorativo (in linea con una delle principali tendenze in atto presso l'utenza privata) proponendolo sul punto vendita attraverso partnership con i main brand del settore. Un esempio concreto? In occasione della prossima apertura del punto vendita di Alessandria stiamo sviluppando una sorta di shop in

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Kristos Basimas, purchase & sourcing director di Self Italia.

shop ad hoc, realizzato con uno dei principali marchi del segmento. Si tratta di un'area dedicata, con una struttura, una cartellonistica, un'offerta tarata sulle esigenze del cliente Self ma caratterizzata assieme al marketing dell'azienda produttrice. Diamo vita a collaborazioni di questo tipo laddove individuiamo dei fornitori che abbiano qualcosa da dire: che abbiano cioè un prodotto, una tecnologia e che possano aiutarci a caratterizzare l'offerta. In questo modo riuscite anche a fare informazione presso il cliente finale, come chiedono i produttori... È una priorità anche per noi. E la formazione comincia dal banco, ovvero da come si presenta l'offerta sugli scaffali. Possibilmente, il banco deve parlare da sé. Per questo lavoriamo a progetti come lo shop in shop: non

intendiamo, cioè, limitarci a un banner, una scritta e un prodotto. Serve, per esempio, uno schermo per spiegare meglio le caratteristiche dei prodotti? Lo si mette. L'obiettivo, in sintesi, è dare un'informazione più completa per permettere al cliente di scegliere meglio. Per far ciò, naturalmente, non bastano banchi più leggibili, sono necessari anche venditori competenti. Questo è un tema molto sentito dai vostri interlocutori dell'industria, che lamentano la mancanza di una debita formazione degli addetti alle vendite, anche a causa dell'eccessivo turn over di personale. È d'accordo? Senza dubbio il turn over c'è. Da noi non è molto alto perché siamo una realtà regionale e non una multinazionale, nella quale l'avvicendarsi dei dipendenti è più frequente. Detto questo, io guardo al turn over non come a un limite ma come a un'opportunità: quella di avere sempre delle persone giovani e che abbiano voglia di imparare. Quanto alla formazione delle risorse interne, noi abbiamo la nostra scuola clienti, che tratta i più svariati temi: dai corsi di origami a come mettere le vernici correttamente. Vediamo la formazione dei nostri venditori specialisti come un elemento essenziale di crescita del mercato. Lay out dedicati, personale prepara>>>>

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Speciale Mercati to: il tutto per colpire il target dei privati, vostro core business. Non è ancora tempo perché vi dedichiate maggiormente al professionista? L'artigiano indubbiamente ci interessa. Il punto è diventare credibile per questa tipologia di utente. Mi spiego. Quello che l'utente specializzato chiede è, prima di tutto, la disponibilità del prodotto. Ma nella nostra gamma assortimentale, purtroppo, mancano le referenze adatte all'artigiano, perché sono reperibili solo nel canale tradizionale. E questo, non perché noi non vogliamo avere il prodotto professionale, ma perché le marche non lo distribuiscono tramite noi. In altri termini, non ci permettono di averlo. Francamente, non lo trovo corretto: oggigiorno il canale distributivo è molto cambiato, ed anche la clientela dei negozi di fai da te è cambiata. Sarebbe dunque tempo di

adattare l'offerta merceologica pensando non solo al privato ma anche al professionista. È così che immagina il futuro del mercato dei prodotti vernicianti? Direi, in generale, che serve una proposta assortimentale più ricca, in grado di rispondere a tutti i bisogni della clientela mentre per ora il seg-

mento, in Italia, è orientato solo verso la promozione ed i prodotti basici. Serve uno sforzo comune, da parte di industria e distribuzione, sia per proporre una gamma più ampia che per informare meglio il cliente finale, così come intendiamo fare con il nostro progetto di shop in shop per il mondo del colore. I margini di crescita, non solo per il segmento dei prodotti vernicianti, ma per l'intero mercato DIY, ci sono. Basta pensare che, nel nostro Paese, il mercato del fai da te vale circa 10 miliardi di euro, per 60 milioni di abitanti. Il mercato francese del DIY vale invece 20 miliardi di euro, sempre per 60 milioni di abitanti. La spesa pro capite per il fai da te, in Francia, è attorno ai 400 euro; in Italia, è inferiore ai 200 euro. Va da sé che il DIY italiano è un business con interessanti prospettive di sviluppo. ■

IN EVIDENZA

Nespoli Group: il concetto di ergonomia evolve Nespoli Group investe annualmente il 2% del proprio fatturato in ricerca e sviluppo: innovare è dunque un must per la nota azienda produttrice di attrezzi per la pittura. L'attenzione allo sviluppo tecnologico caratterizza anche le più recenti proposte di Nespoli Group (tutte brevettate dall'azienda), fra cui segnaliamo i due nuovi concetti di presa ergonomica nell’attrezzo: Laser Touch® ed AirTouch®. Laser Touch®, un'evoluzione dei tradizionali manici in legno, è una finitura ottica e sensibile della zona di presa dell’attrezzo in legno, fatto con incisione a laser. Il target di consumatori cui si rivolge sono il semi-professionista e il tradizionalista, che non vuole rinunciare ai materiali “classici” quali il legno appunto. Per i clienti meno legati al passato, come per esempio gli utenti più giovani (ma spesso anche le donne) Nespoli Group ha sviluppato, invece, il concetto AirTouch®, che consiste nell’inserimento di un cuscino d’aria nella zona di presa dell’attrezzo. AirTouch®, applicato su diversi attrezzi come pennelli, spatole, spazzole in ferro ecc, evita dolori articolari alle mani e vesciche. Un'ulteriore novità di casa Nespoli, infine, è la produzione della nuova fibra sintetica FillPro®, che mantiene tutte le qualità della setola naturale ed è adatta ad ogni tipo di pittura.

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Intervista

di Maurio Milani

L’antinfortunistica fa breccia in Gds L’abbigliamento di sicurezza è un mercato che si sta velocemente evolvendo sia per effetto della crisi, soprattutto quella del settore edile, ma anche per lo sviluppo che le migliori aziende del comparto hanno conferito negli anni al prodotto: sicurezza, certamente, e un forte valore aggiunto in termini di design. bbigliamento di sicurezza che, in taluni casi, non ha nulla da invidiare ai prodotti moda. E così che, gradualmente, il grande pubblico dei consumatori non professionisti si sta accorgendo che nel reparto sicurezza si possono acquistare scarpe, guanti, giacche e quant’altro di alta qualità, di ottima fattura e design, a prezzi straordinariamente inferiori rispetto al normale abbigliamento fashion. Di questo e di altro abbiamo parlato con una delle aziende più dinamiche del settore. Si tratta di Ariete Group, produttore e distributore delle linee sicurezza di Goodyear e di Superga: abbiamo parlato con Fabrizio Bacchiavini, managing director e patron dell’azienda e Rino Sannino, sales manager Food e Diy. Il mercato della sicurezza e dell’antinfortunistica sta sempre di più prendendo in considerazione il consumatore privato o comunque il piccolo artigiano o professionista che frequenta i negozi del bricolage, siano esse ferramenta o grande distribuzione. E’ una tendenza che dobbiamo addebitare alla crisi e al-

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1 Fabrizio Bacchiavini, managing director e patron dell’azienda. 2. Rino Sannino, sales manager Food e DIY.

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la necessità di trovare nuovi sbocchi, oppure il prodotto sicurezza è maturo per essere proposto ad un pubblico di massa? Entrambe le cose. Noi abbiamo fatto la scelta della qualità, con marchi importanti e riconosciuti dal mercato. 1

Questo ovviamente ci ha portato a dei livelli di perfezionamento del prodotto e del design che consentono di prendere in considerazione per esempio la scarpa da lavoro ottima ed esteticamente appagante anche per il tempo libero e per l’esercizio del pro-


prio hobby; stiamo pensando al bricolage e al giardinaggio, in tutta sicurezza. Detto questo non si può negare che la crisi che sta attanagliando soprattutto il settore dell’edilizia, storicamente un grande consumatore di antinfortunistica, ha stimolato il mercato e le aziende a cercare sbocchi nuovi. Voi gestite nell’ambito del mercato della sicurezza marchi importanti come Goodyear e Superga. Come è regolato il vostro rapporto con queste grandi aziende? Noi abbiamo la concessione di utilizzo di questi due marchi per quel che concerne la produzione e la commercializzazione di prodotti facenti riferimento al mercato della sicurezza. Fondamentalmente si tratta di guanti e scarpe per quanto riguarda Goodyear e di scarpe con Superga. In quest’ambito noi progettiamo e pro-

duciamo i prodotti, naturalmente nel rispetto degli standard di qualità pretesi dalle due aziende detentrici dei marchi.

La produzione e la scelta del marchio come garanzia di qualità Dove vengono prodotti questi articoli? Ci rivolgiamo a fabbriche in Cina che vincoliamo a precise indicazioni tecniche per la produzione. Per ogni prodotto, una volta studiato in tutti i minimi particolari, facciamo produrre un prototipo che sottoponiamo a Goodyear o Superga in funzione della loro approvazione. In caso di accettazione procediamo con tutte le certificazioni richieste da un prodotto di antinfortunistica e infine diamo il via alla produzione. Da qualche tempo ci avvaliamo anche della collaborazione 2

in termini produttivi di un’azienda italiana trasferitasi in Romania, con tutti i propri macchinari e il proprio know how, soprattutto per le produzioni dove il livello di qualità deve essere piuttosto alto. Questo non perché in Cina non sia possibile avere una produzione di alta qualità, bensì perché i margini di questi prodotti non consentono di affrontare le importanti spese di trasporto. Parlate fondamentalmente di guanti e di scarpe, sono questi i prodotti che rappresentano il vostro core business? I guanti rappresentano circa il 45% del nostro fatturato totale e le calzature circa il 35%, il resto lo sviluppiamo con tutti gli altri prodotti tipici dell’antinfortunistica (caschi, mascherine, abbigliamento, protezioni, ecc). Probabilmente alcuni puristi potrebbero rilevare un certo sbilanciamento del nostro fatturato verso queste due tipologie di prodotto, tuttavia una delle caratteristiche fondamentali di Ariete è la passione che tutti mettono nel lavoro, a qualsiasi livello. Noi siamo nati come guantificio e in questo settore abbiamo un’esperienza e una sensibilità di altissimo livello. Per quanto riguarda invece le scarpe dobbiamo dire che la sfida con i grandi marchi multinazionali che operano in questo settore è straordinariamente stimolante. La passione e la voglia di nuovi stimoli sono componenti molto importanti per il successo di un’azienda: sono caratteristiche che noi possediamo e che alimentiamo quotidianamente. Il fatto di avere la necessità di trovare nuovi sbocchi ci deve far pensare ad un mercato dell’antinfortunistica in crisi? La crisi si sente. Come ho già detto il settore edilizia, che è molto importante per il nostro mercato, sta soffrendo molto, il che ha comportato una fortissima contrazione dei consu>>>>

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Intervista

L’esperienza positiva del centro bricolage Quali ostacoli avete trovato all’ingresso nella Gds brico? Prima i prodotti per la sicurezza venivano trattati in maniera poco organica affidandosi ad una grande quantità di fornitori. Il nostro grande sforzo è stato quello di far capire che la sicurezza è un’opportunità di fatturato importante, purché venga trattata in modo corretto: dedicando uno specifico reparto che, per esperienza, possiamo dire non può essere inferiore ai 5 metri lineari. Chi si avvicina all’e80

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Stiamo ponendo una particolare cura nel seguire i centri brico, proprio perché abbiamo verificato che potrebbe essere un canale dalle grandi potenzialità per quel che riguarda l’offerta sicurezza.

mi in prodotti per l’antinfortunistica. Ma, purtroppo non è solo l’edilizia: la crisi si sente a tutti i livelli. Per quanto ci riguarda Ariete l’anno scorso ha chiuso con un fatturato inferiore di 8 punti percentuali rispetto al 2011. In questi primi due mesi del 2013 devo dire che siamo in pari, però temo che nel prosieguo dell’anno la crisi tornerà a farsi sentire. Anche per questo motivo è importante individuare e studiare nuove opportunità. Tra queste ci mettiamo anche il bricolage? Da qualche anno i vostri prodotti li troviamo nella grande distribuzione specializzata del bricolage. E’ un canale che vi sta dando soddisfazione? Non c’è dubbio. Ariete da sette anni è entrata nella Gdo servendo le grandi insegne del food e da tre anni ci siamo dedicati in particolare alla grande distribuzione brico. Non c’è dubbio sul fatto che il consumatore che frequenta i brico sia molto più ricettivo riguardo ai nostri prodotti che non il generico consumatore di un ipermercato. Infatti, stiamo ponendo una particolare cura nel seguire i centri brico, proprio perché abbiamo verificato che potrebbe essere un canale dalle grandi potenzialità per quel che riguarda l’offerta sicurezza.

sposizione deve trovare quello che gli occorre, ed è per questo che una certa completezza dell’offerta (guanti, mascherine, caschi, scarpe, protezioni, ecc.) è indispensabile. I buyer della nostra Gds vi hanno seguito in questo senso? Direi assolutamente sì. A fronte di una scarsa conoscenza del prodotto abbiamo rapporti con buyer con una forte preparazione commerciale. Noi siamo stati certamente avvantaggiati dal fatto di essere in grado di proporre marchi di grande importanza e impatto, elementi sempre ricercati dalla grande distribuzione. Ma la carta vincente è stata la conquista del giusto spazio all’interno dei punti vendita, per poter esprimere un reparto sicurezza in grado di soddisfare tutte le esigenze. Quando riusciamo in questo intento i risultati sono poi sempre estremamente convincenti. Sembrerebbe tutto perfetto. Eppure spesso registriamo da parte di fornitori qualche lamentela nei rapporti con la Gds, per esempio una forte attenzione al prezzo, oppure la stipula di contratti piuttosto impegnativi per le aziende fornitrici. Voi non avete registrato nulla di tutto ciò?

Riguardo all’aspetto dei prezzi, noi, proponendoci con prodotti di marca, è ovvio che non possiamo partecipare alla battaglia del primo prezzo. Ma su questo aspetto non abbiamo incontrato grandi problemi perché i buyer hanno riconosciuto il valore dei nostri marchi e della qualità dei nostri prodotti. Nonostante ciò, ci stiamo impegnando nei confronti di Goodyear e Superga per poter proporre prodotti di prezzo più basso rispetto a quelli attualmente in catalogo. Con Goodyear per esempio siamo riusciti a produrre una scarpa, sempre di sicurezza e di alta qualità, che potrà essere offerta al pubblico ad una cifra compresa tra i 29,90 e i 34,90 euro. Con Superga stiamo discutendo, anche perché in questo caso siamo ad un livello molto alto. Per quanto riguarda invece i contratti dobbiamo convenire che spesso sono troppo onerosi per le aziende, probabilmente una loro semplificazione porterebbe benefici a tutti. Aggiungo, per finire, un altro punto dolente e cioè la lunghezza dei pagamenti previsti dai contratti, che ci costringe a impegnativi investimenti finanziari. Pagamenti lunghi che, devo dire, sono “addolciti” da una indubbia precisione nel rispetto dei termini. Abbiamo parlato della ricerca di nuovi canali distributivi, la Gds brico è uno di questi, ce ne sono altri? In questo momento stiamo seguendo e studiando con una certa attenzione il canale rappresentato da internet e dall’e-commerce. E’ un canale in cui abbiamo sempre creduto molto poco, tuttavia, a fronte di un’attenta analisi ci siamo dovuti ricredere. Esistono importantissime società che sviluppano enormi fatturati tramite internet. Società serie che danno un servizio eccellente al consumatore. Su questo fronte stiamo lavorando e siamo sicuri che se ben gestito potrà offrirci importanti soddisfazioni. ■


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Comunicando

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Esprimi il tuo stile e dai colore alla casa con il simulatore di Baldini Vernici

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Nasce “Casa Ravelli”, show room per stufe e termostufe a pellet

on un semplice showroom, ma una vera e propria casa, fatta di ricerca e tecnologia, di innovazione, di valori autentici. “Casa Ravelli” si trova a Palazzolo sull’Oglio, e apre le sue porte a tutti coloro che desiderano affacciarsi al mondo delle rinnovabili. Vuole essere uno spazio dedicato alla formazione e alla conoscenza. Lo show room si articola su più aree, ognuna dedicata ad un concept specifico. Al piano interrato si trova una sala dedicata ai corsi, tecnici e commerciali, dotata di due megaschermi e di tutte le tecnologie atte a supportare al meglio la funzione formativa e informativa. Al piano terra è stata invece allestita un’accurata esposizione della gamma, con tutti i prodotti suddivisi per linea. Tutte tranne una: la linea dedicata alle termostufe e caldaie a pellet. La linea Hydro merita un’esposizione dedicata al primo piano, perché rappresenta la nuova sfida che vedrà coinvolta la Ravelli nel concepimento di sistemi di riscaldamento integrati. Infine, l’ultimo piano mansardato dedicato a sala riunioni e, quindi, teatro di momenti di confronto e riflessione circa il mercato e gli sviluppi di nuove prospettive. Casa Ravelli è a disposizione dei rivenditori autorizzati, i quali possono fruirne liberamente accompagnandovi anche i loro clienti, ma è anche aperta al pubblico dei privati. www.ravelligroup.it

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I futuri meccanici da corsa a scuola con Usag

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' online www.casacolori.baldinivernici.it di Baldini Vernici, un sito che offre la possibilità di esplorare le potenzialità del colore sia per chi deve acquistare una nuova casa, sia per chi intende ristrutturare la propria abitazione. Con pochi click è possibile scegliere nuove soluzioni colore in grado di aggiungere identità a una parete bianca, fare simulazioni sulla nuova nuance del salotto di casa, personalizzare con colori vivaci le camerette dei bambini o donare nuova energia all’ufficio. Nelle sezioni del sito dedicate a tendenze, collezioni, ispirazioni e colori & armonie, si possono trovare nuove suggestioni e stili per personalizzare gli ambienti della propria casa, accedendo a informazioni, gallerie fotografiche e video. Le sezioni Simulatore e Moodboard coinvolgono, per praticità e funzionalità, direttamente l’utente, che, una volta registrato, potrà creare un proprio account e simulare gratuitamente le prove colore desiderate, utilizzando le immagini dei propri ambienti di casa, ufficio o ambienti esterni. www.casacolori.baldinivernici.it

er il secondo anno consecutivo Usag è sponsor tecnico di MTS, la Scuola Tecnica del Motorsport – che forma i futuri meccanici da competizione. I protagonisti di quest’anno sono 50 ragazzi divisi in tre sezioni: una dedicata ai meccanici di auto da corsa, una ai meccanici di moto e un percorso ad hoc per ingegneri di pista. Il corso MTS, che si svolge nel prestigioso Autodromo Nazionale di Monza, prevede 160 ore di lezioni, gran parte delle quali dedicate alla pratica nei box. È qui che Usag dà il suo maggior contributo. L’azienda ha infatti fornito ai giovani meccanici tutti gli strumenti necessari per imparare un lavoro altamente specializzato. I box dell’Autodromo di Monza, che per l’occasione diventano vere e proprie aule, sono stati allestiti con i banchi da lavoro Usag 501 e i carrelli Usag Racing 519 completi di assortimento studiato appositamente per il comparto dell’Automotive. Usag supporta con entusiasmo la nuova scuola MTS, ideata da Eugenia Capanna e nata in collaborazione con APA Confartigianato Imprese. http://mtschool.it - www.usag.it


.ON Energia, tra i più grandi gruppi energetici al mondo, ha lanciato in esclusiva per Samsung Smart TV l’applicazione E.ON Energia TV realizzata da Modomodo, azienda italiana che ha sviluppato un’innovativa piattaforma applicativa per consentire alle aziende di interagire con i consumatori attraverso i dispositivi di nuova generazione. L’app permette di consultare in ogni momento tutte le informazioni riguardanti le forniture E.ON di energia elettrica e gas direttamente dallo Smart TV Samsung, consentendo la visualizzazione delle bollette e ottimizzando i consumi di casa. Scaricabile gratuitamente su Samsung Smart TV, il nuovo servizio permette a E.ON Energia di comunicare in un modo nuovo e interattivo con tutti gli utenti attraverso il televisore, consentendo di monitorare sul grande schermo del salotto i consumi di gas e luce e offrendo un’ampia gamma di servizi disponibili sia per i clienti E.ON che per tutti i consumatori. In particolare gli utenti dell’applicazione potranno effettuare un vero e proprio check-up energetico della propria abitazione per utilizzare in modo più efficiente l’energia. www.eon-energia.com

E.ON Energia TV, la prima app per monitorare i consumi dal televisore di casa

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Leroy Merlin tra i migliori e più ambiti posti di lavoro

eroy Merlin si conferma fra le aziende migliori in cui lavorare: per il 4° anno consecutivo compare nella classifica del Great Place to Work Institute Italia. Leroy Merlin ricopre quest’anno la 12ª posizione nella classifica delle “Large Companies” - aziende con più di 500 dipendenti che operano in Italia. L’azienda mantiene quindi il suo primato di “ambiente positivo” in cui lavorare e crescere professionalmente, che ha fatto delle attente politiche di lavoro e gestione delle risorse umane i suoi punti di forza. A dimostrazione di questo particolare modello di sviluppo e della coerenza tra il dire e il fare intervengono i numeri: 5620 collaboratori in 47 negozi d’Italia con un tasso di fedeltà superiore al 98%. Punto focale di questo modello di sviluppo è la particolare attenzione riservata alla formazione: oltre 60 mila ore tra formazione di prodotto, di mestiere, di relazione con la clientela e con il management erogate in un anno per un budget di circa 1,2 milioni di euro. www.greatplacetowork.it

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Una finestra online sul mondo degli utensili manuali professionali

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' online il nuovo sito internet di Pastorino Expert, rinnovato nella grafica, nella struttura e nei contenuti. Questo progetto rientra nel percorso di crescita del marchio che da anni promuove una comunicazione sempre più diretta con i clienti e la forza vendita. Per questo motivo www.pastorino.it è una finestra multimediale sul mondo degli utensili manuali con informazioni e promozioni sempre aggiornate grazie a un collegamento diretto con il sistema gestionale dell’azienda. Il cuore di Pastorino Expert: i suoi prodotti sono sempre visibili in home page, suddivisi graficamente in categorie merceologiche, per rendere quanto più semplice e intuitiva la ricerca dell’utensile desiderato. Oltre al catalogo dei prodotti, in primo piano, il listino prezzi e la selezione delle promozioni in atto. Tutte le pubblicazioni si possono consultare in rete oppure si possono scaricare per averle sempre disponibili anche offline. Grande attenzione all’aspetto della comunicazione con la possibilità di condividere i contenuti tramite accesso diretto ai maggiori social network e una sezione dedicata alle campagne pubblicitarie e all’ufficio stampa. Il nuovo sito internet è, inoltre, ottimizzato per la visualizzazione su smartphone e tablet. www.pastorino.it BricoMagazine 85


Prodotti in vetrina

Extrema Fix Tape sigilla e giunta tutti i materiali

xtrema Fix Tape è la soluzione per sigillare e riparare qualsiasi superficie in maniera rapida, sicura e duratura. E’ un supporto autoadesivo sigillante, nella misura 100x200 mm costituito da un compound di gomma di butile, auto protetto con una lamina metallica in alluminio rinforzato, facilmente ritagliabile nella misura utile. La lamina in alluminio gli conferisce eccezionale resistenza all’invecchiamento, all’ossidazione e all’aggressione dagli agenti chimici ed atmosferici. Solvent free, sigilla, giunta ed aderisce facilmente ed in maniera definitiva su tutti i materiali, in particolare plastica, vetro, metallo, policarbonato e legno, senza l’utilizzo di particolari utensili. E’ applicabile a freddo, impermeabile e auto-sigillante. Ha una grande stabilità al calore, ottima adesione a basse temperature ed è resistente agli strappi, all’invecchiamento ed ai raggi UV. E’ dunque la soluzione ideale per molteplici applicazioni e soluzioni, sia per il fai da te che per il professionista (termoidraulici, lattonieri, muratori, installatori e antennisti). www.extremasealants.com

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Strisce led & accessori led by Eglo: la luce in 5 semplici step er il cliente più esigente, Eglo presenta la nuova gamma di strisce led a luce bianca o colorata dotata di telecomando o sensore di presenza. La proposta di Eglo è quella di un prodotto di design per consentire la massima personalizzazione. In soli 5 semplici step si possono realizzare illimitate versioni, creare angoli di luce e atmosfere particolari per ogni ambiente interno ed esterno, scegliendo: 1) la striscia a led; 2) il cavo di connessione; 3) il sistema di controllo, telecomando o sensore di presenza; 4) il trasformatore in base al wattaggio; 5) gli accessori per personalizzare le strisce led. Tutta la serie strisce a led e accessori è presente nel nuovo catalogo Eglo 2012/2013 o disponibile nei migliori centri del fai da te in Italia. www.eglo.com

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Bondex Superpulente per legni esterni da Jota

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ondex Superpulente per legni esterni è un detergente speciale per tutti i legni duri e teneri adatto alla pulizia di mobili da giardino, terrazze, pergole, ecc.. Facile da usare, molto efficace, è un prodotto che oltre a pulire, cura il legno, rimuove anche lo sporco ostinato. Bondex Superpulente è l’ideale come pretrattamento per gli Oli Bondex per il giardino e altri protettivi legno Bondex e Gori. L’applicazione è a spruzzo, in confezione da 1 litro. Per un risultato ottimale bisogna spruzzare direttamente sulla superficie in legno con una distanza di circa 20 cm e massaggiare il prodotto con una spazzola o un panno. Successivamente si lascia agire per circa un minuto e si sciacqua con acqua. La resa è notevole. Ricordiamo che il marchio Bondex di Dyrup in Italia è distribuito da Jota. www.jota.it

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Nuova D-Spirit di Delta Plus, non una scarpa ma uno stile

elta Plus lancia la sua nuova D-Spirit, una scarpa innovativa, leggera e flessibile, pensata per chi ama lo stile, non rinunciando alla massima protezione sul lavoro. La scarpa offre una protezione S1P, è amagnetica, con puntale e lamina in materiale composito. La speciale suola in poliuretano e caucciù favorisce l’ammortizzazione dell’impatto del piede sul suolo e incrementa la resistenza all’abrasione. Le certificazioni SRC e HRO della suola garantiscono la miglior protezione contro lo scivolamento e un’ottima resistenza al calore da contatto. La soletta in EVA fornisce un elevato comfort, anche in caso di utilizzo prolungato per l’intera giornata lavorativa. Il battistrada esclusivo è stato appositamente disegnato da Delta Plus Lab per assicurare la massima aderenza al suolo. La linguetta e il collarino imbottiti assicurano un extra comfort e garantiscono un’ottima stabilità del piede. www.deltaplus.eu

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Siderurgica Ferro Bulloni, qualità Made in Italy iderurgica Ferro Bulloni è leader mondiale nella produzione di pali a “T” e tra i maggiori produttori di pali rotondi, cancelli e cancellate elettrosaldate. I prodotti sono interamente fabbricati in Italia, nello stabilimento di Rogeno (Lecco) ed in Francia a Chimilin (Lyon). La qualità italiana si vede ad occhio nudo, ma soprattutto si tocca con mano. Infatti, i pali d’importazione molto spesso sono zincati in maniera approssimativa o male plastificati, ma soprattutto con uno spessore insufficiente e dunque soggetto a piegarsi anche con le reti più leggere. Siderurgica Ferro Bulloni, per la fabbricazione di pali, reti e pannelli, cancelli e quant’altro, usa esclusivamente acciaio prodotto in Italia con certificazione CE che ne attesta la conformità alle normative europee. E’ l’azienda che per prima ha plastificato pali per recinzioni con resine termoindurenti. Non è difficile immaginare a quali problematiche si vada incontro, oltre che a quella dell’immagine, e cosa l’acquirente può pretendere, e ha diritto di domandare, quando i paletti si arrugginiscono oppure non riescono a sostenere la rete poiché prodotti con spessore e peso totalmente insufficienti. www.sfb.it

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Detto Fatto di J Colors diventa una linea decorativa

etto Fatto è il marchio creato da J Colors per offrire al grande pubblico un’ampia gamma di prodotti vernicianti pronti all’uso, attraverso il canale della Gds. Oggi la gamma Detto Fatto si amplia con l’introduzione di una linea di prodotti decorativi per interni, per un’attività alla portata di tutti, come una normale imbiancatura, ma più divertente e creativa. I risultati estetici sono di qualità professionale, l’applicazione è estremamente veloce e semplificata, senza l’utilizzo di strumenti che richiedano particolari abilità. La gamma prodotti comprende 6 finiture, nei formati 3 lt e 1 lt, per realizzare svariati effetti cromatici, giochi di luce, superfici metallizzate, lisce, a rilievo, glitterate, completamente personalizzabili con il sistema tintometrico Colorstudio. In più, 2 prodotti di preparazione (nei formati 3 lt e 750 ml) ed una linea di glitter addizionali da mixare alle finiture per creare giochi di luce più o meno intensi. Ridotto numero di referenze, più spazio sugli scaffali. www.jcolors.com/it

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Prodotti in vetrina

Da Nespoli Group, Laser Touch®: innovazione sul manico in legno

espoli Group, leader europeo sul mercato degli attrezzi per la pittura, annuncia l’introduzione di un nuovo manico in legno chiamato LaserTouch®. Nespoli Group investe ogni anno circa il 2% del suo fatturato in Ricerca e Sviluppo e periodicamente lancia sul mercato differenti innovazioni che spesso stabiliscono la tendenza dell’intero settore. Una recente ricerca di mercato mostra che il segmento dei consumatori semi-professionisti è in crescita; questo tipo di utilizzatore cerca prodotti professionali con materiali tradizionali. Per questo target, Nespoli ha sviluppato il concetto LaserTouch®, una finitura ottica e sensibile della zona di presa dell’attrezzo in legno, fatto con incisione a laser. E’ un’evoluzione dei tradizionali manici in legno, ne migliora la presa e l’aspetto ergonomico (ed evita dita doloranti e vesciche). LaserTouch® è un marchio registrato di Nespoli Group. www.nespoligroup.com

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Utensili con attacco esagonale Krino ’utilizzo di trapani avvitatori è sempre più diffuso per il fai da te del terzo millennio. Krino, sempre attenta alle esigenze in continua evoluzione della propria clientela, sta sviluppando un’ampia offerta di utensili con attacco esagonale dedicato da ¼”. Sono disponibili tutti i più comuni diametri di punte per il taglio del metallo, del muro e del legno, oltre che una serie di utensili più specialistici per la foratura e allargatura della lamiera, come utensili conici, utensili a gradino e svasatori. Tutti gli utensili vengono prodotti con acciai di qualità specifici per le differenti applicazioni e, nel caso del taglio di materiali edili, con inserti in metallo duro di ottima fattura. L’attenzione al servizio a disposizione dei clienti si esplica anche con una serie di comodi astucci, dal design accattivante e dalle caratteristiche estetiche e funzionali ottimali. Un sistema di etichettatura, semplice e al contempo ricco di informazioni, guida l’utente alla scelta del miglior prodotto per la specifica applicazione. www.krino.it

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Da Kemper Strassmania 1630: applicatore a caldo di strass l gruppo Kemper da sempre attento alla moda, alle tendenze ed alle esigenze dell’hobbista, propone il nuovo applicatore a caldo di strass: Strassmania 1630. Gli usi che se ne possono fare sono: decorazione di abbigliamento, di accessori, di oggettistica; si possono applicare singolarmente, si possono formare scritte e disegni, realizzare trame o mosaici; la scelta sta al gusto e alla fantasia di ognuno. Negli strass termoadesivi sul lato piatto è presente uno strato di colla che si scioglie con il calore e quando posizionati su tessuti la colla penetra nelle fibre e risolidificandosi, in seguito al raffreddamento, permette allo strass di rimanere attaccato; è per questo motivo che gli strass possono essere applicati a caldo solo su materiali porosi (quindi anche carta ruvida, camoscio...); l'applicazione a caldo è possibile anche su altri materiali come legno o pelle/cuoio solo se questi non hanno subito dei processi di finitura, verniciatura o lucidatura. www.kempergroup.it

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Guanti tecnici Ansell Projex-Series di Seba

eba, azienda leader nel settore dei DPI, distribuisce i guanti tecnici Ansell Projex-Series nel settore Gds-Gdo. La gamma tecnica di guanti Projex Serie unisce il trend con alti livelli di protezione per mestieri specifici; tutti i modelli sono corredati di cavallotto espositore e codice a barre. Per mansioni gravose il Landscaper è il guanto adatto; i Light Duty per attività all’aperto e manipolazioni di materiali, applicazioni automobilistiche. Per carpenteria residenziale, utensili elettrici e manuali, riparazioni automobilistiche e utilizzo di macchinari la soluzione ideale è Medium Duty. Per attività di muratura, demolizione, copertura tetti o utensili ci sono gli Heavy Duty Impact. Gli Heavy Duty Leather presentano specifiche zone rinforzate per proteggere la mano nelle attività di muratura residenziale, demolizione e copertura tetti, ma anche per l’uso e la manipolazione di utensili elettrici e attrezzature meccaniche. I guanti Hi Viz proteggono la mano nei lavori dei cantieri di costruzione stradale, cambio pneumatici e applicazioni generali e sono dotati di nocche retroriflettenti per una migliore visibilità in condizioni di oscurità. www.sebagroup.eu

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Nuove pistole per l’irrigazione GF: un nuovo stile per l’irrigazione del giardino e nuove pistole per l’irrigazione GF curate nel design e nella qualità di funzionamento sono estremamente versatili per l’irrigazione di superficie. Dotate di regolatore-modulatore di portata con copertura in morbida gomma antiscivolo, rendono agevole ed efficace l’irrigazione del giardino o la pulizia di superfici esterne. La leva anteriore è dotata di dispositivo on/off per apertura ed interruzione del flusso d’acqua ed il selettore anteriore, in base al modello scelto, offre da tre a cinque tipi di getto. Le due versioni a tre e cinque getti sono disponibili in due materiali: plastica o metallo con inserti in gomma. www.g-f.it

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Da Vega gli appendini Pikà per tutti i tipi di box doccia

ega ha creato Pikà, una linea di prodotti pensati e studiati per il successo della vendita al dettaglio. Confezionati in blister e presentati su espositore in metallo sono caratterizzati da accattivanti confezioni che oltre ad essere esplicite, riescono a catturare l'attenzione del pubblico finale creando una valida proposta di vendita. Vega è un'azienda 100% made in Italy, una realtà che progetta, produce e propone: design, produzione e confezionamento, sono tutti passaggi eseguiti in sede, garantendo qualità ed efficienza con consegne rapide e sicure. Le linee di appendini universali Boa e Cobra sono stati studiati per essere applicati su tutti i tipi di box doccia: pratici, resistenti ed utilissimi, con il loro design moderno si adattano a qualsiasi ambiente. Non necessitano di installazione, un semplice gesto e il gioco è fatto. Gli appendini Boa sono realizzati in resina nelle versioni bianco, cromo o colorati. www.vega-pika.it

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Prodotti in vetrina

Atex led 1 W CFG torcia di sicurezza antideflagrazione per aree pericolose

CFG, attraverso una politica di selezione del prodotto basata su qualità e affidabilità, soddisfa le esigenze di numerosi settori merceologici: fai da te, colori, edilizia, auto, moto, nautica, giardino, casa, ma anche industria meccanica, elettronica e alimentare. Rientra nella politica commerciale lo sviluppo e l'ampliamento costante delle attuali gamme presenti a catalogo, con l'aggiunta di nuovi prodotti, come la Atex led 1 Watt (mod. E344), torcia di sicurezza antideflagrazione per l’utilizzo nelle aree pericolose, dove il lavoro richiede il massimo livello di sicurezza e la dotazione tecnica dei dipendenti ha una grande responsabilità. Certificata Atex UL Worldwide II 1 G EX IA IIC T4, IP68 waterproof fino a 3 metri di profondità, Atex 1 è una innovativa torcia a led da lavoro per ambienti come piattaforme petrolifere, impianti di benzina, farmacie, laboratori, barche. Con un led Osram 1 Watt porta circa 60 lumen che le consentono un ampio fascio luminoso fino a 120 m. Antiurto e certificata anti caduta da 10 m, Atex 1 è una perfetta compagna di lavoro in tutti i campi dove robustezza, affidabilità e sicurezza sono al primo posto. www.cfg.it

Brand si propone con un nuovo progetto rivolto alla Gdo. Si tratta di un impianto modulare realizzato al fine di soddisfare in maniera completa le esigenze del consumatore, una selezione attenta di accessori bagno, ispirata all’individuazione di articoli contraddistinti da un ottimo rapporto qualità/prezzo. La proposta prevede tre soluzioni possibili da 1,33 metri lineari, da 2,66 metri lineari e da 3,99 metri lineari in ragione delle esigenze e delle prerogative dei punti vendita. Ognuno dei tre moduli è studiato al fine di proporre una gamma di articoli dal pronunciato appeal e in grado di attrarre gradevolmente l’attenzione del fruitore finale. www.feridras.it

Coloreria italiana: creatività, colore e rinnovamento in casa

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Impianto modulare Feridras

Coloreria Italiana è il primo colorante liquido per tutti i tessuti in fibre naturali - come cotone, seta, lino e viscosa - da utilizzare in lavatrice, in modo facile, pratico e divertente. In casa, si potranno creare inediti abbinamenti di colore, dando alla tovaglia la stessa nuance delle stoviglie, o alla biancheria del bagno quella degli arredi. Nel look, sarà ancora più semplice giocare con i trend della stagione, con accostamenti allegri, per rendere unico ogni capo di abbigliamento o accessorio: maglie, pashmine e jeans rivivranno grazie a un’ondata di colore e nuances brillanti. Coloreria Italiana è davvero semplice da utilizzare. Ogni confezione contiene un kit predosato composto da colorante e fissatore. Bastano pochi passaggi per ottenere il colore che si desidera. Nella linea troviamo i coloranti per cotone, lino, seta e viscosa disponibili in un'ampia gamma di colori, il colorante nero per delicati, il colorante per jeans, il decolorante e il sale per il fissaggio. www.coloreria.it


Fiere

Ideal Home Show

Accessori per interni, giardino, decorazione Quando: 15-31 marzo 2013 Dove: Londra (Inghilterra) www.idealhomeshow.co.uk

Expoedilizia

Fiera internazionale per l’edilizia e l’architettura Quando: 21-24 marzo 2013 Dove: Roma www.senaf.it

Vita in campagna

Manifestazione per appassionati di orto, giardino, frutteto, vigneto e piccoli allevamenti Quando: 22-24 marzo 2013 Dove: Montichiari (BS) lafiera.vitaincampagna.it

Mondo Creativo

Salone dell’hobbistica creativa, belle arti e fai da te Quando: 22-24 marzo 2013 Dove: Bologna www.ilmondocreativo.it

Expo Build China

Fiera internazionale dell’edilizia e materiali da costruzione Quando: 1-3 aprile 2013 Dove: Shanghai (Cina) www.expobuild.com

Colore

Fiera dedicata alla filiera del colore e dell’edilizia leggera Quando: 6-7 aprile 2013 Dove: Catania www.coloreitalia.it

I Saloni

Salone internazionale del mobile Quando: 9-14 aprile 2013 Dove: Milano - FieraMilano Rho www.cosmit.it

Termoidraulica Clima

Climatizzazione, riscaldamento, idronica per l’efficienza energetica Quando: 11-13 aprile 2013 Dove: Padova www.senaf.it/Termoidraulica-Clima-Ecoenergie

Fastener Fair India

Fiera della viteria, bulloneria e sistemi di fissaggio Quando: 17-18 aprile 2013 Dove: Mumbai (India) www.fastenerfair.com

National Hardware Show

Salone della ferramenta Quando: 7-9 maggio 2013 Dove: Las Vegas (USA) www.nationalhardwareshow.com

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Strumenti&Servizi

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MC Multizone di Carel

arel offre un’ampia gamma di prodotti per costruttori, installatori e progettisti del settore HVAC/R (Heating, Ventilation, Air-Conditioning, Refrigeration). Tra questi il sistema di umidificazione adiabatica MC Multizone è ideale, in condotta e per centrali trattamento aria, per ambienti industriali medio/grandi e volumi d’aria considerevoli. Il principio di funzionamento del sistema MC consiste nel far passare una miscela d’acqua e aria compressa attraverso ugelli atomizzatori per ottenere un aerosol composto da piccolissime gocce. L’acqua nebulizzata è facilmente assorbita dall’aria che viene, così, umidificata e raffreddata. Infatti, l’evaporazione avviene “assorbendo” calore sensibile dall’aria che, di conseguenza, si raffredda. Il nuovo controllo elettronico a microprocessore assicura a MC Multizone un funzionamento completamente automatico e affidabile garantendo il mantenimento del livello di umidità desiderato. Grazie al display grafico, l’interfaccia utente è intuitiva, per cui MC Multizone è facilmente utilizzabile anche da utenti non esperti. www.carel.com

Outlimits, tecnologicamente estremi

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Tyco, la piattaforma TrueVue Integrated Store Performance

yco Retail Solutions presenta TrueVue Integrated Store Performance Platform. La nuova piattaforma combina le note soluzioni di store performance e di sicurezza e offre informazioni in tempo reale ai retailer consentendo loro di abbandonare la tradizionale modalità operativa a compartimenti stagni e prendere decisioni ponderate su strategie e tattiche di business. La piattaforma software raccoglie le informazioni dalle soluzioni di sicurezza e di store performance di Tyco per acquisire, interpretare, creare report e rispondere intelligentemente ai dati operativi in tempo reale che provengono da negozi, dipendenti, inventario e clienti.. La piattaforma integrata aiuta i retailer a indirizzare buona parte dei loro obiettivi più importanti: l’ottimizzazione dell’inventario, il miglioramento dei tassi di conversione e delle strategie di assortimento, la riduzione al minimo delle perdite, l’aumento della produttività dei dipendenti ed il potenziamento della store performance complessiva. Basata su standard aperti, la piattaforma TrueVue può integrarsi facilmente con un’ampia gamma di sensori e tecnologie. www.tycoretailsolutions.com.

BricoMagazine

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TTM arricchisce la gamma con due nuovi telefoni cellulari dual sim, dalla tecnologia “estrema”, testati per sopravvivere agli urti e alle intemperie. Compagni impavidi delle professioni più pericolose. Outlimits 3G, il più performante dell’intera linea, è dotato di sistema waterproof secondo la norma militare IP67, in grado quindi di resistere totalmente a penetrazioni di polveri e protetto per supportare l’immersione in acqua (30 minuti a 1 metro di profondità). Come tutti i telefoni Outlimits, 3G è anticaduta e anti graffio grazie all’uso di fibra di vetro, PC e ABS. Studiato appositamente per coloro che nella quotidianità lavorativa sono sottoposti a continue sollecitazioni esterne, il nuovo modello è dotato di tecnologia di terza generazione che offre oltre ai normali servizi di comunicazione voce, le cosiddette video chiamate, il trasferimento dati ad alta velocità. Il servizio UMTS, inoltre, permette di collegarsi sia alle reti GSM e UMTS sia a quelle TCP/IP (Internet) e ISDN (Integrated Services Digital Network) per essere sempre connessi in qualsiasi situazione e comunicare in caso di necessità. www.ttmonaco.com

T


pson presenta il modello TM-C3400-LT: un terminale stand-alone pcbased per la stampa di etichette, biglietti e braccialetti dotato di touchscreen. Il modello TM-C3400-LT, con design compatto e struttura multifunzione, non necessita del collegamento a un PC. Ecco perché rappresenta la scelta ideale per gli utenti che hanno a disposizione spazi limitati. Realizzato per resistere in ambienti critici, l'alloggiamento IPX2 della stampante è a prova di polvere e resistente agli spruzzi. Il terminale TM-C3400-LT è compatibile con un'ampia gamma di materiali (ad esempio, etichette opache e con finitura lucida) e di supporti sintetici in svariati formati (come etichette fustellate, braccialetti ed etichette a modulo continuo). Indipendentemente dal supporto utilizzato, l'inchiostro a pigmenti DuraBrite Ultra di Epson produce stampe che resistono allo scolorimento, al contatto con l'acqua e con la maggior parte degli altri liquidi, e che durano a lungo anche se conservate in condizioni difficili. www.epson.it

Da Epson un terminale stand-alone

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Toughbook amplia la sua offerta di prodotti e servizi

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Datalogic, il nuovo terminale portatile Skorpio X3

l nuovo e robusto terminale portatile Skorpio X3 di Datalogic ADC è un prodotto all’avanguardia che integra in un unico strumento tutte le più recenti innovazioni. Grazie al suo formato compatto ed ergonomico e al suo ampio display, è indicato per applicazioni di raccolta dati in ambiente retail. Il terminale portatile Skorpio X3 può essere utilizzato per attività tipiche di negozio, come ad esempio per la vendita assistita, per l’inventario e la gestione degli stock. L’ampio display grafico a colori ad alta visibilità con touch screen, il migliore nella sua categoria, combinato alla speciale forma ergonomica, permettono di aumentare l'area di visualizzazione pur mantenendo una forma estremamente compatta. Il suo design elegante, le ridotte dimensioni e la sua leggerezza ne fanno un prodotto dall’ottimo equilibrio e maneggevolezza in fase di utilizzo. Lo Skorpio X3 resiste agli urti, alle sollecitazioni continue e alle cadute ripetute da 1,5 metri, garantendo prestazioni altamente affidabili ad ogni scansione. Un importante miglioramento di Skorpio X3 è il gruppo ottico leggermente inclinato, che permette all’operatore di eseguire la lettura dei codici a barre 1D e 2D senza la necessità di muovere il polso. www.datalogic.com/ita

anasonic Toughbook offre una gamma di prodotti ampliata, servizi di project management e solution services, entrando a far parte di Panasonic System Communications Company Europe (PSCEU). La linea Toughbook offrirà anche sistemi EPOS (electronic point of sales), computer handheld e stampanti portatili, oltre alla gamma Toughbook di notebook rugged e ai tablet professionali Toughpad. Panasonic ha fornito sistemi per punti vendita elettronici (EPOS) per quasi 30 anni, raggiungendo quota un milione di workstation vendute a servizi ospedalieri, retailer e alla ristorazione. I computer handheld di Panasonic permettono di agire efficacemente sulla riduzione delle scorte e sul loro accurato controllo, sulla prevenzione di errori di distribuzione e sulla riduzione del lead-time dallo stoccaggio alla consegna nel settore logistico. Grazie ai computer handheld Panasonic, i clienti possono leggere i barcode 1D e 2D e gestire così più efficacemente i prodotti in real-time sia nel magazzino che durante la consegna al cliente. http://panasonic.net

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Libri

Le 6 emozioni sul lavoro. Viverle, riconoscerle e utilizzarle per avere successo

Autore: Giulia Cornoldi Collana: Trend Pagine: 160 Prezzo: 21 € Editore: Franco Angeli

Il potere di cambiare Come sviluppare la leadership personale

Autore: Giovanna D’Alessio Collana: Imprese e Persone Pagine: 18,50 € Prezzo: 306 Editore: Rizzoli Etas

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mmaginate di essere in riunione e avere di fronte a voi una persona a cui avete proposto qualcosa. Vi sorride. Potreste pensare che è soddisfatto. Ma subito dopo aver sorriso, aggrotta la fronte. Cosa sta accadendo? Come è possibile comprendere le sue emozioni? Quale significato ha la sua mimica facciale? E voi come potreste reagire? In questo volume sono descritte le 6 emozioni base (sorpresa, paura, rabbia, disgusto, tristezza e gioia) e la loro costante presenza nella vita professionale. Attraverso una ricca selezione di foto, in cui identificarsi, vengono forniti gli strumenti per riconoscerle su di sé e sugli altri attraverso il linguaggio del corpo. Con spunti teorici, esempi e esercizi il libro offre una riflessione sul proprio mondo emozionale e sul suo livello di funzionalità nella propria vita. Viene infine indicato come poter utilizzare le emozioni per potenziare l'efficacia personale, il benessere professionale e la capacità relazionale. Il testo è rivolto a coloro che lavorano in contesti organizzativi e vogliono esplorare il mondo delle emozioni e capirne meglio come raggiungere attraverso le stesse maggiore efficacia nella realtà professionale. È un libro per impiegati, venditori, manager, che vivono ogni giorno situazioni relazionali al lavoro e vogliono avere nuovi strumenti per affrontare le proprie emozioni nel migliore dei modi.

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alla biologia alla psicologia cognitiva, dalle neuroscienze alla meccanica quantistica, le più recenti scoperte di tutte le principali discipline scientifiche confermano che siamo fatti per avere completa padronanza della nostra vita ed esprimere pienamente la nostra potenzialità e di conseguenza la nostra leadership. Spesso però non comprendiamo quali meccanismi fisiologici, biologici e psicologici ci fanno sentire vittime delle circostanze e ci impediscono di fare i cambiamenti che vorremmo. In questo libro l’autrice, una delle facilitatrici di trasformazione più autorevoli e innovative che operano attualmente nel mondo, propone un programma originale e di provata efficacia per aiutare il lettore ad avere maggiore consapevolezza di sé, guardarsi in modo nuovo e diventare quello che vuole essere, senza scuse. Attraverso riflessioni a 360 gradi sulla natura dell’essere umano, l’analisi senza sconti delle esperienze e degli errori che tutti facciamo, esercizi pratici e spazi di autoanalisi per cambiare il nostro “piano mentale”, Il potere di cambiare ci guida in un originale percorso di trasformazione di noi stessi e di sviluppo della nostra leadership personale.

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Tutto lavoro e famiglia Come affrontare con successo la conduzione di un’impresa familiare

uesto testo si rivolge ai molti professionisti, avvocati, commercialisti e consulenti d’impresa che hanno la responsabilità di gestire i problemi interpersonali nelle aziende a livello familiare e che sono consapevoli delle difficili situazioni che si possono potenzialmente creare in questi contesti. Facendo uso delle informazioni contenute in questo libro essi potranno essere d’aiuto con la soddisfazione finale di avere contribuito, forse anche in modo decisamente significativo, al successo della azienda familiare e al benessere della famiglia stessa. Tra i vari strumenti descritti, in primo luogo, il Trust, un istituto tipicamente anglosassone che viene applicato ultimamente anche in Italia per tutelare i patrimoni familiari. Viene poi presentato un excursus irrinunciabile sull’utilizzo dei capitali familiari alla luce delle norme sull’antiriciclaggio che interessano non solo le aziende ma anche i singoli cittadini.

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Autore: Anna Zanardi Cappon, Denis Torri, Sergio Maria Battaglia Collana: Gestione d’Impresa Pagine: 332 Prezzo: 19,90 € Editore: Tecniche Nuove

Collaboriamo! Come i social media ci aiutano a lavorare e a vivere bene in tempo di crisi

Autore: Marta Mainieri Collana: Web&Marketing2.0 Pagine: 214 Prezzo: 18,00 € Editore: Hoepli

alla casa all'orto, dalla macchina ai vestiti, dalle competenze al tempo, oggi in rete si condivide e si scambia qualsiasi cosa. Sempre più persone si incontrano attraverso servizi collaborativi digitali come Airbnb, Etsy, TaskRabbit, RelayRides, ma anche gli italiani Prestiamoci, Fubles, Reoose, che eliminano l'intermediazione proponendo nuovi modelli di consumo e un innovativo modo di gestire tempo e lavoro. Tutti questi servizi hanno un linguaggio, valori e modalità operative comuni e prediligono l'accesso al bene invece della proprietà, lo scambio invece dell'acquisto, la fiducia invece della diffidenza, la filiera corta come alternativa a quella lunga. Questo volume aiuta a comprendere perché questi servizi nascono e hanno successo in questo momento, quali caratteristiche li distinguono e quali possibilità aiutano a sfruttare. Ricco di consigli per cogliere le opportunità che emergono dalla crisi, il libro si rivolge a coloro che lavorano nel mondo della cooperazione digitale, a professionisti e giornalisti del settore, al mondo dell'innovazione sociale e a giovani startupper, direttori e consulenti marketing, perché possano capire questo nuovo modello commerciale. Ma è anche dedicato alle persone che utilizzano questi servizi e desiderano sperimentare percorsi di consumo alternativi e modi differenti per uscire dalla crisi e trovare nuove fonti di guadagno o risparmio.

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Corsi

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Industria/ Distribuzione: corso introduttivo

n uno scenario competitivo è importante acquisire una visione d’insieme, in modo da capire come si colloca il proprio ruolo nella filiera Industria/Distribuzione e quali sono i possibili impatti. Il corso, promosso da Indicod-Ecr, che si svolgerà a Milano il 26 marzo prossimo, permetterà di avere una visione d’insieme della filiera del largo consumo capire come funziona. Obiettivi della sessione formativa sono: capire come funziona il modello della filiera, far comprendere a chi lavora in ambito commerciale le logiche di chi lavora nella supply chain, far comprendere a chi lavora in ambito supply chain le logiche di chi lavora in ambito commerciale, nonché sviluppare un confronto con i lavori di gruppo. Coloro che potranno partecipare al corso sono: Junior product manager, product manager, personale dell’area supply chain, assistant buyer e buyer, junior category, category, trade marketing, apprendisti. Per informazioni: http://indicod-ecr.it/servizi/formazione/area-marketing-e-commerciale/mfunzionamento/

Tutela dei dati personali nell'E-Commerce

nternet, motori di ricerca, social networks, cloud computing: nuovi canali multimediali di comunicazione che hanno determinato la nascita di nuovi modelli di fruizione delle informazioni con un inevitabile impatto sulla tutela del diritto d¿autore e della privacy. Il master, promosso da Il Sole 24 Ore, che si terrà il 5 aprile a Milano presso la sede di Via Monte Rosa 91, si rivolge a Responsabili uffici legali di aziende, Consulenti legali e Avvocati nonché a responsabili Marketing e Commerciali d’Impresa: attraverso il confronto con i maggiori Esperti in materia approfondisce gli strumenti di tutela a disposizione delle aziende e dei clienti nell’attività di marketing e vendita on line. Il percorso formativo è strutturato in 3 moduli acquistabili separatamente. Il 2° Modulo: Tutela dei dati personali nell'e-Commerce interessa nello specifico Giuristi d'impresa, Avvocati, laureati in discipline giuridiche ed economiche; consulenti. Per ulteriori informazioni sul Master, contattare la referente, Rita Graziano, al numero di telefono 02.3022.3559 oppure all'indirizzo email: rita.graziano@ilsole24ore.com.

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Brand Management

i terrà a Milano in data 8 aprile il corso Brand Management, promosso da Mip, che ha come obiettivi avere una visione chiara e completa del processo di brand management, cogliere le implicazione delle scelte di brand architecture, collegare i diversi strumenti di brand management ai risultati in termini di equity di marca, prendere le principali decisioni in termini di politiche promozionali e di comunicazione connesse alla marca, ed infine utilizzare le principali metriche per la misurazione delle attività di brand management. Nel corso della giornata si affronteranno diversi temi tra cui i diversi ruoli della marca all’interno dell’azienda: da fattore tattico ad asset strategico, le scelte di branding: i brand element, l’architettura di marca, l’equity di marca: come misurare il valore della marca per il cliente e per l’azienda, le azioni di comunicazione a supporto della marca: il communication mix. Per informazioni e iscrizioni: www.mip.polimi.it/mkt/brand

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