Linea verde nov dic

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PAESAGGIO

FIERE

Il paesaggista svizzero Paolo Bürgi: semplicità e poesia

Galabau, Groot Groen, Expo TCO: tutte le novità delle fiere d’autunno

VERDE PUBBLICO Degrado ambientale, e patologie delle piante

Lineaverde ATTUALITÀ

E I NFORMAZIONE

T ECNICA

V IVAISTI , P ROGETTISTI

PER

Fisco normative, burocrazia: chi salverà il vivaismo?

E

C OSTRUTTORI

DEL

V ERDE

40 ANNI

Lineaverde

Novembre/Dicembre 2014 Anno 40 - N° 7


Pistoia / Italia

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60 anni di passione per il verde

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> SOMMARIO <

INFORMARE ......................................................................... PAG. 2 Dalle Aziende La produzione del substrato a base di cocco ...................... PAG. 13 di Renato Ferretti Il punto Azienda ed impresa vivaistica: l’agricoltura specializzata ed il fisco ..................................... PAG. 14 di Renato Ferretti Architettura del Paesaggio Paolo Bürgi, semplicità e poesia .......................................... PAG. 18 di Biagio Guccione Schede Tecnico-Botaniche .............................................. PAG. 23 Prunus Persica ‘Crimson’ Noce rossa ‘ Sychrow’ di Renato Ferretti e Silvia Vigé Convegni Normative fiscali sul vivaismo: il sostegno di ANVE ............. PAG. 26 di Renato Ferretti Fiere IPM Essen 2015 sempre più internazionale ......................... PAG. 28 di Sara Cavallini Fiere OrtoGiardino, è a Nord Est lo spettacolo della primavera .... PAG. 30 di Claudia Perolari Fiere GaLaBau 2014: successo finora inedito per il salone leader del verde .................................................. PAG. 32 di Renato Ferretti

Lineaverde è edita da EPE Edizioni Srl Redazione: Via Spezia, 33 - 20142 Milano Tel. 02.89.50.18.30 - Fax 02.89.50.16.04 E-Mail per richiesta abbonamenti o informazioni: info@linea-verde.net E-Mail per invio comunicati o altro materiale alla redazione: lineaverde@linea-verde.net Sito Web: www.linea-verde.net Direttore responsabile: Massimo Casolaro massimo.casolaro@epesrl.it

Direttore editoriale: Renato Ferretti renatoferretti@tin.it

Editor: Silvia Vigé silvia.vige@epesrl.it

Hanno collaborato: Giulia Arrigoni, Giorgio Badiali, Ilaria Bonanno, Biagio Guccione Comitato tecnico: Giorgio Badiali Francesco Ferrini Franca Gambini Biagio Guccione Laura Schiff Redazione: Claudia Perolari claudia.perolari@epesrl.it

Segretaria di redazione: Silvia Mariani silvia.mariani@epesrl.it

Fiere Groot Groen Plus 2014: partecipazione, innovazione e cooperazione tra i colori dell’autunno in Olanda ................ PAG. 36 di Renato Ferretti e Francesca Giurranna Fiere Opheusden: Expo TCO 2014 .................................................... PAG. 40 di Francesca Giurranna

Impaginazione: Claudia Bellelli claudia.bellelli@epesrl.it

Abbonamento annuale Italia: 40 euro da versare su c/c postale n°12059200 intestato a: EPE srl - 20142 Milano Via Spezia, 33 Stampa: Ingraph - Seregno (Mi)

Fitopatologia Gli anni passano, ma il degrado ambientale è sempre troppo elevato .......................................................... PAG. 44 di Giorgio Badiali

Spedizione in abbonamento Postale 45% Art. 1 Comma 1, Legge 46 del 27/2/2004 Filiale di Milano. Iscrizione al registro degli operatori di comunicazione (ROC) n° 3231 del 30/11/2001. Autorizzazione Tribunale di Milano n° 27 del 18/1/1999. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale. Lineaverde è un marchio registrato di proprietà della EPE Edizioni Srl.

FIERE ...................................................................................... PAG. 48

Pubblicità EPE - Via Spezia, 33 - 20142 Milano Tel. 02/89.50.18.30 - Fax 02/89.50.16.04 Direttore commerciale: Maurizio Casolaro

> INSERZIONISTI <

maurizio.casolaro@epesrl.it

/ Agraria Checchi

PAG 12-13

/ Umbraflor

PAG 11

/ Gilardelli Vivai

PAG 9

/ Vannucci Piante

IV cop.

/ IPM

III cop.

/ Zambelli

PAG 5

/ Zelari

II cop.

/ Myplant & Garden PAG 17 / OrtoGiardino

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Lineaverde News NOVEMBRE/DICEMBRE 2014

Concorsi

A Orticolario il terzo concorso internazionale “giardini creativi” Dopo il grande successo delle prime due edizioni, Orticolario promuove il terzo concorso internazionale per la realizzazione di giardini creativi nel parco di Villa Erba a Cernobbio, sede della manifestazione. Fino al 30 gennaio 2015 progettisti del paesaggio, architetti paesaggisti, agronomi, forestali, ingegneri, ingegneri forestali, progettisti di giardini, designer, artisti, vivaisti La Foglia d'oro del Lago di Como, fotografata potranno presentare donel Giardino Maitre parfumeur, ph. Fusaro. manda di ammissione per partecipare al concorso e realizzare i loro progetti in occasione della settima edizione di Orticolario "per un giardinaggio evoluto". Finalità dell’iniziativa è l’individuazione di progetti innovativi che presentino spunti progettuali, tecniche e materiali, in linea con le premesse, gli obiettivi estetici e gli standard qualitativi della manifestazione. I progetti dovranno rappresentare spazi originali, giardini vivibili e fruibili nei quali prevedere sedute “meditative” e dovranno essere contestualizzati all'interno del parco di Villa Erba e dell'area scelta, nel rispetto del paesaggio esistente, ovvero il 'Genius loci'. Il senso conduttore della nuova edizione sarà il tatto. L’iscrizione al concorso è gratuita e deve essere inviata in forma scritta entro e non oltre il 30 gennaio 2015 a info@orticolario.it. Web: www.orticolario.it ■

Ricerca

Prati montani, preziose risorse che contrastano l’effetto serra Nell’ambito di uno studio condotto sui prati e le foreste del Trentino, i ricercatori della Fondazione Edmund Mach hanno scoperto che il carbonio presente nel suolo, fondamentale per la sua fertilità e grande alleato contro l’effetto serra, risulta più protetto e meno soggetto a degradazione nei prati che nelle foreste. Ne deriva che il carbonio in prato si difende meglio nei confronti di cambiamenti ambientali o climatici rispetto al bosco, ma soprattutto che l’abbandono dei prati montani e la conseguente colonizzazione da parte del bosco, fenomeni attualmente molto diffusi in tutto l’arco alpino, contribuiscono a rendere il carbonio del suolo più vulnerabile. “Grazie all'impiego di tecniche di frazionamento - spiegano i ricercatori Claudia Guidi, Mirco Rodeghiero e Damiano Gianelle - abbiamo dimostrato che l'abbandono dei prati e la successiva crescita del bosco determinano profondi cambiamenti a livello fisico della sostanza organica che diventa più vulnerabile nei confronti della decomposizione. In altre parole il carbonio presente nei suoli prativi è più stabile rispetto a quello dei suoli forestali. I risultati ottenuti hanno importanti ricadute in relazione alla gestione delle aree alpine e, in particolar modo, dei prati soprattutto nell'ottica attuale dei cambiamenti ambientali e climatici che stiamo vivendo”. ■ Pag. 2 • Lineaverde Nov/Dic 2014


Libri

Floricoltura italiana. Storie, uomini, aziende La floricoltura o l'arte di coltivare i fiori ha origini antichissime. Fin dal Neolitico l'uomo si è fatto affascinare dal profumo e dai colori dei fiori. I Romani li coltivavano per celebrare i trionfi di condottieri e imperatori o per rendere più gradevoli cibi e bevande, mentre nel Medioevo crescevano negli orti dei

Concorsi

Comuni Fioriti 2014, tutti i vincitori Sarà la città di Cervia a rappresentare quest’anno l’Italia al concorso mondiale ‘International Challenge’, debutto nazionale dopo l’ufficializzazione della partnership tra i Comuni Fioriti italiani e questo circuito mondiale. Sul tetto d’Europa, invece, salgono la città di Merano (Bolzano) e La Magdeleine (Aosta) che saranno le due candidate italiane al circuito europeo ‘Entente Florale’ 2015. L’ufficializzazione è avvenuta il 16 novembre alla premiazione nazionale di Comuni Fioriti all’Eima di Bologna. Vincitori dell’edizione 2014 sono Merano (Bolzano) per i Comuni turistici (secondo classificato Arco - TN); La Magdeleine (AO) per i Comuni fino a 1000 abitanti (secondo classificato Claviere - TO); Auronzo di Cadore per i Comuni da 1000 a 5000 abitanti (secondo classificato Pescocostanzo - AQ); per i Comuni oltre 5000 abitanti Stresa (VB), secondo classificato Alba (CN). La città di Stresa è stata premiata anche con il ‘Fiore Oro’. ■

monasteri per adornare gli altari e preparare decotti e medicine. In Italia la floricoltura commerciale nacque nella seconda metà dell'Ottocento, qualche anno prima della stessa Italia, nel Granducato di Toscana e nel Regno di Sardegna e in particolare in Liguria che per molti decenni mantenne la quasi totalità della produzione nazionale. Arturo Croci e Giovanni Serra ripercorrono la storia della floricoltura italiana dalle origini ai giorni nostri tracciandone le tappe fondamentali e fornendo un ritratto di tutti gli uomini e le donne che con competenza, passione e dedizione hanno fatto conoscere la nostra produzione floreale nel mondo. Molti e interessanti sono anche i riferimenti alle riviste, ai libri, ai premi, agli eventi e alle manifestazioni che negli ultimi decenni hanno segnato il mondo della floricoltura nel nostro Paese e che danno l'idea di un settore ancora vivo e in espansione. Arturo Croci vive e lavora a Calco (Lecco) ed è cittadino benemerito di Marsala. Diplomato presso lal Scuola di Ortoflorofrutticoltura e giardinaggio di Minoprio, dopo gli studi di filosofia, fonda la rivista Flortecnica che dirige per 30 anni. È autore di numerose pubblicazioni tecniche. Giovanni Serra vive a Ghezzano (Pisa). E’ ordinario di Floricoltura alla scuola superiore di Sant’Anna di Pisa, è Accademico ordinario dei Georgofili ed è stato membro delle più importanti associazioni e società scientifiche, nazionali e internazionali.

Floricoltura italiana. Storie, uomini, aziende di Arturo Croci e Giovanni Serra Edizioni Mursia - 336 pagine Prezzo euro 23

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Lineaverde News Lutto

Scomparso Vittoriano Niccolai Vittoriano Niccolai, uno dei principali protagonisti dell’ascesa del vivaismo pistoiese nel mondo, è venuto a mancare il 23 ottobre a 72 anni. Negli anni ’60 con la sua azienda di Masiano, la Marino Niccolai e figlio, si apprestava a diventare, insieme ai Vannucci, uno dei più importanti imprenditori in Italia nel comparto vivaistico. Niccolai fu il primo a spedire piante in Cina, servendosi degli aerei dell'Air France. Diverse volte vincitore di premi export e altri riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, ha ricoperto negli anni ruoli di primo piano anche nelle associazioni di categoria, come Confagricoltura. Nei tempi d’oro la sua azienda ha contato decine e decine di dipendenti, attualmente sono un po’ meno, ma questo è l’inevitabile riflesso della crisi, che non ha comunque compromesso l’esportazione di piante da esterno che ogni giorno prendono il via di Francia, Inghilterra, Germania, Libano e Ungheria. Vittoriano aveva una grande passione per lo sport, fu presidente dell’ Us Ramini Calcio, che sotto la sua guida conquistò tutto quello che si poteva conquistare, facendo invidia a società professionistiche del calibro di Fiorentina, Empoli, Livorno e Pistoiese, lanciando decine di giovani promesse nel calcio dei professionisti. Un signore d’altri tempi, colto, generoso, gentile. Lascia, nel dolore la moglie Licia, i figli Leonardo e Marco, le nuore e gli adorati nipotini. ■

Normativa

Sbloccati i finanziamenti per il contratto di filiera del florovivaismo pistoiese Il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ha sbloccato i 7 milioni e mezzo di euro, come promesso alcune settimane fa, finanziamenti destinati al contratto di filiera del florovivaismo pistoiese guidato dalla società di servizi Pistoia Agricola (organizzazione professionale dell'Unione Agricoltori di Pistoia), di cui fanno parte anche due aziende pesciatine Flora Toscana e Oscar Tintori. Al centro del progetto vi sarà la realizzazione di una piattaforma di e-commerce business-to-business gestita dalla cooperativa di Pescia Flora Toscana. Il contratto di filiera guidato da Pistoia Agricola coinvolge, infatti, sia imprese floricole che vivaistiche, sia pistoiesi che pesciatine o di altre zone della Valdinievole. ■ Pag. 4 • Lineaverde Nov/Dic 2014

Fiere

Delta Beaconsfield è la viola più amata del Delta Road Tour 2014 Anche quest’anno il Delta Road Tour, l’evento itinerante autunnale di Syngenta FloriPro Services, si è concluso con un buon riscontro di pubblico. Sono centinaia i visitatori che il 4 e 18 ottobre hanno fatto tappa presso la Floricoltura Radaelli Stefano di Omate di Agrate Brianza (MB) e il Cattaneo Garden Center di Cermenate (CO), le due location che hanno ospitato l’edizione 2014 della ormai tradizionale manifestazione dedicata alle viole. Grande entusiasmo anche per l’iniziativa “Vota la viola”: compilando una scheda di gradimento, i visitatori hanno contribuito a decretare la regina della edizione 2014, che a sorpresa si conferma la stessa del 2013: Delta Beaconsfield, varietà dalla doppia colorazione viola scuro e viola chiaro. La serie Delta, alla quale appartiene, è la serie preferita dai floricoltori di tutto il mondo, ideale sia per le fioriture annuali che per quelle primaverili. Al secondo posto si è invece classificata la Neon Violet della serie Colossus, che si contraddistingue per i fiori giganti e per la fioritura uniforme. Medaglia di bronzo, infine, per la Colossus Fire Surprise, dall’originale colorazione che unisce tonalità di giallo, rosso scuro e arancione. Info: www.doitdelta.it ■


Viaggi

Alla scoperta di Singapore, la città giardino per eccellenza Viaggi&Giardini organizza per il prossimo marzo 2015 un viaggio nella città e nei dintorni di Singapore, alla scoperta dei suoi giardini, dei suoi parchi e delle più importanti opere paesaggistiche. Il viaggio, proposto a professionisti e amanti del landscape design e della botanica, prevede anche un incontro con uno dei principali studi di progettazione della città, oltre che la visita ad alcuni importanti vivai del distretto vivaistico malesiano. Non mancherà l’incontro con la natura più selvaggia che abbraccia Singapore, e neanche l’immersione nella modernità verde della città con il suo verde pensile e verde verticale. A guidare il gruppo Andrea Vigetti, già docente di ‘piante ornamentali’ al Politecnico di Torino e di ‘gestione e manutenzione del verde pubblico e privato’ al Master in ‘Progettazione del Paesaggio e delle Aree Verdi’ dell’Università degli Studi di Torino, e Francesco Merlo, già docente di ‘parchi e giardini’ alla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Torino, di ‘verde verticale nello spazio urbano’ al Master in ‘Progettazione del Paesaggio e delle Aree Verdi’ della medesima Università e di ‘giardini orientali’ alla Scuola Agraria del Parco di Monza. Informazioni e preiscrizioni: info@viaggiegiardini.it, 011/2763162 www.viaggiegiardini.it ■

Convegni

Simposio sulla micropropagazione delle piante a Sanremo Si terrà a Sanremo dal 19 al 24 aprile 2015 il 6° Simposio internazionale sulla produzione e creazione di piante micropropagate. L'evento si propone di approfondire i processi di micropropagazione e di creare un'opportunità di approfondimento sull'argomento. Il programma prevede numerose sessioni specifiche; molti esperti hanno già confermato la loro partecipazione. Un tour tecnico darà la possibilità di avere una visione della realtà produttiva della Liguria, in particolare nel settore delle piante ornamentali. ■ Pag. 5 • Lineaverde Nov/Dic 2014


Lineaverde News Giardini

Nasce l’International Garden Tourism Network, i giardini di Castel Trauttmansdorff tra i fondatori Il turismo verde è un settore fortemente in crescita nell’economia dei viaggi sia in Italia che all’estero, dove giardini e parchi rivestono sempre più spesso un ruolo di prim’ordine nelle destinazioni turistiche. Il 3 ottobre scorso, autorevoli rappresentanti del settore riuniti alla Conferenza Internazionale Gardens Without Limits a Metz in Francia, hanno istituito l’International Garden Tourism Network (IGTN), segnando così un valido punto di partenza per la creazione di un’importante lobby nel turismo verde, congiungendo i settori del verde e del turismo. L’obiettivo dell’IGTN, già voce autorevole nel panorama internazionale, è quello di aumentare la visibilità di parchi e giardini, attraverso la promozione di eventi, esposizioni e festival del verde, qualificandole come proposte turistiche alternative e rilevanti. Oltre a sostenere la ricerca e lo scambio attorno alla tematica del turismo verde, IGTN fungerà come centro di raccolta e divulgazione di pubblicazioni scientifiche sui temi del turismo verde, promuovendone allo stesso tempo lo sviluppo qualitativo e visualizzando l’impatto economico, ecologico e sociale di giardini e parchi. Tra i rappresentati nel comitato direttivo dell’IGTN il presidente Richard Benfield, professore della Central Connecticut State University ed autore di Garden Tourism (2013), Michel Gauthier, presidente del Canadian Garden Council, e Pascal Garbe, ideatore ed organizzatore della Jardins Sans Limits Conference, Metz, entrambi alla vicepresidenza. Richard Barley, direttore dell’ orticultura dei Kew Royal Gardens, ricoprirà invece la carica di tesoriere, mentre alla direzione esecutiva ci sarà Alison Partridge di Going Gardens, Gran Bretagna. Altri due membri del comitato direttivo sono John Taylor, capo giardiniere dei Malmo Castle Gardens e Abdel Naser Rahhal, amministratore delegato del Miracle Garden Dubai. Infine, la sezione del marketing strategico è stata affidata ad Heike Platter, segretaria del network, che ha maturato una decennale esperienza alla direzione generale dei Giardini di Castel Trauttmansdorff di Merano. I prossimi passi del network internazionale, che ha la sua sede a Londra, consisteranno nello sviluppo di una struttura funzionante a disposizione dei futuri soci. ■

Fiere

Fisco

Myplant & Garden valutazione positiva dei protagonisti del mercato

Misure campolibero per assunzioni under 35

Myplant sta ‘incassando’ la valutazione positiva dei protagonisti del mercato. Pur in un contesto generale difficile. Aziende, distretti, associazioni e consorzi guardano a questa manifestazione con interesse crescente, così come le realtà impegnate nell’organizzazione di incontri formativi professionali di settore. La fiera professionale, ricevuto anche il patrocinio di Expo 2015, annovera tra i primi partner AIAPP Lombardia (architettura del paesaggio), ANVE (vivaisti esportatori), APGI (parchi e giardini), Assoflora (produttori abruzzesi), Associazione Milazzo Flora (Sicilia), Florbusiness (Puglia) e Made4Diy (diy e garden): “ma abbiamo aperti anche ulteriori canali di dialogo e confronto - fanno sapere gli organizzatori - con altre realtà territoriali, associative e istituzionali. ■ Pag. 6 • Lineaverde Nov/Dic 2014

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stata pubblicata dall’Inps la circolare attuativa delle misure relative agli incentivi per l’assunzione di giovani under 35, secondo quanto stabilito dalla sezione “Campolibero” della legge Competitività. La circolare riguarda, in particolare, lo sgravio di 1/3 della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali, per un periodo complessivo di 18 mesi, per le aziende che assumono ragazzi tra i 18 e i 35 anni. L’incentivo è rivolto alle assunzioni a tempo indeterminato e quelle a tempo determinato con i seguenti requisiti: contratti di durata triennale; garanzia per il lavoratore di un periodo di occupazione minima di 102 giornate annue; ai fini della fruizione dell’incentivo, altro requisito richiesto è quello, di carattere oggettivo, relativo alle assunzioni, affinché comportino un incremento occupazionale netto del numero dei dipendenti del datore di lavoro interessato rispetto alla media dei dodici mesi precedenti. ■


Aziende

Nuova sede per Nippon Tree

Nippon Tree è dal 1996 uno dei maggiori centri in Italia ed in Europa per la fornitura esclusiva a grossisti, professionisti del settore, giardinieri e garden centers, di macrobonsai giapponesi di altissima qualità, i cosiddetti “niwaki” (bonsai giganti da giardino). L’azienda si estende su 20.000mq di coltivazione in vaso e 60.000mq di coltivazione in pieno campo. Ogni anno l’azienda dispone di una vasta gamma di circa 3.000 macrobonsai, esemplari centenari unici ed esclusivi, oppure piante commerciali, in varie misure e forme: Taxus cuspidata, Pinus pentaphylla, Ilex Crenata gold gem, Juniperus chinensis spp, Podocarpus, Camellia sasanqua, Chamaecyparis obtusa, Azalea satszuki, Enkianthus perulatus, Pinus Nigra, Pinus densiflora, Pinus sylvestris. Nippon Tree si è trasferita in una nuova sede. Ecco i riferimenti: via per Monguzzo, 47 - 22040 Anzano del Parco - CO (40km da Milano e 12 km da Como) - Tel 349/4052291 - 347/2857622 - E-mail: info@nippontree.it - www.nippontree.it ■

Fiere

Florall si svolgerà in un solo giorno Florall è la più importante fiera per le piante ornamentali, fiori recisi e prodotti di arboricoltura del Belgio per i professionisti: un punto di incontro commerciale per i produttori internazionali di piante ornamentali e fiori recisi, venditori di prodotti della floricoltura e arboricoltura, importanti fornitori di prodotti orticoli, e così via. Oltre 150 sono i coltivatori professionisti che presentano i loro prodotti di qualità per i visitatori professionali. Ogni anno Florall organizza due fiere: una di primavera (inizio marzo) e una d'autunno (fine agosto) della durata di 2 giorni. Ora, dopo i feed back positivi dell’ultima edizione, in cui per la prima volta è stata utilizzata la nuova formula “tutto-in-un giorno”, Florall ha scelto di confermare questa prova. Pertanto la fiera di primavera si svolgerà nel solo giorno di mercoledì 4 marzo 2015, dalle ore 9.00 alle ore 19:00, come sempre nel Flanders Expo (padiglione 2 e 4), Maaltekouter 1, 9051 Ghent, Belgio. www.florall.be ■

Ricerca

Ecco il frutteto in “parete” che richiede meno chimica Al modello di frutteto sostenibile in corso di sperimentazione alla Fondazione Edmund Mach è stato dedicato un incontro tecnico, durante il quale i frutticoltori hanno avuto modo di conoscere e toccare con mano i vantaggi della forma di allevamento in parete stretta e delle reti multifunzionali. Questa è una delle sfide della Fondazione Mach: puntare a minimizzare gli impatti dell’agricoltura per salvaguardare la salute dell’uomo, dell’ambiente e delle sue risorse. Inoltre è stato presentato un nuovo modello di frutteto con un sistema di allevamento particolare; in parete stretta, a più assi, con un’altezza ridotta rispetto al classico spindle, gestibile senza scale e carri raccolta quindi con più sicurezza in campagna, e che richiede meno trattamenti chimici. Utilizzando la potatura verde e piante a più assi si ottiene un frutteto costituito da file strette e basse: si apre così un ventaglio di possibilità tecniche che vanno dalla meccanizzazione del diradamento e del diserbo, della potatura estiva ed invernale a finestre, fino all’uso degli atomizzatori scavallanti. www.fmach.it ■ Pag. 7 • Lineaverde Nov/Dic 2014


Lineaverde News Convegni

Ricerca

Vivaismo, tutelare la salute ed il commercio delle piante

Foreste urbane: concluso il progetto EMoNFUr

Prima di tutto la salute. Vale per gli uomini e vale per le piante. L'aspetto fitosanitario del vivaismo è sempre più rilevante e strategico per il successo commerciale in tutto il mondo del comparto, che solo a Pistoia occupa con l'indotto 10 mila persone. Un settore all'avanguardia che innova, anche nel campo dell'organizzazione fitosanitaria attorno alle piante. 'Il nuovo sistema aziendale di autocontrollo fitosanitario volontario' è stato il titolo dell'importante convegno che si è tenuto nel cuore della valle delle piante pistoiese, a Masiano borgo alle porte della città. Messo a punto da Regione Toscana in collaborazione con gli attori del settore vivaistico, il nuovo sistema di autocontrollo è stato presentato nel convegno organizzato dalla Banca Credito Cooperativo di Masiano. Ha aperto l'incontro, Piermaria Baldi, presidente della Banca Credito Cooperativo di Masiano. Al convegno hanno partecipato Mario Carlesi, presidente di Coldiretti Pistoia. Conduzione a cura di Renato Ferretti, dirigente Area Pianificazione territoriale della Provincia di Pistoia. Relatori Riccardo Russu, dirigente servizio fitosanitario regionale, Giovanni Vettori, responsabile servizi di supporto fitopatologici della Regione e Massimo Ricciolini, responsabile Centro per la sperimentazione degli ogm della Regione. Parteciperà anche il Distretto rurale vivaistico ornamentale di Pistoia. Ha chiuso i lavori l'assessore regionale all’Agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvatori. ■

Dopo 3 anni di lavoro si è concluso a fine settembre 2014 il progetto EMoNFUr Life+ 10 Env/It/399, primo progetto italiano, e tra i primi in Europa, di studio e monitoraggio ad ampio raggio delle foreste urbane e periurbane. Gli studi di Emonfur hanno riguardato le foreste urbane della Lombardia e della Slovenia e in tre anni di lavoro si sono analizzate, come aree di saggio, cinque foreste urbane lombarde: il Parco Nord e Il bosco in città di Milano, il Bosco Fontana e la foresta Carpaneta di Mantova, il Bosco di Maristella nei pressi di Cremona oltre che, in Slovenia, il bosco urbano di Roznik e boschi di pianura nella regione di Gameljne. Di queste aree boschive è stata prodotta la documentazione completa sul monitoraggio su fauna, flora, livello di biodiversità, stato dei terreni, condizioni di salute della vegetazione e i tre manuali sull'attività di monitoraggio, sui servizi ecosistemici e sulla progettazione e gestione delle foreste urbane e periurbane (tutto consultabile e scaricabile sul sito www.emonfur.eu). Un materiale utile per progettare e gestire le foreste urbane, per creare sinergie a livello politico, tecnico, scientifico e finanziario che possano promuovere e accrescere la cultura del verde nei centri urbani. www.emonfur.eu ■

Fiere

Flora Trade a Rimini, Workshop e Show sul florovivaismo Nel 2015 si terranno alla fiera di Rimini due eventi incentrati sul mondo del florovivaismo: Flora Trade Workshop, un workshop internazionale per la promozione del settore florovivaistico (25 – 27 febbraio) e Flora Trade Show, salone internazionale del florovivaismo e del paesaggio (16 – 18 settembre). Il primo ha caratteristiche di evento strettamente b2b, con una formula molto snella, basata su incontri fra top buyer, trade e produttori con convegni e analisi di mercato, il secondo è un vero e proprio expo, molto articolato e di grande impatto. Verranno coinvolti le associazioni di produttori, i consorzi più importanti, i principali mass media di riferimento così da comunicare, in Italia e all'estero, la vasta gamma di imprese attive nel florovivaismo. Si tratta di un importante progetto, in collaborazione con i consorzi Florasì e Florconsorzi, che mira a coinvolgere l’intera filiera, dalla produzione alla vendita, interessando tutti gli operatori e gli stakeholder più importanti per il comparto. Sono in corso definizioni di collaborazioni strategiche con il ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, le più importanti associazioni di categoria e quelle dei produttori. Per il lancio del progetto sono previsti percorsi di comunicazione strategici: una campagna ADV diffusa sulla stampa tecnica italiana e internazionale, autentico volano della filiera, un'attività di media relation Italia-Estero, affidata alla più importante agenzia di comunicazione del nostro Paese, e con sedi in tutto il mondo, Barabino&Partner, l'attivazione di un social team che condividerà i contenuti dei due eventi e delle aziende sul website www.floratrade.it, su Facebook, Twitter, Linkedin, Pinterest, sulla web tv e sul canale YouTube di Rimini Fiera. ■

Pag. 8 • Lineaverde Nov/Dic 2014


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Lineaverde News Formazione

Due corsi di formazione all’Università degli Studi di Bologna Silvio Fritegotto, agronomo professionista, propone due corsi di formazione. Il corso di formazione sulla gestione del clima in serra, tecnologie innovative per il controllo e la gestione del clima e della ventilazione in serra mediterranea, si svolgerà il 18, 19, 20 febbraio 2015. Nel programma di formazione, verranno presi in esame gli aspetti fisici e fisiologici, della serra e delle piante, per la progettazione, la gestione ed il controllo del clima in serra e dei criteri per ottimizzare e gestire la ventilazione nelle serre mediterranee, in funzione della luce e dell'energia in gioco. Il corso è rivolto a tecnici liberi professionisti o dipendenti di Strutture e/o Organismi associativi pubblici o privati operanti nel comparto orto-floro-frutticolo, a studenti di agraria e ad imprenditori agricoli. Sede del seminario: Dipartimento di Scienze Agrarie, Università degli Studi di Bologna. Il corso di formazione sull'irrigazione a goccia delle colture agrarie, criteri tecnici per la progettazione e la gestione di un impianto microirriguo, dalla pompa alla goccia, si rivolge a tecnici liberi professionisti o dipendenti di strutture e/o organismi associativi pubblici o privati operanti nel comparto orto-floro-frutticolo, a studenti di agraria e ad imprenditori agricoli. La conoscenza delle caratteristiche di progettazione e di funzionamento delle attrezzature irrigue e microirrigue, è indispensabile per una corretta e consapevole gestione degli impianti di irrigazione a goccia. Il corso è strutturato in tre giornate, 21, 22, 23 gennaio 2015. Sede del seminario: Dipartimento di Scienze Agrarie, Università degli Studi di Bologna. Per maggiori informazioni: 348-7208196, oppure formazione@fritegotto.it ■

Agevolazioni

Agevolazioni

Fondi Pac anche al florovivaismo

14 gennaio 2015, open day della Scuola di Minoprio

Per i prossimi sette anni la Pac guarderà finalmente anche al comparto florovivaistico, precedentemente escluso dal meccanismo dei finanziamenti europei. Dai calcoli di Coldiretti, il contributo base medio è stimato per tutta Italia in 179 euro per ettaro, a cui potrebbero aggiungersi ulteriori agevolazioni a seconda della destinazione del terreno. Alla Pac potranno accedere solo gli agricoltori “veri” e attivi: è stato infatti reso più difficile l'erogazione dei fondi a quelle società (ad esempio banche o assicurazioni) proprietarie di enormi superfici agricole solo di fatto, e non nella sostanza, come i terreni di pertinenza di un aeroporto oppure le zone boschive. Nel complesso si prevede che per la provincia di Pistoia ci sarà un aumento del 50 per cento della superficie che garantirà il contributo base agli agricoltori, circa 8mila ettari in totale. Le risorse 2014-2020 si differenziano su tre livelli: contributo base, contributo ecologico (dove insistono più colture), contributo per l'imprenditoria giovanile e per le produzioni specifiche. Ulteriori agevolazioni sono previste per le attività svolte in montagna e in zone svantaggiate, oltreché per le aziende condotte da giovani Under 40 (con una maggiorazione degli aiuti diretti nella misura del 25 per cento nei primi 5 anni di attività). Un altro punto importante della riforma è quello di uniformare i contributi per tipologie analoghe di produzione a livello nazionale, con un progressivo livellamento dell'erogato per ettaro. ■ Pag. 10 • Lineaverde Nov/Dic 2014

La Fondazione Minoprio presenta le proprie offerte formative al fine di favorire una scelta consapevole organizzando un open day il 14 gennaio 2015 dalle 14 alle 18 (il primo open day il 3 dicembre scorso). Il centro di formazione con lo staff docente, i tutors e gli educatori del collegio si occupano dei risultati scolastici ma anche della crescita personale degli studenti. Il modello del “tempo pieno scuola e lavoro” proposto da Minoprio richiede maggiori sacrifici e il rispetto delle regole educative ma accompagna il ragazzo e la ragazza ai traguardi della vita formativa e professionale. Saranno presentati: Istituto Tecnico agraria, agroalimentare e agroindustria, gestione dell’ambiente e del territorio “Giordano Dell’Amore”, legalmente riconosciuto paritario, corso quinquennale maturità tecnico agraria. Istruzione e Formazione Professionale, riconosciuto e finanziato dalla Regione Lombardia mediante il sistema della dote, corso triennale di Qualifica per operatore/trice addetto alle coltivazioni arboree, erbacee e ortofloricole. Ed infine il corso annuale di diploma professionale per tecnico agricolo. I dirigenti scolastici e i docenti saranno disponibili per far visitare le aule, i laboratori, l’azienda agricola e il parco. Per informazioni: 031-900224, minforma@fondazioneminoprio.it, www.fondazioneminoprio.it ■


Libri

Giardini pubblici e sviluppo durevole

Il libro propone un approccio innovativo al paesaggio basando la progettazione e la gestione dei parchi e dei giardini pubblici sui criteri di ecocompatibilità e di sostenibilità o per dirla alla francese di sviluppo durevole. E’ un libro estremamente interessante e completo infatti tratta dalla normativa tecnica alla gestione ecologica degli spazi verdi sotto l’aspetto sociale ed economico. Insomma è un vero nuovo approccio al verde delle città che parte dalla consapevolezza che l’ambiente urbano è artificiale, non adatto alla vita delle piante e conseguentemente bisogna conoscerne attentamente le caratteristiche per poter progettare, realizzare e mantenere i parchi ed i giardini. Insomma bisogna partire da un’attenta osservazione dell’ambiente urbano in tutti i suoi aspetti: pedologici, climatici, floristici e faunistici con una particolare attenzione alle specie invasive che tendono a ridurre la biodiversità. Gli autori cercano di rispondere a questa complessità proponendo una gestione differenziata ed ecologica del paesaggio. C’è molta attenzione alla salvaguardia, alla valorizzazione ed utilizzazione della biodiversità come alla corretta gestione dell’acqua ed al ruolo della fauna. Un libro di 216 pagine con una veste grafica moderna, leggera ma rigorosa sul piano tecnico che guida il lettore alla conoscenza dell’ecopaesaggismo. ■ Traité d’écopaysage Di Frank Jault e Alain Divo Edizione 2013


AGRARIA CHECCHI SILVANO

S.p.A.

TUTTO PER L’AGRICOLTURA ED IL VIVAISMO PRODUZIONE TERRICCI E LAVORAZIONE FIBRA E TORBA DI COCCO


> DALLE AZIENDE <

La produzione del substrato a base di cocco di Renato Ferretti renato.ferretti@tin.it

Dottore agronomo e dirigente della Provincia di Pistoia

a produzione di substrato a partire dalla noce di cocco costituisce un processo ecocompatibile, rinnovabile e continuo a basso o limitato impatto ambientale. Infatti questo substrato si ottiene come sottoprodotto della lavorazione del cocco e nei paesi del centro-america è lavorato in modo interamente meccanico che garantisce caratteristiche di uniformità al prodotto, ricavando un substrato di coltura dalle caratteristiche eccezionali. Il terriccio di cocco rappresenta ormai una valida alternativa ai tradizionali substrati torbosi. In effetti il cocco possiedo le qualità delle migliori torbe di sfagno. Il prodotto è ottenuto dal mesocarpo della noce ci cocco. Le fibre imputrescibili che lo compongono vengono estratte, selezionate ed essiccate in ambiento controllato. Ne deriva un prodotto con reazione sostanzialmente stabile (ph compreso fra 5,4 e

L

6,8) e molto leggero (70-00 gr/lt): ciò facilita il trasporto e la manipolazione. Può inoltre essere conservato per lunghi periodi in balle senza correre rischi di decadimento delle caratteristiche chimico-fisiche. Particolarmente favorevoli risultano anche le caratteristiche idrologiche: infatti accanto ad una buona capacita di ritenzione idrica si evidenzia un elevato volume d'aria. L'apparato radicale delle piante coltivate in cocco dispone quindi della giusta quantità d'acqua e non subisce fenomeni di asfissia. Si presta anche per le colture a ciclo lungo, conservando costanti volume e porosità grazie al fatto che il cocco mantiene a lungo le sue caratteristiche chimico-fisiche. La pluriennale esperienza di aziende che producono il cocco ormai mette a disposizione dei produttori tipologie diverse di substrati adatti alle più svariate esigenze di coltivazione. Nella fase di preparazione della miscela è possibile modulare la concimazione del terriccio di cocco secondo le richieste delle varie colture con la garanzia dei migliori risultati produttivi. Il terriccio di cocco è un prodotto na-

Movimentazione.

turale che non presenta problemi di smaltimento essendo composto esclusivamente da sostanze biodegradabili. Date le caratteristiche del prodotto è possibile costituire, anche nei luoghi di consumo, delle considerevoli riserve che possono essere continuamente rinnovate per garantire la costante disponibilità del prodotto. ■

Riserve in balloni.

Preparazione base di cocco per substrati.

Pag. 13 • Lineaverde Nov/Dic 2014


> IL PUNTO <

Azienda ed impresa vivaistica: l’agricoltura specializzata ed il fisco Per quanto la distinzione tra azienda ed impresa abbia una sua giustificazione sul piano concettuale, la sostanziale identità esistente nella quasi totalità dei casi tra azienda ed impresa fa si che i due termini vengano per lo più usati come sinonimi. Vediamo di seguito alcuni chiarimenti in merito. di Renato Ferretti renato.ferretti@tin.it

Dottore agronomo e dirigente della Provincia di Pistoia

on questo articolo intendiamo avviare una attenta riflessione attorno alla tematica del vivaismo e dei rapporti della produzione vivaistica con il fisco. Lo faremo partendo dalle nostre conoscenze economicoagrarie ed agronomiche. Quindi iniziamo col definire l’azienda vivaistica sul piano giuridico-economico. L’azienda vivaistica è una azienda che si colloca in modo particolare anche rispetto alla azienda agraria classica, sia per gli obiettivi produttivi che per la particolare caratterizzazione ed entità dei fattori della produzione combinati. Come obiettivi produttivi si individuano da un lato quelli relativi al materiale da riproduzione destinato a determinate aziende agricole (viti-olivicole, frutticole, ecc) e dall’altro quelli identificati nella fornitura di materiali finiti o di prima fase per le produzioni ornamentali complessivamente intese e destinate alla realizzazione di parchi, giardini ed aree verdi. Per le specifiche esigenze produttive l’azienda vivaistica si organizza su fondi (capitale fondiario) dotati di tutti i manufatti stabilmente investiti nel suolo funzionali alle esigenze delle sequenze della produzio-

C

ne e delle tecniche suggerite in un determinato scenario delle conoscenze e della domanda del mercato che è sempre più esigente e che richiede prodotti con alto contenuto tecnologico. Presentando quindi piantagioni di piante madri, piantagioni in attesa di maturazione commerciale, spazi per le operazioni all’ aria aperta e per la sosta delle piante già poste in vaso, fabbricati di ogni ordine e specie per le operazioni al coperto e per l’ospitalità al riparo o in condizioni artificiali variamente modulate secondo le tipologie produttive, spazi per la preparazione delle piante per la vendita, senza dimenticare l’abitazione dei salariati e/o dei coltivatori diretti quando ciò rientri nella normalità della zona. Quindi le aziende vivaistiche, sono aziende agricole con caratteristiche

Le aziende vivaistiche, sono aziende agricole con caratteristiche peculiari legate agli alti investimenti fissi e mobili, nonché allo stretto rapporto con il mercato interno e internazionale. Pag. 14 • Lineaverde Nov/Dic 2014


peculiari legate agli alti investimenti fissi e mobili, nonché allo stretto rapporto con il mercato interno e internazionale. Per quanto la distinzione tra azienda ed impresa abbia una sua giustificazione sul piano concettuale, la sostanziale identità esistente nella quasi totalità dei casi tra azienda ed impresa fa si che i due termini vengano per lo più usati come sinonimi e con entrambi si faccia riferimento sia all'aspetto «oggettivo» che «soggettivo» dell'unità di produzione che opera nel settore agricolo. Per precisione dobbiamo però rilevare che il Codice Civile definisce: - azienda (articolo 2555): «complesso di beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa»; - impresa (articolo 2082): è definito imprenditore chi esercita professionalmente una «attività economica organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni o di servizi»; - imprenditore agricolo (articolo 2135) è «chi esercita un'attività diret-

ta alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, all'allevamento di animali e attività connesse»; - proprietà (articolo 832) «diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico». Con il D.Lgs 228/2001 è stata introdotta una nuova formulazione dell’art. 2135 che in particole al terzo comma dice “si reputano connesse le attività dirette alla trasformazione o alienazione dei prodotto agricoli, quando rientrano nell'esercizio normale dell'agricoltura” che amplia la categoria di attività agricole per connessione includendovi attività che hanno carattere commerciale oggettivo e che quindi dovrebbero essere attività commerciali ex art. 2195. Tali attività sono: le attività esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti ottenuti prevalentemente da una attività agricola; le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale e l’agriturismo. Al fine della identificazione di attività connesse è quindi necessaria la contemporanea presenza di due condizioni o requisiti: chi esercita attività connesse deve già essere imprenditore agricolo, ossia svolgere quelle attività agricole previste al primo comma dell'art. 2135 (è imprenditore commerciale chi produce vino con uva altrui), nonché che l’attività connessa deve essere coerente con l’attività essenziale (produzione vino sulla base dell’uva proveniente dal proprio fondo e non produzione di vino se si è alle-

»» Pag. 15 • Lineaverde Nov/Dic 2014


> IL PUNTO <

vatori di mucche). È tuttavia considerata attività connessa, ad esempio, l'acquisto di uva da vinificare se si è già produttori di uva per aumentare il quantitativo di vino se il proprio mercato lo richiede oppure direttamente l'acquisto di vino purché la quantità acquistata non superi la quantità prodotta dalla propria azienda. E’ del tutto evidente come queste nuove definizioni colgano appieno l’essenza della produzione vivaistico-ornamentale come attività agricola di alta specializzazione produttiva. Questo è quanto emerso anche nel convegno promosso dall’ANVE, che si è tenuto a Firenze, sulle tematiche in ambito fiscale nel confronto con esperti del settore in relazione alle attività vivaistiche, con la partecipazione di esperti, del parlamento e dell’agenzia delle entrate. Ora proviamo ad immaginare come si può comportare un giovane agricoltore che decide di avviare un attività vivaistica con un alto tasso di specializzazione come ad esempio la produzione di piante formate. In primo luogo si documenterà sulle possibilità e le alternative tecniche per produrre questo bene ad esempio in vaso, in piena terra, con o senza tutori, ecc., fra queste sceglierà quella o quelle ritenute più opportune, ideando così un modello produttivo a cui dovrà corrispondere una strut-

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tura aziendale in grado di attuarlo. Si procurerà, quindi, i fattori produttivi necessari per realizzarlo: una data superficie di terreno, le strutture di protezione scelte, gli impianti fissi e mobili necessari, le macchine occorrenti, la quantità di manodopera, i mezzi tecnici (vasi, terricci, concimi, tutori, canne, ferri, ecc. ) ed i finanziamenti necessari ad avviare il ciclo di produzione. Questa unità produttiva dovrà remunerare i fattori impiegati e dovrà adattarsi nel tempo ai cambiamenti, apportando, quando lo riterrà opportuno, le modifiche alla struttura iniziale. Questo giovane è l'imprenditore agricolo: le azioni ora ricordate sono la manifestazione della sua imprenditorialità e si chiamano, rispettivamente: organizzazione (costituzione dell'azienda), gestione dell'azienda ed adattamento dell'azienda. La struttura realizzata, se considerata come insieme di fattori produttivi, costituisce la sua azienda vivaistica; se considerata come unità produttiva da lui organizzata, gestita e adattata, costituisce l'impresa agricola. In sostanza la distinzione tra i due concetti serve a porre in luce due aspetti diversi della stessa realtà; l’azienda come insieme di mezzi produttivi, esaminala nel suo aspetto statico e oggettivo (quantità e qualità dei fattori), e l'impresa conside-

rata nel suo aspetto dinamico e soggettivo (coordinamento ed adeguamento nel tempo e nello spazio dei fattori stessi). E’ indubbio che in un attività come quella vivaistico-ornamentale l’adeguamento nel tempo e nello spazio presuppone una crescente specializzazione produttiva ed anche una segmentazione del processo di produzione della pianta ornamentale fra più aziende/imprese vivaistiche con un crescente impiego di fattori della produzione esterni all’azienda ed una aumento di attività connesse rispetto a quelle specifiche della produzione agricola così come previsto dall’art. 2135 del Codice Civile. Questa evoluzione caratterizza sia la fase di produzione che quella di commercializzazione dei prodotti vivaistici che, alla stessa stregua dei prodotti agro-alimentari, vedono accrescere, nella composizione del loro valore, il peso del confezionamento e dei servizi connessi rispetto a quello del prodotto in questo caso della pianta viva. Ecco quindi che assume un importanza decisiva avere chiarezza del significato delle parole “manipolazione” ed “apprezzabile ciclo biologico” per stabilire e dare certezza di essere un imprenditore agricolo al nostro giovane vivaista. E’ indubbio che per la varietà delle piante coltivate e la complessità del ciclo produttivo ciò non è assolutamente facile ma bisogna provare a dare delle definizioni certe. Noi ci stiamo studiando e proveremo ad avanzare qualche proposta tecnica basato sul presupposto che la manipolazione debba avere un contenuto agronomico e l’apprezzabile ciclo biologico possa essere fenologicamente misurato. Ovviamente proveremo a farlo stimolando anche il contributo di altri esperti ed il confronto di opinioni degli operatori del settore ma anche di chi dovrà normare la materia compito certamente non facile. ■


LA NUOVA FIERA PROFESSIONALE DEL FLOROVIVAISMO E DEL GARDEN

Fiera Milano Rho-Pero 25-27 Febbraio 2015

La manifestazione creata e voluta dalle aziende del settore, riunite nel consorzio Myplant & Garden

piante - fiori - tecnica - vasi - servizi - attrezzature - decorazione - edilizia

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L’appuntamento con Florbusiness fa tappa a Milano! Le prestigiose aziende pugliesi mostreranno in anteprima le novità all’interno di Myplant & Garden per poi proseguire con il consueto porte aperte sul territorio dal 3 al 6 marzo.

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> ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO <

Paolo Bürgi.

Paolo Bürgi, semplicità e poesia

di Biagio Guccione guccione@paesaggio2000.it

Docente di architettura del Paesaggio all’Università degli Studi di Firenze

L’opera del paesaggista svizzero Paolo Bürgi si caratterizza per un approccio al progetto elementare ed essenziale: eliminando il superfluo il suo rapportarsi al paesaggio spesso assume toni poetici.

Cava Motto Grande, foto di Paolo Bürgi.

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progetti di Paolo Bürgi sono caratterizzati dalla ricerca del semplice, dell’essenziale, della verità e della purezza dell’immagine.” Queste poche parole di Emanuela Morelli, estrapolate dal suo saggio sull’intervento a Cardada pubblicato nel 2004 nella rivista del Dottorato in Paesaggistica(1) è un’efficace sintesi dell’opera e della visione progettuale di Paolo Bürgi. Paolo Bürgi è un paesaggista svizzero, molto noto in Italia, non solo perché vive nel Canton Ticino (di lingua italiana), ma soprattutto perché ha spesso insegnato nelle nostre Università e lavorato nel nostro paese. Ho incontrato Paolo nel 1990 a Merano, in occasione del Convegno AIAPP “Il ruolo della tradizione nell’Architettura del Paesaggio”. In quell’occasione aprì il nostro convegno e ci illustrò il suo metodo di lavoro che ha il suo punto di riferimento nella storia, un rapporto senza paura e senza condizionamenti, che supera la visione asfittica “del tradizionalismo conservatore” o “della paura del nuovo” per reinterpretare i valori del passato con un linguaggio nuovo. Per dirla con le sue parole: “Quando si ama la storia ci si lascia affascinare e si cerca di leggerla con gli occhi del nuovo tempo!” Il quel lontano Convegno di Merano presentò i suoi primi progetti tra cui “la Cava Motto Grande di Camorino” che già era stato insignito del premio Aspan nel 1988. Si tratta di una cava recuperata a fini ricreativi. “La parte centrale è formata da un grande cerchio di pioppi piramidali per feste e sagre popolari e quale luogo di incontro e riflessione”(2).

I

Personalmente rimasi sedotto dalla “Spirale Verde” realizzata nel 1985, che riprende lo stesso tema del progetto precedente, ma ne affina

»»

Cava Motto Grande, foto di Paolo Bürgi

Cava Motto Grande, foto di Paolo Bürgi

Cava Motto Grande, foto Sitmap.


“I progetti di Paolo Bürgi sono caratterizzati dalla ricerca del semplice, dell’essenziale, della verità e della purezza dell’immagine.” “Spirale Verde”, foto di Paolo Bürgi.

lo sviluppo. Si tratta di cento pioppi cipressini nel piano di Magadino, piantati a spirale. Un modo di procedere elegante e raffinato, eliminando ogni elemento estraneo al paesaggio, ma di forte impatto emotivo. Da qui ogni suo progetto si è sempre ispirato allo stesso metodo, alla stessa visione, una visione da grande paesaggista, partendo sempre dalla realtà dove opera, realtà che non è mai facile da interpretare ma estremamente complessa. L’analisi paesaggistica è un modello che tutti applichiamo, ma l’originalità di Bürgi, sta nella capacità di sintesi, nella capacità di restituirci le sue riflessioni con soluzioni essenziali ed asciutte. In una intervista rilasciata ad Ines

attenzioni inizialmente particolari si fondono e l’operare diventa una filosofia piuttosto che un metodo. Dettagli, tradizioni, impressioni, ricerche, si trasformano in campi senza limiti chiari, che si uniscono

Romitti per Architettura del Paesaggio così Bürgi sintetizza questo processo: “Con il passare degli anni, le

formando un tutto unico.”(3) Recentemente, intervenendo a Pistoia in occasione di una lectio ma-

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gistralis per il nostro Master di Paesaggistica e per l’Ordine degli Architetti, ci ha preso per mano accompagnandoci a visitare attraverso le immagini i suoi progetti e, con le sue parole calibrate e ben ponderate, ci ha portati alla riscoperta di paesaggi a noi familiari, proponendoci una lettura inedita, delicata e


> ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO <

Giardino Privato, foto R. Steinegger.

“Quando si ama la storia ci si lascia affascinare e si cerca di leggerla con gli occhi del nuovo tempo!” profonda, originale ed innovativa. È proprio da questa lettura che nascono le sue proposte progettuali aderenti al paesaggio, mai uno iato, mai un elemento fuori posto. Osservando i suoi progetti sembra che quella, e solo quella, è la soluzione per quel sito. Certamente il suo affabulare elegante e suasivo ci trascina con il ritmo della poesia delle sue parole. Non si tratta di artifici linguistici per convincere gli interlocutori ma semplicemente Bürgi fa poesia con i suoi progetti. Uno degli ultimi giardini che ha realizzato vicino dove abita, in un versante del Monte Brè, è un susseguirsi di nuovi traguardi visivi, “attraverso il ridisegno della topografia ed il progetto dei percorsi e degli spazi - scrive Burgi - ma anche grazie alla riscoperta della varietà delle possibilità di percezione del sito e del suo orizzonte, spostando lo sguardo dal luogo e dall’oggetto in sé evocare altri sguardi e significati.”(4) Ed è questo metodo che lo ha guidato

anche a realizzare il suo capolavoro: il belvedere di Cardada. Opera che ci cattura e ci fa sognare offrendoci la bellezza della visione di un paesaggio suggestivo. Forse è inutile qui commentare e/o descrivere un’opera molto nota, già insignita del Premio internazionale del Paesaggio “European Landscape Award” alla Biennale di Barcellona del 2003. Di certo è l’intervento che più concretizza il suo pensiero, illustrato nelle poche righe inviate a Franco Zagari per le “48 definizioni di paesaggio”: «...Il linguaggio scelto per interpretare queste emozioni nasce dalla ricerca dell’essenziale, dall’arte di levigare la materia e togliere il superfluo, un linguaggio che lascia immaginare sempre qualcosa al di là di ciò che afferma e allo stesso tempo non specifica tutto il contenuto delle risposte date ai nostri quesiti: il progetto ci congederà lasciando che qualche domanda ci accompagni, anche dopo che avremo lasciato quel luogo e avremo voltato le spalle con un sorriso divertito»(5).

»»

Giardino Privato, foto C. Pradel.

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> ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO <

Landscape Promontory, foto di Paolo Bürgi.

Geologic Observatory, foto Studio Bürgi.

“Con il passare degli anni, le attenzioni inizialmente particolari si fondono e l’operare diventa una filosofia piuttosto che un metodo. Dettagli, tradizioni, impressioni, ricerche, si trasformano in campi senza limiti chiari, che si uniscono formando un tutto unico.”

Geologic Observatory Cardada, foto Landecy.

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Note al testo Emanuela Morelli, Riconsiderare la montagna: il progetto Cardada di Paolo Burgi, in Quaderni di Ri-Vista, Numero 1 – Volume 2 Maggio – Agosto 2004. Rivista online del Dottorato in Paesaggistica dell’Università degli Studi di Firenze.

(1)

Paolo Bürgi, Tradizione ed Architettura del Paesaggio, in Architettura del paesaggio – Notiziario AIAPP, n. 16 Giugno 1991. (3) La forma delle idee, intervista di Ines Romitti a Paolo Burgi in Architettura del Paesaggio, n.3, novembre 1999. (4) Paolo Bürgi, Giardino: accessibilità e prospettiva in Paysage Topscape, Contemporary Landscape Project , n° 17, 2014. (5) Paolo Bürgi, Dal luogo al paesaggio, in Questo è paesaggio 48 definizioni (a cura di Franco Zagari), Gruppo Mancosu editore, Roma 2006. (2)


Nov/Dic 2014

SCHEDE TECNICO-BOTANICHE

Lineaverde

Schede tecnico-botaniche di Lineaverde dr. agr. Renato Ferretti e dr. agr. Silvia Vigé

Nota Introduttiva La realizzazione di queste schede tecnico-botaniche na-

scrizione tipologica più aggiornata di varietà nuove pre-

sce dalla volontà di realizzare uno strumento che collega

senti sul mercato o quelle molto interessanti ma poco

le proposte commerciali dei nostri vivaisti con le esigenze

usate perché poco conosciute.

progettuali di chi realizza opere verdi, dall’architetto all’a-

Abbiamo così raggruppato molte informazioni dalla descri-

gronomo, dal giardiniere dalle imprese edili. Le schede vo-

zione della pianta, dove vengono evidenziate caratteristiche

gliono quindi essere un punto d’ispirazione per la proget-

botaniche e agronomiche, ai criteri di scelta, come dimen-

tazione e realizzazione di aree a verde con l’uso più ampio

sioni e portamento e utilizzo. Emergono così aspetti legati

possibile di specie scelte sia per le loro caratteristiche

alla resistenza all’inquinamento e le caratteristiche allerge-

estetiche che agronomiche.

niche, le misure vivaistiche e i diversi tipi di allevamento.

Libri sulle piante ce ne sono tanti e ultimamente sono an-

Per la realizzazione di queste schede fondamentale sarà la

che ben descritte nei cataloghi commerciali dei vivai ma

costante collaborazione dei vivaisti i quali si vogliono fin

questa proposta editoriale vuole differenziarsi per la de-

da ora ringraziare per il tempo dedicato.

13

Prunus Persica ‘Crimson’

14

Noce rossa ‘ Sychrow’


13

SCHEDE TECNICO-BOTANICHE

Nov/Dic 2014

Lineaverde

Prunus Persica ‘Crimson*’ Dimensioni e Portamento

Caratteristiche botaniche

aLTezza maSSima: 1 metro PorTamenTo: semi espanso

nome boTanico: Prunus Persica

miSura ViVaiSTica: circonferenza

‘Crimson*’

6/8cm

famiGLia: Rosacee

DiSTanza oTTimaLe D’imPianTo:

chioma: media compatta

1-2 metri

fioriTura ePoca: marzo/aprile

SeSTo D’imPianTo o PianTe/mq:

fioriTura coLore: rossa

3x3metri

foGLie coLorazione: rossa

VeLociTa’ Di creSciTa: rapida

foGLie PerSiSTenza: caducifolie

PorTamenTo ProPoSTo Dai ViVai:

coLorazione auTunnaLe: rossoviolaceo fruTTi: grossi, a buccia e polpa rossa, molto profumati, poco saporiti

a cespuglio/mini alberetti/a mezzo fusto/ Visto da: Vivai Lirussi Denis Via Villamora, 11 Vigonovo (VE) Tel: 3472400924 www.vivailirussi.com

* varietà protetta

a tre palle moDaLiTa’ Di commerciaLizzazione: a radice nuda/con zolla/in contenitore

Utilizzo Parco: adatto GiarDini: adatto SiePi e borDure: non adatto TaPPezzanTi: non adatto aree inDuSTriaLi: non adatto arGini fLuViaLi e zone umiDe: non adatto Schermi anTirumore: non adatto zone coSTiere marine: non adatto in VaSo in fioriere e Terrazzi: adatto SiePi aGrarie e uSo PaeSaGGiSTico: non adatto arTe ToPiaria: adatto

Caratteristiche agronomiche SuoLo: preferibile terreno medio impasto

reSiSTenza aLLe baSSe

eSPoSizione aLLa Luce: pieno sole

TemPeraTure: si

ruSTiciTà: si

reSiSTenza aL riSTaGno iDrico: no

reSiSTenza aLL’inquinamenTo aTmoSferico: si

reSiSTenza aL SaLe: si

reSiSTenza aL caLcare: si

PianTa aLLerGenica: no

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14

SCHEDE TECNICO-BOTANICHE

Nov/Dic 2014

Lineaverde

Noce rossa ‘ Sychrow’ Caratteristiche botaniche nome boTanico: Juglans Regia ‘Sychrow’ famiGLia: Juglandacee chioma: espansa rotondeggiante coLore fioriTura: giallo verde foGLie coLorazione: verde intenso foGLie PerSiSTenza: caducifolie coLorazione auTunnaLe: giallo fruTTi: noci con gheriglio rosso commestibile

Utilizzo Parco: adatto GiarDini: adatto SiePi e borDure: non adatto TaPPezzanTi: non adatto aree inDuSTriaLi: adatto arGini fLuViaLi e zone umiDe: adatto Schermi anTirumore: adatto zone coSTiere marine: non adatto in VaSo in fioriere e Terrazzi: non adatto SiePi aGrarie e uSo PaeSaGGiSTico: adatto arTe ToPiaria: non adatto

Caratteristiche agronomiche SuoLo: tutti i terreni eSPoSizione aLLa Luce: pieno sole ruSTiciTà: si reSiSTenza aLL’inquinamenTo aTmoSferico: si

Visto da: maioli enzo azienda agricola via Castello Salvaterra, 5 Savaterra (RE) Tel. 0522-840773 www.maiolifruttiantichi.it

reSiSTenza aL caLcare: no reSiSTenza aL riSTaGno iDrico: no reSiSTenza aLLe baSSe TemPeraTure: si reSiSTenza aL SaLe: no caraTTeriSTiche fiToSaniTarie: necessario il trattamento contro il verme PianTa aLLerGenica: si

Dimensioni e Portamento aLTezza maSSima: 15 - 20 metri PorTamenTo: espanso, oppure potata a fusetto se coltivata miSura ViVaiSTica: 1-2 mt VeLociTà Di creSciTa: rapida SeSTo D’imPianTo o PianTe/mq: 8-10 mt per piante con portamento espanso, 5-7 mt PorTamenTo ProPoSTo Dai ViVai: astone di 2 anni in vaso moDaLiTà Di commerciaLizzazione: in contenitore

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> CONVEGNI <

Normative fiscali sul Le imprese si trovano ogni giorno a lottare, spesso da sole, contro logiche burocratiche troppo complesse per questo ANVE, unica associazione di produttori, è scesa in campo a fare squadra e per esprimere politiche di tutela e di sviluppo con un convegno tenutosi il 28 novembre a Firenze. Ecco l’intervento introduttivo di Marco Cappellini, presidente ANVE. di Marco Cappellini Presidente ANVE e direttore generale di Giorgio Tesi Group

l tema della fiscalità coinvolge da vicino il nostro settore. Stiamo vivendo gli effetti della crisi economica che ha colpito prima i paesi del mediterraneo e ora si è estesa anche al nord Europa. Le piante non sono un genere di prima necessità, quindi la crisi ha inciso nella diminuzione della domanda. Alle difficoltà economiche si aggiungono quelle legate alle crisi internazionali, alla concorrenza di nuovi paesi emergenti e alle barriere doganali e fitosanitarie molto rigide di molti paesi. Dunque, negli ultimi cinque anni quindi i produttori hanno dovuto subire il calo della domanda, la riduzio-

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ne dei margini, le difficoltà nel recupero crediti. Inoltre, risulta difficile accedere al credito, limitando così lo sviluppo aziendale e i nuovi investimenti. Nonostante i contributi comunitari, molte aziende non riescono a ricevere finanziamenti bancari. In questo contesto ANVE si è mossa con celerità e ha siglato accordi con il settore bancario, come vedremo più avanti. In un contesto delicato come quello attuale, dal maggio 2013 un congruo numero di aziende è stato oggetto di attività di accertamento da parte dell’Amministrazione Finanziaria. Sebbene distribuite su tutto il territorio nazionale, tali verifiche si sono fatte particolarmente incisive nell’area pistoiese, considerata la nota vocazione vivaistica della zona e la presenza sul medesimo territorio di aziende fortemente rappresentative. Tali attività di verifica, per quanto noto, non hanno fatto emergere episodi di evasione conclamata ma l’Amministrazione Finanziaria ha piuttosto incentrato le verifiche sul preventivo convincimento che si sviluppi attività commerciale in parallelo a quella agricola. E' evidente che gli effetti derivanti da discutibili interpretazioni fiscali potrebbero rivelarsi svantaggiosi per le aziende del settore ed essere devastanti sia sul piano occupazionale sia sul sostentamento delle piccole realtà imprenditoriali. Non è nostra intenzione accendere arene di discussione ma capire le posizioni in campo e, se possibile, far capire le difficoltà che sta vivendo un settore di primaria importanza per l'economia e per l'occupazione italiana. Secondo i dati dell'ultimo Piano nazionale del settore florovivaistico, produciamo un fatturato annuo comples-

Sopra, l’invito del convegno, a destra Marco Cappellini, presidente ANVE

sivo di piante e fiori di 2,6 miliardi di euro equamente suddivisi e pari al 5% dell'intero fatturato della produzione agricola, contiamo circa 20mila aziende e 100mila addetti; numeri importanti, ma faccio notare che sono in decrescita rispetto a pochi anni fa. Nonostante ciò, la superficie nazionale interessata, in termini di superficie agricola utilizzata, corrisponde al 30 per cento circa della superficie florovivaistica europea complessiva. Tale dato conferisce quindi all’Italia una posizione dominante nell’ambito del panorama europeo. Negli ultimi decenni le imprese vivaistiche si sono evolute, hanno investito in processi produttivi sempre più improntati all’eco efficienza, alla ricerca varietale e di prodotto, all'efficienza logistica ed in chiave di internazionalizzazione. Nonostante questi sforzi, le imprese si trovano ogni giorno a lottare, spesso da sole, con-


l vivaismo: il sostegno di ANVE

tro logiche burocratiche troppo complesse, barriere doganali, normative fitosanitarie non uniformi ed una rete infrastrutturale ancora inadeguata. Inoltre, alcune disposizioni comunitarie, come la direttiva 2000/35/UE relativa alla lotta contro i ritardi nei pagamenti delle transazioni commerciali, sono state recepite in Italia senza una compiuta analisi delle specifiche esigenze e, soprattutto, senza un’attenta valutazione delle modalità applicative negli altri Stati membri con ciò finendo per indebolire la competitività dei produttori nazionali a vantaggio di quelli di altri paesi comunitari ed extracomunitari. Per tutti questi motivi, con il nuovo Consiglio Direttivo, abbiamo compreso che questo settore ha bisogno di fare squadra e di esprimere politiche di tutela e di sviluppo. Il primo obiettivo è stato rilanciare l’azione di ANVE, l’unica associazione nazionale di pro-

duttori, rafforzandone la rappresentatività. Così abbiamo allargato notevolmente la base sociale e i componenti del Consiglio Direttivo. Sono stati inclusi i Soci sostenitori, ovvero le organizzazioni presenti a livello locale e regionale e ad oggi contiamo oltre 700 aziende provenienti dalla Toscana, Abruzzo, Lazio, Umbria, Marche, Puglia, Campania, Sicilia, Sardegna, Lombardia, Liguria, Veneto. In Europa partecipiamo alle attività istituzionali di ENA, l'Associazione Europea del Vivaismo e collaboriamo con i nostri delegati al gruppo di lavoro legislazione e al gruppo di lavoro promozione con i quali proponiamo le politiche di sostegno per il nostro settore; poco tempo fa, ANVE ha organizzato una missione a Bruxelles per incontrare i rappresentanti della Commissione e del Parlamento europeo e per stabilire in loco, cosa che ha fatto, una sede operativa così da avere maggiori opportunità di incontro con le Istituzioni e proprio tra pochi giorni, il prossimo 2 dicembre, ospiteremo il Consiglio dell'ENA in questa nuova sede. E' stato inoltre costituito uno Staff di presidenza composto, oltre che dalla Segreteria nazionale, anche dal coordinamento marketing e comunicazione che ha come finalità principale quella di divulgare anche tramite newsletter le varie attività dell’associazione ed aggiornare costantemente tutti gli operatori di settore. Mentre, per affrontare le questioni in modo approfondito e metodologico è stato altresì costituito il Comitato Scientifico in cui partecipano personalità di rilievo del mondo accademico e della ricerca che aiutano e supportano l’ANVE in particolare sugli aspetti agronomici e fitopatologici. Il

secondo obiettivo è stato proporre servizi altamente qualificati alle imprese e rivolti indistintamente sia ai soci effettivi sia ai soci sostenitori. Servizi pensati e stipulati allo scopo di ottemperare a tutte le esigenze del comparto florovivaistico (credito, consulenza legale e marketing, efficienza energetica, logistica, assicurazioni...). Per divulgare il nostro operato, abbiamo sottoscritto accordi di media partner con organi di stampa ufficiali e di settore e grazie ai quali possiamo dar voce in tutta Italia alla nostra associazione e ai nostri soci (tra cui la rivista cartacea Lineaverde). Infine, ma non per ordine di importanza, ANVE ha consolidato gli ottimi rapporti di collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, con ICE/Agenzia e con il Ministero delle Politiche Agricole con i quali sta sviluppando progetti per la promozione e l'aggiornamento su aspetti di tipo fitosanitario, sulla formazione e sull’internazionalizzazione. Insomma, ANVE sta realizzando sempre di più la sua missione: rappresentare e supportare attivamente le aziende ad un livello nazionale ed europeo. ANVE oggi è un contenitore di centinaia di imprese, piccole e grandi, provenienti da tutte le regioni vivaistiche d’Italia, che hanno capito che da soli non si va da nessuna parte e che i “localismi” vanno superati. Purtroppo questo è un settore che è ancora frenato da divisioni anacronistiche ma al suo interno sta crescendo la consapevolezza che la globalizzazione impone cambiamenti anche culturali. Chi lo capisce regge, chi non lo capisce e si ostina a guardare solo al livello locale resta indietro di fronte ad un mondo che è in movimento. ■ Pag. 27 • Lineaverde Nov/Dic 2014


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IPM Essen 2015 sempre più internazionale

Dal 27 al 30 gennaio 2015 il complesso fieristico di Essen ospiterà oltre 1500 espositori appartenenti a 18 nazioni per promuovere il mercato dell’orticoltura ed offrirne una visione esaustiva. di Sara Cavallini sara.cavallini@epesrl.it

Redazione

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rrivata alla sua trentatreesima edizione la IPM Essen, fiera leader mondiale nel settore del giardinaggio, rimane un appuntamento di successo indiscusso. Dal 27 al 30 gennaio 2015 il complesso fieristico di Messe Essen ospiterà oltre 1500 espositori appartenenti a 18 nazioni per promuovere il mercato dell’orticoltura ed offrirne una visione esaustiva. Piante, tecnica, floricoltura e allestimento saranno infatti i settori coinvolti. Come da tradizione la fiera si caratterizzerà come importante piattaforma di vendita, offrirà stimoli innovativi e mostrerà le tendenze più significative grazie ad un programma collaterale ricco di concorsi, spettacoli e forum informativi. Forti del successo ottenuto nella scorsa edizione non mancheranno il programma clienti VIP ampliato quest’anno per offrire ai clienti intenzionati ad effettuare degli acquisti un programma a loro dedicato e spettacoli live nell’ambito della floricultura, come “New Life” che vedrà Marcel Schulz, Leonie Gehr ed Eva Latsch, campioni

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dei fioristi tedeschi 2014, presentare stimolanti idee floreali primaverili di qualità. Inoltre non si possono tralasciare la borsa del lavoro “Carriera verde”, servizio gratuito di pubblicazione di annunci di lavoro per favorire le opportunità di interazione e inserimento professionale, ed i concorsi “la Vetrina delle novità”, i cui vincitori verranno eletti da una giuria specializzata, e “Show Your Colours Award”, che vedrà coinvolti nell’elezione dei vincitori anche i visitatori specializzati grazie alla raccolta di voti durante i primi tre giorni di fiera. Puntando sempre più su una forte partecipazione internazionale quest’anno faranno il loro debutto Grecia e India presentando rispettivamente piante ed erbe aromatiche mediterranee e prodotti a base di cocco destinati al giardinaggio come alternativa alla torba, mentre lo Sri Lanka sarà presente con un ulteriore stand collettivo rispetto allo scorso anno rivolto ai produttori di piante. Le nazioni presenti saranno: Belgio, Corea del Sud, Costa Rica, Danimarca, Francia, Gran


Bretagna, Grecia, India, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Spagna (FEPEX), Sri Lanka, Taiwan, Turchia, Ungheria e USA. Ma queste non sono le uniche novità: il concorso nazionale “Entente Florale” e la fondazione “Die Grüne Stadt” (La città verde) si uniranno per creare un punto d’incontro per gli operatori del settore nel Padiglione 1A e la Spagna figurerà come Paese partner dell’attesissimo forum internazionale sul giardinaggio, organizzato come una tavola rotonda aperta al confronto tra relatori e pubblico. Verrà analizzata la situazione specifica del comparto per poi illustrare nuove opportunità di mercato alla luce anche della difficile situazione economica che sta vivendo che però non preclude nuovi sviluppi nell’orticoltura. Nonostante la Spagna sia il Paese partner è ancora l’Italia a confermarsi come il fiore all’occhiello della fiera. Anche quest’anno il padiglione 6 “Padiglione Italia” ospiterà più di 100 espositori da ogni regione tra cui numerosi vivaisti e l’agenzia governativa

L'Italia si confermerà come il fiore all’occhiello della fiera. Anche quest’anno il “Padiglione Italia” ospiterà più di 100 espositori tra cui numerosi vivaisti e l’agenzia governativa ICE presenterà uno stand collettivo con espositori provenienti da Sicilia, Campania e Puglia. ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internalizzazione delle imprese italiane) presenterà uno stand collettivo con espositori provenienti da Sicilia, Campania e Puglia. Vi saranno inoltre spazi dedicati in altri quattro padiglioni: nei padiglioni 3, 7 e 8 nel settore riservato alla tecnica verranno presentate le novità riguardanti la costruzione di serre e le tecnologie agricole, mentre nel padiglione 2 nel settore destinato alle piante le piante giovani “made in Italy”. Infine, nella giornata di formazione del 28 gennaio accompagnata dallo

slogan “I LOVE GREEN–Sperimentare dal vivo le professioni ‘verdi’”, le Associazioni Verdi in collaborazione con Messe Essen riceveranno gli studenti dei primi due anni di alcune scuole superiori e forniranno loro informazioni dettagliate riguardo le professioni di giardiniere e fiorista. Si tratta di un’iniziativa molto importante di orientamento in vista delle scelte professionali che dovranno affrontare gli studenti, ma soprattutto formativa offrendo la possibilità di mettersi alla prova e toccare con mano ciò che verrà illustrato. ■ Pag. 29 • Lineaverde Nov/Dic 2014


> FIERE <

OrtoGiardino, è a Nord Est lo spettacolo della primavera Dal 7 al 15 marzo 2015 al via la 36^ edizione di Ortogiardino, il più importante salone dedicato al giardinaggio, alla floricoltura e all'architettura del paesaggio del Nordest, in programma alla Fiera di Pordenone. di Claudia Perolari claudia.perolari@epesrl.it

Redazione

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el cuore del Nord Est, da 36 anni, ha luogo una manifestazione molto amata e popolare che attrae pubblico da tutto il Nord Italia e da Slovenia e Croazia: è OrtoGiardino, un format particolare in cui stand commerciali (300 gli espositori) si alternano a spettacolari allestimenti, eventi tematici sempre nuovi in un'atmosfera calda e coinvolgente. Ortogiardino, che si svolge alla Fiera di Pordenone su un’area espositiva di 35.000 mq, si rivolge a vivaisti, floricoltori, produttori e rivenditori di attrezzature e prodotti per la cura del giardino e dell'orto, bulbi e sementi, attrezzature per giardini e parchi, arredamento da esterni, decorazione. La scorsa edizione ha visto oltre 66.000

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visitatori (in leggero aumento rispetto allo scorso anno), di cui il 14% esteri, arrivati a Pordenone da Slovenia, Croazia e Austria con viaggi organizzati dalle agenzie o singolarmente. A partire dalla scorsa edizione, Ortogiardino, da manifestazione leader per gli appassionati di giardinaggio si sta trasformando a salone di riferimento per l’architettura del paesaggio italiana.

Il Festival dei Giardini Artefice di questa mutazione è il Festival dei Giardini, evento nell’evento, che grazie ad un format unico nel panorama fieristico italiano stimola il lavoro sinergico di architetti paesaggisti sul fronte progettuale e vivaisti in fase realizzativa. Giunto alla quarta edizio-


ne, il Festival dei Giardini, mette in competizione le migliori idee e realizzazioni in tema di piccoli giardini, su un tema che varia di anno in anno. Il tema per OrtoGiardino 2015 sarà “Armonia e botanica in giardino” e vuole essere una riflessione su due concetti che connotano il giardino e che possono creare, all'interno di esso, ambientazioni e suggestioni diverse. I progetti, selezionati dalla giuria, saranno realizzati e visitabili lungo un suggestivo percorso all’interno della prossima edizione di Ortogiardino, che affianca allestimenti di giardini a stand legati al tema del giardinaggio e dell’orticoltura. Il bando completo, le modalità di partecipazione e tutte le informazioni relative sono disponibili su www.ortogiardinopordenone.it, festivalgiardini@fierapordenone.it. L'iscrizione è gratuita ed è previsto un rimborso spese per i progetti selezionati assieme 100 biglietti omaggio.

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Il Giardino delle Meraviglie In contemporanea ad OrtoGiardino, al padiglione 9 della Fiera di Pordenone, si svolge la 7ª edizione de Il Giardino delle Meraviglie, il salone degli arredi e decori per terrazze e giardini. Su una superficie di circa 4.200 mq, 60 espositori selezionati esibiscono una brillante fioritura di idee per il giardino ed il terrazzo, all'interno di un labirinto tinto nei colori di tendenza per il 2015. Il percorso tinto e vivacizzato dai manufatti degli artigiani sboccia in un giardino naturale progettato da giovani designer che sanno reinventare e progettare gli spazi per terrazzi e giardini. ■ 1. Hortus Conclusus. Gruppo Rosae. Arch.tti Janes - Vedovi. 2. Il dialogo degli opposti. Arch.tti Cosarini - De Anna. 3. La ruota della vita. Dott.for. Pierluca Tondo. 4. Un approccio astratto. Arch.tti Ariedi - Beraldo. © Lorenzo De Maria.

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Segnatevi l'appuntamento: La prossima edizione del GaLaBau si svolgerà dal 14 al 17 settembre 2016 a Norimberga… e si mostrerà in una veste fresca e del tutto inedita.

GaLaBau 2014: successo finora inedito per il salone leader del verde di Renato Ferretti renato.ferretti@tin.it

Dottore agronomo e dirigente della Provincia di Pistoia

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GaLaBau si è chiusa con i migliori risultati degli ultimi tempi: aumento del numero degli operatori professionali, aumento dei visitatori internazionali e incremento significativo degli espositori.


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l GaLaBau di Norimberga conferma che la professionalità delle manifestazioni e la giusta cadenza temporale sono i requisiti essenziali delle moderne fiere che devono essere organizzate con la diretta partecipazione degli operatori. Solo così si può pensare che continuino ad essere come il GaLaBau punti riferimento e momenti di sviluppo del settore. La 21ª edizione del GaLaBau di Norimberga si è conclusa con un triplo record: sono stati per la precisione 66.563 gli operatori professionali (61.860 nel 2012) che l'hanno visitata per informarsi sui prodotti e i trend legati alla progettazione, la realizzazione e la manutenzione del verde, vale a dire un plus di pubblico pari a

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quasi l'8%. Particolarmente gradito è stato l'aumento dei visitatori internazionali a un totale di 6.121 presenze (4.114 nel 2012) giunte, tra l'altro, dall'Austria, dalla Svizzera, dall'Italia e dalla Repubblica Ceca. Le due sezioni speciali del salone, Deutsche Golfplatztage e PLAYGROUND, hanno goduto di forte interesse. "L'atmosfera nei padiglioni non avrebbe potuto essere migliore: stand costantemente affollati, colloqui intensi e un gran numero di affari conclusi sul posto. Le aziende si attendono inoltre una buona attività post fiera", riassume soddisfatto Stefan Dittrich, responsabile della manifestazione alla NürnbergMesse. Al salone, per la prima volta su 13 padiglioni, hanno presentato la propria offerta ben 1.321 espositori (1.155 nel 2012), di cui il 23% internazionali. Quale ente promotore del GaLaBau il Bundesverband Garten-, Landschafts- und Sportplatzbau – BGL (Federazione tedesca delle aziende che si occupano della realizzazione di giardini, soluzioni paesaggistiche e campi da gioco) di Bad Honnef ha preso atto con soddisfazione dell'atmosfera entusiastica riscontrata tra gli espositori e dell'eco totalmente positivo del pubblico. L'amministratore delegato capo del BGL, Dr. Hermann J. Kurth: “Il GaLaBau è e rimane il punto d'incontro più importante della 'famiglia verde' cioè per gli allestitori di parchi e giardini. Il salone ha evidenziato una buona situazione congiunturale del settore che solo un arrivo estremamente precoce dell'inverno potrebbe inficiare”. Gli ospiti del salone sono stati prevalentemente operatori di aziende specializzate nell'allestimento di aree verdi e spazi liberi, ovvero a imprese costruttrici di altro tipo. Hanno inoltre visitato il GaLaBau dipendenti di enti tecnici e istituzioni pubbliche, collaboratori di studi di architettura e di progettazione, committenti

privati, manager di campi da golf e gestori di strutture ricreative, rivenditori di apparecchi motorizzati/macchine agricole, nonché operatori del comparto cultura, uffici, servizi e vivai cimiteriali. Negli ultimi due settori si è registrato un aumento decisamente sensibile. Il 56% del pubblico (51% nel 2012) deteneva una funzione dirigenziale nella propria azienda, la quota di decision maker è salita del 2% a oltre l'81%: questo è quanto evidenziato dai risultati provvisori del sondaggio effettuato tra i visitatori da un istituto indipendente di ricerche di mercato. Il visitatore medio del GaLaBau è risultato essere di sesso maschile (un buon 83%), trascorrere in media 1,3 giorni in fiera e cercare in prima linea innovazioni. Nel 2014 si è interessato soprattutto ai gruppi merceologici dei macchinari per la costruzione e quelli per la manutenzione. L'attenzione di circa un terzo degli operatori si è concentrata rispettivamente sui segmenti delle piante e parti delle stesse, nonché dei materiali, prodotti ed elementi costruttivi per l'allestimento e la manutenzione. La visita del GaLaBau ha stimolato il 77% dei presenti a utilizzare in futuro i nuovi prodotti visti in fiera. Uno su cinque ha effettuato ordini per la propria impresa direttamente sul posto. Quasi tutti i visitatori (pressoché il 97%) si sono dichiarati soddisfatti della proposta offerta dagli espositori, il 95% ha già programmato definitivamente la sua presenza al GaLaBau 2016. Al GaLaBau 2014 si sono presentati 1.321 espositori da 35 paesi, 307 dei quali internazionali che hanno raggiunto Norimberga soprattutto dall'Italia (52), dai Paesi Bassi (50), dall'Austria (32), dalla Repubblica Ceca (26), dal Belgio (16), dalla Francia (14), dalla Federazione Russa (13),

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dalla Svizzera (13) e dalla Gran Bretagna (12). L'incremento registrato tra gli espositori internazionali ha segnato un ragguardevole 21%. Il core business del GaLaBau è costituito dal segmento dei macchinari, cui apparteneva circa la metà degli espositori che ha presentato macchine sia per la manutenzione sia per la costruzione. Più o meno il 30 percento è da

gurazione del GaLaBau 2014 il presidente del BGL, August Forster, ha elogiato gli straordinari meriti conseguiti nell'allestimento di parchi e giardini dall'ex presidente della Deutsche Gartenamtsleiterkonferenz (Conferenza tedesca dei direttori degli uffici del verde pubblico), Heiner Baumgarten, insignendolo della "Silberne Landschaft" (Paesaggio d'argento). Forster

Secondo l'amministratore delegato capo del BGL, Dr. Hermann J. Kurth: “Il GaLaBau è, e rimane, il punto d'incontro più importante della 'famiglia verde' cioè per gli allestitori di parchi e giardini." inquadrarsi nei segmenti dei materiali da costruzione, delle pietre naturali, delle pietre da pavimentazione, dei rivestimenti per terrazzi, degli alberi, delle piante, delle sementi e prodotti simili. Inoltre circa un espositore su cinque serve comparti speciali come, ad esempio, le attrezzature per campi da gioco, gli arredi urbani oppure il segmento della realizzazione e manutenzione di campi da golf. Nel 2014 ben 322 aziende hanno partecipato per la prima volta al GaLaBau. Il 92% delle aziende ha deciso già oggi che parteciperà al GaLaBau 2016. Nell'ambito della cerimonia di inau-

ha sottolineato come, negli anni passati, Heiner Baumgarten si sia adoperato con eccezionale impegno per gli interessi del verde pubblico nei comuni tedeschi e, nella sua funzione di amministratore delegato del comitato organizzatore dell'igs Hamburg 2013, abbia contribuito tra le altre cose a far sì che l'Internationale Gartenschau (Esposizione internazionale dei giardini) si trasformasse in una realtà propulsiva per lo sviluppo cittadino di Amburgo grazie al riassetto urbanistico e paesaggistico del quartiere Wilhelmsburg. Quest'anno l'European Landscape

Contractors Association (ELCA), l'Associazione europea delle aziende paesaggistiche, ha assegnato il premio internazionale delle tendenze "Edilizia e verde", da lei indetto, a due aree verdi aziendali di pregio straordinario. Da un canto ai giardini della ditta ALTATEC, una zona verde di 26.000 m² riservata ai dipendenti e ai clienti della stessa a Wimsheim. L'altro riconoscimento è andato all'istituto bancario Kreissparkasse Ahrweiler, i cui giardini riportano in città la natura. L'architetto paesaggista si è preoccupato qui con particolare cura di creare uno spazio di ritiro verde protetto e liberamente accessibile per i dipendenti, la clientela e gli ospiti. Nel padiglione 2 sono stati premiati i vincitori del "Landschaftsgärtner-Cup 2014" (Coppa dei giardinieri paesaggisti). Quali "maestri tedeschi 2014" tra tutti gli apprendisti aspiranti alla professione di giardinieri paesaggisti in gara, il team composto da Tamara Kaufmann e Rouven Förschner (azienda di formazione: Wagner GÄRTEN di Neresheim-Schweindorf), entrambi appartenenti al Verband Garten-, Landschafts- und Sportplatzbau Baden-Württemberg e.V. (la sezione del Baden-Württemberg in seno al BGL), si è assicurato il biglietto per partecipare al Campionato mondiale dei mestieri che si terrà a São Paulo in Brasile. ■

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Groot Groen Plus 2014: parteci e cooperazione tra i colori dell’a

Tree Port Garden.

Giunta alla sua 24esima edizione Groot Groen Plus è stata molto partecipata da addetti ai lavori sia olandesi che stranieri, i quali hanno contribuito con i loro stand e le loro visite ad ampliare il carattere internazionale dell’evento. di Renato Ferretti* e Francesca Giurranna** renato.ferretti@tin.it

*Dottore agronomo e dirigente della Provincia di Pistoia **Dottore agronomo

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nche quest’anno la tre giorni di Zundert, la fiera olandese Groot Groen Plus, giunta alla sua 24° edizione è stata molto partecipata da addetti ai lavori sia olandesi che stranieri, i quali hanno contribuito con i loro stand e le loro visite ad ampliare il carattere internazionale dell’evento. Il periodo di visita, dal 1 al 3 ottobre, ci ha permesso di godere dei colori di inizio autunno di molte piante, sia nella stessa fiera sia nel paesaggio circostante, caratterizzato da una massiccia presenza di vivai di diverse dimensioni e caratteristiche. Non a caso infatti questo rilevante evento del settore vivaistico si svolge in una delle aree olandesi con la più elevata concentrazione di vivai; questo comporta che la presenza delle stesse aziende vivaistiche nel territorio limitrofo alla fiera favorisca il dinamismo, la partecipazione e le potenziali

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opportunità dell’evento. Una piacevole e allegra inaugurazione si è svolta anche quest’anno sul palco del Groot Groen Plus, durante la quale una giuria specializzata ha premiato le migliori novità. La medaglia d’oro è stata assegnata a Leucothoe keiskei 'Opstal16' di Boomkwekerij Ron van Opstal BV da Zundert. Questo Leucothoe si presenta compatto con foglie strettamente lanceolate, leggermente curve con sfumature rosso scuro in autunno e inverno. Un'altra medaglia d'oro è andata a Nandina domestica 'Selten 004' selezionata da Jos Selten Boomkwekerij da Horst, caratterizzata da una struttura fine e dall'aspetto grazioso. Il colore delle foglie è molto bello specialmente se combinato con altre piante. Si tratta di un arbusto che cresce verticalmente, le cui foglie sono grandi


cipazione, innovazione ’autunno in Olanda

fronde, con un colore giallo-verde chiaro ed il fiore bianco. Una prima medaglia d’argento è andata alla Magnolia grandiflora 'Alta' ('TMGH') presentata da Piet Vergeldt da Lottum. Questa varietà di Magnolia è stata premiata per il suo portamento fastigiato e per la particolarità delle sue foglie strette e slanciate. Un’altra medaglia d’argento è toccata a Betula nigra “Summer Cascade”, con i suoi rami pendenti, bella corteccia rossastra e capacità di crescita in ambienti più umidi. La nuova varietà è caratterizzata da foglie più grandi rispetto alla più conosciuta Betula pendula 'Youngii'. Le sue foglie in autunno virano in un bel colore giallo. Il Carex oshimensis evercolor 'Eversheen', presentato da Boomkwekerij Jochems-Van Opstal BV, ha ricevuto una medaglia di bronzo, proprio come il Caryopteris clandonensis 'El-

st33' proposto da Mts.Boomkwekerij Elst-Van Bergen. La commissione giudicatrice ha ritenuto che entrambe queste varietà rappresentano una buona aggiunta alla gamma esistente. Altre medaglie di bronzo sono state assegnate a Nyssa sylvatica “Wildfire” e a Picea Pungens “Baby Blue”. La prima è una cultivar americana, di media taglia a forma di piramide, caratterizzata da foglie di color rosso brillante in primavera che diventano verde scuro in estate, per poi ripresentare il colore rosso in autunno. La seconda è una varietà di Picea pungens f. glauca da seme originaria del Canada, caratterizzata da uno sviluppo uniforme e compatto e da aghi di colore blu come le migliori cultivar di Picea pungens. Pur non avendo ricevuto premi in questa occasione, altre piante si sono contraddistinte per il contributo di co-

lore che forniscono in un qualsiasi spazio verde, in autunno e non solo, come Acer palmatum “Silhoutte”, caratterizzato da una forma colonnare e da foglie verdi che diventano rossoarancio in autunno, Carpinus betulus “Lockglo” utilizzato anche per siepi che catturano l’attenzione con il loro rosso autunnale, Cerciphyllum japonicum “JWW4” caratterizzato da una chioma rotondeggiante e gialla in autunno, Ginkgo biloba “Yellow Mellow” che presenta foglia striata di verde e giallo, tipo variegata. Thuja occidentalis “Golden Brabant” dal bel fogliame giallo oro tutto l’anno, Berberis thunbergii “Inspiration” con piccole foglie riccamente screziate con tre colori dominanti: rosso, rosa e bianco e Prunus Laurocerasus “Goris11” i cui nuovi germogli sono di color giallo. Nell’ambito del Groet Groen Plus è stato presentato l’importante progetto Treeport. Simbolo della forte volontà di cooperazione e consapevolezza che uniti è possibile raggiungere obiettivi più ambiziosi è la Cooperativa/Associazione Treeport Zundert. Si tratta di un'organizzazione che sviluppa iniziative, realizza progetti e organizza attività che contribuiscono ad un settore vivaistico sano ed equilibrato nella regione ovest di Brabante. Attualmente sono soci circa 110 vivai, imprese, fornitori, consulenti e altri soggetti collegati al mondo dell’arboricoltura e del vivaismo. Treeport persegue attività internazionali e multidisciplinari, in cui la sinergia tra le parti porta alle migliori qualità di prodotti e servizi. Tra le attività sostenute e svolte con l’obiettivo comune di rendere l’area tra le più attraenti in Europa a livello di vivaismo, si elencano: marketing e promozione, la coltivazione e la tecnologia e l’imprenditoria. Tuttavia, il campo non si limita al settore vivaistico, ma altri temi legati ad esso sono coinvolti nei progetti: l'ambiente, il turismo, la qualità della vita, l’occupa-

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zione, la sostenibilità ed altri ancora. La zona dove si svilupperà il centro di affari TreePort si trova tra Olanda e Belgio, una zona facilmente accessibile grazie alla presenza di importanti infrastrutture. L’area sarà inoltre realizzata seguendo i massimi criteri di sostenibilità e sarà un prototipo nell’utilizzo di energie rinnovabili. Un altro importante aspetto che verrà sviluppato all’interno del centro è uno specifico settore che si occuperà della logistica, nell’ottica di ridurre i singoli viaggi per il trasporto delle piante di un’unica azienda e di fornire quindi uno stesso servizio per più ditte, riducendo in questo modo i costi e le emissioni di CO2. Questo moderno sistema logistico sarà un buon esempio di come la professionalizzazione e la Medaglia d'oro Migliore novità: Leucothoe keiskei 'Opstal16'.

cooperazione della filiera possa portare al miglioramento della qualità e alla riduzione dei costi. L’icona di Tree Port è significativa, più frecce che conducono ad un unico punto, come più progetti ad un unico obiettivo. All’ingresso del Groot Groen Plus di quest’anno è stata realizzata questa icona come un giardino: Tree Port Garden. Alcune aziende presenti in fiera sono state anche oggetto di una visita da parte della stampa straniera, selezionate per le loro dimensioni, la loro diversità, o per un approccio moderno di produzione e sono: Van Oploo Tuinplanten, Boomkwekerij E. de Jong, Van Son & Koot. La prima azienda, Van Oploo Tuinplanten, nasce quando Alexander Seconda medaglia d'oro: Nandina domestica 'Selten 004'.

Spazio novità.

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van Oploo, l’attuale proprietario, cominciò a coltivare conifere. Giudicando questa coltura poco redditizia, prese in affitto un terreno in Belgio e iniziò a specializzarsi nella coltivazione dei cespugli sagomati. Agli inizi degli anni novanta decise di concentrarsi su alcuni tipi di piante, in grandi quantità. Acquistò 10.000 piantine di Photinia x fraseri 'Red Robin' ma per distinguersi da altri produttori, coltivò le piante in vasi da due litri, invece dei soliti vasi da tre. Cambiando il suo metodo di coltivazione, le piante divennero più folte e più alte, ciò gli permise di diminuire i costi per il trasporto. Dopo circa tre anni, la produzione salì a 60.000 piante, Van Oploo si era trasformato in uno dei maggiori produttori di Photinia in Europa. Queste piante sono ora disponibili, oltre che nel vaso di due litri, anche in vasi più grandi; le varietà coltivate sono: 'Red Robin', 'Little Red Robin', 'Pink Marble' e Photinia serratifola 'Pink Crispy'. A seguito dei problemi fitosanitari che si riscontrano sul Buxus, Van Oploo decise con altri quattro soci produttori di introdurre in sostituzione una varietà di Ilex crenata, la 'Dark Green' che assomiglia molto al Buxus. Questo gruppo oggi lavora sulla promozione di questa varietà e il responsabile dell’azienda afferma: "La nostra forza è in una buona cooperazione e sulla base di questo, vedo un futuro luminoso". L'interesse per questa pianta è aumentata enormemente da quando il capo giardiniere di Het Loo Palace, un antico palazzo della Famiglia Reale Olandese, decise di sostituire il buxus malato con Ilex crenata 'Dark Green'. Al momento, nell'80% del giardino è stato introdotta questa varietà al posto del buxus, il progetto sarà terminato il prossimo anno. Anche in altri giardini si sta seguendo la stessa strada. I vivai Van Oploo producono ogni anno, da 3 a 400.000 piante. I clienti


Van Son & Koot e produzione di Acer palmatum.

Quercus palustris 'Green Pyramid'.

Ilex crenata Dark Green.

sono principalmente grossisti, alcuni esportatori che si concentrano principalmente su Italia e Regno Unito, dove Photinia è molto richiesta; negli ultimi anni, anche la domanda da parte della Turchia è notevolmente aumentata. L'azienda E. De Jong ha 40 ettari a vivaio e la sua specialità sono piante da innesto. Ogni anno, da settembre a febbraio, circa 15.000 piante sono innestate. Gli innesti sono collocati in un tunnel, in maggio vengono reimpiantati in piena terra e successivamente sono sottoposti a due o tre trapianti prima di essere venduti. Il vivaio produce anche piante da siepi e alberi a forma con fusti multipli. Poiché i comuni, sempre più spesso, richiedono siepi, quest'anno 40.000 piante da siepe sono state messe in contenitori. Due terzi delle piante sono esportate in paesi europei (Regno Unito, Germania, Italia, Danimarca, Svezia, Ungheria, Ucraina, Turchia),

un terzo rimarrà nei Paesi Bassi. Le specie maggiormente coltivate sono Carpinus, Fagus e Quercus. E’ questa azienda che ha introdotto al GrootGroenPlus di quest'anno come novità il Quercus palustris 'Green Pyramid', un albero di quercia con fusto sottile, chioma piramidale e con belle foglie profondamente incise. Van Son & Koot è un’azienda leader specializzata in Acer palmatum ed è uno dei maggiori vivai europei. Le sue moderne serre occupano una superficie di 14 ettari, 7,5 a Kaatsheuvel e 6,5 ettari di serre in affitto altrove più un altro vivaio di 2,6 ettari di piante in contenitore. Vengono prodotte circa 3 milioni di piante ogni anno, la gamma più importante delle quali è la Acer palmatum coltivato in 100 diverse varietà e in tutte le forme e dimensioni. Oltre alla coltivazione di piante particolari, Son & Koot si concentra anche sul marketing. L'azienda sviluppa interessanti Store concept e materiali

promozionali per i suoi acquirenti, come ad esempio centri di giardinaggio. I prodotti sono spesso visti in riviste e programmi televisivi. Il signor Koot e sua moglie sono dei moderni 'cacciatori di piante' viaggiano in molte parti del mondo per trovarne di nuove. Prima che una nuova varietà possa essere aggiunta all'assortimento, viene testata per qualità e valore. Questo approccio innovativo è stato premiato con una serie di riconoscimenti, come ad esempio De Glazen Tulp, migliore novità (IPM Essen e Plantarium), e piante per il 2013 al Chelsea Flower Show. "Siamo chiamati verdi innovatori, perché vogliamo commercializzare nuove varietà ogni anno", dice Koot. "Vogliamo che i nostri clienti pensino: 'Dovremmo visitare Van Son & Koot due volte l'anno, in caso contrario, potremo perderci qualcosa." Le piante sono vendute in Europa per garden center, negozi di bricolage, grossisti, società di esportazione e catene di supermercati. L’intera catena di produzione è svolta nell’azienda, dalla crescita di giovani piante al marketing e alle vendite. In questo modo, dice il responsabile, “manteniamo la nostra esperienza all'interno della società”. GrootGroenPlus si dimostra quindi una fiera giovane e vitale e punta molto l’attenzione allo sviluppo del vivaismo in termini di assortimento e sostenibilità attraverso la partecipazione e la cooperazione di tutto il settore. Il prossimo appuntamento sarà nel 2015 dal 30 settembre al 2 ottobre. ■ Pag. 39 • Lineaverde Nov/Dic 2014


> FIERE <

Opheusden: Expo TCO 2014 Da circa tre anni, ha luogo un’importante fiera, che insieme al Groot Groen Plus di Zundert, favorisce la promozione del vivaismo in tutta l’Olanda: EXPO TCO. La fiera ha come obiettivi: favorire contatti commerciali, far conoscere i prodotti della regione e informare sui metodi di produzione innovativi.

di Francesca Giurranna Dottore agronomo

olte alberature di cui possiamo godere nelle nostre città e in Europa potrebbero provenire da Opheusden, questa è infatti una regione dell’Olanda in cui gli alberi vengono coltivati da secoli. Qui, già intorno al 1650, esistevano vivai specializzati nella produzione di alberi. Nel corso dell’800 il numero di queste aziende crebbe e iniziò l’esportazione di un gran numero di piante. Ma è nel corso del ‘900 che, nonostante i momenti storici di crisi, il vivaismo nella regione di Opheusden crebbe in termini di superficie, domanda, esportazione e prezzi. Oggi le aziende presenti in questo territorio rappresentano il Tree Centre Opheusden: circa 1.550 ettari di vivaio, di cui il 14% occupato da piccole aziende, il 66% medie e il 22% grandi aziende. Se nel ‘900 la produzione era costituita principalmente da ciliegi, meli, peri, noci, pioppi, olmi e ontani, oggi la produzione si concen-

M

tra sulle specie Acer, Tilius, Prunus, Quercus, Fraxinus, Malus, Pyrus, Sorbus, Platanus, Betula, Carpinus e diverse altre specie in una percentuale più bassa. Il fatto che gli alberi siano stati coltivati in Opheusden e dintorni per secoli, non è una coincidenza. Questa regione si trova infatti tra i fiumi Reno e Waal. L'argilla fluviale fertile è un ottimo terreno di coltura per gli alberi. Questo terreno è stato utilizzato per la coltivazione per centinaia di anni, nell'ultimo decennio abbastanza intensamente, ma il terreno è ancora fertile e ricco di nutrienti. Il terreno nella zona intorno Opheusden è prevalentemente sabbioso. L'argilla robusta garantisce alberi forti, le radici sono estremamente resistenti e si sviluppano in una zolla compatta. Gli alberi di Tree Centre Opheusden sono stati piantati con successo in molti climi differenti per la loro qualità.

Azienda vivaistica Batouwe.

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Vivaio nella zona di Opheusden.

Opheusden e i suoi dintorni sono tradizionalmente una regione vivaio e molte persone lavorano nel settore. Visitando questa regione, si osservano trame infinite di terreno con lunghe file di alberi. Il vivaismo in questa regione riveste una vitale importanza per l'economia locale. Un altro rilevante aspetto, che contribuisce alla vitalità e alla qualità del settore, è la ricerca. Un’importante cooperazione tra vivaisti e settore della ricerca, è svolta da un dipartimento dell'Università di Wageningen che si trova nel vicino villaggio di Randwijk, PPO - Applied Plant Research (ricerca vegetale applicata). Applied Plant Research svolge attività di ricerca attraverso la co-innovazione con partner diversificati del settore agricolo: qui scienza e pratica si incontrano. Insieme con i clienti PPO analizza domande riguardanti le aziende e la gestione delle colture e traduce queste in programmi di ricerca applicata e sviluppo. Tra le domande affrontate, che si traducono poi in progetti di ricerca, vi sono: lo studio di nuovi prodotti da introdurre sul mercato, l’indagine sulla

possibilità di controllo di nuovi parassiti e malattie in colture arboree e sulla riduzione delle emissioni dei prodotti per la protezione delle colture per l'ambiente, nonché studi sulla ricerca relativa al contributo che gli alberi possono fornire per un ambiente di vita sano. Altre principali tematiche affrontate sono relative al suolo, a sistemi di produzione sostenibile, alla qualità della filiera, alle alberature stradali e al verde urbano. L’affrontare in modo continuativo problematiche e innovazioni, favorisce il settore vivaistico rendendolo più forte e competitivo. Tra le innovazioni sperimentate nel centro di ricerca e già visibili anche in diverse aziende, vi è il sistema di coltivazione in grondaia o a “U”. Secondo questo sistema le piante vengono coltivate sopra terra all’interno di una struttura semicircolare riempita di substrato, una sorta di grondaia mobile. Tra i vantaggi nell’utilizzo di questo sistema si elenca: limite di trasmissione delle malattie dal terreno alla pianta, crescita regolare attraverso la regolazione dell’acqua e delle sostanze nutritive fornite, efficienza

nell’uso dell’acqua e dei nutrienti, sfruttamento intensivo del suolo (le piante sono infatte ad una minima distanza tra loro), minore uso di sostanze chimiche nel suolo (ad esempio si riduce notevolmente l’uso di erbicidi), buona pianificazione del lavoro e flessibili condizioni di lavoro. Tra gli svantaggi: costi elevati di investimento, raccolta contemporanea di tutti gli impianti, eventuali problematiche a livello di pianificazione territoriale, problemi del sistema durante inverni particolarmente rigidi ed infine questo sistema non risulta ancora essere adatto a tutte le specie. Quest’ultime sono però sfide che il centro, insieme ai coltivatori, si impegna a risolvere, cercando di trovare soluzioni anche specifiche per le singole aziende. In questa regione di vivai, da circa tre anni, ha luogo un’importante fiera, che insieme al Groot Groen Plus di Zundert, favorisce la promozione del vivaismo in tutta l’Olanda: EXPO TCO. La fiera, che si svolge per due giorni, ha come obiettivi: favorire contatti commerciali, far conoscere i prodotti della regione, informare sui metodi di

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> FIERE <

Primo premio innovazioni meccaniche: pota radici

Primo premio novità impianti: Carpinus betulus Rockhampton Red.

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produzione innovativi, sulla qualità e sulla velocità della logistica in termini di consegna e di trasporto. Il titolo di EXPO TCO 2014 è “tree energy“, ovvero l’albero come fonte di energia secondo diversi punti di vista, mostrati nei vari stand. Come ogni anno, è in questa occasione che vengono presentate innovazioni e nuove conoscenze del settore. Tra i nuovi impianti sono stati presentati: Carpinus betulus “Rockhampton Red”, una cultivar selezionata di carpino che presenta una meravigliosa colorazione autunnale, presentando le stesse caratteristiche della piantina. Può essere utilizzata come un albero da viale, come un esemplare solitario o in copertura. Gleditsia triacanthos “Globosa”, che come indica la varietà, presenta una forma compatta e sferica, caratterizzata da una crescita lenta che la rende ideale per i giardini più piccoli, non presenta spine, ed è piuttosto resistente a malattie, risulta quindi essere una gradita aggiunta alla gamma degli alberi di forma globosa. Malus “Rinki”, è un melo ornamentale che raggiunge un'altezza di 8 metri e una larghezza di 3 metri, scoperto in Canada. Fiorisce all'inizio dell'anno ed i fiori sono rosa. In autunno regala un tocco di giallo. Presenta pochi, piccoli frutti rossi, una buona ramificazione, utile quando potato in tarda primavera, rimane compatto, anche da adulto e mostra una buona resistenza alle malattie, queste caratteristiche lo rendono una varietà adatta al suo utilizzo nei viali. Malus d. Ecolette, Malus d. Lena, Malus d. Pilot, Malus d. Raijka, Malus d. Topaz, Malus d. Santana. Queste elencate sono diverse varietà di meli resistenti alle malattie a cui è soggetta questa specie. Sono infatti resistenti alla ticchiolatura e/o muffa e sono quindi molto adatte per i consumatori. Sono coltivate in cespuglio e in forme più o meno standard, così da po-

ter essere utilizzate in tutte le tipologie di giardino. Oltre che essere resistenti alle malattie come si è detto, producono gustosi frutti. Queste piante sono inoltre riconoscibili da un marchio di qualità ambientale. Ulmus laevis “Helena” PBR, è un olmo, il nome varietale indica il suo aspetto raggiante e abbagliante in termini di colorazione autunnale e di portamento. Può crescere, in un centinaio di anni, fino a circa 22 metri di altezza e 12 metri in termini di diametro chioma. È un albero adatto ad un ambiente umido, ma cresce bene anche su terreni sabbiosi. Idoneo all’utilizzo negli impianti pubblici. Ulmus laevis non è resistente alle malattie, ma le infezioni sono assai improbabili se coltivato in condizioni naturali. Ulmus pendula "Mauro" è un nuovo tipo di albero per l'ambiente. Si tratta di un olmo a portamento pendulo con piccole foglie. Cresce senza difficoltà in tutti i tipi di terreni; è completamente libero da malattie ed è facile da propagare. Tra i nuovi impianti sono stati premiati: Carpinus betulus "Rockhampton Rosso", presentato dalla Batouwe Boomkwekerijen BV, che ha vinto il primo premio come migliore novità verde di Expo TCO 2014. Secondo posto per Ulmus pendula "Mauro", presentato da G & M Boomkwekerijen. Malus Rinki, presentato da Boomkwekerij Michels Classens si è classificato terzo. Tra le innovazioni di tipo meccanico: macchina pota radici, la quale permette di potare meccanicamente le radici di piante, riducendo tempi di lavoro e la più pericolosa potatura manuale. E’ stata realizzata una versione della macchina accessibile come costi anche alle piccole aziende. Questa innovazione rappresenta un passo in avanti verso la meccanizzazione nella produzione di alberature. Rullo frangizolle per favorire la regolarità del terreno e renderlo più omo-


Sistema di coltivazione in grondaia mobile.

geneo. Inoltre l’utilizzo del rullo, oltre a scomporre i grumi di argilla, presenta altri vantaggi: controllo della profondità e distribuzione della massa del trattore in modo più uniforme tra le ruote anteriori e posteriori con effetto benefico in termini di pressione sul suolo. Macchina per effettuare diserbo meccanico lungo i filari contemporaneamente alla lavorazione del terreno. Macchina elettrica per il controllo delle erbe infestanti tra le piante e sotto di esse. La larghezza effettiva è regolabile, fino ad un massimo di 150 cm. Una piattaforma di potatura dotata di un sistema di sterzo automatico ad ultrasuoni che permette di guidare la potatura lungo il filare stabilendo fin dall’inizio la linea di taglio da seguire. Sistema di sostituzione rapida della lama della zollatrice grazie ad un nuovo adattatore montato sulla macchina che permette un facile ricambio della lama. Una zollatrice che, grazie alle lame che vi sono montate e alla loro flessibilità di lavoro, rende il sollevamento della zolla più semplice e veloce. Ed ancora: Strumento di misurazione degli alberi in vivaio - Treehugger. Questo strumento permette di misurare in modo rapido la circonferenza della pianta e

di tenere in memoria tali misurazioni. Sistema di scansione del suolo, al fine di determinarne parametri come la conducibilità, la capacità di trattenere acqua e il contenuto di sostanza organica. Questo può ottimizzare l’uso di fertilizzanti e le tecniche di coltivazione, al fine di rendere migliore la produzione. Protezione dello spruzzatore per teneri germogli, realizzato con materiale più flessibile al fine di ridurre i danni verso le giovani piante al passaggio della macchina. Trattamento termico per contrastare danni dovuti al cancro dell’ ippocastano. E’ stato infatti scoperto che il batterio che causa la malattia muore se esposto ad alte temperature. Protezione del fusto realizzata in materiale biodegradabile. Il nuovo sistema di protezione previene i danni da gelo e da bruciature del sole, nonchè danni da parassiti e dalle alghe. Nel settore della meccanica i premi che sono stati conferiti sono: il primo premio alla versione Mark 2.0 della macchina pota radici, presentata da MDE machinebown. Il secondo e terzo premio sono andati rispettivamente alla piattaforma di potatura automatica e al sistema rapido di sostituzione della lama, entrambi presentati da Damcon.

Il premio per il miglior stand verde è andato a quello istituito congiuntamente dalla Batouwe Boomkwekerijen BV e Boomkwekerij van Voorthuijsen vof. Secondo i giudici lo stand ha ben rappresentato il tema della fiera, la potenza degli alberi, ma soprattutto è stato particolarmente invitante per i visitatori ed eccezionalmente comunicativo. L’azienda Batouwe, fin qui più volte nominata, è stata quindi una delle protagoniste di questa edizione dell’Expo TCO. Nata nel 2005, ad oggi vanta clienti in tutta Europa. Produce piante da talea e da innesto di elevata qualità, che crescono in condizioni ambientali controllate con estrema cura. Si sono specializzati in particolare in arbusti, di cui ne possiedono circa 500 specie. Nella regione, questa azienda rappresenta una realtà media, ci sono molte altre aziende anche di dimensioni maggiori, come G. Vermeer Holland BV, specializzata in alberature sia in pieno campo che in contenitore. Qui in queste aree geografiche la forte unione e la sinergia tra produttori stessi ma soprattutto tra questi ultimi e gli addetti alla ricerca, stanno facendo crescere il settore vivaistico in maniera esponenziale e questa fiera né rappresenta una sicura e vivace testimonianza. ■ Pag. 43 • Lineaverde Nov/Dic 2014


> FITOPATOLOGIA <

Gli anni passano, ma il degrado ambientale è sempre troppo elevato Un appello urgente che ripropone la necessità di maggiori conoscenze, comunicazioni e volontà risolutive, per prevenire e contenere sia le nuove che le vecchie patologie delle piante, evitando od almeno riducendo danni vistosi e costi elevati, riscontrabili oggi con la perdita sia del valore complessivo del verde, sia dei benefici immensi che produce a favore dell’ambiente e dell’esistenza di tutti gli esseri viventi. di Giorgio Badiali giorgiobadiali@libero.it

Fitopatologo, dottore agronomo, già dirigente della Regione Emilia Romagna

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nche la scusante dei costi deve essere sfatata, perché non sempre è necessario eseguire interventi molto gravosi ed onerosi, osservando ed utilizzando a dovere il tempo ed il lavoro del personale a disposizione che dovrà essere più giovane, preparato, vocato, efficiente, bene guidato e controllato da chi meriterà veramente di dirigerlo. Il problema del degrado deve essere affrontato decisamente, senza fingere che non esista e coinvolgendo parti-

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colarmente i giovani per una maggiore spinta risolutiva. Si è già trattato più volte anche dettagliatamente di questo spinoso argomento specialmente sulla Rivista Lineaverde, la cui Direzione è sempre stata particolarmente attenta ai problemi generali del verde e dell’ambiente, compresa la descrizione in dettaglio dei mezzi anche molto semplici e meno costosi da impiegare per il verde, che sono spesso quelli dotati di maggiore efficacia e persistenza, so-


Se questa pianta potesse parlare, è meglio non pensare alle tante brutte cose che avrebbe voglia di dirci, soprattutto a proposito di degrado e di educazione ambientale.

prattutto quando si desidera veramente risolvere i problemi che assillano le piante e tutto l’ambiente che le ospita, anche quelli che in apparenza possono sembrare i più gravi e di più difficile risoluzione. Si tratta comunque di un vasto argomento composto da tante ed importanti variabili, su cui tutti sembriamo maestri, ma che in fondo non riusciamo sempre a comprenderne la vera gravità e ad impiegare quella necessaria volontà risolutiva o quantomeno ragionevolmente applicativa che manca spesso e che si presenta la sola in grado di evitare l’accumulo dei danni e del degrado che oggi si notano nel verde di molte zone sparse su tutto il territorio nazionale. Per migliorare queste situazioni e risanare più rapidamente l’ambiente, occorre per prima cosa fare “largo ai giovani” (maschi e femmine) che almeno per ora sembrano in linea di massima, meno bacati dalla sete di denaro e maggiormente volonterosi di risolvere le situazioni anche più tristi che presentano sempre un grosso intralcio per il loro futuro, preparandoli professionalmente ed aiutandoli realmente favorendone l’introduzione nelle attività più importanti, dove occorrono principalmente capacità, passione, dedizione e spirito di sacrificio per realizzarle e migliorarle anche senza avere grosse pretese. Le malattie delle piante sono paragonabili a quelle di tutti gli altri organismi viventi e presentano sempre diverse possibilità di contenimento e di riequilibrio prima di condurre alla morte gli esemplari aggrediti. Queste vanno decisamente perseguite, anche se appare piuttosto utopistico voler parlare della loro eradicazione una volta che si sono insediate ed estese su vasti territori come è già successo in passato ed anche ora troppo spesso accade, quasi sempre per incuria e danni provocati dall’uomo.

Un esempio classico ma non certamente il solo, soprattutto quando si parla di crittogame od anche di batteriosi che si dimostrano spesso le patologie più subdole, dannose e spesso scarsamente conosciute, è rappresentato dalla Ceratocystis fimbriata, cioè la ormai datata malattia crittogamica provocante il Cancro colorato del platano e che anche a seguito della promulgazione degli ormai famosi e ripetuti D.M. di Lotta obbligatoria (D.M. 3/09/1987 e successivi), col tempo e con l’applicazione delle tecniche di contenimento prescritte ed inizialmente lodevolmente applicate, si era attenuato notevolmente nelle sue presenze e dannosità ambientali, ma ora in diverse zone, soprattutto per la sopravvenuta scarsa osservazione degli interventi e delle limitazioni previste dalla legislazione ancora vigente, oltre alla facilità di conservazione e trasmissione da parte degli organi della riproduzione, si sta riproponendo a tratti e col passare degli anni, anche con una certa intensità. E’ il caso anche di citare una più recente e pericolosa patologia pure di natura crittogamica, introdotta da oltre 10 anni in Italia dal Nord/America e diffusa attualmente soprattutto nel Lazio, producente il marciume radicale dei pini e conosciuta col nome di Heterobasidion irregulare (simile ad H. annosum), la cui diffusione deve essere evitata ad ogni costo, perché si tratta di un patogeno letale che si insedia facilmente attraverso ferite, soprattutto se effettuate nelle zone dei colletti e delle ceppaie. Passando rapidamente alla vasta gamma degli insetti ed acari, la situazione si presenta in molti casi anche se non sempre, in una forma visivamente più eclatante ma in linea di massima il danno che viene prodotto alla vegetazione specialmente sul fogliame delle piante a foglia caduca il cui rinnovo annuo è naturale, risulta meno grave ed appare meno difficoltoso il loro contenimento, in quanto di solito sono più rapidamente identificabili per le conseguenze spesso vistose ed a volte anche molto dannose, ma le loro presenze sono basate su ci-

cli di sviluppo quasi sempre costanti e ripetitivi che ne rendono più agevole, sia la loro identificazione che le più idonee azioni di difesa. In ogni caso, è necessario conoscere a fondo le principali patologie di varia natura, con le loro caratteristiche di sviluppo e di comportamento, perché in molte occasioni oggi abbondantemente conosciute anche se sempre poco divulgate, paiono sufficienti a contenerne o limitarne gli effetti, una maggiore attenzione rivolta ad evitare

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L’incontro tecnico svoltosi da qualche anno nell’ambito dell’Assemblea dell’A.I.D.T.P.G. presso la Scuola di San Michele all’Adige e qui già riportato, ha rappresentato anche la volontà di istituire un rapporto comunicativo con i giovani ben visibili alle finestre della Scuola, per introdurli nel settore vitale ambientale e dare inizio ad un necessario svecchiamento di tecnici e addetti al verde.

Questi ragazzi in visita istruttiva al Parco Sicurtà di Valeggio sul Mincio, guidati amorevolmente e con passione dal collega ed amico Dr. Giovanni Sala, rappresentano già da ora una buona garanzia ed una speranza per il miglioramento futuro del verde e dell’ambiente.

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1 i tanti danni prodotti da urti o lavori eseguiti in adiacenza o da manutenzioni errate, unitamente all’applicazione di interventi di difesa mirati, da scegliere sempre fra quelli più naturali e contenuti, soprattutto meno invasivi e spesso meno costosi di altri che in diverse occasioni, dove si applicano ancora concetti poco corretti o si eseguono lavori spesso fantasiosi ed a dir poco inutili se non addirittura dannosi, capita purtroppo ancora oggi di riscontrare. Favorire la comunicazione e la diffusione dei mezzi tecnici già studiati e riconosciuti validi, operando veramente sul posto e non solo a parole, per riportare in equilibrio anche le più brutte situazioni. Volendo risolvere al meglio questi problemi che se trascurati portano al degrado ambientale e che a qualsiasi uomo ben pensante non possono sfuggire anche solo frequentando gli ambienti del verde cittadino progettati per il riposo e lo svago, bisogna abituarsi ad intrattenere con le piante un rapporto di rispetto come di vera amicizia, cercando di osservare e di capire ciò che a loro sta accadendo (perché non sono in grado di dircelo) quando si presentano situazioni vegetative anormali e correndo per loro immediatamente ai ripari, senza attendere che i malanni identificati raggiungano livelli talmente negativi da non essere più controllabili con le tecniche ed i mezzi curativi a disposizione, evitando così che la loro diffusione possa raggiungere altri territori ancora indenni, accompagnata da dannosità consistenti come ormai si può verificare in diversi casi. Pertanto, una volta identificate od anche solo intuite queste situazioni anoPag. 46 • Lineaverde Nov/Dic 2014

2 male, chiunque ne abbia avuta la sensazione, deve ricorrere all’Ente pubblico territoriale ovunque presente che se non ancora a conoscenza del fatto si dovrà dedicare rapidamente al caso ed intervenire subito per studiarlo e capirne la vera importanza, compiendo in breve ed anche con il supporto e l’avvallo dei Servizi Fitosanitari Regionali nei casi che si riveleranno di più difficile soluzione, tutte le attività necessarie per riequilibrare la situazione, evitando di raggiungere le tanto deprecate condizioni di instabilità o di decesso più o meno improvviso, cui segue spesso un diffuso degrado ambientale per le ormai famose difficoltà che s’incontrano nei ripristini. A questo punto la situazione anormale ormai conosciuta e possibilmente già sotto controllo tecnico, dovrà essere subito divulgata, comunicando quanto rilevato a tutti gli altri Enti e/o colleghi di lavoro che possono esserne interessati, al fine di contenerne la diffusione e limitarne subito la possibile ulteriore dannosità. E’ proprio sulla necessità della “comunicazione” in modo particolare che si è incentrato il recente Congresso Nazionale di Palermo svoltosi il giorno 10 ottobre 2014, organizzato e voluto dall’A.I.D.T.P.G. (Associazione Italiana Direttori e Tecnici dei pubblici giardini) che ne ha trattato molto diffusamente la prioritaria esigenza, puntualizzandone la sempre maggiore necessità non solo per i problemi che stiamo ora trattando, ma per qualsiasi altro tipo di attività e di doveroso comportamento, tutti meritevoli di essere comunicati ed ovunque divulgati. Il Congresso Nazionale svoltosi con il titolo “Il paesaggio Urbano come Strategia di Comunicazione”, ha visto

alternarsi diversi relatori con il compito principale di evidenziare in ogni modo l’importanza della comunicazione per favorire una maggiore conoscenza e qualificazione degli addetti al verde, oltre ad evidenziare più efficacemente l’importanza del verde urbano e di tutte le problematiche ad esso collegate. Alcuni argomenti che non si sono potuti trattare per ragioni di tempo a disposizione, tra cui la necessità di una sempre maggiore attenzione ed un più frequente collegamento comunicativo anche tra Enti territoriali ed Enti specialistici su alcuni fondamentali e vitali problemi del verde, tra cui la necessità di istituire un “pronto soccorso locale e nazionale per le principali malattie vecchie e nuove delle piante”, verranno certamente ripresi e trattati quanto prima nel corso di altre prossime manifestazioni. Queste ormai riconosciute necessità del verde, emergono soprattutto attraverso l’analisi di diverse tristi situazioni fitosanitarie anche di recente introduzione sul territorio nazionale, che hanno finito per diffondersi con una certa intensità e rapidità, anche su territori distanti dal punto in cui si sono rilevate le prime presenze dei parassiti e che in diversi casi già si era a conoscenza della loro attività in territori limitrofi a quello nazionale o di altre già conosciute per la loro presenza nel suo interno e che hanno allargato anche a distanza il proprio campo di influenza e la loro reale dannosità. Il riferimento deve andare in modo particolare, oltre ai casi di ricomparse di vecchie patologie come in precedenza citato, soprattutto agli ultimi e più recenti casi di danneggiamenti provocati da patologie introdotte da


3 poco tempo, tra cui si possono elencare alcuni esempi di introduzioni e relative diffusioni già avvenute e che si sarebbero potuto certamente contenere se non addirittura evitare con una maggiore attenzione, una più allargata comunicazione ed un minor attaccamento al denaro, oltre ad una più rapida divulgazione ed attuazione degli interventi riconosciuti necessari di volta in volta per il loro contenimento, compreso l’abbattimento e relativo allontanamento degli esemplari già morti che restano oggi troppo tempo abbandonati sul posto, aumentando il degrado che purtroppo in molti luoghi è già esistente. Pertanto, oltre alle più note patologie già presenti da molto tempo e diffuse in gran parte a causa di lavori non correttamente eseguiti come lesioni o tagli di ripristino o di potatura spesso non idonei e non disinfettati a dovere o lesioni provocate dai macchinari impiegati per il taglio delle erbe od anche a causa di lavori di muratura o di scavo o quant’altro eseguiti in adiacenza alle piante e che hanno prodotto in troppi casi lesioni sui fusti, sui rami e nelle zone dei colletti, provocando infezioni da parte soprattutto delle crittogame più conosciute e sempre molto dannose e distruttive, occorre prestare la massima attenzione ai casi più recenti o nuovi che si verificano ormai con frequenza per cause diverse, legate soprattutto al fenomeno della globalizzazione e della diffusa indifferenza. Tra i casi più evidenti di recente introduzione e diffusione di nuove patologie, con il timore che rappresenta in pratica la certezza di altri casi che potranno presto presentarsi, si possono almeno per ora citare alcuni esempi

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già noti, oggi già abbastanza conosciuti ma purtroppo ancora in fase di continua attività, di danneggiamenti consistenti e buone probabilità di una loro ulteriore diffusione, come gli insetti arcinoti con il nome di Tarli asiatici (Anoplophora chinensis e A. glabripennis) provenienti dall’Asia, introdotti all’inizio di questo secolo ed ora presenti almeno in Lombardia, Lazio, Veneto e Marche; il Punteruolo rosso delle palme (Rinchophorus ferrugineus) introdotto da diversi anni probabilmente in Liguria, poi in gran parte del territorio nazionale ed ora comparso per la prima volta anche in Emilia/Romagna, dove si cerca con ogni mezzo di contenerlo. Infine, si possono citare alcune tra le altre più recenti introduzioni di patogeni, come il Cinipide delle castagne (Dryocosmus kuriphilus) giunto in Piemonte nell’anno 2002 ed ora presente su gran parte del territorio nazionale, il già citato Marciume radicale dei pini (Heterobasidion irregulare), la Batteriosi dell’ulivo (Xilella fastidiosa) presente ora certamente in Puglia ed altre ancora in fase di studio o di allerta, oltre alla recentissima Piralide del bosso (Cydalima perspectalis). Per quest’ultimo caso riguardante i bossi, si era già abbondantemente preannunciato il suo arrivo con la presenza già accertata nelle vicine Svizzera, Francia, Germania, ecc. fino dagli anni 2007/2008, pertanto almeno la successiva diffusione tanto rapida che si è verificata in diversi territori italiani tra cui certamente in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia/Romagna negli ultimi tempi, non avrebbe dovuto verificarsi con una maggiore attenzione, divulgazione e comunicazione di quanto avrebbe potuto succedere

1. L’inizio del degrado è rappresentato spesso dall’applicazione di strette e dannose coperture dei giovani fusti con tela di juta usate al posto delle arelle od assicelle di legno - che in diversi casi hanno favorito lo sviluppo di crittogame con conseguenti lesioni lungo i fusti, servendo solo a mascherare i danni corticali già presenti. 2. Filare di tigli condannati a morte già dai primi anni di piantagione, a seguito dei danni provocati dall’irraggiamento lungo i fusti non adeguatamente protetti dove questo necessita, quindi trascurati successivamente fino al loro degrado. 3. Un altro caso di piante morte e letteralmente abbandonate da anni nei pressi di una strada, a dimostrazione di quanto siano ancora diffusi l’abbandono, il rischio ed il degrado. 4. Non si devono più vedere nel prossimo futuro brutti spettacoli degradanti come questo, rappresentato da un filare di piante morte da tempo ed ancora rischiosamente sul posto, a pochi metri da una strada a traffico intenso. 5. Questo piccolo passaggio pedonale, ottenuto con la piantagione di siepi di Bosso, ora completamente distrutto dall’attacco delle larve della Piralide (Cydalima perspectalis) da pochi anni introdotta in Italia, inizialmente quasi ignorata ed ora in piena diffusione ed elevata dannosità.

in assenza di adeguate osservazioni e controlli, a cui si doveva far seguire il rapido contenimento dei primi attacchi, tra l’altro molto visibilmente accertabili e quindi diagnosticabili anche senza speciali apparecchiature. Anche questo caso deve rappresentare uno stimolo per il comportamento più attento e corretto da tenere in ogni altra futura occasione, perché è prevedibile che ancora casi simili a cui potrebbe seguire un’altra forma aggiuntiva di degrado ambientale, si verificheranno in futuro con sempre maggiore frequenza. ■ Pag. 47 • Lineaverde Nov/Dic 2014


Fiere In Italia My plant and garden

Milano

25-27 febbraio 2015

myplantgarden.com/it

Flora Trade Workshop

Rimini

25-27 febbraio 2015

www.floratrade.it

OrtoGiardino

Pordenone

7-15 marzo 2015

www.ortogiardinopordenone.it

Agriumbria

Bastia Umbra (PG)

27-29 marzo 2015

www.umbriafiere.it

IPM Essen

Essen (Germania)

27-30 gennaio 2015

www.ipm-messe.de

Christmasworld

Francoforte (Germania)

30 gennaio-3 febbraio2015

www.christmasworld.messefrankfurt.com

Viveralia

Alicante (Spagna)

3-5 febbraio 2015

www.feria-alicante.com

Salon du Vegetal

Angers (Francia)

17-19 febbraio 2015

www.salon-du-vegetal.com

Florall

Ghent (Belgio)

4 marzo 2015

www.florall.be

Giardina

Zurigo (Svizzera)

11-15 marzo 2015

www.giardina.ch

Garten München

Monaco (Germania)

11-17 marzo 2015

www.garten-muenchen.de

Flora Garden

Celje (Slovenia)

13-15 marzo 2015

www.ce-sejem.si

Flora Holland

Naaldwijk (Olanda)

18-19 marzo 2015

www.floraholland.com/seasonaltradefair

HortiFlorExpo IPM

Shanghai (Cina)

22-24 aprile 2015

www.hortiflorexpo-ipm.com

All’estero

Pag. 48 • Lineaverde Nov/Dic 2014


SEMINARE IDEE, RACCOGLIERE SUCCESSI 27 – 30 gennaio

S AL L E

TO N E TIM

RA U T L ICO R O L F

T P IA N

A C I N TEC

Soluzioni e ispirazioni lungo la catena di creazione del valore – per costruire il vostro successo! Approfittate dell’esclusiva offerta della fiera leader mondiale nel settore del giardinaggio, con i suoi 1.500 espositori provenienti da 45 paesi! Soltanto alla IPM ESSEN gli espositori vi presenteranno l’intera catena di creazione del valore aggiunto. Dalla produzione alla tecnica del giardinaggio, fino all’allestimento del punto vendita e alla commercializzazione dei vostri prodotti: la IPM ESSEN riassume in sé i temi focali del settore in modo tangibile, condivisibile e realizzabile nel vostro negozio. Ci vediamo ad Essen!

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E


1938

75 2013 75째 ANNIVERSARIO

Se vince il verde vinciamo tutti.

Via Vecchia Pratese 238 - 51100 Pistoia (Italy) Tel. +39 0573 79701 Fax +39 0573 735975 info@vannuccipiante.it www.vannuccipiante.it


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