PREMI
PAESAGGIO
EVENTI
Il Premio Carlo Scarpa 2014 è stato assegnato a due villaggi della BosniaErzegovina.
Parco periurbano Miribel Jonage a Lione
Il Leccio di Papa Francesco ha iniziato il suo percorso di vita nel parco del Vaticano
Lineaverde ATTUALITÀ
E I NFORMAZIONE
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PER
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DEL
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Sviluppo sostenibile e certificazioni nel vivaismo
40 ANNI
Lineaverde Luglio - Agosto 2014 Anno 40 - N° 4
75
1938 2013 75째 ANNIVERSARIO
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> SOMMARIO <
INFORMARE ......................................................................... PAG. 4 Il punto Sviluppo sostenibile e certificazioni nel vivaismo .............. PAG. 22 di Lorenzo Ferretti e Renato Ferretti Paesaggio Premio Internazionale Carlo Scarpa 2014 ............................ PAG. 26 di Silvia Vigé Architettura del Paesaggio Il Parco Miribel Jonage a Lione ............................................ PAG. 30 di Biagio Guccione Fitopatologia Il Leccio di Papa Francesco ha iniziato il suo percorso di vita nel parco del Vaticano ..................... PAG. 34 di Giorgio Badiali Attualità Una nuova opportunità per piantare alberi in Italia ........... PAG. 38 di Maddalena Scalabrin e Martina Lucchi Fiere GaLaBau ancora in crescita .................................................... PAG. 42 a cura della redazione Ambiente Nuove misure normative per ripulire l'aria in Europa ...................................................... PAG. 44 di Ilaria Bonanno IL VERDE IN RETE ............................................................... PAG. 46 FIERE ...................................................................................... PAG. 48
Lineaverde è edita da EPE Edizioni Srl Redazione: Via Spezia, 33 - 20142 Milano Tel. 02.89.50.18.30 - Fax 02.89.50.16.04 E-Mail per richiesta abbonamenti o informazioni: info@linea-verde.net E-Mail per invio comunicati o altro materiale alla redazione: lineaverde@linea-verde.net Sito Web: www.linea-verde.net Direttore responsabile: Massimo Casolaro massimo.casolaro@epesrl.it
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La pubblicazione tratta argomenti quali: tecniche colturali, arboricoltura, fitopatologia, gestione dell’azienda vivaistica, paesaggistica, ecologia; inoltre divulga dati tecnici, merceologici e statistici del settore.
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La pubblicazione è un organo indipendente nato con l'intento di creare una rete di interscambio nazionale e internazionale di dati, notizie e prodotti fra gli operatori del settore.
Pag. 1 • Lineaverde Lug/Ago 2014
La storia de in mostra
del vivaismo a Padova
40 ANNI
Lineaverde Lineaverde nel 2014 festeggia 40 anni di pubblicazione. Per celebrare questo importante traguardo, in occasione del prossimo Flormart (Padova, 10-12 settembre 2014),
LINEAVERDE ALLESTIRÀ UNA MOSTRA IN CUI SARANNO ESPOSTE IMMAGINI STORICHE DEL VIVAISMO ITALIANO: cataloghi, pubblicità, locandine e manifesti, materiale promozionale di vario genere o semplici fotografie della vita aziendale.
PER ARRICCHIRE LA COLLEZIONE GIÀ PRESENTE NEL NOSTRO ARCHIVIO CHIEDIAMO AIUTO ANCHE AI NOSTRI LETTORI. CERCHIAMO IMMAGINI CHE ARRIVINO FINO AI PRIMI ANNI ‘80, di cui sia possibile dare una descrizione e una collocazione storica. Non ci occorre l’originale, ci basta una scansione di qualità ad alta risoluzione. Le immagini saranno esposte in un’area dedicata per tutti i giorni della fiera; l’iniziativa sarà ampiamente pubblicizzata e le immagini storiche saranno anche pubblicate su Lineaverde. Per qualsiasi informazione o chiarimento o per prendere accordi per l’invio delle immagini, potete contattare la redazione di Lineaverde: tel. 02 89501830 (chiedere di Massimo Casolaro) - mail: lineaverde@linea-verde.net
Lineaverde News LUGLIO/AGOSTO 2014
Ricerca
Le piante endemiche italiane sono 1.371 Le piante che oggi crescono spontanee esclusivamente in Italia sono in tutto 1.371. Lo dice il primo censimento delle specie e sottospecie endemiche del nostro Paese realizzato da Lorenzo Peruzzi, ricercatore del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa, in collaborazione con Fabrizio Bartolucci e Fabio Conti, botanici del Centro ricerche floristiche dell'Appennino, ente cogestito dal Parco Nazionale del Gran SassoMonti della Laga e dall'Università di Camerino. Dallo studio è emerso che circa il 19% della flora nazionale è composto da piante endemiche e oltre la metà delle specie e sottospecie proviene da Sardegna e Sicilia, seguite da Calabria, Toscana e Abruzzo. In questo “atlante aggiornato” non mancano curiosità, come ad esempio la “Pinguicola di Poldini” pianta tipica dell'Italia nord-orientale, carnivora o meglio insettivora, le cui foglie si trasformano in trappole adesive per catturare le “prede”. Il “Lino di Katia”, invece, tipico del Massiccio del Pollino in Calabria, è una specie endemica che cresce in una sola remota località in prossimità della vetta del Monte Manfriana. “La conoscenza delle specie endemiche è indispensabile dato che la loro eventuale estinzione sarebbe sotto la piena responsabilità dell'Italia. Questo studio rappresenta quindi un punto di partenza fondamentale da cui partire per approfondire la conoscenza di queste piante sia dal punto di vista evolutivo che conservazionistico”, ha spiegato il ricercatore Lorenzo Peruzzi. Lo studio è durato quattro anni e recentemente è stato pubblicato sulla rivista internazionale “Phytotaxa”. ■
Formazione
Corso di riconoscimento, prevenzione e cura delle principali malattie delle piante a Monza Dal 8 ottobre al 10 ottobre 2014 presso la Scuola Agraria del Parco di Monza, si svolgerà un corso di “Riconoscimento, prevenzione e cura delle principali malattie delle piante”. Della durata di 24 ore, il corso si svolge in 3 giornate consecutive, a tempo pieno, con orario 8.30-12.30, 13.30-17.30. Il corso ha come obiettivo di fornire le conoscenze relative alle principali malattie delle piante ornamentali, per consentire l’interpretazione degli stati di sofferenza indotti da agenti patogeni e affrontare in modo appropriato i problemi relativi alla loro diffusione e al loro controllo. I principali contenuti riguardano: le avversità delle piante ornamentali (inquadramento generale, principali cause abiotiche e biotiche, diagnosi e sintomi); analisi delle principali avversità (funghi, insetti, acari...) per alberi, arbusti e tappeto erboso, prevenzione e loro cura (diversi mezzi di lotta contro le avversità: meccanici, chimici, biologici, integrati); impostazione di un’analisi fitopatologica; classificazione, corretto utilizzo dei presidi fitosanitari; i DPI; il diserbo per il verde ornamentale. Per info: www.monzaflora.it ■ Pag. 4 • Lineaverde Lug/Ago 2014
Paesaggio
A Bergamo a settembre l’International Meeting of the Lansdcape and Garden Dal 6 al 21 settembre Bergamo ospita un evento d’eccellenza, I Maestri del Paesaggio-International Meeting of the Lansdcape and Garden, appuntamento internazionale per immergersi nella cultura del paesaggio. Le due giornate di meeting con i più famosi Landscape architect e Gardener designer del mondo sono il cuore di due intense settimane di incontri ravvicinati tra professionisti del settore, in un programma ricco di workshop, seminari, aperitivi di paesaggio e tanti eventi collaterali per sensibilizzare il grande pubblico al tema del paesaggio. Tra gli obiettivi della manifestazione vi è quello di sensibilizzare l’attenzione a uno sviluppo sostenibile della città, valorizzando le potenzialità di ogni territorio a partire dai luoghi urbani e naturali dell’incontro. La sempre maggiore affluenza dei visitatori, il sostegno dei paesaggisti intervenuti al meeting, la risposta delle principali testate internazionali incoraggiano sempre più l’ambizioso progetto di fare di Bergamo il punto di riferimento per gli Studi sul Paesaggio fondando qui un Centro Internazionale di Studio e Ricerca in collaborazione con Università di Bergamo, Regione Lombardia, Comune di Bergamo, GAMeC e Accademia Carrara. Una manifestazione d'eccellenza unica al mondo nella città simbolo del paesaggio. Le più autorevoli firme internazionali del Landscaping - architetti paesaggisti, Garden designer, storici e fotografi - si riuniscono nella spettacolare cornice di Bergamo Alta. Migliaia di visitatori si incontrano con loro nella Piazza Verde, nei meeting, nei workshop, agli aperitivi, alle mostre, nei percorsi organizzati per la IV edizione coinvolgendo tutta la città. Un salotto all'aria aperta nel cuore pulsante di Città Alta: la storica Piazza Vecchia di Bergamo viene allestita a verde per la durata della manifestazione e attrae cittadini e visitatori di tutte le età. Quest'anno insieme a Lucia Nusiner è stato chiamato il noto paesaggista/artista londinese Peter Fink. www.arketipos.org ■
Fiere
Rinnovata la collaborazione tra GrootGroenPlus e Expo TCO Si tratta di due fiere molto interessanti e specializzate, in qualche modo complementari come merceologie esposte, che si svolgono in Olanda negli stessi giorni. Expo TCO 2014 (www.treecentreopheusden.nl) si tiene l'1 e 2 ottobre a Dodewaard nella regione Opheusden dove si trovano diversi vivai specializzati in alberature, è appunto una fiera dedicata a questo settore merceologico ed ospita una cinquantina di espositori; GrootGroenPlus (http://grootgroenplus.nl) si tiene dall'1 al 3 ottobre a Zundert, offre una rassegna merceologica più ampia (300 espositori circa) ma strettamente legata al vivaismo ornamentale. Le due fiere, che distano 100 km circa, non più di un'ora di macchina, già nel 2012 hanno deciso di collaborare per cercare di portare più visitatori stranieri possibile e nel 2014 ripeteranno l'esperienza che ha dato ottimi risultati. Infatti, uno degli aspetti principali della cooperazione è un press tour combinato. Durante questo tour, la stampa nazionale e internazionale è accolta all'Expo TCO, che presenterà - tra le altre cose un vasto assortimento di alberature che vengono coltivate nella regione, ed i metodi professionali che vengono utilizzati per fare questo. Sarà visitata anche il centro di ricerca a Randwijk dove saranno presentati gli ultimi sviluppi in materia di coltivazione di alberature. Il giorno successivo si visiterà GrootGroenPlus. La cooperazione tra GrootGroenPlus e Expo TCO si mostra anche nelle pubblicità congiunte in riviste di settore nazionali ed internazionali, che sottolineano le somiglianze, ma evidenziano anche l'identità specifica di entrambe le fiere. Le due manifestazioni rappresentano l'occasione per una visita interessante e una lezione per i nostri enti fieristici sempre in lotta tra loro, spesso a scapito dei settori che dovrebbero promuovere. ■ Pag. 5 • Lineaverde Lug/Ago 2014
Lineaverde News Fiere Attualità
Corso di fertirrigazione per colture Orto-Floro-Vivaistiche al prossimo Flormart 2014 L’11 settembre, dalle 13.45 alle 18.00, si terrà a Padova durante il Flormart, un focus formativo professionale, tenuto dal dr. agr. Silvio Fritegotto, sulla fertirrigazione e fertilizzanti idrosolubili che si terrà al Padiglione 7. Il corso affronterà il tema della preparazione delle soluzioni nutritive per la fertirrigazione delle colture orto-floro-vivaistiche e utilizzo dei fertilizzanti idrosolubili. Il corso ha lo scopo di fornire informazioni e conoscenze tecniche di livello professionale a supporto della fertirrigazione, fornendo nozioni di agronomia, analisi chimiche dell'acqua, chimica dei fertilizzanti e delle soluzioni nutritive, prodotti fertilizzanti idrosolubili, sia per le colture orto-floro-vivaistiche sia in suolo che in fuori suolo. Costo del corso: € 150,00 + IVA Sconti: 50,00€ di sconto per le pre-iscrizioni ricevute entro il 4 agosto 2014 e 20,00€ di sconto/persona, per iscrizioni di minimo due partecipanti della stessa Azienda (unica fatturazione) Modalità di iscrizione e programma sul sito www.fritegotto.it Per maggiori informazioni: tel. 348-7208196, oppure e-mail: formazione@fritegotto.it ■
Presentata l'edizione 2015 di IPM Essen In occasione della sua ultima riunione, il Comitato consultivo della IPM Essen è stato concorde nell'affermare che, data la connotazione internazionale sempre più spiccata e la qualità di visitatori specializzati costantemente elevata, nel 2014 la principale fiera mondiale del giardinaggio è riuscita a potenziare e consolidare ulteriormente la propria leadership quale principale piattaforma di rete e per gli ordini del comparto internazionale delle piante. I membri del Comitato si sono espressi in modo particolarmente positivo sul riuscito programma quadro. Fin da adesso si registrano numerose richieste e iscrizioni da parte degli espositori. Anche il programma quadro va assumendo contorni concreti: accanto agli ormai consolidati show dei fioristi, alla vetrina delle novità ("Neuheitenschaufenster") e al concorso “Colour your life-Award”, dovrebbero essere riproposti anche il forum internazionale del giardinaggio e la nuova borsa del lavoro. Il programma clienti Vip, introdotto nel 2014, dovrebbe essere ampliato in occasione della prossima IPM Essen. Per la prima volta il concorso nazionale "Entente Florale" e la fondazione “Die Grüne Stadt” (La città verde) figureranno insieme in una manifestazione informativa. La 33a IPM Essen, fiera leader mondiale nel settore del giardinaggio con oltre 1500 espositori, avrà luogo dal 27 al 30 gennaio 2015 nello spazio espositivo di Messe Essen. www.ipm-essen.de ■
Fiere
Iberflora ad ottobre a Valencia Dal 1 al 3 ottobre 2014 alla fiera di Valencia da non perdere Iberflora, fiera annuale leader in Europa nel settore verde. Nel 2013 gli espositori sono stati 249 più 52 imprese e 9.118 i visitatori. Iberflora, che si svolge su una superficie di 31.730 mq, offre una delle vetrine più complete di piante, fiori, giardinaggio, tecnologie, bricolage e giardinaggio. Il profilo dei visitatori è altamente professionale. Nell'edizione del 2013 oltre il 70% degli acquirenti professionali erano gestori di vivai, garden center, giardinieri, paesaggisti e fiorai. Il restante 30% era rappresentato da ipermercati, negozi, tecnici di amministrazioni pubbliche e indipendenti. Iberflora è una vetrina professionale completa che comprende anche sottosettori che stanno guadagnando quote di mercato come il pet, quindi animali domestici, regalistica, decorazioni. ■ http://iberflora.feriavalencia.com Pag. 6 • Lineaverde Lug/Ago 2014
Ricerca
FEM mappa la temperatura di tutta Europa degli ultimi 12 anni La Fondazione Edmund Mach ha sviluppato un nuovo metodo per ricostruire ad alta risoluzione la temperatura della superficie terrestre. Il modello fornisce, in particolare, un dettaglio senza precedenti delle temperature della terra di tutta l’Europa rilevando con dati satellitari i gradi di calore 4 volte al giorno ad una risoluzione spaziale di 250 metri degli ultimi 12 anni. 3500 miliardi i dati raccolti ed elaborati dalla piattaforma GIS e telerilevamento del Centro Ricerca e Innovazione che con il nuovo dataset EuroLST, pubblicato recentemente sulla rivista scientifica Remote Sensing, fornisce informazioni utili per il monitoraggio ambientale ma anche per valutare la distribuzione e il rischio di diffusione di certe malattie portate da insetti e le anomalie di temperatura. La mappa animata è visibile al seguente indirizzo: http://gis.cri.fmach.it/eurolst. ll nuovo dataset EuroLST – spiegano i ricercatori Markus Metz, Duccio Rocchini e Markus Neteler- è senza interruzioni spaziali e libero da spazi vuoti (gap) con una risoluzione temporale di quattro scene per ogni giorno a una risoluzione spaziale (dimensione dei pixel) di 250 metri. Il nuovo approccio di ricostruzione è stato applicato all'intera Europa con una copertura temporale di 12 anni. Al momento questa nuova serie temporale di dati ricostruiti supera di diversi ordini di grandezza il livello di dettaglio di tutti i dataset in uso. Studi su malattie emergenti, stima del rischio parassitario, studi sulla biodiversità, studi in campo agricolo e stime delle anomalie nella temperatura possono essere ora eseguiti a scala continentale mantendendo un'alta risoluzione La principale fiera spaziale e temporale. Il dataset EuroLST viene forinternazionale del nito come un dataset di tipo open-access, offrendo giardinaggio a tutti gli scienziati e agli appassionati in genere Piante | Tecnica | Floricoltura | Allestimento delle mappe GIS pronte per essere scaricate in rete 27 – 30 gennaio (http://gis.cri.fmach.it/eurolst/). Al fine di semplificare l'integrazione con applicazioni esistenti, vengono forniti dati aggregati secondo le variabili del famoso dataset Bioclim. ■
Promozione
Un nuovo look per le piante aromatiche di Albenga Nuovo look per le piante aromatiche prodotte nella piana albenganese, grazie ad un nuovo cachepot (coprivaso) per le piantine in vaso (14 cm di diametro) che riporta il marchio “d'Albenga”. Una nuova iniziativa della cooperativa L’Ortofrutticola di Albenga per valorizzare prodotti di qualità, realizzata in collaborazione con la Provincia di Savona anche per promuovere il territorio attraverso il mondo agricolo ed utilizzare, ad esempio, le piante aromatiche come souvenir turistico e biglietto da visita per promuovere la Riviera di Ponente. Fonte: www.savonaeconomica.it ■
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Pag. 7 • Lineaverde Lug/Ago 2014
Lineaverde News Export
Italia-Turchia: delegazione in visita a Pistoia per accordi fra servizi fitosanitari Una visita in Toscana per avviare al più presto una collaborazione nell'ambito dei servizi fitosanitari. E' quanto avvenuto fra il 2 e il 6 giugno scorso in provincia di Pistoia dove si è svolta la visita di una delegazione proveniente dalla Turchia. La visita è avvenuta d'intesa tra il Ministero dell'agricoltura, le Regioni Toscana e Lombardia, il Distretto vivaistico pistoiese e l'associazione Assofloro Lombarda. La delegazione del Ministero dell'agricoltura della Turchia era composta dal capo dipartimento del Servizio fitosanitario nazionale e da tre esperti dello stesso Ministero. L'obiettivo della visita è stato quello di avviare un rapporto di collaborazione tra i Servizi fitosanitari dei due Paesi al fine di garantire l'esportazione di piante ornamentali provenienti principalmente dai due poli vivaistici italiani, quello toscano e quello lombardo, in sicurezza fitosanitaria. La Turchia rappresenta per il vivasmo pistoiese il principale Paese extraeuropeo con cui sono intrattenuti rapporti commerciali di piante ornamentali. La delegazione ha visitato numerosi vivai in rappresentanza della produzione vivaistica toscana e i laboratori di diagnostica fitopatologica e di biologia molecolare del servizio fitosanitario ed il laboratorio di nematologia del CRA (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura), che si trova alle Cascine del Riccio a Firenze. La visita si è conclusa presso il Ministero dell'Agricoltura a Roma con un incontro nel quale si sono definite le azioni da espletare per giungere in tempi brevi alla stesura di un accordo di collaborazione tra i Servizi fitosanitari dei due Paesi. ■
Concorsi
Annunciate le scuole vincitrici di Grow the future - Save the water Si è conclusa con successo la seconda edizione di Grow the future (www.growthefuture.it), il progetto didattico rivolto agli studenti italiani promosso da Syngenta e Netafim, leader mondiale in soluzioni irrigue innovative ed intelligenti, che quest’anno ha avuto come protagonista l’Acqua e la sua corretta gestione in agricoltura. Con il pay off Save the water, l’edizione 2014 aveva l'obiettivo di sensibilizzare gli studenti degli istituti tecnici del settore tecnologico (indirizzo chimica, biotecnologie ambientali, agraria, agroalimentare e agroindustriale) e degli istituti professionali per l'agricoltura rispetto a un utilizzo responsabile di una risorsa importante come l’acqua, il cui 70% dei consumi è assorbito proprio dalle attività agricole. Le classi hanno avuto inoltre la possibilità di sottoporre delle idee per la gestione dell’acqua a una giuria di esperti Syngenta e Netafim. L’edizione 2013/2014 ha raggiunto oltre 15.000 studenti di 169 istituti dislocati su tutto il territorio nazionale. Questi i vincitori di quest’anno, scelti tra 47 progetti presentati, che si sono aggiudicati buoni da spendere per l’acquisto di materiale didattico: • 1° classificato: “Grow the humanity, save the water” realizzato dagli alunni delle classi 3ªA e 4ªC dell’Istituto di Istruzione Superiore «Mattei-Fortunato» sede Fortunato Eboli (Salerno) coordinati dai proff. Vito Marano e Benedetto Reppuccia. • 2° classificato: “Stay young, stay hungry, stay foolish: the future is in our hands” realizzato dagli alunni della 4ªD dell’Istituto di Istruzione Superiore «G. Mendel» di Villa Cortese (Milano) coordinati dai professori Lorenza Cozzi, Giuseppe Gaudioso, Antonio Mazzarella. • 3° classificato: “Open your mind, save the water” realizzato dagli alunni della classe 3ª Periti Agrari dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale ”G. e M. Montani” di Fermo - sede distaccata di Montegiorgio coordinati dal Prof. Angelo Cameli. Una menzione d’onore va all’Istituto Calvi di Finale Emilia per la realizzazione del video “Save a drop” coordinati dal Prof. Giovanni Accetta. Grow the Future, Save the Water non si ferma qui. All’inizio dell’anno scolastico 2014/2015, sarà possibile invitare in classe un tecnico Syngenta e un tecnico Netafim che organizzeranno una lezione su un tema o una coltura a richiesta secondo la modalità della “formazione on demand”. I ragazzi potranno così interagire attivamente con gli esperti aziendali discutendo degli argomenti di loro interesse. ■ Pag. 8 • Lineaverde Lug/Ago 2014
Studi e ricerche
La distribuzione per uso agricolo dei fertilizzanti Secondo le analisi puntuali dell’Istat riguardo l’uso dei fertilizzanti in agricoltura, nel 2012 sono stati distribuiti in totale 47,5 milioni di quintali di fertilizzanti per uso agricolo. La quantità dei concimi minerali ammonta a 26,2 milioni di quintali: 16,1 sono costituiti dai minerali semplici, i restanti 9,9 dai minerali composti. La distribuzione dei concimi organici e organo-minerali sul territorio è pari rispettivamente a 2,8 e 2,3 milioni di quintali. La quantità di ammendanti risulta pari a 12,2 milioni di quintali. Nel 2012, i correttivi registrano il picco degli ultimi dieci anni, con una quantità distribuita pari a 3 milioni di quintali, mentre i substrati di coltivazione ammontano a 897 mila quintali. Gli elementi nutritivi contenuti nei fertilizzanti risultano pari a 23,3 milioni di quintali e il titolo (o concentrazione) è pari al 49%. Tra il 2002 e il 2012 i fertilizzanti distribuiti sono diminuiti del 5,8%. Per maggiori informazioni: www.istat.it ■
Leggi e normative
Mipaaf: sbloccati 81.5 milioni di fondi Pac per gli agricoltori Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che con il completamento delle attività di controllo sulle domande, Agea ha disposto il pagamento agli agricoltori di 81.5 milioni di euro di fondi della Politica agricola comune. Di questi, 65 milioni andranno a 6.000 aziende per il pagamento della Domanda Unica 2013 e 16,5 milioni a 2.550 aziende che hanno presentato domanda per lo sviluppo rurale. Con queste ulteriori erogazioni, che saranno completate entro il 30 giugno, sarà raggiunto il pagamento del 97% dell’importo richiesto per la domanda unica 2013, per un totale che supera i 1.820 milioni di euro. www.politicheagricole.it ■
Lineaverde News Nomine
Marco Cappellini è il nuovo Presidente dell’Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori (ANVE) Marco Cappellini, Direttore Generale della Giorgio Tesi Group, stato eletto all’unanimità nell’assemblea che si è tenuta venerdì 27 a Catania. L’ ANVE è l’associazione nazionale dei vivaisti operante a livello nazionale e internazionale ed è stata costituita su volere degli operatori del settore interessati ad avere accesso ad informazioni più specifiche e mirate sulla loro attività e a partecipare a tavoli di consultazione settoriali, tanto in Italia quanto in Europa, come anche oltre i confini dell’UE. Da due anni l’ANVE ha assunto anche la presidenza dell’ENA (European-Nursery StockAssociation), l’associazione internazionale che da oltre venti anni rappresenta il mondo del vivaismo Europeo. ANVE, per quanto consapevole dell’importanza strategica dell’esportazione, non si rivolge solo ai Vivaisti Esportatori, ma opera a tutela degli interessi di tutti i vivaisti italiani ai quali offre servizi di sostegno, di tutela e di rappresentanza per dialogare con le istituzioni nazionali ed estere. Marco Cappellini succede a Maurizio Lapponi. “Ringrazio il presidente uscente e tutto il consiglio per la fiducia che mi è stata accordata. – dice Marco Cappellini – Il mio impegno sarà diretto in primo luogo a rafforzare la rappresentatività territoriale dell’associazione. L’Anve deve diventare un luogo doPassaggio di consegne da Maurizio Lapponi a MarcoCappellini. ve si discutono e si fanno politiche per il sostegno e lo sviluppo del vivaismo italiano. In questi anni ANVE ha saputo lavorare con profitto per stringere convenzioni e portare a termine trattative importanti per garantire nuovi servizi fondamentali per i propri membri: assicurazione crediti, garanzie sulla finanza, assistenza legale, copertura danni calamità naturali, soluzioni tecniche per le energie rinnovabili e l’ecoefficienza delle imprese”. “Credo anche che il vivaismo possa avere benefici da questa nomina - conclude Cappellini – perché l’ANVE può esser il luogo dove si fa squadra a prescindere dalla sana competizione commerciale. Il vivaismo deve unirsi di fronte agli effetti della crisi economica e alle problematiche che storicamente affliggono il settore: questioni doganali, aspetti legislativi, ambientali e fitopatie. L’ANVE può essere il collante delle imprese in un settore come quello del vivaismo che deve guadagnare riconoscimento e posizioni sui tavoli che contano e che può fare il salto di qualità anche nella cooperazione e nello scambio di conoscenze tra aziende vivaistiche. Per tutte queste ragioni, oggi, è importante l’adesione all’ANVE”. ■
Leggi e normative
Niente Sistri per le imprese fino a 10 dipendenti e fino al 30 giugno 2014 Il Decreto Ministeriale 126 del 24 aprile 2014 sposta al 30 giugno il pagamento del contributo annuale del Sistri (Sistema di tracciabilità dei rifiuti) ed esclude definitivamente dall'obbligo di adesione allo stesso le imprese con meno di 10 dipendenti. Come da Decreto ministeriale del 20 marzo 2013 emanato dal ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, il sistema Sistri di tracciabilità dei rifiuti è operativo dal 1 ottobre 2013 per le imprese con più di 10 dipendenti. Fonte: agronotizie.imagelinenetwork.com ■ Pag. 10 • Lineaverde Lug/Ago 2014
Umbra m aFlor l A Z I E N D A V I VA I S T I C A R E G I O N A L E Associazioni
Scaramuzzi lascia l'Accademia dei Georgofili dopo 28 anni Per 28 anni consecutivi Franco Scaramuzzi è stato presidente dell’Accademia dei Georgofili. Ora ha comunicato le dimissioni. Aveva restituito dignità all’ateneo, dopo la tempesta del massimalismo ideologico e del terrorismo. Fama di uomo deciso, libero nelle scelte e nelle idee, scienziato di rilevanza internazionale, con una incomparabile capacità di lavoro, una onestà cristallina ma anche una profonda umanità. L’Accademia grazie a lui divenne uno dei motori della vita culturale fiorentina, con un susseguirsi di convegni, dibattiti, pubblicazioni, mentre il numero dei Georgofili si allargava fino a comprendere i più prestigiosi studiosi di scienze agrarie nell’Italia tutta e in Europa. La battaglia principale di Scaramuzzi è sempre stata rivolta alla difesa delle attività agricole. E’ sempre andato controcorrente, lottando contro le mode. Fiorentino di adozione arrivato qui dalle Puglie per i suoi studi, Scaramuzzi ha legato il suo nome a Firenze in modo indelebile per come reagì nell’attentato del maggio 1993 in cui fu completamente distrutta la sede dell’Accademia: continuò l’attività senza perdere un giorno e dopo neppure tre anni, la Torre de’ Pulci era completamente ricostruita. L’eredità che lascia Scaramuzzi oggi, è la rete informatica dei Georgofili che fa invidia ad aziende prestigiose, una organizzazione capillare che collega e organizza gli oltre 800 accademici, con un ritmo settimanale di convegni e dibattiti. ■
Attualità
Il nuovo sindaco di Sanremo è un imprenditore floricolo Alberto Biancheri è stato eletto sindaco di Sanremo, superando al ballottaggio con il 65% dei voti il candidato del centrodestra Gianni Berrino. Biancheri, a capo di una coalizione composta da liste civiche e dalla lista del Partito Democratico è titolare della ditta Biancheri Creations di Camporosso, leader dell’ibridazione e miglioramento genetico su ranuncolo ed anemone. E’ la prima volta che il comune di Sanremo ha come sindaco un imprenditore del settore florovivaistico. ■
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Piante selezionate e certificate ai sensi del D.lgs. 386/2003 per impianti forestali e per arboricoltura da legno
Lineaverde News Installazioni artistiche
Simone Sirtori: Hoasi di Barbiflex, il telo posato ad arte Nato come fiorista, da sempre portato a sperimentare nuove idee, Simone Sirtori è oggi un quotato artista, che realizza vere e proprie opere con Hoasi, il sistema brevettato per la pacciamatura. Con un’intuizione geniale, ha capito che il telo Barbiflex sarebbe stato perfetto per dare vita alle installazioni da esterno che aveva in mente, grazie alle sue esclusive caratteristiche: resiste agli agenti atmosferici, non sbiadisce e resta intatto nel tempo, oltre a non richiedere manutenzione. Hoasi Prato è dunque diventato il materiale base per i capolavori di Sirtori, che già sta studiando nuove proposte, come, ad esempio, una vernice con pigmento naturale che accumula luce di giorno e al buio diventa fotoluminescente. Diffuso il consenso che Sirtori sta riscuotendo, confermato dai tanti appuntamenti che lo hanno visto coinvolto e che ha in programma. Per citarne alcuni: è stato il 12-13 aprile a PrimaveraErba, con la sua installazione di foglie bianche che si abbracciano realizzata sui tetti dei portici del mercato di Erba, a inizio maggio ha esposto nell’incantevole Bellagio, Torre delle Arti e sta addirittura organizzando un evento a New York. www.barbiflex.it sirtorisimone.wordpress.com ■
Promozione
“Brescia Città Giardino” con Fiorinsieme Dal 6 al 14 settembre 2014 in Piazza Paolo VI, la Piazza del Duomo di Brescia, torna Fiorinsieme, l'evento green ideato e progettato da Associazione Florovivaisti Bresciani in collaborazione con il Comune di Brescia che nel corso delle precedenti edizioni ha attirato migliaia di visitatori. Fiorinsieme è un grande spazio verde di 1200 metri quadrati realizzato in una location insolita come Piazza Paolo VI, una delle piazze più belle d'Italia. L'edizione 2014 vedrà comparire nella parte centrale della piazza un’area a prato calpestabile con gruppi di alberature di diverse specie: lungo il percorso pedonale, che si snoda a zig-zag lungo l’asse centrale nord-sud della piazza all’interno di un modello di urban forestry, sarà possibile osservare 6 piccoli giardini, creati per attirare l’attenzione del fruitore su esempi di soluzioni a verde di spazi di dimensioni contenute. Inoltre verranno realizzate 7 aiuole ornamentali nelle quali verranno presentate al pubblico specie vegetali con fioriture di effetto ed arbusti particolari, collezioni di perenni e stagionali di pregio dal punto di vista botanico. Con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e appassionati del verde, il progetto anche quest’anno prevede, nel lato sud della piazza, un’area attrezzata per gli incontri tecnici che si terranno, nei due week-end, di fronte al gazebo dell’Associazione. Per dieci giorni, il verde si prende il centro storico con un’esplosione di piante e fiori protagonisti soprattutto nei week-end, quando una decina di espositori provenienti dalla provincia bresciana esporranno le loro principali produzioni: piante grasse, orchidee, piantine di lavanda, stagionali, annuali, perenni. ■ Per info: 030 3534008 info@florovivaistibs.it Pag. 12 • Lineaverde Lug/Ago 2014
Certificazioni
Verde urbano sostenibile: da uni la prassi di riferimento Spazi verdi urbani sostenibili, parchi e giardini pubblici progettati e gestiti nel segno della qualità ambientale, economica e sociale. E' quanto si propone di indicare la prassi di riferimento "Linee guida per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi – Pianificazione, progettazione, realizzazione e manutenzione" (UNI/PdR 8:2014), pubblicata di recente da UNI. ll documento, frutto della collaborazione tra UNI e le Associazioni Landeres e BAI – Borghi autentici d'Italia - ha lo scopo di fornire delle linee guida per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi, urbani e peri-urbani, quali i parchi e giardini pubblici e privati, giardini storici, alberate stradali, verde a corredo delle infrastrutture, parcheggi alberati, percorsi ciclo-pedonali, parchi e percorsi fluviali ed aree spondali in ambito urbano, parchi divertimento, verde di pertinenza delle strutture turistico/ricettive. La PdR UNI 8/2014 darà crescenti opportunità a diversi portatori di interesse, attraverso un approccio integrato capace di gestire lo sviluppo del paesaggio guardando alle funzionalità estetiche, ecologiche, mitiganti e adattative. Tre i principi fondamentali della prassi: rafforzare la biodiversità, adottare buone pratiche per la progettazione e la gestione degli spazi verdi e per la produzione vegetale, applicare un metodo di gestione a basso input energetico, fisico ed economico. La prassi individua 15 obiettivi da raggiungere, ovvero qualità del paesaggio, biodiversità, pianta, suolo, scarti, acqua, energia, inquinamento, nutrizione, difesa, diserbo, macchinari e attrezzi, materiali, produzione vegetale, sociale. Senza trascurare l'attività di formazione per amministratori, tecnici e operatori del settore. Il documento, inoltre, può essere un valido supporto della legge 10/2013 - "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani" - e consentire così a tutti i soggetti coinvolti nella filiera della gestione del paesaggio di promuovere “best practices” di sostenibilità urbana. La prassi di riferimento UNI/PdR 8:2014 “Linee guida per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi – Pianificazione, progettazione, realizzazione e manutenzione” è disponibile e liberamente scaricabile dal sito UNI (www.uni.com). ■
Lineaverde News Fiere
Flormart 2014, sempre più internazionale Flormart anche per l’edizione 2014 si conferma come il Primo Salone in Italia del florovivaismo e giardinaggio che rende le aziende protagoniste nel loro mercato di riferimento. Anche quest’anno Flormart sarà non solo una opportunità di business per le aziende espositrici, ma anche una vetrina promozionale del prodotto verso gli operatori del territorio nazionale e per quelli provenienti dall’estero. Infatti grazie alla proficua collaborazione con ICE (Agenzia per la promozione all’estero delle imprese italia-
ne) ed alcune Camere di Commercio Italiane all’Estero, per l’edizione 2014 di Flormart, sono stati individuati buyers provenienti da Francia, Cechia, Egitto, Marocco, Polonia, Spagna, Svizzera, Tunisia, Turchia e Ungheria. Il percorso di internazionalizzazione del Flormart, nel contesto dell’appartenenza di PadovaFiere al gruppo internazionale di GL Events, continua con la una stretta collaborazione con Paysalia, unico salone internazionale dedicato alla filiera del paesaggismo a Lione in Francia.
Giardini
Il giardino botanico alpino di Paradisia in Valle d’Aosta Fondato nell’estate del 1955 in una piccola frazione di Cogne, il giardino botanico alpino Paradisia è una vera perla del Parco Nazionale Gran Paradiso: 10.000 metri quadrati di conche e avvallamenti, incorniciati dal massiccio del Gran Paradiso, che ospitano più di 1.000 specie di piante e fiori di Alpi e Appennini e numerosi esemplari di piante officinali, oltre ad alcuni esempi della flora di altri gruppi montuosi di tutto il mondo e di varie specie vegetali che vivono negli ambienti più diversi, ricostruiti qui appositamente per i turisti, come le zone umide, le morene, i detriti calcarei. Il giardino riserva anche un autentico angolo di magia, l’imperdibile giardino delle farfalle, un’area di Paradisia con specie di fiori dai colori accesi che attirano in modo particolare le farfalle. Come ogni estate, Paradisia si anima di attività ed eventi dedicati agli appassionati di botanica e ai semplici curiosi: dal 7 giugno al 7 settembre il giardino ospita incontri e visite tematici quali “Che fatica in montagna”, visita incentrata sul processo di adattamento delle piante alla vita in quota, “Le piante tra passato e presente”, per riscoprire gli antichi segreti delle piante, “A spasso per ambienti”, per conoscere i diversi ambienti naturali e la vegetazione che vi cresce, “Grazie insetti”, appuntamento per cogliere l’importanza del ruolo rivestito dagli insetti nell’impollinamento dei fiori. Per informazioni contattare il numero 0165-75301 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. ■ Pag. 14 • Lineaverde Lug/Ago 2014
Software
Garden Modeler, un motore potente e flessibile per rappresentare parchi, giardini e orti botanici Garden Modeler è un ‘motore’ potente e flessibile per rappresentare parchi, giardini e orti botanici mediante il quale è possibile rappresentare la struttura del giardino e visualizzarla in maniera interattiva, catalogare le specie botaniche ospitate e descriverle in forma testuale e iconografica. Garden Modeler permette di realizzare app personalizzate a costi contenuti, valorizzando il patrimonio naturalistico del giardino e offrendo al visitatore uno strumento in grado di guidarlo garantendogli così un’esperienza al tempo stesso piacevole e istruttiva. Il motore è altresì utilizzabile nel contesto di musei, mostre temporanee, luoghi di interesse scientifico, culturale o tecnologico. Garden Modeler è stato inizialmente progettato per dispositivi Apple iOS (iPhone, iPod Touch, iPad), ma è in corso d’opera la realizzazione delle versioni Android e Windows 8. La prima app basata su Garden Modeler è quella dedicata al Giardino Villino Volterra in Ariccia, realizzata per SaVi srl su ideazione, testi e foto di Elena Alleva, Aldo Colombo e Virginia Volterra. L’app ‘Giardino Villino Volterra in Ariccia’ è disponibile gratuitamente sull’App Store. Un progetto di Ace2 di Aldo Colombo (www.aldocolombo.net) e SaVi Srl (www.villinovolterra.it). Tecnologia mobile sviluppata da: Digi Unit Srl (www.digiunit.it). ■ Per informazioni: www.gardenmodeler.com - info@gardenmodeler.com
Pubblicazioni
Il Rapporto sullo stato dell'agricoltura 2013 è online L'INEA - Istituto Italiano di economia Agraria - con il contributo del Mipaaf, offre la versione digitale del "Rapporto sullo stato dell'agricoltura 2013". Il Rapporto, da sempre riferimento per tutto il settore, offre un'analisi completa sulle sue tendenze con approfondimenti sulle tematiche centrali nel dibattito economico, dal ricambio generazionale alle relazioni di filiera e le politiche per l'ambiente. Il Rapporto 2013 comprende anche un focus sulla PAC 20142020, l'impatto previsto e le sue prospettive finanziarie. È sufficiente cliccare sull'immagine della copertina per accedere al PDF sfogliabile. Il rapporto è disponibile su www.inea.it ■
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Pag. 15 • Lineaverde Lug/Ago 2014
Lineaverde News Fiere
Myflor&Garden nuova fiera del florovivaismo a Milano Myflor&Garden - a Fiera Milano, Rho Pero, dal 25 al 27 febbraio 2015 - è la nuova manifestazione B2B riservata alle aziende florovivaistiche. Myflor&Garden è voluta e attivamente sostenuta dal Consorzio Myflor, formato da un ampio gruppo di imprese rappresentative del settore ed è organizzata da VG Crea, società di servizi già best partner e consulente organizzativo di Fiera Milano SpA. 6 i macrosettori presenti: vivai (piante da interno ed esterno), fiori recisi, tecnica (terricci, sementi, serre, vasi), servizi per le aziende (software, hardware, gestionali), attrezzature e macchine, per il giardinaggio, manutenzione garden, edilizia per il giardino. I visitatori (in totale circa 160.000 invitati) sono rappresentati solo da professionisti (a pagamento e a invito): grande distribuzione specializzata (GDS), garden center, vivai, negozi di fiori e chioschi, giardinieri/manutentori, paesaggisti, architetti, urbanisti, edilizia, organizzatori di eventi, gestori (di hotel, campeggi, villaggi, piscine), strutture sportive (calcio, golf), referenti istituzionali del verde pubblico (comuni, scuole, regioni). Il Consorzio Myflor, proprietario del marchio della manifestazione e formula associativa senza scopi di lucro, è nato per promuovere l'iniziativa in Italia e all'estero, e funge da comitato tecnico facendo da tramite tra le richieste e le esigenze degli espositori e la società organizzatrice VG Crea. VG Crea da oltre 16 anni collabora attivamente con Fiera Milano e altri enti, ideando, organizzando e gestendo mostre e format espositivi. Negli ultimi anni, è stata la protagonista dell'ingresso dei comparti outdoor e garden nei padiglioni di Fiera Milano. Fiera Milano SpA, nell'anno dell'Expo 2015, fornirà i migliori servizi per l'occasione, dando ancor più sostanza ad una collaborazione con Myflor&Garden già attiva. La nuova fiera beneficerà infatti degli sforzi logistici, organizzativi e di comunicazione (pubblicità, articoli, inviti) a favore dei visitatori italiani e internazionali. info@vgcrea.com ■
Libri
Spazi Verdi, manuale di progettazione e gestione agro-ambientale Il libro esamina con un approccio integrato e multidisciplinare la progettazione e la realizzazione di aree verdi descrivendone l’iter realizzativo dalle fasi preprogettuali a quelle di gestione e manutenzione, descrivendo le diverse tecniche agronomiche, forestali, florovivaistiche e d’ingegneria naturalistica utilizzati nei diversi contesti. Gli autori invitano ad inquadrare in una visione unitaria i diversi elementi che costituiscono il complesso del sistema del verde urbano e rurale. Particolare attenzione viene dedicata alla normativa vigente e all’applicazione della legge 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” che riconosce il ruolo ambientale, sociale ed estetico del verde urbano, oltre ai possibili incentivi derivanti dalla programmazione comunitaria 2014/2020. L’agricoltura e la forestazione urbana, il giardino sostenibile, la fitodepurazione e coltivazioni con funzioni multiple sono parte di un nuovo paesaggio durevole e gradevole. ■ di Paolo Lassini, Giovanni Sala, Luigi Bertin € 42,00, 2014 Edagricole di New Business Media srl Pagine 360, formato 19,5 x 26 cm libri.edagricole@newbusinessmedia.it - www.edagricole.it Pag. 16 • Lineaverde Lug/Ago 2014
Libri
Storie di viole - Come un piccolo fiore può influenzare il mondo “Storie di viole”, il nuovo libro di Chiara Saccavini, è esattamente ciò che il titolo afferma. L’autrice infatti dedica al piccolo fiore non tanto, o meglio non solo, una indagine in ambito botanico quanto una ricerca sulla singolare stratificazione di storie, leggende, miti che hanno fatto della viola un simbolo per gli Egizi non meno che per Greci e Romani e via via sino a D’Annunzio e all’oggi. Non tutti i fiori godono, nei millenni e nei diversi continenti, di tanta costanza di fortuna e di interesse. Ed ecco l’indagine su “Come un piccolo fiore può influenzare il mondo”, come coerentemente recita il sottotitolo del volume della Saccavini. Nei dieci fittissimi capitoli accompagnati da una ampia bibliografia, l’autrice conduce, piacevolmente, il lettore lungo un percorso che riserva non poche sorprese, che stupisce, affascina, interroga. La sapienza della botanica e della esperta vivaista (Chiara gestisce l’Orto Fiorito, l’azienda di famiglia che, non a caso, è attiva nell’area udinese) si incrocia con altre “Sapienze”, per condurre lungo i sentieri dell’esoterismo, dell’astrologia, delle religioni ma anche della psicologia, dell’arte, musica e letteratura. A rappresentare tutte le “dimensioni” di una pianta “umile e preziosa” “in un mondo di carne e di spirito”. Perché delle viole, in tutti i tempi, “hanno scritto più poeti e letterati che non botanici”. Chiara Saccavini, intorno a questo fiore, svela millenari intrecci, legami, influenze. Attributi che le sono riconosciuti in una civiltà si ritrovano, carsicamente riaffiorati, in luoghi e epoche lontanissimi. E’ un fiore che da sempre intriga sapenti e mistici, poeti e santi, scrittori e musicisti. Incredibile se si pensa alla sua modestia. A colpire, nel racconto della Saccavini, è anche la “indipendenza” che la viola sembra ribadire nei confronti dell’uomo. Egli si affanna a selezionare varietà per le mode passeggere, ma lei lo sopravanza nel rinnovarsi auto-creando forme sempre nuove. L’uomo è costretto a piegarsi all’impossibilità di farne mercato perché la coltivazione industriale non è gestibile. La violetta è “caparbia”, supera ogni difficoltà riesce ad ambientarsi ovunque. Un po’ come tenta di fare anche l’uomo. di Chiara Saccavini (con illustrazioni di Massimo Scifoni), Edizioni youcanprint, info: ortofiorito.it ■
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Lineaverde News Mostre mercato
Orticolario 2014: protagonista l'Aster Dal 3 al 5 ottobre nella splendida cornice di Villa Erba a Cernobbio, sul Lago di Como, si terrà Orticolario 2014. Il senso conduttore di questa sesta edizione sarà l’olfatto: i visitatori potranno vivere un viaggio nella percezione di aromi e fragranze nell’aria e tra le essenze, nell’evocazione di atmosfere, momenti e ricordi che prenderanno corpo liberando il più antico e primordiale tra i sensi. Il fiore protagonista della nuova edizione sarà invece l’Aster, la “stella” del giardino. Speciale attrazione di questa edizione saranno i 13 Giardini creativi selezionati attraverso un concorso internazionale, promosso da Orticolario in collaborazione con A.I.A.P.P. e con la media partnership dell'Editore Paysage, armoniosamente inseriti nel Parco di Villa Erba. Si tratterà di spazi originali, vivibili e fruibili, nei quali saranno collocate anche sedute “meditative”. Questi Giardini concorreranno al Premio "La Foglia d'oro del Lago di Como", attualmente custodita a Villa Carlotta a Tremezzo (CO). La novità di questa edizione di Orticolario sarà… fuori dai confini di Villa Erba. Dal 26 settembre al 5 ottobre, infatti, Orticolario porterà suggestioni e idee creative per il paesaggio urbano anche a Como e in riva a Cernobbio, con la realizzazione di 5 installazioni di giardini. Il progetto è realizzato in collaborazione con i Comuni di Como e Cernobbio. Tra i migliori vivaisti provenienti dall’Italia, dalla Francia e dalla vicina Svizzera, Vivai Torre di Milazzo (ME), che porterà ben 82 essenze in una collezione botanica di piante utili, dove trovano spazio specie esotiche ed essenze autoctone rare; l’Azienda Agricola Priola di Treviso, Vivai Oscar Tintori di Castellare di Pescia (PT) che fornirà Citrus a spalliera per l’Ala Lario ed esemplari di agrumi ad albero e a cespuglio per la Serra Platani dell’Ala Lario. Di Floricoltura Lampugnani Walter di Orsenigo (CO) la collezione di Hosta più importante d'Italia con 450 varietà. Cactusmania di Ventimiglia (IM) porterà invece un’ampia collezione di piante grasse crestate e mostruose, vere e proprie "sculture viventi". Tra le novità di quest’anno, Pollici Rosa di Casenuove di Masiano (PT), raggruppamento di vivaisti che porterà un assortimento di Hydrangee, Hibiscus, Buddleya e arbusti da fiore insoliti, Piergiorgio Minari Azienda Agricola di Parma con i sui bellissimi Buxus, Claudio Bonetto di Ciriè (TO) con la sua collezione di 180 Sedum, di cui cinque nuove, ed eduli, e Il Fiore dei Fiori Poesia e Arte nei Giardini di Recanati (MC) che esporrà, oltre a una collezione di Dianthus, anche piante aromatiche antiche come l’incenso, la pimpinella, il raperonzolo e piante antiche come la pianta dello zucchero. info@orticolario.it www.orticolario.it ■
Libri
Infanzia di guerra in Valle Cervo - Un giardino di ricordi Elena Accati ci conduce in Valle Cervo, nel Biellese, per farci rivivere gli avvenimenti accaduti durante la seconda guerra mondiale. Chi parla in prima persona è una bambina che, da un giorno all’altro, sotto i bombardamenti, abbandona la città assieme alla famiglia, per trasferirsi nella vecchia casa di Bariola, una frazione arroccata sulla montagna, nel comune di San Paolo Cervo. Gli episodi narrati sono arricchiti dal racconto di testimoni e protagonisti: da alcune famiglie di ebrei sfuggite alla deportazione grazie alla generosità dei valit, ai profughi neozelandesi, che in Valle hanno trovato un rifugio, alle operaie delle fabbriche tessili, divenute staffette partigiane. Ricordi riportati alla mente, prima ancora che da persone e luoghi, dalla forte espressività del mondo vegetale: alberi, arbusti e fiori fanno da sfondo agli episodi raccontati e ne costituiscono l’elemento simbolico. Il libro, che si snoda attraverso dodici capitoli ed è arricchito da appendici su diversi aspetti della seconda guerra mondiale nel Biellese, regala pagine piacevoli, ricche di suggestioni ed emozioni. Traspare un approccio solidale con il territorio, una terra da ascoltare, una natura particolare, aspra e difficile, bellissima, con fioriture meravigliose e impareggiabili luci d’autunno. ■ di Elena Accati, illustrazioni di Anna Curti, formato 15 x 21, pagine 160, € 16,00 Pag. 19 • Lineaverde Lug/Ago 2014
qualità? Oggi l'editoria specializzata ha successo solo se garantisce qualità di informazione e serietà nell'affrontare i temi di mercato. Da oltre 20 anni EpE Edizioni si impegna a farlo con le proprie riviste. Il risultato è nelle tue mani. VISITATI PER VOI Tutte le novità dei pdv Self di Casale Monferrato e Leroy Merlin a Moncalieri
INTERVISTA BricoEight, una nuova insegna che entra nel Consorzio Bricolife
STUDI&RICERCHE Promozioni efficaci? Il volantino: istruzioni per l’uso
FIERE Eisenwarenmesse 2012: soddisfazione, nonostante il mercato
BricoMagazine Periodico d’informazione per la Gds del Bricolage
BRICOMAGAZINE è la prima rivista in Italia di informazione commerciale ed economica dedicata interamente alla distribuzione moderna del bricolage.
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Mistery client alla scoperta dei punti vendita della Gds brico Aprile 2012 •
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DAL MONDO
PRIMO PIANO
DAL MERCATO
INTERVISTA
Reportage completo dalla fiera di Colonia: il mercato e le novità
Chi sono e come operano i primi 10 grossisti di ferramenta negli USA
Saldatrici elettriche e abrasivi rigidi: tecnica e mercato
Assofermet punta su piattaforma B2B e moralità nei pagamenti
Lamura, sostenere i rivenditori con servizio e assistenza
Marzo 2012
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Ha l’aspetto di una bella farfalla, ma è un pericoloso lepidottero che distrugge i gerani
Il progetto Greenlink mette a confronto 10 realtà europee per valutare l’approccio agli spazi verdi periurbani
Secondo Ismea le vendite sono state buone per il comparto vivaistico, soprattutto per le aziende che esportano
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Lineaverde News Attualità
Gli agronomi contro la nuova figura del “Consulente in materia di uso sostenibile dei prodotti fitosanitari” Le Federazioni regionali degli Ordini dei dottori agronomi e dei dottori forestali ed il Conaf hanno presentato formale ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania per il Lazio contro il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l’annullamento dell’adozione del Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari di cui al Decreto Mipaaf 22 gennaio 2014. La denuncia di illegittimità attiene all’introduzione di una nuova figura di professionista d’opera intellettuale quale quella del “Consulente in materia di uso sostenibile dei prodotti fitosanitari” la quale viene a sovrapporsi ai professionisti già abilitati per legge a svolgere l’attività di consulenza. Il “Consulente in materia di uso sostenibile dei prodotti fitosanitari” risulterà abilitato non a seguito di un esame di Stato, ma sulla base di certificazioni rilasciate dalle singole Regioni previa mera partecipazione a corsi di aggiornamento. Inoltre i professionisti già abilitati sul piano nazionale a svolgere l’attività di consulenza in materia di uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, per effetto della nuova normativa in questione risulteranno ingiustificatamente parificati ai consulenti non abilitati e si vedranno costretti, a partire dal 26 novembre 2015 a dover acquisire un ulteriore certificato di abilitazione. ■
Fiere
Dal 9 all’11 novembre 2014 il Dubai World Trade Centre ospiterà la IPM Dubai La IPM Dubai 2014, un evento di spicco di particolare importanza per esperti e decision maker del settore delle piante, offrirà quest'anno – integrato nelle manifestazioni strettamente fieristiche - un vastissimo programma di conferenze. Saranno trattati, in particolare, tre aspetti selezionati e perfettamente improntati alle specifiche condizioni di mercato e strutture della domanda della regione del Golfo, area in pieno boom economico. In tali Paesi il mercato delle piante, dei fiori da taglio, come pure i settori del giardinaggio e dell’architettura del paesaggio si sono rimessi in moto dal 2012. I leitmotiv del primo giorno della fiera saranno il giardinaggio e l’architettura paesaggistica. Al riguardo, gli esperti illustreranno interessanti punti di vista su particolari requisiti richiesti da progetti locali di varie dimensioni. I temi centrali del secondo giorno saranno la produzione e tecnica vivaistica. Con la presenza di INDEGA (Rappresentanza d’interessi dell’industria tedesca per il giardinaggio) si potrebbe acquisire in quest’ambito un partner competente. Al centro del programma di conferenze del terzo giorno, i bouquet da sposa e la floristica di nozze, la cui presentazione sul palco andrà a integrare il premio “IPM Dubai Floristik-Award”, assegnato nello stesso giorno. Oltre a una giuria specializzata, durante i giorni della manifestazione anche i visitatori avranno la possibilità di esprimere il proprio voto, contribuendo così all'assegnazione del premio. La IPM Dubai International Plants Expo Middle East, una delle quattro fiere satelliti della IPM ESSEN all'estero, si terrà dal 9 all'11 novembre presso i padiglioni 7 e 8 del Dubai World Trade Centre. Di essa fanno parte le aree espositive Piante, Tecnica vivaistica, Floristica, Promozione delle vendite, Cura delle piante e Logistica. In concomitanza con la IPM Dubai, si svolge ogni anno anche la WOP Dubai - International Perishables Expo Middle East (Il Mondo dei Beni Deperibili - Expo Internazionale dei Beni Deperibili in Medio Oriente). Nell'unica fiera specializzata di questo comparto in tutto il Medio Oriente, gli espositori riscontrano un’elevata domanda di frutta e verdura fresca come pure delle relative tecniche, le quali sono assolutamente indispensabili per l’intera catena di creazione del valore. I visitatori e l'offerta di entrambe le fiere si integrano e completano in modo ottimale. Per maggiori informazioni: www.ipm-dubai.net ■ Pag. 21 • Lineaverde Lug/Ago 2014
> IL PUNTO <
Sviluppo sostenibile e certificazioni nel vivaismo
di Lorenzo Ferretti* e Renato Ferretti** renato.ferretti@tin.it
*Dottore in Scienze e Tecnologie Agrarie **Dottore agronomo e dirigente della Provincia di Pistoia
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Il cammino verso la certificazione ISO, in un ottica di gestione per la qualità ambientale e di attenzione alle richieste del mercato, vede oggi l’attenzione delle aziende incentrarsi sulla riduzione delle emissioni in atmosfera, dei consumi idrici ed energetici, dell’uso di prodotti chimici per la difesa delle piante e sulla gestione differenziata dei rifiuti per consentirne il riciclo.
l percorso verso uno sviluppo sostenibile iniziato a partire dagli anni '70 a livello internazionale trova un caposaldo nel documento conclusivo della conferenza tenutasi nel 1992, la cosiddetta: “Dichiarazione di Rio de Janeiro sull’ Ambiente e lo Sviluppo”. Con tale documento l’ONU ha definito l’ambiente “quale dimensione essenziale dello sviluppo economico attraverso una condivisione di responsabilità tra le generazioni nell’uso delle risorse naturali”. I 179 stati partecipanti hanno sottoscritto 27 principi nei quali si proclamano le linee fondamentali del concetto di sviluppo sostenibile. Tra questi riportiamo i più significativi: la solidarietà generazionale, la centralità degli esseri umani che hanno diritto ad una vita sana e produttiva in armonia con la natura, l’integrazione della tutela ambientale nel processo di sviluppo, l’applicazione del metodo precauzionale (l’assenza di certezza scientifica assoluta non deve servire da pretesto per rinviare l’adozione di misure adeguate dirette a prevenire il degrado ambientale), il dovere dell’inquinatore di sostenere i costi, la valutazione di impatto ambientale come strumento da utilizzare per attività suscettibili di avere effetti negativi sull’ambiente. In esecuzione dei 27 principi la Conferenza ha approvato quattro documenti di cui il principale è il documento programmatico “Agenda 21” incentrato su: • l’integrazione delle considerazioni ambientali in tutte le strutture dei governi centrali e in tutti i livelli di governo per assicurare coerenza tra le politiche settoriali; • un sistema di pianificazione, controllo e gestione per sostenere l’integrazione; • l’incoraggiamento della partecipazione pubblica e dei soggetti coin-
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volti, il quale richiede piena possibilità di accesso alle informazioni. Fra le varie misure ideate e messe in atto per giungere ad un sistema che prevede una sinergia tra produzione, consumo e comportamenti sostenibili sono stati affiancati ad Agenda 21 “strumenti di adesione volontaria”, ovvero strumenti di analisi e gestione dell’intero ciclo produttivo per la riduzione dell’ impatto ambientale finalizzati alla realizzazione di Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) mediante l’applicazione di norme volontarie. A tale proposito la Comunità Europea ha approvato un Regolamento che
traverso le sedi europee delle multinazionali statunitensi. La Comunità Europea, nei primi anni ’90, da così vita alla prima iniziativa a livello normativo in materia di ecocompatibilità delle attività con l’intento di incentivare la diffusione dell’audit come strumento di gestione volto alla verifica e quindi al miglioramento dell’impatto ambientale complessivo dell’attività produttiva. Il primo atto ad essere pubblicato, è stato il Regolamento del consiglio della Comunità Europea n.1836/93 “sull’adesione volontaria delle imprese del settore industria-
La certificazione ISO 14001 non solo è possibile ma probabilmente diventa necessaria per avere prodotti più competitivi ed in grado di rispondere ai nuovi bisogni del mercato. permette l’adesione volontaria delle imprese produttive ad un sistema comunitario di ecogestione e di audit denominato EMAS (Environmental Management and Audit Scheme). A livello internazionale invece, sono state approvate le norme della serie ISO 14000 (International Organization for Standardization) sulla qualità ambientale, strumenti analoghi al regolamento EMAS.
Il regolamento EMAS e la normativa ISO
le ad un sistema comunitario di ecogestione e audit”. Tale documento definito anche EMAS I rimane una pietra miliare alla quale si sono ispirate le norme successive quali la norma British Standard BS 7750:94, la norma ISO 14001:96 e l’EMAS II (Reg.CE 761:2001). Il Regolamento EMAS si poneva come obiettivo quello di favorire, su base volontaria, una razionalizzazione gestionale degli aspetti ambientali delle organizzazioni, basata non so-
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L’Audit ambientale o Eco-audit nasce negli USA a metà degli anni settanta come strumento di verifica della conformità alla normativa ambientale vigente nell’ambito di siti, impianti e processi produttivi. In Europa l’eco-audit arriva nella seconda metà degli anni ottanta atPag. 23 • Lineaverde Lug/Ago 2014
> IL PUNTO <
lo sul rispetto dei limiti di legge, ma sul miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali, sulla creazione di un rapporto di fiducia e trasparenza con le istituzioni e con il pubblico e sulla partecipazione attiva dei dipendenti. Seguendo questa linea sono state approvate, a livello mondiale, dall’International Organization for Standardization, le norme internazionali della serie ISO 14000, elaborate da un Comitato Tecnico ISO, il TC 207, e adottate successivamente a livello europeo. L’attività del Comitato è stata improntata verso la definizione di norme indirizzate:
migliorare un sistema di gestione ambientale; • assicurarsi di ottemperare alla propria politica ambientale; • dimostrare a terzi la conformità a tali principi; • richiedere la certificazione/registrazione del proprio sistema di gestione ambientale presso un organismo di parte terza; • effettuare una auto-valutazione o una auto-dichiarazione di conformità alla norma stessa. A partire dalla sua pubblicazione, il modello di SGA proposto dalla norma stessa è subito diventato lo standard più adottato dalle organiz-
2001 la Comunità Europea, una volta recepita la norma ISO 14001, ha approvato il Regolamento del consiglio della Comunità Europea n. 761/2001 denominato EMAS II. Il regolamento in questione ha, come detto, recepito la ISO 14001 come struttura del sistema di gestione ambientale introducendo alcuni requisiti aggiuntivi successivi all’attuazione del sistema, in particolare l’obbligo per l’organizzazione di integrare il sistema con una “Dichiarazione Ambientale” che esplicita l’impegno pubblico nei confronti dei miglioramenti ambientali assunti dall’organizzazione stessa e il
• all’organizzazione aziendale, attraverso la Certificazione del Sistema di Gestione Ambientale con lo scopo di dimostrare l’eco-compatibilità del sistema produttivo aziendale; • al settore dei prodotti e dei servizi, attraverso la Valutazione del ciclo di vita (in inglese, Life Cycle Assestmant, LCA) di un prodotto, quindi volta a determinare la stima completa dell’impatto ambientale arrecato, a partire dall’estrazione fino allo smaltimento dei relativi rifiuti. Tra le norme della serie ISO 14000 la principale è sicuramente la ISO 14001 approvata nel settembre del 1996 e recepita nel novembre dello stesso anno come UNI EN ISO 14001 (ha poi subito una revisione nel 2004). Tale norma fornisce i requisiti per l’attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale e viene poi utilizzata per la relativa certificazione. La ISO 14001 è rivolta a tutte le organizzazioni che abbiano intenzione di: • applicare, mantenere attivo e
zazioni di tutto il mondo. In conseguenza di tale affermazione nel
suo rapporto diretto con i cittadini, le istituzioni e in generale con tutti i soggetti interessati. La verifica ed il controllo della veridicità di quanto contenuto nella Dichiarazione Ambientale, sono stati e vengono tutt’ora condotti da verificatori accreditati da un sistema pubblico a livello europeo. Per ciò che concerne la situazione attuale, dal punto di vista dei riferimenti normativi, è necessario precisare che, il 25 Novembre 2009 è stato approvato il Regolamento (CE) n° 1221/ 2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio che abroga il Regolamento (CE) n° 761/ 2001 e le decisioni della Commissione 2001/681/CE e 2006/193/CE. Il nuovo regolamento, denominato EMAS III, non si differenzia molto dal precedente se non per l’introduzione di due nuovi requisiti per la registrazione, rispettivamente gli “Indicatori chiave” riguardanti efficienza energetica e dei materiali, acqua, rifiuti, biodiversità ed emissioni e le “Linee guida settoriali” per creare condizioni di benchmark tra le organizzazioni di alcuni settori chiave attraverso
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l’individuazione delle migliori pratiche disponibili. Dal testo di cui sopra si evince che la normativa ISO presenta un iter procedurale molto simile a quello del Regolamento EMAS anche se quest’ultimo richiede maggiori garanzie di conformità legislativa e la comunicazione al pubblico degli impegni presi nei confronti dell’ambiente prevedendo, per le organizzazioni che si certificano o che mantengono le registrazione, incentivi economici statali e regionali oltre a diverse forme di semplificazione amministrativa. Ai fini di una miglior comprensione risulta indispensabile sottolineare che la stessa azienda può usufruire contemporaneamente, in successione o indipendentemente, sia della certificazione ISO 14001 che della registrazione ad EMAS essendo l’uno propedeutico all’altra. Dopo aver instaurato un SGA è compito dell’ azienda stabilire, documentare, attuare, mantenere attivo e migliorare continuamente tale sistema. Questo da origine a un susseguirsi di fasi con andamento ciclico (in questo modo si ha un miglioramento continuo della gestione) che sinteticamente sono: Politica Ambientale; Pianificazione e Programma Ambientale; Attuazione e Funzionamento; Controllo e Azioni Correttive; Riesame della direzione.
EMAS e ISO nel vivaismo Visto il crescente bisogno di instaurare processi produttivi compatibili con l’ambiente in tutte le tipologie di attività economica per sviluppare una società “capace di futuro”, i modelli di SGA proposti da ISO ed EMAS sono stati adottati da organizzazioni operanti in tutti gli ambiti produttivi. Attualmente in Italia 1135 aziende aderiscono al Regolamento EMAS (EMAS Italia). Questo strumento si sta diffondendo anche
Attualmente in Italia 1135 aziende aderiscono al Regolamento EMAS (EMAS Italia). Questo strumento si sta diffondendo anche nei settori dove sembrava di più difficile applicazione, uno tra questi è il vivaismo, caratterizzato, almeno fino ad oggi, da pratiche di agricoltura intensiva a prima vista difficilmente integrabili in un SGA. nei settori dove sembrava di più difficile applicazione, uno tra questi è il vivaismo, caratterizzato, almeno fino ad oggi, da pratiche di agricoltura intensiva a prima vista difficilmente integrabili in un SGA. Invece come già dimostrato nel distretto vivaistico pistoiese, all’interno del quale un’importante azienda ha recentemente conseguito,finora l’unica in Italia, la certificazione ISO 14001 non solo è possibile ma probabilmente diventa necessario per avere prodotti più competitivi ed in grado di rispondere ai nuovi bisogni del mercato. Questo percorso deve essere intrapreso dall’azienda con la consapevolezza che oggi fare impresa non significa solo creare ricchezza e benessere ma anche supportare consapevolmente e responsabilmente gli obiettivi generali di sviluppo sociale ed economico in un contesto di salvaguardia delle risorse ambientali locali e globali. Il cammino verso la certificazione ISO, in un ottica di gestione per la qualità ambientale e di attenzione alle richieste del mercato, deve vedere l’attenzione dell’azienda incentrarsi sulla riduzione delle emissioni in atmosfera, dei consumi idrici ed energetici, dell’uso di prodotti chimici per la difesa delle piante e sulla gestione differenziata dei rifiuti per consentirne il riciclo. Per quanto riguarda le azioni necessarie al raggiungimento di tali obiettivi l’azienda si deve impegnare nell’aggiornare le procedure, in
particolare a livello d’impiego dei fitofarmaci, nel sostituire le coperture in amianto dei capannoni con pannelli fotovoltaici, nell’adottare impianti di irrigazione a goccia risparmiando acqua e riducendo l’emissione dei fitofarmaci nell’ambiente ed infine nel creare un sistema di stoccaggio interno degli scarti verdi al fine di preparare un compost da riutilizzare nel ciclo produttivo. Tutte queste pratiche volte all’implementazione di un SGA in azienda comportano impegno di tempo e denaro per essere effettuate, ma contemporaneamente permettono al vivaio di usufruire dei vantaggi legati all’ ottenimento della certificazione. Tali vantaggi consistono nel miglioramento dell’immagine aziendale e nell’accesso a mercati precedentemente preclusi, in aggiunta alla riduzione dell’impatto ambientale comunque generato dall’attività. Ecco quindi che introducendo sistemi di gestione aziendale a livello di vivaio, o addirittura di distretto intero, sia possibile contemperare alla necessità di salvaguardare e valorizzare le risorse ambientali e territoriali e creare le condizioni di una nuova competitività commerciale. Competitività che si basa su nuovi e più avanzati standard di qualità certificata da organismi terzi e pubblicamente riconosciuti e che può contribuire a rilanciare l’esclusività del prodotto italiano. ■ Pag. 25 • Lineaverde Lug/Ago 2014
> PAESAGGIO <
Premio Internazionale Carlo Scarpa 2014 di Silvia Vigé silvia.vige@epesrl.it
Dottore agronomo, redazione
Giunto alla sua 25ª edizione il Premio Internazionale Carlo Scarpa 2014 è stato assegnato a Osmače e Brežani due villaggi della Bosnia-Erzegovina.
L’altopiano sopra Srebrenica. Parte del villaggio di Osmače, con i gruppi di case, la moschea, il memoriale, uno dei piccoli cimiteri, pascoli e campi coltivati. (Foto di Zijah Gafi per Fondazione Benetton Studi Ricerche).
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rmai siamo abituati a non stupirci dei luoghi scelti dalla giuria del Premio Internazionale Carlo Scarpa perché ci accorgiamo che sono unici nella loro semplicità e pieni di grande umanità. Quest’anno la giuria ha deciso all’unanimità di dedicare la venticinquesima edizione a Osmače e Brežani, due villaggi del Podrinje, ai confini con la Serbia che si trovano sull’altopiano sopra Srebrenica, scavato da corsi d’acqua e ondulato come un gheri-
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glio di noce, stretto dentro i profondi canaloni di una grande ansa del fiume Drina. Un territorio di fronte al quale è inevitabile interrogarsi sulla contraddizione tra la bellezza della natura e i segni onnipresenti di una guerra ancora leggibile. Osmače e Brežani compongono insieme uno dei tanti luoghi della Bosnia-Erzegovina dai quali due decenni or sono è stata strappata la vita di una comunità, devastata la sua convivenza multiculturale di lunga durata, dispersi i sopravvissuti. Tra questi ultimi, e ciò ne fa un luogo di testimonianza e di esperienza altamente significative, un piccolo nucleo di famiglie di agricoltori e allevatori cerca da qualche anno di trovare la strada del ritorno e la trama della memoria, di costruire nuove relazioni tra persone, di rinnovare il legame necessario tra spazio da abitare, terra da curare, casa da ricostruire, condizione umana da conquistare. Il luogo si presenta dunque come un arcipelago di borghi, autentiche cellule insediative, distanti tra loro varie centinaia di metri, segnato da corsi d’acqua, disegnato da prati e boschi. Ogni borgo è a sua volta costituito da un numero assai variabile di case unifamiliari, separate l’una dall’altra ma nel loro insieme in grado di connotarne la postura e definirne il toponimo. Le case, manufatti edilizi la cui semplicità costruttiva è visibilmen-
te derivata dall’essenzialità dei mezzi disponibili, sono dotate ognuna di un proprio spazio aperto destinato alla corte degli animali domestici, all’orto, al frutteto; un’area dominicale confinante su più lati con i terreni dei vicini e su un lato con il passaggio pubblico, diventa così un vero e proprio ambito di relazione, di vicinanza, di scambio dei frutti della terra e della cucina. Nel 2010, si avvia a Osmače l’esperimento agricolo della semina del grano saraceno, una delle molteplici iniziative attivate in diverse aree del Podrinje per mezzo di scambi di conoscenze e di pratiche che coinvolgono operatori e tecnici di varie realtà internazionali, nei diversi settori dell’economia agro-silvo-pastorale, in particolare nelle colture dei cereali, dei frutti, dei piccoli frutti e dell’allevamento ovino e bovino. È difficile dar conto ordinato di tutti i collaboratori e gli amici di questa esperienza collettiva di cura della terra che si viene svolgendo a Srebrenica e di queste famiglie che vivono e lavorano a Osmače e Brežani, ma vanno nominati, con le già citate Fondazione Langer e Tuzlanska Amica, almeno il Centro Pace del Comune di Venezia, gli Agronomi senza Frontiere di Padova, la Cooperativa agricola El Tamiso e l’Associazione di Cooperazione e
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Questi luoghi, le loro vicende, ci aiutano a intendere il senso e il valore di un’esperienza di piccole dimensioni socioeconomiche e di alto profilo civile che si inscrive nel diffuso fenomeno del “ritorno alla terra”. Pag. 27 • Lineaverde Lug/Ago 2014
> PAESAGGIO <
Uno dei borghi del villaggio di Brežani. Coltivazioni di piccoli frutti e campi pronti per la semina del grano saraceno. (Foto di Zijah Gafi per Fondazione Benetton Studi Ricerche).
Solidarietà di Padova. Il progetto attualmente in corso sul miglioramento colturale del grano saraceno e di altre specie adatte alle condizioni ambientali e pedologiche del luogo, porta il titolo significativo Seminando il ritorno ed è sostenuto dalla Tavola Valdese. Nell’agosto del 2013 è stata inoltre avviata, intorno al gruppo Adopt Srebrenica, una rete di solidarietà internazionale che coinvolge varie città e centri culturali. Il Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino si inserisce in questo vasto quadro di riflessioni e di iniziative, definendo un proprio ruolo parziale e un contributo peculiare nel tentativo di capire più da vicino, e con l’impegno di far conoscere un po’ meglio, le ragioni profonde che legano singoli individui o gruppi familiari o piccoli insiemi comunitari al luogo abitato dalle loro memorie e dai loro propositi. Ragioni e legami talmente forti da permettere loro di affrontare, come dimostra il caso di Sopra, pecore al pascolo nei pressi di Osmače. Il pastore è anche parte del gruppo di famiglie che sono tornate a vivere nel villaggio e coltivano il grano saraceno. (Foto di Luigi Latini-Fondazione Benetton Studi Ricerche).
A destra, Muhamed Avdić con Domenico Luciani, presso la fonte memoriale sulla strada che da Srebrenica conduce a Osmače. 28 febbraio 2014. Fotografia di Patrizia BoschieroFondazione Benetton Studi Ricerche.
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Sopralluogo nei campi coltivati di Velibor Rankić a Brežani. (Foto di Filippo Giannone-Agronomi e Forestali Senza Frontiere).
Osmače e Brežani, un abisso che appare invalicabile. Il dialogo con i protagonisti e la loro testimonianza diretta ci aiuta a vedere quali possano essere i modi più adatti e gli attrezzi più utili a partire dal coltivare la terra, per affrontare la cura degli ambienti fisici e dei quadri di vita in un’area segnata da un trauma recente, ultimo pesante strato accumulato sopra le infinite metamorfosi geopolitiche nella lunga durata della storia e nella larga geografia euro-mediterranea. Questo luogo, questa vicenda, ci aiutano a intendere il senso e il valore di un’esperienza di piccole dimensioni socioeconomiche e di alto profilo civile, che si inscrive, con simbolica intensità, nel diffuso fenomeno del “ritorno alla terra”. A due dei protagonisti, rappresentanti e testimoni delle loro comunità, delle loro culture, dei loro villaggi, Muhamed Avdić e Velibor Rankić, la giuria ha deciso di affidare il sigillo di Carlo Scarpa, per esprimere un sentimento di affettuosa vicinanza e di incoraggiamento, per confermare l’impegno a conoscere e far conoscere le difficoltà e le speranze delle loro fatiche, e per ringraziarli della lezione di vita, attualissima e universale, che viene dalla loro meravigliosa resistenza sull’altopiano. ■
Ai due dei protagonisti, rappresentanti e testimoni delle loro comunità, delle loro culture, dei loro villaggi, Muhamed Avdić e Velibor Rankić, la giuria ha deciso di affidare il sigillo di Carlo Scarpa, per esprimere un sentimento di affettuosa vicinanza e di incoraggiamento. Inizio della fioritura del grano saraceno a Osmače. (Fotografia di Filippo Giannone-Agronomi e Forestali Senza Frontiere).
Un ringraziamento a chi si è dedicato a questa esperienza collettiva di cura della terra che si sta svolgendo a Srebrenica come la Fondazione Langer e Tuzlanska Amica, il Centro Pace del Comune di Venezia, gli Agronomi senza Frontiere di Padova, la Cooperativa agricola El Tamiso e l’Associazione di Cooperazione e Solidarietà di Padova e infine a quelle famiglie, che vivono e lavorano a Osma e e Brežani, grazie alle quali è stato possibile far ripartire tutto. Pag. 29 • Lineaverde Lug/Ago 2014
> ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO <
Il Parco Miribel Jonage a Lione di Biagio Guccione guccione@paesaggio2000.it
Docente di architettura del Paesaggio all’Università degli Studi di Firenze
L’esperienza del Parco periurbano Miribel Jonage a Lione è fra le più interessanti d’Europa. Nato come cassa di espansione ed area di cava oggi è una preziosa riserva d’acqua ma soprattutto uno dei siti ricreativi più frequentati della Francia per la ricchezza naturalistica e paesaggistica che offre.
Parc Miribel.
l parco Miribel Jonage, a 15 chilometri dal centro di Lione, è il 19° sito più visitato della Francia. La storia di questo parco è particolarmente interessante. Nato come cassa di espansione ed area di escavazione ora si pone come uno dei modelli più avanzati di parco periurbano per l’intera Europa. Si tratta di 2200 ettari di pregevoli
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luoghi naturali dove è possibile svolgere ogni tipo di attività ricreativa e sportiva, ma dove ancora oggi si continua a cavare inerti per l’edilizia. Anche se questo territorio sembrava fosse destinato ad altro, la storia del parco parte da lontano. Tra il 1848 e il 1857 è stato ampliato il canale di navigazione Miribel, che cir-
conda il parco a nord, e tra il 1892 e il 1899 è stato sistemato il canale di Jonage per alimentare le centrali idroelettriche Cusset Villeurbanne. In ogni caso, fino alla prima metà del XX secolo, il sito è stato ignorato dalle autorità locali. Nel 1968 è stato creato il Symalim (Syndicat Mixte per lo sviluppo e la gestione del Grand Park Miribel Jonage), che comprende gli undici comuni che sono coinvolti in questo progetto oltre a due dipartimenti: il Rodano e l’Ain. Da qui è partita una gestione consapevole, con obbiettivi ben mirati ed a lungo termine, basati su quattro priorità: l'approvvigionamento di acqua potabile, la protezione contro le inondazioni, il tempo libero e la salvaguardia del patrimonio naturale. Il Parco Miribel Jonage è stato selezionato nel 1996 dalla Comunità Europea per l’ambizioso programma di ripristino dell'ambiente naturale, essendo stata attivata una politica di totale recupero di questo spazio suburbano, con un ruolo strategico per il distretto urbano di Lione. Un programma LIFE, finanziato dall’Unione Europea, ha consentito di dare il via ai lavori e di recuperare ambienti naturali, dimostrando chiaramente la ricchezza ed il potenziale di questo straordinario parco. I laghi artificiali - che sono tre e che si estendono per ben 350 ettari - sono una delle caratteristiche di questo parco, sia per il ruolo ricreativo ma soprattutto come riserva d’acqua e non ultimo per il ruolo di cassa di espansione. Le vecchie cave di ghiaia sono state rinaturalizzate potenziando la loro biodiversità e oggi vengono utilizzate per l'educazione ambientale. Il parco è diviso in tre grandi macro-aree: la base ricreativa, il polo naturalistico e lo spazio naturalistico ed agricolo.
La spiaggia.
Miribel le tre componenti del parco.
I grandi prati.
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> ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO <
Il lago principale.
Vegetazione lacustre.
Uno straordinario mondo dove la natura fa da padrona ma dove l’uomo è il protagonista assoluto di una creazione meravigliosa, dimostrando che la natura può essere sfruttata, controllata e gestita senza creare degrado. Pag. 32 • Lineaverde Lug/Ago 2014
La localizzazione del sito, molto degradato, nel corso degli anni ha dimostrato concretamente il suo ruolo strategico per il tempo libero con la messa a frutto del grande potenziale naturale. Le aree degradate sono state ricoperte, attraverso una sapiente piantagione ed un piano di recupero attento, con boschi alluvionali o prati. L'accesso motorizzato è limitato, ma ben gestito: in particolare con il miglioramento della segnaletica è facile sia alle auto sia anche ai bus parcheggiare in aree strategiche, dalle quali è possibile visitare gli ambiti più interessanti, poiché proprio dai parcheggi partono i percorsi per la visita. Con orgoglio i dirigenti del parco accolgono i visitatori in un elegante Centro-visite in legno, dotato di una bella sala conferenze dove illustrano la storia del parco ma soprattutto gli interventi di questi ultimi 30 anni, durante i quali azioni programmate nel lungo periodo hanno potuto consentire il miglioramento dell’area. Paradossalmente gli stessi dirigenti, che da una parte sottolineano i valori naturali ed ambientali del parco, mostrano con la stessa passione le aree di cava, dove l’attività estrattiva non è inibita, ma anzi viene potenziata, costituendo una preziosa fonte di reddito per mantenere il parco. Ovviamente questa attività è molto controllata affinché non disturbi l’aspetto ricreativo ed il ruolo ecologico del parco. Un’attività che prevede in tempi ragionevoli il recupero ambientale e paesaggistico delle aree di estrazione. Visitare questo parco in una giornata d’estate è certamente una bella esperienza. E’ bello vederne tutti gli usi potenziali a pieno regime. Nugoli di ragazzini, anche molto piccoli, che con l’istruttore attraversano con le canoe i laghi, per poi attraccare vicino ai punti di osserva-
Uso ricreativo del Parco.
Vicino al centro, visita.
Osservatorio avifauna.
zione dell’avifauna. La stessa gradevole sensazione si ha sulle sponde dei laghi dove improvvisati ed improbabili bagnati usano la spiaggia per prendere il sole, fare pic-nic o semplicemente rilassarsi. C’è poi chi usa l’area attrezzata per le attività sportive dove c’è solo la difficoltà di scelta di quale praticare. Mi dicono che c’è qualche coppia che si spinge ad usare il parco per festeggiare il proprio matrimonio. In fondo i punti di ristoro non mancano, ci sono ben 5 ristoranti che lavorano a pieno regime. Oggi il parco Mirabel-Jonage registra ben 3.500.000 visitatori l’anno, ed è uno straordinario polmone verde per la Grande Lyon, un’ampia area ricreativa dove è possibile fare di tutto, e un interessante sito per l’educazione ambientale e anche la ricerca scientifica: 230 tipi di uccelli, 25 specie di mammiferi, 800 tipi di piante. Un mondo particolare dove la natura la fa da padrona ma dove l’uomo è il protagonista assoluto di una creazione meravigliosa, a dimostrazione che, volendo, la natura può essere sfruttata, controllata e gestita senza creare degrado ma al contrario un angolo di paradiso. ■ Pag. 33 • Lineaverde Lug/Ago 2014
> FITOPATOLOGIA <
Il Leccio di Papa Francesco ha iniziato il suo percorso di vita nel parco del Vaticano Questo è il Leccio (Quercus ilex) donato al Papa dall’A.I.D.T.P.G., con la targa ricordo e gli attrezzi impiegati per il trapianto.
L’albero donato al Papa dall’ A.I.D.T.P.G. (Associazione Italiana Direttori e Tecnici dei Pubblici Giardini) il 13 maggio 2014, dopo il trapianto ha iniziato la sua nuova vita sulla terra vaticana e come tutti gli altri organismi viventi dovrà essere assistito preventivamente e curato dalle principali patologie che potranno aggredirlo in ogni momento, affinchè possa vivere come esempio per lunghi anni in tutta la sua bellezza e con la massima riverenza davanti al monumento dedicato alla Madonna di Guadalupe.
di Giorgio Badiali giorgiobadiali@libero.it
Fitopatologo, dottore agronomo, già dirigente della Regione Emilia Romagna
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Monumento dedicato in onore e ricordo della Madonna di Guadalupe, di fronte al quale è stato trapiantato il Leccio.
hi vivrà vedrà se l’uomo è veramente in grado, anche se di questo ne siamo praticamente certi per la professionalità già dimostrata dai manutentori del Parco, di aiutare una pianta a vivere nonostante tutti i problemi e le malattie che oggi si verificano sempre più frequentemente anche nel regno vegetale. Purtroppo in molti casi è proprio l’uomo che nega alle piante la possibilità di una vita normale, tanto che spesso le troviamo abbandonate, ammalate più o meno seriamente ed in diverse circostanze anche morienti od addirittura completamente secche. Il Leccio donato al Santo Padre dall’A.I.D.T.P.G. non potrà e non dovrà fare assolutamente la brutta fine di molte altre piante che si presentano in condizioni di vita sgradevoli su tante parti del territorio nazionale. Questa pianta, ormai chiamata il “Leccio Francesco” dovrà essere uno stimolo, un esempio da seguire ed un chiaro monito rivolto a tutti coloro che avranno negli anni il piacere di osservarlo, al fine di una costruttiva divulgazione di come si deve operare anche a favore dell’immenso regno vegetale che ci circonda e con il quale dobbiamo vivere in
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sintonia e proteggerlo sempre per il bene di tutti. L’esempio che tutti potranno sempre vedere, servirà certamente a migliorare anche le condizioni generali di tutte le altre piante presenti sul posto e nei mille altri luoghi più o meno distanti, perché anche loro fanno parte dell’immenso complesso vegetale esistente in tutto il mondo, regolato da quel grande equilibrio da sempre esistente fra tutti gli organismi viventi e che pur correndo in questi tempi dei grossi rischi di rottura, non deve assolutamente in seguito venire ulteriormente alterato. Infatti, è doveroso pensare e credere che sia ormai entrato nel pensiero di molti, il concetto di base che regola la vita di tutti gli organismi viventi, legato alla necessità di mantenere un vero rapporto di equilibrio esistenziale, fra uomo, animali e piante che non sarebbero da soli in grado di sopravvivere, tanto che sono forse già in molti ad avere finalmente capito ed iniziato a credere che appare impensabile la vita dell’uomo e di tutti gli animali, senza la grande ed indispensabile presenza delle piante. Per questo principale motivo, la vita del Leccio di Papa Francesco, deve
procedere come quella di tutte le altre piante presenti anche se ovviamente saranno meno note, ma dovranno essere salvaguardate comunque sin dalla loro nascita prestando per loro una osservazione costante ed un aiuto reale per mezzo delle tecniche di prevenzione e cura sempre meno invasive ed oggi molto avanzate, conosciute ed anche già applicate in molti casi dall’uomo professionalmente preparato. Questo per limitare il contrarre e la diffusione almeno delle principali e più aggressive patologie, con la possibilità che ne deriva per le piante di riuscire a vivere in buone condizioni e per periodi molto più lunghi, tanto da servire come esempi da imitare sia per le attività di prevenzione che per le cure da praticare a favore di tutte quelle esistenti. In ogni caso, di fronte alle sorprese ed alle difficoltà che la natura continuamente ci riserva, anche il nostro Leccio (perché se è di Papa Francesco è anche il nostro), non potrà risultarne completamente esente, ma dovrà essere trattato dai tecnici manutentori del Parco, alla stessa stregua delle altre piante, a cui dovranno prestare le stesse attenzioni e lo
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Sopra, veduta dall’alto di una buona, rigogliosa ed ordinata parte del Parco del Vaticano. Sotto, una bella veduta della cupola di S. Pietro, vista dall’interno del Parco del Vaticano.
stesso impegno nelle cure necessarie, seguendo il concetto di equità anche nel continuo e giusto tentativo della loro generale salvaguardia. Anche per questo caso specifico, in cui l’attenzione verso la salute della pianta deve ricondursi a quanto oggi si è in grado di conoscere, tutte le attività di prevenzione necessarie da seguire e le eventuali cure che potranno diventare anche indispensabili pur essendo il leccio una pianta abbastanza resistente, dovranno tePag. 36 • Lineaverde Lug/Ago 2014
nere in debito conto della necessità di controlli continui e di un rapido riconoscimento delle principali patologie in grado di aggredire tutte le piante esistenti e non solo il leccio che vive attualmente nel territorio del Parco del Vaticano. Tra queste forme patologiche in grado di aggredire le piante di leccio, tutte ampiamente conosciute dai tecnici addetti al controllo ed alla manutenzione del verde, presenti ed operanti all’interno del Parco del Va-
ticano e nel Servizio Parchi e Giardini del Comune di Roma Capitale, si possono evidenziare in forma sintetica le principali, a cui dovranno essere dedicati i controlli più accurati e gli eventuali interventi necessari, da eseguire soltanto e con le modalità di volta in volta prescritte da uno specialista, a seguito di approfonditi esami e dopo precise diagnosi. Le patologie di natura crittogamica (fungina) che possono più frequentemente interessare le piante di leccio, danneggiandole in alcuni casi anche vistosamente sono rappresentate dai marciumi radicali (Armillaria mellea) e del colletto (Phytophtora sp.), dai cancri rameali (Epidochium ilicinum, Nectria cinnabarina), dalle diverse forme di carie del legno e dalle patologie che possono aggredire il fogliame (Elsinoe quercus-ilicis, Phyllosticta ilicina, lo stesso Epidochium ilicinum e Gnomonia quercina), oltre all’oidio (Microsphaera alphitoides). Le patologie di natura animale, pur risultando a volte più appariscenti, sono di regola maggiormente sopportabili e la loro cura non presenta di solito grosse difficoltà, ma soprattutto molta attenzione. Si possono qui ricordare alcuni afidi, tra cui la fillossera (Phylloxera quer-
> FITOPATOLOGIA <
cus-ilicis), unica di questo gruppo che può veramente deturpare il fogliame anche in forma molto vistosa ed a cui occorre prestare la massima attenzione , quindi alcune cocciniglie che raramente risultano molto dannose, diversi defogliatori tra cui Lymantria dispar ed i galligeni fogliari come la cecidomia (Dryomyia lichtensteini) ed il cinipide del leccio (Dryocosmus australis) che possono danneggiare soprattutto il fogliame, solo nel caso di attacchi elevati. Infine, si possono anche riscontrare alcuni insetti xilofagi come il Bupreste (Coroebus fasciatus) che scavano gallerie nel legno, producendo danni
anche gravi specialmente sulle piante più giovani, oltre a qualche raro attacco di eriofidi (Eriophyes ilicis) o di acari che raramente producono danni elevati. Pensando a questo punto di avere dato un’idea sia pure sommaria, dei principali problemi che si devono evitare alla pianta di leccio perché possa vivere tranquillamente e sperando non debbano mai presentarsi di una certa gravità, si può concludere piacevolmente dicendo che terminata la giornata dedicata alla piantagione dell’albero, nella mattinata successiva i rappresentanti del Consiglio Direttivo Nazionale dell’A.I.D.T.P.G. ve-
nuti a Roma per l’occasione guidati dal loro Presidente Stefano Cerea, si sono recati in piazza San Pietro dove hanno presenziato proprio a fianco del Santo Padre, alla pubblica udienza concessa da Papa Francesco a tutto il popolo che gremiva la piazza. Anche questo è stato un momento particolarmente emozionante, culminato con la benedizione impartita a tutti i presenti ed il colloquio personale con i fratelli ammalati che il Pontefice ha voluto abbracciare e ringraziare per la loro presenza, prima del festoso rientro in San Pietro, sua attuale dimora terrena. ■
Papa Francesco è in arrivo nella P.zza San Pietro ormai affollata.
Papa Francesco si è già portato sul palco per l’udienza, in attesa di leggere il proprio messaggio e di impartire la solenne benedizione.
Ultimo passaggio del Sommo Pontefice, mentre saluta e benedice i presenti, prima del suo rientro in sede.
Da ultimo e per necessario realismo, non si poteva dimenticare la fillossera (Phylloxera quercus-ilicis), una delle patologie di natura animale più deturpanti per il fogliame dei lecci, alla quale è necessario prestare una particolare attenzione.
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> ATTUALITA’ <
Una nuova opportunità per piantare alberi in Italia
di Maddalena Scalabrin e Martina Lucchi maddalena@streetitalia.it martina@streetitalia.it
Dott.sse in arch. del paesaggio
Pag. 38 • Lineaverde Lug/Ago 2014
“Inserire gli alberi in città vuol dire la presenza di tutto questo nella vita di ciascuno di noi: percepire attraverso gli alberi il trascorrere del tempo e delle stagioni; vedere non solo i colori della città costruita che sbiadiscono nel sole e i muri del la città costruita che si consumano nel tempo, ma anche colori che si rinnovano e si trasformano instancabilmente e organismi che il tempo non consuma e continua invece a far crescere e sviluppare.” (F. Stagi, in: C. Leonardi, 1982).
li alberi urbani sono importanti per moltissime ragioni. Non si limitano, infatti, a rendere più bella e accogliente una città, ma aiutano in modo concreto l’ambiente urbano. Per esempio: gli alberi attenuano l’effetto battente della pioggia -riducendo così i flussi d’acqua- che favoriscono, specie d’estate, l’abbassamento delle temperature grazie all’ombreggiamento che creano con le loro chiome. Oltre ai benefici ambientali ce ne sono molti a cui non sempre si pensa; consideriamo il valore degli alberi nel recuperare aree urbane degradate e all’importanza che avrà la nuova area per i cittadini. Il verde, non solo gli alberi, deve diventare un’opportunità di riqualificazione sostenibile e sociale per riscattare vuoti urbani abbandonati o mal progettati e invasi dal cemento. Ed è proprio sulla base della consapevolezza di questi concetti che abbiamo fondato il nostro studio di progettazione “sTreet”, con lo scopo di diffondere la cultura del verde in ambiente urbano. In inglese la parola strada contiene il termine albero e noi crediamo che gli alberi siano l’unità fondamentale per il nostro pianeta per poterci dare una seconda possibilità di riscatto verso l’ambiente e le generazioni future. La nostra visione non rimane sulla carta -e sul web-, ma prende una forma concreta attraverso un nuovo progetto di forestazione urbana sponsorizzata in Italia. sTreet promuove infatti l’impianto di nuovi alberi in città come strumento di riqualificazione ambientale e sociale. Sono molte le aziende che s’impegnano nella sfida ambientale di piantare un albero - o molti alberi per dedicarli ai clienti o agli stessi dipendenti. Spesso però, per farlo, sono portate ad accettare compromessi come vederli piantati nei paesi in via di sviluppo, riducendo così dra-
G
sticamente il coinvolgimento diretto dei clienti e dell’azienda stessa. Senza contare che così si investe su un territorio che non è quello in cui lavorano. L’impegno “green” di queste aziende è senz’altro lodevole ma noi di sTreet proponiamo di non allontanarci dall’Italia. Qui gli alberi servono, eccome. Vogliamo dare la possibilità anche ai Comuni italiani – così privi di risorse - di ricevere alberi in regalo da aziende sensibili al tema ambientale; in questo modo anche i cittadini sono portati a rispettare il verde della propria città cogliendone il valore. Uno dei primi Comuni che
ha accettato la nostra proposta è stato Treviso. Lo scorso febbraio nel suo Parco Uccio San Martino ha infatti preso il via il progetto per un nuovo impianto arboreo promosso da un’azienda milanese, che ha regalato 30 nuovi alberi a Treviso, dedicandoli ai loro clienti. Il parco, di recente realizzazione, era ancora carente dal punto di vista arboreo. Il nuovo bosco aumenterà la biodiversità della zona, amplificando i benefici che gli alberi sono in grado di dare. Nel progetto si è inserita una quantità di alberi tale che ci ha consentito
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> ATTUALITA’ <
di seguire uno schema d’impianto irregolare. Si sono distribuiti gli alberi con casualità-controllata, rispettando le distanze dei sesti d’impianto e associando le specie in funzione alle caratteristiche pedologiche dell’area. L’intero parco è stato progettato su una vecchia area acquitrinosa e la falda in alcuni punti è molto alta. Per questo motivo in queste aree abbiamo messo a dimora Farnie (Quercus robur L.) e Ontani (Alnus glutinosa L.). In associazione a questi: Acer campestre L., Fraxinus ornus L. e Prunus cerasifera ‘Pissardii’. Nel loro insieme questi alberi contribuiscono a creare un piccolo bosco con caratteristiche vegetazionali molte differenti. Una scelta fatta per aiutare i cittadini a percepire il cambiamento delle stagioni e per dare loro un modo di conoscere specie arboree adatte alla zona in cui vivono. Il giorno della messa a dimora abbiamo dato vita ad un piccolo laboratorio con i bambini: si sono elencati i motivi per cui gli alberi sono così importanti e distribuiti semi di alberi e cereali. I giovani studenti sono stati poi designati custodi del parco dal Vice Sindaco di Treviso e dall’Assessore al Verde Pubblico di Treviso. Come per i semi quindi, i bamPag. 40 • Lineaverde Lug/Ago 2014
bini si prenderanno cura di questo nuovo prezioso regalo: un parco alberato in cui giocare, ritrovarsi e stare bene. Il nostro scopo, ambizioso, ma pensiamo necessario, è di riuscire a recuperare altre aree degradate distribuite sul territorio ricreando una rete verde permeabile che procuri benefici alla città e ai suoi abitanti. In primavera abbiamo poi inaugurato 15 diverse aree in altri 4 comuni veneti, grazie a una catena di supermercati che ha sponsorizzato questi progetti di riqualificazione di aree prossime ai suoi punti vendita. Nei prossimi mesi partiremo con dei progetti anche in Emilia Romagna e in sud Italia, proprio perché gli spazi da riqualificare sono dislocati un po’ dappertutto e vogliamo coinvolgere più Comuni possibili. Riscoprire luoghi abbandonati, non pensati o scollegati tra loro restituirli con un volto e anima diversa alla città attraverso l’ausilio del verde. Quante aree urbane costruite e poi abbandonate vediamo tutti i giorni? Sono tantissimi gli spazi cosiddetti "indecisi" che vediamo tutti i giorni, spesso usati come discariche o coperti dal cemento. Ma quanti di questi potrebbero essere abbelliti grazie all'inserimento di vegetazione? E quanti i vantaggi?
Stiamo proponendo un “metodo” che coinvolga i privati nell’aiuto del recupero di aree pubbliche da restituire ai cittadini e per questo lavorare trasversalmente con Pubbliche Amministrazioni e privati. È sicuramente un’operazione difficile, ma crediamo sia anche una delle poche vie per riuscire a migliorare le nostre città, per renderle più vivibili. ■ Tutte le informazioni sul progetto e la sua evoluzione sono reperibili sul sito www.streetitalia.it, compreso il blog che si occupa di tematiche legate al verde urbano.
L’arboteca Green Lab itinerante sTreet, in collaborazione con 100 giardini e Loris Bassini ha fondato L’ARBOTECA GREEN LAB ITINERANTE, un contenitore di laboratori ambientali per bambini che gira l’Italia per diffondere la cultura del verde. L’arboteca nasce per creare una rete di attività a livello nazionale, coinvolgendo professioni esperti in diversi settori. Info: https://www.facebook.com/arbotecalab
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> FIERE <
GaLaBau ancora in crescita Dal 17 al 20 settembre 2014 il Centro Esposizioni Norimberga sarĂ di nuovo il punto d'incontro internazionale dei professionisti del settore verde. Al GaLaBau e alle sue due sezioni speciali PLAYGROUND e Deutsche Golfplatztage si informano sugli ultimi prodotti e servizi tutti coloro che progettano, realizzano e curano giardini, parchi, spazi all'aperto, campi sportivi, parchi gioco e campi da golf.
a cura della redazione
Pag. 42 â&#x20AC;˘ Lineaverde Lug/Ago 2014
due mesi dal salone abbiamo parlato con Stefan Dittrich che, insieme al suo team, organizza il GaLaBau alla NĂźrnbergMesse e gli abbiamo chiesto come procedono i preparativi della manifestazione.
A
Signor Dittrich, come procedono i preparativi al GaLaBau 2014? Su quanti espositori conta? Attualmente l'organizzazione della manifestazione procede a pieno ritmo e sono molto soddisfatto della
situazione iscrizioni. Al momento registriamo un aumento di espositori pari a circa il dieci percento rispetto a maggio del 2012. Tuttavia, visto che alcune aziende decidono di partecipare anche dopo i termini di scadenza ufficiali, il numero esatto di espositori si potrà stabilire soltanto all'inizio della fiera. Conto sulla presenza di oltre 1.200 aziende internazionali. Il GaLaBau continua a crescere e ci sarà una proposta merceologica ancora più ampia ad attendere i nostri visitatori. Per far fronte all'aumento di superficie richiesta abbiamo perfino aggiunto un altro padiglione, la nuovissima struttura 3A. Alla manifestazione di quest'anno, inoltre, sarà data maggiore importanza al toccare con mano e al provare in prima persona. Uno degli obiettivi è quello di internazionalizzare ulteriormente il GaLaBau. A che punto siete sotto questo aspetto? Il GaLaBau gode da molti anni di una posizione forte e questo non soltanto in Germania: è il salone specializzato leader in Europa per quanto concerne la progettazione, la realizzazione e la manutenzione del verde. Il settore continua a svilupparsi positivamente e lo avvertiamo tramite una crescente internazionalizzazione della manifestazione. Ciò vale sia per gli espositori che per il pubblico. Nel 2014 avremo per la prima volta uno stand collettivo dell'Alto Adige e uno russo. Riguardo i visitatori si può dire: la quantità è un fattore e la qualità l'altro. Che la qualità del pubblico presente al GaLaBau sia molto alta ce lo confermano gli espositori dopo ogni manifestazione e a questo desideriamo riallacciarci. Stiamo inoltre lavorando sodo per attirare un numero ancora maggiore di operatori, specialmen-
Stefan Dittrich direttore di Galabau
te dall'estero. Nel 2014 visiteranno per la prima volta il GaLaBau delle delegazioni da Singapore e dalla Russia, il che mi fa un enorme piacere. Oltre all'esposizione di prodotti il GaLaBau offre da sempre anche un attraente programma collaterale. Cosa attende il pubblico a settembre a Norimberga? Cosa ci sarà di nuovo? Il programma collaterale del GaLaBau 2014 è stato ampliato e offrirà spunti interessanti per chiunque lavori nel settore verde. Ad esempio ci saranno di nuovo le conferenze specialistiche del Bundesverband Garten-, Landschafts- und Sportplatzbau – BGL (Federazione tedesca delle aziende che si occupano della realizzazione di giardini, soluzioni paesaggistiche e campi da gioco) su temi di interesse attuali. Avrà altresì luogo l'amato Land-
schaftsgärtner-Cup (Coppa dei giardinieri paesaggisti). Tuttavia il GaLaBau 2014 presenterà anche molti nuovi highlight. Ad esempio proporremo per la prima volta il forum pratico GaLaBau "Progettazione e sapere compatti" che, con le sue conferenze, si rivolge in prima linea agli architetti paesaggisti e alle amministrazioni comunali. Del forum si serviranno allo stesso tempo gli espositori e il Bundesverband für Spielplatzgeräte- und Freizeitanlagen-Hersteller – BSFH (Federazione tedesca dei produttori di arredi per parchi gioco e aree attrezzate per attività ricreative) per le loro relazioni su temi come l'arredo dei cortili scolastici e la sicurezza dei campi da gioco: si tratterà quindi di una manifestazione a 360 gradi. Inoltre i visitatori del GaLaBau potranno ammirare la nuova mostra speciale "Giardino dei sogni personalizzato", predisposta nel recentissimo padiglione 3A, che concentrerà l'attenzione sulle attrezzature e gli arredi da giardino pregiati. Ad attendere il pubblico nella sezione speciale Deutsche Golfplatztage ci sarà, oltre al Meeting Point ridisegnato ex novo, il nuovo Pianeta golf con putting green e gabbia per allenamento. Parallelamente alla Deutsche Golfplatztage si terrà nel NCCOst il congresso Golfkongress dedicato ai manager e ai gestori di impianti da golf. Con il cosiddetto GaLaBau Camp nel padiglione 3 ci sarà poi una nuova area lounge per la comunicazione, nella quale le nuove leve del GaLaBau e tutti gli interessati alla professione potranno informarsi e scambiare esperienze in atmosfera rilassata. Oltre a ciò festeggerà la sua première un grande stand collettivo riservato alle giovani aziende innovative cui è possibile iscriversi fino a otto settimane prima dell'inizio del salone. ■ Pag. 43 • Lineaverde Lug/Ago 2014
> AMBIENTE <
Nuove misure normative per ripulire l'aria in Europa La Commissione Europea ha adottato nuove misure per ridurre l’inquinamento atmosferico, che ad oggi rappresenta la principale causa ambientale di decessi prematuri nell’UE. di Ilaria Bonanno Provincia di Pistoia
l pacchetto di politiche in materia di aria pulita rappresenta un aggiornamento della legislazione esistente ed intende attuare tutte le misure necessarie per ridurre ulteriormente le emissioni nocive provenienti dall’industria, dal traffico, dagli impianti energetici e dall’agricoltura, proponendosi di limitarne l'impatto sulla salute umana e sull’ambiente. Il prezzo da pagare a causa della cattiva qualità dell’aria è superiore in termini di vite umane a quello dovuto agli incidenti stradali, rendendola quindi la principale causa ambientale di decessi prematuri nell’UE. La cattiva qualità dell'aria ha un impatto anche sulla qualità della vita, in quanto causa asma e problemi respiratori. La Commissione propone quindi nuove misure per ridurre l’inquinamento atmosferico, adottate il 18 dicembre 2013. Il pacchetto di politiche in materia di aria pulita rappresenta un aggiornamento della legislazione esistente e riduce ulteriormente i livelli consentiti di emissioni nocive provenienti dall’industria, dal traffico, dagli impianti
I
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energetici e dall’agricoltura, proponendosi di limitarne l'impatto sulla salute umana e sull’ambiente. L’inquinamento atmosferico provoca anche la perdita di giorni lavorativi ed elevate spese sanitarie; chi ne risente in modo particolare sono i gruppi più vulnerabili: i bambini, le persone anziane e chi soffre di asma. L'inquinamento provoca inoltre danni agli ecosistemi: basti pensare a quelli dovuti all'eccesso di azoto (eutrofizzazione) e alle piogge acide. I costi diretti per la società derivanti dall'inquinamento atmosferico comprendono i danni alle colture e agli edifici e ammontano a circa 23 miliardi di euro all’anno. I benefici per la salute derivanti dall’attuazione del pacchetto "aria pulita" sono stimati in circa 40 miliardi di euro all’anno, cioè oltre dodici volte i costi per la riduzione dell’inquinamento che si stima possano raggiungere i 3,4 miliardi di euro all’anno nel 2030. Janez Potočnik, Commissario responsabile per l’Ambiente, ha dichiarato: "L'aria che respiriamo oggi è molto più pulita di quella dei decenni passati, ma l'inquinamento atmosferico continua a essere un 'killer invisibile' che impedisce a molte persone di vivere appieno una vita attiva. Le azioni che proponiamo consentiranno di dimezzare il numero di decessi prematuri dovuti all'inquinamento atmosferico, aumentare la protezione offerta ai gruppi vulnerabili – che ne hanno più bisogno – e migliorare la qualità di vita di tutti i cittadini europei. Queste azioni rappresentano anche una buona notizia per la natura e per gli ecosistemi fragili, e danno inoltre impulso all’industria delle tecnologie pulite,
che è un importante motore di crescita per l’Europa." Il Commissario europeo responsabile per la Salute, Tonio Borg, ha aggiunto: "Accolgo con estrema soddisfazione l'adozione del pacchetto "aria pulita", che mette l'Europa sulla buona strada per ottenere - a lungo termine - aria pulita per tutti. La nuove politiche in materia di aria pu-
lita permetteranno ai cittadini europei di vivere più a lungo e di avere una vita più sana: diminuirà il numero dei bambini con problemi d'asma o altri problemi respiratori, meno persone si ammaleranno di cancro, malattie respiratorie croniche o cardiovascolari; infine, meno persone moriranno per malattie causate dall'inquinamento atmosferico."
Gli elementi compresi nel pacchetto Il pacchetto adottato comprende diversi elementi, tra cui: • un nuovo programma aria pulita per l’Europa, con misure intese a garantire il conseguimento a breve ter-
mine degli obiettivi esistenti e, per il periodo fino al 2030, il raggiungimento di nuovi obiettivi per la qualità dell’aria. Il pacchetto include anche misure di sostegno per ridurre l’inquinamento atmosferico, con particolare riguardo al miglioramento della qualità dell’aria in città, per sostenere la ricerca e l’innovazione e per promuovere la cooperazione internazionale; • la revisione della direttiva sui limiti nazionali di emissione che comprende limiti nazionali più rigorosi per i sei inquinanti principali, e una proposta per una nuova direttiva intesa a ridurre l’inquinamento da impianti di combustione di medie dimensioni, quali impianti che forniscono energia a edifici appartenenti a uno stesso isolato o a edifici di grandi dimensioni, nonché piccoli impianti industriali. Rispetto a uno scenario invariato da oggi al 2030, si stima che il pacchetto "aria pulita" possa: • evitare 58.000 decessi prematuri; • salvare dall'inquinamento da azoto una superficie di ecosistemi pari a 123.000 kmq (equivalente a più della metà della superficie della Romania); • salvare dall'inquinamento da azoto una superficie di zone protette Natura 2000 pari a 56.000 kmq (superiore a quella della Croazia); • salvare dall'acidificazione una superficie di ecosistemi forestali equivalente a 19.000 kmq. I vantaggi per la salute, da soli, consentirebbero alla società di risparmiare dai 40 ai 140 miliardi di euro in esternalità e si otterrebbero benefici diretti nell'ordine di circa 3 miliardi di euro grazie all’incremento di produttività della manodopera, a minori costi sanitari, all’aumento delle rese agricole e a minori danni agli edifici. La proposta contribuirà anche a creare l’equivalente di circa 100.000 ulteriori posti di lavoro, perché grazie al minor numero di giorni lavora-
tivi persi si registrerà un incremento in termini di produttività e competitività; si stima che la proposta avrà un impatto netto positivo sulla crescita economica. La proposta è basata sulle conclusioni derivanti da una revisione approfondita della politica esistente dell'UE in materia di qualità dell'aria. Fa seguito ad ampie consultazioni che hanno riscontrato un sostegno diffuso a favore di un’azione a livello di Unione europea in questo settore. Molti Stati membri dell’UE non si sono ancora conformati alle norme UE sulla qualità dell’aria e, in generale, gli orientamenti sull'inquinamento atmosferico dell’Organizzazione mondiale della sanità delle Nazioni Unite non vengono osservati. Sussistono problemi importanti, sebbene la politica in materia di qualità dell’aria dell’UE abbia portato a riduzioni significative delle concentrazioni di inquinanti nocivi quali il particolato, il biossido di zolfo (o anidride solforosa, principale causa delle piogge acide), il piombo, gli ossidi di azoto, il monossido di carbonio e il benzene. Il particolato sottile e l’ozono, in particolare, continuano a presentare gravi rischi per la salute: i limiti di sicurezza relativi a queste sostanze vengono regolarmente superati. In molte regioni e città le norme e gli obiettivi dell'UE in materia di qualità dell’aria non sono rispettati; a farne le spese è la salute dei cittadini, con un aumento dei costi per l’assistenza sanitaria e per l’economia La situazione è particolarmente grave nelle aree urbane, dove oggi risiede la maggioranza dei cittadini europei. E’ evidente che queste azioni dovranno essere accompagnate da una politica delle aree verdi che sia prioritaria rispetto all’edificazione di nuovi insediamenti dando così un contributo attivo e non solo passivo all’abbattimento degli inquinanti dell’aria. ■ Pag. 45 • Lineaverde Lug/Ago 2014
V
Il erde in
Rete
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LE ISTITUZIONI Agronomi Ordine A.R.S.I.A. Toscana Collegio Agrotecnici Comicent Corpo Forestale EPAP ERSAF ICE ISMEA ISTAT Min. Politiche Agricole Periti agrari
www.agronomi.it www.arsia.toscana.it www.agrotecnici.it www.comicent.it www.corpoforestale.it www.epap.it www.ersaf.lombardia.it www.ice.it www.ismea.it www.istat.it www.politicheagricole.it www.peritiagrari.it
IL MONDO DELLA RICERCA Accademia dei Georgofili www.georgofili.it Ce.Spe.Vi www.cespevi.it Fondazione Minoprio www.fondazioneminoprio.it ISA Italia www.isaitalia.org Ist. Sperim. Floricoltura www.istflori.it FORMAZIONE Arte & Messaggio Fondazione Minoprio Istituto ISAD Scuola Agr.di Monza Studio IGM
www.artemessaggio.com www.fondazioneminoprio.it www.isad.it www.monzaflora.it www.igmstudio.com
ASSOCIAZIONI AIAPP ANCEF Esportatori Fiori ANVE Ass. Costruttori del Verde Assogreen CIA CNA Coldiretti Efla Elca Eurep ISA Italia Federazione Naz. Fioristi Ass. Naz. Piante e Fiori d’Italia Promoverde UNACOMA
www.aiapp.net www.ancef.it www.anve.it www.assoverde.it www.assogreen.it www.cia.it www.confagricoltura.it www.coldiretti.it www.efla.org www.elca.info www.eurep.org www.isaitalia.org www.federfiori.it www.pianteefioriditalia.it www.promoverde.it www.unacoma.com
PORTALI Arte Floreale Consorzio Telerilevamento European Plantindex Fitogest (fitofarmaci) Giardini Verdi Grandi giardini Italiani Green Target Proflora Service
www.artefloreale.com www.itacon.it www.plantindex.com www.fitogest.com www.giardiniverdi.it www.grandigiardini.it www.greentarget.com www.proflora.it
Pag. 47 • Lineaverde Lug/Ago 2014
Fiere In Italia Flormart
Padova
10-12 settembre 2014
www.flormart.it
Exporurale
Firenze
18-21 settembre 2014
www.exporurale.it
Demogarden
Pisa
20-22 settembre 2014
www.demogarden.it
Eima International
Bologna
12-16 novembre 2014
www.eima.it
Florall
Ghent (Belgio)
26-27 agosto 2014
www.florall.be
Plantarium
Boskoop (Olanda)
27-30 agosto 2014
www.plantarium.nl
Gafa+Spoga
Colonia (Germania)
31 ago.-2 sett. 2014
www.spogagafa.com
Glee
Birmingham (UK)
14-16 settembre 2014
www.gleebirmingham.com
GaLaBau
Norimberga (Germania) 17-20 settembre 2014
www.galabau-messe.com
Landscape
Londra (UK)
23-24 settembre 2014
www.landscapeshow.co.uk
Groot Groen
Zundert (Olanda)
1-3 ottobre 2014
www.grootgroen.nl
Allâ&#x20AC;&#x2122;estero
Pag. 48 â&#x20AC;˘ Lineaverde Lug/Ago 2014
Produciamo aceri, ma non solo...
...con la stessa attenzione e professionalitĂ , con le piĂš evolute tecnologie, coltiviamo alberature, arbusti, rosai, conifere e rampicanti F.lli GILARDELLI
20041 Agrate Brianza (MI) Viale Delle Industrie, 21 Tel. 039/653.216 r.a. - Fax 039/653826 FILIALE DI PISTOIA - Via Malallevo, 16 Tel. 0573/947511 - Fax 0573/946062