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PAESAGGIO

FITOPATOLOGIA

INTERVISTA

Il paesaggio umbro analizzato in base alla Convenzione Europea del Paesaggio.

Buoni risultati nel controllo della Grapholita molesta in vivaio con il metodo della confusione sessuale

La specializzazione, la formazione e la qualità punti di forza l’Azienda Florovivaistica Bonato Federico

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Prevenzione, via maestra per la gestione sostenibile del verde pubblico Novembre - Dicembre 2013 Anno 38 - N° 7


Pistoia / Italia

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> SOMMARIO <

INFORMARE ......................................................................... PAG. 2 Il punto Azienda ed impresa vivaistica: l’agricoltura specializzata ...... PAG. 18 di Renato Ferretti Intervista - il vivaista Azienda Bonato: specializzazione, formazione e qualità ....... PAG. 22 di Silvia Vigé Architettura del Paesaggio Il paesaggio nel PTCP della Provincia di Terni .................... PAG. 28 di Biagio Guccione

Lineaverde è edita da EPE Edizioni Srl Redazione: Via Spezia, 33 - 20142 Milano Tel. 02.89.50.18.30 - Fax 02.89.50.16.04 E-Mail per richiesta abbonamenti o informazioni: info@linea-verde.net E-Mail per invio comunicati o altro materiale alla redazione: lineaverde@linea-verde.net Sito Web: www.linea-verde.net Direttore responsabile: Massimo Casolaro massimo.casolaro@epesrl.it

Verde pubblico Prevenzione, via maestra per una “gestione sostenibile” del verde .......................................... PAG. 36 di Giorgio Badiali

Direttore editoriale: Renato Ferretti

Eventi Orticolario e i peccati di gola in giardino ............................... PAG. 38 di Silvia Vigé

Hanno collaborato: Giulia Arrigoni, Giorgio Badiali, Ilaria Bonanno, Biagio Guccione, Giulio Lazzerini, Stefano Mengoli, Paolo Merante, Francesco Paolo Nicese, Daniela Romano, Silvia Vigé

Fitopatologia La confusione sessuale per il controllo di Grapholita molesta in vivaio .................................................................... PAG. 42 di Emanuele Begliomini Fiere IPM Essen, torna dal 28 al 31 gennaio la fiera leader del florovivaismo ........................................... PAG. 44 di Claudia Perolari

renatoferretti@tin.it

Editor: Silvia Vigé silvia.vige@epesrl.it

Comitato tecnico: Giorgio Badiali Francesco Ferrini Franca Gambini Biagio Guccione Laura Schiff Redazione: Claudia Perolari claudia.perolari@epesrl.it

Segretaria di redazione: Silvia Mariani silvia.mariani@epesrl.it

Eventi Concluso Green Lab 2013, scuola di green urbanism ...................................................... PAG. 44 a cura della redazione FIERE ...................................................................................... PAG. 48

Impaginazione: Claudia Bellelli claudia.bellelli@epesrl.it

Abbonamento annuale Italia: 40 euro da versare su c/c postale n°12059200 intestato a: EPE srl - 20142 Milano Via Spezia, 33 Stampa: Ingraph - Seregno (Mi)

Chi legge Lineaverde Lineaverde viene inviata, in 6.000 copie circa a: vivaisti - floricoltori ibridatori - architetti paesaggisti - garden center - costruttori e manutentori del verde - enti pubblici - industrie del settore - assessorati al verde pubblico - comunità montane. La pubblicazione tratta argomenti quali: tecniche colturali, arboricoltura, fitopatologia, gestione dell’azienda vivaistica, paesaggistica, ecologia; inoltre divulga dati tecnici, merceologici e statistici del settore.

Spedizione in abbonamento Postale 45% Art. 1 Comma 1, Legge 46 del 27/2/2004 Filiale di Milano. Iscrizione al registro degli operatori di comunicazione (ROC) n° 3231 del 30/11/2001. Autorizzazione Tribunale di Milano n° 27 del 18/1/1999. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale. Lineaverde è un marchio registrato di proprietà della EPE Edizioni Srl.

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La pubblicazione è un organo indipendente nato con l'intento di creare una rete di interscambio nazionale e internazionale di dati, notizie e prodotti fra gli operatori del settore.

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Lineaverde News NOVEMBRE/DICEMBRE 2013

Fitopatologia

Puglia: rinvenimento di Xylella fastidiosa su piante di olivo Una seduta straordinaria al Ministero delle politiche agricole (Comitato fitosanitario Nazionale) ha dato il verdetto: gli ulivi salentini sono in grave pericolo e quelli colpiti dal parassita, ormai morti, dovranno essere abbattuti. Nell’incontro con gli esperti per la quarantena sono state date le prime indicazioni per evitare il contagio. Lo stesso Antonio Guario, a capo dell’Osservatorio fitopatologico regionale, non usa mezzi termini per spiegare la situazione: “Gli ulivi non possono essere salvati, non ci sono rimedi perché non ci sono prodotti fitosanitari che possano penetrare fino all’interno del legno eliminando definitivamente il problema”. Le decisioni prese durante il vertice che si è tenuto a Roma sono state recepite dalla giunta regionale pugliese che ha varato il 29 ottobre una serie di misure per contrastare l'emergenza. Le misure prevedono innanzitutto degli interventi diretti nella zona focolaio. Un'area infetta in cui l’azione dei tecnici e degli esperti sarà radicale prevedendo dall’estirpazione delle piante colpite dal fenomeno, alla bruciatura della vegetazione di piccole dimensioni, passando dagli interventi fitosanitari al divieto assoluto di movimentazione di qualsiasi materiale vegetale infetto al di fuori della zona focolaio. Misure ad hoc saranno assunte anche su tutte le altre aree di intervento. Per questa ragione la delibera dispone una serie di ispezioni sistematiche, la segnalazione dei casi sospetti e misure cautelative e controlli dell’attività vivaistica nelle zone in questione. La notizia però non ha colpito solo la Puglia. Anche le altre regioni chiedono garanzie affinché il batterio Xylella fastidiosa non si propaghi altrove e non contagi altri arbusti. Ad oggi l’interesse primario è che questo elemento vada studiato per poterne capire cause e soluzioni. È infatti la prima volta che il parassita si presenta in Europa e che attacca l’ulivo. Quello che preoccupa è sicuramente l’abbattimento degli alberi malati, purtroppo necessario e per evitare il contagio di altre piane, come i vigneti. Le zone già considerate a rischio sono Ruffano, Lequile, Ugento, Alezio e zone limitrofe, così come Parabita, Taviano, Alliste, Racale, Melissano e Gallipoli. Ora bisognerà solo attendere e sperare che si possa trovare una soluzione nel più breve tempo possibile. ■

Lutto

E' morto Cesare Serafino, una delle anime di Euroflora E’ morto il 25 novembre a Torino, all’età di 67 anni, Cesare Serafino, membro del Comitato organizzatore e anima della manifestazione genovese. Cresciuto tra le serre di orchidee del padre Carlo a Rivoli, la sua instancabile attività a favore dello sviluppo e della promozione della floricoltura di qualità ha trovato la sua migliore sintesi nelle dieci edizioni della manifestazione alla quale ha contribuito in termini di idee e di rapporti con la comunità internazionale del settore. A Cesare Serafino si deve la regia e la cura delle splendide partecipazioni della Regione Piemonte, vincitrice di una autentica messe di premi nei concorsi di Euroflora, per la qualità, la bellezza e la perfezione dell’esposizione. Per organizzare l’ultima, nel 2011, Cesare Serafino arrivò a Genova con la sua “squadra”, come amava definirla, un mese prima dell’inizio della manifestazione, controllando ogni minimo dettaglio. ■ Pag. 2 • Lineaverde Nov/Dic 2013


Giardini

L’Isola Bella totalmente restaurata per la prossima stagione turistica I Principi Borromeo hanno deciso di procedere all’integrale restauro dell’Isola Bella, punta di diamante dei loro Domini sul Lago Maggiore. Lo scorso anno è stato impiegato per completare il restauro delle facciate del Palazzo e dei grandi voltoni che sottostanno al Giardino dell’Isola. In novembre si è avviato il restauro delle celebri Grotte barocche che rendono unici i saloni a piano lago della dimora principesca: i primi interventi sono relativi ad alcuni arredi, proprio per lasciar accessibili ai visitatori gli ambienti sino alla chiusura stagionale (4 novembre 2013-21 marzo 2014). Ora sono stati decisi, e prenderanno presto il via, il restauro dei manufatti intorno e dentro il giardino: torri, muri, statue, balaustre. Insomma tutto quell’insieme di marmi, pietre e effigi che rende celebre nel mondo il Giardino dell’Isola. Gli interventi, naturalmente condotti e finanziati dalla famiglia sotto il controllo delle Soprintendenze, dureranno tutto l’autunno e l’inverno e saranno conclusi per la riapertura dell’Isola alle visite, il 22 marzo 2014. www.borromeoturismo.it ■

Dati di mercato

Fiori e piante: la UE pubblica i dati di mercato 2012. Produzione italiana in leggero calo

Millions Millions euros

Nel sito della Commissione Europea, al seguente link ec.europa.eu/agriculture/fruit-and-vegetables/productreports/flowers/ sono stati pubblicati i dati relativi alla produzione e all'import/export di fiori e piante vivi relativi all'anno 2012. L'Italia si conferma come il secondo produttore continentale alle spalle dell'Olanda (29,7%), con una quota sostanzialmente stabile del 14,4% produzione,, prezzi correnti) Produzione UE di fiori e piante. Anno 2012 (valori alla produzione 7.000 7.000 (-0,4% rispetto al 2011), davanti a Germania (11,7%), 6.000 6.000 Francia (11,5%), Spagna (10,9%) e Inghilterra (5,5%). 5.000 5.000 NL N L Da segnalare il forte calo delIIT T la produzione tedesca (-5%) 4.000 4.000 D E DE prossima ad essere superata FR FR E S ES da quella francese. Comples3.000 3.000 U K UK sivamente, la produzione euE B BE 2 2.000 .000 ropea di fiori e piante ornamentali nel 2012 risulta esse1.000 1.000 re in leggero calo rispetto al 2011, ma ancora largamente 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 leader a livello mondiale con una quota intorno al 43%. ■ Fonte Fonte:: E EUROSTAT UROSTAT

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Lineaverde News Ricerca

Toscana, i primi risultati del progetto San-Soil Il progetto San-Soil, portato avanti all’interno della Misura 124 del PSR 2007-2013 – Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale, Bando PIF fase 1 – 2011 – Filiera Florovivaismo, prevede la riduzione d’impiego della torba e del concime chimico di sintesi nel vivaismo ornamentale, attraverso l’uso di un ammendante (compost) ottenuto dal recupero dei reflui dei frantoi oleari. Il prodotto innovativo viene realizzato in loco (presso il frantoio), miscelando gli scarti oleari con appropriati additivi igroscopici reperibili in zona (cascame di lana, paglia). Contestualmente si offre una soluzione ai frantoiani per una gestione economicamente sostenibile dei reflui oleari, considerati come un sottoprodotto da valorizzare anziché un refluo da smaltire. Nel primo anno di attivita è stata valutata l'efficacia della metodologia di compostaggio statico realizzata, sia in termini di tempi di maturazione aerobica dei substrati che in termini di uso delle risorse aziendali; la buona compatibilità delle compost a base di reflui oleari nella realizzazione dei terricci di coltivazione; l'ottimale risposta dello sviluppo vegetale in alcune delle tesi testate; la possibilità di ridurre l'uso dei concimi chimici, per l'apporto di nutrienti da parte del compost realizzato, e la riduzione dei trattamenti fitosanitari in seguito all'espressione di soppressività verso gli agenti patogeni da parte dei terricci colturali testati. Per maggiori informazioni: www.isafom.cnr.it tel 075-5014540 roberto.altieri@cnr.it, Vivaio Sandro Bruschi Pistoia: tel 0573-946400 info@vivaisandrobruschi.it ■

Studi&Ricerche

Attualità

L’identikit delle aziende agricole nel 7° rapporto sulla produzione agricola nazionale

Gasolio serre: chiusa la procedura d’infrazione aperta nel 2009 sull’esenzione dall’accisa

Presentati a Bologna i risultati dell’indagine realizzata dall’Osservatorio Innovazione Impresa agricola, promosso da Agri2000 in collaborazione con Agriventure, su un campione rappresentativo delle 750mila aziende più strutturate. 47 miliardi annui il valore della produzione agricola, che occupa 12,8 milioni di ettari di territorio, ma che risente in modo pesante della crisi. Un utilizzo attento e calibrato di fertilizzanti e agrofarmaci, ricorso importante a metodi rispettosi dell’ambiente, valorizzazione delle colture minori e della biodiversità, i temi messi in evidenza dal Rapporto. L’agricoltura italiana subisce la crisi in modo pesante. Calo delle imprese e degli addetti, riduzione degli ettari coltivati con una perdita annua pari a circa 11 miliardi euro che corrispondono a un punto percentuale di Pil. Aumento delle importazioni di materie prime. In questo scenario difficilissimo, la produzione agricola si conferma però una realtà evoluta, attenta ai temi della sostenibilità ambientale e al presidio del territorio, con un uso diffuso e diversificato dei metodi rispettosi dell’ambiente. Un obiettivo, quello dell’agricoltura sostenibile, scelto dal 40% dei produttori come un “obbligo nei confronti delle generazioni future”. ■ Pag. 4 • Lineaverde Nov/Dic 2013

“Si è concluso positivamente il contenzioso con la Commissione europea, che nel 2009 aveva avviato una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia sull’esenzione dall’accisa sul gasolio destinato al riscaldamento delle serre”. Così il ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Nunzia De Girolamo, ha commentato la comunicazione con la quale la Commissione Ue ha informato le Autorità italiane che, dopo aver preso atto dei risultati dei controlli effettuati su 21.498 aziende coinvolte, per un importo complessivo di 99.326.141,93 euro, non vi sono aiuti da recuperare. “Si tratta di un risultato molto importante prima di tutto per i nostri produttori. Si chiude così una vicenda annosa, con un successo ottenuto grazie a un’attività capillare svolta dagli uffici del Ministero in stretta collaborazione con le Regioni e le Province autonome, che si è resa necessaria per l’elevato numero di aziende interessate”. ■


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Attualità

Le piante e il sequestro di anidride carbonica

La Lombardia avvia il censimento delle sue foreste urbane e periurbane

Su Aboutplants ed il sito dell’Accademia dei Georgofili è stato pubblicato un interessante articolo riguardante le piante e lo scambio di CO2, scritto dal prof. Francesco Ferrini. E’ ormai a tutti noto che gli alberi fungono da intercettatori di CO2, fissando il carbonio in modo anche permanente sotto forma di biomassa. L’entità degli scambi gassosi tra l’albero e l’atmosfera cambia a seconda dell’età e dello stato di salute dell’albero stesso, ma il bilancio netto globale di una macchia di vegetazione in equilibrio con l’ambiente circostante si può considerare stabile nel tempo. Questo equilibrio, tuttavia, viene alterato dall’uomo attraverso alcuni fattori quali l’aumento delle emissioni da combustibile fossile e il rapporto tra il raccolto e l’utilizzazione della biomassa. A questo riguardo, i boschi periurbani, i parchi cittadini e i giardini, fungendo da accumulatori di CO2, giocano un ruolo fondamentale nel combattere i livelli crescenti di anidride carbonica atmosferica. I gestori di aree verdi urbane stanno considerando se i progetti di impianto di alberi in aree urbane possano esser finanziati attraverso il mercato del carbonio, specialmente dal momento che ora è un mercato accreditato a livello internazionale. ■ Pag. 6 • Lineaverde Nov/Dic 2013

La Lombardia sarà la prima regione italiana e una delle prime realtà in Europa a dotarsi di un inventario e di un catasto delle foreste urbane e periurbane. Grazie ai lavori del progetto EMoNFUr Life+ 10 Env/It/399 verrà realizzato uno strumento che permetterà a pianificatori del territorio, tecnici ambientali e forestali, amministratori locali, ma anche a cittadini comuni, ricercatori e a studiosi di conoscere la quantità, la distribuzione, l’ubicazione e le caratteristiche – età dell’impianto, specie arboree utilizzate, stato di salute, interventi eseguiti nel tempo, ecc. – dei boschi situati in prossimità dei centri urbani lombardi. L’inventario e il catasto delle foreste urbane e periurbane saranno terminati e resi pubblici nel gennaio 2014 quando saranno stati raccolti tutti i dati e prodotte relazioni, cartografie di sintesi e schede analitiche riferite ad ogni foresta censita. Il tutto sarà pubblicato e consultabile sul sito di Regione Lombardia e di Ersaf, Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste. Il catasto sarà realizzato anche in WebGis (Sistema informativo geografico pubblicato su web), una interfaccia appositamente studiata per l’utente privato. I primi dati raccolti relativi alla provincia di Milano iniziano a fornire un quadro interessante su cui sarà possibile fare delle prime considerazioni in materia di forestazione urbana e della sua connessione con la città. Dalle rilevazioni emerge infatti che nella provincia di Milano 121 comuni, cioè il 90% del totale, rientrano nell’area urbana e periurbana e complessivamente la superficie forestale ricopre 7.845 ettari di terreno con un indice di boscosità pari a 5,76% del territorio. La superficie di bosco disponibile per ogni abitante risulta essere di 25,2 mq. Se consideriamo che la media regionale è di 621 mq per abitante già si può dedurre che il valore è molto distante, ancor più se si considerano le medie europee e mondiali. Nella provincia lombarda le foreste urbane sono localizzate per lo più lungo la valle del Ticino e in corrispondenza delle aree protette. Appare decisamente più frammentata, invece, la distribuzione nel resto del territorio provinciale. Alcuni dati: nel 84,3% dei comuni milanesi l’indice di boscosità è inferiore al 10% e solo l’1,8% delle aree boscate ha una superficie maggiore a 15 ettari. ■

Formazione

Scuola Agraria del Parco di Monza e AssIOrt organizzano convegno di Ortoterapia Si terrà mercoledì 22 gennaio a Milano, presso il Centro Servizi Bezzi della Banca Popolare di Milano, il Convegno "Ortoterapia: sinergie tra riabilitazione, welfare e agricoltura" organizzato dalla Scuola Agraria del Parco di Monza e dalla neonata associazione AssIOrt, in collaborazione con molti altri enti regionali e nazionali del settore, per tracciare lo stato dell'arte e analizzare i campi di applicazione dell'Ortoterapia. Location del Convegno: Centro Servizi Bezzi della Banca Popolare di Milano, Via Massaua 6, Milano. A breve tutte le informazioni sul Convegno e la Scheda di iscrizione. Per informazioni sui corsi di ortoterapia: c.schiaffelli@monzaflora.it g.cutuli@monzaflora.it ■



Lineaverde News Leggi&Normative

Agricoltura: approvata PAC 2014-2020, più equa e sostenibile Il 27 novembre il Parlamento ha approvato l'accordo raggiunto con il Consiglio sulla riforma della politica agricola europea. La nuova politica agricola comune (PAC) mira a preservare la tutela ambientale, garantire una più equa distribuzione dei fondi UE e aiutare gli agricoltori ad affrontare meglio le sfide nel mercato. "Si tratta della prima vera riforma della politica agricola europea, decisa di comune accordo dai ministri e dai deputati direttamente eletti. In questo cammino lungo e impegnativo, il Parlamento ha fatto grandi miglioramenti. La nuova PAC sarà più equa e legittima, garantirà un migliore equilibrio tra la sicurezza alimentare e la tutela dell'ambiente e preparerà meglio gli agricoltori ad affrontare le sfide del futuro", ha affermato il presidente della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale Paolo De Castro. Per garantire che i pagamenti diretti siano destinati agli agricoltori in attività, i deputati hanno convinto il Consiglio a redigere un elenco di entità, come aeroporti o club sportivi, in modo tale che questi siano automaticamente esclusi dal finanziamento dell'UE, a meno che l'agricoltura non contribuisca al reddito. Il Parlamento ha reso obbligatorio un sistema per fornire ai giovani agricoltori un ulteriore 25% in più nei pagamenti aggiuntivi per i primi 25-90 ettari. I piccoli agricoltori potrebbero inoltre ricevere più soldi, mentre le aziende agricole maggiori che ricevono più di 150.000 euro, vedranno i loro contributi che superano tale soglia ridotti di almeno il 5%. "Oltre a trasferire parte del denaro dalle grandi imprese agricole ai piccoli e giovani agricoltori, assicuriamo una migliore distribuzione dei fondi UE. Entro il 2020, gli agricoltori provenienti da diversi Stati membri dovrebbero ricevere almeno il 72% della media dei pagamenti diretti UE", ha detto Luis Manuel Capoulas Santos, relatore della risoluzione sui i pagamenti diretti e lo sviluppo rurale. In base alla nuova politica agricola comune, il 30% dei bilanci degli Stati membri destinati ai pagamenti diretti possono essere spesi solo se le misure ecologicheora obbligatorie, come la diversificazione delle colture, il mantenimento di prati permanenti e la creazione di aree ecologicamente orientate, sono rispettate. Il "doppio finanziamento", ovvero pagare due volte gli agricoltori per aver applicato le stesse misure per l'ambiente, non sarà consentito. Inoltre, chi non rispetta le misure ecologiche obbligatorie incorrerà in ulteriori sanzioni e perderà i nuovi sussidi "ambientali", che saranno reintrodotti gradualmente nei primi quattro anni della nuova PAC. "Concedere il tempo necessario agli agricoltori per prendere dimestichezza con le nuove norme è una questione di correttezza. Non saranno applicate sanzioni durante i primi due anni della nuova PAC e solo allora la quota dei cosiddetti pagamenti "verdi" trattenuti gradualmente aumenterà fino a un massimo del 25% ", ha detto Giovanni La Via relatore della risoluzione sul finanziamento, la gestione e il monitoraggio. "Grazie ai nuovi strumenti per mantenere e promuovere le nuove economie rurali, incrementare la protezione ambientale e limitare il doppio finanziamento, i soldi pubblici saranno utilizzati per fornire beni pubblici per tutti", ha detto Capoulas Santos. Il Parlamento garantisce ulteriori strumenti per aiutare gli agricoltori ad affrontare la volatilità dei mercati e a rafforzare la loro posizione contrattuale. "Per esempio, il campo di applicazione dei settori in cui le organizzazioni degli agricoltori possono negoziare i contratti di approvvigionamento per conto dei loro membri, senza violare le regole di concorrenza, sarà ampliato. Le organizzazioni produttrici più avvantaggiate dovrebbero aiutare gli agricoltori a migliorare la loro situazione economica, obiettivo che non deve tradursi in cartelli" ha detto Michel Dantin, relatore della risoluzione sulla organizzazione comune dei mercati. ■

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EcosostenibilitĂ

Protocollo di Kyoto: inizia la ratifica della seconda fase Il 6 novembre la Commissione europea ha presentato una proposta legislativa che consentirĂ all’Unione europea di ratificare ufficialmente il secondo periodo di impegno (2013-2020) del protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici. Nel secondo periodo l’UE, gli Stati membri e l’Islanda si sono impegnati a ridurre del 20% le emissioni complessive di gas a effetto serra rispetto al livello del 1990 o degli altri anni di riferimento scelti. L’impegno a diminuire le emissioni è in linea con gli obiettivi del pacchetto legislativo sul clima e l’energia del 2009 e va di pari passo con le misure di riduzione decise a livello di UE e di Stati membri. La Commissione mira completare la fase di ratifica a livello di UE e di Stati membri entro febbraio 2015; l’emendamento di Doha entrerĂ in vigore a livello internazionale una volta che sarĂ ratificato da tre quarti delle parti del protocollo di Kyoto (ossia 144 delle 192 parti firmatarie). â–

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Associazioni

Roberto Moncalvo è il nuovo presidente di Coldiretti Il nuovo leader della Coldiretti è Roberto Moncalvo che con i suoi 33 anni è il piĂš giovane presidente tra tutte le associazioni di impresa e dei lavoratori presenti in Italia e rappresentate nel Cnel i cui vertici hanno in media una etĂ quasi doppia di 62 anni. Lo ha eletto l'Assemblea nazionale della Coldiretti con 1,6 milioni di iscritti diffusi su tutto il territorio nazionale. La sua storia è rappresentativa del crescente numero di giovani provenienti da settori diversi che hanno deciso di investire in agricoltura portando innovazione e creativitĂ . Laureato in Ingegneria al Politecnico di Torino, è titolare dell'azienda agricola ''SettimoMiglio'', che gestisce con la sorella Daniela a Settimo Torinese (To). Nonostante la giovane etĂ , la partecipazione in Coldiretti di Roberto Moncalvo dura da ben 17 anni quando nel 1996 entra a far parte del Movimento Giovanile; dal 2003 al 2007 è delegato provinciale del Movimento Giovanile Coldiretti Torino; dal 2005 è componente l'Esecutivo nazionale Giovani Impresa; dal 2007 al 2011 è vice presidente di Coldiretti Torino; dal 2009 al 2011 è delegato regionale Giovani Impresa Coldiretti Piemonte. Dal dicembre 2011 Roberto Moncalvo è presidente di Coldiretti Torino. Dal 3 dicembre 2012 è presidente di Coldiretti Piemonte. Dal gennaio 2013 è membro di giunta della Confederazione nazionale di Coldiretti. â–

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Lineaverde News Dati di mercato

Istat: la distribuzione per uso agricolo dei prodotti fitosanitari 2012 Nel 2012, la quantità dei prodotti fitosanitari distribuiti per essere utilizzati nella protezione delle coltivazioni agricole risulta complessivamente in calo del 5,7% rispetto all'anno precedente. Rispetto al 2002, la diminuzione è del 19,8%. Questo è quanto riporta un’analisi svolta da Istat. Il 46,2% dei prodotti fitosanitari viene distribuito nelle regioni settentrionali, l'11,8% in quelle centrali e il 42,1% nel Mezzogiorno. Un moderato incremento riguarda soltanto i prodotti erbicidi (+0,6%), mentre il calo più consistente è registrato dai prodotti vari (-10,1%), seguiti dai fungicidi (-7,9%) e dagli insetticidi (-2,5%). Diminuisce sia la quantità di prodotti nocivi, sia di quelli molto tossici e tossici (rispettivamente del 15,6% e 3,8%); i prodotti non classificabili registrano un aumento del 2,4%. Diminuisce del 12,5% la quantità di principi attivi contenuti nei preparati distribuiti per uso agricolo; tali preparati sono rappresentati per il 59,7% dai fungicidi, per il 10,8% dagli insetticidi e dagli acaricidi, per il 13% dagli erbicidi, per il 16% dai vari e per lo 0,5% dai biologici. Si riduce anche la quantità dei principi attivi consentiti in agricoltura biologica e contenuti nei prodotti fitosanitari (-8% rispetto al 2011). La contrazione dei principi attivi, insieme con quella dei formulati che li contengono, determina anche una riduzione nella concentrazione delle sostanze attive contenute nei prodotti fitosanitari, che, rispetto al 2011, scende dal 49,6 al 46,1%. Come nel 2010 e nel 2011, anche nel 2012 il numero di trappole diminuisce, registrando un calo dell'11,2% rispetto all'anno precedente. ■ Fonte: www.istat.it

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Progetto Greenwolf, dalla lana al concime Lana vecchia o di scarto, destinata ad essere smaltita, può vivere una nuova vita e trasformarsi in fertilizzante per orti, frutteti, fiori. E' l'obiettivo di "Greenwolf", progetto europeo di ricerca coordinato dall'Istituto per le macromolecole (Ismac) del Cnr di Biella, cui partecipa il Politecnico di Torino. L'iniziativa è finanziata dall'Unione Europea nell'ambito del programma Life e mira a realizzare e sperimentare un innovativo impianto di idrolisi 'verde' capace di trasformare la lana tanto di vecchi abiti quanto di tosa di animali destinati all'industria alimentare - in fertilizzante-ammendante organico per uso agricolo. L'idea è ottenere un processo pulito di lavorazione, sfruttando semplicemente acqua surriscaldata; il risultato è ‘lana idrolizzata’, un fertilizzante naturale che aumenta il contenuto di carbonio e la capacità di ritenere acqua del terreno senza ricorrere a composti sintetici. Oltre ai benefici in termini di sostenibilità ambientale, l'idea ha interessanti ricadute dal punto di vista economico. Secondo la normativa europea, la cosiddetta 'lana sucida' – grezza non lavata, ottenuta dopo la tosatura - è considerata un rifiuto speciale, con costi di smaltimento notevoli. L'abbandono nei campi è illegale e per questo la nostra tecnologia rappresenta un modo efficace di riciclare una biomassa migliorando anche la qualità di pascoli e terreni". ■ Fonte: www.georgofili.info


Concorsi

Ambiente: 12 città si candidano al premio Capitale verde europea 2016, per l’Italia Reggio Emilia È scaduto il termine per la presentazione delle candidature al premio "Capitale verde europea" per il 2016; queste le 12 città in lizza, situate in 11 diversi Paesi: Dabrowa Gornicza (Polonia), Essen (Germania), Larissa (Grecia), Lubiana (Slovenia), Nijmegen (Paesi Bassi), Oslo (Norvegia), Reggio Emilia (Italia), Santander (Spagna), Tours (Francia), Umeå (Svezia), Saragozza (Spagna), Pitesti (Romania). Il premio Capitale verde europea è destinato a città all'avanguardia in fatto di soluzioni rispettose dell'ambiente nell'ambito della gestione urbana. Si tratta di luoghi che si propongono di stabilire norme più rigorose in materia di sviluppo urbano sostenibile, che prestano attenzione ai desideri espressi dai loro cittadini e propongono soluzioni innovative alle sfide ambientali. Quest'anno per la prima volta potevano partecipare al concorso, per il titolo 2016, città europee con almeno 100.000 abitanti, mentre in precedenza erano ammessi solo i centri con almeno 200.000 abitanti. Un gruppo di esperti internazionali procederà a una valutazione tecnica delle candidature sulla base di 12 indicatori: cambiamenti climatici nonché interventi di mitigazione e di adattamento a tali cambiamenti; trasporti locali; aree urbane verdi e uso sostenibile del territorio; natura e biodiversità; qualità dell'aria ambiente; qualità dell'ambiente acustico; produzione e gestione dei rifiuti; gestione delle risorse idriche; trattamento delle acque reflue; ecoinnovazione e occupazione sostenibile; rendimento energetico; gestione ambientale integrata. www.europeangreencapital.eu ■

Attualità

I vivaisti pistoiesi chiedono opere di regimazione idraulica “L'acqua giusta, nel posto giusto, al momento giusto”. È ciò che chiedono le circa 1.500 aziende del distretto vivaistico pistoiese. Non è un'utopia: servono interventi di regimazione, messa in sicurezza idraulica, invasi per trattenere l'acqua in eccesso, da utilizzare in momenti di siccità. I progetti ci sono, alcuni sono in fase edi realizzazione, altri non ancora esecutivi. L'argomento è stato al centro della tavola rotonda “L'importanza delle pianificazioni per le riserve idriche e l'uso delle energie pulite rinnovabili”, promossa dall'Associazione produttori del verde Moreno Vannucci e moderata da Renzo Benesperi, al quale hanno partecipato, tra gli altri, l'assessore del Comune di Pistoia Elena Becheri, il dirigente provinciale Renato Ferretti, il presidente dell'Associazione vivaisti pistoiesi Andrea Zelari e il direttore del Centro sperimentale per il vivaismo Paolo Marzialetti, si è svolto al Cespevi, nell'ambito del Meeting 2013 sul florovivaismo. Coppi ha spiegato che l'acqua «non manca in termini di quantità in assoluto», ma che è necessaria “una regimazione e un accumulo di quella in eccesso», proprio per averla al momento giusto. «Certamente la strada principale – ha aggiunto Renato Ferretti - è quella di realizzare, lungo le aste dei corsi d'acqua principali, degli sbarramenti che possano consentire di mitigare le piene e di accumulare delle riserve idriche per i periodi di maggiore siccità. Progetti in tal senso ce ne sono, alcuni anche in corso d'opera, ma molto rimane ancora da fare”. ■ Fonte: www.toscanatv.com Pag. 11 • Lineaverde Nov/Dic 2013


Lineaverde News Associazioni

Consiglio Nazionale Federfiori Si è svolto a Milano, il 17 e 18 novembre il Consiglio Nazionale Federfiori-Confcommercio Imprese per l'Italia, due giorni di intenso lavoro, durante i quali si sono gettate le basi per il futuro di Federfiori. Tra i molti e importanti punti all'ordine del giorno, vi è stato il rinnovo cariche che ha visto riconfermato all'unanimità il presidente Carlo Sprocatti. Riconfermata anche la Giunta di Presidenza, con i due vice presidenti Marco Piana e Renato Trinco e i due membri di Giunta Piero Amarante e Giuseppe Piano. Il Direttore Didattico della Scuola, Prof. Ivo Magliola, ha illustrato lo stato di avanzamento lavori dell'iter di introduzione della figura di operatore del fiore e del verde all'interno del repertorio nazionale delle figure professionali per la formazione scolastica superiore. Sono già stati presi i primi contatti con gli assessori alla formazione di diverse regioni italiane. Il delegato in Florint, Luca Rossetti, ha reso partecipe il Consiglio delle attività europee. Federfiori ha un ruolo da protagonista nel processo Judg Cert (Certificazione di Giudici nazionali, internazionali e valutatori di formazione professionale) che, al momento, ha visto la partecipazione al primo incontro di Bruxelles i nostri Responsabili Albo Insegnanti Daniela Pighetti e Silvano Erba. Il nuovo sito www.federfiori.it, già on-line, è stato presentato ai Consiglieri; è in fase di allestimento, a breve sarà arricchito di una ricca sezione dedicata agli interventi di politica sindacale sul territorio. ■

Convegni

VII Biennale Europea delle Palme a Sanremo La fenicicoltura mediterranea, con il suo straordinario patrimonio di cultura, tradizione e biodiversità rappresentato da centinaia di varietà differenti di palme, è stata la grande protagonista della VII Biennale Europea delle Palme Dies Palmarum 2013. Il meeting si è svolto il 5, 6 e 7 dicembre a Sanremo presso Villa Ormond. Nella Sala Congressi di Villa Ormond a Sanremo, esperti provenienti da Algeria, Francia, Gran Bretagna, Italia, Libia, Marocco, Niger, Perù, Spagna e Tunisia, si sono incontrati per affrontare diversi temi nello scenario socioeconomico dei principali palmeti dell’area mediterranea. Esposizione di macchinari e attrezzature per la meccanizzazione della raccolta dei datteri, la lavorazione del terreno e l'irrigazione e una particolare attenzione alla gestione in sicurezza del lavoro sulle palme, nelle oasi e ai dispositivi di protezione individuale per gli operatori che vi lavorano. I Dies Palmarum, come le precedenti edizioni, sono una straordinaria occasione per fare il punto su una serie di progetti di valenza internazionale. Per la biomeccanica c’è stato un aggiornamento delle attività svolte nell'ambito del progetto euromediterraneo 3+3 MOCAF,

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sulla modellizzazione della palma da datteri. Oltre agli aspetti fogliari e floreali sono stati presentati i primi risultati sulla dinamica di crescita e di espansione dell'apparato radicale. Ampio spazio dedicato alla genetica, argomento di grande attualità e interesse. La diversità genetica e sessuale delle palme, la caratterizzazione molecolare di popolazioni naturali, lo sviluppo di una chiave di identificazione genetica delle varietà attraverso marcatori molecolari e l'origine genetica delle palme della Liguria di ponente sono parte dei contributi. La giornata conclusiva è stata riservata alle palme come patrimonio culturale e della biodiversità, con la presentazione di studi su geologia e paleobotanica delle palme europee, origine, diffusione e coltivazione della palma da datteri, collezioni botaniche e l'acclimatazione di nuove specie. La VII Biennale Europea delle palme Dies Palmarum 2013 è organizzata dal Comune di Sanremo in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche per le Palme (CSRP), con il patrocinio della Società Botanica Italia (SBI), il contributo del Consorzio Coop. Sociale Il Cammino, la Coop. Demetra e la partecipazione del Comune di Bordighera. www.sanremopalme.org ■


C AMPAGNA A BBONAMENTI 2013 Fiere

Fieragricola 2014 apre a serre, colture protette e fuori suolo, irrigazione e fertirrigazione Fieragricola, in calendario a Verona dal 6 al 9 febbraio 2014, allarga l'offerta merceologica e propone uno spazio altamente specializzato e tecnico su serre, colture protette e fuori terra, irrigazione e fertirrigazione in collaborazione con l'agronomo professionista Silvio Fritegotto. Nel padiglione 2, in cui trovano spazio anche agrofarmaci, sementi, fertilizzanti e l'area dedicata alla consulenza si aggiunge, per la prima edizione, il focus speciale su prodotti e tecnologie relativi a questa tecnica di coltivazione dagli elevati contenuti tecnologici. Un'area espositiva con aziende produttrici di film plastici, serre, impiantistica, banchi di fertirrigazione/climatizzazione e prodotti, substrati, centraline meteorologiche, sensori, attrezzature per fumigazione, microorganismi antagonisti, sementi, piantine e portainnesti, fertilizzanti ed agrofarmaci specifici, attrezzature per la coltivazione e la raccolta delle colture protette. Saranno principalmente tre i convegni in cui verranno affrontati i temi più attuali del settore: 1. Gestire clima ed energia per una serra sostenibile; migliorare l'efficienza della produzione e ridurre gli input energetici fino al 50%; 2. Substrati: stato dell'arte e strategie innovative per il corretto utilizzo. L'utilizzo sostenibile dei substrati a garanzia della qualità della produzione e a tutela dell'ambiente e del consumatore; 3. La gestione della sicurezza nel settore delle colture protette. La prevenzione dei rischi e la divulgazione di tecniche e procedure corrette in materia di sicurezza sul lavoro con particolare riferimento alle operazioni colturali da svolgersi in serra. Sono previsti, inoltre, mini-corsi per operatori del settore e workshop tematici sia tecnici che aziendali. Per informazioni: visitors@fieragricola.com ■

Lineaverde ti offre un anno di Tecniche Colturali, Verde Pubblico, Paesaggismo, Arboricoltura, Gestione Aziendale, Fitopatologia e tanto altro.

7 fascicoli di rivista 40 euro Condizioni particolari di Abbonamento Condizioni particolari di abbonamento sono riservate alle seguenti categorie: studenti, architetti, agronomi, ingegneri, geometri, periti agrari e geologi. Allegando al coupon d’abbonamento la fotocopia di un documento che attesti l’appartenenza a una delle suddette categorie, si potrà sottoscrivere l’abbonamento al prezzo speciale di 20 euro. Alle Associazioni, agli Enti Pubblici e alle Aziende che sottoscrivono almeno 10 abbonamenti offriamo pacchetti personalizzati estremamente vantaggiosi (per informazioni tel. 02 89501830). Come abbonarsi Per abbonarsi a Lineaverde occorre effettuare un versamento sul c/c postale n.12059200 intestato a: EPE S.r.l. via La Spezia, 33 - 20142 Milano. Inviando via fax la fotocopia del bollettino postale che certifica l’avvenuto pagamento, mettendo bene in evidenza in nominativo e l’indirizzo a cui si vuole ricevere la rivista, l’abbonamento verrà messo in corso immediatamente. Per altre informazioni tel. 02.8950.1830.


Lineaverde News Mostre

Dieci fotografi indagano il paesaggio agrario attraverso immagini e video Nei primi giorni del dicembre 2012 Steve Bisson, curatore e fondatore di Urbanautica (www.urbanautica.com), giornale online di fotografia, e Fondazione Benetton Studi Ricerche hanno riunito 10 fotografi e il ricercatore spagnolo Ruben Alonso in un workshop a Casa Luisa e Gaetano Cozzi di Zero Branco (Treviso) per indagarne il paesaggio agrario limitrofo. Questo intenso lavoro di una settimana viene raccontato per la prima volta attraverso immagini e video nella mostra Zero Fotografia, progettata dall’architetto Massimiliano Foytik e aperta negli spazi Bomben di Treviso da domenica 1° dicembre 2013 a domenica 12 gennaio 2014. Ciascun autore ha sviluppato un tema attraverso un percorso di indagine personale: il rapporto tra le tipologie di abitazione e il territorio nel quale si collocano, la memoria, l’impatto dell’infrastruttura “Passante”, le tracce, gli alberi e la vegetazione, la zona industriale, gli allevamenti e le produzioni agricole, i campi, le acque e le infrastrutture, e, infine, le strade, sono stati i fili conduttori della ricerca dei dieci fotografi, ciascuno chiamato a portare un proprio contributo alla riflessione sulle modificazioni del paesaggio fra passato, presente e futuro, con il proprio stile e la propria sensibilità. ■

Fiere

Al via i preparativi per GaLaBau2014 Dal 17 al 20 settembre 2014 al Centro esposizioni Norimberga sarà nuovamente tutto all'insegna del verde. In queste quattro giornate, infatti, aprirà le porte per la 21a volta il GaLaBau con le sue due fiere collaterali, le sezioni speciali Playground e Deutsche Golfplatztage. In occasione della triade fieristica si attendono nel 2014 oltre 1.150 espositori e più di 62.000 visitatori professionali. In ben dodici padiglioni le aziende internazionali mostreranno di nuovo una proposta merceologica completa per la progettazione, la realizzazione e la manutenzione di giardini, parchi e aree verdi. L'ente promotore e padre fondatore del GaLaBau è la Federazione tedesca delle aziende che si occupano della realizzazione di giardini, soluzioni paesaggistiche e campi da gioco 'Bundesverband für Garten-, Landschafts- und Sportplatzbau' (BGL). Al GaLaBau pressoché il 50% degli espositori presenta macchine per la costruzione e la manutenzione. Circa il 30% propone materiali edili e il 20% copre settori speciali come le attrezzature per campi da gioco, gli arredi urbani e il segmento della realizzazione e manutenzione di campi da golf. I visitatori professionali sono in prevalenza giardinieri paesaggisti (50%), committenti municipali e comunali (20%), architetti paesaggisti (10%), nonché operatori del mondo dell'edilizia residenziale, inviati delle scuole, green keeper, manager e gestori di campi da golf, gestori di campeggi e figure appartenenti a imprese esecutrici di vario tipo. Alla manifestazione del 2012 i 1.155 espositori non hanno elogiato soltanto l'entità numerica dei presenti, bensì anche la qualità del pubblico professionale. Il 54% dei 61.860 partecipanti occupava una posizione dirigenziale nella propria azienda, in questo modo la quota di manager è salita del 13% rispetto al GaLaBau 2010. La cerchia di decision maker si è allargata ancora di più: il 79% dei presenti era coinvolto nelle decisioni inerenti gli acquisti dell'impresa di appartenenza. Il pubblico, per l'11% internazionale, proveniva in prevalenza da aziende specializzate nell'allestimento di aree verdi e spazi liberi, ovvero da imprese costruttrici di altro tipo. Hanno inoltre visitato il salone dipendenti di enti tecnici e istituzioni pubbliche, collaboratori di studi di architettura e di progettazione, rivenditori di apparecchi motorizzati, committenti privati, manager di campi da golf e gestori di strutture ricreative. Tutti gli espositori e le loro ultime informazioni prodotto si possono reperire alla pagina www.galabau-messe.com/exhibitors-products ■

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Attualità Mostre mercato

L'olivicoltura insostenibile, basta finanziamenti a pioggia Secondo opinioni ampiamente condivise, una parte considerevole della nostra attuale olivicoltura è da considerare "marginale", in quanto economicamente insostenibile e non facilmente migliorabile. Gli aiuti finanziari dispersi a pioggia su realtà di questo tipo possono assumere un carattere assistenziale, ma non mirato allo sviluppo. Sottraggono inoltre risorse pubbliche, a danno delle imprese olivicole (grandi, medie o piccole che siano) che producono per il mercato, contribuiscono a formare il PIL nazionale e che ne hanno urgente bisogno per potersi modernizzare e rimanere competitive. Il Commissario Europeo alle Politiche Regionali ha già lamentato che, con i programmi per lo sviluppo agricolo delle regioni italiane, sono stati distribuiti finanziamenti "a pioggia", anziché mirati a progetti innovativi delle o per le imprese. Qualcuno tenta di farli considerare come contributi per la conservazione della funzione paesaggistica di quegli oliveti. Ma, se questo fosse l'intento (di fatto giustamente configurabile come indennizzo, peraltro non previsto dalle leggi sulla tutela paesaggistica), allora andrebbero doverosamente sostenuti (cioè indennizzati) tutti gli agricoltori che comunque subiscono danni economici dai piani paesaggistici che impongono l'obbligo di conservare coltivazioni economicamente passive e quindi insostenibili. Ma, riflettiamo. Come potrebbe la collettività affrontare costi tanto enormi (in ogni caso a carico dei nostri contribuenti, anche se provenienti dal bilancio europeo) e verso quale disastrosa agricoltura staremmo avviandoci? ■

3° Festival dei Giardini a Ortogiardino 2014 A grande richiesta e per dare maggior possibilità ai progettisti è stata prorogata l'iscrizione al bando di selezione per il 3° Festival dei Giardini di Pordenone Fiere, l’evento di punta della 35^ edizione di Ortogiardino, il più importante Salone dedicato al giardinaggio e alla floricoltura del Nordest (anche Slovenia e Croazia 12%) che attira ogni anno più di 70.000 visitatori - in programma alla Fiera di Pordenone dal 1 al 9 marzo 2014 e di riferimento per l'architettura del paesaggio. La selezione su scala nazionale ha lo scopo di mettere in risalto e competizione le migliori idee e realizzazioni in tema di piccoli giardini, uno stimolo indirizzato a progettisti e vivaisti per cercare una combinazione vincente di arte, paesaggio ed ambiente domestico. Il tema di Ortogiardino 2014, “Luce ed ombra in giardino”, vuole essere una riflessione su due concetti che entrano sicuramente in gioco nella realizzazione di un giardino e che creano, all'interno di esso, riflessi, contrasti e sfumature diversi. I progetti selezionati dalla giuria saranno realizzati e visitabili lungo un suggestivo percorso all’interno della prossima edizione di Ortogiardino, che affianca, nei 30.000 mq del quartiere fieristico, allestimenti di giardini a stand legati al tema del giardinaggio e dell’orticoltura. L'iniziativa vuole far crescere ulteriormente la manifestazione Ortogiardino, e trasformarla in una vetrina delle migliori realizzazioni nell’ambito del verde. Le iscrizioni alla selezione sono state prorogate al 31 dicembre 2013 secondo le nuove modalità che si ritrovano anche sul sito. Finalità dell'evento è di individuare idee di assoluta tendenza e novità che sappiano ben interpretare l'intrigante tema proposto nella relazione descrittiva. La consegna degli elaborati è fissata entro il 10 gennaio 2014. Lineaverde è partner dell’evento. ■ www.ortogiardinopordenone.it festivalgiardini@fierapordenone.it

Fonte: www.georgofili.info Pag. 15 • Lineaverde Nov/Dic 2013


Lineaverde News Concorsi

Fiere

Orticolario: secondo concorso internazionale “giardini creativi”

RTC E Geofill: gli innovati v sintetici ancora più “verdi”

Orticolario, in collaborazione con AIAPP, bandisce il secondo concorso internazionale per la realizzazione di giardini creativi nel parco di Villa Erba a Cernobbio, sede della manifestazione. Dal 15 novembre 2013 al 31 gennaio 2014, progettisti del paesaggio e dei giardini, architetti, designer, artisti e vivaisti potranno presentare domanda di ammissione per partecipare al concorso e realizzare i loro progetti in occasione della sesta edizione di Orticolario, “per un giardinaggio evoluto”. Essi dovranno rappresentare spazi originali, giardini vivibili e fruibili nei quali prevedere anche sedute “meditative”; stimolare un modo diverso, artistico e professionale di guardare ai giardini e agli spazi verdi, con una particolare attenzione al “Genius loci” di Villa Erba. I progetti presentati nella prima fase saranno sottoposti ad un esame preliminare da parte del Comitato Scientifico di Orticolario con lo scopo di valutare i bozzetti pervenuti e selezionare quelli ammessi alla seconda fase. I progetti ammessi accederanno poi alla consegna degli elaborati e verranno giudicati da un’apposita commissione tecnica ed estetica sulla base di alcuni criteri, come la qualità della creazione e della progettazione, l’innovazione dell’idea e la sua riproducibilità, l’attrattività, la fattibilità della realizzazione e la particolarità delle essenze arboree e dei materiali utilizzati. I progetti selezionati saranno in tutto nove e potranno occupare una superficie fino a 200 metri quadrati ciascuno. Prima dell’apertura al pubblico dell’edizione 2014, le realizzazioni verranno giudicate dalla Giuria Giardini che assegnerà alla migliore di esse il premio “La foglia d’oro del Lago di Como”. L’iscrizione al concorso è gratuita e deve essere inviata in forma scritta entro e non oltre il 31 gennaio 2014 a info@orticolario.it. www.orticolario.it ■

La vera rivoluzione green di Italgreen è avvenuta di recente grazie all’introduzione di due prodotti che hanno consentito all’azienda di collocarsi tra i principali player al mondo nel settore dell’erba sintetica. Si tratta di RTC e Geofill. RCT è l’acronimo che sta a significare tecnologia di spalmatura riciclabile. Grazie alla nuova tecnologia di spalmatura, chimicamente compatibile con le materie prime utilizzate per la produzione dei manti, è possibile un riciclaggio totale del prodotto senza necessità di sofisticati processi di separazione dei componenti. Geofill è il rivoluzionario intaso 100% naturale ad alte prestazioni. Esso è costituito da granuli organici composti in prevalenza da fibre vegetali e minerali resistenti all'invecchiamento e all'esposizione climatica, che non permettono la germinazione di vegetali infestanti e non producono fango. Nessun cattivo odore di gomma, superficie di gioco sempre più fresca, minore necessità di irrigazione, perfetta

Formazione

Al via gli Incontri con il Paes a

Zuidwijk 28 NL-2771 CC Boskoop info@felixholland.nl - www.felixholland.nl Tel. +31-172-212009 - Fax +31-172-212434

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Fornitore della corte dei Paesi Bassi per disposizione regia.

Prende il via la quinta edizione del ciclo di seminari “Incontri con il paesaggio” organizzati nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale interateneo in Progettazione delle Aree verdi e del Paesaggio che vede coinvolti quattro Atenei: Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Genova. Il ciclo di seminari viene proposto principalmente come iniziativa di arricchimento didattico per gli studenti del Corso di Laurea ma è aperto ad un pubblico più ampio che


Prodotti e Novità Fiere

i vi sistemi per manti erbosi ”

stabilità della superficie del campo e minor abrasione per i giocatori. Nell’ultimo decennio, l’azienda ha installato oltre 500 campi in tutto il mondo con questo intaso prestazionale. Oggi Geofill è brevettato in tutta Europa e negli Stati Uniti. Geofill è stato rigorosamente testato dai principali laboratori a livello mondiale e entrando anche ufficialmente nel calcio professionistico italiano con ottimi feedback da parte di giocatori, allenatori e fisioterapisti. www.italgreen.it ■

Ecojuta, la pacciamatura 100% biodegradabile da Barbiflex Barbiflex, da sempre attenta alle esigenze del mercato nel pieno rispetto dell’ambiente, conferma la propria vocazione all’innovazione, rigorosamente green, e presenta Ecojuta, il telo in fibra di juta completamente biodegradabile. Da anni riferimento nel settore della pacciamatura e di teli per il garden, Barbiflex ha messo a punto un nuovo geotessile non tessuto 100% juta, coesionato mediante agugliatura meccanica, senza l’utilizzo di leganti o collanti chimici; un prodotto dunque totalmente biocompatibile che si armonizza perfettamente con il terreno, anche visivamente. Una soluzione ecofriendly che, per giunta, offre dei vantaggi: una volta posato non richiede infatti alcuna manutenzione e non necessita di essere rimosso. Ecojuta è made in Italy, come tutta la gamma Barbiflex, ed è realizzato in 3 grammature differenti, 400, 600 e 800 gr/mq, per adattarsi a qualsiasi impiego e combattere la crescita delle infestanti. Viene proposto in rotoli da 50 m, con due diverse altezze, 1,5 e 3 m, ed è ideale per la forestazione, l'orticoltura e il florovivaismo. www.barbiflex.it ■

s aggio 2013-2014 nelle quattro precedenti edizioni ha visto una grande rappresentanza di dottori agronomi, architetti, studenti di scienze biologiche e scienze naturali, oltre a quella di appassionati e cultori della materia. Gli incontri avranno una durata di circa un’ora e mezza secondo il seguente calendario: 19 dicembre 2013 ore 17.30 Sala della Caccia, Castello del Valentino, Viale Mattioli, 39 Torino, Relatori: Arch. Marco Valle, arch. Patrizia Borlizzi, “Valorizzare il paesaggio alpino: il progetto europeo marittime mercantour”, Moderatore: prof. Carlo Tosco; 16 gennaio 2014 ore 17.30, Sala della Caccia, Castello del Valentino, Viale Mattioli, 39

Torino, relatore: prof.ssa Maria Consolata Siniscalco e dott.ssa Elena Barni, “L’impatto delle piante esotiche invasive sull’ambiente e sull’economia”, moderatore: prof.ssa Ilda Vagge; 23 gennaio 2014 ore 17.30, Sala della Caccia, Castello del Valentino, Viale Mattioli, 39 Torino, relatore: prof. Pietro Piccarolo “La manutenzione delle aree verdi”, moderatore: prof. Roberto Chiabrando; 30 gennaio 2014 ore 17.30, Sala della Caccia, Castello del Valentino, Viale Mattioli, 39 Torino, relatore: ing. arch. Maurizio Di Stefano. ingresso gratuito con posti limitati (40). Per informazioni e prenotazioni: andrea.vigetti@unito.it ■ Pag. 17 • Lineaverde Nov/Dic 2013


> IL PUNTO <

Azienda ed impresa vivaistica: l’agricoltura specializzata Le aziende vivaistiche sono aziende agricole con caratteristiche peculiari legate agli alti investimenti fissi e mobili, nonché dello stretto rapporto con il mercato interno e internazionale. Vediamo di seguito di analizzare alcuni elementi giuridico-economici che le caratterizzano. di Renato Ferretti renato.ferretti@tin.it

Dottore agronomo e dirigente della Provincia di Pistoia

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’azienda vivaistica è una azienda che si colloca in modo particolare rispetto alla azienda agraria classica, sia per gli obiettivi produttivi che per la particolare caratterizzazione ed entità dei fattori della produzione combinati. Come obiettivi produttivi si individuano da un lato quelli relativi al materiale da riproduzione de-

L

stinato a determinate aziende agricole (viti-olivicole, frutticole, ecc) e dall’altro quelli identificati nella fornitura di materiali finiti o di prima fase per le produzioni ornamentali complessivamente intese e destinate alla realizzazione di parchi, giardini ed aree verdi. Per le specifiche esigenze produttive l’azienda in que-


stione si organizza su fondi (capitale fondiario) dotati di tutti i manufatti stabilmente investiti nel suolo funzionali alle esigenze delle sequenze della produzione e delle tecniche suggerite in un determinato scenario delle conoscenze e della domanda del mercato che è sempre più esigente e che richiede prodotti con alto contenuto tecnologico. Presentando quindi piantagioni di piante madri, piantagioni in attesa di maturazione commerciale, spazi per le operazioni all’aria aperta e per la sosta delle piante già poste in vaso, fabbricati di ogni ordine e specie per le operazioni al coperto e per l’ospitalità al riparo o in condizioni artificiali variamente modulate secondo le tipologie produttive, spazi per la preparazione delle piante per la vendita, senza dimenticare l’abitazione dei salariati o dei coltivatori diretti quando ciò rientri nella normalità della zona. Quindi le aziende vivaistiche, sono aziende agricole caratteristiche peculiari legate agli alti investimenti fissi e mobili, nonché dello stretto rapporto con il mercato interno e internazionale.

Azienda e impresa vivaistica La presenza, all'interno dell'azienda agraria, delle diverse categorie di fattori, è una condizione necessaria ma non sufficiente affinché si realizzi il processo di trasformazione dei fattori stessi nei prodotti. Occorre infatti che accanto ai fattori sopra ricordati sia presente il fattore imprenditoriale al quale, per l'appunto, compete la funzione di coordinamento dei fattori stessi. A ragione il Prof. Serpieri contrapponeva all'azienda agraria - «unità oggettiva» costituita da un insieme di fattori produttivi disponibili in un certo luogo ed in dato tempo - l'impresa agraria - «unità soggettiva», frutto cioè della volontà imprenditoriale di utilizzare i fattori disponibili

in azienda per il conseguimento di obbiettivi predeterminati. Ciò è specificatamente vero per l’azienda vivaistica dove senza l’intuizione imprenditoriale la riproduzione delle piante rimarrebbe fine a se stessa. Per quanto la distinzione tra azienda ed impresa abbia una sua giustificazione sul piano concettuale, la sostanziale identità esistente nella quasi totalità dei casi tra azienda ed impresa fa si che i due termini vengano per lo più usati come sinonimi e con entrambi si faccia riferimento sia all'aspetto «oggettivo» che «soggettivo» dell'unità di produzione che opera nel settore agricolo, utilizzeremo «azienda» ed «impresa» intercambiabilmente, intendendo con entrambi fare riferimento all'unità tecnico-economica nella quale viene realizzata la produzione di beni agricoli in conseguenza di precise decisioni imprenditoriali e rispetto alla quale vengono effettuati i calcoli di

valutazione delle scelte stesse. Il Codice Civile definisce: - azienda (articolo 2555): «complesso di beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa»; - impresa (articolo 2082): è definito imprenditore chi esercita professionalmente una «attività economica organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni o di servizi»; - imprenditore agricolo (articolo 2135) è «chi esercita un'attività diretta alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, all'allevamento di animali e attività connesse»; - proprietà (articolo 832) «diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico». Con il D.Lgs 228/2001 è stata introdotta una nuova formulazione dell’art. 2135 (terzo comma che dice “ si reputano connesse le attività dirette

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> IL PUNTO <

alla trasformazione o alienazione dei prodotto agricoli, quando rientrano nell'esercizio normale dell'agricoltura” che amplia la categoria di attività agricole per connessione includendovi attività che hanno carattere commerciale oggettivo e che quindi dovrebbero essere attività commerciali ex art. 2195. Tali attività sono: le attività esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti ottenuti prevalentemente da una attività agricola; le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale e l’agriturismo. Al fine della identificazione di attività connesse è quindi necessaria la contemporanea presenza di due condizioni o requisiti: chi esercita attività connesse deve già essere imprenditore agricolo, ossia svolgere quelle atti-

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vità agricole previste al primo comma dell'art. 2135 (è imprenditore commerciale chi produce vino con uva altrui), nonché che l’attività connessa deve essere coerente con l’attività essenziale (produzione vino sulla base dell’uva proveniente dal proprio fondo e non produzione di vino se si è allevatori di mucche). È tuttavia considerata attività connessa, ad esempio, l'acquisto di uva da vinificare se si è già produttori di uva per aumentare il quantitativo di vino se il proprio mercato lo richiede oppure direttamente l'acquisto di vino purché la quantità acquistata non superi la quantità prodotta dalla propria azienda. E’ del tutto evidente come queste nuove definizioni colgano appieno l’essenza della produzione vivaistico-ornamentale come attività agricola di alta specializzazione produttiva.

L'impresa vivaistica L'impresa quindi è l’unità soggettiva che fa funzionare l'azienda ai fini della produzione che non coincide necessariamente con essa potendo

comprendere anche più aziende. L'impresa, di frequente si identifica in una persona fisica (l'imprenditore), sempre di più però si identifica con una persona giuridica (cooperativa società per azioni, società a responsabilità limitata, società semplice, ecc.), è caratterizzata dall'assumersi i rischi tecnici ed economici della gestione. A questo punto conviene introdurre un ulteriore distinzione tra impresa e gestione. L'impresa si caratterizza per l'assunzione dei rischi; la gestione invece costituisce l'elemento dinamico dell'azienda in quanto si esplica «azioni di decisioni e di scelte economiche». Si tratta di una distinzione facilmente verificabile nel caso di una cooperativa, società od altra persona giuridica. In tal caso avremo la persona giuridica che opererà attraverso un consiglio di amministrazione al quale spetta di prendere le decisioni ed ai componenti andrà comunque un compenso (stipendio, gettone di presenza, ecc.) mentre l'andamento favorevole o meno dei redditi di impresa ricadrà sul corpo sociale. Invece, laddove l'imprenditore gestisce direttamente la propria azienda, come nel caso della proprietà coltivatrice, la scissione è puramente concettuale, dal momento che allo stesso competono le azioni decisionali produttive ed i conseguenti redditi positivi o negativi che siano. Una caratteristica peculiare del settore agricolo è la notevole varietà di rapporti esistenti tra l'imprenditore e le figure economiche che conferiscono i principali fattori della produzione. La classificazione proposta al riguardo dal Serpieri circa quarant'anni fa conserva tuttora una sostanziale validità. La distinzione fondamentale di tale classificazione si fonda sui rapporti che si instaurano da un lato tra l'impresa e la proprietà del capitale fondiario e dall'altro lato tra l'impre-


sa ed il lavoro. Per quanto riguarda il primo aspetto, l'imprenditore può essere proprietario del capitale fondiario - si avrà cioè il caso di proprietà imprenditrice - oppure, nel caso in cui l'imprenditore non possiede il capitale fondiario, questo dovrà essere reperito mediante un rapporto contrattuale - di norma l'affitto con il proprietario fondiario. Per quanto riguarda le relazioni tra impresa e lavoro, possiamo distinguere due situazioni fondamentali: 1) l'impresa coltivatrice o contadina, nella quale l'imprenditore e la sua famiglia forniscono oltre i ¾ del lavoro richiesto dall'azienda; 2) l'impresa capitalistica, nella quale almeno i ¾ del lavoro necessario viene reperita sul mercato del lavoro mediante rapporti di salariato fisso e/o avventizio. Si rinvengono poi in realtà anche forme intermedie: «contadino-capitalistiche» o «capitalistico-contadine» nelle quali le due categorie di lavoro coesistono all'interno dell'impresa senza che nessuna delle due raggiunga il limite sopra indicato. (De Benedictis M. Cosentino V.). Tentiamo di rendere più chiare le definizioni sopra esposte ricorrendo all'esempio limite di una persona che, ad un certo momento, ritiene possibile e conveniente produrre un solo bene (ad esempio piante formate). Cosa farà? In primo luogo si documenterà sulle possibilità tecniche per produrre questo bene, (ad esempio in vaso, in piena terra, con o senza tutori, ecc.) fra queste ne sceglierà una, ideando così il modello della struttura che egli si propone di attuare. Procurerà quindi i fattori produttivi necessari per realizzarlo (una data estensione di terreno, le strutture di protezione scelte, gli impianti fissi e mobili necessari, le macchine occorrenti, la quantità di manodopera, i mezzi tecnici (vasi, terricci, concimi,

tutori, canne ferri, ecc. ed i finanziamenti), e ne intraprenderà l'attuazione, ottenendo così una unità produttiva che gestirà facendo propri i prodotti e sostenendo i costi per remunerare i fattori impiegati, apportando, via via che lo riterrà opportuno, le modifiche alla struttura iniziale. «Questa persona è l'imprenditore agricolo: le azioni ora ricordate sono la manifestazione della sua imprenditorialità e si chiamano, rispettivamente: organizzazione (costituzione dell'azienda), gestione dell'azienda ed adattamento dell'azienda. La struttura realizzata, se considerata come insieme di fattori produttivi, costituisce la sua azienda vivaistica; se considerata come unità produttiva da lui organizzata, gestita e adattata, costituisce l'impresa agricola. (E. Giorgi). In sostanza la distinzione tra i due concetti serve a porre in luce due aspetti diversi della stessa realtà; l’azienda come insieme di mezzi produttivi, esaminala nel suo aspetto statico e oggettivo (quantità e qualità dei fattori), e l'impresa considerata nel suo aspetto dinamico e soggettivo (coordinamento ed adeguamento nel tempo e nello spazio dei fattori stessi). E’ indubbio che in un attività come quella vivaistico-ornamentale l’ade-

guamento nel tempo e nello spazio presuppone una crescente specializzazione produttiva ed anche una segmentazione del processo di produzione della pianta ornamentale fra più aziende/imprese vivaistiche con un crescente impiego di fattori della produzione esterni all’azienda ed una aumento di attività connesse rispetto a quelle specifiche della produzione agricola così come previsto dall’art. 2135 del Codice Civile. Questa evoluzione caratterizza sia la fase di produzione che quella di commercializzazione dei prodotti vivaistici che, alla stessa stregua dei prodotti agro-alimentari, vedono accrescere, nella composizione del loro valore, il peso del confezionamento e dei servizi connessi rispetto a quello del prodotto in questo caso della pianta viva. ■ Bibliografia De Benedectis M. Cosentino V. Economia dell’azienda agraria, Il Mulino Bologna 1982. R. Ferretti - Il manuale del florovivaista, Epe Milano 2002. R. Ferretti - La consulenza alla gestione dell’Impresa florovivaistica, Sperimentazione applicata Capannori 1988. E. Giorgi - Economia delle strutture agricole CLUSF Firenze 1977. Pag. 21 • Lineaverde Nov/Dic 2012


> INTERVISTA - IL VIVAISTA <

Azienda Bonato: specializzazione, formazione e qualità di Silvia Vigé silvia.vige@epesrl.it

Dottore agronomo, redazione

La specializzazione, la formazione e la qualità ecco i tre punti di forza che in pochi anni hanno reso l’Azienda Florovivaistica Bonato Federico la più importante realtà produttiva di piante aromatiche del Veneto e non solo. e piante aromatiche negli ultimi anni sono state tra i prodotti verdi più venduti in centri di giardinaggio e garden center sia come piante usate in cucina che, sempre più, come piante ornamentali. Così, per cercare di capire questo fenomeno, abbiamo intervistato Federico Bonato, titolare dell’Azienda Florovivaistica Bonato che negli ultimi 10 anni si è specializzata nella produzione di aromatiche riuscendo ad anticipare il boom delle richieste da parte di diversi punti vendita e dei consumatori.

L

Come nasce l’azienda? L’Azienda Bonato è nata circa 60 anni fa con mio padre Valerio Bonato che produceva all’epoca solo ortag-

Panoramica sull’Azienda Bonato.

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Federico Bonato titolare dell’Azienda Florovivaistica Bonato.


gi. Dopo vent’anni il testimone è passato a me. L’esperienza acquisita da mio padre, la trasformazione negli ultimi anni del mercato e l’attenzione costante alle richieste del consumatore mi hanno portato a diversificare la produzione introducendo piante annuali e piante ornamentali, portando l’azienda a diventare un punto di riferimento importante nel settore del fiorito primaverile. Successivamente, con il mercato in continua evoluzione, con grande soddisfazione e con grossi investimenti ho portato il vivaio a un nuovo cambiamento con la produzione delle piante aromatiche. Le modifiche hanno visto l’acquisto di nuovi macchinari per l’invasettamento e la semina in alveoli oltre che l’identificazione di ogni vaso con il codice identificativo del lotto. Inoltre ho investito su serre all’avanguardia per le piante fiorite. In azienda ho puntato anche sulla tecnologia: apparecchi sofisticati e macchinari sempre più evoluti e sicuri vengono utilizzati per il taleaggio, l’invasatura, la potatura, l’irrigazione e la preparazione per la vendita. Il mercato cambia velocemente e così noi lavoriamo di pari passo per essere sempre adeguati. Siamo comunque molto soddisfatti di ciò che abbiamo ottenuto fino ad ora.

Com’è caratterizzata la vostra produzione e le vendite? Il vivaio oggi, in cui lavorano circa 10 persone, si estende su 30 mila metri quadrati di serre ad alto contenuto tecnologico, con modernissimi sistemi di irrigazione a basso impatto ambientale. Tutte le fasi del ciclo produttivo, semina, taleaggio, invasatura, messa a dimora, potatura e consegna, sono eseguite secondo rigidi protocolli che garantiscono effi-

Sopra, le serre realizzate con sistemi all’avanguardia. Sotto, produzione in serre di piante aromatiche.

cienza e qualità. La produzione di aromatiche è rappresentata principalmente dalla coltivazione di piante nel vaso del diametro 14 come salvia, lavanda e oltre 100 varietà di rosmarini. In tutto siamo nell’ordine di 1,5 milioni di vasi l’anno. Nelle vendite, circa il 70% del nostro fatturato viene assorbito dalla distribuzione tradizionale come i centri di giardinaggio e i mercati tradizionali. Il restante 30% è destinato alla grande distribuzione organizzata come materiale di consumo fresco. In generale la produzione viene distribui-

ta per un 90% in Italia e la restante parte all’estero. In generale la nostra azienda si è specializzata, fornendo al consumatore piante di ottima qualità e un vasto assortimento di cui possiamo vantare di essere gli unici nel nord Italia. Certo non bisogna dimenticare che tutto questo si è ottenuto dopo anni di studi e di prove. La mia passione per le aromatiche mi porta costantemente a cercare novità in tutto il Mediterraneo e non solo. Facciamo test su svariate quantità e qualità di piante che durano dai 2 ai

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> INTERVISTA - IL VIVAISTA <

matore, quindi, può tranquillamente utilizzare le nostre piante senza alcun problema.

Sopra, produzione di piante nel vaso del 14 all’esterno. Sotto, produzione di diverse varietà di salvia.

3 anni e poi decidiamo quali di esse sono le migliori, le più resistenti e le più adatte ad essere immesse nel mercato senza alcun problema. Anche il nostro personale è stato specializzato e istruito secondo le direttive comunitarie, segue corsi di formazione e di aggiornamento ogni anno per essere sempre più preparato e motivato a dare il meglio di sé e, di conseguenza, il meglio per l’azienda stessa. Tra le altre cose l’azienda, producendo un prodotto di quarta gamma, ha Pag. 24 • Lineaverde Nov/Dic 2013

ottenuto il certificato “GLOBAL G.A.B”. Tale certificato si ottiene dopo un percorso aziendale in cui prodotti e macchinari devono seguire un preciso disciplinare e garantisce la sicurezza alimentare, la protezione ambientale, la salute e la sicurezza sul lavoro. Anche il materiale di partenza, come semi e talee, li acquisto da aziende che a loro volta seguono nella produzione standard richiesti dalle norme vigenti. Abbiamo controlli costanti da parte dell’ente certificatore ogni 2 volte l’anno. Il consu-

Adottate particolari accorgimenti per il raggiungimento della grande qualità delle vostre piante? Già a partire dal substrato, ad esempio, ho studiato una miscela personalizzata adeguata alla mia produzione che va incontro alle specifiche esigenze delle diverse varietà e anche in funzione del clima della nostra zona di produzione. Le nostre piante, rispetto ad esempio a quelle delle zone liguri, sono più forti dal punto di vista fisiologico perché devono adattarsi a climi più rigidi. Questa nostra particolare collocazione geografica ci consente di coltivare piante alle condizioni climatiche, tipiche della Pianura Padana, più forti resistenti e coriacee. Com’è cambiato il mercato negli ultimi anni? Le piante aromatiche offrono la possibilità di soddisfare le esigenze di diversi mercati perché si prestano sia come materiale ornamentale, e quindi indirizzato al mercato florovivaistico, ma anche come prodotto fresco, come già dicevo, per la grande distribuzione organizzata, e altresì per la destinazione al settore erboristico e cosmetico dove è pure molto richiesto. C’è stato un aumento molto significativo comunque negli ultimi anni dell’uso delle erbe aromatiche sia in campo alimentare che cosmetico ma anche paesaggistico dove le aromatiche anche in ambiente urbano sono diventate protagoniste indiscusse. Le persone, in ogni caso, sono diventate molto più sensibili all’acquisto di specie diverse grazie anche ai vari media che propongono nei loro palinsesti molti programmi di cucina con indicazioni puntuali su come usare i diversi aromi. Anche la globalizzazione ha in-


Stevia da zucchero (Stevia rebaudiana)

Salvia ananas (Salvia eleagnus)

Caratteri botanici. È una pianta perenne della famiglia delle Asteraceae che cresce in piccoli cespugli. In piena maturazione raggiunge un'altezza di 80 cm. Le foglie sono di color verde, di forma oblunga con il bordo leggermente seghettato; i fiori sono molto piccoli di color bianco. Le foglie della Stevia sono 20-30 volte più dolci dello zucchero. Coltivazione. La Stevia cresce su terreni sabbiosi e in montagna. Non tollera livelli eccessivi di umidità. Può essere coltivata anche in piena luce ed è in grado di resistere a temperature prossime allo 0°C. Annaffiare al bisogno. Uso in cucina. Della Stevia vengono usate le foglie fresche, le foglie in polvere (20-30 volte più dolci dello zucchero), l'estratto di polvere (200-300 volte più dolce dello zucchero) o un concentrato liquido da estrazione acquosa e/o idroalcolica (circa 70 volte più dolce dello zucchero). La polvere può essere aggiunta sia alle bevande che agli alimenti; difatti la Stevia è usata come dolcificante non calorico e aromatizzante. Curiosità. Le tribù di indiani del Sud America la utilizzavano abitualmente per dolcificare bevande e alimenti. Attualmente in Italia non è ancora permessa la vendita, quindi non troverete prodotti ricavati dalla Stevia. Chi di voi si reca in Svizzera invece, può trovare i semi in qualsiasi supermercato mentre lo sciroppo o l'estratto bianco in molte farmacie o erboristerie. Linguaggio dei fiori. Stevia = sollievo, dolcezza

Caratteri botanici. La Salvia ananas detta anche "Salvia elegans" appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. Produce numerosi fusti eretti alti fino ad un metro. Le foglie sono venate, ricoperte da fine peluria, di color verde brillante e hanno un profumo simile all'ananas. I fiori rossi sono raccolti in spighe e fioriscono per un periodo prolungato di solito dalla primavera all'autunno. Coltivazione. Esige un terreno asciutto, ben drenato ed esposto al sole. Non tollera l'umidità. Una volta radicata, la Salvia ananas può formare un cespuglio di grandi dimensioni. Annaffiare al bisogno. Con un forte gelo, la parte aerea sparirà per rispuntare nella primavera successiva. Uso in cucina. Avendo un aroma simile all'ananas le foglie trovano utilizzo in bevande fresche, cocktail e macedonie. Sono usate anche per esaltare il gusto di piatti a base di pollame, maiale e formaggio. Le foglie giovani possono essere fritte nel burro e servite con la panna. Inoltre vengono utilizzate nei pot-pourri e bruciate per deodorare gli ambienti. Curiosità. Pianta nativa del Messico e del Guatemala. Attrae molte specie di fauna selvatica come bombi, colibrì, vespe e falene falco. I suoi semi possono essere ridotti in polvere e usati come farina. Ha bisogno minimo di 1 ora di sole al giorno. Linguaggio dei fiori. Salvia ananas = vita, bizzarria

Fonte: www.azienda-bonato.com

fluenzato la nostra produzione: è infatti aumentata anche la richiesta di essenze non comuni nei nostri piatti italiani come lo zafferano o il coriandolo. Di lì anche le richieste di piante dimenticate e poco conosciute in Europa, ci hanno spinto ad incrementare, studiare e produrre tante varietà di piante aromatiche. In ge-

nerale, comunque, sono comunque sempre le varietà classiche le più richieste e restano nell’ordine: rosmarino, salvia, lavanda e timo. Tra le ultime piante entrate nella nostra produzione infine c’è la Stevia da zucchero (Stevia rebaudiana) di cui prima era vietata la coltivazione perché come dolcificante era in competizio-

ne con gli zuccheri estratti dalle barbabietole. Un'altra pianta introdotta è la Salvia ananas (Salvia eleagnus) le cui foglie hanno un gradevole profumo di ananas che può essere esaltato mettendo la pianta in aree ventose. Inoltre è una pianta molto ornamentale per-

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> INTERVISTA - IL VIVAISTA <

Produzione di lavande.

ti grossisti e vivaisti. Nata nel 1987 a Padova oggi può contare sulla collaborazione di 25 soci. Dal 2010, Fioritalia si è trasferita presso il nuovo magazzino di Villamarzana.

La mia passione per le aromatiche mi porta costantemente a cercare novità in tutto il Mediterraneo e non solo e anche i grossi investimenti fatti mi permettono di ottenere piante di alta qualità e di essere al passo con le novità richieste dal mercato. ché i fiori rossi, raccolti in spighe, fioriscono per un periodo prolungato di solito dalla primavera all'autunno. Cosa mi può dire sui servizi di consegna? Prima di tutto le nostre piante vengono consegnate confezionate secondo criteri impostati alla salvaguardia dell’integrità delle stesse. Su richiesta della clientela, è possibile personalizzare il confezionamento applicando etichette, foto e barcoding. L’organizzazione logistica, inoltre, dal ricevimento dell’ordine fino alla spedizione, è eseguita in tempi rapidi con mezzi aziendali e in stretta collaborazione con vettori qualificati. La logistica inoltre è sicuramente un altro grosso vantaggio dell’azienda che si trova a Montagnana a Pag. 26 • Lineaverde Nov/Dic 2013

pochi chilometri dalle principali città del Veneto. Raggiungiamo nell’ambito di 150 km i più importanti mercati del nord Italia, con basso impatto ambientale e con minimo inquinamento. Abbiamo inoltre nostri mezzi attrezzati per le consegne. Aderite a qualche associazione di produttori? Sì, credo molto nella collaborazione tra diverse aziende ed è per questo che mi sono associato alla Cooperativa Fioritalia, che fornisce fiorito e piante in Italia e all’estero. La Cooperativa Fioritalia è una realtà di primo piano nel nostro settore. L’alto livello qualitativo di un’offerta, sempre aggiornata, ha consentito all’azienda di diventare, in poco più di dieci anni, partner dei più importan-

Avete intenzione di promuovere qualcosa di nuovo per il 2014? Per il 2014 abbiamo messo in commercio 20 piante aromatiche in vasetti ben riconoscibili dal colore verde acido con il nome “Fresco aroma” la cui vendita è abbinata a un ricettario. Con questo vogliamo abituare il cliente finale ad acquistare un prodotto certificato, riconoscibile dal suo packaging e dal logo in cui una ragazza è raffigurata circondata dai vari aromi. Il prodotto è destinato al mercato vivaistico ed ai garden center. Vuole essere un simbolo di garanzia per il consumatore finale di facile riconoscibilità. Partecipate a fiere del settore? In genere cerchiamo di essere presenti alla varie manifestazioni locali più significative. Saremo presenti a novembre al Tecno&Food, a Padova, presso il Padiglione del gusto quale unica azienda veneta produttrice di piante aromatiche. Parteciperemo nel 2014, a febbraio, al Flor show a Verona e al Flormart, a settembre, a Padova. Infine una curiosità: cos’è rappresentato nel vostro logo? Nel logo dell’azienda è raffigurata la Rocca degli Alberi di Montagnana e nello specifico è ritratta la porta che volge verso la mia azienda. Come il mio lavoro amo il mio territorio e ne vado fiero. ■

AZIENDA BONATO via Busi18 35044 Montagnana (PD), cell. +39 347 2552152, info@azienda-bonato.com, www.azienda-bonato.com


www.linea-verde.net

La rivista leader del vivaismo ornamentale italiano oggi si legge anche online


> ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO <

Il paesaggio nel PTCP della Provincia di Terni di Biagio Guccione guccione@paesaggio2000.it

Docente di architettura del Paesaggio all’Università degli Studi di Firenze

Campagna di Canale-Orvieto.

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Il paesaggio umbro studiato ed analizzato in base ad alcune metodologie che rispondono alle indicazione della Convenzione Europea del Paesaggio. el rapido cambiamento dell’assetto politico del nostro paese le Provincie sono state bersaglio privilegiato per ogni tipo di attacco. Fra poco di certo saranno abolite. In questo quadro parlare di quello che di buono hanno fatto le Provincie virtuose può apparire in controtendenza ma non è nostro compito qui valutare ciò che è giusto politicamente fare o non fare. Come insegno ai miei allievi, noi dobbiamo fornire ai politici gli strumenti tecnici per operare e per capire cosa accade andando in una direzione o in un’altra, le scelte alla fine spettano a loro ed alla società che essi rappresentano. Recentemente ho fatto parte del Comitato Scientifico per la redazione dell’aggiornamento del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Terni, un’esperienza che spero non passi inosservata. Donatella Venti, dirigente del settore Pianificazione Territoriale della Provincia, è stata sempre animatrice di Piani innovativi e all’avanguardia nel nostro paese: già il piano redatto nel 2000 si distingueva per un’attenzione straordinaria verso gli aspetti ecologici del Piano Provinciale ed a caduta anche dei Piani Comunali. In questa seconda fase, che si è conclusa nel 2013, Donatella Venti ha puntato ad un piano ampio ed articolato che non lasciasse fuori problematiche che oggi hanno preso il sopravvento nella pianificazione ter-

N


ritoriale e che abbisognano di risposte adeguate. Basti citare l’irruzione dell’eolico o del fotovoltaico, che hanno un impatto sul paesaggio non indifferente. Di contro la crisi economica e la rapida trasformazione dei processi produttivi hanno lasciato le macerie delle aree industriali dismesse. Temi questi che una pianificazione consapevole non può rimuovere, né tanto meno si può limitare ad usare gli strumenti tradizionali della pianificazione urbanistica. Qui, dato lo spa-

Lago Mascia.

zio ristretto, vorrei accennare al tema a me caro e del quale ci siamo occupati: il paesaggio. Il gruppo del quale facevo parte (con Giorgio Pizziolo e Paola Venturi*) ha puntato la sua indagine e la sua proposta su quattro assi portanti: l’analisi strutturale del paesaggio; percezione visuale del paesaggio; la frammentazione paesaggistica; percezione sociale e partecipazione. Lo studio su questi quattro temi fortemente interrelati ha permesso di condurre una consulenza articolata ed integrata, dove risulta particolarmente efficace l’intersezione delle metodologie e delle conoscenze con le attività

Cascata Marmore.

di sperimentazione, al fine di definire lineamenti utili al coordinamento delle attività di pianificazione del territorio provinciale, quale riferimento per approfondimenti da parte degli enti locali. 1. Nell’analisi strutturale del paesaggio si è puntato soprattutto, attraverso la ridefinizione delle Unità di Paesaggio, all’approfondimento circa i caratteri e gli elementi peculiari delle Strutture Identitarie del paesaggio. Tale studio costituisce la base per ulteriori approfondimenti da parte degli enti e delle comunità locali che possano contribuire alla pianificazione e allo sviluppo del territorio nel rispetto dei caratteri paesaggistici e storicoculturali che caratterizzano i diversi ambiti.

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Castello di Prodo.

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> ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO <

Orvieto.

Riattivare le relazioni tra le comunità ed i loro contesti ed ambiti paesistici in quanto Ambienti di Vita è alla base dei programmi e processi territoriali di governance partecipata. Paesaggio ternano.

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2. Percezione visuale del paesaggio. Questo studio permette interessanti verifiche sulle effettive condizioni di stato e sulle potenzialità correttive reali, con la duplice finalità di migliorare la qualità del percepito ed indirizzare gli interventi, specie se con particolare incidenza sul paesaggio, con un’attenzione speciale per le zone particolarmente sensibili, tenendo conto delle aree di maggiore fragilità visuale, delle aperture paesaggistiche e panoramiche, delle aree di maggiore valore scenico. 3. La frammentazione paesaggistica è un’alterazione strutturale complessa dei sistemi di paesaggio che mostra una fenomenologia vasta ed articolata, responsabile tanto delle alterazioni di funzioni ambientali afferenti le condizioni e le relazioni degli habitat e delle popolazioni animali e vegetali e determinanti per l’ecologia umana, quanto delle condizioni di permanenza storica e di articolazione morfologica del paesaggio. 4. Percezione sociale e partecipazione. E’ sempre più evidente e pressante l’esigenza di riaprire un rapporto tra il territorio, la sua popolazione, i suoi amministratori e curatori con la finalità di ritrovare sinergie ed economie ecologico-territoriali utili alla vita del territorio e dei suoi abitanti. Il riferimento immediato è al concetto di Paesaggio nella visione della Convenzione Europea, dove Paesaggio significa Ambiente di Vita: riattivare le relazioni tra le comunità ed i loro contesti ed ambiti paesistici in quanto Ambienti di Vita è alla base dei programmi e processi territoriali di governance partecipata. La conclusione di questa fase di analisi territoriale, con i primi lineamenti sulle problematiche di frammentazione paesaggistica e sulle potenzialità offerte dall’analisi percettiva, apre a nuovi ed interessanti approfondimenti che, tanto nel confronto col mosaico dei PRG, che nell’interrelazione


con la popolazione sui temi della percezione sociale e della partecipazione al governo del territorio, possono contribuire alla definizione di strumenti utili per l’ente provinciale verso il coordinamento di programmazione e strategie della pianificazione locale. Dal lavoro di consulenza e dalle ripetute occasioni di confronto e di condivisione del lavoro in fase di sviluppo per la revisione del PTCP emerge, inCasteltodino.

fatti, una considerazione comune circa la necessità che la pianificazione territoriale e paesistica debba essere sempre più impostata come un’attività di gestione e di amministrazione dei beni e del patrimonio territoriale, e non tanto come attività rivolta all’espansione edilizia e/o infrastrutturale. Anche le valutazioni sull’uso del suolo dimostrano come si sia raggiunto e sorpassato il limite di guardia rispetto

a condizioni di vita e di benessere ambientale accettabili. Al di là della brevità di queste note è facile evincere come il piano provinciale di Terni sia uno strumento prezioso, ricco di dati e di ipotesi interessanti con le quali chiunque sostituirà la funzione ed il ruolo della Provincia dovrà fare i conti. I problemi emersi e soprattutto le conoscenze messe a fuoco sono un patrimonio eccezionale per quel territorio che, se saputi utilizzare, possono segnare un’inversione di tendenza non per la mera pianificazione o per il paesaggio’ tout court’ ma soprattutto per le popolazioni locali per i quali il Piano è stato redatto. ■ (*) Questo studio su “paesaggio e partecipazione” è stato redatto da Biagio Guccione e Giorgio Pizziolo (membri del Comitato Scientifico) e da Paola Venturi in qualità di Consulente Senior. Alla redazione del PTCP di Terni hanno partecipato circa 30 esperti fra i più prestigiosi in Italia nei vari settori. Il piano completo può essere consultato nel sito della Provincia di Terni. Pag. 31 • Lineaverde Nov/Dic 2013


> VERDE PUBBLICO <

Prevenzione, via maestra per una “gestione sostenibile” del verde La sostenibilità futura del verde, di cui oggi tanto si parla, è in gran parte legata alle attività manutentive in grado di mantenere efficienza ed equilibrio, evitando così il degrado e l’abbandono. Il recente Convegno promosso a Roma dall’A.I.D.T.P.G. ha riportato in evidenza queste necessità che tutt’oggi ancora sottovalutate su gran parte del territorio nazionale.

di Giorgio Badiali giorgiobadiali@libero.it

Fitopatologo, dottore agronomo, già dirigente della Regione Emilia Romagna

I congressisti all’entrata della tenuta di Castelporziano dove si è tenuto il Congresso Nazionale dell’A.I.D.T.P.G. sul tema “La gestione sostenibile del verde pubblico”.

opo molti anni in cui si tenta di portare avanti questo concetto in modo serio e convincente, finalmente il Convegno svoltosi a Roma nel recentissimo mese di ottobre 2013, promosso, organizzato e ben realizzato dall’A.I.D.T.P.G. (che personalmente gradirei potesse assumere un’altra sigla meno ingombrante, più facile da

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citare e memorizzare da tutti, pur rimanendo egualmente identificativa), con l’apporto principale di Stefano Cerea, suo attuale Presidente e di Mauro Janese attuale Delegato della Regione Lazio, ha trattato nel migliore dei modi l’argomento più importante da sempre, ma soprattutto in questo momento di grande difficoltà anche


Alberi monumentali presenti all’interno della tenuta di Castelporziano, con i congressisti in visita, tra cui si evidenziano diversi giovani soci attivamente presenti.

per l’efficiente mantenimento del verde ambientale, con un titolo importante da diverso tempo considerato e discusso, riguardante in modo specifico “La gestione sostenibile del verde pubblico”. Contrariamente ai soliti incontri a cui da tempo si è abituati ed in cui vengono trattati argomenti spesso fantasiosi ed a volte anche molto belli da vedere illustrati e da sentire citati o proposte di ogni genere anche molto interessanti, ma che dopo la giornata in cui sono stati trattati non hanno solitamente un seguito, tanto che in molti casi le stesse cose vengono dette e riproposte in molte altre occasioni successive e difficilmente vengono poi seguite o raramente si notano anche soltanto vaghi tentativi rivolti a svilupparle o quantomeno a considerarle seriamente. Oggi bisogna restare consapevolmente con i piedi per terra, in quanto il cercare di prendere il volo senza possedere le ali, rappresenta da sempre un sogno irrealizzabile, a tal punto che si continua a parlare delle stesse cose anche molto belle ma irrealizzabili per molti anni e come fossero alla portata di tutti, ma spesso per scarsità di mezzi, senza ottenere anche minime realizzazioni con i risultati solo superficialmente sperati. Seguendo il corso del Convegno, la prima sensazione che si può rilevare, è rappresentata da un sostanziale e positivo ringiovanimento di coloro che si sono succeduti sul palco dei relatori e che si sono dimostrati molto attenti alle situazioni reali ed alle esigenze attuali del verde pubblico, destinate a riflettersi ovviamente anche su quello privato e che se ben soddisfatte, potrebbero finire per rendere migliore tutto il verde ornamentale esistente, arrivando a considerarlo sostenibile per il futuro, in quanto più durevole, quantitativamente più presente, più utile, più protettivo per l’uomo e per l’ambiente in cui deve vive-

Interno del parco di Villa Borghese, con in primo piano una veduta di Piazza di Siena, circondata da una importante alberatura.

re, certamente anche meno costoso e quindi assolutamente indispensabile per un futuro equilibrio generale. I relatori che si sono succeduti durante i lavori del Convegno sono innanzi tutto dipendenti delle Amministrazioni Comunali e soci dell’A.I.D.T.P.G. che è doveroso vengano ricordati e ringraziati. Dopo le loro presentazioni da parte del Presidente, si sono quindi alternati sul palco Rosario Rosano di Palermo, Elena Crescini di Bolzano, Umberto Testi di Roma e Claudia Bertolotto di Torino, praticamente in rappresentanza di tutto il territorio nazionale, isole comprese. Questi appartengono anche alle più recenti generazioni e tutti hanno di-

mostrato di avere ben capito l’attuale situazione, descrivendo i luoghi, gli stati di fatto e trattando gli argomenti più vitali per il verde, per il suo sostenimento e prospettando la speranza per un futuro sempre migliore. Infatti, il concetto di gestione sostenibile per il futuro, da tutti diligentemente illustrato e proposto, è stato considerato un obiettivo da ricercare continuamente, in modo equilibrato e con ogni mezzo disponibile, anche con le difficoltà economiche dell’attuale momento, perché lavorando seriamente e con passione può essere egualmente e verosimilmente perseguibile. Le relazioni presentate sono state tut-

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> VERDE PUBBLICO <

Visita al parco di Villa Borghese sotto la pioggia, con i convenuti intenti all’ascolto della D.ssa Giovanna Alberta Campitelli, Dirigente Ville e Parchi Storici di Roma.

Giovane impianto di Ginkgo Biloba, già molto danneggiato per l’impiego di piantine di scarto e per le lesioni ai colletti provocate dal taglio del prato, tanto da non intravvedere alcuna possibilità di recupero. Sul fusto non protetto si osservano gli effetti negativi dell’irraggiamento.

te riportate nel sito internet dell’Associazione (www.pubblicigiardini.it), anch’esso venuto alla luce non solo a chiacchiere ma per la ferma volontà di alcuni di noi in occasione del 50° anniversario della sua fondazione, e si raccomanda a tutti i soci di riguardarle visitando il sito, di meditare su quanto viene segnalato e proposto, facendosi parte attiva perché tutti i principali problemi esposti vengano gradualmente ma realmente risolti e le nuove o le future realizzazioni siano programmate e calcolate alla luce del sole ed effettuate in modo durevole, equilibrato ed in misura non inferiore a quelle già presenti e che per vie più o meno naturali si vanno col tempo Pag. 34 • Lineaverde Nov/Dic 2013

esaurendo. Fare attenzione a non incorrere negli errori e nell’assenteismo del passato, credendo maggiormente nelle capacità dei giovani e nel maggior senso di equilibrio e di responsabilità delle future generazioni. Già in più occasioni si è parlato negli anni trascorsi anche non più recentissimi, di gestione sostenibile del verde urbano in considerazione di alcuni aspetti legati soprattutto alla conservazione in salute ed efficienza degli alberi e di tutto il verde ambientale, proponendo le azioni principali da sviluppare, in funzione di una possibile “sostenibilità gestionale” del verde, comprensiva anche delle strutture ludiche

e dei percorsi. Di questo si è già trattato più volte in passato e soprattutto più recentemente nel n. 7 dell’anno 2006 di questa rivista “Lineaverde” (tanto recente che forse sarà ormai dimenticato ed archiviato) che da sempre si è occupata come poca altra carta stampata, dei vari problemi che assillano tutti coloro che si dedicano alle principali necessità del verde, quali il suo rinnovo e soprattutto le indispensabili cure e tutte le altre attività di manutenzione, intese nel senso più generale, maggiormente qualificante ed utile per il loro futuro. Pertanto, si consiglia di andare almeno a rivedere e di meditare sugli argomenti trattati in quell’ormai lontano anno 2006, mentre si invita a ripensare ed a verificare quante delle azioni che venivano proposte, sono poi state veramente seguite, recepite e correttamente effettuate. Devo dire che saremmo particolarmente soddisfatti di sentire qualcuno in grado di riferire positivamente sia sulle realizzazioni eseguite, sia sul raggiunto soddisfacimento di almeno parte delle attività a suo tempo proposte, al fine di una visione realistica anche se a breve termine, della ottenuta almeno parziale sostenibilità a suo tempo desiderata, ricercandola già da ora in fase iniziale sul verde che abbiamo attualmente in gestione, dopo diversi anni di raccomandazioni e di sollecitazioni. E’ anche vero che gli anni passano velocemente, ma è pur vero che troppe fra le tante realizzazioni su cui tutti abbiamo contato in passato ed anche ritenute agevolmente attuabili e sostenibili per il futuro, stanno ancora languendo o sono state presto dimenticate o addirittura malamente eseguite e poco dopo abbandonate a se stesse, dando la pubblica e triste sensazione di tempo e danaro buttati al vento anche in momenti di maggiori possibilità economiche rispetto a quelle attuali.


A questo punto, seguendo quanto trattato in vario modo ma con lodevole continuità e modernità di concetti, dai giovani relatori del citato Convegno nel corso delle relazioni presentate sulla gestione sostenibile del verde, dove è stata purtroppo evidenziata anche la notevole carenza attuale di fondi, insufficienti anche per gli interventi basilari di manutenzione del verde esistente, si raccomanda almeno di mantenere sempre e possibilmente intensificare, gli aggiornamenti del personale attivo su tutta la materia riguardante il bene in gestione, di rincorrere con maggior forza il ringiovanimento generale di tutto il settore cominciando dalle posizioni dirigenziali e di trasmettere a tutti le principali nozioni e le tecniche applicative che già si conoscono da tempo su tutta la materia, interessando sull’argomento anche i più volonterosi cittadini che in diverse occasioni risultano già presenti. Deve essere pure chiaro che in questo momento piuttosto triste per gran parte dei settori di attività, tutte le risorse disponibili dovranno essere orientate al mantenimento in efficienza del verde esistente, riservando per i momenti migliori che si spera fiduciosamente non tarderanno a presentarsi, le nuove realizzazioni che dovranno comunque essere programmate ed effettuate soltanto con la certezza accantonata di riuscire a mantenerle efficienti e di non doverle trascurare od abbandonare lungo il percorso, come già successo in troppe occasioni nel passato. Se ciò dovesse ancora malauguratamente succedere, non sarebbe più possibile e nemmeno onesto parlare di sostenibilità futura delle gestioni, ma di mancanza di capacità organizzativa e previsionale, di scarso equilibrio verso la progressione ed il mantenimento del bene naturale e di incapacità gestionale dell’uomo per i grandi beni che la natura ci regala.

Questa aiuola sembra preparata per la raccolta dei rifiuti urbani, invece dopo l’apporto di chissà quale terreno, è destinata purtroppo ad ospitare giovani piante senza storia. Simili disastri prossimi e futuri, con le relative spese, devono essere evitati con ogni mezzo.

Il cancro colorato del platano non può essere dimenticato, altrimenti continuerà a mietere vittime come in questo caso, senza mai riuscire a riportare in equilibrio la sua azione distruttrice che in altre più favorevoli circostanze è stata alquanto ridimensionata.

Sviluppare una gestione sostenibile del verde pubblico A questo punto, al fine di non lasciare sempre dei dubbi e soprattutto per evitare di tralasciare almeno gli argomenti più importanti, si ritiene necessario ripetere ancora una volta sia pure in forma sintetica, le principali attività da svolgere realmente e da mettere subito in pratica, al fine di una possibile sostenibilità gestionale del verde urbano pubblico da estendere anche a quello privato, rimandando per maggiori specificazioni a quanto riportato nel recente n. 3/2013 di questa rivista Lineaverde, presentata con il titolo “Come attuare la prevenzione dei danni e delle malattie nelle pian-

te”. Si precisa al riguardo che per gli aggiornamenti sulla materia, i mezzi necessari esistono da molto tempo come anche le seguenti attività, riportate a proposito per essere svolte con sempre maggiore abnegazione. Migliorare di continuo e con ogni mezzo le professionalità presenti nei servizi tecnici comunali del verde, aggiornando continuamente il personale in attività e cercando di scegliere quello che andrà a sostituirlo, specialmente se destinato al settore tecnico, fra i tanti giovani desiderosi di intraprendere l’attività stessa e dopo attenta selezione da effettuare nell’area professionale di astrazione

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Pag. 35 • Lineaverde Nov/Dic 2013


> VERDE PUBBLICO <

Tutte le piante del filare e del parchetto adiacente sono danneggiate e semisecche, tanto che non possono rappresentare un punto di partenza per considerare questo verde sostenibile per il futuro e prima che diventino un rischio serio è bene vengano sostituite.

agro-forestale. - Ricercare una effettiva collaborazione ed un dialogo tecnico continuo tra il personale addetto alle manutenzioni all’interno di ogni servizio e tra il personale dirigenziale e tecnico dei vari servizi, cercando di diffondere alle cittadinanze soprattutto con l’esempio, il modo migliore di operare nel verde e per il verde. - Eseguire progettazioni ed impianti che diano garanzie di risultato nel tempo, impiegando sia materiali idonei per le strutture adiacenti, per quelle ludiche e per i vari percorsi, sia piante sane e di sicura provenienza da piantare in suoli preparati a dovere e con spazi sufficienti ad ospitarle senza mai inserirle subito nella stessa buca occupata in precedenza da una pianta morta, ricercando tra le imprese di esecuzione lavori quelle collaudate e serie anche a costi inizialmente superiori ed evitando di avvalersi di personaggi incapaci e poco affidabili, identificabili facilmente con adeguati controlli ed applicando in ogni caso severe penali sui lavori male eseguiti, eliminando immediatamente chi non è capace di lavorare o chi in qualche modo tenta soltanto il conseguimento di facili guadagni. Questi progetti vanno seguiti e controllati fino al termine ed almeno durante i primi anni di allevamento. - Fare sempre ricorso, al fine di afPag. 36 • Lineaverde Nov/Dic 2013

frontare le principali patologie delle piante e per rimediare ai tanti danneggiamenti, all’intensificazione di controlli diretti ed attenti sulle piante, all’utilizzazione dei moderni mezzi di monitoraggio ed all’impiego di veri specialisti del settore, evitando di avvalersi dei tanti personaggi oggi imperanti da più parti e che a parole sanno fare di tutto, ma alla resa dei conti arrecano con troppa facilità i tanti danni che ovunque si ha occasione di riscontrare. Una volta identificati seriamente i problemi, diffondere i risultati e le eventuali possibilità d’intervento, al numero più elevato di colleghi, anche attraverso il già citato sito internet dell’A.I.D.T.P.G. - Effettuare e/o mantenere aggiornato il censimento delle piante arboree esistenti e di tutto il verde presente, con valutazioni qualitative sia dal punto di vista vegetazionale che da quello relativo alla loro reale stabilità e sicurezza, che nel prossimo futuro dovrebbe presentarsi in forma sempre più contenuta per effetto soprattutto della riduzione dei danni ai fusti durante i lavori eseguiti in adiacenza o delle lesioni meccaniche effettuate spesso con i grossi tagli sulle branche e con le capitozzature, o di quelle provocate ai colletti durante il taglio maldestro delle erbe infestanti od ancora

di quelle più recentemente diffuse per effetto dell’irraggiamento solare lungo i giovani fusti più esposti e spesso malamente protetti, a causa dell’impiego non ancora del tutto abbandonato di dannose fasciature effettuate con le tele di juta. - Disporre frequenti controlli sui lavori in corso e per i primi anni nei giovani impianti, prevedendo interventi fitosanitari prevalentemente di natura fisico-meccanica ed evitando per quanto possibile il ricorso alla difesa di natura chimica, ma incentivando le asportazioni con attrezzi disinfettati di tutte le parti ammalate, deteriorate o già morte a cui dovranno seguire obbligatoriamente le disinfezioni sulle superfici dei tagli effettuati. Nei casi ritenuti di assoluta necessità, si potranno impiegare i prodotti fitosanitari indicati per la difesa di tipo biologico e comunque debitamente registrati per l’impiego sul tipo di pianta e sul parassita presente. - Ricordare a tutti anche il problema poco conosciuto delle acque di irrigazione, che in occasione di momenti particolarmente siccitosi e caldi, può assumere importanza come soccorso anche per gli alberi adulti che in ogni caso raramente moriranno per mancanza di acqua, ma più facilmente (soprattutto le conifere) soffriranno nel caso di eccessi idrici e quando gli alberi si trovano consociati al prato o sono presenti nei lati inferiori di appezzamenti prativi, ai quali sarebbe utile evitare di somministrare acqua in eccesso, anche per evitare esagerati e spesso inutili consumi idrici. - Segnalare infine ed in qualunque modo compreso quello informatico, la necessità di ottemperare in ogni momento alle norme legislative ed ai regolamenti di applicazione, riguardanti la lotta obbligatoria alle principali e più pericolose patologie che aggrediscono il verde, interessando e sollecitando sull’argomento anche i cittadini del luogo. ■


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Ha l’aspetto di una bella farfalla, ma è un pericoloso lepidottero che distrugge i gerani

Il progetto Greenlink mette a confronto 10 realtà europee per valutare l’approccio agli spazi verdi periurbani

Secondo Ismea le vendite sono state buone per il comparto vivaistico, soprattutto per le aziende che esportano

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> EVENTI <

Orticolario e i peccati di gola in giardino Dal 4 al 6 ottobre 2013 a Villa Erba (Cernobbio - Co) si è tenuta la 5^ edizione di Orticolario, appuntamento che si configura come un contenitore di eventi: non solo manifestazione dedicata a fiori, piante e oggetti legati al verde, ma esperienza sensoriale assoluta, aperta a suggestioni di moda, gusto, arte e design. di Silvia Vigé silvia.vige@epesrl.it

Dottore agronomo, redazione

Fiore di questa quinta edizione di Orticolario è stata la dalia che ha arricchito le aiuole di Villa Erba.

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er un giardino evoluto. Peccati di gola in giardino. Ecco il titolo accattivante della quinta edizione di Orticolario che come gli anni passati è stato dedicato a un senso: il gusto. L’evento si è tenuto nella suggestiva cornice di Villa Erba, sul lago di Como.

P

Sono stati oltre 20.000 i visitatori di questa edizione che hanno sfidato il freddo e la pioggia per esplorare tutte le novità e le sorprese di Orticolario: non solo fiori, piante e oggetti legati al verde ma anche tanto altro. Come sempre, inoltre, una madrina


Moritz Mantero, fondatore dell’evento.

“Verde selva” la suggestiva giungla che è stata allestita del Padiglione Centrale. Molto d’effetto le sculture iperrealiste di Michele Vitaloni.

d’eccezione: Laudomia Pucci, vice presidente e direttore immagine della Emilio Pucci. Il connubio tra la moda e il mondo dei fiori è del resto ormai una tradizione a Orticolario: ospiti della passate edizioni infatti sono state Vivienne Westwood, Rosita Missoni, Li Edelkoort, Wanda Ferragamo. Indimenticabile in questa edizione 2013 la suggestiva giungla “Verde selva” allestita da Rattiflora, su progetto di Alfredo Ratti, nel Padiglione Centrale con piante tropicali, sub tropicali e equatoriali. Una proposta dal carattere scenografico e didattico, con la presenza di esemplari rari, di grandi e piccole dimensioni, e di collezioni provenienti da latitudini lontane. Un’ambientazione onirica che ha offerto preziosi spunti per l’arredo degli spazi in-

volosa ambientazione è stata impreziosita dalle sculture iperrealiste di Michele Vitaloni, raffiguranti animali selvatici come gorilla, rinoceronti, serpenti, leoni, farfalle e ippopotami af-

territorio comasco. Una grande sorpresa anche gli oltre 250 espositori provenienti da tutta Italia e dall’estero, tra quelli storici presenti sin dalla prima edizione ma so-

fioranti da specchi d’acqua. Le altre ali del Padiglione si sono trasformate in installazioni con tre temi: “Il Pergolato di Dioniso” realizzato con viti, “La Via del Sidro” una passeggiata tra meli e peri e “La Via

prattutto quelli nuovi, in particolare nel settore del florovivaismo, per l’altissima varietà dell’offerta botanica particolare e di grande qualità. E così ha commentato Moritz Mantero durante la presentazione alla stampa nel

della Seta” allestita con Marus platanifolia ‘Koidz’ è stato questo un omaggio doveroso di Orticolario a

giorno di apertura dell’evento: “Orticolario è cresciuto costantemente negli anni e ha continuamente am-

una pianta, il gelso, dalle cui sole foglie il baco trae le sostanze nutritive per produrre la seta, che da sempre

pliato il numero di espositori. Tuttavia ciò a cui puntiamo non è tanto la quantità, anche se, indubbiamente, una proposta più ampia di prodotti va

riveste un’importanza fondamentale nel tessuto sociale ed economico del

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terni e per la fitodepurazione dell’aria, tra varietà di felci, Strelitzia augusta e reginae, Anthurium, Bromelie, Nepenthes Miranda, Dieffenbachia, Spatiphyllum, insieme a esemplari ad alto fusto come la Cycas revoluta, la Bismarckia nobilis, la Chamaerops, la Phoenix robellina, la Dracena, la Yucca, il Ficus, l’Araucaria, la Ceratonia siliqua, la Ravenea rivularis, la Schinus molle. Un luogo suggestivo in cui non sono mancate zone paludose avvolte dalla nebbia e passaggi sotto le liane. Le piante di “Verde selva” sono fornite da Piante Faro (Carruba di Giarre), Vivai Torre (Milazzo), Rattiflora (Casnate con Bernate), l’illuminazione è curata da E. Elettrosystem (Barzago) e la nebbia da Carnini (Mazzate). La fa-

Installazione "Tutti giù per terra!" di Barbara Negretti e Archiverde che ha vinto il primo premio della giuria giardini.

Pag. 39 • Lineaverde Nov/Dic 2013


> EVENTI <

Sotto, "Una Dalia di Velluto blu" di Sandra Migliavacca. Essenze edibili, fiori, piante ed erbe aromatiche comporranno i petali di un orto a forma di dalia.

Sopra, piante di Arborea Farm S.S. Società Agraria che ha ricevuto una menzione speciale dalla giuria estetica e ha ricevuto il secondo premio dalla giuria tecnica per le varietà ripariali e vegetazione spontanea.

Ciò a cui punta Orticolario non è tanto la quantità quanto la qualità. Non solo proposte curiose e originali, ma soprattutto curate nell’aspetto estetico e nella presentazione. incontro ad una maggiore soddisfazione del pubblico, quanto alla qualità. Non solo proposte curiose e originali, ma soprattutto curate nell’aspetto estetico e nella presentazione. Vogliamo trasmettere il messaggio che l’attenzione al bello può e deve essere rivolta anche al giardino, al balcone, al nostro spazio verde. Eleganza, eccellenza, educazione botanica sono le linee guida originali tracciate da Alfredo Ratti, scomparso recentemente”. Il fiore protagonista di questa edizione è stato la Dahlia, pianta ornamentale di cui sono noti innumerevoli ibridi e varietà. Le aiuole del parco di Villa Erba si sono così trasformate in un campo catalogo d’eccezione, con innumerevoli varietà di questo fiore. Pag. 40 • Lineaverde Nov/Dic 2013

Le Dalie per le aiuole del Parco sono state fornite da Bakker Italia (Villaguardia), Veit Franz D. Veit Florian (Bolzano), Kapiteyn (Breezand, Olanda), Gruppo Padana Società Agricola di Giorgio e Paolo (Paese). Il fiore è stato protagonista anche nelle dimostrazioni di composizione floreale. Un’attenzione al dettaglio e alle nuove proposte è stata premiata anche attraverso le valutazioni di giurie appositamente composte. La giuria estetica (coordinata da Emilio Trabella e composta da Lisa White, Paul Boerrigter, Gaetano Zoccali, Ester Maria Negretti e Alberto Grossi) ha valutato gli allestimenti degli spazi espositivi e ha premiato l'allestimento più innovativo, armonico ed elegante.

Vincitore è Il Giardino – Azienda Floricola per il percorso di scoperta scenografico pur allestito in un piccolo spazio. Il secondo posto, AnnaFlowersDesigner – Aesse Forniture per la composizione armoniosa, invitante e interattiva che ben sposa ortaggi e fiori. Al terzo posto, invece, Vivai Omezzolli, ex aequo con Carrer Franco e figli Giardini – Landalab, per la semplicità e l’eleganza della composizione scenografica allestita su diversi livelli unendo fruttiferi e piante vivaci. La giuria estetica ha assegnato tre menzioni speciali: ad Arborea Farm S.S. Società Agraria per la valorizzazione di piante spontanee di ambienti acquatici in una composizione romantica; a Demetra Società Cooperativa Sociale Onlus per l’ottima presentazione organica geometrica che ben mette in risalto il prodotto, e ad Arrosoir & Persil per la poetica e sempre bella collezione di animaletti in ferro riciclato che anno dopo anno da vita a nuove forme. La giuria tecnica (coordinata da Giovanni Ratti e composta da Antonio Perazzi, Valter Pironi, Sophie Agata


Grande esposizione di settembrini da parte di diversi vivaisti.

Ambroise, Anna Maria Botticelli e Pier Giorgio Campodonico) ha valutato l'ampiezza della collezione, l'attenzione alla ricerca e le rarità delle essenze proposte dai vivaisti. Il primo premio è stato assegnato a La Chicca – Azienda Agricola per l’ampia collezione di frutti minori coltivata con passione e testata personalmente. In particolare, per la collezione di Goji Lycium, sia a frutto nero che le specie Barbarum e Chinensis. Il secondo premio è stato assegnato ad Arborea Farm S.S. Soc. Agr., che partendo da un lavoro sul territorio, recupera e conserva le varietà ripariali (piante da riba) e seleziona vegetazione spontanea. Ha a catalogo un grande assortimento di piante ornamentali ecologiche che ben rappresenta il loro territorio (Veneto). Il terzo premio è stato invece assegnato a Pépinières Braun per le collezioni di arbusti e piante arbustive e in particolare per un raro Clerodendron Fragrans. La giuria tecnica ha assegnato anche quattro menzioni speciali: a Riboni

Alfredo Floricultura per le orchidee spontanee in miniatura in una grande gamma varietale; a Priola Pier Luigi Azienda Agricola per la collezione di settembrini e per le diverse nuove introduzioni, tra cui un Dianthus a fiore doppio profumato; a Vivai delle Commande di cui si segnala la Peonia Sorbet, americana, erbacea rosa e gialla doppia e profumata e, infine, a Vivai Torre per una nuova varietà di ulivo bianco (Olea Lecuocarpa). Novità di quest’anno è stata la giuria giardini (coordinata da Ivan Bellini e composta da Virgilio Piatti, Maurizio Vegini, Rossana Porta, Emanuela Rosa Clot, Novella Cappelletti, Gildo Spagnolli, Maria Vittoria Bianchini e Pierluigi Ratti) che ha premiato il vincitore del concorso internazionale – rivolto ad architetti e progettisti di giardini, designer, artisti e vivaisti – per la realizzazione di spazi e giardini creativi nel Parco di Villa Erba. Vincitore è Tutti giù per terra di Barbara Negretti e Archiverde per l’armonia dell’installazione, per la scelta botanica e per la fattibilità in un giardino reale, a cui è stato assegnato il

Premio “La Foglia d’Oro del Lago di Como”. Il Premio è unico, e sarà custodito dal vincitore per un periodo limitato, per essere successivamente esposto nella splendida Villa Carlotta a Tremezzo sul Lago di Como, fino alla prossima edizione. La giuria giardini ha inoltre proposto l’assegnazione di un premio speciale “Giardino d’artista” a Capriccio Italiano di Vittorio Peretto, mentre la menzione speciale “Colpo di cuore” è stata assegnata a Orto è benessere di Carla Testori, per la qualità delle piante e per la spiccata funzione sociale dell’allestimento. I premi sono stati messi a disposizione da Compo, multinazionale tedesca con sede in Italia che opera nel mercato hobbistico e che propone una gamma completa di prodotti dal facile utilizzo e rispondenti ad ogni esigenza di fiori, piante, orti e giardini, dalla messa a dimora fino alla nutrizione ed alla difesa. Inoltre, vanta la distribuzione di marchi conosciuti a livello internazionale e nazionale come SANA per i terricci e Floranid per i fertilizzanti da prato. ■ Pag. 41 • Lineaverde Nov/Dic 2013


> FITOPATOLOGIA <

La confusione sessuale per il controllo di Grapholita molesta in vivaio La Tignola orientale del pesco (Grapholita molesta) in vivaio attacca particolarmente il genere Photinia e il Prunus laurocerasus ma si sviluppa anche su molte altre rosacee. Per la prima volta è stato deciso di valutare l’efficacia del metodo della “confusione sessuale” su alcune parcelle con buoni risultati.

Pag. 42 • Lineaverde Nov/Dic 2013

di Emanuele Begliomini Agronomo

ca danni ai nuovi germogli compromettendo il regolare accrescimento delle giovani piante.

L’insetto stato applicato il metodo della confusione sessuale (o più precisamente, disorientamento dei maschi) per il controllo di Grapholita (Cydia) molesta in vivaio. Questo Lepidottero Tortricide, noto comunemente come “Tignola orientale del pesco”, in vivaio attacca particolarmente Photinia spp e Prunus laurocerasus ma si sviluppa anche su molte altre rosacee. La specie provo-

È

Grapholita molesta è un lepidottero originario dei paesi orientali. Gli adulti sono farfalline di color grigio-marrone di circa 10-15 mm di apertura alare. Le larve sono di colore rosato e raggiungono una lunghezza massima di circa 15 mm. Il danno, nel vivaismo ornamentale, è provocato dalle larve che scavano gallerie all’interno dei germogli, provocando un avvizzimento con conseguente disseccamento


delle parti colpite. L’insetto sverna come larva matura in bozzoli costruiti negli anfratti alla base delle piante, oppure nel terreno. Il ciclo biologico varia a seconda della latitudine e dell’andamento stagionale. Nel comprensorio vivaistico pistoiese, gli adulti sfarfallano molto presto a inizio della primavera, con un picco nella prima decade di aprile. Le femmine ovidepongono sui giovani germogli, dando avvio alla prima generazione che si completa, in genere, nel mese di maggio. Il secondo volo compare a giugno, il terzo dopo la metà di luglio, mentre il quarto si verifica nel mese di agosto. Le larve di quest’ultima generazione possono svernare o impuparsi subito e completare lo sviluppo per cui gli adulti possono avviare una quinta generazione. In pratica, la tignola compie 4-5 generazioni con sovrapposizioni e voli continui, soprattutto in estate.

Metodi Per la prima volta è stato deciso di valutare l’efficacia del metodo della “confusione sessuale” contro G. molesta in vivaio. Infatti tale mezzo di controllo, ampiamente utilizzato in frutticoltura, non è mai stato applicato nei vivai. A tale scopo sono stati utilizzati gli erogatori “Isomate OFM rosso FLEX”. Si tratta di due tubicini di polimero collegati all’estremità, così da agevolare l’inserimento diretto sulla vegetazione o su altri supporti. Un tubicino contiene il feromone specifico che viene rilasciato in maniera costante per circa 6 mesi, l’altro serve come supporto fisico. La prova pilota è stata effettuata su Photinia x fraserii 'Red Robin' coltivata in vaso da 12 lt. L’allevamento in vasetteria permette un’alta densità di piante per metro quadro e un’elevata produzione di germogli, grazie alle abbondanti irrigazioni e fertilizzazioni. È stato scelto di applicare i diffusori sui germogli apicali nel mese di aprile, lievemente in ritardo sulla

Isomate OFM rosso Flex applicato qui su una Photinia x fraserii 'Red Robin' coltivata in vivaio in vaso da 12 lt. Si tratta di un diffusore di feromone per la confusione sessuale della Tignola orientale del pesco (Cydia molesta) e Cidia del susino (Cydia funebrana). Il nuovo erogatore è costituito da due tubi paralleli in materiale polimerico, di cui uno solo pieno di feromone sintetico, saldati alle estremità e aperti in centro, per permetterne l’applicazione.

prima generazione. Tale scelta è derivata dall’andamento climatico inconsueto del 2013, con temperature più basse della media e conseguente ritardo nello sfarfallamento. La densità di applicazione è stata pari a un diffusore ogni 2,5 metri quadrati, con un potenziamento ai margini della coltivazione di un diffusore ogni 2 piante. La dimensione dell’appezzamento scelto è stata di 50 metri per 6 metri. Stessa superficie aveva la particella di controllo sul quale non sono stati applicati i diffusori.

Risultati e convenienza All’interno della parcella trattata non sono stati riscontrati germogli colpiti, mentre sui bordi la percentuale si è lievemente alzata arrivando fino a un 2%; un dato comunque inferiore alla media del luogo. La parcella di controllo, sulla quale non sono stati effettuati trattamenti chimici, ha invece

mostrato gravi danni con oltre il 60% di germogli colpiti e la maggior parte di questi attaccati nel mese di agosto. I risultati promettenti permettono considerazioni anche di carattere economico. La normale pratica vivaistica prevede almeno tre trattamenti annui con prodotti chimici con un costo medio che si aggira dai 30 ai 70 euro/ha, a seconda degli agrofarmaci utilizzati. Questo, senza considerare la manodopera e i costi dell’attrezzatura necessaria. Il costo dei diffusori si aggira attorno alle 300 € per ettaro e basta un’unica operazione per coprire l’intero anno. In definitiva, i risultati sono molto soddisfacenti soprattutto se si considera la ridotta dimensione della parcella trattata, in quanto è noto che la confusione sessuale dovrebbe essere applicata su superfici ampie. Va comunque detto che l’andamento stagionale non è stato particolarmente favorevole a G. molesta. ■ Pag. 43 • Lineaverde Nov/Dic 2013


> FIERE <

IPM Essen, torna la fiera leader del florovivaismo Torna dal 28 al 31 gennaio 2014 la fiera più importante del settore florovivaistico internazionale, che quest’anno conta su un’offerta molto variegata grazie anche a una sempre maggiore presenza internazionale. di Claudia Perolari Redazione al 28 al 31 gennaio 2014 più di

D

1.500 espositori, tra cui i più rino-

mati leader del mercato provenienti da 45 nazioni, presenteranno i loro prodotti e servizi alla IPM Essen, la principale fiera internazionale del giardinaggio. Ad attendere i visitatori specializzati i principali comparti di Piante,

Tecnica, Floricoltura e allestimenti oltre a un ricco programma di eventi collaterali doc. In ogni edizione cresce la partecipazione internazionale, a conferma dell’importanza di questa fiera per tutto il settore del giardinaggio. Solamente nel comparto Tecnica sono 24 le nazioni che espongono i propri prodotti, dove per la prima volta viene rappresentata l’India. Anche in questa edizione è presente il Guatemala e, dopo una pausa, si registra ancora la partecipazione della Turchia; Taiwan, Ungheria, Polonia, Belgio e Paesi Bassi hanno inoltre in programma di ampliare i propri stand collettivi.

La vetrina delle novità Affermata dal 2008 come appuntamento fisso è la vetrina delle novità nel padiglione 1A, che focalizza le proprie attenzioni su colture nuove e sconosciute. Il giorno prima dell’inaugurazione della fiera, una giuria specializzata eleggerà le migliori novità dei coltivatori internazionali di piante nelle categorie delle piante verdi e fiorite da appartamento, piante primaverili, aiuole e piante da balcone, fiori recisi, piante perenni, arbusti e piante da vaso. Tutte le innovazioni rimarranno esposte per l’intera durata della fiera.

Punto di incontro per le associazioni internazionali Già da tempo la IPM Essen non rappresenta solo la principale piattaforma mercato del settore. La grande varietà di piante presentate, l'elevata inPag. 44 • Lineaverde Nov/Dic 2013

ternazionalità di espositori e visitatori, l’incontro di tutti coloro che partecipano alla valorizzazione del giardinaggio e la consistente percentuale di decisori, fanno della fiera una piattaforma globale della rete. Pertanto, associazioni e organizzazioni internazionali quali EDRA (European DIY-Retail Association), ENA (European Nurserystock Association), AIPH (International Association of Horticultural Producers) e Union Fleurs (International Flower Trade Association) utilizzano in misura sempre maggiore la fiera specializzata come loro punto d’incontro.

Programma collaterale di prima classe Accanto alla sua variegata offerta espositiva, la IPM Essen è conosciuta anche per il suo programma collaterale informativo: nel 2014, il forum internazionale del giardinaggio si dedica all’economia del giardinaggio e alle piante della Turchia. Esperti espongono la situazione economica attuale e forniscono informazioni sulle nuove opportunità del mercato. Le “associazioni verdi”, come da tradizione, invitano nuovamente alla giornata dedicata alla formazione all’insegna del motto “Ich liebe Gru? n– Gru? ne Berufe live erleben“ (Amo il verde – Sperimentare le professioni verdi); gli studenti di scuole a indirizzo generale delle classi 9 e 10 potranno acquisire informazioni sulla professione di giardiniere e fiorista. Tra gli eventi 2014 rientra il concorso


Eurofleurs Junior Championship Worldskills Germany 2013 IPM WETTBEWERBE IPM C O M P E T I T I O N S

PIANTE

OST EAST

TECNICHE SERVICE OFFICE

FIORISTICA

Gartenbauforum Osteuropa International Horticultural Forum on Eastern Europe

Award 2013 GALERIA G

MITTE MIDDLE

ATTREZZATURE

internazionale “Colour your Life

HALLE 1A

Award“, il cui vincitore riceverà il premio dalla Fiera di Essen e dal Blu-

SÜD

menbu? ro Holland (Ufficio Olandese

SOUTH raggiunto i più alti valori da dicembre 2006 (GfK, 9/2013).

dei Fiori). Si cercano arbusti e piante perenni con valore aggiunto significativo: tutte le piante nominate saranno

WEST

presentate su una superficie espositi-

WEST

va comune. Per tre giorni i visitatori specializzati potranno dare la propria

europea o il commercio all'ingrosso e

preferenza e quindi, giovedì 30 sarà

al dettaglio. Fino al giugno 2013, le

reso noto il voto della giuria.

temperature erano ben al di sotto della media annuale degli ultimi cinque

La partecipazione italiana

anni quindi c’è stata proprio una ca-

Più di 100 espositori provengono dal-

renza di merci in genere in pronta

l’Italia, circa 80 di questi nel padiglio-

consegna. Tuttavia, questo non ha im-

ne 6. Come già in occasione della

plicato effetti sui prezzi che solitamen-

scorsa edizione della IPM, la Regione

te si alzano in questi casi. A partire dal

Liguria si presenta con uno stand col-

mese di luglio, il caldo estivo ha por-

lettivo. Per la prima volta l’Associazio-

tato alla pressione sui prezzi ed al loro

ne Nazionale Piante e Fiori d’Italia

deterioramento. I prezzi non hanno

(A.N.P.F.I.) si presenta con produttori

ancora recuperato in misura notevole

di fiori recisi. Inoltre circa 20 esposito-

e la richiesta di piante in autunno non

ri italiani presentano i loro prodotti nei

si è attivata. Tuttavia, nella regione eu-

padiglioni 2, 3 e 8: nel padiglione 2

ro sembra vi sia una ripresa economi-

giovani piante “made in Italy“ e, nei

ca. Secondo esperti dell’economia

padiglioni 3 e 8, aziende produttrici di

l'andamento economico nel 2013

serre e di tecnologia agricola.

scenderà ancora dello 0,3% rispetto all'anno precedente e nella zona euro

2013 un anno eccezionale per il meteo

per il 2014. In particolare in Germania

Un lungo inverno, una primavera

c'è un buon clima in fatto di consumi,

fredda e umida, un'estate molto cal-

i consumatori tedeschi sono ottimisti.

un tasso di crescita del 1% è previsto

da: la situazione meteo ha inciso no-

Dalla previsione economica ciclica di

tevolmente sulla vendita di piante.

Ifo di giugno 2013 ci si aspetta che il

Non è ancora possibile valutare gli ef-

PIL crescerà del 0,6% nel 2013 e del

fetti del deficit delle vendite in Germa-

1,9% nel 2014. Nel mese di agosto e

nia, il più grande mercato di sbocco

settembre 2013 , la tendenza al con-

europeo nel 2013 per la produzione

sumo della popolazione tedesca ha

ENA Reception Il 29 gennaio 2014 per la prima volta ad IPM Essen avrà luogo ENA Reception. A questo proposito, l'Associazione Europea Nurserystock (ENA) e Bund deutscher Baumschulen (BdB "Federation of German Vivaio") stanno invitando tutti i rappresentanti del settore in Europa, allo stand di BdB nel padiglione 11. Il vivaismo è uno dei comparti espositivi più importanti a IPM Essen sin dal primo evento che risale al 1983. L’evento metterà in evidenza l'importanza internazionale di questa fiera. Come portavoce dell'industria vivaistica europea, Maurizio Lapponi, presidente di ENA, l’associazione si dichiara molto lieta di fornire un segno visibile della vicinanza; grazie alla legislazione europea, ENA sta diventando sempre più importante per il settore. Helmut Selders, presidente della BdB, è convinto che ci sia bisogno di una voce forte politica in Europa e il fatto che ENA mostrerà i suoi colori tra la famiglia vivaio europeo riunito rafforzerà l'ancoraggio dell'associazione nel singolo membro . paesi. Vogliamo avere il fatto che BdB ospiterà con il suo stand inteso come un segno particolare che appartiene insieme ai colleghi europei . " ■ Pag. 45 • Lineaverde Nov/Dic 2013


> EVENTI <

Concluso Green Lab 2013, scuola di green urbanism Convegni, seminari, workshop sul green urbanism: si è tenuto dal 7 al 10 novembre 2013 presso "La Brilla" loc. Molinaccio Massarosa (LU), un'ottimo approfondimento focus, per tutti gli operatori del green urbanism. In concomitanza si è svolto l'Incoming "Il giardino della Toscana in Europa". A cura della redazione

l percorso per arrivare al green lab

I

edizione 2013 ha visto prima la tap-

pa bolognese con i laboratori Smart Green, tenuti presso la rassegna Smart city Exibition, a cui hanno partecipato alcuni dei docenti della scuola ma soprattutto ha visto la partecipazione di oltre 150 “curiosi” che, durante i 3 giorni della manifestazione bolognese, si sono fermati ad ascoltare le relazioni tenute da Marco De Vecchi, Maria Eva Giorgioni, Luca Marchiol, Stefano Mengoli, Giorgio Boldini, Paolo Tognocchi, e i commenti dei moderatori Gianluca Burchi e Marco Carmazzi.

Formula vincente Un interesse verso il green urbanism poi confermato con l’appuntamento lucchese di Massarosa del 7-10 novembre, che ha visto messi assieme la scuola lab di green urbanism (green lab) e l’incoming tra operatori florovivaistici toscani e buyer provenienti dalla Germania, Croazia, Slovenia, Cechia e Slovacchia, intitolato “Il Giardino di Toscana”, in un’ideale congiuntura culturale tra chi progetta e chi commercializza e produce. Articolato su 3 giorni, alla Pag. 46 • Lineaverde Nov/Dic 2013

scuola laboratorio green lab 2013 si sono succeduti 16 relatori con espe-

ta completato anche dalla creazione di un momento partecipativo, facen-

rienze e un “vissuto” professionale e scientifico estremamente diversificato, affiancando temi collegati alla programmazioni comunitaria sui bandi a quelli di come progettare un eco quartiere, sull’utilizzo energetico del verde urbano, sulla certificazione dei prodotti vegetali, all’uso consigliato di specie botaniche per rigenerare le aree prative della città , per disinquinare il suolo o addirittura per ventilare ed attenuare afa e global warming locale. Nei due giorni dedicati alle lezioni, gli “studenti” giunti a Massarosa ed ospitati all’interno delle strutture del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, partner dell’iniziativa, hanno potuto così confrontarsi con un ricco programma di lezioni, e a partecipare all’attività di progettazione di una strada-parco in collaborazione con l’ufficio lavori pubblici del comune ospitante la manifestazione (Massarosa). Una possibilità, quella di confrontarsi dal vivo con i problemi di gestione del territorio, che è sta-

do confrontare il team di progettazione con la cittadinanza in un riunione pubblica: più di 50 persone hanno partecipato alla riunione pubblica organizzata dagli uffici comunali e denominata (non a caso) contaminazione urbana, e che la serata abbia avuto un riscontro più che positivo trova riscontro nel consenso espresso dalla popolazione, prodigo nel fornire dettagli e suggerimenti per completare il progetto dell’infrastruttura urbana dai forti connotati green. Il progetto è stato così completato nei sui aspetti preliminari, e l’amministrazione comunale ha oggi uno strumento con definito percorso e linee guida per lo sviluppo della progettazione.

L’incoming per operatori florovivaistici La formula green lab si è intersecata con l’incoming per operatori florovivaistici, che è alla sua settima edizione e che è stato realizzato grazie alla collaborazione tra Lucca Promos e il Consorzio Toscana Produce, che quest’anno ha voluto abbinare un momento culturale, collegato a diffondere l’uso consapevole delle piante per rigenerare l’ambiente urbano, con un momento di scambio commerciale tra operatori del settore toscani e


florovivaisti provenienti da nazioni

operatori, introducendo altresì azioni

bontà.com, e che hanno fatto da de-

dotate di una forte tradizione florovi-

di comarketing (come ad esempio

gna cornice al completamento dei la-

vaistica e di realizzazione di giardini:

l’offerta camion “piante e giardini di

vori e che ha visto, in una giornata

una due giorni ricca di incontri e a cui

toscana”) che hanno riscontrato un

terribile dal punto di vista climatico,

hanno aderito 12 aziende toscane,

reale interesse da parte degli opera-

la partecipazione di un pubblico at-

espressione della floricoltura e del

tori stranieri, e attivato un lavoro di

tento e qualificato, con segnalazione

florovivaismo pistoiese, lucchese-

intermediazione del CTP e dei vivaisti

e scambi di punti di vista sulla gestio-

versiliese e grossetano, e che hanno

partecipanti con gli operatori esteri

ne del verde urbano e su quali piante

proposto agli ospiti un’ampia mostra

convenuti, e che ha fornito un riscon-

consigliare per ammodernare il patri-

di prodotti da visionare, e un giardino

tro diretto di efficacia commerciale ri-

monio vegetale urbano (si citano, ad

catalogo, che resterà visitabile per-

sultante dalla due giorni d’incontri.

esempio, i casi evidenziati della città

manentemente presso i locali del par-

Una manifestazione che unanime-

di Grosseto e di San Giuliano Terme

co, frutto delle linee produttive delle

mente ha riscosso giudizi più che po-

dai relativi uffici tecnici). Una giorna-

aziende che hanno partecipato all’in-

sitivi tra i partecipanti, i relatori e gli

ta conclusiva che ha visto anche la

coming. Come dire, che non solo gli

operatori che sono intervenuti alla

consegna del premio botanico ideato

ospiti stranieri hanno potuto visiona-

manifestazione, e che ha visto anche

e voluto dal consorzio toscana produ-

re il prodotto pianta, ma hanno potu-

momenti di convivialità collegati al

ce, e che è stato assegnato alle

to toccare con mano la qualità del

percorso food and paesage organiz-

dott.sse Diamanti e Giglio, fautori di

prodotto collocato nel sito di destina-

zato con la collaborazione dell’asso-

un’interessante esperienza di promo-

zione ideale, cioè il giardino. Una col-

ciazione Versilia Restaurant e della

zione della progettazione di giardini

laborazione, quella tra Lucca Promos

promotrice Paola Manfredini: non è

per il paesaggio urbano e condotta

e il Consorzio Toscana Produce, che

un caso che i lavori si siano conclusi

nei comuni siciliani di Palermo-Cata-

ha consentito di rinnovare la formula

con l’ideazione di un ricco buffet col-

nia-Caltagirone. Ulteriori info su:

incoming e di suggerire una formula

legato al territorio, sponsorizzato dai

http://osservatorioverdeurbano.blog-

diversa nell’incontro commerciale tra

due portali peperoncino.doc e agri-

spot.it/p/blogpage.html ■

Pag. 47 • Lineaverde Nov/Dic 2013


Fiere In Italia Fieragricola

Verona

6-9 febbraio 2014

www.fieragricola.it

Progetto Fuoco

Verona

19-23 febbraio 2014

www.progettofuoco.it

Florshow

Verona

26-28 febbraio 2014

www.florshow.eu

Landscape Ontario's Congress

Toronto (Canada)

7-9 gennaio 2014

www.locongress.com

Cnb-Midwinterflora

Lisse (Olanda)

7-10 gennaio 2014

www.midwinterflora.nl

Floraholland Winter Fair Aalsmeer (Olanda)

8-9 gennaio 2014

www.floraholland.com

Sival

Angers (Francia)

14-16 gennaio 2014

www.sival-angers.com

Grüne Woche

Berlino (Germania)

17-26 gennaio 2014

www.gruenewoche.com

TPIE

Fort Lauderdale (USA)

22-24 gennaio 2014

www.tpie.org

Christmasworld

Francoforte (Germania)

24-28 gennaio 2014

www.christmasworld.messefrankfurt.com

All’estero

IPM ESSEN

Essen (Germania)

28-31 gennaio 2014

www.ipm-essen.de

Viveralia

Alicante (Spagna)

4-6 febbraio 2014

www.feria-alicante.com

Northwest Flower & Garden Show

Seattle (USA)

5-9 febbraio 2014

www.gardenshow.com

Salon du Vegetal

Angers (Francia)

18-20 febbraio 2014

www.salon-du-vegetal.com

Flora Expo

Chandigarh (India)

20-22 febbraio 2014

www.florshow.eu

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1938 2013 75째 ANNIVERSARIO

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