LineaVerde Ottobre 2013

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INTERVISTA

FITOPATOLOGIA

PAESAGGISMO

Incontro con Gilberto Stanghini premiato al Flormart come florovivaista dell’anno

La Metcalfa Pruinosa, un insetto prolifico e fastidioso ma di non eccessiva dannosità

Marco Pozzoli 40 anni di attività di un paesaggista illustrati in una mostra al Giardino di Boboli a Firenze

Lineaverde ATTUALITÀ

E I NFORMAZIONE

T ECNICA

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Il Flormart è da salvare, ma urge una svolta Ottobre 2013 Anno 38 - N° 6


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> SOMMARIO <

INFORMARE ......................................................................... PAG. 4

Lineaverde Il punto Flormart: realtà e futuro della più importante fiera del settore in Italia .......................................................... PAG. 18 di Renato Ferretti

Fiere Premi Flormart 2013 ............................................................... PAG. 22 di Silvia Vigé

è edita da EPE Edizioni Srl Redazione: Via Spezia, 33 - 20142 Milano Tel. 02.89.50.18.30 - Fax 02.89.50.16.04 E-Mail per richiesta abbonamenti o informazioni: info@linea-verde.net E-Mail per invio comunicati o altro materiale alla redazione: lineaverde@linea-verde.net Sito Web: www.linea-verde.net Direttore responsabile: Massimo Casolaro massimo.casolaro@epesrl.it

Direttore editoriale: Renato Ferretti renatoferretti@tin.it

Eventi Le serate di Vestire il Paesaggio ............................................. PAG. 28 di Silvia Vigé

Intervista - il vivaista Stanghini Gilberto floricoltore dell’anno ................................ PAG. 30 di Silvia Vigé

Hanno collaborato: Giulia Arrigoni, Giorgio Badiali, Ilaria Bonanno, Biagio Guccione, Giulio Lazzerini, Stefano Mengoli, Paolo Merante, Francesco Paolo Nicese, Daniela Romano, Silvia Vigé Comitato tecnico: Giorgio Badiali Francesco Ferrini Franca Gambini Biagio Guccione Laura Schiff Redazione: Claudia Perolari claudia.perolari@epesrl.it

Silvia Vigé

Fitopatologia Metcalfa Pruinosa: insetto prolifico e fastidioso ma di non eccessiva dannosità ............................................. PAG. 36 di Giorgio Badiali

silvia.vige@tiscali.it

Segretaria di redazione: Silvia Mariani silvia.mariani@epesrl.it

Impaginazione: Claudia Bellelli claudia.bellelli@epesrl.it

Architettura del Paesaggio Il giardino contemporaneo di Marco Pozzoli Progetti dal 1972 al 2012 ........................................................ PAG. 40 di Biagio Guccione

Fiere Plantarium 2013 attrae sempre più visitatori stranieri ....... PAG. 44 di Renato Ferretti

Abbonamento annuale Italia: 40 euro da versare su c/c postale n°12059200 intestato a: EPE srl - 20142 Milano Via Spezia, 33 Stampa: Ingraph - Seregno (Mi) Spedizione in abbonamento Postale 45% Art. 1 Comma 1, Legge 46 del 27/2/2004 Filiale di Milano. Iscrizione al registro degli operatori di comunicazione (ROC) n° 3231 del 30/11/2001. Autorizzazione Tribunale di Milano n° 27 del 18/1/1999. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale. Lineaverde è un marchio registrato di proprietà della EPE Edizioni Srl.

Pubblicità EPE - Via Spezia, 33 - 20142 Milano Tel. 02/89.50.18.30 - Fax 02/89.50.16.04 Direttore commerciale: Maurizio Casolaro maurizio.casolaro@epesrl.it

FIERE..................................................................................... PAG. 48

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Lineaverde News OTTOBRE 2013

Giardini

Ampliato l'orto botanico di Padova, il primo giardino botanico universitario al mondo Un nuovo modo di conoscere e fare botanica che abbina la ricerca all’intrattenimento e che ha nell’innovazione il suo dna: è stato presentato il 14 ottobre dal Rettore Giuseppe Zaccaria l’ampliamento dell’Orto Botanico dell’Università di Padova, il primo giardino botanico universitario al mondo. Nato nel 1545 per coltivare e studiare le piante medicinali e per secoli rimasto un modello di riferimento per gli Orti botanici Europei, oggi l’Orto patavino annette all’area storica una nuova superficie di 15 mila mq chiamata Il Giardino della Biodiversità. L’ampliamento dà vita a un percorso fitogeografico dei 5 continenti e a un viaggio attraverso i biomi del pianeta, ossia quelle ampie porzioni di biosfera che riuniscono ecosistemi caratterizzati dalle medesime condizioni ambientali. Il nuovo ampliamento si propone di catturare appassionati e curiosi offrendo loro un’esperienza che sposa la botanica a un alto grado di tecnologia, mentre un più vasto pubblico può trovare nell’Orto un destination place, luogo urbano ricco di spazi espositivi, di intrattenimento e di relazione. L’ampliamento è in fase di attuazione e sarà completato entro l’estate del 2014. ■

Mostre

Incoming di operatori del settore ortoflorovivaistico dai Paesi dell'Unione Europea Lucca Promos S.c.r.l., in collaborazione con Toscana Promozione e il Consorzio Toscana Produce, organizza l'iniziativa promozionale "II Giardino della Toscana in Europa, incoming di operatori del settore ortoflorovivaistico dai Paesi dell'Unione Europea. L'iniziativa, giunta ormai alla sua 70a edizione, si svolgerà dal 7-8 novembre 2013, presso Villa La Brilla, Massarosa (Lu) dove ogni azienda avrà a disposizione uno spazio riservato in cui poter ricevere gli operatori esteri secondo un'agenda di appuntamenti. Inoltre sarà possibile organizzare una piccola esposizione di piante/fiori nello spazio esterno messo a disposizione. La delegazione estera di circa 10 operatori sarà composta da titolari/responsabili acquisti di garden, di piante ornamentali da esterno, in vaso o fiori recisi, provenienti da Austria, Germania, Svizzera. L'incoming verrà organizzato in occasione del Convegno Scuola - Lab "Green Urbanism”, laboratori di ricerca e di progettazione incentrato su tre tematiche: politiche urbane virtuose, caratterizzazione botanica di una città, applicazione in green della modalità smart city. La manifestazione è rivolta a tutta la filiera del settore ortoflorovivaistico toscano. Il programma: il 7 novembre al mattino incontri d'affari bilaterali secondo un'agenda personalizzata di appuntamenti; il pomeriggio presentazione Scuola – Lab “Green Urbanisme". L’8 novembre la mattina incontri d'affari bilaterali secondo un'agenda personalizzata di appuntamenti. Costi di partecipazione: il costo a carico delle aziende partecipanti ammonta a euro 100,00 + Iva e comprende: postazione riservata (tavolo, 4 sedie) dove incontrare gli operatori; spazio espositivo esterno per piccola campionatura; agenda di appuntamenti per gli incontri b2b; assistenza linguistica durante gli incontri; servizio di ristorazione lunch a buffet durante gli incontri d'affari. Per info: carol.lucchesi@lu.camcom.it anna.innocenti@lu.camcom.it www.luccapromos.it info@toscanaproduce.it www.toscanaproduce.it Pag. 4 • Lineaverde Ottobre 2013


Attualità

Riconoscimenti

In agricoltura l’unione fa la forza: nasce in Toscana la prima “Rete di imprese” nel settore rurale

Giorgio Tesi Group scelta come impresa familiare di eccellenza in Italia

Si chiama Rete Qualità Toscana RQT e rappresenta la prima esperienza di aggregazione sotto forma di rete di imprese nel comparto agricolo. RQT – che ha ‘esordito’ ad Expo Rurale a Firenze nello spazio mostra mercato della Cia Toscana - raggruppa ad oggi già 33 imprese, che operano nei diversi segmenti della filiera agroalimentare e nasce con l’obiettivo di promuovere l’aggregazione della filiera agroalimentare per valorizzare le produzioni di qualità regionali. Lo strumento che regola la vita di RQT è il “contratto di rete”. Le imprese partecipanti e aderenti al contratto di rete perseguono l’obiettivo di accrescere la capacità di penetrazione dei prodotti agroalimentari toscani sui mercati nazionali ed internazionali, realizzando alcune attività principali: il rafforzamento delle filiere produttive, sviluppo del sistema delle relazioni commerciali, promozione di partnership tra gli attori delle filiere; la valorizzazione e promozione delle produzioni degli aderenti alla Rete, individuando standard comuni di qualificazione, tracciabilità, certificazione, eventuali marchi comuni dei prodotti; la partecipazione ad eventi e manifestazioni di promozione ed accreditamento di RQT come soggetto di aggregazione imprenditoriale. Info RQT: info@retequalitatoscana.it; tel. 055.2338911 www.retequalitatoscana.it; ■

Unicredit presenta una ricerca dell'Università Bocconi sull'andamento delle aziende familiari italiane e sceglie la Giorgio Tesi Group come modello. "Un'azienda che ha saputo coniugare la continuità familiare con l'innovazione". Così è stata presentata la Giorgio Tesi Group dagli organizzatori del convegno "Le aziende familiari in Italia" organizzato da UniCredit con l'Università Commerciale Luigi Bocconi e l’AIdAF nella magnifica cornice delle nuove Cantine Antinori a Bargino. Alla presenza di un centinaio di imprenditori di medie e grandi aziende di vari settori e di rappresentanti della finanza e delle università, è stato presentato l'Osservatorio sulle Aziende Familiari Italiane a cura della Cattedra AldAF-Alberto Falck di Strategia delle Aziende Familiari dell'Università Bocconi e della Camera di Commercio di Milano. Tre le aziende familiari scelte come casi di eccellenza: i Marchesi Antinori, la Baraclit e la Giorgio Tesi Group. A rappresentare l'azienda vivaistica pistoiese c'era il direttore generale Marco Cappellini mentre per la Marchesi Antinori era presente la Marchesa Albiera Antinori e, per la Baraclit, l'ad Franco Bernardini. La Giorgio Tesi Group esporta in 50 Paesi ed è leader in Europa per produzione di piante ornamentali, dimensioni e superficie coltivata e nelle certificazioni ambientali e di qualità. Ha recentemente acquisito la classe A nella certificazione Mps, ed è l’unica azienda vivaistica a livello europeo ad avere la certificazione Emas, un attestato di grande importanza perché certifica la virtuosità dell’azienda in termini di qualità e rispetto dell’ambiente. I risultati dell'Osservatorio AUB presentato nel convegno dimostrano che le aziende familiari, pur dovendo affrontare un contesto di crisi e di maggiore concorrenza internazionale, nell’ultimo decennio hanno saputo reagire meglio e hanno registrato performance migliori rispetto ad altre classi di aziende, continuando a creare ricchezza e a garantire occupazione (+1,8% nel 2010). Le aziende a conduzione familiare hanno fatto registrare, tra il 2007 e il 2011, una crescita media intorno al +3,3% (+12,5% tra il 2009 e il 2010) e difendono di più l'occupazione (+4,5% nel triennio 2007-2010). ■

Libri

Un giardino botanico maremmano Franco Scaramuzzi ha curato la pubblicazione di un volume nel quale illustra un giardino che ha realizzato ex-novo a Castagneto Carducci, Località Campastrello, raccogliendovi più di 300 specie legnose diverse in un perimetro di 5 ettari. Ciascuna specie è rappresentata da più esemplari raggruppati e uniti ad altre specie, nel rispetto della reciproca compatibilità, elemento essenziale nelle aggregazioni spontanee. Sono state così create fasce arborate, alternate ad ampi prati per poter spaziare con lo sguardo lungo una cornice collinare di boschi sempreverdi che affianca la zona. Il percorso dei viali è tracciato in modo da realizzare scorci che rispecchiano il carattere autentico e la bellezza dei circostanti ambienti maremmani, così da offrire una documentata fonte culturale a chi desidera conoscere meglio la flora locale. Per maggiori informazioni: www.georgofili.info ■ Pag. 5 • Lineaverde Ottobre 2013


Lineaverde News Fiere

A dicembre Paysalia a Lione Dal 3 al 5 dicembre 2013, a Lione, si svolgerà Paysalia, salone internazionale del paesaggismo, giardini e sport, con 350 espositori internazionali provenienti dai diversi comparti e 14.000 visitatori internazionali. Sono attesi all’evento architetti paesaggisti, imprenditori specializzati, direttori di parchi privati e pubblici, responsabili del paesaggio urbano, manutentori del verde privato e pubblico e importanti committenti privati e Pubblica Amministrazione. Importante la presenza di espositori italiani tra i quali: Vannucci Piante, Azienda Vivaistica Europlant, Cavegontero, Claber Spa, Tifone Ambiente Srl, Covili Franco Vivai Piante, Euro 3 Plast Spa, Grin Srl, Zelari Piante, Innocenti e Mangoni Export Srl, Margheriti Piante, Mirage Granito Ceramico Spa, Piante Faro, Tesi Ubaldo & Figli, Ammazzini Piante, Sicilia Verde, Un Mondo In Pietra, Vivaio Frosini Luciano & Figli, Granulati Zandobbio, Bellamoli, Tutor-Geopla. ■

Associazioni

CONAF: Andrea Sisti confermato presidente nazionale Si è insediato il 5 settembre al Ministero della Giustizia il nuovo Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali – che sarà in carica per il quinquennio 2013-2018 – dopo le elezioni dello scorso 2 luglio. Con votazione a scrutinio segreto si è svolta l’elezione del consiglio di presidenza da parte dei quindici consiglieri nazionali: con voto unanime è stato confermato il presidente CONAF Andrea Sisti; conferme anche per la vicepresidente Rosanna Zari ed il segretario Riccardo Pisanti. Verranno successivamente definiti i nuovi coordinatori dei Dipartimenti CONAF fra i consiglieri nazionali. Oltre a Sisti, Zari e Pisanti nelle elezioni del 2 luglio sono stati eletti: Alberto Giuliani, Mattia Busti, Enrico Antignati, Gianni Guizzardi, Graziano Martello, Marcella Cipriani, Sabrina Diamanti, Cosimo Damiano Coretti, Corrado Fenu, Giuliano D’Antonio, Carmela Pecora. Per la sezione B dell’Albo è stata Giuseppina Bisogno. I neo consiglieri sono Cipriani, Diamanti, Fenu e Pecora. ■ Pag. 6 • Lineaverde Ottobre 2013


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Lineaverde News Riconoscimenti

Premi Fabio Rizzi a Gilberto Stanghini e Emilio Trabella Come tutti gli anni al Flormart sono stati assegnati i premi "Fabio Rizzi" a personaggi che si sono contraddistinti per il loro impegno nel comparto del florovivaismo. Scopo dei riconoscimenti è quello di valorizzare figure professionali del florovivaismo, incentivare l'attività associativa e valorizzare le risorse umane nell’ambito di questo settore che, oltre gli aspetti economici, ha evidenti implicazioni culturali e umane. Il premio "Fabio Rizzi" è articolato in due sezioni: il “Floricoltore dell’anno”, riconoscimento che viene assegnato annualmente a un imprenditore del settore florovivaistico che abbia saputo distinguersi al più alto livello professionale, in ambito aziendale, associazionistico, nella promozione e nello sviluppo del settore. La seconda sezione è quella del “Professionista del Verde”, un premio viene assegnato a una figura professionale del settore florovivaistico – non produttrice – che si sia distinta nella innovazione – anche organizzativa, formativa, associativa –, nella divulgazione e nella crescita della cultura florovivaistica: un dirigente, ricercatore, tecnico, divulgatore che operi in termini professionali nel comparto florovivaistico. Un importante riconoscimento che viene assegnato da una giuria composta, oltre che dalla famiglia Rizzi, dai rappresentati delle riviste specializzate del settore (tra cui Lineaverde), affianca dalla segreteria organizzativa di Padovafiere. Floricoltore dell’anno è Gilberto Stanghini (intervista a pag 32). Vivaista di Pistoia che conduce una piccola azienda e ha fatto della sostenibilità ambientale la sua filosofia di produzione. Infatti, ha realizzato il completo ricircolo delle acque, la gestione computerizzata dei fertilizzanti, utilizza tutti i sistemi di lotta integrata. È impegnato, inoltre, con l'Università di Firenze in ricerche sulla capacità di stoccaggio della CO2 da parte delle piante coltivate in vivaio. È stato fra i promotori dell'associazione Vivaisti Pistoiesi, di cui attualmente è vicepresidente. Professionista del Verde è Emilio Trabella. Allievo della scuola di Minoprio è paesaggista ed esperto botanico. Anima di Orticolario, Trabella è presidente della storica Società Ortofloricola Comense e collabora a importanti progetti per la salvaguardia della natura e dell’ambiente. Trabella è un profondo conoscitore dell’architettura del paesaggio e un grande divulgatore della cultura florovivaistica, capace di arrivare al cuore di tutti. ■

Pubblicazioni

Rapporto sullo stato dell'agricoltura 2013

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Pag. 8 • Lineaverde Ottobre 2013

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ll Rapporto INEA sullo stato dell'agricoltura, si conferma come un appuntamento istituzionale di riflessione e approfondimento sulle evoluzioni e trasformazioni del sistema agroalimentare, rimarcando luci ed ombre di un settore che merita indubbiamente sempre più attenzione, in quanto fondamentale per il nostro Made in Italy, patrimonio da tutelare e promuovere. Per maggiori informazioni e per scaricare la versione gratuita in pdf: www.inea.it//rapporto-sullo-stato-dell-agricoltura-2013 ■


P

Fiere

Mostre

Sun 2013 “tiene”

Le mostre di Vestire il Paesaggio a Palazzo di Giano dal 26/10 al 17/11

Hanno centrato l’obiettivo il format e il nuovo assetto mostra del Sun 2013, conclusosi il 9 ottobre a Rimini Fiera. Una sostanziale tenuta dei visitatori con una maggiore qualificazione e anche un lieve incremento numerico (+1,8% sul 2012), oltre 100 delegazioni d’affari estere provenienti da 9 diversi Paesi, 8 padiglioni e 60mila metri quadri occupati. Nella cornice di Sun i numerosi eventi in programma hanno confermato la manifestazione fucina di idee, rete di scambio culturale, prezioso momento di confronto e aggiornamento professionale per tutto l’universo Outdoor, occasione di ampio confronto associativo oltre che appuntamento strettamente sinergico al territorio. www.sungiosun.it ■

Da sabato 26 ottobre a domenica 17 novembre Palazzo di Giaire il io no ospiterà le mostre di "Vestire il Paesaggio 2013", il meeting Vest g sag Pae internazionale dedicato a verde, sostenibilità ambientale e promozione della tradizione florovivaistica del territorio. All'intero ian di G no delle Sale Affrescate, grazie alla collaborazione tra Provincia zzo a l a aP e Comune di Pistoia, sarà predisposta una sintesi degli allestimenti che, a giugno scorso, hanno accompagnato la terza edizione dell'evento. "Vestire il Paesaggio a Palazzo di Giano e i n zio ediz 3 viaggio per immagini ed esperienze nella storia del vivaismo e 201 del paesaggio pistoiesi" è il titolo dell'esposizione, che racco26 17:00 glierà al suo interno sette delle tredici mostre realizzate in occasione della kermesse, con materiale fotografico e bibliografico, proveniente da archivi e biblioteche, e con lavori grafici e progettuali. Le mostre ospitate a Palazzo di Giano propongono, in particolare, un viaggio nel sistema verde e paesaggistico pistoiese, dall'analisi del contesto fluviale e della piana dell'Ombrone, alla rivisitazione grafica dei cataloghi storici delle aziende vivaistiche, dall'analisi dei paesaggi storici e delle loro mutazioni nel tempo, ai successi conquistati dalla Città delle Piante in Europa. La mostra resterà aperta da lunedì a sabato presso le Sale affrescato del Comune di Pistoia, in Piazza del Duomo, dalle 10 alle 13.30 e dalle 15 alle 19; la domenica dalle 10 alle 13.30 e dalle 15 alle 18. ■ Comune di Pistoia

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Lineaverde News Ecosostenibilità

Vivaismo pistoiese sempre più "verde" Piante ornamentali nelle aree pianeggianti di Pistoia: con MPS-ABC, ISO-14001 (o senza alcun marchio) non più del 30% del terreno si può destinare alla produzione in vaso (vasetteria); con EMAS-III, invece, si può arrivare fino al 65%. MPS, ISO, EMAS sono sigle che identificano sistemi per certificare la condotta eco-sostenibile delle aziende, anche vivaistiche. Riduzione del consumo di acqua, di energia, di fitofarmaci e fertilizzanti sono obiettivi comuni ai tre sistemi, che hanno tante altre affinità. Mario Carlesi, presidente di Coldiretti Pistoia evidenzia che “Purtroppo il regolamento urbanistico del Comune di Pistoia privilegia solo EMAS-III. Chiediamo che i tre sistemi di certificazione siano equiparati, permettendo anche alle aziende certificate ISO-14001 e MPS-ABC di poter destinare fino al 65% della superficie alla produzione in vaso. Allo scopo abbiamo sottoposto un protocollo di intesa al Comune di Pistoia”. È la richiesta avanzata nel corso dell'incontro su vivaismo e certificazione ambientale tenutosi a Pistoia, presenti l'assessore all'agricoltura della Provincia di Pistoia, Mauro Mari, e Theo De Groot, general manager della fondazione MPS. “Il sistema MPS - ha dichiarato Theo De Groot - prevede come referenti anche le autorità locali, tenendo conto nella fissazione dei parametri di valutazione delle specifiche realtà. La presenza di un sistema di regole come quelle MPS rappresenta, peraltro, un livello di controllo anche per i governi territoriali”. Quello pistoiese è il più importante polo produttivo europeo di piante ornamentali, ruolo che mantiene nonostante la crisi, grazie all'innovazione continua, che oggigiorno significa piante e processi produttivi 'verdi': risparmio di acqua e minor utilizzo di prodotti fitosanitari e di energia. Garanzia di sano sviluppo territoriale, occupazione e reddito per tutta la provincia. Un quarto delle superficie vivaistica del distretto pistoiese è già certificato o è sulla via della certificazione 'verde' secondo i criteri MPS-ABC, “accogliendo la nostra richiesta - spiega Vincenzo Tropiano, direttore di Coldiretti Pistoia - il Comune di Pistoia stimolerebbe ulteriormente la qualificazione 'verde' delle nostre piante ornamentali”. Sono 27 le aziende che hanno adottato il sistema MPS-ABC, operano su 1300 ettari, un quarto della superficie vivaistica del distretto pistoiese. 21 dei vivai sono arrivati alla certificazione grazie al Piano Integrato di Filiera che si chiama Igan (Italian Green Agri-Net) - Eco-Pot, che significa: rete di aziende agricole 'verdi' e vaso biodegradabile. Un progetto che coinvolge globalmente oltre 60 soggetti, che oltre alla certificazione MPS-ABC, prevede la sperimentazione sul campo di un nuovo vaso ecologico (Eco-Pot) che eliminerebbe il problema dello smaltimento dei vasi di plastica attualmente utilizzati nei vivai. Vaso che si dissolve quando la pianta viene interrata nella sede definitiva, ma molto resistente quando è fuori dal terreno e contiene la pianta in fase di crescita. “Si tratta di un progetto che prevede 3,5 milioni di euro di investimenti globali -spiega Tropiano-. Con questi presupposti, la limitazione produttiva di piante in vaso per le aziende certificate MPS-ABC non è comprensibile ed è deleteria. ■ Fonte: Toscana Tv

Attualità

In aumento le domande per protezione di nuove verità L’Ufficio Comunitario per Novità Vegetali (CPVO) che gestisce il sistema di PBR (privative per novità vegetali) nei 28 Paesi della Comunità Europea, sta registrando un importante aumento delle domande di protezione. L’ufficio centrale di Hyeres, in Francia, riporta che sono state presentate 1.749 domande durante i primi sei mesi del 2013, con un incremento del 19% rispetto allo stesso periodo del 2012. Di queste 810 richieste, la maggior parte, riguardano le piante ornamentali, seguono: 491 per le colture agricole, 337 per le verdure e 111 per le varietà di frutta. Le domande per piante ornamentali sono aumentate del 16% (112 domande). Fonte: Flornews ■ Pag. 10 • Lineaverde Ottobre 2013


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Libri

“Fare verde urbanoâ€? di Stefano Mengoli Il libro è stato presentato a Palazzo Panciatichi dal consigliere Pier Paolo Tognocchi, promotore della legge regionale su vivaismo e verde urbano, e dall’assessore all’urbanistica Anna Marson. Esperienze concrete di costruzione del verde in cittĂ , con esempi pragmatici, dati tecnici, un ricco apparato iconografico, sono al centro delle oltre quattrocento pagine di “Fare verde urbanoâ€? (Il Sole24ore Ediagricole), firmato da Stefano Mengoli, progettista dell’ambiente e del paesaggio. Uno strumento di analisi e di studio del territorio urbano, ma anche di progettazione delle aree verdi, rivolto a studenti e professionisti dell’architettura, paesaggistica e pianificazione urbana, secondo le nuove tendenze del paesaggio, in continuitĂ con il passato e nel segno della contemporaneitĂ e della sostenibilitĂ . La prima parte è dedicata a “Il Verde Urbanoâ€?: il territorio urbano; il tessuto verde della cittĂ ; il sistema del verde urbano; la progettazione del verde in cittĂ . La seconda parte parla de “Gli strumentiâ€?: prontuario tecnico. Il materiale di base: le piante per il verde in cittĂ . La terza parte è dedicata a “La riqualificazione urbanaâ€?: le nuove infrastrutture; l'innovazione. I giardini verticali: la rivegetalizzazione in verticale della cittĂ ; caratterizzazione di un cantiere di giardino verticale. L’obiettivo del libro, come sottolinea Stefano Mengoli, “è favorire la penetrazione degli spazi verdi nel tessuto urbano, nella sua trama storica ed architettonicaâ€?, valorizzando il verde architettonico (muri vegetali, tetti verdi), il verde infrastrutturale (fasce di penetrazione lungo le strade) ed il verde territoriale, regolato da precisi parametri urbanistici. â–

Formazione

UniversitĂ del Bonsai 2014 aperte le iscrizioni L’UniversitĂ del Bonsai ha aperto le iscrizioni ai corsi 2014. Nata dal desiderio di andare ben oltre il semplice nozionismo didattico, la scuola offre un programma completo per amatori e professionisti, dando l’opportunitĂ a chiunque sia interessato, di avvicinarsi alla natura e di scoprire i segreti della filosofia e dell’arte racchiuse in queste piccole piante. Da settembre è possibile iscriversi e ordinare i corsi direttamente on-line in modo semplice e rapido; è sufficiente aggiungere al basket di acquisto il corso di interesse tra quelli disponibili ai link seguenti e seguire la normale procedura guidata di registrazione e ordine. www.crespibonsai.com â–

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Lineaverde News Ricerche

Florovivaismo e garden: il I semestre 2013 secondo Ismea L’accentuarsi della crisi economica sul finire del 2012 con la riscossione di nuovi tributi (IMU) e l’andamento negativo delle vendite natalizie del medesimo anno hanno accentuato la carenza di liquidità che non poteva non ripercuotersi sugli acquisti dei primi mesi del 2013. Il I semestre 2013 si chiude con perdite di fatturato tra il 10% e il 20% che si riducono per le aziende con buoni flussi di spedizione all'estero e si ampliano per le aziende vivaistiche la cui attività è collegata strettamente ai lavori paesaggistici. Inoltre nelle zone dell'Italia centrale dove oltre alla tradizionale clientela vi è anche un rapporto consolidato con la Grande distribuzione organizzata, si stima una contrazione delle vendite in tale semestre del 50% negli ultimi due anni e del 30% per i prezzi medi. Quest'anno marzo, aprile e parzialmente maggio sono stati sempre condizionati da freddo e piogge continue, bloccando di fatto la normale stagionalità proprio nei mesi più importanti. Il fattore climatico ha avuto un ruolo decisamente preminente nell'evoluzione delle vendite ma il perdurare e l'acuirsi della crisi economica hanno abbattuto ulteriormente il desiderio di spendere per l'addobbo degli ambienti interni e esterni. Il primo semestre dell'anno è stato caratterizzato da notevoli difficoltà anche per il canale Garden. Si sono osservate due diverse situazioni: da una parte alcuni Garden hanno avuto difficoltà derivate dai cattivi andamenti del mese di marzo ma in realtà hanno conseguito risultati più o meno simili a quelli dello scorso anno, sia per quanto riguarda la presenza di clientela sia per il livello di spesa media, dall'altra alcuni operatori del settore hanno subito un periodo di incertezza generale dovuta a diversi fattori tra cui il tessuto sociale in cui operano, la mancanza di clientela, minori disponibilità finanziarie e anche mancanza di assortimenti. Per i primi la perdita media del semestre si assesta su un -8%, per gli altri da -9% a -22%. ■

Fiere

Florbusiness partecipa all’IPM di Mosca E’ la prima volta che Florbusiness partecipa a una fiera estera; è stata una prima esperienza, cui sicuramente ne seguiranno altre sui vari mercati esteri. Diversi soci da anni hanno stabilito rapporti commerciali con garden center e grossisti esteri. Come obiettivo infatti Florbusiness si propone sempre di più di rafforzare le esportazioni dei propri prodotti. Un’esperienza positiva quindi, il mercato russo ha già delle grosse potenzialità, nel corso dei prossimi tre anni raddoppierà l’attuale fatturato di prodotti floricoli; questo è quanto è emerso nella conferenza stampa organizzata dai vivaisti Italiani in collaborazione con ICE di Mosca. In conferenza stampa alla presenza di numerosi giornalisti, c’è stata la relazione e presentazione del florovivaismo italiano da parte di Maurizio Lapponi presidente ANVE ed ENA (associazione vivaisti europea) cui è seguita una dettagliata esposizione dell’attuale sistema produttivo italiano da parte di Leonardo Capitanio (Vivai Capitanio). Sono poi intervenute varie aziende florovivaistiche italiane presenti in fiera. Durante l’intervento il presidente di Florbusiness ha invitato giornalisti e operatori russi a partecipare al prossimo open day della floricoltura in Puglia che si svolgerà dal 26 al 28 febbraio 2014. La partecipazione è stata possibile grazie anche alla collaborazione instaurata con l’associazione ANVE. info@florbusiness.it www.florbusiness.it ■ Pag. 12 • Lineaverde Ottobre 2013


Convegni

Costruiamo insieme il futuro degli Orti botanici Si è concluso a Bergamo, venerdì 18 ottobre, il convegno “Costruiamo insieme il futuro degli Orti botanici” con cui la Rete degli Orti botanici della Lombardia ha voluto festeggiare i suoi dieci anni di vita. L’evento si è tenuto all'interno della manifestazione "Bergamo Scienza" e ha visto protagonisti i sette Orti della Rete (di Bergamo, di Bormio, di Brera Milano, di Milano Cascina Rosa e di Toscolano Maderno (Bs), di Pavia e quello di Villa Carlotta a Tremezzo (Co). Ospite d’eccezione è stata Gail Bromley dei Kew Gardens di Londra, i più famosi Orti botanici del mondo, che ha spiegato non solo come le piante rappresentino delle risorse straordinarie nel mondo di oggi, ma anche come gli Orti botanici possano e debbano svolgere un ruolo fondamentale, sempre che sappiano stabilire rapporti col territorio che li circonda e con le comunità che lo abitano. Seguitissima è stata la riflessione proposta dal professore Gianpaolo Azzoni dell'università di Pavia sul tema “Evoluzione culturale degli Orti Botanici: dal museo moderno al museo di relazione”. E grande interesse hanno riscontrato la borsa scambio delle attività educative, il workshop sul fundraising (due fronti su cui gli Orti botanici lombardi sono impegnati da tempo), il world café che ha visto il lancio della proposta di una rete nazionale dell’educazione negli Orti botanici. Sono state oltre sessanta le persone che hanno partecipato ai due giorni del convegno. Erano rappresentati gli Orti botanici di Bergamo, Bormio (So), Cagliari, Camerino, Catania, della Garfagnana, delle Marche ‘Selva di Gallignano’, delle Viotte (Trento), Ferrara, Firenze, Genova, Merano, Messina, Milano Brera, Milano Cascina Rosa, Modena, Oropa (Biella), Padova, Pisa, Sassari, Torino, Toscolano Maderno (Bs), Villa Hanbury di Ventimiglia (Im), Villa Beuca di Cogoleto (Ge), Villa Carlotta di Tremezzo (Co), l’Arboreto di Arco (Tn). Hanno partecipato al convegno anche docenti e studenti universitari, operatori didattici di Orti botanici, giornalisti, architetti, agronomi. ■


Lineaverde News Mostre

Progetto Rgv-Fao: la mostra pomologica di Roma Il 28 settembre si è svolta al Centro di ricerca per la frutticoltura di Roma la 55a edizione della Mostra pomologica della frutta. Accanto all’esposizione dei campioni delle cultivar delle specie frutticole che maturano in questo periodo in Italia, erano presenti numerose accessioni conservate nella collezione del germoplasma delle risorse genetiche delle piante da frutto, che non sono solo mantenute nel Centro, ma anche valutate per il loro potenziale genetico e agronomico. I più importanti vivaisti italiani hanno potato le loro più recenti novità. Il ricco programma della manifestazione ha presentato il database delle accessioni conservate nelle strutture Cra e altre istituzioni italiane nell'ambito del progetto Rgv-Fao. Si tratta di un progetto finanziato dal Mipaaf, finalizzato alla raccolta, valutazione e valorizzazione di ciò che si considera una risorsa imprescindibile del patrimonio agricolo e culturale italiano: le risorse genetiche vegetali. Fonte: Agronotizie ■

Ricerche

Il nuovo rapporto Ipcc conferma il global warming È stato presentato a Stoccolma nel corso di una conferenza stampa internazionale il Sommario per i policymakers del Working Group 1 ('Le basi scientifiche del cambiamento climatico') del V Assessment Report (AR5) dell’Intergovernmental Panel for Climate Change (Ipcc). Il nuovo rapporto conferma le tendenze sui cambiamenti climatici in atto. In particolare l’aumento della temperatura dell’atmosfera e degli oceani, l’incremento del livello del mare e la diminuzione dell’estensione e del volume del ghiaccio terrestre riscontrati sin dal 1950. Per quanto riguarda le temperature atmosferiche, ciascuno degli ultimi tre decenni è stato più caldo dei precedenti e il primo decennio del 21° secolo è stato il più caldo dal 1850. Elemento chiave del rapporto è l’anidride carbonica, principale responsabile del cambiamento in atto tra i gas serra. La concentrazione di biossido di carbonio nell’atmosfera è cresciuta di più del 20% rispetto al 1958 e di circa il 40% dal 1750. Le proiezioni per il futuro, basate su modelli matematici, indicano secondo l’Ippc un’ulteriore crescita della temperatura. Le emissioni di gas serra stanno causando cambiamenti climatici in tutte le aree del pianeta, anche se non in misura uniforme, molti dei quali persisteranno per secoli. Per arginare questo circolo vizioso occorrono urgenti e importanti riduzioni delle emissioni di CO2 e degli altri gas serra. ■ Fonte: CNR

Novità

Quercus caroppoi: scoperto un unicum botanico del Salento L’Associazione Officine Culturali di Carpignano Salentino (LE), con la collaborazione del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’Università del Salento, ha presentato il 19 luglio 2013 l’incontro su: “la quercia elegante (Quercus caroppoi) dalla scoperta alla tutela. Il valore della Biodiversità per la Salvaguardia, per la Valorizzazione e la promozione dell’Ambiente e dell’Identità di un territorio”, alla presenza dello scopritore Oreste Caroppo, Naturalista/Indipendent Researcher. La notizia riguarderebbe la scoperta di una forma intermedia tra la quercia spinosa e il cerro, tanto che la specie viene indicata come Quercus x caroppoi an-

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che perché “numerose sue caratteristiche sono parse intermedie” alle due querce indicate. Tutto ciò è certamente di interesse ed i contenuti dell’incontro sono da condividere soprattutto per l’invito che emerge chiaro, teso a sottolineare l’importanza della biodiversità nonché della sua salvaguardia e della sua valorizzazione, in quanto anche contributo promozionale nei confronti di una più dettagliata identità di un territorio. Del resto è noto come il territorio pugliese contribuisca in modo evidente all’incremento del livello di diversità biologica anche per le specie europee del genere Quercus, le quali sono in esso quasi tutte presenti. Info: www.georgofili.info


Fiere

IPM Essen 2014: la tecnologia è molto richiesta Ancora una volta IPM Essen, la fiera di fama mondiale per l’orticoltura, registra un buon livello di partecipazione di espositori dei leader di mercato, segno che il settore sta guardando al futuro in modo attivo e ottimismo. Soprattutto si può notare una maggiore provenienza dall’Asia meridionale dopo la presenza nella scorsa edizione per la prima volta dell’India; poi Taiwan, Ungheria, Polonia, Belgio e Paesi Bassi. Sempre più internazionale quindi, la 32a IPM Essen si svolgerà presso la Fiera di Essen dal 28 al 31 gennaio 2014, dove sono attesi visitatori professionali da tutto il mondo. Oltre 1.500 espositori presenteranno i loro prodotti e servizi innovativi per quanto riguarda piante, fiori, attrezzature e tecnologie; soprattutto questa ultima sezione risulta molto popolare fra gli espositori. In questa edizione 2014 sarà protagonista, nel padiglione 1°, l’iniziativa futura “Low-energy Greenhouse” ovvero “serre a bassa energia", con abbreviazione in ZINEG, i cui primi risultati e caratteristiche erano già stati presentati alla IPM 2013. L'obiettivo è di mantenere più basso possibile il consumo di energia fossile e le emissioni di biossido di carbonio, utilizzando tecnologie innovative come l'energia solare o l’isolamento termico, che possono consentire un risparmio energetico fino al 90 per cento nel confronto con l'attuale standard di serre di produzione. La Città Verde nel padiglione 1A sarà ancora una volta un punto di attrazione per fioristi provenienti da tutto il mondo, con emozionanti dimostrazioni dal vivo sul palco soprattutto da parte di FDF, Trade Association of German Florists (Associazione del commercio del tedesco Fioristi), i campioni tra i fioristi, che mostreranno le nuove tendenze per la primavera. ■


Lineaverde News Fiere

FloraHolland di Aalsmeer più grande che mai Da mercoledì 6 a venerdì 8 novembre l'asta dei fiori FloraHolland ospita la FloraHolland Trade Fair di Aalsmeer. Per tre giorni, questo salone internazionale diventa il luogo di incontro per i commercianti e produttori di piante ornamentali e fiori. Più di 650 produttori e 50 allevatori provenienti, e non, dai Paesi Bassi presentano i loro prodotti e tecnologie agli esportatori, grossisti e ai loro clienti. Una espansione della superficie di circa di 5.000 mq permette a questa importante fiera di avere vantare la partecipazione dei principali coltivatori internazionali di fiori e piante; quindi da questa edizione ci aspettiamo una panoramica più ampia e completa di fiori, piante, nuovi prodotti. Dal punto di vista internazionale, questo ha reso la FloraHolland ancora più attraente e accessibile per un pubblico più vasto, una vera fonte di ispirazione per tutti gli attori della filiera. Nel corso della fiera si svolgerà “De Glazen Tulp 2014” il concorso (letteralmente “tulipani di vetro”) per coltivatori e allevatori, in cui verranno votate e scelte le nuove cultivar tra le centinaia presenti. La fiera sarà aperta il mercoledì dalle 9.00 alle 18.00, il giovedì dalle 9.00 alle 17.00, il venerdì dalle 9.00 alle 14.00. L'ingresso è gratuito per i professionisti del settore. Per ulteriori informazioni riguardanti la Fiera FloraHolland in Aalsmeer: www.floraholland.com ■

Mostre

Fiori e profumi sul Lago Maggiore nel cuore dell’inverno Il 30 novembre e il 1° dicembre torna, dopo tre anni di assenza, la mostra della camelia invernale di Verbania Pallanza, presso Villa Giulia. La kermesse, giunta alla sua decima edizione, è organizzata dal Consorzio Fiori Tipici del Lago Maggiore, unico ente in Europa specializzato nella coltivazione di acidofile con un centinaio di aziende associate, in collaborazione con il Comune di Verbania, il patrocinio della Società Italiana della Camelia ed il supporto di Camera di Commercio del Verbano Cusio Ossola, Verbania Garden Club, VCO Formazione, Acqua di Stresa. A Villa Giulia si potranno ammirare un centinaio di esemplari di camelie della specie sasanqua, hiemalis e vernalis disposti in coreografici allestimenti floreali a cura del flower designer Elio Savioli. In primo piano le camelie profumate come la Camellia Fragrant Pink, la Camellia Kingyo-Tsubaki e la Camellia Apple Blossom. Si potranno avere informazioni e consigli sulla loro coltivazione direttamente dai floricoltori e acquistare esemplari di camelie provenienti dai maggiori vivai del Lago Maggiore come la Camellia Yuletide che con il suo rosso acceso costituisce un’ideale proposta di regalo per il prossimo Natale grazie alla sua fioritura costante tutto l’inverno con un picco durante il periodo delle feste. Da non perdere la possibilità di acquistare profumi e cosmetici alla camelia. Sabato e domenica sono previste visite guidate ad alcune aziende floricole. Uno spazio dell’esposizione di Verbania sarà dedicato ad un’eccellenza del territorio: le erbe officinali. Ospite d’onore il Consorzio Erba Bona, coltivatori di erbe officinali delle vallate di tutta la provincia di Verbania (in prevalenza donne) che hanno avuto il merito di recuperare terreni abbandonati per dedicarsi ad una attività agricola tradizionale del luogo, sin dai tempi antichi. www.lagomaggiorefiori.it ■

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Una foglia non è sempre una foglia... una foglia è un orizzonte verde per le nostre esplorazioni... è libertà di sentirsi sereni dopo una giornata stressante... è un alito di purezza da avvicinare... è un segno del tempo che muta con le stagioni... è protezione dai rumori... è complemento indispensabile alla privacy della casa... è un aquilone che vola lontano, ovunque possa alzarsi la nostra fantasia... è un modo colorato per dirvi che da noi le foglie sono tante... foglie grandi o piccole, verdi o multicolori, in vaso o a pieno campo, comunque latifoglie! TECNOVIVAI, ai vertici qualitativi e produttivi delle latifoglie, con una superficie a vivaio di oltre 100 ettari per una produzione di 20.000 alberi in contenitore e oltre 150.000 a pieno campo, esportati in tutta Europa.

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Lineaverde News Fiere

“Go Green” con il Salon du Végétal Attesi 15.000 visitatori francesi e non, al 29° Salon du Végétal, che si svolgerà dal 18 al 20 febbraio 2014 a Angers in Francia, con il tema forte “Go Green”. Importante evento per i professionisti di fiori e piante (coltivatori, paesaggisti, dirigenti di parchi, giardini e di garden center, fioristi o manager provenienti dal settore dei supermercati, fornitori), il Salon du Végétal mette a disposizione tre giorni di tempo per scoprire una scelta varia e soprattutto unica in Francia: giovani piante, sementi e piantine, alberi, arbusti, piante in vaso, piante per aiuole, fiori recisi, piante da appartamento, perenni, bulbi, e naturalmente tutti i prodotti legati alla coltivazione (substrati, vasi, serre, ecc.). Dopo il tema del 2013 “Cerchiamo di essere audaci”, il nuovo per il 2014 “Go green” è un messaggio che incoraggia l'intero settore dei fiori e delle piante a fare parte dell’universo verde: l’ecocompatibilità quindi in primo piano, messaggio diretto a tutti i protagonisti del settore, dai paesaggisti ai garden center fino ai clienti finali. Molto di impatto l’immagine del manifesto della fiera, con un quadro bicolore rosso e verde, studiato per essere di facile lettura con uno slogan breve ma efficace. www.salon-du-vegetal.com ■

Normative

PAC 2014-2020 per un'agricoltura più equa e più verde Accordo raggiunto sulla riforma della politica agricola dell'UE a partire dal 2014: sostegno all'agricoltura sostenibile, più aiuti ai nuovi agricoltori e distribuzione più uniforme dei finanziamenti fra i paesi UE. A seguito dell'accordo raggiunto, alcune regole cambieranno da gennaio 2014. Per esempio, per ottenere un sostegno al reddito, gli agricoltori dovranno adottare pratiche sostenibili per promuovere la qualità del suolo, favorire la biodiversità, diversificare le colture e mantenere pascoli sani. Inoltre, con la riforma la distribuzione dei fondi sarà più equa: entro il 2019 nessun paese membro dovrebbe ricevere meno del 75% della media UE. I leader politici hanno approvato anche modifiche per aiutare i giovani agricoltori. Attualmente, il 30% dei 12 milioni di agricoltori ha più di 65 anni, mentre solo il 6% ne ha meno di 35. Per i primi cinque anni di attività i nuovi agricoltori riceveranno il 25% in più rispetto agli aiuti esistenti. Le nuove regole andranno a rafforzare la posizione di negoziazione degli agricoltori in determinati settori: le organizzazioni di categoria potranno infatti concludere accordi di vendita per loro conto. La riforma entrerà in vigore a gennaio 2014. Gli ultimi punti saranno definiti nel corso dei negoziati sul bilancio UE 2014-2020. ■

Ecosostenibilità

Nell'orologio delle aste Floraholland indicati gli acquisti sostenibili A partire dal 13 agosto il famoso "orologio" delle aste olandesi Floraholland riporterà l'indicazione dei lotti coltivati in forma sostenibile. Obiettivo è quello di informare gli acquirenti circa il significato di MPS e FFP e le diverse tipologie di certificazione. Utilizzando queste informazioni acquirenti possono facilmente sapere quali prodotti sono coltivati in modo sostenibile e fare la scelta consapevole di acquistare fiori e piante sostenibili. Ciò è stato reso possibile anche grazie alla fusione dei due marchi di certificazione MPS e FFP. ■ Pag. 18 • Lineaverde Ottobre 2013



> IL PUNTO <

Flormart: realtà e futuro della più importante fiera del settore in Italia Il Flormart, che si è tenuto a Padova dall’11 al 13 settembre, giunto alla sua 64a edizione, ha ancora tra le sue potenzialità quella di avere la capacità di rappresentare le eccellenze del settore, un network ampiamente rappresentativo della capacità imprenditoriale italiana, atto a coniugare le proposte commerciali degli espositori con le esigenze di innovazione attese dal mercato. di Renato Ferretti renato.ferretti@tin.it

Dottore agronomo e dirigente della Provincia di Pistoia

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l Flormart è l'evento fieristico più importante d'Italia per il settore florovivaistico e non possiamo mettere la testa sotto la sabbia e far finta di non vedere la realtà. Lo diciamo partendo dalla convinzione che questa fiera costituisca un immenso patrimonio di tutto il settore. E' vero i tempi sono cambiati rispetto alle edizioni del secolo scorso, ormai non si va più alle fiere per vedere cosa offre di nuovo il mercato perchè l'informazione è quotidiana ed immediata con

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i vari canali oggi disponibili. Non si va neanche per vendere o programmare le vendite per la stagione successiva perchè si compra quando si è sicuri di vendere e non si fa più magazzino. Ma è altrettanto vero che le fiere sono ancora un essenziale momento d'incontro fra gli operatori ed anche l'occasione per far sentire l'importanza e la reale presenza del settore ai media ed alle istituzioni. Siamo insomma convinti che la fiera, ed in questo caso il Flormart, costituisca


un irrinunciabile punto di riferimento per tutti gli operatori. Detto questo non possiamo non vedere che ormai da tre anni questa manifestazione abbia imboccato una china discendente particolarmente preoccupante, specie nell'ultima edizione. Noi lo avevamo già detto due anni fa e di nuovo lo scorso anno, che la Fiera non può assistere a questa involuzione senza fare tutto quello che è necessario e possibile, “in un momento difficile per la nostra economia e per il comparto florovivaistico in particolare” come spiega Paolo Coin AD di PadovaFiere nella lettera aperta agli operatori del settore che riportiamo in coda a questo articolo. E se è vero che “il Flormart resta comunque la manifestazione di riferimento unica in Italia per questo settore“ è altrettanto vero che non possiamo continuare a far finta di niente e a pensare che sia colpa soltanto della crisi economica che ormai sta investendo in modo deciso il florovivaismo. Bisogna quindi ripartire dai dati di fatto positivi - non di questa edizione - e aprire un nuovo e necessario corso della manifestazione. Allora bisogna ripartire dalle 500 realtà produttive che hanno deciso di investire, ancora una volta, nel Flormart, nella speranza di contribuire alla ripresa del comparto insieme ai 21.000 operatori che lo hanno visitato nelle tre giornate. Ripartire dalle positive attività nei confronti degli operatori esteri, che anche quest’anno - grazie alla proficua collaborazione con l’ICE di Roma, Agenzia per la promozione all’estero, attraverso le proprie sedi di Russia, Polonia, Emirati Arabi, Azerbaijan, Belgio, Francia, Germania e Regno Unito - e delle Camere di Commercio italiane di Brasile, Turchia, Spagna, Svizzera, sono intervenute a Flormart con la presenza di oltre 80 buyers, competenti nella commercializzazione di piante ornamentali, di fogliame

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> IL PUNTO <

verde da decorazione, di macchine ed attrezzature per la filiera del verde pubblico e privato, nonché di articoli per fioristi. Nell’arco delle tre giornate espositive sono stati richiesti oltre 2.500 incontri di natura commerciale tra gli espositori di Flormart ed i buyers esteri invitati, che hanno potuto conoscere la migliore produzione florovivaistica italiana e commissionare una vasta gamma di articoli per il mondo della produzione e distribuzione del prodotto “verde”. Flormart ha ancora la capacità di rappresentare le eccellenze del settore, un network ampiamente rappresentativo della capacità imprenditoriale italiana, atto a coniugare le proposte commerciali degli espositori con le esigenze di innovazione attese dal mercato. Pag. 22 • Lineaverde Ottobre 2013

Ma la fiera non può più limitarsi a vendere gli spazi ed i servizi agli espositori ed ai visitatori deve fare qualcosa di più per essere il reale punto di riferimento economico e politico del settore: occorre un deciso e convinto coinvolgimento di tutte le categorie interessate con le loro organizzazioni nazionali, dai produttori, ai commercianti, ai costruttori e manutentori di aree verdi, ai tecnici ed agli interlocutori politici. A questi ultimi bisogna far capire che in quest'occasione si fa il punto della situazione e delle esigenze del settore e non solo che ci vengono, raramente, per consegnare un premio o introdurre un convegno. Quindi tutti insieme occorre mettere a punto un piano di rilancio che veda nelle rappresentanze delle categorie gli attori centrali attra-

verso un comitato tecnico della manifestazione. La fiera deve investire di più nella ricerca e nella valorizzazione delle innovazioni coinvolgendo attivamente anche le strutture di ricerca e sperimentazione che operano nel settore in modo da dare nuova linfa ai premi Oroflor e Flormagazine. Bisogna fare un lavoro di stimolo che deve iniziare subito con azioni di comunicazione ma anche di animazione sul territorio in modo da chiamare tutti a presentare le novità con una revisione delle possibilità di partecipazione alla fiera che non debbono essere legate soltanto all'acquisizione di uno spazio. Altrettanto è necessario rinnovare l'immagine della fiera dando annualmente un tema su cui centrare l'attenzione di tutti ed a cui legare la progettazione degli spazi evitando di rivedere le tristi situazioni degli ultimi due anni con spazi vuoti e corridoi dispersivi, ci vuole una reale progettazione della fiera oltre gli spazi venduti con luoghi comuni dove presentare la vetrina delle novità mettendo tutte quelle che partecipano e non solo quelle premiate. Darei anche maggiore solennità alla premiazione inserendola in una vera e propria cerimonia inaugurale la sera precedente alla tre giorni. Insomma alle 19,00 del mercoledì farei l'inaugurazione ufficiale con la premiazione e riporterei i tre giorni dal giovedì al sabato periodo che mi sembra più consono alle abitudini italiane. Nello sforzo d'internazionalizzazione della manifestazione cercherei di avere anche interlocutori Istituzionali Europei per affrontare i problemi del settore basti pensare alle questioni fitosanitarie o agli accordi bilaterali che però troppo spesso penalizzano i nostri operatori per scarsa capacità di farsi vedere. Insomma noi siamo convinti che può esistere un futuro per il Flormart se riesce ad essere moderno rappresentante del settore florovivaistico. ■


Lettera aperta al settore di Paolo Coin, AD di PadovaFiere Premetto che se il compito di un organizzatore di eventi è quello di magnificare e “tirare a lucido” anche le cose meno positive, questo sia un caso diverso perché nei momenti difficili bisogna essere seri e perché Flormart merita una riflessione attenta. Personalmente in vent’anni di PadovaFiere ho conosciuto numerosissime imprese e tante segreterie organizzative che oggi, anche se dotate di grande esperienza, si trovano in difficoltà nell’affrontare una crisi nella quale è difficile tenere la barra al centro e le promesse (anche di partecipare) sono purtroppo molto meno attendibili perché il contesto obbliga a navigare a vista e a prendere decisioni d’impulso. Chiarito uno dei ruoli di PadovaFiere, entro nel merito di questo 2013 e di un futuro, che deve rapportarsi con un passato ingombrante. Se confrontata con il suo glorioso passato di fiera bella, generosa e prosperosa quella che è andata in scena è sicuramente lo specchio dei tempi e non il frutto della volontà miope di PadovaFiere. E’ una evoluzione più essenziale e business di cui certamente non hanno usufruito coloro che hanno deciso di non partecipare. Alcuni di questi hanno fatto la non elegantissima scelta di chiamarsi fuori promuovendo urbi et orbi la loro assenza (in una logica piuttosto sabotatoria) e salvo poi essere presenti nei corridoi del primo giorno di mostra sottolineando con la presenza la loro assenza... il gioco di parole è voluto ed aiuta a comprendere quanto a volte non sia facile per chi organizza prendere le decisioni corrette in nome e per conto non solo di una fiera ma anche di un settore. Liquidiamo il risultato stabilendo che la colpa è degli assenti? Non sarebbe serio e non lo farò per cui veniamo a noi e alle nostre responsabilità. Se abbiamo una colpa certa è quella di non essere riusciti a far sì che il settore si “affezionasse” a noi o percepisse gli impegni anche collaterali assunti e le partnership messe in atto a sostegno del comparto. O peggio le percepisse negativamente. Chi organizza un evento in Italia di questi tempi si assume certamente l'onere di perderci dei soldi (ma ci sta, perché crediamo che il nostro lavoro abbia un futuro e perché storicamente questo settore ci ha dato molto) e anche se non ci sarà stata la moquette dappertutto, ad esempio, abbiamo fatto quasi due mesi di Radio Rai convinti che lanciare messaggi al pubblico conti più delle corsie di moquette che sono un “taglio” comune a tutti i quartieri fieristici. Quello che posso dire è che le fiere, togli la Germania e poche eccezioni che confermano la regola, sono tutte in grande difficoltà e Flormart, se si pensa ad eventi che dovrebbero rappresentare settori strategici per il rilancio, che sono ridotti a poche migliaia di metri quadrati, è co-

munque una base sulla quale ricostruire qualcosa di importante. Conosco, e in parte condivido, anche nel dettaglio quelli che sono gli errori che vengono contestati all’edizione appena conclusa ma credo sia fondamentale riavviare un dialogo con il settore e per questo vi anticipo e mi impegno a sviluppare i seguenti punti. Una politica tariffaria realmente rispondente alla difficoltà del momento, Flormart e questo settore non possono permettersi una manifestazione che non sia realmente rappresentativa. A brevissimo termine chiederemo di poter incontrare tutte le aziende più rappresentative, quelle che vengono e quelle che hanno rinunciato quest’anno, per costruire un prodotto che sia realmente rispondente alle esigenze del settore e nel quale sia possibile la più ampia identificazione. Dialogheremo con le realtà piccole e medie per far si che possano ottimizzare al meglio la partecipazione alla Fiera, proponendo loro di sviluppare anche “forme aggregative”, un neo di questo settore. Continuiamo il lavoro sull’Estero, che in questa edizione ha contribuito a creare e implementare relazioni commerciali particolarmente significative, rimanendo uno degli elementi sul quale spingere ulteriormente in futuro. Un ragionamento a 360° non solo su Flormart ma anche su altri eventi, di cui siamo stati magari incompresi protagonisti, o sul ruolo e sulle opportunità legate ai Consorzi e ai progetti. Essere trasparenti e disponibili al dialogo. E per favorirlo creiamo una casella e-mail parliamodiflormart@padovafiere.it dove potete inviarci critiche, suggerimenti e richieste che ci aiutino a fare le cose giuste e a migliorare la manifestazione. Permettetemi un’ultima divagazione. Aleggia il fantasma del “Grande Flormart” che fino al 1994 stava tutto in un quartiere costruito negli anni '20 che non metteva insieme 13.000 mq, comunque meno di quelli netti (quindi "buchi" esclusi) della criticata edizione 2013. Gli anni di vera gloria dimensionale iniziano nel 2002 con i nuovi Padiglioni a regime e declinano rapidamente con la crisi che attanaglia l’economia mondiale a partire dal 2008. Che assieme alle condizioni meteorologiche di questa stagione primaverile non ci ha certamente facilitato il lavoro. La crisi dovrà finire, anche se le cose non potranno tornare come prima se non fra parecchi anni, e forse per cominciare a cambiare bisogna smettere di guardarsi indietro rimpiangendo il tempo in cui tutto era molto più bello, raggiungibile e purtroppo anche più facile. Paolo Coin AD di PadovaFiere

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> FIERE <

Premi Flormart 2013 di Silvia Vigé silvia.vige@epesrl.it

Dottore agronomo

Nonostante la defezione di alcune aziende anche quest’anno diverse ditte hanno presentato molte novità a cui sono stati assegnati i prestigiosi premi del Flormart: “Oroflor” e “Flor Magazine”. iverse le novità che sono state presentate nell’edizione 2013 del Flormart da diverse aziende sia italiane che estere segno che anche in un clima un po’ sottotono del mercato florovivaistico non manca la volontà di promuovere cose nuove da aperte dei vari operatori del settore che così si sono aggiudicati a vario titolo i prestigiosi premi di “Oroflor” e “Flor Magazine”. Tra i vincitori di “Oroflor”, che promuove i prodotti innovativi o signi-

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ficativi per il florovivaismo professionale, con una giuria internazionale composta da giornalisti di diverse riviste del settore e giornalisti della stampa estera ha visto per la sezione prodotto vegetale innovativo o significativo per il florovivaismo professionale di recente introduzione sul mercato il Coreopsis ‘Highland’ della ditta Planta (www.planta.it) una nuova varietà con portamento compatto dalla prolungata fioritura eccezionalmen-


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te precoce, ricca di colore, resistente alle temperature e disponibile nei colori giallo-oro, rosso-bronzo e vaniglia (foto 1). Sempre la ditta Planta è stata menzionata inoltre per la serie “Cool Wave” una collezione di viole ricadenti, molto resistenti sia alle basse che alle alte temperature, piante vigorose di viole che iniziano a fiorire in autunno e continuano fino all’estate (foto 2). Nella stessa sezione è stata menzionata anche la Nandina domestica ‘Obsessed’ dei Vivai Nord (www.vivainord.it) quale nuova varietà di nandina con portamento ridotto e compatto, dal fogliame con nuova vegetazione di un color rosso brillante. Gradevole per i piccoli giardini in posizioni ombreggiate (foto 3). 4

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Per la sezione che riguarda invece il prodotto innovativo o significativo per la creazione e manutenzione degli spazi verdi e dei giardini di recente introduzione sul mercato il premio è stato assegnato all’escavatrice idraulica a cingolo “ATracyion” della ditta Garbin (www.garbin.it). La macchina raggiunge i 60cm di profondità con una larghezza di 16cm ad una velocità di 60 metri l’ora. Con i suoi 70cm di larghezza passa da qualunque parte (foto 4). Segnalati inoltre il prato “Ecorotolo” della ditta Crema Green (www.crema green.it) quale tappeto erboso in rotoli (certificato CSI) ottenuto mediante tecniche di produzione integrale per un maggiore rispetto dell’ambiente e il Berberis x me5

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dia ‘Dual Jewl’ dei Vivai Nord arbusto sempreverde con foglia brillante che, assume in autunno una colorazione rosso bronzata, portamento contenuto, rappresenta alternativa originale e molto interessante per realizzazioni paesaggistiche (foto 5 e 6). Il premio “Flor Magazine” che promuove, offrendo visibilità nelle riviste specializzate non professionali e di opinione, i prodotti innovativi e interessanti per il giardinaggio e l’orticoltura amatoriale è stato assegnato al pomodoro da balcone ‘Cuoricino’ della ditta Planta (www.planta.it) perché particolarmente indicato per piccoli orti domestici anche su terrazzi, per la compattezza della pianta, apprezza-

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to per l’effetto decorativo e la facilità di coltivazione particolare. Il frutto, da cui prende il nome, se tagliato in metà mantiene la figura del “cuore” al suo centro (foto 7). Premiati anche l’Agapanthus ‘Golden Drop’ dei Vivai Nord, per la compattezza e l’aspetto ornamentale della pianta unica nel suo genere per le foglie variegate giallo-verde e fiore blu-lilla chiaro, che fiorisce da luglio ad agosto, e la rosa ‘Our last Summer’ della linea “Plant’n’Relax” del vivaio danese Roses Forever ApS (www.roses-forever.com) per la facilità di coltivazione, la resistenza a stress e malattie, nonché la bellezza della pianta dai fiori rosa che raggiunge i 150-200cm di altezza (foto 8 e 9). Hanno ricevuto una menzione par-

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ticolare dalla giuria del “Flor Magazine”: le “Clayette” della ditta Vigo (www.vigogerolamosrl.it), simpatici cestini con piante aromatiche ed erbe profumate studiati per cucinare pesce, carne e grill ma anche profumati e colorati con le lavande, tutti in vaso da 9cm, e la rosa rampicante ‘Eyeconic Meipouzmoi’ di Meilland (www.rosaie-piante-meilland.it) rosa dai “fiori di ibisco” con fioritura precoce che dalla primavera si copre di fiori giallo intenso con un tocco di rosso vermiglio al centro. Se coltivata in vaso raggiunge l'altezza di 50/60 cm mentre se coltivata in piena terra raggiunge i 120 cm (foto 10 e 11). Altra segnalazione è stata data a Clocketto della ditta Florpagano (www.florpagano.com) un cash-pot con orologio digitale incorporato dotato di riserva idrica, disponibile nei colori giallo, rosso, verde e lilla e venduto con diverse piante da appartamento abbinate (foto 12). Da evidenziare anche la Genziana ‘Royal stripes’ della linea “Rogky Diamond” dei danesi Naeldebakken dai colori bianco-viola veramente unici nel suo genere (foto 13) (www.naeldebakken.dk). ■

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> EVENTI <

Le serate di Vestire il Paesaggio Se le giornate di Vestire il Paesaggio sono state davvero intense e piene di spunti di riflessione non meno lo sono state le sue serate organizzate nei tre giorni della kermesse in cornici davvero uniche. di Silvia Vigé silvia.vige@libero.it

Agronomo, redazione

e le giornate di Vestire il Paesaggio sono state davvero intense e piene di spunti di riflessione non meno lo sono state le sue serate organizzate nei tre giorni della kermesse in cornici davvero uniche. La prima serata, in occasione della consegna del Premio Tosi, siamo stati accolti dal professor Ivano Paci, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, nella loro sede presso il favoloso Palazzo De' Rossi i cui lavori di ristrutturazione sono recentemente finiti. Il palazzo, le cui prime notizie documentarie sulla famiglia De’ Rossi risalgono alla fine del XIII secolo, fu realizzato nel 1749 su disegno di Raffello Ulivi, con moduli architettonici tipici del manierismo toscano e fu completato alla fine del secolo XVIII con l’aggiunta dell’ala sud, disegnata da Salvatore Piccioli. Il palazzo è divenuto nuda proprietà della Fondazione nel 1993, con l’accettazione del lascito modale di Don Mario Lapini. La serata si è poi spostata presso la banca della Cassa di Risparmio di Pistoia e Lucchesia in un contesto davvero suggestivo, do-

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ve sono presenti i primi affreschi di Galileo Ghini, in cui nell’atrio è stata offerta la cena. La seconda serata è stata protagonista dell’inaugurazione del Pistoia Nursery Park realizzato dall’Azienda Vannucci: il primo parco vivaistico d’Europa. Una serata davvero emozionate sia per i personaggi provenienti da diversi settori dallo sport al teatro, dall’università alla poesia, dall’arte al paesaggio, dalla letteratura al sociale, che sono interventi all’incontro dal tema “l’Albero della Vita” sia per la visita al parco, unico nel suo genere, per la presenza di esemplari trapiantabili di pronto effetto selezionati dagli specialisti Vannucci Piante tra i più belli e scenografici della loro produzione. La serata si è conclusa con l’accensione dell’illuminazione studiata dall’azienda Guzzini che ha dato una nota magica a tutta la location. Vestire il Paesaggio si è concluso infine con un ricevimento del Presidente dell’Associazione Vivaisti Pistoiesi, Andrea Zelari, nella sede della sua azienda in via Pratese. Il Presidente, dopo una visita al cen-

tro aziendale ed alla produzione di piante in contenitore, ha aperto la serata ringraziando tutti gli ospiti e le autorità presenti dal Sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli, al Presidente della Provincia di Pistoia Federica Fratoni, al Presidente della Camera di Commercio Stefano Morandi, ai Consiglieri Regionali Gianfranco Venturi ed Aldo Morelli per finire ai neodeputati Caterina Bini ed Edoardo Fanucci. Nel suo intervento ha sottolineato l’importanza del settore per l’economia Toscana ed il contributo che può dare a migliora-


Sopra, l’atrio della Cassa di Risparmio di Pistoia e Lucchesia in cui si è tenuta la cena inaugurale della prima serata di Vestire il Paesaggio. A destra, la Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia in cui si è tenuta la premiazione del Premio Tosi.

re la qualità della vita nelle città ma anche la necessità di garantire agli operatori norme chiare e facilmente attuabili sul piano urbanistico ed ambientale. Ciò alfine di accompagnare le necessarie trasformazioni produttive ed organizzative che il mercato impone al settore.

Prima di concludere ha evidenziato il ruolo centrale dell’associazionismo di settore che deve svolgere pienamente il suo ruolo di rappresentanza specifica degli interessi dei vivaisti e del territorio in cui operano e per garantire un immagine collettiva al settore come in quest’occa-

sione dove l’Associazione ha curato le visite ai vivai dando una rappresentazione articolata ma unica del Distretto Vivaistico-Ornamentale di Pistoia. La serata è continuata con una degustazione di piatti della tradizione

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> EVENTI <

Pistoia Nursery Park.

Mano del paesaggista Paolo Pejrone mentre disegna, come richiesto a tutti gli invitati, la sua idea di “Albero della vita” durante la tavola rotonda dell’inaugurazione del Pistoia Nursery Park. Un momento della cena di chiusura della tre giorni di Vestire il Paesaggio presso il vivaio Zelari.

Andrea Zelari, Presidente dell’Associazione Vivaisti Pistoiesi, in alcuni momenti di ringraziamento alle varie autorità presenti alla serata.

Andrea Zelari e Giovanni Trapattoni insieme ad un gruppo di invitati alla serata di chiusura di Vestire il Paesaggio.

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rurale Pistoiese realizzati interamente in casa dalle famiglie di Andrea, Stefano e Lidiano Zelari, in un clima estremamente amicale in mezzo alle piante del capannone delle spedizioni e con un ospite d’eccezione come l’ex Ct della Nazionale di Calcio Giovanni Trapattoni amico personale di Lidiano il carismatico “babbo”, già insignito, alcuni anni fa, del premio Fabio Rizzi al Flormart di Padova come Floricoltore dell’anno. Insomma una degna conclusione di una tre giorni di dibattito, visite tecniche e momenti d’incontro che hanno messo all’attenzione dei tecnici e dei giornalisti provenienti da tutta Europa il Vivaismo Pistoiese e le sue realtà eccellenti. ■


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CARATTERISTICHE CARA ATTERISTICHE TTTERISTI TECNICHE:

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> INTERVISTA - IL VIVAISTA <

Stanghini Gilberto floricoltore dell’anno di Silvia Vigé silvia.vige@epesrl.it

Dottore agronomo

Al Flormart di Padova è stato premiato quale florovivaista dell’anno Gilberto Stanghini, un ambientalista convinto che ha fatto della sostenibilità una filosofia di produzione. Fertirrigazione, riciclo dell’acqua e assorbimento dell’anidride carbonica alcuni dei tanti temi che segue con passione e dedizione. ra i vari premi del Flormart, a Padova, ce n’è uno in particolare che è sempre molto atteso: quello del Premio Fabio Rizzi che proclama il “Floricoltore dell’anno” un imprenditore che si è distinto per la sua affermazione sul mercato per l’impegno associativo e umano. Quest’anno è andato a un vivaista di Pistoia che ha fatto della sostenibilità ambientale la sua filosofia di produzione: Gilberto Stanghini. Approfittando della sua presenza in fiera lo abbiamo intervistato presso il nostro stand.

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Gilberto Stanghini, titolare di Vivai Piante Stanghini Gilberto.

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Quando nasce il vivaio e quali sono state le sue prime esperienze in ambito di sostenibilità ambientale? Il vivaio nasce nel 1987 rilevando l’attività da mio padre e quando, amante già dell’ambiente, ho deciso di applicare le mie esperienze maturate nel campo dell’elettronica nel settore del florovivaismo. L’azienda, che ha sede in località Chiazzano e Ponte dei Nesti a Pistoia, è a conduzione familiare dove vi lavoriamo io, mia moglie, mio figlio e mia cognata. Si distribuisce su 3 ettari circa: un ettaro vicino a casa dove rinvasiamo e gli altri due ettari dove produciamo le piante


nel pieno rispetto della natura e in un’ottica di auto-sostenibilità energetica e delle risorse: per questo mi piace chiamarlo “vivaio ad isola”. Il primo ambito in cui ho applicato le mie conoscenze di fisica, chimica e matematica è stato nella realizzazione del primo impianto a Pistoia di fertirrigazione, sistema al tempo sconosciuto a molti e che agli inizi era visto un po’ con sospetto e diffidenza. Tuttavia ho creduto in questa tecnica, e quando i risultati sono stati ben visibili e certi siamo passati alla divulgazione del sistema. I miei primi esperimenti in contenitore li ho recepiti presso la ditta Albani e Ruggieri di Civitavecchia, una grossa azienda che produce gerani, e in quel periodo anche pomodori, ottenendo ottimi risultati grazie ai quali ho incominciato a metterli in pratica nel mio vivaio su piante ornamentali, dove ho creato un impianto di irrigazione costruito da un’ala gocciolante, disposta a 40x45 cm. Ogni fila è selezionata da un rubinetto, l'impianto pende di pochi centimetri verso un canale di drenaggio che porta il materiale verso un laghetto artificiale. Qui un sistema di sensori di mia realizzazione rilevano la conducibilità dell’acqua e permettono di misurare la concentrazione degli elementi presenti, un macchinario automatico ne aggiunge solo la quantità mancante per riottenere il livello nutrizionale di partenza che viene così rimesso in circolo. Il sistema ha un bassissimo uso d'acqua e un consumo di energia elettrica irrisorio. Pensi che nel 2010 le misure fatte

Sopra, sistema computerizzato per il riciclo dell’acqua. Sotto, distribuzione ala gocciolante.

con un contatore digitale hanno evidenziato un consumo di acqua annuo per la vasetteria di 0,63 m3 per m2 di superficie. Si ha circa il 50% di riduzione dell’acqua rispetto ad un sistema di irrigazione a pioggia tradizionale. È un sistema questo molto importante, non solo com’è accaduto in questi ultimi an-

Gilberto Stanghini ha saputo applicare le sue conoscenze di informatica nel vivaismo ottenendo ottimi risultati di sostenibilità ambientale.

ni che hanno registrato estati molto calde e siccitose, che deve diventare una tecnica quotidiana al fine di preservare un bene così prezioso come l’acqua. Oggi molti vivaisti pistoiesi hanno applicato sui propri sistemi d’irrigazione metodi di risparmio idrico importanti e anche se il momento a livello nazionale non è dei più favorevoli, sia a livello economico che politico, facendo i dovuti investimenti, nel lungo periodo si sa che si ottiene un risparmio economico notevole sia dal punto di vista energetico che di utilizzo di molte mate-

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> INTERVISTA - IL VIVAISTA <

Distribuzione della vasetteria in vivaio.

rie prime. Il mio scopo ora è quello di portare il mio vivaio nella più assoluta autonomia energetica. Ultimo progetto a cui sto lavorando è proprio quello di usare energia elettrica prodotta esclusivamente con pannelli fotovoltaici e riutilizzarla in toto esclusivamente nel vivaio. Nella mia azienda, inoltre, oltre a occuparmi di sostenibilità di cui sono certificato, ho investito molto anche in sicurezza sui luoghi di lavoro utilizzando i più moderni macchinari. Di recente la nostra azienda è stata menzionata nel “Progetto

Produzione di rosmarino.

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Integrato di Comparto (PIC) Agricoltura e Vivaismo finalizzato della Provincia di Pistoia” tra le aziende che si sono distinte per innovazione e sperimentazione di nuovi modelli produttivi, organizzati e imprenditoriali. Ultimamente si è anche dedicato all’assorbimento di anidride carbonica delle piante in vivaio e di cui abbiamo parlato in un articolo su questa rivista. Rivediamo brevemente di cosa si tratta. Mi venne l’idea qualche anno fa di

misurare la CO2 assorbita dalle nostre piante in contenitore. Condotto l’esperimento su cinque specie ho portato i numeri raccolti al Professor Francesco Paolo Nicese, dell’Università di Firenze, per farglieli visionare e da lì è iniziata l’idea di fare delle ricerche più scientifiche, a livello universitario, sia su alberi che arbusti. Visti gli incredibili risultati è scaturito poi il grande interesse da parte della Provincia e dei media per l’argomento e quando si parla di CO2 mi chiamano sempre perché sono stato io a dare l’input a

Collezione di Phormium tenax.


Sotto, Gilberto Stanghini durante l’intervista presso il nostro stand di Lineaverde al Flormart. A destra durante la consegna del premio Fabio Rizzi come “floricoltore dell’anno”.

questo tipo di studio. Il risultato dei studi già condotti e pubblicati anche dall’Università è che l’unica attività che ha un saldo decisamente positivo di compensazione di CO2 tra quella assorbita e prodotta è proprio il settore del florovivaismo che ne assorbe di più perfino dell’agricoltura tradizionale. Dalle prove condotte su piante in contenitori è emerso che per ogni metro cubo di prodotto si ha un assorbimento durante il suo accrescimento di 1,19 tonnellate di CO2, quindi un ettaro di vasetteria assorbe circa 50 tonnellate di anidride carbonica. Parlando invece di produzione vivaistica per cosa vi distinguete? Il nostro vivaio ha come clienti le grosse ditte vivaistiche toscane che mi chiedono numeri elevati per specie soprattutto per la ricoltivazione. Partiamo dalle talee e coltiviamo piccole piante nei vasi del 20 e 24. Abbiamo scelto di dedicarci a coltivazioni di collezioni di piante importanti come: lo juniperus, la magnolia da fiore, l’hibiscus e le or-

“Ricevere il premio quale floricoltore dell’anno è stata un’emozione grandissima di quelle che si provano poche volte nella vita!” tensie, il rosmarino e il Phormium tenax, ma anche l’agapanthus e le abelie. Tutte le piante che abbiamo sono state selezionate perché particolari e brevettate. Per parlare di numeri coltiviamo per varietà circa 500 unità ma, ad esempio, nel caso delle magnolie arriviamo anche a produrre dai 1.000 ai 1.500 pezzi. Cosa mi può dire invece sull’Associazione Vivaisti di cui lei è il Vicepresidente? L’esperienza è sicuramente positiva. Si potrebbe fare ancora meglio avendo ancora più soci iscritti al suo interno. È un’associazione importante che si fa carico di collegare le varie associazioni di categoria e noi vivaisti. Ultimamente abbiamo partecipato a fine agosto/inizi

di settembre alla storica festa del vivaismo a Badia a Pacciana dove abbiamo toccato il tema del “Vivaismo, sostenibilità e futuro”. Parliamo del premio appena ricevuto quale “Floricoltore dell’anno”. Ho ricevuto inizialmente una raccomandata alla quale non ho dato tanto peso sapendo che ho degli amici che spesso fanno scherzi di questo tipo. Poi è seguita la telefonato del dr. Renato Ferretti che mi ha confermato che mi avevano assegnato questo prestigioso premio. Un vero onore! È poi nella serata della premiazione che ho avuto una forte emozione, di quelle che si hanno solo nelle grandi occasioni, in quelle poche occasioni che contano veramente nella vita... una vera scossa di adrenalina! ■ Pag. 35 • Lineaverde Ottobre 2013


> FITOPATOLOGIA <

Metcalfa Pruinosa: insetto prolifico e fastidioso ma di non eccessiva dannosità L’insetto è già presente, specialmente nell’Italia centro-settentrionale, da oltre 30 anni ed è facilmente diagnosticabile e sufficientemente controllabile anche senza l’impiego di prodotti chimici tossici, tanto da non rappresentare un vero pericolo per le piante aggredite, anche se a prima vista sembrerebbe preoccupare e se recentemente pare stia allargando il suo areale di diffusione.

di Giorgio Badiali giorgiobadiali@libero.it

Fitopatologo, dottore agronomo, già dirigente della Regione Emilia Romagna

Pianta di acero con il fogliame lucido per l’abbondante sgocciolatura di linfa, provocata dall’insetto che staziona prevalentemente nella pagina inferiore, come è intuibile in questo caso.

lla stessa stregua di tante altre brutte situazioni che regolarmente accadono oggi sul territorio nazionale e sono in grado di produrre seri problemi di varia natura, anche per le piante appare sempre più evidente e pericoloso il lassismo generale che le regole oggi abbastanza dettagliate e precise, che per ogni caso determinano le misure da prendere e tutte le norme da rispettare. Negli ultimi tem-

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pi sono state molte le denunce allarmate di presenza su diverse specie di piante ornamentali sia arboree che arbustive ed anche su alcuni fruttiferi e sulla vite, di un insetto che si alimenta succhiando le foglie e tende ad imbrattare la vegetazione, mediante la produzione di melata anche molto diffusa ed a volte densa ed appiccicosa che rapprendendosi all’aria ed inglobando spesso anche ciò che in essa si


Deperimenti e disseccamenti fogliari in fase avanzata, a seguito di infestazione avvenuta durante la fase iniziale di stagione.

trova presente, sporca le superfici fogliari di diverse piante arboree, tra cui aceri, tigli, melograni, carpini, ecc., oltre a piante arbustive od infestanti come i rovi o le ortiche, sulle quali sgocciola a volte con una certa intensità provocando anche vistose fumaggini e deperimenti vegetativi. Nei diversi casi di simili manifestazioni denunciati, che anche oggi come in passato si sono sempre riscontrati, si è costantemente trattato dell’effetto conseguente all’attività dell’insetto Metcalfa pruinosa Say., appartenente all’ordine dei Rincoti ed alla famiglia degli Ftalidi che solitamente non provoca danni elevati o peggio di natura pregiudiziale come diverse altre patologie, ma solitamente provoca situazioni vegetative non molto dannose e quindi definibili ampiamente sopportabili. In effetti, i principali inconvenienti provocati dall’insetto sulle piante, sono rappresentati dalla presenza anche per lunghi periodi, di una melata più o meno densa, molto appiccicosa ed anche associata a goccioline cerose che spesso sgocciola sulla vegetazione e sulle cose sottostanti, producendo soprattutto nel fogliame su cui si posa e si rapprende, delle chiazze di sporco che avvizziscono e danneggiano le lamine, provocando su di loro soprattutto durante il caldo periodo estivo anche la formazione di dense e sgradevoli fumaggini, con disseccamenti del fogliame da cui deriva un danno di tipo estetico e fisiologico. Pertanto, la presenza evidente dell’insetto e le manifestazioni a volte eclatanti che si possono notare sul fogliame, riescono a provocare in molti casi sui cittadini, il timore che debba trattarsi di una forma patologica alquanto pericolosa, invece se si esclude l’aspetto anche molto triste ed imbrattante che a volte la melata produce sul fogliame e sugli oggetti situati sotto le piante, non esiste assolutamente una vera pericolosità dal punto di vista vitale per le piante aggredite.

Primo piano di un adulto dell’insetto, in fase di riposo dopo iniziale e poco visibile produzione di resina e melata sulla foglia di un acero.

Gli adulti dell’insetto, facilmente identificabili perché immobili sulle piante durante i momenti frequenti di riposo, misurano circa 6-8 mm e si notano per il colore grigiastro del corpo, spesso con sfumature più chiare, ma soprattutto perché possiedono le ali disposte a tetto e molto spioventi a ridosso del corpo. La stagione invernale è superata dalle uova deposte dagli adulti dell’unica generazione annuale tra le cortecce delle piante ed in primavera iniziano le schiusure delle neanidi che originano le infestazioni partendo circa dal mese di maggio e proseguendo scalarmente almeno per tutta la prima parte dell’estate. Le neanidi rappresentano pertanto la forma giovanile che schiude dalle uova, sono di colore bianco e vengono protette dalle abbondanti secrezioni

liquido-cerose di melata, emesse da due sifoni situati nella parte posteriore dell’addome, in grado di produrne in notevole quantità durante le fasi del loro sviluppo prima di diventare adulti. Da queste forme giovanili avranno poi origine gli adulti che si nutrono a loro volta succhiando la linfa del fogliame ed emettono altri liquidi zuccherini imbrattanti la vegetazione, quindi con la deposizione delle uova svernanti, gli insetti già adulti riproporranno le infestazioni nell’annata successiva. La citata scalarità di schiusura delle forme giovanili, rende quindi particolarmente difficoltosa ogni tipologia di difesa, in quanto le nuove nascite si susseguono spesso rapidamente ma anche per lunghi periodi successivi,

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> FITOPATOLOGIA <

In questo caso appare abbastanza evidente, l’attività delle neanidi dell’insetto su rametti e fogliame di melograno.

Elevata presenza di bianche neanidi in fase di alimentazione, di sviluppo e produzione di melata su foglia di celtis australis.

rendendo difficoltosi od addirittura vani e quindi necessariamente da ripetere anche più volte durante la stagione estiva, i principali interventi di difesa comunemente impiegati ed anche quelli particolarmente indicati verso altre forme patologiche ed in questo caso possibilmente da evitare. Come programmare una valida prevenzione ed effettuare una difesa adeguata contro l’insetto. Per riuscire a programmare una attività di prevenzione efficace ed una difesa valida e mirata contro questo insetto che non appare molto facile da controllare, occorre in primis valutarne il momento della sua reale ed iniziale presenza a seguito dell’avvenuta schiusura delle prime larve dalle uova svernanti, effettuando rilievi visivi frequenti e dettagliati, soprattutto sulle Pag. 38 • Lineaverde Ottobre 2013

piante che già nell’annata precedente si erano presentate infestate in modo evidente, esigendo ora un attento monitoraggio. Questi rilievi devono essere effettuati presto, partendo già dalla seconda quindicina del mese di maggio e proseguiti con continuità e diligenza nei periodi successivi, pur senza il timore di rilevare danni eccessivi. Si deve in proposito considerare che la schiusura delle uova che hanno superato i rigori invernali, avviene di solito in forma scalare come già in precedenza puntualizzato e si protrae nel tempo anche abbastanza lungamente, pertanto l’attenzione sul verificarsi di questo particolare momento dovrà continuare almeno per tutto il mese di giugno ed anche oltre, soprattutto se in presenza di particolari condizioni

climatiche in grado di rallentare gli sviluppi vitali degli insetti. Si ricorda ancora l’importanza di individuare con buona precisione questo momento, perché le forme giovanili sono molto sensibili a qualsiasi tipo di intervento soprattutto nei primi giorni di vita e per quanto riguarda in particolare i lavaggi con acqua e detergenti autorizzati che devono essere sempre prevalentemente consigliati rispetto ad altri interventi, si deve subito far notare che risultano dotati di buona efficacia soltanto in un periodo abbastanza ristretto e solitamente compreso entro i primi quindici giorni dal momento di schiusura delle larve dalle uova che hanno trascorso il periodo invernale. Questa condizione è molto importante, al fine di riuscire per tempo ad evitare o contenere le prime formazioni di melata sulla vegetazione, perché il suo consistente sviluppo finirebbe per proteggere le giovani larve dall’azione dei vari tipi di intervento effettuabili e nel contempo verrebbe contenuta la caduta al suolo degli insetti che si trovano ancora nelle prime fasi vitali molto deboli e vulnerabili, non ottenendo così la loro morte prematura che al contrario diventa più facilmente realizzabile in quella fase di sviluppo. Pertanto, i principali criteri di intervento e gli indirizzi di difesa contro questo insetto, si possono raggruppare alla stregua, ma in forma più precisa e puntuale di quelli realizzabili contro molte altre forme patologiche, nei vari interventi di natura agronomica, chimica e biologica di seguito riportati. - Gli interventi di tipo agronomico consigliabili, consistono in primo luogo, nella eliminazione delle piante infestanti che si trovano nelle vicinanze delle piante da proteggere e che vengono frequentemente aggredite in modo consistente dall’insetto, come per esempio i rovi e le ortiche. Quindi sulle piante da proteggere, ma soltanto quando si siano rinvenute le


Diversi adulti di Metcalfa in fase di riposo, di accoppiamento o di ovideposizione sul ramo di un platano.

giovani larve di Metcalfa entro i primi 15/20 giorni dalla loro schiusura dalle uova svernanti, si dovranno effettuare frequenti e ripetuti lavaggi entro quel periodo, con acqua energicamente somministrata anche da sola, ma molto meglio con l’aggiunta di bagnanti-tensioattivi autorizzati o di nitrato di potassio, al fine di dilavare le melate eventualmente già presenti e rendere più vulnerabili e distruttibili le forme giovanili dell’insetto. - Gli interventi di natura chimica, da eseguire soltanto in particolari situazioni di attacchi sfuggiti ad ogni controllo e tanto consistenti da provocare elevata dannosità in quanto non risulti possibile in altro modo il loro contenimento, soprattutto se le infestazioni siano presenti in territori prevalentemente adibiti alla produzione di giovani piante e solo se gli attacchi vengano riconosciuti fortemente dannosi da specialisti in materia, si possono effettuare sempre sulle forme più giovani dell’insetto, impiegando preferibilmente prodotti a base di piretro, piretroidi od olio bianco. Questi eventuali interventi con prodotti fitosanitari, non devono essere assolutamente eseguiti qualora sia già iniziata nei parchi e giardini o si desideri intraprendere qualche attività di natura biologica. - Infine per quanto concerne i sempre auspicabili interventi di natura biologica, si può affermare che l’insetto possiede già in natura alcuni nemici naturali ed è oggi possibile per il suo più noto parassitoide che corrisponde all’Imenottero Dryinide, Neodryinus typhlocybae, la raccolta mirata delle pupe che possono essere trasferite sulle piante interessate dalla patologia con lanci da effettuare già nella prima quindicina di giugno, evitando tassativamente qualsiasi intervento di natura chimica, come più sopra ed in altre occasioni raccomandato per non uccidere questi equilibratori naturali, sempre da ricercare, salvare e diffondere. ■

Infestazione dell’insetto sulle pagini inferiori fogliari, con presenza di neanidi in atto di produrre durante la fase di sviluppo, melata e sostanze cerose protettive.

Visibile presenza di neanidi in fase avanzata di sviluppo sul rametto ed evidente sgocciolatura di melata sul fogliame.

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> ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO <

Il giardino contemporaneo di Marco Pozzoli. Progetti dal 1972 al 2012 Quarant’anni di attività di un paesaggista illustrati attraverso 17 progetti presenti in una mostra al Giardino di Boboli a Firenze. Una stimolante lezione di un maestro della paesaggistica italiana. di Biagio Guccione guccione@paesaggio2000.it

Docente di architettura del Paesaggio all’Università degli Studi di Firenze

Villa in Versilia, Forte dei Marmi (foto Andrea Bazzichi).

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al 21 settembre al 6 ottobre 2013 presso la serra inferiore del Giardino di Boboli a Firenze si poteva visitare una mostra dal titolo “Il giardino contemporaneo di Marco Pozzoli”, un omaggio dovuto al noto architetto paesaggista fiorentino. Mi siano consentiti alcuni ricordi personali. Conosco Marco dal 1979,

D

quando Pietro Porcinai mi invitò a contattarlo per rilanciare l’Associazione degli Architetti Paesaggisti. Andai a trovarlo subito, e ben presto il nostro incontro si trasformò in altro. Mi fece vedere le foto dei numerosi giardini che già allora aveva realizzato. Rimasi stupito e disorientato. Mi invitò ad andare con lui a vi-


Sotto, Marco Pozzoli, a destra la copertina del catalogo della mostra.

sitare i suoi cantieri ed a vedere i lavori già finiti, e per me fu un trauma salutare dopo tanta teoria. Sporcarsi le scarpe, infangarsi, toccare con mano ogni elemento del progetto fu

Nell’opera di Marco Pozzoli valenze ecologiche e valenze estetiche convivono in perfetta simbiosi.

iniziazione stimolante. Con passione e generosità Marco mi spiegava tutti i trucchi del mestiere, gli errori che aveva fatto ed il modo di evitarli. Da giovane ricercatore universitario capii che le teorie senza una verifica sul campo sono inutile accademia. (La Legge Gelmini che proibisce ai giovani ricercatori di non fare la professione è l’atto legislativo più velenoso che sia stato introdotto contro l’Università). Mi sembrò opportuno, impegnato come ero allora a far conoscere l’Architettura del Paesaggio in Italia, pubblicare le opere di Marco Pozzoli poiché solo mostrando cosa fa un architetto paesaggista la nostra disciplina poteva avere successo. Fu pubblicato nel 1983 su “L’Architettura cronache e storia” di Bruno Zevi un articolo dal titolo: “Un paesaggista della nuova generazione, Marco Pozzoli.”1 Da quel momento in poi gli articoli

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Atlas Concorde Modena (foto Rocco Liverano).

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> ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO <

Sopra e sotto, giardino ad Arezzo (foto Federica Paoloni).

Giardino Le Rose (foto Rocco Liverano).

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ed i libri sull’attività di Pozzoli si sono succeduti allo stesso ritmo della sua frenetica attività. Qualche anno dopo invitai Marco a fare una comunicazione all’Università di Genova e ovviamente per gli studenti fu un vero shock, non si parlava più di metodi, principi, analisi ,ma di come si facevano realmente le cose: la preparazione del terreno, il drenaggio, l’irrigazione, le piantagioni, tutto visto in presa diretta. A Marco fa piacere insegnare quello che ha imparato nella sua preziosa e intensa esperienza, come ha sottolineato Tessa Matteini all’inaugurazione della Mostra al Giardino di Boboli: “Marco Pozzoli è un generoso,- ha detto la presidente della Sezione centrale dell’AIAPP- non è mai stato geloso delle sue preziose conoscenze anzi ama trasmettere il suo sapere”. Negli anni Ottanta fonda e dirige la Scuola di paesaggistica di Villa Montalto, un’istituzione privata, dove chiama ad insegnare gli amici e colleghi più attivi nel settore e che per molti anni è stata una fucina di ottimi allievi, sino a quando la scuola pubblica non ha attivato i corsi presenti in molte università italiane. Pozzoli non ha lasciato mai l’insegnamento nelle nostre Università (Genova, Firenze, Perugia, ecc.) anche se spesso la voglia di abbandonare lo assale non per evitare il sacrificio personale (l’Università non è generosa nei compensi!) ma perché spesso il pessimismo sul futuro della nostra attività professionale prende in lui il sopravvento. Tutti crediamo che Marco non lascerà mai l’insegnamento, fa parte del suo DNA. Come scrive Annalisa Maniglio Calcagno, che lo ha chiamato ad insegnare a Genova: “ Le sue chiare, piacevoli e stimolanti conversazioni sul giardino non possono essere chiamate lezioni per la loro particolare caratteristica comunicativa, per la ricca trasmissione di esperienze e di


saperi e di interessanti esiti personali: informazioni sull’applicazione pratica continua di materia scientificamente complessa per la molteplicità di fattori, di elementi e processi coinvolti nel progetto.” Le 17 opere esposte nella mostra a Boboli e pubblicate in un bel catalogo curato da Michela Bigagli2 sono una raccolta della sua ricca attività professionale dalla quale si può attingere per conoscere ogni risvolto dei campi operativi del paesaggista Il parco ed il giardino rimangono il cuore della sua attività ed anche del suo stile, anche se, come sottolinea Guido Ferrara nel suo contributo pubblicato nel catalogo, il legame fra progetto del giardino e progetto di paesaggio è scontato nell’opera del paesaggista fiorentino che prende sulle spalle tutte le componenti del paesaggio e le orienta verso forme sostenibili. Marco Pozzoli è soprattutto un grande tecnico, pochi in Italia raggiungono il suo altissimo livello di competenza, conosce quasi tutto del nostro mestiere. Circa 1000 giardini realizzati sono un bagaglio eccezionale per un paesaggista, ma la sua tecnica non è arida, non è algida, anzi ha fatto della sua tecnica lo strumento più efficace per esprimere la sua poetica, per esaltare le potenzialità di un sito. A tale proposito, come ho ricordato all’inaugurazione del 21 Settembre scorso, Marco è uno dei pochi in Italia che ha fatto sua la lezione di Capability Brown: egli va sul posto, osserva il luogo e sa subito leggere le potenzialità dell’area in cui interviene e la trasforma seguendo la sua sensibilità e fantasia perché domina tecnicamente gli elementi strutturanti il paesaggio. Inconfondibili sono le sue stupende scarpate piantate con una sapienza invidiabile e con esiti che affascinano, così come i movimenti di terra che generano percorsi che

Giardino privato Firenze (foto Sergio Bruno Aresu).

Inconfondibili sono le sue stupende scarpate piantate con sapienza invidiabile così come i movimenti di terra che generano percorsi che si sviluppano nel giardino, sorprendendoci con rassicuranti e consapevoli associazioni vegetali. Giardino privato Firenze (foto Sergio Bruno Aresu).

si sviluppano nel giardino sorprendendoci con rassicuranti e consapevoli associazioni vegetali ed aprendo il giardino verso viste sul paesaggio inusuali. In sintesi si può affermare che nell’opera di Marco Pozzoli valenze ecologiche e valenze estetiche convivano in perfetta simbiosi! ■

Note al testo 1 Biagio Guccione, Un paesaggista della nuova generazione: Marco Pozzoli, in “L’architettura cronache e storie” Giugno 1983 2 Michela Bigagli (a cura di), Il Giardino Contemporaneo di Marco Pozzoli, Progetti dal 1972 al 2012, Sillabe, Livorno 2013. Pag. 43 • Lineaverde Ottobre 2013


> FIERE <

Plantarium 2013 attrae sem Boskoop è stata dal 24 al 27 agosto la capitale internazionale del vivaismo grazie a Plantarium, la fiera olandese giunta quest'anno alla 31esima edizione. Non può esserci paese migliore dell'Olanda, celebre per la sua cultura floreale, a ospitare un appuntamento che ogni anno vede raccogliersi i maggiori esponenti del vivaismo mondiale.

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mpre più visitatori stranieri di Renato Ferretti renato.ferretti@tin.it

Dottore agronomo e dirigente della Provincia di Pistoia

I

l Plantarium 2013 aveva come tema “l’ispirazione” per stimolare

nuove frontiere produttive e nuovi modi di consumo della produzione florovivaistica. In un mercato difficile come quello che stiamo vivendo le ispirazioni sono fondamentali per poter far fronte ai costi crescenti ed ai ricavi sempre più incerti. Occorrono però anche solide certezze come la rassegna che ogni anno si tiene nei padiglioni del mercato bisettimanale delle piante della Diveka a Booskop, una completa rassegna delle produzioni florovivaistiche olandesi ed europee con un grande sforzo degli operatori per presentare al meglio i propri prodotti, le numerose innovazioni e le ricerche in corso grazie ad un intelligente rapporto fra sistema della ricerca pubblica ed imprese private. Elementi che hanno fatto dire a Jan-Willwm Griep Presidente della Fondazione del Plantarium che è resistente come una casa

ed è in grado di accogliere al meglio i visitatori professionali che possono così vedere le novità per la prossima stagione ma anche come utilizzare al meglio i prodotti vegetali ed infine trovare nuove ispirazioni per ridare slancio ad un mercato indubbiamente fiacco. La dimensione internazionale della fiera è espressa oltre che dagli espositori (circa 300) provenienti oltrechè dall’Olanda anche dagli USA, dalla Cina, da Israele, e da numerosi paesi Europei quali: Spagna, Francia, Belgio, Germania, Danimarca, Polonia ed Italia. Quest’ultima era rappresentata da: Magni Piante, Carlesi vivai, Lanari Floricoltura e Tesi Franco e Stefano. Negli stand italiani ho visto alcuni prodotti interessanti che avrebbero fatto bella figura nei vari concorsi tecnici che ogni anno caratterizzano il Plantarium e sarebbe bene che i nostri produttori ci prestas-

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Perenni per prati fioriti.

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Astilbe Look At Me (Arendsii Group) Migliore novita 2013.

sero più attenzione, perché il mercato si conquista anche con questi strumenti e con un adeguata comunicazione di quello che sappiamo fare. Il numero di visitatori stranieri a Plantarium 2013 è cresciuto del 6% rispetto allo scorso anno. Da evidenziare che il 23% dei visitatori professionali commerciali proveniva dall'estero. La percentuale maggiore di

Galina Vlasenok con Clematis Diamond ball di Marczynski Polonia.

visitatori professionali proviene da Germania (22%), seguita dal Belgio (18%), Francia (11%) il Regno Unito (9%), l'Italia (8%) e la Danimarca, gli Stati Uniti e la Polonia (tutti al 5%). Se si contano tutti i paesi scandinavi insieme, rappresentano il 7% del numero totale di visitatori. Mentre per quelli dell'Europa orientale, la cifra è pari al 10%.

Innovazioni logistiche in serra.

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Complessivamente i visitatori sono giunti da ben 48 paesi diversi a conferma della valenza internazionale della manifestazione. Quest'anno, alla fiera sono state presentate 106 novità vegetali valutate dalla Reale società botanica olandese, un record a conferma della capacità innovativa del settore. Il premio per la migliore novità è an-

Le novità presentate a Plantarium.


> FIERE <

Combinazioni di bulbi per un colorato preannuncio di primavera Prendi subito l'iniziativa per avere un mare di fiori a inizio primavera Alla fine dell'inverno tutti guardano con ansia alla primavera e alla sua abbondanza di odori e splendidi colori. Piantando le combinazioni di bulbi nel verde pubblico, i comuni possono contribuire a far sentire la primavera ai cittadini. Le combinazioni di bulbi costituiscono in effetti un'integrazione di quanto viene piantato negli spazi pubblici, un allegro effetto coloristico o un giocoso complemento alle piante già presenti. L'effetto dell'impiego di bulbi nel verde pubblico è duplice. I bulbi producono un'esplosione cromatica splendida in primavera. Questa formulazione arricchita del verde pubblico viene molto apprezzata dai cittadini e viene considerata come un positivo valore aggiunto all'ambiente. Grazie all'impiego dei bulbi si combattono inoltre, in maniera naturale le malattie e le infestanti nel verde pubblico. Piantare ora per godere in primavera I comuni che prenderanno in considerazione l'impiego di

dato alla Astilbe 'Look At Me' (Arendsii Group) presentata dalla Compass Plants BV in collaborazione con MtsLucassen di Hillegom, molto compatta caratterizzata da una bella ed eccezionale fioritura in rosa attraente e veramente di grande interesse. Il premio della stampa, assegnato da una giuria internazionale composta dai giornalisti della stampa specializzata di Belgio, Germania, Danimarca, Finlandia, Francia, Inghilterra, Italia, Polonia, Russia, Repubblica Ceca, Spagna, Ucraina Ungheria e Paesi Bassi, è diviso in due sezioni: la novità vegetale ed il concetto innovativo. Il primo è stato assegnato alla Clematis ‘Diamond Ball’ che ha colpito per i fiori doppi e l’abbondante fioritura, prodotta dalla Clematis Marczynski Container Nursery dalla Polonia; la seconda alla pianta per il mondo un concetto innovativo per attirare l'attenzione dei consumatori sulle piante conosciute in un modo nuovo e scanzonato, per dare loro un motivo in più per comprare

bulbi ma con una decisione tempestiva, potranno godere già in primavera dello splendore dei fiori. L'azienda olandese Flower Your Place è specializzata nella realizzazione di verde pubblico con le bulbose. Essa mette a disposizione diverse combinazioni di bulbi che vengono piantati con una speciale piantatrice. Naturalmente è anche possibile creare una propria combinazione di bulbi. Vantaggi L'impiego delle combinazioni di bulbi nel verde pubblico offre diversi vantaggi. Le piante bulbose che fioriscono in primavera producono un effetto sorprendente nei parchi, nei giardini pubblici, ai bordi delle strade e nelle rotonde, le combinazioni hanno una fioritura lunga (dalle 8 alle 10 settimane), una volta piantati i bulbi procurano dalle 8 alle 10 settimane di godimento, i costi di manutenzione sono bassi e, grazie alle piantatrici, lo sono anche i costi per la piantagione.

la pianta presentato dalla BremmerBoomkwekerijenv.o.f. di Waddinxveen. Il Plantarium Press Award è stato consegnato ai vincitori dal presidente della giuria, la signora Galina Vlasenok, una giornalista televisiva Russa. Al fine di aumentare le vendite autunnali, sono state presentate ai visitatori diverse nuove realizzazioni che si possono fare in autunno, una stagione critica per le vendite, con le piante. Nel meraviglioso giardino stagionale si poteva ammirare una campionatura di piante che esprimono le loro caratteristiche ornamentali al meglio in autunno. Nel Teatro Giardino è stato un susseguirsi di conferenze, spettacoli e manifestazioni con l'obiettivo di incrementare le vendite autunnali. Presidente Jan Willem Griep alla fine si è dichiarato molto soddisfatto della fiera e spera che il settore sappia unire le forze per trasformare l'autunno in un altro periodo di vendite di successo. La Fiera ha fornito anche un interessante analisi dei visitatori rivelando

che Plantarium 2013 è stato visitato principalmente da proprietari di società (48%), seguiti da personale (40%) e dai responsabili acquisti (12%). La suddivisione in tipologia di azienda ha rivelato quanto segue: - coltivatori / produttori 30% - appassionati di giardino 6% - commercianti 17% - centri di vendita al dettaglio/ giardinerie 29% - studenti 1% - fornitori mezzi di produzione 13,5% - orticoltori 3,5%. In conclusione anche se il numero totale di visitatori di Plantarium 2013 è stato di 16.630 unità, rispetto ai 17.360 dello scorso anno e quindi con un calo di circa il 4% non c’è dubbio che la loro qualità è immutata e chi vuole avere un quadro professionale del settore qui continua a trovarlo. Da sottolineare che l’87% dei visitatori ha dichiarato che questa non era la loro prima visita a Plantarium e quindi abbiamo una ottima fidelizzazione ed un buon turnover. ■ Pag. 47 • Lineaverde Ottobre 2013


Fiere In Italia Fieragricola

Verona

6-9 febbraio 2014

www.fieragricola.it

Progetto Fuoco

Verona

19-23 febbraio 2014

www.progettofuoco.it

Florshow

Verona

126-28 febbraio 2014

www.florshow.eu

Floraholland Trade Fair Aalsmeer (Olanda)

6-8 novembre 2013

www.aalsmeer.com

IFTF & IHTF

Tokyo (Giappone)

6-8 novembre 2013

www.hppexhibitions.com

IPM Dubai

Dubai (Emirati Arabi)

17-19 novembre 2013

www.ipm-dubai.net

Flower Show Turkey

Istanbul (Turchia)

28 nov.-1 dic. 2013

www.flowershow.com.tr

Paysalia

Lyon (Francia)

3-5 dicembre 2013

www.paysalia.com

Landscape Ontario's Congress

Toronto (Canada)

7-9 gennaio 2014

www.locongress.com

Cnb-Midwinterflora

Lisse (Olanda)

7-10 gennaio 2014

www.midwinterflora.nl

Grüne Woche

Berlino (Germania)

17-26 gennaio 2014

www.gruenewoche.com

TPIE

Fort Lauderdale (USA)

22-24 gennaio 2014

www.tpie.org

All’estero

IPM ESSEN

Essen (Germania)

28-31 gennaio 2014

www.ipm-essen.de

Salon du Vegetal

Angers (Francia)

18-20 febbraio 2014

www.salon-du-vegetal.com

Flora Expo

Chandigarh (India)

20-22 febbraio 2014

www.florshow.eu

Pag. 48 • Lineaverde Ottobre 2013


Produciamo aceri, ma non solo...

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