LineaVerde lug-ago

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MERCATI

VERDE URBANO

GIARDINI

Il florovivaismo spagnolo cresce, nonostante tutto

Migliorare le professionalità per ridurre i costi

Villa Borromeo Visconti Litta a Lainate (Mi)

Lineaverde ATTUALITÀ

E I NFORMAZIONE

T ECNICA

PER

V IVAISTI , P ROGETTISTI

E

C OSTRUTTORI

DEL

V ERDE

Vestire il paesaggio la progettazione del verde in un’ottica di sostenibilità, innovazione e qualità Luglio/Agosto 2013 Anno 38 - N° 4


WELCOME TO EUROPE'S FIRST NURSERY PARK

IN COLLABORAZIONE CON

A NEW NURSERY CONCEPT Un esperimento di bellezza. Uno show room atipico ma godibile che mostra gli esemplari più spettacolari di grandi piante di “pronto effetto” tutte trasportabili e trapiantabili. All’interno del parco un centro studi sul verde e sul vivaismo promuoverà la crescita del settore diffondendo fra i giovani la cultura del verde. Un luogo che suggerisce riflessioni, intuizioni e idee per dare la possibilità di realizzare tutti i progetti del futuro.

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Via Vecchia Pratese 238 - 51100 Pistoia ( Italia ) Tel. +39 0573 79701 Fax +39 0573 735975 marketing@vannuccipiante.it ufficiostampa@vannuccipiante.it www.vannuccipiante.it

1938

75 2013 75° ANNIVERSARIO


> SOMMARIO <

INFORMARE ......................................................................... PAG. 3

Lineaverde Fitopatologia Migliorare la professionalità degli addetti per ridurre i costi del verde ornamentale ............................ PAG. 16 di Giorgio Badiali

è edita da EPE Edizioni Srl Redazione: Via Spezia, 33 - 20142 Milano Tel. 02.89.50.18.30 - Fax 02.89.50.16.04 E-Mail per richiesta abbonamenti o informazioni: info@linea-verde.net E-Mail per invio comunicati o altro materiale alla redazione: lineaverde@linea-verde.net Sito Web: www.linea-verde.net

Il punto

Direttore responsabile: Massimo Casolaro

Il florovivaismo in Spagna ...................................................... PAG. 22

massimo.casolaro@epesrl.it

di Renato Ferretti

Direttore editoriale: Renato Ferretti renatoferretti@tin.it

Eventi Vestire il Paesaggio e i paesaggi sostenibili del terzo millennio .................................................................. PAG. 26 di Silvia Vigé

Architettura del paesaggio I paesaggi del terzo millennio: quali paesaggi, quale verde sostenibile per domani ....................................... PAG. 32 di Biagio Guccione

Hanno collaborato: Giulia Arrigoni, Giorgio Badiali, Ilaria Bonanno, Biagio Guccione, Giulio Lazzerini, Stefano Mengoli, Paolo Merante, Francesco Paolo Nicese, Daniela Romano, Silvia Vigé Comitato tecnico: Giorgio Badiali Francesco Ferrini Franca Gambini Biagio Guccione Laura Schiff Redazione: Claudia Perolari claudia.perolari@epesrl.it

Silvia Vigé silvia.vige@tiscali.it

Segretaria di redazione: Silvia Mariani silvia.mariani@epesrl.it

Vivaismo

Impaginazione: Claudia Bellelli

V giornata nazionale sul Vivaismo mediterraneo

claudia.bellelli@epesrl.it

Premio Stefano Capitanio ...................................................... PAG. 36 di Renato Ferretti e Ilaria Bonanno

Abbonamento annuale Italia: 40 euro da versare su c/c postale n°12059200 intestato a: EPE srl - 20142 Milano Via Spezia, 33 Stampa: Ingraph - Seregno (Mi)

Giardini Villa Borromeo Visconti Litta tra le proposte del nuovo itinerario per la Lombardia di Grandi Giardini Italiani ....... PAG. 40 di Silvia Vigé

Spedizione in abbonamento Postale 45% Art. 1 Comma 1, Legge 46 del 27/2/2004 Filiale di Milano. Iscrizione al registro degli operatori di comunicazione (ROC) n° 3231 del 30/11/2001. Autorizzazione Tribunale di Milano n° 27 del 18/1/1999. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale. Lineaverde è un marchio registrato di proprietà della EPE Edizioni Srl.

Pubblicità EPE - Via Spezia, 33 - 20142 Milano Tel. 02/89.50.18.30 - Fax 02/89.50.16.04 Direttore commerciale: Maurizio Casolaro

IL VERDE IN RETE ............................................................... PAG. 46

maurizio.casolaro@epesrl.it

FIERE..................................................................................... PAG. 48

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> INSERZIONISTI <

C AMPAGNA A BBONAMENTI 2013 / Bruschi Vivai

PAG 7

/ Felix & Dykhuis bv

PAG 6

/ Flormart

III Copertina

/ Gilardelli Vivai

PAG 21

/ GT Piante

IV Copertina

/ Iberflora

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/ Idea Verde

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/ IPM

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/ Umbra Flor

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/ Vannucci Piante

II Copertina

/ Vignoli

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LINEAVERDE ti offre un anno di Tecniche Colturali, Verde Pubblico, Paesaggismo, Arboricoltura, Gestione Aziendale, Fitopatologia e tanto altro.

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Chi legge Lineaverde Lineaverde viene inviata, in 6.000 copie circa a: vivaisti - floricoltori - ibridatori - architetti paesaggisti - garden center - costruttori e manutentori del verde - enti pubblici - industrie del settore - assessorati al

Condizioni particolari di Abbonamento Condizioni particolari di abbonamento sono riservate alle seguenti categorie: studenti, architetti, agronomi, ingegneri, geometri, periti agrari e geologi. Allegando al coupon d’abbonamento la fotocopia di un documento che attesti l’appartenenza a una delle suddette categorie, si potrà sottoscrivere l’abbonamento al prezzo speciale di 20 euro. Alle Associazioni, agli Enti Pubblici e alle Aziende che sottoscrivono almeno 10 abbonamenti offriamo pacchetti personalizzati estremamente vantaggiosi (per informazioni tel. 02 89501830). Come abbonarsi Per abbonarsi a Lineaverde occorre effettuare un versamento sul c/c postale n.12059200 intestato a: EPE S.r.l. via La Spezia, 33 - 20142 Milano. Inviando via fax la fotocopia del bollettino postale che certifica l’avvenuto pagamento, mettendo bene in evidenza in nominativo e l’indirizzo a cui si vuole ricevere la rivista, l’abbonamento verrà messo in corso immediatamente. Per altre informazioni tel. 02.8950.1830.

verde pubblico - comunità montane. La pubblicazione tratta argomenti quali: tecniche colturali, arboricoltura, fitopatologia, gestione dell’azienda vivaistica, paesaggistica, ecologia; inoltre divulga dati tecnici, merceologici e statistici del settore. La pubblicazione è un organo indipendente nato con l'intento di creare una rete di interscambio nazionale e internazionale di dati, notizie e prodotti fra gli operatori del settore.


Lineaverde News LUGLIO/AGOSTO 2013

Normative

Accise più basse per le serre e semplificazioni per l’omologazione delle macchine agricole Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legge recante misure urgenti per il rilancio economico del Paese, l’accisa sul gasolio per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra, cui attualmente si applica la stessa accisa prevista per tutti i prodotti petroliferi destinati agli usi agricoli, pari al 22 per cento dell'accisa ordinaria, viene ridotta a 25 euro per mille litri, a condizione che i richiedenti siano serricoltori per i quali l’attività imprenditoriale agricola costituisce l’esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo, cioè coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale. La disposizione, che decorrerà dal 1° agosto 2013 e fino al 31 dicembre 2015, intende dare una risposta concreta alla perdita di competitività del settore florovivaistico ed orticolo a causa da un lato, del venir meno delle disposizioni che prevedevano l’esenzione dall’accisa per il gasolio destinato alle serre e, dall’altro, dai continui aumenti dei prezzi dei carburanti con un aggravio dei costi di produzione insostenibili. Il livello di imposizione agevolato sarà applicato sul gasolio per la serricoltura a condizione che le imprese beneficiarie si obblighino a ridurne il consumo, dando così un fattivo contributo al raggiungimento di una maggiore tutela ambientale. Inoltre, con un’altra disposizione, si riconosce anche ad altri soggetti, oltre che al Dipartimento per i trasporti terrestri, la competenza alla omologazione delle macchine agricole. In tal modo si pone fine alla esclusiva competenza del Dipartimento dei trasporti terresti, cui però si accompagna la competenza delle strutture estere, con articolazioni in Italia, delegate dalle Autorità competenti nei rispettivi Paesi europei, che rilasciano omologazioni valide ad ogni effetto, nazionale e comunitario. Il ricorso a tali strutture sempre più frequente, dato il minore tempo con il quale, a parità di garanzie, operano rispetto all’unico centro di riferimento italiano, è particolarmente oneroso per i richiedenti, comprendendo non solo il costo dell’accertamento, ma anche i costi di missione all’estero. L’apertura a soggetti nazionali consentirà, non solo l’abbattimento degli oneri del procedimento, ma anche il recupero, da parte dello Stato, dei diritti e delle imposte che, da queste strutture vengono versati ai Ministeri esteri di riferimento. ■

Giardini

A Londra il Parco Olimpico raddoppia e raggiunge i 100 ettari Dopo le Olimpiadi della scorsa stagione, il Parco Olimpico di Londra raddoppierà. Da marzo 2014, infatti, la grande area di Westfield Stratford ospiterà la città-parco naturale più grande degli ultimi 100 anni. La zona commerciale ricca di strutture di cemento lascerà spazio ad una grande distesa di verde che, dai 50 ettari di spazio verde dei Giochi Olimpici, passerà a circa 100 ettari in cui saranno piantati 4.000 alberi e 127.000 arbusti. Il progetto è di James Corner che ha già sperimentato a New York, con l'High Line, una soluzione creativa ed originale per portare il verde nelle città utilizzando location d'eccezione come i binari in disuso della linea ferroviaria. ■ Pag. 3 • Lineaverde Lug/Ago 2013


Lineaverde News Associazioni

A Giarre, un "tavolo" per il florovivaismo internazionale Si è tenuto il 25 giugno a Giarre (CT), nella splendida cornice del Centro congressi Radicepura, un incontro per rilanciare il florovivaismo in Italia ed in Europa. Dalla Sicilia arriva un messaggio preciso sull'esigenza di un settore che vede crescere il suo export ma che potrebbe avere dimensioni ancora maggiori se barriere doganali e fitosanitarie non lo ostacolassero. Per affrontare gli aspetti fitosanitari e i problemi del commercio, a Radicepura si sono ritrovati delegati di oltre venti Paesi, dal Canada alla Turchia, dalla Germania al Belgio, dal Sudafrica alla Svezia. «L'export del florovivaismo italiano è in crescita negli ultimi tre anni, ma deve trovare il modo di avere più forza all'estero, superando le barriere doganali», afferma Mario Faro, consigliere per l'internazionalizzazione dell'Anve (Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori) e rappresentante Anga Confagricoltura al Ceja di Bruxelles. Dall'assessore regionale all'Agricoltura, Dario Cartabellotta, è arrivato l'impegno a costituire un tavolo del florovivaismo, creando una cabina di regia snella. Il modello è quello già adottato per aprire alle arance siciliane la rotta del Giappone: condividere credenziali fitosanitarie, attraverso un raccordo regione-stato-produttori, per stringere rapporti con i vari Paesi. «Bisogna avviare una seria iniziativa perché si possa permettere ai nostri esportatori, con un prodotto di eccellenza, di guadagnare nuovi spazi di mercato senza divieti e ostacoli», ha detto il sottosegretario alle Politiche Agricole, alimentari e forestali Giuseppe Castiglione. Sulla stessa linea il messaggio di Paolo De Castro, presidente Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo. Parlando dopo l'incontro inaugurale, Maurizio Lapponi, presidente di ENA (European Nurserystock Association), e rappresentante di ANVE, Italia ha rilasciato una dichiarazione formale, approvata da tutte le delegazioni nazionali presenti, con un invito ad agire. "I vivaisti di tutto il mondo si trovano ad affrontare sfide e opportunità simili. ENA, riconosciuto questo fatto, ha deciso di organizzare la prima tavola rotonda mondiale in cui i vivaisti potrebbero riunirsi per discutere di queste sfide e valutare il modo di affrontarle. Con 19 paesi presenti e messaggi di sostegno da molti altri paesi in tutto il mondo, questo è stato un inizio molto positivo per creare un dibattito che coinvolga tutta l'industria vivaistica mondiale. Siamo tutti d'accordo che questo è stato un incontro molto utile e cercheremo di convocare un altro tavolo rotondo entro 2 anni. Sono molto contento che abbiamo raggiunto un accordo per invitare i governi, le autorità e tutti gli attori della filiera di approvvigionamento a compiere maggiori sforzi per sostenere il florovivaismo. Ogni pianta in più piantata, avrà una piccola parte nel migliorare l'ambiente e rendere il mondo un posto migliore in cui vivere." Lapponi ha continuato "Sono felice anche che i rappresentanti hanno riconosciuto la necessità di lavorare insieme con governi, enti pubblici e associazioni per promuovere una migliore educazione dei giovani sui vantaggi di del florovivaismo. Il futuro del mondo è nelle mani dei nostri giovani, ed è importante che essi conoscano la funzione del florovivaismo nel contribuire a risolvere i problemi climatici e migliorare l'ambiente in cui viviamo." ■

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Dalle aziende

BASF dà voce agli agricoltori con un tour itinerante per tutta l’Italia

Agricoltour, il tour di BASF che dal mese di maggio ha visitato diverse città e aziende agricole italiane per sostenere l'agricoltore, sta volgendo al termine. Con la penultima tappa, svoltasi a Fucecchio (FI) presso i vigneti dell'azienda agricola Il Turricchio, Agricoltour ha avuto modo di dar voce ancora una volta al "Più Grande Lavoro Sulla Terra", tema portante di questo ampio progetto di BASF. L'appuntamento toscano è stato occasione per incontrare e ascoltare le necessità dei singoli operatori, ma anche di poter constatare direttamente dal campo gli effetti positivi che alcuni agro farmaci BASF sortiscono sulla resa delle viticolture e sulla qualità del lavoro degli agricoltori. Secondo i dati della Coldiretti nonostante la crisi le assunzioni in agricoltura sono aumentate del 9% e continueranno ad aumentare. Entro il 2040 la popolazione mondiale arriverà a toccare 9 miliardi di persone e l'agricoltura dovrà essere in grado di soddisfare le necessità e il fabbisogno alimentare di questi numeri sempre crescenti. Uno dei simboli portanti del progetto è il camper Agricoltour di Basf, totalmente personalizzato, che ha accompagnato il giornalista Franco Bobbiese ad ogni evento. 15.000 km percorsi, 250 agricoltori intervistati dal microfono di Franco Bobbiese, 62 aziende agricole visitate e presso 11 piattaforme BASF si sono svolti i seguenti eventi in campo tematizzati. Info: www.ilpiugrandelavorosullaterra.it ■


Lineaverde News Fitopatologia

Trovato fungo patogeno in due vivai pistoiesi: tutto sotto controllo Il settore vivaistico pistoiese, composto da circa 1500 aziende, rischia di essere messo in difficoltà da un fungo patogeno delle piante. Una nota regionale vieta la commercializzazione di alcune tipologie di piante per l'Unione Europea dopo che è emersa la presenza del fungo. Le piante, tra cui alcune delle specie più coltivate nei vivai pistoiesi, devono essere sottoposte a minuziosi controlli e se dovessero risultare infette vanno distrutte, comprese quelle presenti nel raggio di due metri, oltre a porre in quarantena quelle nel raggio di 10 metri. ''Si tratta di un fungo - spiega Paolo Marzialetti, direttore del Cespevi (Centro sperimentale per il vivaismo) di Pistoia -, che colpisce tutta una serie di piante, in particolare le lentaggini, le camelie e il rododendro. La manifestazione più evidente sono essiccamenti e macchie, anche abbastanza estese, sulle foglie. Anche perché puntualizza Marzialetti - tutte le piante, anche sospette, vanno distrutte, quindi oltre al blocco della commercializzazione, fino a che non ci sarà una verifica e una certificazione che le piante sono sane, c'è il grosso danno della distruzione di tutte le piante che si presume possano essere infette''. Tra le piante in fase di “attenta osservazione” solo sul viburno e solo in due vivai è stato trovato il fungo patogeno. Le piante che ne erano affette sono state acquistate da paesi del Nord Europa, dove questo patogeno è presente. Non c’è ragione di fare allarmismi anzi, è stata proprio l’attenta azione del servizio fitosanitario regionale a impedire che l’infezione potesse allargarsi. ■ Due immagini dei danni causati dal fungo patogeno (Phytophthora Ramorum) rispettivamente su Viburnum e Rhododendron. Foto cortesia Cespevi Pistoia.

Normative

DDL consumo suolo, una tutela per i terreni agricoli Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, ha commentato l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del disegno di legge in materia di contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato. "Ogni giorno impermeabilizziamo più o meno l’equivalente di 150 campi da calcio, con questo provvedimento colmiamo una lacuna legislativa che ha prodotto effetti drammatici come l’aumento del 166% del territorio edificato in Italia negli ultimi 50 anni. Il nostro Paese ha invece bisogno dei suoi terreni per sviluppare la sua agricoltura e con essa salvaguardare la bellezza, la salubrità e la sicurezza dei nostri territori e dei nostri paesaggi. Per questo abbiamo previsto un meccanismo per fissare l’estensione massima di superficie consumabile, attraverso il forte coinvolgimento anche delle Regioni e degli enti locali, in una battaglia che è di tutti per un bene fondamentale come la terra. La difesa dei nostri suoli non è poi la lotta all’edilizia, al contrario con questo disegno di legge introduciamo un principio fondamentale nella materia di governo del territorio che è la priorità del riuso e della rigenerazione, che consentirà il recupero di zone già edificate ma degradate. Mi auguro che l’iter di questa norma di civiltà sia il più rapido possibile, perché si tratta di un intervento che Zuidwijk 28 NL-2771 CC Boskoop Fornitore della corte troppo a lungo è stato rinviato, ma che è ininfo@felixholland.nl - www.felixholland.nl dei Paesi Bassi per disposizione regia. Tel. +31-172-212009 - Fax +31-172-212434 dispensabile per consegnare un’Italia migliore alle nostre figlie e ai nostri figli”. ■ Pag. 6 • Lineaverde Lug/Ago 2013


Paesaggio

A Milano, una mini-rassegna cinematografica racconta il paesaggio al pubblico Comunicare il giardino e il paesaggio in modo diverso con un linguaggio comprensibile a tutti, sensibilizzare ed educare il pubblico alla bellezza, al sapere guardare e osservare con spirito critico cogliendo l’armonia o le stonature di un contesto sono alcuni dei presupposti dai quali è nato il progetto Cinema Giardini Paesaggi. Il progetto, promosso, curato e realizzato da Giuliana Gatti e Francesca Pisani, socie della sezione Lombardia dell’Associazione italiana di architettura del paesaggio (Aiapp), con il patrocinio della Fondazione Cariplo e la partecipazione dell’Orto botanico di Brera, nasce dall’idea di coniugare il linguaggio visivo e narrativo cinematografico alla scoperta del giardino, del paesaggio e delle loro componenti. A maggio, una mini-rassegna di filmati, ospitata nello storico Cinema Mexico di Milano, accompagnata da visite guidate alla scoperta dell’Orto botanico di Brera, oasi verde nel centro città, hanno accolto un pubblico numeroso, attento e curioso come testimonia il video realizzato per l’occasione (http://youtu.be/Z5oip35xUQM). La scelta dei film ha interessato due momenti significativi della seconda metà del Novecento: la fine degli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Sessanta, periodo del boom economico, della “modernità”, del conformismo e dell’inizio del consumismo e i primi anni Ottanta, quando l’ambientalismo comincia a strutturarsi in movimento d’opinione. ■

Formazione

Progettista di Giardini alla scuola Arte&Messaggio di Milano Presso la Scuola Arte&Messaggio di via Giusti, 42 a Milano sono aperte le iscrizioni al corso di Progettista di Giardini, edizione 2013/2014. Il percorso, biennale, attivo dal 1994, sviluppa le competenze necessarie per la progettazione di spazi verdi ad uso privato e/o pubblico di media piccola entità: terrazzi, giardini e parchi. La lunga esperienza garantisce qualità dell’impianto didattico/organizzativo e la rispondenza al mercato del lavoro. La qualità a costo accessibile è garantita dal Comune di Milano ente erogatore del corso. L’ammissione al corso, vista l’esiguità del numero di posti disponibili (20), sarà subordinata ad una selezione, incentrata sulla valutazione del curriculum e su un colloquio motivazionale. Il costo di iscrizione è di € 623,00 all’anno, rateizzabili in due versamenti, le lezioni si tengono in via G. Giusti zona centro il lunedì, il mercoledì e il giovedì, dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Per presentare la propria candidatura, è già possibile inviare il modulo scaricabile dal sito www.artemessaggio.it. ■

SANDRO BRUSCHI GREEN DESIGN DA OLTRE 30 ANNI PRODUCIAMO 2000 VARIETA’ DI PIANTE CHE ESPORTIAMO IN 65 PAESI NEL MONDO

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Lineaverde News Promozione

Pistoia Nursery Park, metà show room, metà orto botanico E' stato inaugurato il 27 giugno 2013 il primo Parco vivaistico d’Europa, Pistoia Nursery Park: a metà tra un giardino botanico e una collezione di piante esemplari, coniuga arte, creatività, design e luce in un progetto assolutamente avveniristico. E non poteva che nascere nel pistoiese, territorio italiano da sempre vocato a questa produzione, grazie alla famiglia Vannucci, la cui tradizione nel settore vivaistico risale al 1938 e che si è sempre contraddistinta per la particolare sensibilità verso l’importanza e il rispetto delle piante come strumento fondamentale per l’ecosistema e la vita dell’uomo. Uno spazio di oltre 10 ettari, dove troveranno ospitalità grandi esemplari di piante, oltre un centinaio, tra i più belli e scenografici esistenti, sapientemente abbinate per varietà, specie, colore e altezza. Qui saranno sistemate, per citare solo alcune specie, Aceri di natura diversa, da quelli giapponesi a quelli autoctoni come l’Acer campestre, Albizie, Betulle, quattro varietà di Ippocastani, grandi arbusti di Corbezzolo, Bagolari, Frassini, Platani, Pioppi, Querce, Salici, Tigli, un esemplare di Broussnetia papyrifera, Carpini e Catalpe, gli imponenti Cedri, i Cornus, il Liquidambar, re dei colori autunnali, e ancora Gelsi, Noci, Meli, grandi esemplari di Magnolie e grandi Allori. Il Pistoia Nursery Park ha la caratteristica di modificarsi in continuazione, le piante “sostano” nel parco in attesa di trovare la loro collocazione definitiva in qualche giardino del mondo, dando un’opportunità all’architetto paesaggista di immaginare concretamente la futura posizione dei vari esemplari. Fino a quella data, però, saranno i protagonisti assoluti della scena in tutta la loro maestosa bellezza, in una rassegna di specie botaniche, dimensioni e portamenti unici nel loro genere. In questo progetto che nasce sotto la stella del design, è stato scelto di collaborare con un partner importante come I Guzzini, che firmano un’illuminazione ecosotenibile, studiata apposta dall’architetto Mario Cucinella, per regalare al parco di notte uno spettacolo inedito, per suggerire un’originale lettura della bellezza della natura. Pistoia Nursery Park, è destinato a segnare una tappa fondamentale nello sviluppo dell’attività vivaistica di livello internazionale, propendo una trasformazione delle modalità di gestione del territorio dedicate all’attività produttiva, con l’obiettivo anche di diffondere una cultura del verde nelle nuove generazioni. In sintonia con questo spirito è stato pensato, al suo interno, un centro studi sul verde e sul vivaismo. ■

Concorsi

Giovanni Ugo vince per la settima volta i campionati italiani di tree climbing Anche quest'anno è Giovanni Ugo il vincitore dei Campionati Italiani di Tree Climbing, svolti nei giardini di Villa Pamphili a Roma dal 17 al 19 maggio e organizzati dalla Società Italiana di Arboricoltura: campione italiano per il settimo anno consecutivo e tree climber ormai noto anche per i numerosi successi in competizioni internazionali, Giovanni Ugo è inoltre un apprezzato istruttore della Scuola Agraria del Parco di Monza. ■ Pag. 8 • Lineaverde Lug/Ago 2013


Ricerca

Giardini

Mountfor: monitoraggio e ricerca per la tutela delle foreste

Paradisia il giardino delle Meraviglie

Il centro di ricerca per la conservazione e la valorizzazione della multifunzionalità delle foreste di montagna (‘Mountfor’ - Preserving and Enhancing the Multifunctionality of Mountain Forests) sta per iniziare la sua attività in Trentino, a San Michele all’Adige. Il centro nasce dall’intesa tra European Forest Institute, Fondazione Edmund Mach, Consiglio nazionale delle ricerche (Dipartimenti ‘Scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente’ e ‘Scienze bio-agroalimentari’), Università di Bolzano, Trento, Tuscia, Molise e Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura. L’obiettivo del centro è fornire una base scientifica per la gestione sostenibile delle foreste di montagna e avviare strumenti pianificatori utili per i portatori di interessi dell’ambiente montano. “In particolare i ricercatori del centro si occuperanno di monitoraggio e ricerca sulle foreste montane – spiega Roberto Tognetti, coordinatore del centro e ricercatore della Fondazione Edmund Mach - sia per prevedere gli effetti del cambiamento globale sugli ecosistemi forestali, sia per favorire il trasferimento dei risultati per una gestione forestale sostenibile. Il Trentino è stato scelto in virtù della sua posizione strategica nell'arco alpino, ma il centro conta già su una rete di collaborazioni, che va dalla regione himalayana a quella andina e a quella scandinava, non trascurando però gli ambienti montani mediterranei". “Il 29% della superficie dell'UE 27 è coperto da montagne e le foreste coprono il 41% di tale territorio (EEA 2010). Gli ecosistemi montani possono continuare a fornire servizi fondamentali alla società e la gestione forestale è uno strumento di mediazione tra le esigenze economiche e le esigenze ecologiche della foresta, in continuo mutamento - aggiunge il ricercatore del Cnr Franco Miglietta. Essa deve tenere conto della continua evoluzione degli scenari ed adattarsi ad essi”. ■

Al giardino Paradisia di Valnontey, in Valle d’Aosta, gli esperti dell’Ente Parco studiano fiori e piante a scopi scientifici, per comprenderne i processi di adattamento all’ambiente e per tutelare e proteggere le specie in pericolo, ma soprattutto mettono le loro conoscenze a disposizione di appassionati di giardinaggio, botanici in erba o semplici curiosi. Paradisia ospita circa 1.000 specie di piante e fiori di Alpi e Appennini, oltre ad alcuni esempi della flora di altri gruppi montuosi di tutto il mondo; numerosi percorsi tematici consentono di esplorare il Giardino Botanico in modo personalizzato, scoprendo caratteristiche, proprietà e curiosità delle varie specie di piante che vivono negli ambienti più diversi, ricostruiti qui appositamente per i turisti, come le zone umide, le morene, i detriti calcarei. Imperdibile anche il giardino delle farfalle: centinaia di lepidotteri multicolore vengono infatti attirati dai fiori di una piccola area di Paradisia, offendo agli occhi degli escursionisti uno spettacolo magico. www.pngp.it ■

IPM ESSEN La principale fiera internazionale del giardinaggio

Piante | Tecnica | Floricoltura | Allestimento

28 – 31 gennaio

te – vincen Essere o mondiale a livell

www.ipm-essen.de

Pag. 9 • Lineaverde Lug/Ago 2013


Lineaverde News Fiere

Paysalia, il paesaggismo in mostra a Lione dal 3 al 5 dicembre Paysalia è l'unico Salone internazionale in Francia dedicato a tutta la filiera del Paesaggismo. Giunto alla sua terza edizione, l'evento fieristico si prepara ad accogliere oltre 350 espositori della filiera paesaggismo, giardini, sport ed oltre 14.000 visitatori provenienti da tutta Europa. Gli operatori professionali che progettano, creano e mantengono gli spazi verdi possono incontrare a Paysalia un folto numero di produttori di materiali ed attrezzature, vivaisti, fornitori di equipaggiamenti e terreni per le aree sportive, produttori di impianti di irrigazione, fornitori di materiali, produttori di impianti di illuminazione e arredi urbani... A Paysalia 2013 verranno messi in particolare rilievo i terreni sportivi, gli stadi ed i campi da golf grazie al percorso Wellgreen by Paysalia. Un'ampia offerta specializzata, dedicata ai gestori e tecnici di questi particolari settori: dalla concezione alla realizzazione dei terreni sportivi, dalla manutenzione dei rivestimenti al trattamento dei prati, dai sistemi di irrigazione alle molteplici attrezzature, dalla messa in opera al trattamento dei vegetali… Uno spazio dimostrazioni di 1300mq, nel cuore del Salone, permetterà agli espositori di mostrare i proprio prodotti, tecniche e servizi in azione. Molte conferenze tematiche, il Concorso Nazionale ‘’Riconosci i Vegetali, i Trofei Paysalia premieranno i Prodotti e Servizi, i più innovativi. Il 5 dicembre Paysalia accoglierà i dirigenti ed i tecnici delle città e collettività durante una giornata dedicata. Questa giornata sarà articolata attorno al tema "Il ruolo della natura nella citta durevole" e strutturata con importanti eventi, quali visite tecniche ai paesaggi lionesi, conferenze ed incontri con i fornitori. Le tendenze 2014/2015 ed i trend del domani saranno presentati nella ‘’Guida delle Tendenze’’. Uno strumento di grande ispirazione per tutti gli Operatori professionali che risponde ad una fine analisi sull’evoluzione della società e dei suoi desideri: forme, materiali, colori, progetti Infine avrà luogo l'evento "Le Carré des Jardiniers", una competizione aperta a tutti i creatori ed imprenditori del paesaggio. Il concorso ha come principali obiettivi quelli di riportare la grande nobiltà del mestiere di giardiniere, di far parlare i Media questa affascinante professione, nonchè lanciare le tendenze nel mondo del giardinaggio. info: www.paysalia.com ■

Formazione

Costituito il network delle European Societies for Horticultural Sciences Si è da poco costituito il Network delle European Societies for Horticultural Sciences (NESHS), che organizza ogni quattro anni l’European Symposium of Horticulture ed altre iniziative di promozione del settore. A fondarlo, le società scientifiche di Italia, Grecia, Spagna, Portogallo, Benelux, Germania e Romania. La SOI (Società di Ortoflorifrutticoltura Italiana), nella persona del suo Presidente Paolo Inglese, è stata chiamata a presiedere il network fino al 2016. Alla vicepresidenza è stata eletta la prof.ssa Monique Bogdson della Bene lux Society e alla segreteria il prof. George Manganaris, per la Società Orticola Greca, che ospiterà il prossimo convegno. Fonte: www.georgofili.info ■ Pag. 10 • Lineaverde Lug/Ago 2013


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Fiere

SUN 2013: fucina di talenti dell’outdoor design SUN, il Salone Internazionale dell’Esterno, organizzato da Rimini Fiera in collaborazione con Fiere e Comunicazioni, dal 6 all’8 ottobre 2013, si conferma ideale punto di incontro tra insegnamento didattico e mondo della produzione, offrendo a studenti e giovani designers l’opportunitĂ di entrare a contatto con le piĂš importanti realtĂ dell’Outdoor design & living. In agenda, lunedĂŹ 7 ottobre, alle ore 16.00, presso sala Ravezzi 1, la conferenza “Outdoor design come spazio aggreganteâ€?, che vedrĂ come relatori il Professor Dario Scodeller, architetto e storico del design e il Professor Riccardo Varini dell’UniversitĂ degli Studi della Repubblica di San Marino – UniversitĂ IUAV di Venezia e un’area espositiva che raccoglierĂ elaborati, progetti e prototipi ideati dagli studenti del Corso di Laurea in Disegno Industriale. SUNLAB 2013 è la sesta edizione del contest internazionale riservato ai talenti under 35 dell'Outdoor Design, ideato con Caruso D’Angeli Studio, desiderosi di creare scenari sperimentali, concetti inediti e progettazioni non ancora in produzione. I 14 prototipi selezionati otterranno uno spazio espositivo gratuito all'interno della mostra “SUN.LAB: For a creative outdoorâ€?, allestita nel cuore commerciale di SUN, a stretto contatto con le piĂš importanti realtĂ del settore. www.sungiosun.it â–

Dalle aziende

Catalogo aziende e piante del Distretto Florovivaistico Alto Lombardo Interessante e ricca d’informazioni la pubblicazione redatta dal Distretto Florovivaistico Lombardo, riconosciuta dalla Regione Lombardia, che raccoglie le aziende florovivaistiche delle province di Como, Lecco, Varese, Milano, Monza-Brianza e Sondrio con i loro prodotti e listino prezzi. La guida e in doppia lingua, italiano ed inglese, e quindi si apre ad essere distribuita anche all’estero per far conoscere il patrimonio florovivaistico della regione. La consultazione e semplice in quanto il volume si divide in 4 parti: le prime due comprendono i prezzi delle piante e delle prestazioni del florovivaista, la terza annotazioni tecnico-legislative a carattere informativo e la quarta presenta le aziende associate. Per maggiori informazioni: http://www.altolombardo.it/ ; info@altolombardo.it â–

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Lineaverde News Attualità

Orti urbani: dimostrati i rischi di contaminazione Sostiene Francesca Pisani, dottore agronomo, in un articolo pubblicato sul numero 24 di Intersezioni, organo d'informazione e di cultura professionale dell'Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Milano: "da Roma a Washington, da Berlino a Parigi e a Londra, la coltivazione di orti in città, una vera e propria moda per chi vuole mangiar sano e risparmiare qualcosa, non è avulsa da insidie e pericoli. Arriva infatti una ricerca scientifica che mette in guardia sul cibo coltivato in città, per la presenza di metalli pesanti in maggiori concentrazioni rispetto a quelli provenienti dalle campagne." A sostegno di questa tesi, l'articolo, pubblicato nella rubrica Contaminazioni, riporta i risultati sperimentali di una collaborazione tra l'Università Tecnica di Berlino e l'Università Nazionale di Khmelnitsky (Ucraina) che dimostra i rischi di contaminazione dell'orticoltura praticata in città. "Le analisi condotte su pomodori, fagiolini, patate, piante aromatiche e altri ortaggi coltivati nei pressi di strade a traffico intenso a Berlino hanno mostrato concentrazioni in uno o più metalli pesanti più elevate rispetto agli stessi prodotti venduti nei supermercati, in numerosi casi pari anche al doppio o più. Una nota positiva è data dalla presenza di edifici e di vegetazione situati tra la coltivazione e le strade, che, fungendo da barriere e da filtro, riducono la contaminazione". La diffusione delle informazioni, della conoscenza e delle evidenze tecnico-scientifiche è la politica migliore per responsabilizzare la società verso comportamenti razionali nell'interesse comune. ■

Mostre Mercato

Normative

A Brescia, torna Fiorinsieme, il giardino nella piazza del Duomo

Legge vivaismo Regione Toscana: regolamento di attuazione è da integrare

Dal 13 al 22 Settembre in Piazza Paolo VI, la Piazza del Duomo di Brescia torna Fiorinsieme, l'evento green ideato e progettato da Associazione Florovivaisti Bresciani in collaborazione con il Comune di Brescia che nel corso delle precedenti edizioni ha attirato migliaia di visitatori. Fiorinsieme è un grande spazio verde realizzato in una location insolita come Piazza Paolo VI, una delle piazze più belle d'Italia. L'edizione 2013 affronterà il tema della sostenibilità ambientale con alcune aree tematiche incentrate sull'utilizzo di essenze vegetali a bassa manutenzione e consumo idrico e soluzioni realizzative per un impatto minimo sull'ambiente. All'interno del giardino nei weekend del 14/15 e del 21/22 Settembre sono in programma corsi e incontri gratuiti per avvicinare i cittadini alle tematiche ambientali e al mondo del verde. www.florovivaistibs.it info@florovivaistibs.it ■

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La commissione Agricoltura della regione Toscana ha rilevato che la bozza di regolamento della nuova legge per il vivaismo non ha, al suo interno, riferimenti ad alcuni articoli della legge. Nel dibattito seguito alla illustrazione fatta dall’assessore Marson, è emersa la disponibilità ad integrare il testo e a ripresentarlo in commissione. Una richiesta formale alla Giunta in tal senso è già in via di redazione. Tra i punti di maggiore criticità rilevati, quello dell’arredo urbano sul quale l’assessore Anna Marson è stata chiara: “Questo aspetto rientra all’interno di standard urbanistici obbligatori e quindi riconducibile alla legge 1, opportunamente riformata, e ai suoi regolamenti attuativi”. “Prevedere un percorso nuovo per uno o più standard quando tutti gli altri rientrano nel Governo del territorio – ha detto – ci sembrava inopportuno e di possibile confusione”. Critico sul regolamento è stato anche Gianfranco Venturi (Pd), presidente della commissione Ambiente e primo firmatario della legge di riordino del sistema vivaistico della Toscana. La proposta del presidente Rossetti di “chiedere alla Giunta un riesame sul regolamento e un nuovo invio alla commissione” ha chiuso la seduta. Da normativa, il regolamento diventa attuativo dopo trenta giorni dalla sua presentazione. Il nuovo testo dovrà essere portato a breve all’attenzione della commissione. ■


Giardini

La magia del “fall foliage” ai Giardini di Sissi a Merano Ai Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano nei mesi autunnali inizia l’atteso fenomeno del “Fall Foliage”, che da alcuni anni è diventato un appuntamento fisso e imperdibile per escursionisti, fotografi e amanti della natura. Il giardino meranese, che nei mesi estivi si mostrava come un vasto paradiso verde e fiorito, all’improvviso esplode in un caleidoscopio di calde tonalità, il fogliame delle piante cambia aspetto in infinite sfumature oro, giallo, rosso e arancione, che danno il benvenuto all’autunno. Lo spettacolo del Fall Foliage ai Giardini è un vero e proprio tour emozionale alla scoperta di un evento naturale che attira ogni anno quasi 100.000 visitatori e che sarà in scena fino al 15 novembre, data in cui chiuderanno i cancelli e daranno appuntamento ai propri ospiti alla primavera 2014 con tante novità e sorprese. www.trauttmansdorff.it ■

Mostre Mercato

Orticolario: peccati di gola in giardino... anche per i più piccoli Al giardino, al verde e a tutte le esperienze e le emozioni ad essi collegate è dedicato Orticolario, dal 4 al 6 ottobre a Villa Erba, sul lago di Como. Il gusto sarà il senso conduttore di questa quinta edizione, e tutti i visitatori saranno istigati a commettere - incessantemente e senza rimorso - “Peccati di gola in giardino”. Una particolare attenzione sarà dedicata ai bambini: per loro Orticolario ha organizzato - nelle giornate di sabato 5 e domenica 6 ottobre - un programma ricchissimo di laboratori e attività divertenti, educative ma soprattutto... golose! I laboratori ludico-didattici di questa edizione saranno infatti tutti tematici e incentrati sul gusto, ma con l’obiettivo di far comprendere ai bambini come buona parte del cibo che mangiamo - e che al supermercato troviamo raffinato o inscatolato - proviene dalla natura. www.orticolario.it. ■

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Pag. 13 • Lineaverde Lug/Ago 2013


Lineaverde News Promozione

Presentato il concorso “I Comuni Fioriti 2013" AspProFlor-Associazione Nazionale Produttori Florovivaisti presenta oggi in anteprima, presso il Royal Park I Roveri, gli iscritti al Concorso “I Comuni Fioriti 2013”, con l’obiettivo di promuovere un turismo anti-crisi all’insegna del verde e delle tipicità locali. Dopo un prima fase di sperimentazione a livello locale, il Concorso è diventato un immancabile appuntamento per tutte le amministrazioni nazionali, stimolandole nel corso degli anni a specializzare la propria vocazione turistica grazie all’ importante valore aggiunto dato dal verde, dai fiori e dagli itinerari naturali, unite dalla condivisione del motto “Fiorire è accogliere”. “Anche quest’anno si conferma l’eccezionale successo di un’iniziativa che vede 150 paesi e città a scommettere sui fiori e sul verde per promuovere il territorio e puntare ad un marketing turistico innovativo, privilegiando la sinergia tra ambiente, accoglienza e itinerari naturali - dichiara il Presidente di AsProFlor Renzo Marconi. Attraverso il nostro progetto vogliamo dimostrare che ci sono tante risorse da rilanciare – prosegue Marconi – e che anche in tempi di crisi economica, nel nostro bellissimo Paese, un turismo sostenibile e vincente è ancora possibile. La nostra Guida ai Comuni Fioriti d’Italia intende infatti accompagnare il visitatore nella pianificazione di itinerari tra mete note e nuove destinazioni da scoprire e rilanciare”. Royal Park I Roveri, luogo di eccellenza per la pratica del golf, immerso in una foresta secolare a pochi passi dalla scenografica Reggia di Venaria, è la cornice ideale per il lancio di una nuova, inedita sezione del Concorso: Campi da Golf Fioriti, per premiare i green più fioriti d’Italia. www.comunifioriti.it ■

Web

Le immagini dell'assortimento di Syngenta FloriPro Services a portata di mouse Tutte le immagini dell'assortimento di Syngenta FloriPro Services a portata di mouse. Si tratta del nuovo servizio ideato da Syngenta per rendere ancora più facile l’accesso ai propri prodotti e fornire un corredo sempre più completo di opzioni ai suoi clienti. Un database online chiamato "Libreria delle Immagini" dove in modo facile e veloce è possibile sfogliare, cercare e scaricare immagini di tutte le varietà vegetali disponibili attraverso Syngenta FloriPro Services. Un vero e proprio servizio di marketing pensato per i rivenditori che potranno utilizzare le immagini con finalità promozionali, per creare manifesti, etichette e altro materiale da esibire nei propri punti vendita. Basterà collegarsi all’indirizzo www.fps-pictures.com e registrarsi inserendo i propri dati, per poter accedere a una serie di vantaggi fino a oggi riservati a pochi. Si potranno ricercare le foto di una varietà in particolare tramite la semplice funzione “cerca”, selezionare le immagini preferite e inserirle in una lista temporanea dalla quale scegliere con tranquillità quali scaricare. E iniziare il download sarà semplicissimo, basterà cliccare sulla immagine prescelta e decidere il formato preferito, quindi inizierà il trasferimento. In pochissimo tempo anche le immagini in alta risoluzione saranno disponibili per i fini promozionali degli utenti. ■ Pag. 14 • Lineaverde Lug/Ago 2013


Fiere

Demogarden 2013, prove in campo per la motocoltura Abbiamo posto alcune domande a A corollario dell’area prove ed espoGustavo Capella, sales and communisitiva, si stanno delineando gli inconcation manager di Demogarden, sultri e gli appuntamenti culturali con i l’evento che si terrà dal 21 al 23 setmaggiori esperti del settore. Ritorna tembre presso il Parco di Sigurtà, a la preziosa collaborazione con gli Valeggio sul Mincio (VR). esperti di Fondazione Minoprio e ForQual è la formula di Demogarden e mazione 3T. perché ha avuto successo? I temi in programma saranno: Demogarden è l’unico appuntamento • interventi relativi ai tappeti erbosi, le in Italia dedicato alle prove sul campo malattie fungine dei fruttiferi e delle Gustavo Capella, sales and di strumenti macchine e attrezzature piante da giardino, la sicurezza nei lacommunication manager di dedicate alla motocoltura e al giardivori di manutenzione ambientale, i Demogarden. naggio e vede protagoniste tutte le parassiti di recente introduzione in merceologie legate al mondo della manutenzione del Italia, cura e gestione dell’albero, tecniche specifiche verde. I più importanti marchi del settore mettono a di- di treeclimbing, il lavoro in sicurezza; sposizione dei professionisti del verde tutte le novità da • forestazione urbana, in collaborazione con ReteCliprovare e testare con la consulenza dei loro tecnici più ma, network tecnico e gruppo di lavoro per la proqualificati. Aziende, rivenditori, professionisti, ammini- mozione della sostenibilità a scala locale, con una strazioni pubbliche e hobbisti evoluti danno vita all’e- particolare sensibilità verso la problematica del camvento dinamico più completo del panorama italiano. biamento climatico. Dove si svolgerà quest’anno Demogarden? Quali Aziende partecipano a Demogarden e come è Nello splendido scenario del pluripremiato parco di organizzata l’esposizione? Sigurtà a Valeggio sul Mincio (Vr), una location per- Tutte le aziende del comparto Giardinaggio, Motocolfetta che offre al visitatore un colpo d’occhio im- tura e manutenzione del verde; un’area molto estesa pressionante sulle buone tecniche di manutenzione è dedicata alle Prove in campo e un’altra area è dedidel verde, un Parco che attira professionisti e hobbi- cata alle aziende “statiche (sementi, fertilizzanti, picsti del verde. coli attrezzi etc.). Quali iniziative organizzate a corollario dell’Evento? Tutti gli aggiornamenti su www.demogarden. it ■

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> FITOPATOLOGIA <

Migliorare la professionalità degli addetti per ridurre i costi del verde ornamentale Per migliorare la condizione, oggi pessima, del verde pubblico, riducendone i costi di gestione, occorre un drastico giro di vite sulla situazione attuale, rivolto soprattutto al miglioramento radicale delle professionalità impiegate, sia pubbliche che private. L’Associazione Italiana Direttori e Tecnici dei Pubblici Giardini ha già fatto molto per questo e riuscirà a fare ancora di più, ma anche le Scuole, le altre Associazioni tecniche e le varie Organizzazioni dei cittadini, devono fare la loro parte. di Giorgio Badiali giorgiobadiali@libero.it

Fitopatologo, dottore agronomo, già dirigente della Regione Emilia Romagna

urtroppo, la situazione generale del verde ornamentale viene oggi ed ormai da troppe parti, considerata abbastanza triste su gran parte del territorio nazionale. Appare perfettamente inutile ricercare uno o più colpevoli di questa

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triste situazione, perché tutti ed in mille modi abbiamo contribuito negli anni e non solo in quest’ultimo e tanto denigrato periodo, al raggiungimento di questo risultato abbastanza negativo. Ora bisogna con urgenza finirla di

Confine esterno di un parchetto di periferia, dove le piante in primo piano sono da anni prive di ogni intervento manutentivo e lasciate a marcire sul posto con danno elevato sia ambientale che economico.

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Pianta di tiglio fortemente lesionata da vecchia data, mai curata e successivamente invasa da insetti xilofagi che hanno certamente contribuito a renderla a rischio di schianto.

fare tante chiacchiere senza ottenere alcun risultato e cercare di operare fattivamente per migliorare notevolmente ed effettivamente tutti gli interventi che devono essere eseguiti sul verde e che vanno rivolti in particolare a contenere se non a risolvere definitivamente, questa sgradita ma reale situazione. Non si può certamente negare che esistano anche delle oasi felici che possono rappresentare validi esempi di come bene operare in questo delicato settore, ma ciò è ancora troppo poco per farci sentire appagati e ritenerci soddisfatti. Questi casi possono servire positivamente come esempio da seguire e come insegnamenti da divulgare, al fine di trasmettere altrove quanto di buono si può ancora riscontrare. Ciò che in gran parte manca in questo ampio contesto, è rappresentato soprattutto dal corretto operare quotidiano di coloro che sono addetti ai lavori più semplici ma più importanti e che devono essere eseguiti sulle piante spesso anche in forma ripetitiva, per cui necessita che siano effettuati correttamente seguendo tutti i concetti che la buona tecnica prevede. La vera, quanto necessaria professionalità di cui si parla, indispensabile per i tanti interventi da eseguire quotidianamente e costantemente sulle piante, non è ancora da considerare accettabile, anche se da molte parti si sostiene che la situazione in realtà appare insufficiente soltanto per mancanza di tempo, di personale e di finanziamenti adeguati. Queste considerazioni possono rappresentare una parziale giustificazione alle carenze riscontrabili, anche se in sintesi ciò che realmente

manca o scarseggia è la qualità del lavoro, perché almeno da quanto si vede dalle operazioni normalmente eseguite, si dovrebbero tenere comunque e maggiormente in considerazione, applicandole costantemente durante l’esecuzione dei necessari interventi, le varie tecniche già conosciute e da molto tempo divulgate, al fine di ottenere risultati sempre più positivi. Molte piante si ammalano anche troppo rapidamente ed in molti casi muoiono altrettanto velocemente, perché su di esse non vengono eseguiti i necessari interventi o vengono abbandonate ed addirittura maltrattate, anche in modo che si potrebbe definire indegno. Perché tutto questo?

Alcuni aspetti da considerare seriamente Come per tutte le malattie presenti nel vasto regno animale con l’uomo

in primo luogo, anche per quelle riscontrabili nell’altrettanto vasto regno vegetale, diventa sempre più necessario possedere molte ed approfondite conoscenze sui tanti casi patologici, spesso anche deliberatamente provocati e che negli ultimi tempi si vanno presentando in quantità sempre maggiore. Le conoscenze in materia e la valida casistica registrata negli anni, che quando e dove vengono applicate nella pratica finiscono per rappresentare la tanto desiderata professionalità, necessaria per tutti gli addetti al delicato e difficile settore, rappresentano il punto di partenza per qualsiasi attività sia di natura preventiva che curativa, soprattutto di tipo manuale con o senza l’impiego di attrezzatura meccanica motorizzata, che l’uomo deve comunque compiere quotidianamente e sempre a contatto con tante spe-

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Strada alberata di platani con manutenzione precaria in cui il Cancro colorato trascurato e con le ceppaie delle piante morte lasciate sul posto, ha nel tempo gradatamente infettato le piante, dove già la prima della fila nel lato destro è morta e deve essere eliminata.

cie di piante presentanti caratteristiche ed esigenze anche diversissime. Per questo motivo e non solo, ogni operazione da eseguire su di esse, deve essere preventivamente calcolata dopo attenta osservazione, effettuata nei tempi necessariamente previsti, senza tanti ripensamenti e deleteri rinvii che portano molto facilmente al classico lassismo, oggi riscontrabile nelle troppe situazioni di degrado ambientale. Tralasciamo a questo punto la trattazione dei vari interventi fitosanitari soprattutto di natura chimica, in diversi casi ritenuti ancora necessari pure con la dovuta regola da divulgare sempre in misura maggiore, cioè di evitare al massimo il ricorso a questo tipo di difesa che deve comunque essere prescritta dallo specialista, orientando gli operatori verso tutti gli interventi di tipo biologico che in molti casi appaiono anche più efficaci e certamente meno perturbatori delle generali condizioni ambientali che devono essere sempre e con ogni mezzo salvaguardate, non solo a parole ma realmente con più corretti comportamenti. Bisogna anche considerare che il momento attuale non è quello più adatto per eseguire nuovi impianti, Pag. 18 • Lineaverde Lug/Ago 2013

soprattutto a caso come a volte si è dovuto riscontrare, senza preoccuparsi più di tanto sia della specie che veniva introdotta sia delle caratteristiche vegetative e delle esigenze possedute dalle piante che venivano impiegate, spesso senza accantonare i fondi per le necessità di spesa in fase di coltivazione, senza possedere personale qualificato professionalmente ed in grado di eseguire sia in fase di impianto che nel periodo successivo di allevamento tutto il necessario per garantire un buon sviluppo ed una crescita regolare delle piantine, senza le conoscenze necessarie per evitare pratiche inutili od addirittura dannose che in pochi anni possono riuscire, come in realtà è già successo più volte in passato, a provocare malattie anche gravi alle piante e che in molte occasioni sono state capaci di condurle rapidamente alla morte. Al riguardo occorre evidenziare che in troppe circostanze si è dovuto ricorrere a manutentori esterni alle pubbliche amministrazioni, con risultati che in troppe occasioni non son apparsi per nulla soddisfacenti. Tutto quanto descritto ed altro ancora deve essere almeno da questo momento considerato attentamen-

te, in vario modo rivisto correttamente ed attuato con la massima serietà dagli addetti ai lavori di manutenzione sia in ambito pubblico che privato e seriamente controllato dagli organi dirigenziali e dai progettisti di ogni nuovo impianto e di ogni attività successiva necessaria, perché in ultima analisi se le cose non vanno bene, la responsabilità finale cadrà certamente sempre su di loro.

Cosa fare per migliorare la situazione: imparare e aggiornare, osservare, capire, operare e divulgare Le possibilità teoriche certamente in grado di migliorare la precaria situazione attuale esistono sempre e con tanta buona volontà da parte di tutti, possono diventare una realtà anche in tempi non troppo lunghi. Innanzi tutto, come già costantemente evidenziato, bisogna creare ovunque un minimo di professionalità in tutti i manutentori, specialmente riguardo alle attività quotidiane più semplici da compiere sulle piante o nelle loro prossimità, come la corretta ed indispensabile asportazione delle parti secche o lesionate o già visibilmente ammalate e di tutte le piante già morte o considerate a rischio di schianto ma spesso ancora presenti sul posto, le disinfezioni delle attrezzature impiegate e delle superfici dei tagli effettuati, come pure la necessaria esecuzione del trasporto a discarica dei residui ricavati senza disperderli lungo i percorsi. Alle attività più comuni ma semplici da eseguire, si


> FITOPATOLOGIA <

dovranno aggiungere gradualmente quelle un tantino più complesse, come gli interventi corretti di potatura, la giusta esecuzione dei tagli da effettuare, l’asportazione senza danni delle erbe infestanti, le prevedibili protezioni dei fusti qualora necessarie, gli interventi meccanici di asportazione delle ceppaie e di ripristino dei suoli, la razionalità delle irrigazioni, ecc. Tutto questo si può ottenere indirizzando il personale disponibile verso le scuole di formazione già esistenti in diverse zone o forse ancor meglio, proponendo e/o realizzando frequenti e più economici incontri di gruppo senza tante perdite di tempo e di danaro, fra i manutentori presenti nelle Giardinerie ancora esistenti in territori comunali limitrofi od in altri luoghi opportunamente scelti in zone facilmente raggiungibili, organizzati per quanto possibile all’interno della A.I.D.T.P.G. (Associazione Italiana Direttori e Tecnici dei Pubblici Giardini) che già lavora molto anche per questo ed i cui Delegati Regionali o loro rappresentanti sono perfettamente in grado di coordinarli e costituire dei veri gruppi professionali che si possono incontrare praticamente senza spese, specie nei momenti in cui la necessità di riuscire a risolvere qualche non comune situazione lo impone, discutono i vari casi emersi, si istruiscono a vicenda in presenza del Coordinatore, imparano a conoscersi, a diventare sempre più amici e veri collaboratori mentre discutono i vari casi e si trasmettono a vicenda le soluzioni nel frattempo individuate, studiate e realizzate, al-

largando in successione il discorso ai colleghi operanti in altri territori ed anche a manutentori esterni interessati ed opportunamente sollecitati, migliorando così i necessari contatti e trasmettendo le indispensabili conoscenze tecniche anche a coloro che forse non sarebbero mai riusciti a recepirle e che certamente in qualche occasione dovranno essere utilizzati, per compiere attività dove necessita almeno un minimo di professionalità. Nei casi più difficili da risolvere o nei momenti di maggiore difficoltà applicativa, potrebbero venire coinvolti in questa attività rivolta al miglioramento professionale degli addetti alle manutenzioni del verde, anche rappresentanti degli Ordini professionali unicamente qualificati allo scopo, come in particolare gli Ordini degli Agronomi-Forestali ed i Collegi dei Periti Agrari. Considerando il giorno in cui si possa finalmente sperare nel superamento delle carenze di natura professionale per i tanti manutentori del verde, a questo punto occorre evidenziare la necessità da parte di tutti, di imparare ad osservare attentamente le piante assegnate in custodia senza abbandonarle mai,

identificando rapidamente le situazioni vegetative che appaiono anormali e cercare di capire la tipologia e l’entità delle eventuali anomalie più comuni riscontrate, al fine di risolverle nel minor tempo possibile. Deve anche essere chiaro che in presenza di anomalie di non facile identificazione o della necessità di interventi di particolare difficoltà, si dovrà subito chiedere un supporto tecnico senza alcuna vergogna e tentennamenti, contattando i colleghi operanti nei territori limitrofi o ricorrendo ad esperti notoriamente conosciuti e già attivi in diverse zone, mentre nei casi che presentassero ancora ulteriori difficoltà interpretative si dovranno subito contattare i Servizi Fitosanitari Regionali presenti nelle varie Regioni. Così facendo, si esauriranno rapidamente i comprensibili dubbi e si sarà in grado di avere notizie valide e sicure sul comportamento da tenere sia nell’occasione immediata che per quelle future, almeno per il tipo di manifestazione opportunamente studiata e per la quale si potrà riuscire ad evitarne la diffusione. A questo punto diventa più facile operare anche rapidamente, senza

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Suolo male ripristinato dopo l’asportazione di una pianta morta che è stata poi sostituita senza alcuna logica nella stessa posizione, omettendo la sostituzione del suolo, le necessarie disinfezioni e l’asportazione totale delle masse radicali.

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> FITOPATOLOGIA <

Incontro istruttivo e divulgativo organizzato in seno all’A.I.D.T.P.G. nell’anno 2009 a S. Michele all’Adige, dove alla presenza ed accanto a molti tecnici Associati provenienti da ogni parte d’Italia, si notano dalle finestre dell’edificio i visi festosi dei ragazzi frequentatori della scuola.

Anche i bambini delle scuole durante le lezioni od assieme ai loro cari come nel caso specifico, organizzato dall’A.I.D.T.P.G. (Delegazione Lombardia) nel Parco di Valeggio sul Mincio nel 2010, se bene indirizzati, documentati ed istruiti, possono già comprendere le principali norme che regolano e salvano la natura.

effettuare gli ormai usuali rinvii, intervenendo con i mezzi necessari senza commettere i tanti errori plateali che spesso capita di riscontrare e l’attività manutentiva darà certamente i risultati positivi che da essa tutti si aspettano. Ma non si sarebbe ancora raggiunto il massimo dell’utilità sperata, se gli argomenti trattati si esaurissero Pag. 20 • Lineaverde Lug/Ago 2013

a questo punto e le tante situazioni studiate e risolte, venissero catalogate in un fascicolo e poste nel classico cassetto, lontane da ogni sguardo ritenuto indiscreto o furtivo, pertanto deve ora subentrare la necessità di una valida comunicazione e divulgazione delle tante situazioni riscontrate. La passione dello sperimentatore e

del manutentore professionale, nel divulgare a tutti quanto scoperto, risolto ed attuato nella pratica, rappresenta l’anello finale che valorizza tutto quanto andiamo descrivendo. Tutti gli Enti pubblici operanti nel settore, le varie Associazioni pubbliche e private, i Circoli ricreativi-culturali già presenti ed attivi in molte zone tra cui diversi effettuano già attività di volontariato, i piccoli gruppi già presenti in luoghi di cura ed anche di pena (carceri) situati in ambienti che si prestano, tutte le scuole di ogni ordine e grado, cercando di non escludere nemmeno le classi elementari, in cui gli stessi Insegnanti sono già in grado di trasmettere e divulgare le nozioni fondamentali che regolano la natura, devono concorrere con i propri mezzi operativi, istruttivi e divulgativi anche molto semplici, soprattutto ad evitare i danneggiamenti alle piante che rappresentano l’atto iniziale della diffusione di tante malattie anche mortali, inculcando nei giovani il rispetto dell’ambiente che oggi lascia troppo spesso a desiderare. Anche i casi sopra citati ma ancora limitati, in cui l’ambiente viene già rispettato al meglio e dove si trovano parchi o giardini molto belli e desiderabili, dovranno essere sempre più conosciuti e propagandati al fine di divulgarne l’esistenza, la loro grande utilità e la necessità di averne in buona gestione una quantità sempre maggiore, come già da anni sta facendo positivamente la nostra A.I.D.T.P.G. in diverse località italiane. ■


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> IL PUNTO <

Il florovivaismo in Spagna di Renato Ferretti renato.ferretti@tin.it

Dottore agronomo e dirigente della Provincia di Pistoia

l florovivaismo spagnolo, ci dice Vincente Peris Alcayde, ha due punti di forza che dobbiamo sottolineare: la sua unione e la sua eccellente vocazione all’export con un'offerta che a volte non è in grado di coprire la totalità della domanda. Riteniamo pertanto che in questo momento ci sono tre questioni fondamentali, quali il recupero della consapevolezza del settore, continuare a puntare pesantemente sull’innovazione, oltre al forte impegno verso l'internazionalizzazio-

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Andalusia, Aragona e Galizia alcune delle principali regioni di produzione florovivaistiche della Spagna che hanno visto nel 2012 un significativo aumento, pari all'80%, delle esportazioni di piante ornamentali in tutta Europa. ne. In un momento in cui il mercato interno ha alcuni dubbi, le esportazioni sono diventate un autentico sbocco per le aziende. Dobbiamo però continuare a lavorare sulla creazione della cultura del verde già consolidata in altri paesi europei, ma ancora emergente nel nostro paese, ed è importante la crescita di una rete europea finalizzata a ciò. I prodotti dell’orticoltura ornamentale spagnola rappresentano il 4,3% della produzione vegetale finale, su una superficie coltivata di

circa 5.540 ettari, di cui 1.500 ettari in serre che raggiungono un valore della produzione di oltre 900 milioni di euro. Le principali zone di produzione sono: Regione Valencia, Catalogna, Andalusia, Galizia, Isole Canarie, Aragona e Murcia. La redditività sociale della produzione dell’orticoltura ornamentale è molta alta, dato l'elevato contenuto di manodopera che viene impiegato. Sono infatti circa 45.000 posti di lavoro del settore. Le esportazioni spagnole di fiori e piante sono au-


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! ! ! ! ! ! ! ! ! Esportazione spagnola di fiori e piante per principali paesi (dati in euro, anno 2012) ! ! ! ! ! !

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2011, di cui 88 milioni di euro sono dovuti alle piante da esterno, 36 milioni di euro alle piante da interno e 24 milioni di euro corrispondenti ad alberi ed arbusti ornamen-

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tali. Per regione, la Comunità Valenciana, la Catalogna e l’Andalusia sono le aree principali dedite alle esportazioni.

L’esportazione

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piante della Regione Valencia nel 2012 è stata pari a 76,6 milioni di euro; della Catalogna 38,9 milioni e

Iberflora (4-8 ottobre, Valencia), per conoscere il florovivaismo spagnolo

dell’Andalusia 35,3 milioni. Per

Iberflora, Fiera internazionale di Piante e Fiori, Tecnologia e Bricolage da giardino, è il principale salone commerciale del settore dell’orticoltura ornamentale in Spagna. Quest’anno a Valencia si svolge la 42ª edizione dal 2 al 4 ottobre. Al fine di promuovere a livello internazionale le varie produzioni che esistono in Spagna è stato organizzato nell'ambito del Salone Iberflora 2013 una Missione Inversa di acquirenti professionali stranieri coordinata dalla Federazione Spagnola delle Associazioni di Produttori di Frutta, Verdura, Fiori e Piante, FEDEX, e Iberflora con il co-finanziamento dell’Istituto per il Commercio Estero. Come parte di questo programma di buyer internazionali è prevista la partecipazione di oltre 90 professionisti che rappresentano il settore acquisti delle principali catene di distribuzione, Garden Center e importatori provenienti da paesi dell'Unione Europea, dalla Svizzera, dalla Russia e dall’Africa settentrionale.

li destinatari delle esportazioni spa-

paese, la Francia, i Paesi Bassi, l’Italia e la Germania sono i principagnole di piante. Nel 2012 le esportazioni verso la Francia sono aumentate del 15%, per un totale di 68,8 milioni di euro, verso l'Italia si è avuto un incremento del 83%, vale a dire, 36,7 milioni di euro, nei Paesi Bassi del 22%, per un totale di 20,5 milioni di euro.

Posizione competitiva del settore spagnolo La produzione spagnola di piante ornamentali è in Europa una delle più rispettose dell’ambiente, -affermano i florvivaisti iberici- sulla base di una coltivazione naturale e non forzata nelle serre riscaldate, nonché tramite l'attuazione di si-

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> IL PUNTO <

stemi di qualità certificati su una grande percentuale di aziende esportatrici. I florovivaisti spagnoli hanno adottato uno standard produttivo europeo come, Plant Production Quality System, PPQS, adattato alle condizioni climatiche e produttive della Spagna, che comprende i requisiti richiesti dai sistemi di qualità internazionali più rigorosi utilizzati, fra l’altro, da tutti i mercati in relazione alla qualità, alla tracciabilità, alla tutela della salute e alla sicurezza dei lavoratori, alla gestione ambientale e alla sostenibilità sociale e ambientale. Negli ultimi dieci anni la Spagna è sta-

ta, dopo la Germania, il paese che ha aumentato l'export di piante ornamentali, con una crescita dell’80%, essendo anche il paese europeo che ha incrementato di più l’esportazione nel 2012, il che dimostra l'ottima accettazione delle piante spagnole sui mercati esteri e viene considerato, inoltre, il paese con il maggiore potenziale di crescita in Europa nell’esportazione di piante ornamentali.

Principali regioni di produzione Le principali zone di produzione sono molto competitive e godono di

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vantaggi comparativi rispetto ad altre produzioni comunitarie per le ottime condizioni climatiche, l'eccellente rapporto prezzo / qualità, l'ampia gamma di prodotti e un vasto programma di produzione. ANDALUSIA. In Andalusia vi è una significativa presenza di vivai di fiori recisi, sulla costa nord-ovest di Cadiz e in parte della provincia di Siviglia. Per quanto riguarda le piante ornamentali, abbiamo le zone costiere con un clima più tropicale, fra cui Malaga, la costa di Granada e di Almeria, le quali raggiungono un maggiore volume di produzione totale in Andalusia. Vengono prodotti significativamente anche alberi da frutto, soprattutto ulivi - con una maggiore attuazione di vivai più specializzati a Jaen, Cordova e Siviglia - e agrumi. L'Andalusia è la più grande produttrice nazionale di piante forestali, nonché di restauro paesaggistico, ed i vivai, altamente professionalizzati e molto vertebrati, rappresentano circa il 70-80% della produzione nazionale di questo tipo di piante. ARAGONA. Gli alberi da frutta sono i prodotti più caratteristici del settore ortofrutticolo di Aragona, sia per i formati diretti ai frutticoltori sia per i più adeguati al giardinaggio. I principali centri di produzione di frutta si trovano nelle zone di Calatayud, La Almunia e Caspe. I produttori aragonesi sono associati

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con le vicine province de La Rioja (la cui coltura principale è la vite), e Navarra e Soria (queste ultime due con una maggiore specializzazione nella produzione forestale). ISOLE CANARIE. La principale isola nella produzione è Tenerife (rappresenta circa il 60% del totale dell’arcipelago), nella cui parte settentrionale vengono coltivati fiori recisi (Strelitzia e Protea) e piante da interno (Areca, Kentia, Chamaodorea), mentre nel sud è piĂš comune la coltivazione di piante da esterno (cactus). Nel settore dei fiori recisi, il protagonista della regione è la Strelitzia e, naturalmente, la protea, coltivata soprattutto nell’entroterra, principalmente a La Palma e a Tenerife e, in misura minore, a Gran Canaria. Per ciò che riguarda le piante ornamentali, sono di spicco le palme, cycas e cactus, e negli ultimi anni le nuove varietĂ di palme resistenti al freddo che sono particolarmente adatte ai mercati dell’Europa settentrionale. CATALOGNA. In 2.233 ettari viene coltivata praticamente tutta la gamma di piante in circa 300 vivai delle diverse zone. La coltivazione piĂš rappresentativa di Lleida è quella degli alberi da frutta, a Girona e a Tarragona ci sono le piante ornamentali legnose (alberi, arbusti e conifere, per non parlare delle palme o degli alberi di Natale), mentre a Barcellona la maggior parte della produzione è concentrata nella zona del Maresme, specializzata in piante da fiore stagionali, piante aromatiche e vivaci, da piante giovani a piante giĂ adulte e pronte per l'uso. GALIZIA. La produzione qui è concentrata in tre nuclei: tra La CoruĂąa, Betanzos e Ferrol (con una produzione prevalentemente di arbusti ornamentali), nei pressi di Santiago de Compostela e il fiume Ulla (principalmente alberi) e nella zona sud della provincia di Pontevedra fra Tui, TomiĂąo e La Guardia (dove c'è una maggiore concentrazione di vivai). COMUNITĂ€ VALENZANA. Le principali aree di produzione nella regione si trovano nei dintorni della cittĂ di CastellĂłn, di Valencia e nell'estremo sud della provincia di Alicante. Vi è una crescente specializzazione nella coltivazione di qualitĂ di alcuni gruppi di piante (fra cui arbusti ornamentali - il podocarpo è il piĂš richiesto -, le palme, le piante aromatiche ...), la Regione Valenciana raggiunge una grossa produzione prevalentemente destinata all’esportazione. Vi è anche una notevole produzione di piante da trapianto, piante da interno, cactus e succulente. â–

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> EVENTI <

Vestire il Paesaggio e i paesaggi Dal 26 al 28 giugno si è tenuta la terza edizione di “Vestire il Paesaggio” a Pistoia, città protagonista indiscussa dell’incontro fra produttori del verde, paesaggisti, architetti ed esperti del settore, che si sono confrontati sui temi della sostenibilità ambientale e della progettazione degli spazi in un’ottica di innovazione e qualità.

Ingresso davvero unico al Convento di Giaccherino che ha accolto i partecipanti al convegno internazionale.


i sostenibili del terzo millennio di Silvia Vigé silvia.vige@libero.it

Dottore agronomo, redazione

ella favolosa e raccolta atmosfera del Convento di Giaccherino, a Pistoia, si è tenuta la terza edizione di “Vestire il Paesaggio”. Il tema è stato “La produzione del Distretto Vivaistico-Ornamentale di Pistoia incontra i paesaggisti, i progettisti ed i costruttori del verde per i paesaggi del terzo millennio: il verde sostenibile”. L’evento, che si è articolato in tre giorni, di cui due dedicati al convegno e uno alla visita ai vivai locali, è stato promosso e organizzato dalla Provincia di Pistoia e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, con il contributo della Regione Toscana, della Camera di Commercio di Pistoia, Vetrina Toscana e Pistoia Futura, e il patrocinio del Ministero delle politiche agricole e forestali e dei Comuni di Pistoia, Montale, Montecatini, Quarrata, Uzzano e Pieve a Nievole. La manifestazione ha visto anche la partnership dell’Associazione Vivaisti Pistoiesi e del Distretto Vivaistico Ornamentale Pistoiese e la collaborazione dell’Associazione Nazionale Direttori e Tecnici Pubblici Giardini e dell’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio.

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Mercoledì 26 giugno si è aperta la prima sessione del convegno internazionale che ha visto in primis i saluti di Renato Ferretti, dirigente Area Pianificazione Strategica della Provincia di Pistoia e responsabile del progetto, cuore e amina della manifestazione, e poi i saluti delle varie autorità: dal presidente della Provincia, Federica Fratoni, al presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Ivano Paci, dal sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli, al dirigente della Regione Toscana, Stefano Barzagli, dal Presidente della Camera di Commercio, Stefano Morandi, al presidente del Distretto rurale vivaistico ornamentale, Vannino Vannucci, per finire con il dirigente del Ministero Politiche Agricole e Forestali, Alberto Manzo. Quattro le sessioni in cui si è scandita la giornata. Si sono affrontati alcuni punti cruciali quali la qualità delle piante e la sostenibilità ambientale, il tema è stato illustrato sia dalle autorità politiche che dai rappresentanti dell’università. Dai vari interventi è emerso che Pistoia resta la capitale indiscussa della produzione vivaistica di

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I numeri di “Vestire il paesaggio edizione 2013” • 600 partecipanti al convegno e tavola rotonda, fra addetti e non • 30 circa i relatori della prima giornata • 50 giornalisti, italiani e stranieri, della stampa tradizionale e quella di settore • 20 aziende vivaistiche visitate da quasi 200 partecipanti • 300 persone iscritte sul portale internet • 5300 visite al sito internet • 3200 amici sul profilo Facebook • 60 circa i follower su Twitter • 2000 accessi alla diretta streaming con una media di 20 minuti di permanenza di cui 200 accessi dagli Stati Uniti

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> EVENTI <

qualità e che sempre più il paesaggio svolge una funzione importante e nello stesso tempo è lo specchio dello sviluppo e delle scelte dell’uomo. Si è passati quindi al tema della scienza e della tecnica delle città verdi dove, ricordando che anche il paesaggio ha una sua dignità, hanno preso la parola coloro che si occupano in prima persona di gestione di questo bene così importante evidenziando come, soprattutto in questi momenti di crisi economica e con l’introduzione di nuovi patogeni che colpiscono le no-

stre piante, bisogna volgere lo sguardo al nuove strategie di gestione e alle nuove soluzioni sostenibili. Successivamente si è passati ad analizzare in dettaglio i nuovi paesaggi urbani e periurbani e molti sono stati gli esempi di realizzazioni che sono stati illustrati da cui è emerso che il comun denominatore è quello della ricerca di un modello ecosistemico di gestione degli spazi verdi anche per la realizzazione di nuovi spazi insediativi. La favolosa cornice del Convento di Giaccherino è stata inoltre arricchita

Sopra, il saluto di benvenuto di Renato Ferretti, dirigente Area Pianificazione Strategica della Provincia di Pistoia e responsabile del progetto Vestire il Paesaggio. Sotto, la sala gremita di persone nella prima giornata del convegno.

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nei suoi chioschi e nelle sue stanze da tredici mostre di cui otto realizzate in esclusiva per la terza edizione mentre quattro erano delle riproposizioni della precedente edizione e una concessa da AIAAP. I titoli delle mostre erano: “C’era una volta... il Paesaggio si racconta: esperienze fotografiche sul territorio pistoiese”; “La produzione in cornice...”; Fatti non foste per esser rimirati”; “Le Floralies Internazionale ed Accent@: i successi della città delle Piante in Europa”; “Da uno spazio verde per i soggetti svantaggiati a un giardino del benessere per tutti. Progetto polifunzionale di giardino”; “Linneo ambasciatore del Verde”; “Le Stagioni del Paesaggio andar per Monferrato”; “L’Ombrone pistoiese: spina dorsale per il recupero del rapporto con il paesaggio”; “Paesaggi e archeologie - a cura di AIAPP Nazionale”; “Paesaggi al femminile per il benessere e la salute”; “Il paesaggio e il turismo per la valorizzazione del territorio”; “Piante, sementi e approcci d’arte: i cataloghi di un vivaismo d’altri tempi”; “Strade del verde e alberi monumentali”; ”Viaggio nella storia del vivaismo: memorie per non dimenticare” e “Vestire il paesaggio in rassegna”. Le mostre hanno proposto una lettura delle origini del vivaismo attraverso i cataloghi e il materiale postale ed iconografico messo a disposizione in primo luogo da Roberto Righetti e da alcune aziende del settore; una lettura dei vari aspetti del paesaggio legato all'archeologia, al benessere e al turismo; una rassegna delle attività di promozione florovivaistica della Provincia e, infine, un’analisi delle modificazioni del paesaggio, mettendo a confronto immagini storiche di viste paesaggistiche con la realtà attuale. La giornata di mercoledì si è conclusa alla sera presso Palazzo de Rossi con la consegna del Premio Angelo Tosi, promosso dall'Associazione Italiana Direttori e Tecnici del Verde Pubblico


e dal Comune di Coniolo (AL), sede del concorso floreale Coniolo Fiori, dedicato alla figura dello storico capo giardiniere di Casale Monferrato. In un’atmosfera di grande gioia, soprattutto da parte di chi come noi del giornalismo di settore ha la fortuna di conoscerlo molto bene, il prestigioso riconoscimento è andato Guido Franco Clamer, uno dei più grandi esperti di floricoltura in Italia, creatore e titolare dell'Organizzazione Guido Franco Clamer, che si occupa della commercializzazione e promozione di prodotti

per il florovivaismo, fondatore della Pentagono Editrice che pubblica, tra l’altro, il mensile tecnico “Clamer Informa”. Guido Clamer ha sempre lavorato anticipando i tempi; tutt'oggi non esiste in Europa un'altra organizzazione di vendita simile, che abbia mantenuto le sue caratteristiche continuando a riproporle da 30 anni a questa parte, con la stessa energia, lo stesso entusiasmo e con sempre migliore competenza a vantaggio di tutte le componenti coinvolte. Giovedì 27 giugno è stata la giorna-

13 le mostre che hanno arricchito le stanze del Convento di Giaccherino.

Il Premio Angelo Tosi, promosso dall'Associazione Italiana Direttori e Tecnici del Verde Pubblico e dal Comune di Coniolo, è stato consegnato quest’anno a Franco Clamer.

ta dedicata alla visita dei vivai per vedere da vicino i processi produttivi che danno origine a una delle filiere economiche più importanti per Pistoia e non solo. Le visite hanno avuto ospiti d’eccezione: Giuseppe Castiglione, sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e l’on. Luca Sani, presidente della Commissione Agricoltura alla Camera. Cinque i percorsi che hanno permesso nel loro sviluppo di poter visitare i 20 vivai che hanno aderito all’iniziativa e che fanno parte del Distretto Vivaistico, tra cui in ordine alfabetico: Bruschi Sandro, Capecchi Enio e F., Carlesi Vivai, Gabellini Piante, Giacomelli Giacomo, Giorgio Tesi Group, Gorini Piante, Innocenti & Mangoni, Magazini Maurizio, Mati Piante, Nanni Franco, Niccolai Elio, Niccolai Fabio, Niccolai Elio, Righetti Piante, Romiti & Giusti, Romiti Vivai, Rose Barni, Signori Maurizio, Tesi Franco e Stefano e Tesi Ubaldo. Molti i commenti positivi che sono giunti ai vivaisti per la qualità del verde e le nuove proposte varietali. Anche la stampa estera, che si è divisa nei vari percorsi, ha trovato molto interessanti le produzioni, la loro qualità e la professionalità dei nostri vivaisti. La giornata si è conclusa in località La Vergine (PT) con l’inaugurazione del “Pistoia Nursery Park”, di Vannucci Piante, il primo Parco vivaistico d’Europa a metà tra un giardino botanico e una collezione di piante esemplari, che coniuga arte, creatività, design e luce in un progetto assolutamente avveniristico. Il parco si sviluppa su oltre 10 ettari dove trovano ospitalità grandi esemplari di piante, oltre un migliaio, tra i più belli e più scenografici esistenti, sapientemente abbinati per varietà, specie, colore e altezza. Il “Pistoia Nursery Park” ha la carat-

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> EVENTI <

Alcuni momenti della visita ai vivai (vivaio Niccolai Elio).

Molta attenzione da parte dei partecipanti alla visita ai vivai (vivaio Innocenti & Mangoni).

Sopra, tavola rotonda durante l’inaugurazione del “Pistoia Nursery Park”. Sotto, Pistoia Nursery Park è il primo Parco vivaistico d’Europa a metà tra un giardino botanico e una collezione di piante esemplari.

teristica di modificarsi in continuazione, le piante “sostano” nel parco in attesa di trovare la loro collocazione definitiva in qualche giardino del mondo, dando un’opportunità al progetto “I Guzzini”, che ha firmano un’illuminazione ecosotenibile, studiata apposta dall’architetto Mario Cucinella, per regalare al parco di notte uno spettacolo inedito, per suggerire un’originale lettura della bellezza della natura. Un progetto che diventa traccia, segno e guida allo stesso tempo. L’inaugurazione ha visto una tavola rotonda d’eccezione in cui non si è solo parlato di verde ma anche di poesia, solidarietà e arte, tra gli ospiti vi hanno partecipato oltre al padrone di casa Vannino Vannucci: Francesco Ferrini (Università di Firenze), Claudio Parmiggiani (artista), Ugo Pagliai (attore), Giacomo Lorenzini (Università di Pisa), Alessandro Benedetti (Fondazione Meyer Firenze), Giancarlo Antognoni (ex calciatore), Serena Porcari (Dynamo Camp), Paolo Peyrone (architetto), Roberto Poli (professore), Clemente Mimun (giornalista), Roberto Carifi (poeta), Paolo Guzzini (imprenditore) e Giuliano Gori (collezionista d’arte). Venerdì 28 giugno la kermesse si è conclusa con la tavola rotonda preceduta da due momenti particolari: il primo dedicato alle opere di Pietro Porcinai e ai problemi legati alla conservazione delle sue opere a verde, mentre il secondo è stato riservato alla presentazione di “Vestire il paesaggio – il libro”. Un momento che ha emozionato tutti sia perché l’opera, interamente realizzata dallo staff di Vestire il Paesaggio (Area pianificazione strategica del territorio), con il contributo della Regione Toscana, è stata dedicata a Silvia Innocenti Caramelli, scomparsa due anni fa e figura legata fin dalle origini all’organizzazione della prima edizione, sia perché il libro riporta alla men-


te i vari momenti delle edizioni passate ma non solo: il libro rappresenta la trasposizione cartacea di un progetto che da anni è l’appuntamento per eccellenza del dibattito internazionale sulla progettazione ambientale. Il libro inizia con una presentazione del settore del florovivaismo in Toscana per proseguire poi sull’aneddoto della nascita di Vestire il Paesaggio. Si passa poi alla sessione dedicata alle numerose iniziative, eventi, mostre che accompagnano da sempre Vestire il Paesaggio non solo in Italia ma anche all’estero. La tavola rotonda che ha visto come tema “La domanda di piante per i paesaggi sostenibili e le risposte del vivaismo ornamentale” è stata scandita da un “botta e risposta” incalzante tra produttori, paesaggisti ed esperti, insieme anche all’intervento dei giornalisti della stampa specializzata europea. La giornata si è conclusa nel pomeriggio con le visite alle eccellenze paesaggistiche del territorio: Collezione Gori Fattoria di Celle – Arte ambientale, Villa La Magia (Quarrata), Area protetta della Querciola, Orto botanico forestale dell’Abetone, Giardino Garzoni e Parco di Pinocchio (Collodi), Collezione olivi per il paesaggio (Pescia), giardino dell’Emodialisi e giardino dell’Ospedale del Ceppo; Casa museo Fondazione Iorio Vivarelli. Questa terza edizione, infine, si è anche caratterizzata per la particolare attenzione data alla comunicazione attraverso un portale internet dedicato (http://vestireilpaesaggio.provincia.pistoia.it), dove è possibile trovare gli interventi dei vari relatori e le varie informazioni anche sulle precedenti edizioni, nonché la possibilità di condividere i contenuti anche attraverso i social network: Twitter, Facebook e il Canale Youtube per i video, per finire con la diretta streaming su www.tvl.it che è stata seguita da 2.000 persone di cui circa 200 dagli Stati Uniti. ■

Un momento della tavola rotonda della terza giornata.

Presentazione di “Vestire il paesaggio – il libro” con Gianfranco Venturi, consigliere regionale della Regione Toscana, Federica Fratoni, presidente della Provincia, la sorella di Silvia Innocenti Caramelli a cui è dedicato il libro.

Foto di gruppo del team di Vestire il Paesaggio.

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> ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO <

I paesaggi del terzo millennio: quali paesaggi, quale verde sostenibile per domani di Biagio Guccione guccione@paesaggio2000.it

Docente di architettura del Paesaggio all’Università degli Studi di Firenze

Come ci sono molti passati stratificati, così ci sono molti “futuri”; sta nella nostra capacità imboccare le strade giuste e coerenti. L’unica garanzia è la conoscenza attenta delle regole che sottendono la vita del paesaggio: solo allora possiamo avanzare ipotesi di trasformazione. ome consuetudine pubblico in questa rubrica gli interventi tenuti in importanti convegni. Vestire il paesaggio è stato l’ultimo convegno al quale ho avuto l’onore di partecipare presentando una delle tre relazioni scientifiche di apertura (le altre due sono state affidate ai colleghi Mariella Zoppi e Giacomo Lorenzini). Ringrazio l’amico Renato Ferretti animatore di questo convegno per l’onore accordatomi. In queste pagine troverete molto di Vestire il paesaggio e dunque mi sembra improprio aggiungere altro, ma è doveroso da parte mia quanto meno riportare le sensazioni e le emozioni a caldo. E’ stato bello esserci. E’ stato gradevole tutto. La kermesse del vivaismo pistoiese piace per l’umanità che si respira, dove il rigore scientifico si coniuga con competenza pratica, dove c’è spazio per tutto e tutti, dove nessuno rimane alla porta. La serietà dell’evento talvolta lascia luogo anche alle considerazioni giocose: l’autorevole professore Ferrini che si emoziona a stare accanto al suo mito di gioventù, Giancarlo Antognoni, ed il sottoscritto che si commuo-

C

Sopra, Guido Ferrara, Annalisa Maniglio Calcagno, Franco Zagari (foto Giovanni Fedi, fotografo, Pistoia ©). Sotto, il Prof. Francesco Ferrini con il calciatore Giancarlo Antognoni, in occasione dell'inaugurazione del "Pistoia Nursery Park".

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Londra.Thames Barrier garden.

ve a vedere tutti in fila i tre grandi maestri dell’insegnamento dell’Architettura del paesaggio in Italia, ai quali tutti dobbiamo molto: Guido Ferrara, Annalisa Maniglio Calcagno, Franco Zagari. Per il resto vi lascio alle altre pagine, mentre qui di seguito riporto il mio breve contributo. Quando si parla di paesaggio, d’istinto emerge la solita ed usurata dicotomia tra conservazione e sviluppo. Per noi paesaggisti questa dicotomia non esiste, per noi esiste solo l’evolversi del paesaggio. Per questo i vincoli che tuttora mettono la coscienza a posto servono a poco: anche se superati scientificamente essi si aggirano nella nostra legislazione (basta orecchiare le ultime informazioni che provengono dal piano paesaggistico regionale toscano), mentre sarebbe meglio porre l’attenzione solo e soltanto sulle “regole della trasformazione”! Per noi tutto deve esser progettato, tutto pianificato, ma soprattutto gestito; anche la riserva naturale più pregevole, per la quale siamo tutti concordi a non toccare nulla, non si salva con il vincolo ma con la gestione, perché sappiamo che una ri-

“Il futuro del paesaggio è e resta oscuro, …ed accanto alla lodevole intenzione di conservare i valori riconosciuti, si nasconde l’incapacità strutturale di concepire innovazioni e trasformazioni”. Posillipo, parco marino sommerso Gaiola.

serva naturale attrae e la frequentazione, anche la più rispettosa, con il tempo può causare danni! Di contro vanno progettate e pianificate le aree più degradate e non vanno lasciate a se stesse, affinché il brutto non diventi sempre più brutto. Ovviamente la progettazione e la pianificazione non sono una disciplina come tutte le altre. Basta fare l’esempio più comprensibile: la scienza delle costruzioni, che serve a far tenere in piedi gli edifici, è valida qui al Convento di Giaccherino tanto quanto di certo a un collega dell’Australia per la Sidney Opera House. L’architettura del paesaggio in-

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> ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO <

da Francesco Gurrieri, JOHN RUSKIN LE LEGGI DI FIESOLE (I canoni della bellezza).

Una trasformazione responsabile e consapevole del paesaggio sulle linee direttrici che il passato ha sedimentato nel corso della storia del quale oggi andiamo fieri ma è impossibile conservare! Gilles Clement Rochefort sur Loire.

vece applica metodiche complesse legate ognuna al proprio territorio. Quello che faccio qui in Italia di certo non andrà bene al collega dell’Australia. In ogni sito va messa in piedi una metodologia diversa, direi una per ogni luogo: per ogni problema bisogna trovare esiti diversi, risposte diverse. Basta attraversare il nostro paese, l’Italia: i paesaggi d’eccellenza sono frutto certamente di condizioni geologiche, pedologiche, climatiche, che hanno dato luogo a quella biodiversità che difendiamo, ma sono diversi anche le tradizioni, le culture, il modo di lavorare. Per dirla in modo semplice, direi didascalico, la sommatoria di valori culturali, naturali e visuali. Dunque, come ci avverte la Convenzione Europea, non può esistere una ricetta univoca, buona per tutti; questo errore è già stato consumato con la Carta di Atene nel 1933, regole predeterminate da un gruppo di raffinati architetti ed urbanisti. Oggi è la Convenzione Europea che ci deve guidare, quando all’articolo 1 parla di paesaggio come è percepito dalle popolazioni locali. Un’inversione di tendenza a 180°. Un gesto coraggioso e rischioso al tempo stesso. Ma questo è! Non si possono imporre regole non condivise. La domanda che mi è stata posta, assegnandomi questa relazione, è “Quale paesaggio per il terzo millennio?” La risposta è semplice: è quello che sapremo costruire guardando al passato, guardando alle regole del passato, e non alle forme del passato. Nel recente convegno dell’AIAPP di Napoli “Paesaggi ed Archeologie” questo concetto è emerso con chiarezza1. Chi si occupa di paesaggistica da anni sa che alla base dei nostri interventi sta la conoscenza del paesaggio, la conoscenza della storia di quel paesaggio, o meglio della stratificazione di molti passati: è qui la chiave di vol-

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F. Caruncho, Amastuola.

ta della procedura corretta. È qui che il paesaggio da oggetto dei nostri studi diventa soggetto, protagonista: dal paesaggio del passato rubiamo le regole della trasformazione, esso diventa soggetto con il suo carico di storia che sta alle spalle. La collega Francesca Mazzino, intervenendo a Napoli, diceva che le più audaci innovazioni sono state suggerite dallo studio del passato. Non a caso John Ruskin visitando Firenze e Fiesole pubblicava nel 1878 “Le leggi di Fiesole , i canoni della bellezza e del paesaggio“2, una sorta di stimolo a muoversi verso nuovi orizzonti traendo ispirazione dal passato, sino ad arrivare ai giorni nostri con Peter Latz che inventa un nuovo paesaggio partendo dall’archeologia industriale della Ruhr. La paura che abbiamo oggi, come scrive Guido Ferrara nel suo ultimo saggio3: “Il futuro del paesaggio è e resta oscuro, …ed accanto alla lodevole intenzione di conservare i valori riconosciuti, si nasconde l’incapacità strutturale di concepire innovazioni e trasformazioni”. Come uscire da questa paura? Come imboccare nuove strade? Come ci sono molti passati stratificati, così ci sono molti “futuri”; sta nella nostra capacità imboccare le strade giuste e coerenti. L’unica garanzia è la conoscenza attenta dei processi che regolano la vita del paesaggio: solo allora possiamo avanzare ipotesi di trasformazione. Vorrei qui soffermarmi su due esempi emblematici di trasformazione. Vi sono i modelli costosi che necessitano di un’intensa manutenzione, che sono giustamente criticati da chi ha

Lisbona, area verde al Parque das Naçõnes.

il compito di gestire il verde pubblico, ma che rimangono modelli che ci affascinano in qualunque parte del mondo vengano realizzati, dal Barrier Park di Londra a Tianjin Bridged Gardens in Cina. Ma per risparmiare non bisogna intanto farsi irretire dai modelli di finta naturalità del Giardino in Movimento o del Terzo Paesaggio proposti da Gilles Clement, che abbisognano oltre che di una manutenzione attenta e raffinata, soprattutto di una personalità geniale come la sua che segua l’evoluzione di queste aree. Credo invece che bisogna rivolgersi a modelli più asciutti, che mettono a sistema tutto il verde per creare reti ecologiche anche urbane, che non rinuncino alla qualità formale e che siano a bassa manutenzione; di queste soluzioni ne esistono molte, e qui presento le ultime che ho avuto modo di visitare ad Amsterdam e a Lisbona.

Lo stesso vale per il paesaggio, non si può andare avanti con la sommatorie di autorizzazioni, di opere di minimizzazione di impatto paesaggistico, legandosi di volta in volta ad episodi slegati tra di loro, bisogna avere il coraggio di riconfigurare i paesaggio nella loro totalità , una trasformazione responsabile e consapevole sulle linee direttrici che il passato ha sedimentato nel corso della storia del quale oggi andiamo fieri! ■

Note al testo 1 Vedi il numero di maggio/giugno 2013 di LineaVerde: “Paesaggi ed Archeologie”. 2 John Ruskin “Le leggi di Fiesole, i canoni della bellezza e del paesaggio“ (a cura di Francesco Gurrieri), Libreria Alfani, Firenze 2013. 3 Guido Ferrara e Giuliana Campioni, Il paesaggio nella pianificazione territoriale, Flaccovio, Palermo, 2012. Pag. 35 • Lineaverde Lug/Ago 2013


> VIVAISMO <

V giornata nazionale sul vivaismo mediterraneo Premio Stefano Capitanio di Renato Ferretti* e Ilaria Bonanno renato.ferretti@tin.it

*Dottore agronomo e dirigente della Provincia di Pistoia **Provincia di Pistoia

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Sabato 1 giugno 2013 si è svolta, nella splendida cornice dell’hotel Il Melograno a Monopoli (Ba), la V giornata nazionale sul Vivaismo mediterraneo Premio Stefano Capitanio.


Il ricordo di Stefano è ancora vivissimo nelle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e le iniziative per onorarne la memoria di uomo e di vivaista illuminato sono un momento importante per tutto il florovivaismo italiano. Sabato 1 giugno 2013 si è svolta, nella splendida cornice dell’hotel Il Melograno a Monopoli (Ba), la V giornata nazionale sul Vivaismo mediterraneo Premio Stefano Capitanio. La manifestazione è stata organizzata dall’ANVE (Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori) ed ha avuto i patrocini dell’Università di Bari Aldo Moro, dell’Accademia dei Georgofili, dell’accademia Pugliese Delle Scienze, della SOI - Società italiana di orto-floro-frutticoltura, dell’AIAPP e di Promoverde Puglia. In apertura dei lavori il presidente dell’ANVE (Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori) e dell’ENA (European Nursery Association), Maurizio Lapponi ha dato il benvenuto agli ospiti, soffermandosi sul difficile momento economico ed auspicando, tra l’altro, che una collaborazione più stretta tra vivaisti e paesaggisti possa aprire nuove strade alla maggiore diffusione dell’uso delle piante mediterranee. Ha preso poi la parola per un breve saluto il presidente dell’AIAPP-Puglia, dott. Peter Zeller, che ha ricordato l’impegno dell’associazione negli ultimi sessanta anni, come è stato anche evidenziato dalla pubblicazione del prestigioso almanacco Architettura del paesaggio in Italia che raccoglie i progetti di trecento, tra gli oltre ottocento soci. E’ stata poi la volta dell’arch. Nuccia Rossiello per Promoverde Puglia, che ha ricordato il successo dell’iniziativa Primavera mediterranea a Bari nello scorso maggio. La dott.ssa Barbara De Lucia ha portato i saluti della SOI, sezione Floricoltura e

I

Il dott. Luca Proli e il dott. Salvatore Interlandi.

Il premio molto apprezzato dai neolaureati consente di stimolare gli studenti ed i docenti a fare sempre più ricerca finalizzata ad individuare soluzioni tecniche ai problemi colturale ed al crescente bisogno d’innovazione del florovivaismo mediterraneo. successivamente ha moderato la prima parte della giornata dedicata alle relazioni tecniche sul tema della sostenibilità delle tecniche di produzione in agricoltura. La dott.ssa Elvira Rea, dirigente di ricerca del CRA, sezione Centro di ricerca per lo studio delle relazioni tra pianta e suolo, di Roma ha illustrato gli aspetti nutrizionali nella scelta di strategie colturali innovative, quali ad esempio la fertilizzazione organica con il compost e l’uso delle micorrize. Il dott. Francesco Fibbi, della Everris Italia srl ha parlato della Green Choice: la tecnologia applicata ai fertilizzanti per ridurre l’impatto ambientale nel florovivaismo, soffermandosi sui concimi a lenta ces-

sione e sulle performance produttive degli arbusti in contenitore. L’arch. Maurizio Corrado editore della rivista Nemeton High Tech Magazine nel suo intervento ha parlato di verde e design, indicando in questo potenziale connubio nuove vie per la produzione florovivaistica. Ha mostrato una serie di immagini molto suggestive, testimonianza di quanto in altri paesi si fa sia per il verde verticale (pareti verdi) sia per portare il verde all’interno delle stesse abitazioni con soluzioni molto ardite. In sala c’erano oltre cento partecipanti, tra cui qualificati vivaisti che hanno dato vita ad un vivace dibattito sulle possibilità di valorizzazio-

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> EVENTI <

ne e promozione delle piante ornamentali. Successivamente gli occhi sono stati puntati sui due giovani laurea-

ti il Dott. Luca Proli (Laurea magistrale) ed il Dott. Salvatore Interlandi (Laurea triennale), i quali hanno ricevuto il premio ‘Stefano Capita-

Vivai Capitanio Stefano compie 25 anni 1988-2013 "Saper coltivare permette di raccogliere i migliori frutti della vita." Stefano Capitanio "In 25 anni abbiamo coltivato un sogno... che continua!" Lo ammette la grande famiglia Vivai Capitanio Stefano, ricordando una famosa citazione del fondatore Stefano Capitanio (prematuramente scomparso cinque anni fa), che lo scorso 29 Giugno ha festeggiato in azienda il primo quarto di secolo di attività. Avvolti da tanta allegria e soddisfazione, in oltre 200 persone tra collaboratori, amici e parenti hanno partecipato alla serata all'insegna di tanta buona musica e panzerotti a volontà! Letteralmente magico e commovente, invece, il momento in cui tutti si sono stretti attorno alla famiglia ricordando l'opera ed il lavoro del caro Stefano attraverso i valori più nobili su cui ha imperniato l’attività l'intera giovane azienda: rispetto, altruismo, eccellenza. Una piccola luce accesa alla candela di ognuno dei partecipanti ha simbolicamente rappresentato l'unione e la forza di quest'azienda vincente a cui giungono gli auguri di un fervido successo da parte di tutti i collaboratori dipendenti. Questi ultimi, tenendo sempre a mente alcune parole sagge dello stimato imprenditore, hanno omaggiato la famiglia di un floreale e artigianale piatto murale che rende loro orgogliosi dell'impegno profuso ogni giorno lavorativo e della soddisfazione di far parte di una simile "famiglia". Instancabilmente auguri. Stefania Fortunato

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nio’ per le due miglior tesi sul vivaismo mediterraneo rispettivamente con una borsa di studio di € 2000 (tesi magistrale) e € 1000 (tesi triennale). La tesi di laurea del Dott. Proli, dal titolo “Gestione e controllo remoto di aree verdi: il sistema Garantes” ha alla base l’idea di fornire ad agronomi, tecnici ed aziende florovivaistiche un efficiente sistema di supporto informatico alla gestione delle aree verdi. La tesi di laurea del Dott. Interlandi, dal titolo “La catalogazione dei giardini di interesse storico: il caso di Caltagirone”, ha voluto dare spazio all’importanza che la tutela del patrimonio paesaggistico ha per la rivalutazione dell’intero territorio. Leonardo Capitanio e la sua famiglia hanno personalmente consegnato i premi ai due vincitori ed hanno ricordato come questa attività sia frutto delle intenzioni di Stefano Capitanio, capostipite dell’azienda familiare e creatore del Giardino botanico Lama degli Ulivi, di fama ormai internazionale, nonché socio fondatore di A.N.V.E. Il premio molto apprezzato dai neolaureati consente di stimolare gli studenti ed i docenti a fare sempre più ricerca finalizzata ad individuare soluzioni tecniche ai problemi colturale ed al crescente bisogno d’innovazione del florovivaismo mediterraneo. Quest’anno ricorrono anche i 25 anni della fondazione dell’azienda (vedi riquadro) da parte di Stefano e giustamente sono stati celebrati da tutti i componenti della famiglia-azienda alla fine dello scorso mese di giugno ed anche da noi giungano i migliori auguri per un sereno sviluppo delle sue attività affinchè possa continuare ad essere artefice della crescita del florovivaismo italiano. ■


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> GIARDINI <

Villa Borromeo Visconti Litta itinerario per la Lombardia di Nuovo circuito proposto da Grandi Giardini Italiani alla scoperta di 14 giardini della Lombardia e noi siamo andati a conoscerli partendo da Villa Borromeo Visconti Litta a Lainate. di Silvia Vigé silvia.vige@libero.it

Dottore agronomo, redazione

Il Ninfeo.

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l 18 giugno si è tenuta presso Villa Borromeo Visconti Litta, a Lainate, la presentazione del nuovo itinerario proposto da Grandi Giardini Italiani insieme a Bayer Garden, dedicato a 14 giardini d’eccellenza situati in Lom-

I

bardia che nel loro insieme costituiscono 500 anni di storia dell’arte dei giardini e del paesaggio, un patrimonio artistico e botanico veramente unico nel suo genere. I giardini lombardi che fanno parte di


tra le proposte del nuovo Grandi Giardini Italiani questa nuova proposta sono: Villa Melzi d’Eril (Bellagio), Villa Carlotta (Tremezzo), Villa d’Este (Cernobbio), Villa Erba (Cernobbio), Parco della Fondazione Minoprio (Vertemate con Minoprio), Parco di Villa Carcano (Anzano del Parco), Giardini di Villa Sommi Picenardi (Olgiate Molgora), Villa Borromeo Visconti Litta (Lainate), Crespi Bonsai Museum (San Lorenzo di Parabiago), Orto Botanico di Brera (Milano), Il Vittoriale degli Italiani (Gardone Roviera), Isola del Garda (San Felice del Benaco), Giardino Botanico André Heller (Gardone Riviera) e Le Vigne di Bellavista (Erbusco). Alla fine della presentazione è stato un vero onore per noi giornalisti e invitati essere accompagnati alla visita del giardino e del ninfeo dall’Assessore alla Cultura del Comune di Lainate, Dott. Ivo Merli, dal Presidente dell’Associazione Amici di Villa Litta, Dott. Aldo Croci, dalla curatrice del Museo “il Ninfeo”, Dott. Paola Ferrario e dal Presidente di Grandi Giardini Italiani, Sig.ra Judith Wade.

La storia di Villa Borromeo Visconti Litta Villa Borromeo Visconti Litta sorge nel territorio di Lainate, alle porte di Milano, e con il suo parco occupa una superficie complessiva di circa tre ettari. Ideatore dell'intero complesso fu Pirro I Visconti Borromeo che, ispirandosi alle ville medicee, verso il 1585 diede una funzione prevalentemente ludica al suo possedimento sino ad allora destinato esclusivamente all'agricoltura. Oltre ai lavori di sistemazione architettonica del palazzo, Pirro I impostò il

giardino e fece costruire il Ninfeo che può essere considerato a pieno titolo uno degli esempi più importanti nell'Italia settentrionale per la ricchezza delle decorazioni e per la varietà dei giochi d'acqua. Intorno alla metà del settecento la villa passò in eredità al marchese Pompeo Litta che si dedicò con fervore al rinnovamento del giardino secondo i canoni estetici tardo settecenteschi che erano in auge nelle residenze di villeggiatura delle nobili casate milanesi. Egli vi attuò grandi lavori di sistemazione scenografica, moltiplicandone gli effetti prospettici, creando quinte e fondali, costruendo ex novo la facciata del Ninfeo. Ebbe allora inizio il periodo di massimo splendore della villa. All'inizio dell'800 vi lavorò l'architetto Luigi Canonica che, insieme al botanico Linneo Tagliabue, ristrutturò il giardino sulla parte occidentale della proprietà con lo stile “all'inglese” (in linea con quanto aveva fatto alla Villa Reale di Monza e alla Villa Melzi d'Eril di Bellagio) e rifinì parte della villa. Fu questo anche il periodo del grande sviluppo delle sperimentazioni botaniche in serra, fino a quando il declino della famiglia Litta condusse alla cessione della Villa al Demanio dello Stato nel 1866. Il complesso monumentale, dopo successivi passaggi di proprietà, nel 1932 venne acquistato da Alberto Toselli che compì alcuni restauri, riattivò i giochi d'acqua e vi introdusse la coltivazione su larga scala delle orchidee. La seconda guerra mondiale segnò il decadimento della villa che si protrasse sino al 1971 quando venne acquistata dal Comune di Lainate,

grazie al quale, in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Milano e con il concorso di interventi pubblici e privati, questo prezioso monumento ha oggi ripreso a vivere con lo splendore di una volta, grazie anche alla passione dei volontari dell’Associazione "Amici di Villa Litta" che organizzano eventi e che accompagnano il visitatore durante il percorso nel Ninfeo.

Il parco La zona della villa destinata a giardino era probabilmente sin dalle origini suddivisa in quattro scomparti verdi scanditi da piante di agrumi in vaso. Attraversata l’ampia corte del palazzo settecentesco si accede a una prima porzione di parco. Superato il ninfeo si accede al giardino all’italiana nella quale emerge la fontana di Galatea, in marmo bianco di Candoglia (lo stesso impiegato per il Duomo di Milano) mentre sullo sfondo si trovano le serre degli "anenassi" dei "semplici" e degli "agrumi". Da una descrizione redatta nel 1840 dal botanico Linneo Tagliabue si ha notizia delle numerose varietà di piante che erano a dimora: ananas, banani, caffè, tamarindi, palme e ancora orchidee, ibisco e gardenie. Con il diffondersi, nel XVIII secolo, del gusto d’oltralpe per gli alberi a foglia caduca e con l’introduzione in Lombardia del carpino, nasce la "carpinata". Vero gioiello per il parco che con i suoi ottocento metri di lunghezza rappresenta nel suo genere l’esempio più lungo d’Europa. La

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> GIARDINI <

Citazioni storiche Marie Henri Beyle Stendhal (Scrittore francese) "Leinate, un giardino pieno di elementi architettonici, di proprietà del Duca Litta, mi è piaciuto... Conviene guardarsi bene dal passeggiare soli a Leintate; il giardino è pieno di getti d’acqua fatti apposta per inzuppare gli spettatori. Posando il piede sul primo gradino di una certa scala, sei getti d’acqua mi sono schizzati tra le gambe".

Il palazzo settecentesco.

Fontana di Galatea.

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nuova interpretazione del classico siepone qui vi trova ampia applicazione. Un lungo percorso a U, costituito da un doppio filare con i rami intrecciati e potati a volta. Si tratta di un “corridoio verde” utilizzato dai signori come passeggiata rinfrescante soprattutto nella stagione estiva e restituito al pubblico dei giorni nostri grazie agli interventi avviati nel parco a partire dal 2005, che hanno portato all’inaugurazione della carpinata nel 2008. Numerosi alberi sono stati piantati attenendosi ai principi del restauro conservativo sia dal punto di vista storico-filologico che botanico. Inoltre, siepi di carpini e bosso formavano un labirinto che oggi è scomparso, però le stesse piante, oggi, rigidamente potate creano il "Teatro di Verzura" destinato a rappresentazioni musicali e teatrali o feste campestri. La nascente attenzione verso il giardino paesaggistico, o all’inglese, e la sua forte diffusione agli inizi del XIX secolo consente, nel 1808, all’architetto Luigi Canonica la configurazione del "nuovo boschetto" animato da modesti dislivelli del terreno, con scomparti verdi ad andamento irregolare e con prevalenza di piante ad alto fusto e cespugli. I giardini all’italiana sono invece collocati di fronte alla limonaia. Per opera dei recenti restauri si presentano, come vuole la tradizione del giardino formale, con basse siepi di bosso e berberis e con alcune camelie mantenute ben potate. Con l’acquisizione della villa da parte dell’Amministrazione Comunale una parte del giardino storico venne reso pubblico e tutt’oggi viene pienamente vissuto non solo dai visitatori alla villa ma giornalmente dagli stessi abitanti di Lainate quale luogo di svago e relax. Oggi, in tutto, si contano nel parco alberi appartenenti a 56 specie differenti tra cui un raro Ginkgo biloba, la cui


La carpinata più lunga d’Europa.

probabile messa dimora risale al 1850-55, alcuni Cedrus atlantica, delle Magnolia grandiflora, querce e bagolari. Per avvicinare maggiormente i più giovani alla cultura del verde, sono state ultimamente inserite oltre 70 aste di riconoscimento botanico dislocate in punti di buona visibilità o presso gli esemplari di maggiore dimensione e buon portamento. Sul cartellino è riportato in basso un QRcode dal quale, con i moderni cellulari o tablet, è possibile scaricare le varie schede direttamente dal sito dell’iniziativa che prende il nome di “Ninfeamus”.

Il Ninfeo e i suoi giochi d'acqua Il complesso architettonico conosciuto come Ninfeo o "edificio di frescura" fu realizzato tra il 1585 e il 1589 su progetto di Martino Bassi. La pianta dell'edificio è rigorosamente simmetrica e si dispiega attorno al così detto “Atrio dei Quattro Venti”, un ambiente ottagonale a cielo aperto, con un bel pavimento a mosaico, sulle cui pareti rivestite di travertino trovano posto nicchie con statue di divinità romane e decorazioni musive a grottesche. La simmetria dell'edificio tuttavia è, per così dire, mascherata dalla varietà degli ambienti incontrati nei quali il visitatore sembra smarrirsi. Le sale del Ninfeo sono pressoché tutte decorate a mosaico di ciottoli tondi bianchi (quarzo) e neri (calcare) disposti a comporre complicati intrecci di motivi geometrici e floreali. Le decorazioni, diverse in ogni ambiente, si ripetono simmetricamente sulle pareti di ogni sala. I soffitti delle sale a nord presentano una tecnica assolutamente originale realizzata tra il 1587 e il 1589 da Camillo Procaccini: è la tecnica dei ciottoli dipinti e rappresenta un unicum nella storia delle realizzazioni a mosaico. Nelle grotte vecchie un emiciclo, decorato con mosaici di ciottoli e stalat-

Giardino all’italiana.

Cartellino con QRcode del progetto “Ninfeamus”.

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1

1. Statue e suggestive decorazioni con conchiglie impreziosiscono il Ninfeo. 2. I pavimenti sono arricchiti da mosaici in ciottoli tondi bianchi e neri disposti a comporre complicati intrecci di motivi geometrici e floreali. 3. Giochi d’acqua nel “Atrio dei Quattro Venti”. 4. Torre dell'Acqua.

> GIARDINI <

3 4

2

> GIARDINI < titi, presenta anfratti e nicchie con statue di fauni e sedute. Oltre l'emiciclo si estende un labirinto che conduce ad una galleria coperta decorata con mosaico di ciottoli colorati. All'ingresso della galleria si presentano tre Naiadi in marmo bianco; la statua centrale, secondo la tradizione popolare lainatese, è detta, allorquando veniva osservata da lontano nella penombra e di spalle, "La Vegia Tuntona" (da “tentona”, tentatrice), sinonimo di perdizione e vita peccaminosa. Un altro ambiente, isolato rispetto alla simmetria dell'edificio, è una sala ottagonale a cielo aperto: il “Cortile delle Piogge”. Il fronte nord dell'edificio è costituito da due lunghe pareti simmetriche ricoperte di arenaria, due ampi emicicli scanditi da colonne ioniche e due nicchie con statue allegoriche del Pag. 44 • Lineaverde Lug/Ago 2013

Mattino e del Vespro. Il restauro dell’ultima sala del Ninfeo risale al novembre 2001, anno in cui il complesso monumentale di Villa Borromeo Visconti Litta è stato dichiarato a tutti gli effetti “Museo” dalla Regione Lombardia. Il piacevole incanto del Ninfeo, oltre che per la sua straordinaria bellezza architettonica, è famoso per i suoi giochi d'acqua. L'impianto idraulico, che coglieva la geniale intuizione dell'ingegnere Agostino Ramelli, profondo conoscitore delle macchine idrauliche leonardesche, utilizzava la meccanica di un pozzo e non la forza idraulica di un torrente o di una cascata, come comunemente accadeva negli "edifici di frescura" dell'epoca. Gli scherzi, circa una cinquantina, consistono soprattutto in una gran-

de dovizia di zampilli d'acqua improvvisi, che colgono impreparati i visitatori e sono resi possibili dai congegni azionati dalla pressione idraulica ottenuta grazie ad una caduta di circa 20 metri dell'acqua raccolta in un grande serbatoio posto in alto nella cosiddetta “Torre dell'Acqua” che domina il Ninfeo. Passeggiare in questi luoghi significa fare un salto indietro nel tempo, significa lasciarsi stupire dall’incanto del luogo in cui ci si abbandona e dalla sorpresa di spruzzi d’acqua improvvisi che colgono il visitatore più curioso o distratto, azionati ancora oggi da abili fontanieri. ■ Indirizzo: L.go Vittorio Veneto, 22 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Lainate (MI) Info: www.grandigiardini.it


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Pag. 46 • Lineaverde Lug/Ago 2013

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www.cannetoverde.it www.eima.it www.fiera.ge.it www.smart.it/europolis www.fioritec.com www.flormart.it www.flormeeting.com www.florviva.info

FIERE STRANIERE Chelsea Flower Show China HortiFlorexpo Florex Floriga Four Oaks Gafa GaLabau Glee Hortimat Hortus Hungaricus Kipotechnika

www.rhs.org.uk/chelsea www.hortiflorexpo.com www.florex.be www.messe-leipziger.de www.fouroaks-tradeshow.com www.gafa-cologne.come www.galabau.info-web.de www.gleebirmingham.com www.hortimat.biz www.hortushungaricus.info.hu www.kipotechnika.com

Iberflora Euroagro IPM Hortifair Plantarium Salon du Vegetal SNA Atlanta SPV VTB Utrecht

www.feriavalencia.com/iberflora www.ipm-messe.de www.hortifair.nl www.plantarium.nl www.salon-du-vegetal.com www.sna.org/tradeshow www.spv.cat www.rai.nl

LE ISTITUZIONI Agronomi Ordine A.R.S.I.A. Toscana Collegio Agrotecnici Comicent Corpo Forestale EPAP ERSAF ICE ISMEA ISTAT Min. Politiche Agricole Periti agrari

www.agronomi.it www.arsia.toscana.it www.agrotecnici.it www.comicent.it www.corpoforestale.it www.epap.it www.ersaf.lombardia.it www.ice.it www.ismea.it www.istat.it www.politicheagricole.it www.peritiagrari.it

IL MONDO DELLA RICERCA Accademia dei Georgofili www.georgofili.it Ce.Spe.Vi www.cespevi.it Fondazione Minoprio www.fondazioneminoprio.it ISA Italia www.isaitalia.org Ist. Sperim. Floricoltura www.istflori.it FORMAZIONE Arte & Messaggio Fondazione Minoprio Istituto ISAD Scuola Agr.di Monza Studio IGM

www.artemessaggio.com www.fondazioneminoprio.it www.isad.it www.monzaflora.it www.igmstudio.com

ASSOCIAZIONI AIAPP ANCEF Esportatori Fiori ANVE Ass. Costruttori del Verde Assogreen CIA CNA Coldiretti Efla Elca Eurep ISA Italia Federazione Naz. Fioristi Ass. Naz. Piante e Fiori d’Italia Promoverde UNACOMA

www.aiapp.net www.ancef.it www.anve.it www.assoverde.it www.assogreen.it www.cia.it www.confagricoltura.it www.coldiretti.it www.efla.org www.elca.info www.eurep.org www.isaitalia.org www.federfiori.it www.pianteefioriditalia.it www.promoverde.it www.unacoma.com

PORTALI Arte Floreale Consorzio Telerilevamento European Plantindex Fitogest (fitofarmaci) Giardini Verdi Grandi giardini Italiani Green Target Proflora Service

www.artefloreale.com www.itacon.it www.plantindex.com www.fitogest.com www.giardiniverdi.it www.grandigiardini.it www.greentarget.com www.proflora.it

Pag. 47 • Lineaverde Lug/Ago 2013


Fiere In Italia Macef

Milano

5-8 settembre 2013

www.macef.it

Flormart

Padova

11-13 settembre 2013

www.flormart.it

Demogarden

Valeggio sul Mincio (VR)

21- 23 settembre 2013

www.demogarden.it

BricoDay

Milano

26 settembre 2013

www.bricoday.it

Made Expo

Milano

2-5 ottobre 2013

www.madeexpo.it

Sun

Rimini

6-8 ottobre 2013

www.sungiosun.it

Agrilevante

Bari

17-20 ottobre 2013

www.agrilevante.eu

Florall

Ghent (Belgio)

20-21 agosto 2013

www.florall.be

Plantarium

Boskoop (Olanda)

21-24 agosto 2013

www.plantarium.nl

IPM Moska

Mosca (Russia)

28-31 agosto 2013

www.ipm-moskau.com

Four Oaks Trade Show Macclesfield (Inghilterra)

3-4 settembre 2013

www.fouroaks-tradeshow.com

Spoga-Gafa

Colonia (Germania)

8-10 settembre 2013

www.spogagafa.com

Glee

Birmingham (Inghilterra)

15-17 settembre 2013

www.gleebirmingham.com

GrootGroenPlus

Olanda

2-4 ottobre 2013

grootgroenplus.nl/i

Iberflora

Valencia (Spagna)

2-4 ottobre 2013

iberflora.feriavalencia.com

IFEX

Tokyo (Giappone)

9-11 ottobre 2013

www.ifex.jp

All’estero

Pag. 48 • Lineaverde Lug/Ago 2013


IL BUSINESS DEL VERDE NELLE TUE MANI GARDENING BUSINESS IN YOUR HAND


W WebMagazine ebMagazine ebMagazi ne

Protagonista è la pianta gio TTesi esi Group. Nuovo webmagazine della Giorgio LL’informazione ’’informazione ’info fornita dai maggiori esperti di vari settori Fare rete diventa necessario quando si discutono argomenti d’interesse comune. Ancor di più se l’oggetto in questione è la pianta e tutti i benefici coniugati a essa. Oggi, il tema ap ap-pare delicato per quanto sottovalutato e occorre, quindi, fare massa critica nello sviluppare la percezione comune che gli alberi sono indispensabili per la vita dell’uomo. Questo il concetto semplice e basilare, all’origine di “about “about-plants.eu”, il nuovo web-magazine edito dalla “Giorgio TTesi esi group”. Un fulcro centrale serve sempre, in tutte le idee. Il giornale si è posto l’obiettivo di divulgare tutto ciò che ruota attorno alla pianta. Per farlo serve esperienza, credibilità, passione e referenza, tutte doti non facili da trovare. Ligi al concetto di multidisciplinarità, ovvero più teste competenti co-a scambiarsi idee su ogni singolo argomento, sono stati co

involti numerosi collaboratori. Ognuno di loro contribuirà a seconda della propria provenienza culturale e professionale, gior-all’interno delle sei voci principali su cui è impostato il gior nale. Si va dal paesaggio alla coltivazione, passando per gli aspetti normativi, la ricerca, la botanica e la fitopatologia. Le tematiche, però, avranno modo di ampliarsi, seguendo convegni, intervistando vari esperti , divulgando libri, studi e pro-ricerche. TTroveranno roveranno spazio, anche, associazioni, ordini pro fessionali e tutti coloro che condivideranno le nostre idee. Occorre fare rete, dicevamo, e il mezzo scelto non è casuale. Il web offre la possibilità di essere visibili in ogni parte del mondo, di accendere dialoghi e di aprire più discussioni in un solo momento. Se lo strumento sarà capito, allora, e noi ce lo auguriamo, sarà un successo.

Per informazioni: redazione@aboutplants.euu - TTel. el. +39 0573 530051 530


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