Lineaverde maggio-giugno

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TECNICHE

PAESAGGIO

FITOPATOLOGIA

La domotica al servizio del florovivaismo

Paesaggi e archeologie al convegno annuale AIAPP

Prevenire danni e malattie nelle piante

Lineaverde ATTUALITÀ

E I NFORMAZIONE

T ECNICA

PER

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C OSTRUTTORI

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V ERDE

Vivaismo Alto Lombardo una realtà giovane e dinamica Maggio/Giugno 2013 Anno 38 - N° 3


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Lippia

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Phoenix

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Abelia

Lantana

Lavandula

Lagerstroemia

Jacaranda

Abies

Hibiscus

Acacia

Inga

Hamamelis

Jasminum

Acer

Phillyrea Actinidia Abelia

Abies

Acacia

Acer

Juglans

Agapanthus Aesculus

Juniperus

Bignonia Alnus

Ilex

Agave Ailanthus Albizia

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Betula

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Laburnum Kolkwitzia Kerria Punica

Bambusa

Hedera

Koelreuteria

Berberis Amelanchier

Grevillea

Gledistia Hydrangea

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Bouganvillea Genista

Araucaria

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Arbutus

Buddleia Elaeagnus

Butia

Aucuba Buxus

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Gardenia Parrotia

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Fraxinus Calycanthus

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Cassia Callistemon

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Euonymus

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Caryopteris

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Cordyline Carpinus Celtis

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Dal 1953 ad oggi Zelari Piante si è distinta per la sua genuina voglia di crescere, affermando la propria capacità imprenditoriale. La sinergia operativa con le altre società del Gruppo Zelari ha determinato una posizione di spicco nel panorama attuale di una città come Pistoia che è considerata "capitale del verde". From 1953 to date Zelari Piante has distinguished itself by the genuine desire to grow and is doing so demonstrate its entrepreneurial abilities. The operative synergy between the other companies of the Zelari Group has established a leading role within the city of Pistoia which is in its own right considered to be "the green capital”.

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> SOMMARIO <

INFORMARE ......................................................................... PAG. 7

Lineaverde Il punto Il Distretto Florovivaistico Alto Lombardo: una realtà giovane e dinamica ................................................ PAG. 20 di Renato Ferretti

è edita da EPE Edizioni Srl Redazione: Via Spezia, 33 - 20142 Milano Tel. 02.89.50.18.30 - Fax 02.89.50.16.04 E-Mail per richiesta abbonamenti o informazioni: info@linea-verde.net E-Mail per invio comunicati o altro materiale alla redazione: lineaverde@linea-verde.net Sito Web: www.linea-verde.net

Fitopatologia

Direttore responsabile: Massimo Casolaro

Come attuare la prevenzione dei danni

massimo.casolaro@epesrl.it

e delle malattie nelle piante .................................................. PAG. 24

Direttore editoriale: Renato Ferretti

di Giorgio Badiali

renatoferretti@tin.it

Giardini Rilievo, analisi e prospettive future per un giardino multifunzionale ............................................ PAG. 30 di Francesca Giurranna

Paesaggismo All’Orto di Skrudur il Premio Scarpa per il Giardino 2013 ................................................................ PAG. 34 di Silvia Vigé

Hanno collaborato: Giulia Arrigoni, Giorgio Badiali, Ilaria Bonanno, Biagio Guccione, Giulio Lazzerini, Stefano Mengoli, Paolo Merante, Francesco Paolo Nicese, Daniela Romano, Silvia Vigé Comitato tecnico: Giorgio Badiali Francesco Ferrini Franca Gambini Biagio Guccione Laura Schiff Redazione: Claudia Perolari claudia.perolari@epesrl.it

Silvia Vigé silvia.vige@tiscali.it

Segretaria di redazione: Silvia Mariani silvia.mariani@epesrl.it

Impaginazione: Claudia Bellelli

Architettura del paesaggio Paesaggi ed archeologie ......................................................... PAG. 38 di Biagio Guccione

claudia.bellelli@epesrl.it

Abbonamento annuale Italia: 40 euro da versare su c/c postale n°12059200 intestato a: EPE srl - 20142 Milano Via Spezia, 33 Stampa: Ingraph - Seregno (Mi)

Eventi Giornata nazionale degli alberi .............................................. PAG. 42 di Renato Ferretti

Spedizione in abbonamento Postale 45% Art. 1 Comma 1, Legge 46 del 27/2/2004 Filiale di Milano. Iscrizione al registro degli operatori di comunicazione (ROC) n° 3231 del 30/11/2001. Autorizzazione Tribunale di Milano n° 27 del 18/1/1999. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale. Lineaverde è un marchio registrato di proprietà della EPE Edizioni Srl.

Pubblicità EPE - Via Spezia, 33 - 20142 Milano Tel. 02/89.50.18.30 - Fax 02/89.50.16.04

Tecnica

Direttore commerciale: Maurizio Casolaro

La domotica al servizio del florovivaismo ........................... PAG. 44

maurizio.casolaro@epesrl.it

di Paolo Capecchi

FIERE..................................................................................... PAG. 48

Pag. 3 • Lineaverde Mag/Giu 2013


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Condizioni particolari di Abbonamento Condizioni particolari di abbonamento sono riservate alle seguenti categorie: studenti, architetti, agronomi, ingegneri, geometri, periti agrari e geologi. Allegando al coupon d’abbonamento la fotocopia di un documento che attesti l’appartenenza a una delle suddette categorie, si potrà sottoscrivere l’abbonamento al prezzo speciale di 20 euro. Alle Associazioni, agli Enti Pubblici e alle Aziende che sottoscrivono almeno 10 abbonamenti offriamo pacchetti personalizzati estremamente vantaggiosi (per informazioni tel. 02 89501830). Come abbonarsi Per abbonarsi a Lineaverde occorre effettuare un versamento sul c/c postale n.12059200 intestato a: EPE S.r.l. via La Spezia, 33 - 20142 Milano. Inviando via fax la fotocopia del bollettino postale che certifica l’avvenuto pagamento, mettendo bene in evidenza in nominativo e l’indirizzo a cui si vuole ricevere la rivista, l’abbonamento verrà messo in corso immediatamente. Per altre informazioni tel. 02.8950.1830.

verde pubblico - comunità montane. La pubblicazione tratta argomenti quali: tecniche colturali, arboricoltura, fitopatologia, gestione dell’azienda vivaistica, paesaggistica, ecologia; inoltre divulga dati tecnici, merceologici e statistici del settore. La pubblicazione è un organo indipendente nato con l'intento di creare una rete di interscambio nazionale e internazionale di dati, notizie e prodotti fra gli operatori del settore.



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Lineaverde News MAGGIO/GIUGNO 2013

fiere

Flormart, grandi novità per l'edizione 2013 Flormart 2013, in Fiera a Padova, dall’11 al 13 settembre parte con il piede giusto. Il Salone internazionale del florovivaismo e del giardinaggio, si presenta per la 64esima edizione con importanti novità a sostegno delle aziende del comparto. PadovaFiere infatti propone tariffe espositive più contenute, possibilità di pagamento dilazionato del proprio spazio espositivo grazie a diverse formule di finanziamento a condizioni agevolate. In questo momento di non facile congiuntura economica, PadovaFiere in collaborazione con Intesa San Paolo, ha infatti deciso di offrire un valido supporto per premiare tutte quelle aziende che intendono esporre al Flormart: pagamento dilazionato fino a 12 comode rata a zero interesse. “Una Fiera come la nostra - dichiara Paolo Coin AD di PadovaFiere ha il compito di studiare il mercato, prevederne le evoluzioni e prendere decisioni che consentano alle aziende di resistere alla turbolenze economiche a cui sono sottoposte. Ed è per questo, continua Coin, che abbiamo deciso di affiancarle, in questo momento economico, proponendo le migliori soluzioni a nostra disposizione, come il nuovo servizio di finanziamento dilazionato, che riscuote già larga approvazione”. Grazie ad una più fitta campagna promozionale non solo italiana ma anche estera, Flormart 2013 sta registrando importanti manifestazioni d’interesse di paesi non solo europei come Francia, Danimarca, Olanda e Germania, ma anche paesi dell’Est Europa come Polonia, Ucrania, Russia ed emergenti come la Turchia. Formazione e approfondimento. Flormart è anche momento per l’approfondimento delle tematiche di maggior attualità grazie ad un nutrito programma convegnistico e formativo. E’ il caso di T-Verde, il Salone del Verde Tecnologico nell’ambito del quale, sulla scia del successo riscosso nella precedenti edizioni, si terrà ECOtechGreen che si presenterà come forum internazionale a sintetizzare, in una giornata densa di contributi, le importanti anteprime che l’evento porterà in rassegna presentando in Italia, per la prima volta, progetti internazionali e nazionali appena realizzati o in fase di progetto. Per la prima volta a Flormart, Federfiori partner storico del Salone, organizza una competizione di altissimo livello con i professionisti floreali più preparati d’Italia. Alla Kermesse, ha già confermato la sua presenza una selezione di regioni italiane tramite i suoi fioristi, per dar vita ad opere di grande valore tecnico e artistico, per bellezza e grandiosità. A Flormart 2013 nasce il CESFI - Centro Servizi Florovivaismo Italiano, un tavolo programmatico di lavoro e concertazione che vuole promuovere un’attività organica di servizi d’informazione economica, visibilità e promozione per le aziende del comparto. Un sistema di monitoraggio a disposizione delle aziende del florovivaismo e giardinaggio per supportarle durante questo momento di congiuntura economica instabile. Al Flormart, in un nuovo spazio, si terrà la cerimonia di consegna del Premio “La Città per il Verde”, iniziativa della casa editrice Il Verde Editoriale di Milano giunta alla 14a edizione. Il riconoscimento nazionale assegnato alle amministrazioni comunali e provinciali che si sono distinte per l’incremento e la gestione del patrimonio verde pubblico si arricchisce quest’anno del premio speciale “Il Comune più organico”, dedicato agli enti che hanno attuato sul proprio territorio politiche informative e operative rivolte alla filiera riduzione-recupero-riciclo dei rifiuti biodegradabili e compostabili, patrocinato da Assobioplastiche, Cic - Consorzio italiano compostatori e Conai – Consorzio per il Recupero degli imballaggi. Novità di Flormart 2013 sarà Flormart Maver, Salone Macchine e Attrezzature per la manutenzione del verde e il Giardinaggio. E per l’occasione sarà allestita un’area dedicata alle prove dinamiche su un percorso appositamente realizzato. Ma non si deve dimenticare che da sempre il punto di forza di Flormart è quello di essere il principale punto di incontro e di riferimento per il settore italiano del florovivaismo: in nessun’altra occasione è possibile da un lato ritrovare tutti i protagonisti della floricoltura e del vivaismo nazionale e internazionale, dall’altro valutare dal vivo la situazione del settore, con le migliori potenzialità per instaurare nuove relazioni commerciali, per rinsaldare quelle esistenti e per porre le migliori basi per il rilancio di tutto il settore. ■

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Lineaverde News Dati di mercato

ISMEA: andamento di marzo e aprile nei garden Dopo l’andamento di marzo che ha creato una profonda delusione nelle aspettative del canale garden center, come normalmente accade, si sono riposte le speranze nel mese di aprile. E in effetti qualche risultato c’è stato, anche se ben lontano dalle aspettative, ove ipotizzate. Sono mancate le due motivazioni principali perché un cliente acquistasse: il clima in primis, freddo e pioggia, soprattutto nei fine settimana, non ha permesso di raggiungere discreti risultati nelle vendite. L’incertezza economica generale ha fatto il resto. La presenza di clientela c’è stata, salvo nei momenti di tempo non ideali, ma sono mancate le vendite, soprattutto quelle che normalmente contribuivano a sostenere il fatturato globale. Al 30 aprile il risultato, seppure con dati parziali, si assesta al momento su di un + 5,03% come vendite globali, anche se ci aspettiamo un dato finale più contenuto visto l’andamento di alcune regioni. Tale risultato è stato realizzato solo da alcune categorie merceologiche. Piante d'appartamento verdi -21,66%, piante d'appartamento fiorite -20,61%; piante stagionali +4,75%; piante da esterno +12,74%. Le piante da interno hanno sofferto moltissimo: assenza di festività tipiche per la vendita delle piante, mancanza di motivazione, necessità di provvedere ad altri spazi (terrazzo, balcone, giardino) sono state le ragioni principali. Le stagionali invece evidenziano una lieve ripresa dopo il dato fortemente negativo di marzo e lo stesso il vivaio, che finalmente ha fornito un risultato interessante, complice la voglia della clientela di approvvigionarsi di piante da giardino. Un incremento che però lascia ancora aperti molti dubbi, perché sono mancate le vendite di prodotti complementari che normalmente sostenevano l’andamento generale (decorazioni, attrezzi, fiori artificiali, pietre e pavimentazioni da esterno, etc.). Sicuramente peseranno sulla possibilità di recupero sia il mese di maggio sia quello di giugno. ■

Promozione

Anci, Italia Nostra e Res Tipica firmano il protocollo del progetto "Orti urbani" Anci, Italia Nostra onlus e Res Tipica hanno sottoscritto il rinnovato protocollo d'intesa per la promozione del progetto nazionale "Orti Urbani", che prende le mosse da quello del 2008 e si rivolge a tutti coloro che, enti pubblici o privati, possedendo delle aree verdi, le vogliano destinare a coltivazione, nel rispetto delle vocazioni e della memoria storica dei luoghi. I contenuti del protocollo d'intesa sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa presso la sede Anci. Il progetto nazionale "Orti Urbani", permette di sottrarre aree verdi all'abusivismo edilizio e alla speculazione riducendo l'inquinamento ambientale e costituisce, con la creazione di orti e con la diffusione di agricoltura di qualità, un modo significativo per riqualificare sia spazi urbani che periurbani, migliorandone il decoro e l'estetica e valorizzando il paesaggio con attività agricole che determinano lo sviluppo di una economia etica a diretto vantaggio delle comunità locali. Marco Parini, Presidente Italia Nostra onlus ha dichiarato: "Con la sottoscrizione del nuovo protocollo tra Anci e Italia Nostra si perfeziona un percorso che ci vede, insieme al Ministero per le Politiche Agricole, quali promotori nei Comuni d'Italia di iniziative destinate alla creazione di Orti nelle nostre città. L'operazione Orti urbani è un "work in progress", un'iniziativa partita da alcune esperienze che via via si sta diffondendo in città piccole, medie e grandi; un modo per creare verde nelle aree residuali, generare un vero e proprio intervento agricolo alla ricerca di un cibo sano, con l'impegno altrettanto sano del tempo di molti cittadini". Al progetto "Orti Urbani" hanno già aderito i Comuni di Roma, Perugia, Torino, Genova, Savona, Padova, Ostuni, Favara, Foligno, Bevagna, Amelia, Trevi, Marsciano, Sant'Anatolia di Narco e quanto prima sarà portato all'attenzione della Conferenza Stato-Città e Autonomie locali. ■ Pag. 8 • Lineaverde Mag/Giu 2013


Giardini

Inaugurata la Terrazza delle Protee ai Giardini dell'Isola Madre

Ci sono voluti tre decenni e infiniti tentativi per arrivare al grande annuncio: la prima collezione ampia di protee a cielo aperto in Italia. Il primato lo annunciano i Principi Borromeo che in questi trent’anni di tentativi hanno sostenuto il capo giardiniere dei loro Domini sul Lago Maggiore, il signor Gianfranco Giustina. L’inaugurazione della Terrazza delle Protee, all’Isola Madre, è avvenuta nel mese di giugno, in concomitanza con la prima delle grandi fioriture di questa specie. La seconda è prevista a settembre ed ottobre; nel periodo di mezzo ci saranno altre piante tipiche della flora sud africana in fiore (gli agapanti, le gerbere, le gazzanie qualche specie di pelargonium e le kniphofie). La nuova coltivazione arricchisce ulteriormente i giardini dell’Isola Madre che, per varietà di specie botaniche, sono uno dei più ricchi parchi botanici in Italia. Il Parco Botanico dell’Isola Madre vanta una plurisecolare tradizione di acclimatamento e inserimento di specie provenienti da altri continenti e che qui hanno trovato un habitat ideale. Basti pensare a palme ed agrumi e al “Grande Vecchio dell’Isola Madre”, il celeberrimo Cipresso dell’Himalaya, oggi simbolo dell’Isola e della passione della Famiglia Borromeo per la botanica. Nel nostro Paese tentativi di inserimento sono noti, a livello di ricerca universitaria, in Sicilia e da qualche privato collezionista. Che la coltivazione delle protee alle nostre latitudini si presentasse un’impresa ardua se ne trovò conferma anche trent’anni orsono quando all’isola Madre si diede il via ai primi tentativi di piantumazione ed acclimatazione di questa specie. L’idea era che in un giardino che si stava avviando a diventare uno dei più completi in ambito botanico dei più famosi della penisola, non potesse mancare una zona dedicata alla flora australe. Info: www.isoleborromee.it ■


Lineaverde News Associazioni

Ena Summer Meeting in Sicilia E.N.A– European Nurserystock Association è l’Associazione europea del vivaismo ornamentale. Tra i suoi iscritti si trovano le maggiori associazioni nazionali provenienti dall’intera Europa ed è la massima espressione della rappresentanza del vivaismo europeo nel mondo. In Italia E.N.A. è rappresentata da A.N.V.E., giovane associazione che in pochi anni ha saputo dare valore alle richieste del settore dando voce e rappresentanza non soltanto ai vivaisti esportatori ma a tutti i produttori bisognosi di avere riferimenti istituzionali certi. A.N.V.E. ha saputo cogliere molti aspetti del vivaismo, iniziando dalla formazione di giovani manager, passando dalla promozione del Made in Italy e del life style, fino ad arrivare alla rappresentanza presso i ministeri italiani e la Commissione Europea e lo sviluppo di importanti accordi di settore il ministero dello Sviluppo Economico ed ICE – Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle imprese italiane, grazie ai quali è possibile promuovere i prodotti italiani in progetti di internazionalizzazione. Proprio per questo, dal 23 al 25 giugno, in Sicilia, si terrà l’Ena Summer Meeting, una tre giorni ricca di incontri tra i principali rappresentanti del vivaismo mondiale. All’evento parteciperanno i delegati delle associazioni appartenenti ad ENA, un cospicuo numero di delegati da altri Paesi del mondo e rappresentanti politici sia nazionali sia europei del settore agricolo. Durante questi tre giorni verrà organizzato il Tavolo Mondiale del Vivaismo in cui si discuteranno, in particolare, le problematiche fitosanitarie e doganali per il commercio di piante tra Paesi europei e Paesi terzi. In tutto saranno presenti le delegazioni di: Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Regno Unito, Irlanda, Germania, Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Svizzera, Ungheria, Polonia, Bulgaria, Turchia, Olanda, Belgio, Cina, Stati Uniti, Russia, Australia, Sudafrica, Canada. Il tutto si svolgerà nella splendida cornice del Parco Florovivaistico Centro Congressi Radicepura. www.anve.it ■

Convegni

A Sun si rinnova l’appuntamento con New Gardens for the City Life A Rimini Fiera, dal 6 all’8 ottobre 2013, nell’ambito di Sun, il Salone internazionale dell’Esterno, organizzato da Rimini Fiera in collaborazione con Fiere e Comunicazioni, prenderà vita la quinta edizione di New Gardens for the City Life, workshop internazionale, dedicato a interventi di riqualificazione e realizzazione di progetti innovativi nell’ambito delle aree verdi e naturali in contesto urbano realizzato con Paysage – Promozione e Sviluppo per l’architettura del paesaggio. L’evento si articolerà nella creazione di una piazza-giardino virtuale, allestita, in un’area di oltre 500 metri quadri all’interno del percorso espositivo Garden Sun e vedrà protagonisti relatori internazionali e landscaper specializzati nel concepire spazi di benessere e funzionalità all’interno delle maggiori capitali europee. Tra i temi ad oggetto dell’edizione 2013 dedicata a “Il paesaggio per il turismo 2.0” e coordinata dal direttore di Paysage Novella G. Cappelletti: City Play (lo spazio per le attività ludiche, dalle aree gioco ai percorsi + 65), Slow Landscape (dal paesaggio agri-turistico al paesaggio camping), Sea – Shore (la costa mediterranea e il paesaggio per un turismo di qualità), Hi – Quality (alta qualità nella produzione di paesaggio: le Zuidwijk 28 NL-2771 CC Boskoop Fornitore della corte piante italiane nel mondo) e Sport Landscainfo@felixholland.nl - www.felixholland.nl dei Paesi Bassi per disposizione regia. Tel. +31-172-212009 - Fax +31-172-212434 pe (il paesaggio per lo sport, una nuova risorsa per la vita tra relax e salute). ■ Pag. 10 • Lineaverde Mag/Giu 2013


Rimboschimento

Centinaia di pini in regalo per la pineta di Marina di Grosseto La Giorgio Tesi Group, importante azienda vivaistica toscana che nel 2011 ha anche rilevato l'attività dell'azienda “Il Terzo” a Grosseto, donerà al Comune circa 700 piante di pino di un'altezza che va dai 2 ai 3 metri. La donazione serve alla ripiantumazione dei pini nella pineta di Marina di Grosseto devastata da un incendio scoppiato il 18 agosto 2012 che ha interessato 55 ettari, di cui circa 45 sono andati completamente distrutti. La pineta di Marina di Grosseto rappresenta un patrimonio storico, naturalistico e culturale di fondamentale importanza, ed è una delle località più amate dai grossetani e dai 30.000 turisti che ogni estate la visitano. L'Amministrazione comunale si impegnerà per l'irrigazione. Terminati i lavori di sgombero e messa in sicurezza delle aree colpite dall'incendio, dopo l'estate si potrà iniziare l'opera sistematica di ricostituzione del soprasuolo boschivo. La Regione Toscana ha già garantito 450mila euro per interventi di forestazione e di manutenzione delle aree colpite dall'incendio, anche se tutte di proprietà privata, data la funzione rivestita delle pinete litoranee quale bene di interesse pubblico. Il progetto, che è già in corso di realizzazione, prevede l'integrazione di varie tecniche di ricostituzione del suolo forestale (pineta) che vanno dalla semina alla messa a dimora di piante di Pinus pinea provenienti da vivai forestali e privati che intendano donare piante di diversa misura, da 20 e 30 cm a 2 metri, con varie densità fino a raggiungere una media di circa 400 piante ad ettaro. La Regione ha messo a disposizione anche 1 milione di euro per la pulizia di tutte le pinete toscane. ■

Onorificienze

Venerando Faro nominato Cavaliere del Lavoro Venerando Faro uno dei 25 Cavalieri del Lavoro nominati dal presidente della repubblica Giorgio Napolitano con decreto di nomina del 31 maggio, su proposta dei ministri per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato e per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Nunzia De Girolamo. Il riconoscimento premia gli imprenditori ‘made in Italy’ per essersi distinti nei diversi settori dell’economia, contribuendo allo sviluppo sociale, occupazionale e tecnologico. Venerando Faro, detto ‘Nerino’, 69 anni, è fondatore dei vivai ‘Faro’ a Riposto, in provincia di Catania, e gestisce l’azienda di famiglia tra i leader in Europa nel settore del florovivaismo, all’avanguardia nella coltivazione e nel commercio di piante mediterranee, tropicali e per climi aridi. Figlio di agricoltori, Venerando abbandona gli studi e dà inizio a una piccola attività di commercio nell’ortofrutta che trasforma nel tempo nella "Piante Faro" che conosciamo oggi, gestita insieme ai figli Mario e Michele. Le piante, attualmente più di 800 specie e 5.000 varietà, sono coltivate su una superficie di 500 ettari, con 30 ettari di serre. Esporta in 35 paesi nel mondo ed è stato fornitore dei Giochi Olimpici di Atene, dell’Expo di Lisbona, delle famiglie reali di Giordania e Arabia Saudita. ■

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Lineaverde News Fiere

A ottobre appuntamento con Città e Paesaggio a Made Expo Made Expo riparte da temi cruciali come la riqualificazione urbana, la tutela e la manutenzione del territorio e delle infrastrutture, la prevenzione antisismica e il risparmio energetico, toccando una fitta rete di elementi tutti fondamentali per il rilancio del Paese. Sarà questo il cuore della prossima edizione, una manifestazione che si rinnova puntando tutto su specializzazione e un ampio respiro internazionale e che ha ottenuto il patrocinio di Regione Lombardia e del Comune di Milano. L’appuntamento è dal 2 a 5 ottobre 2013 a Fiera Milano Rho, con sei saloni specializzati: Costruzioni e Cantiere, Involucro e Serramenti, Finiture e Interni, Città e Paesaggio, Software e Hardware, Energia e Impianti. E poi specializzazione, internazionalità e biennalità: a partire dal 2013 passa alla cadenza biennale allineandosi ai più importanti appuntamenti europei del settore dell’edilizia e delle costruzioni. Con Città e Paesaggio, il salone dedicato al mondo del Green, Made completa la sua offerta muovendosi dalla dimensione architettonica a quella metropolitana per attirare l'attenzione sul progetto degli spazi aperti del quotidiano e sulla capacità collettiva di cura dei paesaggi ordinari come strumenti indispensabili per garantire la qualità della vita nelle città del XXI secolo. I numeri di Made expo sono: 231.729 presenze totali di cui 83.422 progettisti e 41.016 imprese di costruzione-manutenzione, 31.235 presenze estere, 1.532 espositori totali, 340 convegni, 34 delegazioni ufficiali estere , 24 studi di architettura americani. Città e Paesaggio comprende i seguenti settori merceologici: impiantistica sportiva, piscina, fitness, arredo urbano, forestazione urbana e verde attrezzato. Il punto di partenza concepito nel 2011 è stato quello di dedicare un’area al Green, con l’intenzione di inserire il settore del florovivaismo e del verde attrezzato fondamentale oggi nel mondo dell’architettura e dell’edilizia, e ritagliargli un ruolo di primo attore alla pari dell’architettura. ■

Personaggi

Nunzia De Girolamo è il nuovo ministro dell’agricoltura Il nuovo ministro delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAAF) è Nunzia di Girolamo (PDL), figlia di un noto produttore di vini. Ha fatto parte della Commissione agricoltura della Camera dall'11 marzo 2009 al 16 novembre 2011. Sono stati nominati anche i sottosegretari: Maurizio Martina (PD) e Giuseppe Castiglione (PDL), il primo diplomato in agraria e con origini “agricole”, il secondo, avvocato, dal 2001 al 2004 è stato vicepresidente della regione siciliana e assessore all'agricoltura; nel 2008 è diventato presidente della provincia di Catania, e membro della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale. ■

Formazione

Torna a settembre la Summer School of Floriculture Torna la Summer School of Floriculture dedicata a “La difesa delle colture ornamentali e da fiore: aspetti innovativi di biologia e lotta”, organizzata da DISAFA - Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino e da Agroinnova – Centro di Competenza per l’Innovazione in campo agro-ambientale dell’Università degli Studi di Torino con il contributo scientifico di CRA-FSO (Unità di Ricerca per la Floricoltura e le Specie Ornamentali) di Sanremo e IRF (Istituto Regionale per la Floricoltura) di Sanremo e si svolgerà a Sanremo (IM) dal 9 all’11 settembre 2013 e a Grugliasco (TO) il 12 e 13 settembre 2013. Per maggiori informazioni: prof. Marco Devecchi tel 011 670 8769 marco.devecchi@unito.it www.unito.it ■ Pag. 12 • Lineaverde Mag/Giu 2013



Lineaverde News Premi

ClassifloraZelari sponsor del giardino vincitore al Malvern RHS Show Spring 2013 Il giardino realizzato durante il Malvern RHS Show Spring 2013 da Peter Dowle, dal titolo “Where East meets West”, e sponsorizzato da Zelari nei panni delle nuova realtà aziendale ClassifloraZelari operante sul mercato anglosassone, si è meritato una Gold Medal ed è stato votato dalla giuria di esperti quale Best in Show. Questa è solo una delle tappe di Zelari nella continua progressione sulla strada della qualità e dei servizi. Il risultato deve esser equamente diviso fra l’estro ed il genio di Peter Dowle, Garden Designer di riconosciuta fama ed insignito varie volte di Gold medals al Chelsea Flower Show, l’attenta gestione di tutte le operazioni coinvolte da parte del Dr. Stefano Sogni, direttore commerciale della Zelari Piante (insieme nella foto) e la professionalità di tutto il personale della stessa Zelari. Il giardino, uno dei molti presentati in questa edizione dello show visitata da oltre 70.000 persone, e che riprendeva il Giardino del Tè di Kyoto e lo trasponeva in chiave occidentale con l’utilizzo delle piante pistoiesi, è stato visitato dal famoso presentatore televisivo (di SKY e della BBC) Monty Don, che vi ha filmato una sua clip intervistando Peter Dowle per l’edizione durante il prime time del venerdì sera di BBC Gardener’s World. ■

Distribuzione

Inaugurato il Florshop cash&carry a Verona mercato L’8 aprile nel padiglione florovivaismo interno al Polo Agroalimentare di Verona Mercato è stato inaugurato il Florshop cash&carry. Molte le peculiarità che stanno iniziando ad apprezzare fioristi, garden center, giardinieri, manutentori di parchi e aree verdi, paesaggisti e architetti del verde, wedding planner, golf club, grandi hotel e amministrazioni di aree verdi pubbliche: i soci del Florshop sono aziende leader italiane produttrici di articoli florovivaistici e accessori, che propongono prodotti di prima qualità a prezzi competitivi. All'interno del Florshop è proposta la più vasta gamma di offerta che comprende piante da interno e da esterno, piante fiorite in vaso, orchidee, cactacee e composizioni già pronte, aromatiche di Albenga e agrumi di Sicilia, fruttifere e rosai, terricci e per completare la gamma non mancano gli accessori a partire dai più semplici nastri. Adiacente al Florshop (30 metri) l’ampia offerta di fiore reciso proposta da C.S. Fiori. E' stata inattesa e molto gradita la presenza di clienti da città distanti da Verona come Parma, Milano, Treviso, Trento e altre. ■ Pag. 14 • Lineaverde Mag/Giu 2013


Dalle aziende

La Giorgio Tesi Group nominata Miglior piccola e media impresa da Swiss Business Group Il 17 aprile a Friburgo (Svizzera) alla terza edizione di Start2Match, un incontro tra aziende sul modello B2B (business to business) al quale hanno partecipato 80 aziende italiane e straniere, alla Giorgio Tesi Group è stato assegnato il premio “Miglior piccola e media impresa”. Il premio è stato consegnato dal presidente di Swiss Business Group, Vincenzo Caci, alla delegazione dell’Ufficio Marketing e comunicazione rappresentato da Fabio Fondatori – responsabile Comunicazione e Marketing e Maria Grazia Taddeo - assistente commerciale. La Giorgio Tesi Group è risultata la più votata dalle imprese presenti all’evento e dalla Giuria di amministratori svizzeri del cantone di Friburgo. Erano presenti, infatti, il Prefetto di Friburgo, il presidente della Camera di Commercio del cantone svizzero e molti altri rappresentanti istituzionali. La Giorgio Tesi Group è stata scelta per i processi di ecoefficienza attivati nella produzione, per le certificazioni ambientali ottenute e per la qualità del prodotto offerto. Le piante della Giorgio Tesi Group, infatti, hanno incantato i visitatori, le imprese e le istituzioni. Start2Match è un evento organizzato in sinergia tra Camera di Commercio Italiana in Svizzera e Swiss Business Group, realtà svizzera operante nel campo dell’internazionalizzazione, per lo sviluppo di PMI e startup al fine di promuovere relazioni economiche tra Italia e Svizzera. Gli Start2Match rappresentano per le aziende e le startup, l’opportunità per potersi affacciare verso nuovi mercati ed allacciare così importanti incontri diretti con possibili partner. “Il premio Miglior Piccola e Media Impresa conferito alla Giorgio Tesi Group è un riconoscimento importante per la nostra azienda – dice Fabrizio Tesi, legale rappresentante della Giorgio Tesi Group - , soprattutto se scaturito da una valutazione fatta da altre imprese importanti come quelle aderenti alla rete di imprese italo-svizzera. Ci fa piacere aver registrato l’apprezzamento e la considerazione da parte di imprese anche più grosse della nostra e da parte delle istituzioni svizzere”. ■


Lineaverde News Fiere Giardini

Un “Botticelli Spettinato” a Orticola 2013 Per Orticola 2013, mostra-mercato di piante e fiori che si è svolta lo scorso maggio nei Giardini Pubblici Indro Montanelli di via Palestro, a Milano, il paesaggista Umberto Pasti e Torsanlorenzo Gruppo Florovivaistico, con l'aiuto del vivaio Fior di Tortona, hanno allestito un giardino tematico: “Botticelli Spettinato”, poetica interpretazione dell'ambiente mediterraneo. La realizzazione di questo giardino ha offerto la possibilità di incontro fra tre botanici d'eccellenza, Mario Margheriti, presidente del gruppo, la figlia Elisabetta (nella foto), agronomo e direttore commerciale, e Umberto Pasti, da anni impegnati nella salvaguardia del paesaggio mediterraneo e della flora spontanea, e sulla diffusione delle piante mediterranee, che oggi rappresentano una fondamentale risorsa per i giardini del futuro, a basso consumo idrico ed eco-sostenibili. Umberto Pasti commenta: ”Ho aderito al progetto perché Orticola mi piace, perché me lo ha chiesto la mia amica Francesca Marzotto Caotorta, e perché penso che forse sia utile mostrare un angolo di giardino mediterraneo rispettoso della flora spontanea e poco costoso da realizzare. Se non si è ossessionati dalle fioriture, qualunque angolo abbandonato di terreno, qualunque piccolo appezzamento a riposo, può diventare protagonista di un giardino. Cardi secchi e stilizzate ombrellifere in estate, magari qualche bulbo in autunno, la terra nuda e piena di promesse dell'inverno, e in primavera quello che ho immaginato per questo giardino: il trionfo dei finocchi selvatici, dei papaveri, dei gladioli bizantini e dei malvoni - tutto quello che cresce ai bordi delle nostre strade e sugli argini delle rogge. Un giardino mediterraneo per invitare il visitatore a guardarsi attorno con più attenzione. E magari capire che il mondo mediterraneo è di per sé un giardino”. ■

Pag. 16 • Lineaverde Mag/Giu 2013

Dal 28 al 31 gennaio 2014 torna IPM Essen fiera numero uno del mercato del verde

La prossima edizione di IPM Essen, la fiera del verde più importante del mondo, si svolgerà dal 28 al 31 gennaio 2014. IPM Essen sceglie di aprirsi ancora di più ai mercati internazionali: per la prima volta, il Gartenbauforum non riguarderà solo i Paesi dell'Europa orientale, ma sarà dedicato ai Paesi di tutto il mondo con il nuovo nome "Internationales Gartenbauforum". 57.743 visitatori professionali provenienti da 103 Paesi sono i numeri dell’ultima IPM Essen 2013, un record di internazionalità; c'è stato soprattutto un maggiore interesse da parte del continente asiatico. Feedback positivi per visitatori ed espositori che hanno dichiarato di essere molto soddisfatti della fiera; infatti il 92 per cento ha annunciato che avrebbero partecipato alla prossima IPM Essen. ■

Normative

Nuovo tavolo tecnico florovivaistico nazionale presso il Mipaaf Si è insediato il 28 maggio 2013 a Roma il nuovo Tavolo Tecnico del Settore Florovivaistico organizzato e coordinato dal ministero per le politiche Agricole e Forestali (Mipaaf). All’ordine del giorno una “Proposta modifica e/o adeguamento dei codici doganali, e delle categorie merceologiche del settore” e la suddivisione del tavolo per tematiche specifiche con gruppi di lavoro ad hoc, ovvero Ricerca, Qualità, Fitorfarmaci, Logistica, Comunicazione, Comitato di pilotaggio. Per visualizzare il Piano per il Settore Florovivaistico 2010-2012: www.politicheagricole.it ■


Convegni

Incontro tecnico sulle avversità che colpiscono le coltivazioni floricole liguri Lo scorso 15 maggio, presso il Mercato dei Fiori di Sanremo, si è svolto un incontro dedicato a tecnici, agricoltori ed operatori del settore floricolo in cui si sono trattate le principali avversità di origine animale che colpiscono le coltivazioni floricole liguri. I relatori hanno descritto le caratteristiche morfologiche dei vari parassiti, i cicli e i danni arrecati sia su piante in vaso che da reciso, e sono stati presentati i risultati di una serie di interessanti esperienze di lotta biologica/integrata realizzate sul territorio. Le relazioni presentate sono state: “Parassiti animali: la situazione su ranuncolo e margherita”, di Michele Belgiovine, Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo (IM). “Esperienze di difesa integrata contro i parassiti animali delle colture ornamentali da reciso”, di Giovanna Mancini, Servizio Tecnico della Cooperativa Riviera dei Fiori di Arma di Taggia (IM). “Esperienze di difesa integrata contro i parassiti animali delle colture ornamentali da vaso”, di Giorgio Bozzano e Anna Maria Crotti, Servizio Tecnico della Cooperativa L’Ortofrutticola di Albenga (SV). Gli obiettivi primari che si è inteso raggiungere sono quelli di agevolare floricoltori e tecnici nel riconoscimento dei parassiti animali, ed evidenziare quali sono le tecniche di prevenzione e di lotta più efficaci, mettendo in risalto la possibilità di applicare strategie di difesa integrata. Questo è stato l’ultimo di una serie di quattro incontri realizzati nell’ambito delle attività del progetto Life+“Sumflower” dedicati a tecnici, agricoltori ed operatori del settore floricolo. ■

PIANTE MATI

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dal 1909

TRADIZIONE QUALITÀ INNOVAZIONE SERVIZI Esemplari di Quercus robur preparati in Plant-Plast

Pubblicazioni

E’ uscito l’International Statistics Flowers & plant E’ uscito - ed una copia è consultabile presso il Centro Servizi Floricoltura della Regione Liguria (CSF) - l’International Statistics Flowers & Plants 2012 prodotto annualmente da Aiph/UnionFleurs. Il rapporto è ancora oggi, il più completo riferimento per la ricerca di dati statistici in floricoltura ed unifica i dati raccolti presso i maggiori mercati florovivaistici del mondo ed i servizi statistici dei Paesi produttori. Per maggiori informazioni sul volume, ora disponibile in cd-rom: www.aiph.org ■

PIANTE MATI

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Lineaverde News Premi

Laurent-Perrier ancora medaglia d'oro al Chelsea Flower Laurent-Perrier ha vinto anche quest’anno la medaglia d’oro al RHS Chelsea Flower Show. Il prezioso riconoscimento è stato ritirato da Ulf Nordfjell, tornato al Chelsea per la terza volta con un giardino romantico dall’impronta contemporanea, influenzato dai “terroirs” della regione francese della Champagne. Per Laurent-Perrier si tratta del 15esimo giardino presentato al prestigioso evento londinese. Ulla Molin e Nicole de Vesian hanno ispirato i giardini Laurent-Perrier con l’orticultura moderna degli anni ’80 riproducendo la bellezza dei paesaggi naturali circostanti attraverso forme semplici e ridotte. Il layout del giardino LaurentPerrier è ispirato ai paesaggi tipici francesi della Champagne House di proprietà della famiglia, che si snodano intorno alla piscina rettangolare e convergono nello zampillante corso d’acqua, come nella “de Vesian’s La Louve”. Le piante sono state scelte in base ai loro colori e alla loro funzione specifica. I materiali più grezzi come le pietre, il legno e il metallo completano la palette dei rosa soft e dei blue, al pari degli arancioni carichi, dei gialli e dei bianchi che caratterizzano il giardino. Ogni pianta è stata selezionata accuratamente per crescere rigogliosa nel clima inglese e per rimanere bella tutto l’anno. ■

Convegni

Specie erbacee spontanee mediterranee per la riqualificazione di ambienti antropici Il 31 maggio a Roma, presso la sala conferenze dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria, si è tenuto un incontro in cui si è discusso su come rendere sostenibile il verde urbano e peri-urbano, aumentare la biodiversità e risparmiare acqua e cure colturali. E’ stato organizzato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria INEA, della Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana SOI, di Roma Capitale, di EUR S.p.A. e con l’adesione dell’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, sezione Lazio Abruzzo Molise Sardegna AIAPP. Il verde urbano è spesso banale, omologato, si vedono ovunque le stesse piante che non sempre sono autoctone e vi si insediano malvolentieri in un contesto che non è il proprio. Si pensi al “prato all’inglese” che è climaticamente fuori luogo nelle città mediterranee. Se il prato sempreverde è un classico nelle umide pianure britanniche, negli ambienti mediterranei diventa un estraneo, un ecosistema in perenne crisi, sempre assetato, sempre bisognoso d’acqua e strepitosamente costoso. E dal punto di vista morale c’è da domandarsi se un Paese in difficoltà possa permettersi spese cospicue derivanti da irrigazioni e da cure eccessive del verde o se non debba, invece, trovare il modo di portare la semplicità, la biodiversità, il “verde di casa nostra” dentro le zone urbane non solo per ridurre i costi ma anche per rendere la scena urbana, come è logico che sia, una naturale continuità del paesaggio extra muros. Il messaggio che si vuole diffondere è che le piante erbacee spontanee non solo non sono erbacce ma rappresentano uno strumento indispensabile per camminare verso la sostenibilità del verde. Ulteriori informazioni: www.isprambiente.gov.it ■ Pag. 18 • Lineaverde Mag/Giu 2013


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Dalle aziende

Tutto quello che c’è da sapere sulle viole in una brochure Un manuale esaustivo dal contenuto altamente tecnico e professionale, ma anche snello e facile da consultare. Raccoglie l’intera offerta di Syngenta per le viole: dall’assortimento di giovani piante e semi di FloriPro Services, alle soluzioni per la difesa con agrofarmaci e insetti ausiliari di Syngenta, nonchĂŠ approfonditi consigli per la corretta coltivazione e la descrizione delle principali malattie e parassiti. E’ questa l’ultima novitĂ di Syngenta FloriPro Services, pensata per aiutare i coltivatori professionali a ottenere il meglio dalle piante, ottimizzando costi e ricavi. In meno di 30 pagine sono racchiuse indicazioni per ottenere risultati ottimali in termini di produzione e di contemporanea soddisfazione delle richieste della filiera. Nella brochure sono presenti l’assortimento di viole wittrockiane e cornute Do It Delta, commercializzato in esclusiva da FloriPro Services, i principali agrofarmaci e gli insetti ausiliari di Syngenta che contribuiscono alla produzione di viole sane e con un’ottima shelf life. La guida è disponibile anche online sul sito www.floriproservices.it, nella sezione Soluzioni Syngenta. Sfogliando il manuale, i coltivatori potranno trovare informazioni e approfondimenti sulle varietĂ Delta F1, la serie di viole piĂš completa e affidabile sul mercato, con fiori grandi, perfetta per vendite autunnali e primaverili; Colossus, caratterizzata da fiori giganti e unici sul mercato; Deltini, viola cornuta, piccola, resistente e particolarmente rifiorente; Endurio, la viola a fiore piccolo e dal portamento semi ricadente, molto resistente al gelo e alla neve, che offre performance eccellenti per tutto l’inverno e Rocky, la violetta dai fiori coloratissimi, disponibile in 38 varietĂ cromatiche molto attraenti per il consumatore, serie leader nel mercato delle viole cornute. Dopo la descrizione delle diverse varietĂ , si passa alle istruzioni per la corretta coltivazione, dalla scelta del terriccio, al giusto metodo di irrigazione. C’è poi una sezione dedicata alla gestione della crescita per consentire alle piante di esprimere al meglio il loro potenziale, partendo dalla fase di trapianto fino a quella della fioritura. A seguire tutto quello che c’è da sapere sulle malattie dei fiori, delle foglie e delle radici, come riconoscerne i sintomi e come apprendere i rimedi piĂš efficaci. E ancora una parte dedicata ai parassiti e un decalogo per il corretto utilizzo degli agrofarmaci. www.syngenta.it â–

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Lineaverde News Web

Nippon Tree - macrobonsai giapponesi di alta qualità, ha un nuovo sito web Nippon Tree è dal 1996 uno dei maggiori centri in Italia ed in Europa per la fornitura esclusiva a grossisti, professionisti del settore e garden centers, di macrobonsai giapponesi di altissima qualità, i cosiddetti “niwaki”. L’azienda, che si trova a Carate Brianza (MB), si estende su 20.000 mq di coltivazione in vaso e 60.000 mq di coltivazione in pieno campo; lo staff è stato formato in Giappone, dove ha appreso le migliori tecniche dei coltivatori giapponesi, che vengono tramandate da secoli di generazione in generazione. Ogni anno Nippon Tree dispone di una vasta gamma di circa 3.000 macrobonsai, esemplari centenari unici ed esclusivi, oppure piante commerciali, in varie misure e forme: Taxus cuspidata, Pinus penatphylla, Ilex Crenata, Juniperus chinensis, Podocarpus, Camellia sasanqua, Chamaecyparis obtusa, Azalea satszuki, Enkianthus perulatus, Pinus Nigra, Pinus densiflora; pinus sylvestris. Sul nuovo sito www.nippontree.it e sul catalogo si trovano le schede tecniche per la manutenzione e coltivazione di ognuna delle varietà: selezionando inoltre la fascia prezzo di una varietà, si ha una panoramica completa di fotografie codificate per scegliere l’esemplare che si preferisce. L’azienda consegna in tutta Italia ed Europa carichi completi o parziali, anche per pochi pezzi. Per contatti: e.forlani@nippontree.it www.nippontree.it ■

Fitopatologia

Arrivo in Italia di una nuova pericolosa specie di vespa cinese Si tratta della Vespa velutina, una nuova specie diffusasi recentemente in Europa, arrivata, con molta probabilità, insieme a merce cinese dallo Yunnan e che si sia acclimatata senza difficoltà. La vespa è stata segnalata per la prima volta non lontano da Bordeaux, in Francia, nel 2006. Originaria del sudest asiatico, Vespa velutina sembra in grado di arrecare gravi danni alle famiglie delle api da miele, che non sono in grado di difendersi efficacemente da questo predatore che attacca e uccide molte decine di api in poche ore, per poi cibarsene successivamente. Costruisce grandi nidi sugli alberi ed è attiva soprattutto nel periodo estivo fino all’inizio dell’autunno. Questa vespa può diventare una minaccia per l’apicoltura e pertanto la sua presenza va attentamente monitorata, anche a livello aziendale, e prontamente combattuta, ricordando che se si osserva uno spopolamento di alveari causati dagli attacchi di questa vespa è possibile che il nido sia presente entro un raggio di 300-500 m. Dal 2007, sulla base di una serie di segnalazioni che denunciavano il rapido espandersi della Vespa velutina anche verso il confine italiano, ha avuto inizio un monitoraggio dapprima limitato ad alcune postazioni site nella parte nord-ovest della Regione Piemonte e poi, a partire dal 2010, anche in alcuni siti liguri, con lo scopo di intercettare il possibile arrivo della vespa nel territorio italiano. Tale attività è stata sviluppata nel 2010/11 e nel 2011/12 dal Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola (CeRSAA) di Albenga, nell’ambito di un più ampio progetto cofinanziato da Regione Liguria e CeRSAA "Realizzazione di azioni di monitoraggio territoriale finalizzate all’erogazione di Servizi in ambito agro-ambientale". Nel materiale raccolto dal personale del CeRSAA presso il sito di Loano (SV) nel mese di novembre 2012, è stato identificato un adulto maschio di Vespa che rappresenta la prima cattura in Italia di questa specie esotica invasiva. Per eventuali segnalazioni e maggiori informazioni: DISAFA – Settore di Entomologia e Zoologia - Osservatorio di Apicoltura, tel 011-6708584 fax 011-2368584 marco.porporato@unito.it ■ Pag. 20 • Lineaverde Mag/Giu 2013


Eventi

International Meeting of the Landscape and Garden a Bergamo Torna anche quest'anno la manifestazione internazionale “I Maestri del Paesaggio - International Meeting of the Landscape and Garden. Dal 7 al 22 settembre 2013, a Bergamo Alta, le star mondiali del verde si daranno appuntamento in un evento che coinvolgerà turisti, cittadini, appassionati dei fiori e dei giardini oltre che esperti dell’architettura del verde. Il significato della manifestazione e i contenuti delle due settimane ricche di appuntamenti, seminari e workshop, eventi culturali e enogastronomici, mostre, aperitivi del paesaggio e concorsi sono stati presentati alla stampa il 22 giugno alla Triennale. Dal 13 al 15 settembre 2013 saranno riunite, sempre nella spettacolare cornice di Città Alta, le più rinomate star internazionali tra gardener designers, landscape architects e fotografi di paesaggi e giardini, dagli Stati Uniti all'Olanda, dalla Svizzera all'Inghilterra. Sarà inoltre anticipato alla stampa il progetto di trasformazione di Piazza Vecchia in Piazza Verde, che sulla base del tema di quest'anno "Feel the water", prevederà un'installazione ispirata al paesaggio di pianura con il suo reticolo d'acqua e i boschi originari di carpino. Per due settimane Piazza Verde sarà quindi trasformata in un bosco di carpini. ■

Energie rinnovabili

Conferenza “Floricoltura sostenibile” progetto Sumflower Dal 4 al 6 luglio 2013, presso la Villa Hanbury di Ventimiglia (IM), a conclusione del progetto si svolgerà la conferenza finale del progetto Sumflower. Tale conferenza è indirizzata a ricercatori, associazioni di categoria e professionali, soggetti amministrativi e decisori, al fine di condividere e ampliare le conoscenze sui temi della conferenza e di condividere i risultati ottenuti nell’ambito del progetto Sumflower, evidenziando le sfide per il futuro e le proposte in ambito di politica ambientale nazionale e dell’UE. Nell’ambito della conferenza verranno pertanto illustrati i risultati ottenuti dalle ricerche condotte nell’ambito del progetto in merito all’uso efficace delle energie rinnovabili, alla gestione della risorsa idrica, alla biosicurezza e alla gestione dei rifiuti, sia attraverso casi-studio sia attraverso un più ampio confronto con le medesime tematiche in ambito floricolo. I temi della conferenza saranno: energie rinnovabili, gestione ed impiego in floricoltura; gestione ed ottimizzazione della risorsa idrica; biosicurezza; da rifiuto a risorsa, sfide per il futuro; floricoltura sostenibile. Per informazioni: Laboratorio di Patologia da Funghi e Batteri dell’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo (IM): martini@regflor.it. Università degli Studi di Genova http://www.giardinihanbury.com ■

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> IL PUNTO <

Il Distretto Florovivaistico Alto Lombardo: una realtà giovane e dinamica Grande partecipazione alla due giorni di “Vai per Vivai”: circa 60 operatori tra agronomi, paesaggisti, tecnici della pubblica amministrazione e giornalisti hanno visitato 11 aziende florovivaistiche nelle province di Como, Monza-Brianza e Lecco. Nonostante il tempo inclemente. di Renato Ferretti renato.ferretti@tin.it

Dottore agronomo e dirigente della Provincia di Pistoia

i è tenuto venerdì 5 e sabato 6 aprile il primo "Porte Aperte" organizzato dal Distretto Florovivaistico Alto Lombardo, un distretto costituito nel 2011 con la forma giuridica del Consorzio di imprese. Un’occasione imperdibile per fare il punto su una

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realtà importante, diversificata ma forse non ben conosciuta del florovivaismo italiano. Nonostante il tempo inclemente che ha fatto da indesiderata cornice alla due giorni di “Vai per Vivai” il successo di partecipazione è stato notevole:

Andrea Pironi presidente Distretto Florovivaistico Alto Lombardo.

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era infatti presente un folto gruppo di operatori - circa 60 tra agronomi, paesaggisti, tecnici della pubblica amministrazione e giornalisti - che ha visitato 11 aziende florovivaistiche nelle province di Como, Monza-Brianza e Lecco con un programma molto intenso ed appunto particolarmente bagnato nella prima giornata. Programma che ci ha consentito di prendere coscienza di quanto entusiasmo e dinamismo vi sia in queste aziende che hanno profonde tradizioni, che

Vivai Radice.

hanno seguito l’evoluzione dell’economia e che oggi si presentano con un rinnovato spirito d’impresa per rimanere competitive ed all’avanguardia nei vari segmenti del comparto florovivaistico. E’ una vera scoperta la visita ai Vivai dei F.lli Cappellini a Carimate (CO), l’azienda nata alla fine del XIX secolo per la produzione e diffusione delle piante di gelso (tipiche della zona, per l'allevamento dei bachi da seta) e giunta oggi alla quarta generazione con la duplice attività vivaistica e di realizzazione e manutenzione del verde. L'azienda, ed è qui la scoperta, è specializzata nella coltivazione di alberature con tecniche di coltivazione ecocompatibili e che minimizzano l’uso di fattori esterni. L’azienda effettua direttamente la riproduzione nelle serre in Brianza, dopodiché le piante sono trasferite nella tenuta da dieci ettari a Pistoia, dove i ritmi di accrescimento sono maggiori, per poi essere riportate nei vivai di Como dove sono coltivate in piena terra a partire dal secondo trapianto. La produzione principale si concentra essenzialmente su piante a foglia caduca, a cui da circa 10 anni si affianca la coltivazione di grandi alberi in forma topiaria. Vengono anche testate diverse cultivar poco diffuse commercialmente e vi si possono trovare alcune collezioni di Magnolie, Malus, Prunus, ecc. con varietà difficilmente reperibili altrove. Dopo, sotto una copiosa pioggia, ab-

Coltivazione in vaso ai Vivai Nord.

biamo visitato un altro vivaio storico, quello di Antonio Radice di Mariano Comense (CO). Quest’azienda fondata nel 1860 è specializzata nella produzione in zolla di conifere, latifoglie, arbusti e cespugli in specie e varietà, anche di grandi dimensioni. L'azienda ha una superficie di 12 ettari dove non vengono utilizzati né diserbanti e né concimi chimici. Periodicamente le piante vengono rizollate per facilitarne il trapianto e favorirne l'attecchimento quando verrano messe nella loro dimora definitiva quasi sempre direttamente con la propria branca di progettazione e realizzazione di giardini. A Carugo, in uno splendido scenario della campagna Comasca, abbiamo visitato i Vivai Nespoli con una vasta produzione di piante da esterno, dalle "tappezzanti" fino agli esemplari di oltre 10 metri, realizzata su 12 ettari coltivati essenzialmente in piena terra. L’azienda è stata fondata circa 90

anni fa dal nonno dell'attuale proprietario Luca Nespoli. La Vivai Nord è nata nel 1988 a Lurago d'Erba per iniziativa di tre soci (Vittorio Consonni, Guido Invernizzi e Alberto Sartori), ciascuno con la propria azienda di famiglia. Di fatto è un sodalizio formatosi al fine di concentrare l'offerta, pur mantenendo ciascuno dei fondatori indipendenza e una propria specializzazione produttiva. L'attività principale è la produzione di piante in contenitore, così suddivisa tra le tre aziende: una crea giovani piante, un'altra produce in vasi piccoli (11, 14, 16), la terza invece alleva eriche ed erbacee perenni. Presso la struttura centrale dei Vivai Nord è concentrata invece la coltivazione in contenitori di dimensioni maggiori (da 3 litri in su). In totale ogni anno escono da questa azienda un milione di pezzi tra arbusti, erbacee perenni, alberi, acidofile, fruttiferi ecc, prodotti su una superficie di

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> IL PUNTO <

Innesto aceri da Gilardelli.

Serra con aceri da Gilardelli.

50 ettari di cui 12 nella sede principale di Lurago d'Erba. Sempre nella zona di Erba abbiamo visitato i 15 ettari di prati per la produzione di tappeti erbosi dell'azienda Tagliabue Luca Alfredo, una delle aziende più importanti in Italia per questo settore. La stagione produttiva delle zolle erbose va da aprile a settembre (1 raccolto all'anno, ma se il mercato lo richiede il ciclo produttivo può essere esteso a 9 mesi). Le sementi e tutti i prodotti utilizzati per la manutenzione vengono forniti dalla Agri-Consult di Varese, altra impresa del Distretto Florovivaistico Alto Lombardo. Utilizzano un miscuglio di Festuca arundinacea (80%) e Poa pratensis (20%). Rispetto alle vecchie varietà, la F. arundinacea contenuta nel miscuglio ha la prerogativa di una lamina fogliare più stretta e di essere leggermente rizomatosa, cioè in grado di produrre radici sotterranee che permettono al tappeto di legarsi, quindi, di creare una zolla che non si spacca. Altra caratteristica dell'apparato radicale forte e fìtto scaturisce da un'oculata gestione dell'acqua e dalla nutrizione con prodotti a base organica. Da segnalare anche la Archiverde di Pag. 24 • Lineaverde Mag/Giu 2013

Eupilio sul lago di Pusiano, specializzata nella progettazione e realizzazione di spazi verdi pubblici e privati, ma anche di allestimenti scenografici, la cui produzione vivaistica viene utilizzata interamente per l'attività di giardinaggio. La Floricoltura Mondelli di Montorfano, alle porte di Como, è specializzata nella produzione e commercializzazione, esclusivamente all'ingrosso, di piante verdi e fiorite in vaso per interni ed esterno, e composizioni miste, in una gamma estesissima di specie e varietà; complessivamente vengono prodotte circa 5 milioni di piante all'anno, in prevalenza stagionali (gerani in primis, Impatiens Nuova Guinea, viole, ecc.). L'azienda ha una superficie complessiva di 115 mila mq distribuiti in due unità: la sede principale di Montorfano con 30 mila mq di serre e il centro-vendite e l'azienda succursale di Albese con Cassano con 85 mila mq di superficie coltivabile, tra serre e colture in plenaria. Tutte le serre sono realizzate con bancali estraibili per la movimentazione nell'avanserra dove alloggiano i macchinari per la lavorazione e l’invasatura delle piante. I bancali mobili sono concepiti per una gestione automatizzata dell'irri-

gazione e della concimazione, gestiti da un'unità centrale computerizzata che regola anche l'apertura automatica delle finestrature zenitali, la coibentazione e l'impianto di riscaldamento. L'acqua in esubero viene raccolta e riciclata. Sabato con un cielo con toni meno minacciosi che via via è diventato sempre più sereno abbiamo visitato i Vivai Gilardelli di Agrate Brianza (MB), segnati all'inizio di quest'anno dal grave lutto per la perdita di Giordano Gilardelli, che insieme al fratello Nello guidava l'azienda, fondata dal bisnonno nella seconda metà dell'800 e che insieme ne hanno fatto l’azienda leader per la produzione di aceri giapponesi grazie al nuovo sistema di innesto ideato dal compianto Giordano, che permette la produzione, tuttora in atto, di tantissimi esemplari esportati in tutto il mondo. I Vivai Gilardelli dispongono complessivamente di 70 ettari di terreno (distribuiti in diversi appezzamenti intorno alla sede principale di Viale delle Industrie ad Agrate a cui si aggiunge il vivaio di Pistoia). Dispone di una collezione di 160 cultivar di Acer palmatum, una quarantina dei quali sono in produzione. Ogni anno gli aceri che nascono e crescono


Piante da orto pronte per la spedizione da Floricoltura Pironi.

Olivo ornamentale da StileVerde.

Coltura di Bosso da Sala.

nell'azienda sono circa 100.000 e tra essi spicca la varietà "Fire Glow” selezionata dallo stesso Giordano Gilardelli, di un bel colore rosso vivace e con un habitus di crescita che tende a restare più basso rispetto agli altri A. palmatum. Poco lontano abbiamo incontrato Massimo Pironi, titolare di Stile Verde, un’azienda che coltiva e vende piante ornamentali per i giardinieri e le aziende paesaggistiche della vasta area metropolitana di Milano e Monza, prestando particolare attenzione alla robustezza delle piante che produce e che sono già acclimatate. Le rose arbustive, tappezzanti e le ortensie costituiscono la produzione principale dell'azienda che dispone 4,5 ettari di terreno. In provincia di Lecco a Rovagnate abbiamo incontrato Pietro Sala, titolare dell’omonima azienda, un vero

personaggio che con grande spirito ha acquistato l’azienda dove era nato figli di coloni e ne ha fatto un vivaio specializzato nella produzione di bosso e di altre sempreverdi di dimensioni e forme particolari. Dopo il rientro a Minoprio, nella sede della Scuola del settore più famosa d’Italia e che costituisce un altro punto nevralgico del Distretto, abbiamo potuto prendere contatto con un’altra quindicina di aziende di produzione e servizi che costituiscono l'ennesimo tassello del ricco panorama produttivo del Distretto, che comprende anche la produzione di mezzi tecnici, la consulenza e la comunicazione specialistica, la produzione di software house, il paesaggismo ed i garden center. La giornata non poteva che concludersi con la visita alla Floricoltura Pironi fondata da Valter (già direttore

della Scuola di Minoprio e tecnico fra i più competenti nel settore) 40 anni fa a Vertemate con Minoprio ed oggi gestita dai figli Andrea e Raffaella che nei due ettari di superficie - di cui 7.000 mq coperti da serre caratterizzati da una spinta automazione, coltivano piantine da orto per uso hobbistico cui si sono poi aggiunte piante ornamentali verdi e fiorite (viole, primule, ciclamini, rose, begonie, Impatiens Nuova Guinea, aromatiche ecc.). In totale produce tra i 3,5 e i 4 milioni di piante all'anno, in prevalenza da orto (70%), oltre ad una varietà impressionante di cultivar (ben 400 di cui 130 varietà solo di viole). La produzione è effettuata prevalentemente in pack (80% del totale) personalizzati con la grafica dell'azienda. Andrea è uno dei promotori ed il presidente del Distretto Florovivaistico Alto Lombardo che ringraziamo per averci fatto scoprire una realtà così articolata e diversificata che conferma quanto sia importante nelle società moderne ed avanzate da un lato la specializzazione ma dall’altro la ricerca del particolare e dell’innovazione nel solco delle tradizioni. ■ Pag. 25 • Lineaverde Mag/Giu 2013


> FITOPATOLOGIA <

Come attuare la prevenzione dei danni e delle malattie nelle piante Per evitare le continue necessità di cura alle piante che vengono troppo spesso danneggiate dall’uomo ed aggredite anche dalle malattie più gravi, non è più il momento di attendere e di tacere su questa triste realtà portatrice di degrado, ma è indispensabile agire immediatamente applicando per ogni caso specifico, tutte le azioni e le tecniche di natura preventiva oggi molto studiate e conosciute, ma che per imperizia o per meschino tornaconto economico in pochi casi vengono perseguite ed attuate correttamente. di Giorgio Badiali giorgiobadiali@libero.it

Fitopatologo, dottore agronomo, già dirigente della Regione Emilia Romagna

e principali e più pericolose malattie delle piante prevalentemente presenti nel verde ambientale, soprattutto nelle zone maggiormente urbanizzate, si sono sempre insediate e/o diffuse attraverso i vari danneggiamenti che da sempre

L

l’uomo gli ha provocato e non accenna tuttora in genere a limitare. Se lasciate in pace e senza recare loro alcun tipo di danno, le piante potrebbero vivere lungamente e difficilmente si ammalerebbero in modo pregiudiziale.

Degrado notevole e piante a rischio lungo una strada con traffico intenso.


Situazione di forte degrado spesso verificabile come in questa località turistica.

Oggi si è aggiunto purtroppo un altro grave pericolo, rappresentato dalle troppo facili e frequenti importazioni e spostamenti di piante già ammalate che per varie ragioni, soprattutto di natura egoistico-economico stanno imperversando da ogni parte e con sempre maggiori difficoltà di controllo, come per il Punteruolo rosso delle palme (Rhynchophorus ferrugineus) che rappresenta soltanto uno di questi casi tra i più recenti ed evidenti. Anche per questo motivo nei tempi moderni, la situazione generale del verde appare molto triste ed ampiamente diffusa su diverse parti del territorio nazionale, tanto da apparire purtroppo anche alla vista del comune cittadino, una realtà quasi normale ed immodificabile. Questa situazione poco gradevole viene in gran parte condizionata dal fatto che si osserva poco e molto superficialmente di fronte alla gravità del problema, come appare spesso in diversi altri settori pure importanti anche se meno vitali e soprattutto non si coinvolgono sempre come sarebbe assolutamente necessario, i tecnici preposti a questa delicata attività come gli Agronomi-Forestali, i Fitopatologi, ecc. e la stessa popolazione cominciando dall’età scolare, in una situazione che deve essere rapidamente affrontata, notevolmente migliorata e possibilmente riequilibrata. Il silenzio poco gradevole che si registra ancora oggi in troppe occasioni sulle tante evidenti brutture e la scarsa professionalità con cui si usa troppo frequentemente affrontare il problema, rappresentano gli aspetti più negativi di questa precaria situazione. Sono quindi molte le componenti

che ci hanno portato negli anni alle condizioni oggi esistenti, tanto che può tornare utile il tentativo non facile di sintetizzarle almeno per alcuni capi, nell’intento di capire meglio, di divulgare maggiormente e di operare seriamente, sempre nella speranza di riuscire con ogni mezzo a migliorare la poco gradevole situazione generale. Le progettazioni. Purtroppo appaiono spesso concettualmente errate (luoghi, specie vegetali, distanze, suoli, ecc.) ed effettuate in diversi casi da elementi non qualificati e troppe volte in possesso di professionalità prive dei requisiti tecnici necessari e che hanno spesso sostituito quella unicamente idonea degli Agronomi-Forestali. A questo riguardo, non si deve sempre tacere od eseguire a volte per compromesso, interventi visibilmente fuori luogo anche per il timore di perdere qualche commessa e soprattutto non si deve sottostare alle frequenti pretese dei vari politici, spesso insistenti ma scarsamente competenti in materia. Devono essere scelte le specie di piante più adatte per ogni luogo con particolare attenzione per quel-

le autoctone, i suoli qualitativamente migliori e meglio posizionati a loro riservati, tenendo conto delle necessarie distanze minime tra le piante o tra queste e le varie strutture spesso presenti. Occorre sempre una continuità nel progettare e portare a termine interamente ogni progetto, seguendo direttamente la scelta delle piante in vivaio e scartando senza remore quelle non idonee o già danneggiate, verificando direttamente l’esecuzione corretta degli impianti ed almeno le attività di manutenzione ed i principali interventi eseguiti per le piante, sulle piante ed attorno ai loro fusti, colletti ed apparati radicali almeno durante i primi periodi di allevamento, evitando ed all’occorrenza denunciando tassativamente qualsiasi forma di danneggiamento che si dovesse verificare, al fine di riuscire a rimediare immediatamente e preventivamente almeno i principali problemi oggi troppo frequenti. Le piantagioni nuove devono essere sempre effettuate su terreno buono, lavorato, fertilizzato e quantitativamente sufficiente, senza

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La pianta di scarto mascherata con juta in una recente progettazione, deve essere subito sostituita.

Le nuove progettazioni non devono più essere effettuate con piante troppo fitte e presentare piante di scarto come verificato anche in questo caso.

Dopo un abbattimento totale, si noti la preparazione di una nuova aiuola con grande quantità di materiale di scarto.

Piantagione eseguita nell’aiuola precedente, dopo lo spargimento di poco e bruttissimo terreno in cui la nuova pianta è stata inserita, avvolta con i dannosi stracci di juta.

riempire gli spazi o le aiuole riservate alle piante, con tutte le porcherie e gli scarti di lavorazione residuati nei dintorni e senza rimettere le nuove piantine nelle stesse buche lasciate libere da piante morte in precedenza e quasi sempre con i vecchi residui radicali infetti sparsi nel suolo, evitando tassativamente l’infossamento dei colletti o la presenza di radici troppo

in superficie che qualora si notino, devono essere corretti immediatamente con idonei interventi, dopo frequenti ed accurate verifiche. Qualora si reputi necessaria l’apposizione delle protezioni attorno ai piccoli fusti, a seguito dei possibili danni longitudinali nei tratti esposti a Sud/Sud-Ovest e loro arrecabili dall’irraggiamento solare, occorre scegliere materiali di copertura co-

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me le stuoie di canne (arelle) o sottili assicelle incrociate di legname, evitando le strette e dannose coperture mascheranti di juta. I molti danni arrecati dall’uomo alle piante, sia alle radici (lavori di scavo), sia ai colletti (urti vari, taglio meccanico frettoloso e maldestro delle erbe, ecc.), sia ai fusti (ancora urti vari, l’irraggiamento e le escursioni termiche su fusticini non adeguatamente protetti specie nei primi anni di allevamento e già dannosi a volte anche dal vivaio, evitando come già ricordato i ridicoli tentativi di protezione con l’inutile impiego di stracci di juta), sia ai rami (potature, capitozzature e tagli malamente eseguiti ed effettuati troppo spesso a macchina senza alcuna disinfezione sia degli attrezzi impiegati che delle superfici di taglio, soprattutto nel caso delle siepi), sono tutte cause iniziali favorevoli ad un facile insediamento ed alla diffusione delle più varie e pericolose patologie animali e vegetali che oggi si riscontrano. Le patologie in atto più evidenti, frequenti e pericolose (seccumi rameali, carie, cancri, marciumi, insetti xilofagi, ecc.) non curate per lunghi periodi o senza l’esecuzione


> FITOPATOLOGIA <

di interventi incisivi rivolti ad un loro corretto contenimento e le patologie non più curabili con piante necessariamente da abbattere e distruggere possibilmente col fuoco, qualora vengano lasciate invece sul posto per lunghi periodi o tagliate senza una minima logica professionale, lasciando quasi sempre nel terreno le ceppaie delle piante abbattute e raramente cambiando o mettendo a riposo e disinfettando il suolo sicuramente infetto, sono state e sono le cause principali delle loro anche rapide diffusioni. Il problema dell’acqua. Appare anche indispensabile ricordare che tutte le piante arboree adulte ed in particolare le conifere, non amano mai gli eccessi idrici nel suolo, dai quali spesso ricevono danni signifi-

cativi e pur desiderando l’acqua nei momenti del massimo bisogno, nei nostri ambienti non muoiono mai per questo motivo. Pertanto, occorre una particolare attenzione anche alle progettazioni ed all’impiego degli impianti di irrigazione, specialmente dove le piante arboree già bene attecchite e spesso lesionate alla base sono consociate al prato e dove l’acqua soprattutto se somministrata in quantità, può facilmente ricadere anche a ridosso dei fusti e dei colletti, creando diffuse marcescenze e condizioni asfittiche del suolo, molto adatte per lo sviluppo delle principali malattie crittogamiche, per un notevole quanto deleterio costipamento del terreno, spesso associato al marciume frequentissi-

mo degli apparati radicali, identificabile anche con notevoli ritardi ed in molti casi di natura pregiudiziale. Tenendo in considerazione per quanto possibile, almeno buona parte di ciò che è stato citato e soprattutto degli accorgimenti e delle tecniche di natura prettamente preventiva da seguire, del necessario impiego di personale sempre più idoneo e qualificato, si riusciranno ad evitare almeno i danni più gravi e tante malattie spesso a loro conseguenti che oggi si riscontrano con troppa facilità e soprattutto a ridurre le spese purtroppo sostenute da ogni ignaro cittadino che anche per questo non trascurabile motivo, meriterebbe di vivere in ambienti meno degradati e molto più salutari e gradevoli. ■

1 2

3 1. Uno dei tanti danni provocati alle giovani piante, con la macchina malamente pilotata da un frettoloso ed inesperto personaggio, per il taglio dell’erba nel prato adiacente. 2. Grossi danni al colletto presenti da molto tempo, con insediamento graduale di cancri ed attacchi di insetti xilofagi che hanno portato la pianta a forte rischio di schianto. 3. La tropo intensa e frequente irrigazione del prato, ha provocato la totale marcescenza delle radici a questa ex bella magnolia che si è seccata completamente.

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> GIARDINI <

Rilievo, analisi e prospettive future per un giardino multifunzionale di Francesca Giurranna francescagiurranna@virgilio.it

Dott. Agronomo

L’analisi qui esposta prende in considerazione il giardino sensoriale dell’Istituto Statale Alberghiero “F. Martini” a Montecatini Terme, dove è stato svolto un lavoro di rilievo e analisi in collaborazione con la Provincia di Pistoia, nell’ambito del tirocinio formativo del Master universitario post-laurea in paesaggistica.


isiede fra due prominenze di uno di quei poggi che si staccano dagli sproni occidentali della montagna di Pistoia, e che girando ad arco è incavato nel mezzo a guisa di carena di nave: per lo che derivò probabilmente il nome di Catino al poggio, e quindi al paese il nome di Monte Catino” (Dal Dizionario geografico, fisico e storico della Toscana del 1833 di Repetti – geografo e storico toscano). Con questa immagine ci introduciamo nel territorio pistoiese, per la precisione in Montecatini Terme, di cui Repetti spiega l’origine del nome. Precisamente l’analisi qui esposta prende in considerazione il giardino sensoriale dell’Istituto

“R

Statale Alberghiero “F. Martini” in via della Querceta. E’ qui che è stato svolto un lavoro di rilievo e analisi del giardino in collaborazione con la Provincia di Pistoia, nell’ambito del tirocinio formativo del Master universitario post-laurea in paesaggistica. Nello specifico sono stati approfonditi i seguenti aspetti: conoscenza del territorio su cui si opera e valorizzazione attraverso una corretta pianificazione; utilizzo di strumenti fondamentali per la progettazione di un giardino e del territorio; inquadramento territoriale e geobotanico del progetto; rilievo e riqualificazione del giardino polifunzionale. Tali aspetti/obiettivi hanno trovato concretezza attraverso: sopralluogo, ricerca e consultazione di siti internet e della documentazione posseduta dalla stessa Provincia. E’ stato fatto un rilievo delle specie arboree esistenti nel giardino attraverso l’utilizzo di strumentazione GPS (Sistema di Posizionamento Globale, in inglese Global Positioning System). Si tratta di un sistema di posizionamento e navigazione satellitare che, attraverso una rete satellitare dedicata di satelliti artificiali in orbita, fornisce ad un terminale mobile o ricevitore GPS informazioni sulle sue coordinate geografiche, in ogni condizione meteorologica, ovunque sulla Terra o nelle sue immediate vicinanze, ove vi sia un contatto privo di ostacoli con almeno quattro satelliti del sistema, tramite la trasmissione di un segnale radio da parte di ciascun satellite e l'elaborazione dei segnali ricevuti da parte del ricevitore. Successivamente alle operazioni in campagna, i dati acquisiti con il ricevitore sono stati scaricati tramite un PC e processati in ambiente GIS (Arcview). Un GIS è invece un sistema informativo computerizzato che permette l'acquisi-

zione, la registrazione, l'analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni derivanti da dati geografici (geo-riferiti). Trattasi quindi di un sistema informatico in grado di produrre, gestire e analizzare dati spaziali, associando a ciascun elemento geografico una o più descrizioni alfanumeriche. Il GIS prevede la gestione di queste informazioni in un database relazionale. Si è così proceduto all’associazione di ogni punto ad una serie di informazioni tabellari: famiglia, genere, specie, nome comune, altezza, circonferenza fusto e chioma; caratteri della corteccia o ritidoma, delle foglie, dei fiori, del frutto; periodo fioritura; stato fitosanitario. Le informazioni raccolte per ogni pianta potranno essere utili per una futura progettazione del giardino. Ampliando e approfondendo le informazioni contenute in forma tabellare, si è giunti alla realizzazione di una scheda per ciascuna specie arborea presente nel giardino, in cui si riporta, oltre che le caratteristiche morfologiche della pianta, anche curiosità ed usi della stessa (significato del nome, uso e conoscenza dell’albero nella storia, utilizzo, pianta nella cultura, leggende legate alla pianta, denominazioni dialettali e in lingue straniere). Inoltre, trattandosi per lo più di alberi che producono parti commestibili e considerando che siamo nel giardino di un istituto alberghiero, non è sembrato inutile accennare anche all’aspetto nutritivo e ad un possibile uso in cucina. Questo bagaglio di notizie, potrà essere associato all’aspetto di polifunzionalità che si vorrebbe far assumere al giardino analizzato: didattico, attraverso le conoscenze scientifiche, ma anche etimologiche, storiche, dei possibili usi delle piante che vi dimorano, letterarie, artistiche e nutritive; turi-

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Veduta di Montecatini Alto dal giardino.

> GIARDINI <

stico, attraverso le conoscenze storiche, degli usi delle piante, letterarie, artistiche e dialettali; sportivo, attraverso le conoscenze nutritive; sensoriale, attraverso gli input visivi, olfattivi, e gastronomici che il giardino in parte già fornisce, ma che potrebbero essere implementate con una nuova e attenta progettazione. Sia per gli aspetti morfologici che per quelli relativi a curiosità e usi, ad ogni informazione fornita nella scheda è associata un’icona. La ricerca sul territorio e l’analisi geografica/morfologica/informativa, condotta anche con l’aiuto del personale della Provincia e con la strumentazione messa a disposizione, potranno essere la base per una futura progettazione del giardino, mettendone in evidenza le potenzialità multifunzionali. E’ infatti con la conoscenza degli aspetti relativi Pag. 32 • Lineaverde Mag/Giu 2013

alle connessioni, alle percezioni, alla storia del territorio e a come questo si presenta, che si potrà ulteriormente sviluppare il progetto, inquadrandolo in un’ottica di multifunzionalità. Oltre a questo, definendo gli obiettivi che si intende raggiungere con questo giardino, posto tra Montecatini e Montecatini alto, facente parte di un complesso didattico, si potrebbe pensare di riqualificare il giardino incentivandone gli aspetti sensoriali, didattici, turistici e sportivi. Il primo aspetto potrebbe essere realizzato curandone i colori, i profumi, la possibilità di accesso alle diverse parti di cui si compone. Ciò implica l’introduzione di specie che attivino tali aspetti (ad esempio piante aromatiche). L’inclinazione didattica, in parte già realizzata con la serra e l’orto, potrà essere implementata attraverso la divulgazione

delle schede create, ma anche con l’introduzione di etichettature (tipo orto botanico) e la possibilità di spiegare non solo teoricamente, gli aspetti legati alla produzione di alcuni prodotti che potrebbero essere ottenuti dagli stessi frutti nati nel giardino, ma anche di illustrare in maniera pratica, attraverso simbolici ma significativi laboratori. Per l’aspetto didattico potrebbe essere utile l’inserimento nel giardino di specie da frutto anche antiche, al fine di diffonderne la conoscenza. L’aspetto turistico potrà essere implementato favorendo la messa a sistema del giardino con il resto della città, ad esempio attraverso un “percorso”, o più percorsi che conducono al giardino stesso, o di cui esso è tappa, oppure con l’introduzione nel giardino di specie presenti nelle aree verdi della città. L’incentivazione dell’aspetto turisti-


Foto aerea dell’area. Istituto alberghiero “F. Martini” Alcuni complessi termali Funicolare Montecatini Alto Teatro Verdi

co potrà inoltre avvenire attraverso la conoscenza delle schede, magari in più lingue, e l’organizzazione di giornate di assaggio ai prodotti realizzati con la collaborazione della cucina dell’istituto alberghiero. L’aspetto sportivo potrà essere favorito dalla valorizzazione dell’esistente campetto, nonché dal potenziamento di percorsi vicini al giardino, sì turistici, ma che incentivano anche l’aspetto legato al trekking, quindi legato in un certo senso, alla salute del corpo. Salute del corpo e della mente non possono che emergere in un giardino sensoriale, il quale si troverebbe pertanto a legarsi indissolubilmente ad una città termale che, come Montecatini Terme, dà una grande importanza e un grande valore al benessere, alla salute fisica e mentale. Emerge qui l’incontro necessario tra chi progetta il giardino e chi produce le piante. Si potrà giungere agli obiettivi paesaggistici di volta in volta presenti in un progetto del verde solo attraverso un’attenta produzione vivaistica, che sia il più possibile diversificata per l’impiego nei diversi ambienti e nelle diverse funzioni. Nel caso specifico il raggiungimento della multifunzionalità richiede l’inserimento nel giardino di specie, varietà e forme di allevamento specifiche. Affinché il giardino sia un valore aggiunto per tutto il territorio pistoiese, si auspica che il distretto vivaistico pistoiese si indirizzi anche verso una produzione idonea agli scopi paesaggistici, didattici, sensoriali, turistici che il progetto richiede. ■

Possibile aspetto didattico.

Veduta di Montecatini dal giardino.

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> PAESAGGISMO <

All’Orto di Skrudur il Premio Scarpa per il Giardino 2013 Il Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, giunto alla sua ventiquattresima edizione, promosso e organizzato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, ha condotto anche quest’anno una campagna di attenzioni su un luogo che contiene patrimoni di memoria e natura di particolare densità e si presenta come significativo per la ricerca scientifica e la sperimentazione di metodi e strumenti per la conoscenza e il buon governo dei beni culturali. di Silvia Vigé silvia.vige@libero.it

Dottore agronomo, redazione

La montagna di Núpur, al centro, con il giardino di Skrudur ai suoi piedi. (Fotografia di Hervé Brunon-Fondazione Benetton Studi Ricerche, 6 settembre 2012).

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a Giuria Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino ha deciso quest’anno, all’unanimità di premiare l’orto di Skrudur, a Núpur in Islanda, un giardino botanico che, con una scuola e una chiesa, costituisce un luogo riposto sulla riva di uno dei fiordi che solcano la regione nordoccidentale, a pochi chilometri dal circolo polare artico, che ci aiuta a leggere i temi fondamentali della geografia, della storia e della cultura di quel paese. Adagiato su un declivio che guarda a sud-ovest verso la lingua d’acqua del Dýrafjörður, Skrudur è come un piccolo grumo di vegetazione, circondato alle spalle dalla cortina solenne di montagne dai fianchi mossi dall’erosione glaciale e a valle da un

L

terreno brullo che digrada verso la riva del fiordo. Accanto, la scuola, una chiesa e la fattoria di Núpur dove una comunità ha inaugurato all’inizio del XX secolo un progetto che in questa terra e in questo luogo si presenta come sfida a condizioni ambientali estreme e a pressanti istanze di miglioramento sociale: coltivare la terra e aver cura di un processo indirizzato alla conoscenza, al benessere, all’educazione, all’elevazione sociale. Aperto nel 1909, l’orto-giardino nasce dalle mani del reverendo Sigtryggur Guðlaugsson, che pochi anni prima, insieme al fratello Kristinn, qui aveva inaugurato una scuola e un programma di educazione volto al riscatto da condizioni agricole arre-


trate, ispirato alle idee del pastore danese Nikolai Frederik Severin Grundtvig (1783-1872) diffuse anche in Islanda. Le modalità con le quali si costruisce e vive quest’orto sono quelle consuete all’operare in condizioni di particolare asperità climatica: tracciare un perimetro, in questo caso un rettangolo di meno di 70 metri di lunghezza per circa 35 metri di larghezza, dissodare il suolo ed elevare un recinto di protezione, educare e convogliare in questo piccolo mondo elementi utili, terra, acqua, molte diverse specie di ortaggi, che

Il muro di cinta del giardino di Skrudur, sul lato dell’ingresso principale. Sullo sfondo la strada che conduce a Núpur. (Fotografia di Luigi Latini-Fondazione Benetton Studi Ricerche, 6 settembre 2012)

al di là di questo fragile confine verrebbero travolti dalle forze della natura. Gli strumenti sono quelli di un esperimento coraggioso, che rinnova ostinatamente i suoi gesti e si spinge in un mondo avverso con la forza di un progetto educativo che parte dalla coltivazione, di piante e di giovani contadini. La figura semplice di questo recinto esprime in forma limpida un gesto di civiltà che, con la misura astratta della sua figura, ci segnala la presenza di un mondo, l’Islanda, nel quale la natura assume una forza assoluta: nello spazio dove si manifesta con forme di straordinaria potenza, nel tempo attraverso il quale

La parte alta del giardino con le coltivazioni di ortaggi e la fonte. (Fotografia di Luigi Latini-Fondazione Benetton Studi Ricerche, 6 settembre 2012)

le stesse forme cambiano incessantemente.

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Il settore del giardino con gli ortaggi e tre esemplari di sorbo in primo piano. (Fotografia di Luigi Latini-Fondazione Benetton Studi Ricerche, 6 settembre 2012.)

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> PAESAGGISMO <

Il margine alto del giardino. Sono visibili la fontana, gli alberi di sorbo e il rivestimento erboso del muro di cinta. (Fotografia di Luigi Latini-Fondazione Benetton Studi Ricerche, 6 settembre 2012.)

La canaletta in legno che dalla sorgente porta l’acqua nel giardino. Sullo sfondo la montagna di Núpur. (Fotografia di Simonetta Zanon-Fondazione Benetton Studi Ricerche, 6 settembre 2012.)

Veduta dall’interno del giardino verso la valle di Núpur. (Fotografia di Luigi Latini-Fondazione Benetton Studi Ricerche, 6 settembre 2012.)

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Skrudur è dunque il nucleo denso intorno al quale gravita un insieme di modi pratici e di significati simbolici universali del dialogo con la natura, un luogo di apprendimento e sperimentazione che nei suoi primi quarant’anni di vita (1909-1949) trascorsi accanto alla scuola diventa un giardino. E, dopo una fase di relativo abbandono negli ultimi decenni del Novecento, ha ripreso a vivere e continua, oggi, a rinnovarsi grazie alle cure di un gruppo di uomini e donne che in anni più recenti se n’è fatto carico per restituirlo nel 1996 alle visite e alla coltivazione. La geologia è la chiave di lettura di questa terra e del suo paesaggio. Essa racconta il rapporto tra natura e cultura, sta alla base di una presenza umana che oscilla tra la fascia costiera, dove i radi insediamenti umani si sviluppano tra il mare e i pascoli, e l’ambiente più avverso dei vulcani, dei ghiacciai, dei deserti e del mondo sotterraneo. In questa terra in sé mutevole e mobile, collocata com’è sulla linea di congiunzione di due placche terrestri, la civiltà islandese nel corso della sua storia ha saputo dare un nome a ogni segno che compone la forma e la vita dei luoghi, siano essi ghiacciai o vulcani, manifestazioni della geotermia o cascate di ogni dimensione, rilievi orografici o faglie geologiche, e in questo modo è riuscita a conoscere il proprio paesaggio senza pretendere che fossero gli artifici dell’uomo a scandirne i punti significativi. A quelle donne e a quegli uomini che hanno ridato vita all’orto-giardino che la Giuria del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino si rivolge con un sentimento di profonda riconoscenza per l’alto valore maieutico della loro esperienza, e consegna il sigillo dell’impegno e del riconoscimento al loro coordinatore, Brynjólfur Jónsson, presidente della Framkvæmdasjóður Skrúðs. ■


IL BUSINESS DEL VERDE NELLE TUE MANI GARDENING BUSINESS IN YOUR HAND


> ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO <

Paesaggi ed archeologie Il rapporto tra paesaggio e siti archeologici è stato l’argomento del Convegno annuale dell’AIAPP tenuto a Napoli il 7 Giugno . Un tema ‘borderline’ che ha visto la partecipazione di molti esperti di settori diversi.

di Biagio Guccione guccione@paesaggio2000.it

Docente di architettura del Paesaggio all’Università degli Studi di Firenze

aesaggi ed Archeologie“ è il tema scelto quest’anno dall’AIAPP per il suo Convegno Nazionale a Napoli nei giorni 7/8/9 Giugno. Un argomento ‘borderline’ che ha visto la partecipazione anche di molti esperti esterni all’AIAPP . Una tematica, apparentemente di nicchia, ma molto frequentata dagli studiosi e dai professionisti: infatti hanno preso la parola ben 47 relatori. Per l’occasione è stata anche allestita una mostra sempre sul tema. Il Convegno si è svolto nella magnifica Basilica di Santa Maria Maggiore nel cuore di Napoli. Fra i saluti di rito segnaliamo quelli di Luigi De Falco ,assessore all’Urbanistica del Co-

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mune di Napoli , che ha sottolineato come il problema della salvaguardia dei beni storici e paesaggistici non può essere “vincolo si, vincolo no” ma definire le regole della trasformazione. Ha presieduto la prima sessione Tessa Matteini, docente di punta del Master in Paesaggistica dell’Università di Firenze, e Presidente della Sezione Toscana dell’AIAPP. La sua introduzione è stata una brillante sintesi dei temi trattati nel convegno, attraversando con estrema competenza ogni problematica dai “sistemi paesaggistici complessi” alla “gestione del paesaggio archeologico”, dalle “infrastrutture e connessioni” alla “diversità tempora-

Convegno Paesaggi ed archeologie. (foto Francesco Semmola)

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Consiglio Presidenza AIAPP: Meli (tesoriere), Zorzi (consigliere), Cembalo (Segretario), Monti (Presidente), Pirola (vice-presidente), Sessarego (delegata IFLA-EFLA), Capitani (consigliere).

le” . A proposito delle diversità temporali la Matteini ha detto: "Il motto di Isa Belli Barsali: "Il giardino non si sbuccia", utilizzato dalla cultura del restauro per esprimere il valore etico e documentario di tutti gli strati presenti in un giardino storico [...], non può essere trasferito in campo archeologico: un sito archeologico per definizione va 'sbucciato', per consentire, secondo la corrente metodologia scientifica, l'individuazione, la lettura e l'interpretazione delle sue componenti stratigrafiche. E' per questo che, in molti casi, la sistemazione paesaggistica successiva può (deve?) assumersi il compito di comunicare anche gli strati che non esistono più o che non esistono ancora (nel senso che sono posti ad un livello inferiore rispetto al terreno di calpestio sul quale si muovono i visitatori)." Guido Ferrara è stato il primo relatore. Si è trattato di un dovuto omaggio ad uno dei personaggi che per decenni è stato punto di riferimento dell’architettura del paesaggio in Italia e che molto ha dato alla nostra Associazione. Infatti ha aperto il suo intervento ricordando come 14 anni fa, proprio nella città partenopea, era stata redatta la “Carta di Napoli per il paesaggio” a cura dell’AIAPP e della FEDAP, un contributo scientifico indimenticabile che ha anticipato i temi del Convegno sul Paesaggio di Roma voluto dell’allora ministro Melan-

“…un sito archeologico per definizione va 'sbucciato', per consentire, secondo la corrente metodologia scientifica, l'individuazione, la lettura e l'interpretazione delle sue componenti stratigrafiche. E' per questo che, in molti casi, la sistemazione paesaggistica successiva può (deve?) assumersi il compito di comunicare anche gli strati che non esistono più…” dri e via via sino ad arrivare alla Convenzione Europea sul Paesaggio ed il Codice sul Paesaggio. L’argomento che ha trattato Ferrara è frutto di un suo impegno professionale nel Comune di Ascea. Il titolo della sua relazione, molto accattivante, “ Parmenide dove sei?”, metteva in evidenza come questa area densa di memoria storica e di reperti archeologici non Gradinata delaparco. era riuscitaall'ingresso sino ad ora mettere a frutto tutte le sue risorse potenziali. Il progetto di Ferrara , redatto insieme alla moglie Giuliana Campioni, ha l’obbiettivo di prefigurare una sistemazione paesaggistica semplice e sostenibile per accogliere dei flussi turistici significativi ( sino a 300.000 persone l’anno), per valorizzare un patrimonio inestimabile senza compiere operazioni invadenti. “Per dare visibilità all’archeologia celata - ha detto Fer-

rara - bisogna che il circuito delle mura venga messo in evidenza, pur senza pensare ad immaginifiche e false ricostruzioni. I sedimi delle mura, come in numerose città magno-greche, si trovano in parte e fortunatamente inserite esattamente sui crinali, per cui la loro visibilità è assicurata, salvo per il fatto che nessuno può rendersene conto. Altre giaciture trovano una perfetta affinità con gli allineamenti delle piantate di olivi mentre alcuni tratti sono del tutto sommersi dalla vegetazione.” Fra gli altri intervenuti spicca il contributo di Margherita Vanore, una specialista in questo settore, che ha posto l’accento sulla qualità del progetto, segnalando come una certa omologazione nella sistemazione paesaggistica dei siti archeologici ha banalizzato questi

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> ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO <

Sopra, Atene Acropoli pavimentazione di Pikionis (foto Giorgio Galetti). Sotto, porta Rosa di Velia (Ascea Marina).

luoghi, e invitando ad una maggiore originalità e sensibilità i progettisti. Anche se ha messo in guardia da soluzioni estreme al limite del ridicolo, come la proposta di ricoprire con una vela trasparente la Sfinge in Egitto. Francesca Mazzino ha poi sottolineato la carica innovativa che i ruderi hanno avuto nel corso dei secoli attraversando tutta la storia, ed ha citato innumerevoli esempi di contributi innovativi sino ad arrivare ai giorni nostri con l’archeologia industriale del Landschaftpark di Peter Latz. Franco Panzini ha proposto il “Recupero del cimitero ebraico di Pe-

saro”, del quale avevamo già scritto ampiamente in queste pagine (Ottobre 2002) e Maria Cristina Tullio ha presentato la passeggiata dell’Acquedotto Alessandrino a Roma, della quale avevamo fatto già cenno qualche anno fa sempre qui (Ottobre 2009). Il restauro delle mura di Ninfa come limite tra Giardino e Paesaggio è stato il tema affrontato da Ilaria Rossi Doria. Un caso molto interessante , concreto, che spesso i progettisti si trovano ad affrontare cercando soluzione poco invasive come in questo caso. “Le mura sono interessate – ha detto Rossi Doria - da crescita di vegetazione spontanea, tra le principali componenti del degrado, con radici e piante spesso ormai tutt’uno con la muratura, che contribuiscono tra l’altro ad occultare le strutture, di estremo interesse dal punto di vista storico-architettonico. D’altra parte l’immagine segnata dal tempo, caratterizzata dalla speciale simbiosi paesaggistica (spesso anche strutturale) tra ruderi e natura, ha suggerito, di preservare la componente vegetazionale e biologica con il suo ruolo di complemento paesaggistico e di “patina del tempo”. Un soluzione che non si può non condividere visti anche gli esiti.

Ascea - Antica Citta di Elea Velia Castelletto.

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Giardini di Ninfa (Latina): il controllo della vegetazione per bilanciare tra visibilità del rudere e rispetto della componente biologica (prima della pulizia dalla vegetazione, 2001, dopo, 2002, dopo il restauro, 2006 e 2007).

I resti della Villa di Pausilypon.

Già da questi frammenti di riflessioni che abbiamo estrapolato da alcune relazioni è evidente che si è trattato di un convegno di uno spessore scientifico di notevole portata e ci spiace in queste brevi note non poter citare altri colleghi e pertanto ci scusiamo di non aver ri-

Posillipo, Il Parco sommerso di Gaiola area marina protetta.

Il belvedere archeologico nel parco di Selinunte. Sistemazione di Porcinai Minissi Arena (foto Tessa Matteini).

cordato qui contributi eccezionali che abbiamo avuto modo di apprezzare, ma potremo consultarli a breve negli Atti che di certo saranno pubblicati on line, una testimonianza di notevole utilità data l’originalità del tema. Il giorno successivo al Convegno si è svolta l’As-

semblea annuale dell’AIAPP, un momento di serio attivismo, segno che il cambio generazionale - iniziato con l’ottima presidenza di Paolo Villa - continua con gli stessi ritmi e capacità organizzative con la presidenza di Anna Letizia Monti. La domenica, 9 Giugno, per passare dalla teoria ai fatti, abbiamo avuto il piacere di visitare “ La villa imperiale di Pausilypon “ ed in barca “Il parco sommerso di Gaiola” , siti di struggente bellezza, che provocano una profonda emozione a chi ama la storia, l’architettura, l’archeologia, la natura ed il paesaggio. Un giorno indimenticabile grazie al Segretario dell’AIAPP , Fabrizio Cembalo e alla sua efficientissima collaboratrice Rosanna Annunziata, che hanno organizzato questo appuntamento con grande dedizione. Per un vecchio socio come il sottoscritto è una gioia sapere che l’AIAPP è in mano ad una nuova generazione di giovani paesaggisti , motivata, sensibile, capace e preparata! ■ Pag. 41 • Lineaverde Mag/Giu 2013


> EVENTI <

Giornata degli alberi: più valore all’ambiente di Renato Ferretti renato.ferretti@tin.it

Dott. agronomo e dirigente della Provincia di Pistoia

Il 21 novembre diventa la “Giornata nazionale degli alberi” che ogni anno sarà intitolata ad uno specifico tema di rilevante valore etico, culturale e sociale.

entrata a pieno titolo la Legge 14 gennaio 2013 n. 10 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani.” Così il 21 novembre di ogni anno si vedrà la “Giornata nazionale degli alberi”, volta a perseguire, attraverso la valorizzazione dell'ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l'attuazione del protocollo di Kyoto e le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell'aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all'albero nella cultura italiana e la vivibilità degli insediamenti urbani. Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare realizzerà nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università e negli istituti di istruzione superiore, di concerto con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, iniziative per promuovere la conoscenza dell'ecosistema boschivo, il rispetto delle specie arboree ai fini dell'equilibrio tra comunità umana e ambiente naturale, l'educazione civica ed ambientale sulla legislazione vigente, nonché per stimolare un comportamento quotidiano sostenibile al fine della conservazione delle biodiversità, avvalendosi delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a le-

È

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gislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Nell'ambito di tali iniziative, ogni anno la “Giornata nazionale degli alberi” sarà intitolata ad uno specifico tema di rilevante valore etico, culturale e sociale. In occasione della celebrazione della Giornata le istituzioni scolastiche cureranno, in collaborazione con i comuni e le regioni e con il Corpo forestale dello Stato, la messa a dimora in aree pubbliche, individuate d'intesa con ciascun comune, di piantine di specie autoctone, anche messe a disposizione dai vivai forestali regionali, preferibilmente di provenienza locale, con particolare riferimento alle varietà tradizionali dell'ambiente italiano, con modalità definite con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente. Inoltre le regioni, le province e i comuni, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze e delle risorse disponibili, dovranno promuovere l'incremento degli spazi verdi urbani, di “cinture verdi” intorno alle conurbazioni per delimitare gli spazi urbani, adottando misure per la formazione del personale e l'elaborazione di capitolati finalizzati alla migliore utilizzazione e manutenzione delle aree, e adottare misure volte a favorire il risparmio e l'efficienza energetica, l'assorbimento delle polveri sottili e a ridurre l'effetto “isola di calore estiva”, favorendo al contempo una regolare raccolta delle acque piovane. Questo con particolare riferimento: alle nuove edificazioni, tramite la riduzione dell'impatto edilizio e il rin-

verdimento dell'area oggetto di nuova edificazione o di una significativa ristrutturazione edilizia; agli edifici esistenti, tramite l'incremento, la conservazione e la tutela del patrimonio arboreo esistente nelle aree scoperte di pertinenza di tali edifici; alle coperture a verde, quali strutture dell'involucro edilizio atte a produrre risparmio energetico, al fine di favorire, per quanto possibile, la trasformazione dei lastrici solari in giardini pensili; al rinverdimento delle pareti degli edifici, sia tramite il rinverdimento verticale che tramite tecniche di verde pensile verticale; alla previsione e alla realizzazione di grandi aree verdi pubbliche nell'ambito della pianificazione urbanistica, con particolare riferimento alle zone a maggior

densità edilizia; alla previsione di capitolati per le opere a verde che prevedano l'obbligo delle necessarie infrastrutture di servizio di irrigazione e drenaggio e specifiche schede tecniche sulle essenze vegetali; alla creazione di percorsi formativi per il personale addetto alla manutenzione del verde, anche in collaborazione con le università, e alla sensibilizzazione della cittadinanza alla cultura del verde attraverso i canali di comunicazione e di informazione. Ma non solo, verrà eseguito il censimento degli alberi monumentali ad opera dei comuni oltre l’istituzione dell'elenco degli alberi monumentali d'Italia alla cui gestione provvederà il Corpo forestale dello Stato. ■ Pag. 43 • Lineaverde Mag/Giu 2013


> TECNICA <

La domotica al servizio del florovivaismo Un sistema di facile installazione, molto flessibile e espandibile nelle dimensioni e nel tempo col quale è possibile misurare con estrema precisione temperatura, pioggia, vento, umidità, oltre che elementi come livello di CO2 all'interno di ambienti chiusi o l'umidità del suolo, per una corretta irrigazione e crescita della pianta. di Paolo Capecchi System Integrator

'acqua, la più importante risorsa naturale che l'uomo, gli animali e le piante hanno a disposizione, deve essere utilizzata sempre più con parsimonia e in modo intelligente, perché preziosa. Per questo chiunque si dedica per professione alla cura delle piante non può non tenerne conto! E la tecnologia può aiutarlo ad ottimizzarne il fabbisogno coniugandolo con le altre risorse naturali e non, come ad esempio i fertilizzanti ed i fitofarmaci, il cui corretto uso ha un duplice valore: rispetto per l'ambiente e risparmio di denaro. La necessità di ottimizzare il più possibile le risorse naturali ed economiche, rispetto al passato, potrebbe far nascere l'esigenza di misurare gli elementi sopraelencati con sensori specifici in campo e valorizzarli sfruttando le tecnologie già mature utlizzate dalla “Home and Bulding Automation” e dall'“Information tecnology”, per rendere un servizio al florovivaismo nella cura e nella gestione del verde, sia nella fase di produzione del verde (florovivaismo), che durante la vita delle piante (green management). È infatti possibile misurare con estrema precisione gli elementi fon-

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damentali come temperatura, pioggia, vento, umidità, oltre che elementi come livello di CO2 all'interno di ambienti chiusi o l'umidità del suolo, per una corretta irrigazione e crescita della pianta. Misurare altresì il potenziale di ossoriduzione del terreno, cioè il grado di areazione del suolo che ne indica a sua volta la fertilità. L'irraggiamento solare può essere anch'esso misurato per essere poi controllato attraverso automatismi per l'oscuramento delle serre o per gestire l'afflusso di acqua per mezzo

degli irrigatori. E contemporaneamente misurare la “Bagnatura fogliare” per quelle piante maggiormente sensibili. I livelli delle cisterne per l'irrigazione possono essere monitorati con estrema precisione, oltre a quelli dei fitofarmaci in cui è possibile misurarne il pH, cioè il grado di acidità e la qualità stessa dell'acqua. Attraverso un orologio astronomico è possibile programmare azioni o segnalazioni che seguano il sorgere ed il calare del sole ad ogni stagione. Le informazioni e i dati resi disponibili dai sensori in campo, possono essere elaborati per generare azioni singole e/o concatenate secondo logiche predefinite, programmabili e facilmente modificabili, per “ottimizzare” il fabbisogno di acqua e fertilizzanti, riducendo così l'impatto della produzione di piante sulle risorse naturali dell'ambiente oltre che sulle risorse economiche. Inoltre le stesse informazioni e dati, possono essere visualizzati con un linguaggio utente semplice ed intuitivo su schermi, come Pc, tablet o smartphone, purchè dotati di collegamento alla rete internet, senza così la necessità di dover installare alcun software da capire o da gestire, per essere elaborati con grafici temporali, inviare allarmi e

segnalazioni di qualsiasi tipo. Le informazioni ottenute dai vari sensori distribuiti in campo verranno poi convogliate su un unico cavo di sezione ridottissima funzionante in regime SELV (Safety Elettrical Low Voltage) e dall'installazione estremante versatile. È possibile compiere tratte fino a 1 km con un unico alimentatore, a cui è possibile collegarsi e derivarsi con i vari dispositivi con tipologie a stella, albero, entra ed esci o miste tra di loro. Insieme a questo cavo, volendo entrambi all'interno della stessa guaina, potrà viaggiare l'alimentazione, già presente e sempre in bassa tensione (24 Vdc/Vac) per il comando delle elettrovalvole. Perciò un sistema di facile installazione, molto flessibile e espandibile nelle dimensioni e nel tempo in quanto rispondente allo standard internazionale KNX presente in Europa dal 1990, nel quale convergono più di 300 costruttori dei settori elettrotecnico, elettronico ed informatico provenienti da ogni parte del mondo, ma che sviluppano prodotti certificati dal consorzio super partes e programmabili con un software unico. Questo consente di avere prodotti interoperabili tra loro a garanzia degli utilizzatori.

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Fiere In Italia FLORMART

Padova

11-13 settembre 2013

www.flormart.it

DEMOGARDEN

Valeggio sul Mincio (VR)

21-23 settembre 2013

www.demogarden.it

BRICODAY

Milano

26 settembre 2013

www.bricoday.it

Sun

Rimini

6-8 ottobre 2013

www.sungiosun.it

Demopark

Hörselberg (Germania)

23 - 25 giugno 2013

www.demopark.de

Florall

Ghent (Belgio)

20-21 agosto 2013

www.florall.be

Plantarium

Boskoop (Olanda)

21-24 agosto 2013

www.plantarium.nl

IPM Moska

Mosca (Russia)

28-31 agosto 2013

www.ipm-moskau.com

All’estero

Four Oaks Trade Show Macclesfield (Gran Bretagna) 3-4 settembre 2013

www.fouroaks-tradeshow.com

Spoga-Gafa

Colonia (Germania)

8-10 settembre 2013

www.spogagafa.com

Flowers Expo

Mosca (Russia)

9 - 11 settembre 2013

www.flowers-expo.ru

Glee

Birmingham (Inghilterra)

15-17 settembre 2013

www.gleebirmingham.com

Tokyo (Giappone)

9-11 ottobre 2013

www.ifex.jp

Ifex International Flower Expo

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formazione

La IV edizione del più grande evento italiano dedicato alla motocoltura, alla cura e manutenzione del verde si terrà dal 21 al 23 settembre 2013 al Parco Giardino Sigurtà, uno dei parchi più straordinari al mondo che attira visitatori appassionati e professionisti da tutto il mondo. A DEMOGARDEN le più importanti aziende del settore motocoltura e giardinaggio presenteranno e faranno provare tutte le novità e le anteprime. Professionisti e tecnici del verde, appassionati e hobby farmer potranno provare, direttamente sul campo, tutte le proposte dell’anno e partecipare a seminari teorico/pratici di aggiornamento. I maggiori esperti del settore saranno a disposizione per farvi conoscere i segreti delle piante, degli alberi e dei manti erbosi. Ingresso, prove e incontri sono gratuiti (registrazione obbligatoria su www.demogarden.it).

www.demogarden.it

INFO:

demogarden

demogarden

Fiere e Comunicazioni SRL Corso Sempione 33, 20145 Milano / tel. 02 86451078 / fax 02 86453506 / gcapella@fierecom.it


PROVINCIA DI PISTOIA

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