IL PUNTO
PAESAGGIO
PRODUZIONE
Myplant & Garden 2016 si conferma un punto di riferimento per il florovivaismo
Michel Desvigne, brillante paesaggista francese, ed il paesaggio prefigurato
Brevetti, royalties e novità varietali: l’esempio della Nandina domestica Obsessed
Lineaverde ATTUALITÀ
E I NFORMAZIONE
T ECNICA
PER
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DEL
V ERDE
Cambiamenti climatici e patologie degli alberi Quando il troppo caldo può aiutare... Marzo/Aprile 2016 Anno 42- N° 2
> SOMMARIO <
Il punto Myplant & Garden 2016 si conferma un punto di riferimento per il florovivaismo ......................... PAG. 2 di Renato Ferretti Premi Novità ed eccellenze di Myplant & Garden 2016 ................... PAG. 6 di Silvia Vigé Convegno PAN: Piano di Azione Nazionale per una difesa sostenibile delle piante .............................................. PAG. 10 di Silvia Vigé Fitopatologia Troppo caldo? Può essere benefico per alcune patologie delle piante ............................................ PAG. 12 di Giorgio Badiali Architettura del Paesaggio Michel Desvigne ed il paesaggio prefigurato ...................... PAG. 18 di Biagio Guccione Produzione Brevetti, royalties e novità varietali: l’esempio della Nandina domestica Obsessed ...................... PAG. 22 di Matteo Ragni
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Sara Cavallini sara.cavallini@epesrl.it
Fiere Il vivaismo di Zundert e la sua fiera: Groot Groen ................. PAG. 26 di Renato Ferretti
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Fiere Ortogiardino Pordenone, un successo oltre le aspettative .............................................. PAG. 30 di Renato Ferretti INFORMARE ......................................................................... PAG. 34
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INSERZIONISTI / Agraria Checchi
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/ Nippon bonsai
PAG 47
/ Everris
PAG 33
/ Rossi Lucio
III cop.
/ GT Piante
IV cop.
/ Vannucci Piante
PAG 5
/ Floragard
II cop.
/ Zambelli
PAG 43
/ Kostplant
PAG 39
/ Zelari
PAG 17
/ Mati Piante
PAG 25
Direttore commerciale: Maurizio Casolaro maurizio.casolaro@epesrl.it
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> IL PUNTO <
Myplant & Garden 2016 si co n punto di riferimento per il flor Piante, arredi, edilizia per il verde, motori, accessori, terricci, fiori: la seconda edizione di Myplant & Garden si è confermata uno degli appuntamenti italiani del settore da non perdere quale vero salone internazionale del verde.
Pag. 2 â&#x20AC;˘ Lineaverde Mar/Apr 2016
o nferma un orovivaismo di Renato Ferretti renato.ferretti@epesrl.it
Dottore agronomo e dirigente della Provincia di Pistoia
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a seconda edizione del Salone internazionale del verde Myplant & Garden ha visto un incremento dei visitatori di oltre il 40% rispetto al 2015 e degli espositori che sono stati 441 contro i 339 dello scorso anno, si conferma quindi come una tra le manifestazioni leader del settore in Italia. Otto i settori rappresentati su una superficie di 15.000 mq: vivai, fiori, decorazione, edilizia, macchinari, servizi, tecnica, vasi.
"Abbiamo voluto Myplant & Garden per un rilancio del mercato italiano – spiegano gli organizzatori indipendenti della kermesse - e per evitare che i venditori italiani andassero all'estero per incontrare le aziende del settore e compare i nostri prodotti. La nostra intenzione è diventare il riferimento unico in Italia per il settore, una vetrina bella e sempre più completa di contenuti". Molte le novità in mostra nel campo dei terricci, delle sementi, dei substrati, dei fertilizzanti, ma anche le nuove tecnologie impiantistiche wireless e l’innovativo cemento super drenante per i parchi. Non sono mancate le strutture e gli impianti per le colture protette, i prodotti fitosanitari, l’ampio comparto dei servizi (dall’informatica all’etichettatura, passando per la logistica, le stampe, i software, l’editoria). Nel mondo delle piante ampio spazio all’eccellenza tutta italiana delle aromatiche e delle cactacee, delle grasse e delle medicinali, delle piante da frutto, degli ortaggi, del verde in vaso, con svariate proposte per l’orto, il giardino, la serra, il balcone, il terrazzo, il dehors. “I numeri – afferma Gianpietro D’Adda, presidente del Consorzio Myplant – parlano da soli, e confermano che Myplant è la più importante manifestazione professionale del settore in Italia. Stiamo raccogliendo adesioni per la prossima edizione da aziende venute in visita, anche dall’estero – Nord Europa, soprattutto – e stanno arrivando anche gli ordini. Parliamo solo con gente interessata, preparata e interessante”, conclude. Anche Valeria Randazzo, Exhibition Manager, si esprime con soddisfazione: “il nostro obiettivo, sin dall’anno scorso, era diventare nel tempo il grande contenitore espositivo di riferimento del settore, una sorta di fiera ‘chiavi in mano’ per
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> IL PUNTO <
gli operatori. I risultati stanno premiando il lavoro svolto sinora, e questa seconda edizione ha dato un’accelerata ai tempi previsti”. Fra le novità di quest’anno da segnalare anche la “vetrina delle innovazioni” che sotto l’abile regia di Silvano Frigo ha saputo raccogliere una oltre venti prodotti innovativi e sottoposti all’esame della giuria tecnica che ne ha segnalato uno per categoria. Un’edizione che ha aperto le porte al mondo della progettazione della cura del verde anche su ampia scala e che ha visto un programma d’incontri, convegni e tavole rotonde sui temi della biodiversità, sostenibilità, risorse naturali, produzione ortofloro-vivaistica, e poi edilizia, progettazione, pianificazione, architettura e riqualificazione del verde pubblico e privato, paesaggio, eccellenze del territorio. Ovviamente da segnalare il nostro convegno su “PAN: Piano di Azione Nazionale per una difesa sostenibile delle piante” di cui parliamo a parte. Tra gli espositori stranieri hanno spiccato le partecipazioni da: Olanda, Germania e Danimarca, mentre tra quelli italiani Lombardia e Veneto sono state le regioni piú rappresentate. Espositori soddisfatti del lavoro fatto in fiera, dei contatti e delle relazioni intrattenute. Myplant è una manifestazione indipendente sostenuta da un consorzio di imprese del settore ed è gestita da una organizzazione autonoma: una ‘piazza globale degli affari e delle relazioni’ sulla misura dei protagonisti della filiera del verde: le imprese e gli operatori. Myplant, ci dà appuntamento a febbraio 2017, per una terza edizione ricca di novità, anteprime, affari, contatti, relazioni. n Pag. 4 • Lineaverde Mar/Apr 2016
> PREMI <
Novità ed eccellenze di Myplant & Garden 2016 Grande successo della seconda edizione di Myplant & Garden con molte novità che presentiamo in questo articolo.
di Silvia Vigé silvia.vige@epesrl.it
Dottore agronomo, redazione
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a seconda edizione di Myplant & Garden ha sicuramente colpito nel segno sia per il numero di espositori che per le novità organizzative proposte tra eventi e mostre. Un palinsesto ricco di iniziative ed eventi professionali e culturali, contenuti e progetti importanti per incentivare la cultura della biodiversità, della sostenibilità, della produzione orto-floro-vivaistica. Di primaria importanza gli incontri e gli eventi dedicati al mondo dell’edilizia, della progettazione, della pianificazione, dell’architettura e riqualifi-
cazione del verde pubblico e privato, nonché del paesaggio. Dimostrazioni pratiche, meeting e incontri, mostre e allestimenti dedicati alle attrezzature, ai progetti, alla distribuzione e all’eccellenza internazionale della decorazione floreale. Scopriamo quindi le novità che hanno accompagnato la fiera.
I giardini di Myplant&Garden Novità di quest’anno il concorso di progettazione del verde, aperto a progettisti del verde (architetti, agronomi, paesaggisti, garden de-
I vincitori dei concorso “il giardino patio” alla consegna delle targhe con Valeria Randazzo, exhibition manager del consorzio Myplat, Giovanni D’angelo, Fondazione Minoprio, e l’architetto Umberto Andolfato.
signers, vivaisti, artisti), promosso in collaborazione con Fondazione Minoprio e la partecipazione dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano, del Politecnico di Milano, dell’AIAPP. Il tema proposto è stato “Il giardino patio” a cui hanno aderito con grande partecipazione 60 progetti provenienti da tutta Italia. Di questi, realizzati all’interno del Padiglione 16, sono stati premiati: “Le jardin secret” di Chiara Casciotta, “Resta in giardino” di Ermelinda Cosenza, “The hiding place of ferms” di Luca Golzio e “Valzer di fiori” di Cecilia Ricci, Grazia Comai e Roberta Filippini.
Ciclovia in fiera Notevole interesse, a conferma del ruolo strategico della mobilità leggera e delle ciclovie, ha riscosso l’allestimento di un tracciato di pista ciclabile dalle caratteristiche innovative, grazie all’intervento di Italcementi, Senini, Gobbetto e Bonfante, a cura di Sabina Antonini En Space Network. Professionisti, ciclisti, imprese e pubbliche amministrazioni hanno potuto valutare le performance dei prodotti innovativi messi a disposizione dalle aziende, dal manto stradale – dalle formida-
bili capacità drenanti – all’illuminazione, alla cartellonistica.
Molecole urbane Come l’anno scorso anche in città, in piazza Gae Aulenti a Milano, è stata realizzata un’installazione scenografica dal titolo “Molecole urbane” a cura dell’architetto Umberto Andolfato. Un luogo in cui la parte vegetata si riappropria di forme architettoniche in vario modo, fagocitando le tre strutture–nido di diversa altezza e dimensione su una base di tappeto erboso.
La vetrina delle eccellenze 2016 Novità assoluta di quest’anno è stata la Vetrina delle eccellenze. Su 60 segnalazioni, 36 sono state messe in bella vista nella “Vetrina delle eccellenze”. I punteggi finali, assegnati da una giuria competente, hanno rivelato una ‘competizione’ molto dura, per via di una qualità generale veramente di alto livello. Vista la varietà dei prodotti, la giuria, guidata da Silvano Frigo, ha suddiviso le proposte per ambiti coerenti, radunandole in 3 categorie: piante, macchine-tecnica, vasi-
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> FIERE <
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contenitori. Per la sezione “Piante” hanno vinto un raro esemplare di Morus tortuosa (Gelso) del vivaio Ziliani Andrea e la Delosperma sp di Bonini Paolo. Il Morus tortuosa ha una rapida crescita, può raggiungere facilmente i 6-9 metri di altezza e 4-6 metri di larghezza, se non controllata. Le foglie di questo albero sono di colore verde chiaro, un po’ lucida e a forma di cuore. Le foglie in autunno diventano gialle. La Delosperma sp è una pianta che ama il sole. Sono state presentate due nuove varietà la ‘Yellow of desert’ e la ‘Jewel of desert’ entrambe Pag. 8 • Lineaverde Mar/Apr 2016
con la possibilità di trovarle in 6 colorazioni differenti. Hanno anche passato la selezione: una composizione molto essenziale che ricorda un giardino Zen realizzato però con piante grasse del vivaio Cactus Mania; Lycium Barbarum ‘Amber Sweet Goji’ del vivaio polacco Clematis, varietà di origine asiatica dal caratteristico frutto color ambrato, più grande e più dolce della classica varietà rossa e infine l’Arbutus unedo ‘Roselily’ dei Vivai Minier, pianta sempreverde, compatta e molto ramificata, dall’abbondante fioritura rosa precoce seguita da una fruttificazione molto decora-
1. Trattato della ciclovia realizzato nel padiglione 20. 2. Installazione Molecole urbane. 3. Morus tortuosa. 4. Lycium Barbarum ‘Amber Sweet Goji’. 5. Delosperma sp varietà ‘Yellow of desert’ e la ‘Jewel of desert’. 6. Giardino Zen realizzato con piante grasse del vivaio Cactus Mania. 7. TecnoRoll della Tecnopiante. 8. Arbutus unedo ‘Roselily’.
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tiva. 'Roselily' è una varietà di corbezzolo molto resistente al freddo e offre anche un'ottima resistenza alle malattie crittogamiche. Nella sezione “Attrezzi - supporti tecnici – pavimentazioni” si sono guadagnati il riconoscimento il tosaerba radiocomandato dell’azienda Stefano Bruni e nuovo ed esclusivo sistema per realizzare piscine prefabbricate della Carnini irrigazione. Per la sezione “Vasi-contenitori” invece a riceve il conferimento di eccellenza sono stati: “Silvano”, della Garden Stuff, l’unico portavasi per davanzali che sfrutta il gocciolatoio per un fissaggio rapido e intuitivo, e l’originale serie di vasi in ceramica con particolare effetto legno della ditta Bulzaga. Merita poi la segnalazione da parte nostra del nuovo prodotto TecnoRoll della Tecnopiante: un cilindretto più alto di quelli che si trovano comunemente in commercio che facililta la produzione di nuove radici, facilita la subirrigazione dopo il trapianto. E’ un prodotto che dopo l’acquisto può essere usato anche dopo uno o due anni, facile da tenere in mano senza danneggiare le radichette, viene proposto in formati diversi che vanno dai 25 ai 50mm. n
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> CONVEGNO <
PAN: Piano di Azione Nazionale per una difesa sostenibile delle piante Lineaverde all'interno di Myplant & Garden facendo seguito ad articoli pubblicati nel numero di novembre-dicembre 2015 ha deciso di organizzare un incontro sul tema del PAN e far incontrare per parlarne tutte le figure coinvolte dai vivaisti ai professionisti, dagli amministratori pubblici ai giardinieri. di Silvia Vigé silvia.vige@epesrl.it
Dottore agronomo, redazione
Incontro tecnico organ
izzato da
Lineaverde
IONE PAN: PIAN O DI AZ A DIFESA UN R PE E NAZIONAL PIANTE E LL SOSTENIBILE DE MER COL EDÌ 6 24 FEB BRA IO 201 Ore 14.00-15.30 Myplant&Garden 20 Area Convegni Pad. ero Fiera Milan o Rho-P
azione tecnica ine di attualità e inform Lineaverde - il magaz - organizza e costruttori del verde per vivaisti, progettisti penun evento formativo rden nt&Ga Mypla presso la fiera ni tra professionisti opinio di io scamb di sato quale momento , applicazioni sul tema del PAN: finalità e operatori del settore dalla ntate freque in aree extra agricole in Regione Lombardia ornamentale. nto con il vivaismo popolazione, il confro
gno, Per acced ere al conve è possibile richiedere di tti gratuitamente i biglie & Garden. ingresso a Myplant epesrl.it Per info: silvia.vige@ www.linea-verd e.net In collaborazione con:
Patrocinio:
EG EG REGIONALE RE ONE REG ON FEDERAZION AGRONOMI ORDINI DOTTORI DOTTORI FORESTALI DELLA LOMBARDIA
Moderatore:
ERDE
re della rivista LINEAV
Renato Ferretti, Diretto Intervengono:
i nte dell’Ordine dei Dottor Marco Giorgetti, Preside cia di Varese i Forestali della Provin Agronomi e dei Dottor itario presso fitosan sabile Respon Emanuele Begliomini, Group il vivaio Giorgio Tesi
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ll’interno dei vari eventi e seminari che hanno arricchito la seconda edizione di Myplant & Garden anche Lineaverde ha contribuito con l’incontro tecnico dal titolo “PAN: Piano di Azione Nazionale per una difesa sostenibile delle piante” a cui ha partecipato un numeroso pubblico rappresentato da professionisti del settore del verde, vivaisti e amministratori pubblici. Al convegno, moderato dal direttore della rivista Renato Ferretti, sono intervenuti Marco Giorgetti, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Varese e Emanuele Belgomini, fitopa-
tologo della Giorgio Tesi Group. Riportiamo per sommi capi gli elementi più importanti emersi dai due interventi. Marco Giorgetti ha illustrato i passaggi che hanno determinato a livello europeo la disciplina sui prodotti fitosanitari che principalmente riguarda: • la classificazione delle sostanze chimiche; • l’autorizzazione delle sostanze attive e le procedure di autorizzazione dei prodotti fitosanitari; • la tutela dei consumatori e della popolazione; • la tutela dell’ambiente e delle acque;
• l’uso dei prodotti fitosanitari. Essa rappresenta una rilevante novità in quanto in passato l’uso dei prodotti fitosanitari non era mai stato disciplinato. Altro passaggio da non sottovalutare l’importanza dei Corsi di Formazione per gli utilizzatori professionali, per i consulenti, che in qualità di professionisti hanno responsabilità su ciò che prescrivono, nonché infine per i distributori. Obiettivo delle disposizioni indicate nel PAN sono quelle di garantire un elevato livello di protezione della salute umana e degli animali, la salvaguardia dell’ambiente e di favorire la libera circolazione delle derrate alimentari trattate con i prodotti fitosanitari all’interno dell’Unione Europea. Rispetto al passato i criteri di autorizzazione per l’emissione e il commercio oggi sono più restrittivi e tengono maggiormente conto, come detto, dei rischi per la salute umana e della salvaguardia dell’ambiente. Alcuni i criteri per l’approvazione dei prodotti fitosanitari sono diventati più
rigidi di prima, per questo sono stati rimossi vari prodotti fitosanitari in commercio che sino ad allora erano liberamente utilizzati. E’ stato rilevato che l’utilizzo di alcuni fitofarmaci portava a possibili rischi per la salute umana, per la tossicità acuta o per la tossicità cronica, e a rischi per l’ambiente, per la loro persistenza nell’ambiente stesso, il bioaccumulo, con la possibilità del diffondersi del rischio di inquinamento delle acque e per l’ecotossicologia (ossia possibili effetti su organismi acquatici, api e altri organismi non bersaglio). Viene così sostenuta la difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari, privilegiando ogniqualvolta l’uso di metodi non chimici. Operazione possibile esclusivamente con operatori formati culturalmente e professionalmente non solo al fine di conoscere e valutare quale principio attivo utilizzare per una determinata patologia ma anche e soprattutto come comportarsi per evitare utilizzi puramente chimici.
A destra, Marco Giorgetti, presidenti dell'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Varese.
Emanuele Belgomini, fitopatologo della Giorgio Tesi Group.
L’incontro è proseguito quindi con l’intervento di Emanuele Belgomini che ha ribadito come tutte le azioni previste dal PAN sono propedeutiche al conseguimento della graduale riduzione dell'impiego di agrofarmaci attraverso la corretta adozione delle strategie fitosanitarie e della corretta utilizzazione e gestione degli agrofarmaci. La riduzione dell’uso di prodotti chimici avviene attraverso due fasi: la sensibilizzazione degli operatori e dei consulenti e l’adozione di strategie integrate attraverso la riduzione degli agrofarmaci disponibili sul mercato. Diversi mezzi tecnici, ausili di difesa, devono integrarsi tra di loro per il controllo delle patologie. Si tratta di mezzi preventivi e mezzi curativi in generale, sono comunque da preferire mezzi selettivi, poco tossici, non inquinanti, come ad esempio: • mezzi preventivi quali resistenza delle piante, antagonisti naturali e pratiche agronomiche; • mezzi curativi quali quelli biologici, biotecnici, agronomici, fisici e chimici. Inoltre secondo il concetto di “Less stress less disease” controllare il fattore di stress è importante. Le piante che subiscono meno stress, sono anche le meno sensibili ad attacchi di patogeni e insetti. I fattori di stress possono essere biotici o abiotici fondamentale è il tempismo nelle operazioni agricole e negli interventi chimici oltre all’uso di biostimolanti la cui efficacia dipende esclusivamente dalle condizioni della pianta e dall’ambiente in cui si trova. Sono seguiti quindi alcuni esempi di trattamenti biologici contro alcune malattie utilizzati in vivaio che già da tempo hanno dato buoni risultati nonché la descrizione di alcuni metodi usati contro le malerbe in vasetteria, altro annoso problema a cui i vivaisti devono far conto. L’incontro è terminato con un ampio dibattito tra operatori del settore del verde e i due illustri relatori. n Pag. 11 • Lineaverde Mar/Apr 2016
> FITOPATOLOGIA <
Troppo caldo? Può essere un bene per alcune patologie delle piante di Giorgio Badiali giorgiobadiali@libero.it
Fitopatologo, dottore agronomo, già dirigente della Regione Emilia Romagna
Piante di tiglio con le decolorazioni ed ustioni marginali precoci delle foglie, provocate presumibilmente dall’effetto congiunto del forte calore, della compattezza del suolo e del grado elevato di inquinamento atmosferico.
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Alcuni esempi vengono forniti da osservazioni eseguite nell’anno in corso su fogliame e ramaglia di tigli, pioppi (soprattutto cipressini), querce, ippocastani, pini, cipressi ed altre specie: è apparso più contenuto lo sviluppo dell’insetto Cameraria ohridella, presente spesso in quantità notevole sul fogliame di molti ippocastani.
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urante la stagione estiva dell’annata 2015, si sono verificati lunghi periodi con temperature molto alte che hanno a volte rasentato i 40 gradi in diversi territori della nostra penisola, producendo anche sbalzi termici piuttosto elevati e frequenti, spesso accompagnati da ventosità. Le piogge che in alcune zone si sono riversate anche con intensità provocando alluvioni e danni consistenti su alcuni territori, non sono state complessivamente razionali e nemmeno troppo abbondanti in diversi luoghi, ma l’atmosfera in generale si è mantenuta con un grado elevato di umidità. Questa tipologia climatica, aggiunta all’elevato livello di inquinamento ambientale che sta continuamente crescendo su tutto il territorio nazionale, ha probabilmente interessato l’ambiente naturale al punto tale da favorire un più rapido deperimento della prima vegetazione dell’annata, tanto che diverse specie di piante presentavano già nei citati periodi estivi molto caldi, i sintomi di una stentata vegetazione che si poteva facilmente notare di aspetto molto debole, clorotico, spesso di scarsa consistenza, con tendenza all’ingiallimento precoce, al disseccamento ed anche alla caduta prematura di una parte del fogliame. Contemporaneamente sono aumentate le tipiche ustioni fogliari soprattutto marginali definite da “bruciore non parassitario” soprattutto su tiglio ed ippocastano, oppure varie tipologie di malessere provocate in diversi casi da asfissia radicale soprattutto favorita dalla compattezza dei suoli ed infine le varie forme cancerose nei rametti ed in diversi casi lungo i rami più sviluppati, specialmente nelle piante di pioppo, soprattutto il Populus nigra var. italica (pioppo cipressino), di alcune conifere, di tiglio, di
quercia, di ippocastano ed altre, anche se in misura apparentemente minore e non sempre uniforme. Tutto questo sta provocando a fine stagione, la caduta di una parte del fogliame complessivamente anticipata ed una visione di secco molto più diffusa rispetto ad altre annate trascorse, mentre gran parte delle foglie fra quelle ancora presenti tende stranamente a rimanere sulle piante più a lungo del solito. Evidentemente l’andamento stagionale descritto, unitamente al citato grado crescente di inquinamento ambientale che sarà certamente la causa futura di molti altri fattori di dannosità, hanno provocato anche il non previsto risveglio e la più accelerata diffusione di forme patologiche poco osservate e considerate o quasi latenti come le ricordate forme cancerose nei rami, zone corticali, zone dei colletti ed apparati radicali o la diffusione anormale di alcuni insetti specialmente afidi e cocciniglie soprattutto su alcune conifere (cipressi e pini), che favoriti complessivamente nel loro sviluppo ed essendo in molti casi già presenti da tempo ma non efficacemente contrastati, hanno intensificato la loro attività rendendosi maggiormente presenti ed interessando masse vegetative più consistenti.
Pioppi cipressini affetti da disseccamenti cancerosi più o meno estesi e da varie forme patologiche che hanno a volte interessato la totalità della vegetazione, in modo particolare durante l’annata in corso.
A questo punto si può facilmente notare che anche la problematica di natura fitosanitaria si è notevolmente allargata e porta alla necessità di interventi di recupero divenuti oggi più urgenti e che da molte parti erano stati da tempo trascurati od accantonati, mettendo ora in evidenza situazioni che certamente non si sarebbero verificate con tanta rapidità in condizioni climatiche meno drastiche. Si dovrà quindi in linea di massima, ripartire subito con un’azione di soccorso, consistente nella eliminazione manuale/meccanica delle parti già secche rappresentate solitamente da rami e ramaglia, mentre laddove risulterà necessario anche della pianta intera non trascurando in questi casi più drastici l’asportazione per il massimo possibile dei ceppi e degli apparati radicali, a cui dovrà seguire con urgenza la disinfezione dei tagli e delle eventuali lesioni con gli anticrittogamici ancora autorizzati e qualche intervento di-
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> FITOPATOLOGIA <
retto con gli insetticidi idonei per ogni caso specifico, che dovranno essere opportunamente programmati ed impiegati fra quelli ancora ammessi dalla nuova legislazione. I lavori che si andranno ad eseguire, dovranno essere svolti correttamente utilizzando personale idoneo e sempre più professionalmente preparato, soprattutto effettuando tagli a regola d’arte e con l’impiego di attrezzature disinfettate almeno ad ogni cambio di pianta. Si raccomanda infine di non generalizzare troppo, eseguendo gli interventi solo se giudicati necessari, mentre ripeto e raccomando di usare unicamente i prodotti fitosanitari ammessi dalla legislazione attuale, rispettando le linee guida ora previste dal PAN (Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari) che in ogni territorio regionale sono o devono essere subito emanate ed in ogni caso impiegando fra quelli ammessi, soltanto i meno tossici per l’uomo e meno rischiosi per l’ambiente in cui si deve operare, facendo il massimo ricorso a tutte le tecniche e gli interventi rivolti ad una difesa del verde gestita in forma biologica e sempre più orientata verso la realizzazione di un basso impatto ambientale.
Un caso particolare verificato personalmente Esistono anche casi definibili in pratica di senso opposto rispetto ai danni più sopra citati e che appaiono ancora poco conosciuti a molti operatori del settore, in cui il clima pure presente in forma così severa per le piante e per l’uomo, può avere prodotto qualche vantaggio non ancora sufficientemente ed ufficialmente riconosciuto, sul possibile contenimento o riduzione anche di forme patologiche già in atto e spesso attive da tempo, ma che il particolare ed intenso fattore climaPag. 14 • Lineaverde Mar/Apr 2016
Ippocastani con evidente attacco di Cameraria orhidella in piena stagione vegetativa su cui si notavano già scarse presenze di adulti in volo e rallentamento dei danni sul fogliame.
tico estivo come quello rilevato in questa annata 2015 può avere provocato e deve essere senz’altro attentamente riverificato, almeno durante la prossima stagione primaverile-estiva. Si tratta comunque di una logica che deve essere vista sotto l’aspetto che tutte le cose che influenzano la grande casa universale in cui ci troviamo a vivere soltanto per qualche tempo, si reggono per un insieme infinito di piccoli equilibri, ognuno dei quali è sorretto da forze che tendono a riportare nella normalità anche le cose più brutte e disastrose che per le ragioni più varie quotidianamente si verificano, soprattutto per il comportamento non sempre logico o corretto, tenuto dall’uomo verso l’ambiente in cui vive. Uno di questi tentativi naturali di riequilibrio che avrà certamente bisogno di attente verifiche e più precisi controlli almeno dall’inizio della prossima annata presumibilmente ancora molto calda, è rappresentato dalla possibile riduzione partendo già dall’inizio della stagione estiva, degli attacchi da parte dell’insetto Lepidottero Cameraria ohridella sulle foglie degli ippocastani che in quel periodo di ogni annata, si trovano sempre in condizioni di facile aggressività da parte delle sue lar-
ve. Questo fatto considerabile positivo per la salute delle piante, potrebbe servire come esempio per avvalorare una difesa sempre più verso il biologico e può essere determinato dalla rilevata ed intensa distruzione, provocata dalla temperatura elevata che si forma sul fogliame in periodi di forte calore come quello dell’estate appena trascorsa, di una notevole quantità di larve e di crisalidi delle generazioni estive del Lepidottero, circa nel periodo da metà luglio a metà settembre anche se già presenti all’interno delle cellette più o meno trasparenti, formate dalle larve al termine delle gallerie fogliari sia per la loro trasformazione in crisalidi nella fase di preschiusura degli adulti delle ultime generazioni, sia per la conservazione delle stesse crisalidi nel più lungo periodo di permanenza che le precede ed accompagna verso la fase di svernamento che avviene in prevalenza all’interno delle foglie cadute al suolo nel periodo finale della stagione vegetativa. E sono proprio queste crisalidi che solitamente svernano all’interno del fogliame caduto al suolo, a dare origine agli adulti del nuovo anno, che portatisi sul giovane fogliame della stagione successiva appena
Le piante di ippocastano pur avendo subito forti attacchi dell’insetto ad inizio stagione, durante il caldo estivo 2015 non sono in generale peggiorate ed alla fine dell’annata si presentavano spesso con fogliame ancora semiverde come in questo caso.
iniziata, effettueranno le nuove ovideposizioni da cui nasceranno le larvette di prima generazione che riproporranno i danni sulla giovane vegetazione. Considerando quindi la nuova situazione che si è così venuta a creare in questa annata, la dannosità dell’insetto sin dall’inizio della nuova stagione primaverile/estiva, dovrebbe risultare abbastanza inferiore rispetto a quella precedente, proprio per una minore presenza delle forme svernanti in grado di riproporre sollecitamente le infestazioni. Le raccomandazioni che da sempre
sono state divulgate e ripetute, di raccogliere per quanto possibile le foglie da poco cadute in autunno con all’interno le forme svernanti dell’insetto e di effettuarne la distruzione, hanno sempre voluto ribadire il concetto di eliminare sul nascere in modo chiaramente preventivo ed assolutamente biologico le infestazioni che sarebbero iniziate presto sulla nuova vegetazione, proprio per questo elementare motivo. L’esempio naturale che la temperatura elevata è riuscita a darci durante questa annata in cui gli adulti dell’insetto dopo una presenza di inizio
stagione ancora elevatissima, si notavano in volo durante l’estate sempre più raramente rispetto alle invasioni registrate negli anni precedenti, se verrà confermata come appare logico con le opportune osservazioni da eseguire già dalla prossima primavera, deve essere un esempio ed uno stimolo ulteriore ad aumentare gli interventi di prevenzione e difesa biologica da una delle patologie che non rappresentano la necessità assoluta, come da molte parti si vuole ancora sostenere, di impiegare tassativamente i prodotti fitosanitari per riuscire in qualche modo a contenerla. La conferma di queste osservazioni, deriva anche dal fatto che nel periodo estivo sopra indicato, si notava una scarsa presenza di adulti dell’insetto in volo sul fogliame delle piante, contemporaneamente alla quasi completa assenza delle esuvie delle crisalidi che di solito sporgono e spenzolano all’esterno delle cellette protettive e sono già presenti in quantità al termine dello sviluppo larvale a protezione delle stesse e delle crisalidi nella loro fase di maturazione, prima di dare origine alle forme adulte. Infatti questi adulti, all’atto dello sfarfallamento si spogliano delle esuvie crisalidali che restano per lungo tempo infisse sul bordo delle stesse cellette, evidenziando a vista le loro avvenute schiusure che si sono sempre verificate in condizioni meteorologiche estive normali e che in passato si potevano notare in volo ed intensamente presenti lungo i fusti degli alberi, in prevalenza
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Piante di ippocastano con la vegetazione completamente rinsecchita, nuovi ricacci vegetativi e rifioriture autunnali, verificate con frequenza in annate precedenti e raramente presenti nell’anno in corso.
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> FITOPATOLOGIA <
Particolare di una foglia con gallerie presenti e le cellette di protezione aperte ad arte per evidenziare le larve ormai morte, estratte dal loro interno e ben visibili sulla lamina. Particolare di una foglia con gallerie presenti e le cellette di protezione aperte ad arte per evidenziare le larve ormai morte, estratte dal loro interno e ben visibili sulla lamina.
Esposizione di larve e crisalidi morte, estratte dalle cellette situate all’apice delle gallerie larvali durante la fase finale della stagione estiva.
verso la loro base. Inoltre, nella fase finale della stagione estiva, le piante che negli anni passati avevano già perso completamente le foglie ormai rinsecchite ed in diversi casi presentavano una nuova attività vegetativa accompagnata anche dalle rifioriture autunnali che in questa annata 2015 sono praticamente irrilevabili, si notavano a fine stagione con il fogliame ancora parzialmente verde ed in buona parte ancora presente sulle piante con limitate forme vitali dell’insetto in grado di svernare, in quanto all’interno delle molte gallerie fogliari prodotte già durante l’estate, si notavano in seguito larve e crisalidi in gran parte rinsecchite e morte, quindi praticamente non più in grado di proporre le successive ed intense infestazioni del passato. Per queste condizioni provocate dall’evento climatico, si dovrebbe notare il prossimo anPag. 16 • Lineaverde Mar/Apr 2016
Larve e crisalidi morte, estratte da poco dalle cellette di trasformazione, alcune delle quali ancora integre e ricoperte ma presenti sulle foglie verso la fine della stagione vegetativa.
no una scarsa presenza almeno iniziale del patogeno, a conferma che il metodo naturale di difesa soprattutto preventiva, da sempre indicato e sostenuto ma raramente applicato in annate in cui la mortalità naturale non è stata presente, consiste proprio nella raccolta e distruzione di quel fogliame che nei Comuni dove vegetano piante di ippocastano, deve avere la precedenza assoluta sulla raccolta di quello di ogni altra specie, concentrando così tempo e danaro sulle attività più utili, allargando e diffondendo con i mezzi più opportuni questo concetto anche ai cittadini privati, soprattutto a quelli confinanti con le stesse piante di proprietà comunale ed ai quali l’operazione di natura esclusivamente biologica, può venire indicata, proposta e suffragata, in quanto anche i costi da sostenere sono del tutto irrisori e riguardano semplicemen-
te operazioni di normale pulizia e di decoro ambientale, considerabili sempre più necessari. Così facendo, seguendo gli esempi ed i consigli che la natura ci offre gratuitamente con esempi di questo tipo, i danni provocati al fogliame degli ippocastani che già in luglioagosto si presentano in molte zone e da molti anni quasi completamente disseccati, potrebbero diminuire gradualmente col tempo, proprio per mezzo della riduzione manuale-meccanica dell’insetto, ottenibile mediante la raccolta delle foglie cadute a fine stagione che contengono solitamente le forme svernanti in condizioni climatico/ ambientali normali e soprattutto senza impiegare sostanze tossiche per la salute dell’uomo, delle stesse piante e per la salvaguardia dell’ambiente in cui vengono ancora oggi somministrate con troppa frequenza. n
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> ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO <
Michel Desvigne ed il paesaggio prefigurato Michel Desvigne è fra i più brillanti paesaggisti francesi, formatosi alla scuola di Versailles, e ha lavorato in più di 30 paesi in tutto il mondo. Le sue opere sono la ricerca costante dell’essenziale, il progetto come un processo di infiltrazione dello spazio per introdurvi elementi con forti connotati paesaggistici.
di Biagio Guccione guccione@paesaggio2000.it
Docente di architettura del Paesaggio all’Università degli Studi di Firenze
Le foto di questo articolo sono state gentilmente concesse dallo studio MDP Michel Desvigne Paysagiste.
Michel Desvigne
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F
ra i paesaggisti più brillanti ed originali nel panorama della cultura europea possiamo annoverare Michel Desvigne. Da anni conoscevo le sue realizzazioni di rara qualità ed alto profilo professionale, ricordo l’intervento a Lyon Confluence che ho avuto il piacere di visitare in corso d’opera nel 2005(1), ma certo sentire parlare lui
stesso delle sue opere fa tutt’altro effetto. Abbiamo avuto recentemente questa possibilità all’Open Session on Landscape 2016 organizzata a Firenze da Enrico Falqui e Gabriele Paolinelli. Sappiamo tutti che spesso i nostri progetti sono condizionati da una miriade di difficoltà che spesso è difficile superare. Conoscere le linee guida che muovono il progettista è sempre utile ed interessante. Michel Desvigne è una miniera di idee e di ipotesi di lavoro misurate ed estremamente fertili, che svelano un approccio alla progettazione che ha come obbiettivo primario quello di togliere il superfluo in ogni intervento e ridurlo all’essenziale. Il suo obbiettivo è pienamente compiuto quando una sua opera è ridotta a pochissimi elementi. E questo è stato il leitmotiv di tutta la sua con-
Marseille, Vieux-Port.
ferenza mentre proiettava le foto di alcuni dei suoi progetti. E talvolta con tono scherzoso, pur consapevole di aver realizzato un piccolo capolavoro, si rammaricava di non essere stato asciutto abbastanza, come nel caso del bel tetto-giardino della Keio University a Tokyo, uno spazio miniatura denso di evocazioni artistiche, omaggio all’artista giapponese, Noguchi. Michel Desvigne si laurea a Lione in Geologia e Botanica (laurea simile alla nostra in Scienze Naturali) nel 1979, poi si forma come paesaggista presso la prestigiosa École nationale supérieure du paysage de Versailles, conseguendo il diploma di paesaggista nel 1984, dove è stato uno dei più brillanti allievi di Michel Corajoud con il quale, dopo la specializzazione, collabora attivamente in molte opere. La sua formazione di botanico e di geologo di tanto in tanto prende il sopravvento, ma non si lascia mai prendere la mano, ama sottolineare la distinzione tra “naturale” ed “artificiale”. Una confusione che i non paesaggisti amano provocare. Questa distinzione è rimarcata sin dalla sue prime opere, ad esempio nel patio realizzato con
Renzo Piano, un piccolo rettangolo di 20x60 metri piantato di betulle, così come in molte opere realizzate in collaborazione con Christine Dalnoky, Michel Corajoud et Alexandre Chemetoff. Pur occupandosi spesso di spazi non ampi egli ha sempre presente il “paesaggio prefigurato”, ed è consapevole che uno spazio all’aperto non lo definisce solo il progettista ma chi abita e frequenta quel luogo, e dunque è compito del paesaggista prefigurarne lo sviluppo nel tempo. Una sorta di pazienza del paesaggista, sia esso nel ruolo di progettista che di pianificatore. Questa sua lungimiranza ha avuto una certa fortuna a Bordeaux dove molte delle sue teorie hanno avuto successo ed ascolto. Lungo il fiume Garonna, dove c’era il rischio che molte aree fossero destinate a costruzioni, la sua proposta di salvaguardare un’ampia striscia di aree verdi che si susseguono è stata accettata. Ed ora vengono trasformate in parchi e giardini o anche in semplici aree coltivate dove prima c’era anche un parcheggio. Michel Desvigne, di fatto, propone a Bordeaux la tesi che aveva già
“Anziché produrre un piano di sistemazione rigido si propone una strategia d’infiltrazione, un processo di occupazione evolutiva, sfruttando la frammentazione del territorio per introdurvi giardini e passeggiate”. Boulogne Billancourt, Ile Seguin.
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Saint Louis Art Museum.
Parco riva destra della Garonna, ® Mairie de Bordeaux,Thomas Sanson.
Tokyo, Keio University.
Tokyo, Otemachi Tower, ® 45g Photography.
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sperimentato a Lyon Confluence, un approccio completamente opposto a quello della pianificazione totale dell’area, come sostiene il giovane studioso Alessandro Gabbianelli(2): “Anziché produrre un piano di sistemazione rigido, l’equipe propone una strategia d’infiltrazione, un processo di occupazione evolutiva, sfruttando la frammentazione del territorio per introdurvi giardini e passeggiate”; l’intento è creare “un sistema di parchi provvisori, che accompagnino tutte le trasformazioni senza attendere il grande progetto”(3). La riflessione che fa il paesaggista si basa sulla possibilità di innescare un processo temporale attraverso l’implementazione di una “natura intermedia”: il raggiungimento di un “ipotetico e illusorio stato definitivo avverrà attraverso una sequenza di stati, corrispondenti a diversi stati di metamorfosi. Le superfici esterne nascono, scompaiono, si spostano secondo l’evoluzione degli edifici e la cadenza dei relativi disimpegni urbanistici”(4). Un’altra idea guida di Desvigne è quella che oramai è patrimonio collettivo degli ambienti più responsabili, cioè quella della “ricucitura delle periferie”. Facile a dire, facile ad enunciare, difficile da praticare. Egli propone di non puntare sulle cinture verdi oramai inutili per le città e per le campagne senza confini e senza alcuna delimitazione ma riuscire a realizzare una rete di camminamenti nelle zone agricole, fra i bocage ( campi chiusi), una risposta semplice, quasi banale, ma che prende atto della città diffusa , che è lì, già realizzata, che disprezziamo ma alla quale dobbiamo dare delle risposte immediate, cercando soluzioni che rendano più vivibili questi luoghi privi di identità. Desvigne diceva con legittimo orgoglio che ci sono stati periodi della sua vita in cui ha lavorato in 30 paesi contemporaneamente. Questo per lui più che un’opportunità di lavoro eccezionale è stato il modo di verificare in contesti diversi le sue idee e teorie che hanno
> ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO <
risentito molto di queste commistioni culturali, e gli hanno permesso di rivedere molte delle sue ipotesi iniziali. La maturazione della sua poetica è facilmente leggibile nelle opere recenti. E’ piacevole notare come spesso la sua ricerca della semplicità assoluta arrivi a vette di qualità straordinarie, come il suo recente intervento del Draï Eechelen Park, Lussemburgo, dove uscendo da un parcheggio si incontrano alberi piantati con un raffinato garbo ed una distribuzione elegante che sorprendono ed affascinano, e dove tutto è giocato sull’andamento del suolo. E’ proprio l’amore per il suolo che lo ha guidato in una delle sue ultime opere, il lungomare di Marsiglia, dove ha potuto portare a termine con coerenza, e potremmo aggiungere in modo radicale, quello che egli persegue con costanza e determinazione: togliere ogni orpello allo spazio urbano e mostrarlo nella sua originaria semplicità. Egli affida ad una pavimentazione, privata anche del disegno, il suo intervento che egli giudica il miglior modo di operare in quel posto, anche se alcuni elementi non voluti sono stati aggiunti! Credo che conoscere, studiare, approfondire le opere di Michel Desvigne sia una straordinaria lezione di cosa sia veramente fare architettura del paesaggio! ■
Note al testo Biagio Guccione (a cura di), A selection of advaced river cities in Europe, Edifir, Firenze, 2005. (2) Alessandro Gabbianelli, Spazi residuali [terrain vague, drosscape, vacant land, friche, interscape, nonluoghi] in (Antonio di Campli e Alessandro Gabbianelli a cura di) Il progetto dello spazio turistico. Strategie dell'effimero e del radicamento, GOtoECO Editore (www.gotoeco.it). (3) Desvigne Michel, “Recherches pour une esthétique de la transformation” in A. Masboungi (a cura di) Penser la ville par le paysage, Editions de la Villette, Parigi, 2002. (4) Desvigne Michel, Intermediate Natures. The landscape of Michel Desvigne, Birkhauser, Berlin, 2009.
Luxembourg, Draï Eechelen Park.
Luxembourg, Drai Eechelen Park.
“…ipotetico e illusorio stato definitivo avverrà attraverso una sequenza di stati, corrispondenti a diversi stati di metamorfosi. Le superfici esterne nascono, scompaiono, si spostano secondo l’evoluzione degli edifici e la cadenza dei relativi disimpegni urbanistici…”
(1)
Londres, Greenwich Peninsula.
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> PRODUZIONE <
Brevetti, royalties e novità varietali: l’esempio della Nandina domestica Obsessed di Matteo Ragni matteo@matteoragni.eu
Agrotecnico
Brevetti, novità e penali ecco alcuni chiarimenti sulla vera Nandina domestica Obsessed ('Seika'PBR).
N
egli ultimi tempi si fa un gran parlare di brevetti, novità e penali. A Pistoia lo scorso 29 ottobre 2015 si è tenuto un incontro organizzato da CE.SPE.VI dal titolo “Progetto brevetti novità vegetali”. Numerose aziende che rappresentano ibridatori e che quindi detengono le licenze per alcune varietà ornamentali si stanno interessando al mercato italiano con crescente interesse e cura. Questo avviene perché l’Italia è uno dei paesi chiave per la produzione di piante a livello europeo. Così come è emerso negli ultimi mesi l’Italia e soprattutto i coltivatori, commercianti e imprenditori agricoli italiani, non possono più ignorare alcune dinamiche ormai normali. Se vendere le piante con etichetta è diventato necessario perché altrimenti le nostre piante non le vendiamo, è ancor più necessario scrivere i nomi delle piante in modo corretto. Ma è ancora più importante fatturare le nostre piante in modo corretto. I li-
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stini, i cataloghi e le fatture che riportano diciture sbagliate possono comportare un nostro coinvolgimento amministrativo e penale. Per sapere se una varietà è brevettata si può accedere al sito del CP-
VO (Ufficio Comunitario delle Varietà Vegetali) dove tutti i prodotti vegetali protetti sono registrati ed elencati. Lo strumento ufficiale è il bollettino ufficiale del CPVO. C’è anche un metodo semplice e veloce,
Il sistema della privativa per ritrovati vegetali è una forma di diritti di proprietà intellettuale che garantisce un ritorno sugli investimenti degli ibridatori, rendendo al tempo stesso disponibili per nuove attività di ricerca le varietà protette.
anche se non ufficiale ma ufficioso, per sapere quali sono le varietà registrate. È sufficiente andare sul sito www.cpvo.europa.eu selezionare “Database” e poi cliccare “Applications and titles in force” e poi cerca-
re ad esempio nello spazio “Botanical Taxon” scriviamo “Nandina”, poi pigiamo il bottone “Search”. Si apre un elenco di risultati. Prendiamo ad esempio la Nandina Obsessed che è registrata come Nandina
domestica Obsessed (‘Seika’PBR). Nel sito CPVO cercherò la denominazione SEIKA, vedrò così che la varietà è stata introdotta negli stati uniti nel 2010 e che anche in Europa è protetta fino al 2038. Per avere delle informazioni pratiche verifico che la pianta è stata Ibridata da Magnolia Garden Nursery e più in dettaglio da April Sky Herring e da Adriana Garza. Per capire meglio a chi chiedere le licenze si può contattare Plantipp che compare come “Representant”. Ma veniamo al dunque, perché è importante avere una varietà brevettata e quali sono le differenze con le varietà simili e non brevettate. La Nandina domestica Obsessed ('Seika'PBR), così come riportato dal sito di Plantipp, è una parente della ‘Gulf Stream’ ma che resta rossa per un lungo periodo. Cioè la colorazione rossa dura nel tempo e diventa molto accesa in inverno ed in estate. Anche a Pistoia, con il caldo e il sole di Pistoia. Per poter essere così interessante la Nandina domestica Obsessed ('Seika'PBR) deve essere riprodotta da meristema. Le piante riprodotte da talea perdono questa caratteristica e ne abbiamo la prova in molti campi anche ora che sto scrivendo questo articolo. Quindi chi ha la licenza di Nandina Obsessed (‘Seika’PBR), chi acquista piante che hanno l’etichetta (che è obbligatoria) con la scritta Nandina domestica Obsessed (‘Seika’PBR) European Plant Breeders’ Rights under no. EU 36059 sanno che hanno una Nandina che sarà rossa, naturalmente compatta e ben accestita. Il fatto che le piante abbiano caratteristiche omogenee, cioè che tutte le piante che acquisto di Nandina domestica Obsessed (‘Seika’PBR) sono come dei soldatini in fila, è uno dei requisiti necessari per ottenere la registrazione delle varietà
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> PRODUZIONE <
presso il CPVO (Ufficio Comunitario delle Varietà Vegetali). L'Italia aderisce al sistema comunitario di privative per ritrovati vegetali, che consente di ottenere protezione legale in tutti i Paesi UE ed è gestito dal CPVO (Ufficio Comunitario delle Varietà Vegetali). Invece la registrazione di un marchio o nome di un prodotto (nome commerciale della nuova varietà vegetale) identifica solo la sua denominazione e non il materiale vegetale e di propagazione relativo. Plantipp è una azienda olandese che lavora da anni nella promozione di nuove piante. Questa promozione avviene attraverso la ricerca di nuove varietà e in relazione con ibridatori di tutto il mondo, si occupa di registrazione di nuova varietà in Europa e negli USA e si occupa della cura e della gestione delle Royalty legate
alle varietà registrate che permettono una attività di controllo e di promozione delle nuove varietà. Recentemente è emerso che vengono vendute varietà di Nandina che fanno riferimento per colorazione e forma alla Nandina domestica Obsessed (‘Seika’PBR). Le caratteristiche della Nandina domestica Obsessed (‘Seika’PBR) sono chiare e facilmente riconducibili: 1) È rossa in inverno ed in estate. 2) Ha una crescita globosa e una grande capacità di generare fusti secondari. 3) Ha una grande resistenza al gelo ed è naturalmente compatta. 4) La royalty deve essere pagata e ci deve essere l’etichetta fotografica che riporta la scritta “This variety is protected by European Plant Breeders Rights under number EU
36059. Propagation is strictly forbidden”. Tutto il resto, non vale la pena, non solo per la paura di ripercussioni legali ed amministrative ma perché sono le piante belle quelle che si vendono, tutto il resto è truffa. n
Il sistema privativa Il sistema della privativa per ritrovati vegetali (in inglese PVR, Plant Variety Rights, chiamato anche "Plant Breeders' Rights"), è una forma di diritti di proprietà intellettuale che contribuisce a garantire un ritorno sugli investimenti dei costitutori di nuove varietà vegetali, rendendo al tempo stesso disponibili per nuove attività di ricerca le varietà protette. Per soddisfare i requisiti richiesti dalla privativa per ritrovati vegetali, una varietà deve essere nuova, distinta, uniforme e stabile. Una varietà è nuova se non è stata commercializzata per oltre un anno prima della data di presentazione della domanda nel paese in cui è richiesta la protezione. Una varietà è distinta se differisce da tutte le altre varietà note per una o più caratteristiche morfo-fisiologiche, quali altezza, epoca di maturazione, colore, ecc. Una varietà è uniforme se le caratteristiche sono costanti da una pianta all'altra all'interno della stessa varietà. Una varietà è stabile se le caratteristiche del ritrovato vegetale sono geneticamente stabili e rimangono immutate di generazione in generazione o dopo un ciclo di riproduzione in caso di varietà ibride. Il costitutore deve inoltre assegnare alla varietà una "denominazione" ammissibile che ne diventa il nome generico e deve essere utilizzata da chiunque commercializzi tale varietà.
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> FIERE <
Il vivaismo di Zundert e la sua fiera: Groot Groen Aspettando la prossima edizione che si terrà dal 5 al 7 ottobre 2016 ecco cosa vi siete persi nell'edizione 2015.
di Renato Ferretti renato.ferretti@epesrl.it
Dottore agronomo e dirigente della Provincia di Pistoia
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G
roet e Groen è la vera fiera del vivaismo. Una realtà dinamica e che lascia trasparire tutta la sua passione per le piante ma anche la reciproca riconoscenza fra aziende ed imprenditori anche in concorrenza fra loro ma accomunati dal comune obiettivo di far prevalere il proprio territorio prima della propria azienda. Lo si capisce appena si arriva nel temporaneo spazio fieristico dal senso di appartenenza che viene assegnato alle diverse aree produttive olandesi, tutte presenti nella fiera, dalla reciproca collaborazione fra gli espositori sicuramente frutto di rapporti economici e commerciali chiari e strutturati.
Insomma un clima che raramente si respira in Italia ed infatti difficilmente riusciamo a mantenere a livelli autorevoli le nostre fiere e non possiamo neanche immaginare di fare una cosa che possa essere interamente autogestita dai produttori di una zona importante di produzione. In una atmosfera bella da vivere, con la città verde che ti accoglie ed il Sindaco di Zundert che introduce alla manifestazione parlando ad un pubblico attento e comodamente seduto a bere e mangiare in attesa della inauguarzione sobria ma elegante. Insomma qui si respira una buona aria: quella di una realtà in-
tegrata e motivata alla produzione di qualità delle piante. Infatti la zona di Zundert nell’ovest della provincia del Brabante Settentrionale è il cuore della produzione olandese di piante per parchi e giardini, con un gran numero di vivai nati dalla tradizione della produzione di piante per i rimboschimenti nel 1800. La fiera si è confermata un appuntamento fondamentale per conoscere le novità dei molti produttori e non solo olandesi con possibilità di vedere davvero innovazioni varietali e tecnologiche interessanti, con l’intera gamma dei prodotti necessari al florovivaismo presenti in fiera e con la convinzione degli operatori di avere veramente qualcosa d’importante da proporre ai visitatori sia che fossero piante che mezzi di produzione. Ma la cosa più impressionante è stata la piazza della città verde da dove si partiva per i tre percorsi obbligati di visita dell’esposizione, con ristoro, bar,
La fiera si è confermata un appuntamento fondamentale per conoscere le novità dei molti produttori e con la possibilità di vedere davvero innovazioni varietali e tecnologiche interessanti. musica, incontri ecc., vero luogo motore della fiera e testimonianza della comune volontà di crescere degli operatori. I numeri della fiera dicono che gli espositori sono stati circa 300 ed i visitatori, tutti professionali oltre 8.400 con un incremento superiore al 3% rispetto all’edizione precedente, molti dall’estero, tanti italiani, dall’est Europa e tanti giardinieri e costruttori del verde. Grande soddisfazione sia fra gli espositori cha fra i visitatori perchè è stato un vero appuntamento professionale. Significativa la presenza di alcuni vivai del Italiani. La maggior parte dei visitatori sono stati coltivatori / produttori consolidando i numeri
della passata edizione mentre sono aumentate le presenze di organizzazioni verdi e fornitori. Oltre che dai Paesi Bassi, ci sono stati molti visitatori internazionali. Sono venuti per esempio dal Belgio, Germania, Inghilterra, Irlanda, Francia, Polonia, Spagna, Nigeria, Svezia, Montenegro, gli Stati Uniti, Slovacchia, Portogallo, Turchia, Norvegia, Romania, Repubblica Ceca e Austria. In generale, gli operatori del settore ed i visitatori internazionali sono in aumento a conferma delle buone sensazioni di carattere commerciale rilevate in fiera. Le novità presentate alla giuria di Zundert sono state 23, tutte raccol-
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> FIERE <
te nella sala d’ingresso con certosina documentazione, vogliamo richiamare la vostra attenzione sulla migliore novità scelta dalla KVBC (la Società Botanica reale dell’Olanda) che è stata attribuita alla the Chamaecyperis pisifera 'Blue Moon', prodotta da Sierteeltkwekerij Kools, per la cura e l’uniformità di questa conifera nana; nonchè la medaglia d’oro attribuita al Skimmia japonica 'Moerings1' (WHITE DWARF), ed alla Skimmia japonica 'Moerings 2' (RED DWARF), prodotte da Van Vliet New Plants. Nel complesso sono state attribuite anche 4 medaglie d’argento e 5 di bronzo con piena soddisfazione della giuria per la qualità delle presentazioni. Il vivaio Verpaalen-Herijgers ha vinto il premio Jac Lodders per il miglior stand di piante. Secondo la giuria, l'azienda è riuscita a rappresentare perfettamente il tema 'Crescere forte! Celebrando 25 anni!', infatti avevano fatto una bella combinazione di piante e arbusti e proiettavano un film sulla società con molte immagini di 25 anni di fiera. Stichting Beurshal ha vinto il Pag. 28 • Lineaverde Mar/Apr 2016
premio Jan van Dongen per il miglior stand di mezzi di produzione. Il Zundert Groen Imago Prijs è stato vinto da Roelands Boomkwekerijen BV. Per essere riusciti a promuovere la regione di Zundert, sia nelle loro pubblicazioni che nei loro prodotti. Durante la fiera abbiamo visitato un interessante Garden con un offerta completa di prodotti per il giardino e la vita all’aria aperta: piante, arredi, abiti, animali, attrezzi, concimi, mangimi e potrei continuare. Naturalmente non poteva mancare il bar ed il ristorante per consumare insieme un pasto e chiaccherare di piante e di giardinaggio. Abbiamo avuto poi la possibilità di vedere anche alcune aziende del territorio con una panoramica complessiva sulla produzione di giovani piante in pieno campo sia per ottenere semenzali che piante innestate. In tutte è evidente la convinta attenzione alle problematiche ambientali che sono ormai il fattore decisivo della produzione, componente centrale della qualità del prodotto ed elemento non secondario della competitività. Certo
vi sono leggi che vanno rispettate e che lo stato fa rispettare ma vi è anche una maturità dei produttori e, probabilmente il loro concorso nella scrittura delle norme, che non vengono vissute in maniera coercitiva ma come strumento di qualificazione della produzione. E’ sicuramente una frontiera interessante su cui si dovranno misurare anche i vari competitors Europei. D’altra parte, quella della sostenibilità ambientale, è una strada ormai ineludibile per tutto il sistema economico ed a maggior ragione per quei settori che ne sono il fulcro. Non possiamo essere convincenti nel declamare la bontà dell’investimento in piante per le città, se per produrre le stesse piante inquiniamo e produciamo anidride carbonica in eccesso. Infatti molte Municipalità olandesi ma anche di altri paesi europei ormai richiedono una certificazione in tal senso alle piante che vengono acquistate per essere messe a dimora nei parchi e nei giardini. La prossima edizione di Groot Groen si terrà dal 5 al 7 ottobre 2016. n
> FIERE <
Ortogiardino Pordenone, un successo oltre le aspettative Si è svolta con grande successo, sia per l’affluenza di pubblico che per la qualità dell’esposizione, la 37ª edizione di Ortogiardino, che si tiene a Pordenonne: salone della floricoltura, dell'orticoltura e del vivaismo.
di Renato Ferretti renato.ferretti@epesrl.it
Dottore agronomo e dirigente della Provincia di Pistoia
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E
rano un paio di anni che non andavo ad Ortogiardino ed è stato molto bello constatare che l’impegno e la passione di una comunità riescono ad ottenere risultati positivi anche nei momenti più difficili. Infatti la 37^edizione di Ortogiardino, Salone della floricoltura, orticoltura, vivaismo che si è chiuso domenica 13 marzo alla Fiera di Pordenone è stato un grande successo sia per l’affluenza di pubblico che per la qualità dell’esposizione. Il numero finale dei visitatori si allinea a quello registrato nel 2015 quando c’è stato un exploit con un incremento del 51% negli ingressi rispetto agli anni precedenti. Un pubblico eccezionale, che conferma Ortogiardino come la manifestazione più importante per gli appas-
sionati di giardinaggio e dell’architettura del verde di tutta Italia e quella con più pubblico in assoluto nel calendario di Pordenone Fiere. Importante la quota di visitatori stranieri (14% del totale) che soprattutto nei weekend sono arrivati a Pordenone da Slovenia, Croazia e Austria con viaggi organizzati dalle agenzie o singolarmente. Roberto Ongaro, presidente di Pordenone Fiere ha voluto esprimere la sua soddisfazione per il successo di Ortogiardino complimentarsi con lo staff e con tutti i collaboratori che hanno contribuito alla manifestazione. “Format di successo come quello di Ortogiardino qualificano Pordenone Fiere per la sua capacità di innovare e sperimentare – il commento di Pietro Piccinetti amministratore delega-
to. – Nell’ambito delle fiere medio piccole italiane questa azienda si è ritagliata un ruolo di primaria importanza sia per la qualità delle sue manifestazioni (di pubblico e per operatori) sia per il processo di internazionalizzazione avviato”. Con questa edizione di Ortogiardino si conferma anche il processo di trasformazione dell’iniziativa: da manifestazione leader per gli appassionati di giardinaggio a salone di riferimento anche per l’architettura del paesaggio italiana, un settore in forte espansione che attrae l’interesse professionale di molte categorie economiche, dagli studi di progettazione, ai produttori di arredi, dai vivaisti ai green designer.
Il Festival dei Giardini Artefice di questo mutazione è il Festival dei Giardini, evento nell’evento, che grazie ad un format unico nel panorama fieristico italiano stimola il lavoro sinergico di architetti paesaggisti sul fronte progettuale e vivaisti in fase realizzativa. Dopo una selezione su più di 50 progetti di piccole aree verdi sul tema “Fantasie vegetali in giardino”, le 14
Con questa edizione di Ortogiardino si conferma anche il processo di trasformazione dell’iniziativa: da manifestazione leader per gli appassionati di giardinaggio a salone di riferimento anche per l’architettura del paesaggio italiana... proposte migliori sono state realizzate ed esposte al pubblico di Ortogiardino. La premiazione degli architetti progettisti e dei vivaisti realizzatori dei giardini vincitori si è tenuta proprio domenica in un tripudio di verde e colori e alla presenza dei vertici di Pordenone Fiere e della direttrice artistica arch. Elisabetta Sari. Molto successo e interesse ha riscosso anche la presenza della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia che ha scelto Ortogiardino, per promuovere il PSR 2014-2020. Non poteva esserci contesto migliore per accogliere lo stand del Programma di Sviluppo Rurale che, con il suo layout particolarmente “vivo”, ha riprodotto l’interno di un vivaio con più di 4.500 piantine tra carpini,
biancospini, platani, ulivi e pini. L’arredo verde dello stand fornito dai Vivai Forestali regionali voleva simboleggiare le enormi potenzialità messe a disposizione degli agricoltori regionali dai bandi che da qui al 2020 saranno aperti all’interno del PSR stesso. Non era prevista dalla Regione ma di sicuro è allineata con la politica regionale del “fare rete” la destinazione che prenderanno questi futuri alberi una volta finito Ortogiardino. La Regione, in collaborazione con Pordenone Fiere, ha scelto di donare le piantine del suo stand a questo territorio. Il Comune di Pordenone e quello di Polcenigo infatti, troveranno alle piantine la giusta dimora piantu-
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> FIERE <
Regina incontrastata anche di questa edizione del Salone è stata l’orchidea, protagonista della storica mostra mercato a lei dedicata “Pordenone orchidea” realizzata grazie all’appassionato lavoro di Guido De Vidi. Pag. 32 • Lineaverde Mar/Apr 2016
mandole in aree verdi pubbliche: 3.000 nel capoluogo, 1.500 nel comune della Pedemontana, un piccolo polmone verde che di cui potranno beneficiare le due comunità grazie all’opportunità creata da Ortogiardino. Il PSR è stato al centro anche del convegno “La giovane agricoltura: una priorità del nuovo programma”. Come ricco è stato il programma dei convegni e delle iniziative collaterali che contribuiscono al successo di Ortogiardino facendo da contorno ai giardini e allo shopping verde dei visitatori. Molto interessanti quelli organizzati dall’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali su temi di attualità nel campo del verde come la qualità delle piante, le strategie di manutenzione e la cura del verde storico. Il Giardino delle Meraviglie, curato da Lucia Minotto, anche quest’anno ha intercettato i gusti dei visitatori proponendo un’originale mostra di arredi e decori per giardini e terrazzi realizzati da artigiani e piccole aziende. Regina incontrastata anche di questa edizione del Salone è stata l’orchidea, protagonista della storica mostra mercato a lei dedicata “Pordenone orchidea” realizzata anche quest’anno grazie all’appassionato lavoro di Guido De Vidi. L’edizione 2016 sarà ricordata per aver inaugurato il concorso “Padre Angelo Andreetta” che ogni anno premierà l’orchidea più bella della manifestazione. Un’intitolazione molto importante che vuole ricordare la figura del missionario originario di Zoppola a cui si deve la scoperta e la selezione di molte specie di orchidea. L’appuntamento con questa bella manifestazione è per il prossimo anno e siamo sicuri che gli amici di Pordenone sapranno entusiasmarci con nuove iniziative a sostegno del verde, della qualità dei giardini e del buon vivere. n
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Convegni
A giugno l’anteprima di Vestire il Paesaggio 2016 Sono partite il 1° aprile (e fino al 15 giugno) le iscrizioni per l’evento “Anteprima di Vestire il Paesaggio 2016” introduttivo al convegno “Vestire il paesaggio 2017”. Venerdì 24 giugno si svolgerà la Giornata del vivaismo ornamentale alla Biblioteca San Giorgio (Auditorium Terzani, via Sandro Pertini, Pistoia) dalle 10 alle 17 con tema “Per un vivaismo di qualità sostenibile ed ecocompatibile”. Sabato 25 giugno il Seminario tecnico sui temi della biodiversità all’Aula magna del Polo Universitario Uniser (via Sandro Pertini 358, Pistoia) dalle 9 alle 13 avrà come tema “La biodiversità strumento d'innovazione e di qualificazione del vivaismo ornamentale pistoiese”. Infine domenica 10 luglio la Lezione in foresta presso l’Orto botanico-forestale dell'Abetone, in località Fontana Vaccaia (via del Brennero 49, Abetone) dalle 10 alle 12,30 “Dall'orto botanico le potenzialità della flora appennica per la biodiversità ornamentale”. ■ www.vestireilpaesaggio.it
Certificazioni
MPS-SQ supera l’international benchmark a pieni voti Per poter garantire che i fiori e le piante negoziati siano in realtà prodotti in condizioni socialmente desiderabili (sia in termini di sostenibilità ambientale che sociale, cioè in condizioni di lavoro accettabili), la FSI (Floricolture Sustainability Initiative) ha chiesto all'organizzazione internazionale Global Social Compliance Programme (GSCP) di verificare se i certificati MPS-SQ (che certificano la responsabilità sociale della produzione) sono compilati da con gli elevati standard imposti dalla GSCP. Il risultato è stata una promozione a pieni voti che conferma lo standard MPS-SQ come il punto di riferimento nel settore. ■
Formazione
Corso di “Progettazione di Giardini” a Milano da settembre 2016 Sono aperte le iscrizioni al corso di “Progettazione di Giardini”, edizione 2016/2017, presso la Civica Scuola Arte&Messaggio di Milano. Il corso, con frequenza da settembre a giugno, avrà durata biennale. L’obiettivo sarà quello di sviluppare le competenze necessarie per la progettazione di spazi verdi (terrazzi, giardini, parchi) ad uso privato e pubblico, di media e piccola entità. Vi sarà la possibilità di seguire un tirocinio post-corso per l’inserimento nel mondo del lavoro e per l’avvio dell’attività imprenditoriale con il progetto Spin-off. Per il modulo di partecipazione visitare il sito www.artemessaggio.it. ■ Pag. 34 • Lineaverde Mar/Apr 2016
Attualità
Incontro tra Mipaaf e Florovivaisti italiani Lunedì 1 marzo è stata una giornata storica per il vivaismo italiano, i florovivaisti italiani si sono riuniti insieme al Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina per discutere di tre tematiche principali: Xylella, cooperazione fitosanitaria e detraibilità fiscale. Il primo grande risultato è stato il decreto ministeriale che definisce ufficialmente libero l’intero territorio italiano (esclusa una limitata zona della Puglia) dalla Xylella, con i risvolti che questo implica per i rapporti commerciali internazionali. Si è poi parlato di cooperazione Fitosanitaria con paesi terzi e di misure sulla detraibilità fiscale in ambito verde. È stata affrontata la questione del mercato Floro Vivaistico Nazionale, il Presidente di Assoflorolombardia Nada Forbici ha avuto un incontro a Montecitorio con il Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati e il Dottor Bernardo ha espresso ferma volontà a presentare alla Camera una misura, simile a quella già proposta al Senato da Gianluca Susta, per incentivi per la detraibilità fiscale per opere a verde in ambito privato. ■
Fitopatologia
Xylella, risultati importanti di una ricerca EFSA Gli scienziati del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno esposto varietà d’importanti colture perenni al batterio tramite inoculo artificiale ed esposizione su campo a insetti vettori infetti. Sono state sottoposte a sperimentazione colture mediterranee come l'olivo, la vite, gli agrumi, il mandorlo, il pesco, il ciliegio e il susino, ma anche specie forestali come il leccio e specie ornamentali come l'oleandro e la poligala mirtifoglia. Il progetto è stato finanziato dall'EFSA. I risultati di tale ricerca confermano che il ceppo CoDiRO di X. fastidiosa provoca il deperimento dell’olivo. Si tratta di un importante passo avanti, in quanto potremo valutare con precisione il rischio che un'epidemia si diffonda dalla Puglia solo se colmeremo le lacune nelle conoscenze sulla gamma di piante ospiti e sull'epidemiologia del ceppo pugliese. Le piante di olivo sottoposte a inoculo hanno evidenziato i medesimi gravi sintomi (disseccamento e deperimento) osservati sulle piante in campo aperto. Non tutte le varietà di olivo, però, hanno risposto allo stesso modo. Ad esempio sembra che il batterio impieghi più tempo a colonizzare - con una concentrazione inferiore di batteri - le cultivar Coratina, Leccino e Frantoio rispetto alla Cellina di Nardò, che è una delle cultivar più comuni nella zona infetta. Gli esperimenti su campo hanno inoltre dimostrato che la sputacchina (Philaenus spumarius) infetta (insetto largamente diffuso in Puglia) può trasmettere il batterio all’olivo, all’oleandro e alla poligala a foglia di mirto. L'infezione è stata rilevata sei mesi dopo l'esposizione agli insetti, quando le piante erano ancora asintomatiche. Nessuna pianta di agrumi, vite o leccio è risultata positiva per X. fastidiosa dopo esposizione a P. spumarius infetto. Analogamente le piante di agrumi, vite e leccio non si sono infettate in modo sistemico né hanno sviluppato sintomi sospetti, se inoculate sperimentalmente. ■
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Lineaverde News Attualità
L’appello dei vivaisti di Cia Pistoia per salvare il Cespevi La Confederazione italiana agricoltori si mobilita per tentare di salvare il Centro sperimentale per il vivaismo di Pistoia e mantenerlo a controllo pubblico. La decisione è stata presa nella riunione del 5 aprile dal Gruppo Vivaisti di Cia Pistoia, che rappresenta più di 500 aziende del distretto vivaistico ornamentale, dopo aver conosciuto l’esito (negativo) del primo bando per l’alienazione delle quote del Cespevi detenute dalla Camera di commercio di Pistoia, pari all’80% della società e messe all’asta con base 3 milioni e 200 mila euro. Come era nelle previsioni di molti, l’asta è andata deserta, nonostante il valore dei 24 ettari di terreni. E adesso il Cespevi si trova in pessime acque. Da una parte, infatti, rischia la messa in liquidazione, visto anche che l’intero consiglio di amministrazione – di cui fa parte pure il presidente di Cia Pistoia Sandro Orlandini in quota Camera di Commercio – è dimissionario. Dall’altra, la procedura di alienazione prevede come prossimo passo di mettere in vendita il lotto frazionandolo e con una base d’asta ridotta del 10%, configurando quindi una sorta di svendita che potrebbe far gola ad acquirenti con intenzioni meramente speculative. ■ Fonte: www.ciapistoia.it
Formazione
Corso per tecnico superiore del verde alla Fondazione Edmund Mach Il corso post-diploma promosso dalla Provincia Autonoma di Trento e organizzato dal Centro Istruzione e Formazione della Fondazione Edmund Mach conta cinque edizioni realizzate, di cui due in corso di svolgimento. Il tecnico superiore del verde è una figura specialistica formata nell'alta formazione professionale, in grado di intervenire nella gestione ordinaria e straordinaria di aree verdi. Il 77% dei diplomati (23 su 30) risulta occupato nel settore del verde in modo esclusivo o parziale. Il 22% opera come dipendente pubblico, il 39% come dipendente privato, il 13% presso cooperative, il 13% presso aziende agricole e il restante 13% presso imprese artigiane. Il corso si rivolge a diplomati con indirizzo agrario, ma non solo, e si inserisce nell’ambito del sistema dell’alta formazione promosso dall’Assessorato all’istruzione e alle politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento. Riconosciuto a livello nazionale e internazionale ed equiparato ai corsi istruzione tecnica superiore nazionale, il percorso formativo si compone di lezioni teoriche ed esercitazioni, ma anche di periodi di praticantato presso aziende italiane e straniere. www.fmach.it ■
Normative
Il Mipaaf approva i criteri per i contratti di filiera e di distretto Sono stati approvati con decreto dell’8 gennaio 2016 (GU Serie Generale n.59 del 11-3-2016) dal Mipaaf i “Criteri, modalità e procedure per l'attuazione dei Contratti di filiera e dei Contratti di distretto e relative misure agevolative per la realizzazione dei Programmi”. Tale decreto prevede un contributo in conto capitale fino al 40-50% ed il finanziamento agevolato per l’attuazione di programmi/progetti compresi tra 4 milioni e 50 milioni di euro. Per “accordo di filiera” ed “accordo di distretto” s’intendono gli accordi sottoscritti dai diversi soggetti della filiera agroalimentare e/o agro energetica e dai diversi soggetti operanti nel territorio del distretto agricolo/florovivaistico/agroalimentare. Per accedere al decreto completo e tutta la modulistica: www.gazzettaufficiale.it www.politicheagricole.it ■
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Premi
Le foreste dei meli selvatici di Tien Shan vincono il Premio Scarpa Il Comitato scientifico della Fondazione Benetton Studi Ricerche dedica la campagna di studio, di cura e di divulgazione della XXVII edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, iniziativa scientifica che dal 1990 si rivolge a un luogo particolarmente denso di valori di natura, di memoria e di invenzione, alle foreste dei meli selvatici della catena montuosa Tien Shan in Kazakistan. In occasione della cerimonia del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, la Fondazione distribuirà al pubblico un dossier di approfondimento che costituisce parte integrante della campagna di studio e di cura dedicato al luogo designato dal Premio. A Treviso, nella sede della Fondazione Benetton Studi Ricerche, con la conferenza stampa del 12 maggio e le giornate pubbliche di venerdì 13 e sabato 14 maggio, si terrà la cerimonia di consegna ai responsabili del luogo del sigillo disegnato da Carlo Scarpa, l’inventore di giardini che dà il nome al Premio. ■ www.fbsr.it/paesaggio/premio-carlo-scarpa/
Attualità
Mipaaf, misure a favore dell'imprenditoria agricola giovanile Il Mipaaf rende noto che sono operative le misure del pacchetto 'Generazione Campolibero' ovvero una serie di azioni economiche per favorire l'imprenditoria giovanile per un totale 160 milioni di euro, tra risorse interne e fondi IsmeaBei, con l'obiettivo di favorire il ricambio generazionale, sostenendo il comparto e creando nuovi sbocchi occupazionali. Nel dettaglio le azioni riguarderanno: fondo di Private Equity per supportare la nascita e lo sviluppo di start up nel settore agricolo, agroalimentare e delle pesca; mutui a tasso zero per investimenti ed insediamento. Il 2015 si è rivelato un anno decisamente favorevole per l'occupazione giovanile in agricoltura, con un dato che è migliore di quello del totale economia, soprattutto per quanto riguarda i giovani. Nel dettaglio settembre 2015 rispetto all’anno precedente ha visto, in agricoltura, un aumento totale +4,1% (35.204 occupati in più), di cui giovani +12,7% (19.860 occupati in più). Inoltre si sta registrando un aumento anche nelle iscrizioni alle scuole superiori ad indirizzo enogastronomico ed agrario, come evidenziano i seguenti dati: 46mila iscritti nei settori enogastronomia e alberghieri più 15mila iscritti alle prime classi degli Istituti tecnici e professionali agrari, con un aumento del 44% rispetto all'anno precedente. ■
Convegni
Il 13 maggio a Lecce “Gli olivi nel paesaggio del Salento” Avrà luogo il 13 maggio 2016 presso l'Hotel Tiziano e dei Congressi a Lecce il convegno organizzato da Il Verde Editoriale di Milano e patrocinato dal Comune di Lecce “Gli olivi nel paesaggio del Salento, la Xylella Fastidiosa e il suo impatto nella trasformazione del paesaggio”. I relatori: Tiziana Lettere, presidente Sezione Aiapp Puglia; Silvio Schito, dirigente Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia; Cristos Xiloyannis, ordinario di Fisiologia delle specie da frutto, Frutticoltura generale e Tecniche vivaistiche dell'Università della Basilicata; Daniela Comendulli, presidente Comitato Sos Salviamo Ora il Salento; Grazia Francescato, responsabile relazioni internazionali Greenaccord. Segnaliamo la partecipazione straordinaria di Pablo Georgieff (Studio Coloco) che terrà una lectio magistralis sul tema: "Paesaggi della crisi fitosanitaria, economica, operativa. Invito a una riflessione sulle traiettorie di evoluzione". ■ www.llverdeeditoriale.com
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Lineaverde News Lutto
Attualità
È mancato Giorgio Delfino, ‘leone’ dei floricoltori albenghesi
Accordo ANVE - SEE: consulenze per risparmio energetico
Giorgio Delfino è scomparso all’età di 62 anni. Giorgio: un personaggio nel mondo agricolo, titolare dell’azienda agricola TerraAlta, specializzata nel settore delle piante aromatiche e delle piante mediterranee fiorite. Un’azienda che negli anni ha saputo estendersi e valorizzarsi grazie all’impegno di Giorgio Delfino e della sua famiglia. Una realtà in continua evoluzione che ha saputo cogliere le nuove opportunità che si presentavano sul mercato e far fronte anche ai tanti momenti difficili con acume economico e tecnico. Giorgio era un uomo positivo e solare, oltre all’azienda era attivo nel mondo associativo, infatti era Presidente di Acea: la società consortile che è stata una realtà operativa completamente nuova e voluta da tredici imprese commerciali, leader nel loro settore, per meglio rispondere alle crescenti esigenze ed allo sviluppo dei mercati, con una particolare attenzione per i paesi dell'Est europeo. Ma anche a livello nazionale si è impegnato nell’associazionismo essendo nel 2006 tra i promotori e socio fondatore dell’Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori (ANVE) di cui è stato Consigliere. Personalmente l’ho conosciuto proprio nell’attività dell’ANVE e nei numerosi incontri che abbiamo fatto per dare una voce unica ed autorevole al vivaismo italiano nel panorama europeo. Ricordo con piacere la schiettezza e la passione nel sostenere le sue posizioni sia nelle materie specifiche che nelle politiche di settore globale. Ma anche il suo sguardo un po’ “birichino” e sempre gioviale nell’accogliere amici e clienti nel suo stand alle fiere in Italia ed all’estero. Partecipiamo al dolore della moglie Patrizia e della figlia Giulia con la consapevolezza che la strada tracciata da Giorgio continuerà ad essere percorsa come abbiamo riscontrato già al Salon du Vegetal di Angers. Per volontà della famiglia non sono stati chiesti fiori ma offerte all'Istituto Gianna Gaslini via Gerolamo Gaslini 5 Genova. Iban IT 43 Y 0617501583000000463290 N. 463290 ABI 6175 CAB 1583 intestato a Istituto Gianna Gaslini ■ di Renato Ferretti
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ANVE ha sottoscritto l'accordo di collaborazione con la S.E.E. - Società Energetica Europea, per offrire servizi selezionati per le aziende florovivaistiche. S.E.E., società che si occupa della consulenza relativa alla gestione e al risparmio dei consumi e dell'ottimizzazione dei costi, per innalzare la competitività aziendale, comprendere i costi energetici sostenuti e le ulteriori possibilità offerte dal mercato, offre tra i vari servizi un'analisi accurata delle fatture di forniture energetiche. Grazie ad un sistema di verifica fatturazione interno è in grado di certificare l'esatta applicazione di ogni corrispettivo che compone la fattura, intervenendo tempestivamente con reclami e richieste di rettifica dove necessario. Risparmio, garanzie, tutela e innovazioni sono i punti cardine offerti agli associati ANVE. Per informazioni: www.see-italia.it ■
Attualità
Sequestrati fertilizzanti illegali Sono state sequestrate a Bari 504 tonnellate di fertilizzanti illegalmente importati dalla Cina. Un importante segnale a difesa della tutela della qualità dell'intera produzione agricola italiana. “Il costante impegno delle Forze dell’Ordine costituisce una garanzia nella salvaguardia del Made in Italy agroalimentare. Di fronte alle minacce alla sicurezza alimentare e alla qualità dei prodotti nostrani, tutta la filiera, dal produttore al distributore fino al consumatore, è chiamata a un atto di responsabilità per far sì che si contrastino sempre di più queste sacche di illegalità” – ha dichiarato Francesco Caterini, Presidente di Assofertilizzanti. Dal 2011 Assofertilizzanti lavora con il Ministero dell’Agricoltura e in particolare con l’ICQRF, Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e della Repressione Frodi, per garantire la massima qualità del fertilizzante tramite il Progetto Qualità, programma di controlli che permette di assegnare il Marchio Qualità alle aziende associate che soddisfano specifici criteri di sostenibilità, tra i quali spiccano certificazioni di sistema, di prodotto e ambientali. ■
Fitopatologia
Punteruolo dell’Eucalipto passi avanti sul controllo biologico Sulla newsletter dell’Accademia dei Georgofili è stato pubblicato un interessante approfondimento sul Gonipterus scutellatus complex, detto “Punteruolo dell’Eucalipto”. Si tratta di un parassita da quarantena, inserito nella lista A2 dell’Eppo, diffuso in diverse aree del mondo e nel nostro Paese, la cui prima segnalazione, è avvenuta proprio in Liguria. Gli adulti del coleottero sono di colore bruno, lunghi da 12 a 14 mm e, se disturbati, si lasciano cadere al suolo. Le larve, responsabili delle erosioni fogliari, sono apode, glabre e misurano circa 15 mm. In Sud Africa stanno sperimentando da molti anni un controllo biologico del coleottero, tramite l’Imenottero ovoparassitoide Anaphes nitens il quale, nell’arco di sette anni, ha fatto registrare tassi di parassitizzazione variabili dal 77 al 98% delle uova. Tale entomofago che, in California, è stato utilizzato in vari programmi di controllo biologico classico, è stato introdotto, alla fine degli anni’70, anche in Liguria e, attualmente, sono in corso indagini per verificare sia la biologia del coleottero che la presenza e l’attività degli entomofagi. Gli eucalipti, sono stati introdotti nel nostro Paese a partire dall’800 sia come piante ornamentali che come frangivento, e la specie arborea maggiormente diffusa è l’Eucalipto rosso (Eucaliptus camaldulensis Dehnh.), meno diffuso è, invece, l’E. globulus Labill. Nei nostri ambienti, gli eucalipti ospitano un limitato numero di specie autoctone di insetti, adattatesi ai nuovi ospiti e una quindicina di entità esotiche che sono state introdotte dalla regione australe, a partire dagli ultimi decenni del secolo scorso. ■ Fonte: www.georgofili.info
Lineaverde News Normative
E’ reato l’abbruciamento di ramaglie oltre i 3 mc ad ettaro Una sentenza (5504/2916) depositata il 10 febbraio scorso presso la Corte di Cassazione, chiarisce che l'abbruciamento di ramaglie non può essere sempre considerato un fatto di tenue entità dal giudice di merito, oltre i tre metri cubi di volume apparente ad ettaro (metri steri) si incorre nella sanzione penale. La Corte di Cassazione ha rilevato che la disposizione stabilisce che costituisce attività di gestione rifiuti, esulando dalle normali pratiche agricole, ogni attività di raggruppamento e abbruciamento dei materiali vegetali eseguita fuori dal luogo di produzione o, se eseguita nel luogo di produzione, per una finalità diversa dal reimpiego dei materiali come sostanze concimanti o ammendanti, ovvero che sia eseguita nel luogo di produzione, per il reimpiego dei materiali come sostanze concimanti o ammendanti, ma in cumuli non piccoli o, se in cumuli piccoli, in quantità giornaliere superiori a tre metri steri per ettaro. In caso di violazioni delle suddette indicazioni prescrittive è configurabile il reato di cui all'articolo 256, comma 1, lett. a) del Testo Unico Ambientale relativo alle attività di gestione di rifiuti non autorizzate. La condotta illecita, quindi, dà luogo a un processo che, anche quando stabilisca la colpevolezza dell'imputato, può non causare una punizione, ovvero una sanzione penale. Se il giudice invoca l'articolo 131 del codice penale, sulla particolare tenuità del fatto e quindi non punibilità, spetterà allo stesso motivare adeguatamente la decisione assunta. Fonte: www.teatronaturale.it ■
Attualità
Protocollo d'intesa tra Associazione Vivaisti Italiani e Accademia dei Georgofili Il 16 febbraio 2016 Vannino Vannucci, Presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani, e Giampiero Maracchi, Presidente dell’Accademia dei Georgofili, hanno firmato un protocollo d’intesa per una cooperazione attiva tra le parti. Il Presidente dell’Accademia ha manifestato la volontà di iniziare fin da subito a lavorare concretamente con azioni e non solo parole per risolvere i problemi che affliggono il comparto vivaistico, come ad esempio il recente problema fitosanitario. Nello specifico gli obiettivi sottoscritti sono stati i seguenti: promuovere ed attivare iniziative congiunte, destinate a contribuire al progresso dell’agricoltura, alla tutela dell’ambiente ed allo sviluppo del mondo rurale; valorizzare le nuove acquisizioni tecnicoscientifiche che hanno riflessi sul comparto del vivaismo; favorire la diffusione dell’innovazione nel comparto vivaistico e delle colture protette ed ornamentali; promuovere iniziative di studio, informazione e formazione sulla tematica della difesa fitosanitaria delle coltivazioni vivaistiche; promuovere scambi informativi ed incontri specifici tra operatori, tecnici ed esperti del comparto con altre realtà europee ed extra europee; collaborare alla predisposizione di progetti nell’ambito della nuova programmazione europea 2014-2020 relativa allo sviluppo rurale; collaborare alla realizzazione di iniziative innovative nel campo della comunicazione e dell’informazione; organizzare insieme seminari e promuovere gruppi di studio; promuovere congiuntamente iniziative culturali connesse agli ambiti di rispettiva competenza nel corso del 2017, in considerazione della designazione della città di Pistoia come capitale italiana della cultura per tale anno. Inoltre, il Presidente Maracchi ha sottolineato l’importanza del comparto vivaistico nel quadro dell’agricoltura italiana e lo sforzo per applicare le recenti innovazioni tecnologiche, come dimostra anche il Pistoia Nursery Campus della Vannucci Piante. ■
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Fitopatologia
Perdita della Zona Protetta in provincia di Milano e Varese per Erwinia amylovora A partire dalla fine del 2015, a causa del colpo di fuoco batterico Erwinia amylovora le provincie di Milano e Varese hanno perso lo status fitosanitario di Zona Protetta. Questo comporta l’impossibilità a commercializzare con “Passaporto ZP” le piante ospiti di Erwinia amylovora (rosacee pomoideae appartenenti alle seguenti specie: Pyrus (pero), Malus (melo) Crataegus (Biancospino), Cotoneaster, Pyracantha, Mespilus (nespolo europeo e giapponese), Cydonia (cotogno), Sorbus (sorbo), Amelanchier e Stranvaesia) verso Zone Protette e verso la Svizzera. Solamente con passaporto “Ordinario” sarà possibile commercializzare le piante verso altri vivaisti che operano in zone non protette o al dettaglio a consumatori finali all’interno del territorio delle province di Milano e Varese. Il Servizio fitosanitario regionale provvederà a revocare d’ufficio l’autorizzazione all’emissione del passaporto ZP rilasciata alle aziende vivaistiche prima della perdita della Zona Protetta e alla contestuale autorizzazione all’emissione del passaporto ordinario. Le aziende che hanno l’effettiva necessità di continuare a commercializzare piante con passaporto ZP possono inviare richiesta scritta al Servizio fitosanitario a mezzo posta certificata all’indirizzo: fitosanitario.ersaf@pec.regione.lombardia.it chiedendo l’istituzione di una zona tampone (Pest Free Site), indicando il motivo e le specie ospiti per cui ne fanno richiesta. Il Servizio valuterà caso per caso la possibilità di istituire dette zone tamponi. ■
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Lineaverde News Attualità
Associazioni
Mati contro le piante gratis
Martinelli Presidente dell’International New-varieties Network
Francesco Mati, presidente del Distretto rurale vivaistico ornamentale pistoiese, ha commentato su La Nazione una situazione sempre più diffusa nel settore del vivaismo. Nonostante da svariati anni si stia lottando contro la crisi, ci sono sempre degli organizzatori di eventi che richiedono donazioni di piante. I tempi sono duri e purtroppo fare da sponsor in questo settore regalando piante non è più un’opzione. Certamente queste richieste dimostrano l’apprezzamento per il verde dei vivai pistoiesi ma allo stesso tempo contribuiscono a svalutare l’operato dei vivaisti. Mati auspica infine un miglioramento, in linea con la politica dell’ottimismo del Presidente del Consiglio Matteo Renzi per finanziare il settore agroalimentare e farne crescere l’export, svolta che dovrebbe però partire da controlli più accurati rivolti verso quelle figure che dovrebbero rendere concrete le parole di Renzi. Ci vogliono figure efficienti e con una buona preparazione tecnica per indurre una svolta positiva. ■
Alessio Martinelli, direttore tecnico e responsabile del comparto Ricerca e Sviluppo del CIV, è stato confermato Presidente dell’International New-varieties Network (Inn), organismo che riunisce le più importanti società vivaistiche detentrici di brevetti frutticoli a livello mondiale e del quale il CIV è un membro fondatore. Un riconoscimento che valorizza l’industria vivaistica italiana e il lavoro del CIV, Centro Innovazione Varietale composto dai tre vivai ferraresi leader del settore, che detiene il più importante pacchetto europeo di brevetti e marchi di novità frutticole. ■ www.civ.it - www.nurserynet.com
Fiere
Flormart torna alle sue date “storiche” Con l’edizione di quest’anno Flormart torna alle sue date “storiche”, la terza settimana di settembre: una scelta che nasce dall’ascolto degli espositori e delle loro istanze, proprio per facilitare la partecipazione di aziende e visitatori. Flormart è il più importante salone internazionale che rappresenta e aggrega l’intera filiera del florovivaismo in Italia e che rispecchia l’importanza che il settore florovivaistico ha nell’economia italiana, comprendendo una serie di attività di tipo agricolo e industriale, oltre a figure complementari al comparto per le attività di programmazione, realizzazione e manutenzione del verde urbano, ornamentale e forestale. Tra gli eventi speciali 2016: anteprima Flormart in Tour (Pistoia giugno 2016); Flormart Garden Show - Concorso Internazionale di Architettura del Paesaggio - più internazionale grazie alla prestigiosa collaborazione di Uniscape - la rete delle 52 università per l’attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio, presente a Flormart anche con l’organizzazione di un convegno internazionale; Flormart GPP LAB, innovativa piattaforma sul GPP – Green Public Procurement (acquisti pubblici verdi), che PadovaFiere ha attivato per il sistema dei numerosi operatori pubblici e privati attivi nell’importante mercato pubblico verde; la concomitanza con Sipac – Salone internazionale e professionale di attrezzature per campings, che amplia l’offerta espositiva agli operatori interessati alla manutenzione e sviluppo del verde nelle strutture turistico-ricettive. Inoltre, nell’ambito del Forum Internazionale EcotechGreen, importante appuntamento organizzato dalla rivista Paysage, saranno promosse le strategie di sviluppo per le applicazioni del verde tecnologico nei centri urbani, mentre torna rinnovata ed ampliata la proposta di Master Flower, laboratorio di trend vegetali che mette a confronto gli artisti delle principali scuole di fioristi italiane. PadovaFiere investe per il rilancio della manifestazione dando l’opportunità alle aziende che aderiscono entro il 31 maggio 2016, di usufruire di condizioni vantaggiose. Gli espositori che hanno partecipato alla precedente edizione potranno raddoppiare il proprio spazio espositivo senza costi aggiuntivi. ■ www.flormart.it
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Mostre mercato
Festival del Verde e del Paesaggio 13-15 maggio 2016 Dal 13 al 15 maggio 2016 si terrà a Roma il Festival del Verde e del Paesaggio nel Parco Pensile dell’Auditorium Parco della Musica. L’architettura del paesaggio, il design, la passione per le piante e i giardini, sono i temi della sesta edizione della manifestazione. Progettisti, garden designer, vivaisti, giardinieri e artigiani presenteranno le loro proposte più creative e interessanti: il giardino creato da Carlo Contesso; i consigli per posizionare e accostare clematis dai fiori azzurri campanulati con rose botaniche da bacca, ninfee rustiche, fior di loto, piante da frutto, rampicanti esotiche, agrumi, aromatiche, erbacee e sementi orticole per la coltivazione in vaso; prodotti per balconi, terrazzi e giardini; microgiardini, gioielli di frutti e semi, tavoli-scultura. Si ripropongono i due concorsi del Festival, Avventure creative, progettazione e allestimento di giardini temporanei in linea con il tema “I giardini della curiosità”, e Balconi per Roma, proposte sperimentali di balconi in città a opera degli under 30. Tra le novità i workshop didattici con lezioni di giardinaggio, verde verticale, garden e planting design, progettazione di terrazze e balconi, coltivazione dell'orto, del giardino mediterraneo ma anche floral design e acquerello botanico. Si potrà, inoltre, usufruire gratuitamente del Corner di consulenza per la progettazione del giardino. ■ www.festivaldelverdeedelpaesaggio.it
Lineaverde News Fiere
GaLaBau 2016: con successo verso la prossima edizione Dal 14 al 17 settembre 2016, al centro fieristico di Norimberga il colore dominante sarà nuovamente il verde per la 22ª edizione del GaLaBau, Salone per il verde urbano e gli spazi liberi. Gli espositori internazionali tornano a presentare l'intera offerta per la progettazione, la realizzazione e la manutenzione di giardini, parchi e aree verdi. E già oggi le novità sono notevoli: il numero di aziende iscritte al momento è nettamente superiore a quello dello stesso periodo di due anni fa. Questo dipende in gran misura anche dal fatto che il salone si è fatto più pubblicità negli altri paesi europei. Per il 2016 si attendono circa 1.400 espositori e oltre 67.000 visitatori professionali. L'ente promotore è il Bundesverband Garten-, Landschafts- und Sportplatzbau (BGL). Stefan Dittrich, capo del reparto GaLaBau, è felice che i preparativi per il prossimo GaLaBau siano cominciati così positivamente: "Ho la sensazione che nel 2016 vogliano essere presenti tutti gli appartenenti al settore del verde. Considerando il tempo che manca ancora al salone, le iscrizioni degli espositori sono straordinariamente alte in ciascuno dei grandi segmenti. Il GaLaBau è il punto d'incontro degli operatori del verde d'Europa". Secondo la European Landscape Contractors Association (ELCA) in Europa sono attualmente circa 89.600 le aziende che si occupano della sistemazione di giardini e di paesaggi. Negli ultimi anni il loro numero è aumentato del 20 percento. In tutto lavorano nel settore del verde circa 395.000 dipendenti producendo un fatturato annuo che supera i 30 miliardi di euro. Oltre il 50 percento degli espositori del GaLaBau presenta macchinari per la costruzione e per la manutenzione. Circa il 30% espone i prodotti per la realizzazione delle aree verdi. Il 20 percento copre segmenti speciali come attrezzature per aree giochi, arredi urbani o allestimento e manutenzione di campi da golf. I visitatori professionali appartengono in prevalenza ad aziende specializzate nell'allestimento di aree verdi e spazi all'aperto o altre imprese costruttrici, sono committenti di comuni rurali e urbani, rivenditori di apparecchi motorizzati/macchine agricole, architetti paesaggisti ed esponenti dell'edilizia residenziale, scuole, addetti alla manutenzione di campi da golf oltre che manager e gestori di campi da golf, campeggi e altre aziende costruttrici. Al GaLaBau 2014 si presentarono 1.320 espositori di 35 paesi. 307 di essi venivano dall’estero, soprattutto da Italia (52), Paesi Bassi (50), Austria (32), Repubblica Ceca (26), Belgio (16), Francia (14), Federazione Russa (13), Svizzera (13) e Gran Bretagna (12). L'incremento degli espositori internazionali registrato nel 2014 ha toccato un ragguardevole 21 percento. Il salone ha ricevuto ottimi voti da quasi tutti gli espositori: il 95 percento ha valutato positivamente il successo complessivo della propria presenza al salone e ha raggiunto i suoi principali gruppi target. Il 93 percento ha allacciato nuove relazioni d'affari, l'89 percento prevedeva di ricevere molti ordini nel periodo successivo alla fiera. Il 92 percento delle aziende ha deciso già alla fine dell'edizione 2014 che avrebbe partecipato al GaLaBau 2016. Per quanto riguarda i visitatori professionali, uno su dieci veniva dall'estero. Quasi tutti i visitatori (pressoché il 97 percento) si sono dichiarati soddisfatti dell'offerta proposta dagli espositori, il 95 percento ha già programmato definitivamente la sua presenza al GaLaBau 2016. L'impegno di NürnbergMesse per rendere più internazionale il GaLaBau sta dando i primi frutti, informa Stefan Dittrich. "Nell'autunno 2015 abbiamo visitato Gran Bretagna, Francia e Italia insieme al BGL, nostro partner. L'obiettivo era quello di convincere ancor più espositori internazionali a partecipare al salone. Gli incontri fra NürnbergMesse, BGL ed espositori, sia abituali sia nuovi, sono stati molto promettenti". Durante la tournée all'estero, la squadra del GaLaBau e il BGL non si sono limitati a presentare il salone, ma hanno fornito alle aziende internazionali anche informazioni preziose sui mercati tedesco ed europeo della sistemazione di giardini e del paesaggio. Tali attività volte a rendere più internazionale il GaLaBau proseguiranno anche in futuro. Tutta la documentazione per gli espositori del GaLaBau 2016 è già disponibile online su: www.galabau-messe.com. Come sempre, chi aderisce per tempo sarà premiato. Le aziende che sono già sicure di voler partecipare al GaLaBau 2016 sono invitate ad approfittare dello sconto per l'iscrizione anticipata. È ancora valido fino al 31 gennaio 2016 compreso. ■
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Esposizioni
Mostre mercato
Il 14 maggio apre il 5° Satsuki Bonsai Festival
Il giardino 'contenuto' a Orticola 2016
Sabato 14 maggio apre il Satsuki Bonsai Festival organizzato nella sede di Parabiago (Mi) da Crespi Bonsai in collaborazione con con la Satsuki Bonsai Association (Kanuma, Giappone). Questa quinta edizione proporrà un'ampia esposizione di Azalee bonsai, anche ultrasecolari, provenienti da Kanuma, località giapponese famosa proprio per la coltivazione di questa specie. In programma, seminari e workshop individuali e di gruppo sulle tecniche di lavorazione e gli interventi stagionali e visita guidata alla mostra di Azalee.
Mostre mercato
Dal 6 all’8 maggio 2016 si terrà la ventunesima edizione di Orticola, mostra-mercato di fiori, piante e frutti insoliti, rari e antichi, ai Giardini Pubblici Indro Montanelli di via Palestro a Milano. Il tema sarà il “giardino contenuto”, inteso sia come fiori e piante coltivate in vaso sia come aree verdi di piccole e medie dimensioni, piccoli appezzamenti, terrazzi, balconi. Questo tema implicherà la creazione di piccole oasi di verde e in particolare i vasi verranno posizionati nei pressi della fontana, allestita con l’architetto paesaggista Silvia Ghirelli, fino a raggiungere gli altri punti della mostra, creando un giardino nel giardino. Gli ingressi della mostra verranno curati da paesaggisti e vivaisti: Marco Bay e i vivai Cappellini decoreranno Palazzo Dugnani, Barbara Negretti, i vivai Ingegnoli e artigiani specializzati in corde e legacci allestiranno l'ingresso da via Palestro e Marietta Strasoldo e i vivai Nespoli riempiranno di fiori l'accesso da piazza Cavour. Gli espositori saranno circa 150, numero in linea con le passate edizioni ma con un buon numero di nuove presenze di vivaisti, e verranno esposti kokedama (sfere di muschio e fango) con orchidee e piante tropicali, conifere slovene, palme, fucsie da collezione, ecc. Il calendario 2016 dei laboratori e delle dimostrazioni è disponibile sul sito www.orticola.org e sulla pagina Facebook di Orticola. ■
7 e 8 maggio, edizione speciale di Pienza e i Fiori
Mostre mercato
■ www.crespibonsai.com
La piazza Pio II di Pienza, di fronte alla Cattedrale, si trasformerà, dall’1 al 15 maggio, in un meraviglioso giardino all’italiana con aiuole fiorite che riproducono i simboli dell’Unesco e del ventennale mentre la grande corte porticata di Palazzo Piccolomini sarà trasformata, il 7 e 8 maggio, in un grande tappeto di fiori. Milioni di petali, abilmente selezionati e collocati dai maestri dell’Infiorata di Genzano, ricreeranno le immagini dei luoghi Unesco nel mondo. Molti spazi urbani e corti saranno addobbati come per una grande festa rinascimentale. Bossi, rose rampicanti e tanti fiori orneranno le più belle zone della città. Il mercato dei fiori, evento finale di questa manifestazione, si svolgerà nelle strade del centro storico e nei giardini di piazza Dante Alighieri sempre nei giorni di sabato 7 e domenica 8 maggio. ■ www.comune.pienza.siena.it
Flor 16 - Primavera nel centro storico di Torino a maggio Si terrà a Torino dal 20 al 22 maggio 2016 la mostra mercato Flor 16 a cui parteciperanno le eccellenze vivaistiche piemontesi e nazionali. Organizzata dall’Associazione Nuova Orticola del Piemonte rientra tra le dieci manifestazioni floro-vivaistiche nazionali con più di un centinaio di espositori che riempiranno Via Carlo Alberto, nel centro storico, di genepy, stelle alpine, bouganville, ortensie, camelie, azalee, non dimenticando orchidee, glicini, clematis e rose rampicanti tra gli svariati arbusti e piante esposti. Sarà inoltre un’occasione per scoprire piante rare e insolite, piante tropicali e acquatiche, ma anche sementi, prodotti naturali e oggettistica per il giardinaggio. www.orticolapiemonte.it ■ Pag. 45 • Lineaverde Mar/Apr 2016
Lineaverde News Concorsi
I finalisti di 'Spazi Creativi' ad Orticolario 2016 Ecco i finalisti del Concorso Internazionale “Spazi Creativi” 2016 scelti dal Comitato di selezione, che avranno l’opportunità di realizzare i loro progetti nel parco di Villa Erba, in occasione dell'ottava edizione di Orticolario. I Giardini e le Installazioni concorrono al Premio "La Foglia d'oro del Lago di Como" attualmente custodita dai vincitori dell'edizione 2015 Roberto Benatti e Luca Bonoldi. Concorrono inoltre al Premio "Giuria Popolare": 'Il senso di perdersi', progetto e realizzazione di Ginkgo Giardini, Torino, ginkgo-giardini.it; Spazio Floema, "Vedere con le orecchie, ascoltare con gli occhi", progetto di Enzo, Gifu (Giappone), enzo-garden.net; Spazio AM Casali "Inside Nature", progetto di P'ArcNouveau, Milano, parcnouveau.com; "Giardini Interiori", progetto e realizzazione di Studio Zero, Como, designstudiozero.com; "Ciak si gira", progetto e realizzazione di Giardini Benatti, Cusano Milanino (Mi), giardinibenatti.net; "Il nastro arancio. Al di qua e al di là", progetto e realizzazione di Lorenza Figari, Celle Ligure (Sv), lorenzafigari.it; "Disconnet to Reconnect", progetto e realizzazione di Verde Passione, Vedano al Lambro (Mb), verdepassione.it; "Mutazioni nella giungla", progetto e realizzazione di Heidi Bedenknecht-De Felice, Como, FB: Heidi Bedenknecht-De Felice. ■ www.orticolario.it
Floralies
Le Fiandre in fiore con Floralia Brussels e Floraliën Gent Tra aprile e maggio le Fiandre si riempiranno di fiori e i giardini. In particolare i due eventi da non perdere saranno Floralia Brussels e Floraliën Gent. Il primo appuntamento è, infatti, con la 13ª edizione di Floralia Brussels, che dal 6 aprile al 6 maggio si svolgerà nel parco e nelle serre del Castello di Groot-Bijgaarden e occuperà una superficie di 14 ettari. Sono circa 1.700.000 i fiori da bulbo presenti di 500 varietà che includono non solo 400 varietà di tulipani ma anche narcisi, tra cui la rara varietà narciso farfalla, giacinti, rododendri e azalee. Nella serra di 1.000 mq, recentemente restaurata, ogni venerdì sarà proposta una esposizione indoor con un nuovo tema e un cambio fiori sotto la direzione del decoratore floreale Hans Danko per un totale di 150 composizioni con almeno 10.000 fiori recisi. Da non perdere il labirinto composto da 30.000 fiori da bulbo ispirato ai giardini alla francese di moda nel 1700 che venne realizzato solo nel XXI secolo a distanza di 250 anni dall’ideazione del progetto. Giunto alla sua 35esima edizione, Floraliën Gent 2016 sarà il secondo evento, ma non per importanza, da non perdere. Dal 22 aprile al 1 maggio si svolgerà in centro città, nel Quartiere delle Arti, a differenza delle precedenti edizioni, e le location della manifestazione saranno quattro: Bijloke, caserma Leopold, Sint Pietersplein e parco della Cittadella. Nell’oasi verde del Bijloke oriente e occidente si incontrano. Il Giappone con azalee, camelie e bonsai sarà il protagonista. Tra i nomi di spicco di questa edizione c’è grande attesa per Akane Teshigahara che con le sue opere trasporta il visitatore nel mondo dell’ikebana, arte floreale tradizionale giapponese, rappresentando magnificamente l’incontro tra oriente e occidente. La caserma Leopold sarà il luogo principe dei paesaggi verdi urbani in cui spiccano i giardini verticali. Fiori, pianti e alberi renderanno vivibile la città. Floraliën 2016 è anche l’occasione per il settore orticolo fiammingo di presentare le ultime novità in campo della ricerca e dell’innovazione ed è proprio su questo che si basa l’allestimento del parco della Cittadella. Orticoltori, fioristi e architetti del paesaggio creeranno con fiori e piante un ambiente in grado di emozionare il visitatore. Inoltre, nel Museo di Belle Arti di Gent (MSK), situato all’interno del parco verrà allestita una monumentale installazione floreale a opera degli artisti svizzeri Gerda Steiner e Jörg Lenzlinger, conosciuti per la loro capacità di unire tecnica ed estro. ■ www.floralia-brussels.be/en - www.floralien.be/en
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Mostre mercato
Giardini&Terrazzi a Bologna, tendenze per gli spazi open air Inaugurazione il 6 maggio nel Parco dei Giardini Margherita di Bologna per la quattordicesima edizione di Giardini&Terrazzi, con oltre 180 espositori tra produttori di piante e fiori, arredi e attrezzature per il giardinaggio, abbigliamento, artigianato artistico e prodotti dei territori e un aumento di presenze internazionali a testimonianza dell’interesse di mercato e contenuti che suscita la manifestazione. All'inglese, all'occorrenza sistemato da un professionista, con rose e tulipani e il colore rosso a farla da padrone: è l'identikit del giardino perfetto secondo i "pollici verdi" italiani. Protagoniste d’eccellenza, oltre alla importante selezione di rose contemporanee e antiche, sono le piante mediterranee e le erbe aromatiche. ■ www.giardinieterrazzi.eu
Mostre mercato
“Planta, il giardino e non solo” all’Orto botanico di Napoli Si terrà dal 6 all’8 maggio 2016 la IV edizione di “Planta, il giardino e non solo”, mostra mercato di piante spontanee e coltivate, rarità botaniche, essenze esotiche e prodotti naturali, presso l’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Eventi musicali, workshop, laboratori didattici e del gusto caratterizzeranno le tre giornate della kermesse. Per ulteriori informazioni: www.ortobotanico.unina.it ■
Mostre mercato
Coniolo Fiori, il 14 e 15 maggio a Conolo (Al) Il 14/15 maggio 2016 ritorna “Coniolo fiori” a Coniolo (AL) con fiori, rose, piante sempreverdi, caducifoglie, arredo giardino, profumi alla Rosa, birra alle rose e tanto altro ancora. Tutto il paese sarà decorato da una coloratissima mostra-mercato zeppa di novità e curiosità. “Il giardino: il verde per stare bene” sarà il tema dell’allestimento realizzato nell’area verde chiamata “Moncravetto”. I nostri Vivaisti avranno modo di allestire piccoli scorci e suggerimenti per il tema di “Coniolo fiori” 2016. I concorsi riguarderanno le piante più belle e le rose di ogni categoria: Meilland, David Austin, Dickson, Kordes, Barni, rosai antichi, moderni, rampicanti, arbustive, striscianti, ricadenti, da siepe, da arredo urbano e tante altre ancora. Inoltre verrà assegnato il premio per “il giardino più bello di Coniolo”. Un’area esclusiva verrà riservata agli stand Monferrini e Pistoiesi con prodotti certificati e presidi Slow Food. La Manifestazione si colloca all’interno dell’evento denominato “Riso & Rose In Monferrato”, che durante il mese di maggio vedrà celebrare la coltura del riso e dei fiori, coinvolgendo più comuni che accoglieranno appuntamenti ed intrattenimenti di vario tipo. Per info pagina Facebook Coniolo fiori. ■ Pag. 47 • Lineaverde Mar/Apr 2016
Lineaverde News Giardini
Villa della Pergola di Alassio, le fioriture di maggio e giugno Fino alla fine di ottobre i giardini di Villa della Pergola ad Alassio (Sv)- uno dei rari esempi di giardino inglese in Italia - saranno aperti al pubblico per le visite guidate, che si tengono di sabato e domenica con inizio alle ore 9.30, 11.30, 15.00, 17.00 e durante la settimana solo per gruppi (prenotazione obbligatoria, per informazioni www.giardinidivilladellapergola.it). Nei 22.000 mq di superficie sono ospitate importanti collezioni botaniche come quella dei glicini, con oltre 28 varietà, e una collezione botanica unica in Europa con più di 350 varietà di agapanti. In particolare a maggio saranno in fiore le spiree, splendidi arbusti che si ricoprono di candidi fiorellini, le prime buganvillee e le rose oltre alla macchia mediterranea. A giugno, invece, inizieranno a fiorire gli Agapanthus, che a Villa della Pergola sono coltivati in più di 350 varietà diverse (una delle collezioni più importanti in Europa). ■
Giardini
Riaprono i Giardini Reali di Torino Dopo una grande attesa tornano a essere patrimonio dei visitatori e della città i Giardini Reali di Torino, lo spazio verde che abbraccia e completa lo straordinario complesso dei Musei Reali. Dal 24 marzo è nuovamente disponibile al pubblico il nucleo più antico a nord di Palazzo Reale, mentre il 3 aprile è stato avviato il cantiere di restauro delle statue e della Fontana dei Tritoni che terminerà in giugno, restituendo alla città uno spazio di grande bellezza e un vero e proprio polmone verde nel centro storico. Il ripristino di questa area perfeziona il progetto dei Musei Reali, ora “ricuciti” dai Giardini: non solo ne sono parte integrante, ma completano anche l’offerta culturale dei Musei stessi, che ora sono più che mai un’esperienza culturale da vivere in un’intera giornata di visita. L'apertura dei Giardini inoltre permette di attivare il nuovo ingresso alla Galleria Sabauda che non avverrà più da via XX Settembre, ma proprio attraverso i Giardini. I Giardini reali sono aperti dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19. Per i primi due mesi l’ingresso sarà gratuito. ■ www.museireali.beniculturali.it
Giardini
I parchi di Villa Sucota e Villa del Grumello (Co) appena restaurati aprono al pubblico Villa Sucota e Villa del Grumello a Como riaprono al pubblico rendendo fruibili nuovi percorsi, incantevoli tratti di passeggiata e luoghi d’interesse appena restaurati. I Parchi, legati dal progetto del Chilometro della Conoscenza, sono accessibili al pubblico ogni domenica fino al 2 novembre e per tutto il mese di agosto dalle ore 10 alle ore 18, salvo diverse indicazioni. I due parchi con le rispettive Ville sono ancor più uniti grazie ad un nuovo percorso panoramico, che si estende a monte dei due compendi, reso possibile anche grazie alla Fondazione Cà d’Industria, che ha messo a disposizione una porzione del terreno di sua proprietà. Si completa così il suggestivo percorso del Chilometro della Conoscenza, un tragitto pedonale che unisce tre splendide ville comasche - Villa Olmo, Villa del Grumello e Villa Sucota - attraverso i sentieri nei rispettivi parchi punteggiati da serre, cappelle, limonaie, opere d’arte e rarità botaniche. ■ www.chilometrodellaconoscenza.it
Giardini
A maggio riaprono i giardini di Castello Quistini A partire dalla prima domenica di maggio riapre il giardino di Castello Quistini a Rovato, in Franciacorta, dove è presente una delle più grandi collezioni di rose antiche e inglesi con oltre 1500 varietà. Si avrà accesso al tour “Tra rose, storia e leggenda”, percorso storico tra alcune delle sale del palazzo e tra i giardini. Sarà possibile ammirare il Giardino Bioenergetico, realizzato nel 2004 dall’eco designer Marco Nieri e dall’architetto Chiara Odolini, il Giardino Segreto delle Ortensie, uno spazio verde dove spiccano varietà di ortensie particolari, come l’Hydrangea involucrata, l’Hortus Conclusus, con una cinquantina di varietà di piante officinali e l’antico frutteto che presenta molti frutti antichi o abbandonati, come il biricoccolo, che nelle sue tre declinazioni varietali si distingue in ‘nostrano’, ‘gigante’ e ‘vesuviano’, il nashi, il fico brogiotto e il pero cotogno. ■ www.castelloquistini.com Pag. 48 • Lineaverde Mar/Apr 2016