S&H Magazine n. 283 • Giugno 2020

Page 5

shmag.it 5

IDENTITÀ SARDA

la zuppa gallurese di MANUELA PIERRO

L

’identità del popolo sar­ do è fatta di profumi, aneddoti, credenze po­ polari, invasioni, esperienze, tradizioni e cucina. E proprio quest’ultima detta leggi a li­ vello nazionale e si fa ricordare grazie alla sua sferzante ori­ ginalità. Perché la cucina sar­ da, anche se con qualche si­ gnificativa miscela con la tra­ dizione dei popoli che l’hanno invasa, si può tranquillamente annoverare tra le più ecletti­ che e uniche d’Italia. Uno dei piatti che con il tempo si è imposto nel panorama culinario è la zuppa gallurese, o suppa cuata (zuppa nasco­ sta), che con la presenza del brodo di pecora e dei formaggi tanto amati dal popolo sardo è un po’ come la reginetta

dei grandi eventi. La sua ori­ gine è praticamente avvolta nel mistero: molti storici e studiosi di gastronomia hanno provato a darle una colloca­ zione storica ma non si hanno certezze, così l’arcano e la magia incrementano ancora di più il suo fascino. Probabilmente la sua origine va cercata nel nome, suppa o zuppa, che già nel Medioevo era il termine utilizzato per i piatti italo aragonesi (gli spa­ gnoli hanno di fatto dominato l’isola nel XV secolo) che pre­ vedevano come elemento prin­ cipale il pane raffermo intriso in un qualsiasi liquido, ad esempio latte, acqua aroma­ tizzata o brodo. In effetti que­ sta teoria sembra confermata anche dai termini e dalle pre­ parazioni simili trovati in alcuni ricettari del XV e XVI secolo.

Nonostante la semplicità degli ingredienti e la loro facile re­ peribilità, la zuppa gallurese era un piatto estremamente raffinato, servito alle feste nuziali e preparato da cuoche esperte chiamate apposta per l’occasione. Certo non poteva essere preparata da chiunque, visto che la buona sorte e la felice unione tra gli sposi di­ pendevano soprattutto dalla bontà del piatto! La tradizione riconosce la sontuosità di que­ sto piatto tutt’oggi, tanto che in molti dei menù dei matri­ moni galluresi e in numerose feste di una certa importanza, è presente tra i primi piatti. Ma come si prepara una ve­ race zuppa gallurese? L’ele­ mento essenziale è il pane raffermo, in alcuni casi anche la spianata o il pane carasau,

che va intriso di fumante bro­ do di carni miste (general­ mente ovina e bovina) e ar­ ricchito con spezie come erbe aromatiche, noce moscata o cannella e cosparso con grandi quantità di formaggio vaccino o pecorino. In alcune versioni va aggiunto anche il sugo di pomodoro o un trito di po­ modori secchi. Si procede a stratificare gli ingredienti, fa­ cendo attenzione a dosare sapientemente tutti i sapori, e si ultima la preparazione con la cottura in forno. Anche per questo piatto, le versioni sono numerose e va­ riano di zona in zona, ma qualsiasi sia l’interpretazione della ricetta, il risultato è il tripudio di profumi e sapori a cui i sardi amano abituare i palati dei buongustai di tutto il mondo.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.