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Ristorante Milano, specialità regionali

Nasce Mediterraneum Milano il ristorante che omaggia la tradizione regionale italiana

Un ristorante che con la sua cucina vuole omaggiare i sapori e la tradizione mediterranea e che, con le sue proposte di piatti, privilegia il mangiare sano e gustoso attraverso ricette nutrienti realizzate con ingredienti salutari, frutto di coltivazioni biologiche e sostenibili provenienti da tutta Italia. È Mediterraneum Milano, un locale in Via Ugo Bassi 8.

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Mediterraneum Milano propone, come svela già il nome, una cucina mediterranea. L’offerta desidera valorizzare le diverse tradizioni culinarie italiane e, per questo, nel ristorante sono state realizzate diverse aree, finalizzate ognuna a offrire una proposta differente, sempre di alta qualità. C’è il forno a legna per la “Pizza Gourmet” cucinata solo con grani antichi secondo le più antiche tradizioni dai maestri pizzaioli della AMPGourmet (Accademia Maestri Pizzaioli Gourmet di Napoli), tra cui Lorenzo Gazzillo formatosi alla Accademia del Maestro Giuseppe Vesi (partner di Mediterraneum); la “Cucina gourmet” dove gli Chef Gennaro Galasso e Mattia Duro propongono una cucina espressa a base di pesce e carni selezionate; la “Teca dei Vini”, con vini e distillati selezionati tra i migliori produttori Italiani e del mondo; l’

“American Bar”, dove vengono preparati i distillati e i cocktail.

“Desideriamo valorizzare il gusto genuino, pro- muovendo le diversità culturali e le diverse tradizioni culinarie delle regioni italiane, valorizzando anche i loro contrasti dando vita ad abbinamenti gastrono- mici che, da una parte, esaltano i sapori e, dall’altra, permettono alla clientela di scoprire medi e piccoli produttori italiani e le loro produzioni” spiega Davide Rafanelli, fondatore di Mediterraneum. È per questo che i fornitori sono stati scelti al termine di un percorso di selezione lungo, finalizzato a privilegiare le produzioni artigianali per le quali viene certificata la provenienza e l’alta qualità.

Gli spazi, distribuite su 400 metri quadrati con giardino, vogliono portare il cliente a rivivere quei valori genuini e tradizionali che vengono proposti con i piatti. L’ambientazione è dominata da tonalità calde che richiamano i colori della natura e non man- cano, anche indoor, angoli verdi. I dettagli, infatti, sono stati studiati con i designer degli studi ZPS De- sign e Verde Passione che hanno scelto di ricreare un oasi verde mediterranea con l’utilizzo di moss, un lichene particolare che filtra l’aria. Tutto il legno presente nel ristorante è riciclato, le vernici atossi- che e ecosostenibili, ad alta concentrazione di acqua.

A completare il progetto, un giardino privato esterno per cenare all’aperto. Qui, il venerdì e il sabato, in programma anche serate con musica e dj.

Mediterraneum Milano è aperto tutti i giorni, pranzo e cena, eccetto la domenica a pranzo.

di Enzo Russo

Jeep Wrangler Unlimited Sahara 2.2 diesel - 200 HP - Auto8 - 4x4 Il piacere di vivere in libertà

La Jeep Wrangler l’abbiamo provata in diverse situazioni climatiche e ambientali. Non ha mai deluso le aspettative. Offre un senso di libertà e la piacevole consapevolezza di poter andare ovunque si voglia. La nuova Wrangler ha fatto passi da gigante nella qualità del comfort, nell’abitabilità e nella capacità off-road, tenendo presente che su strada bisogna sempre considerare che è un fuoristrada puro.

Il look è inconfondibile, molto squadrata, si notano subito i parafanghi e il predellino sporgenti, i fari circolari e la griglia anteriore con sette feritoie verticali, il parabrezza ribaltabile sul cofano e le porte smontabili: bastano pochi minuti per svitare i bulloni di sostegno e il gioco è fatto. Tuttavia, in Italia si può circolare con la Wrangler così configurata soltanto su strade private. L’abitacolo è accogliente e molto comodo, appaga subito nella qualità, come la plancia dal disegno semplice e lineare. I materiali di rivestimento sono pregiati e anche il comfort è assicurato per chi guida ma anche per i passeggeri, con schienali molto confortevoli. E poi c’è la tecnologia.

Sofisticato e intuitivo l’impianto multimediale, che dispone di schermo tattile di 8,4” per gestire i servizi di bordo, e di svariate possibilità di connessioni con gli smartphone (tramite l’apposita app e i protocolli Android Auto e Apple CarPlay). È ben leggibile anche la strumentazione, che dispone di un display a colori dove si possono richiamare molte informazioni, comprese quelle utili per la guida nel fuori strada. Lo spazio di questa Jeep Wran

gler Unlimited è abbondante per quattro, mentre un’eventuale altra persona sul divano non sta comoda. Per una fuoristrada di questo tipo la capacità del baule non è male, pur se gli ampi passaruota riducono la larghezza del vano. L’accesso prevede uno sportello inferiore con attaccata la ruota di scorta, incernierato sul lato destro e il lunotto sollevabile.

E’ un piacere guidare la Wrangler: è confortevole, su strada dà sicurezza, la si sente che è incollata all’asfalto, non ha tentennamenti è solida. Affronta percorsi impegnativi senza mai dare l’impressione di esserli, con naturalezza per le sue capacità molto elevate. Ma oltre i 120 orari si sente una certa rumorosità aerodinamica. Bene il cambio a 8 rapporti che con il convertitore garantisce passaggi più morbidi e veloci. Molto apprezzabili anche i consumi, con un piede leggero si fanno i 10,2 Km/l. La Jeep Wrangler conferma le sue grandi doti nel fuori strada ma anche sull’asfalto, dove si dimostra agile e precisa.

I lambruschi di Cleto Chiarli un anno da mettere in cornice

Dopo aver ricevuto l’importante riconoscimento dal magazine statunitense Wine Spectator, la più prestigiosa “bibbia del vino”, entrando a far parte dei TOP 100 con il Lambrusco Il Fondatore 2016 Cleto Chiarli, selezionato tra le 15.000 bottiglie degustate dagli esperti e valutate secondo criteri di qualità, carattere, valore, reperibilità ed eccitazione, colloca l’Azienda nel ghota delle più rappresentative etichette del mondo. Ai grandi successi italiani e internazionali per i vini Cleto Chiarli, arrivano due eccellenti risultati ottenuti sulla guida di Vinitaly “5 STAR WINES – the Book 2019”:

91 / 100 per il Sorbara Lambrusco del Fondatore 2017

91 / 100 per il Grasparossa Pruno Nero Spumante Dry 2018

L’ inserimento nella classifica internazionale dei 100 migliori vini del mondo di Wine Spectator – vede il Lambrusco del Fondatore 2016 come primo e unico Lambrusco in questa classifica mondiale con l’inserimento di Vecchia Modena Premium 2017 nella rosa dei vini selezionati per Opera Wine 2109. Nella classifica internazionale di James Suckling – Vecchia Modena Premium figura tra i 100 migliori vini del mondo sotto i 30 dollari; l’inserimento di Vecchia Modena Premium 2017 nella classifica dei 100 migliori vini rossi (unico Lambrusco) secondo Gentleman, il mensile del gruppo Class, che stila ogni anno questa graduatoria sommando le valutazioni espresse dalle sei più autorevoli guide enologiche italiane; la Stella del Gambero Rosso per i dieci anni di “Tre Bicchieri”, oltre all’ennesimo Tre Bicchieri per Lambrusco del Fondatore 2017; nella classifica Sparkling del magazine tedesco Falstaff – Vigneto Cialdini Cleto Chiarli è primo tra i Lambruschi con l’eccellente punteggio di 92/100.

La Cleto Chiarli è la più antica azienda vitivinicola modenese che ha iniziato a produrre il Lambrusco fin dal lontano 1860. Il Marchio storico ‘Cleto Chiarli’ firma vini ottenuti dalla selezione delle migliori uve provenienti da oltre 100 ettari di vigneti di proprietà e dalle più vocate zone di produzione dei vini DOC dell’Emilia-Romagna. Più di 150 anni lastricati di successi che ne hanno fatto il marchio Chiarli più conosciuto al mondo.

Dalla cantina escono diverse tipologie di Lambrusco che hanno conquistato un posto

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