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Franciacorta, il top del Bio

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Reportage

Reportage

di Daniela Scaccabarozzi

Franciacorta, il futuro è bio

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Entro i prossimi cinque anni il 90% dei vigneti della DOCG lombarda sarà certificato. Una scelta strategica che si percepisce già adesso nel bicchiere. Ecco quelli che ci hanno convinto di più

La Franciacorta torna a fa parlare di sé. Dopo aver raggiunto livelli qualitativi che l’hanno portata ad essere considerata la miglior zona spumantistica d’Italia, punta adesso al bio e si prefigge di diventare il distretto del vino biologico più esteso d’Europa.

Obiettivo ambizioso ma raggiungibile, dato che il cammino è già stato intrapreso da tempo e gli ettari vitati di Franciacorta DOCG, che sono attualmente 2902, raggiungono ormai il 65% a conduzione biologica (tra già certificati ed in conversione), mentre l’intento è di arrivare al 90% in poco più di cinque anni.

Scelte lungimiranti dal punto di vista ambientale, che sono un valore aggiunto enorme per i prodotti franciacortini ed il turismo.

Per il territorio, perché la maggior parte dei vigneti si trova all’interno dei contesti urbani e gli abitanti recriminano gli interventi nocivi che vengono fatti nelle vigne che si trovano proprio vicine alle loro abitazioni, per la bellezza paesaggistica che vuole promuoversi e sviluppare le sue potenzialità turistiche, soprattutto a livello enogastronomico ed infine per il prodotto in sé dato che è sempre più importante ormai bere un vino che sia il più genuino possibile.

Per questo motivo sempre più aziende si sono convertite al bio, perché hanno capito che è fondamentale tutelare e salvaguardare l’ambiente, per la

sciare alle future generazioni un territorio con una maggiore fertilità e non sfruttato, come invece sarebbe seguendo una viticoltura convenzionale.

Rispondendo a precise normative, il vino biologico si presenta ai consumatori con un marchio di qualità universalmente riconoscibile, ottenuto attraverso l’abbattimento delle sostanze chimiche e dei solfiti, nonché l’adozione di tecniche di coltura biologiche che prevengano gli attacchi parassitari in maniera naturale.

Si tratta di un percorso impegnativo, fatto di sfide ed impegno, per il quale è imprescindibile ed indispensabile una maggiore preparazione tecnica degli operatori che. quasi quotidianamente, escono in vigna per vedere cosa succede ed intervenire di conseguenza.

Ma cosa vuol dire esattamente fare bio? Significa incoraggiare la biodiversità, facendo crescere la vite in un suolo ricco di vita, sviluppando maggiore resistenza alle malattie. L’erba che spesso viene lasciata crescere tra i filari (o a file alterne) ospita diverse specie di insetti che si controllano a vicenda lasciando meno spazio al prevalere dei parassiti.

Con l’ausilio di batteri benefici la pianta può alimentarsi al meglio ed in maniera naturale delle sostanze minerali che si trovano nel terreno.

I trattamenti invece consentiti dal biologico contro i parassiti sono esclusivamente zolfo e rame (in determinate quantità), mentre contro gli insetti nocivi si utilizzano solo derivati naturali da piante o batteri.

Chi vuole, pratica poi dei sovesci, ovvero interra delle piante (es. leguminose) che, crescendo, forniscono delle sostanze organiche al terreno, con lo scopo di renderlo più fertile.

E’ prevista anche una riduzione della quantità di solfiti secondo la normativa vigente, la quale non deve superare i 150 mg/l nel caso dei Franciacorta. In parole povere, i vini biologici sono il frutto di una filosofia agricola e produttiva che privilegia il rapporto con il territorio e la natura ed in generale, con la genuinità dei cibi che consumiamo.

Precisiamo inoltre che il sistema di produzione con metodo biologico prevede un periodo di conversione di tre anni prima della certificazione, durante il quale si dice quindi che il vigneto è “in conversione biologica”.

L’espandersi della viticoltura bio è stato anche aiutato dalla Commissione Europea che nel 2012 ha approvato le nuova normativa che consente, fra l’altro, di applicare l’etichetta di “vino biologico” (af

fiancata dal logo europeo) alle bottiglie ottenute da uve bio.

La stessa Ue spinge le imprese agricole verso il bio e le incentiva tramite degli aiuti economici.

Inoltre il risultato reddituale delle aziende che adottano questa pratica è superiore a quello registrato per le aziende convenzionali, grazie al contenimento dei costi correnti, anche se vi sono delle spese maggiori per quanto riguarda invece gli oneri pluriennali e di manodopera. Il consumo di vino biologico sta gradualmente crescendo sia in Italia sia all’estero, confermando un trend in atto ormai da diversi anni, ma rimane ancora un mercato di nicchia per il nostro Paese, a differenza invece dell’estero dove non è considerato tale.

Produttori con vigneti in conversione biologica:

Ferghettina: Fran ia orta Brut Milledì 2014: Uve: Chardonnay 100% Affinamento: 40 mesi sui lieviti Colore: giallo paglierino con riflessi verdognoli

Naso: complesso con fiori e frutta bianca, delicate note mielate ed agrumi in evidenza. Completano il corredo olfattivo ricordi di crosta di pane e mandorle tostate.

Bocca: molto piacevole. E’fresco, sapido, vivace, con una bella mineralità ed una esuberante effervescenza al palato. Lungo.

Ron o Calino: F ran ia orta Brut 2010: Uve: Chardonnay 60% - Pinot Nero 40%

Affinamento: 50 mesi sui lieviti Colore: giallo paglierino brillante Naso: ampio e variegato bouquet dove predominano sentori mielati, seguiti da frutta bianca, biancospino, crosta di pane e lievito, per terminare con una leggera tostatura di nocciola.

Bocca: armonico, è ben bilanciato, cremoso, fresco e sapido. Buona persistenza.

Villa Fran ia orta Fran ia orta Brut Cuvette er Ex o Li ited Edition 2007 Uve: Chardonnay 85% - Pinot Nero 15%

Affinamento: 77/81 mesi sui lieviti Colore: giallo paglierino con riflessi dorati

Naso: interessante, esordisce con gradevoli cenni di vaniglia, agrume candito e fiori di campo, quindi mela, pesca gialla, ananas e parmigiano.

Bocca: morbido, con una acidità matura ed una lunga persistenza sapida, che sfuma con una leggera speziatura di pepe bianco.

Ravarini Fran ia orta Do age Zero 2008 Affinamento: 101 mesi sui lieviti Uve: Chardonnay 100% Colore: giallo paglierino brillante Naso: evoluto, con intensi sentori agrumati, panificazione e miele d’acacia. Prosegue poi con fieno essicato, erbe aroma-

tiche, pera, mela e fiori bianchi.

Bocca: di struttura, è morbido, molto fresco e sapido. Le fittissime bollicine donano al palato una cremosità ed effervescenza non comuni che terminano con una nota boisée.

Uberti Fran ia orta Extra Brut Quin ue Affinamento: 60 mesi sui lieviti Uve: Chardonnay 100% Colore: giallo dorato luminoso Naso: importante, sfoggia un ventaglio olfattivo voluttuoso ed intrigante dato da frutta esotica matura, cedro, nocciola tostata, miele, fieno essicato, fiori bianchi, crosta di pane, lieviti e note caramellate.

Bocca: sorso ricco e rotondo, è equilibrato e con una bella sapidità. Notevolissimo l’allungo con chiusura leggermente speziata.

Mirabella Fran ia orta Extra brut Elite – en a ol iti aggiunti

Affinamento: 48 mesi sui lieviti Uve: Chardonnay 100% Colore: giallo paglierino con riflessi dorati Naso: invitante, con nitidi riconoscimenti di lieviti, che anticipano le erbe aromatiche, la frutta tropicale, gli agrumi canditi, la pasticceria secca ed il miele.

Bocca: di carattere, che rivela una notevole spinta sapida ed una giusta acidità. Finale persistente su leggera scia caramellata.

Guido Berlu hi Fran ia orta Nature ‘61 2011 Affinamento: 60 mesi sui lieviti Uve: Chardonnay 70% - Pinot Nero 30% Colore: giallo paglierino con riflessi dorati Naso: fine, dalla spiccata mineralità unita a sentori di biancospino, frutta gialla, pompelmo e crosta di pane.

Bocca: cremoso ed energico, con freschezza e sapidità in perfetta sinergia. Buona corrispondenza e lunghezza.

La Montina Fran ia orta Ri erva Baiana 2008 Pa Do é Affinamento: 70 mesi sui lieviti Uve: Chardonnay 55% - Pinot Nero 45% Colore: giallo paglierino con riflessi dorati Naso: maturo, dominato da frutta tropicale e frutta gialla, agrumi. Seguono ricordi di talco, fieno essicato, fiori di campo e pasticceria.

Bocca: avvolgente, con un perfetta proporzione tra sapidità e freschezza, regala nel lungo finale echi agrumati e vanigliati insieme.

Ca tello Bono i Fran ia orta Extra Brut Cuvée Lu re ia Etihetta nera 2006 Affinamento: 120 mesi sui lieviti Uve: Chardonnay 70% - Pinot Nero 30% Colore: giallo paglierino intenso Naso: ricco, si manifesta in un tripudio di dolce frutta matura (pesca gialla, ananas, frutto della pas

sione, susina), seguito da un sottofondo di miele e vaniglia.

Bocca: suadente e molto bilanciato tra sapidità e freschezza. Di piacevolissima beva.

Ca’ del Bo o Fran ia orta Do age Zero Cuvée Anna aria Cle enti Ri erva 2009 Affinamento: 108 mesi Uve: Chardonnay 55% - Pinot bianco 25% - Pinot nero 20%

Colore: giallo paglierino scintillante Naso: molto composito, profuma di erbe aromatiche e di bosco, fiori bianchi, pepe bianco, fino ad arrivare alle note più fruttate di cedro ed ananas.

Bocca: ottima la sinergia tra freschezza, sapidità ed effervescenza cremosa.

Bellavi ta Fran ia orta Extra Brut Vende ia Pa O eré 2012

Affinamento: 60 mesi sui lieviti Uve: Chardonnay 67% - Pinot nero 33% Colore: giallo paglierino con riflessi dorati Naso: Generoso, richiama vivi riconoscimenti di fiori di campo, lieviti, fiori bianchi, agrumi e genziana, con gradevole finale mentolato e leggermente balsamico.

Bocca: dalla freschezza tesa, offre una stuzzicante sapidità. Notevole lunghezza che sfuma su ritorni di cedro candito e zenzero.

Produttori con vini certificati biologici:

Barone Pi ini: Fran ia orta Brut Nature 2014:

Uve: Chardonnay 60% - Pinot Nero 40%

Affinamento: 30/40 mesi sui lieviti

Colore: Giallo paglierino con riflessi verdognoli

Naso: austero con profumi agrumati, frutta bianca sulla quale predomina la pera ed una leggera tostatura unita ad una nuance mielata.

Bocca: abbastanza sapido con bella spalla di acidità. Discreta persistenza.

Mo nel Fran ia orta Ro é Pa Do é 2013: Uve: Pinot Nero 70% - Chardonnay 30% Affinamento: 36 mesi sui lieviti Colore: rosato buccia di cipolla Naso: di rara finezza, sprigiona ricordi tropicali di ananas e mango, pesca gialla ed una leggera nota di fragoline di bosco e ribes rosso, accompagnati da una sensazione minerale.

Bocca: molto equilibrato, chiude con una leggera tostatura. Lunga persistenza dal finale elegante.

Corte Bian a Fran ia orta Brut Satèn 2013 Uve:. Chardonnay 100% Affinamento: 36 mesi sui lieviti Colore: gallo paglierino con lievi nuances verdoline

Naso: incipit ricco di miele d’acacia, poi ananas

ed agrumi. Prosegue con fiori bianchi, fiori di campo, crosta di pane e lieviti.

Bocca: spiccatamente fresco, nonostante la morbidezza. Lungo finale sapido con chiusura agrumata e mielata insieme.

Clarabella Fran ia orta Brut Saten Affinamento: 24/30 mesi sui leviti Uve: Chardonnay 100% Colore: giallo paglierino vivace Naso: si svela con fresche fragranze di agrumi, miele, una punta di vaniglia, fiori bianchi e di campo, raggiunte da profumi di pera e mela, lieviti e note minerali.

Bocca: freschezza in primis e poi sapidità in risalto, senza essere invadenti. Persistenza gradevole su delicata traccia vanigliata nel finale.

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