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Grace Vineyard
Le potenzialità del Dragone non solo come consumatore ma anche come produttore di qualità.
Grace Vineyard a Challenge Euposia con il millesimo 2009 di Angelina Brut Reserve
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Elegante profumo di piccoli frutti di bosco, spiccata acidità ben bilanciata da un perfetto sviluppo del grado zuccherino, residuo meno di 1.4 gr litro, 36 mesi minimo di affinamento sur lie, note di biscotto, melata e santoreggia, aroma minerale, pietra focaia e talco. Al palato fresco con spiccate texture citrine, dove domina l’orchidea e il lievito. Una complessa articolata gamma di sapori che fanno di questo Angelina (dal nome della figlia più piccola di Judy) brut reserve 2009 un inaspettato intrigante assaggio. Alcool 12.30, ph 3,26 acidità 8,21 ne fanno un vino tecnicamente perfetto, lieve affinamento in barriques per tre mesi prima dell’immissione in commercio. Château Grace Vineyard, fondata da ChunKeung Chan, nato a Medan in Indonesia nel 1951, il 28 Agosto 1997, è la prima winery made in China che è approdata per la prima volta ad una degustazione cieca in Europa con i suoi vini .
Il signor C. K. Chan è stato un uomo d’affari e un investitore di successo nella Cina continentale negli ultimi decenni. Come appassionato di vino, ha sempre riflettuto sul motivo per cui la Cina, il suo paese d’origine, non era in grado di produrre vini di alta qualità come in altri paesi. Chan passò la leadership della cantina alla figlia Judy Chan quando aveva solo 24 anni . Oggi è un’etichetta e uno château portati alla fama mondiale da uno dei più famosi enologi del mondo, guarda caso di Saint-Émilion, il cuore degli
storici châteaux di Francia, Gerard Colin, già direttore della Edmond & Benjamin de Rotschild Wine Co.
Colin ha dato le ali al progetto da 10 milioni di dollari per costruire il regno enologico che Chan aveva immaginato inuna collina esposta a pieno sud, su un suolo minerale complesso.
La regione di Penglai si è sviluppata molto, è certamente una delle più belle realizzazioni di vigneti in Cina, la Nava Valley, come è stata ribattezzata.
Judy Chan, Presidente di Grace Vineyard, si è laureata all’Università del Michigan con una doppia laurea in Psicologia e Studi sulle donne e Studi organizzativi. Nel 2002, Judy si è dimessa dal suo lavoro presso una banca di investimenti e ha rilevato la sua azienda di famiglia.
Con la sua determinazione, visione e prospettiva globale, supervisiona l’intero processo di vinificazione, dalla viticoltura, vinificazione e imbottigliamento, vendite e marketing, alla pianificazione strategica di Grace Vineyard. Sotto la guida di Judy, la cantina ha ottenuto riconoscimenti internazionali, tra cui Jancis Robinson e James Halliday, oltre a Wine Spectator, Decanter e altre riviste di vini. L’azienda ha ampliato il suo mercato oltre Hong Kong e Cina, Giappone, Singapore, Gran Bretagna, Belgio e Paesi Bassi.
Nel 2012 è stata anche Asian Wine Personality of the Year per l’Institute of Masters of Wine, oggi
spiega che all’inizio l’intento era di copiare il modello Bordeaux, oggi invece si sperimenta di più e meglio, pensando alla qualità e lasciando ad altri l’ossessione della quantità. Dopo sei anni di lavoro, Grace Vineyard ha finalmente messo in commercio “Angelina”, la sua prima linea di vini spumanti.
Si tratta di quattro cuvée, tutte a metodo tradizionale; tre di queste sono monovitigno e non-vintage (Chardonnay, Cabernet Franc e Chenin Blanc) mentre la quarta è un Brut Riserva Blanc de Blancs 2009. Judy Chan ha dichiarato a The Drinks Business, di essersi innamorato degli spumanti dieci anni fa (I became obsessed with all kinds of bubbles…”) e di avere da allora coltivato l’idea di produrne. Dal 2009 in poi quindi, presso la cantina di Grace Vineyard, sono state fatte diverse prove e “dopo molti tentativi ed errori, il sogno si è avverato” (già nel giugno del 2014, Grace Vineyard aveva imbottigliato tremila bottiglie di spumante, non destinate alla commercializzazione, prodotte con uve della vendemmia 2009).
I quattro spumanti “Angelina” sono già in vendita in Cina sull’Angelina WeChat online store, negozio elettronico presente appunto sull’applicazione di messaggistica e social WeChat (una delle più diffuse e utilizzate in Cina), oltre che in altri due negozi elettronici presenti sui portali cinesi Business to Consumer TMall e JD.com.
di Carlo Rossi