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Perbellini, da Verona a Manama
Giancarlo Perbellini sbarca a Brera, La Locanda, e a Manama, La Pergola
«Una nuova sfida per diffondere la filosofia della mia cucina non solo in Italia ma nel mondo e far arrivare al maggior numero di persone possibile una nuova interpretazione della tradizione italiana».
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Giancarlo Perbellini conferma ancora una volta la sua vocazione all’imprenditorialità che lo vede protagonista del lancio, nel 2018, di due nuovi locali che si vanno ad aggiungere agli otto che già gravitano nella sua galassia.
“Abbiniamo la semplicità e la genuinità dei piatti classici della trattoria italiana alla massima attenzione per la qualità delle materie prime, puntando sulla freschezza degli ingredienti e sulla rivisitazione contemporanea che vale anche nell’impiattamento», fa sapere Giancarlo Perbellini, recentemente insignito
del primo premio nella categoria diversificazione ai Foodcommunity Awards.
“Seguirò la partenza di ciascun ristorante per passare la mano, mantenendone la supervisione, ad una squadra di giovani professionisti» continua lo Chef, che poi aggiunge: “Puntiamo ad un pubblico trasversale: nel mio ristorante stellato Casa Perbellini, a Verona, arrivano gourmet, appassionati e uomini d’affari. A Milano e in Bahrain ci rivolgiamo ad un pubblico naturalmente diverso, con una offerta enogastronomica commisurata alle due realtà in termini di piatti proposti e di costi.»
Poi Perbellini si sofferma sul significato personale e professionale di questa nuova sfida: “Il mio sogno è quello di far arrivare al maggior numero di persone possibile una nuova interpretazione della cucina tradizionale italiana, la mia, sia nel modo di impiattare che nel gusto, volendo preservare quest’ultimo con grandissimo rigore. Perciò vogliamo proporre ricette di tutte le Regioni e soprattutto legate alla stagionalità, ad esempio prodotti freschi come le puntarelle e i carciofi che serviremo unicamente nei mesi invernali».
“Faremo solo qualche eccezione - puntualizza lo Chef - per quanto riguarda dei must che ci vengono richiesti durante tutto l’anno come nel caso delle melanzane alla parmigiana, non più cotte in placca come da tradizione ma fritte al momento e abbinate a mozzarella di bufala fresca e pomodoro confit. Altri cavalli di battaglia che non mancheranno mai nei nostri locali sono il pollo con le patate, che prevede la coscia disossata e cotta sulla plancia per renderne la pelle croccante abbinata ad una spuma di patate al rosmarino, la carbonara e gli spaghetti con le vongole.»
“Locanda Perbellini» Brera, Milano Fervono i lavori a Milano, in via Moscova zona Brera, per inaugurare la Locanda Perbellini - Bistrot Milano, a capo della quale Perbellini ha indicato il giovane chef Michael Pozzi del “Tapasotto», che per i primi cinque mesi verrà affiancato dai rodati Antonio Cacciapaglia e Rosalisa Guagnano de “La locanda - Giancarlo Perbellini» di Hong Kong.
Il prezzo del menù andrà dai 35 ai 50 euro con una selezione di vini al bicchiere e una cantina con un vasto assortimento. Il locale sarà caratterizzato da un servizio agile e da una cucina impreziosita dall’essere a vista, ricalcando in parte la formula di “Casa Perbellini» a Verona e consentendo agli ospiti di assistere in diretta alla preparazione degli antipasti e dei dessert.
“La Pergola - Giancarlo Perbellini» Manama, Bahrain
Il resort 5 stelle The Gulf Hotel ha scelto di affidare il rilancio del suo storico ristorante italiano “La Pergola», il più antico del Bahrain, allo chef Perbellini che spiega: “È tra i locali più conosciuti e apprezzati del Bahrain, per questo, per il suo rilancio, si è scelto di mantenere il nome originale, che deriva dal fatto che dove oggi sorge il ristorante un tempo c’era un’antica pergola, aggiungendovi il mio».
La Pergola - Giancarlo Perbellini aprirà i battenti a fine luglio, al termine del Ramadan, dopo un restyling che, unito al tocco dello Chef, concorrerà, almeno questo è l’obiettivo, a farne il numero uno dei ristoranti italiani dell’intero Medio Oriente. Il menù andrà dai 50 ai 70 euro.
“Anche qui la filosofia è quella del nostro bistrot italiano ma con un’attenzione all’impiattamento e al servizio, ulteriormente raffinati e in linea con una struttura a cinque stelle» commenta Perbellini che puntualizza: “Naturalmente, nel rispetto della cultura locale, serviremo la carbonara con i gamberi. Come per Milano, seguirò la partenza del ristorante che poi affiderò ad un professionista che ho già individuato, e il cui nome renderò pubblico nelle prossime set-
timane: con lui e con la mia squadra stiamo intanto decidendo se proporre o meno anche qui la formula della cucina a vista di Casa Perbellini che tanto piace ai nostri visitatori!».
Giancarlo Perbellini Giancarlo Perbellini dal 2014 guida “Casa Perbellini», ristorante da 24 coperti nel cuore di Verona a piazza San Zeno che, unico caso in Italia, a solo un anno dall’apertura ha conquistato due stelle Michelin e di recente è stato valutato Quattro Cappelli nella, riconfermati per il 2018, dalla Guida de L’Espresso che lo ha inserito tra i 15 migliori locali d’Italia.
Giancarlo Perbellini dal 2014 gestisce “La Locanda» di Hong Kong in partnership con il gruppo Dining Concept; dal 2015 dirige il “Dopolavoro», ristorante una stella Michelin, nel resort di lusso “JW Marriott» sull’Isola delle Rose a Venezia.
Dal 2010 al 2016 è stato Presidente del celeberrimo concorso internazionale “Bocuse d’Or».
Con alcuni soci, ha in gestione cinque locali nel centro storico di Verona: la pizzeria gourmet “Du de Cope», la Locanda “Quattro Cuochi», il ristorante “Al Capitan della Cittadella» di solo pesce, la cicchetteria “Tapasotto» e la pasticceria “Dolce Locanda». Suo anche lo street hotel “Cinque», nel quartiere di San Zeno.
Le due stelle Michelin insieme ai moltissimi altri prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali che lo hanno consacrato tra i rappresentanti dell’alta cucina italiana e nel mondo, si riconoscono in tutta la sua opera, contraddistinta dal connubio di tradizione e innovazione, complessità e semplicità, rigore e naturalezza.
A Mister Amarone il “Wine Excellence Award» dell’American Chamber of Commerce
Sarà Sandro Boscaini (nella foto col figlio Raffaele) a ricevere l’edizione 2018 del “Wine Excellence Award» che da quasi dieci anni premia la figura che più si è impegnata nello sviluppo delle relazioni fra Italia e Stati Uniti nel mondo del vino. Il Premio è dell’American Chamber of Commerce, istituzione che da oltre un secolo – esattamente dal 1913 – promuove lo sviluppo del business fra le due sponde dell’Atlantico. A premiare Sandro Boscaini saranno l’Ambasciatore degli Usa in Italia, Lewis M. Eisenberg, il direttore generale di AmCham, Simone Crolla, ed il Sindaco di Verona, Federico Sboarina. La cerimonia si terrà nella sala degli Arazzi di Palazzo Barbieri, sede del Comune della città scaligera.
Questa la motivazione dell’Award: «Sandro Boscaini, con Masi Agricola, è stato un pioniere nel far conoscere nel mondo la sua Valpolicella e l’Amarone, valorizzando come pochi la tradizione dell’Appassimento delle uve e la cultura veneta, meritando il titolo di Mister Amarone. A cinquant’anni dal debutto del suo vino-icona, il Campofiorin, e della costituzione della Denominazione Valpolicella DOC, la sua Cantina - oggi quotata in Borsa - continua a rappresentare il punto di riferimento per quanti riconoscono all’Amarone il primato dei vini veneti e uno dei rossi più originali e significativi italiani e del mondo».
Negli anni hanno ricevuto il “Wine Excellence Award» dell’Amrican Chamber of Commerce: Tony Terlato, Severino Barzan, Ruffino-Constellation Brands, Gianni Zonin, Giv, Santa Margherita, Banfi e Ferrari.
di Enzo Russo
Renault Scénic Initiale Paris Eleganza, sicurezza e confort
La nuova Renault Scénic Initiale Paris 1332 diesel – 120 cv, colpisce subito per il design moderno ed elegante. La Griglia cromata Starlight, il colore nero Ametista, i cerchi da 20 “esclusivi, proiettori e fendinebbia Full LED ne fanno un auto al passo coi tempi che ci vogliono agili e scattanti. La prima impressione che si ha è quella del crossover che le da un aria grintosa al primo sguardo. Lunga oltre 4 metri e 40 cm. viaggia su cerchi da 20». Il look la fa sembrare un auto sportiva, alla moda, dove una famiglia di 5 persone possono viaggiare comode e sicure. Grazie al parabrezza panoramico più inclinato la Scénic appare più snella e futurista. Anche l’abitacolo non delude. I designer francesi hanno realizzato una plancia avvolgente con al centro un grande monitor verticale del sistema multimediale con la strumentazione digitale ed head-up display, lo schermo centrale da 8 pollici verticale del sistema R-Link2. Poi c’è il Multisense per cambiare simultaneamente modalità di guida, grafica, illuminazione interna e sound percepito.
I materiali e le finiture sono di ottima qualità oltre alla bella dotazione di serie.. Quando ci si mette al posto di guida, è un piacere guidarla su un comodo e avvolgente sedile con posizione rialzata. E il montante sdoppiato, oltre alla luminosità, aumenta la visuale in curva. Tutto questo si tramuta in un “dominio» della strada. Comoda la leva del cambio automatico a sei marce + r.m. La console del tunnel – che include, al centro, due prese Usb, una Sd e una Aux – è scorrevole e bloccabile. Con la Scénic ci si sente sicuri: un sorpasso veloce, una salita a pieno carico con famiglia e bagagli al seguito, una frenata improvvisa non sono un problema. I consumi: la francese percorre di media quasi 16 km con un litro, in statale sale a 18 e pure in città resta su
livelli interessanti (14,6).
Alcune principali dotazioni: tetto in vetro fisso con tendina elettrica, assistenza al mantenimento di corsia, cerchi in lega da 20’’, Cruise Control adattivo, Easy Park Assist, Head-up Display, Parking Camera, Visio System (riconoscimento segnaletica stradale e allerta superamento carreggiata), Touchscreen da 8’’.
E a proposito di design, in occasione della sfilata milanese della collezione Autunno/Inverno 2018/2019, è sta presentata la Renault CLIO, auto straniera più venduta in Italia, vestita da Moschino, per diventare una vera arma di seduzione.
Renault dà così continuità, con CLIO, al connubio tra il mondo del fashion e quello dell’automotive, sposando i valori di un brand prepotentemente ironico e irriverente, simbolo dell’eccellenza italiana nell’alta moda. Firmata da Jeremy Scott, è primo frutto della neonata partnership tra i due brand.