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Poggio alle Grazie
Poggio alle Grazie dei fratelli Brutti a Castelnuovo del Garda, nuovo punto d’eccellenza nel territorio gardesano
In un bicchiere di vino è raccolta la sintesi del perfetto equilibrio tra la natura, la tecnica e la mano dell’uomo. Così nasce nel 2014, tre anni fa “Poggio delle Grazie» da una volontà della famiglia Brutti di rappresentare l’eccellenza del territorio, un fazzoletto di una ventina di ettari su una bellissima e ripida collina, morena di antica origine glaciale, un balcone che si affaccia sullo splendido territorio di Castelnuovo del Garda, nuovissima cantina. Massimo e Stefano Brutti, due fratelli con al centro la passione per il terroir, danno vita a questa nuova realtà aziendale che si è già posta all’attenzione come produttrice di vini di gran stoffa. “ E’ nostra convinzione che, solo se rispettata, la terra dà i suoi frutti migliori: il rispetto sta nel curarla con prodotti poco invasivi e che siano il più naturali possibile, riducendo al massimo l’utilizzo di fitosanitari.» Dice Massimo . Il logo nasce da
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uno studio partendo dalla finestra quadrilobata posta sulla facciata della chiesetta che, per forma, richiama la cancellata delle Arche Scaligere che si trovano in centro a Verona. All’interno trova posto un cuore stilizzato a ricordare gli ex-voto posti nella cappellina. E la critica se ne accorge subito, conferendo, ad esempio, la corona dei vini buoni d’Italia al chiaretto bardolino 2016, seconda annata di produzione. Una botte sulla statale ci dice che è il momento di imboccare una stradina bianca che passa davanti ad una piccola cappella dedicata alla Madonna, una volta piena di ex voto per avere risparmiato la gente lì intorno dai bombardamenti dell’ultima guerra, da cui il nome di Poggio delle Grazie. Poco più avanti c’è la cantina, circondata dai vigneti di proprietà. L’azienda comprende 15 ettari a cavallo delle due Doc del Bardolino e del Bianco di Custoza mentre le uve del pregiato Pinot Nero vengono dalle “Sona hills». I fratelli Brutti sin dall’avvio si può dire hanno ormai eliminato l’uso di prodotti sistemici in campagna, mentre in cantina privilegiano i lieviti autoctoni. Questo incide sulle caratteristiche generali dei vini di Poggio delle Grazie che giocano le loro carte sulla piacevolezza di bocca, sono vini gustosi, sapidi, diretti, vecchia scuola forse, ma chiari ed intellettualmente onesti, spesso non filtrati, più naturali e genuini, da azienda in conversione biologica. La prima vendemmia con il nuovo marchio risale al 2014 e dopo solo tre vendemmie prosegue il personale percorso che già identifica uno stile pulito ed elegante, rispettoso nel profondo del territorio.