Pianeta Medicina

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Pianeta Medicina

Torino Capitale dei trapianti

I vaccini: il rischio del rifiuto

Diabete, sconfiggerlo con i controlli

Frutta e verdura per vivere sani

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La Tua Guida della Salute e del Benessere 9 a E D I Z I O N E 2 017 - L E G U I D E D E L L’ E U R O P E A M AG A Z I N E , G U I DA & P E R S O N A L S H O P P E R ¤ 0, 50


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Emorroidi: quale terapia? L’intervista a: Dott. Marco Saracco Proctologo Specialista in Chirurgia D’Urgenza Via O. Morgari 17 - Torino Tel. 011.6690800 Urgenze 348.7373600 www.studiosaracco.com

EMORROIDI: una patologia non sempre chirurgica. Le emorroidi richiedono sempre un intervento chirurgico ? No, solo nei casi più avanzati ovvero nell’emorroidi di III - IV grado con prolasso dif cilmente riducibile. Quali sono le terapie alternative ? Abbiamo diversi opzioni terapeutiche non invasive, ambulatoriali, che non richiedono anestesia, indolori, che permettono al paziente di continuare normalmente la giornata lavorativa. Si tratta della SCLEROTERAPIA INIETTIVA ENDOSCOPICA, della FOTOCOAGULAZIONE AD INFRAROSSI, della LEGATURA ELASTICA e della CRIOTERAPIA SELETTIVA. Queste metodiche sono indicate nelle emorroidi di I - II e III grado non avanzato. Quale metodica è preferibile? Non ne esiste una migliore dell’altra. La scelta dipende moltissimo dal tipo di sintomatologia del paziente e dal tipo di emorroidi che presenta. Il proctologo esperto saprà scegliere l’opzione terapeutica migliore che talvolta può non essere unica.

Queste metodiche ambulatoriali richiedono piuÊ applicazioni? Sì, il trattamento generalmente va ripetuto a distanza di una decina di giorni e sono per lo più necessarie 4 - 5 sedute. Si tratta di trattamenti definitivi? In alcuni casi è consigliabile negli anni successivi effettuare qualche “richiamo”, per mantenere la congestione emorroidaria sotto controllo. Ovviamente uno stile di vita alimentare corretto aiuterà il proctologo nel suo compito. La terapia chirurgica, quindi, è da dimenticare? No assolutamente, ma non bisogna abusarne. Quale intervento chirurgico consiglia ? Tutte le tecniche chirurgiche vanno bene, se effettuate da mani esperte. Esistono tecniche “aperte” e tecniche “chiuse” dove per chiuse si intende la sutura delle ferite con un lo riassorbibile: noi prediligiamo una di queste che si chiama emorroidectomia sec. Ferguson in anestesia peridurale. Da qualche anno esiste anche la possibilità di effettuare 1

l’intervento chirurgico utilizzando una suturatrice meccanica: si tratta di un ottimo intervento, che richiede sempre un’anestesia, ma le indicazioni devono essere quelle giuste. In tutti gli interventi di emorroidectomia sono importanti i dettagli ed importantissima un’accurata visita proctologica preoperatoria fotografando o disegnando i vari gavoccioli emorroidari per non trovarci impreparati, quando sotto anestesia, potranno cambiare aspetto e dimensione grazie al rilascio del tono muscolare. Dr. Saracco, esiste dunque la possibilità di non dover convivere tutta la vita con questa fastidiosa patologia anche per coloro che non vogliono sottoporsi ad intervento chirurgico? Sicuramente sì, tutto dipende dallo stadio in cui si trovano le emorroidi: più è avanzato e meno ef cace sarà l’apporto delle terapie ambulatoriali. Consiglio dunque di non trascinarsi il problema per anni nella speranza che si risolva spontaneamente, ma adottare tutti i consigli dieteticoalimentari del caso ed un adeguato stile di vita af dandosi quanto prima alle cure di un bravo proctologo.


Trentatré, la guida per vivere meglio/9 Siamo giunti alla nona edizione di “33’ La Guida della Salute e del Benessere”, che da anni ci accompagna dandoci consigli utili per migliorare il nostro stile di vita e che, alla luce del progredire della scienza, ci fa incontrare i protagonisti della battaglia senza fine contro la malattia e il disagio. Perchè vivere a lungo e in salute è anche e soprattutto questione di prevenzione, di cura del proprio corpo e di attenzione alle abitudini quotidiane. La guida “33” reca infatti al suo interno non solo indirizzi di medici e ospedali, ma indicazioni, consigli, pareri di esperti che ci aiutano a prenderci cura di noi stessi. E non soltanto dal punto di vista medico, ma anche del benessere inteso come bellezza, cura del proprio corpo e della

mente. Parliamo soprattutto di prevenzione, per il corpo e per lo spirito, di strutture per gli anziani, di cure alternative, di odontoiatria e oculistica, di quanto oggi si può fare con le mani abili di un fisioterapista e dei grandi traguardi che ha raggiunto la sanità d’eccellenza nei nostri ospedali. Ma anche di alimentazione, del benessere dei nostri amici a quattro zampe e tante altre rubriche di interesse che possono aiutarci nella vita di tutti i giorni. Continuiamo allora insieme il nostro viaggio attraverso la sanità, certi di dare un servizio sempre gradito. Buona lettura a tutti. L’Editore Giusi Suffia

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in questo numero

LA GUIDA DELLA SALUTE E DEL BENESSERE Edizione 2017 - Tutti i diritti riservati

Direzione e Coordinamento Editoriale Giusi Suffia e Patrizia Guerra Direttore Responsabile Enrico Romanetto Grafica e Advertising Manuela Amadei, Andrea Pilloni Una realizzazione EUROPEA EDITORIALE C.O.M. s.r.l. Direzione, Redazione, Pubblicità, Amministrazione Via Givoletto 5/c - 10149 Torino Tel. 011.4539211 (r.a.) e-mail: info@euroedi.it - grafica@euroedi.it www.europeaeditoriale.com Stampa: Grafiche Giglio Tos S.r.l. Distribuzione gratuita agli inserzionisti Promozioni speciali in edicola

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Strutture Ospedaliere

Pag. 03

Il Check Up

Pag. 06

Farmacie

Pag. 08

Strutture per Anziani

Pag. 11

Sentire Bene

Pag. 12

Odontoiatria

Pag. 13

Sport

Pag. 15

Fisioterapia

Pag. 16

Difficoltà Motorie

Pag. 19

Oculistica

Pag. 20

Speciale Sanità - Il diabete

Pag. 21

Speciale Sanità - I vaccini

Pag. 22

Speciale Sanità - Le nuove tecnologie

Pag. 23

Sanità d’Eccellenza - I trapianti

Pag. 24

L’intervista - Il Prof. Mauro Salizzoni

Pag. 25

Medicina Complementare

Pag. 26

Pedagogia

Pag. 27

Pediatria

Pag. 28

Psicologia

Pag. 30

Alimentazione

Pag. 32

Benessere a 4 Zampe

Pag. 36

I consigli per l’estate

Pag. 38

L’indice degli inserzionisti

Pag. 40


TORINO San Giovanni Battista Molinette Corso Bramante, 88 Tel. 011.6335444 CTO Centro Traumatologico Ortopedico Via Zuretti 29, Tel. 011.6933111 Sant’Anna Ospedale Ostetrico Ginecologico Corso Spezia 60, Tel. 011.3134444 Regina Margherita Ospedale Infantile Piazza Polonia 94, Tel. 011.3134444 Amedeo di Savoia Corso Svizzera 164, Tel. 011.4393111 San Lazzaro Ospedale Dermatologico Via Cherasco 23, Tel. 011.6331633 Valdese Via San Pellico 19, Tel. 011.65401 Maria Vittoria Via Luigi Cibrario 72, Tel. 011.4393111 Martini Via Tofane 71, Tel. 011.70951 Mauriziano Umberto I Largo Turati 62, Tel. 011.50821 Oftalmico Ospedale Oculistico Via Juvarra 19, Tel. 011.5661566 San Vito Ospedale Oncologico Strada Comunale di San Vito-Revigliasco 34, Tel. 011.6331633 San Giovanni Bosco Piazza del Donatore Del Sangue 3, Tel. 011.2401111

PROVINCIA DI TORINO San Luigi Orbassano Regione Gonzole 10 Tel. 011.90261 Ospedale Civico Castellamonte P.za Nenni 1 Tel. 0124.518111 Ospedale Civico Chivasso Corso Galileo Ferraris 3 Tel. 0119176666 Ospedale Civile - E. Agnelli Pinerolo Via Brigata Cagliari 39 Tel. 01212331 Ospedale Civile Cuorgnè Piazza Mussati 5 Tel. 0124.654111 Ospedale Maggiore di Chieri Piazza Duomo 1 Tel. 011.94291 Ospedale Mauriziano Lanzo T.se Via Marchesi della Rocca 30 Tel. 0123.300611 Ospedale San Lorenzo Carmagnola Via Ospedale 13 Tel. 011.9719111 Ospedale Santa Croce Moncalieri Piazza Amedeo Ferdinando 3 Tel. 01169301 Ospedale Valdese Pomaretto Via Maggiore Ribet 2 Tel. 0121802811 Ospedali Riuniti del Canavese e di Ivrea Piazza della Credenza 2 Tel. 0125.4141 Presidio Ospedaliero Avigliana Via Sant’Agostino 5 Tel. 0119311113 Presidio Ospedaliero Giaveno Via Seminario 43 Tel. 01193601 Presidio Ospedaliero Rivoli Strada Rivalta Tel. 01195511 Presidio Ospedaliero Susa Corso Inghilterra 66 Tel. 0122.621212 Presidio Ospedaliero Venaria Reale Piazza Annunziata 4 Tel. 01149911 Stabilimento Ospedaliero Ciriè Via Battitore 5/7 Tel. 011.92711 Presidio Ospedaliero Torre Pellice Via Matteo Gay 34 Tel. 0121.2332 3

STRUTTURE OSPEDALIERE

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Dottoressa Teodora Maraschiello Studio di Ostetricia e Ginecologia La Dott.sa Teodora Maraschiello ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia c/o l’Università degli Studi di Torino nel 1983, si è specializzata in Ostetricia e Ginecologia c/o l’Università degli Studi di Torino nel 1988, dal 1996 è iscritta all’Albo degli Psicoterapeuti conseguendo il diploma in sessuologia clinica c/o la scuola di Genova della Prof.ssa Baldaro Verde. Ha collaborato per molti anni con il Servizio di Ginecologia-Endocrinologica diretto dal Prof. Carlo Campagnoli occupandosi di menopausa, amenorree, sterilità e di tutte le altre problematiche endocrinologiche inerenti la ginecologia come policistosi ovarica, malformazioni congenite dell’apparato riproduttivo ed in ne di ecogra e ostetrico-gine-

cologiche frequentando il servizio di Ecogra a dell’Ospedale S’Anna di Torino diretto dal Dott. Giancarlo Dol n; inoltre ha conseguito un

Pediatrica e dell’Adolescenza ed ha collaborato con la Dott.sa Alessandra Graziottin per quanto riguarda le problematiche sessuologiche della donna e di quelle della coppia. E’ stata certi cata dall’ospedale S’Anna di Torino per la misurazione della translucenza nucale nalizzata al test di screening prenatali. Attualmente svolge attività libero professionale come Ginecologa nei seguenti studi della città di Torino: Via Giovanni Poggio, 12 Tel. 011-201160

Master Universitario c/o l’Università degli Studi di Firenze in Ginecologia

Corso Stati Uniti, 53 Tel 011-542522 teodoramaraschiello@gmail.com

Studio Dott.ssa Teodora Maraschiello

Visite ostetriche con o compila azi zion one dell’agenda della grav avid vid dan anza za;; nel cors cors co rso o della prima visita ven ngo gono o illllus ustr strat a e tu tutt tte tt e le informazioni informazion ni sull sull’””igiene igie ig iene ne e” della de gravigravvigr danza: suggerimenti per una corretta alimentazione, per la prevenzione del diabete gestazionale, per l’ipertensione in gravidanza e l’eclampsia e tutti i chiarimenti sui test di screening prenatali nalizzati alla diagnosi precoce della sindrome di Down e delle malformazioni del tubo neurale (spina bi da): test integrato, test combinato, tri-test, test del DNA fetale su sangue materno; per il test-integrato e quello combinato è possibile fare la misurazione della plica nucale c/o lo studio della Dott.sa Teodora Maraschiello ed effettuare il prelievo di sangue il giorno successivo presentandosi al laboratorio dell’Ospedale S’Anna con l’apposito modulo compilato dalla dottoressa stessa.

Visite te e gin inecol ollog gic che he nal alizzzate te alllle e problematiche bl ti h delle d ll giovani i i donne d (contraccezione, disordini ed irregolarità mestruali, endometriosi, policistosi ovarica associata o non associata ad acne e peluria, in ammazioni vaginali nonchè sostegno ed accompagnamento alle ragazze che iniziano ad approcciarsi alle prime esperienze sessuali), delle donne adulte (diagnosi precoce dei tumori del collo dell’utero, della mammella, contraccezione ormonale o meccanica) e di quelle che stanno entrando o lo sono già in menopausa (consigli e chiarimenti sulla terapia ormonale sostitutiva e su tutti i cambiamenti sessuo-ginecologici tipici di questo particolare periodo della vita della donna).

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Citologico vaginale (Pap test) Batteriologico vaginale Ecogra e transvaginali Ecogra e addome inferiore Ecogra e mammarie Ecogra e Ostetriche primo e terzo trimestre Transulecenza nucale per i test di screening prenatali Ecogra e ostetriche 3 D dalla 26ma alla 32ma settimana


Mal di schiena e dolore alle articolazioni: La causa principale di disabilità in tutto il mondo Contrariamente a quanto si possa intuitivamente pensare, non sono le malattie cardiovascolari a causare la maggior disabilità. Il mal di schiena da solo provoca più limitazioni delle malattie cardiache, neurologiche e del diabete sommati assieme. Questo è quanto emerge da uno studio che si sta conducendo da 26 anni e viene periodicamente pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet. La Terapia Antalgica è la specializzazione medica che si occupa di tutti i tipi di dolore offrendo soluzioni sempre più innovative per il suo controllo. Non ci serviamo solo di farmaci mirati! Anzi, per limitarne l’utilizzo (o quando questi non sono più ef caci) si possono eseguire procedure minimamente invasive in grado di limitare la trasmissione del

dolore. Si ottiene in questo modo un considerevole bene cio sulla qualità di vita del paziente, evitando spesso interventi chirurgici non indispensabili. La neurolisi per il dolore

sponsabili di resistenti cefalee sono solo alcuni esempi di tali procedure. Il 2016 è stato proclamato dalla „Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore‰ anno dedicato al controllo del dolore articolare. Il gruppo Ponos Clinic organizza con questa occasione corsi accreditati per medici chirurghi e incontri informativi con il pubblico. Maggiori dettagli si trovano sul sito www.ponos.clinic e si possono richiedere via mail o telefono.

Il dottor Panagiotakos è medico-chirurgo specializzato in Anestesia e Rianimazione allÊUniversità di Torino, con Master di 2° livello in Terapia del Doarticolare di ogni origine, la peridu- lore allÊUniversità di Parma. Membro rolisi per il mal di schiena successivo della American Pain Society e dellÊInad interventi di chirurgia vertebrale, ternational Association for the Study of la neuromodulazione dei nervi re- Pain. Fondatore del gruppo Ponos Clinic.

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IL CHECK-UP

L’importanza della prevenzione A che età fare i controlli per tenere a bada la salute? La prevenzione è importante su tutti i fronti, ma la cautela è d’obbligo. Gli esperti, infatti, puntano il dito su alcuni esami sofisticati, come le indagini per imaging per esempio, che molto spesso vedono sottoporsi pazienti non veramente a rischio. Ma allora, chi deve fare prevenzione? Ma soprattutto: a quale età? Tutti, devono fare prevenzione, migliorando gli stili di vita. Inoltre è importante considerare le esigenze del singolo paziente. Per esempio esami come il Pap test e la mammografia e, forse, la colonscopia sono in grado di consentire effettivamente una diagnosi precoce dei tumori, quindi è importante farli. Il Pap test è consigliato tra i 25 e i 64 anni con cadenza triennale; alla mammografia è utile sottoporsi su base volontaria una volta all’anno tra i 45 e i 49 anni e sicuramente tra i 50 e 69 anni una volta ogni due anni. Resta il fatto che il “tagliando annuale” lo dovrebbe programmare il medico sulla base di indicazioni chiare, come l’età, le abitudini alimentari, l’attività fisica, il fumo, il peso in eccesso e la familiarità. In linea generale è necessario sottoporsi a una visita medica ogni uno o due anni e, in base ai risultati, e ai sintomi, effettuare gli esami del sangue ed eventualmente l’esame delle urine. Sul fattore “età” si possono classificare una serie di esami preventivi, secondo il Preventive Services Task Force. Fino ai 35 anni è consigliato, ogni tre anni, una visita medica generale; ogni anno è importante calcolare l’indice di massa corporea per ridurre un eventuale soprappeso e verificare la pressione arteriosa, accentuando i controlli se la minima risulta superiore a 90 e la massima superiore a 140. Tra i 35 e i 50 anni ecco le raccomandazioni: ogni anno visita medica generale, con controllo del peso e pressione arteriosa; ogni tre anni, se sono presenti nei, visita dermatologica, e spirometria per valutare la salute dell’apparato respiratorio (è

indicata per chi soffre di allergie, per i fumatori e per chi si ammala spesso di infezioni respiratorie). Ogni cinque anni sottoporsi a: elettrocardiogramma a riposo (è indispensabile per i diabetici e i cardiopatici con cadenze più ravvicinate) e al controllo testicolare. Ma ogni tre anni sottoporsi a: emocromo con formula (per valutare eventuali infezioni), glicemia (per indicare diabete latente o un’insufficiente tolleranza dell’organismo agli zuccheri: l’esame è consigliato alle persone in sovrappeso e a quanti presentano familiarità per diabete e malattie cardiovascolari), a creatininemia (per valutare un’eventuale sofferenza dei reni); transaminasi e gamma GT (per scoprire un cattivo funzionamento del fegato), colesterolo totale e frazionato e trigliceridi (per aiutare a valutare il rischio cardiovascolare). Dai 50 anni in su è necessaria, ogni anno, una visita medica generale con controllo di peso e pressione arteriosa ed eventuale esplorazione rettale per chi ha familiarità con il tumore del colon. E ogni due anni sottoporsi a ricerca del sangue occulto nelle feci per individuare tumori dell’intestino in fase iniziale; occasionalmente può essere necessaria la colonscopia. 6


Polis: il poliambulatorio che dà risposte alle nuove esigenze sanitarie in tempo di crisi Il Poliambulatorio POLIS nasce nel 2011 dalla volontà della Cooperativa Sociale “Gruppo Arco” di creare dei servizi sanitari a costi calmierati, accessibili anche alle fasce sociali ed economiche più fragili. In un ambiente sociale ed economico in crisi, il mondo della cooperazione si offre dunque come risposta alle esigenze di “cura ordinaria”, ormai sempre più spesso dif coltosa nel servizio pubblico o con tempi di attesa non rispondenti alle esigenze dei cittadini…ma a costi sostenibili! Polis è una sorta di terzo polo in ambito sanitario, alternativo al privato tradizionale e complementare al pubblico. Il Poliambulatorio opera nell’intento di contribuire alla tutela del diritto alla salute, valore imprescindibile

per ogni individuo, mettendo al centro proprio la persona: occuparsi di salute per POLIS signi ca prendersi cura delle persone non solamente come pazienti, ma anche e soprat-

tutto come persone con le quali costruire un rapporto di ducia e rispetto. L’obiettivo principale è mettere a di-

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sposizione dei pazienti prestazioni professionali qualificate, con particolare attenzione alle persone più fragili, le famiglie numerose o monoreddito, i bambini e gli anziani. L’offerta dei servizi si basa sull’alta professionalità ed esperienza dei collaboratori, l’individuazione di cure adeguate e flessibili, nonché sull’utilizzo di materiali e strumenti di prima qualità. Accoglienza, professionalità, sostenibilità, prevenzione, approccio interdisciplinare sono i pilastri del Poliambulatorio POLIS. Per facilitare ulteriormente i pazienti, a fronte di listini già calmierati, offriamo la possibilità di nanziamenti a tasso agevolato, tramite la nostra convenzione con Banca Etica.


FARMACIE

IN FARMACIA a Torino

• Aggeri Corso Cosenza, 39 Tel. 011.3174848 • Agnini Corso Regina Margherita, 256 Tel. 011.4375015 • Alchemica 1961 Corso Turati Filippo, 74 Tel. 011.3181345 • Almasio Snc Piazza Statuto, 3 Tel. 011.544257 • Althea Via Gorizia, 133 Tel. 011.352084 • Amici Snc • Anedda • Anglesio Via Milano, 11 Tel. 011.4362908 • Antoniotti Corso Moncalieri, 59 Tel. 011.6602200 • Aurora Snc Corso Giulio Cesare, 24 Tel. 011.851155 • Baggio Roba Corso Traiano, 73 Tel. 011.6190159 • Baima Piazza Rivoli, 11 Tel. 011.7496819 • Balocco Corso Peschiera, 142 Tel. 011.3833753 • Balossino Strada S. Mauro, 179 Tel. 011.2733597 • Bargis Via Nizza, 15 Tel. 011.6699501 • Beato Angelico Via S. Marino, 69 Tel. 011.362562 • Bernardi Via Duchessa Jolanda, 15 Tel. 011.4343081 • Berta di Collegiata Snc Via Po, 51 Tel. 011.884484 • Bessolo Corso Toscana, 20 Tel. 011.259059 • Bestente Via Ancina Giovenale, 43/G Tel. 011.2680999 • Boccaccio Via Boccaccio Giovanni, 16 Tel. 011.8993603 • Boniscontro Corso Vittorio Emanuele II, 66 Tel. 011.541271 • Borelli Via S. Donato, 9 Tel. 011.487712 • Borgarelli Via Madama Cristina, 62 Tel. 011.6699410 • Borgata Lesna Via Monginevro, 245 Tel. 011.7072112 • Borgo Crimea Corso Fiume, 4 Tel. 011.6604376 • Borgo Crocetta Corso De Gasperi Alcide, 6 Tel. 011.595215 • Borgo Po Via Romani Felice Tel. 011.8196155 • Borgo Rossini Via Reggio, 1 Tel. 011.852602 • Borgo San Paolo Via S. Paolo, 49/A Tel. 011.336412 • Borgo Vittoria Snc Via Chiesa Della Salute, 64 Tel. 011.259561 • Braccio Sas Corso Francia, 87/A Tel. 011.4333747 • Breglio Via Breglio, 16 Tel. 011.250804 • Brunelleschi Corso Filippo Brunelleschi, 75/C

Tel. 011.703781 • Bullio Dranzon Corso Racconigi, 184/186 Tel. 011.3851352 • Busatti Borgo San Paolo Sas Via Monginevro, 57/D Tel. 011.331252 • Calandra Snc Via Crescentino, 34 Tel. 011.2482611 • Calvo Via Luini, 41 Tel. 011.250157 • Carlo Felice Piazza Carlo Felice, 63 Tel. 011.547626 • Caruso Corso Belgio, 180 Tel. 011.8992879 • Cavallo Via Berthollet Claudio Luigi, 10 Tel. 011.6698702 • Cavanna Via Mosca Gaetano, 1 Tel. 011.212932 • Cavoretto Snc Piazza Freguglia Carlo, 6 Tel. 011.6612800 • Cenisia Via Frejus, 41 Tel. 011.4336655 • Centrale Santomartino Antonio Via Roma, 24 Tel. 011.5628018 • Cervino Corso Vercelli, 111 Tel. 011.852450 • Cesano Via Bologna, 250 Tel. 011.203208 • Chierici Via Chiesa Della Salute, 105 Tel. 011.296688 • Christidis Ioannis Corso Regina Margherita, 68 Tel. 011.4360010 • Cigna Sas Via Cigna Francesco, 53 Tel. 011.855497 • Collegiata Santa Maria Snc Via San Francesco D’Assisi, 14 Tel. 011.534057 • Comunale 1 – Corso Orbassano, 249 Tel. 011.390045 • Comunale 10 – Via Asinari Di Bernezzo Vittorio, 134 Tel. 011.725767 • Comunale 11 – Strada Lanzo, 98 Tel. 011.2262953 • Comunale 12 – Corso Vercelli, 236 Tel. 011.2465215 • Comunale 13 – Via Negarville Celeste, 10 Tel. 011.3470309 • Comunale 15 – Corso Traiano, 86 Tel. 011.616044 • Comunale 17 Corso Vittorio Emanuele II, 182/bis Tel. 011.4333311 • Comunale 19 – Via Vibò, 17 Tel. 011.218216 • Comunale 2 – Via Slataper Scipio, 25 Tel. 011.735814 • Comunale 20 – Via Ivrea, 47 Tel. 011.2621325 • Comunale 21 Corso Belgio, 151/D Tel. 011.8980177 • Comunale 22 Via Carlo Capelli, 47

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Tel. 011.725742 • Comunale 23 – Via Reni Guido, 155 Tel. 011.307573 • Comunale 24 – Via Bellardi Ludovico, 3 Tel. 011.720605 • Comunale 25 Stazione di Porta Nuova Tel. 011.542825 • Comunale 28 – Corso Corsica, 9 Tel. 011.3170152 • Comunale 29 – Via Orvieto, 10/a Tel. 011.2215328 • Comunale 33 Via Isernia, 13 Tel. 011.7399887 • Comunale 35 Via Cimabue, 8 Tel. 011.3114027 • Comunale 36 Via Filadelfia, 142 Tel. 011.321619 • Comunale 37 Corso Agnelli Giovanni, 56 Tel. 011.3247458 • Comunale 38 Via Vandalino, 9 Tel. 011.725846 • Comunale 4 – Via Oropa, 69 Tel. 011.8995608 • Comunale 40 – Via Farinelli Arturo, 36/9 Tel. 011.3488296 • Comunale 41 – Via Degli Abeti, 10 Tel. 011.2624080 • Comunale 42 – Via Venti Settembre, 5 Tel. 011.543287 • Comunale 43 – Piazza Statuto, 4 Tel. 011.5214581 • Comunale 44 – Via Cibrario Luigi, 72 Tel. 011.4371380 • Comunale 45 – Via Monginevro, 27 Tel. 011.3852515 • Comunale 46 – Piazza Bozzolo Camillo, 11 Tel. 011.6633859 • Comunale 5 – Via Rieti, 55 Tel. 011.4114855 • Comunale 7 – Corso Trapani, 150 Tel. 011.3352700 • Comunale 8 – Corso Traiano, 22 Tel. 011.614284 • Comunale 9 – Corso Sebastopoli, 272 Tel. 011.351483 • Corso Francia Corso Francia, 175 Tel. 011.746112 • Corso Grosseto Corso Grosseto, 221 Tel. 011.2203066 • Corso Siracusa Corso Siracusa, 98 Tel. 011.3119108 • Crida Via Cibrario Luigi, 88 Fax: 011.740823 • Daniele Corso Duca Degli Abruzzi, 66 Tel. 011.596944 • Dante Corso Dante, 78 Tel. 011.6963386 • De Angeli Largo Brescia, 47 Tel. 011.851512 • Degli Stemmi Via Po, 31 Tel. 011.8173027 • dei Fiori Snc Corso Regio Parco, 36/bis Tel. 011.857068 • Del Benessere Di Fedeli Sas


• Europa Corso Orbassano, 302 Tel. 011.3110112 • Europea Via Mazzini, 31 Tel. 011.8126935 • Ferrero • Filadelfia Via Filadelfia, 271/C Tel. 011.3112553 • Franco Via Oxilia Nino, 13 Tel. 011.202382 • Frejus Snc Corso Francia, 35 Tel. 011.4472361 • Galileo Farmabivi Snc Via Carle Fratelli, 5 Tel. 011.599526 • Gallo Mario Piazza Vittorio Veneto, 10 Tel. 011.8178077 • Gancia Via Asiago, 35 Tel. 011.4034120 • Gani Snc Via Nizza, 108 Tel. 011.6961596 • Garelli Mirijam Piazza Campanella Tommaso, 9 Tel. 011.726968 • Garelli Snc Via Massaia Guglielmo Cardinale, 45 Tel. 011.214176 • Gay Via Tunisi, 99 Tel. 011.3195196 • Ghezzo Via Passo Buole Tel. 011.6190003 • Giaccone Di Braccio sas V. Barletta, 93 Tel. 011.350193 • Gillone Via Monginevro, 105 Tel. 011.3855876 • Gottardo Sas Largo Sempione, 186 Tel. 011.2427894 • Gran Madre Piazza Gran Madre Di Dio, 1 Tel. 011.8192563 • Granero Snc Via Brandizzo, 90 Tel. 011.858540 • Gruner S.A.S. Via S. Tommaso, 16 Tel. 011.546292 • Guala Di Anastasio Via Fratel Teodoreto, 7 Tel. 011.610863 • Gualdi Corso Unione Sovietica, 85

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Tel. 011.3197922 • Guarino Via Passo Buole Tel. 011.616002 • Gussoni Via Tunisi, 51 Tel. 011.3194565 • Igea di Gozeni M. e C. Snc Largo Toscana, 50 Tel. 011.7391457 • Internazionale Via Carlo Alberto, 24 Tel. 011.535144 • Leva Snc Corso Stati Uniti, 5Tel. 011.544945 • Lingotto Cocirio Davide Via Nizza, 354 Tel. 011.6963668 • Lorenzetti V. Stradella, 36 Tel. 011.290551 • Lucente Via Carrera Valentino, 88 Tel. 011.726833 • Lucento Snc Via Oglianico, 4 Tel. 011.732815 • Madonna Degli Angeli Via Giolitti Giovanni, 7 Tel. 011.540316 • Madonna Dei Fiori Corso Peschiera, 244 Tel. 011.3851249 • Madonna Del Pilone Snc Corso Casale, 110 Tel. 011.8191642 • Madonna Della Pace S.A.S. Corso Palermo, 122 Tel. 011.852073 • Madonna dell’Aiuto Via Tripoli, 15 Tel. 011.320535 • Madonna delle Rose Piazza Galimberti Tancredi, 7 Tel. 011.3195700 • Madonna di Campagna C. Grosseto, 256 Tel. 011.2267366 • Magistra sas • Magno Via Colombo Cristoforo, 42 Tel. 011.596777 • Mamone Via Bellini, 8 Tel. 011.544739 • Manenti V. Piffetti, 31 Tel. 011.4373929

FARMACIE

• del Borgo di U.W.S. Sas Via Barletta, 84/F Tel. 011.3270116 • Del Corso Via Saluzzo, 1 Tel. 011.6699414 • del Giglio Via Arnaldo Da Brescia, 38 Tel. 011.3172572 • Del Leone Via S. Secondo, 46 Tel. 011.5818929 • Del Mercato Corso Grosseto, 216 Tel. 011.2268068 • Della Consolata Via Delle Orfane, 25 Tel. 011.4338683 • Della Mole Sas Corso S. Maurizio, 35 Tel. 011.889383 • Della Rocca Via Dei Mille, 48 Tel. 011.887386 • Della Stura Snc Piazza Falchera Tel. 011.2620362 • Dell’Ausiliatrice Corso Principe Oddone, 28 Tel. 011.4361738 • Delle Erbe Via Rivalta, 56/D Tel. 011.386997 • Delle Maddalene Snc Piazza Respighi, 3 Tel. 011.2426557 • Delle Molinette Via Nizza, 183 Tel. 011.6963207 • Delle Vallette Snc Viale Dei Mughetti, 9/F Tel. 011.735313 • Dell’Erica Via Di Nanni Dante, 71 Tel. 011.4474394 • Dell’Orso Via Buenos Aires, 77 Tel. 011.393735 • Don Bosco Via Cigna Francesco, 44 Tel. 011.5217192 • Donato di Donato Giulia e C. Snc Corso Francia, 385 Tel. 011.4032610 • Dora Via Cigna Francesco, 118 Tel. 011.852253 • Dutto Snc Corso Giulio Cesare, 48 Tel. 011.852796


FARMACIE

• Maria Cristina Sas C. A. De Gasperi, 69 Tel. 011.596774 • Mauriziana di Gsg • Mazzoli C. Rosselli, 106/D Tel. 011.5097239 • Millefonti Via Genova, 64 Tel. 011.679452 • Minati Corso Sebastopoli, 202 Tel. 011.350010 • Minerva Sas Vl. Mughetti, 1 Tel. 011.737709 • Mirafiori Snc Via Sanremo, 37 Tel. 011.3176888 • Moderna Di Euro• Sas Via Tripoli, 58 Tel. 011.396633 • Monari di Monari Corso Traiano, 158/B Tel. 011.6197358 • Monge Corso Regina Margherita, 218/BIS Tel. 011.484756 • Monginevro Via Monginevro, 178 Tel. 011.706231 • Montanaro Corso Vinzaglio, 31 Tel. 011.544894 • Montegrappa Sas Corso Monte Grappa, 55 Tel. 011.7715122 • Monumento Largo Vittorio Emanuele II, 84 Tel. 011.541739 • Monviso Corso Giambone Eusebio, 19 Tel. 011.3175105 • Nazionale V. Vanchiglia, 29/A Tel. 011.8171338 • Nizza Via Nizza, 65 Tel. 011.6699259 • Omeopatica Dabbene Via Bologna, 91 Tel. 011.284094 • Operti Piazza Vittorio Veneto, 11 Tel. 011.8179320 • Ottone Corso Unione Sovietica, 491 Tel. 011.343590 • Palatina Corso Regina Margherita, 134 Tel. 011.4368756 • Parella Sas Via Capelli Carlo, 67 Tel. 011.7795984 • Parini Snc Via De Sanctis Francesco, 62 Tel. 011.7793197 • Pensa Via Cernaia, 14/A Tel. 011.545009 • Peschiera Corso Peschiera, 295 Tel. 011.7793840 • Piazza Massaua Snc Piazza Massaua, 1 Tel. 011.712256 • Piazza Villari Via Foligno, 69 Tel. 011.2296124 • Piccardo • Picco Tavano Via Sacchi Paolo, 46 Tel. 011.5817629 • Piemonte Snc Corso Toscana, 107 Tel. 011.7392917 • Pietro Cossa Snc Via Cossa Pietro, 106 Tel. 011.725625 • Pilonetto Corso Moncalieri, 257 Tel. 011.6614444 • Pitagora Snc Piazza Pitagora, 9 Tel. 011.3093185 • Po Via Po, 4 Tel. 011.889590 • Policlinico Via Sempione, 112 Tel. 011.2058359 • Porinelli • Porpora Snc Via Porpora Nicola, 41 Tel. 011.2463287 • Porta Nuova Via Sacchi, 4 Tel. 011.545372 • Porta Palazzo Sas Piazza Della Repubblica, 21 Tel. 011.5211972 • Porta Susa Snc Corso Francia, 1/bis Tel. 011.4343515

• Portis V. Madama Cristina, 37 Tel. 011.6699385 • Pozzo Strada Snc Corso Francia, 273 Tel. 011.726773 • Re Umberto Snc Corso Re Umberto, 38 Tel. 011.545690 • Regina Margherita Via Cossa Pietro, 280 Tel. 011.4559904 • Regio Parco Corso Taranto, 183/C Tel. 011.267196 • Rinetti C. Lecce, 31 Tel. 011.7496040 • Roagna Snc C. Giovanni Agnelli, 117 Tel. 011.3175151 • Roatis Via Pramollo, 6 Tel. 011.3979279 • Robino Via Palestrina Pier Luigi, 49 Tel. 011.855966 • Rognone • Sacro Cuore Snc Via Nizza, 115 Tel. 011.6699979 • San Benedetto Via Bardonecchia, 114 Tel. 011.7710235 • San Bernardino Snc Via Braccini Paolo, 101 Tel. 011.3859726 • San Camillo Paglia Carlo Via Pio VII, 164/C Tel. 011.6197062 • San Carlo Via Giolitti Giovanni, 2 Tel. 011.547914 • San Dario Via Genova, 177 Tel. 011.6636011 • San Domenico Corso Unione Sovietica, 591 Tel. 011.341265 • San Donato Via S. Donato, 55 Tel. 011.19503964 • San Fabio sas Via Stradella, 198 Tel. 011.290449 • San Francesco da Paola • San Giacomo Sas Via Genova, 122 Tel. 011.5788940 • San Giorgio Piazza Bianco Dante Livio, 10 Tel. 011.19702006 • San Giovanni Snc Via Frejus, 100 Tel. 011.331656 • San Marco Via Mazzini Giuseppe, 24 Tel. 011.835240 • San Michele Corso Taranto, 15 Tel. 011.2464990 • San Paolo Sas Via Berrino, 6 Tel. 011.2261615 • San Pietro Corso Siracusa, 87 Tel. 011.360994 • San Rocco Corso Grosseto, 165 • San Salvario Via Madama Cristina, 14 Tel. 011.6690623 • San Salvatore Via Nizza, 27 Tel. 011.6699926 • San Secondo Via S. Secondo, 9 Tel. 011.545677 • San Simone V. S. Tommaso, 2/A Tel. 011.5628143 • Sansovino Corso Toscana, 185 Tel. 011.735350 • Santa Barbara Via Cernaia, 24 Tel. 011.542875 • Santa Chiara Snc • Santa Croce Corso Casale, 204 Tel. 011.8995586 • Santa Elisabetta sas • Santa Gemma • Santa Giulia Via S. Giulia, 38 Tel. 011.836694 • Santa Giustina C. Regina Margherita, 114

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Tel. 011.5215445 • Santa Maria Via Fabrizi Nicola, 102 Tel. 011.740708 • Santa Matilde Via Madama Cristina, 78 Tel. 011.6699543 • Santa Rita Snc Corso Sebastopoli, 143 Tel. 011.393083 • Santa Rosa • Santa Rosalia Corso Maroncelli Piero, 28/B Tel. 011.6963349 • Santa Silvia Snc Corso Sebastopoli, 298 Tel. 011.322457 • Santa Teresa Via Giosuè Borsi, 114 Tel. 011.3810055 • Santa Zita Sacchi Via Cibrario, 33/bis Tel. 011.4371816 • Sant’Agnese Antica • Bosio Via Garibaldi Giuseppe, 26 Tel. 011.4369636 • Sant’Alfonso S.D.F. Corso Tassoni, 66/D Tel. 011.4376728 • Sant’Anna Corso Sommeiller, 31 Tel. 011.5683523 • Sant’Antonio Corso V. Emanuele II 121 Tel. 011.541200 • Sant’Emilio V. Lancia, 11/B Tel. 011.336491 • Sant’Eraldo Snc Via Arnaldo Da Brescia, 25 Tel. 011.3192292 • Santi Angeli Custodi • Santi Cosma e Damiano Piazza Omero, 16 Tel. 011.3112577 • Sardi V. Borgaro, 58 Tel. 011.296569 • Sassi Corso Casale, 316 Tel. 011.8980155 • Sburlati Emanuela Via Monginevro, 126 Tel. 011.389276 • Scotti Sas V. Nicola Fabrizi, 11 Tel. 011.7714239 • Sempione Corso Giulio Cesare, 118 Tel. 011.2482096 • Sennacheribbo Via Candiolo, 31 Tel. 011.6067126 • Serravalle Via Lessona Michele, 29 Tel. 011.748905 • Solferino Dr. Anna Ricotti Via S. Teresa, 21 Tel. 011.546946 • Squillario Corso Belgio, 41 Tel. 011.888098 • Steffanone C. Unione Sovietica, 397 Tel. 011.614220 • Stroppiana Corso Svizzera, 42 Tel. 011.7496064 • Subalpina Via Castelnuovo, 5 Tel. 011.8195566 • Tesoriera Corso Francia, 212 Tel. 011.0015126 • Tetti Frè Via Nizza, 214 Tel. 011.6633144 • Torino Esposizioni Corso D’Azeglio Massimo, 100 Tel. 011.6964027 • Università Giorda • Vagnino Via Sesia, 1 Tel. 011.853883 • Vela Sas Corso Potenza, 92 Tel. 011.2216405 • Vigliani Via Vigliani Onorato, 160 Tel. 011.6060258 • Villa Giusti di Allini Eredi Via S. Maria Mazzarello, 18/D Tel. 011.701784 • Vittoria Snc Piazza Della Vittoria, 29 Tel. 011.290053 Regia • Masino Regia • XX Settembre


STRUTTURE PER ANZIANI

Per vivere come in famiglia L’innalzamento della vita media dei cittadini è una tendenza comune a numerosi Paesi sviluppati e presenta profili economici e sociali di grande rilievo. Una parte degli anziani, quelli in età compresa tra i 65 ed i 79 anni, è spesso autosufficiente e coloro che hanno redditi medi non hanno particolari difficoltà, soprattutto se vivono in famiglia. In tal caso, anzi, costituiscono una risorsa importante in quanto spesso dediti alla cura dei nipoti ed all’assistenza dei familiari più anziani o disabili. Sempre più spesso, inoltre, sono coinvolti in attività di interesse sociale e costituiscono una risorsa importante nel volontariato. Posto che l’Italia è il Paese dell’Unione Europea con la più alta aspettativa di vita, la situazione nazionale viene raffigurata in termini positivi, con qualche preoccupazione legata all’aumento della richiesta di servizi sociali connessa all’invecchiamento della popolazione.

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Le strutture che ospitano gli anziani non autosufficienti sono divise in Rsa, residenze sanitarie assistenziali, vale a dire strutture dipendenti dalle Asl create per dare risposte alle esigenze di anziani non autosuffcienti e non trattabili a domicilio. C’è infine un’altra categoria di strutture messe a disposizione dei nostri anziani e sono chiamate Ra, e sono dedicate ad anziani autosufficienti. Si tratta cioè di strutture semiresidenziali, vale a dire di case protette (per gli anziani che hanno bisogno di assistenza generica e che non possono essere aiutati dai propri familiari), di case albergo e comunità alloggio (piccole strutture, da 15-20 posti letto, che offrono ospitalità permanente o temporanea a persone di età superiore ai 65 anni, che vivono in condizioni di solitudine, o che hanno un’autonomia limitata) e infine di centri diurni per malati di Alzheimer.


SENTIRE BENE

Sentire bene per riscoprire la vita La sordità è un fenomeno spesso correlato all’invecchiamento, che quindi non è evitabile, ma ci sono alcuni esami a cui ci si può sottoporre per evitare di incappare in problemi seri e non risolvibili. L’esame dell’udito, detto anche audiogramma o esame audiometrico è l’esame più frequente che viene effettuato da un otorinolaringoiatra: esso permette di studiare la capacità uditiva di una persona valutando tutte le frequenze udibili, comprese quelle poco utilizzate, e permette di riconoscere segni di sordità anche in coloro che pensano di sentire bene. Con l’esame audiometrico si può quindi riconoscere se c’è una perdita uditiva e vedere il suo andamento. In questo esame si chiede al paziente di alzare una mano o premere un pulsante tutte le volte che percepirà un suono, anche di minima intensità. E’ importante che il paziente si concentri bene e riconosca ogni piccolo suono. Questo esame si

svolge facendo sentire un suono per volta ad una intensità adeguata alla persona. Si ripete l’operazione per ciascuna frequenza e per ogni orecchio. Le minime soglie di udibilità così riscontrate vengono unite tra loro con una linea. Il risultato sono due linee, una rossa per l’orecchio destro ed una blu o nera per l’orecchio sinistro. Gli esperti puntualizzano: “L’esame audiometrico non serve per fare diagnosi di una malattia, e la ragione sta nel fatto che le malattie dell’orecchio sono centinaia e non è possibile distinguerle con un tracciato che ha poche variabili. L’esame audiometrico è invece utilissimo per il medico perché permette di capire dove è localizzato il problema lamentato dal paziente: se è un disturbo dell’orecchio oppure se ha una sede diversa. Inoltre, quando c’è una malattia dell’orecchio, ci permette una precisa diagnosi di sede”. La lettura dell’esame audiometrico ai fini diagnostici va integrata quindi con altri esami, in particolare i potenziali evocati uditivi e l’impedenzometria, esame che permette di valutare l’elasticità del timpano e della catena di ossicini responsabili della funzione dell’udito. Quest’ultima infatti risulta utile per diagnosticare eventuali disturbi a carico dell’orecchio medio; viene anche utilizzata per monitorare l’andamento di una terapia prescritta. 12


ODONTOIATRIA

Visita di controllo? Almeno una all’anno Sottoporsi a visite di controllo a partire dai primi anni di vita permette di garantire una dentatura sana e di prevenirne la formazione delle carie, ma serve anche per accertarsi che non siano presenti problemi di malocclusione, per la cui correzione occorre rivolgersi ad un tecnico dell’ortognatodonzia. Gli esperti fanno presente che: «La prevenzione è l’arma migliore per garantire la salute e il benessere ai nostri denti e alla nostra bocca, sarebbe opportuna una visita odontostomatologica dal dentista di fiducia una volta all’anno per valutare lo stato della bocca». Questa raccomandazione dei dentisti è una regola da seguire. La visita perciò è importante perché permette di prevedere in tempi rapidi l’inizio delle cure odontoiatriche del caso e le cure conservative precoci che si impongono. Una raccomandazione su tutte: l’eliminazione della placca tramite una corretta igiene orale e una sana alimentazione povera di zuccheri, queste due azioni contribuiscono a prevenire la formazione di carie anche nei piccoli pazienti. Parlando delle carie, all’inizio non danno sintomi ma vengono rilevate solo dalla visita di prevenzione. Ma cosa succederebbe se non ci si sottoponesse ad un controllo preventivo? «Comporta il progredire dell’attività cariosa – spiegano i dentisti -, per cui i denti che potevano essere facilmente recuperati, col tempo sono preda di carie molte estese che molte volte obbligano l’odontoiatra

alla loro estrazione». Ma la visita preventiva è molto importante anche nei bambini perché mette in evidenza le carie dei denti permanenti ed eventuali non allineamenti dei denti stessi. Ma prevenzione non significa solo cura e benessere dei denti. La prevenzione passa anche dai nostri portafogli riducendo le spese che diversamente occorrono per curare un problema trascurato. Infatti, con l’attività di prevenzione si riducono enormemente i costi dell’attività odontoiatrica in quanto la “conservativa” ovvero la branchia dell’odontoiatria che si occupa della conservazione dei denti, comporta una spesa enormemente inferiore a quella della protesi.

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ODONTOIATRIA

uno spessore di 3 decimi di millimetro, per cui assolutamente “leggere” e soprattutto “invisibili”. Queste nuove piastrine rappresentano un’alternativa agli apparecchi cosiddetti fissi e se originariamente sono state studiate per gli adulti, in tempi piuttosto recenti sono state adottate anche per l’applicazione sui ragazzi. Ne viene prodotta una serie personalizzata su misura, numerata e codificata per ogni paziente, con una nuovissima tecnologia tridimensionale computerizzata. L’odontoiatra fa produrre le serie di mascherine dopo aver progettato il piano di trattamento del paziente e dopo aver valutato che gli spostamenti dentali simulati dal computer corrispondano a quelli prescritti. Le mascherine, che verranno indossate ciascuna per 15 giorni dal paziente, produrranno dei movimenti sequenziali lievi e indolori. Queste mascherine curano i disturbi della bocca più comuni, quelli di tipo scheletrico legati ad anomalie della mascella e della mandibola: iposviluppo, ipersviluppo, arretramento e avanzamento. Altre malformazioni riguardano il numero dei denti, come nel caso dell’ipodontia (avere uno o più denti in meno) o dell’iperdontia, che indica la presenza di uno o più denti in eccesso che possono creare affollamento. Oltre a queste, possono essere corretti anche il morso profondo (i denti superiori coprono del tutto quelli inferiori) e aperto (un grosso spazio tra i denti anteriori delle due arcate). L’apparecchio favorisce la giusta chiusura della mandibola cosicchè ci sia anche una corretta pronuncia e masticazione.

Ecco l’apparecchio invisibile: mascherine in resina per adulti e adolescenti Il mancato allineamento dei denti comporta movimenti scorretti della bocca, con ripercussioni anche sulle ossa del cranio. Sono poche le persone che possono vantare un sorriso perfetto con i denti perfettamente allineati. Per raddrizzarli la soluzione è ben nota: l’apparecchio ortodontico, che però non sempre è ben accettato da chi deve metterlo. Ecco quindi che in molti studi dentistici si sta affermando un nuovo sistema venuto dall’America: le mascherine in resina trasparente, con

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SPORT

I vantaggi dell’attività fisica Le linee guida internazionali riguardanti lo sport indicano che il tempo da dedicare all’attività fisica dovrebbe essere un minimo di trenta minuti al giorno per almeno cinque giorni alla settimana di attività aerobica e due sedute settimanali per l’attività di tonificazione muscolare. Vi sono tuttavia studi recenti che documentano il beneficio per l’organismo anche di un attività più breve e con intensità maggiore. Fare attività fisica all’aria aperta, soprattutto quando la bella stagione lo permette, è uno stimolo in più per trascorrere più tempo con se stessi e per mantenere in forma il proprio fisico. Attrezzati di tuta e comode scarpe da ginnastica e di un orologio al polso, dopo una lunga giornata di lavoro si comincia la sana attività fisica, quella tanto consigliata dai medici, con l’obiettivo non solo di stare in forma ma anche di aiutare il corpo a “scaricare” ansie e pensieri in eccesso. Si può camminare a passo spedito, si può correre o fare esercizi di stretching per allungare i muscoli del corpo, in un contesto verdeggiante e rilassante. Una pausa e poi si ricomincia, meglio se in compagnia, perché lo sport di squadra è il miglior alleato per superare la pigrizia. Ma perché l’attività fisica fa bene? «L’attività fisica ha un ruolo fondamentale in ragione dei numerosi effetti benefici che apporta – spiegano gli esperti -. Questo argomento è divenuto ancora più importante in relazione ai livelli di inattività fisica nel nostro stile di vita in misura molto più elevata rispetto a solo pochi decenni fa, per dire rispetto al modo di vivere dei nostri genitori o dei nostri nonni». Fare attività fisica vuol dire beneficiare di numerosi vantaggi. Un regolare esercizio fisico permette di mantenere o migliorare una discreta efficienza fisica cardio-respiratoria associata ai miglioramenti sul piano della mobilità articolare, il tono muscolare e il benessere psicologico, tre fattori importanti per prevenire o anche gestire meglio le molte patologie con le quali ormai dobbiamo convivere.

Gli integratori alimentari Talvolta le sostanze nutritive essenziali che diamo al nostro corpo attraverso l’alimentazione quotidiana non sono abbastanza per darci la giusta energia, per questo possono venire in aiuto alleati come gli integratori alimentari, che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico come aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale. Un aspetto molto importante per questi prodotti riguarda il fatto che devono essere somministrati in linea con precise indicazioni, sia in materia di composizione che di dosi massime di assunzione, come indicato dalle linee guida revisionate nel dicembre 2002 dal Ministero della Salute.

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FISIOTERAPIA

Il ruolo della fisioterapia La fisioterapia è una branca della medicina che si occupa della prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei pazienti affetti da patologie o disfunzioni congenite o acquisite in ambito neuromuscoloscheletrico e viscerale. Gli interventi terapeutici, di cui si avvale la fisioterapia, sono molteplici quali: terapia fisica, terapia manuale// manipolativa, massoterapia, terapia posturale, chinesiterapia, terapia occupazionale e altre. La fisioterapia contribuisce a favorire lo sviluppo e a facilitare il recupero funzionale post trauma consentendo al paziente un ritorno alla normale attività psico/fisica. La fisioterapia è praticata dal dottore in fisioterapia (Fisioterapista), appartenente alla classe delle professioni sanitarie della riabilitazione. Il fisioterapista assiste il paziente nel recupero funzionale per quanto concerne le menomazioni e le disabilità motorie qualunque ne sia la causa. Applica, le tecniche di base e speciali di esercizio terapeutico e di rieducazione funzionale, le metodiche massoterapiche, la fisioterapia strumentale. Il fisioterapista utilizza tecniche terapeutiche basate sull’esercizio fisico miranti al recupero di abilità perdute a causa di un evento, applicando

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FISIOTERAPIA metodiche di base e tecniche speciali per il raggiungimento dello scopo. Questo include il benessere fisico, psicologico, emozionale e sociale. Ciò richiede l’interazione tra il fisioterapista, il paziente/cliente, l’equipe riabilitativa, le famiglie, le comunità in un processo dove il movimento potenziale viene valorizzato e gli obiettivi condivisi attraverso la specifica conoscenza e competenza del fisioterapista. Il fisioterapista utilizza l’anamnesi, l’esame fisico e quando necessario i risultati di esami di laboratorio (esame radiografico, ecografico, elettromiografico, ecc.) per effettuare la valutazione e stabilire un piano di trattamento in seguito alla diagnosi della patologia. I Fisioterapisti utilizzano la loro conoscenza e com-

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petenza per migliorare condizioni associate ai diversi sistemi del corpo umano, come ad esempio: Recupero funzionale delle articolazioni post traumi Patologie neurologiche - ictus, sclerosi multipla, parkinson; Patologie Neuromuscoloscheletriche - mal di schiena, colpo di frusta, lesioni sportive, artrite; Problemi cardiovascolari – malattie cardiache croniche, riabilitaizone post infarto; Patologie respiratorie - asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva, fibrosi cistica. La fisioterapia è estremamente efficace nella cura delle patologie più invalidanti come il disturbo muscolo-scheletrico (mal di schiena). L’80% dei pazienti trattati con cure fisioterapiche risolve il proprio problema.


DIFFICOLTÀ MOTORIE

Per un ambiente fruibile a tutti I vari ambienti presenti nella nostra casa, soprattutto se è stata progettata molti anni fa, possono costituire un’insidia per i portatori di handicap, di disabilità motorie o per gli anziani che riscontrano qualche difficoltà nei movimenti. La casa, se non progettata tenendo conto di alcuni aspetti, può passare da luogo sicuro ad ambiente in cui si fa difficoltà a muoversi liberamente. Non sempre per ovviare a questi problemi si è costretti a cambiare casa, ma basta rivolgersi a un progettista per rendere il proprio ambiente fruibile in base alle proprie esigenze e con pochi interventi. Il luogo dove si potrebbero incontrare più problemi è il bagno, che va riorganizzato tenendo conto dell’ingombro di un’eventuale sedia a rotelle. L’installazione dei sanitari è una fase

molto importante: normalmente gli arredi vanno posizionati secondo precisi standard ergonomici volti a facilitare la fruizione e il movimento. Questa norma vale ancor di più nel caso dei disabili: il lavandino, ad esempio, deve essere posizionato a un’altezza massima di circa 70 cm, in modo da permetterne l’utilizzo anche da seduti. Le vasche possono essere dotate di sistemi meccanizzati di ausilio all’ingresso e all’uscita dalla vasca, le docce di sedute interne fisse o removibili, i lavandini di sistemi di termoregolazione dell’acqua. Molto importante, infine, risulta la presenza di maniglioni su cui far leva, posti lungo il perimetro dell’ambiente, e la presenza di semplici meccanismi di apertura e chiusura delle porte.

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OCULISTICA

I principali difetti visivi Facendo controlli preventivi si possono scoprire difetti visivi che corretti con occhiali, lenti a contatto o con esercisti specifici, non comportano il peggioramento ulteriore della salute degli occhi. E se durante il controllo si evidenzia qualche anomalia, è indispensabile una visita dallo specialista. Occhio perciò alla miopia, all’ipermetropia e l’astigmatismo, i più frequenti difetti visivi che interessano adulti, anziani e bambini indistintamente. Come prevenirle? Pensiamo alla miopia, difetto della vista caratterizzato dalla visione sfocata delle immagini di oggetti posti a distanza e la visione nitida e distinta di oggetti posti a distanza sempre più ravvicinata quanto più elevata la miopia. L’unico mezzo di prevenzione efficace è quello di eseguire visite oculistiche periodiche, nei tempi indicati dal medico oculista. Il colloquio centrato sulle proprie abitudini di vita e sulle proprie difficoltà spesso aiuta l’oculista a trovare la soluzione più appropriata per ogni paziente. L’ipermetropia è un difetto della vista caratterizzato dalla visione sfocata delle immagini di oggetti posti a distanza ravvicinata e spesso una visione distinta da lontano. L’errata focalizzazione delle immagini dipende perlopiù da una ridotta lunghezza del bulbo oculare. L’ipermetropia si risolve il più delle volte con l’uso di occhiali che permettono una perfetta

messa a fuoco a tutte le distanze. L’astigmatismo è un difetto della vista che si caratterizza invece per la visione sfocata o distorta delle immagini di oggetti posti a tutte le distanze. La maggioranza delle volte l’errata focalizzazione delle immagini dipende da una curvatura disomogenea della cornea. La prevenzione efficace è quella di eseguire visite oculistiche in età pediatrica, e successivamente periodiche, nei tempi indicati dal medico oculista. Talvolta si rende necessaria l’esecuzione di un esame detto topografia corneale per capire se l’astigmatismo nel giovane paziente sia benigno o dovuto a cheratocono o altra malattia dell’occhio. Per vedere bene non basta solo avere un’acutezza visiva di 10 decimi, ma occorre anche una batteria completa di abilità visive che permettono di migliorare la sicurezza nella guida. Uno dei disturbi più pericolosi per l’automobilista alla guida è il riflesso accecante che può essere causato dalle luci dei fari delle auto che procedono in marcia opposta di notte, o di giorno dal riverbero della luce solare che può compromettere le capacità visive indispensabili per una guida in tutta sicurezza. Per risolvere questi problemi sono disponibili lenti teconologicamente più avanzate come quelle con trattamento antiriflesso a più strati o lenti fotcromatiche polarizzate. 20


L’aumento della glicemia deve essere confermato con un secondo prelievo sempre a digiuno; nei casi dubbi e su consiglio dello specialista diabetologo possono essere richiesti altri esami di approfondimento. Perché controllare la glicemia in presenza di diabete? <I tassi di zucchero nel sangue devono essere controllati per ridurre il rischio della comparsa delle complicanze croniche che riguardano tutto il nostro corpo, perché se la glicemia è alta tutte le cellule possono deteriorarsi più rapidamente – spiega il dottor Alberto Bruno, diabetologo, già responsabile del centro unificato di diabetologia dell’ospedale San Giovanni Antica Sede. - Le complicanze croniche più gravi e importanti sono retinopatia, neuropatia, nefropatia e vasculopatia. Il controllo costante, rigoroso e attento della glicemia per tutta la durata della vita riduce il rischio di sviluppare le temibili complicanze croniche del diabete; perché i danni delle complicanze non si sviluppino occorre controllare anche gli altri fattori di rischio quali pressione arteriosa, colesterolo e trigliceridi, fumo e sedentarietà>.

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue. Le cause non sono completamente note. Due sono le condizioni principali che determinano l’aumento dello zucchero nel sangue: una ridotta produzione di insulina (l’ormone che abbassa la glicemia) o una sua ridotta funzionalità (l’insulina è presente ma funziona poco). Il diabete mellito sta dilagando in tutto il mondo, per questo la lotta contro questa malattia è una delle emergenze sanitarie. Cresce soprattutto il diabete tipo 2 (il 90% dei casi in Italia), fortemente legato anche a sovrappeso e obesità. Cresce anche il diabete tipo 1, seppure meno in termini assoluti, e compare soprattutto nei bambini, talora piccolissimi, adolescenti o giovani adulti. La diagnosi di diabete si ottiene con la misurazione a digiuno del tasso di glucosio nel sangue: valori di glicemia maggiori a 126 mg/dl indicano la presenza di diabete, valori di glicemia inferiori a 100 mg/dl indicano una non presenza; se la glicemia è compresa tra 100 e 125 mg/dl indica una forma intermedia. 21

SPECIALE SANITÀ - IL DIABETE

Diabete: come ridurre il rischio di sviluppare complicanze


SPECIALE SANITÀ - I VACCINI

Il rifiuto dei vaccini da parte dei genitori: quasi un’epidemia negli ultimi dieci anni Ogni anno sono circa un migliaio i bambini che non vengono vaccinati per volere dei propri genitori. Eppure un secco no, che i medici chiamano “rifiuto” o “inadempimento” da parte di quei genitori che dopo i dovuti solleciti rifiutano la vaccinazione, può avere serie conseguenze per la salute del piccolo. Tale rifiuto, che si traduce in mancata copertura vaccinale per il bambino, è un fenomeno che continua a crescere negli anni. Allarme per i vaccini, raddoppiano i rifiuti I dati sono allarmanti. A Torino sono 907 i bambini che nati dal 2006 al 2014 hanno visto rifiutare il ciclo primario dei vaccini. E il dato è andato crescendo ogni anno: hanno rifiutato il vaccino 63 nati nel 2006, 64 nel 2007, 55 nel 2008, 88 nel 2009, 83 nel 2010, 101 nel 2011, 134 nel 2012, 168 nel 2013 e 151 nel 2014. Numeri quasi alla pari a livello regionale: i dati del Seremi, il Servizio di riferimento regionale di epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive, dicono che i nati piemontesi del 2014 che hanno rifiutato il vaccino sono stati 943 (2,78%), 982 (2,81%) i nati nel 2013 e 820 i nati del 2012 (2,24%) come spiega il dottor Giuseppe Salamina, direttore del servizio di igiene e sanità pubblica dell’Asl di Torino. Sul fronte della “copertura” per il vaccino esavalente (che proteggere i bambini da difterite, epatite B, infezioni da Haemophilus Influenzae tipo B, pertosse, poliomielite, tetano) a 24 mesi, a Torino è stata del 97% per i nati del 2010, 96,66% per i nati del 2011, 95,54% del 2012, 95,16% del 2013 e 95,06% per i nati del 2014. La copertura vaccinale per il vaccino contro morbillo, perotite, rosolia, a 24 mesi, è stata del 95,12% per i nati del 2010, del 93,54% per i nati del 2011, del 92,08% del 2012, del 90,51% per i nati del 2013 e del 92,29% per i nati del 2014. . Il sistema di sorveglianza delle malattie inva-

sive batteriche ha registrato in Piemonte, dal 2008 al 2016, 74 casi di meningococco B di cui 11 riguardanti bambini con un’età inferiore all’anno di vita. Epidemia di morbillo tra bimbi e adulti. Più di 400 casi in Piemonte in 4 mesi Il morbillo continua a mietere vittime. Gli ultimi casi (ad aprile 2017), 15, soprattutto giovani adulti, si riferiscono a qualche giorno fa, e il dato va ad accrescere i casi già registrati a livello territoriale, pari a 106 tra bambini, operatori sanitari e giovani. L’Asl To1 questi numeri li ha contati da dicembre 2016 a marzo 2017: 12 nel mese di dicembre, 23 a gennaio, 39 a febbraio e 32 a marzo. Si tratta soprattutto di persone con una età che va dai 15 ai 39 anni nel 67% dei casi, pari a 71, ma sono anche appena nati (4 casi), hanno da uno a 4 anni (14 casi), dai 5 ai 14 anni (3 casi) dai 40 ai 64 anni (14 casi), per un totale di 106 casi nella sola Asl di Torino. Dei 106 contagiati, 4 sono bambini di età inferiore all’anno non ancora vaccinabili; 14 sono bambini di età 1-4 anni, di cui 3 precedentemente vaccinati per morbillo, parotite e rosolia (mpr), 10 non precedentemente vaccinati per mpr e un caso non noto; 71 hanno dai 15 ai 39 anni, di cui 6 precedentemente vaccinati per mpr, 55 non precedentemente vaccinati per mpr, e 10 casi non noti; 14 sono adulti dai 40 ai 64 anni di età non precedentemente vaccinati per mpr. Infine 3 casi hanno dai 5 ai 14 anni, di cui 2 non precedentemente vaccinati per mpr e un caso precedentemente vaccinato per mpr. Arrivano a 429 i casi di morbillo registrati in Piemonte da dicembre 2016 ad aprile 2017 di cui 370 nell’Asl To1, To2 e To4: dei 429, 200 casi confermati, 52 probabili, 164 possibili e 13 disconfermati; di questi 9 donne in gravidanza colpite dalla malattia (una ha partorito anticipatamente) di cui 5 nella città di Torino. (di Liliana Carbone - Tratto da CronacaQui) 22


SPECIALE SANITÀ - LE NUOVE TECNOLOGIE

“Giulia”: il ventilatore gentile per i prematuri Si chiama Giulia ed è una nuova compagna di crescita dei neonati prematuri dell’ospedale Sant’Anna di Torino. Il suo compito, in veste di ventilatore meccanico, è quello di aiutare i piccoli polmoni non ancora maturi a svilupparsi, e lo fa in modo gentile, con amore, come fa una mamma quando accudisce il suo piccolo. Si tratta di un innovativo e rivoluzionario “ventilatore gentile” per prematuri (costo 20mila euro) concepito dal professor Corrado Moretti dell’Università di Roma per aiutare la loro respirazione. I suoi sofisticati sistemi (sensori periferici) riconoscono e rispettano i movimenti d’aria dei polmoni di questi fragili bimbi evitando così di ricorrere a mezzi invasivi come l’intubazione tracheale. La nuova tecnologia, non invasiva, è stata adottata dalla terapia intensiva neonatale universitaria del Sant’Anna, diretta dal professor Enrico Bertino, e già numerosi neonati sono stati assistiti. “Questo speciale ventilatore, risultato della “medicina personalizzata”, modula autonomamente la respirazione del singolo neonato a seconda della sua respirazione e delle sue necessità - spiega il professor Bertino -, ha come scopo quello di diminuire la gravità g delle loro patologie p g respiratorie p

e di migliorare il decorso durante il ricovero, con grandi benefici anche sulla loro qualità di vita futura. Come nel campo della nutrizione, anche in quello della ventilazione va “personalizzato” al massimo il sostegno respiratorio dei fragili polmoni di questi bambini. La sfida è cercare di essere sempre meno invasivi, rispettando l’immaturità dei piccoli e riconoscere i loro segnali di sviluppo”. La stessa terapia intensiva neonatale promuove lo studio multicentrico, primo in Italia: i massimi esperti si sono incontrati a Pollenzo, per confrontarsi sulle nuove sfide nell’assistenza al prematuro. I prematuri sono esseri speciali che hanno bisogno di un’assistenza altrettanto speciale. I neonati sotto le 32 settimane di età gestazionale o sotto i 1500 grammi di peso sono circa 6000 all’anno in Italia, 350 in Piemonte e di questi oltre il 70% soffre di problemi respiratori alla nascita; oltre il 10% di questi bimbi soffre di problemi respiratori dopo la dimissione e possono richiedere ossigenoterapia domiciliare. ( Liliana Carbone - Tratto da CronacaQui) (di Q ) 23


SANITÀ D’ECCELLENZA - I TRAPIANTI

Le Molinette sul tetto dell’Europa: raggiunti i 3mila trapianti di fegato Il 17 luglio l’importante traguardo: il paziente “da primato” è un uomo di 55 anni affetto da cirrosi Tremila trapianti di fegato in poco più di 25 anni: è con questo numero che il Centro trapianti di fegato universitario dell’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino si colloca al primo posto nell’Unione europea e tra i primi al mondo per numero di trapianti effettuati e per sopravvivenza, condividendo questa posizione prestigiosa con i centri di Cambridge, Dallas, Birmingham e del London Kings College. Il trapianto numero 3.000 è stato eseguito nella mattina del 17 luglio scorso su un uomo di 55 anni della provincia di Alessandria, affetto da cirrosi. «È un traguardo storico - ha commentato Gianpaolo Zanetta, direttore generale della Città della Salute e della Scienza -, un fiore all’occhiello per l’azienda, un’eccellenza a livello italiano ed europeo che diventa un ponte verso il futuro Parco della Salute». Era il 10 ottobre 1990 quando avveniva il primo trapianto di fegato su un uomo di 44 anni, durato 13 anni, ed era il 10 gennaio 1993 quando si è dato avvio al trapianto pediatrico e il 14 ottobre 1999 quando il trapianto è divenuto di routine anche su pazienti molto piccoli con patologie congenite: il 5% sono stati i trapianti di solo una parte del fegato, di cui 14 da donatore vivente; il 2% quelli in cui oltre al fegato si è trapiantato in contemporanea un altro organo, 7 sono i “trapianti domino” (il fegato nativo di un primo ricevente è stato poi trapiantato ad un secondo ricevente); i pazienti p ritrapianti p rappresentano pp appena pp l’8 p per

cento. Dal 1993 a oggi sono stati trapiantati 166 pazienti in età pediatrica ( 6% dell’att ivi tà totale), con fegato intero o split. In 27 anni la sopravvivenza dei trapiantati è stata del 91% a un anno dall’operazione, 81% a 5 anni e 73% a 10 anni, un traguardo insperato per chi ha malattie che lasciano, senza trapianto, un’attesa di vita da pochi giorni ad alcuni mesi. A oggi (al 17 luglio 2017) sono in lista di attesa per il trapianto di fegato circa 80 pazienti: il tempo medio di attesa è di pochi mesi. La lista è fatta anche di numerosi riceventi oltre i 60 anni di età e che nel 40% proviene da altre regioni; ci sono anche donatori con età sempre più elevata. Per quanto riguarda la provenienza delle donazioni, i fegati trapiantati a Torino arrivano da donatori dal territorio piemontese per la stragrande maggioranza (73%), ma anche da altre regioni italiane (26%) e in 29 casi da centri esteri. Un grande plauso è arrivato anche dal rettore dell’Università di Torino, Gianmaria Ajani: «Lo straordinario risultato ottenuto dal professor Mauro Salizzoni e dalla sua équipe dimostra ancora una volta il primato della medicina e chirurgia universitaria torinese che ricade a beneficio dei pazienti e mette in luce il valore della ricerca clinica e la grande opportunità didattica formativa per i giovani medici e gli specializzandi dell’Università di Torino che hanno possibilità di apprendere in un contesto accademico rappresentato da competenze di livello assoluto». ( Liliana Carbone - Tratto da CronacaQui) (di Q ) 24


Il professor Mauro Salizzoni della Città della Salute e della Scienza di Torino

«L’ORGOGLIO MAGGIORE E’ AVER CREATO UNA SCUOLA» Se la gente lo conosce come il “mago dei trapianti” e i pazienti lo ringraziano per aver dato loro una seconda vita con il trapianto, la comunità scientifica gli riconosce un ruolo fondamentale nello sviluppo della disciplina dei trapianti, mentre i suoi allievi si sentono fortunati ad averlo come maestro. Mauro Salizzoni, professore di Chirurgia alla Scuola di medicina dell’Università di Torino, è il direttore del Centro trapianti di fegato delle Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino ed è una figura emblematica. Che effetto le fa avere raggiunto il numero 3.000? «Non voglio fare il falso modesto, per questo le dico che sono molto contento, ma questo traguardo non è solo opera mia, è il risultato di un lavoro di squadra. La squadra vince insieme, non basta il centravanti, c’è bisogno di tutti». Che effetto le fa ricordare i primi trapianti eseguiti quando ancora non era professore? «È un bell’effetto e i primissimi trapianti fino ai 300 me li ricordo tutti, saprei ricordare anche il nome dei pazienti, perché ciascun paziente per me ha rappresentato un momento di vita vissuta, tra difficoltà ambientali e strutturali. Quando ripenso a quegli anni ho un po’ di nostalgia: ricordo la fatica, quanta fatica; ricordo le notti intere passate a non dormire e le giornate a seguire i pazienti, e pure con pochi mezzi a disposizione». 25

Ne rifarebbe altri 3000? «Andrei avanti certo, ma fortunatamente sono riuscito a creare una scuola e il compito dei miei allievi sarà quella di andare avanti. Questo è il vero successo di un progetto di lavoro e di vita». Che cosa dice ai giovani medici che vogliono proseguire il suo cammino? «Spiego che bisogna lavorare tanto, che si deve essere disposti a rinunciare ai sabati e alle domeniche, alle feste comandate e qualche volta anche alle ferie. Dico loro che bisogna essere molto umili verso il lavoro e sapere accettare le difficoltà (e le sconfitte) che si possono incontrare quotidianamente». Fermezza, giusto distacco dalle cose, ma anche empatia verso il paziente che ha bisogno di aiuto. È così? «Certo, nel nostro lavoro si prende da uno per dare all’altro, tutto per rendere migliore la vita di chi ha più bisogno». Continue innovazioni nelle tecniche chirurgiche, nelle terapie contro il rigetto o per arginare eventuali infezioni, fino al monitoraggio immunologico, ma c’è ancora da fare? «Si può migliorare sempre, un giorno dopo l’altro, non bisogna mai dare nulla per scontato. Se va bene, la prossima volta deve andare benissimo; se va benissimo domani dovrà andare ancora meglio». (di Liliana Carbone - Tratto da CronacaQui)

L’INTERVISTA - IL PROFESSOR MAURO SALIZZONI

L’INTERVISTA


MEDICINA COMPLEMENTARE

Le medicine naturali che aiutano a stare meglio consiste nel somministrare al malato un medicinale (rimedio) che produce in un essere sano gli stessi sintomi della malattia che si vuol curare, ovvero “il simile guarisce il simile”. In particolare, finalità della medicina omeopatica è curare “il malato” e non solo la malattia. Il campo d’impiego di questa disciplina, come della omotossicologia (concezione innovativa dell’omeopatia, con un proprio corpus teorico e metodologico e una propria caratteristica strategia terapeutica) è lo stesso della medicina convenzionale: tuttavia i maggiori successi si registrano nel campo delle patologie croniche, che oggi rappresentano la maggior parte di tutte le malattie. Come sottolinea Amiot, l’Associazione medica italiana di omotossicologia, un luogo comune da sfatare è rappresentato dall’idea che le terapie omeopatiche e omotossicologiche richiedano dei tempi lunghi per agire: in realtà il tempo d’azione è pressochè lo stesso della medicina convenzionale, in certi casi anche inferiore.

L’Omeopatia è la medicina naturale più diffusa secondo la ricerca dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che sostiene che oltre 600 milioni di persone in tutto il mondo utilizzano l’omeopatia come sistema di medicina per il trattamento di disturbi di salute dai più comuni a quelli più complessi. Anche gli italiani che si curano in modo dolce con l’omeopatia sono in molti, e i numeri sempre più confermano una tendenza in ascesa. Resa disciplina medica dal tedesco Samuel Hahnemann (1755-1843), l’omeopatia, dal greco “omoios” (simile) e “pathos” (malattia), nacque alla fine del ‘700. Il dottor Hahnemann ebbe l’intuizione di poter curare le malattie mediante una serie di sostanze provenienti dal mondo animale, vegetale e minerale che agiscono assecondando e implementando le naturali reazioni dell’organismo: le stimolano per rendere più efficaci la capacità del corpo umano di contrastare il disagio, rispettando l’equilibrio psico-fisico del paziente e puntando a rinforzare le sue stesse difese immunitarie. Dunque l’omeopatia è una modalità di cura che

La Naturopatia La Naturopatia ha come obiettivo la stimolazione della capacità innata di autoguarigione o di ritorno all’equilibrio del corpo umano, detta omeostasi, attraverso l’uso di tecniche e di rimedi di diversa natura, oppure attraverso l’adozione di stili di vita sani e in armonia con i “ritmi naturali”. Le pratiche naturopatiche possono essere molto varie: massaggi, riflessologia plantare, iridologia, idroterapia, cromopuntura/cromoterapia, floriterapia, climatoterapia, aromaterapia e molte altre. Alcuni dei principi della naturopatia sono: sostenere le forze auto-guaritrici dell’organismo, identificare e curare la causa della malattia, curare la persona e non la malattia, fungere come insegnante del corretto stile di vita e prevenire le malattie. 26


PEDAGOGIA

L’aiuto prezioso per superare le difficoltà La pedagogia è la scienza umana che studia l’educazione e la formazione dell’uomo nel suo intero ciclo di vita. Non si occupa esclusivamente dei bambini e dell’infanzia, ma anche di adolescenti, giovani, adulti, anziani e disabili. Insieme alle altre Scienze Umane si rivolge dunque ai contesti formali, non-formali e informali dove avviene il processo di “trasformatività” proprio della pedagogia stessa. La Pedagogia studia i metodi educativi-didattici sono i più idonei per la crescita di ogni singolo specifico essere umano. La pedagogia aiuta i bambini nella loro formazione al fine di ottenere una crescita cognitiva e affettiva sana e soddisfacente. La Pedagogia è un metodo di relazione-educativa e di dialogica-didattica utile ai genitori ed insegnanti per la riuscita dello sviluppo fisico cognitivo ottimale dei propri figli/studenti. Le principali problematiche affrontate dalla pedagogia sono: Bambini con Bisogni Evolutivi Speciali, dislessici, discalculici, disgrafici ecc. e conseguenti difficoltà scolastiche; Bambini con difficoltà nella lettura, nella sintesi e nell’esposizione orale e scritta;

Problemi relazionali genitori-figli Problemi di comunicazione tra genitori e insegnanti e/o con la scuola in genere; Figli adolescenti con problemi nelle materie umanistiche; Problemi legati alla crescita educativa, cognitiva e relazione dei bambini. La Pedagogia e l’Educazione sono un settore di ricerca che studia le possibilità per la migliore evoluzione del potenziale umano.

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PEDIATRIA

Lo specialista che si prende cura dei più piccoli

La richiesta di visite ed esami specialistici e le proposte di ricovero; Il consulto con lo specialista; L’accesso in ospedale in caso di ricovero del bambino; Il rilascio di certificati; Curare l’assistenza, anche domiciliare, dei bambini con patologie croniche con progetti di “assistenza domiciliare programmata” o di “assistenza domiciIl pediatra è il medico di fiducia preposto alla tu- liare integrata”; tela dell’infanzia, dell’età evolutiva e dell’adole- Il pediatra deve tenere, per ogni bambino, una scenza, cioè dei bambini e dei ragazzi tra 0 e 14 scheda sanitaria aggiornata nella quale devono anni. essere riportate tutte le notizie, gli avvenimenti, Il pediatra è obbligatorio per i bambini fino ai 6 visite specialistiche, analisi di laboratorio, terapie anni; tra i 6 e 14 anni la scelta può essere tra pedia- a lui prescritte, ecc.; tra e medico di famiglia. Cura i periodici bilanci di salute. E’ importante informare costantemente il pediatra Il pediatra non è obbligato a visitare a domicilio di ogni visita specialistica a cui sottoponete il vo- tranne in caso di intrasportabilità del bambino. stro bambino e/o ragazzo al fine di poter seguire In caso di momentanea dimora in un Comune diil suo sviluppo correttamente ed adeguatamente verso da quello della residenza è possibile, in caso La scelta del pediatra va effettuata alla nascita di necessità, richiedere l’assistenza a un pediatra presentandosi, muniti di codice fiscale del bambi- convenzionato con il SSN o alla Guardia Medica. no, presso le ASL territoriali. Tale prestazione è a pagamento. E’ possibile riTra i compiti del pediatra vi sono: chiedere un rimborso parziale, presso gli sportelli Le visite ambulatoriali e domiciliari; dell’ASL di residenza, nei seguenti casi: La prevenzione; Non ha ancora compiuto 6 anni; La presa in carico del neonato entro il primo mese Ha compiuto 6 anni ma è in possesso di un verbadi vita del bambino; le di invalidità civile 28


PEDIATRIA

I consigli per viaggiare con vostro figlio Viaggiare con bambini è sempre impegnativo, esistono tuttavia alcuni accorgimenti per prepararsi al meglio e mantenere il sangue freddo. Vediamo allora alcuni consigli essenziali per viaggiare con bambini. Non esagerate con i bagagli Ricordate che potete acquistare quasi tutto anche all’estero. Forse non troverete le stesse marche, ma vi adatterete. Albergo o casa vacanze? Gli alberghi hanno molti vantaggi come servizio in camera, ristorazione, baby sitter, ecc., ma le case vacanze vi consentono di fare davvero come se foste a casa vostra, ad esempio permettendovi di cucinare in caso il vostro bambino segua una dieta speciale. Tenetelo Sempre sotto controllo Se avete paura che vostro figlio si perda, scrivetegli il vostro nome e numero di telefono sul braccio. Così facendo, chiunque lo trovi può contattarvi facilmente. Preparate i bagagli in modo intelligente La borsa dei pannolini è considerata un bagaglio

a mano, quindi accertatevi di avere tutto l’occorrente: salviette, ciuccio di riserva, pannolini, snack, vestiti di ricambio, sacchetti di plastica (per i pannolini usati ed eventuali indumenti davvero sporchi), cuffie, giocattoli, un cuscino ecc. Informatevi La ricerca è essenziale sia prima, sia durante il viaggio. Il neonato ha bisogno di un visto? Di quali vaccini avete bisogno voi e i vostri bambini? Dovete portarvi dei farmaci? Non lasciatevi cogliere impreparati. Divertitevi Prendetevi tutto il tempo necessario e fate in modo che il viaggio sia parte della vacanza. Ricordate che andrà tutto bene e pensate anche a divertirvi!

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PSICOLOGIA

Un aiuto per battere ansia e stress Star bene è un equilibrio sottile che nel corso degli anni (esperienza) e con regole da osservare ad ogni età (corretti stili di vita) si può raggiungere con successo. Prendersi cura di sé è, insomma, il primo passo per stare bene non solo da un punto di vista fisico ma anche da un punto di vista psicologico. Avere un buon comportamento verso la vita è un primo passo per stare bene con se stessi, a tutti i livelli. Fumo, alcol, mangiare tanto e male, non fare attività fisica sono comportamenti scorretti che allontanano dal nostro obiettivo il traguardo del buon equilibrio fisico. Se poi ci aggiungiamo lo stress, l’ansia e la depressione, figli di una vita frenetica e caotica, privi di punti saldi, allora l’obiettivo è ancora più lontano dal nostro benessere fisico e psicologico. Perché benessere del corpo e benessere della mente viaggiano di pari passo e sono entrambi fondamentali nella cura della salute. Come comportarsi allora per raggiungere l’obiettivo? Mettere insieme corretti stili di vita è la soluzione. Anche la nostra mente deve mantenersi in salute. Il benessere psicologico è un vero e proprio status. Ma come si può raggiungere il benessere psicologico, di fronte a stati d’animo come depressione e ansia, ad esempio, che oggi sono sempre di più vere e proprie “patologie dell’età moderna”? I risultati dimostrano che in disturbi come questi 30

la collaborazione dello psicologo è fondamentale per guarire. Un suo aiuto può essere un gradino ulteriore per raggiungere un benessere psicologico. Il consulto dello psicologo può essere un aiuto importante per superare difficoltà e quindi per raggiungere un equilibrio psicologico. Oggi dobbiamo considerare l’utilità anche dell’esercizio fisico. Perché, secondo gli esperti, fare sport aiuta a migliorare il proprio benessere psicologico. L’attività fisica stimolerebbe, infatti, la produzione di alcune sostanze chimiche nel cervello che possono indirettamente migliorare il benessere psicologico. Una corsa nel verde del parco cittadino non solo fa bene alla salute del cuore e alla forma fisica, ma anche al benessere mentale.


La coppia ha bisogno di “manutenzione” Senza riportare i dati statistici a conferma, tutti noi sappiamo che oggi è sempre più dif cile che le coppie resistano al tempo. Da quando alla base della relazione di coppia vi è l’amore romantico, inteso come la possibilità che l’uomo e la donna si scelgano liberamente senza costrizioni familiari o economiche, grazie all’emancipazione economica della donna e alle maggiori possibilità economiche complessive, lo stare in coppia per una vita sembra essere sempre più dif cile, se non impossibile. Stare assieme è una cosa assolutamente naturale, e psicologicamente sana, ma contemporaneamente molto complicata. La relazione di coppia mette assieme due mondi che hanno spesso bisogni e desideri diversi. Sono i bisogni

legittimi di ognuno che cercano di essere esauditi che ci fanno cercare e scegliere l’un l’altro, e il desiderio di condividere tante emozioni. Siamo pronti a giurarci amore eter-

quasi uno stato onirico, un vivere un sogno che non ci permette di approfondire a suf cienza quali siano veramente i nostri rispettivi bisogni. Allora, dopo un po’ di anni, se le cose cominciano a non andare bene, è necessario fermarci, non prendere una ‘pausa di ri essione’, non cercare soluzioni extraconiugali temporanee, che poi dimostrano i loro limiti, ma parlarci in presenza di una terza persona. Abbiamo bisogno di fare un breve percorso di psicoterapia in coppia che ci permetta di esprimere l’un l’altro lo scarto che c’è tra quello che sperano, ogni relazione nasce per durare vamo di trovare nel compagno/a e tutta la vita, e per essere esclusiva. quello che ci troviamo oggi, la fruCi si incontra per completarci, que- strazione, il risentimento, l’infelicità, sto avviene in modo inconsapevo- la rabbia che ciò provoca. le, l’innamoramento è considerato Dott. Sergio Chieregato

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ALIMENTAZIONE

Il ruolo degli antiossidanti sulla nostra tavola

Negli ultimi anni si tende a dare sempre più importanza al ruolo dell’alimentazione nella prevenzione dei tumori. Un’alimentazione sana ed equilibrata è infatti un’ alleata fondamentale ad esempio anche per la prevenzione del tumore della pelle, il melanoma, più temuto perché più aggressivo. Secondo gli esperti esiste un considerevole interesse nel concetto di fotoprotezione endogena mediante antiossidanti nella dieta. Ma cosa sono gli antiossidanti? Sono sostanze in parte già presenti nel nostro organismo o da introdurre attraverso una corretta alimentazione. Il ruolo principale di queste sostanze è contrastare nel nostro organismo le reazioni chimiche provocate da svariate molecole, fra cui l’ossigeno, responsabili della formazione dei radicali liberi. I radicali liberi sono sostanze chimiche altamente instabili molto dannose per l’organismo perché possono accelerare i processi di invecchiamento cellulare, attivare processi infiammatori, avere effetti cancerogeni, favorire l’arteriosclerosi e il decadimento del sistema immunitario. Sono antiossidanti alcune vitamine, in particolare

i carotenoidi (beta carotene), precursori della vitamina A, la vitamina C, la vitamina E, le vitamine del gruppo B, alcuni minerali, fra cui il manganese, il molibdeno, il rame, il selenio, lo zinco, alcune sostanze definite vitamino-simili come il coenzima Q10, i pigmenti vegetali come i flavonoidi e la clorofilla. <Tutti questi composti – spiegano gli esperti - devono essere introdotti con gli alimenti della dieta, poiché sono sostanze essenziali che l’organismo non è in grado di prodursi da solo. Altri antiossidanti sono invece già presenti nell’organismo, ad esempio gli estrogeni, la bilirubina, alcuni enzimi e alcune molecole come la transferrina, la ferritina e l’albumina. Gli antiossidanti sono dunque composti che proteggono dalle specie reattive dell’ossigeno, modulano e/o sopprimono le risposte cellulari e tissutali soppressive come l’infiammazione> puntualizzano gli esperti. Carotenoidi, vitamina E e C e polifenoli contribuiscono alle difese antiossidanti e possono anche contribuire alla fotoprotezione endogena. Per ottenere effetti sono necessari periodi di trattamento piuttosto lunghi, a partire da un minimo di 10 settimane. 32


ALIMENTAZIONE

Le intolleranze alimentari: il lattosio Sono sempre più diffuse ormai fra la popolazione le cosiddette intolleranze alimentari, di cui esistono diverse tipologie. Quelle enzimatiche ad esempio sono determinate dall’incapacità di metabolizzare alcune sostanze presenti nell’organismo. La più comune intolleranza enzimatica è quella al lattosio, lo zucchero contenuto nel latte. È solitamente ereditaria, molto diffusa in Asia e in alcune regioni dell’America mentre in Europa è più frequente nelle aree mediterranee, tra cui l’Italia e meno nel Nord. Prima di essere assorbito e utilizzato dall’organismo il lattosio deve essere scomposto nelle sue componenti, il glucosio e il galattosio; un enzima chiamato lattasi effettua questa operazione, ma se non vengono prodotte sufficienti quantità di lattasi una parte del lattosio può non essere digerito. Una scarsa produzione di lattasi non implica necessariamente l’intolleranza al lattosio, pertanto questa intolleranza può essere ridotta attraverso la graduale reintroduzione nella dieta dei cibi contenti lattosio.

Maggiore è la quantità di lattosio ingerita, più evidenti sono i sintomi, che possono includere flatulenza, diarrea, gonfiore e dolori addominali. In caso di diagnosi di intolleranza al lattosio non è sempre necessario eliminare i prodotti che lo contengono, a volte è possibile individuare la quantità di lattosio che può essere tollerata senza scatenare sintomi. Se l’intolleranza è lieve è possibile controllare i sintomi bevendo il latte durante i pasti, sostituendo i prodotti freschi con quelli fermentati, bevendo latte povero di lattosio o consumando alcuni formaggi che ne contengono pochissimo. Se l’intolleranza è grave è importante fare attenzione e leggere accuratamente le etichette degli alimenti.

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ALIMENTAZIONE

I prodotti a Km 0 Il nome km 0 si riferisce al numero di chilometri che il prodotto dovrebbe fare per raggiungere il consumatore, puntando in questo caso sulla cooperazione dei produttori locali, sul legame col territorio, la riscoperta e la salvaguardia dei prodotti locali e degli antichi sapori. Con questa espressione vengono inclusi frutta, verdura, legumi, latte, uova, vino, carne, cereali e gli altri prodotti agroalimentari. A differenza della grande distribuzione, spesso causa di grande spreco e grandi costi, il mercato a “chilometro zero” ha vari aspetti positivi: Abbattimento di inquinamento e spreco: uso dei carburanti e delle emissioni che ne derivano limitati al minimo grazie ai ridotti spostamenti. Ciò comporta anche un minor ricorso ad imballaggi e a sistemi di conservazione (come le celle frigorifere) e di confezionamento. Qualità: i prodotti sono sempre locali e sempre freschi, garantendo l’assenza di prodotti coltivati in paesi esteri provvisti di scarsi controlli di qualità. Territorio e tradizione: conoscenza diretta dei produttori, collaborazione tra produttori e consumatori, possibilità di visitare e controllare le aziende, coinvolgimento diretto nelle attività sociali e sviluppo dei rapporti interpersonali, oltre al recupero di sapori e gusti tipici degli alimenti e delle ricette tradizionali locali. Abbattimento dei costi: l’assenza di intermediari tra produttori e consumatori e l’abbattimento dei costi di spedizione e carburante permette di spendere meno.

L’agricoltura biologica Negli ultimi anni si è sentito sempre più parlare di alimentazione e agricoltura biologica, vediamo quali sono i punti principali di questo metodo naturale per la produzione del cibo. I prodotti agricoli vengono coltivati escludendo l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi come fertilizzanti, diserbanti e insetticidi per la concimazione dei terreni, per la lotta alle infestanti, ai parassiti animali e alle malattie delle piante. È di tipo estensivo, cioè attraverso la rotazione delle colture, l’utilizzo di sostanza organica, le ridotte lavorazioni si integra nei processi naturali in modo compatibile. Pone elevata attenzione alla salvaguardia dei sistemi e dei cicli naturali, al benessere e al rispetto delle esigenze degli animali e all’equilibrio tra essi. Agli animali viene garantita una vita conforme alle esigenze specifiche delle singole specie, avendo quindi cura del loro benessere. L’allevamento con metodo biologico rispetta quindi le esigenze nutrizionali degli animali nei vari stadi fisiologici e l’alimentazione degli animali è finalizzata ad una p odu o e di produzione d qualità qua tà e non o a massimizzare ass a e laa resa. esa.

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ALIMENTAZIONE

I nostri alleati per una pelle sana e giovane

combatte l’invecchiamento delle cellule, le uova sono da considerare un alimento ricco di proteine, vitamine del gruppo B e sali minerali rendendo così la pelle elastica e tonica. Le carote sono ricche di betacarotene: oltre a migliorare il colorito della pelle, la protegge dai raggi del sole e aiutano la vista. Passando per gli spinaci, questi sono ricchi di ferro e sali minerali, vitamine E, A e C con effetti antiage e preventivi nei confronti dell’acne. Infine ecco la curcuma, una spezia che grazie alla presenza di curcumina, è un ottimo antiinfiammatorio e antiossidante: il suo effetto è antiage e migliora la salute dei capelli. E se i bambini amano poco la frutta e la verdura? Si possono sfruttare i colori delle verdure per comporre piatti diversi e sfiziosi, spiegando i benefici dei colori della frutta e della verdura in modo giocoso, stimolando così la fantasia e la curiosità.

Quando arriva l’estate si ha voglia di mangiare alimenti freschi, leggeri e dissetanti. Cosa c’è di meglio della frutta e della verdura? Oltre ad aiutarci a stare in forma, dà anche moltri altri benefici al nostro organismo; vediamone alcuni. Esistono molti cibi che migliorano ad esempio l’elasticità della pelle, altri hanno effetti anti-age, altri sono una protezione per l’acne, altri ancora eliminano il colorito opaco e spento di un viso. Quali sono questi alimenti? Il kiwi, per esempio, contiene una altissima percentuale di vitamina C e stimola la produzione di collagene che mantiene la pelle elastica. Il salmone è ricco invece di omega 3, un acido grasso polinsaturo che favorisce il ricambio e la riparazione della membrana cellulare. I mirtilli invece sono un vero serbatoio di vitamine A, B e C e sono anche antiossidanti (combattono cioè i radicali liberi che sono i principali responsabili dell’invecchiamento. E poi c’è la melagrana, un ottimo antiossidante, oltre che frutto ricco di vitamine e sali minerali come il potassio che protegge ulteriormente la pelle. E se lo yogurt è ricco di probiotici (che permettono un migliore assorbimento dei nutrienti presenti negli alimenti) e il tè verde con i suoi polifenoli 35


BENESSERE A 4 ZAMPE

Le principali regole per amare il vostro amico a 4 zampe

E’ necessario avere qualche nozione per prendersi cura di loro al meglio per il tuo e loro benessere.. La prima cosa da fare è individuare un veterinario che sappia essere sia un buon dottore sia un affidabile consulente da interpellare per gli aspetti sanitari e comportamentali del vostro amico a quattro zampe. Le malattie più frequenti che colpiscono il vostro amico a quattro zampe sono: Affezioni oculari Infezioni delle orecchie Affezioni delle gengive e dei denti Affezioni della pelle Come prevenire tali malattie Pulizia regolare, se non quotidiana, degli occhi con specifiche lozioni oculari o soluzioni fisiologiche consigliate dal proprio veterinario ; pulizia degli orecchi in profondità almeno una volta alla settimana evitando l’uso dei cotton fioc

Ai nostri giorni sempre più famiglie italiane hanno un amico a quattro zampe che spesso ha il compito di fare compagnia agli anziani soli o a nuclei senza figli. Avere un amico a quattro zampe è un grande impegno, egli ha bisogno di cure, di coccole e di affetto, in cambio ti sarà grato per tutta la sua esistenza.

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BENESSERE A 4 ZAMPE

Ecco dei dottori veramente speciali: Poldo, Camilla, Carolina, Sole e Biscotto, premiati dal quotidiano “CronacaQuì” come “Torinesi dell’anno”. Un occhio attento alle eccellenze del nostro territorio e alle figure che hanno dato lustro alla città con la loro attività professionale o con il volontariato, la dedizione, l’impegno. Questa è la speciale équipe, coordinata dal loro educatore cinofilo Alberto Badellino, della pet therapy della Città della Salute, dottori molto particolari che aiutano ad alleviare le sofferenze dei pazienti e rappresentano uno stimolo anche nei casi di depressione e anoressia.

In una casa ove vive un cane è utile tenere a portata di mano i seguenti oggetti sanitari: Garze Alcol e alcol iodato Bende, cerotti e fasce elastiche Acqua ossigenata per la disinfezione Sapone di marsiglia ottimo disinfettante in caso di ferite da morsi Spray disinfettante Soluzione fisiologica per occhi Pomata antibiotica generica per le ferite Antiparassitario Pinzette per la rimozione di di fili d’erba, zecche etc Non dimenticate che il vostro amico a quattro zampe ama giocare e quindi è importante arricchire la vostra casa di giochi adeguati e spazi a lui completamente dedicati.

per il condotto uditivo interno; pulizia regolare dei denti con una specifica pasta, sempre consigliata dal proprio veterinario, usando uno spazzolino o il ditale di lattice di gomma. Abituare il proprio amico a quattro zampe a questo trattamento evita la comparsa del tartaro che, se accumulato in grande quantità, potrebbe causare infezioni e in casi gravi la conseguente rimozione dei denti. E’ importante, qualora si verificasse la produzione del tartaro, sottoporre il proprio amico alla detartrasi, Controllargli con attenzione e regolarità la pelle che può essere frequentemente attaccata da parassiti, specie nei mesi estivi, come zecche e pulci. E’ necessario individuare con il proprio veterinario il metodo antiparassitario più idoneo per il vostro amico. E’ estremamente importante sottoporre il vostro cane alle vaccinazioni. Esse costituiscono una componente essenziale nella cura preventiva e sono fondamentali poiché aiutano a preparare il sistema immunitario canino. Le vaccinazioni stimolano il sistema immunitario e aiutano a sviluppare la protezione contro specifiche malattie infettive come la pervovirosi, il cimurro, l’epatite, la leptospirosi, le bronchite infettive e la rabbia. Questi primi vaccini non garantiscono l’immunità del cane per tutta la vita ed è quindi necessario sottoporli a richiami regolari. 37


I CONSIGLI PER L’ESTATE

I Consigli per abbronzarsi in modo sicuro

É arrivata l’estate e con essa il tempo delle vacanze, siamo pronti a partire per le nostre mete preferite, che siano al mare o in montagna. Ma come dobbiamo comportarci per prendere il sole in modo corretto e non tornare a casa con spiacevoli bruciature? Secondo i dermatologi per evitare le scottature non bisogna esporsi ai raggi ultravioletti tra le ore 11 e le ore 16 ed è necessario utilizzare i filtri solari, ricordando che servono per evitare le scottature e non per prolungare l’esposizione al sole. Come si devono utilizzare i prodotti con filtri solari? I consigli: vanno applicati su tutto il corpo, in quantità sufficiente e riapplicati dopo il bagno o dopo la sudorazione; è importante non soprastimare la durata della protezione e non ridurre il fattore di protezione dopo i primi giorni di vacanza, ricordando che la protezione naturale e l’ispessimento dello strato corneo dopo ripetute esposizioni è equivalente ad un fattore di protezione non superiore a 2 e richiede almeno 1–2 settimane per svilupparsi. Una parte importante della strategia di preven-

zione delle scottature è, inoltre, l’uso dell’ombra per minimizzare i raggi ultravioletti (Uv: radiazioni ultraviolette in gran parte derivanti dal sole, ma anche da fonti artificiali in campo industriale, commerciale o nel tempo libero): l’ombrellone lascia passare il 50% degli Uv quindi è opportuno usare le creme protettive anche sotto l’ombrellone. Inoltre è importante ricordarsi che con il vento, le nubi e nell’acqua è più facile scottarsi. Infine in montagna c’è una maggior concentrazione di Uv: per ogni 300 metri di altitudine si ha un 4% in più di intensità. Altra questione è l’abbronzatura artificiale. I medici spiegano che “l’abbronzatura indotta dai raggi ultravioletti artificiali non è protettiva nei confronti di successive esposizioni solari ma è associata ad un danno cellulare che ha come risultato la carcinogenesi della cute. E’ bene ricordare – sottolineano gli esperti - che un melanoma, il tumore della pelle più aggressivo, in fase avanzata ha una prognosi severissima e conduce a morte nel 50% dei casi, e che seguire regole di prevenzione è assolutamente necessario”. 38


I CONSIGLI PER L’ESTATE

Come difendersi dalle zanzare in estate Tantissimi insetti possono provocare molto fastidio e piccole infezioni con le loro punture, ma in qualche caso anche trasmettere gravi malattie infettive causate da virus, batteri o parassiti. In particolare molte specie di zanzare sono responsabili di gravi malattie, come la Febbre Gialla e la Malaria, o di epidemie in vaste zone del pianeta, come la Dengue, la Febbre Chikungunya e l’Encefalite Giapponese. Per queste ragioni è molto importante proteggersi sempre dalle punture degli insetti nei Paesi o nelle zone dove è presente il rischio. Ecco alcuni importanti consigli. Uno: e’ necessario indossare indumenti con maniche lunghe e pantaloni lunghi, di colore chiaro, che coprano il più possibile. Due: evitare i profumi, le creme e i dopobarba che attraggono facilmente gli insetti. Tre: proteggersi con repellenti cutanei efficaci. Questi prodotti vanno applicati sulla pelle scoperta e sul cuoio capelluto, ripetendo il trattamento ogni 3-4 ore dato che il prodotto evapora rapidamente. L’uso di questi prodotti va fatto seguendo scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione; in ogni caso va adottata cautela nell’utilizzo nei bambini o su pelli sensibili. Bisogna ricordare che i repellenti non vanno applicati sulle mucose (labbra, bocca), sugli occhi, sulla cute abrasa. Possono essere invece spruzzati sui vestiti per aumentare l’effetto protettivo. Quattro: e’ opportuno, se possibile, dormire in camere con un efficiente condizionatore d’aria, in quanto le zanzare non frequentano ambienti con aria fresca e in movimento. Cinque: assicurarsi che ci siano le zanzariere alle porte e alle finestre. Se non ci sono zanzariere, le porte e le finestre devono essere ben chiuse e si deve usare una zanzariera sopra il letto, rimboccandone i margini sotto il materasso. È anche consigliabile spruzzare uno spray antizanzare o utilizzare diffusori di insetticida o serpentine antizanzare.

Per proteggere i capelli dalla salsedine La stagione peggiore per i nostri capelli è l’estate, perchè i raggi solari e il sale contenuto nell’acqua di mare rendono i capelli secchi, crespi e opachi, facendoli diventare più fragili, fino a farli spezzare. Per evitare tutto questo, ecco alcune regole per prendersene cura al meglio. Evitare di sottoporsi a trattamenti che possano stressare i capelli come tinte, decolorazioni, permanenti, uso eccessivo di piastra e phon. Se proprio non potete farne a meno, scegliete tinte naturali come l’henné che oltre a colorare, nutre il capello. Per proteggere i capelli in spiaggia l’arma vincente è quella di indossare un cappello o un foulard leggero così da evitare i raggi solari diretti. Altra regola è applicare un olio protettivo, in particolare sulle punte: in modo che si crei una barriera sul capello che lo difende dalle aggressioni esterne (alcune marche formulano prodotti adatti anche per la piscina, non solo per il mare). Prima dello shampoo fare un impacco idratante sui capelli per prevenire la secchezza e mantenerli lucidi e morbidi. 39


L’indice degli Inserzionisti ABITI PER BAMBINI

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Pag. 29

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National Labs Pag. 9

Via Farinelli 36/9 Torino Tel. 011.0260218

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Progetto Assistenza Far Express Corso Casale 114 Torino Tel. 011.8192249

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Pag. 11

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Pag. 5 - III Cop.

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Pag. 1

Pag. 12 MEDICINA SPORTIVA

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Pag. 16

Cristina Giliberto Pag. 14

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Studio Medico Nuova A.T.R.

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Via San Giovanni Bosco 7 Trofarello (TO)

Dr. Sergio Chieregato

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TOELETTATURA

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Via Di Vittorio 27 Collegno Tel. 011.4153994

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Via Martiri della Libertà 28/C Torino Tel. 011.8198893

GINECOLOGI INFANTILI

VETERINARI

Dott.ssa Teodora Maraschiello

VRC Centro di Referenza Veterinario

Via Giovanni Poggio 12 Torino Tel. 011.201160

Corso Francia 19 Torino

Corso Stati Uniti 53 Torino Tel 011.542522

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