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Ricerche scientifiche

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Questioni legali

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UNO STUDIO CONDOTTO DA UN TEAM DI RICERCATORI UNGHERESI HA DIMOSTRATO CHE I CANI HANNO LA CAPACITÀ DI IMPRIMERE NELLA MENTE LE AZIONI COMPIUTE DAI LORO PROPRIETARI: UNA MEMORIA EPISODICA COME QUELLA DELL’UOMO

I CANI RICORDANO COME NOI

Da molto tempo il mondo scientifico dibatte sulla possibilità che esista o meno anche negli animali una memoria simile a quella umana. In particolare, quello che agli etologi interessava accertare era la sussistenza nei cani della memoria cosiddetta episodica, ossia un tipo di memoria a lungo termine grazie alla quale è possibile ricordare gli avvenimenti della propria esistenza. Si tratta in sostanza di una facoltà che consentirebbe ai cani di richiamare alla memoria eventi vissuti nel passato, indipendentemente dal fatto di essere stati addestrati allo scopo. Su questo tema si erano fatte solo ipotesi, ma stando ai risultati di uno studio recente oggi possiamo dire di essere giunti a una svolta straordinaria che apre nuovi scenari sulle capacità mnemoniche dei cani.

Fa come faccio io

Secondo i ricercatori del Dipartimento di etologia e dell’Mta-Elte Comparative Ethology Research Group dell’Università Eötvös Loránd, di Budapest, i cani sarebbero effettivamente

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in possesso della memoria episodica. Questa facoltà permetterebbe a questi animali di fissare nella mente gli atti compiuti dai loro proprietari in modo tale da poterli “recuperare” tra altri ricordi per mezzo di un semplice input vocale. Ma com’è stato possibile accertare una simile attitudine?

Per trovare risposta alle proprie domande, i ricercatori ungheresi hanno dovuto escogitare uno stratagemma e la soluzione adottata consiste nel metodo di addestramento “Do as I Do” (fa come faccio io). Grazie a questo metodo, che prevede il compimento di un’azione da parte dell’uomo in concomitanza al segnale “Do it!”, è stato possibile insegnare ai cani a ripetere una serie di azioni. Un esempio? Il proprietario fa un salto, pronuncia “Do it!” e il cane lo imita compiendo anche lui un salto. Un risultato che di per sé potrebbe apparire sterile ai fini della ricerca se non fosse che i cani addestrati, al solo sentire il segnale, sono in grado di ripetere le medesime azioni anche dopo un intervallo di 24 ore: una prova già questa della capacità di ricordare le azioni compiute in precedenza dal proprietario.

IL PARERE DELL’ESPERTO

Per comprendere meglio il valore di questa ricerca, abbiamo chiesto un parere a un esperto che potesse illuminarci sul valore più profondo dei suoi risultati. Ecco cosa ci ha detto Franco Fassola, (Medico Veterinario Esperto in Comportamento Animale, Esperto in IAA, Presidente Senior SISCA, Presidente AIRS, Direttore SIACrA): “Molte persone che hanno trascorso parte della loro vita con un cane, alla notizia che il loro cane è in grado di ricordare le cose del passato, hanno esclamato: ‘Evviva, la scienza conferma ciò che abbiamo sempre sospettato!’. La scoperta di cui stiamo trattando è molto importante, in effetti, perché definisce un’attitudine che fino a oggi si riteneva essere solo dei primati e degli esseri umani: ricordare episodi del passato. Questa attitudine, per noi così ovvia, richiede in realtà una capacità per nulla scontata, quella di fare un viaggio mentale indietro nel tempo alla ricerca di un determinato episodio che, nel momento in cui è stato vissuto, non assumeva un particolare significato. Il risultato della ricerca è ancora più straordinario per via dell’approccio dei ricercatori che non hanno condotto i test in un ambito protetto come quello di un laboratorio, ma in un contesto quotidiano. Questo ha presupposto la presenza di molti stimoli distraenti e la conseguente dimostrazione che il cane, evidentemente, riesce a immagazzinare informazioni in qualsiasi contesto e a utilizzarle quando gli vengono richieste. Più l’uomo studia il comportamento del cane e più si rende conto della propria somiglianza con questa specie e di quanto sia importante per noi esseri umani tale vicinanza. Questo dovrebbe indurci a osservare il cane con un atteggiamento sempre aperto, in modo da poter comprendere il significato dei suoi comportamenti e vivere con lui in perfetta armonia”.

La memoria al di fuori del training

Lo scopo della ricerca era però anche quello di capire se i cani hanno la capacità ricordare eventi che hanno vissuto nel passato. Perciò, dopo aver appurato la capacità dei cani di ricordare i comportamenti umani, si è tentato di dimostrare se questi animali avessero la facoltà di mettere in atto il medesimo comportamento anche nel caso in cui il comando vocale “Do it!” fosse giunto inaspettatamente, nell’ambito di normali attività quotidiane, al di fuori del contesto di addestramento. Ebbene, pure in questo caso il riscontro è stato positivo: i cani hanno ripetuto le azioni richieste, dando prova di aver “archiviato” e di saper riportare alla mente l’episodio vissuto e l’input a esso collegato. Il fatto che i cani ricordino le azioni richieste dal proprietario anche se ciò avviene in modo del tutto inatteso è stata per i ricercatori ungheresi la prova definitiva che questi animali impiegano senza difficoltà la memoria episodica. La ricerca ha tuttavia messo anche in luce come questa facoltà vada via via ad affievolirsi con il trascorrere del tempo tra i due momenti, la richiesta dell’azione accompagnata dall’input e il segnale pronunciato in situazioni inaspettate. ●

Bibliografia

Claudia Fugazza, Ákos Pogány, Ádám

Miklósi - MTA-ELTE Comparative Ethology

Research Group, Budapest 1117,

Hungary - Department of Ethology, Eötvös Loránd University, Budapest 1117,

Hungary

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