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Comportamento
SELEZIONATI NEL TEMPO IN CENTINAIA DI RAZZE, I CANI ESPRIMONO UNA GRAN VARIETÀ DI ATTITUDINI SPECIFICHE. NEL MOMENTO DI ADOTTARE UN DETERMINATO SOGGETTO È NECESSARIO TENER CONTO DELLE SUE PECULIARITÀ
LA SCELTA DEL CANE IDEALE
La scelta di un cane è un momento importante per l’animale e per le persone che costituisco il nucleo familiare. Sarebbe auspicabile che in futuro, come avviene nei paesi del nord Franco Fassola Europa, il proprietario si rivolgesse Medico Veterinario Esperto in Comportamento Medico Veterinario Esperto in IAA prima a un esperto - medico veterinario, negoziante o allevatore - per Presidente Senior SISCA dare vita a un’acquisizione consapePresidente AIRS vole. L’adozione di un cane non doDirettore SIACr vrebbe essere legata a futili motivi e Responsabile del Servizio di Medicina Comportamentale Istituto Veterinario di Novara quindi sarebbe sempre opportuno chiedere un parere sulla razza o sul fassola@medicinacomportamentale.com tipo di meticcio che meglio si adatta
Elisabetta Bellomi - Pixabay
al tipo di vita e ambiente che lo aspetta. Il futuro proprietario non dovrebbe essere mosso da semplici motivi estetici, o dall’immaginario dominante che riconosce alcune caratteristiche a una razza rispetto a un’altra, ma deve prendere il via dalla conoscenza delle peculiarità della singola razza (nel caso dei meticci, dei miscugli di razze presumibili) e dal motivo che ha portato la selezione a creare un animale con certe caratteristiche morfologiche (aspetto esteriore) e comportamentali.
Jan Steiner - Pixabay
Alle origini della domesticazione
Due sono le teorie che spiegano come nel periodo preistorico l’uomo abbia iniziato ad avere rapporti con gli antenati del cane, i lupi. Per la prima, i soggetti più confidenti e docili si sarebbero avvicinati ai villaggi per cercare protezione e cibo, mentre per la seconda tesi (detta del maternaggio) le donne avrebbero accolto i cuccioli di lupo e li avrebbero allattati integrandoli nel gruppo umano. Il lupo è stato, quindi, addomesticato diventando il cane che noi oggi conosciamo: gli uomini ne avevano infatti bisogno
per la caccia, la soma e la guardia. La coevoluzione tra uomo e lupo ha comportato miglioramenti nelle tecniche di caccia, ha arricchito e variegato l’alimentazione della tribù, favorendo l’espansione sia dell’uomo che del lupo. Un passaggio naturale, favorito dalla mancanza di competizione: non essendo ancora diventato allevatore di ovini e bovini, l’uomo non temeva l’attività predatoria del lupo. Anzi il lupo-cane della preistoria ha giocato un ruolo fondamentale per la sopravvivenza dell’uomo, dato che senza di esso non sarebbe stato possibile ad
LA CLASSIFICAZIONE DELLE RAZZE
Le razze attuali sono definite da uno standard, ossia dalla descrizione puntuale dell’aspetto esteriore e del comportamento dei soggetti di una certa razza. Le razze dei cani sono classificate nel modo seguente: • Classificazione convenzionale-morfologica, per la quale si tiene conto dell’aspetto fisico dei soggetti che vi fanno parte: lupoidi, braccoidi, molossoidi, graiodi. • Razze specializzate i cui soggetti sono stati selezionati per un’alta specializzazione nell’attività che compiono, la motivazione predatoria delle quali viene incentivata e disciplinata: pastori conduttori di bestiame, cani da ferma, retriever, cani da slitta, terrier, molossoidi. • Razze non specializzate ma che sono esperte nella caccia e nella protezione del territorio, delle cose o degli animali: guardiani degli armenti, caccia da seguita, levrieri primitivi. • Classificazione della Federazione Cinologica Internazionale (FCI): le razze sono suddivise in dieci gruppi in base alle diverse attitudini.
domesticare gli ovini e i bovini e difenderli dai grandi predatori.
Si può dire che l’uomo, partendo dal lupo, abbia selezionato il cane e che questo abbia influenzato il processo evolutivo dell’uomo. Un processo di coevoluzione reso possibile perché entrambi hanno sfruttato le motivazioni delle due specie a reciproco vantaggio. Negli anni l’uomo ha poi perfezionato la specializzazione del cane selezionando le diverse razze a seconda del “lavoro” che desiderava svolgere con lui.
La selezione funzionale e il concetto di razza
Il passaggio dal lupo al cane è avvenuto per una selezione che ha tenuto conto di alcune caratteristiche: la docilità, la minor tendenza alla fuga, la capacità di adattarsi a una vita domestica, la capacità di relazionarsi con gli umani e, soprattutto, la minor tendenza ad aggredire le persone. Anche il primitivo aspetto fisico, per facilitare la convivenza tra il bipede e il quadrupede, è stato selezionato indirizzando la scelta verso soggetti che presentavano tratti “giovanili” e non “ferigni”: testa tonda, occhi grossi, dimensione del corpo ridotta.
La selezione successiva è stata fatta in base alla capacità di svolgere un compito specifico e, sino all’epoca vittoriana, è prevalsa una selezione
del comportamento (attitudine alla difesa del proprietario, alla caccia o ad accudire al gregge), piuttosto che tenendo conto dell’aspetto estetico o ad essere di sola compagnia. Sebbene non sia possibile selezionare un solo fattore, esiste un collegamento tra i caratteri fisici e comportamentali selezionati, con un’imprevedibilità selettiva. Questo è tanto più evidente quando si è passati nell’età moderna a una selezione che considerava principalmente gli aspetti morfologici.
Le motivazioni
I cani in generale hanno un etogramma comune, ossia un corredo di comportamenti uguale per tutti. Ciò significa che i cani, potenzialmente, possono manifestare un comportamento predatorio, di aggressione (ringhiare e mordere), collaborativo, sociale (amano la compagnia di consimili o dell’uomo), ludico (al cane piace giocare e invita l’uomo al gioco con l’inchino al gioco), eccetera.
I cani che appartengono a una
Katrin B. - Pixabay
CONSIGLI PER UNA BUONA CONVIVENZA
• Prima di adottare un determinato cane vanno approfondite le tendenze motivazionali della razza. • Va favorita nel cucciolo la socializzazione con l’uomo e con animali di diverse specie, con giochi e attività che stimolino la collaborazione, la condivisione (giochi di scambio o il riporto gestito in modo corretto). • È bene farsi aiutare da un esperto (medico veterinario esperto in comportamento animale, educatore cinofilo) nell’educazione del cucciolo. • Fare sempre giochi diversi con il cane per evitare attività ripetitive che diventano ossessive. • Va prestata molta attenzione ai soggetti di razze che hanno una forte motivazione predatoria e competitiva: vanno allenati alla collaborazione e socializzati con tipi umani diversi.
razza, invece, sono caratterizzati da motivazioni comuni, ossia dalla tendenza a fare certe cose che sono il frutto della selezione. In pratica, la selezione mette in evidenza i soggetti con maggior propensione allo scopo per cui si vuol determinare una certa razza incrociandoli tra loro per rendere
poi stabile questa caratteristica. Contestualmente si vanno a indebolire altre caratteristiche la cui mancanza rafforza e valorizza la propensione che si vuole enfatizzare.
Come individuare la razza giusta
Posto dunque che la motivazione orienta il comportamento del soggetto, è importante, al momento della scelta di un cane, conoscere la selezione fatta perché consente di padroneggiare le motivazioni che sono state rafforzate e quelle che sono state indebolite. Questa conoscenza è fondamentale per saper indirizzare il proprio cliente nella scelta consapevole di un cane in base alla razza.
Oggi, solitamente, si prende un cane per avere un compagno di vita, non per il lavoro per cui la razza alla quale appartiene è stata creata. È quindi importante che il proprietario sia attento alle motivazioni del suo cane per indirizzarlo verso attività ludiche, sociali e relazionali volte a disciplinare le proprie motivazioni senza andare verso derive maniacali (per esempio il gioco compulsivo con la pallina nelle razze selezionate per il riporto).
Il proprietario dovrebbe essere consapevole che il gioco, la passeggiata, l’interazione sociale, lo scambio di coccole sono tutte cornici che aiutano il cane a dare libero sfogo alle proprie motivazioni. Favorendo la realizzazione dei desideri del nostro amico a quattro zampe e incanalando le sue energie con attività controllate lo aiutiamo a crescere sano ed equilibrato e a inserirsi bene in un contesto urbano dove convivono animali e uomini. ●