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EDITORIALE

VI ASPETTIAMO A RIMINI

ANTONIO PORTACCIO, PRESIDENTE ITALGROB

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Cari colleghe e colleghi, il prossimo 19 febbraio, a Rimini, all’interno della manifestazione Beer and Food Attraction, si svolgerà l’Inter-

national Horeca Meeting, un appuntamento annuale organizzato da Italgrob che rappresenta l’unico momento di condivisione e confronto dedicato alla

Distribuzione Horeca. L’edizione di quest’anno è particolarmente importante per tre motivi. Il primo è la guerra in Ucraina, che ha innescato una pesantissima inflazione da offerta, portando all’impennata dei prezzi delle principali commodities. Rincari che, a causa della sostanziale stagnazione della domanda, il Distributore non ha potuto scaricare a valle, pur subendoli a monte. Il secondo motivo riguarda la fissità della spesa interna per consumi. Stando ai dati Istat, infatti, la spesa delle famiglie italiane, misurata a euro costanti, è sostanzialmente stabile da 14 anni. Secondo i dati dell’Ufficio Studi Confcommercio, nel 2019 il settore fuori casa non aveva ancora recuperato i livelli del 2008 e oggi è ancora lontano dai volumi prepandemici. Sulla base di analisi interne,

Italgrob ritiene che il mercato attuale dei consumi AfH possa essere descritto attraverso due cifre fondamen-

tali: -4/7% a valore e -15/25% a volume rispetto al 2019. Altrettanto chiaramente ne consegue che non è vero che la domanda di socialità sia anelastica: gli italiani non rinunciano alla socialità spontaneamente, ma sono stati costretti a farlo. Tutte le agenzie di rating, però, prevedono una caduta brusca della dinamica inflattiva e, quindi, nel 2023 non c’è ragione oggettiva per ricevere ulteriori aumenti di listino. Il terzo motivo, infine, è legato al II Rapporto Censis, che

si inserisce nel solco di una collaborazione tra Italgrob

e il più importante istituto italiano di ricerca sociale. L’indagine di quest’anno approfondisce le dinamiche economiche e sociali che erano affiorate nel precedente studio spostando, però, l’analisi sulla sostenibilità e sulla mediazione culturale. Il primo aspetto, la sostenibilità, è considerata soprattutto nelle sue componenti sociali, mentre con il secondo si vuole far emergere la capacità del Distributore di trovare un equilibrio iperbolico tra istanze di slowfooding e di foodfication finalizzate alla preservazione dei valori di ogni specifico territorio.

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