![](https://assets.isu.pub/document-structure/220715140756-d7bead6eff92b918037d5a65d09fb6c8/v1/b7f35895e5cbcb5efe866ac0a72e5e08.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
4 minute read
INTERVISTA AQUA VERA. Fabrizio Quagliuolo
INTERVISTA
FABRIZIO QUAGLIUOLO
Advertisement
AMMINISTRATORE DELEGATO DI AQUA VERA E FONDATORE DI SICON
DI MARIA ELENA DIPACE
Acqua Vera è tornata ufficialmente in mani italiane: lo storico marchio di San Giorgio in Bosco (Padova) fondato nel 1979 da Lino Pasquale e passata nel 2005 alla multinazionale Nestlé, è stata acquisita dalla famiglia Quagliuolo, proprietaria della Sicon (Società Italiana Contenitori), azienda che da più di trentacinque anni è attiva nella produzione di preforme in plastica Pet per acque minerali e soft drink. Una famiglia solida che sta cercando di dare nuova linfa allo sviluppo dell’azienda. “L’acquisizione di Acqua Vera rappresenta un passo importante nel percorso di crescita e consolidamento delle nostre attività – ci ha spiegato Fabrizio Quagliuolo, Ad di AQua Vera – Abbiamo voluto riportare in mani italiane un importante e storico brand delle acque minerali. La nostra strategia per il rilancio di Vera è basata sull’integrazione del processo produttivo e sull’ampliamento della gamma prodotti, con un massiccio e molto più convinto posizionamento nell’Horeca, attraverso una linea dedicata in Pet e Var che garantisce la presenza sulle tavole di bar e ristoranti di quella che è considerata una delle migliori acque minerali in Italia”.
CI FA UNA BREVE CARTA D’IDENTITÀ DI LEI IMPRENDITORE?
La mia storia ‘lavorativa’ inizia in famiglia: mio padre faceva l’imprenditore e io sognavo di seguire la sua strada. Siamo negli anni ’50, la mia famiglia si
occupava di costruzione e montaggio di grandi impianti industriali (raffinerie, centrali elettriche e siderurgiche). Agli inizi degli anni ‘80 abbiamo creato Sicon, una delle prime società a operare nel packaging del PET. Dagli anni ‘90 fino alla vendita a Hellenic del 2008 Sicon è stata anche azionista di Socib, imbottigliatore di CocaCola per il Sud Italia, gestendo un processo integrato dalla produzione del packaging all’imbottigliamento e alla distribuzione. Oggi, l’operazione Vera con Sicon tende a ricreare questo modello di business verticale che ha molti vantaggi.
COSA RAPPRESENTA PER VOI QUESTA OPERAZIONE?
Acqua Vera rappresenta per noi un punto di svolta importantissimo perché ci permette di ritornare nel mercato del ‘business to consumer’ mettendo al servizio dell’acqua minerale le conoscenze che abbiamo nella plastica, nell’acquisto della materia prima oltre che il nostro know how nella trasformazione.
SONO PASSATI DI MANO OLTRE AL MARCHIO, ANCHE DUE DEI TRE STABILIMENTI PRODUTTIVI…
Esatto. L’accordo prevedeva l’acquisizione degli stabilimenti di Santo Stefano Quisquina (Agrigento) e quello di Castrocielo (Frosinone). Il sito produttivo storico di San Giorgio in Bosco (Padova), invece, rimane di Nestlé Waters e, oltre a continuare a produrre le bibite del Gruppo, proseguirà l’attività di imbottigliamento dell’acqua minerale Vera in virtù di un accordo di co-packing che abbiamo fatto in fase di acquisizione del brand. A San Giorgio, sorgerà – entro il 2024 – il nostro stabilimento che sarà adiacente a quello di Sanpellegrino.
AVETE FATTO UN REBRANDING SU TUTTA LA GAMMA…
Sì, abbiamo lavorato intensamente nel corso del 2021 proprio per essere pronti a lanciare tutte le novità per il 2022, il primo vero anno per la
ripartenza dell’Horeca. Stiamo presentando proprio in queste settimane una linea in PET dedicata, nei formati da un litro e da mezzo litro. A questa, si affiancano due linee VAR, naturale e frizzante, nel formato da 75 cl. Si tratta di una linea Premium pensata per una ristorazione di alta gamma con un packaging di grande impatto, molto elegante, e una linea più tradizionale nella classica bottiglia sagomata, per una ristorazione più trasversale. Il re-branding è centrale in questa operazione: Siamo partiti da un nuovo logo, dal quale scompare Nestlé per far vivere in assoluto il marchio Vera legandolo ad un concetto di trasparenza e modernità che si declina nelle nuova immagine della gamma con una grafica molto pulita ed equilibrata.
CHE POLITICHE COMMERCIALI E DI MARKETING AVETE PREVISTO PER AIUTARE LA DISTRIBUZIONE A FARE SELL OUT DEI VOSTRI PRODOTTI?
Il primo punto in assoluto è la comunicazione scegliendo di puntare sul nostro nome, Vera, attraverso investimenti mirati e una pianificazione che consenta l’utilizzo di differenti media: advertising classico con una campagna televisiva, social media e product placement. In questo momento c’è bisogno di verità in contrapposizione alle fake news. Avere questo marchio è un vantaggio e noi lo abbiamo trasformato nel nostro punto di forza. Per ciò che riguarda i distributori, ci siamo concentrati su attività taylor made sul territorio in accordo con loro e in prima persona; dobbiamo essere vicini ai distributori: ascoltarli e mettere in pratica i loro suggerimenti. Abbiamo voluto metterci la nostra faccia, la
nostra credibilità: in pratica, si tratta di una politica di vicinanza. Noi ci siamo! Credo che questo sia veramente un elemento che paga tantissimo e il fatto di essere un brand multi fonte ci aiuta ancora di più in questa direzione.
CENTRALE PER VOI IL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ…
Parlare di sostenibilità in questo settore significa naturalmente parlare di plastica perché è un materiale che
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220715140756-d7bead6eff92b918037d5a65d09fb6c8/v1/abdf0b5b1667c89113b3bef01268fee2.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
ha una grande possibilità di riciclo, ecologicamente premiante: non c’è sistema più ecologico della plastica. Cerchiamo di essere virtuosi anche sul fronte dell’energia: nello stabilimento di Castrocielo e in Sicon utilizziamo in parte energia rinnovabile oltre che aver investito recentemente in un impianto di cogenerazione; in più, grazie al sistema multi fonte, c’è un minor impatto anche sui trasporti visto che siamo vicini con le fonti ai nostri consumatori. Dal punto di vista dell’immissione di plastica nell’ambiente, ci siamo mossi su più fronti per cercare di avere un impatto più sostenibile. L’obiettivo è andare verso una neutralità di emissioni nel più breve tempo possibile.
PENSATE DI ENTRARE ANCHE NEL MONDO DEI SOFT DRINK?
Al momento ci concentriamo sull’acqua. Abbiamo investito su una nuova linea di produzione per lo stabilimento di Santo Stefano in grado di fare più formati. Dobbiamo realizzare il nostro stabilimento a San Giorgio; fatti questi due investimenti strategici, valuteremo l’opportunità di fare degli ampliamenti di gamma.