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INTERVISTA
INTERVISTA/MANIVA
GUARDIAMO AL FUTURO CON CAUTO OTTIMISMO
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DUE STABILIMENTI, 160 MILIONI DI BOTTIGLIE PRODOTTE ALL’ANNO E PIÙ DI 18 MILIONI DI EURO DI FATTURATO. MANIVA È TRA I PROTAGONISTI DEL MERCATO ITALIANO NEL SETTORE ACQUE MINERALI E BIBITE
DI MARIA ELENA DIPACE
La storia del Gruppo Maniva è la storia della famiglia Foglio. E parte da un sogno: quello di portare la ricchezza dell’acqua delle proprie montagne sulle tavole degli italiani. Maniva nasce infatti a Bagolino (Bs) nel 1998, alle pendici del monte omonimo (Maniva) da cui sgorga un’acqua leggera e dal pH alcalino pari a 8. Nel corso degli anni, la crescita di quella che inizialmente era una piccola realtà imprenditoriale, è stata progressiva fino a consolidare il Gruppo fra i marchi più prestigiosi del mercato nazionale del beverage. Ne parliamo con l’AD Michele Foglio.
COME STA ANDANDO QUESTO INIZIO ANNO PER MANIVA?
Nel primo trimestre 2022 stiamo performando a livello complessivo con un + 36% rispetto al pari trimestre 2021. Dati questi in parte dovuti al fatto che lo scorso anno, in questo stesso periodo, il mondo del fuori casa era ancora parzialmente chiuso. Tuttavia, buona parte di questa crescita deriva dal successo che i nostri prodotti stanno avendo sul mercato, spinti anche dalle novità lanciate negli ultimi anni.
SI SONO DA POCO CONCLUSE UNA SERIE DI FIERE CHE HANNO PERMESSO DI DARE ‘NUO-
VA’ VISIBILITÀ AI VOSTRI PRODOTTI. QUAL È IL BILANCIO?
Considerando che siamo ancora lontani dalla normalità e che i freni (anche psicologici) sono ancora presenti, siamo soddisfatti dei risultati avuti negli eventi e fiere sin qui avuti. Finalmente abbiamo rialzato la testa e ci siamo confrontati con gli attori economici di riferimento.
ENTRIAMO NELLO SPECIFICO DEI PRODOTTI. AVETE LANCIATO CIRCA 10 MESI FA UNA GRANDE NOVITÀ PER IL MONDO DELLA MISCELAZIONE, L’ACQUA MINERAL SELTZ IN FUSTO. CE NE PARLI.
Come ci dicono i clienti che la stanno acquistando, finalmente si è data una risposta “di qualità e di quantità” a una necessità latente nel vasto mondo della miscelazione, fino ad oggi non soddisfatta. I nostri fusti in acciaio (a rendere) da 20 litri, con attacco a baionetta, con la moderna forma slim, impilabili e con gomma anti-scivolo, rispondono perfettamente alla necessità dei locali che consumano importanti quantità di acqua seltz, fornendo un prodotto certificato, dalla gassatura intensa e persistente e sempre uguale fino all’ultima goccia. I bartender da noi contattati ci hanno confermano che il prodotto miscelato con la nostra Mineral Seltz guadagna in qualità organolettica e permette di “raccontare” al cliente finale la qualità di ciò che beve.
COM’È STATA ACCOLTA DAI DISTRIBUTORI DI BEVANDE? PUÒ ESSERE CONSIDERATA UN’OCCASIONE PER IL GROSSISTA PER CREARE UN RAPPORTO PIÙ STABILE CON IL PDV?
Esatto, il distributore di bevande finalmente può proporre e vendere un prodotto innovativo e di qualità che crea un rapporto continuativo con il punto vendita, proprio come avviene con il fusto di birra.
E POI LA NOVITÀ DELL’ACQUA NEL CARTONE.
Sì, usciremo a giugno con l’Acqua Maniva nel cartone, cioè con 2 brick di Tetra Pak da cl. 50 e 100 per una proposta alternativa e di qualità. La protezione totale del brick “coccolerà” la nostra acqua alcalina che, grazie al suo pH8, viene sempre più apprezzata nel mondo della nutrizione sana e consapevole, poiché aiuta a mantenere il pH alcalino del nostro liquido extracellulare. Oggi poi la piena riciclabilità di questi cartoni viene assicurata da ben 55 cartiere in tutta Italia.
MANIVA È MOLTO ATTENTA AL CONCETTO DI SOSTENIBILITÀ. AVETE ANCHE IL PET COMPLETAMENTE RICICLABILE E LE VOSTRE ACQUE IN VAR.
Negli ultimi 5 anni abbiamo particolarmente investito sul Vetro a Rendere attraverso il lancio di 4 bottiglie per la ristorazione: la Chef Maniva, Balda AQ,
Classica e Verna AQ. Tutto ciò ci sta dando un tasso di crescita nell’Horeca molto positivo, soprattutto in questa fase di ripartenza. Per quanto riguarda il Pet Riciclato, posto che siamo stati tra i 5 fondatori del Consorzio Coripet (bottle to bottle), abbiamo iniziato il percorso di utilizzo dell’R-Pet dalla nostra bottiglia pH8 SPORT a forma di borraccia, però al momento il piano ha subìto un rallentamento a causa della scarsità e costo elevato del Pet Riciclato. Aggiungo che da mesi stiamo utilizzando energia 100% green, cioè interamente proveniente da fonti rinnovabili.
CI PARLI DELLE BIBITE TOMARCHIO.
Da un anno siamo distributori nazionali, esclusa la Sicilia, delle bibite Tomarchio. Questa azienda è nata nel 1920 ed ha sede ad Acireale; quindi nella produzione fruisce dell’acqua dell’Etna e degli agrumi di Sicilia, così da ottenere bibite di alta qualità e distinzione.
È UN PERIODO DI GRANDE INCERTEZZA, TRA CODA DELLA PANDEMIA E IL CONFLITTO IN UCRAINA. CI SARANNO AUMENTI PER I DISTRIBUTORI SUI VOSTRI BRAND?
Dopo aver apportato un ritocco a inizio anno sui nostri listini, avremo anche noi la forte necessità di rivederli una seconda volta: stiamo ancora valutando la situazione e, per ora, stringendo la cinghia al massimo delle nostre possibilità!
LASCIAMOCI CON QUALCHE SPERANZA PER IL FUTURO CON UN ACCENNO AI NUOVI PROGETTI IN CANTIERE.
Dal mondo del fuori casa si percepisce la grande voglia di riprendersi una vita un po’ più normale e meno ansiogena: questo fa sperare che, non appena dovessero diradarsi le enormi preoccupazioni vissute negli ultimi tempi, si potrà tornare a ottenere quelle soddisfazioni che tutti noi, produttori e distributori, ci meritiamo per la grande resilienza dimostrata. Anche la nostra azienda sta guardando avanti con un pizzico di ottimismo, tant’è che abbiamo nel cassetto nuove idee che speriamo di concretizzare nel prossimo biennio.
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IL DISTRIBUTORE INVISIBILE
SOGNO O SON DESTO? STORIE DAL METAVERSO
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DI FEBO LEONDINI
Andrea e Anna stavano godendosi la fine della sessione di esami all’ESCP di Parigi. Sdraiati sul divano, giocavano nel metaverso divertendosi con AndreAvatar e AnnAvatar, i loro meta-personaggi. Verso mezzogiorno i loro avatar entrarono in una delle 10 insegne che McRestaurant possedeva nel metaverso e ordinarono un BigRest e un Crispy McRest con due bicchieri di the freddo, pagando in Ethereum. Nell’attesa di essere avvertiti da un meta-totem che i loro meta-panini erano pronti, si sedettero a chiacchierare. Di lì a poco i loro meta-ordini furono preparati e un campanello reale avvisò Anna e Andrea che il fattorino del McRestaurant all’angolo stava consegnando a loro i panini ordinati dai loro avatar. Mentre Andrea andava ad aprire, Anna sorrise ad AnnAvatar che ricambiò facendola avanzare di livello nel metaverso. Nel tardo pomeriggio, poco lontano da lì, nella sede di McRestaurant EMEA, il Dr. Gianni Esperienza, a capo della Customer Experience, stava concludendo una riunione con Francesco Cipolla e Ugo Rettiliani, rispettivamente CIO e HR del Gruppo. “Il metaverso è una sliding door continua che mette in comunicazione
la città digitale con quella fisica e viceversa
- stava dicendo il Dr. Esperienza - di conseguenza tutta la customer experience
va ripensata nell’ottica di questa continua
trasfusione tra i due mondi” . “La tecnologia digitale - intervenne il Dr. Cipolla - ha la capacità di disaccoppiare la presenza dalla posizione. Chiedere dove si è, diventa di colpo una domanda molto sensata”. “Vero - disse pensoso il Dr. Rettiliani - ma questo ha importanti conseguenze sul
disegno dei percorsi organizzativi e
sulla gestione del personale che, francamente, non siamo pronti ad affrontare”. “E se ti dicessi, Ugo - interloquì il Dr. Esperienza - che quello che tu definisci percorso organizzativo io lo chiamo customer experience dei dipendenti? Vedi, il punto non è se siamo pronti o meno, ma che questa cosa esiste e va gestita”. “Altrimenti - chiosò serafico il Dr. Cipolla - continueremo a confondere lo smart working con il telelavoro e a chiedere a me di potenziare VPN che, poi, nessuno usa perché è scomodo avere due device per comunicare le stesse cose”. “Quindi - concluse il Dr. Rettiliani - mi state dicendo che il lavoratore in smart working è una sorta di avatar che lavora in una meta-azienda presente a casa sua, ma posizionata in altro luogo?”. “Esattamente questo - riprese il Dr. Esperienza - si tratta di mettere insieme le nostre competenze per creare un percorso organizzativo, esperienziale e tecnologico trasversale. E adesso, se siete d’accordo, apericena da Dior”. “Andata!” - risposero all’unisono i due colleghi, e sorridendo si incamminarono verso il nuovo experience hub della famosa maison francese: 10.000 metri quadrati di spazi polifunzionali tra i quali una pasticceria-bar, un ristorante, e un albergo. “Ecco - disse pensieroso il Dr. Esperienza ai colleghi - il bar è l’ultimo posto in cui presenza e localizzazione, per riprendere quanto detto da Francesco in riunione, si ricongiungono”. “Vero - intervenne il Dr. Cipolla - ma, altrettanto, ricordiamo che
nell’Horeca si crea una nuova
forma di mixed reality in cui il fisico rimanda al digitale rimanendone però sempre il presupposto fondante”. “Quindi - proseguì il Dr. Rettiliani - mi state dicendo che possiamo
conoscere avatar di colleghi e poi invitarli al bar sotto
casa? O fare riunioni nel digital twin dell’azienda residente nel metaverso e averne i risultati in quella fisica?”. “Esatto” - risposero quasi all’unisono i due colleghi. “Senza dimenticare, però - proseguì il Dr. Esperienza - che il corpo non
è un involucro sostituibile e che l’esperienza non risiede
in cloud. Noi siamo una sintesi di materia, corpo e forma. Una sorta di equilibrio iperbolico ottico-cinestesico. E il bar ha il compito di ricercare e mantenere questo equilibrio”. Di colpo i telefoni dei tre managers vibrarono. Tutti e tre li guardarono e videro i loro avatar che, sorridendo, applaudivano e li facevano avanzare di livello nel mondo metaMcRestaurant. Era aprile e il giardino interno dell’Experience Hub si stava vestendo di nuovi colori. A un tratto il venditore di un distributore di bevande, entrando e scherzando con il barista, urlò Boissons (bevande). E i tre colleghi si chiesero, guardandosi, che giorno fosse.
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IL METAVERSO
‘Metaverse’ è un termine nato nel mondo cyberpunk nel 1992 e salito ora alla ribalta perché utilizzato da Facebook. Per intenderci, è l’evoluzione di internet, ma non lo sostituisce. Un concetto che prefigura un insieme di mondi virtuali e reali interconnessi, popolati da avatar. Microsoft ha da poco integrato il metaverso nella piattaforma Teams con una funzionalità chiamata Mash: gli utenti possono creare un avatar con cui partecipare alle riunioni di lavoro. Nel metaverso, gli utenti accedono tramite visori 3d e vivono esperienze virtuali: possono incontrare altri utenti, creare oggetti o proprietà virtuali, andare a concerti, al ristorante o al bar, conferenze, visitare negozi, viaggiare e altro.
AZIENDE/MEC3
DOUMIX?
UNA LINEA GIOVANE CON UN KNOW-HOW IMPORTANTE
CINQUE LINEE DI PRODOTTI CHE VANNO OLTRE QUELLO CHE IL MERCATO GIÀ PROPONE, DESTINATE A CHI DESIDERA STUPIRE I PROPRI CLIENTI E DARE UN TWIST AL PROPRIO ESTRO CREATIVO CON BEVANDE STRAORDINARIE
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DOuMIX? Un nome accattivante che nasce dall’esperienza di MEC3, azienda leader nella creazione di basi per la gelateria e pasticceria artigianali dal 1984, esperta nel trasformare ingredienti, siano essi frutte o creme. “Forti di questo know-how abbiamo lanciato una gamma di prodotti, tutti di altissima qualità – spiega Andrea Bressan, Brand Manager DOuMIX? –. Una serie di referenze innovative, perfette per coprire tutti i momenti di consumo della giornata: dai caffè gourmet del mattino fino ai cocktails della notte, con packaging attraenti, ergonomici ed easy to use”.
LA GAMMA
DOuMIX? Cream è la linea di creme nata per sorprendere con espressi gourmet, iced cold coffee,
creme fredde, frozen e molto altro, e con un packaging a pompetta che permette di non avere sprechi. Fruit Elixir è una linea di puree di frutta da mixare con acqua o latte e fantasia, per creare tantissime bevande e smoothies dal sapore intenso e profumato, che non hanno niente da invidiare alla frutta fresca, anzi con il plus di non doverle sbucciare. Squeeze è il nome super trendy della gamma di pre-mix ideali per cocktails, mocktails e drink aromatizzati come spanish latte, thè o granite. Syrup è una linea dalla formulazione ad alta concentrazione, per portare ogni creazione, a base latte o caffè, e ogni drink, a livelli impensabili con pochissime gocce. Infine, Base, una ricca proposta di basi complete per creare dei capolavori, ideali per realizzare in modo semplice e veloce gustose bevande fredde e cremosi milkshake.
SYRUP O L’UPGRADE DEGLI SCIROPPI
Cosa rende così unica la linea DOuMIX? Syrup? “Certamente la sua formulazione ad alta concentrazione che porta ogni creazione a livelli impensabili con poche gocce – continua il brand manager – 12 gusti in bottiglie di vetro perfetti per creare ricette sempre nuove”. La gamma DOuMIX? Syrup comprende dalle più classiche referenze per la mixology come menta, menta verde, rosa, fiori di sambuco e granatina a quelle perfette per il mondo della caffetteria, come vaniglia e cannella (due referenze uniche nel loro genere), caramello, nocciola e amaretto. Non mancano poi le proposte fuori dagli schemi come il blue unicorn e il pink unicorn, ideali per creare bevande super colorate a prova di instagrammer! La linea Syrup, per come è concepita, può essere utilizzata come finitura nelle creazioni, ma anche in diluzione per la produzione di liquori. Insomma, con DOuMIX? l’unico limite è la fantasia del bartender! Ciò che la rende unica sul mercato è la presenza di bacilli
di vaniglia e cannella (caratteristici di quelle due refe-
renze) in sospensione, un plus importante che trasferisce immediatamente al cliente tutta la naturalità del prodotto.
SQUEEZE: IDEALE PER LA MIXABILITY
Con l’arrivo della bella stagione aumentano le richieste da parte degli avventori di cocktail a base di frutta fresca. Sappiamo bene quanto sia importante lavorare con prodotti di stagione, tuttavia, conosciamo anche le difficoltà legate alla conservazione della frutta fresca e ai tempi di lavorazione. Ebbene, grazie a DOuMIX? Squeeze tutto questo non sarà più un problema. “Proprio così – conclude Andrea Bressan – fin dal nome super trendy possiamo cogliere come la gamma DOuMIX? Squeeze sia appunto una linea di pre-mix ideali per cocktails, mocktails e drink aromatizzati come spanish latte, thè o granite. Un concentrato di tantissima frutta pronta da ‘squeezare’, per stupire ogni giorno dell’anno con 18 gusti dai nomi esotici e stuzzicanti, perfetti per creare ricette sempre nuove. Un premix diverso da tutti quelli presenti sul mercato, un prodotto qualitativamente superiore in cui preserviamo la densità del frutto originario e la sua parte visiva, come nelle varianti Maracuja e Kiwi: la presenza di semi e di altre parti del frutto, come ad esempio la polpa, permettono da un lato di lavorare come se si utilizzasse la frutta fresca, dall’altra offrono un’esperienza sensoriale, a livello visivo e gustativo, che non teme paragoni”.
Lavorare con Squeeze è dunque come lavorare con la frutta fresca, ma riducendo tempi, costi e il problema legato alla stagionalità della frutta.
Ulteriore plus è il packaging moderno e accattivante: il collo della bottiglia, infatti, è stato personalizzato con la frutta per riconoscere ogni referenza al primo colpo!
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AZIENDE/GAMONDI L’HAPPY HOUR DIVENTA BIANCO
Casa Gamondi, considerata un’eccellenza della tradizione liquoristica piemontese e protagonista di una recente strategia di rinnovamento e comunicazione, presenta il nuovo Aperitivo Fiori di Sambuco. La raccolta dei fiori freschi di sambuco, cresciuti spontanei nei fondovalle tra le colline delle Langhe, nei pressi del sito di produzione, viene effettuata durante i mesi di aprile e maggio utilizzando semplicemente forbici e cestino. Questo processo, completamente manuale, consente di scegliere solo i fiori più profumati e rigogliosi, che vengono poi sapientemente infusi in alcol in modo da ottenere una base fresca e dal ricco bouquet aromatico. A questa si aggiungono un vino liquoroso ottenuto da Moscato d’Asti Docg, ingrediente importante perché in grado di esaltare le note aromatiche dei fiori freschi di sambuco, e distillato di vino, che va a conferire maggiore struttura al prodotto finale. Nasce così l’Aperitivo Fiori di Sambuco Gamondi, un vino aromatizzato di buon tenore alcolico (21% vol.) dal sapore fresco e delicato, con un bouquet aromatico che spazia dalle note floreali alla frutta fresca e agli agrumi. Ottimo all’ora dell’aperitivo, perfetto liscio o come base in miscelazione, ideale
www.gamondi.it
per la preparazione dello Spritz Bianco o dell’Hugo: un long drink semplice e profumato nel quale si miscelano 2/3 di spumante, 1/3 di Aperitivo Fiori di Sambuco Gamondi, una spruzzatina di soda, 2 foglie di menta e 1 spicchio di limone. L’ Aperitivo Fiori di Sambuco si presenta in un esclusivo nuovo pack esagonale, segno distintivo dei prodotti Gamondi, ispirato a un monumento dell’architettura come la fonte termale de La Bollente di Acqui Terme, città natale del fondatore del marchio: Carlo Gamondi. La nuova bottiglia ha una forma più slanciata per venire incontro alle esigenze del barman e garantire una maggiore comodità di utilizzo in miscelazione. Questa novità si aggiunge alla già ricca gamma Gamondi, affiancandosi a Bitter, Aperitivo
Agrumi Mediterranei, Vermouth di Torino Superiore Rosso e Bianco, Amaro, Sambuca,
Crème de Cassis. Anche il nuovo Aperitivo Fiori di Sambuco rappresenta al meglio i valori del brand Gamondi, perfetto mix tra modernità e storia, prodotto autentico, genuino e fresco, dove l’artigianalità e la selezione delle materie prime a chilometro zero valorizzano un processo produttivo unico e tradizionale.
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