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LETTERA AGLI STAKEHOLDER (2-227)

Il 2022 è stato un anno di cambiamento a livello globale. Il conflitto in Ucraina ha prodotto forti impatti sul piano geopolitico e sul tessuto economico-sociale. In particolare, ha posto con urgenza la questione dell’energia: come procurarsela e come gestirla al meglio? Questa domanda è rimbalzata dai tavoli di discussione internazionali fin dentro le case, passando per i board aziendali.

In tale contesto, a pochi mesi dall’inizio della guerra, Ferrovie dello Stato Italiane ha lanciato il suo piano industriale che traccerà il percorso dell’azienda nei prossimi dieci anni. Non poteva non essere attraversato da forti impulsi trasformativi: il traguardo verso la neutralità carbonica viene fissato per il 2040 – dieci anni prima rispetto a quanto stabilito in precedenza –da raggiungere anche grazie a un ambizioso piano d’autoproduzione energetica. L’assetto organizzativo, inoltre, assume una nuova forma con la nascita di quattro poli di business: Passeggeri, Infrastrutture, Logistica e Urbano.

Il Gruppo, che assorbe circa il 2% della domanda di energia elettrica del Paese, sente la responsabilità di accelerare verso la transizione energetica. Per questo, il piano industriale ha messo in campo 1,6 miliardi di euro che serviranno a installare impianti fotovoltaici in officine, stazioni e altri spazi di proprietà. L’obiettivo è produrre, a regime, 2,6 TWh all’anno e arrivare a coprire il 40% del fabbisogno di energia elettrica attraverso l’autoproduzione. Il Gruppo FS aumenterà del 10% la produzione complessiva attuale degli impianti di energia solare installati in Italia, diventando uno dei principali produttori di energia rinnovabile del Paese. Il piano di autoproduzione risulta in linea con la strategia europea del REPower EU, integrata nei PNRR nazionali, che vede tra i suoi pilastri la sostituzione dei combustibili fossili con le fonti rinnovabili. Intanto la transizione green di FS è partita: nel gennaio 2023 è stato lanciato il primo bando europeo da 130 milioni di euro per progettare e realizzare i primi venti impianti fotovoltaici in Italia. Le direttive e gli investimenti del piano industriale forniscono, idealmente e fuor di metafora, nuova energia alla mission FS: diventare l’azienda che abilita un sistema di mobilità e logistica sostenibili, poggiato su una rete di infrastrutture sinergiche e resilienti. Un sistema capace di migliorare la qualità della vita e rispettare gli equilibri naturali. Questi ultimi, infatti, risultano minacciati dal cambiamento climatico, che FS è impegnata a contrastare con misure per ridurre l’emissione di gas serra. Il 2022 ha visto il miglioramento del rating assegnato al Gruppo dal Carbon Disclosure Project, l’organizzazione internazionale che aiuta le imprese a misurare e gestire gli impatti ambientali. Il punteggio è passato da B del 2021 a A- del 2022. Il Gruppo, inoltre, ha intenzione di validare la sua roadmap per la decarbonizzazione attraverso Science Based Targets initiative (SBTi), l’iniziativa di Carbon Disclosure Project, Global Compact Onu, World Resources Institute e World Wide Fund for Nature che incoraggia il settore privato ad abbattere le emissioni climalteranti per contenere il riscaldamento globale entro 1,5 °C. Nell’estate del 2022 FS Italiane ha firmato la lettera di impegno per certificare i propri obiettivi: prendendo come base di riferimento il 2019, dimezzare le emissioni dirette e indirette (scope 1 e scope 2) entro il 2030 e ridurre del 30% quelle legate alla catena del valore (scope 3), per raggiungere la neutralità carbonica al 2040 con zero emissioni nette. Oltre ad abbassare progressivamente le emissioni, il Gruppo favorisce lo shift modale affinché sempre più persone utilizzino il treno e i mezzi pubblici e le imprese scelgano la ferrovia per far viaggiare le merci. La logistica, infatti, è un altro settore prioritario d’intervento: il Gruppo punta a elevare la quota di merci trasportate su ferro al 30% entro il 2030, come chiesto dall’Europa.

Il percorso verso la neutralità carbonica ha valso a FS l’inserimento tra le aziende più attente al clima: secondo la classifica stilata da Statista e pubblicata dal Corriere della Sera a gennaio 2023 – che fa riferimento al rapporto registrato nel 2022 tra emissioni di CO2 e fatturato – il Gruppo FS è la seconda impresa più virtuosa nel settore Trasporti e logistica. Più in generale, nel 2022, tutti i principali rating e indici di sostenibilità riconoscono a FS una posizione di leadership nel settore. La sostenibilità si concretizza, dunque, in risultati misurabili e riesce ad arrivare fin sui binari: ad agosto 2022 è stato lanciato il primo Intercity Green con una speciale livrea che riporta messaggi di sensibilizzazione sui temi ambientali. Il treno è dotato di una carrozza con sei posti bici, punti di ricarica e sedili in tessuto ricavato da plastica riciclata. Il mese successivo, in occasione della fiera internazionale Innotrans in Germania, è stato presentato il nuovo treno ibrido Blues a triplice alimentazione (elettrica, batteria e diesel), che permette di consumare meno carburante e ridurre le emissioni rispetto agli attuali convogli diesel. Dopo Berlino, il mockup del Blues ha attraversato l’Italia con un roadshow nelle piazze, in attesa delle prossime consegne alle Regioni. In ottobre, per l’apertura del Festival dello Sviluppo Sostenibile, è entrato in circolazione uno speciale Frecciarossa con la grafica dedicata agli SDGs dell’Agenda ONU 2030. I 17 obiettivi di sviluppo Sostenibile costituiscono, infatti, un quadro di riferimento essenziale per la strategia di FS, che cerca di massimizzare il proprio contributo ai target anche attraverso l’adesione al network Global Compact e ai suoi principi orientati ad affermare un’economia globale responsabile e inclusiva. Il Festival dello Sviluppo Sostenibile organizzato da Asvis, poi, ha fatto da cornice al primo Sustainability Day di FS, dove alcuni top manager dell’azienda si sono confrontati con esperti e stakeholder per condividere idee e buone pratiche per un business sostenibile. Come, per esempio, quelle di rigenerazione urbana per cui il Gruppo ha pianificato oltre 2 milioni di metri quadrati di spazi verdi destinati a progetti di riforestazione e rimboschimento nelle aree ferroviarie dismesse.

Innovazione e digitalizzazione, altri cardini del piano industriale, supportano i progetti di sostenibilità e ne ampliano il potenziale. Come è avvenuto per l’Atlante della mobilità dolce in Italia, pubblicato lo scorso ottobre da RFI in collaborazione con la rete associativa Amodo.

Si tratta di una mappa interattiva utile a cittadini e turisti per orientarsi fra siti di interesse storico-culturale che si trovano nei pressi delle stazioni. È il primo strumento nel suo genere a includere in modo integrato – grazie all’elaborazione dei dati e a tecniche di analisi spaziale –cammini, ciclovie, ferrovie turistiche, parchi, borghi, beni storici e bellezze paesaggistiche presenti in tutta Italia. La digitalizzazione riesce pure a far dialogare infrastrutture e territorio, come nel caso di Cantieri Parlanti, un’iniziativa nata a fine 2022 che racconta 30 opere strategiche finanziate dal PNRR. Lo fa attraverso pannelli descrittivi installati nei cantieri nonché attraverso una pagina web dedicata all’interno del sito fsitaliane.it che ne spiega la storia, gli obiettivi e i vantaggi e permette di osservare l’avanzamento dei lavori tramite webcam.

Per FS la cura del rapporto con gli stakeholder si sostanzia nell’apertura, nella condivisione e nel confronto. A inizio 2022 la procedura della conciliazione paritetica, già attiva nell’AV, è stata estesa al trasporto regionale: i clienti Trenitalia hanno la possibilità di risolvere piccole controversie senza dover ricorrere alla giustizia ordinaria. In più, a fine 2022, è stato avviato un nuovo servizio di ascolto e informazioni in stazione che aiuta le persone a orientarsi e accedere ai servizi presenti. Partito come progetto pilota da Roma Termini, verrà esteso in diverse altre stazioni nel corso del 2023.

Se FS è consapevole di dover rendere tangibile la cultura dell’ascolto e mettere al centro le esigenze delle persone, sa che lo sviluppo sostenibile non può prescindere dalla valorizzazione del suo capitale umano, costituito da più di 85mila dipendenti. Per questo ha messo in piedi un nuovo modello di gestione delle risorse umane mirato a garantire il benessere e la crescita attraverso attività di comunicazione, formazione, sviluppo e caring che coinvolgono tutti i livelli organizzativi. L’inclusione s’inserisce trasversalmente nel nuovo modello: a ottobre 2022 è stata pubblicata la prima policy sulle tematiche di Diversity, Equality&Inclusion che definisce i valori, i ruoli e le responsabilità di tutte le persone del Gruppo. Il fine è garantire un luogo di lavoro psicologicamente sicuro, libero da stereotipi e pregiudizi, capace di riconoscere e valorizzare l’unicità di ciascuno. Il Diversity Brand Index ha decretato il Gruppo tra le 20 aziende italiane più inclusive capaci di promuovere i valori della diversità attraverso iniziative concrete. La validità delle politiche di D&I trova riscontro anche nel fatto che FS viene considerata, dalle studentesse di facoltà STEM nonché dalle donne in generale, il miglior posto in cui lavorare. Come testimoniano le edizioni 2022 del premio Universum Awards Italy e dell’analisi Italy’s Best Employers for Women. Negli ultimi quattro anni la presenza femminile all’interno del Gruppo FS è in costante crescita: nel 2022 ha raggiunto il 20%, con posizioni manageriali e di middle management coperte da donne superiori al 30%. Aumentano le colleghe e, allo stesso tempo, si lavora affinché la mobilità diventi più inclusiva. Per esempio, nell’ambito della progettazione di nuove stazioni e nella riqualificazione delle vecchie, optando per un design attento alle diversità ed elevando i livelli di sicurezza.

La solidarietà è un valore fondante per FS Italiane, che prosegue le sue attività in favore dei più fragili. In particolare, insieme agli enti locali e al terzo settore, affronta i fenomeni di emarginazione e povertà estrema che si concentrano nelle aree ferroviarie. Nel 2022 sono stati aperti due Help Center nelle stazioni di Grosseto e Cagliari che, nell’ambito della rete dei 19 centri diffusi in tutta Italia, offrono supporto e accoglienza ai senza fissa dimora e alle persone che vivono situazioni di disagio. Insieme al centro di accoglienza di Roma Termini Binario 95 e all’Osservatorio nazionale della solidarietà nelle stazioni italiane (Onds), FS Italiane ha lanciato la call for ideas Tutte le strade partono da Roma, rivolta a startup e PMI, per individuare e sviluppare progetti innovativi volti a migliorare l’erogazione dei servizi di assistenza in un’ottica di integrazione sociale. Inoltre, grazie a un protocollo d’intesa firmato con la Comunità di Sant’Egidio nell’autunno del 2022, alcuni spazi ferroviari dismessi potranno essere sfruttati per la distribuzione di generi alimentari e la realizzazione di centri di accoglienza. Il Rapporto di sostenibilità 2022 è il racconto di un anno di svolta, la fotografia di un’azienda con un’energia nuova. Un’energia per promuovere i valori che la contraddistinguono da sempre e raggiungere obiettivi sfidanti capaci di proiettarla nel futuro. Il Gruppo ringrazia gli stakeholder per il contributo e gli spunti forniti, ne farà tesoro anche negli anni a venire perché lo scambio di energia è la chiave per realizzare una transizione giusta.

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