Il giovane violinista austriaco di origini armene Emmanuel Tjeknavorian fa il suo ingresso alla Scala eseguendo il Concerto di Sibelius, con il quale è stato premiato per la migliore esecuzione e dopo il secondo posto al Concorso omonimo. A guidarlo è Riccardo Chailly che nella seconda parte torna al romantico Brahms, di cui è raffinato interprete, eseguito più volte anche con la Filarmonica, unendo flessibilità e vigore.