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SOTTO I RIFLETTORI pag

LA FILARMONICA TOSCANINI AL FESTIVAL VERDI

Al Festival Verdi 2022 la Filarmonica Toscanini, diretta rispettivamente da Riccardo Frizza e Sebastiano Rolli, è protagonista nel Simon Boccanegra al Teatro Regio di Parma con la regia di Elisabetta Courir e nel Trovatore al Teatro Magnani di Fidenza nel nuovo allestimento di Valentina Carrasco. Di particolare interesse il Boccanegra, eseguito nella prima versione del 1857, per il quale il maestro Frizza ha avuto a disposizione l’edizione critica che integra gli ultimi ritrovamenti autografi di Verdi. “Ho potuto lavorare su un testo dettagliato sul piano musicologico, con maggiori informazioni rispetto a quelle finora disponibili – ha dichiarato il direttore –. Ovviamente la prima cosa è stato confrontarle: cercando di individuare non tanto, o solo, le differenze musicali. Mi interessava capire com’era cambiata la mano di Verdi. Le sue intenzioni. Soprattutto nelle parti rimaste o identiche come testo, o abbastanza simili per idee musicali […]. Considero Simon Boccanegra come la sua opera più importante. Non per fare una classifica di valore assoluto ma per sottolineare quanto qui Verdi abbia saputo guardare avanti – per me è l’opera che musicalmente prepara di più Otello – con una mira di ricerca che ebbe il coraggio di deviare, di distaccarsi quasi, dal suo stesso modo di scrivere musica”.

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© Festival Verdi/Teatro Regio di Parma

DELL’AMORE E DELLA GUERRA: RAMEAU ALLA MALATESTIANA

Nel giorno della scoperta dell’ America, il 12 ottobre, al Teatro Galli di Rimini va in scena Les Incas du Pérou, ovvero la seconde entrée dal ballet-héroïque delle Indes galantes di Jean Philippe Rameau (1735). Con questa singolarissima opera in un prologo e quattro entrées, ciascuna immaginata come episodio con cui presentare il tema dell’amore e della guerra (fra Turchia, Perù, Persia e Nord-America), la Filarmonica Toscanini con il Coro Universitario del Collegio Ghislieri di Pavia, direzione musicale di Giulio Prandi, è nel cartellone della Sagra Musicale

© Anagoor / Sagra Musicale Malatestiana

Malatestiana. Al gruppo teatrale Anagoor, Leone d’Argento alla Biennale di Venezia, è affidata la regia di una produzione dal forte carattere progettuale che fa incontrare musica e teatro di ricerca con il cinema: le riprese confluiranno infatti in una produzione video firmata Kublai Film.

© Fondazione Toscanini / Luca Pezzani

MUSICA E DANZA, TRA ANTICO E CONTEMPORANEO

Musica e danza si combinano nella nuova produzione, frutto della collaborazione tra Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto e La Toscanini, comprendente Stabat Mater di Arvo Pärt, coreografia del cubano Norge Cedeño Raffo, per tre danzatori, tre musicisti e tre cantanti, e With drooping wings della canadese Danièle Desnoyers basata su An English Suite, con musiche di Henry Purcell “ricomposte” da Federico Gon. Ombra, atmosfera tetra legate a Pärt, si contrappongono alla dimensione estroversa e alla luce chiara delle nove cangianti arie di Purcell-Gon. In scena, insieme ai danzatori, anche il Quartetto Motus, selezionato da La Toscanini per lo spettacolo Double Side, al debutto in prima assoluta il 23 ottobre a Reggio Emilia, Festival Aperto, Teatro Municipale Valli.

LA “NEXT” DA OSCAR A CESENA

La Toscanini Next inaugura la stagione del Teatro Bonci di Cesena il 28 ottobre con il coinvolgente programma Colonne Sonore da Oscar: musiche da film in cui convivono sonorità jazz, musica sinfonica, estratti di musical, elettronica e musica pop. Sono 12 i musicisti dell’orchestra a salire sul palcoscenico del Bonci guidati da Roger Catino, uno dei suoi maestri storici e autore delle riletture che costellano i suoi programmi. Con sapienza, Catino sovrappone generi diversi e s’inventa nuovi arrangiamenti anche per i grandi classici. “Questo non sarebbe possibile senza l’oggettiva bravura dei giovani musicisti della Next, delle loro qualità solistiche e polistrumentistiche e in parte autentici talenti animati di un’energia speciale”, puntualizza con profonda modestia Catino, alludendo al fatto che alcuni dei componenti dell’orchestra come Andrea Coruzzi, Rosita Piritore e Alessandro Salaroli firmano oltre a lui gli arrangiamenti delle musiche in programma.

ph. Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto

VIRTUOSISMO PIANISTICO

Doppia presenza in cartellone per Jae Hong Park, trionfatore al Concorso Pianistico Internazionale “Ferruccio Busoni” 2021. Il pianista ventitreenne interpreta con la Filarmonica Toscanini diretta da Kristjan Järvi il pezzo che gli ha dato la vittoria nella competizione di Bolzano: il Concerto n. 3 in re minore op. 30, famigerato e dalla difficoltà titanica, composto da Rachmaninov (1909) per sé stesso e le sue mani, grandissime ed agili. Di questo concerto, che richiede al pianista una presenza costante e quasi ininterrotta, Jae Hong Park si è dimostrato un interprete in grado di esibire una solida preparazione tecnica nutrita da una personalità interpretativa capace di dialogare con lineare fluidità con l’orchestra. Park è anche un fine interprete cameristico, talento che è stato riconosciuto al “Busoni” dove, oltre al Primo premio, ha vinto il Premio speciale per la musica da camera. E a Parma, nel programma del Salotto Toscanini, è impegnato anche in due pagine beethoveniane di grande difficoltà: la Sonata op. 106 Hammerklavier e la Sonata op. 47 per violino e pianoforte A Kreutzer, con Michaela Costea, Primo violino della Filarmonica.

© Tiberio Sorvillo, Luca Guadagnini

LA TOSCANINI IN ALGERI

Grazie all’invito e al sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Algeri diretto dalla Dott.ssa Antonia Grande e del Ministero della Cultura e delle Arti di Algeri, la Filarmonica Toscanini e il suo Direttore principale Enrico Onofri sono ospiti del Festival Internazionale di Musica Sinfonica di Algeri (FCIMS), la cui 12a edizione accoglie all’Opéra d’Alger “Boualem Bessaih” orchestre provenienti da 13 Paesi diversi. La Filarmonica si esibisce in un programma dedicato all’opera italiana, comprendente l’Ouverture da Medea di Cherubini, la Sonata a quattro n. 1 e due Sinfonie (da La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia) di Rossini, il Preludio da La Traviata di Verdi e le Variations sur La Traviata de Verdi per violino e archi di Dupin, interpretate da Mihaela Costea, Primo violino della Filarmonica. Per l’occasione, l’Ambasciatore d’Italia ad Algeri, Sua Eccellenza Giovanni Pugliese, riceve una delegazione della Fondazione guidata dal Sovrintendente Alberto Triola e il Primo oboe, Gian Piero Fortini, è invitato a tenere una masterclass all’Institut National Supérieur de Musique.

© Opera d’Algér

LA MEGLIO GIOVENTÙ

“Giovani per la Toscanini”. Potrebbe essere questo il titolo del terzo concerto del cartellone 2022/2023 della Filarmonica, in programma il 25 novembre, che vede protagonisti quattro artisti ospiti la cui età media è inferiore ai 30 anni: da Michele Spotti, classe 1993, una tra le più interessanti bacchette italiane della nuova generazione, fino al trio tutto al femminile composto da Clarissa Bevilacqua, violino, Miriam Prandi, violoncello, e Costanza Principe, pianoforte, tre soliste che a dispetto della giovanissima età hanno già guadagnato la ribalta internazionale. Nella prima parte del concerto, i quattro giovani musicisti affrontano insieme il “Triplo Concerto” per violino, violoncello, pianoforte e orchestra di Beethoven. Nella seconda, il virtuosismo strumentale lascia spazio a quello orchestrale con la Sinfonia n. 5 di Čajkovskij nell’interpretazione di Michele Spotti. Il concerto è replicato il 26 novembre al Teatro Municipale di Piacenza e il 27 novembre al Teatro Ebe Stignani di Imola.

© ROF Amati Bacciardi

L’ARCIPELAGO DEI SUONI

Introdurre i più piccoli alla grande musica con uno sguardo leggero e intelligente: è l’obiettivo dell’Arcipelago dei Suoni, il progetto curato da Francesco Bianchi e Giulia Bassi e giunto alla terza edizione che La Toscanini e Fondazione TeatroDue dedicano alle famiglie. Dieci concerti-spettacolo da novembre 2022 a giugno 2023, rivolti ai bambini tra i 7 e i 10 anni, con l’Ensemble Attori TeatroDue e i Musicisti della Filarmonica Arturo Toscanini, per scoprire come nasce la musica e quali sono le caratteristiche e le “meraviglie” di ogni strumento musicale. Protagonista delle vicende è Arturo, un giovane ragazzo che intraprende un curioso viaggio per salvare la sua città dal mostro Rugmor, che mangia i suoni e produce rumori assordanti. Al centro dei primi due appuntamenti, domenica 27 novembre e sabato 10 dicembre, sono Valentina Violante (violino) e Behrang Rassekhi (viola) ne Il potere della musica, Fabio Gaddoni (violoncello) e Antonio Mercurio (contrabbasso) ne Alla corte dei Re.

© Fondazione Toscanini / Luca Pezzani

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