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UN PASSO DAL CIELO: DA BRAIES AL CADORE
Corriere delle Alpi | 6 Ottobre 2020
p. 33
D'Angeli: «In Cadore e Comelico ci sono le Dolomiti più belle»
PIEVE DI CADORE «L'arrivo nel Bellunese ha favorito la produzione, perché le Dolomiti più belle, quelle vere, le abbiamo trovate in Cadore, a Cortina e in Comelico». Parole di Mirko D'Angeli, responsabile dell'organizzazione della serie tv "Un passo dal cielo". Perché le riprese si sono spostate dall'Alto Adige al Veneto? «Da qualche anno la politica ambientale dell'Alto Adige è diventata sempre più restrittiva, fino ad addossarci la "colpa" del troppo successo dei luoghi dove si svolgevano le riprese. Quando la rottura con l'Alto Adige è diventata evidente, la Lux Film ci ha chiesto di trovare una nuova location. Bastava scavalcare il crinale e siamo arrivati a San Vito, dove siamo stati accolti dall'ex sindaco Franco De Bon, dal suo assessore al turismo e da altre persone meravigliose, che ci hanno fatto sentire in famiglia. Non che fossimo stati trattati male in Alto Adige, ma non eravamo riusciti a stabilire quel feeling com'è avvenuto subito sia in Valle del Boite che in Comelico». Già in passato avevate avuto contatti con il Bellunese...«L'albergatore Davide Zandonella Necca ci aveva più volte invitati a girare nella zona di Padola. Era stato più volte a parlare con l'organizzatore di allora Corrado Trionfera, quando eravamo a San Candido. Qualche scena l'avevamo girata, ma per motivi di contratto non potevamo dire che era Veneto. Ora, invece è tutto più semplice: le località dove gireremo, saranno chiamate con il loro nome».Girerete anche in altre località cadorine?«Dipende dalla sceneggiatura. Finora abbiamo girato oltre che in Comelico a Padola, anche a Vodo, Borca, Cortina, Cibiana e Valle. --V.d.