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BIVACCCO FANTON: LA POSA DELLA NUOVA STRUTTURA

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NOTIZIE DAI RIFUGI

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progetti concreti a certificazione di quanto l'ente fa a tutela dell'ambiente.Era presente anche il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, che ha commentato positivamente l'esito dell'incontro. Dall'altra parte del tavolo Franco Tessadri, presidente dell'associazione ambientalista, e Giancarlo Gazzola, vicepresidente. «Siamo soddisfatti dell'apertura del dialogo, anche se teniamo le nostre posizioni su alcuni temi, a cominciare dagli abusi di Cortina per i Mondiali» ha commentato Gazzola. La Fondazione - ha evidenziato il presidente - ha avviato uno studio pilota in collaborazione con l'Univeristà Cà Foscari dedicato alle aree delle Tre Cime di Lavaredo e di Braies con l'utilizzo di big data, funzionali all'elaborazione di strategie di gestione mirate per quanto riguarda ad esempio la mobilità e il turismo sostenibile. «Non appena sarà concluso questo studio, individueremo le possibili soluzioni - anticipa il presidente - e le offriremo a chi di competenza» .Rassicurante la risposta di Auronzo. «Dopo il benestare della Soprintendenza, costruiremo due ampi parcheggi interrati per togliere le auto dal lago di Misurina. Da qui partirà un nuovo sistema di navette verso le Tre Cime, per cui si allenterà anche le pressione delle auto al rifugio Auronzo», assicura il sindaco Tatiana Pais Becher.Un focus dell'incontro è stato dedicato ai balconi panoramici, punti di osservazione realizzati in luoghi strategici, lungo sentieri già molto frequentati, che hanno lo scopo di creare consapevolezza nell'osservatore rispetto al Patrimonio mondiale. «Proprio per valorizzare il paesaggio naturale è strato realizzato uno studio dedicato alle cosiddette strutture obsolete, rispetto alle quali sono state messe in campo delle azioni concrete», fa sapere Morandini. «In Trentino, ad esempio, è stato rimosso l'ecomostro di Passo Rolle, mentre in Alto Adige sono state interrate le linee elettriche della Val di Sesto e del rifugio Molignon. Abbiamo mappato i plinti e gli altri impianti obsoleti della Marmolada e formuleremo una proposta alle Province e ai Comuni interessati per la loro demolizione».Già il prossimo anno potrebbe ricevere un colpo di spugna l'ex Bivacco Fanton. La Fondazione metterà a disposizione le risorse perché l'istituzione interessata possa procedere. Non mancano infine i segnali positivi della capacità di attivarsi per la conservazione attiva da parte dei territori, come ad esempio la volontà di alcuni Comuni di gestire la mobilità sulla strada del Nigra favorendo la mobilità ciclabile e l'accessibilità per tutti. I rappresentanti di Mountain wilderness hanno presentato i contenuti di un dossier redatto con altre dieci realtà impegnate nella tutela del territorio. Dossier recapitato all'Unesco, in cui si richiama l'attenzione in particolare sull'espansione degli impianti sciistici e sulla insufficiente tutela delle acque. Il presidente Tonina ha replicato che la Fondazione non può intervenire direttamente, non può tanto meno imporre vincoli, ma più semplicemente offrire opportunità per la conservazione attiva del Patrimonio Mondiale. --F.D.M

Corriere delle Alpi | 10 Settembre 2020

p. 17, segue dalla prima

Il nuovo bivacco Fanton è sulle Marmarole «Un'impresa dedicata a Sergio Francese»

Gianluca De Rosa AURONZO Al terzo tentativo il nuovo bivacco Fanton è stato finalmente posizionato a forcella Marmarole. Un iter di trasferimento, dal vecchio campo sportivo di Auronzo fino a quota 2700 metri d'altezza, più complicato del previsto, anche se alla fine, come si suol dire, tutto è bene quel che finisce bene.Giornata intensa, quella di ieri, per la sezione Cai di Auronzo: il primo passo verso l'inaugurazione del nuovo bivacco Fanton sulle Marmarole è stato compiuto. L'elicottero della ditta svizzera Heli Suisse, specializzata in "trasporti eccezionali" ad alta quota, con un volo di una quindicina di minuti è riuscito a portare la scocca del futuro bivacco, del peso di 2,5 tonnellate fin su a forcella Marmarole. Ad attenderla un poule di volontari (sette) della sezione, che nel giro di qualche ora ha provveduto a stabilizzarla sulla struttura all'avanguardia preventivamente realizzata sul posto.«È stata una giornata speciale per noi», ha spiegato il presidente della sezione Cai di Auronzo Stefano Muzzi, che ha seguito l'evolversi dei lavori prima dal quartier generale di Auronzo e poi direttamente sul posto con un secondo viaggio in quota, «siamo felici di essere riusciti a posizionare il nuovo bivacco nella sua sede. Ci avevamo provato giovedì scorso, ma nel primo pomeriggio siamo stati sorpresi dal maltempo rimandando il tutto. Ci avevamo riprovato anche martedì, ma, sempre nel pomeriggio, la nebbia ci ha sorpresi proprio mentre l'elicottero era in volo, costringendoci a tornare giù ed aspettare momenti migliori dal punto di vista meteorologico».Momento clou arrivato ieri mattina intorno alle 8, quando l'elicottero questa volta è riuscito "nell'impresa" di trasportare in quota la struttura e posizionarla nel luogo "x", prima di far rientro alla base, allestita proprio all'interno del vecchio campo sportivo situato nelle adiacenze dell'ex segheria Monti. In questi giorni nel frattempo, l'equipaggio di professionisti svizzeri giunti ad Auronzo per effettuare il servizio, hanno alloggiato all'hotel Usignolo, tenendo il proprio elicottero "parcheggiato" nei prati circostanti. «Costi dell'operazione? Oggi non vogliamo pensarci, preferiamo goderci il momento», ha detto sorridendo Muzzi, che ha poi aggiunto il futuro cronoprogramma che attende il bivacco Fanton prima della sua effettiva apertura: «Se il tempo ci assiste contiamo di completare l'allestimento del bivacco, soprattutto internamente, prima dell'inverno. Male che vada lo faremo in primavera, comunque prima della sua inaugurazione ufficiale che avverrà nel mese di giugno».Dal presidente della sezione Cai di Auronzo Stefano Muzzi un pensiero

a Sergio Francese, scomparso nei giorni scorsi nel corso di una esercitazione alle Tre Cime: «Questa piccola impresa la dedichiamo a lui. Era un nostro amico, oggi sarebbe stato quassù con noi di sicuro. Il nostro pensiero, in questi giorno di festa, va a lui ed alla sua famiglia».Lavoro extra per Heli Suisse che una volta lasciata a terra la nuova struttura del bivacco Fanton ha provveduto a riportare a valle quella vecchia e ormai in disuso. Uno "scarico" e "ricarico" , della durata di una ulteriore decina di minuti, seguito sul posto dai volontari della sezione Cai di Auronzo che, giunti a forcella Marmarole alle prime luci dell'alba, hanno offerto il proprio contributo anche in questa specifica circostanza. Il vecchio bivacco Fanton è stato lasciato nell'hangar dell'ex segheria Monti, prendendo "simbolicamente" il posto della nuova scocca che, una volta giunta da Ancona dove è stata assemblata, ha aspetto nello stesso posto il momento tanto atteso del trasferimento in quota. --

Corriere delle Alpi | 10 Settembre 2020

p. 17

La Maila's di Recanati ha usato materiali resistenti al freddo

AURONZO Il nuovo bivacco Fanton si sviluppa su una superficie di 30 metri quadri: il guscio su cui si fonda l'intero edificio è stato realizzato in sinergia con l'azienda Maila's Innovation Technology Consulting di Recanati, in provincia di Macerata nelle Marche, realtà guidata dall'architetto Maila Scorcella che, nella circostanza, è stata capace di assemblare materiali adatti alla resistenza nel contesto alpino. Le tecnologie utilizzate hanno permesso di rendere l'edificio molto leggero in proporzione alle proprie dimensioni favorendone il trasporto in quota.L'architettura del bivacco Fanton è leggera e resistente, capace di poggiarsi su un crinale scosceso ancorato attraverso un traliccio in acciaio alla roccia della forcella Marmarole. Detto della struttura, il progetto è stato firmato dallo studio Demogo di Treviso in collaborazione con Franzoso ingegneria e Advanced Mechanical Solutions. L'analisi geologica à stara affidata all'ingegnere Luca Salti, mentre la struttura è stata costruita dal consorzio disgaggi Padolese di Comelico Superiore.Storia "lunga" quella del bivacco Fanton, iniziata nel 2015 con un concorso di idee lanciato dalla sezione Cai di Auronzo e proseguito con una serie di riconoscimenti che hanno accompagnato l'iter di realizzazione, completato nel 2019, un anno prima del trasporto in quota avvenuto ieri (inaugurazione a giugno 2021). Nel 2018 il progetto è stato selezionato per una mostra nel Padiglione Italiano alla Biennale di architettura di Venezia, arcipelago Italia. Nello stesso anno si è aggiudicato la medaglia d'oro dell'architettura italiana al premio De Albertis andato in scena a Milano. Il progetto ha fatto bella mostra di sé in due kermesse: la prima dal 17 aprile 2019 al 22 dicembre 2020 a Roma (Maxxi Museo), la seconda a Treviso in corso d'opera al museo Bailo.

Gazzettino | 13 Settembre 2020

p. 13, edizione Belluno

Nuovo bivacco Fanton: apertura la prossima estate

«Con il posizionamento del bivacco Fanton ai 2.667 metri di Forcella Marmarole il progetto è ormai in una fase avanzata, ma non definitiva. Per la fruibilità del ricovero sono infatti necessari ancora alcuni fondamentali interventi come il rivestimento esterno di protezione in metallo di zinco e l'articolazione degli interni in legno di abete e larice. La struttura, dunque, al momento non è agibile. I lavori proseguiranno nelle prossime settimane e la piena agibilità potrà avvenire dalla tarda primavera oppure dall'inizio estate del prossimo anno»: lo precisa il vice presidente della sezione cadorina del Cai di Auronzo Massimo Casagrande, che nei giorni scorsi ha seguito di persona la collocazione della struttura sulla forcella.

L'OPERAZIONE

Sono stati i tecnici di Heliswiss International, coadiuvati da Elifriulia, insieme ai volontari della Sezione Cadorina di Auronzo del Cai e del Soccorso Alpino, ad elitrasportare in quota la scocca del nuovo bivacco a Forcella Marmarole. Qui, il ricovero è stato ancorato alla struttura obliqua in acciaio predisposta durante le precedenti lavorazioni con fondazioni in cemento armato operate dal Consorzio Disgaggi Padolesi. Si tratta di un'ulteriore fase, forse la più importante, di quel percorso nel quale da anni era impegnato il Cai auronzano: sostituire il vecchio e degradato bivacco Fanton, posizionato mille metri più in basso negli anni Sessanta per l'impossibilità di collocarlo dove si trova ora quello nuovo. Il nuovo ricovero si trova in una posizione del tutto strategica, passaggio ed incrocio di due importanti sentieri escursionistici del Cai, il sentiero 260 e il 262. La struttura occupa una superficie di circa 27 metri quadri con a disposizione 12 posti letto e un piccolo angolo cottura.

IL BELVEDERE

È dotato di ampi finestroni rivolti verso la Val d'Ansiei, le Dolomiti che la coronano oltre a parte del Comelico e alla cresta di confine con L'Austria. Gianfranco Giuseppini © riproduzione riservata

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