4 minute read

OLPIMPIADI 2026

Corriere delle Alpi | 28 Novembre 2019

p. 28

Il ministro Franceschini: «Saranno i Giochi della bellezza»

CORTINA Oltre ai Giochi invernali, nel 2026 arriveranno anche le Olimpiadi della bellezza. Lo ha assicurato, ieri alla Camera, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, raccogliendo la proposta del deputato Roger De Menech, Pd. «Ci sono storie recenti che mostrano come un investimento su un evento abbia portato alla crescita di quel territorio, basta pensare alle Olimpiadi di Torino, all'Expo di Milano o a Matera Capitale europea della cultura», ha detto Franceschini. «Non c'è dubbio che una Olimpiade così importante come quella di Milano-Cortina che copre una intera parte dell'Italia possa consentire di affiancare un investimento turistico e culturale valorizzando le identità locali, l'arte, i cammini, il cibo e tutto quello che c'è. Mi pare ci sia una grande possibilità e lavoreremo come ministero riunito, della Cultura e del Turismo, per fare in modo che mentre si prepara l'evento sportivo si metta a punto anche un grande evento culturale che si puo'chiamare Olimpiadi della bellezza».La novità è scaturita dal "question time" dedicato alle domande dei parlamentri al governo. Quelle del 2026, insomma, saranno le Olimpiadi del bello. E non solo delle grandi città, come Venezia, Verona, Milano, ma anche - ha proposto De Menech - delle città minori. Un nome per tutte? Il parlamentare bellunese ha indicato Feltre. E poi la bellezza che si può trovare nei paesi, nei borghi. Dalla casa del Tiziano a Pieve di Cadore, a quella di Augusto Murer a Falcade, passando per le chiese ed i musei Franceschini ha assicurato che il ministero terrà conto di questo patrimonio. Ricordando anche che la bellezza passa pure per gli itinerari culturali e spirituali (i Cammini) e la stessa promozione delle peculiarità enogastronomiche.È la cultura che si fa turismo, che - ha detto De Menech - è occasione di sviluppo per le comunità a cui si riferisce. De Menech, a margine della seduta della Camera, ha detto che ci si metterà subito al lavoro, da Cortina a Milano, ma passando per tutti i centri interessati, in modo da promuovere eventi di richiamo e di valorizzazione già prima dell'appuntamento sportivo. Si tratta, in altre parole, di valorizzare l'identità delle aree con quanto di meglio offrono. Franceschini ha assicurato che il suo ministero ci sarà con tutti i finanziamenti necessari. --Francesco Dal Mas

Corriere delle Alpi | 7 Novembre 2019

p. 11

È Novari il supermanager delle Olimpiadi

Filippo Tosatto VENEZIA Ha bruciato in volata i rivali, strappando un voto unanime niente affatto scontato alla vigilia. È Vincenzo Novari l'amministratore delegato della Fondazione per i Giochi invernali Milano-Cortina: genovese, sessant'anni, laureato in Economi aziendale, un profilo manageriale elevato che l'ha visto al timone delle compagnie telefoniche 3 Italia e Omnitel 2000, avrà il compito di pilotare ogni fase operativa dell'evento da qui al 2026. «Crediamo abbia tutte le qualità per fare un buon lavoro e glielo auguriamo, sarà un grande evento per l'Italia», il viatico del ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, a conclusione del vertice romano dei soci olimpici: i sindaci di Milano e Cortina, Beppe Milano e Gianpietro Ghedina; i governatori di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia; i presidenti delle province autonome Maurizio Fugatti (Trento) e Arno Kompatscher (Bolzano); il numero uno del Coni Giovanni Malagò e il suo vice vicario Franco Chimenti. la volata vincenteAccanto a Novari, la short list dei candidati stilata dai "cacciatori di teste" dell'americana Spencer Stuart, comprendeva Alberto Baldan - il veneziano già a capo di Rinascente e Grandi Stazioni - e Tom Mockridge, neozelandese con passaporto italiano già amministratore delegato di Sky Italia. Figure di rilievo, valutate positivamente nel corso dei colloqui face to face svoltisi martedì a Milano, alle quali tuttavia è stato preferito Novari, giudicato «un manager a tutto tondo» alla luce dell'esperienza maturata in più ambiti di business (dalle comunicazioni ai gruppi multinazionali L'Oréal e Danone) culminata nell'esordio imprenditoriale delll'ottobre 2016, allorché ha fondato SoftYou, una startup nel campo dei servizi a valore aggiunto. Nello stesso anno è diventato Special Advisor Italia per CK Hutchinson, ruolo che ricopre tutt'ora e che l'ha indotto ad opporre un drastico "no comment" ai media, in attesa della formalizzazione della nomina e delle dimissioni dal mandato in corso. Il suo compenso? I rumors alludono ad una cifra vicina ai 400 mila euro lordi l'anno, superiore al tetto legislativo previsto nel settore pubblico ma assai lontana dai budget abitualmente riservati ai professionisti di prima fascia. Un divario compensato dalla visibilità globale assicurata dall'incarico.lo sport e il businessDelicata e impegnativa, la mission che attende Vincenzo Novari investirà più versanti. Alla supervisione esecutiva, l'ad dovrà abbinare il dialogo con i soggetti istituzionali - il Cio che eroga 980 milioni di dollari ed esige un ruolo primario, il circuito degli amministratori partecipi sul piano finanziario e delle infrastrutture - l'attenzione alla salvaguardia ambientale e la trattativa con grandi sponsor e categorie economiche, determinanti in un evento al quale le università Bocconi e Ca' Foscari accreditano avranno un impatto di 2, 85 miliardi di euro in terra lombarda e 1,46 miliardi nell'area veneta (con un valore aggiunto rispettivamente di 1,21 e 0,73 mld) sprigionando un'occupazione stimata in circa mila posti di lavoro. Tant'è. Oltre 9

This article is from: