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NOTIZIE DAL SOCCORSO ALPINO

e Farinazzo tranquillizzano i bellunesi: «Qualche anno fa c'è stato uno studio dell'università di Padova, che ha trovato la Gusela in buone condizioni. Secondo quel che ci è stato detto, dominerà la Schiara ancora per tanti anni». -- BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Corriere delle Alpi | 19 Novembre 2019

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Il Capo dello Stato al Soccorso alpino «Siete il volto bello della nostra Italia»

Francesco Dal Mas BELLUNO Gli "angeli" del Soccorso alpino hanno conquistato il Quirinale. E se da ieri il presidente Sergio Mattarella è socio onorario del Cnsas lo è anche grazie agli schianti di Vaia. La pergamena e la medaglia d'oro, che gli sono state consegnate dal presidente nazionale Maurizio Dellantonio, dal coordinatore regionale Rodolfo Selenati e dal consigliere nazionale Fabio Bristot, sono state confezionate utilizzando una pianta abbattuta da Vaia, lavoro effettuato da un artigiano bellunese e da Krea. Alla consegna il Capo dello Stato si è commosso, ricordando fra l'altro la sua ricognizione nei paesi colpiti dall'uragano e la calorosa accoglienza ricevuta a Longarone e a Belluno. «Voi fate parte primaria del volto piu bello dell'Italia, di quello che si presenta con generosità, con senso di comunità, con il senso di consapevolezza che siamo tutti legati da una sorte comune. Chi non lo comprende non sa cosa si perde, chi lo comprende si impegna con generosità», ha riconosciuto Mattarella. «Il nostro Paese è ampio, grande, variegato, ma ha una grande realtà di risorse generose, di persone che si impegnano generosamente. Il vostro è un esempio primario perché lo fate senza richiesta di riflettori, di notorietà, di riconoscimento, ma per lo spirito di solidarietà che chiama le coscienze e le spinge ad aiutare chi è in difficoltà e chi ha bisogno di aiuto».Rivolgendosi poi ai rappresentanti del Soccorso Alpino, il presidente ha sottolineato: «L'esperienza dimostra che una buona parte degli episodi che richiedono interventi di Soccorso sono dovuti a impreparazione, inesperienza e superficialità. E voi supplite a queste carenze che richiederebbero un'azione di educazione alla montagna molto più profonda e diffusa di quanto non si faccia. Voi supplite con la vostra generosità, intervenendo, con sacrifici personali e anche delle famiglie e con dei rischi che si corrono ogni volta per recare soccorso in condizioni difficili e sovente di grande pericolo».«Parole che ci hanno sorpreso per intensità e acutezza», hanno subito commentato Selenati e Bristot, «e che ci incoraggiano a essere ancora più dediti al servizio che svolgiamo». «In occasione del 65° anniversario di Fondazione del Corpo che ho la responsabilità di rappresentare», aveva detto precedentemente il presidente del Cnsas Dellantonio, rivolgendosi al Capo dello Stato, «ritengo sia azione importante ricordare i soccorritori e le loro famiglie, che si impegnano ogni giorno, senza soluzione di continuità e con coefficienti di rischio oltremodo marcati, per garantire un pubblico servizio che viene reso in stretta sinergia con il "Sistema 118". Un servizio che è strategico quanto fondamentale per il nostro Paese e per le sue comunità, nei luoghi e nelle località più impervie dell'Italia, spesso le più fragili».Solo nel Veneto i soccorritori sono 738, tutte persone altamente specializzate, distribuite in 28 sezioni. La provincia di Belluno si onora di poter contare su 484 volontari, che da decenni dimostrano una disponibilità unica, h24, come si dice in gergo. Il Cnsas è una realtà presente su tutto il territorio nazionale. Conta circa 7mila tecnici, donne e uomini che dedicano il loro tempo per essere formati e certificati tecnicamente: «Siamo sempre pronti a intervenire dove viene chiesto», spiega Selenati. «Nel 2018 il numero record di interventi: ma la crescita è costante sin dalla nascita. Più di 9 mila sono stati gli interventi di soccorso effettuati solo nel corso del 2018 (esattamente 9.554), con il salvataggio e recupero di quasi 9500 persone: operazioni che hanno visto coinvolti nel complesso 40.270 soccorritori». «Nella sua storia», ricorda "Rufus" Bristot, «il Soccorso Alpino ha svolto complessivamente 169.836 missioni di soccorso censite, traendo in salvo o recuperando 186.564 persone, di cui 58.820 illesi che si trovavano in imminente pericolo di vita o in forte difficoltà tecnica.

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