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OH, POVERA KODAK: INCAPPATA NELLO SVILUPPO IMMEDIATO. CON RISARCIMENTI FINALI

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di Giulio Forti

A giugno del 1976, Kodak presenta a trecento giornalisti il suo sistema Instant, nel lussuoso The Pierre Hotel, nel centro di New York. Sette giorni dopo, Edwin Land apre l’annuale assemblea degli azionisti Polaroid Corporation, a Needham, fabbrica a quaranta chilometri da Boston. Ai duemilaottocento presenti, annuncia che Kodak (Eastman Kodak Company) era entrata in concorrenza con due macchine fotografiche e pellicola instant a colori. «L’unica cosa che ci tiene in vita -afferma con passione- è la nostra inventiva. L’unica cosa che protegge la nostra inventiva sono i nostri brevetti»; e per questo intenta causa a Kodak per violazione di dieci brevetti. Un applauso infinito degli azionisti accoglie il suo discorso.

Sarà lunga e difficile, la guerra Kodak-Polaroid. Le prime avvisaglie risalgono a due-tre anni dopo il lancio della SX-70 (la prima pellicola “integrale”, a colori autosviluppanti), quando Kodak intentò diversi procedimenti legali in Gran Bretagna per invalidare alcuni brevetti in fatto di pellicole instant, che Polaroid, con futili varianti, ne prolungava l’efficacia nel tempo. L’ordine del giudice, però, fa infuriare la “casa gialla”, perché aveva già investito in una fabbrica a due passi da Londra per assemblare le sue instant camera (originarie) EK4 e EK5. Tuttavia, nel caso l’ingiunzione del giudice non venisse cancellata, Kodak avverte che la fabbrica inglese di pellicole per il mercato europeo, capace di dare lavoro a quattromila operai, verrebbe trasferita in Francia. dita di macchine fotografiche e pellicola Kodak Instant.

La casa gialla aveva iniziato a lavorare sul progetto nel 1972, subito dopo l’uscita del sistema SX-70. Per anni, i legali della Eastman Kodak Company hanno studiato i brevetti Polaroid, per confermare al board che era possibile procedere, sapendo che Polaroid Corporation avrebbe querelato comunque, perché la pellicola Kodak PR10

Kodak aveva iniziato a lavorare sul progetto nel 1972, subito dopo l’uscita del sistema Polaroid SX-70.

Dieci brevetti violati sono tanti (due dei quali appartengono direttamente a Edwin Land), ma non è questo il primo caso eclatante in fatto di cause tra grandi aziende, non soltanto fotografiche. I precedenti sono tanti e non lasciano molte speranze a Polaroid di impedire -come è richiesto nella querela- la ven(poi, PR144-10) era costituita da diciannove sottilissimi strati sovrapposti molto simile all’emulsione integrale di Polaroid.

Ma cosa accadde nell’estate del 1976, quando scattò la costosissima campagna pubblicitaria di Kodak, che creò un notevolissimo interesse da parte dei negozianti? Ad esempio, perché macchine fotografiche e pellicola, ordinate a migliaia di pezzi, non arrivano nei negozi?

A Kodak Park sono fermi/bloccati più di centomila apparecchi instant, mentre la fabbrica non sa come evitare l’altissimo scarto della produzione di pellicole. Inoltre, l’emulsione della PR10 a colori non è stabile come dovrebbe, perché l’immagine tende a svanire rapidamente, come conferma la rivista Consumers Report in base a un confronto con la pellicola Polaroid di riferimento: esposta alla luce ultravioletta, l’immagine della pellicola Kodak svanisce molto prima della Polaroid.

Ovviamente, tutto si aggiusterà, ma nel 1991, dopo quindici anni estenuanti di battaglie legali, la causa si risolve a favore di Polaroid. Eastman Kodak Company non pagherà i dodici miliardi richiesti: non solo versò un risarcimento di quasi dieci milioni di dollari (novecentoventicinque / 925, per la precisione; inclusi gli interessi), ma dovrà uscire dal settore e ritirare il materiale Kodak Instant nei negozi del mondo compensandoli in risarcimento con altri propri prodotti (non proprio a scelta, ma). ■ ■

Curiosità e coincidenza singolare. Nel 1974 dell’episodio Una mossa sbagliata (Negative Reaction), secondo della quarta stagione della serie televisiva cult Colombo, il coprotagonista Dick Van Dyke, nei panni del fotografo Paul Galesko, che viene smascherato per una sua polaroid, era attore-testimonial degli apparecchi Kodak Instant. A complemento, ricordiamo che lo stesso Dick Van Dyke, è professionalmente vincolato all’interpretazione del leggendario spazzacamino Bert / Mr. Dawes Sr. del cinematografico Mary Poppins, del 1964, accanto a Julie Andrews.

Cantando: Venti da est, nebbia in arrivo. / Come se qualcosa stesse fermentando e sta per iniziare. / Non posso dire cosa c’è in serbo, / Ma sento che quello che sta per succedere è già successo.

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