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Telemegor
Dovrebbe essere condizione nota a tutti, ma non si sa mai. A parte tante altre considerazioni di carattere tecnico, molte delle quali soltanto presunte e supposte senza riscontri certi e certificati, una delle note distintive che contrassegna il cammino ottico degli obiettivi tedeschi, soprattutto per fotografia, da quello degli obiettivi giapponesi riguarda il fatto che le famiglie ottiche tedesche sono sempre nominate. Questo dipende dal fatto che -in un certo modo e in qualche misura- gli obiettivi “consanguinei”, diciamola così, condividono la filosofia dei propri disegni, che si ripetono, o quasi, nelle diverse lunghezze focali.
Così che, in casa Carl Zeiss, limitandoci all’essenziale, incontriamo le genìe Tessar, Sonar e Planar; sempre in riassunto, Leica ha scandito i passi di Summicron, Summilux, Elmar; forse, Voigtländer ha spaziato più di tutti, ma ci limitiamo a ri- Nello specifico, il Telemegor è valutato cordare l’Apo Lanthar, gli Skopar, gli Heliar come disegno ottico pioniere della ine gli avveniristici (per il tempo) Zoomar. terpretazione tele per fotografia piccoOltre quanto realizzato per fotogra- lo e medio formato: quattro lenti in due fia piccolo e medio formato, analoga la gruppi. A questo proposito, va rilevato vicenda di Schneider e Rodenstock in che il riconoscimento “tele” tiene conto ambito di fotografia grande formato (dal assoluto dell’originalità della combina4x5 pollici / 10,2x12,7cm, in su): rispettiva- zione ottica, specifica e non adattata da mente, almeno, Super-Angulon, Sym- disegni standard, soprattutto acromatici. mar, Xenar e Grandagon, Sironar, Ge- Nella lunga storia della tecnica applironar, tutti con relativi aggiornamenti cata alla fotografia, progettare e dise“Apo”, “Macro” e, alla fine delle rispettive gnare un teleobiettivo vero, effettivo e Storie evolutive, “Digital”. autentico è stata a lungo una sfida. In Da cui, per quanto affrontato qui e generale, fino all’inizio del Novecento, i ora, la gamma di obiettivi Telemegor, disegni simmetrici furono abbandonati entro la cui sequenza di focali selezionia- a causa di effetti collaterali non graditi: mo il 300mm f/4,5, sta per “teleobiettivo in particolare, il coma, le deviazioni di Meyer Görlitz”, includendo nella propria ingrandimento del colore e la distorsiodefinizione sia l’indirizzo fotografico (te- ne assumevano dimensioni ingestibili. leobiettivo), sia il produttore Nel 1919, l’eminente ottico (Meyer Görlitz): per una de- Meyer-Optik GÖrlitz Te- tedesco Willy Walter Merté scrizione ufficiale Telemegor lemegor 300mm f/4,5, (1889-1948), dell’équipe gui4,5 / 300 Meyer-Optik Görlitz. su Exakta Varex IIa. data da Paul Rudolph (1858Tra le nostre mani, l’esemplare 1935), che ideò la famiglia Zeiss con numero di matricola 3.111.724, che Tessar (1902; quattro elementi in tre grupdecodifichiamo comprensivo di cifre in pi), disegnò lo schema Tele-Tessar f/5,5 codice, escludendo a priori che si tratti di quattro lenti in due gruppi, basato soltanto di un conteggio produttivo (a sul princìpio dell’obiettivo originario di meno che, riconosciamolo, non si rife- riferimento. Come certificato nel brerisca a tutta la produzione ottica della vetto depositato nel maggio 1921, una nobile e accreditata azienda tedesca). condizione fondamentale fu risolta e ottenuta cementando parte del sistema di lenti (gergale: incollando, per capirci).
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Trenta del Novecento-, per la prima volta fu possibile riprendere oggetti distanti con l’ausilio di attrezzature fotografiche facilmente trasportabili e compatte.
Per proprietà ottiche, che nel frattempo inclusero anche un filtro anti UV integrato, venne trovato un adeguato compromesso tra le focali 250mm e 400mm, entrambe f/5,5 di apertura relativa, con la realizzazione del pregiato Telemegor 300mm f/4,5 (eccoci qui), con disegno ottico modificato e finalizzato.
Questo teleobiettivo è stato uno dei primi grandi progetti ottici degli anni Cinquanta del Novecento, che stabilisce altresì il successo commerciale Meyer-Optik Görlitz. Per migliorare il Telemegor, lo schema fu ricalcolato sulla base di nuo-
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La tutela di questo brevetto decadde il 16 giugno 1934: quindi, altri produttori di obiettivi poterono applicare la mede-
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Istruzioni d’uso (1962) / WunderKammer MaurizioAngeloRebuzzini
sima combinazione e realizzare propri teleobiettivi. Tra questi, due in particolare: Schneider Kreuznach (Tele-Xenar e, poi, Tele-Arton) e Meyer-Optik Görlitz, con il Telemegor f/5,5, che nacque nella cadenza di focali 150mm, 180mm, 250mm e 400mm; alle quali, si aggiunsero presto altre tre combinazioni: 75mm, 100mm e 150mm, con apertura relativa f/4, assolutamente ardita per l’epoca.
Per quanto basato sui princìpi del Tele-Tessar, il disegno Telemegor, accreditato all’ottico Stefan Roeschlein (18881971), ha abbandonato le lenti a menisco fortemente curve, per adottare forme più semplici. Comunque, la combinazione di quattro lenti in due gruppi rimase punto fermo di una costruzione fotografica leggera e agile, caratterizzata da una resa di alta qualità, per quanto ancora priva di rivestimenti anti riflesso, che sarebbero arrivati in seguito. Rimane il fatto che, all’epoca -secondi anni ve tendenze e tecnologie. Eliminando la cementazione tra le prime due lenti, la seconda e la terza superficie non hanno più avuto bisogno dello stesso raggio di curvatura. Invece di una transizione morbida tra due lenti incollate, che dà poca rifrazione, sono presenti due nuove transizioni con due lenti separate. Con l’avvento dei rivestimenti antiriflesso per lenti, iniziò una nuova era.
Condizione non sempre sottolineata nelle ricostruzioni storiche: il Telemegor 300mm f/4,5 ha un gruppo cementato anteriore diviso in due lenti separate. In commercio dal 1955, rimase sul mercato per dieci anni, quando venne sostituito dal parifocale Orestegor 300mm f/4. L’ultima versione Telemegor 300mm f/4,5 prodotta è del 1962, in una livrea comprensiva di anello per treppiedi. Giusto in queste pagine, in baionetta Exakta. Come la reflex della Finestra sul cortile.
In richiamo consapevole.
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