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Corsi e concorsi

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Grande il formato

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Lievemente

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Lo scorso ventiquattro settembre, a ottantatré anni, è mancata Giuliana Scimé, senza alcuna ombra di dubbio la personalità più autorevole dell’analisi fotografica italiana; addirittura, l’unica con proiezione internazionale. Per ricordarla con la lievità che ha caratterizzato la nostra intensa frequentazione, prima del suo trasferimento sull’isola di Bali, in Indonesia, richiamiamo qui una cartolina personalizzata al nostro direttore Maurizio Rebuzzini, dai Rencontres d’Arles, il 10 luglio 1999... in anticipo e indipendentemente dal suo (successivo) coinvolgimento con la presenza della Fotografia in filatelia: coincidenze della Vita? Al traguardo del cammino, una volta approdati alla trasformazione in libro, Giuliana Scimé avrebbe dovuto partecipare alla conclusione di queste scomposizioni e ricomposizioni tra Fotografia, francobolli e Vita nel proprio svolgersi, con una sua prefazione: così come aderì ed intervenne nell’edizione di 1839-2009. Dalla Relazione di Macedonio Melloni alla svolta di Akio Morita, altrettanto in prefazione. Il Tempo, l’ha sottratta.

Quindi, è venuta meno una promessa reciproca tra lei e Maurizio Rebuzzini: «Ci rivedremo con Mo-Ti, mi hai lanciato una sfida».

Ci mancheranno le sue argute considerazioni. Per cui, riprendiamo dalla prefazione compilata nel Duemilanove, appena ricordata: «Sì, Rebuzzini segue il filo logico della cronologia, ma ciò che davvero affascina, ed è il pregio della sua fatica, sono le riflessioni, personalissime [...]; riflessioni, condivisibili o meno, che, comunque, stimolano il pensiero di ognuno di noi. [...]

«Esemplare è la sua attitudine nell’affrontare il dibattito sul digitale: non esprime giudizi, piuttosto la sua analisi esorta a considerare che cosa rappresenta, oggi, e quali possibili conseguenze creative potrebbe avere in futuro.

«Già, perché è la creatività che prende la passione di Rebuzzini, consapevole, fra i pochissimi, che l’evoluzione della tecnica, se è encomiabile meraviglia, sarebbe fine a se stessa se non venisse al servizio dell’idea.

«E tutti questi nodi non sono isolati contrappunti, ma momenti focalizzanti di un racconto armonico che Maurizio Rebuzzini conduce con maestria, ed inevitabile per lui, gentile ironia. Però, non lasciatevi fuorviare dalla lievità di certi episodi. La lievità, la sottintesa impertinenza sono brillanti mezzi da abile saggista per alleviare la tensione di un argomento fin troppo serio, e trattato con la più assoluta consapevolezza del sapere.

«E lievità, impertinenza e autentico sapere sono esaltati dalle immagini che illustrano il percorso di questa nuova storia della fotografia. Immagini così godibili, e la maggior parte inconsuete, frutto di una ricerca che ha impegnato e impegna Rebuzzini da una vita, da essere di per se stesse una rivelazione da meditare e che ci arricchisce, regalandoci un universo iconografico ignorato dai più. [...]

«Bene, dopo aver letto e riletto i capitoli di 1839-2009. Dalla Relazione di Macedonio Melloni alla svolta di Akio Morita provo invidia per Maurizio Rebuzzini, vorrei essere io così geniale e preparata e svincolata da qualsiasi pregiudizio per mettere insieme una narrazione tanto agile quanto acuta ed intensa».

Già: lievità. Ma anche, e soprattutto, onestà intellettuale. La sua!

Pillola con Kirkland

Sullo scorso numero, con data di copertina settembre-ottobre, è stata presentata la rigogliosa personalità di Sandro Vermini, di Genova, alias Pillola, fotografo genovese che, a giugno, ha compiuto novant’anni, e continua ad esercitare la professione e ribadisce un vigoroso entusiasmo.

Maurizio Rebuzzini

Con l’occasione, illustrammo con un suo ritratto ripreso a Manhattan, all’ingresso dell’Annex Antique Market, sulla Ventitreesima, il 30 ottobre 1999: tra le mani, l’identificazione di Douglas Kirkland, del quale, oggi, commemoriamo la scomparsa (lo scorso due ottobre, a ottantotto anni), recuperata allo speech che il celebre fotografo svolse in città: qui, replichiamo. In sua partecipazione, Sandro Vermini ha tenuto un ricordo, per l’appunto il riconoscimento formale, che si è fatto dedicare: qui, documentiamo.

WunderKammer MaurizioAngeloRebuzzini (2)

Quindi, in postilla, porzione certificatrice di un suo acquisto, presso il celeberrimo B&H, sempre a NYC, della monografia Light Years: 3 Decades Photography Among the Stars (1989), dello stesso Douglas Kirkland, il 2 novembre 2001. Incroci! E Coincidenze?

Limited edition per due

Abbiamo già avuto modo di certificare l’eccellenza -formale e di contenutodella gamma di obiettivi TTartisan in baionetta Leica M; da cui: TTartisan M... estetica della funzionalità. Tra tanto, è stata sottolineata la particolarità esuberante dell’affascinante TTartisan M 28mm f/5,6, in livrea d’annata.

In attualità tecnico-commerciale, ne sono state annunciate due Limited Edition: una Gold e l’altra Titanium. Entrambe in tiratura limitata, come si conviene, anche in ambito fotografico, sono indirizzate a clienti più che competenti, capaci di apprezzare la raffinatezza della forma in consistenza di contenuti. Il prezzo di vendita-acquisto suggerito non è certo proibitivo: data la affascinante e raffinata personalità Limited Edition (sia Gold, sia Titanium), soltanto 479,00 euro, aliquota Iva compresa, magari con margini di negoziazione individuale.

Per quanto sia necessario farlo, anche questo indirizzo Limited Edition conferma la vocazione TTartisan verso quell’estetica formale che accompagna il gesto fotografico (Rinowa, via Francesco Datini 27, 50126 Firenze; www.rinowa.it).

Fotografie nel Cuore

Torniamo con il pensiero e la riflessione alla deliziosa raccolta 16 photos que je n’ai prises, di Benoît Grimalt, presentata e commentata lo scorso marzo-aprile. Un supplemento è necessario, oltre che doveroso. Spesso, le fotografie che non abbiamo scattato ci rimangono fatalmente nel Cuore. Non necessariamente rimpiangiamo l’occasione perduta; più spesso, le evochiamo al pari di quelle scattate.

Che Lezione!

Personaggio ingiustamente screditato (anche su queste pagine, ahinoi), oltre la propria Fotografia, lo statunitense Stephen Shore ha raccolto in volume l’insieme delle sue esperienze didattiche di alto profilo.

La monografia Lezione di fotografia - La natura delle fotografie, in edizione Phaidon Press, del 2009, è tra le letture più confortanti per coloro i quali si occupano di Fotografia.

Li ricordiamo

Sabato 17 maggio 1997, sono stati assegnati gli ultimi sette Horus Sicof, selettivo e autorevole riconoscimento a personalità della fotografia italiana, dalla sua discussione al commercio. Ultimi sette, perché quella fu l’ultima edizione del Salone Internazionale Cine Ottica Foto e Audiovisivi, accreditato appuntamento fieristico avviato dal coraggioso Roberto Pinna Berchet, nel 1969. Sul dopo...

Nella fotoricordo di Angelo Mereu, accanto a Lanfranco Colombo, direttore della Sezione Culturale, dalla quale dipendeva l’Horus Sicof, i sette gratificati: da sinistra, Luciano Scattolin (Foto-Notiziario), Giovanni Gastel (fotografo), Maurizio Rebuzzini (FOTOgraphia), Abramo Manfrotto (Manfrotto + Co), Carla Novi (Ilford Italia), Egon Parth (Onceas [Fujifilm]), Giuliana Scimé (storica della fotografia). Quattro (cinque) di loro ci hanno lasciati.

Sono da qualche altra parte, non più qui. Li ricordiamo con affetto.

Fotoreportage d’annata

Leggenda vuole che alla presentazione ufficiale della Fotografia, in forma di dagherrotipo, lunedì 19 agosto 1839, alle Académie des sciences e

WunderKammer MaurizioAngeloRebuzzini

Académie des beaux-arts, in seduta comune (successiva all’annuncio di lunedì sette gennaio, alla sola Académie des sciences), sarebbe stato affermato che da lì in avanti non sarebbe più accaduto nulla senza la registrazione fotografica.

Mica vero: prima dello smartphone con funzioni fotografiche, effettivamente in mano a tutti, non c’è mai stata la possibilità di registrare la Vita minuto per minuto.

Tanto che, per decenni, in assenza di fotografie giornalistiche pertinenti, il settimanale La Domenica del Corriere ha realizzato copertine affrescando avvenimenti di cronaca, via via affidati a illustratori di valore.

Per esempio, qui visualizziamo la ricostruzione fantasiosa dell’attentato fallito al presidente statunitense Harry S. Truman, del 9 novembre 1950, sulla copertina datata dodici novembre (in cronaca serrata; illustrazione di Giorgio De Gaspari).

Vogliamo intenderla così: a complemento del fotogiornalismo, questo tipo di illustrazione in cronaca ha raccontato la Storia... nel proprio svolgersi.

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