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Nuvole nel cielo
In anticipo e complemento al portfolio Angelo e Nuvole, da pagina trentotto, semplifichiamo da www.cemer.it/nubi/.
Le nubi vengono classificate in base ad altitudine e estensione. Si distinguono in quattro-cinque famiglie, a espansione prevalentemente orizzontale: nubi alte, medie e basse. Occorre aggiungere la famiglia delle nubi a crescita verticale. ▶ Nubi alte
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Hanno l’aspetto di ciuffi soffici e delicati; si formano tra i seimila e i dodicimila metri di quota. A causa della temperatura molto bassa alla quale si plasmano, sono composte essenzialmente da cristalli di ghiaccio trasportati dai venti.
Sono di tre tipi. • Cirri. Hanno l’aspetto di grandi piume biancastre, sottili, quasi trasparenti. • Cirrostrati. Nubi molto alte e sottili, biancastre e quasi trasparenti. Tendono a conferire al cielo un aspetto lattiginoso. Indicano l’arrivo di una perturbazione. • Cirrocumuli. Sono le nubi associate al famoso cielo “a pecorelle” [gergale]. Sono formate da piccoli fiocchi o batuffoli bianchi disposti in file o gruppi; di solito, annunciano l’arrivo della pioggia [dalla “saggezza” popolare: cielo a pecorelle... acqua a catinelle]. ▶ Nubi medie • Altostrati. Si presentano come una distesa nuvolosa più o meno densa di colore grigio o blu, liscia inferiormente. Queste nubi possono produrre neve leggera o pioggia fine e fitta, ma -di solito- sono così alte che le loro precipitazioni evaporano prima di arrivare a suolo. • Altocumuli. Sono costituiti da nubi distinte molto vicine tra loro, a costituire strati di aspetto solitamente ondulato e fibroso, che assumono forme stravaganti di colore bianco o grigio. Si sviluppano tra i duemilacinquecento e i cinquemila metri di altitudine. ▶ Nubi basse
Queste nubi si trovano al di sotto dei duemila metri di quota; generano abbondanti piogge o nevicate, in relazione alla temperatura. • Nembostrati. Nubi stratificate, generalmente di color grigio scuro, dalla base spesso non ben definita, che sconfinano spesso nella fascia delle nubi medie. Per la loro presenza, il cielo si mostra buio e tetro. Quando toccano il suolo, si parla di nebbia. • Cumuli. A leggera espansione verticale, si presentano come cavolfiori o, meno spesso, come piccole torri. • Strati e strotocumuli. Si tratta di nubi poco spesse e grigie, che si formano ad altitudini di circa seicento metri di quota. Si possono presentare a banchi e coprire totalmente il cielo. Spesso, derivano dalla nebbia formatasi al suolo. Di norma, non danno luogo ad alcun fenomeno atmosferico. ▶ Nubi a sviluppo verticale
Di questa famiglia fanno parte gli stratocumuli, i cumuli e i cumulonembi. Nascono ed evolvono in seguito ai movimenti ascendenti e discendenti dell’aria. In particolare, grazie alla rapida ascesa dell’aria calda, possono raggiungere anche i dieci-dodicimila metri di altezza; nel qual caso, si considerano cumulonembi.
I cumulonembi sono le nubi più spettacolari. Si presentano imponenti nel cielo, a forma di torri, montagne o cupole. La sommità è generalmente bianca; invece, la base è di colore scuro intenso. I cumulonembi sono formati da masse di cumuli scuri e si possono estendere per tutta l’altezza della troposfera, quella parte dell’atmosfera nella quale si determina il tempo atmosferico. Accompagnano manifestazioni temporalesche, portano forti piogge, grandine o neve, oltre a fulmini e -in alcune circostanze- tornado. ▶ Altre nubi eccentriche • Mammatus Clouds. Rarissime nubi che -nel cielo- assomigliano vagamente a un seno (mammella). È possibile scorgerle in situazioni di forte instabilità o dopo il passaggio di un temporale violento. • Nubi lenticolari. Divise in tre tipologie, si formano prevalentemente accanto a catene montuose di altezze differenti. Le nubi lenticolari si formano e dissolvono. ■ ■