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3.6 Teatro
Teatro
Anche il Teatro non è rimasto a guardare, infatti con il passare degli anni ci sono state delle evoluzioni tecnologie che hanno portato il fantastico mondo del palcoscenico ad uno step successivo grazie al 3D Mapping, chiamato anche video Mapping. Una nuova frontiera dell’arte e della tecnologia che consiste nel proiettare animazioni su superfici piatte o strutture più complesse come poligoni o edifici. Grazie a questa tecnica è possibile ottenere incredibili scenografie o realizzare veri e propri spettacoli digitali in 3D, così da trasformare qualsiasi tipo di superficie in un display e tramite appositi programmi, creare scene con immagini, video e giochi di luci che proiettati, siano in grado di dare vita alle scene, lasciando lo spettatore totalmente a bocca aperta. Grazie ai Motion Designer, ai software sofisticati e alle tecnologie dei giorni d’oggi come proiettori professionali 40 , capaci di luminosità elevate (misurabili in Ansi Lumen), si riesce ad ingannare la percezione visiva dello spettatore, tanto da creare un effetto surreale capace di generare una sorta di “illusione di massa” che inevitabilmente genera il cosiddetto “effetto Wow”. Si può dare l’illusione di vedere un edificio crollare letteralmente su se stesso o ancora animare un oggetto con bagliori o deformazioni ottiche molto suggestive. I confini del teatro si allargano: l’ambiente non è più lo sfondo, è l’opera. Animazione, musica, sperimentazioni video-grafiche, live performance e interattività si prestano allo sviluppo di un nuovo formato multimediale artistico dall’effetto sorprendente. L’estetica del meraviglioso, ovvero quella che Andrew Darley nel suo libro Digital culture: “surface, play and spectacle in new media genres” definisce l’estetica della superficie, è alla base di queste forme spettacolari legate alla cultura digitale e nello specifico, al videomapping: la
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40. Video proiettore per Video mapping da 20.000 Ansi Lumen.
41. Studio Azzurro, fondato in Italia nei primi anni degli anni 80 da Fabio Cirifino, Leonardo Sangiorgi, Paolo Rosa e Stefano Roveda.
A destra una delle loro installazioni:
“Tavoli (Perché queste mani mi toccano)” del 1995. L’immagine si attiva al tocco del visitatore.
proiezione architettonica reclama uno sguardo panoramico e avvolgente. In Italia uno dei massimi esponenti in quest’arte è lo “Studio Azzurro” 41 , nato nei primi anni degli anni 80 e che continua ancora oggi a regalare emozioni per teatri e musei. Questa tecnica innovativa offre una serie di possibilità mai avute prima oltre che una serie di vantaggi rispetto ad altre soluzioni più tradizionali.
Basti pensare ai costi relativi al trasporto delle scenografie durante un possibile tour. Grazie al video mapping si riducono al minimo i costi strutturali legati alla produzione di backgrounds reali e grazie all’interazione della luce con oggetti reali, si può offrire uno spettacolo senza precedenti. Attirare l’attenzione e lasciare un segno nella memoria delle persone è un obbiettivo molto difficile e ambizioso. Da non sottovalutare è la fase di progettazione che c’è dietro al prodotto finito. Per ogni minuto di elaborazione digitale, servono dalle 8 ore alle 24 ore di lavoro, variabili
in funzione della complessità del progetto, a cui poi devono essere aggiunte le ore dedicate al service, alla progettazione della eventuale struttura e alla sua mappatura. Ad esempio, in Italia nel 2013, la produzione David Zard e Vivo Concerti, ha esorbito con la messa in scena di uno dei capolavori di Shakespeare, “Romeo e Giulietta” 42 , utilizzando imponenti proiezioni 3D, trasportando lo spettatore nella Verona del 1500. Con il passare del tempo il Video mapping si è fatto spazio in tanti altri ambiti (tra cui quello dell’advertising), capace di trasportare il teatro ovunque e quindi di trasformare in un opera d’arte qualunque cosa:
Spettacolo: Video Mapping per show teatrali;
Scenografia: Video Mapping per live music;
Presentazioni: Video Mapping per prodotti e fiere;
Pubblicità: Video Mapping su maxi display o edifici.
42. Locandina del musical “Romeo
e Giulietta, ama e cambia il mondo” del 2013.
Alcuni frame tratti dallo spettacolo sopra citato, in cui si utilizza il video mapping.
Alcuni progetti di Video mapping su architetture in Italia: Fontana di
Trevi (Roma), Arco della Rimembranza (Cerignola) e Cattedrale di San Pietro Apostolo (Cerignola).