Capitolo 3
3.6 Teatro Anche il Teatro non è rimasto a guardare, infatti con il passare degli anni ci sono state delle evoluzioni tecnologie che
hanno portato il fantastico mondo del palcoscenico ad uno step successivo grazie al 3D Mapping, chiamato anche video Mapping. Una nuova frontiera dell’arte e della tecnologia che consiste nel proiettare animazioni su superfici piatte o strutture più complesse come poligoni o edifici. Grazie a questa tecnica è possibile ottenere incredibili scenografie o realizzare veri e propri spettacoli digitali in 3D, così da trasformare qualsiasi tipo di superficie in un display e tramite appositi programmi, creare scene con immagini, video e giochi di luci che proiettati, siano in grado di dare vita alle scene, lasciando lo spettatore totalmente a bocca aperta. Grazie ai Motion Designer, ai software sofisticati e alle tecnologie dei giorni d’oggi come proiettori professionali44, capaci di luminosità elevate (misurabili in Ansi Lumen), si riesce ad ingannare la percezione visiva dello spettatore, tanto da creare un effetto surreale capace di generare una sorta di “illusione di massa” che inevitabilmente genera il cosiddetto “effetto Wow”. Si può dare l’illusione di vedere un edificio crollare letteralmente su se stesso o ancora animare un oggetto con bagliori o deformazioni ottiche molto suggestive. I confini del teatro si allargano: l’ambiente non è più lo sfondo, è l’opera. Animazione, musica, sperimentazioni video-grafiche, live performance e interattività si prestano allo sviluppo di un nuovo formato multimediale artistico dall’effetto sorprendente. L’estetica del meraviglioso, ovvero quella che Andrew Darley nel suo libro Digital culture: “surface, play and spectacle in new media genres” definisce l’estetica della superficie, è alla base di queste forme spettacolari legate
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44. Video proiettore per Video mapping da 20.000 Ansi Lumen.