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Patate e falso made in Italy, G i u l i o R o m a g n o l i a s s o l t o

Era il 28 aprile 2014 quando su Rai3 andava in onda l’inchiesta giornalistica “Patata bollente” della trasmissione R e p o r t , d i r e t t a d a M i l e n a G a b a n e l l i . A distanza di otto anni, il processo si è chiuso con l’assoluzione con formula piena da parte del Tribunale di Bologna per Giulio Romagnoli, Roberto Chiesa, Claudio Gamberini e gli altri indagati. “Si fa chiarezza su una vicenda dolorosa sul piano umano e professionale”

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Si è chiusa il 12 gennaio 2023 con la piena assoluzione perché il fatto non sussiste la vicenda giudiziaria riguardante Giulio Romagnoli, la Romagnoli Spa, i dirigenti e dipendenti all’epoca coinvolti, tra cui il direttore commerciale Roberto Chiesa, oltre all’allora responsabile acquisti nazionale ortofrutta Conad, Claudio Gamberini, che per la vicenda diede le dimissioni Una vicenda durata quasi dieci anni L’assoluzione da parte della prima sezione penale del Tribunale di Bologna è stata accolta con piena soddisfazione in quanto prevale sulla in v e n u t a p r e s c r i z i o cancellando così o possibile dubbio s la vicenda “Feste giamo questo ot mo risultato, che f c hi arez za s u un v i c e n d a d o l o r o s a sul piano umano e professionale. Rimane il rammarico per le soffer e n z e c a u s a t e alle persone e i danni di immagine, commer- ciali e di reputazione subiti in questi anni” ha commentato Giulio Romagnoli, amministratore delegato di Romagnoli F.lli Spa. “Adesso, come abbiamo sempre fatto, torniamo a lavorare. Colgo l’occasione per ringraziare il collegio difensivo, i collaboratori e tutti coloro che in tutti questi anni ci hanno dato fiducia e dimostrato vicinanza, con gesti e fatti concreti, nonostante la situazione” “Esprimiamo forte soddisfazione per la sentenza, che ha accolto tutte le tesi difensive - ha commentato il collegio difensivo di Romagnoli, composto da avvocati dello Studio Legale Bricola, dello Studio Legale Pascerini e Associati e dello Studio Legale Grenci “Questo caso dimostra per l’ennesima volta come i processi si debbano svolgere nelle aule di giustizia e non nelle trasmissioni nda, il 30 ottobre 2019 eravate le condanne con rito abbreviato per Grazia Romagnoli, sorella di Giulio Romagnoli, a 10 mesi di reclusione (pena sospesa) per corruzione tra privati, assolv e n d o l a d a l l ’ a c c u s a d i associazione a delinquere, e per Michele Manenti a un anno di reclusione (pena sospesa) per calunn i a n e i c o n f r o n t i d i u n gente della Forestale Tra parti civili c ’ era Conad

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