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mens sana | Alice Gelmetti (die t is t a)
I n I t a l i a e n e l m o n d o s i s e n t e s p e s s o parlare di dieta mima digiuno o digiuno intermittente. Si tratta dell’ennesima trovata pubblicitaria o c’è del vero nei benefici annoverati da chi la esalta? Il termine “digiuno” deriva dal latino e indica l’astensione dal consumo di cibo o bevande caloriche per un minimo di 16 ore. In realtà il digiuno non è una novità: in molte religioni viene praticato da millenni come forma di dedizione
è interessante partire dalla storia del digiuno perché è grazie a queste ritualità che sono partiti studi interessanti sugli effetti dell’astinenza sul nostro corpo. Le popolazioni del bacino mediterraneo infatti sono tra le più longeve del mondo e questo potrebbe derivare anche da queste abitudini. Secondo studi condotti da Canon (2004) e Sarri (2005) è grazie alla restrizione calorica indotta dal digiuno che questi popoli vivono bene Effettivamente con un digiuno dalle 16 alle 20 ore giornaliere i cambiamenti ormonali sono notevoli: rid u z i o n e d e l l ’ i n s u l i (ormone responsa della regolazione la glicemia e qui del rischio di diab te mellito); aume to del glucagone (o m o n e o p p o s t o a l’insulina nella re g o l a z i o n e d e l l o zucchero nel sangue); aumento dei livelli del GH (ormone della crescita); modifica d e l l e p e r c e ntuali degli or- l N 42 l FEBBRAIO 2023
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