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0 a n n i d i M a c f r u t , P i r a c c i n i : « A m a g g i o c o n l ’ e d i z i o n e d e l l a s v o l t a »
Verso la fiera italiana del settore ortofrutticolo, che nel 2023 spegne le 40 candeline Carlotta Benini
La leadership nelle fiere di settore? Non si misura solo in metri quadri, ma anche e soprattutto nella qualità dei contenuti e dei servizi offerti: sotto questo profilo non ha dubbi, Renzo Piraccini, che Macfrut abbia tutte le carte in regola per ritagliarsi un ruolo di primo piano a l i v e l l o i n t e r n a z i o n a l e . I l p r e s i d e n t e d i Cesena Fiera ci parla della 40.esima edizione della kermesse ortofrutticola, al Rimini Expo Center dal 3 al 5 maggio
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Investimenti triplicati per le attività di promozione, per un totale di 1,5 milioni di euro - cofinanziati dal ministero degli Affari Esteri insieme a Cesena Fiera e con il supporto di ICE - per far conoscere Macfrut in tutto il mondo e favorire l’incoming dei buyer. Nelle parole del presidente Renzo Piraccini quella che ci attende al Rimini Expo Center dal 3 al 5 maggio prossimi sarà l’edizione della svolta: una fiera più grande, più internazionale e più ricca nei contenuti, “che trasformerà la Fiera di Rimini in un grande polo dell’agrifood” Ortofrutta più avicolo in sinergia i concomitanza infat svolgerà anche Fie vicola.
Presidente, che n meri sono attesi i fiera?
Quest’anno con ot to padiglioni, due in più rispetto alla passata edizione, ci aspettiamo una crescita e s p o s i t i v a d e l 25% e un forte incremento de-
Una vita per l’ortofrutta 73 anni, cavaliere al merito della Repubblica Italiana, Renzo Piraccini è un manager di lungo corso dell’agroalimentare italiano e in particolare del settore ortofrutticolo Ha percorso la sua carriera all’interno del gruppo Apofruit, partendo nel 1975 come tecnico di campagna per passare poi all’area commerciale, e da qui il salto professionale, con l’incarico di direttore generale ricoperto dal 1995 al 2014 Dal 2000 al 2018 è stato anche presidente di Almaverde Bio e da ottobre 2014 è presidente di Cesena Fiera, l’ente che organizza Macfrut. Con il suo apporto la fiera ha assunto una connotazione sempre più internazionale gli espositori esteri L’obiettivo è di arrivare al 30% di presenze straniere Ad oggi l’85% degli spazi espositivi della scorsa edizione è già stato venduto e c’è un ’ area, quella rossa accanto alle piscine, che è già sold out
40 anni di Macfrut: cosa ha rappresentato la manifestazione in questi decenni?
Per tanti anni è stata l’unica fiera del settore ortofrutticolo, il suo focus storicamente erano le tecnologie: non a caso “Mac-frut” è l’acronimo di “macchine da frutta” Nata nel 1983 a Cesena Fiera, dove riuniva ogni anno i produttori di macchinari e tecnologie emiliano romagnoli in primis e poi italiani, dal 2015 si è spostata a Rimini assumendo le connotazioni di fi di fili tiva di tutti gli anelli, dal dal packaging al trading.
Macfrut è una fiera dinamica e strutturata in modo verticale, che ha s p i n t o l ’ a c c e l e r a t o r e s u l l ’ i n t e r n a z i o n a l i z z azione e sulla crescita dimensionale.
Per il ministero e l’Ice Macfrut è una delle fiere italiane a maggiore potenziale di crescita: quali ono i suoi punti di forza? o credo che la peculiarità Macfrut sia quella di uni- re il business, motivo principale per andare in fiera, con la conoscenza, elemento chiave in un momento storico come questo, di grande cambiamento Oggi chi vuole sapere in che direzione andrà il settore ortofrutticolo deve venire a Macfrut, una fiera che non solo fotografa l’esistente, ma anticipa trend e tendenze. è una sfida, che abbiamo colto con l’entusiasmo di avere il sostegno del ministero e dell’Ice e partendo da un presupposto: Cesena Fiera è un ’azienda in salute
Investimenti triplicati per la promozione della fiera: un trend in controtendenza, nel difficile contesto economico attuale.
In questi anni abbiamo chiuso bilanci con utili significativi e l’input dei nostri soci oggi è quello di fare sviluppo, anche se questo significa sacrificare un po ’ i risultati economici. Per questi motivi ci siamo permessi di co-finanziare il progetto di sviluppo che ICE ci ha proposto e che ci permetterà di mettere in campo 1,5 milioni di euro per attività promozionali e soprattutto per favorire l’incoming dei buyer: siamo convinti che gli sforzi che stiamo facendo porteranno grandi risultati
Qual è oggi lo stato dell’arte delle fiere di settore? Se rimaniamo in Europa, in ambito ortofrutticolo la fiera leader è la Fruit Logistica di Berlino, la cui ultima edizione però (complice anche la quarta ondata di Covid, che l’ha fatta slittare ad aprile, ndr) è stata oggettivamente sotto tono Ora si torna a febbraio e vediamo quale sarà la risposta degli operatori Per contro, stiamo assistendo negli ultimi anni al progressivo sviluppo di Fruit Attraction a Madrid, sicuramente meglio posizionata, a ottobre, nel calendario fieristico. Il suo successo è specchio della leadership della Spagna a livello produttivo europeo.
Cos’è cambiato con la pandemia?
Con le prime ondate di Covid si diceva che le fiere sarebbero state destinate a diventare tutte digitali Oggi gli eventi digitali ci sono, ma non hanno soppiantato il ruolo delle fiere, anzi, per certi versi lo hanno rinforzato Ci vuole il rapporto umano nel business, la presenza fisica è fondamentale per stringere rapporti commerciali, specie se i clienti sono nuovi. Quello che ci ha insegnato la pandemia è l’importanza della specializzazione: la nostra idea è che avremo sempre più eventi verticali, con taglio internazionale, piuttosto che grandi eventi orizzontali
In questo senso Macfrut mira alla leadership in Europa, come lei stesso ha annunciato a Riyad, al lancio ufficiale dell’edizione 2023?
La crescita in termini dimensionali ci interessa, ma noi abbiamo obiettivi molto diversi rispetto alle altre fiere. La leadership non si misura solo in metri quadri, ma anche in contenuti e servizi per gli operatori Nel 2022 Macfrut ha registrato 5 mila presenze in meno rispetto all’edizione 2019 pre pandemia, però ha ottenuto riscontri molto più positivi, per la qualità ognuna delle quali è coordinata da un esperto del settore. Perché, come ho già detto, Macfrut è business più conoscenza degli operatori presenti, per la voglia di ritrovarsi, ma anche per la ricchezza e l’alto profilo delle aree tematiche. Su questo noi vogliamo continuare a puntare: sulla forte specializzazione delle varie aree della fiera, senza nel banco dell’ortofrutta, ad aumentare le occasioni di consumo e a rafforzare la marca, contribuendo all’evoluzione di tutto il comparto. La nuova gamma fa della freschezza, della naturalità, della bontà e della genuinità i suoi punti di forza.
A proposito di aree tematiche, quali saranno?
C’è il Biosolutions International Event dedicato ai prodotti naturali per la difesa, nutrizione e biostimolazione delle piante: con circa 100 espositori siamo la fiera con la maggiore rappresentanza di questo settore. Un altro unicum è il Salone internazionale del Vivaismo e dell’innovazione varietale, novità del 2023, punto d’incontro per vivaisti, breeder, produttori, tecnici e ricercatori Altra novità il Pianeta Rosso dedicato alla filiera del pomodoro Tornano poi in fiera l’AcquaCampus, area dedicata alle innovazioni e alle tecnologie irrigue, e lo Spice & Herbs Global Expo, il salone delle spezie, erbe officinali e aromatiche, dopo il successo della prima edizione del 2022. Ricordo poi l’evento nell’evento, gli International Blueberry Days, la tre giorni dedicata alla filiera del mirtillo con esperti da tutto il mondo Il mirtillo sarà anche il prodotto simbolo di questa edizione Infine, ma non meno importante, il focus internazionale sarà dedicato all’America Latina con un intero padiglione, mentre la Regione partner sarà la Calabria.
Dole Italia, azienda leader nella produzione e distribuzione di frutta fresca di qualità premium, supporta l’Unione Sportiva Cremonese, in qualità di silver partner, nel campionato di serie A di calcio. Da sempre promotrice di uno stile di vita sano e attenta al benessere psico-fisico della persona, Dole Italia ribadisce il suo sostegno per la formazione grigiorossa con la quale condivide i valori positivi legati al mondo sportivo, quali impegno, condivisione, inclusione, rispetto e il desiderio di regalare nuove emozioni ai tifosi. “Siamo felici di iniziare il nuovo anno con le numerose attività di sponsorizzazione che abbiamo attive nell’universo sportivo; selezioniamo con cura le nostre partnership e, la storia di U.S. Cremonese, proprio come quella di Dole, è fatta di passione e crescita. Siamo certi che il mister e tutta la squadra affronteranno con la massima diligenza le tante sfide del campionato, dando vita a delle gare suggestive e cariche della magia tipica della Serie A. E noi di Dole supportiamo con entusiasmo tutto il team!”, ha commentato Cristina Bambini, responsabile marketing di Dole Italia.
Dole Italia è anche blue sponsor del Modena Football Club che milita nel campionato di serie B di calcio. “Il calcio è divertimento e fonte naturale di benessere fisico e mentale, così come lo è uno stile alimentare consapevole, ricco dei giusti nutrienti che possano rendere il cibo un nutrimento benefico. E la frutta fresca, buona, dolce naturalmente, fonte energetica e con eccellenti principi nutritivi è il miglior alleato di ogni atleta, lo snack perfetto da consumare in ogni momento della giornata”, ha dichiarato Cristina Bambini.
La Linea Verde, forte della sua expertise e guidata dallo spirito di innovazione che l’ha sempre contraddistinta, ha lanciato a gennaio una nuova gamma debuttando in un settore che oggi è in forte espansione: quello dei risotti freschi pronti. Con l’ingresso in questa nuova categoria di prodotti, DimmidiSì punta a consolidare il proprio ruolo di leader del mercato dei piatti pronti freschi, ad accrescere la propria pre-
Tre le referenze, tutte a base di riso 100% italiano, impreziosito con un delicato soffritto di cipolla e ingredienti selezionati, e generosamente mantecato con formaggio: risotto agli asparagi, una proposta evergreen resa ancora più cremosa da una liscia e vellutata crema di asparagi; risotto ai funghi, una ricetta intramontabile, con porcini, dal gusto e dal profumo intensi, uniti a delicati champignon; risotto allo zafferano, un grande classico della cucina italiana, realizzato con i preziosi pistilli valorizzati ad arte. La modalità di consumo è pratica e veloce: bastano pochi minuti in microonde per portare in tavola un piatto buono come fatto in casa. Ogni referenza è offerta in una comoda vaschetta microondabile con film pelabile da 250 grammi.
La Linea Verde, seppur nel difficile contesto di questi anni, ha chiuso il 2022 con un fatturato di 340 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto al 2021. In cima al podio dei prodotti che hanno trainato la crescita ci sono le zuppe fresche.
Melinda inizia il 2023 all’insegna delle novità con Melinda Dolcevita, il nuovo brand che rappresenta le mele dolci della gamma del Consorzio. Consapevole, infatti, di come la strategia di diversificazione, ma anche di semplificazione dello scaffale, sia sempre più importante in un mercato complesso e affollato, Melinda prosegue nel suo piano di selezione di varietà altamente distintive, dedicando a ciascuna di loro un piano di attività di marketing mirato. Nel caso di Dolcevita il fulcro della strategia di marketing è sicuramente la campagna televisiva, che ha per protagonista un nuovo spot, ricercato, impattante e glamour che utilizza un key visual fashion e raffinato arricchito da una texture che richiama le caratteristiche organolettiche della varietà e che evoca pensieri ed emozioni legati al lifestyle e al luxury, con l’obiettivo di garantire a Dolcevita un posizionamento di prestigio.
“Con Dolcevita, Melinda abbraccia il mondo della dolcezza e lo rappresenta attraverso un brand semplice, diretto ed esteticamente accattivante su cui il Consorzio punta in maniera importante. La campagna televisiva così come le altre attività organizzate a supporto di questo marchio sono infatti solo le prime mosse strategiche implementate da Melinda, che ha l’obiettivo di valorizzare sempre più questo nuovo brand, Dolcevita, creando per lo stesso un preciso posizionamento e spazio sul mercato”, ha commentato Paolo Gerevini, direttore generale di Melinda.
Sorma Group ha presentato a Fruit Logistica 2023 la nuova pesatrice per il pomodoro a grappolo: con questa macchina altamente performante e veloce l’azienda offre una soluzione per automatizzare il riempimento dei vassoi a peso imposto, consentendo un’ottimizzazione dei tempi e un risparmio sulla manodopera. La pesatrice combinata CP810 VW5 è pensata per risolvere le principali criticità del confezionamento del pomodoro a grappolo. Come ben noto agli operatori, la fase di lavorazione che richiede più tempo e manodopera è il caricamento del vassoio con la giusta combinazione di frutti per raggiungere il peso imposto richiesto dal cliente finale. “L’aspetto innovativo su cui si basa questa pesatrice - spiega Evert-Jan Wassink, responsabile vendite di Sorma Benelux - consiste nel supportare l’operatore nel completamento del vassoio parzialmente preriempito. In pratica, l’addetto riempie manualmente il vassoio con un numero parziale di prodotti; in base al peso, la macchina ricerca la migliore combinazione per raggiungere la grammatura minima garantita e posiziona le quantità mancanti di prodotto sulla linea in corrispondenza del vassoio da completare. La capacità performativa di CP810 VW5 raggiunge i 60 cestini al minuto e la rende un unicum sul mercato”. La nuova pesatrice di Sorma Group è in grado di accogliere vassoi di massimo 30 cm di lunghezza e 20 cm di larghezza, consente un risparmio nella manodopera e un’ottimizzazione della produzione lorda vendibile di sei operatori risparmiati (con due linee affiancate), evitando sovragrammature.
Ha compiuto sei anni il 12 gennaio scorso, festeggiando un percorso di crescita continua e guardando al futuro con progetti ambiziosi, che parlano anche di uno sviluppo all’estero. The Circle è una realtà unica nel panorama agricolo italiano: la startup, fondata nel 2017 dai giovani imprenditori Valerio Ciotola, Simone Cofini, Lorenzo Garreffa e Thomas Marino, oggi con 5 mila metri quadri di serre con colture sostenibili è la farm acquaponica più grande d’Europa, dove vengono prodotte insalate ed erbe aromatiche in modo assolutamente rispettoso della salute, del Pianeta e del consumatore. Il prodotto fresco è destinato al canale horeca, con un network di oltre 100 ristoranti di alta gamma e chef stellati serviti con materie prime ricercate, fresche e stagionali, mentre con i trasformati The Circle sta crescendo anche in Gdo. L’azienda, in procinto di chiudere un nuovo round di investimenti che le consentiranno di quintuplicare la superficie produttiva ed espandersi anche fuori dalla Capitale, vede fra i suoi sostenitori la Regione Lazio, Bricofer, Gruppo CR, famiglia Brachetti Peretti e De Marinis, società quest’ul- tima di proprietà del cantante Achille Lauro. “L’ambizione di The Circle è quella di continuare a crescere, dimostrando che fare un’agricoltura sostenibile e competitiva è possibile. Il nostro giro d’affari è ancora lontano dai volumi che analoghe realtà del settore riescono a ottenere ad esempio negli Usa, dove il vertical farming è una realtà più consolidata, ma è cresciuto a doppia cifra negli ultimi anni, anche grazie a importanti round di finanziamento, spiega il co-founder e marketer di The Circle, Thomas Marino (c.b.)
25% e di quasi il 10% a valore sull’anno precedente (tot. Italia+ discount). Questa vivacità trova riscontro anche nei trend rilevati da Mintel nei Paesi europei e nord americani, che sottolineano come i piatti pronti siano sempre più un’opportunità di consumo di prodotti a base vegetale e di come il consumatore, nell’ampia offerta dei ready meals, si orienta sempre più verso prodotti meno processati e più naturali (Mintel 2021).
Il consumatore moderno, nella frenesia della quotidianità, cerca delle soluzioni che rispondano al suo bisogno di facilità, velocità di preparazione, fruibilità e gusto. Per questo i piatti pronti si confermano una categoria in forte crescita, una tendenza validata anche dai dati IRI del 2022, che ci mostrano come all’interno della categoria piatti pronti, i segmenti dei primi piatti vegetali e i risotti pronti siano quelli in maggior fermento, con una crescita rispettivamente del
La linea Gusto Pronto, perfettamente in linea con questi trend, propone piatti pronti vegetali, senza conservanti, 100% naturali e cotti al vapore. A base riso o cereali, perfetti come primo piatto o come base, sono ideali per diverse occasioni di consumo, dal pasto veloce a casa al pranzo in ufficio. Buoni da gustare così oppure scaldandoli 90 secondi al microonde sono confezionati in un comodo doypack microondabile monoporzione.
La gamma si è arricchita con le specialità a base riso: quattro proposte sfiziose di piatti nuovi o tradizionali a base riso, perfetti come piatto unico o per un gustoso abbinamento: paella di verdure, risotto alla milanese, insalata di riso, riso e quinoa con carciofi, spinaci e patate. Piatti golosi e salutari che si potevano anche provare alla fiera Marca.
A febbraio 2023 inizia l’undicesima campagna d’Africa per OP Francescon, con 300 ettari in Senegal gestiti dall’azienda Frutta Italia, collegata alla OP di Rodigo (Mantova). Si coltivano meloni, zucche e anguria Perla Nera, selezionati nel magazzino da 3.000 mq dotato di celle per l'abbattimento delle temperature, rampe di carico e una calibratrice per selezionare il prodotto prima della partenza. Una campagna che promette bene, con qualità eccellente grazie al clima ideale del Senegal. Le produzioni sono programmate in modo tale da anticipare la campagna del prodotto italiano, senza entrare in conflitto con lo stesso. Il primo prodotto ad arrivare in Italia è la zucca Delica, a inizio febbraio, con una qualità che così elevata non si era mai vista.
Segue a metà febbraio il melone, con i primi stacchi a inizio gennaio. Il prodotto di media pezzatura viene spedito in Italia, dopo opportuna selezione fatta in loco, mentre i calibri troppo piccoli o troppo grandi sono rivolti al mercato locale, nella vicina Dakar, capitale del Senegal.
C’è ottimismo anche per l’anguria Perla Nera di origine senegalese, l’ultimo prodotto ad arrivare sul mercato: salvo imprevisti dovrebbe arrivare in Italia la prima settimana di marzo. L’allegagione è ottima e la genetica è una garanzia di qualità. Unica criticità della campagna sono i costi, che per alcune voci sono lievitati, sia in campagna che nella logistica. OP Francescon ha stimato un rialzo del 30% rispetto alla campagna senegalese 2022. I listini, quindi, andranno adeguati.
Oltre 4.700 partecipazioni in due settimane: anche quest’anno l’iniziativa “Yes You Kanzi” è stata un successo tra i consumatori italiani. “Scherzare con i colleghi”, “Curare le mie piante con amore”, “Bere due litri di acqua al giorno”, “Giocare a calcetto con gli amici” sono alcuni dei segreti per rica- ricare le energie scritte dai partecipanti italiani dall’8 al 21 ottobre sulla piattaforma dedicata. Con il suo gusto, la mela Kanzi è una fonte di energia nelle sfide di tutti i giorni. Ecco perché ha chiesto ai consumatori di rivelare i loro consigli per darsi la carica. Su quasi 5 mila caricamenti, il 63% dei partecipanti ha condiviso suggerimenti per la vita quotidiana, come ad esempio “un’abbondante colazione” o “fare una passeggiata godendosi il panorama”. Il 19% ha bisogno invece di più energia per affrontare meglio il lavoro e ha pubblicato messaggi come “arrivare in orario” o “ascoltare buona musica per lavorare meglio”. Infine, il tema sport e attività fisica è stato affrontato dal 18% dei partecipanti, che hanno dato risposte come “correre un’oretta al giorno” o “allenarsi quotidianamente”. “L’iniziativa ha dimostrato ancora una volta la capacità del brand Kanzi di connettersi con il proprio pubblico di riferimento - ha spiegato Fabio Zanesco, responsabile varietà protette di VIP -. Per questo, a marzo ripeteremo l’iniziativa con un nuovo flight, accanto alle attività di sampling e degustazioni con cui migliaia di persone proveranno il gusto unico ed energizzante, la croccantezza e la succosità di questa straordinaria mela”.
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