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RATING FUNDSPEOPLE+ 2023 LA CINQUINA DI QUEST’ANNO

Sono cinque i fondi che hanno ottenuto il risconoscimento FundsPeople+ in Italia nel 2023. Questi prodotti combinano tre parametri: la consistenza nella gestione, il successo nelle vendite e la preferenza dei fund selector del Sud Europa.

Tornano, anche nel 2023, i Rating FundsPeople e, con loro, la rosa dei fondi che ha ottenuto il Rating FundsPeople+. Da otto anni, in FundsPeople, seguiamo tre criteri (preferito dagli analisti, blockbuster e consistente) per distinguere i prodotti disponibili alla vendita in Italia. Da sottolineare che quest’anno uno dei tre pilastri, quello quantitativo, ha subito delle modifiche su cui avremo occasione di tornare più avanti. Si noterà subito che, a differenza del 2022 dove ben 16 fondi si erano aggiudicati il Rating FundsPeople+, quest’anno solo cinque fondi soddisfano contemporaneamente tutti e tre i criteri. Si tratta di strumenti che sono in cima alla top list degli investitori, che attraggono investimenti locali e che passano attraverso il nostro modello quantitativo. La ragione della diminuzione in termini numerici è da rintracciarsi nell’andamento del 2022: un anno decisamente difficile e complesso sui mercati finanziari tanto per le società di gestione quanto per gli investitori.

Ma scopriamoli insieme i fondi con Rating FundsPeople+: l’Amundi Funds Global Multi Asset Conservative (Cautious allocation), l’M&G (Lux) Global Listed Infrastructure Fund (Infrastructure Sector Equity), il Man Funds VI plc Man GLG Alpha Select Alternative (Market Neutral), il Nordea 1 European Covered Bond

Opportunities Fund (Europe Fixed Income) e il Nordea 1 Global Climate and Environment Fund (Global Equity Mid/Small Cap).

Il Rating Fundspeople

Facciamo ora un passo indietro per capire cos’è il Rating FundsPeople. Nel 2023 sono 1.129 i prodotti che si distinguono per uno o più dei seguenti tre criteri enunciati in precedenza.

Il primo, preferito dagli analisti, raccoglie i fondi che hanno accumulato un minimo di cinque voti nel sondaggio annuale svolto in Italia, Spagna e Portogallo tra analisti e fund selector sui prodotti che, a loro avviso, si distinguono per le loro caratteristiche uniche. In Italia sono 227 i fondi che ottengono il rating secondo questa modalità. Il secondo tiene in conto le masse in gestione significative detenute dagli investitori italiani. Sono i fondi campioni di incassi sul mercato nazionale. Si considerano prodotti con un patrimonio minimo di 200 milioni di euro sul mercato italiano. I prodotti locali richiedono, inoltre, una raccolta netta negli ultimi tre anni pari o superiore a un quarto del patrimonio alla fine dell’anno precedente. Sono 570 i fondi che ottengono questo rating.

E infine, i fondi consistenti. Il team di Analisi di FundsPeople ha sviluppato un proprio modello di selezione per evidenziare i prodotti più consistenti in ciascuna categoria, sulla base del database Morningstar Direct, con riferimento alla fine dell’ultimo anno.

L’analisi, oggi modificata, viene effettuata analizzando i fondi registrati in qualsiasi Paese dell’eurozona, con un track record minimo di tre anni e un patrimonio in gestione minimo di 10 milioni di euro alla data di riferimento dell’analisi. Il modello consente di individuare i fondi più performanti in termini di rischio e rendimento rispetto ai loro peer della stessa categoria. Solo i fondi registrati per la vendita in Italia ricevono il Rating FundsPeople. Sono 620 i fondi che soddisfano questi criteri.

La Cinquina Premiata

Soffermiamoci ora sul Rating Funds

People+ che, come si diceva prima, distingue all’interno dei 1.129 fondi con rating quelli che soddisfano contemporaneamente tutti e tre i criteri della nostra classificazione. Sono fondi scelti dagli analisti, che hanno raccolto oltre cinque voti dai fund selector di Italia, Spagna e Portogallo. Sono fondi blockbuster, con oltre 200 milioni di euro raccolti tra gli investitori in Italia. Sono fondi che si distinguono per i numeri solidi in ambito rischio rendimento.

Nella rosa dei cinque quest’anno non compare alcun fondo italiano a differenza del 2022. Guardando invece alle categorie, i fondi fanno parte rispettivamente del bilanciato prudente, dell’azionario settore infrastrutture, dell’alterativo azionario market neutral, dell’obbligazionario corporate europeo e dell’azionario del settore ecologia. Dunque, anche nel 2023, la categoria che si ripete nella lista è quella dell’equity.

IL RATING+ NEI TRE PAESI

Un altro elemento da sottolineare quest’anno è che, se confrontiamo i fondi che si sono aggiudicati il Rating FundsPeople+ nei tre Paesi, i cinque italiani confluiscono nel novero di quelli spagnoli e tre sono quelli in comune con il Portogallo: l’Amundi Funds Global Multi Asset Conservative, il Nordea 1 European Covered Bond Opportunities Fund e il Nordea 1 Global Climate and Environment Fund.

Lo scorso anno, dei sedici fondi con Rating FundsPeople+ erano ben undici quelli in comune rispetto ai sette del 2021. Nel 2020 erano tredici, nel 2019 erano solo tre mentre nel 2018 erano otto.

Torneremo anche nel 2024. Nel frattempo, congratulazioni ai gestori che hanno ottenuto il Rating FundsPeople+.

Il Rebound Del Value Protagonista Anche Nel 2023

Viviamo in un contesto volatile e incerto, caratterizzato da molti cambiamenti e da una leadership emergente in un mercato in cui gli spread di valutazione sono storicamente molto ampi. Riteniamo che il rebound del value investing proseguirà anche quest’anno, nonostante l’inflazione abbia raggiunto il picco. Nel corso dell’anno il mercato dovrà confrontarsi con alcune grandi questioni, tra cui l’evoluzione del conflitto russo-ucraino, l’andamento dei costi energetici in Europa e la capacità della Cina di far fronte al rallentamento del settore immobiliare mentre si riconnette con il resto del mondo. La portata di queste sfide e la loro imprevedibilità suggeriscono la necessità di un portafoglio molto equilibrato. Lo scenario in rapida evoluzione e spread di valutazione così ampi in gran parte del mercato evidenziano l’esistenza di aree che offrono opportunità selezionate. L’energy rimane il settore su cui siamo maggiormente sovrappesati, nonostante l’eccellente performance dello scorso anno. È infatti l’area che vanta il più marcato cambiamento in positivo dei fondamentali, nonostante lo scetticismo da parte del mercato. Un altro segmento in cui troviamo valore nella dicotomia tra valutazioni e fondamentali è quello dei beni di consumo discrezionali.

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