1 minute read
DESIGN CONTEMPORANEO TRA ARTIGIANALITÀ E CREATIVITÀ
Esistono sempre più esempi di produzioni con stampanti 3D, che si stanno facendo strada coniugando la tradizionale capacità artigianale nell’uso dei materiali e nel senso estetico con la contemporaneità degli strumenti digitali.
Sono sempre stato un curioso osservatore della realtà che ci circonda, affascinato da quelle idee rivoluzionarie, brillanti e coraggiose che sono in grado di stravolgere in positivo la nostra quotidianità. Per questo cerco sempre di seguire e tenermi al passo con trend tecnologici della nuova rivoluzione industriale 4.0.
Questo si coniuga con la mia altra grande passione, ovvero quella per il mondo del design contemporaneo, in particolare quello italiano. In questo mondo si respira un’aria ancora molto
“manufatturiera”, nella sua accezione più vicina all’artigianalità, in cui sapere pratico, creatività, studio e ispirazione lavorano tutti insieme alla ricerca di qualcosa che non sia solo bello o funzionale, ma entrambe le cose.
Ad esempio, oggi vediamo sempre più esempi di produzioni con stampanti 3D, che si stanno facendo strada coniugando la tradizionale capacità artigianale nell’uso dei materiali e nel senso estetico con la contemporaneità degli strumenti digitali.
Questa attenzione parallela a tradizione e innovazione si concilia anche con sensibilità nuove e orientate anche alla ricerca di un prodotto e di un processo produttivo che abbia tra i propri principi valori che saranno sempre più fondamentali per garantirci un futuro, come ecosostenibilità e circolarità.
Ecosostenibilità da un lato e digital fabrication dall’altro stanno producendo, nel mondo del design, nuove ondate di creatività, fondate sull’attenzione ai materiali e processi produttivi. Sempre più nuovi talenti stanno emergendo mentre le case italiane più famose si affermano ancora di più all’estero.
Nella mia carriera ho sempre cercato di incoraggiare la creatività perché credo sia la spinta e il motore dell’innovazione e della modernità. Il nostro Paese ha, su questo fronte, un forte potenziale che va nutrito e non ha nulla da invidiare ad altri Paesi, anzi il nostro “saper fare” è unico al mondo.
In questo modo mi piace pensare di poter dare una mano al made in Italy. E non solo: è affascinante e appagante vivere “nel bello”, cioè avere la possibilità di dialogare con e vedere i designer, anche quelli emergenti e parlare con le aziende di design delle loro scelte creative e di produzione. È un po’ come essere sempre immersi nel cuore dell’Italia.
Ecosostenibilità da un lato e digital fabrication dall’altro stanno producendo, nel mondo del design, nuove ondate di creatività, fondate sull’attenzione ai materiali e processi produttivi. Stanno emergendo sempre più nuovi talenti mentre le case italiane più famose si affermano ancora di più all’estero.