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ZURICH INVESTMENTS LIFE
ERIKA WRANEGARD FIXED INCOME PORTFOLIO MANAGER LOMBARD ODIER IM
risultati ottenuti nell’attuazione di tali strategie. Mettendo insieme questi elementi, siamo in grado di identificare non solo il valore delle obbligazioni, ma anche quello delle società che stanno ottenendo risultati positivi rispetto alla transizione verso il Net Zero”.
Bond Pi Sostenibili
Un approccio alla selezione dei prodotti più sostenibili che sembra essere una costante per molte società di investimento. Come sottolinea Roberta Rudelli, head of fund selection, Unicredit: “Stiamo gradualmente ampliando la nostra offerta con soluzioni Climate Transition e Paris-aligned, ma stiamo ancora puntando anche sulle soluzioni tradizionali. Nelle soluzioni gestite internamente, la transizione verso indici più sostenibili avverrà in modo graduale, sia per gestire al me- glio i tracking error che si presentano passando da strumenti tradizionali a prodotti ESG, sia perché da parte dei clienti non vi è ancora una forte domanda”. Del resto quando si investe in soluzioni focalizzate sulla decarbonizzazione, le caratteristiche del portafoglio possono cambiare completamente rispetto a strategie tradizionali. “Per esempio l’allocazione per Paese ma anche per settore può essere diversa: per questo è necessario verificare che le scelte attive rispetto al benchmark siano coerenti con l’asset allocation per evitare rischi non voluti ed essere consapevoli di eventuali opportunità mancate”, chiarisce Rudelli.
UNA SOLIDA EXPERTISE
Se si pensa alla dimensione del mercato obbligazionario è ancora più evidente la portata dell’impatto che un
OF FUND SELECTION UNICREDIT
HEAD OF MULTI ASSET, MULTI MANAGER AND RESPONSIBLE INVESTING SELLA SGR riorientamento di capitali verso il fixed income con approccio sostenibile può comportare nel lungo periodo. In questo senso una rigida attività di analisi risulta fondamentale.
Lombard Odier “ha sviluppato una solida expertise in ambito di sostenibilità: abbiamo un team di ricerca interno dedicato allo studio dei rischi della transizione, ma anche analisti geospaziali per studiare gli effetti materiali dei rischi legati al cambiamento climatico”, afferma Erika Wranegard, Fixed Income portfolio manager, Lombard Odier Investment Managers. “La nostra metodologia è sottoposta ad una peer-review dell’Università di Oxford che analizza l’aumento implicito della temperatura delle diverse aziende e valuta se stiano realmente decarbonizzando in linea con l’Accordo di Parigi.
Siamo in grado di effettuare questa analisi su circa 10 mila società, questo ci consente di costruire un’offerta di prodotti core e high convinction, sia in ambito azionario che obbligazionario”, aggiunge Wranegard.
La Spinta Normativa
A sostegno di un trend ormai irreversibile c’è poi un tessuto normativo fortemente sviluppatosi negli ultimi anni. In ambito europeo le recenti intese raggiunte sul Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) e sull’European Union Emissions Trading System (ETS) rappresentano un passo avanti rispetto all’obiettivo di riduzione delle emissioni e un aumento di competitività per le aziende più attente ai target di CO2. Anche gli Stati Uniti si sono mossi verso la decarbonizzazione e grazie all’Inflation Reduction Act renderanno disponibili forti incentivi per favorire le aziende chiaramente orientate alla sostenibilità.
Leve normative e fiscali che “apporteranno molti capitali verso le soluzioni in grado di decarbonizzare il sistema”, evidenzia Rossana Brambilla, head of Multi Asset, Multi Manager and Responsible Investing, Sella SGR per cui “si tratta quindi di un segmento destinato a crescere. Al tempo stesso meccanismi come ETS o CBAM impongono concretamente ai settori maggiormente inquinanti di investire per ridurre progressivamente le loro emissioni. Credo tuttavia che vi siano già oggi molte strategie disponibili sul mercato che permettono di avere un portafoglio sostenibile e ben bilanciato, allineate sia con gli obiettivi di sostenibilità che di rendimento”.