€ 3,50 Trimestrale - Passioni, tecnica, storia e tendenze dei segnatempo
2016
anno IV
13
BUlgari OCTO FINISSIMO
RIPETIZIONE MINUTI RIDEFINISCE I CONFINI ASSOLUTI DEGLI OROLOGI A SUONERIA
SIHH 2016
tutte le novità del salone ginevrino
BASELWORLD
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i modelli più interessanti visti a basilea quest’anno
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editoriale
Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni in Fantasmi a Roma di Antonio Pietrangeli, 1961
di Paolo Gobbi ppgobbi@gmail.com
Fantasmi
Ora che tutto va a caso Ora non sono più un peso Dimmi quali scuse inventerai Ed Ero Contentissimo Tiziano Ferro
Un fantasma aleggia sul mondo dell’orologeria e forse non solo su quello. Il fantasma è quello dei tempi moderni, del rinnovamento, della trasformazione, del drastico (ma neanche poi troppo) cambiamento negli usi e nelle abitudini. Girando per i due saloni, quello di Ginevra e quello di Basilea, in tanti parlavano di smartwatch, di dispositivi indossabili in grado di fornire informazioni e connessioni, di numeri magnifici per taluni, catastrofici per altri. Però ai polsi non si notava un cambiamento così radicale. Sì, qualcuno indossava una periferica smart per monitorare i suoi movimenti quotidiani, qualcun altro lo faceva perché le mail lo avevano sopraffatto, altri perché la loro vita è ormai parte di whatsapp e non il contrario, addirittura c’è chi lo ha fatto per potersi mettere un quadrante con Topolino al polso. Pochi erano in grado di spiegare compiutamente tutte le funzioni che lo smartwatch poteva offrire, forse nessuno. Neanche uno invece si preoccupava della sicurezza dei propri dati
nel momento di passaggio tra telefono e orologio, nessuno sapeva che fine avrebbero fatto i suoi preziosi valori biometrici oppure gli spostamenti minuziosamente tracciati dal Gps, neanche si fosse stretti tra le grinfie di un investigatore divorzista. Dall’altra parte, il popolo della misurazione del tempo tradizionale è sembrato affrontare il futuro come se fosse composto solo di passato, dimenticando che la storia, inclusa quella dell’orologeria, è piena di cambiamenti epocali. All’inizio dello scorso secolo pensare un orologio al polso e non in tasca era considerata un’eresia, sarebbe bastato solo un ventennio per arrivare alla considerazione opposta. Questo potrebbe accadere non tanto nel confronto con la meccanica classica, quanto tra smartphone (assimilabili ai vecchi cipolloni da tasca) e smartwatch. Un cosa è certa, il futuro sarà interessante, per certi versi avvincente, sicuramente tutto da scoprire e da capire… e quelli che incontreremo non saranno certo fantasmi.
GALILEUS 5
sommario
12
14 28
26
Sono le 9 di mattina si accende il "computer" si guarda con apprensione l’agenda e il telefono; è l’ora migliore per scegliere un orologio nuovo
Puntiamo l’obiettivo su quello che più ci piace (e fa rigorosamente tic-tac)
6 GALILEUS
ARCHITETTURA 12
la forma del tempo
wakeup 14
il risveglio del tempo
Mabele
Le fucine degli dei
COSA c’è di nuovo Nel mondo delle lancette
Focus 24
Il tempo in rosa
Focus 26
cielo
Focus 28
classic cars
solo per lei
tempo prezioso
alta velocita'
Paul Picot
Una boutique nel cuore di Milano
Zenith
Montblanc Heritage Chronométrie and Hugh Jackman Crafted for New Heights In omaggio all’esploratore europeo e alle sue esigenze di precisione, Montblanc ha creato il Montblanc Heritage Chronométrie Quantième Complet Vasco da Gama Special Edition: calendario completo, fasi lunari impreziosite da costellazioni in lacca blu, che mostrano esattamente lo stesso cielo notturno di Capo di Buona Speranza che osservava il portoghese nel 1497 durante il suo primo viaggio in India. Visit and shop at Montblanc.com
GALILEUS 7
sommario
Contano piĂš le emozioni o contano piĂš gli orologi? Oppure sono le emozioni, quelle vere, che riescono ancora a farci sognare? Per fortuna non abbiamo la risposta e per maggiore fortuna ognuno ha la sua...
focus 30
creativita' e tecnica
faccia a faccia 32
8 GALILEUS
32
46
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meccanico Chanel
emozioni condivise
intervista Pisa Orologeria
emozioni 38
romana supremazia
cover story Bulgari
baselworld 46
a basilea vince il tempo
2016 Idee e novitĂ
SIHH 60
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ginevra sale in cattedra
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sommario
88
100
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SIHH 66
un filo rosso tra emozioni e design
SIHH 88
mai smettere di sognare
Intervista Sandrine Doungy - Baume&Mercier
Intervista Zaim Kalam - Montblanc
fast and luxury
ruote veloci 98
vivere open-air
le voci del tempo 100
la grande sfida
smartwatch 106
10 GALILEUS
66
Mercedes
garmin Stefano Viganò
Oltre il tempo
le novitĂ 2016 Lusso e non solo nei nuovi device indossabili
GALILEUS 11
ARCHITETTURA la forma nel tempo
MABELE Le Fucine degli dei Mabele è una storia fatta di metallo, persone e passione che trae origine dalla storica carpenteria torinese Ma-Bo, nata negli anni ‘70, da Lorenzo Bosca. La stessa energia profusa dal suo fondatore si sprigiona con la generazione seguente portando nel 2008 alla nascita di questo marchio destinato ad entrare subito nel mondo del design. Mabele reinventa il concetto di metallo nella progettazione e nell’interior design identificandosi presto nel panorama nazionale ed internazionale come punto di riferimento del proprio settore. Coniugando abilità manuali ed un’avanzata tecnologia, Mabele ha introdotto un nuovo approccio al metallo. All’origine delle lavorazioni rimane sempre un intervento manuale ed accurato che permette di ottenere la massima qualità e personalizzazione. I fabbri sono veri artisti e non si parla più di ringhiere e corrimano, di cancelli o pensiline, ma di vere opere d’arte contemporanea, uniche e pregiate.
Numero 13 - Primavera 2016 Registrazione al Tribunale di Roma nr. 280/2012 del 19/10/2012 Direttore responsabile
Paolo Gobbi
Hanno collaborato
Valeria Altobelli, Romolo Bali, Gian Paolo Bazzani, Andrea Bono, Vasco Bretone, Barbara Centurelli, Daniela Fagnola, Luca Fontana, Roberto Quaglia, Francesca Vilone Art Director
Gianpiero Bertea Editore
GALILEUS Srl C.so Vittorio Emanuele II, 287 - Roma Presidente
Uberto Selvatico Estense Amministratore delegato
Fabrizio Verdolin
Concessionaria per la pubblicità
Via Melzi D’Eril, 29 - 20154 Milano Tel. 02 76318838 - Fax. 02 33601695 info@emotionalsrl.com Responsabile di testata
Aldo Rosina Back office
Selene Merati Distribuzione Per L’italia
SO.DI.P.”Angelo Patuzzi” Spa Via Bettola, 18 20092 Cinesello - Balsamo (MI) Tel 02.660301 Telefax 02.66030320 Stampa
Grafica Nappa srl Industria poligrafica Via Gramsci,19 - 81031 Aversa (Ce) I nostri partner
Nella mitologia greca il dio Efesto forgiava il ferro per gli dei nelle viscere dell’Etna, mentre nella realtà moderna c’è Mabele, un’azienda italiana che ha ereditato quest’arte e l’ha messa a servizio del design e della bellezza. in collaborazione con
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V45 T SQT Movimento squelette su ponti in oro. Ricarica manuale Tourbillon Cal. FM 2001 Riserva di carica 60 ore. Cassa ergonomica in oro rosso 5N Cinturino integrato in coccodrillo e caucciu’ Fibbia deployante in oro rosso
Importatore e Distributore per l’Italia: MDL Montres de Luxe Srl - Via della Spiga, 19 - Milano Tel. 02 76267000 Fax 02 76267015 info@mdl.it www.franckmuller.com GALILEUS 13
wakeup il risveglio del tempo
Il grande sfidante
TAG Heuer CARRERA Heuer 02T, Cronografo automatico certificato COSC con Tourbillon. Attenzione, il prezzo sarà 14.950 euro per la versione di serie e 19.950 euro per l’edizione limitata di 250 esemplari numerati, decisamente contenuto per essere un tourbillon di manifattura.
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imbolo del lusso accessibile tanto caro a TAG Heuer, questo modello contribuisce alla creazione di un nuovo segmento di Alta Orologeria a prezzi contenuti. Questo orologio è frutto di tecnologia, elevato livello qualitativo, prestazioni, savoir-faire di manifattura, perfetto controllo dei processi industriali e dei costi di produzione. Ciò gli consente di essere l’unico cronografo automatico COSC Tourbillon dell’industria svizzera al di sotto dei 15.000 euro. La principale sfida tecnica per la realizzazione di questo modello, che ha una frequenza di 4 Hz e 28.800 alternanze/ora, è stata inserire un unico bariletto, le funzioni del cronografo, la carica automatica e il tourbillon volante in un diametro di 32 mm, assicurando nel contempo una distanza sufficiente tra i contatori per conferire un equilibrio estetico pregevole e moderno.
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wakeup il risveglio del tempo
Rivoluzione continua
omega Seamaster Planet Ocean 45.5 mm Chronograph. Al suo interno il calibro OMEGA Master Chronometer 9900.
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al 1960 Il Seamaster Planet Ocean si rinnova dentro e fuori. Partendo dai movimenti, che non sono solo nuovi ma rivoluzionari. Per la prima volta tutta la collezione Planet Ocean diventa Master Chronometer, ciò significa che i segnatempo hanno superato tutti i rigorosi standard fissati dall’Istituto Federale Svizzero di Metrologia (METAS). Nei nuovi modelli troviamo nuove misure, spessori di cassa ridotti, innovative ghiere, nuovi design e materiali. In questa pagina il Seamaster Planet Ocean 45.5 mm Chronograph, con cassa in oro Sedna, quadrante blu lucido in ceramica, bracciale acciaio e oro. Il blu scuro del quadrante è bilanciato dai numeri e dalla scala d’immersione realizzata in Omega Ceragold.
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wakeup il risveglio del tempo
Il mio nome è leggenda
Creata negli anni ‘60, la linea Admiral’s Cup è diventata un autentico pilastro dell’azienda Corum. Il suo aspetto deciso e i suoi codici emblematici esprimono un carattere sportivo, ma nel contempo elegante, nato dalla passione del marchio per il mare e la vela.
D
al 1960 l’emblematica collezione Admiral’s Cup di Corum, grazie alle sue straordinarie prestazioni tecniche, incarna alla perfezione il solido rapporto tra il marchio svizzero di orologi e gli sport nautici. Nel 2016 questo oggetto del desiderio, diventato negli anni un’icona sportiva, si arricchisce di un elemento aggiuntivo ispirato ai grandi viaggiatori: l’ora universale. Grazie al suo carattere deciso e ad uno stile estremamente elegante, il nuovo modello Admiral’s Cup Legend 47 Worldtimer propone un calibro automatico che, oltre a scandire le ore, i minuti e i secondi, include anche l’indicazione di un secondo fuso orario e la città corrispondente. La robusta cassa dal diametro di 47 mm, sormontata da una lunetta dodecagonale dal carattere distintivo, è disponibile in titanio o in titanio e oro rosa, mentre il quadrante prende vita grazie alla presenza delle famose bandiere nautiche, che offrono una perfetta leggibilità a tutte le latitudini.
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wakeup il risveglio del tempo
Solo per lui L
o Spyder, creato nel 2008 dal Centro Stile Tonino Lamborghini, è il modello “cult” della linea Tonino Lamborghini Swiss Watches e nasce come omaggio allo Scudo che, nel logo del brand, racchiude il famoso “Toro che carica”. Dalla prima versione, si è passati negli anni a sviluppare cronografi con dettagli e caratteristiche più identificative del brand, come i pulsanti a forma di pedaliera dei freni delle auto sportive e la lettera “L” iniziale del cognome Lamborghini gravata sulla corona. spyder cut line di TONINO LAMBORGHINI SWISS WATCHES. prezzi a partire da 1.000 euro
Solo per lei L
a collezione Liu Jo Luxury, sviluppata su licenza da Nardelli Luxury, un importante e interessante player nel settore della gioielleria e dell’orologeria, è arrivato a Baselworld 2016 con una proposta ancor più glamour e ricercata, dalla forte identità fashion. Tra i modelli di punta della nuova collezione Time spiccano Dancing, Vivienne, Premiere e Isabel. Non solo segnatempo ma veri accessori indispensabili a completare il look di una donna glamour e iper femminile. a sinistra, PREMIÈRE cronografo dedicato alla donna Liu Jo Luxury, con lunetta in cristalli. a destra dancing, in Acciaio rose gold e pietre colorate in continuo movimento.
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wakeup il risveglio del tempo
Nera la notte I
n linea con la tradizione di qualità di Wenger, la nuova collezione Roadster Black Night nasce da un approccio Swiss Made all’orologeria supportata da una garanzia internazionale di tre anni, segno di eloquente affidabilità. Ogni orologio della collezione presenta un robusto vetro con rivestimento zaffiro, una cassa in acciaio 316L, un movimento al quarzo Swiss Made e una resistenza all’acqua garantita fino a 100 metri. Tutti i modelli sono caratterizzati dalle importanti dimensioni della cassa, potente e vigorosa testimonianza dell’energia dirompente della versione con trattamento PVD nero.
ROADSTER BLACK NIGHT di wenger. disponibile sia cronografo che solotempo. prezzi da da euro 185 a euro 298.
Modernismo E
voluzione di un modello riuscito del 2008, l’Anniversary Heart Calendar di Vulcain arriva nel 2016 con una versione in serie limitata, con quadrante semi-scheletrato. Quello che rimane immutato è il movimento svegliarino di manifattura, realizzato a Le Locle e arricchito dal datario. Due i quadranti e i cinturini, blu fumè e nero. anniversary heart calendar di vulcain, con cassa in acciaio da 42 mm, movimento di manifattura a carica automatica con svegliarino e datario
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Due ruote D
opo 25 anni come Official Time Keeper dei principali Tour ciclistici internazionali, oggi il marchio conferma questo storico legame attraverso un’evoluzione della collezione Chrono Bike, linea di cronogra sportivi ispirata al mondo delle due ruote. Gli orologi della collezione presentano una cassa di 44 millimetri di diametro e prediligono l’acciaio, materiale declinato nella tonalità pura del metallo, sia aggiungendo un rivestimento IP nero che ne esalta il carattere sportivo. Un design iconico ispirato al mondo delle biciclette traccia le scelte estetiche della Chrono Bike Collection che si rinnova, stagione dopo stagione, rimanendo coerente con la propria essenza.
Scintillante C
on questa nuova creazione, Charriol segna il suo sviluppo nel segmento del lusso e offre ai suoi maestri orologiai un vasto spazio dove esercitare il proprio talento. Al centro dell’attenzione, una lunetta che sfoggia 270 pietre preziose, incastonate a mano, tra diamanti bianchi, zaffiri rosa ed ametiste viola, che offrono delle affascinanti gradazioni e sfumature di colore. I diamanti bianchi e gli zaffiri rosa, con le loro incredibili tonalità, conferiscono all’orologio un fascino irresistibile, mentre le ametiste, più scure, che fanno eco al colore istituzionale del marchio, donano profondità. Degradando dai colori più chiari a quelli più scuri, le 270 pietre preziose sfoggiano una moltitudine di sottili sfumature, riflettendo tutta la gamma degli stati d’animo e dei desideri femminili. Ultimo nato nell’iconica collezione St-Trope, è GlamMoon, un orologio-gioiello scintillante, con un carattere unico
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focus solo per lei
Paul Picot 40 Anni tra tradizione ed Innovazione.
IL TEMPO è in rosa T
Paul Picot, Atelier Lady “Cherry Blossom”, con il quadrante decorato a mano e raffigurante un ramo di ciliegio. I prezzi: 31 mm, 2.590 euro; 33 mm, cassa in acciaio lunetta diamanti cinturino pelle, 6.290 euro; 33 millimetri, cassa in acciaio, cinturino pelle, 2.775 euro.
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anti ne sono passati di anni, per l’esattezza quaranta, da quel 1976 quando l’italiano Mario Boiocchi e suo fratello Roberto decisero d’intraprendere la loro nuova attività. Mario Boiocchi, anima creativa dell’azienda, s’ispirò subito all’orologeria artigianale del XVIII secolo per presentare un nuovo marchio, Paul Picot, dal forte spirito evocativo della grande tradizione orologiaia svizzera. Fin dalle sue prime creazioni Paul Picot esprimeva quella “Noblesse du Detail” che tutt’oggi si ritrova nelle ultime creazioni. La cura meticolosa dei dettagli e l’ar-
monia di tutte le componenti dell’orologio sono il vero marchio del brand. Fedele a questo credo Paul Picot ha iniziato il 2016 con il solito ricco bagaglio di novità. Alcune saranno varianti di colore su modelli già in catalogo, come i nuovi quadranti Ivory e Nero indici per il Megarotor Fase di Luna, o nuove tonalità nei GMT in smalto Gran Feu. Pianeta donna Le novità più interessanti e originali sono però tutte in chiave femminile. Prima fra tutte collezione Commodo-
focus solo per lei
re, che sicuramente incontrerà il gusto delle donne più sportive: un sub professionale a 200 metri, con cassa in acciaio da 36 mm di diametro e lunetta fissa in acciaio oppure girevole unidirezionale nera o blu, sempre in abbinamento col quadrante, con scala sessantesimale per il calcolo dei tempi d’immersione. Al suo interno un sofisticato movimento meccanico a carica automatica Eta calibro 2824-2. Corona a vite per uso professionale con doppia guarnizione che permette di resistere ad una pressione di 30 ATM, zigrinata per una migliore presa e personaliz-
zata. Vetro zaffiro diamantato. Cinturino in caucciù, con fibbia deployante personalizzata, oppure bracciale in acciaio. Ma le proposte per lei non sono finite. Modello celebrativo per eccellenza sarà la riedizione del Mediterranée , modello sportivo e al tempo stesso elegante, dalla forte personalità, caratterizzato dall’apertura tonda sulla carrure ottagonale a richiamare marcatamente l’edizione che ha reso famosa Paul Picot negli anni ’80. Mediterranée sarà disponibile nelle versioni tutto acciaio e acciaio e oro.
Commodore Lady Sub di Paul Picot. Subacqueo in acciaio da 36 mm dedicato al pubblico femminile. Costa 1.295 euro
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focus TEMPO MILANESE
la boutique Cielo 1914, una pagina della storia milanese
CIELO 1914 L La storia di un’attività imprenditoriale, con i suoi successi e i suoi momenti di crisi, è fatta dalle persone che lavorano e, laddove si ha la fortuna di dare una continuità familiare all’impresa, è una cosa preziosa e straordinaria
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ungo i portici settentrionali di piazza del Duomo, poco lontano all’ingresso principale della Galleria, si trova la boutique Cielo 1914. La storia di questa realtà imprenditoriale milanese comincia nel Veneto. Angelo Cielo, il fondatore dell’impresa, nasce a Vicenza, nel 1893, figlio di un fornaio. La costituzione del giovane, piuttosto cagionevole, spinge il padre ad orientare il figlio verso una professione meno dura rispetto a quella dei fornai: la scelta cade nel campo dell’orologeria. Dopo un apprendistato presso la ditta Marangoni di Vicenza, che si occupa di riparazioni meccaniche l’orologeria, Angelo “fa il grande salto” ed apre “nel 1914”
la prima sede dell’allora Orologeria Angelo Cielo in via Fogazzaro, nella sua città natale. Sin dal principio, però, Angelo, non contento del lavoro di negozio, decide di ampliare la sua attività con la vendita ambulante di sveglie e orologi da tasca in tutta la provincia. Il matrimonio con la moglie Stella, celebrato prima dello scoppio della Grande Guerra, stabilizza la situazione, garantendo una continuità dell’attività anche durante il conflitto con l’arruolamento del marito, più tardi insignito dell’onorificenza del “cavalierato di Vittorio Veneto”. Una serie di controversie nel vicentino spinge Angelo a spostarsi verso la grande città; il 1921 è l’anno che segna il suo arrivo a Milano: la prima orologeria sarà
focus TEMPO MILANESE A più di cento anni dall’inizio dell’attività la boutique Cielo 1914 è stata riconosciuta dal Comune di Milano come “locale storico milanese”, negozio in cui la famiglia del fondatore ha saputo mantenere la proprietà e la gestione.
aperta, per poco tempo, in piazza Beccaria, un secondo negozio verrà aperto poco dopo in via Roma (l’attuale corso di Porta Romana - 1929), poi in piazza Virgilio (1931), e con il figlio Gianluigi in piazza Cadorna (1965); infine in piazza Duomo nel 1984. Nel 2011 l’impegno imprenditoriale della terza generazione dei tre figli Angelo, Fabio e Riccardo vede l’ampliamento e l’apertura dell’attuale sede di Piazza Duomo 19, annettendo infine una quarta vetrina lato piazza ed una grande showroom al piano superiore nel 2015. Famiglia di gioiellieri da oltre un secolo ed ambasciatori di importanti brand orologieri (IWC, Blancpain, Tudor, Zenith, Girard Perregaux, TAG Heuer, Longines, Baume & Mercier, ed altri), oggi i tre fratelli si dividono gli incarichi aziendali: Angelo si occupa del reparto orologi ed amministrativo; Fabio (gemmologo) della selezione di pietre preziose per la produzione della gioielleria di famiglia e della sua commercializzazione; Riccardo (architetto) è designer di gioielleria e segue anche le relazioni esterne e la rete vendita.
Il 19 giugno prossimo Cielo 1914 sarà protagonista dell’omonima gara di golf presso il Golf Valcurone. Nato nel 2007, disegnato dal progettista Arch. Luigi Rota Caremoli, questo campo è stato costruito con Greens, Collar, Tees, Fairways, in Agrostis stolonifera.
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focus ALTA VELOCITà
EL PRIMERO 36.000 VPH CLASSIC CARS di zenith UNA LEGGENDA TRA LE LEGGENDE
Il modello El Primero 36.000 VpH Classic Car, dedicato agli appassionati di bolidi eleganti, è proposto con cassa in acciaio spazzolato da 42 mm di diametro, sormontata da una corona scanalata e due pulsanti rotondi. Il suo quadrante antracite con finitura “motore”, su cui spiccano tre contatori dai colori originali, antracite, blu e grigio chiaro, esprime potenza e raffinatezza.
CLASSIC CARS L ’eccellenza tecnica, la passione per meccaniche eterne e l’emozione di avventure umane uniche sono insite nel DNA di Zenith. La Manifattura unisce da lungo tempo il suo nome e il suo savoir-faire alle auto d’epoca, con cui condivide gli stessi valori di autenticità. Nel 2016, grazie alle sue numerose partnership, Zenith ritroverà migliaia di appassionati di auto d’epoca di tutto il mondo in occa-
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sione di oltre 50 eventi. Amanti di sensazioni forti o di evasione, adorano la pelle patinata, i motori eccezionali e le curve pulite di auto leggendarie. La loro passione è pari solo al piacere che provano al volante. Il modello El Primero 36.000 VpH Classic Car incarna e rende omaggio a questo prestigioso universo, dove precisione, affidabilità e resistenza sono espresse attraverso linee raffinate dall’eleganza eterna.
la Tecnica UN MOTORE ECCEZIONALE
Sotto il suo cofano ronza un motore potente e preciso: il calibro cronografo automatico El Primero 400B. La sua frequenza di 36.000 alternanze/ora, per una precisione a 1/10 di secondo, e la costruzione integrata con ruota a colonne sono eredi di una mitica stirpe, quella del cronografo di serie più preciso al mondo, progettato da Zenith nel 1969. Questo movimento da 326 componenti, con massa oscillante decorata a “Côtes de Genève”, offre le funzioni di ore e minuti centrali, piccoli secondi, cronografo e data e una riserva di carica di oltre 50 ore.
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focus creatività e tecnica
Un nuovo movimento completamente di manifattura
MECCANICO Chanel a Basilea ha presentato Monsieur, un orologio concepito espressamente per gli uomini. Tutto nasce da un desiderio, una visione, un disegno. Questo orologio non esisteva prima, era stato solo immaginato. Il suo movimento non esisteva prima, è stato disegnato per animarlo. La sua cassa, in oro, esclusiva, è stata creata per accoglierlo. Così vanno le cose da Chanel, il desiderio fa na-
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scere gli strumenti. Dal desiderio nasce una creazione. Tra potere e discrezione, l’orologio Monsieur de Chanel, con l’Ora Saltante Istantanea e il Minuto Retrogrado, è dotato del Calibro 1, il primo movimento di alta orologeria di manifattura della Maison. La scelta di una doppia complicazione con un display digitale di estrema sobrietà: Chanel esprime così la sua visione unica della preziosa orologeria maschile..
focus creatività e tecnica
MONSIEUR DE CHANEL
Edizione numerata. Diametro 40mm - spessore 10.4mm. Cassa e corona in oro beige. Quadrante opalino avorio con contatore minuti retrogradi, finestra ora saltante e contatore piccoli secondi. Lancette placcate oro beige. Cinturino in alligatore nero 22mm. Impermeabilità: 30 metri. Peso dell’oro: 48.80gr CALIBRO 1
Ora saltante istantanea minuto retrogrado - primo movimento meccanico a carica manuale di manifattura con due complicazioni integrate: ora saltante istantanea e minuto retrogrado su 240°. Numero di componenti: 170. Numero di rubini: 30. Frequenza: 28.800 alternanze all’ora (4Hz). Organo motore: 2 bariletti in serie a briglia fissa. Coppia della molla: 700 g.mm. Sistema antiurto sul bilanciere. Movimento diametro: 32 mm o 14’’’3/4. Movimento sp. 5.5 mm.
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CHIARA PISA
MARISTELLA PISA
EMOZIONI condivise hanno appena terminato quello che molti reputano il tempio europeo dell’alta orologeria, eppure maristella e chiara pisa non rinunciano alla voglia di rimettersi in gioco 32
FACCIA A FACCIA
Da un punto di vista professionale, sicuramente l’apertura di questo spazio in Via Verri, dove sono stata coinvolta in prima persona.
Non è per nulla facile riuscire a confrontarsi e a mettersi in discussione, eppure Chiara e Maristella Pisa riescono a farlo con la naturalezza e la semplicità di chi è abituato a fare delle scelte, anche importanti, che possono riflettersi sul destino di tante persone che lavorano con loro e per loro. Le abbiamo incontrate nel nuovo spazio di Via Verri 7, in una giornata di lavoro, protetti dalla calma di una lounge tanto futuristica quanto accogliente.
Il momento più brutto? MP Tendo sempre a cancellare i momenti non piacevoli. Ovviamente ci sono stati degli accadimenti pesanti, come le rapine che abbiamo subito. La parte negativa di questo lavoro, che non viviamo solo noi, ma tutto il mondo dell’orologeria e della gioielleria. CP Se vogliamo scherzarci su, quando avevamo il negozio a Brescia, un commesso mi costringeva a chiudere tutti i pacchetti con la ceralacca, tutto questo davanti ai clienti che si spazientivano più di me. Se invece vogliamo tornare seri, il momento più brutto è quando scopri l’infedeltà nei dipendenti: è una cosa che ti uccide. Persone di cui ti fidi, con cui hai vissuto fianco a fianco, condiviso tanti momenti, che poi per ragioni inspiegabili “cadono in tentazione”.
Nome? MP Maristella, in realtà Amina Madilla. CP Chiara. Orologio al polso? MP Vacheron Constantin automatico. CP Ultimamente sempre lo Yacht Master di Rolex in oro rosa nella versione da 37 mm. Mi piace molto. Addirittura questa misura è apprezzata anche da tanti uomini. Orologio al polso di Chiara/Maristella? MP Forse un Audemars Piguet. CP Vacheron Costantin in oro bianco. Ultimamente porta sempre quello, oppure un Explorer in acciaio, vecchia referenza.
Il suo difetto peggiore? MP (sorridendo) Ritengo di non averne di terribili! Diciamo che, alle volte, anche un eccesso di virtù, come la bontà, l’ottimismo, la generosità, quando diventano eccessivi, si trasformano in difetti. Inoltre ho la tendenza a organizzare, da sempre, non solamente la mia vita ma anche quella degli altri. CP Sono permalosa. In realtà me lo ripete sempre Fabio Bertini e quando si fissa su di una cosa è impossibile fargli cambiare idea.
Da quanti anni nel mondo dell’orologeria? MP Ufficialmente 52. In realtà sin da bambina ho sempre respirato “orologi”, quando seguivo mio padre in negozio. Ufficialmente però ho iniziato a lavorare nel 1964. Ricordo anche il giorno esatto, una data importante perché era stata inaugurata la metropolitana e la presi per venire al lavoro. CP Dal 2004, quindi dodici anni.
Il ruolo del leader comporta, di fatto, il dover organizzare il lavoro proprio e altrui. MP Ringrazio del complimento, ma io non mi sono mai sentita leader. Per tanti anni ho lavorato assieme a mia sorella, ci siamo alternate dandoci spazio e aiutandoci nei momenti difficili.
Stanca? MP No. Quando faccio una cosa che mi piace, non mi sento mai stanca. Ovviamente come tutti, dopo tanti anni, mi capita, alle volte, di voler essere da un’altra parte. È però una pretesa legittima e necessaria. Bisogna anche considerare che nel nostro lavoro è un po’ difficile trovare degli spazi, anche solamente un’ora, per riflettere. CP Stanca no, troppo presto.
Il difetto peggiore di Chiara/Maristella? MP Ha un carattere abbastanza chiuso e tende a tenere per sé le criticità e i suoi malumori. Sta comunque migliorando molto. Da quando ha assunto maggiori responsabilità in azienda è riuscita ad uscire da questa dinamica. CP Forse mi difende troppo.
Il momento più bello? MP Da un punto di vista professionale, ogni volta che ho visto realizzare quello che era un mio, un nostro desiderio. Nella mia vita privata, la nascita di Chiara. CP Ascoltare i “veterani” raccontare delle loro prime esperienze nel settore. Questo loro entusiasmo sento di averlo, ma non lo percepisco così forte. Riescono a trasmettermi delle emozioni che spero un giorno di riuscire a trasmettere a mia volta a chi mi seguirà.
Vi capita alle volte di discutere? MP Si, come tutti, ma non particolarmente spesso. Ci rispettiamo a vicenda. CP Pochissime volte. Sul lavoro ci troviamo sempre d’accordo, c’è molta complicità e molta coesione di pensiero. Per quanto riguarda la vita privata, lei è molto discreta, non si è mai intromessa, non ha criticato le mie scelte...
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FACCIA A FACCIA
ÂŤlo stile e la discrezione delle boutique di via verri sono immagine della filosofia che in questi anni di lavoro abbiamo coltivato. un mondo di tradizione e di eccellenza artigianaleÂť
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FACCIA A FACCIA
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FACCIA A FACCIA
Chi chiede scusa per prima? MP Il buonsenso mi fa dire che lo spirito della mamma prevale sempre. In ogni caso cerco sempre di dialogare e pacificare. CP Dipende dalle volte.
CP Mi piace molto il laboratorio, il fatto che sembri ambientato in un film di fantascienza, che sia aperto al pubblico e che sancisca una sorta di ritorno al nostro passato. Credo molto nel contatto con la clientela, nel post-vendita, inteso nel senso più ampio. Inoltre mi piace molto anche la galleria e il suo effetto scenografico.
Il vostro Flagship Store si è trasformato nel Palazzo Milanese per l’Alta Orologeria. Di chi è stata l’idea? MP Direi mia, con una buona dose di ottimismo e tanta voglia di fare. Quando ho comunicato questa decisione, mi sono state fatte rilevare tante criticità, ma sono andata avanti lo stesso. CP Di mia madre! Uscivamo da un passaggio epocale, nel quale mia zia ci aveva comunicato che sarebbe andata in pensione. Questo mi aveva un po’ destabilizzata, in quanto c’era un equilibrio perfetto tra di loro. Lei invece non si è fermata, non si è ritirata, ha avuto fiuto e ha preso una decisione importante.
Cosa invece avrebbe fatto di diverso? MP (sorridendo) Troppo presto per dirlo. Tanto più che ancora non è finita l’area relax, destinata a noi e al nostro staff, che servirà ad aumentare la qualità della vendita: sono convinta che quando un venditore è soddisfatto al 100%, riesce poi a dare sempre il meglio di se stesso. CP Con Vittorio (Carena n.d.r) stiamo già pensando ad un’evoluzione di questo spazio.
A giochi fatti, pensa che ne sia valsa la pena di investire così tante finanze in questo progetto? MP Bisogna consolidare tutto quello che abbiamo realizzato, anche se i primi segnali che mi arrivano dal mondo dell’orologeria sono positivi. Devo poi dire che, oltre che sulla mia azienda, penso di avere anche molto investito su Milano: credo molto in una città che è riuscita ad affermarsi negli ultimi anni come una delle cinque capitali nel mondo da visitare. CP Sì. Le prime sensazioni sono tutte assolutamente positive.
Quali sono stati i primi commenti ricevuti? MP Molto positivi. CP I clienti apprezzano il riuscire a ritrovare la Pisa che conoscevano. Era il nostro primo obiettivo. Dopo aver conquistato Milano, è arrivato il momento di spostarvi anche in altre città, magari al di fuori dell’Italia? MP Per adesso pensiamo a consolidare quello che abbiamo appena realizzato. Poi potremo riflettere su cosa si potrebbe fare dopo. Magari anche qualcosa di diverso, come dei canali di vendita non tradizionali, ma messi in campo con qualcosa in più. CP Per il momento non c’è nulla di deciso. È chiaro che quello è il mio sogno. Abbiamo creato un format, un’idea ben precisa, con dei volumi, dei nomi, addirittura dei profumi precisamente identificabili. Va però fatto prima un lavoro di consapevolezza e conoscenza del brand.
200 addetti ai lavori provenienti da 12 aziende italiane ed europee d’eccellenza. La realizzazione della vostra nuova boutique non è stata certo un gioco. C’è stato un momento nel quale ha pensato: non ce la faremo mai? MP No, non l’ho mai pensato. Eravamo sicuri che ci saremmo riusciti. Abbiamo anche lasciato la giusta elasticità alle aziende che lavoravano, perché abbiamo capito che era un lavoro molto impegnativo, che andava seguito con la massima cura. Fortunatamente non avevamo la necessità di una data precisa da rispettare. CP No, siamo sempre stati sicuri che ce l’avremmo fatta. Ammetto che all’inizio non sapevo a cosa saremmo andati incontro, poi con il passare del tempo mi sono resa conto cosa c’è dietro un semplice “muro” e quante persone con idee, culture e addirittura lingue diverse abbiano prestato le loro energie e idee per costruire tutto questo.
Cosa ha reso così importante l’orologeria in Italia? MP Gli italiani, il loro gusto per il bello, la ricerca del rapporto della qualità con la tecnologia. CP Da che mi ricordo le prime fiere assieme a mia zia, ricordo sempre un grande rispetto nei nostri confronti da parte delle Case costruttrici. Ci riconoscono competenza, gusto estetico, passione, la voglia di sentire l’orologio come un compagno di vita, come un punto d’arrivo.
La cosa che le piace di più del nuovo Flagship di Via Verri? MP Il fatto che Vittorio Carena che ha curato la realizzazione del negozio, con la collaborazione di Chiara e mia, è riuscito a mantenere il mood Pisa. Non era un’impresa facile in uno spazio così grande.
Non sono tante le donne dell’orologeria, ancora meno quelle della distribuzione. Per voi è un motivo d’orgoglio oppure una cosa assolutamente naturale? MP – Una cosa naturalissima! È sempre stata la mia vita, ho vissuto 52 anni in Via Pietro Verri. È un vestito naturale.
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Smartwatch: opportunità, pericolo o gadget? MP Un’opportunità, soprattutto per far entrare i giovani in questo mondo. CP Assolutamente non un pericolo. Inizialmente ci era stato addirittura proposto di vendere gli Apple Watch, in un angolo dedicato al secondo piano. Poi abbiamo deciso di non farlo, seguendo una linea ideale che era già stata seguita in passato. Mi riferisco all’apertura di Pisa Minuti, uno spazio dedicato qualche anno fa agli orologi “di tendenza”, ma esterno al nostro negozio ufficiale: per dividere bene le due cose. Penso, in definitiva, che gli smartwatch siano una sorta di “quarzo del futuro”. L’idea di creare un luogo dedicato, una sorta di “Pisa Smart” potrebbe essere un’idea per il futuro, anche per dare spazio alle nuove generazioni e farle avvicinare al nostro mondo.
CP Per me una cosa naturale, anche se mi rendo conto di essere una privilegiata in questo senso.
Quando trattate con le case madri, l’essere italiani vi aiuta? MP I produttori ancora ci ascoltano, specie per i suggerimenti sui canoni tecnici ed estetici che possiamo dare. Questo perché tocchiamo con mano le richieste dei clienti. CP Come ho detto prima, i produttori riconoscono la nostra competenza, il gusto estetico. Nel nostro caso particolare, per aver portato avanti sempre un’azienda trasparente, senza mai cadere nel tranello di operazioni dove era facile monetizzare o cose del genere.
Voi siete riusciti a tramandare il vostro mestiere per ben tre generazioni. C’è posto anche per la prossima? MP Dipende da Chiara! Spero di sì, anche se in realtà un’azienda come la nostra potrà andare avanti al di là di un erede che potrebbe avere voglia di fare altre cose. Al momento sarà di Chiara il compito di raccontare la storia della nostra famiglia attraverso il mondo dell’orologeria. CP (sorridendo) Il mio sogno è di avere due figli, anzi tre, tutti maschi! C’è sicuramente spazio per una quarta generazione, come c’è spazio per una crescita dei nostri collaboratori, sui quali conto molto. In azienda ci sono dei ragazzi molto giovani, sui quali puntiamo decisamente.
A proposito, gli italiani continuano a comprare gli orologi? MP La nostra clientela milanese, fidelizzata, continua ad avere la cultura dell’orologio. CP Qualcosa in più di prima. Sicuramente l’aumento della soglia del contante porterà un beneficio, più psicologico che altro. Qual è l’orologio al quale è rimasta legata? MP (sorridendo) Nessuno. CP L’Audemars Piguet che mi regalò mia zia per la laurea, semplice, in acciaio, quadrante blu. C’è un orologio che avrebbe voluto possedere? MP L’orologio che mio padre ha venduto a Maria Callas, un due linee di Jaeger-LeCoultre con full pavè di brillanti. Più che altro mi sarebbe piaciuto ritrovarlo. CP Tutti quelli che ha mia mamma nel cassetto, che tra l’altro non so bene neanche dove siano… Se devo dire un modello, mi viene in mente un Portoghese di IWC in edizione limitata Pisa alla metà degli anni ’90.
Guardando avanti che cosa vede? MP Immagino una Pisa sempre molto dedicata all’Italia, ma con uno sguardo all’internazionalizzazione. CP Un percorso sicuramente non semplice, però mi immagino tanti altri traguardi. Qual consiglio daresti a Chiara/Maristella? MP Le direi di fare come ho fatto io: circondarsi di persone che istintivamente mi davano fiducia e raramente questa fiducia è stata tradita. Quindi fidarsi del proprio istinto e cercare di capire anche gli altri. Cerco sempre di condividere tutto, specie le cose belle. CP Le consiglierei di togliere il freno, specie nella vita privata. La vorrei vedere felice.
Quello invece che un po’ si è pentita di vendere? MP Nessuno. Il nostro lavoro è smpre stato quello di selezionare orologi che riuscissero a soddisfare al meglio i desideri dei nostri clienti. CP Il Lange & Söhne tourbillon in acciaio, pezzo unico, venduto ad un nostro cliente. L’orologio del futuro è uno smartwatch o un cronometro meccanico? MP Sicuramente l’orologio meccanico. Lo smartwatch esisterà ma sarà complementare: da una parte l’orologio tradizionale, dall’altra l’elettronico. Io non mi sognerei mai di indossarne uno. CP Un meccanico, senza alcun dubbio.
Alla fine dell’intervista, sorridendo, Chiara ha confessato che “Avrei tanto voluto vedere che faccia avrebbe fatto mio nonno, che non ho mai conosciuto, entrando nel nostro nuovo Via Verri…”. La risposta la diamo noi: ne sarebbe stato sicuramente orgoglioso e questo è quanto basta.
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Octo Finissimo ripetizione a Minuti in titanio di Bulgari, record assoluto di spessore per la sua categoria.
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COVER STORY MONTBLANC BULGARI di Paolo Gobbi
ROMANA SUPREMAZIA BULGARI RIAFFERMA IL SUO SAVOIR FAIRE CON UNA SERIE DI MODELLI TECNICAMENTE ED ESTETICAMENTE RIUSCITI.
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ai prima d’ora, come in questo 2016, il Salone di Basilea si è aperto nel segno dell’orologeria di Bulgari. Il merito è tutto da addebitare al continuo sforzo creativo e tecnologico, che la sta imponendo prepotentemente su tutti i mercati mondiali. Abbiamo potuto così osservare nuovi e originali modelli complicati, accanto a preziosi orologi da signora. A raccontarceli Guido Terreni, Managing Director di Bulgari Watches. In questo periodo tutti i produttori lamentano un calo (vero o presunto) delle vendite. Come sta andando Bulgari? Noi siamo contenti. Negli ultimi due anni abbiamo guadagnato più di venti punti. Dove li avete guadagnati? Su tutti i mercati, senza nessun picco regiona-
le. Il lavoro che abbiamo fatto sulla creatività e sulla pulizia dell’assortimento sta dando i suoi frutti. C’è tanta modellistica da donna nelle vostre collezioni. Si, ma non solo. C’è tanta attenzione anche sugli orologi maschili. Andiamo per ordine. Su cosa state lavorando per il mondo femminile? Stiamo lavorando principalmente sui nostri “segni”, che sono talmente forti e profondi da rendere infinite le possibilità creative. Un esempio è Serpenti Incantati, che oggi arriva ad esprimersi a livelli tecnologici altissimi, come viene esemplificato dalla versione tourbillon. Più in generale stiamo portando sempre di più l’universo femminile verso esperienze molto creative ma anche altrettanto esclusive. Abbiamo sempre la bussola diretta in un’unica dire-
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l’orologio BULGARI Octo Finissimo Ripetizione Minuti Movimento Movimento di manifattura ripetizione minuti ultrapiatto, meccanico a carica manuale, Calibro BVL 362; indicazione di ora, minuti e piccoli secondi al 6; 21.600 A/h, spessore di 3,12mm, 28,50mm di diametro; riserva di carica di 42h; finiture delle superfici realizzate a mano: Côtes de Genève, perlage e anglage. CASSA In titanio, 40mm di diametro, spessore totale 6,85mm; corona in titanio incastonata con un inserto in ceramica, fondello in zaffiro. QUADRANTE In titanio traforato sugli indici e contatore dei piccoli secondi, lancette sfaccettate e diamantate sulla punta; impermeabile fino a 30m. CINTURINO In alligatore nero vulcanizzato, fibbia pieghevole a 3 lame in titanio.
zione: essere creative e riuscire a proporre degli usi diversi per lo stesso oggetto. Quando realizzate un nuovo modello, seguite la vostra creatività oppure le esigenze del mercato? Il mercato non riuscirà mai a chiederti un Serpenti se non lo ha visto prima. Un modello come questo non nasce da un benchmark su cosa oggi si vende o cosa è richiesto dal mercato. Nasce dalle nostre origini, da chi siamo, da chi vogliamo essere. Chi siete? Siamo romani e con il Serpenti “noi” giochiamo da settant’anni, Cleopatra da molto prima! Ma Roma ritorna sempre su tutto. Questo modello nasce da chi siamo, dall’espressione del nostro DNA. Avete ormai cinque anni di esperienza nella vendita della versione “aggiornata” del Serpenti. Sapete quindi delineare un profilo dell’acquirente tipo? Le donne che scelgono Serpenti sono perso-
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ne che desiderano indossare un ingrediente fortissimo della creatività Bulgari, che si esprime in diverse maniere: girando intorno al polso, oppure, più discretamente, girando su se stesso come le nuove versioni presentate a Basilea. Il Serpenti Incantati? Sì. Per il nome ci siamo ispirati all’incantatore di serpenti, ma anche al fatto che una donna che riuscisse ad indossare questo orologio sicuramente sarebbe in grado di incantare tutti. La ceramica arriva oggi sui vostri modelli da donna. Sì, con un’ingegnerizzazione straordinaria, dove, alla molla in acciaio tradizionale del Serpenti, si unisce una base in gomma che mantiene a filo tutte le maglie in ceramica. Una tecnologia innovativa, che ci permette di realizzare un bracciale elastico unico nel suo genere. A proposito di innovazioni: quanto è verticalizzata oggi la vostra produzione? Noi, oggi, non facciamo le lancette e i cinturini. Per il resto siamo in grado di realizzare realmente tutto.
Guido Terreni, managing director di Bulgari orologi.
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point of view Modernità è la parola chiave dei nuovi modelli Octo Ultranero, caratterizzati da una tonalità di nero intenso che li ricopre quasi interamente e a cui Bulgari affida la propria contemporaneità. La Maison aggiunge, a seconda delle declinazioni, un tocco d’oro rosa: solo sulle lancette e gli indici del quadrante, o anche sulla lunetta, andando a creare un elegante contrasto.
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Dove realizzate i vostri orologi-gioiello? I pezzi più importanti vengono realizzati nell’abbigliamento esterno nel nostro atelier di Valenza, spesso utilizzando la tecnica della cera persa, l’unica in grado di garantire l’unicità di quello che vogliamo realizzare. La parte interna, che deve ospitare il movimento e garantire l’impermeabilità, viene invece prodotta a Neuchatel, rispettando i rigorosi canoni dell’alta orologeria.
qualche parte si sta perdendo in allure, fascino, bellezza. Altrimenti costerebbero tutti la stessa cifra. Prima hai citato il vostro atelier di Valenza. Quante persone ci lavorano? La nuova fabbrica è ancora in costruzione, aprirà a fine anno, dovremo assumerne oltre trecento persone nei prossimi tre anni. Diventeremo la più grande manifattura di alta gioielleria d’Europa.
La cera persa, teoricamente, è un processo non di altissima precisione. Meglio, perché un gioiello fatto a macchina è freddo. L’imperfezione riesce a dare l’allure di un gioiello di altissima qualità. Pensa che si riesca a percepire, da parte dell’utilizzatore finale, la freddezza di una cassa fatta a macchina, rispetto ad una realizzata a cera persa? Sì. È come quando si guarda un tourbillon da 15.000 euro e uno da 100.000 euro. C’è la stessa differenza. Quando c’è un lavoro che mira al risparmio economico, allora vuol dire che da
Spostiamoci nel mondo maschile Quest’anno presentate una ripetizione a minuti extrapiatta fuori dal normale. Si, un orologio che nessuno ha in catalogo, unico nel suo genere: la ripetizione minuti più sottile al mondo, con 3,12 mm di spessore del movimento e 6,85 mm di spessore per la cassa. Quando si indossa un orologio così al polso, perché non si tratta di un modello “da cassaforte” ma ha tutte le caratteristiche tecniche per essere indossato nella vita di tutti i giorni, si sta facendo una scelta di stile, perché pochissimi riusciranno a capire di che cosa si tratta.
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l’orologio BULGARI Octo Finissimo Squelette Movimento Di manifattura ultrapiatto integralmente scheletrato, meccanico a carica manuale, Calibro BVL 128SK; indicazione di ora, minuti e piccoli secondi al 7, indicazione della riserva di carica (65h) a ore 9h30; 28.800 A/h, spessore di 2,35mm, 36,00mm di diametro; finiture delle superfici: superficie della platina e dei ponti trattate in nero, con decorazione satinÊe circolare e anglage. CASSA In acciaio da 40mm di diametro trattata D.L.C. (Diamond Like Carbon), lunetta in oro rosa 18kt; spessore totale di 5,37mm; corona avvitata in oro rosa 18kt incastonata con un inserto in ceramica, fondello in zaffiro con vite in oro rosa 18kt. Quadrante Scheletrato su cui si visualizzano la minuteria dei piccoli secondi e la riserva di carica; impermeabile fino a 30m. CINTURINO Integrato in alligatore con fibbia ad ardiglione in titanio trattato D.L.C. (Diamond Like Carbon).
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Sopra, il Serpenti Spiga di Bugari. Si tratta di un serpente che non passerà inosservato, sia che si tratti della versione in ceramica high-tech nera o di quella bianca. Lunetta in oro rosa incastonata di diamanti, attacchi del bracciale e coda del serpente anch’essi in oro rosa. Danno un leggero contrasto all’insieme in ceramica, dal carattere spiccatamente contemporaneo.
È un orologio di manifattura? Sì, tutto “fatto in casa”, tranne ovviamente le lancette e il cinturino. Perché il titanio? Perché è il materiale che “suona meglio”. Anche il quadrante è in titanio, con gli indici traforati studiati appositamente per far passare il suono. L’essere una manifattura verticale e completa vi permette di “giocare” anche con la meccanica e con le varie funzioni che offre? Coesistono estetica e tecnica. Un risultato che pochi, pochissimi possono raggiungere. I risultati, dal 2009, anno in cui Daniel Roth e Gerald Genta sono stati integrati internamente in Bulgari, a oggi sono straordinari. Octo finissimo ripetizione minuti. Questo modello va ad ampliare la famiglia degli orologi ultrapiatti sviluppati da Bulgari. Dopo il tourbillon e il movimento meccanico
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a carica manuale lanciati simultaneamente nel 2014, la Maison si aggiudica un nuovo record nell’universo dei segnatempo complicati incredibilmente sottili. La Ripetizione Minuti resta indubbiamente ad oggi una delle più complesse complicazioni di orologeria, appannaggio di una ristretta cerchia di marchi. La costruzione di un orologio a suoneria è infatti molto complicata e necessita di abilità orologiere specifiche per ottenere l’eccellenza sia del suono, che deve essere intenso e cristallino, che della cadenza, perfettamente uniforme e regolare quando ne viene azionato il meccanismo. Un risultato solo all’apparenza facile: questi parametri richiedono un savoirfaire raro e molto specifico e un’esperienza che soltanto pochissime maison e, al loro interno, pochi maestri orologiai possiedono. Tutto questo però vale per i segnatempo a suoneria di dimensioni sufficienti da offrire un volume interno adeguato alla diffusione ottimale del suono nella cassa e, di conse-
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l’orologio BULGARI Serpenti Incantati Tourbillon Squelette Movimento Calibro BVL 208, movimento meccanico a carica manuale di manifattura con Tourbillon scheletrato in oro rosa 18kt od oro bianco 18kt facente funzione di quadrante, segmento in oro rosa 18kt con trattamento PVD rosso o in oro bianco 18kt con trattamento PVD blu; indicazioni dell’ora e dei minuti, 64h di riserva di carica; tutte le componenti metalliche – oro e acciaio – del movimento sono rifinite a mano e sottoposte a vari trattamenti: anglage e lucidatura, perlage, colimaçonnage; 21.000 A/h; impermeabile fino a 30m.. CASSA Da 41mm di diametro in oro rosa o bianco 18kt; Oro rosa: incastonato con 209 diamanti taglio brillante (~2,15 cts) e 2 rubelliti (~1,9 ct); Oro bianco: incastonato con 227 diamanti taglio brillante (~2,15 cts) e 1 zaffiro (~0,15 ct); BRACCIALE con fibbia pieghevole in oro rosa 18kt o in oro bianco 18kt; Oro rosa: fibbia incastonata con 28 diamanti taglio brillante (~ 0,28 ct); Oro bianco: fibbia incastonata con 28 diamanti taglio brillante (~ 0,28 ct). con fibbia pieghevole in oro rosa 18kt o in oro bianco 18kt; Oro rosa: fibbia incastonata con 28 diamanti taglio brillante (~ 0,28 ct); Oro bianco: fibbia incastonata con 28 diamanti taglio brillante (~ 0,28 ct).
guenza, una eccellente qualità acustica. Nel caso dell’Octo Finissimo Ripetizione Minuti, questi presupposti sono stati completamente stravolti poiché l’equazione iniziale consisteva nell’ottenere un suono perfetto nel volume più ridotto possibile! Il Calibro BVL 362 sviluppato e prodotto interamente in house vanta uno spessore di soli 3,12mm per uno spessore totale della cassa pari a 6,85mm. È stato dunque necessario azzerare tutti i parametri solitamente applicati al meccanismo della suoneria. La Manifattura di Le Sentier ha risolto il problema lavorando su più fronti. Prima di tutto l’aspetto della cassa, realizzata in titanio: oltre alla grande leggerezza, questo metallo a bassa densità ha la proprietà di garantire la miglior diffusione sonora possibile. Gli indici del quadrante, anch’esso realizzato in titanio, sono incisi e aperti come la minuteria dei piccoli secondi al 6: le aperture fungono da amplificatori di risonanza all’interno della cassa e permettono di ottimizzare la
resa sonora. A queste soluzioni se ne aggiunge un’altra. Direttamente fissati alla cassa, i timbri di sezione circolare sono modellati interamente a mano, in ogni fase della loro realizzazione, rifinitura compresa. Preparazione degli acciai, studio della forma e definizione delle tonalità e delle armonie: la costruzione di questi gong ha richiesto un processo molto lungo. Anche i 2 martelli sono lavorati con la stessa minuzia. La miniaturizzazione estrema dei componenti – per un totale di 362 – ospitati nella cassa finissima è evidenziata anche dalle dimensioni del regolatore centrifugo, il cui diametro con le sue 2 masse non supera i 3,3 mm. Il pulsante d’attivazione del meccanismo della suoneria, munito di un dispositivo di sicurezza all-or-nothing (“tutto o niente”), è posto sulla carrure della cassa al 9. È concepito in modo da garantire l’impermeabilità fino a 50m. Questo eccezionale movimento a carica manuale offre una riserva di carica di circa 42 ore.
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A BASILEA vince il tempo sionati che sono passati dall’elettronico al meccanico. Continuando ad osservare le novità di Basilea, salta immediatamente all’occhio la ricerca, ancora una volta, dello spirito vintage anche nelle nuove proposte. Sono sempre di più e spesso riusciti, i richiami al passato, al design degli anni ’50 e ’60, alla tradizione sia nella costruzione delle casse, sia nella grafica dei quadranti. Certo, dietro a queste pure operazioni estetiche (ma sovente ben riuscite) si nasconde sempre una tecnologia meccanica e dei materiali di altissimo livello, che rendono tanti segnatempo idealmente più simili a una Formula Uno che alla cipolla del nonno. A proposito dei materiali, da mettere in evidenza la ricerca continua della leggerezza e al contempo della resistenza ai graffi e agli urti. Quindi largo utilizzo del titanio, che addirittura la fa da protagonista in pezzi estremamente complicati e costosi come le ripetizioni a minuti, come pure tanta ceramica hi-tech non solamente per le casse, ma anche e soprattutto per le lunette. Rimane sugli scudi anche l’oro, che si impreziosisce ulteriormente –come se ce ne fosse bisogno- grazie a formule particolari, come l’oro beige, oppure a certificazione etiche, come l’oro Fairmined. Merita infine un discorso a sè stante l’orologeria da donna. Sono sempre di più le collezioni esclusivamente dedicate all’universo femminile, con una grande attenzione all’originalità delle proposte, al colore e soprattutto alla possibilità di abbinare anche il segnatempo con il proprio vestiario, sia in termini di colore che di materiali. Pochi, pochissimi invece gli smartwatch adatti al polso delle signore, segno evidente che anche la tecnologia si trova in difficoltà quando deve rispondere alle tante e indefinibili esigenze del gentil sesso.
Baselworld, il celebre salone mondiale dell’orologeria, si è recentemente concluso in una Basilea e più in generale in una Svizzera che guarda con molta attenzione l’evolversi della situazione economica e politica internazionale. Già, perché l’orologio, proprio per la sua caratteristica di oggetto amato e ricercato indistintamente in ogni luogo del pianeta, diviene un perfetto indicatore dello stato di salute delle varie economie dove va ad interagire. Significativo il dato emerso proprio sul fronte delle esportazioni dalla Svizzera delle macchine del tempo, che vede un leggero indebolimento del -3,3% delle vendite (che comunque è di lievissima intensità se paragonato al +60% totale dal 2010), con l’unico segno fortemente positivo dato proprio dal mercato italiano, che è cresciuto lo scorso anno del 6,4%, raggiungendo sostanzialmente dei colossi come il Giappone e addirittura la Cina. Ma lasciamo da parte i numeri e scendiamo nel ben più interessante mondo delle novità che Basilea sta proponendo in questi giorni. La prima è che l’arrivo dei nuovi orologi smart, connessi con la rete e in grado di interagire con gli onnipresenti smartphone, non solamente non ha creato dei problemi ai segnatempo tradizionali, ma anzi si sta rivelando una bella boccata d’aria per l’intero settore. Due le facce, tutte positive, della medaglia: da una parte sono sempre di più i marchi che vendono il proprio modello wareable (“indossabile”, è arrivato il momento che familiarizziamo anche con questo nuovo termine tecnico), aumentando il fatturato e ampliando la propria offerta; dall’altra questi device elettronici hanno il merito di riportare la visualizzazione del tempo, anche se strettamente elettronica, sul polso. Si tratta di un’esperienza “nuova” soprattutto per tanti giovani, che sembra stia già portando i suoi frutti in termini di nuovi appasRiconosciuto all’unisono per il suo dinamismo, il carattere visionario e l’inventiva, il settore dell’orologeria e della gioielleria è giunto al termine di questa nuova edizione di Baselworld con spirito positivo.
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PATEK PHILIPPE Cronografo Ora Universale Referenza 5930 Costruire un cronografo sul quale il sole non cala mai, perché indica permanentemente i 24 fusi orari, è una sfida al 100° di millimetro. L’Ora Universale classica non possiede lancette dei secondi, mentre il cronografo presenta una sottile lancetta dei secondi centrale e un contatore 30 minuti. Laddove, nella maggior parte dei cronografi, si trova la scala suddivisa in frazioni di secondi, l’Ora Universale presenta due dischi mobili: il disco delle città, con i 24 nomi di luoghi in rappresentanza dei 24 fusi orari e il disco delle 24 ore, che indica l’ora locale nel fuso corrispondente. Il quadrante di un Cronografo a Ora Universale raggruppa, quindi, un certo numero di indicatori (lancette, dischi) mossi da diversi meccanismi (movimento di cronografo automatico, meccanismo Ora Universale) che devono funzionare in perfetta armonia. La nuova Referenza 5930 abbina due grandi specialità di Patek Philippe: il cronografo e l’Ora Universale – un’associazione di complicazioni molto rara che i collezionisti hanno saputo apprezzare con l’esemplare unico datato 1940 e che farà la gioia di numerosi appassionati.
calibro CH 28-520 HU Il nuovo calibro meccanico CH 28-520 HU si basa sul movimento cronografo automatico CH 28-520 PS con ruota a colonne e innesto verticale, nonché sul celebre meccanismo Ora Universale Patek Philippe. Gli esperti hanno lavorato a lungo per adattare questi due meccanismi l’uno all’altro. Hanno spostato gli assi, assottigliato e ricostruito i ponti, modificato i passi. Di conseguenza, il calibro CH 28-520 HU può essere considerato come un nuovo movimento all’avanguardia per tecnica e funzionalità, che abbina il meglio della grande tradizione orologiera Patek Philippe alle più recenti innovazioni. Come in ogni altro orologio della manifattura, la modalità di utilizzo è stata progettata puntando tutto sull’estrema semplicità. Il cronografo possiede un pulsante di avvio/arresto a ore 2 e un pulsante di azzeramento a ore 4 che funge anche da funzione flyback. Premendo il pulsante, la lancetta dei secondi in marcia torna istantaneamente allo zero e avvia un nuovo cronometraggio.
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La funzione Ora Universale si distingue per la sua semplicità. Le lancette centrali delle ore e dei minuti indicano l’ora del fuso orario il cui “nome” si trova a ore 12. Le ore degli altri 23 fusi orari si leggono con una sola occhiata grazie al disco delle città e a quello delle 24 ore, posizionato poco più al centro. 49
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ROLEX Oyster Perpetual Air-King Il nuovo Air-King mantiene intatto il retaggio aeronautico del Rolex Oyster originale. Sul quadrante nero, con cassa in acciaio 904L di 40 mm, risaltano i grandi numeri di riferimento 3, 6 e 9 per le ore e la scala dei minuti in primo piano per la lettura dei tempi di navigazione. Sullo sfondo si staglia, inoltre, il nome Air-King scritto nei caratteri appositamente disegnati negli anni ‘50 per questo modello. L‘Air-King vanta la certificazione di Cronometro Superlativo ridefinita da Rolex nel 2015 per garantire prestazioni al polso fuori dal comune. L’Air-King è dotato del calibro 3131, un movimento meccanico a carica automatica interamente sviluppato e prodotto da Rolex. L’organo regolatore, autentico cuore dell’orologio, prevede la spirale Parachrom blu, brevettata e prodotta da Rolex in una lega esclusiva.
LA CASSA La cassa Oyster dell’Air-King, garantita impermeabile fino a 100 metri, è un esempio di robustezza. La carrure dalle linee caratteristiche è ricavata da un blocco massiccio di acciaio 904L particolarmente resistente alla corrosione. Il fondello scanalato è avvitato ermeticamente con un apposito strumento grazie al quale solo gli orologiai Rolex possono accedere al movimento. La corona di carica, dotata del sistema di doppia impermeabilizzazione Twinlock, è solidamente avvitata alla cassa. Il vetro zaffiro è praticamente inscalfibile.
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Rolex a Basilea ha presentato la nuova versione dell’Oyster Perpetual Explorer con visualizzazione interamente luminescente per una maggiore facilità di lettura. Oggi, i numeri 3, 6 e 9 che caratterizzano il modello sono rivestiti di un materiale luminescente a emissioni di lunga durata di colore blu, alla stregua degli indici e delle lancette. L’esclusiva visualizzazione Chromalight garantisce una straordinaria leggibilità in ogni condizione. Inoltre, le lancette sono più larghe e più lunghe, a tutto vantaggio della comodità di lettura. Il nuovo Explorer .
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HUBLOT BIG BANG MECA-10 Hublot firma un nuovo movimento interamente progettato e sviluppato nella propria manifattura: l’HUB1201, un movimento scheletrato meccanico a ricarica manuale con 10 giorni di autonomia. 223 pezzi, lame metalliche perforate dritte e curve, corone dentate, cremagliere, piastre, alberi, ruote a cricchetto. Una costruzione stupefacente, una meccanica estremamente stilizzata che fa venir voglia di mettersi al banco per smontarla e rimontarla di nuovo. Un pezzo ispirato all’infanzia, quando i giorni erano riempiti dal gioco e dall’emozione di montare le macchinine. Un oggetto che riporta all’emozione dell’infanzia e alla riscoperta dei momenti passati. Piastre, alberi, ruote, ingranaggi: lasciate correre l’immaginazione. Per tutti coloro che hanno passato ore a montare e smontare costruzioni tecniche misurandosi con il mondo dell’ingegneria, il Big Bang MECA-10 si presenta come un oggetto di transizione. Due anni per sviluppare e mettere a punto un nuovo movimento di manifattura con meccanica a bordo. Un’architettura atipica in stile meccanico.
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Peace lover Il Big Bang Unico Italia Independent questa volta in versione camouflage e dedicato all’urban peace lover. Quando due aziende innovative mixano materiali e stile, il risultato è un orologio dal carattere ribelle, un modello perfetto per veri gentlemen, eleganti e di tendenza. Il pattern camouflage assume, con il Texalium, un carattere ancor piÚ accattivante. Il Big Bang Unico Italia Independent si declina in tre varianti monocromatiche: blu, verde o nero, in serie limitata rispettivamente di 500, 250 e 250 esemplari, tutti con il simbolo della pace ubicato a ore 9.
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TUDOR Black Bay Bronze Le caratteristiche che definiscono la personalità del nuovo Heritage Black Bay Bronze si ricollegano al passato del Marchio. Le linee d’insieme, il quadrante e il vetro bombato sono un riferimento ai primissimi orologi subacquei Tudor. La corona di carica particolarmente sporgente richiama quella della famosa referenza 7924 del 1958, soprannominata appunto Big Crown. Le lancette dalla caratteristica forma spigolosa, note come snowflake, sono riprese dagli orologi forniti dal Marchio alla Marina francese negli anni ‘70. Anche le anse con fori laterali e biselli particolarmente accentuati sono da includere tra gli elementi estetici storici adottati da questo nuovo modello.
La famiglia Heritage Black Bay si arricchisce con l’arrivo del nuovo modello Heritage Black Bay Bronze, un orologio subacqueo con cassa di 43 mm ispirato alla storia del Marchio e dotato di un movimento meccanico sviluppato, prodotto e assemblato da Tudor.
IL MOVIMENTO Il movimento del Black Bay Bronze è un calibro MT5601, dove “MT” sta per “Manifattura Tudor”. Si tratta di una variante sviluppata appositamente per questo modello, in quanto presenta un diametro leggermente superiore e l’indicazione delle ore, dei minuti e dei secondi. Nato nel 2015, questo movimento è interamente sviluppato, prodotto e assemblato internamente da Tudor. Si tratta di un calibro ad alte prestazioni, straordinariamente preciso e robusto, che garantisce un’autonomia di 70 ore. Con una frequenza di 28.800 alternanze/ora, o 4 Hz, il movimento è dotato di un organo regolatore a inerzia variabile con spirale del bilanciere in silicio, tenuto in posizione da un ponte passante che ne assicura la robustezza. Il movimento è inoltre certificato dal COSC (Controllo Ufficiale Svizzero dei Cronometri).
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Tudor heritage black Bay, realizzato oggi con il movimento automatico di manifattura. da mettere in evidenza il bracciale in acciaio con i caratteristici rivetti in stile vintage.
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EBERHARD & CO. scafograf 300 Il nuovo Scafograf 300 è un meccanico automatico, subacqueo, con una cassa in acciaio di Ø 43 mm, lunetta girevole unidirezionale in ceramica con luminescenza sul primo quarto della scala della minuteria, vetro zaffiro bombato e valvola per la fuoriuscita dell’elio ad ore 9. Il quadrante nero, galbé, ha indici applique luminescenti e datario ad ore 3. Il nome del modello, così come la lancetta centrale dei secondi e i dots in corrispondenza degli indici possono essere di colore bianco, azzurro o giallo. Le lancette ore e minuti sono anch’esse luminescenti. Impermeabile fino a 300 mt, ha un fondo avvitato personalizzato con l’incisione di una stella marina. La data a ore tre, inusuale per orologi subacquei, e il look di questo modello lo rendevano piacevolmente indossabile anche per uso quotidiano
IL MOVIMENTO La nascita dello Scafograf risale ai lontani anni ’50 ed era pensata per un polso avventuroso e sportivo che ama condurre la propria vita con spirito dinamico. La collezione, arricchita negli anni seguenti, era composta da modelli in acciaio, impermeabili a 100, 200, 300, 400, 750 e 1.000 metri, con o senza lunetta girevole ed ore luminescenti. Lo Scafograf 300 in particolare racchiudeva in sé tutte le principali caratteristiche di un orologio subacqueo: automatico con una cassa in acciaio robusta e resistente agli urti (Ø 42,5 mm), una lunetta nera graduata che permetteva di controllare con facilità il tempo di immersione trascorso, un quadrante a contrasto con lancette e indici luminescenti, un bracciale estensibile in acciaio inossidabile.
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Hermès Faubourg Manchette Joaillerie Hermès trae dalle proprie origini di fabbricante di selle e finimenti l’ispirazione e i savoir-faire necessari a realizzare l’orologio Faubourg Manchette Joaillerie. Negli ateliers della maison, l’artigiano addetto al taglio ricava da un pezzo di cuoio gli elementi necessari per la fabbricazione del cinturino a bracciale. Nella più pura tradizione Hermès, il pellettiere assemblerà il cinturino a bracciale mediante la celebre cucitura a punto sellaio raddoppiandone tre punti alle sue estremità, una garanzia di saldezza. Poi egli passa alla cosiddetta squadratura quando addolcisce gli spigoli del pezzo prima di trafilarlo, tracciando un solco fra la cucitura e il bordo del cuoio. Il pezzo viene quindi tinto e lisciato a caldo con la piastra di un ferro nel corso di un’operazione denominata lucidatura. Per finire, la cera d’api lo rende impermeabile.
la tecnica Divenuto una seconda pelle, il cuoio cinge il polso, come fosse un prolungamento della cassa. Forgiata in oro da Hermès, essa è impreziosita da un’incastonatura a baguette di 36 gemme interamente realizzata a mano. Sia che si tratti di diamanti, smeraldi, zaffiri blu o bruni, l’artigiano lapideo comincia dapprima a tagliare le pietre una ad una con impec- cabile precisione. L’incastonatore le adatta poi alle cavità praticate nella lunetta, rimuovendo la materia circostante con l’aiuto di un bulino e martellando l’insieme fino ad ottenere una perfetta tenuta delle pietre. Egli può infine procedere a un’ultima lucidatura per enfatizzare lo sfavillio della composizione.
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CHOPARD Happy Diamonds 1976. Durante una passeggiata nella Foresta Nera, negli anni ‘70, Ronald Kurowski, designer della maison Chopard, rimane meravigliato alla vista di una cascata e delle migliaia di scintillanti goccioline d’acqua che ne scaturiscono, riflettendo la luce del giorno e ricreando tutte le sfumature dell’arcobaleno. Da questa visione si fa largo nella sua mente un’idea geniale: affinché i diamanti possano esprimere tutto il loro scintillio, occorre liberarli dalle griffe e lasciarli liberi di muoversi. Ecco com’è nato il concetto Happy Diamonds, destinato – è proprio il caso di dirlo – a un brillante futuro. “È quando sono liberi che i diamanti sono più felici”. Con queste parole, Karin Scheufele ha commentato la prima creazione con diamanti mobili, un orologio chiamato Happy Diamonds. Dal 1976, gli Happy Diamonds illuminano allegramente le omonime creazioni della maison Chopard. Anno dopo anno, i celebri diamanti mobili hanno occupato il centro della scena nelle collezioni di orologi e gioielli tanto preziosi quanto festosi. In occasione dei loro 40 anni, la maison Chopard rivisita il modello iconico lanciato in occasione della loro creazione.
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All’interno del Mille Miglia 2016 XL Race Edition, proposto in acciaio in edizione limitata a 1.000 esemplari, ruggisce il suo motore unico, il nuovo calibro Chopard 03.05-C, un movimento cronografo la cui precisione è certificata dal COSC. Il quadrante circondato dal tachimetro fa rivivere l’estetica dei quadri di comando vintage, offrendo con le ampie cifre e le lancette luminescenti la massima leggibilità.
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GINEVRA SALE IN CATTEDRA un salone con tante certezze
nei materiali che nell’illuminazione. Tutto questo per dare il massimo risalto ai veri protagonisti di queste giornate: gli orologi. A proposito, ma quali innovazioni e tendenze abbiamo scoperto a Ginevra? A fronte del consueto, nutrito, susseguirsi di modelli completamente o parzialmente nuovi, non abbiamo osservato pezzi sconvolgenti o rivoluzionari. La sensazione è stata invece quella di una grande solidità, di un mondo “compatto” che ha scelto la strada della qualità e della continuità per affrontare le sfide tecnologiche del prossimo decennio. In pratica, i produttori svizzeri sembrano voler dare una risposta forte al proliferare dei nuovi device da polso (chiamarli orologi sarebbe eccessivo e neanche tecnicamente corretto): a fronte di un’elettronica di basso o medio costo, ma fin troppo veloce nel vedere i propri modelli invecchiare, come accade a praticamente tutti gli smartwatch che dopo neanche un anno sono già drammaticamente obsoleti, i produttori tradizionali contrappongono dei modelli destinati a durare praticamente in eterno, fedeli ed ecologici compagni al polso di chi li indossa. Per quanto riguarda le tendenze, è stato ancora una volta il blu a farla da padrone, spesso accoppiato a dei modelli dal sapore innegabilmente vintage. Per i materiali, fatte salve alcune costose eccezioni, a segnare il mercato è stato principalmente l’acciaio, protagonista non solamente nella modellistica maschile, ma anche in quella femminile, spesso unito alla lucentezza dei diamanti e ai riflessi cangianti della madreperla per i quadranti.
Si è concluso alla fine dello scorso gennaio uno degli appuntamenti più importanti e attesi nel mondo dell’alta orologeria. Stiamo parlando del Salon International de la Haute Horlogerie, che si è svolto, come tradizione vuole, nella sofisticata sede dell’Expo di Ginevra. Presente buona parte del gotha produttivo mondiale: A.Lange & Söhne, Audemars Piguet, Baume & Mercier, Cartier, Greubel Forsey, IWC, Jaeger-LeCoultre, Montblanc, Panerai, Parmigiani, Piaget, Richard Mille, Roger Dubuis, Van Cleef & Arpels, Vacheron Constantin. Per la prima volta però, a questi nomi conosciuti in tutte le latitudini, si sono aggiunti alcuni decisamente di nicchia, ma non meno attrattivi. Una delle novità, infatti, che immediatamente hanno fatto drizzare le antenne agli appassionati della bella meccanica del tempo, è stato l’arrivo di un nutrito numero di orologiai indipendenti che hanno esposto all’interno del salone stesso: “Il Sihh è una fiera privata - ha detto Fabienne Lupo, direttore generale della Fondation de la Haute Horlogerie - quindi i visitatori, quasi tutti rappresentanti dei media o della distribuzione, sono invitati direttamente dalla case produttrici. Abbiamo lungamente discusso se ampliare il numero degli espositori e alla fine abbiamo capito che arricchire la fiera con l’arrivo degli orologiai indipendenti avrebbe portato beneficio per tutti”. È stato così creato un nuovo spazio “Carré des Horlogers”, all’interno del quale sono stati ospitati Christophe Claret, De Bethune, H. Moser & Cie, Hautlence, HYT, Kari Voutilainen, Laurent Ferrier, MB&F, Urwerk. Altra novità del Sihh sono gli spazi completamente ridisegnati, sia il “nuovo” sihh ha ospitato quest’anno ben 14.500 visitatori, ai quali si sono aggiunti 1.200 giornalisti provenienti da tutto il mondo
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A. Lange & Söhne DATOGRAPH PERPETUO TOURBILLON La più grande sfida nello sviluppo di un orologio con molteplici complicazioni risiede nella perfetta interazione tra i diversi meccanismi complessi, inseriti in un design armonioso, come accade in questo modello. Il quadrante nero in argento massiccio del nuovo modello contrasta esteticamente con la cassa in platino di 41,5 millimetri nonché con le lancette e gli indici in oro rodiato. L’orologio è prodotto in serie limitata di 100 esemplari. Il nome della complicazione ne riassume le funzioni. Il più recente capolavoro sassone combina tre complicazioni e cinque funzioni supplementari. A. Lange & Söhne presenta uno straordinario segnatempo ad alto contenuto tecnico, con un design chiaro anche se ricco di numerose indicazioni.
TOURBILLON L’affascinante meccanica del tourbillon si offre allo sguardo attraverso il fondello in vetro zaffiro e al ponte aperto sul tourbillon stesso. Qui, all’interno della gabbia filigranata, l’intero scappamento ruota una volta al minuto attorno al suo asse. Questo moto rotatorio compensa l’influsso della forza di gravità sul bilanciere con eccentrici. La spirale del bilanciere a oscillazione libera realizzata in Manifattura assicura un’eccellente stabilità di marcia per l’intera durata di carica di 50 ore.
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Il GRANDE LANGE 1 FASE LUNARE «Lumen» in serie limitata a 200 esemplari riunisce l’indicazione della fase lunare con una luminosa Grande Data nel caratteristico design dell’icona della marca. Il quadrante è realizzato in argento annerito con ampie aperture e in vetro zaffiro semitrasparente tinto in nero. Lo speciale rivestimento blocca la maggior parte della luce visibile, ad eccezione dei raggi UV che stimolano i pigmenti luminosi sul meccanismo della Grande Data rendendola fosforescente.
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CARTIER drive de cartier Dal carattere deciso, l’estetica dell’orologio Drive de Cartier cambia a seconda delle versioni. La cassa, in oro rosa o acciaio, è dotata di un quadrante guilloché nero, grigio o bianco con numeri romani e lancette a forma di gladio. Attraverso il fondello trasparente è possibile ammirare il movimento di Manifattura 1904 MC proposto in due versioni: ore, minuti e piccoli secondi per il 1904-PS MC; secondo fuso orario, indicatore giorno e notte, grande datario e piccoli secondi per il 1904-FU MC.
manifattura Nato nel 2010, il calibro 1904 MC fa parte dei primi movimenti progettati, sviluppati e assemblati dalla Manifattura Cartier. La cura prestata alle rifiniture del calibro 1904 MC - come la decorazione “Côtes de Genève” su ponti e massa oscillante, o ancora le teste delle viti lucidate - dimostra il livello di eccellenza raggiunto dai movimenti Cartier. Questo calibro da 11 linee 1⁄2 è stato studiato per assicurare una stabilità cronometrica ottimale grazie a un doppio bariletto che garantisce la costanza della coppia mollamotore sul lungo periodo.
Orologio Drive de Cartier acciaio, movimento meccanico di Manifattura a carica automatica 1904PS MC
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un filo rosso tra emozione e design una grande storia, ma anche la volontà di confrontarsi con il mercato. queste le caratteristiche del nuovo corso di baume & mercier. sandrine doungy ci racconta come è stato raggiunto questo risultato Lavora da dieci anni in Baume & Mercier, prima nel settore Sviluppo Prodotto, ora nell’impegnativo Marketing e Comunicazione. Si chiama Sandrine Donguy ed è tra gli artefici del successo delle nuove collezioni della Casa svizzera.
promuovendo gli eventi insieme, abbiamo unito le nostre forze. Per esempio, l’anno scorso stavamo lavorando sul concetto di continuità. Come sa il Capeland Shelby Cobra, essendo un’edizione limitata, è ormai fuori catalogo. Eppure c’è comunque una continuità nella produzione e nel contesto del quinto anniversario del campionato FAA, occasione per la quale abbiamo riprodotto alcuni pezzi. Quindi abbiamo colto quest’opportunità e riusciremo a combinare le nostre forze durante l’anno per raccontare un’altra storia. Per questo abbiamo girato dei filmati, per spiegare questa storia che enfatizza perfettamente il mix tra storia e legende degli anni ‘60.
Partiamo dalla sua esperienza: com’è cambiata Baume & Mercier negli ultimi dieci anni? Sono stati molti i cambiamenti, anche di sostanza. Il nostro è un brand classico e senza tempo, valori molto importanti nella percezione del cliente, che ci impongono di rimanere fedeli al nostro DNA. Questa fedeltà si manifesta anche nel segno di una continua evoluzione, che è poi il dato più importante dei nostri ultimi tre anni di storia. Tutto è partito dalla campagna pubblicitaria “Life is about moments – La vita è fatta di istanti” focalizzata sulle emozioni, con la volontà di dare un’altra dimensione a Baume & Mercier.
È più difficile fare orologi da donna o da uomo? Sicuramente fare degli orologi da donna è una grande sfida. Questo perché per il pubblico maschile basta creare una storia: macchine, piloti, barche... Metti poi un meccanismo necessariamente a carica automatica, un design indovinato e il gioco è fatto!
Non è la sola “idea” che avete raccontato. No. Lo scorso anno siamo partiti dalla Cobra di Carol Shelby, celebre self-made man americano, con la quale abbiamo dato il via a una partnership che racconta la mascolinità, l’emozione e la virilità. Continueremo a parlarne anche quest’anno con una seconda edizione, volta ad enfatizzare il nostro tributo ai piloti, grazie alla nuova Cobra 200 Sebring che ha corso per la prima volta in questa celebre gara in Florida nel 1963. Inoltre, dopo aver celebrato lo scorso anno Carol Shelby, ora abbiamo intenzione di focalizzare la nostra attenzione su di un altro famoso pilota degli anni Sessanta, Robert “Bob” Bondurant. Lo faremo con una versione speciale del Capeland, a testimonianza della volontà di aggiungere maggiore sportività ai nostri modelli.
Per le donne è differente? Sì, è tutto più connesso alle emozioni e al design: su questo terreno dobbiamo competere con due mondi, quello dell’alta gioielleria e quello degli stilisti della moda. Nel mezzo c’è l’orologeria come Baume Mercier, che ha nel suo Dna una vena di gioielleria, ma dove non abbiamo riversato tutto la nostra heritage. È stata una sfida riuscire a capire come conquistare una parte della clientela femminile. Qual è la prima domanda che un produttore si pone quando pensa ad un nuovo orologio da donna? La prima domanda è: come possiamo fare per avvicinare le donne? Nell’industria orologiera tradizionalmente il pubblico femminile è sempre stato rappresentato in un ruolo stereotipato: moglie, madre, donna legata all’uomo magari anche emancipata, legata al mondo della beneficienza. Ma la donna non è stata rappresentata come se stessa, colei che
Quella con Cobra può essere, ormai, definita una partership a tutti gli effetti? Sì, è una partnership che ci vede impegnati allo stesso livello. Stiamo
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Sandrine Donguy, marketing e comunicazione in Baume & Mercier.
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vive il quotidiano, colei che vive anche solo dei semplici attimi della vita. È da questo punto d’inizio che siamo partiti con la nostra nuova collezione Petite Promesse. Volevamo riconquistare la generazione più giovane, la fascia dai 25 ai 35 anni: questi modelli sono stati creati proprio per rappresentare ciò di cui avevano bisogno.
fatto di trarre piacere nell’indossare l’orologio è una questione di confort al polso, di tatto, sensazioni che provengono dal design. Parlando di comunicazione, allora mettiamo in campo la vista e l’udito. Tramite la combinazione di entrambi si può arrivare a tutti i diversi tipi di ‘sensi’ che portano poi alle emozioni.
Conquistate le giovani generazioni con il design? Qualcuno lo fa con gli smartwatch. Credo che riusciamo a farlo grazie a tre elementi. Si conquista con una storia, spiegando come vivere e godere il quotidiano. Con il design, perché abbiamo bisogno di avere da un punto di vista orologiero della qualità. Infine lo facciamo con la comunicazione. È tutta una combinazione di questi fattori.
Pensa che un Baume & Mercier sia un orologio emozionale? Penso che siamo sulla strada giusta per migliorare le emozioni che riusciamo a regalare. Penso che i due punti di forza siano il Cobra e il Petite Promesse. Con questi modelli ci siamo spinti un passo in avanti rispetto a dove stavamo due anni fa. Come pensa si svilupperà il mercato dell’orologeria in futuro? Penso che il mercato dell’orologeria girerà tutto intorno agli orologi smart, che a loro volta ne cambieranno il concetto di uso. Nel futuro vedremo una netta separazione tra i modelli con nuove tecnologie e quelli dei marchi del lusso tradizionali. Il mondo dei segnatempo dovrà adeguarsi, perché andremo in due direzioni separate. Anche Baume & Mercier dovrà adeguarsi.
I risultati? La collezione ‘PromessÈ si colloca in un segmento ben delimitato e ha dato degli ottimi risultati in mercati come l’Europa e la Cina. Viene percepito come un segnatempo sofisticato. Dare “emozioni” fa parte del lavoro di chi realizza e commercializza un orologio? Credo sia una questione di design e comunicazione. Perché l’emozione non è solamente visiva, bensì è multisensoriale. Parlando di design, il
L’Italia ama Baume & Mercier. Voi amate l’Italia? Assolutamente sì.
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Capeland Shelby Cobra “Spirit of Competition” Partner dal 2015 della Carroll Shelby Inc., Baume & Mercier celebra lo spirito di Carroll Shelby con una nuova linea di cronografi prodotti in edizione limitata che richiamano il design di una delle autovetture Cobra che hanno tagliato più volte il traguardo nella storia della corsa: la CSX2128, la roadster da corsa costruita per la 12 Ore di Sebring del 1963. In gara con il numero 15, questa Cobra realizzerà il sogno di Carroll Shelby.
I contatori asimmetrici evocano al primo sguardo l’emblematico quadro strumenti della Cobra. Il quadrante nero profondo e le due strisce orizzontali tono su tono riprendono la forma del volante e sottolineando l’omaggio all’auto
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Petite Promesse
Dotato di cinturino a doppio giro in metallo oppure in pelle di vitello di un arancione vivace e intenso o di un blu originale e coinvolgente, questo modello regala ottimismo e buonumore. Un orologio glamour dalla cassa ovale interamente tempestata di diamanti. Un modello prezioso destinato al polso delle personalità solari, capace di coniugare senza tabÚ il colore ultra-moderno e le finiture contemporanee della pelle con l’eleganza senza tempo dei diamanti.
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Audace, femminile e dai colori brillanti, il Petite Promesse batte al ritmo della gioia e della condivisione.
Cosa pensa del nostro mercato? Avendo lavorato in Baume Mercier per dieci anni so che, nell’ambito europeo, l’Italia rimane il Paese più fedele al nostro marchio. C’è un buon riscontro da parte dei clienti, dei distributori e anche dei giornalisti. Speriamo di poter costruire e spingerci oltre anche con i nostri nuovi progetti. Noi vogliamo posizionarci sulle piazze migliori, come accadrà ad esempio a Taormina in giugno durante la 62° edizione del Taormina Film Festival, di cui siamo main sponsor per il quarto anno consecutivo.
A questo bisogna aggiungere che siamo il settimo brand più antico nel mercato orologiero. Certo per restare i più forti dobbiamo cogliere le opportunità corrette nell’approccio digitale e nel nostro modo di comunicare storie. Ma siamo fiduciosi e anche aperti a diventare più flessibili, per adeguarci al mondo. Quindi non rimarremo fermi sulle nostre posizioni. Con un occhio attento ai giovani? Sì, ossserviamo e affrontiamo la questione con una mentalità aperta. Parlando, ad esempio, della collezione Petite Promesse, notiamo come l’età media delle clienti Baume & Mercier si aggiri intorno ai quarant’anni. Però sentiamo l’esigenza di riconquistare la generazione più giovane e quindi abbiamo deciso, visto che siamo un brand volto al tributo e alla celebrazione del passato, di diventare anche un brand d‘iniziazione, legato agli avvenimenti importanti della vita. Dopo il rilancio di Classima lo scorso anno, abbiamo deciso di diventare partner di 12 business school internazionali. Voglaimo esserci quando i ragazzi ricevono il diploma e anche, quando possibile, organizzare il loro apprendistato nel mondo dell’orologeria. Perché quando vanno a un appuntamento o a un colloquio di lavoro, è importante che abbiamo il giusto vestito, la giusta attitudine, il giusto comportamento e soprattutto il giusto orologio.
C’è una grande affinità tra la nostra cultura e le vostre idee. Sì, assolutamente! In Baume&Mercier abbiamo questo concetto radicato di essere una famiglia, tanto da trasformare il nostro stesso team di lavoro in una grande famiglia. Siamo anche fortunati nell’avere collaboratori realmente validi a tutti i livelli. Questa è davvero una risorsa fondamentale in un mondo così competitivo: il lato ‘umano’ a volte manca in altri brand e per noi, invece, fa la differenza. Cosa vede nel futuro di Baume & Mercier? Il nostro futuro è sicuramente interessante. Ci sono delle grandi opportunità perché siamo collocati nel segmento giusto, con un interessante rapporto qualità/prezzo.
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vacheron constantin overseas Vacheron Constantin reinventa una delle sue collezioni emblematiche, la linea Overseas. I cinque nuovi modelli (12 referenze) - dotati di movimenti di manifattura e tre nuovi calibri - sono stati progettati in un’ottica di eleganza casual e praticità, e incarnano la nuova generazione di segnatempo a carica automatica dedicata ai viaggiatori. Tutti, dai più semplici ai più complicati, in acciaio o in oro, vantano il Punzone di Ginevra e prevedono bracciali e cinturini facilmente intercambiabili a garanzia del massimo comfort in ogni parte del mondo.
calibro 5100 Interamente progettato, sviluppato e prodotto da Vacheron Constantin, è alloggiato all’interno della cassa di 41 mm di diametro in acciaio o in oro rosa e composto da 172 componenti. Batte al ritmo di 28.800 alternanze/ ora per una comoda riserva di carica di oltre 60 ore garantita dai due bariletti (che assicurano inoltre la regolarità della coppia rilasciata all’organo regolatore). Il fondello a vite trasparente permette di ammirare la preziosa massa oscillante in oro 22 carati decorata con una rosa dei venti. Questo segnatempo vanta inoltre il Punzone di Ginevra.
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I nuovi Overseas si prestano al gioco della modularitĂ , con tre tipi di cinturini facilmente intercambiabili, bracciali in acciaio o metallo prezioso con sistema di allungamento rapido per la massima comoditĂ o cinturini in pelle e in caucciĂš
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audemars piguet royal oak Doppio Bilanciere Scheletrato Questo nuovo Royal Oak affronta e risolve tutti i problemi di stabilità del gruppo scappamento bilanciere tradizionale, fissando un secondo gruppo bilanciere-spirale sullo stesso asse. La nuova struttura «Dualbalance», oggetto di brevetto, comporta una procedura di produzione estremamente complessa a fronte, tuttavia, di un risultato eccellente: un netto miglioramento di precisione e stabilità. Un’anteprima mondiale che si traduce anche in un grandioso connubio tra arte e architettura, che Audemars Piguet ha voluto mostrare scheletrando completamente il movimento e rendendo visibile questo duplice capolavoro da entrambi i lati dell’orologio.
Nel corso della giornata, la vista mozzata su fronte o retro attirerà ripetutamente l’occhio dell’appassionato: talvolta per conoscere l’ora indicata dalle lancette luminescenti, ma più spesso solo per ammirare la danza del tempo lentamente svelata
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la scheletratura Audemars Piguet è specializzata in quest’arte straordinariamente elaborata fin dagli anni ’30. Ancora oggi, i gesti compiuti dai suoi artigiani per dare vita a degli autentici capolavori sono esattamente gli stessi: levigatura, decorazione e rifinitura sono eseguite rigorosamente a mano, per ragioni estetiche ma anche tecniche. Una fresatrice, per esempio, esegue angoli arrotondati assolutamente accettabili, ma non è in grado di eseguire gli angoli interni in maniera perfetta (o angoli a V), che invece riflettono la luce in modo impeccabile e sono espressione della maestria richiesta dall’Alta Orologeria.
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Zaim Kamal, creative director Montblanc
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MAI SMETTERE DI SOGNARE scopriamo con zaim kamal il segreto della creatività di montblanc Ora perché Montblanc fa gli orologi? Se lo chiedono molti appassionati e collezionisti italiani. Questa scelta rappresenta un cambiamento. All’inizio era così anche per altri marchi. C’è una Maison per le penne, per gli accendini, per gli orologi, per gli accessori. Ma i clienti che hanno fiducia in un brand, ora hanno un universo ampio e vanno spinti ad entrare in questo universo. Quindi si pensa: “Quando questo cliente si sveglia la mattina, di cosa ha bisogno? Cosa si porta quando va a lavorare? Indossa il suo orologio. Indossa i suoi gemelli. E si porta dietro la sua penna”. Quindi è stato naturale progredire in questo universo. Ed applicare l’artigianalità e innovazione nei prodotti.
Lo abbiamo incontrato durante il Salone di Ginevra. Stiamo parlando di Zaim Kamal, creative director di Montblanc: strumenti da scrittura, gioielli, pelletteria e naturalmente orologi. Uomo di grande fascino, ha condiviso con noi il suo pensiero e la sua visione del celebre marchio, sempre più votato alla bella orologeria. Qual è l’oggetto più complicato da disegnare? Gli orologi sono i più complessi in assoluto. In realtà Montblanc ha quattro categorie differenti di prodotto e impieghiamo per tutte la stessa dedizione, passione e lo stesso tempo. Non importa se sia un orologio o una borsa, gemelli o uno strumento da scrittura. Ovviamente gli orologi hanno più complessità, soprattutto per il concetto della precisione e l’attenzione al dettaglio.
In pratica, se hai fiducia in un marchio e crei un oggetto in cui metti la stessa cura e dedizione, allora confidi che tutto ciò si ricrei in tutto il resto? Sì, crei il legame con tutto. Questo ha decretato il successo nell’orologeria e nei gemelli. Perché il cliente sa che con Montblanc avrà la garanzia di artigianalità, innovazione e la miglior qualità. Fondamentale affrontare la questione in modo olistico: il cliente deve sapere che la qualità che ha con le penne, riuscirà ad ottenerla anche negli orologi. È un cambiamento, nell’approccio mentale e nei paradigmi delle percezioni.
È più difficile disegnare un orologio rispetto ad un altro oggetto? No, è più complesso ma non più difficile. Non è più complicato per un oggetto tecnico, come un orologio, riuscire a seguire il filo rosso che dovrebbe unire oggetti tanto diversi come quelli che realizza Montblanc? No. Il filo rosso è la Maison. Quando iniziamo a lavorare, per ogni categoria abbiamo un team e un designer e tutti seguiamo gli stessi valori del brand: artigianalità, eccellenza e innovazione. Inoltre, seguiamo un tema. Un cliente al quale fare riferimento. A volte il rapporto è molto evidente, altre volte è più complesso. Ma c’è sempre un legame.
A parole sembra tutto facile. Ma nei fatti come riuscite a comunicare quest’idea, questo mondo? Prendiamo come esempio il traguardo dei 110 anni di Montblanc: si celebra lo spirito di innovazione, si parla di viaggi, di esplorazioni, di raggiungere lo scopo. L’anno scorso abbiamo affrontato il tema dell’esplorazione con il Vasco De Gama. Alla stessa maniera con i nostri orologi abbiamo parlato di viaggi grazie alla funzione delle ore del mondo: facile, lo guardi, lo configuri.
Come riuscite a trovare questo legame? È uno dei miei compiti: fare sì che i team di designers comunichino tra di loro. Quando parlo con il team della pelletteria è come con quello dell’orologeria, si lavora sempre su di un terreno comune. Ci si parla, si comunica, a volte si suggeriscono delle soluzioni. Ad esempio, se nell’orologeria si sviluppa una finitura, questo viene condivisa con il team degli strumenti di scrittura per fare in modo che possa essere implementata e trarne ispirazione. Da qui nasce il concetto di filo rosso: a volte più evidente, altre volte più sottile.
Dove riesce a trovare l’ispirazione per i nuovi prodotti? Girando il mondo? Parlando con i clienti? Viaggio molto. Incontro tante persone e affronto la vita sempre con mente e cuore aperti. Sono un romantico. Ma questo vuol dire anche che riesco a vedere le cose. Ovvero, mentre parlo con te osservo come posi la penna e altri dettagli che ripongo in un posto nella mia mente.
In Italia, in Europa si conosceva Montblanc storicamente come marchio di strumenti per la scrittura.
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Poi dopo, magari mentre sono in un meeting con il team dico “Ero seduto con uno e ho visto come riponeva la penna…” e uso questo ricordo, lo applico nel creativo. L’ispirazione non viene così dal nulla. Devi lavorare sull’ispirazione. Ispirazione vuol dire conoscenza. A volte hai una buona idea, ma spesso guardi una cosa, pensi e la tua conoscenza affiora tutta insieme e sviluppa questo pensiero. Per questo dico sempre al mio team di lavoro: non chiudetevi mai, guardate sempre tutto.
c’è bisogno di cambiare perché ci sono nuove strade, nuove direzioni e ispirazioni. Con Montblanc non si sta mai fermi. Qual è l’oggetto più difficile da disegnare per un designer? Per me il linguaggio del design più affascinante e complesso è l’architettura. Perché gioca con lo spazio che a sua volta interagisce con gli umani, dando un significato al vivere quotidiano. Il modo in cui un architetto gioca con lo spazio, con la luce, con il volume, le proporzioni è fonte d’ispirazione. E quando raggiunge il risultato, raggiunge la bellezza. Per questo li ammiro.
Lei non è svizzero… Sono nato in Pakistan e vissuto a Londra, ma oggi il discorso è diverso: ho designer in Svizzera, ad Amburgo e a Firenze. I team sono internazionali. Giapponesi, cinesi, tedeschi, francesi, svizzeri, italiani. Tutti mescolati. Ma tutti portano qualcosa nel team. Quando per esempio lavoriamo sulla ricerca, vado dai designer e propongo un tema. Dopo qualche giorno ricevo centinaia di foto. Ma poi chiedo: “Dov’è l’essenza?” Perché vede io sono un designer all’antica. Per noi non c’era internet. Andavamo in biblioteca, guardavamo libri e facevamo fotocopie. Il vantaggio era che eravamo già in fase di editing durante la ricerca. Quindi nel guardare una cosa già pensavamo se potesse o meno andare bene. Si delineava un’idea chiara della direzione da prendere. Oggi, invece, vedi una cosa e clicchi, vedi un’altra e clicchi, raccogli tutto senza scartare. Poi devi trovare una strada mentre disegni. Il che rende tutto ancora più difficile. Quindi insegno loro a editare già durante la fase stessa di ricerca. Così da trovare la strada dall’inizio.
Lavora con un team di persone o da solo? Un team. Sono giovani? Sì. Dai 28 ai 35 anni. Sono talentuosi e motivati. Se un ragazzo volesse fare questo lavoro cosa gli consiglieresti? È più importante studiare o vivere il mondo? Un poco di tutto ma, soprattutto, è molto importante studiare. Direi c’è un 10% talento e 90% duro lavoro. Devi costantemente lavorare sul tuo talento. Se io non disegno per una settimana quando riprendo mi ci vuole un po’ prima di incominciare a fare delle cose buone. Questione di pratica. Come un musicista. Se non pratichi non migliori. Mi rimase impressa un’intervista ad Alicia Keys. Le chiesero: “come sei riuscita a raggiungere il successo?” e lei rispose: “non sottovalutare mai l’importanza del duro lavoro”. Puoi studiare, viaggiare, scoprire, c’è sempre da imparare.
Marketing e produzione probabilmente faranno le loro richieste per realizzare un certo tipo di orologio. Le è mai capitato di dire di no? Oppure dire: no perché questo che mi chiedete è brutto? Io lavoro per Montblanc. Quando ho iniziato, oltre due anni e mezzo fa, Jerome Lambert comunicò a tutti noi quale era la sua visione. Quindi ho preso le mie competenze ed il mio know-how e li ho messi in quella direzione. Il marketing viene da me e mi comunica ciò di cui ha bisogno. Ed io dico va bene e ci mettiamo a lavoro: sono qui per fare ciò che viene richiesto, cercando sempre la migliore soluzione creativa. A volte non concordo con tutti, ma ne discutiamo perché altrimenti non farei bene il mio lavoro. Devo pensare ciò che è meglio per la Maison, non ciò che è meglio per me. È il modo migliore per fare tutto. Si tratta di dialogare con tutti i settori: di conseguenza quando si progetta si comunica con il settore tecnico, con il marketing, il quale parla con il settore commerciale e tutti si mettono all’opera insieme.
L’importante è quindi lavorare duramente? In questa Maison hai tutta la libertà, hai tutto in manifattura. Ad esempio abbiamo le nostre fabbriche di pelletteria, un luogo fisico dove poter esporre le nostre idee. Quando le esponiamo, spesso ci sentiamo rispondere: “Va bene. Non è facile ma troveremo la soluzione”. Questo per un designer è un paradiso. Capitò per esempio nella pelletteria per la tecnica dello sfumato. Eravamo a Firenze e mi chiesero se fossi interessato a vedere come si otteneva questa antica tecnica e dissi ovviamente di sì. Ho avuto così l’occasione di imparare qualcosa e trasferirlo poi nei nostri prodotti. È così che funziona. Si impara, si parla, e si trovano soluzioni nuove. Nuove ispirazioni.
Riesce a rimanere creativo lavorando sempre per lo stesso marchio? Oppure dopo un po’ di anni sente il bisogno di andare a lavorare altrove? All’inizio devi sempre trovare il modo di imparare i diversi linguaggi e i diversi modi di lavorare. Quindi ogni 3 o 4 anni hai bisogno di cambiare. Ma quando diventi un direttore creativo, l’ispirazione deve venire da te stesso ed essere comunicata nel brand. Fino a quando tu e la Maison riuscite a comunicare vicendevolmente non ci sono limiti. Non
Cosa vede nel futuro di Montblanc? Fino ad oggi ci sono stati comunicati dei valori importanti, la direzione da prendere. Ma seguiremo sempre e comunque nuove strade, ci spingeremo oltre per ricercare l’eccellenza. Esplorare nuove strade che altri non hanno intrapreso, mantenendo sempre il divertimento e la passione in quello che faccio. Voglio contribuire e farlo insieme al gruppo. E non voglio mai smettere di sognare.
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Montblanc 4810 ExoTourbillon Slim 110 Years Edition Il tema del viaggio attraverso l’Atlantico trova splendida esaltazione nelle tre versioni del Montblanc ExoTourbillon Slim 110 Years Edition, con una mappa in miniatura dei continenti nordamericano, asiatico ed europeo dipinta a mano sul quadrante. Ciascuno dei 110 esemplari è assolutamente unico e nessuna mappa dipinta a mano può essere esattamente uguale a un’altra. La parte inferiore del quadrante è decorata con il design Côtes de Genève per mettere in evidenza la struttura dell’ExoTourbillon a ore 6, mentre un “XII” finitura rodiata e le lancette scheletrate finitura rodio rendono massima la visibilità della mappa. All’esterno del quadrante è stata aggiunta una discreta indicazione minuti con un “60” rosso a ore 12 per agevolare la leggibilità.
il calibro MB 29.24, azionato per la prima volta in assoluto da un microrotore decorato con un motivo Côtes de Genève en Eventail che, attraverso un grande vetro zaffiro sul fondello del segnatempo, consente una vista completa su questo movimento di manifattura brevettato.
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Heritage Chronométrie Collection Twincounter Date Questo modello prende spunto per il suo design dalla classica configurazione a due contatori dei cronografi Minerva degli anni ’50. La cassa da 40 mm in acciaio lucido è raffinata e sottile (solo 9,85 mm di spessore) e caratterizzata da anse incurvate con superfici interne satinate, che attestano la dedizione di Montblanc ai minimi dettagli. Il sofisticato quadrante bianco-argenté è caratterizzato da un design di alto livello con finitura soleil, indici con finitura oro rosso e grandi numeri arabi a ore 12 e 6. Tra gli altri dettagli spiccano l’inconfondibile emblema Montblanc in rilievo sulla corona di carica e l’elegante cinturino in alligatore nero realizzato dalla Pelletteria Montblanc di Firenze, che produce gli articoli in pelle della Maison.
Una volta completo, l’orologio è certificato dal Montblanc Laboratory Test 500, che simula le sollecitazioni della vita reale per un totale di 500 ore, allo scopo di garantire l’altissima qualità e la precisione del segnatempo.
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Montblanc prosegue la sua gamma di funzioni intramontabili ed estremamente pratiche con il nuovo segnatempo 4810 Chronograph Automatic. Questo cronografo, tra le complicazioni più popolari di oggi, è in perfetta armonia con i decisi codici di design caratteristici di Montblanc, abbinando eleganza e modernità con la sua robusta cassa di 43 mm in acciaio pregiato, l’elegante quadrante bianco-argenté con lavorazione guilloché ed emblema a stella esplosa e i numeri romani con finitura in realizzati magistralmente.
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Jaeger-LeCoultre Reverso Classic Large Duoface Il Reverso Tribute Duoface si distingue per la personalità: discreta ma decisa. La cassa in acciaio e gli indici di colore blu ne denotano lo stile prettamente contemporaneo. Le dimensioni medie riflettono codici estetici di classe, mentre il quadrante del primo lato presenta una leggera finitura grené, volta a ricreare quell’effetto lievemente in rilievo che gli appassionati riconoscono al primo colpo d’occhio. Il modello è animato da una lancetta dei piccoli secondi di forma tonda dal carattere decisamente forte.
Facendo ruotare la cassa con il dito, l’orologio appare sotto una veste nuova, svelando il lato più audace della propria personalità. Il colore blu, infine, appare perfettamente in sintonia con i codici tradizionali della collezione Reverso e anzi, ne detta di nuovi... più ricchi e persuasivi
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la collezione Il Reverso Tribute trae ispirazione dall’essenza stessa del savoirfaire orologiero di JaegerLeCoultre, come testimoniano i modelli Reverso dotati di grandi complicazioni, quali il Tourbillon e il Gyrotourbillon. Quest’ultimo, in particolare, è incluso nella collezione Hybris Mechanica, straordinaria espressione del genio creativo della Maison. La rosa dei destinatari è limitata: solo veri intenditori, affascinati sia dai contenuti orologieri sia dai dettagli estetici. Ispirati nel design a modelli storici della Maison, i segnatempo di questa collezione suscitano grande interesse al momento del lancio e continuano a guidare nel tempo la Manifattura. Lo stile 1931 fa rima con vintage: un vintage audace, poiché i modelli dell’epoca vantano affascinanti quadranti color cioccolato, blu o rosso, e sono il sogno più ambito dei grandi collezionisti. Generoso in termini di complicazioni e innovazioni, il Reverso Tribute si distingue per le proporzioni perfette tra la cassa, i quadranti colorati dalla leggera struttura grené, le lancette dauphine, gli indici applicati a mano e il telaio dalla finitura soleil.
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panerai “LO SCIENZIATO “ LUMINOR 1950 TOURBILLON GMT TITANIO La leggerezza del nuovo Lo Scienziato non può che stupire, soprattutto se valutata in relazione alle dimensioni e alla ricchezza dei contenuti: ore, minuti, piccoli secondi, GMT con indicazione am/pm, sei giorni di riserva di marcia con indicatore dell’autonomia residua sul fondello, tourbillon. Il segreto di tale leggerezza è l’ingegnoso lavoro di sottrazione eseguito dal Laboratorio di Idee della Manifattura Panerai di Neuchâtel sulla cassa e sul raffinato movimento P.2005/T, per ottenere un orologio con le tipiche caratteristiche Panerai ma con un peso sorprendentemente inferiore.
leggero La cassa Luminor 1950 della nuova Special Edition ha la classica misura di 47 mm di diametro ed è realizzata in titanio,
Il movimento meccanico P.2005, il calibro a carica manuale con lo speciale tourbillon brevettato da Panerai, è realizzato per la prima volta nella versione P.2005/T, scheletrato e con i ponti e la platina in titanio. Grazie alla diversa densità - circa la metà - di questo materiale rispetto all’ottone con cui sono normalmente realizzati questi componenti, il peso totale del movimento è inferiore del 35% rispetto a quello della versione scheletrata P.2005/S.
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Il nuovo Luminor 1950 3 Days PAM00663 ha la cassa Luminor 1950 in acciaio inossidabile AISI 316L, nella sua prima versione storica: quella di 47 mm di diametro, con il profilo della carrure a cuspide che richiama ancora le casse dei primi orologi al Radiomir. al suo interno un movimento Meccanico a carica manuale, calibro P.3000, interamente realizzato da Panerai.
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IWC Big Pilot’s Heritage Watch 55 Chi indossa il Big Pilot’s Heritage Watch 55 (ref. IW510401) vuole soprattutto una cosa: farsi notare. Gli ingegneri IWC fanno risorgere il grande orologio da aviatore con il design e le dimensioni originali del 1940, ma in un materiale d’avanguardia: il titanio. Questo materiale più leggero lo rende più facilmente indossabile: con i suoi 150 grammi l’orologio è più pratico da portare al polso dell’originale in acciaio, che ne pesava ben 183.
ore del mondo Per realizzare il Pilot’s Watch Timezoner Chronograph (ref. IW395001) gli ingegneri di IWC hanno combinato tra loro tre tecnologie: l’anello delle città del Pilot’s Watch Worldtimer, la ghiera girevole a molla, che non può essere spostata per errore, e il sistema di ghiera girevole esterna-interna della nuova generazione di orologi Aquatimer, che trasferisce il movimento rotatorio all’interno dell’orologio. Il risultato è un orologio del tempo universale che rende possibile la visualizzazione di un nuovo fuso orario, compresa ora, 24 ore e data, con una semplice rotazione.
Il Big Pilot’s Heritage Watch 55, con cassa dal diametro di 55 millimetri, si rifà direttamente al Big Pilot’s Watch del 1940. Questo segnatempo, proposto in edizione limitata di soli 100 esemplari, si rivolge soprattutto ai collezionisti e agli appassionati di autentici orologi da aviatore.
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per questo 2016 è stato proposto un sobrio restyling estetico del Big Pilot’s Watch (ref. IW500912) in linea con la tradizione: il triangolo torna sotto la minuteria, risultando così maggiormente valorizzato, e anche il «9» torna nella sua posizione originaria. Inoltre, le cifre sono leggermente più grandi e gli indici dei 5 minuti più esili.
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Van Cleef & Arpels Orologio Lady Arpels Ronde des Papillons Interprete fedele della leggerezza e del movimento, la VC&A mette in luce uno dei suoi temi prediletti sin dagli anni Venti: le farfalle. Il suo nuovo orologio Complications Poétiques riunisce così tre farfalle colorate in un aereo gioco di incroci. La loro danza tra le nuvole scandisce i minuti, mentre le ore s’involano nella scia di una rondine, simbolo di gioiosi presagi. Attraverso questo balletto alato, Van Cleef & Arpels mette in scena tutta la vitalità della natura ed esprime lo scorrere del tempo con la delicata poesia che da sempre contraddistingue la Maison.
varie tecniche si uniscono per creare una scena poetica: mentre sullo sfondo dorato è incisa una rondine che attraversa le nuvole, la massa oscillante è ornata con tre farfalle laccate. Girando secondo i movimenti del polso, queste ultime sembrano volteggiare tra le nuvole delicatamente incise sotto il vetro zafFIro
poesia meccanica Sotto l’apparente delicatezza del quadrante, il movimento con ora saltante retrograda, minuti a velocità variabile e animazione su richiesta, sviluppato in esclusiva per l’orologio Lady Arpels Ronde des Papillons, si rivela di incredibile complessità. Il virtuosismo della tecnica orologiera è posto qui al servizio del balletto delle farfalle, che si spostano a velocità diverse. Lungo un ciclo di un’ora, le farfalle accelerano e poi rallentano grazie all’azione di una ruota ellittica inserita nel meccanismo. Per visualizzare la misurazione dei minuti, ogni farfalla appare, a turno, tra le nuvole, prima di eclissarsi a beneficio della successiva. Nella tradizione delle visualizzazioni retrograde della Maison, l’indicazione dell’ora spetta alla rondine, che indica, con la punta della sua ala, le dodici ore consecutive, prima di riprendere la sua posizione iniziale.
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il quadrante può prendere vita su richiesta, grazie a un’animazione di 10 secondi. Quando si aziona il pulsante corrispondente, le farfalle eseguono la loro danza attorno alle nuvole e riprendono poi tranquillamente la loro corsa, tenendo conto del tempo trascorso durante l’animazione
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parmigiani fleurier TONDA CHRONOR ANNIVERSAIRE Il lancio di questo primo cronografo integrato coincide con il 20° anniversario di Parmigiani Fleurier. Questo primo modello è corredato di un movimento in oro che ne sottolinea il prestigio: inserire questo materiale in un processo di manifattura è una complicazione da tutti i punti di vista. L’oro si incolla agli strumenti, è malleabile e subisce ogni tipo di deformazione; richiede una ricalibrazione completa delle macchine e la correzione di ogni parametro di taglio. Riuscire a fabbricare un movimento così complesso in oro è la dimostrazione di un savoir-faire straordinario.
In occasione del suo 20° anniversario, Parmigiani Fleurier presenta il Tonda Chronor Anniversaire, il suo nuovo movimento cronografico integrato, una meraviglia dell’orologeria che solo poche Maison oggi sono in grado di produrre. Parmigiani Fleurier rende omaggio al cronografo con un primo modello “Anniversario” dotato di movimento in oro.
RATTRAPANTE Perfettamente integrata al movimento PF361 del Tonda Chronor Anniversario, la funzione rattrappante arricchisce il cronografo, consentendo la misurazione dei tempi intermedi. Il principio si basa su una lancetta supplementare chiamata lancetta sdoppiante, che si sovrappone costantemente alla lancetta dei secondi cronografici (durante la marcia, l’arresto e l’azzeramento). Se però, dopo aver avviato la lancetta dei secondi, si preme il pulsante del rattrappante situato sulla corona, la lancetta nascosta esce allo scoperto e si ferma, mentre la lancetta dei secondi prosegue il cammino. Dopo la lettura del tempo intermedio, premendo nuovamente il pulsante sulla corona, la lancetta sdoppiante raggiunge la lancetta dei secondi che aveva, nel frattempo, proseguito il suo percorso. Una manovra che si può ripetere tutte le volte che è necessario.
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Michel Parmigiani «Fin dall’inizio della nostra avventura, ho sempre pensato di creare un cronografo integrato. Un sogno che si è concretizzato alla soglia dei nostri 20 anni di storia: un momento logico, che riflette la nostra evoluzione come manifattura. Per realizzare un cronografo integrato, si devono conoscere esattamente e in profondità tutti i singoli componenti da cui è formato; non solo come si fabbricano, ma anche come vengono utilizzati e come funzionano all’interno del calibro; bisogna averne vissuto i limiti e le potenzialità. Ecco perché il cronografo integrato è opera di una manifattura particolarmente esperta. Il Tonda Chronor Anniversaire riflette i nostri 20 anni di lavoro».
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Roger Dubuis Velvet Secret Heart La magnetica donna Velvet Secret Heart è infinitamente intensa e seducente... In una parola, irresistibile. Lei sa molto bene che il modo più efficace di esercitare la propria influenza non sono le dimostrazioni di forza, ma al contrario un atteggiamento spontaneamente sicuro, che affonda le radici nella conoscenza di sé e delle proprie qualità interiori.
Esattamente come la sua proprietaria, che esercita la sua influenza con grande riservatezza, il Velvet Secret Heart nasconde la sua complessità dietro un’estetica mozzafiato che si limita a lasciar immaginare il cuore meccanico che batte al suo interno. Due file di diamanti scintillanti bordano la lunetta e il rehaut, circondando i due archi di un cerchio su cui sono riportati i numeri arabi del datario, un cerchio che a sua volta abbraccia gli indici a numeri romani, disposti a raggiera, e il classico tonneau centrale di Velvet...
doppio segreto La funzione di data bi-retrograda del movimento meccanico a carica automatica RD821B si abbina perfettamente alla forma tonneau poiché segue la simmetria del quadrante e ne abbraccia sensualmente ogni curva. Questa è la prima complicazione che viene ad arricchire la collezione Velvet, dotandola così di un tocco di tecnicità dall’originale fascino. La scelta di un quadrante bi-retrogrado rientra nella tendenza ormai consolidata di Roger Dubuis ad abbinare gli aspetti estetici e quelli tecnici delle sue creazioni; infatti qui il design del quadrante e della cassa costituiscono lo scenario ideale per un’indicazione della data così originale.
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Velvet by Massaro è una linea ideata per svelare il volto visionario della femminilità . Epitomo della musa creativa, della passione rivoluzionaria, esplora il lato eccentrico delle donne che non temono di mostrare la loro personalitÀ autentica.
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RICHARD MILLE RM 50-02 ACJ CRONOGRAFO TOURBILLON SECONDI SDOPPIANTI Sylvain Mariat, Responsabile dello Studio di design di ACJ ha realizzato i bozzetti dell’RM 50-02 operando in stretta collaborazione con Julien Boillat e Salvador Arbona del reparto Ricerca e Sviluppo Richard Mille. Questo nuovo modello, proprio come per i lussuosi jet privati, volutamente eccezionali, che la ACJ produce seguendo le richieste personali dei suoi clienti, fa uso di elementi dal design evoluto e ampiamente finestrato, in particolare sulla platina e sui ponti in titanio grado 5. La scheletratura è applicata ad ogni componente, laddove possibile, per ottenere il maggior alleggerimento dell’insieme. Svariate componenti beneficiano dello stesso rivestimento superficiale, specifico dell’industria aeronautica, dedicato abitualmente alla protezione di parti dei motori e delle strutture contro la corrosione e le condizioni ambientali estreme.
Il nuovo movimento RM 50-02 tourbillon è dotato dell’indicatore di autonomia (70 ore) tra le ore 11 e 12, dell’indicatore di coppia che fornisce il dato della tensione della molla di carica che permette quindi di ottimizzare la funzione cronografica e l’indicatore di funzione che segnala la posizione della corona (ricarica, neutra, rimessa all’ora).
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Greubel Forsey SIGNATURE 1 Il Signature 1 sarà realizzato in 11 pezzi in oro bianco, 11 in oro rosso 5N, 11 in platino e 33 pezzi in acciaio.
Greubel Forsey continua nella sua ricerca di nuove sfide, cercando questa volta di combinare assieme semplicità ed estrema raffinatezza. Un’equazione delicata, che ha comportato ben sei anni di studio. La soluzione è il Signature 1, realizzato in collaborazione con il maestro orologiao Didier J.G. Cretin. Semplice anche nelle indicazioni che propone (ore, minuti e secondi), mostra dal quadrante un esclusivo bilanciere realizzato in manifattura.
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PIAGET Emperador Coussin XL 700P Per celebrare il 40° anniversario del primo movimento al quarzo di Manifattura, il famoso calibro ultra-piatto 7P presentato nel 1976, Piaget presenta l’Emperador Coussin XL 700P, un sorprendente concept watch prodotto in una serie limitata di 118 esemplari. Caratterizzato da un insolito abbinamento tra un calibro meccanico e un generatore, questo innovativo segnatempo mette in risalto due competenze integrate nel DNA della Manifattura.
oltre la Meccanica L’orologio è equipaggiato con un movimento meccanico ultra-piatto regolato da un generatore. Questa creazione, per la quale sono stati richiesti una decina di brevetti, è il risultato di due anni di ricerche e si basa su un concept registrato nel 1972, lo stesso periodo in cui Piaget sviluppava il celebre calibro 7P al quarzo. Come omaggio a questo calibro, questa nuova versione a carica automatica con regolazione elettronica si chiamerà “700P”. Il quarzo con la sua frequenza a 32.768 Hz controlla la rotazione del generatore e dei ruotismi e assicura un altissimo grado di precisione oltre ad una perfetta resistenza ai campi magnetici e alla gravità.
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Il Limelight Stella è il primo orologio con complicazioni dedicato alle donne interamente progettato e sviluppato nelle Manifatture di La Côte-aux-Fées e Ginevra, un segnatempo che vuole scrivere un nuovo capitolo della storia d’amore tra Piaget e l’universo femminile.
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Fast and Luxury
vivere open-air
A
Il propulsore biturbo sviluppato ad Affalterbach è disponibile in due livelli di potenza da 350 kW (476 CV) o da 375 kW (510 CV) e offre prestazioni da sportiva pura. I parafanghi anteriori e posteriori pronunciati, la carreggiata ampia e i grandi cerchi ne sottolineano l’immagine sportiva.
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Gli appassionati di auto ad alte prestazioni hanno a loro disposizione per la Classe C di Mercedes-AMG la gamma più vasta del segmento: la vettura è oggi disponibile in dodici configurazioni in versione Berlina, Station Wagon, Coupé e Cabrio. “La Classe C è un elemento strategico per il successo della nostra azienda. L’accostamento tra la sensazione intensa procurata dalla guida open-air e il potente propulsore V8 non si era mai visto nel segmento e completa alla perfezione la nostra ampia offerta della famiglia della Classe C”, ha dichiarato Tobias Moers, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Mercedes-AMG GmbH. Le conoscenze tecniche acquisite negli anni nell’ambito del Motorsport e la passione degli ingegneri,
al New York International Auto Show la nuova Mercedes-AMG C 63 Cabrio dei designer e dei product manager AMG sono alla base dell’esperienza di guida emozionante di questa nuova Cabrio ad alte prestazioni. La vettura festeggia il suo debutto internazionale in occasione del New York International Auto Show, il lancio sul mercato avrà inizio ad agosto 2016. All’interno un V8 biturbo Tra i concorrenti la nuova C 63 Cabrio occupa una posizione di spicco sotto ogni aspetto: si tratta, infatti, dell’unica vettura del segmento a montare un motore otto cilindri biturbo. Mercedes-AMG va così incontro alle esigenze dei Clienti che desiderano unire un sound del motore altamente emozionale e inconfondibile ad un’erogazione della potenza dalla coppia elevata. C 63 Cabrio accelera da 0 a 100 km/h
ruote veloci
Fast and Luxury
in 4,2 secondi , 4,1 nella versione S. La velocità massima è di 250 km/h (limitata elettronicamente; con AMG Driver’s Package 280 km/h). Il design dà espressione alla performance La Mercedes-AMG C 63 Cabrio affascina fin dal primo sguardo con le sue proporzioni dal grande impatto estetico. Il motore a otto cilindri e la maggiore ampiezza della carreggiata su entrambi gli assi hanno richiesto un frontale di nuova concezione e una parte posteriore indipendente, così come fiancate nuove. I parafanghi prominenti ampliano il modello AMG Cabrio di 64 millimetri sulla parte anteriore e di 66 millimetri su quella posteriore rispetto alla Cabrio di serie, accentuando particolarmente l’aderenza della vettura alla strada. Il cofano motore in alluminio, più lungo di 60 millimetri, è corredato di due powerdome molto evidenti che ne sottolineano l’immagine grintosa. Lo spoiler anteriore A-Wing, tipico di AMG, funge anche da deflettore per le tre aperture per l’aria di raffreddamento. I flic supplementari assicurano un afflusso d’aria ottimale ai moduli di raffreddamento nei passaruota. All’estremità inferiore dello spoiler anteriore uno splitter frontale aiuta a ridurre la portanza sull’avantreno. La mascherina del radiatore “Twin blade” ribassata e affusolata, con scritta AMG, crea un effetto ottico di abbassamento del baricentro dell’auto. La prospettiva laterale presenta un look altrettanto distintivo, a cui concorrono, oltre ai grandi cerchi sporgenti a filo con la carrozzeria, anche gli speciali rivestimenti sottoporta. La rientranza laterale che si estende dalla porta fino al sottoporta rafforza ulteriormente l’effetto ottico di ampiezza. Quando è chiusa, la capote in tessuto a più strati con lunotto in vetro, segue la linea del tetto del Coupé, accentuando l’impressione di essere una scultura sapientemente modellata. Le porte senza cornice, i cristalli laterali a scomparsa e l’assenza di un montante centrale a vista valorizzano ulteriormente la vista laterale. Un dettaglio raffinato: i retrovisori esterni, nel tipico stile delle auto sportive, sono montati sulla porta e non sul consueto alloggiamento triangolare anteriore.
L’abitacolo della C 63 Cabrio presenta una ricchezza di dettagli ricercati: i materiali raffinati e di alta classe selezionati con cura, piacevoli al tatto e lavorati con precisione, conferiscono alla vettura un prestigio raramente riscontrabile perfino nei segmenti automobilistici di livello superiore. La plancia portastrumenti è rivestita in pelle ecologica Artico nera con cucitura decorativa a contrasto. L’inserto in alluminio di forma alata e l’orologio analogico nel design IWC (previsto a seconda dell’allestimento) sottolineano l’aspetto di grande eleganza. Accanto al touchpad sono collocati il selettore Dynamic Select AMG e numerosi comandi specifici AMG, come il tasto per l’assetto Ride Control a tre stadi, l’ESP regolabile su tre livelli oppure, a richiesta, il pulsante per l’impianto di scarico Performance AMG con valvole a farfalla.
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LE VOCI DEL TEMPO garmin di Paolo Gobbi
stefano viganò
la grande sfida
neL futuro la centralità di utilizzo non sarà più dello smartphone, ma dell’orologio: parola di garmin.
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icuramente ama le sfide Stefano Viganò, amministratore delegato di Garmin Italia. Questo perché pensare, credere, sviluppare uno smartwatch che non sia “uno dei tanti” non è affatto semplice. Lui ci ha creduto, assieme al suo team italiano giovane e propositivo, convincendo la casa madre americana che la strada giusta passava per un prodotto originale e con una grande personalità. I risultati stanno dando loro ragione. Lo abbiamo incontrato nel quartier generale milanese, dove si respira aria di sport, di montagna, di mare, di velocità ma anche, anzi soprattutto, di innovazione. Iniziamo con una domanda molto diretta: Garmin orologi nasce in Italia? (sorridendo) Detta così è un’affermazione un po’ troppo forte! Diciamo che siamo stati la prima country, prima filiale Garmin, a studiare il progetto, a fare un business plan, realizzandolo poi in maniera concreta. Quindi sì, siamo stati i precursori, però non mi piace vantarmene troppo.
100 GALILEUS
Dove vengono realizzati i vostri orologi? Tutta la parte di ricerca e sviluppo, software e design, è negli Stati Uniti. Però per il lancio di alcuni orologi, della linea f nix in particolare, è entrata in campo l’Italia. Siamo stati chiamati per unirci al gruppo di lavoro del design e abbiamo dato la nostra consulenza per quelle che avrebbero dovuto essere le linee di un orologio che potesse ispirare il mercato mondiale, partendo da un design italiano. È stata una bella operazione e un bel momento, che ha dato vita al progetto che adesso sta prendendo piede. Avete tracciato solamente delle linee guida oppure avete proposto una vera e propria idea di design? Abbiamo coinvolto una scuola di design, chiedendo ad un selezionato numero di giovani designer di realizzare quella che secondo loro era l’idea di design per questo tipo di orologio. Quindi un design specifico partendo dal Dna Garmin? Sì. È stato un bell’esercizio, dal quale abbiamo preso qualche idea, combinata poi con le esigenze di produzione.
LE VOCI DEL TEMPO VAN CLEEF & ARPELS
Stefano Viganò amministratore delegato di Garmin Italia
GALILEUS 101
LE VOCI DEL TEMPO GARMIN
della tecnologia odiena, all’interno di un design pensato per la vita di tutti i giorni. Guardando l’elenco delle caratteristiche offerte dal f nix, troviamo un numero enorme di funzionalità, per realmente tanti tipi di sport e di utilizzi diversi. Non correte il rischio di disorientare l’utilizzatore? La vita di tutti i giorni ci vede impegnati su tanti fronti. Un tempo ognuno di noi aveva un lavoro, uno sport e basta. Oggi si è molto trasversali, c’è una multidisciplinarietà che porta le persone a misurarsi in tanti campi diversi. Abbiamo pensato: perché non mettere tutto all’interno di un orologio, in maniera tale che se io vado a lavorare, il mio strumento mi aiuta nelle incombenze quotidiane e in più sta bene al polso; poi vado a giocare a golf e uso lo stesso strumento; però tre volte a settimana mi piace anche correre e non voglio cambiare strumento; poi anche in bicicletta e poi a sciare... è uno strumento che ti permette di avere tutto il mondo al tuo polso.
Quali esigenze? Ad esempio in un orologio come questo è indispensabile che ci sia un’antenna GPS e che la stessa sia posizionata correttamente. Bisogna cercare il giusto compromesso tra design e piena funzionalità dello strumento, che implementa delle necessità di software ma anche di pura “meccanica” dei vari componenti. Siamo partiti da lì, mettendo assieme le idee qui in Italia, partecipando poi ad un lavoro di condivisione del design negli Stati Uniti "a cui ho partecipato personalmente" ed è nato il f nix. Un bell’inizio. Sì. Considerando che contemporaneamente e sempre in Italia, ha preso vita anche il progetto Watch Stores, poi divenuto internazionale.
f nix 3 Sapphire HR dispone della più avanzata tecnologia per il rilevamento della frequenza cardiaca dal polso Garmin Elevate™. Questo sensore misura il battito cardiaco 24/7 senza bisogno di indossare una fascia toracica.
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C’è come una cesura netta tra il f nix e il resto della produzione smartwatch Garmin? Partendo dal concetto f nix, troviamo una linea di strumenti che racchiude tutta l’esperienza Garmin nel settore degli orologi da polso. Tutti gli altri sono degli strumenti finalizzati per un utilizzo specifico. Il f nix è differente? In questa “macchina” troviamo tutto il meglio
Quindi il centro di tutto non è più il telefono, ma il polso? Sì. Il polso è, oggi, la parte centrale del corpo umano. Se ne stanno accorgendo molte industrie, molte aziende. Pensiamo alla storia dell’orologeria stessa, che ricorda come il passaggio dalla tasca al polso avvenne anche grazie al contributo di Santo Dumont, il celebre pioniere dell’aviazione, che ne intuì la maggiore comodità e immediatezza della lettura. Un passaggio epocale? Una scelta ragionata. La scelta del polso serve a mettere tecnologia utile per la vita di tutti i giorni, tenendo le mani libere. Nel futuro soppianterà lo smartphone? Nella mia visione futura, ma neanche troppo futura, direi proprio di sì. Quindi l’orologio sarà anche telefono, macchina fotografica… C’è questa possibilità. Che gli orologi nel futuro prenderanno uno spazio sempre maggiore in termini di centralità di utilizzo. Oggi la centralità è data dallo smartphone, uno strumento che necessita di essere preso in mano per poter essere utilizzato. Probabilmente, nel futuro avremo un “qualcosa” che non necessiterà di essere toccato e che si avrà sempre con sè.
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l’orologio fenix
GARMIN 3 Sapphire HRI
Movimento Tecnologia Garmin Elevate per misurare la frequenza cardiaca al polso Antenna EXO sulla ghiera con ricezione satellitare GPS/GLONASS Schermo Chroma a colori da 1,2” antiriflesso Lente in vetro zaffiro antigraffio Impermeabile fino a 10 ATM Profili sport preimpostati e dinamiche di corsa avanzate Smart Notification e connettività wireless via Bluetooth Personalizzazione con Garmin Connect IQ Autonomia fino a 6 settimane in modalità orologio e fino a 16 ore con GPS Prezzo: 600 euro
Chi ha al polso un f nix non ha più bisogno un orologio tradizionale? Sì. Con il nostro f nix si può sostituire completamente l’orologio tradizionale. Il suo utilizzo non è più solamente quello di segnare il tempo, non è espressione di uno status symbol e basta, ma di avere entrambi. Riusciamo addirittura a monitorare il sonno, il battito cardiaco durante la notte. Il vostro device riesce a monitorare tutte le attività di chi lo indossa, dalla posizione in cui si trova al battito cardiaco, 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno. Questo non pone un problema sulla sicurezza dei dati acquisiti dall’orologio? Oggi grazie alla serietà dei produttori degli strumenti e all’estrema tutela della privacy, siamo arrivati ad un punto in cui risulta fondamentale tutelare qualsiasi tipo di persona che utilizza la nostra tecnologia. È l’unico passo possibile per far sì che chiunque possa utilizzare la nostra tecnologia con tranquillità. Massima tutela della riservatezza? Siamo un’azienda a verticalizzazione integrale: dall’ideazione alla realizzazione non esiste nessun tipo di collaborazione esterna: tutto quello
che produciamo è fatto da Garmin, all’interno di nostri siti produttivi. Non esistono terzisti. Non esistono assemblatori esterni. Voi avete quindi esclusivamente degli stabilimenti di produzione di proprietà? Sì. È fondamentale anche per un discorso di sicurezza di alcuni strumenti che produciamo. Ad esempio nel comparto aeronautico, è semplicemente impensabile affidarci ad altre persone per realizzare o testare il grado di affidabilità dei nostri prodotti. Nei nostri siti produttivi troviamo le tecnologie anche per verificare e garantire il 100% dell’affidabilità di ogni strumento. Riguardo i vostri smartwatch, avete già dei feedback da parte dei vostri acquirenti? I nostri sono clienti estremamente fidelizzati, perché tutto quello che Garmin produce diventa di loro naturale interesse. Questo succede perché siamo in grado di soddisfare le aspettative di chi compra un nostro prodotto, non solo del suo immaginario, ma anche in senso pratico.
f nix 3 Sapphire HR è il modello premium della serie f nix. Progettata per accontentare le passioni di tutti gli sportivi, questa linea è dotata di antenna EXO rivestita in PVD, cinturino in materiali differenti a seconda del modello e lente in zaffiro resistente ai graffi. Lo schermo Chroma a colori ad alta risoluzione antiriflesso con retroilluminazione LED, consente di accedere ai dati in qualsiasi condizione di luce. f nix 3 Sapphire HR è progettato per seguire gli atleti nelle loro attività sportive e all’aperto. Dispone di profili multisport per praticare corsa, ciclismo, nuoto, trail running, canottaggio, allenamenti indoor, sci di fondo, nonché triathlon e attività ricreative come escursionismo, canottaggio indoor ed outdoor, SUP, arrampicata, sci in discesa libera e molto altro.
Un esempio? Simone Moro, alpinista italiano, forse al momento il più famoso al mondo, ha raggiunto la vetta del Nanga Parbat in inverno. Nessun essere
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umano c’era mai riuscito prima: al suo polso un f nix 3. La sua era una precisa scelta, che non riguardava il marketing, ma era dettata semplicemente dalla consapevolezza che questo strumento è il più idoneo per svolgere la sua attività. Per essere al polso dei professionisti dello sport basta solamente creare degli strumenti performanti? No, non basta. Bisogna anche garantire un servizio di assistenza di alto livello e senza compromessi. In casi estremi siamo in grado di sostituire un nostro strumento in pochi giorni o meno. La serietà con cui trattiamo i nostri clienti è fondamentale. La fiducia di chi ti sceglie va ripagata e l’unica maniera per farlo è quella di offrire non solamente quello che ci si aspetta di comprare, ma anche la garanzia che sarà per sempre così.
Il vostro f nix è o vuole diventare uno status? Rappresenta il Dna di una persona dinamica, sportiva, che è cosciente del fatto che attraverso il suo orologio può gestire tutto il suo tempo libero, ma anche quello professionale. Il design è importantissimo, ma i nostri orologi non vogliono “apparire”, quindi devono essere discreti. Il voler apparire non ci appartiene, ma è “l’apparire tra le righe”, con gusto, stile ma soprattutto con i contenuti che troviamo all’interno.
Per offrire una garanzia così seria in Italia sarete strutturati molto bene. Sì. Siamo una filiale, composta da 50 persone che si occupano di tutto tranne che di produzione. Tra gli altri contiamo due ingegneri sul campo dei prodotti, il customer service e il customer care. Tutto quello che il cliente si aspetta di trovare in un’azienda, in Garmin lo trova. Tendiamo ad un livello di servizio superiore rispetto a tutto il mondo.
C’è una parte dell’apparire, che è quella della riconoscibilità, che spesso è parte integrante di quello che indossiamo. Vero, però noi non vogliamo che il nostro orologio si noti da lontano, che sia perfettamente riconoscibile. Queste cose non ci interessano. Deve essere riconoscibile attraverso il tipo di vita che fai, attraverso l’indossabilità del prodotto, ma non deve essere notato perché ha una colorazione o un design talmente particolare da renderlo riconoscibile da lontano un chilometro. Non è quello l’obiettivo.
Una mentalità italiana o americana? Una mentalità tipica dell’azienda Garmin. In Italia questo non accade quasi mai, ma noi vogliamo offrire l’eccellenza, perché siamo sicuri che oggi ci sia bisogno di questo. Torniamo ai vostri centri di produzione. Essendo tutti esclusivamente di vostra proprietà, riuscite anche a garantire una visione etica del lavoro e dei vostri dipendenti? Assolutamente sì. La componente umana e il suo valore sono imprescindibili. Non esiste prodotto o profitto che non tenga presenti le esigenze di chi lavora per la Garmin. Dovrebbe essere un dovere etico di tutte le aziende: sappiamo che non è così, quello che possiamo fare è iniziare da noi. Ci possiamo aspettare, prima o poi, un mo-
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dello Garmin in oro, come ha fatto un vostro competitor? Il nostro Dna è massima tecnologia e massima fruibilità. Tutto quello che è eccesso, cercato esclusivamente per realizzare uno status symbol non rientra nella nostra idea produttiva.
Non correte il rischio che i mille cloni che si vedono da sempre nel mondo dell’elettronica, ma anche dell’orologeria, lo rendano preda di copie su copie? È una possibilità, ma non è una nostra priorità. A questo proposito voglio raccontare un piccolo fatto che mi è successo pochi giorni fa: pizzeria da asporto, domenica sera, mentre pagavo alla cassa come tutti, si avvicina un ragazzo che era in coda e mi dice “ma quello è un f nix 3?”. Gli rispondo, “Sì, è un f nix 3 e ha un mese di vita” e lui “L’ho visto su diversi blog, ne ho sentito parlare, ho un f nix 2 con il quale mi trovo benissimo, però il design di questo 3 mi sembra stupendo”... Quindi, mi sta dicendo che in quel caso c’era stata una perfetta percezione del design?
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Certo. In questo design discreto, si fa notare per il suo stile, per il suo contenuto, ma senza fronzoli, forme o colori eccessivi. È la mentalità di Garmin, molto orientata a ottimizzare, a dare la massima qualità al cliente. Niente fronzoli. Dica la verità: dopo la pizza era più buona? (sorridendo) Sì. Sono soddisfazioni. In più non ero a Milano, ma in un piccolo paesino. La scelta delle linee essenziali, quindi, ripaga? Sì. Stiamo diventando uno standard, con le nostre linee pulite che non vogliono far passare in un secondo piano le funzioni dello strumento. Non avete paura di essere copiati, imitati, sorpassati? Ovviamente sì. Garmin ha trent’anni di vita e la sua filosofia costruttiva si è sempre rivelata premiante. Dove si possono acquistare i vostri orologi? f nix e la sua evoluzione nelle orologerie. Altri prodotti si trovano nei negozi di articoli sportivi. Com’è il vostro rapporto con le orologerie, spesso legate alla tradizione? Sta andando bene. Siamo stati aiutati dal momento storico: le orologerie si stanno guardando intorno, per seguire le nuove opportunità che gli smartwatch possono offrire. I primi 200 negozi che ci hanno seguito lo scorso anno saranno anche quelli avvantaggiati in futuro, questo perché hanno capito che la nostra tecnologia può convivere con l’orologio classico. Oggi uno non sostituisce l’altra, anche se personalmente posso avere un’idea un po’ diversa. Le orologerie tradizionali riescono a “spiegare” i vostri orologi ai clienti? In alcuni negozi abbiamo incontrato titolari o personale di vendita che conoscono la nostra tecnologia perché la utilizzano da anni nella loro vita privata, nello sport. Altri invece non hanno mai avuto dimestichezza con gli smartwatch. Per tutti, grazie alla Garmin Academy, fatta da due product manager e due formatori, possiamo fare formazione tecnica all’interno dei negozi.
Riusciamo così a dare il sostegno necessario per poter proporre il nostro prodotto in maniera corretta e efficace. Nell’ipotetica lotta tra orologeria tradizionale e smartwatch ci sarà, prima o poi, un vincitore (e un vinto)? Continueranno a convivere, almeno per un certo tempo, perché continuerà la passione per la meccanica e la passione per volersi dichiarare appartenenti ad una certa categoria, ad uno status symbol. Ci sarà poi chi vorrà qualcosa “che segni il tempo” ma che sia in grado di accompagnarlo trasversalmente durante tutto l’arco della giornata, lasciando all’orologio tradizionale i momenti più importanti, le cerimonie. Personalmente io non sento la necessità di indossare un orologio da cerimonia, da meeting o da riunione. Personalmente con un Tactix Bravo si può andare dappertutto. È proprio non sentire la mancanza di qualcos’altro. Però è comprensibile il fatto che l’orologio meccanico, con una storia, una tecnica, legato alle passioni, possa continuare a convivere con uno ultramoderno.
D2 Bravo di Garmin, modello con antenna GPS dedicato al mondo dell’aviazione. Costa 779 euro.
Una bella sfida. Affascinante, molto affascinante. Siamo solo all’inizio di quella che sarà l’evoluzione dello strumento da polso, che in futuro potrebbe non chiamarsi più nemmeno orologio.
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de grisogono Samsung Gear S2 by de GRISOGONO Due brand iconici si uniscono. La vision audace di de Grisogono incontra l’expertise tecnologica e il design innovativo di Samsung per dar vita allo smartwatch più glamour di tutti i tempi. Un oggetto high-tech trasformato in accessorio di lusso. Un connubio tra stile e funzionalità. Originale, trendy, innovativo, elegante, sorprendente e prezioso, simboleggia il meglio dei due mondi che lega. Uno smartwatch-gioiello che racconta il tempo del lusso.
Un segnatempo prezioso con l’inimitabile tocco glamour dell’orologieregioielliere de GRISOGONO e la connettività intelligente SAMSUNG. sarà in vendita a partire dal prossimo giugno a 15.000 euro
Fawaz Gruosi “de GRISOGONO è sempre stata associata a un approccio audace e visionario all’orologeria e all’alta gioielleria. Concepire un orologio connesso in collaborazione con Samsung è stata un’esperienza incredibile per entrambi i marchi. Samsung ha apportato la tecnologia migliore e più intuitiva, mentre de Grisogono ha infuso nel progetto il suo design glamour e la sua expertise artigianale. Il Samsung Gear S2 by de Grisogono incarna tutta l’audacia del nostro design orologiero e tutto il nostro savoir-faire di gioielleria, conservando tutte le capacità tecnologiche e l’intuitività d’uso proprie di Samsung. Questo nuovo segnatempo va occupare un posto d’onore accanto ai modelli de GRISOGONO Meccanico, Otturatore e Occhio, esprimendo insieme ad essi l’approccio rivoluzionario del brand alla misurazione del tempo”.
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Ideato da Fawaz Gruosi, questo elegante segnatempo segna la prima apparizione dell’orologio tondo nell’universo orologiero del marchio. Traendo ispirazione dalla tradizione del design de Grisogono e dalla forma tonda del Samsung Gear S2, le due Maison hanno prodotto il Gear S2 by de Grisogono, uno smartwatchgioiello che sublima e rende omaggio alla forma più popolare dell’orologeria. La lunetta in oro con diamanti ruota liberamente attorno al quadrante, parzialmente nascosta a ore 6 e ore 12 da due archi rivestiti in DLC nero e impreziositi da emblematici diamanti neri de Grisogono, in un affascinante effetto di prospettiva che regala al segnatempo una struttura del tutto originale.
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SAMSUNG Gear S2: elegante, funzionale e semplice da usare
il Gear S2 di samsung, nella versione Classic, disponibile nel colore Black con cinturino in pelle è in vendita a 379,99 euro.
Samsung Electronics porta un’ulteriore innovazione nella categoria della tecnologia indossabile con Gear S2. Il design circolare del nuovo smartwatch Samsung rivoluziona l’esperienza d’uso rendendola più semplice, immediata e personalizzabile. Ideato in due differenti versioni, Gear S2 e Gear S2 Classic, l’utente può scegliere lo smartwatch più adatto ai propri gusti. Gear S2 Classic è pensato infatti per coloro che preferiscono scegliere un orologio intelligente dal design più elegante grazie ad una finitura nera combinata con un cinturino in pelle. Gear S2 è invece ideale per i consumatori sempre in movimento che prediligono quindi linee minimal e moderne.
Nuove tecnologie Samsung Gear S2 dispone di tecnologia NFC per effettuare pagamenti mobile. Samsung sta lavorando con un’ampia selezione di partner di differenti settori al fine di espandere l’utilizzo dei device indossabili in diversi ambiti della vita quotidiana delle persone, come aprire le portiere di auto intelligenti e camere di hotel e la gestione della casa connessa direttamente dal proprio polso. La batteria di lunga durata permette di utilizzare Gear S2 per 2-3 giorni senza la necessità di ricarica, semplicemente posizionando lo smartwatch nella dock wireless senza bisogno di collegamento via cavo. Grazie alla continua collaborazione con sviluppatori e partner, Samsung offre interfacce e applicazioni costantemente nuove e originali, con un’ampia gamma di quadranti e cinturini adatti a qualsiasi gusto, stile e occasione. Gli utenti possono facilmente personalizzare il proprio smartwatch cambiando il cinturino con un semplice click e modificandone il quadrante.
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Sottile e compatto, con uno spessore di soli 11,4 millimetri, Samsung Gear S2 porta eleganza e la migliore tecnologia al tuo polso. Il display circolare da 1.2 pollici con risoluzione a 360 x 360 (302 ppi) offre un’esperienza visiva senza precedenti nel mercato degli smartwatch. Le applicazioni vengono visualizzate con sorprendente chiarezza così che gli utenti non perdano notifiche importanti. L’esclusiva ghiera rotante, combinata ai tasti Home e Back, assicura inoltre un più rapido accesso a notifiche e applicazioni più utilizzate.
L’esperienza d’uso è inoltre semplificata grazie all’ultimo sistema operativo Tizen e al processore dual core da 1-Ghz ottimizzato. Gli utenti possono controllare agenda, e-mail, news e inviare messaggi direttamente dal proprio polso. Grazie alle nuove funzionalità dedicate al fitness, l’ultimo arrivato in casa Samsung è perfetto per coloro che amano l’attività fisica, con un diario costantemente aggiornato sui propri miglioramenti sportivi e un reminder per raggiungere i propri obiettivi.
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FOSSIL Fossil Q, una linea di eleganti accessori connected Da 30 anni Fossil crea segnatempo dall’autentico stile di ispirazione vintage che coniuga design e creatività, definendo nuove dimensioni dell’innovazione per conquistare l’unicità dei suoi clienti. Poiché i loro clienti vogliono, ora più che mai, essere al passo con i tempi ed essere sempre informati, è naturale che Fossil abbia evoluto la propria gamma di prodotti introducendo una linea di accessori connected. Creati in collaborazione con Intel, gli accessori connected incarnano un sofisticato equilibrio tra moda e funzionalità, fornendo a chi li indossa solo le informazioni di cui hanno bisogno, nel momento in cui servono.
Fossil Q founder smartwatch della linea connected. Costa 299 euro.
Fossil Q GRANT CHRONOGRAPH smartwatch della linea connected. Costa 199 euro.
Jill Elliott-Sones “I nostri clienti vogliono restare connessi, ma vogliono farlo seguendo il proprio stile. Siamo entusiasti di debuttare in questo mercato emergente per offrire la giusta risposta alle loro esigenze” ha dichiarato Jill Elliott-Sones, direttore creativo di Fossil. “Fossil Q è il risultato di infinite ore di studio e progettazione che si riflettono in uno stile vivace e curioso. La nostra speranza è che la nostra attenzione al dettaglio, sia per gli accessori connected che per le app integrate, ispiri i nostri clienti a sperimentare cose nuove e guardare il mondo che li circonda con uno spirito diverso”.
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Rifugiatevi in un‘oasi in città SMARTWATCH 2016
Immerso in una meravigliosa oasi di 7 ettari, Aspria Harbour Club Milano è un luogo perfetto dove sport e relax convivono in straordinaria armonia, a 15 minuti dal centro di Milano in zona San Siro. Scoprite un mondo di sport e benessere per Voi e la Vostra famiglia.
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FERRAGAMO F-80 MOTION La App MMT 365 disponibile per dispositivi Ios e Android “comanda” l’orologio che una volta sincronizzato registra tutte le attività pre-impostate. In vendita da giugno 2016 nelle boutique Salvatore Ferragamo, presso i rivenditori autorizzati oppure on line sul sito.costa 1.160 euro
Innovazione e design si fondono: F-80 MOTION, il primo smartwatch firmato Salvatore Ferragamo, sintesi tra sperimentazione high-tech e tradizione di eccellenza dell’orologeria Swiss made. Il quadrante blu dalla lavorazione guillochè con indici e lancette luminescenti è animato da uno speciale movimento MOMT285-1 di fabbricazione svizzera. Diverse le funzioni: activity tracking, adaptive coaching, monitoraggio del sonno, sveglia, sincronizzazione del fuso orario, back up delle funzioni.
La versione tradizionale Look casual ma ricercato per la versione al maschile, moderno e dinamico per quella al femminile, F-80 si conferma l’icona di stile per lui e per lei firmata Salvatore Ferragamo. Un incontro di materiali che celebra la sintesi tra contemporaneità ed heritage Ferragamo nella lavorazione della pelle. F-80 punta su una cassa importante (44 mm di diametro) e su elementi decorativi che sono cifra dell’intera collezione: le 6 viti sulla lunetta e la lavorazione guilloché sul quadrante declinato nei toni del grigio fumo, marrone e argento. Il cinturino in pelle doppiata in caucciù nero coniuga i requisiti di resistenza e comfort della gomma alla morbidezza del pellame di vitello.
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BASELWORLD.COM
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Il punto d’incontro irrinunciabile dell’industria dell’orologeria e della gioielleria dove tutti gli protagonisti svelano le loro ultimissime creazioni e innovazioni. Partecipate a questo evento straordinario per vivere da vicino la passione, la precisione e la perfezione.
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