Galileus 14/2016 - estate 2016

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â‚Ź 3,50 Trimestrale - Passioni, tecnica, storia e tendenze dei segnatempo

2016

anno IV

14

ROLEX tutti i segreti

del nuovo daytona in acciaio

LE VOCI DEL TEMPO

a colloquio con i grandi dell’orologeria contemporanea





editoriale

Colonna Pevero Hotel

di Paolo Gobbi ppgobbi@gmail.com

Tempo di vacanze

Vedo nuvole in viaggio che hanno la forma delle cose che cambiano, mi viene un po’ di coraggio se penso che le cose poi non rimangono mai ESTATE Jovanotti

L’estate è, senza alcuna ombra di dubbio, la stagione degli orologi. In questo periodo, infatti, si abbandonano giacche e camicie e si iniziano ad indossare polo e magliette varie, che lasciano scoperte le braccia e, di conseguenza, visibile il polso e quindi l’orologio. E’ il momento atteso da tanti cultori e appassionati per mostrare, prima di tutto a se stessi e poi magari anche agli altri, il proprio segnatempo, magari acquistato da poco oppure frutto di lunghe ricerche invernali. E’ il momento anche per sfruttare il tempo libero a disposizione, regalato proprio dalle vacanze, per andare alla ricerca di qualche pezzo vintage nei mercatini, nelle orologerie sperdute nei paesini, oppure varcare la soglia

dei modernissimi concessionari per scoprire quali sono i pezzi più interessanti e coinvolgenti oggi in produzione. Galileus dal canto suo seguirà i suoi lettori con una distribuzione speciale in Sardegna, legata alle più importanti attività alberghiere e ai luoghi più importanti per il turismo di alto e altissimo livello. Saremo dove sono i nostri lettori e i nostri appassionati. Sempre uniti da quell’indissolubile filo conduttore che è l’orologio da polso. Tanto più in un momento come questo, dove l’Italia si conferma una piccola isola felice, meta ancora di tanto turismo e perfetta per la qualità dei servizi che riesce ad offrire, anche e soprattutto da un punto di vista orologiero.

GALILEUS 3


sommario

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32

36

4 GALILEUS

start up 12

o'nof

wakeup 14

COSA c’è di nuovo (

innovazione italiana

il risveglio del tempo

Il tempo ridisegnato

Nel mondo delle lancette

Sono le 9 di mattina, si accende il "computer" si guarda con apprensione l’agenda e il telefono; è l’ora migliore per scegliere un orologio nuovo

focus 26

torneo cielo 1914

Focus 28

Pronti per l'estate

Focus 30

maestro delle ore

Focus 32

divas' dream

Focus 34

semplice complicato

Focus 36

due leggende al polso

voglia di sport

voglia di mare

oltre le onde

solo per lei

oltre le mode

in rotta verso cuba

Eventi

Paul Picot

Emporio Armani

Bulgari

Ulysse Nardin

Zenith

(


Big Bang Unico Sapphire. Case made of sapphire, paying tribute to Hublot's extensive expertise. The absolute transparency reveals the manufactured UNICO movement. Column-wheel chronograph, 72-hour power reserve. GALILEUS 5 Limited edition of 500 pieces.


sommario

40 54

42

RIO 2016

focus 40

l'eccellenza

Eventi

tasca da collezione Montblanc

the best of 42

icona senza tempo

cover story Rolex

le voci del tempo 54

perfetto gentleman

le voci del tempo 60

IL GRANDE MAESTRO

le voci del tempo 66

il re delle collezioni

le voci del tempo 72

mr. royal oak

le voci del tempo 78

la mia rivoluzione

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focus 38

verso le olimpiadi

HUBLOT - Italia Independent Intervista a Andrea Tessitore

Panerai Intervista a Angelo Bonati

A. Lange & Sรถhne Intervista a Luca Dondi

audemars piguet

Intervista a Franco Ziviani

corum ntervista a Davide Traxler


GALILEUS 7


sommario

82

86

96

112

dallo smart alla f1

le voci del tempo 82

emozioni 86

il ruggito del leone

emozioni 92

vite coraggiose

emozioni 96

spirit of competition

tag heuer

Intervista a Andreas Albeck

restauri Chanel

oltre la tecnica

odore d'asfalto

Haussmann & CO.

Baume Mercier

ruote veloci 104

sportiva pura

ruote veloci 108

volare ai caraibi

high performance Mercedes

high performance Sandals Resort

in CAMPO 110

fuori CAMPO 112

tempo di vivere

SPORT Mara Santangelo

TAilor made

Eberhard & Co. Collabora con Moreschi

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Dei 405 componenti del movimento ne abbiamo modificati 16 e aggiunti 46. Il tutto per aumentare la riserva di carica.

Nel Datograph Up/Down l’indicazione della riserva di carica visua-

Benché siano stati rivisitati complessivamente 62 componenti, gli

lizza l’autonomia aumentata a 60 ore. Inoltre i costruttori utilizzano

orologiai hanno mantenuto le affermate caratteristiche di design. Un

una spirale a oscillazione libera creata in Manufaktur nonché un

gran lavoro nascosto che si rivela solo al conoscitore – all’insegna

bilanciere con eccentrici che garantiscono la massima precisione.

dell’apprezzata tradizione A. Lange & Söhne. www.alange-soehne.com

Bergamo Cornali · Firenze Gioielleria Ugo Piccini · Forte dei Marmi Morini · Milano Orologeria Pisa Milano Marittima Bartorelli · Padova Rocca 1794 · Porto Cervo Floris Coroneo · Riccione Bartorelli Roma Hausmann & Co. · Torino Rocca 1794 · Trieste La Montre · Venezia Rocca 1794 · Verona Andrea Concato Servizio Clienti A. Lange & Söhne · Tel. 02 3026.440 · Fax 02 3026.679


START UP INNOVAZIONE ITALIANA

o’nof Il tempo ridisegnato

Numero 14 - Estate 2016 Registrazione al Tribunale di Roma nr. 280/2012 del 19/10/2012 Direttore responsabile

Paolo Gobbi

Hanno collaborato

Valeria Altobelli, Andrea Bono, Vasco Bretone, Roberto Quaglia, Francesca Vilone Art Director

Gianpiero Bertea Editore

GALILEUS Srl C.so Vittorio Emanuele II, 287 - Roma Presidente

Uberto Selvatico Estense Amministratore delegato

Fabrizio Verdolin

Concessionaria per la pubblicità

Si chiama Marco Onofrio e fa l’architetto, accanto a lui il designer Maria Teresa Quinto e l’orologiaio Antonio di Noia: assieme hanno deciso di realizzare un orologio assolutamente originale ma soprattutto fatto in Italia, anzi a Potenza. La loro “prima” realizzazione prende in nome di O’Nof ed è praticamente tutta realizzata a mano in soli 120 esemplari. L’orologio ha un’elegante cassa da 43 mm in legno massello. Tre le essenze disponibili: ulivo, iroko, noce. Per tutte, le lavorazione non prevede utilizzo di colla, mentre la finitura è in cera d’api e carnauba. Il fondello è inciso e stuccato a mano con indicazione della referenza e del numero seriale di produzione. Il quadrante, minimalista ed elegante, è in acciaio inox microsabbiato, tagliato e inciso al laser. Le lancette sono delle classiche dauphine, mentre il vetro è un tradizionale hesalite. All’interno dell’orologio troviamo un movimento meccanico automatico Miyota Citizen calibro 8215, di sperimentata robustezza e precisione, con 21.600 alternanze/ora e 21 rubini.

Via Melzi D’Eril, 29 - 20154 Milano Tel. 02 76318838 - Fax. 02 33601695 info@emotionalsrl.com Responsabile di testata

Aldo Rosina Back office

Francesca Carlone Distribuzione Per L’italia

SO.DI.P.”Angelo Patuzzi” Spa Via Bettola, 18 20092 Cinesello - Balsamo (MI) Tel 02.660301 Telefax 02.66030320 Stampa

L’Orologio O’Nof costa 750 euro e viene consegnato all’interno di una scatola, anch’essa di design, realizzata a Potenza. Per informazioni: Marco Onofrio 347.6958204, Maria Teresa Quinto 347.7080683. marconofrio@libero.it www.mtquinto.it

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Grafica Nappa srl Industria poligrafica Via Gramsci,19 - 81031 Aversa (Ce) I nostri partner


Montblanc Heritage Chronométrie and Hugh Jackman Crafted for New Heights In omaggio all’esploratore europeo e alle sue esigenze di precisione, Montblanc ha creato il Montblanc Heritage Chronométrie Quantième Complet Vasco da Gama Special Edition: calendario completo, fasi lunari impreziosite da costellazioni in lacca blu, che mostrano esattamente lo stesso cielo notturno di Capo di Buona Speranza che osservava il portoghese nel 1497 durante il suo primo viaggio in India. Visit and shop at Montblanc.com GALILEUS 11


wakeup il risveglio del tempo

La leggenda in nero M

odello cult dei piloti e degli appassionati di aeronautica dal 1952, il cronografo Navitimer si presenta oggi potenziato in un modello completamente nero – dalla cassa d’acciaio satinato con un rivestimento resistentissimo a base di carbonio al celebre regolo calcolatore circolare, che consente di risolvere tutte le operazioni legate alla navigazione aerea. Ma questa veste originale, tecnica e moderna, non è l’unica delle sue peculiarità. Sul quadrante spiccano due contatori ton-sur-ton invece dei tre contatori argentati del modello classico, con una piccola lancetta dei secondi alle 9h e un totalizzatore cronografico di 30 minuti alle 3h.Il movimento manifattura dalle prestazioni elevate Calibro Breitling 01, certificato come cronometro dal COSC (Controllo Ufficiale Svizzero dei Cronometri), mostra attraverso il fondocassa trasparente una massa oscillante nera. Il «Navitimer 46 Blacksteel» di Breitling, versione molto esclusiva del Navitimer di grande formato, si distingue per la sua veste interamente nera, il quadrante con due contatori, la massa oscillante nera e il nuovo cinturino col profilo dei pneumatici d’aereo.

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wakeup il risveglio del tempo

Speciale Laureus L

o sport elimina le differenze, trasmette ducia in sé e pro- muove lo spirito di squadra: è questo il motto della Laureus Sport for Good, che crede nella forza integrante dello sport per accelerare il cambiamento sociale e offrire ai bambini e ai giovani svantaggiati migliori prospettive per il futuro. Dal 2006 IWC Schaffhausen supporta ogni anno la fonda- zione con il lancio di un’edizione speciale. «La collaborazione con Laureus rappresenta uno dei pilastri del nostro impegno sociale. La fondazione e i suoi ambasciatori, tutte personalità di spicco del mondo dello sport, si impegnano instancabilmente e con molta passione per una società migliore. Sono orgoglioso di poter sostenere per il decimo anno questo lavoro importante e necessario con un’edizione speciale», dichiara Georges Kern, CEO di IWC Schaffhausen.

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In occasione della consegna dei Laureus World Sports Awards a Berlino, IWC Schaffhausen ha presentato il Porto no Automatic Moon Phase 37 Edition «Laureus Sport for Good Foundation». Il segnatempo, limitato a 1500 esemplari.


V 45 SC DT KRYPTON CARBON Movimento automatico FM 0800 Funzioni: Ore, minuti, secondi al centro e data Cassa in carbonio con intrusioni luminova Cinturino in caucciu e nylon Impermeabile 3 atm

Importatore e Distributore per l’Italia: MDL Montres de Luxe Srl - Via della Spiga, 19 - Milano Tel. 02 76267000 Fax 02 76267015 - info@mdl.it www.franckmuller.com GALILEUS 15


wakeup il risveglio del tempo

Calibrato per le gare L

’edizione limitata Superfast Chrono Porsche 919 Black Edition, disponibile esclusivamente nelle boutique Chopard, tiene alti i colori del nuovo prototipo Porsche e ne riprende i codici estetici, come la cassa di grandi dimensioni - ben 45 mm di diametro - realizzata in titanio, un materiale ultraleggero ampiamente diffuso nel mondo dell’endurance. La cassa è microbillé e brunita mediante trattamento DLC (Diamond-Like Carbon), un rivestimento estremamente resistente alle scalfitture, ed è impermeabile fino a 100 metri; la lunetta presenta un tachimetro in titanio laccato ed è fissata tramite otto viti brunite con procedimento PVD. La corona a vite è impreziosita da un volante rivestito di caucciù nero opaco, mentre i pulsanti sono ricoperti di caucciù di colore rosso a ore 2 (avvio, arresto del cronografo) e di colore nero a ore 4 (azzeramento). I fianchi striati della carrure possono sembrare le alette di raffreddamento dei motori da gara. A questa finitura esclusiva fanno da contrappunto i motivi lineari del quadrante che ricordano il diffusore posteriore della Porsche 919 Hybrid. Il logo “919” rosso posto all’interno del contatore delle ore è identico ai numeri delle Porsche Hybrid da gara.

Chopard, “Official Timing Partner” di Porsche Motorsport da quando la casa tedesca ha fatto il suo ritorno nel Campionato del Mondo Endurance nel 2014, ha presentato l’orologio Superfast Chrono Porsche 919 Black Edition.

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wakeup il risveglio del tempo

Lancette connesse Garmin vívomove è il primo vero e proprio orologio analogico presentato da garmin, e per questo motivo distribuito esclusivamente nelle migliori orologerie italiane. costa 170 Euro nella versione Sport, di 220 Euro nella versione Classic, e 300 Euro nella versione Premium

P

rogettato per essere indossato tutto il giorno, Vívomove di Garmin ha un quadrante dove sono presenti due bande inserite sul retro del fondello LCD. Quella blu, posta sulla parte sinistra, mostra la percentuale quotidiana che l’utente ottiene rispetto all’obiettivo di passi da raggiungere, individuato e personalizzato sull’effettivo livello di attività fisica dello stesso. Quella rossa sul lato destro, invece, mostra per quanto tempo si è rimasti seduti: dopo un’ora e mezzo di inattività compare mezza barra, che cresce poi di un segmento ogni ulteriori 15 minuti di stop. Sono sufficienti un paio di minuti di cammino per resettare la barra, facendo di vívomove un utile strumento per evitare una sedentarietà prolungata. Permette inoltre di analizzare e conoscere la qualità del proprio riposo, monitorando le fasi del sonno e i movimenti notturni. Tutte le informazioni registrate sono poi consultabili nel dettaglio sul proprio smartphone (dove compatibile) tramite bluetooth e attraverso Garmin Connect Mobile, l’applicazione di Garmin Connect, la piattaforma dedicata allo sport e allo stare in forma.

Garmin Premium

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wakeup il risveglio del tempo

Al polso degli Ufficiali L

a collezione Vintage BR Aeronavale integra due nuovi modelli: cronografo o tre lancette con piccoli secondi. La cassa in acciaio lucido da 43 mm di diametro esprime uno spirito vintage chic. In entrambe le versioni dell’orologio, le lancette scheletrate color oro di ore e minuti risaltano perfettamente sul quadrante blu marine con motivo soleil. Il contrasto fra i due colori è garanzia di ricercatezza e di eccellente leggibilità. Progettato per i piloti della marina, il Cronografo Vintage BR Aeronavale è uno strumento per la misura del tempo che coniuga sapientemente funzionalità ed eleganza. È caratterizzato da due contatori supplementari con motivo guilloché azzurrato e da una lunetta graduata 60 minuti in alluminio anodizzato blu. Il vetro zaffiro ultrabombato rafforza lo stile classico dell’orologio e la sua resistenza. I movimenti meccanici con carica automatica prodotti in Svizzera che alimentano queste due versioni, noti per la loro af dabilità e precisione, sono visibili attraverso il fondello trasparente.

Con la loro alternanza di azzurro e oro, i modelli della collezione VINTAGE BR AERONAVALE di bell & ROSS esibiscono tutti i simboli legati ai codici delle uniformi della Marina.

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wakeup il risveglio del tempo

Cuore tecnologico Nel progettare il nuovo watch, Huawei ha tenuto conto delle esigenze delle persone che amano indossare un orologio tecnologico, ricco di funzionalità, ma con un design simile a un orologio classico tradizionale, che duri nel tempo e non passi di moda.

Huawei Lady Watch

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H

uawei watch si ispira nella forma, nei dettagli e nell’utilizzo dei materiali a un orologio classico, senza tempo: quadrante rotondo di 42mm di diametro, come i più tradizionali orologi da polso, corona a pulsante posizionata alle ore 2 per un linea ergonomica e funzionale, lunette ad arco arrotondate che rendono la cassa in alluminio più armoniosa. Con oltre 40 differenti quadranti personalizzabili tra i quali poter scegliere (classico, lussuoso, business, femminile, moderno o minimal), un’ampia gamma di cinturini da 22mm in rete o a maglia in acciaio inossidabile o in pelle e una cassa in 3 sofisticate colorazioni (oro, argento o nera) Huawei watch offre un look che si adatta ad ogni occasione. Dotato di un display Amoled touch-sensitive perfettamente circolare di 1,4 pollici, rivestito da un vetro zaffiro antigraffio (il preferito anche dalle case orologiere svizzere), ha una cassa in acciaio forgiata a freddo, un sensore per il monitoraggio del battito cardiaco e un sensore di movimento a 6 assi.

Huawei watch


wakeup il risveglio del tempo

L’orologio del presidente cricket 50s President Watch “Tradition”, nuovo design per il modello iconico di Vulcain. Cassa in acciaio da 42 mm e quadranti in stile classico. il movimento è il nuovo calibro v40 di manifattura, ultima evoluzione dell’iconico svegliarino a carica manuale.

D

al 1947 il Cricket di Vulcain è sinonimo di svegliarino meccanica, ma anche di modello elitario, unico nel suo genere. Questo modello, infatti, negli anni ad esempio si è affermato come uno dei segnatempo preferiti dai capi di stato degli Stati Uniti, sia personalmente che come omaggio ai visitatori più importanti. Oggi, con l’avvento dei modelli al quarzo prima e connessi poi, in molti hanno pensato che per lo svegliarino “meccanico” tute le strade fossero inesorabilmente chiuse. Invece sono ancora in tanti che lo scelgono sia per l’innegabile attrattiva estetica e meccanica, sia proprio per quella libertà, anche solo mentale, che proprio l’assenza di connessione regala. Proprio per questo Vulcain in questo 2016 ha deciso di apportare alcune significative modifiche al su Cricket. La prima è l’allungamento da 40 a 52 ore della riserva di carica: si tratta di una variazione significativa, che permette di ricaricare l’orologio ogni due giorni, lasciando un sufficiente margine temporale all’utilizzatore. La seconda modifica riguarda la visualizzazione del quadrante: prima, le lancette di ore, minuti, secondi e sveglia erano tutte centrali; oggi al centro sono rimasti solo le ore e i minuti, mentre i secondi sono stati spostati su di un quadrantino supplementare all’otto e la svglia su di un altro alle quattro.

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speciale vacanze Galileus in sardegna

ARZACHENA: CULLA DELLA COSTA SMERALDA Perfetta armonia tra natura, storia e vita mondana Sembra incredibile che oltre 6 mila anni fa qualcuno vagasse tra la costa (non era smeralda allora) e l’entroterra di Arzachena alla ricerca di rifugi tra le rocce, di luoghi sicuri dai nemici, di ripari da pioggia e vento. Quei luoghi ideali non stavano certo vicino al mare. Le splendide spiagge dorate che conosciamo non erano attraenti per le antiche popolazioni del Nord Sardegna. Il mare era portatore di nemici o una utile, ma pericolosa via per scambi commerciali. Nel Neolitico, circa 3 mila anni avanti Cristo, il miglior posto dove mettere su casa, invece, era un’altura a 10 chilometri dal mare, sotto e attorno un’enorme roccia a forma di fungo “Lu Monti Incappiddatu”. Il cappello in granito faceva da tetto e le pareti venivano tirate su con pietre e fango. Tante capanne sorsero nei dintorni di quel monumento naturale:

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possiamo ammirarlo nel centro storico di Arzachena, di cui è simbolo. Altre costruzioni nacquero circa 1500 anni dopo nella verde vallata di Capichera. Lo testimoniano ancora oggi il villaggio nuragico de La Prisgiona e la vicina Tomba di Giganti di Coddu Ecchju. Si trovano a 10 minuti di auto dal mare. Qui, c’è un parco archeologico dove si intrecciano storia, mito e mistero di 7 straordinari siti millenari. Della Prisgiona e di Coddu Ecchju abbiamo già accennato. Del tempietto di Malchittu, del nuraghe Albucciu, della Tomba Moru o di quella di Li Lolghi, ma anche della necropoli di Li Muri ci sarebbe tanto da raccontare. Il consiglio è di scoprirli in prima persona…gli Hotel e gli Agriturismo del territorio, riuniti nel Consorzio Operatori Turistici di Arzachena, hanno tutti i comfort per farti soggiornare in

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speciale vacanze Galileus in sardegna

questi posti da sogno magari a pochi passi dal mare o, per gli appassionati della campagna, immersi nella macchia mediterranea; i loro ristoranti offrono piatti prelibati dai sapori unici. La cultura enogastronomica della Gallura, la regione a nord est della splendida Sardegna, si perde nella notte dei tempi ed ha dato i natali alla famosa Zuppa Cuata (conosciuta anche come Zuppa Gallurese), un sapiente connubio tra pane, formaggio e spezie tutto sapientemente amalgamato da un corposo brodo di carni miste locali. I dolci sono sempre simbolo di una tradizione o festa annoverata nei calendari religiosi di questa terra dai fantastici colori, profumi

e sapori della quale non si può certo dimenticare i suoi fruttati vini dal Vermentino al Moscato passando per qualche rosso corposo e nobile. Chiunque sia appassionato di mare, campagna, vita attiva o completo relax, graniti, viuzze del centro storico e stradine immerse nella natura da percorrere in auto, in bici o col nostro famoso trenino verde che parte dalla vecchia stazione di Arzachena recentemente ristrutturata e trasformata nel museo “Labenur”... qualunque sia la scelta, avà conferma che Arzachena e la sua Costa Smeralda sono una destinazione unica dove l’armonia tra natura, storia e vita mondana riescono sempre a meravigliare, affascinare e far innamorare.

INFO www.turismoarzachenacostasmeralda.it e sulle pagine facebook COTA Consorzio Operatori Turistici di Arzachena e Assessorato Turismo Arzachena-Costa Smeralda

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speciale vacanze Galileus in sardegna

Colonna pevero hotel Immerso nella natura della Costa Smeralda.

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Natura! Ne siamo circondati e avvolti – incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in lei. Non richiesta, e senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci trascina seco, finché, stanchi, non ci sciogliamo dalle sue braccia.

DOVE SIAMO

CONTATTI

Colonna Pevero Hotel Località Golfo del Pevero, Porto Cervo (OT) - 07021 Costa Smeralda, Sardegna - Italia

Colonna Pevero Hotel Tel +39 0789 907009 Fax +39 0789 92064 info@colonnapeverohotel.it www.colonnapeverohotel.it

100 esclusive camere con vista mozzafiato si affacciano sullo splendido golfo del Pevero, 3 raffinati ristoranti che alternano diversi sapori, 5 piscine a sfioro con cascate a vari livelli immerse nell’incanto di giardini fioriti. Tutto questo e molto altro è il Colonna Pevero Hotel, un vero e proprio Eden, paradiso di quiete e armonia a 5 stelle, situato nel cuore della Costa Smeralda ad appena 250 metri dalle spiagge smeraldine più famose al mondo. Incastonata tra i dolci pendii e immersa nella fitta vegetazione della macchia mediterranea, la struttura, recente e all’avanguardia, è una location privilegiata, dedicata a chi ama essere circondato da un’atmosfera unica e raffinata. Una vacanza immersa nella natura più incontaminata dai colori e dalle forme uniche, ma a due passi dal glamour di una delle destinazioni più ambite di tutto il mediterraneo, sin

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dagli anni sessanta, da quando il principe Karim Aga Khan si innamorò di questa terra selvaggia rendendola punto di riferimento turistico per personalità dello spettacolo e del jet set internazionale. Posto non lontano dal rinomato green del Pevero Golf Club, Il Colonna Pevero Hotel offre discrezione a due passi dalla vibrante “piazzetta” di Porto Cervo, dalla famosa “passeggiata” per lo shopping, dai locali e dalle discoteche più esclusivi e raggiungibili facilmente a piedi. Non manca un area solarium, un centro benessere dove poter godere di intimo relax con le tecniche più sofisticate e naturali per la cura del proprio corpo firmate Comfort Zone e un fitness center attrezzato con gli ultimi macchinari Technogym. A disposizione degli ospiti una elisuperficie su cui atterrare per dirigersi nella magnifica Presidential Suite da 160 mq oltre ad una terrazza di 80 mq con piscina privata.


LEGENDS LIVE FOREVER EL PRIMERO

www.zenith-watches.com

I Chronomaster 1969

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focus voglia di SPORT

LA Terza edizione torneo golf Cielo 1914

Cielo 1914 è in Piazza Duomo, 19 a Milano. www.cielo.it

il torneo CIELO 1914 D omenica 19 giugno si è svolta, presso Golf & Country Valcurone a Momperone (Alessandria), la terza edizione del torneo golf Cielo 1914. Si tratta di un 18 buche stableford, diviso in tre categorie, che ha visto gareggiare tanti appassionati e amici della celebre orologeria milanese. Tra gli sponsor, merita di essere evidenziato TAG Heuer, che ha offerto uno dei suoi modelli nel premio Hole in One. Il Golf Valcurone è nato nel 2007, disegnato dal progettista Arch. Luigi Rota Caremoli. Si estende su una superficie di 72 ha, par 71. Mt 6100, ed è situato nelle Valli del

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Curone, tra le regioni di Lombardia e Liguria, in Piemonte in provincia di Alessandria. Andando a scoprire gli aspetti tecnici del percorso, vediamo che il campo è stato costruito con Greens, Collar, Tees, Fairways, in Agrostis stolonifera. I roughs sono in poa pratensis e Festuca Arundinacea. Ci sono 95 bunkers dislocati su tutto il percorso, con sponde che richiedono una certa abilità di gioco per poter mettere la pallina vicino alla buca.Per quanto riguarda l’aspetto ecologico del Golf Valcurone, è stato installato un sistema computerizzato che regola l’irrigazione durante l’anno per mantenere il percorso praticabile. I nove laghi impermeabilizzati garantiscono il fabbisogno annuo, con piena autonomia nei mesi estivi grazie al sistema di recupero e collegamento al lago principale.


BOUTIQUE ONLINE

lamborghini.it


focus voglia di mare

Paul Picot rinnova la sua collezione sport-elegance

Yachtman Cronografo, movimento automatico. 5.365 euro

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PRONTI PER L’ESTATE C on una tempistica perfetta, Paul Picot si prepara per l’estate, presentando una nuova serie di versioni della sua collezione sportiva più conosciuta, la Yachtman. Fra tutti spicca il modello solo-tempo in acciaio e oro, Yachtman III Classic, con cassa da 43 mm di diametro con uno spessore di 12,8 millimetri. Senza compromessi la sua ingegnerizzazione, con una carrure impermeabile fino a 200 metri. Al suo interno un tradizionale movimento meccanico a carica automatica: si tratta di un calibro PP1700,

meccanico a carica automatica, 21 rubini, frequenza del bilanciere a 28.800 alternanze/ora e 42 ore riserva di carica Il suo disegno, ispirato al Plongeur del 1987, si valorizza grazie all’arrivo dell’oro rosa, che dona carattere e valore, mentre la lunetta girevole in vetro zaffiro crea una superficie unica e luminosa con il bracciale. I quadranti sono sempre decorati con una sottile trama a onde, con indici e lancette luminescenti SuperLuminova, per una perfetta leggibilità anche durante le immersioni. Di pregio anche i cinturini, realizzati


focus voglia di mare

in alligatore, con in più l’opzione per una versione in caucciù naturale, decisamente più tecnica e dedicata a chi vuole utilizzare questo segnatempo anche durante le immersioni. Anche per lui Per gli amanti delle tecnologia, ma anche per chi desidera indossare un modello notevolmente più “importante”, assolutamente imperdibile il Cronografo Yachtman, sempre con cassa in acciaio e oro. Al suo interno un sofisticato calibro Valjoux mecca-

nico a carica automatica, cronografo automatico tre contatori, con visualizzazione del day-date. Anche in questo caso l’impermeabilità rimane a 200 metri, con la corona, i pulsanti cronografici e il fondello perfettamente serrato a vite. Il risultato è un cronografo elegante, classico nelle linee ma assolutamente contemporaneo nella costruzione, adatto sia all’utilizzo lavorativo quotidiano, che a quello in vacanza, dove certamente riuscirà ad esprimere al meglio la sua estetica assolutamente non convenzionale ma, soprattutto, di altissimo livello.

Yachtman III Classic di Paul Picot. Subacqueo Sport Elegant con cassa 43 mm in acciaio e oro, movimento automatico, impermeabilità 200 metri, cinturino caucciù. 3.071 euro

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Fluid Deco di Emporio Armani Swiss Made. Cassa 25,5 mm in acciaio, con finitura IP rose gold e 60 diamanti sulla lunetta. Cinturino in pelle saffiano bianca.

focus OLTRE LE MODE

quando la misurazione del tempo va oltre le apparenze

Classic Gents 44 di Emporio Armani Swiss Made. Cassa 44 mm in acciaio con finitura IP rose gold. Movimento automatico svizzero con visualizzazione della riserva di carica.

Classic Gents ASR3022 di Emporio Armani Swiss Made. Cassa 42 mm in acciaio. Movimento automatico calibro STP111. Bracciale in acciaio con 13 maglie.

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MAESTRO DELLE ORE E ra il 1982 quando Giorgio Armani conquistava la copertina del Time, che affermava in una maniera eloquente: “I vestiti sono la stoffa della storia e la texture del tempo. E questo tempo, proprio ora, appartiene a Giorgio Armani”. Da allora sono passati tanti anni, ma King Giorgio ha continuato a dettare legge non solamente nel mondo della moda, ma anche in quello della misurazione del tempo. Non è un caso se i modelli di Emporio Armani siano sempre perfettamente riconoscibili al polso, segno evidente che la loro caratterizzazione grafica riesce ad andare ben oltre il semplice strumento tecnico, rimanendo impressa in chi la osserva. Non è un caso che una delle frasi più conosciute di Armani ricordi che “L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare”. Per questo 2016 la collezione Emporio Armani “Swiss Made” propone una perfetta combinazione tra stile sartoriale e qualità artigianale svizzera, perfettamente rappresentata nella meccanica realizzata appositamente per questi modelli. L’offerta propone quindi due nuovi colori e si arricchisce di un modello in edizione limitata. Lo stile sofisticato di Giorgio Armani, che ispira gli orologi Emporio Armani Swiss Made, si esprime, per la donna, con l’abbinamento tra la classica sfumatura oro rosa e la fresca tonalità del bianco. Il nuovo modello è valorizzato dalla cassa color oro rosa, con quadrante bianco opaco, cinturino in pelle bianca e corona impreziosita da 60 diamanti. Per l’uomo, il nuovo segnatempo Classic Gents propone l’accostamento del quadrante blu a un bracciale con lavorazione multi-link in acciaio. Il movimento automatico a tre sfere e il datario donano un tocco moderno a questo raffinato accessorio. Debutto in collezione per il nuovo movimento automatico STP con riserva di carica, abbinato alla cassa Classic Gents da 44 mm: i dettagli zigrinati della lunetta, i contatori, il fondello e la fibbia, sono perfettamente abbinati allo stile iconico della cassa. Per tutti il consiglio è quello di non fermarsi alle apparenze, alle semplici fotografie, ma di andare a provare al polso i nuovi Emporio Armani: il risultato sarà coinvolgente e in grado di creare delle nuove e inaspettate sensazioni.


Rifugiatevi in un‘oasi in città

Immerso in una meravigliosa oasi di 7 ettari, Aspria Harbour Club Milano è un luogo perfetto dove sport e relax convivono in straordinaria armonia, a 15 minuti dal centro di Milano in zona San Siro. Scoprite un mondo di sport e benessere per Voi e la Vostra famiglia.

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focus SOLO PER LEI

DA BULGARI UN NUOVO MODO DI VIVERE E DI ESSERE

DIVAS’ DREAM A

udaci nelle forme, fedeli ai valori radicati nella storia di Roma, concepiti come omaggio alle donne che hanno reso grande la città e costruito l’immagine di un nuovo modo di vivere e di essere: gli orologi Divas’ Dream evocano la Dolce Vita, i magici anni in cui le più grandi stelle del cinema facevano risplendere la città eterna in tutto il mondo. Alle dive di ieri e di oggi è ispirata la nuova collezione di orologeria Bulgari. Sofisticati, ambiziosi, audaci e preziosi, i nuovi modelli Divas’ Dream sono dedicati alle donne e alle molteplici espressioni della loro femminilità. La forma sinuosa ed elegante dell’orologio sdrammatizza le complicazioni dando vita ad un segnatempo raffinato e prezioso, con un quadrante totalmente ricoperto da pavé di diamanti oppure estremamente innovativo nella versione in acetato.

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focus SOLO PER LEI BULGARI: gioielliera e orologiera

Bulgari esprime la sua doppia abilità, gioielliera e orologiera. Per la Maison romana, una creazione non deve mai essere completamente e unicamente dedicata ad una sola performance e allo stesso tempo non deve essere esclusivamente decorativa. Divas’ Dream si ispira alla bellezza di Roma, città maestosa ed eterna, e in particolare al ricorrente motivo dei mosaici che ornano le terme romane di Caracalla. Un motivo ormai emblematico delle collezioni di gioielleria che si sposa con la cassa tonda dell’orologio. Curve perfettamente naturali e soavi che non solo valorizzano il design della cassa ma garantiscono anche un perfetto raccordo con il cinturino in raso, grazie ad un sorprendente sistema di aggancio che dona all’orologio una flessibilità inattesa, garanzia di perfetto comfort quando l’orologio è al polso. È qui che si rivela tutta la forza del design.

Poetici e sofisticati, i nuovi orologi Divas’ Dream con Ore Saltanti e Minuti Retrogradi rappresentano un perfetto equilibrio tra la raffinatezza delle gemme di colore e le complicazioni orologiere, regalando alle donne un nuovo modo di leggere il tempo. I nuovi orologi Divas’ Dream sfoggiano un quadrante essenziale, con le ore visibili attraverso una finestrella al 6 e con la lancetta dei minuti retrogradi che scorre sulla superficie del quadrante impreziosito da gemme di colore. La composizione del quadrante lascia libera un’ampia superficie che permette di apprezzare la texture unica e la profonda tonalità blu astrale del lapislazzulo, montato su una cassa in oro bianco, o quella del cuore di rubino, un sensuale bordeaux, reso ancora più intenso dalla montatura in oro rosa. In entrambi i modelli, i sette indici di lettura dei minuti retrogradi sono in diamante.

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focus OLTRE LE MODE

Dicono che l’arte della semplicità sia un puzzle di complessità, e questo segnatempo non fa eccezione

SEMPLICE COMPLICATO L Il Marine Chronograph Annual Calendar di Ulysse Nardin offre una soluzione meccanica di massima eleganza, privilegiando semplicità tecnologica e facilità di utilizzo.

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a semplicità è la cosa più difficile da raggiungere. E’ la prova finale di esperienza, la spinta decisiva del genio. Con il nuovo Marine Chronograph Annual Calendar, Ulysse Nardin ha applicato con successo questo nuovo paradigma all’alta orologeria. Risultato di una ricerca della perfezione, il suo calendario annuale offre una soluzione meccanica di purezza sconcertante. Facile da usare, regolabile sia in avanti che indietro, questo pezzo è impregnato con i valori di innovazione, affidabilità e alta precisione che sono così cari agli orologiai. Il suo calibro UN-153 è interamente realizzato in-house – compresa la spirale in silicio. A metà strada fra un calendario perpetuo, che non ha bisogno di essere corretto fino al 2100, e un calendario semplice che richiede 5 aggiustamenti manuali all’anno, il calendario annuale è programmato meccanicamente per ogni anno: riconosce i mesi di 30 e 31 giorni, ma non il mese di febbraio. Deve quindi essere corretto una volta all’anno. Ma dove i mezzi tradizionali coinvolgono fino a trenta componenti, gli orologiai

di Ulysse Nardin hanno fatto in modo di sviluppare un sistema che contiene solo una dozzina di elementi. Nello sviluppo del calendario semplice fatto per il calibro UN-118, il calendario annuale aveva bisogno di sole tre ruote addizionali – una sfida che personifica lo spirito di Ludwig Oechslin, il geniale creatore per il quale la semplicità è la sua filosofia. Il nuovo calibro UN-153 è fatto interamente in-house e batte a 28.800 vibrazioni all’ora, prova di estrema precisione. La spirale e lo scappamento in silicio sono forniti dalla Sigatec, azienda di cui Ulysse Nardin è coproprietaria. Questo movimento così ben disegnato permette agli indicatori del tempo e del calendario di poter essere spostati in ogni direzione. Il modello include una funzione cronografica. Le lancette centrali indicano ore, minuti e secondi, il contatore dei 30 minuti è posto a ore 3, il contatore delle ore a ore 6 e il contatore dei piccoli secondi a ore 9. Quest’ultimo mostra anche il mese, e include sottoquadranti che offrono utili indicazioni quando viene impostato. Infine, la data è indicata in una finestrella a ore 6.


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focus IN ROTTA VERSO CUBA

Il savoir-faire unico del leggendario produttore di sigari

Come la manifattura Zenith, pioniere dell’orologeria di pregio, il brand Cohiba è all’avanguardia nell’universo degli Habanos. Orgogliosamente elitari, i sigari Cohiba long filler, interamente realizzati a mano, sono gli Habanos più esclusivi, riservati agli intenditori più esigenti.

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DUE LEGGENDE AL POLSO Z enith e Cohiba, due manifatture leggendarie che condividono un universo fatto di autenticità, precisione ed eccellenza. Entrambe infondono passione e competenza in creazioni eccezionali per il piacere degli intenditori più esperti. Il primo orologio Cohiba, l’El Primero Chronomaster 1969 Cohiba Edition di Zenith, celebra il 50° anniversario del brand di sigari più prestigioso al mondo. Come i più lussuosi sigari cubani arrotolati a mano, è frutto di un lavoro artigianale di alta qualità dedicato ad uno stile di vita esclusivo. Aldo Magada ha dichiarato: “In Zenith siamo felici e orgogliosi di collaborare con Cohiba, che non è solo il miglior brand di Habanos, ma rappresenta la stessa

instancabile ricerca dell’eccellenza che perseguiamo da oltre 150 anni. La priorità per entrambe le aziende è quella di offrire al cliente una straordinaria esperienza grazie all’abilità unica dei nostri artigiani. Siamo convinti che questa serie limitata Zenith sarà apprezzata dagli intenditori di entrambi i mondi”. “Noi di Habanos S.A. siamo lieti ed entusiasti di questa collaborazione. Si tratta di due brand leggendari, con una storia simile, fatta di esclusività e innovazione, che condividono la stessa visione di offrire eccellenza ai clienti. Il risultato è una serie di orologi eccezionali, un autentico omaggio al 50° anniversario di Cohiba.” Javier Terrés, Development Habanos S.A.


focus IN ROTTA VERSO CUBA

CAPE HAVANA

Prodotto in un’edizione limitata di 50 esemplari in oro rosa e 500 in acciaio, l’esclusivo El Primero Chronomaster 1969 Cohiba Edition “anniversario” di Zenith si veste di un marrone brillante che ricorda il colore ambrato dei prestigiosi sigari. In omaggio al re dei sigari, il suo quadrante color avana è solcato da linee verticali e riprende i motivi inconfondibili del marchio cubano. Il famoso profilo del capo aborigeno Taino, simbolo della manifattura di sigari, si affianca ai loghi Zenith e Cohiba. L’El Primero Chronomaster 1969 Cohiba Edition, che batte al ritmo dinamico di un movimento leggendario, esibisce linee pulite ed eleganti. Il suo meccanismo ad alta frequenza è racchiuso in un’elegante cassa in oro rosa da 42 mm di diametro, con corona scanalata e due pulsanti rotondi. Esaltato da un vetro zaffiro bombato, il suo sofisticato quadrante è solcato da lancette luminescenti sfaccettate. Il fondello in zaffiro, con inciso il logo del 50° anniversario di Cohiba, consente di ammirare la massa oscillante con motivo “Côtes de Genève”.

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focus VOGLIA DI OLIMPIADI

rio 2016

Con atleti sempre più forti e veloci OMEGA ha sviluppato le sue competenze nel Cronometraggio Olimpico.

S

iamo ormai pronti per le imminenti olimpiadi di Rio 2016 e ancora una volta, la ventisettesima per la precisione, Omega sarà Official Timekeeper di questo appuntamento sportivo unico nel suo genere. Sotto l’occhio vigile del brand sono stati stabiliti e superati record, è stata fatta la storia e sono nate delle leggende. Per questa edizione dei Giochi Olimpici, Omega ha già da tempo spedito circa 480 tonnellate di attrezzature (per alcuni sport particolarmente complessi, come le gare di velocità, il rodaggio dei sistemi è iniziato in Brasile già da un anno), chilometri di cavi e 450 cronometristi. Un impegno di questa mole dimostra lo sforzo

SEAMASTER DIVER 300M “RIO 2016” LIMITED EDITION

Prendendo ispirazione dalle famose spiagge delle citta, è stato riprodotto sul quadrante smaltato nero il pattern tipico dei mosaici dei marciapiedi di Copacabana. La ghiera monodirezionale è nera, realizzata in ceramica. Questa volta la vera differenza la fanno gli indici smaltati rispettivamente in rosso, verde, giallo e blu a rappresentare l’esuberanza di Rio e al tempo stesso i colori dei cinque cerchi Olimpici. Sul fondello a vite della cassa in acciaio inossidabile lucidata e spazzolata è impresso il logo “Rio 2016” inciso insieme al numero dell’edizione limitata. La produzione è limitata a 2016 pezzi.

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che il brand è pronto a compiere al servizio degli atleti che competono sul palcoscenico più importante della loro vita. 100 MEtri IN PISTa Il momento più iconico dei Giochi Olimpici è sicuramente la partenza dei 100 metri, il momento in cui la pistola dello starter dà il via alla gara. Oggi la tradizionale pistola è stata sostituita da uno strumento futuristico dalle linee snelle, composto da una pistola luminosa e da un box sonoro. Quando è premuto il grilletto avvengono contemporaneamente tre azioni: viene fatto partire il cronometro, viene emesso un segnale luminoso e viene

Omega porterà a Rio le più avanzate tecnologie in materia di cronometraggio, dalla pistola dello starter alle videocamere ad alta velocità in grado di misurare il millesimo di secondo. Tra la grande quantità di cavi e di computer che arriveranno in Brasile, saranno trasportati anche 21 pezzi fondamentali dell’attrezzatura, spesso dimenticati e virtualmente rimasti invariati dall’era del bronzo: le campane Olimpiche dell’ultimo giro.


focus VOGLIA DI OLIMPIADI

emesso un segnale sonoro da ogni blocco di partenza, così come dagli altoparlanti esterni. L’integrazione del sonoro in ogni singolo blocco di partenza assicura che ogni atleta senta il segnale nello stesso momento. Il primo risultato fornito è il tempo di reazione di ogni atleta. Per questo Omega ha sviluppato dei blocchi di partenza molto precisi in grado di determinare la minima quantità di pressione. Fondamentali per determinare le false partenze. Durante la gara l’apparecchiatura misura anche il vento. Se un record viene battuto, per essere ufficialmente registrato il vento deve essere inferiore ai 2mt al secondo. Questo ovviamente non influisce sul risultato finale della gara. Due sono quindi i sistemi posti all’arrivo. Le fotocellule chiamate in azione quando l’atleta supera la linea del traguardo, che fermano il tempo e lo mostrano in TV e sui cartelloni nello stadio e la fotofinish camera MYRIA, che, registrando 10.000 immagini al secondo, misura il tempo ufficiale. 100 MEtri IN acqua Sin dal primo istante dei 100 metri stile libero OMEGA è in grado di assicurare la massima precisione nel cronometraggio della gara. Grazie ad altoparlanti integrati nei blocchi di partenza ogni atleta è in grado di sentire il segnale nello stesso momento. Nell’istante in cui è emesso il segnale, dei sensori speciali misurano il tempo di reazione di ogni nuotatore nel momento in cui entra in acqua. Il tempo è registrato dai touchpad alla fine di ogni corsia. Una forza di 1.5~2.5 kg basta per arrestare il cronografo. Se il contatto con il touchpad non viene effettuato o è troppo leggero, i cronometristi si avvalgono, come sistema di back up, della videocamera ad alta velocità che registra 100 immagini al secondo.

SCAN’O’VISION MYRIA La fotofinish camera è sicuramente la tecnologia più conosciuta del cronometraggio sportivo, l’attrezzatura è posta sulla linea del traguardo nelle gare di sprint, ostacoli e in altre competizioni. L’immagine di ogni corridore è catturata nel momento in cui taglia la linea del traguardo ed è l’informazione utilizzata dai giudici di gara per determinare ufficialmente il vincitore di ogni competizione. Le immagini del fotofinish sono prodotte utilizzando un’apparecchiatura in grado di catturare 10.000 immagini digitali al secondo. Una migliore sensibilità alla luce permette di avere immagini di maggior qualità rispetto alle versioni precedenti e, grazie alle sue dimensioni compatte, può essere assemblata e disassemblata in minor tempo. LA NUOVA TECNOLOGIA DI FOTOCELLULe Dal 1948 le fotocellule sono state una parte fondamentale nel fermare il tempo. Da allora sono utilizzate per fornire un risultato istantaneo sulla linea del traguardo e per dare ad atleti e spettatori un’idea precisa del tempo del vincitore. Nelle competizioni più recenti vengono impiegate due paia di fotocellule per fermare il tempo non appena i corridori tagliano la linea del traguardo. Oggi OMEGA presenta con orgoglio la nuova generazione di questa tecnologia. Invece di 2 fotocellule ce ne sono 4 tutte integrate nella stessa unità, e poste sulla linea del traguardo. Con quattro fotocellule operative è possibile rilevare porzioni maggiori del corpo dell’atleta nel momento in cui viene tagliato il traguardo, senza più bisogno di spostare le fotocellule in alto in occasione delle gare a ostacoli. Tutto ciò permette massima accuratezza nel momento che più conta.

SPEEDMASTER MARK II “RIO 2016”

Ispirato al modello originale del 1969, lo Speedmaster Mark II ha la cassa di acciaio inossidabile lucidata e spazzolata di forma ellittica con corona e pulsanti lucidi, il vetro zaffiro piatto e anti-graffio, il quadrante nero opaco con il contatore dei minuti alle ore 3, il contatore delle ore alle 6 e quello dei secondi alle ore 9. I tre contatori sono rispettivamente decorati con un anello in bronzo, in oro giallo e in argento con un design che ricorda le medaglie olimpiche. La scala tachimetrica posizionata sotto al vetro zaffiro è illuminata da un anello di alluminio con Super-Luminova. Le lancette centrali bianche e nere così come quelle dei contatori sono rivestite di Super-Luminova e rendono possibile la lettura dell’ora in qualsiasi condizione di luce. Lo Speedmaster Mark II è il primo orologio Omega che permette a chi lo indossa di vedere la scala tachimetrica anche al buio. Sul fodello a vite è stampato il logo dei Giochi Olimpici di Rio 2016, sono incise le diciture “Si14”, “Column Wheel” e il numero limitato dell’edizione, disponibile in 2016 pezzi.

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focus TASCA DA COLLEZIONE

montblanc raggiunge nuove vette dell’alta orologeria con eccellenti prestazioni e bellezza artigianale

L’ECCELLENZA M ontblanc presenta un’edizione limitata di otto orologi da tasca che evocano lo spirito pionieristico delle navi passeggeri che attraversavano l’Atlantico con i loro cronometri marini di precisione, cogliendo l’essenza stessa del viaggio, sia passato che presente. La scelta di otto esemplari è un richiamo al 1858, anno di fondazione della Manifattura Montblanc, ex Manifattura Minerva, a Villeret.

La Montblanc Collection Villeret Tourbillon Cylindrique Pocket Watch 110 Years Edition – in solo 8 esemplari - presenta alcune delle più innovative complicazioni orologiere, come il tourbillon a spirale cilindrica, il triplo fuso orario e l’ora universale con i due emisferi boreale e australe.

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Il tourbillon con spirale cilindrica Per oltre un secolo i cronometri marini dotati di spirale cilindrica sono stati apprezzati dai navigatori per la loro estrema precisione e affidabilità, anche durante le tempeste più violente. Benché fossero molto più complicati da produrre, la loro precisione nell’arco di lunghi periodi era diventata un elemento essenziale della navigazione e della sopravvivenza in mare, poi-

ché permetteva ai marinai di calcolare l’esatta longitudine in qualsiasi momento. Oggi le spirali cilindriche continuano a incarnare la massima precisione. Analogamente alle spirali tradizionali, anche quelle cilindriche sono costituite da un sottile filo metallico elastico avvolto in modo concentrico. Tuttavia, anziché svilupparsi sullo stesso piano e avvolgersi su se stesse a distanze che vanno aumentando rispetto a un centro comune, le spire cilindriche hanno tutte lo stesso diametro e si sviluppano in senso verticale, eliminando la lieve eccentricità del centro di gravità. La sfida dei maestri orologiai di Montblanc era fabbricare questo tipo di spirale cilindrica in versione miniaturizzata, dato che i cronometri marini tradizionali erano ovviamente più grandi e più alti. Ma grazie alle competenze della Manifattura Montblanc di Villeret, gli specialisti artigiani si sono dimostrati in grado di


focus TASCA DA COLLEZIONE

fabbricare non solo una spirale cilindrica in miniatura, ma anche di trovare soluzioni per includere due curve terminali Phillips. Queste curvature verso l’alto a ciascuna estremità della spirale migliorano nettamente la regolarità del suo “respiro”, riducendo ulteriormente l’errore dell’isocronismo e garantendo così una precisione estrema. COME FUNZIONA Gli indicatori del Montblanc Villeret Tourbillon Cylindrique Pocket Watch 110 Years Edition in 8 esemplari si regolano per mezzo della corona e dei due correttori rientranti sul fianco della cassa a ore 2 e a ore 10. Estraendo la corona è possibile impostare l’ora locale e contemporaneamente regolare l’ora universale sui dischi indicatori delle 24 ore intorno ai due globi. I corrispondenti correttori sulla cassa servono per la re-

golazione precisa dell’ora locale al centro e dell’ora di riferimento sulla rosa dei venti a ore 12, che funziona parallelamente all’ora locale. Una volta sincronizzati correttamente tutti gli indicatori, è possibile impostare una nuova ora locale in un fuso orario diverso premendo semplicemente il correttore rientrante a ore 2. Il correttore consente l’avanzamento indipendente della lancetta delle ore a incrementi di un’ora e non influisce sui minuti, indicati al centro del quadrante, né altera l’ora di riferimento a ore 12 o gli indicatori dei globi. In viaggio, basta premere il correttore rientrante a ore 2 fino a raggiungere la nuova ora locale, senza influire sulle altre indicazioni. Questa facile correzione consente di leggere l’ora locale al centro, l’ora di riferimento sulla rosa dei venti a ore 12 e l’ora di qualsiasi altra zona del pianeta con un semplice sguardo ai dischi delle 24 ore intorno agli emisferi.

il movimento Montblanc Calibro MB M68.40

L’arte dell’incisore è presente anche sul retro del movimento calibro MB M68.40 a carica manuale, ampiamente visibile attraverso un grande fondello trasparente. La stessa maestria artigiana dell’incisione manuale è applicata anche ai ponti realizzati a mano, anch’essi decorati con l’esclusivo motivo a onde. Nella parte inferiore, le onde decorative sono relativamente calme, ma si increspano e diventano sempre più agitate verso la parte alta del calibro, per rendere omaggio allo spirito pionieristico delle navi a vapore che attraversavano le pericolose acque dell’Oceano Atlantico agli inizi del XX secolo. Il movimento a carica manuale è ulteriormente decorato con una platina principale satinata orizzontalmente, che mette in risalto la forma rotonda, gli angoli interni, la splendida bisellatura, un sigillo con il numero di calibro inciso a mano e decorato con smalto nero e un cricchetto del rocchetto del bariletto lucidato a specchio con la freccia Minerva rifinita a mano. Tutti questi dettagli elevano gli standard dell’estetica orologiera tradizionale. GALILEUS 41


Cosmograph Daytona di Rolex, cassa acciaio lunetta in ceramica nera. Costa 11.550 euro

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COVER STORY MONTBLANC ROLEX di Paolo Gobbi

ICONA senza tempo la lunetta in cerachrom del nuovo daytona in acciaio di rolex segna un nuovo momento significativo per il più celebre dei cronografi

M

Impossibile parlare della cronografia moderna e del successo che accompagna l’orologeria da trent’anni a questa parte, senza citare nelle posizioni d’onore il Daytona. Questo modello, messo in vendita da Rolex all’inizio degli anni ’60, a partire dal 1988 - l’anno della sua trasformazione da carica manuale a carica automatica – si è trasformato in un indiscutibile oggetto del desiderio per migliaia, forse milioni di appassionati sparsi ovunque nel mondo. A dire il vero, la sua scalata al successo nasce proprio in Italia, quando i primi collezionisti vintage iniziarono a ricercare, scambiare e sovente pagare profumatamente le sue versioni vintage. Fatto sta che ancora oggi, a dispetto del suo mezzo secolo e oltre di vita, ogni nuova versione, ogni suo piccolo cambiamento, diventa un momento

epocale di passaggio, portando inevitabilmente la nuova versione ad essere presa letteralmente d’assalto dai concessionari – causando le inevitabili liste d’attesa – mentre la vecchia si trasforma, ipso facto, in un indiscusso e indiscutibile pezzo da collezione. È esattamente quello che sta accadendo oggi, dopo la presentazione avvenuta nello scorso marzo durante il Salone di Basilea del Cosmograph Daytona in acciaio, non più dotato della lunetta incisa nel metallo, ma con la lunetta Cerachrom monoblocco ad alta tecnologia in ceramica nera, dalle forme straordinariamente scolpite, levigate e lucide. Da mettere in evidenza che questa evoluzione estetica e tecnica vuole essere anche un riferimento storico al modello del 1965, dotato anch’esso di una lunetta nera, ma con disco in plexiglas: ancora una volta Rolex dimostra che nulla, anche il più piccolo particolare, avviene mai per caso.

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Il nuovo Oyster Perpetual Cosmograph Daytona in acciaio 904L, con lunetta Cerachrom monoblocco in ceramica nera sviluppata e prodotta da Rolex.

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La lunetta La lunetta Cerachrom, un componente innovativo e brevettato da Rolex, presenta numerosi vantaggi. La sua durezza la rende virtualmente inscalfibile, il suo colore rimane inalterato anche dopo l’esposizione ai raggi ultravioletti ed è resistente alla corrosione. A questa estrema resistenza nel tempo si aggiunge la straordinaria leggibilità dei numeri che compongono la scala tachimetrica, grazie a un procedimento sviluppato da Rolex. La scala graduata è stampata nella massa della ceramica prima di passare alla fase di cottura a 1.500 C°; successivamente, è ricoperta con un sottilissimo strato di platino mediante un procedimento PVD (Physical Vapor Deposition). Grazie alla chiarezza che si ottiene con questo procedimento e al contrasto del platino sulla ceramica nera, la lunetta del Daytona 2016 raggiunge un livello di leggibilità mai acquisito prima. Anche il design della scala graduata è stato oggetto di evoluzione, con i numeri che seguono la circonferenza della lunetta e gli indici a

forma di triangolo. Realizzata in un unico blocco, la lunetta Cerachrom mantiene da sola il vetro, garantendone l’impermeabilità sulla carrure. Questo componente esclusivo ha fatto la sua comparsa nel 2011 su un modello Daytona in oro Everose 18 ct., prima di essere utilizzato nel 2013 nella versione in platino 950 che celebra il 50o anniversario del Cosmograph Daytona. La cassa Oyster, simbolo di impermeabilità Garantita impermeabile fino a 100 metri, la cassa Oyster del Cosmograph Daytona è un esempio di robustezza, proporzioni ed eleganza. La carrure dalle linee caratteristiche è ricavata da un blocco massiccio di acciaio 904L. Il fondello scanalato è avvitato ermeticamente con un apposito strumento grazie al quale solo gli orologiai Rolex possono accedere al movimento. La corona di carica, dotata del sistema di tripla impermeabilizzazione Triplock e protetta da apposite spallette ricavate nel corpo della carrure, è solidamente avvitata alla cassa, alla


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l’orologio ROLEX Oyster Perpetual Cosmograph Daytona Movimento Calibro 4130 di manifattura Rolex. Cronografo meccanico con ruota a colonne e innesto verticale. Carica automatica bidirezionale con rotore Perpetual su cuscinetto a sfere. Bilanciere di grandi dimensioni a inerzia variabile con taratura di alta precisione mediante 4 dadi Microstella in oro, 28.800 alt./ora (4 Hz); Spirale Parachrom blu paramagnetica Curva Rolex. 44 rubini. Autonomia di circa 72 ore. CASSA Oyster (carrure monoblocco, fondello, corona e pulsanti a vite) in acciaio 904L con finitura lucida, Ø 40 mm. Lunetta monoblocco Cerachrom in ceramica nera con scala tachimetrica graduata incisa e deposito di platino mediante polverizzazione catodica magnetron. Fondello a vite con scanalature Rolex. Corona di carica a vite, sistema di tripla impermeabilizzazione Triplock. Vetro zaffiro antiscalfiture. Impermeabilità fino a 100 metri. Quadrante Laccato bianco o nero, contatori in contrasto a cerchi concentrici, Indici applicati e lancette in oro bianco, luminescenti Chromalight. PREZZO 11.550 euro. BRACCIALE Oyster (3 file), maglie massicce in acciaio 904L. Fermaglio di sicurezza Oysterlock con chiusura pieghevole. Maglia di prolunga rapida Easylink di 5 mm


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Malcolm Campbell Rolex è presente nel mondo dei motori e della velocità praticamente sin dall’inizio della sua storia. Sin dagli anni ’30, infatti, è legata alle figure più significative di questo universo, come il pilota Malcolm Campbell, uno dei suoi primi testimonial, che superò nel 1935 il record di 300 miglia (483 km/h ) al volante del suo bolide Bluebird con un Rolex Oyster al polso

stregua dei pulsanti del cronografo. Il vetro zaffiro è praticamente antiscalfiture. La cassa del Cosmograph Daytona, completamente impermeabile, protegge in maniera ottimale il movimento di alta precisione che ospita. Il nuovo Cosmograph Daytona è inoltre dotato del bracciale Oyster a maglie massicce in acciaio 904L, con fermaglio di sicurezza Oysterlock che previene qualsiasi apertura accidentale. L’Oyster dispone, inoltre, della maglia di prolunga rapida Easylink, un ingegnoso sistema brevettato da Rolex che permette di regolare con facilità la lunghezza del bracciale di circa 5 mm, per un maggiore comfort in ogni circostanza. Il Calibro 4130 Il Cosmograph Daytona è dotato del calibro 4130, un movimento meccanico a carica automatica interamente sviluppato e prodotto da Rolex. Racchiudendo la somma della tecnologia Rolex in un’architettura interamente rivisitata, l’orologio

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ha potuto ridurre considerevolmente il numero di componenti della funzione cronografo e migliorare ulteriormente la propria affidabilità. Il cronografo è innescato mediante un meccanismo di ruota a colonne e un innesto verticale. Questo garantisce l’avvio istantaneo ed estremamente preciso del cronometraggio nonché una grande robustezza. L’organo regolatore, autentico cuore dell’orologio, prevede la spirale Parachrom blu, brevettata e prodotta da Rolex in una lega esclusiva. Insensibile ai campi magnetici, questa spirale vanta una grande stabilità rispetto agli sbalzi di temperatura e, in caso di urto, rimane fino a dieci volte più precisa di una spirale tradizionale. È dotata di una curva Rolex che ne garantisce la regolarità in ogni posizione. Il calibro 4130 dispone del modulo di carica automatica con rotore Perpetual e vanta un’autonomia di circa 72 ore. La Certificazione di Cronometro Superlativo Il Cosmograph Daytona vanta la certificazione


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Telegramma a Rolex, 1935 “Indossato il mio orologio Rolex ieri durante il tentativo di record e funziona ancora a meraviglia nonostante il duro trattamento subito�. Campbell

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COVER STORY ROLEX

Il nuovo Cosmograph Daytona vanta la certificazione di Cronometro Superlativo ridefinita da Rolex nel 2015 per garantire prestazioni al polso fuori dal comune.

di Cronometro Superlativo ridefinita da Rolex nel 2015. Questo titolo esclusivo attesta che l’orologio ha superato con successo una serie di test condotti da Rolex nei suoi laboratori, secondo i propri criteri, più rigorosi delle norme abitualmente applicate in orologeria. Questa certificazione riguarda l’orologio nel suo insieme, dopo l’incassaggio, e ne garantisce le prestazioni superlative al polso a livello di precisione, impermeabilità, carica automatica e autonomia. La precisione di un Cronometro Superlativo Rolex con il movimento incassato è nell’ordine di −2/+2 secondi al giorno, ossia più di due volte superiore a quella richiesta ad un Cronometro ufficiale. Lo status di Cronometro Superlativo è simboleggiato dal sigillo verde che accompagna ogni orologio Rolex ed è corredato da una garanzia internazionale di cinque anni. Un po’ di storia Nel 1963, Rolex presenta un cronografo di nuova generazione: il Cosmograph, dedicato ai piloti auto-

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mobilistici. Il nome fuori dal comune, inventato da Rolex, lascia immediatamente intendere che si tratta di un modello notevolmente diverso. I contatori del cronografo risaltano nitidamente sul quadrante per via del colore fortemente in contrasto, come il nero sul quadrante chiaro o il colore chiaro sul quadrante nero. La scala tachimetrica, ossia la scala graduata che permette di determinare la velocità media su una data distanza mediante la lancetta dei secondi cronografici, abbandona il quadrante e si sposta sulla lunetta. Queste particolarità, frutto di considerazioni funzionali, permettono di migliorare notevolmente la leggibilità delle funzioni del cronografo, una delle sfide di quei tempi. Oltre a ciò, conferiscono al Cosmograph un look tecnico e sportivo immediatamente riconoscibile e lo inseriscono naturalmente nella famiglia degli orologi Professionali, creata da Rolex dieci anni prima, nel 1953, insieme ai modelli come l’Explorer dedicato agli esploratori e agli alpinisti o il Submariner, appositamente progettato per le immersioni. Nei primi anni, alcune


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variazioni del quadrante vanno ad arricchire la gamma, tra cui la versione speciale divenuta celebre con il nome “Paul Newman”. Il celebre attore americano, nonché pilota automobilistico e icona dello stile maschile, indossa infatti tutti i giorni un Daytona con un particolare quadrante: una declinazione il cui scopo è quello di migliorare la leggibilità delle funzioni del cronografo nelle difficili condizioni della gara. Questa versione è caratterizzata dalla scala dei secondi stampata tutt’attorno al quadrante, su una banda dello stesso colore utilizzato per i tre contatori, in contrasto rispetto al resto del quadrante e, in alcuni casi, con una graduazione in rosso. I contatori, invece, si differenziano per via degli indici quadrati che ne facilitano la lettura. Il Cosmograph, pur segnando una rottura in termini di leggibilità, rappresenta per Rolex una continuità nella tradizione. Il Marchio produce i primi modelli cronografo dotati di contatori nel 1933 e spesso questi sono dotati di funzioni complementari sul quadrante, come la scala tachimetrica per misurare la velocità, la scala telemetrica per determinare una distanza o il pulsometro per misurare il numero di pulsazioni cardiache. Il primo cronografo Oyster

Nella pagina accanto, “The Doctor”, uno dei Daytona più importanti della storia di questo modello. Si tratta di un ref. 6239 del 1966, caratterizzato dalla sola presenza della scritta Chronograph, senza l’indicazione di Cronometro Ufficialmente Certificato. Il suo movimento è un calibro 722-2, 17 rubini, su base Valjoux. Il bracciale è un Oyster ref. 7205. È stato tra i protagonisti dell’asta Start Stop Reset di Philipps, dove ha raggiunto l’aggiudicazione record di 977.000 euro

Quello in basso è il Daytona che ha raggiunto la più alta quotazione di vendita all’asta: 1,8 milioni di euro nel corso della vendita Start Stop Reset tenutasi a Ginevra nel maggio scorso. Si tratta di un Paul Newman ref. 6263 in acciaio del 1969, soprannominato “Tropical Oyster Sotto”, per la sua particolarità della scritta Oyster posizionata sotto al Cosmograph e non sopra come accade normalmente.

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Un classico tra i Daytona automatici da collezione. Si tratta del Ref. 16520 “Porcelain Dial”, realizzato nel 1989 e caratterizzato dal quadrante in smalto lucido di colore bianco. Al suo interno un movimento automatico calibro 4030, 31 rubini. La stima stima di questa referenz può raggiungere i 40.000 euro, metre l’orologio fotografato, nel corso dell’asta Start Stop Reset ha toccato l’aggiudicazione record di 51.000 euro. Le foto dei modelli vintage di queste pagine sono realizzate da Fabio Santinelli per Pucci Papaleo.

nasce nel 1939 ed è dotato della cassa impermeabile Oyster, un’invenzione di Rolex del 1926. Anche il Cosmograph è dotato della celebre cassa Oyster, robusta ed impermeabile grazie al fondello e alla corona di carica entrambi a vite e grazie al solido bracciale in metallo. In un’epoca in cui il cronografo automatico rappresenta una sfida tecnica che nessun marchio è riuscito ancora a raccogliere con successo, l’orologio Rolex è dotato di un movimento meccanico a carica manuale celebre per la sua affidabilità e precisione. La lunetta nera Il Cosmograph subisce un’importante evoluzione nel 1965, con una versione che introduce i pulsanti del cronografo a vite al posto dei pulsanti a pompa del modello originale. I pulsanti a vite completano il concetto dell’Oyster e prevengono qualsiasi manipolazione accidentale, proteggendo così l’orologio dal rischio di infiltrazioni d’acqua. Per indicare chiaramente che l’impermeabilità è stata migliorata, la dicitura Oyster fa la sua comparsa su tutti i quadranti, completando la dicitura Cosmograph. Un ulteriore

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novità è rappresentata dalla lunetta tachimetrica dotata di un disco nero in plexiglas e di una scala graduata in bianco, sempre allo scopo di migliorare la leggibilità. Una dicitura supplementare compare su alcuni quadranti nei primi anni in cui viene commercializzato il nuovo cronografo: Daytona. Questa informazione, che inizialmente era limitata agli esemplari destinati al mercato americano, sarebbe stata aggiunta su richiesta della filiale Rolex degli Stati Uniti, per sottolineare il legame con il circuito del Daytona International Speedway in Florida, in quanto Orologio Ufficiale, e per sottolineare la vicinanza del modello al mondo delle gare automobilistiche. Progressivamente, questa dicitura compare su tutti i quadranti del Cosmograph, fino a essere stampata in lettere rosse, a semicerchio, al di sopra del contatore a ore 6. Il cronografo Rolex, chiamato Oyster Cosmograph Daytona, è disponibile anche in oro giallo 18 carati ed è un cronometro certificato. Questa versione in metallo prezioso, inoltre, esibisce sul quadrante la celebre dicitura Superlative Chronometer OfficiaIly Certified, una caratteristica rara per un cronografo.


1988: arriva l’automatico Nonostante l’avvento dei movimenti al quarzo negli anni ‘60–‘70, Rolex rimane fedele all’orologio meccanico e al Cosmograph Daytona, e si dedica a prepararne le future evoluzioni. Nel 1988, il Daytona diviene automatico. Rolex opta per un movimento cronografo automatico di qualità disponibile sul mercato, ma lo modifica sostituendo il cinquanta per cento dei componenti con elementi specificatamente progettati per i suoi movimenti, per renderlo conforme alle specifiche severe. Risultato? Il nuovo calibro 4030 è dotato, tra l’altro, di un “cuore” Rolex, un organo regolatore con bilanciere a inerzia variabile, dadi di regolazione Microstella, una spirale a curva Breguet e un modulo di carica automatica Perpetual, inventato dal Marchio nel 1931. Questo movimento, del resto, è sistematicamente sottoposto alla certificazione ufficiale del COSC per ottenere il titolo di Cronometro, garanzia di precisione superiore. A questo punto, il nuovo modello può definitivamente esibire sul quadrante non solo le diciture Oyster Perpetual Cosmograph Daytona, ma an-

che Superlative Chronometer Officially Certified. L’orologio, tuttavia, non è innovativo solo a livello tecnico, ma evidenzia anche un’estetica ripensata. Il diametro della cassa Oyster passa da 36 a 40 mm e integra le spallette di protezione della corona. La lunetta tachimetrica in metallo è ampliata e reca incisa una scala graduata fino a 400 unità. Nuove lancette, nuovi indici, nuovi contatori cerchiati: il quadrante si modernizza pur conservando il suo stile inimitabile e la sua firma in lettere rosse: Daytona. Questo nuovo modello incontra uno straordinario successo e, negli anni ‘90, trae vantaggio dal rinnovato interesse per gli orologi meccanici in generale e per i cronografi in particolare, un fenomeno che molto probabilmente il Daytona ha contribuito a lanciare. L’orologio è indossato da numerosissime personalità, non più solo nel mondo delle gare automobilistiche, ma anche da politici, economisti e artisti. In questo contesto, la rarità del modello sul mercato non fa che aumentarne il fascino e suscitare una passione senza precedenti nella storia dell’orologeria, che non si smentisce da oltre venticinque anni.

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LE VOCI DEL TEMPO HUBLOT - Italia Independent di Paolo Gobbi

andrea tessitore

perfetto gentleman Hublot e Italia Independent creano il primo orologio camouflage dove la tecnologia imita la natura

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ncora una volta Hublot torna sugli scudi grazie ad una partnership assoluamente eccellente, quella con Italia Independent Group. Vediamo quali novità propone, parlandone con Andrea Tessitore, che ne è amministratore delegato.

Lo scorso anno avete presentato il vostro primo modello con Hublot: ci racconta com’è andata? Un ottimo successo sotto molti punti di vista. È una partnership di cui sono molto orgoglioso. Perché? Per un motivo semplicissimo: funziona! Quello della “licenza” non è diventato un mondo un po’ obsoleto? Si lavora sempre di più con le “collaborazioni”, che generalmente nascondono il semplice rapporto tra un prodotto e il suo testimonial. Il nostro è un rapporto diverso, su di un piano più alto, tanto che potrebbe essere definito come uno dei “modi” futuri per realizzare dei business.

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La licenza stenta a mantenere la necessaria dinamicità. Ci racconta il vostro lavoro nell’orologeria? Il progetto con Hublot nasce da team molto snelli, certamente di dimensioni diverse, ma tutti e due rapidi nell’agire e nel prendere le decisioni. C’è però voluto un anno per affinare il nostro rapporto nella produzione e nella comunicazione, diventando finalmente efficenti. Il prodotto è importante? È fondamentale, è la base di qualsiasi rapporto di lavoro. Con Hublot il prodotto esiste ed è reale. Lo scorso anno le due industry tecniche hanno lavorato su di un materiale innovativo, il Texalium, un carbonio con fibre di alluminio, che non era mai stato lavorato sia nell’occhialeria (che ci appartiene) che nell’orologeria. Siete al secondo anno di collaborazione con Hublot. Quanto contate di andare avanti? Penso che un lavoro di collaborazione che duri meno di tre anni sia sostanzialmente inutile. Il primo anno serve per prendere reciprocamente


LE VOCI DEL TEMPO VAN CLEEF & ARPELS

Andrea Tessitore, Amministratore delegato di Italia Independent Group

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LE VOCI DEL TEMPO HUBLOT - Italia Independent

Imprenditore creativo ed icona di stile, il Co-fondatore e Presidente di Italia Independent, Lapo Elkann, sprigiona il suo talento e il suo gusto raffinato, capace di anticipare sempre le tendenze. Ancora una volta la sinergia tra Hublot e Italia Independent dà alla luce un prodotto frutto di una ricerca di materiali avanguardistici e caratterizzati dallo stile innovativo insito nel DNA di entrambi i brand. Il risultato è un orologio audace e deciso.

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le misure, nel secondo anno c’è l’attivazione vera e propria della collaborazione, prendendo tutte le misure che ci permetteranno di ottenere la massima visibilità del progetto, mentre commercialmente andremo ad incrementare la buona base dello scorso anno. Su cosa lavorerete? Sempre sul cronografo Unico e sempre su Texalium. Non abbiamo voluto stravolgere il concetto del 2015. Questo perché bisogna sempre tenere ben presente che la testa dei creativi è molto rapida, quella del consumatore è invece più lenta. Il pericolo non è quello di presentare una novità troppo precocemente, lasciando lo spazio alla concorrenza di arrivare quando il momento è divenuto realmente propizio? Questo è un errore di giovinezza di Italia Independent: aver realizzato idee e prodotti, ma se ne dovessimo dire almeno tre per i quali siamo stati in grado di portare a termine l’intero ciclo produttivo… beh, farei fatica. Dobbiamo migliorarci, anche perché corriamo il rischio di fornire solamente degli assist a chi sa scegliere il momento commercialmente idoneo per mettere sul mercato un prodotto. Quanto contano i numeri nel vostro lavoro? La regola dice che bisognerebbe essere, come nella vita, equilibrati. Però, quando si è un’azienda quotata, i numeri hanno sicuramente una rilevanza più forte. Si è sotto costante scrutinio. C’è anche il rovescio della medaglia: avere la disciplina e l’educazione al numero. La libertà e la creatività hanno un valore immenso, ma quando ci sono i numeri poi ci si può permettere di tutto.

peso della responsabilità nei suoi confronti? Sì. Lo sento molto, forse a volte troppo. Però è una gioia inenarrabile capire e sapere che la propria azienda è “viva”. Noi ci arrabbiamo, ce la prendiamo, ci teniamo.

Lei è solo un uomo “dei numeri” o riesce ancora a emozionarsi con il lavoro? In realtà il mio ruolo, quello del Ceo, è da allenatore. Per i numeri abbiamo delle persone che se ne occupano specificamente. Quindi, tornando alla domanda, non mi emozionano tanto i prodotti, quanto il capitale umano. Provo una gioia emotiva quando le persone che mi sono accanto tirano fuori la voglia di combattere, di andare avanti, che va ben oltre il proprio lavoro e il proprio stipendio.

Molti pensano che aziende “fashion” come la vostra siano soprattutto dei luoghi ludici: è vero? Viviamo ovviamente in un concetto privilegiato. In realtà il mercato in cui ci muoviamo è molto duro, competitivo, ci sono nuove tecnologie, c’è uno shift dell’attitudine al consumo da parte delle nuove generazioni… Basta guardarsi intorno per capire che sono poche le aziende che, realmente, riescono a tenere botta.

Certo, se chi lavora con lei è pronto a dare oltre il massimo, sicuramente sentirà un enorme

C’è un pericolo nel non essere sempre al passo con i tempi?

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LE VOCI DEL TEMPO HUBLOT - Italia Independent

Il Big Bang Unico Italia Independent si declina in tre varianti monocromatiche. Blu, verde o nero, in serie limitata rispettivamente di 500, 250 e 250 esemplari, tutti con il simbolo della pace ubicato a ore 9

Il Big Bang Unico Italia Independent è completato da un cinturino intercambiabile “One Click”. Due i cinturini in dotazione: il primo nel famoso tessuto chino, il secondo nell’innovativo SuperFabric, un tessuto “armato”, resistente, dalle grandi prestazioni e al contempo leggero e flessibile. La produzione è di 250 per il Green Camo (euro 29.000), 250 esemplari per il Black Camo (euro 29.000), 500 esemplari per il Blue Camo (euro 25.900)

Rischi di vivere nel mondo dei dinosauri ma anche in quello del futuro. Ti devi chiedere, ad esempio: “ma domani andrà ancora l’orologio con le lancette? Fare l’imprenditore sta diventando una cosa tanto complicata? Sì. È un momento delicato, più delicato dello scorso anno. Penso che a livello macroeconomico siamo usciti fuori dal tunnel della crisi. Se però andiamo nel particolare, nel lifestyle c’è una forte tensione e un cambiamento nell’attitudine all’acquisto e ai consumi. Non le sembra che negli ultimi anni, anche nel mondo dell’orologeria, si sono vissuti alcuni eccessi, primo fra tutti quello della produzione? È difficile trovare una regola. Per alcuni nei periodi di crisi la propensione all’acquisto addirittura aumenta. Quindi la produzione potrebbe seguire questa scuola di pensiero. Se guardiamo

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i conti non dell’ultimo anno, ma degli ultimi cinque, il mercato del lusso è sempre e costantemente cresciuto. Non le sembra che, nel mondo del lusso, alcune regole stiano cambiando? Sicuramente ci sono delle regole sotto scrutinio. C’è una ridefinizione del contesto dove operiamo, che ci vede comunque, a dispetto di tutto, verso un mondo dove avremo prodotti migliori a prezzi più bassi. È la filosofia del lusso accessibile? Assolutamente no! È la filosofia di come va il mondo. Un tempo volare era un privilegio, oggi con le low-cost è alla portata di tutti. Vent’anni fa Zara e H&M non esistevano… Swatch ha cambiato il mondo dell’orologeria e poi ha spostato la sua attenzione sulle case più blasonate. Certo, il mercato ci costringe continuamente a reinventarci. Noi che siamo principalmente pro-


LE VOCI DEL TEMPO HUBLOT - Italia Independent

l’orologio HUBLOT Big Bang Unico Italia Independent Movimento HUB 1242 Movimento sviluppato e prodotto da Hublot, cronografo a carica automatica flyback con ruota a colonne e doppio accoppiamento CASSA Diametro 45 mm in fibra di carbonio e Texalium blu, verde o nero. Lunetta in fibra di carbonio e motivo Texalium blu, verde o nero 6 viti in titanio trattate PVD nero (blu) o oro giallo 18 carati (verde) o King Gold 18 carati (nero) a forma di H Quadrante Scheletrato verniciato nero opaco e blu (blu), nero opaco e giallo oro (verde) o nero opaco e color King Gold (nero) BRACCIALE Caucciù nero e chino verde, blu o nero

duttori di occhiali conosciamo bene la guerra dei prezzi che sta avvenendo nel nostro settore. Un tempo la moda era appannaggio di un’élite, oggi chiunque può vestire alla moda.

Siamo una realtà del mondo dell’occhialeria. Adesso, dopo dieci anni di attività, vogliamo capire quale sarà il passo successivo, cosa faremo nel futuro.

Voi non siete economici? Italia Independent è dove sta il mercato. Il nostro prezzo medio è sceso rispetto agli anni scorsi.

Se un giovane volesse lavorare in Italia Independent , cosa dovrebbe fare? È molto semplice, fare la stessa cosa che fanno tanti ragazzi ogni giorno: trovano una maniera per contattarmi e mi scrivono. Sono tante email che arrivano ogni giorno e che vengono vagliate da un nostro comitato interno.

Come sta andando il vostro lavoro con Hublot? Lo definirei straordinario. Abbiamo venduto assieme, lo scorso anno, mille orologi con un prezzo medio di 25.900 euro. Un ottimo risultato. Se poi noi siamo qui per il secondo anno, vuol dire che la collaborazione è positiva. Altrimenti, senza nessuna vergogna, ci saremmo immediatamente fermati. Voi siete vicini ai dieci anni di vita: non siete più un’azienda giovane o una startup. Vi sentite grandi?

Italia Independent e Hublot firmano la loro seconda creazione. Quando due aziende innovative mixano materiali e stile, il risultato è un orologio dal carattere ribelle, un modello perfetto per veri gentlemen, eleganti e di tendenza. Il pattern camouflage assume, con il Texalium, un carattere ancor più accattivante.

Seguendo delle regole? Seguendo delle regole ferree. La selezione viene fatta con tre colloqui successivi e il nepotismo non viene neanche preso minimamente in considerazione. Non sopportiamo quando, visto che la nostra azienda si sta allargando, viene qualcuno da noi pensando di poter fare “qualsiasi cosa”. Noi vogliamo gente determinata, competitiva, preparata.

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LE VOCI DEL TEMPO PANERAI di Paolo Gobbi

ANGELO BONATI

il grande mestro OFFICINE PANERAI riscopre se stessa e il suo disegno iconico, seguendo la sua lunga storia

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anerai è arrivata al traguardo dei diciannove anni della sua nuova era. Costruendosi una reputazione solidissima presso gli appassionati di tutto il mondo.

State già programmando i prossimi vent’anni? Cosa volete diventare nel futuro? (sorridendo) Personalmente voglio diventare un pensionato d’oro! Questo perché ho dato un grande contributo a questa marca. Mi chiede dei prossimi vent’anni? Beh, i prossimi vent’anni sono già tracciati. Forse dovremmo pensare ai prossimi quaranta. Nell’orologeria i progetti strategici sono su dieci anni. Questo vuol dire che stiamo già studiando su meccaniche, su modelli, su materiali che non arriveranno ufficialmente prima del 2024, forse 2026... Ci racconta com’è iniziata la storia di Panerai come la conosciamo oggi? Panerai è stato lanciato nel 1997 con 998 pezzi destinati esclusivamente al mercato italiano. Personalmente ho aperto trenta punti vendita,

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offrendo loro questa opportunità: alcuni l’hanno accettata, altri no. Questi ultimi successivamente se ne sono pentiti. Nel giro di 15 giorni tutti i pezzi arrivati nei negozi erano già finiti. Il lancio internazionale è arrivato nel 1998, proprio durante il salone di Ginevra. Il nostro stand era piccolissimo, posizionato al posto di un bar. Il mio ufficio era piccolissimo. Iniziò così la distribuzione internazionale. Oggi siete diventati un’azienda verticalizzata e strutturata, con una capacità di produzione dei movimenti in-house. Dobbiamo aspettarci a breve anche un aumento dei pezzi prodotti? Assolutamente no. Abbiamo creato molti movimenti, raggiungendo la completezza della nostra produzione di manifattura. Questo vuol dire che tanti mestieri che una volta venivano delegati all’esterno, oggi sono stati portati all’interno: ne consegue una nuova unità produttiva e nuove assunzioni. Abbiamo fatto questo non per aumentare i volumi di produzione, quanto per avere un controllo qualitativo totale. Volevamo tenere tutto sotto controllo e ci siamo riusciti.


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Angelo Bonati, Ceo di Officine Panerai (foto Marco Craig)

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LE VOCI DEL TEMPO PANERAI

La nuova collezione Luminor Due è un nuovo capitolo della storia Panerai, il risultato di una sfida vinta dai designer e dai tecnici della manifattura: offrire agli appassionati una nuova interpretazione dell’orologio icona della marca, il Luminor, assolutamente fedele all’estetica originale ma con una funzionalità più contemporanea, espressa da una riduzione di spessore rispetto alla cassa storica che, per alcuni modelli, giunge fino al 40%. Le linee del Luminor Due sono ispirate al Luminor 1950: la robusta cassa a cuscino, l’ampia apertura sul quadrante incorniciata dalla lunetta, le resistenti anse integrate, il dispositivo a forma di ponte che salda la corona mediante una leva e la protegge da urti accidentali.

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Aver sviluppato la produzione esclusivamente su due tipi di casse, Luminor e Radiomir, è una limitazione alla vostra creatività? Ogni scelta comporta dei pro e dei contro. Però per un attimo analizziamo cosa fanno le altre marche di successo. Audemars Piguet lavora esclusivamente con la cassa Royal Oak; Jaeger-LeCoultre lavora con il Reverso, il resto conta poco. Rolex è un monoprodotto con le sue casse Oyster. Di conseguenza, nell’orologeria la forte identità del prodotto è alla base della fortuna di una marca. Quindi inutile cercare altre idee o forme? No. Si corre il rischio solamente di confondere il cliente. Se credi in un oggetto lo devi portare avanti. Se, al contrario, vuoi essere “opportunistico” e ti adatti continuamente alle richieste del mercato, prima o poi arriverai al punto di aver perso del tutto la tua identità. Quindi mantenere sempre lo stesso disegno? Sì, ma soprattutto rimanere coerenti con la propria scelta estetica: si prende una cassa, un disegno e lo si declina dal più semplice solo-

tempo al più complicato dei tourbillon. Mantenendo sempre la personalità della marca. Quindi, ritornando all’inizio della discussione, penso fermamente che l’avere due sole casse sia un punto di forza, non una debolezza. Panerai realizza molti modelli in serie limitata e numerata. Perché questa scelta? Per soddisfare le richieste dei collezionisti? Una marca come Panerai, che ha una storia vera, di valori, diversa dalla storia dell’orologeria in senso stretto che è nata dopo; una marca come la nostra ha espresso un valore intrinseco importante. Oggi i nostri appassionati e collezionisti chiedono lo storytelling: un po’ per volta lo tiriamo fuori con delle serie limitate ed esclusive che raccontano il passato e quello che siamo oggi. I Panerai d’epoca, ma anche alcuni modelli recenti, hanno raggiunto delle ottime quotazioni durante le aste internazionali. Pensa che l’orologeria, e Panerai in particolare, possa esse considerato un investimento? Non posso dare una risposta esaustiva. Posso


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Luminor Due: una nuova cassa, ispirata fedelmente alle linee della classica Luminor degli anni cinquanta ma sottilmente ridisegnata, fa il suo ingresso nella storia di Officine Panerai.

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LE VOCI DEL TEMPO panerai

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Radiomir Firenze
3 days acciaio - 47mm In esclusiva per i clienti della storica boutique di Firenze, una nuova special edition dedicata alla città d’origine di Panerai. Per la prima volta, non solo la cassa è finemente incisa a mano ma anche il movimento è decorato con motivi tipici dell’iconografia fiorentina.


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inconfondibile stile gigliato Da oltre un secolo, la Boutique Panerai di Firenze offre i suoi preziosi orologi a clienti e appassionati dalla sua straordinaria posizione in Piazza San Giovanni. Questa città ha rappresentato la fonte di ispirazione per le raffinate decorazioni del Radiomir Firenze 3 Days Acciaio (PAM00672), la Special Edition con cassa finemente incisa a mano riservata ai clienti della storica Boutique. I 99 esemplari hanno tutti un carattere unico, che deriva dall’irripetibilità del lavoro interamente manuale realizzato dai maestri incisori. Oltre all’incisione della cassa,troviamo anche una versione del tutto inedita del movimento a carica manuale P.3000, con tre giorni di riserva di marcia, con i ponti finemente incisi al laser con motivi fiorentini analoghi a quelli che decorano la cassa.

dare le mie sensazioni. L’investimento economico è tale solamente quando rivendi il prodotto e guadagni dei soldi. Prima è solamente un investimento emozionale. Sarebbe quindi presuntuoso parlare di investimento nell’orologeria anche se, al tempo stesso, alcuni modelli, in momenti ben determinati, possono rappresentarlo. Sono tante le variabili. In ogni caso, la funzione principale di un orologio è quella di creare e soddisfare delle emozioni. Il resto viene da solo. L’importante è che ognuno sia libero di interpretare il proprio orologio a suo piacimento nel corso delle sue giornate. Una sorta di compagno di viaggio? L’orologio divide con noi tutta la vita, i momenti belli come quelli brutti, le emozioni. Se lo indossiamo al polso non lo facciamo esclusivamente per guardare l’ora, ma anche e soprattutto perché ci rassicura, ci regala delle sensazioni importanti. In questo preciso momento l’investimento economico cade in secondo piano. Quindi l’orologio, anche importante, va indossato e non messo in cassetta di sicurezza? Penso che non si riesca a godere appieno del proprio orologio, a capirne le peculiarità, se non lo si indossa al polso. Se vogliamo seguire una catalogazione universale, dovremmo incasellare Panerai tra gli

orologi “tecnici”, ma questi ultimi, oggi, si sono trasformati in modelli elettronici, in periferiche smart. Entrerete mai in quell’arena? Dire mai è troppo impegnativo. Parto dal principio che gli uomini se ne vanno e le marche restano, quindi non posso sapere cosa succederà tra trent’anni. Dal mio punto di vista, ci sono due mondi: quello dell’alto di gamma, dell’orologeria tradizionale, che ha il suo modo di manifestarsi e di emozionare; e quello dell’elettronica di consumo che potrà anche darti mille cose in più dell’orologio, ma non riesce a trasmettere passione ed emozione. Nessuno si emoziona davanti ad uno smartphone o un tablet, mi potrà incuriosire, ne userò le molteplici funzioni, magari riuscirò a comunicare più velocemente, oppure a stressarmi meglio, però alla fine entrerò nell’idea che dopo tre mesi devo aggiornare il mio strumento e ogni anno o due lo devo cambiare. Quindi l’obsolescenza è elevatissima. Il mio orologio rimane lì, mi accompagna per anni, diventa un patrimonio da tramandare ai miei figli.

Ogni cassa richiede oltre una settimana di lavoro da parte di un incisore, un lavoro reso particolarmente arduo dalla durezza dell’acciaio AISI 316L. I motivi geometrici e floreali vengono dapprima stampati con un’impronta effimera - su polvere di gesso o di magnesio - e poi incisi con il bulino.

Quindi non vedremo un Panerai connesso? Cosa serve la connessione? Ho già il mio smartphone che è più che connesso, perché devo complicarmi la vita con l’orologio? A questo bisogna aggiungere una considerazione basilare: più c’è innovazione e più c’è obsolescenza. Nell’orologio la curva di continuità è importante.

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LE VOCI DEL TEMPO A. Lange & Söhne di Paolo Gobbi

LUCA DONDI

IL RE DELLE COLLEZIONI TRADIZIONE, E INNOVAZIONE SONO I SEGNI DISTINTIVI dELLA MANIFATTURA A. Lange & Söhne

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avorare per un marchio orgogliosamente tedesco, quando tutto il mondo osanna gli svizzeri, non è certo semplice, è una bella sfida, che Luca Dondi ha raccolto e sta vincendo da anni.

Tre aggettivi per definire A.Lange & Söhne? Tradizione, manifattura, innovazione funzionale. Perché funzionale? Perché non è fine a se stessa, per stupire, ma sempre funzionale alla precisione. Parlate di A.Lange & Söhne come di una manifattura ad “impatto zero”. Cosa vuol dire? La nostra manifattura è inserita in un territorio straordinario, era per noi quindi fondamentale che la struttura produttiva lo rispettasse anche da un punto di vista “ecologico”, applicando l’ingegneria alla produzione dell’energia e della climatizzazione. Quali sono i vostri modelli caratterizzanti per il 2016?

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Affrontiamo questo 2016 con otto nuovi modelli e quattro nuovi calibri. Su tutti spicca il Datograph Perpetual Tourbillon, che rappresenta perfettamente la convivenza tra l’innovazione del Tourbillon stop second e il nostro tradizionale approccio al cronografo. A tutto si unisce l’altissimo livello di finitura tipico di ogni A.Lange & Söhne. Quanto tempo è necessario per lo sviluppo di un modello così complesso? Il movimento e’ stato totalmente riprogettato per poter inserire il tourbillon senza alterare il perfetto equilibrio estetico del Datograph Calendario Perpetuo. Ci sono voluti quasi 5 anni, ma riteniamo che i nostri Maestri orologiai si siano davvero superati. Ora ai collezionisti serve solo la pazienza di attendere altri 6-8 mesi per poterne acquistare uno dei 100 previsti. Quali sono i vostri modelli più amati dagli italiani? Gli italiani hanno un grande gusto estetico e sono anche dei grandi esperti di orologeria. Sono


LE VOCI DEL TEMPO VAN CLEEF & ARPELS

Luca Dondi, A.Lange & Söhne direttore generale Central, West and South Europe, Russia/CIS

però attenti non solo all’aspetto estetico, ma anche ai contenuti tecnici. Non è un caso che la famiglia del Lange 1 sia sempre un grande successo, indipendentemente dalla complicazione presente. L’altro modello di grandissimo successo è lo Zeitwerk, che unisce l’aspetto dell’innovazione offerta dai tre dischi saltanti esattamente, con l’aspetto emozionale del suo design. Tra i modelli di quest’anno qual è stato quello per il quale avete avuto i feedback migliori? Considerando che il Datograph Perpetual Tourbillon e il Grande Lange 1 Moonphase Lumen sono fuori gara perché abbiamo raccolto 4/5 volte gli ordini rispetto alla quantità delle due serie limitate, il Saxonia Moonphase ha riscosso un grande successo indipendentemente dal mercato: Grande Data, movimento automatico, 72 ore di riserva di carica, la fase di luna e il quadrante sempre molto apprezzato del Saxonia, il tutto in 40 mm. Quindi questo vuol dire che produrrete più orologi? No, me lo augurerei dal punto di vista com-

merciale, ma non sarà così. La nuova manifattura permetterà di migliorare l’efficienza e la qualità dell’ambiente lavorativo con l’obiettivo di alzare ancor più il livello della qualità dei nostri segnatempo e delle loro decorazioni. Le serie limitate rimarranno nel numero annunciato, come giusto che sia. Come si fa a scegliere a chi vendere gli orologi? Cerchiamo di scegliere i collezionisti e coloro che veramente apprezzano il nostro modo di fare alta orologeria in terra di Sassonia. Per l’allocazione si sceglie quindi in base al loro mercato di appartenenza e si distribuiscono poi a livello nazionale, considerando le Boutique e i partner di riferimento. Parliamo di collezionismo. Pensa sia un investimento acquistare un orologio Lange? I nostri sono orologi per intenditori e spesso si rivelano un ottimo investimento. Bisogna saper scegliere il momento e l’orologio giusto. Io suggerisco di acquistare ciò che piace ed emoziona innanzitutto; le aste internazionali hanno poi testimoniato il successo di diversi nostri segna-

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LE VOCI DEL TEMPO A. Lange & Sรถhne

Il Datograph Perpetuo Tourbillon di A. Lange & Sรถhne, cronografo con calendario perpetuo e tourbillon, combina tre complicazioni e cinque funzioni supplementari, con un design chiaro anche se ricco di numerose indicazioni.

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LE VOCI DEL TEMPO A. Lange & Söhne

tempo, anche di recente produzione. Torniamo alla vostra modellistica in produzione e alla reperibilità dei vostri orologi: avete delle liste d’attesa? Sì, per molte delle novità e dei modelli più iconografici, dallo Zeitwerk alle complicazioni, dai Datograph ai calendari perpetui . Non è un caso se la gran parte dei nostri clienti sono dei collezionisti, fidelizzati. Lei gestisce diversi mercati, corretto? Sì, l’area è piuttosto vasta e comprende ben 22 mercati, dal Portogallo fino alla Russia, dove recentemente abbiamo aperto la terza boutique monomarca sotto la mia gestione (le altre sono a Parigi e a Lisbona). Quindi è innegabile una sua visione molto allargata del momento economico attuale. Ci dice come sta andando questo 2016? La forza di Lange è oggi, come ieri, quella di non dipendere dagli acquisti effettuati dai turisti provenienti dall’Asia. Di conseguenza risentiamo meno di altri dell’interruzione o del cambiamento di alcuni di questi flussi.

Gli ultimi modelli sono caratterizzati da contenuti importanti, quindi destinati ad un cliente di alto profilo che risente meno dei momenti critici dell’economia. Sarà decisivo allocare in maniera corretta la produzione in base alle aree geografiche e alla tipologia di cliente. Lo scorso anno i flussi turistici sono stati molto forti in Europa, recenti stime parlano di uno spostamento degli stessi in Russia, Australia e Giappone. Dobbiamo essere pronti a questo cambiamento con il prodotto giusto. Quindi sbagliare significa non avere il prodotto giusto al posto giusto? Esatto. Questa sarà la sfida del 2016 e dei prossimi anni. A proposito di numeri: quante persone lavorano in A. Lange & Söhne? Circa 770, la maggior parte dei quali sono orologiai. Il focus è sullo sviluppo e l’innovazione, nonché la produzione. Non a caso circa l’80% dei nostri dipendenti lavorano a Glashutte. Poi c’è la parte commerciale, indispensabile, ma il focus principale rimane sul prodotto.

l’orologio A. Lange & Söhne Datograph Perpetuo Tourbillon Movimento Calibro di Manifattura Lange L952.2, carica manuale, realizzato secondo i massimi criteri di qualità Lange, decorato e montato a mano; regolato con precisione micrometrica in cinque posizioni; platine e ponti in alpacca naturale; ponte della ruota intermedia e del tourbillon inciso a mano. CASSA In platino. Diametro: 41,5 millimetri; altezza: 14,6 millimetri. Quadrante Argento massiccio, nero FUNZIONI Indicazione di ore, minuti e piccoli secondi; tourbillon con arresto dei secondi brevettato; cronografo flyback e contatori dei minuti «saltanti esattamente»; scala tachimetrica; calendario perpetuo con Grande Data, giorno della settimana, mese, fase lunare e anno bisestile; indicazione giorno/notte; indicazione della fase lunare. COMANDI La corona per carica e regolazione dell’ora, due pulsanti per l’utilizzo del cronografo, pulsante principale per la correzione rapida di tutte le funzioni del calendario, un correttore incassato per la correzione del giorno della settimana, del mese e della fase lunare.


LE VOCI DEL TEMPO A. Lange & Söhne

Dieci ore prima dell’esaurimento della riserva di carica, un’indicazione rossa nell’apertura triangolare del quadrante situata nell’area del cerchio delle ore e dei minuti ricorda che l’orologio va ricaricato.

Il Richard Lange Secondi Saltanti reinterpreta l’orologio da osservazione scientifico, riunendo la ricerca della massima precisione e una perfetta leggibilità. Il meccanismo tenditore dei secondi trasmette al bilanciere un’energia costante. Il meccanismo saltante integrato consente di leggere l’ora al secondo esatto. L’orologio in platino di 39,9 millimetri con il classico quadrante regolatore è prodotto in serie limitata di 100 esemplari.

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La produzione estremamente limitata crea sicuramente dei problemi di reperibilità. Non potrebbe diventare un problema per il vostro pubblico preferenziale, quello dei collezionisti? No, al contrario. La nostra ridotta capacità produttiva garantisce proprio ciò che i collezionisti desiderano: qualità assoluta, innovazione e soprattutto quell’effetto rarità che rende ancor più emozionante riuscire ad accaparrarsi questo o quel modello. E questo è anche una implicita garanzia riguardo il mantenimento del valore nel tempo. Come riuscite a far convivere le due anime di un’azienda nata 170 anni addietro, ma sostanzialmente rinata solamente da due decenni? Il prodotto stesso che realizziamo riesce ad unire storia e modernità. La tradizione è fondamentale, tanto più che siamo lontani dal mondo

dell’orologeria svizzera. Basti pensare, a questo riguardo, che quando si ritornò alla produzione negli anni ’90, furono proprio gli stessi lavoratori, gli orologiai, a chiedere ad alta voce che si tornasse agli standard elevatissimi che avevano fatto la storia di Lange. Un esempio? Il doppio assemblaggio, ovvero il processo di assemblare completamente un orologio e testarlo per poi smontarlo completamente, rilucidare e rifinire di nuovo le parti non perfette e rimontarlo testandolo una seconda volta. E’ stata una scelta di qualità senza compromessi fortemente voluta dai nostri orologiai e che vale per ogni segnatempo, dal più semplice alla Grande Complicazione. Inutile dire che sarebbe più profittevole una procedura standard ma non sarebbe nello stile Lange.


LE VOCI DEL TEMPO A. Lange & Söhne

Il Richard Lange Secondi Saltanti presenta l’intelligente combinazione tra due meccanismi che si completano: un meccanismo tenditore dei secondi assicura un’energia costante e pertanto la massima precisione. Il meccanismo saltante, invece, facilita la lettura esatta dell’ora muovendo la gran-

de lancetta dei secondi in 60 salti esatti al minuto. Grazie al meccanismo ZERO-RESET dotato di un dispositivo d’innesto a dischi multipli, l’orologio può essere sincronizzato in modo rapido e confortevole: quando si estrae la corona, la lancetta dei secondi scatta sullo zero.

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LE VOCI DEL TEMPO AUDEMARS PIGUET di Paolo Gobbi

FRANCO ZIVIANI

MISTER ROYAL OAK uno degli indiscussi guru dell’orologeria moderna ci racconta i suoi audemars piguet e il mercato odierno dei segnatempo

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utti, ma veramente tutti, lo conoscono come uno degli uomini d’oro dell’orologeria moderna, stiamo parlando di Franco Ziviani, responsabile Audemars Piguet per il mercato italiano. Lo abbiamo incontrato durante lo scorso Salone

di Ginevra. Iniziamo tirando le somme: com’è andato il vostro 2015? Posso dire che il 2015 è stato un anno molto positivo per l’Italia: abbiamo aperto una boutique in franchising a Roma in Piazza San Lorenzo in Lucina, abbiamo consolidato la presenza a Venezia con la nostra boutique, mentre quelle di Milano e Porto Cervo hanno raggiunto dei livelli

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molto interessanti a livello mondiale. Le nostre attività in generale sono andate più che bene, con un ottimo sell-out. Si avverte una sensazione diffusa che gli italiani stiano tornando ad acquistare l’orologeria importante. Dal vostro punto di vista privilegiato che impressione avete? E’ più un desiderio che una realtà. E’ comunque un dato di fatto che sia leggermente aumentata la presenza dei clienti italiani che acquistano. Gli italiani vanno a fare i loro acquisti in altre nazioni? Ai tassi attuali dell’Euro, rispetto al franco svizzero, senza considerare le tasse, l’Italia è meno cara di un buon 4%. Siamo inoltre meno cari ri-


LE VOCI DEL TEMPO VAN CLEEF & ARPELS

Franco Ziviani Audemars Piguet Italia

spetto al Dollaro di oltre il 12%. Gli italiani che volessero acquistare all’estero non farebbero un buon affare ed infatti non sono poi così tanti. I giovani sono o diventeranno degli acquirenti dell’orologeria? Il nostro cliente dipende da uno status, di conseguenza nei paesi dove i giovani riescono ad avere precocemente accesso al lavoro riusciamo ad avere anche dei clienti particolarmente giovani. L’orologio è un loro status? Sì, perché è l’unico gioiello che tutti gli uomini possono o vogliono indossare. Si tratta di un qualcosa che si mostra per evidenziare il proprio successo raggiunto. Gli Audemars Piguet stanno ottenendo delle

grandi soddisfazioni anche nel mercato delle grandi vendite all’asta. Pensa che i vostri orologi siano dei pezzi da collezione? Gli orologi, tutti senza eccezione alcuna, sono principalmente degli strumenti da indossare al polso. Fondamentale quindi acquistare qualcosa che ci piaccia. Che poi l’orologio si possa trasformare anche in un pezzo da collezione, dipende dal modello, dalle strategie dell’azienda, dalle scelte del mercato. E’ quindi piacevole possedere degli orologi, ma questo non deve essere legato all’aumento del loro valore. Quindi li considererebbe o meno un investimento? Un investimento è mettere dei soldi in qualcosa che ne mantenga il valore nel tempo. L’orologio ci dà la sicurezza “del tempo”, non del suo va-

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LE VOCI DEL TEMPO AUDEMARS PIGUET

Il Datograph Perpetuo Tourbillon di A. Lange & Sรถhne, cronografo con calendario perpetuo e tourbillon, combina tre complicazioni e cinque funzioni supplementari, con un design chiaro anche se ricco di numerose indicazioni.

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LE VOCI DEL TEMPO AUDEMARS PIGUET

lore. Onestamente alcuni modelli possono essere considerati un investimento, ma non riesco a vederne per tutti la valenza dell’investimento puro. Apprezzo i risultati che i nostri modelli stanno ottenendo nelle aste, ma si tratta di interesse e non di investimento. Si tratta del mio personalissimo parere. Ci aiuti a capire: come e perché un orologio, ad esempio, può costare cifre astronomiche, mettiamo 300.000 euro? Riesce a spiegarcelo? Bisogna sempre paragonarlo a una vettura di Formula Uno, oppure ad una Ferrari in serie speciale. Sono i tempi di progettazione e di produzione che fanno lievitare i costi, assieme alla necessaria miniaturizzazione. C’è tantissimo lavoro umano. Il modello iconico di Audemars Piguet è il Royal Oak.

Oltre quarant’anni di presenza attiva sul mercato. Un classico assoluto. Non avete paura che affidarsi quasi ad un solo modello possa essere, alla lunga, una limitazione? Per prima cosa non siamo affatto legati ad un solo modello. Inoltre abbiamo degli esempi “esterni” che ci confortano: Rolex con i suoi tecnici, poi il Reverso di Jaeger-LeColultre, il Nautilus di Patek Philippe. Tutte icone, che non cambieranno mai. L’importante è non forzare il mercato, inflazionandolo aumentando la produzione. Se lei fosse davanti ad un suo potenziale cliente, come riuscirebbe a catturare la sua attenzione portandolo verso l’acquisto? Molto semplice: prenderei il nostro Royal Oak e glielo farei provare al polso. Di solito chi lo indossa una volta poi non lo toglie più.

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LE VOCI DEL TEMPO corum di Paolo Gobbi

DAVIDE TRAXLER

LA MIA RIVOLUZIONE CORUM, una manifattura indipendente con tante idee interessanti da METTERE IN CAMPO

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a parte di un grande gruppo internazionale, ma riesce a mantenere una sua autonomia costruttiva e stilistica. Stiamo parlando di Corum, la celebre marca svizzera alla guida della quale è recentemente salito Davide Traxler, italiano di grande esperienza internazionale. Forte di una immediata impennata sia nel fatturato che nella produzione, lo abbiamo incontrato durante lo scorso Salone di Basilea. Il mondo dell’orologeria sta cambiando tanto… Quello che ci si ostina a non comprendere è che l’aspettativa nelle vendite deve fare sempre i conti con la ciclicità delle stesse. Un tempo gli acquirenti più importanti erano i giapponesi, poi i russi, gli arabi, oggi i cinesi.

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Sono cambiati anche i produttori e non solamente quelli dell’orologeria. Non ci sono più i grandi orologiai, i creativi, sono stati sostituiti dai presidenti, dai direttori marketing e produzione. Ma è normale che sia così. Lo stesso è successo nella moda: indimenticabili Valentino e Versace negli anni ’70 e ’80, ma oggi a disegnare i loro vestiti ci sono altri creativi sconosciuti ai più, eppure i loro marchi continuano a funzionare. Si salverà solamente chi non ha puntato tutto su di un mercato, quello cinese in particolare? Chi ha puntato esclusivamente su di un mercato, che sia cinese, russo o altro, in ogni caso sarà fragile, molto esposto a dei possibili cambiamenti


LE VOCI DEL TEMPO

Davide Traxler Ceo di Corum

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Veniamo a Corum: cosa sta cambiando rispetto al passato? Il mio lavoro, fino ad oggi, è stato quello di ascoltare. Ho fatto tre giri del mondo, interpellando produzione, distribuzione, dettaglio, appassionati, cultori della bella orologeria. Il risultato? Tutti mi hanno chiesto una maggiore riconoscibilità per l’Admirals Cup, valorizzando al massimo le bandierine presenti su quadrante e ritenute iconiche per questo modello. Per fare al meglio questa modifica, abbiamo scelto di realizzare un concorso di giovani designer: dalle loro proposte è uscita la nuova grafica. Osservandolo è impossibile non riconoscere ben visibile l’identità Corum.

Altri cambiamenti? Ci hanno chiesto anche di realizzare delle casse non troppo alte, massimo 10 mm per il diametro 42 mm. Inoltre abbiamo drasticamente ridotto le casse di forma, favorendo quelle tonde che sono, attualmente, le più richieste in assoluto. Solo Admiral’s Cup? No! Tutti, invariabilmente, ci hanno chiesto il Bubble, del quale abbiamo ripreso la produzione. Abbiamo anche inserito il Golden Bridge in una cassa rotonda, con un risultato stilistico certamente riuscito. In pratica siete riusciti a seguire le richieste del mercato senza perdere di identità? Esatto. Lo abbiamo fatto con una grandis-

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LE VOCI DEL TEMPO corum

Da oltre 35 anni il Golden Bridge di Corum affascina e seduce. Per la prima volta nella storia del suo successo questo emblematico segnatempo si rivela nella rotondità di una cassa dal diametro di 43 mm. Tra micromeccanica di punta e architettura monumentale, il movimento baguette disegna un ponte simbolico, i cui elementi decorativi si ispirano al celebre Golden Gate Bridge di San Francisco. La limpidezza dello zaffiro svela un’opera di oreficeria che miniaturizza, alla perfezione, la struttura del ponte sospeso californiano. Sono due i modelli proposti, in oro rosa e in oro rosa incastonato, realizzati in serie particolarmente esclusive.

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LE VOCI DEL TEMPO corum

sima attenzione alla nostra storia. Il risultato sono dei pezzi straordinari, spesso fuori dalla norma. Un esempio? Il nuovo Golden Bridge ha una grande ponte di supporto traforato che, su richiesta del cliente, può essere interamente personalizzato. Possiamo inserire di tutto, da un disegno alle iniziali. Costa molto una personalizzazione di questo genere? Dipende dalla complessità che ci viene richiesta. Corum appartiene allo stesso gruppo di Eterna. Farete sinergie con questa storica manifat-

tura svizzera? Abbiamo già iniziato, mettendo in catalogo tre modelli che montano una meccanica Eterna. Un esempio è il nuovo cronografo scheletrato flyback in titanio 47 mm, che proponiamo a circa 9.000 euro: una cifra molto aggressiva. Poi il World Time, in acciaio a 11.000 euro. Corum è un produttore storicamente molto prolifico. Avrete senza dubbio un “magazzino” storico, virtuale o no, al quale attingere. Sì, lo abbiamo e non è per nulla virtuale: 128.000 lancette, 25.000 movimenti meccanici… in tutto 52 milioni di euro di magazzino! Scavando in questo “patrimonio” ho trovato dei movimenti Frederic Piguet decorati a mano, ripetizioni a minuti e tanti altri.

l’orologio CORUM Admiral’s Cup Legend 47 Worldtimer ORIZZONTI LONTANI Considerato l’orologio dei viaggiatori per eccellenza, si presenta in due diversi modelli che si distinguono per lo stile e la tecnicità. Nella prima versione la robusta cassa dal diametro di 47 mm, che offre una perfetta impermeabilità fino a 100 metri di profondità, è intagliata nel titanio mentre la variante bicolore unisce la luminosità metallica di questo materiale ultraleggero al calore dell’oro rosa sulla lunetta dodecagonale. La cassa a strati sovrapposti si apre su un quadrante nero opaco puntellato da indici a forma di bandiera, lancette “dauphine” luminescenti e una lancetta dei secondi scheletrata che, insieme, offrono una perfetta visibilità in qualsiasi circostanza. CASSA L’orologio è dotato di un fondo aperto della cassa in vetro zaffiro fumé sul quale sono incisi i nomi delle città dei 24 fusi orari insieme alle rispettive abbreviazioni. Questo sistema consente di ammirare il calibro CO637 i cui ponti evocano un dodecagono e la massa oscillante traforata. Battendo a una frequenza di 28.800 alternanze all’ora, per una riserva di marcia di 48 ore, questo movimento a carica automatica offre numerose funzioni tra cui l’indicazione delle ore, dei minuti, dei secondi, del secondo fuso orario e delle città. Il meccanismo di selezione del fuso orario, di una praticità estrema, è attivato dalla corona situata a ore 2 mentre la pressione del pulsante, collocato sempre nella stessa posizione, permette il salto della lancetta delle ore.

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LE VOCI DEL TEMPO TAG HEUER di Paolo Gobbi

Andreas Albeck

DALLO SMART ALLA F1 TAG HEUER REINVENTA L’OROLOGIO E DIVENTA UN MUST ANCHE PER I GIOVANI

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uale maniera migliore per scoprire tutte le novità sulle strategie odierne di TAG Heuer, se non andare a chiederle direttamente da chi segue il marketing italiano del celebre marchio svizzero? Con lui siamo entrati nel vivo di una serie di problematiche che gli appassionati e gli operatori del settore sentono molto vicine, prima fra tutte la produzione e la commercializzazione di modelli con funzionalità smart, caratteristica non comune per un marchio tradizionale e di alto livello.

arrivare in Italia. Bisogna anche considerare che si tratta di un prodotto e di un mercato nuovo, che stiamo iniziando solo ora a scoprire, dove i numeri sono diversi dall’orologeria classica.

TAG Heuer sta entrando nel mondo degli smartwatch, anzi c’è entrata già nello scorso novembre negli Stati Uniti e solo ora in Europa. Scelta del marketing oppure eccesso di richiesta? (sorridendo) Anche noi speravamo di lanciarlo prima! E’ arrivato in vendita negli Stati Uniti il nove novembre scorso, poi sul mercato giapponese. Il successo è stato enorme e immediato, assorbendo anche i quantitativi che sarebbero dovuti

Quale elemento di discontinuità siete riusciti ad introdurre con questo modello, rispetto ai device concorrenti? All’acquisto costa circa 1.400 euro, ma trascorsi due anni esatti si può tornare dal concessionario e con ulteriori 1.400 euro può essere trasformato in un orologio a carica automatica. Partiamo dalla considerazione che l’elettronica in questo periodo di tempo è ormai diventata incontestabilmente obsoleta, quindi la “gettiamo”

Quando arriverà in Italia? A breve, prima dell’estate. Arriverà un nuovo modello? No, lo stesso identico presentato a novembre, solamente con qualche naturale aggiornamento di software. La seconda versione non arriverà comunque quest’anno, ma negli anni a venire.


LE VOCI DEL TEMPO

Andreas Albeck Marketing Director TAG Heuer Italy

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per sostituirla con una meccanica tradizionale. Quindi con circa 2.800 euro si potrà indossare un segnatempo TAG Heuer, con cassa in titanio, destinato a durare per sempre.

Cosa c’è di TAG Heuer in questo modello? Tutta la parte “orologio” è di nostra competenza, dal design alla cassa. L’elettronica viene realizzata dai nostri partners.

Sarà vendibile separatamente la sola parte meccanica? No. Non sarà possibile acquistare nulla separatamente. Quindi prima la versione smart e poi quella tradizionale. Una notizia interessante anche per i collezionisti.

Sono già iniziate le prenotazioni in Italia? Sì. In molti hanno già prenotato l’orologio.

Una chiave per l’eternità? Sì. Non a caso il nostro slogan è “connected to eternity”.

Veniamo all’orologeria tradizionale. TAG Heuer è una marca conosciuta e amata dagli italiani. Voi come contraccambiate? Sì. TAG Heuer ama gli italiani e alcuni grandi successi di alcuni nostri modelli, primo fra tutti il Monaco, si deve proprio al nostro mercato. Più volte il gusto italiano si è dimostrato deter-

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LE VOCI DEL TEMPO TAG HEUER

techbox Con i suoi 46 mm di diametro, il design del TAG Heuer Carrera Connected Watch è quello di un vero e proprio Carrera, con cassa, fondello e anse in titanio di grado 2, un materiale contemporaneo che conferisce all’orologio una leggerezza e una resistenza agli urti superiore rispetto a un materiale tradizionale come l’acciaio o l’oro. Completato da un cinturino in caucciù nero strutturato (sono disponibili altri sei colori – rosso, blu, bianco, arancio, verde e giallo, venduti separatamente) con fibbia déployante anch’essa in titanio di grado 2, esibisce l’eleganza, le caratteristiche e il livello di finitura di un orologio di pregio. È proposto a 1.400 Euro.

minante nella scelta di nuovi modelli o trend, che sono poi risultati vincenti su tutti i mercati mondiali. Accade lo stesso anche in altri paesi? In parte sì. Nel nostro catalogo sono presenti oggi 239 referenze diverse, molte delle quali non vengono neanche proposte in Italia, in quanto non avrebbero mercato. Lo scorso anno abbiamo visto una svolta in chiave giovane della vostra produzione. Quali sono stati i risultati? A partire dallo scorso anno abbiamo deciso di applicare dei codici di comunicazione nuovi, che sono ancora oggi attivi. TAG Heuer è stata sempre “avantgarde” e questo ci ha portati a parlare, scoprire e proporre dei modelli per i giovani. Il mercato ci sta dando ragione e continueremo su questa linea. Vedremo novità in questo particolare settore? Sì, a partire dalla partnership con Red Bull

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Racing. Un mondo nuovo, dove c’è freschezza, comunicazione. Se tu dovessi convincere un ragazzo ad indossare un orologio, cosa faresti? Innanzitutto lo inviterei a provarlo. Perché in molti non conoscono più la sensazione che si prova ad indossare un orologio. Mettere al polso un modello meccanico regala una sensazione unica, particolare. Solo così si riesce a capire il suo vero valore. Il secondo passo è quello di indossarlo nella vita di tutti i giorni, seguendo le proprie attitudini: sportivo, elegante, moda, tecnologico. Quali novità? Quest’anno lanciamo delle nuove varianti del nostro calibro cronografo di manifattura CH01, dove il prezzo è appositamente competitivo. Il prezzo è importante? Assolutamente sì e non solo in Italia. È fondamentale il valore di quello che si sta acquistando e noi riusciamo a realizzare dei segna-


LE VOCI DEL TEMPO TAG HEUER

tempo che hanno un valore percepito decisamente più alto del loro prezzo di listino, quindi molto competitivo. Il cronografo tourbillon ha un prezzo veramente aggressivo. Non avete paura delle critiche che potrebbero arrivare dai vostri competitor? Siamo già stati criticati dai nostri competitor, ma conoscendo Jean-Claude Biver (n.d.r. presidente della divisione orologeria del gruppo LVMH e CEO di TAG Heuer) tutto questo sarà suonato come musica per le sue orecchie. TAG Heuer in tempi diversi ha approcciato il mondo dell’orologeria femminile. Oggi le donne acquistano i vostri segnatempo? Il mondo femminile è importante, possiamo fare molto di più e lo faremo. In alcuni mercati siamo riusciti a raggiungere punte di penetrazione fortemente significative e oggi tante donne guardano ai nostri prodotti e li indossano volentieri: fenomeno particolare, sono molte a mettere al polso dei modelli femminili, specie il Carrera da 41 mm.

State pensando anche ad un modello “connesso” dedicato al le donne? Il mondo degli smartwatch, almeno fino ad oggi, è stato approcciato in maniera unisex. Sicuramente nel futuro si guarderà anche al design e alla vestibilità. Dal canto nostro abbiamo dei quadranti disegnati dalle nostre testimonial e nel futuro avremo delle applicazioni per i nostri modelli smart, che seguiranno le attività e gli sport preferiti dalle donne. Un’ultima domanda: quale strada dovrebbe percorrere un ragazzo che volesse iniziare una sua carriera lavorativa nel mondo delle lancette? Ci sono vari punti di entrata. Se vogliamo concentrarci sulla tecnica, allora la strada migliore è la Scuola di Orologeria legata ad Assorologi (n.d.r. www.capac.it). Ci si può inserire all’interno dei grandi negozi, oppure provare ad approcciare direttamente le aziende, ovviamente presentando un curriculum interessante.

TAG Heuer Formula 1 Red Bull Racing Team, cronografo con cassa in acciaio 43 mm in acciaio lucido e spazzolato, quadrante blu Red Bull con dettagli rosso racing, fondello personalizzato con incisione Red Bull Racing Team. Disponibile nella versione con bracciale in acciaio (1.550 euro) o con cinturino in tessuto blu denim con impunture che ricordano quelle di una cintura di sicurezza (1.400 euro, in foto)

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emozioni CHANEL A VENEZIA

IL RUGGITO DEL LEONE GRAZIE A CHANEL TORNA AL SUO SPLENDORE IL LEONE DI SAN MARCO

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ata il 19 Agosto 1883 sotto il segno del Leone, Gabrielle Chanel nel corso della sua vita si circondò di leoni. In legno, argento, bronzo e alabastro, li troviamo ovunque nel suo appartamento al 31 di rue Cambon. Il leone è anche diventato il sigillo biografico di numerose sue creazioni. “Il 19 Agosto è il mio compleanno. Sono nata sotto il segno del Leone. Sono un Leone e, in quanto tale, uso i miei artigli per evitare che la gente mi faccia del male, ma, credetemi, soffro di più nel graffiare che nell’essere graffiata”. Il leone è anche il simbolo della città di Venezia, in particolare quello di Piazza San

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emozioni CHANEL A VENEZIA

Marco, emblema e protettore del Palazzo dei Dogi. Coco Chanel si innamorò della città già dalla prima visita, quando vi si recò nel tentativo di alleviare il dolore per la morte improvvisa del suo amante Boy Capel, nel Dicembre 1919.

Gabrielle Chanel nel 1936 sullo yacht di Roussy Sert davanti al Lido di Venezia. Foto V.H. Grandpierre Courtesy of Vogue Paris

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Gabrielle Chanel e Venezia Era una città senza tempo che sembrava galleggiare tra cielo e mare, una città incantevole che regalava un senso di oblio e di sogno, soprattutto la sera, quando la luce del tramonto era drappeggiata d’oro… tutto era diventato così irreale, le facciate dei palazzi, i canali e le strade strette dove Gabrielle Chanel amava vagare e perdersi, alle volte fino a dopo il tramonto. Venezia le aveva offerto la possibilità di guarire e ripristinare se stessa, dandole, infine, di nuovo la voglia di vivere. Boy Capel, il suo grande amore, era morto in un incidente due giorni prima di Natale, nel 1919. La loro storia d’amore era durata dieci anni. A Gabrielle aveva lasciato i fondi sufficienti per l’apertura della sua prima boutique e con essa l’indipendenza: la sua massima ambizione. Era stato l’unico ad averla trattata da pari

a pari, le aveva insegnato il vero modo di amare incondizionatamente, senza condizionamenti e senza controllo. E poi Venezia… la città magica ha cambiato tutto! Il leone ha dato forza alla città di cui era l’emblema. Venezia, costruita sul mare secoli fa, per resistere agli attacchi dei barbari invasori, era virtualmente indistruttibile, un po’ come Gabrielle Chanel, che si fece carico di decidere indipendentemente della propria vita, molto prima che arrivasse l’emancipazione femminile. Per Gabrielle Chanel, il leone sarebbe diventato presto un simbolo ricorrente e familiare, sempre al primo posto tra gli oggetti che adornavano il suo appartamento in rue Cambon: in bronzo dorato o in marmo, collocato su un tavolo, scolpito in legno sul bordo di una canna fumaria, era lì, il conquistatore con la zampa in cima al mondo. Mademoiselle Chanel lo ha usato come un emblema nelle sue creazioni, per decorare i bottoni che adornano i suoi abiti o sulle fibbie delle sue borse.


emozioni CHANEL A VENEZIA CHANEL

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emozioni CHANEL A VENEZIA

Chanel ha visto sempre questo incontro con il leone veneziano come ben più di una semplice coincidenza. Per lei doveva essere un segno del destino e un modo per riannodare i fili della sua vita grazie a questa nuova forza che aveva trovato a Venezia. Simbolo dell’evangelista San Marco, patrono della città, il leone incarna simbolicamente la resurrezione. Un lungo e meticoloso lavoro di restauro Il restauro del Leone di San Marco e del mosaico blu tempestato in oro fa parte del vasto programma del Comité Français pour la Sauvegarde de Venise: per prima cosa, con un sincero mecenatismo, ha restaurato, negli ultimi sedici anni, il Palazzo Reale, Piazza San Marco e ha raddoppiato le dimensioni del Museo Correr; più recentemente, il Comitato francese ha finanziato portato felicemente a termine il

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restauro di due sculture emblematiche della Serenissima, nella Basilica di San Marco: il Leone d’Oro, grazie a Chanel, e la quadriga Cavalli di San Marco con il sostegno del “Groupe des jeunes del Comité Français pour la Sauvegarde de Venise”. Per secoli, il Leone di San Marco ha regnato sulla facciata della Basilica di San Marco, appena sopra i cavalli bizantini. Il suo oro era sbiadito, ma il suo fascino è rimasto comunque “trionfale” ma anche perfettamente visibile da tutti i lati della piazza. Appena sopra di esso, si possono scorgere le cime dei tetti della chiesa e il cielo. Sorprendentemente, il leone è posizionato di fronte ad una mosaico stellato: un segno del destino, come la cometa, presente anche nel mondo creativo di Gabrielle Chanel. Un restauro riuscito Due squadre hanno lavorato per diversi mesi


emozioni CHANEL A VENEZIA

per ripristinare il leone e il mosaico. La prima squadra ha iniziato a ripristinare il leone stesso. Dopo uno studio dettagliato dello stato di ossidazione e l’entità del lavoro da fare, i restauratori hanno preso possesso della statua nel dicembre 2013. Ogni parte della statua, composta da più elementi in lastre di rame dorato, fissati su un telaio metallico, sono stati puliti e levigati prima di applicare un rivestimento speciale per la doratura. Sono quindi stati applicati tre strati d’oro. Il passo finale è stata la messa in opera di un rivestimento protettivo a base di cera, prima che il leone fosse finalmente rimesso al suo posto sulla facciata. Tutto questo lavoro ha richiesto 1.300 ore. La seconda squadra si è dedicata al restauro del mosaico stellato, che adorna la parete della basilica alle spalle del leone. Ogni pezzo del

mosaico, degradato dall’inquinamento e dal sale della laguna, è stato rimosso, uno alla volta. Tutti i pezzi sono stati poi lavati accuratamente per rimuovere eventuali particelle dannose. La sfida, per questa operazione di recupero, era di preservare per quanto possibile il mosaico originale. Inoltre, molte parti danneggiate sono state rimosse da un laboratorio specializzato, per essere restaurate e quindi rimesse al loro posto sulla struttura originale: 600 tessere blu e 200 d’oro sono state sostituite. Su questo progetto hanno lavorato quattro artigiani per ben 32 settimane. Un’ultima annotazione: da qualche mese il Leone di San Marco è tornato al suo posto, bello come il primo giorno nel quale era stato creato. Ancora un segno del legame che unisce Chanel con la città di Venezia: Gabrielle ne sarebbe stata contenta.

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emozioni oltre la tecnica

VITE CORAGGIOSE hausmann & Co. e PATEK PHILIPPE PREMIANO I GIOVANI TALENTI

C Patek Philippe, il nuovo Calendario Annuale in oro bianco. Costa 44.244 euro

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hi pensa che l’orologeria sia solamente una questione di ruote e lancette, di misurazione del tempo, sbaglia, ma sbaglia di grosso. La storia di tante marche, come pure di alcune tra le più importanti orologerie internazionali, è in realtà segnata da qualcosa di ben diverso che non la scansione in ore e minuti delle nostre giornate. La collaborazione con alcune tra le più importanti associazioni umanitarie internazionali, come pure l’impegno in realtà locali, è il segno chiaro e tangibile di chi avverte la necessità di essere presente non solamente al polso, ma anche nella vita reale di tante persone. Lo hanno ben capito Francesco Hausmann e Benedetto Mauro che guidano la celebre orologeria Hausmann & Co. di Roma (inutile dire l’indirizzo dei tre punti vendita, lo conoscono anche i clienti che vengono dall’altra parte del pianeta), alla stessa maniera lo ha compreso Laura Gervasoni, che


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dirige la filiale italiana di Patek Philippe. Lo hanno assimilato così bene da farlo entrare nel loro stesso Dna, come conferma l’arrivo puntuale - e non potrebbe essere altrimenti vista la provenienza orologiera - della quarta edizione dell’omonimo premio dedicato ai giovani talenti che si sono particolarmente distinti nel corso dei loro studi. Un premio che fino ad oggi ha gratificato esperienze spesso diverse fra loro, provenienti dall’ambito scientifico, oppure da quello artistico. Eppure, mai come in questo 2016, la sensazione di utilità, addirittura di indispensabilità, riesce a prendere il sopravvento su qualsiasi altro ragionamento. Stiamo, infatti, parlando di ricerca medica, destinata ad una nicchia piccolissima di pazienti, stiamo parlando della Fondazione Bambino Gesù di Roma, che promuove la campagna di comunicazione sociale Vite Coraggiose, incentrata sulla lotta alle malattie genetiche e rare. Più in particolare parliamo di tre giovani studiosi - cresciuti sot-

to le ali del prof. Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - il cui cammino è fatto di lavoro silenzioso, di bambini malati per i quali non solo non esiste una cura, ma non si conosce neanche la malattia. Per noi, che siamo il ‘mondo di fuori’, sapere che esistano persone così è una garanzia per sperare in un futuro migliore, per i ragazzi, per i bambini che necessitano delle loro cure e della loro ricerca, possono trasformarsi nell’unica speranza per il futuro. “La stragrande maggioranza delle malattie che noi definiamo rare sono in effetti ‘ultrarare’ – a parlare è Maria Lisa Dentici, uno dei tre premiati - si calcola che solo circa 105 malattie hanno una frequenza di circa uno su duemila, che è l’incidenza oltre la quale una malattia può essere definita rara, ma tutte le altre, oltre cinquemila e forse più, hanno una frequenza inferiore a uno su di un milione. Tante sono malattie ‘orfane’, patologie in cui il meccanismo biologico molecolare che

I tre ricercatori della Fondazione Bambino Gesù Onlus premiati: Francesca Romana Lepri, Marcello Niceta, e Maria Lisa Dentici.

Francesco Hausmann e Benedetto Mauro

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Maria Lisa Dentici

Marcello Niceta

Francesca Lepri

Palermitana di nascita e di studi, si è specializzata in Genetica Medica nel 2009 presso la Sapienza. Entra a far parte del Bambino Gesù nel 2011, dove oggi è Dirigente Medico presso la UO di Genetica Medica. La sua area di interesse si focalizza sulle patologie genetiche dismorfiche rare, inoltre è Clinical Manager del progetto Telethon “Malattie non diagnosticate”, che mira a individuare le cause di suddette malattie non in famiglie selezionate.

Ricercatore formato in Italia, perfezionato in Inghilterra, è volutamente ritornato a Roma spinto dal desiderio di contribuire alla ricerca d’eccellenza italiana nel campo della genetica medica. Argomento del suo lavoro sono le più recenti tecnologie per lo studio del genoma umano, nell’ambito delle malattie genetiche rare definite senza nome o senza causa, ed è svolto in senso trasversale “dal bancone di laboratorio al letto del paziente”.

Formata in Italia, dopo un lungo tirocinio presso l’istituto Mendel diretto dal Prof. Dallapiccola, dal 2005 inizia a lavorare sul progetto di ricerca per l’identificazione di nuovi geni della sindrome di Noonan e delle sindromi correlate. Nel 2011 si trasferisce presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù dove mette a punto un protocollo diagnostico per lo studio della suddetta sindrome e di altre malattie genetiche, continuando comunque la sua attività di ricerca.

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le determina non è ancora conosciuto”. Attenzione però, non stiamo parlando di numeri astratti, ma di realtà, di persone, spesso ‘piccole’ persone: “Giorgia è una bambina affetta da una sindrome dello sviluppo – a parlare questa volta è Marcello Niceta, un altro tra i premiati la sua famiglia ha atteso quindici anni prima di conoscere il nome della sua malattia genetica. Inoltre, a causa delle limitate conoscenze scientifiche, gli approcci diagnostici erano stati fino a quel momento dispendiosi e poco esaustivi. Le più moderne tecnologie molecolari presenti al Bambino Gesù hanno oggi permesso lo studio del suo genoma per comprendere le cause molecolari di questa rara condizione e oggi la malattia di Giorgia ha un nome (sindrome di Aymé-Gripp) e un gene mutato responsabile, ma soprattutto le basi su cui sviluppare nuovi approcci terapeutici”. Non ci resta che chiedere a Francesca Roma-

na Lepri, la terza dei premiati, cosa significa, per chi fa ricerca, andare sotto i riflettori di un evento cosi importante; “Qualsiasi tipo di iniziativa in cui si parli di malattie rare è, secondo me, fondamentale. Ci permette di far conoscere il ‘motivo’ del nostro lavoro, che, senza il volano comunicativo creato da queste iniziative, sarebbe percepito solo da chi ne è coinvolto personalmente e dagli addetti ai lavori. I nostri sforzi convergono tutti su malattie rare, poco conosciute, che necessitano di tanta ricerca, anche di base come la nostra, perché solo capire i meccanismi che ne sono alla base riesce ad aprire la strada per cercare una cura. Per questo, per i nostri pazienti e per le loro famiglie, è importante che la sensibilità verso questi argomenti aumenti e che ci siano sempre più finanziamenti per i progetti di ricerca”. Patek Philippe e Hausmann & co. lo hanno capito.

Mario Didone e Daniela Mannarà

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ul circuito di Le Castellet, in Francia, Baume & Mercier ha recentemente organizzato il primo raduno europeo “Shelby Only”, dedicato esclusivamente ai collezionisti di questa iconica auto americana. Realizzato in collaborazione con Carroll Shelby International e con il garage ginevrino Burgol Racing, punto di riferimento imprescindibile per gli appassionati di queste eleganti auto sportive, ha visto i collezionisti Cobra condividere una giornata di competizioni sul mitico circuito della Provenza. Un’opportunità perfetta anche per i collezionisti, per preparare le loro automobili alla stagione 2016. Un’occasione più unica che rara per incontrare piloti leggendari come Allen Grant, ma anche per scambiare qualche idea con Alain Zimmermann, il celebre e comunicativo Ceo della Casa svizzera.

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Baume & Mercier e Shelby Cobra, com’è nata questa partnership? La prima cosa da dire è che si tratta di un’accoppiata tanto inaspettata quanto perfetta. È successo tutto due anni e mezzo fa, quando abbiamo iniziato a ragionare su quale tipo di emozione, quali sentimenti volevamo condividere: la nostra filosofia è da sempre quella della “celebrazione” e dovevamo rispettare questa nostra filosofia. Tutto parte dalla domanda fondamentale quando si decide di comprare un orologio: perché lo si compra? In Baume & Mercier l’orologio è molto spesso collegato al concetto di celebrazione, che si tratti di un matrimonio o di una nascita, ma celebrazione significa anche successo. Quindi l’idea è celebrare il successo personale assieme ad un marchio come Cobra? Crediamo in Shelby Cobra, nella sua immagine. Potevamo scegliere anche altri partner, data la quantità di brand di automobili collegati alle


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SPIRIT OF COMPETITION Baume & Mercier celebra la passione per la meccanica Con le iconiche Cobra AL Paul Ricard Maison di orologeria, ma abbiamo pensato che se dovevamo farlo, lo dovevamo fare in modo diverso. Da dove siete partiti per la vostra scelta? Ancor prima di cercare un partner eravamo innamorati di una macchina: la Cobra. Passo dopo passo abbiamo studiato coloro che comprano la Cobra. Abbiamo studiato cosa c’era dietro la Shelby. Infine, abbiamo capito che era il partner giusto e tutto è iniziato. Abbiamo scoperto di condividere gli stessi valori: tradizione, storia, emozioni, lo studio delle meccaniche. Se non si ha la giusta combinazione, è molto difficile che la partnership riesca. Il secondo passo? Siamo andati negli USA, abbiamo avuto molti incontri con il team Shelby. Se dovevamo farlo, non doveva trattarsi di un evento occasionale. Doveva essere un rapporto a lungo termine. Per una Maison di orologeria avere un rapporto

a lungo termine vuol dire “fiducia”. Quindi lo scorso anno abbiamo celebrato Carol Shelby e il cinquantesimo anniversario del campionato FIA GT del 1965. Ed è stato un grande successo. Quest’anno non celebriamo solamente le macchine ma, cosa ancora più importante, i piloti. Pensa che Cobra sia un brand conosciuto dai giovani? Penso che sia proprio questa la forza della Cobra. Quando si ha un design iconico, si riesce anche ad andare oltre: io vedo una macchina, ma dietro la macchina si può vedere la meccanica, una grande tradizione di vittorie, ma soprattutto si vede la bellezza di un oggetto. Quindi non si tratta più di essere vecchi o giovani, basta guardarla. Se una Cobra ti passa davanti, tutti, ma proprio tutti, che siano uomini o donne, diranno: wow! Questa emozione è la magia. Qui non si parla di mode. Si tratta della bellezza di un pezzo d’arte.

In alto: Alain Zimmermann Ceo di Baume & Mercier

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attenti a quei tre Con la cassa in acciaio lucido-satinato o con trattamento ADLC e il cinturino in caucciù vulcanizzato o in alligatore, i quattro Capeland Shelby Cobra 1963 “Legendary Drivers Edition” presentano ciascuno delle variazioni di colore nelle tinte del nero, del bianco e del giallo: quadrante, rehaut, tachimetro e cinturino traggono tutti ispirazione dalle declinazioni di colore della carrozzeria della CSX2128. Oggetti da collezione, questi segnatempo saranno realizzati in una serie limitata a 15 esemplari, omaggio del primo numero da gara della Cobra CSX2128, e su di essi sarà inciso il nome di ciascun pilota a cui sono dedicati. Ciascun esemplare risponde ai più rigorosi criteri di qualità, e saprà senz’altro sedurre i collezionisti più esperti.

«15» Dan Gurney

Come pensa di avvicinare i giovani? Perché i giovani indossano sempre meno gli orologi… Non credo sia un problema, bensì una nuova situazione di fatto. Ogni volta che si affronta una sfida bisogna apportare innovazione, un modo diverso di fare le cose. Anche in questo caso ci siamo posti una domanda semplice: perché i giovani non indossano orologi? La risposta è stata altrettanto semplice: perché non si ha bisogno di un orologio per leggere l’ora! Si può vedere su ogni tipo di dispositivo. Il nostro obiettivo è quello di dare un significato completamente diverso all’orologio ed è quello che facciamo. Se indossi un orologio Cobra, avrai precisione nell’orario in quanto siamo una maison svizzera, ma guardandolo si riesce a vedere altro: una macchina, una storia, un’emozione. Baume & Mercier crea e produce orologi, ma creiamo e produciamo anche dei guardiani della memoria. In un mondo dove si parla di programmazione obsoleta, il ciclo di vita è molto breve; si

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«97» Dave MacDonald

«50» Ken Miles

comprano le cose e poi si buttano. Si ha sempre bisogno di altro. Noi costruiamo qualcosa che dia stabilità, un punto di riferimento: il tuo orologio. Quindi per quanto riguarda i giovani, la missione ora è di spiegare cosa c’è dietro l’orologio. Spiegare la sua storia. Perché che sia un giovane o meno, quando si crede nelle emozioni, quando si è appassionati si ama l’oggetto. Un missione da smartwatch? Sicuramente gli smartwatch potrebbero essere un aiuto, perché forniscono l’opportunità di vivere un’esperienza sul tuo polso. Ma arrivi ad un certo punto in cui dici: cosa c’è di nuovo? Potresti quindi desiderare di scoprire la bellezza della manifattura Swiss Made, la bellezza di un orologio meccanico e capire che non è collegato ad un software – che generalmente garantisce più o meno un ciclo di circa un paio di anni - bensì è l’orologio della tua vita, oppure il regalo perfetto per un’occasione speciale. Quindi bisogna sapersi adattare e spiegare che Baume &


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Mercier non è solo un orologio ma è un’emozione, una celebrazione, una storia fantastica. Che sia il Cobra, il Classima, il Clifton o per gli orologi femminili come il Petite Promesse. Quindi si concentra tutto sulla nostra capacità di creare nuovi modelli rimanendo fedeli ai nostri valori e al DNA. Quando riusciamo in questa missione, possiamo dire di aver fatto un buon lavoro. Un giorno vedremo uno smartwatch Baume & Mercier? Per principio dico sempre: “Non si sa mai”. Per ora rimaniamo fedeli agli orologi meccanici perché crediamo che puoi rimanere connesso facendo diverse cose. Questo è un modo bellissimo per essere connesso in senso più ampio. Tuttavia, osserveremo e vedremo. Rimane, ad oggi, un problema di fondo. Quale? Se acquisti un orologio per una nascita, la

laurea o un successo professionale, è naturale che tu lo voglia conservare e usare per tutta la vita. Non puoi smettere di utilizzarlo perché il software ormai è diventato obsoleto oppure l’elettronica non si può più aggiornare. Il concetto di celebrazione per noi è forte e non faremo uno smartwatch fino a quando non riusciremo a garantire ciò ai nostri clienti. Cosa vi dicono quando acquistano un vostro orologio? (sorridendo) Quasi sempre affermano: “Questo è stato il nostro primo vero orologio” e quindi è giusto che si pretenda che lo stesso duri per tanto tempo. È per questo che noi concentriamo le nostre energie nella qualità meccanica assoluta, perché vogliamo garantire che tra 10, 20, 30 anni sia possibile revisionare o riparare il proprio Baume & Mercier. Non credo si possa dire lo stesso per uno smartwatch. Capeland è una collezione dal gusto vintage?

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emozioni Baume & Mercier ha ideato e organizzato il primo raduno europeo “Shelby Only� con autentiche Shelby American che hanno sfilato (e corso) sul famoso circuito di Le Castellet, nel sud della Francia

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C’è sicuramente un “gusto” vintage. Quando abbiamo disegnato il primo Capeland ci siamo ispirati ad un bellissimo modello che avevamo in collezione: puntualmente, due volte l’anno, ci tuffiamo nella collezione storica, centinaia di orologi, attraverso le epoche, dove si possono percepire le diverse mode, le diverse innovazioni meccaniche. Per il Capeland ci siamo fermati ad un modello, un Cronografo Monopulsante del 1948. È stato un colpo di fulmine. Il vetro, la forma delle lancette, le scale telemetriche e tachimetriche sul quadrante… È molto importante dare l’identità ad un orologio e ogni collezione Baume & Mercier ha una sua identità. L’identità di Capeland è eleganza sportiva con un tocco vintage, direi anni ’50: questo è quello che noi cerchiamo. Vale anche per le altre vostre collezioni? Clifton ha la sua identità, come Classima, Hampton… Capeland è eleganza sportiva con un tocco vintage ma in modo contemporaneo poiché non si tratta di ripetere un modello passato, bensì di reinterpretarlo. Alla gente piace il sapore della tradizione, è molto rassicurante. E dà una forte identità all’orologio, insieme alla sua unicità. In Italia avete un team forte e molto professionale. Quanto sono importanti, per Baume

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& Mercier, le persone che vi lavorano? Sono parte integrante e insostituibile del nostro successo. Se passione e professionalità non sono a bordo, puoi anche avere il miglior progetto, il miglior prezzo e può anche funzionare per un po’ ma non i raggiungerà mai il massimo delle tue potenzialità. Naturalmente è indispensabile che il team vada tutto nella stessa direzione, sia pronto a condividere gli obiettivi, ad ascoltare e capire il cliente e i cambiamenti… visto che ogni dieci anni le cose cambiano, sempre. Sotto questo punto di vista, posso dire che il team italiano è realmente fantastico, tanto più che l’Italia rappresenta, storicamente, per noi, un mercato molto importante. Quindi possiamo dire che l’Italia ama Baume & Mercier e voi amate l’Italia? Mi piace molto il concetto di “love story”. In questo caso si tratta di un matrimonio stupendo, con una nazione che è in assoluto una delle nostre “piazze” storiche e che continua, ancora oggi, a dettare le mode e i trend dell’orologeria e non solo. Sicuro? Ancora oggi? Sì. I clienti italiani hanno un altissimo senso dell’eleganza, del sofisticato, del dettaglio. Per me avere successo in Italia è un ottimo auspi-


cio per avere un successo internazionale. Se facciamo bene il nostro lavoro, il feedback è immediato. Magari Milano è diversa da Roma, ma rimane il mercato più importante al mondo. Anche per il futuro. Credo che l’Italia abbia la forza per diventare il mercato leader nel mondo. L’orologio è un investimento? È un investimento perché alcune persone impiegano del tempo per risparmiare soldi per il suo acquisto. Non lo è se lo leghiamo con qualcosa legato alla finanza. Probabilmente non è “solo” un investimento. Duemila o tremila euro per il mondo dell’orologeria possono sembrare pochi, ma per molti si tratta di una grande somma di denaro. Noi crediamo che questi nostri clienti meritino il meglio. Alcune Case si caratterizzano per i loro modelli iconici. Baume & Mercier ha fatto una scelta diversa, puntando su diverse collezioni. Perché? Se guarda al nostro passato, scoprirà che anche noi abbiamo dei modelli iconici. Per esempio, Hampton lo è. Sicuramente è più di nicchia perché è di forma, ma è comunque iconico. Più in generale ci vogliono anni per creare un’icona, non basta chiederlo a un designer.

Sono il tempo e i clienti che creano le icone. Clifton ha le potenzialità, come pure Capeland. Cosa vede nel vostro futuro? Luce! Sole! Non è un segreto se ora le dico che i tempi sono difficili. I clienti sono sempre più esigenti. La nostra missione è quella di essere all’altezza delle loro richieste. La gente vuole essere sedotta, sorpresa, ma non scioccata. Quindi sta a noi fare le cose come le abbiamo fatte in passato, magari prendendoci anche dei “rischi” come abbiamo fatto nella partnership con Shelby… e nel “fare”, arricchire l’esperienza del brand. Io credo che abbiamo delle fondamenta solide, tradizione, qualità per essere preparati anche in tempi più duri. Inoltre quando i tempi sono duri le persone non vogliono correre ulteriori rischi, hanno bisogno di certezze. Vogliono la certezza che il marchio ci sia, che dopo dieci anni l’orologio possa ancora essere riparato e non debba essere buttato, ma soprattutto che abbia un valore. Quindi non ci sono motivi per cui dovrei essere preoccupato. Noi dobbiamo fare in modo di adeguarci ai cambiamenti, rimanendo fedeli ai nostri valori e alla nostra identità senza andare in direzioni diverse. Poi naturalmente continuare a produrre orologi bellissimi, classici ed eleganti, ad un prezzo mai proibitivo.

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on la famiglia di Classe C firmata Mercedes-AMG gli appassionati di auto ad alte prestazioni possono oggi contare sulla gamma più ampia del segmento: dodici configurazioni nella versione berlina, stationwagon, Coupé e Cabrio; a scelta con motore V6 biturbo e trazione integrale o con motore V8 biturbo in due livelli di potenza, trazione posteriore e differenziale autobloccante posteriore. “La Classe C è un elemento chiave del successo della nostra azienda. L’accostamento tra la sensazione intensa procurata dalla guida open-air e il potente propulsore V8 non si era mai visto nel segmento e completa alla perfezione la nostra ampia gamma di modelli Classe C”,

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UN POTENTE V8 biturbo da 4,0 litri PER LA Nuova Mercedes-AMG C 63 Cabrio ha dichiarato Tobias Moers, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Mercedes-AMG GmbH. Le conoscenze tecniche acquisite negli anni nell’ambito del Motorsport e la passione degli ingegneri, dei designer e dei product manager AMG sono alla base dell’esperienza di guida emozionante di questa nuova Cabrio ad alte prestazioni. Unico esemplare nel segmento con motore V8 biturbo Nel panorama concorrenziale la nuova C 63 Cabrio occupa una posizione di spicco sotto ogni aspetto: si tratta infatti dell’unica vettura del segmento ad essere dotata di un motore biturbo ad otto cilindri. Mercedes-AMG va così incon-


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tro alle esigenze dei Clienti che desiderano unire un sound del motore altamente emozionale e inconfondibile a un’erogazione di potenza dalla coppia elevata. Il guidatore può attingere inoltre a prestazioni senza confronti: per accelerare da 0 a 100 km/h la C 63 S Cabrio impiega 4,1 secondi, mentre la C 63 Cabrio 4,2 secondi. La velocità massima è di 250 km/h (limitata elettronicamente; con AMG Driver’s Package 280 km/h).

La nuova Mercedes-AMG C 63 Cabrio combina il piacere intenso della guida open air con le performace del V8 AMG da 4,0 litri, per un’esperienza di guida esaltante. Il propulsore biturbo sviluppato ad Affalterbach è disponibile in due livelli di potenza, 350 kW (476 CV) o 375 kW (510 CV), e offre prestazioni da sportiva pura. I parafanghi anteriori e posteriori pronunciati, la carreggiata ampia e i grandi cerchi sottolineano le inclinazioni sportive della vettura. L’agile dinamica di marcia longitudinale e trasversale è merito soprattutto del sofisticato assetto Ride Control AMG con sospensioni attive e del differenziale autobloccante posteriore.

V8 biturbo con V interna calda L’otto cilindri con sovralimentazione biturbo da 4,0 litri è già adottato su C 63 berlina, stationwagon e Coupé. Lo stesso propulsore, con lubrificazione a carter secco, è montato anche sulla sportiva GT. La sua principale caratteristica consiste nella disposizione dei due compressori non all’esterno, sulle bancate, ma tra di esse, nella V dei cilindri; in gergo tecnico si parla di V interna calda. I principali vantaggi di questa soluzione: struttura compatta del motore, risposta ottima ed emissioni allo scarico contenute. La ‘V interna calda’ ottimizza, inoltre, il convogliamento dell’aria fresca in quanto i due turbocompressori a gas di scarico vengono perfettamente raggiunti dal flusso dell’aria. Le valvole

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pop-off a regolazione elettronica garantiscono una risposta brillante e diretta. La pressione massima di sovralimentazione è di 1,2 bar per la C 63 S Cabrio e di 1,1 bar per la C 63 Cabrio. I turbocompressori raggiungono un regime massimo di 186.000 giri al minuto. ‘One man, one engine’: produzione artigianale dei motori L’otto cilindri biturbo della C 63 Cabrio viene montato manualmente nel reparto produzione motori AMG di Affalterbach, secondo la filosofia ‘One man, one engine’. Ciò significa che ciascun tecnico altamente qualificato si occupa dell’assemblaggio di un propulsore, nel rispetto dei severi standard qualitativi, ed è responsabile dell’intero processo di assemblaggio: dal montaggio dell’albero motore nel blocco motore, al montaggio degli alberi a camme fino al cablaggio e all’immissione dell’olio motore.

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Tutto ciò è documentato dalla sua firma apposta sulla targhetta del motore AMG. Sportiva pura La Mercedes-AMG C 63 Cabrio affascina fin dal primo sguardo con le sue proporzioni dal grande impatto estetico. Il motore a otto cilindri e la maggiore ampiezza della carreggiata su entrambi gli assi hanno richiesto un frontale di nuova concezione e una parte posteriore indipendente, così come fiancate nuove. I parafanghi prominenti ampliano il modello AMG Cabrio di 64 millimetri sulla parte anteriore e di 66 millimetri su quella posteriore rispetto alla Cabrio di serie, accentuando particolarmente l’aderenza della vettura alla strada. Il cofano motore in alluminio, più lungo di 60 millimetri, è corredato di due powerdome molto evidenti che ne sottolineano l’immagine grintosa. Lo spoiler anteriore A-Wing, tipico di AMG, funge da deflettore per le tre aperture per


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l’aria di raffreddamento. I flic supplementari assicurano un afflusso d’aria ottimale ai moduli di raffreddamento nei passaruota. All’estremità inferiore dello spoiler anteriore uno splitter frontale aiuta a ridurre la portanza sull’avantreno. La mascherina del radiatore Twin blade ribassata e affusolata, con scritta AMG, fa apparire più basso il baricentro dell’auto. La prospettiva laterale presenta un look altrettanto distintivo, a cui concorrono, oltre ai grandi cerchi sporgenti a filo con la carrozzeria, anche gli speciali rivestimenti sottoporta. La rientranza laterale che si estende dalla porta fino al sottoporta rafforza ulteriormente l’effetto ottico di ampiezza. Quando è chiusa, la capote in tessuto a più strati con lunotto in vetro segue la linea del tetto del Coupé, accentuando l’impressione di essere una scultura sapientemente modellata. Un dettaglio raffinato: i retrovisori esterni, nel tipico stile delle auto sportive, sono montati sulla porta e non sul consueto alloggiamento triangolare anterio-

re. A tetto aperto si svela l’armonia ottenuta tra il design degli esterni e quello degli interni. Tra i dettagli di pregio spiccano la cornice decorativa cromata opaca del montante anteriore e del parabrezza e il listello sulla linea di cintura che si estende fino al vano di scomparsa della capote, a sua volta incorniciato da un largo inserto cromato opaco. La coda completamente ridisegnata risulta molto sportiva grazie alle spalle larghe e, con l’inserto diffusore, riprende un elemento caratteristico del Motorsport. La speciale configurazione delle aperture laterali di uscita dell’aria migliora il flusso aerodinamico sulla coda oltre ad assolvere una funzione estetica. Elementi quali i sottili catarifrangenti rafforzano l’effetto ottico della larghezza. Nel diffusore sono armoniosamente integrati i due doppi terminali cromati dell’impianto di scarico AMG. Sul cofano bagagliaio è montato un sottile spoilerino verniciato in tinta con la carrozzeria e dalla forma elegante simile a una lama.

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IN VIAGGIO ESTATE 2016

VOLARE AI CARAIBI Un paradiso per TUTTI, innamorati COMPRESI

Nei resort tutto ciò che si può desiderare è già incluso: varietà di bar, ristoranti, sport acquatici e persino le immersioni

Cullati dalla musica, interessati da grandi cambiamenti nel modo di vivere e di gestire l’ecosistema, lambiti da acque straordinarie, raccontate dai viaggiatori di tutto il mondo, spazzati dagli uragani: i Caraibi sono una miriade di persone, scenari e contenuti diversi distribuiti su ben 7000 isole, solamente un decimo delle quali sono realmente abitate. Perfetti per un Daiquiri sotto le palme, oppure per i classici Mojito e Pina Colada, i Caraibi sono il massimo anche se si ha in mente una vacanza all’insegna di libertà, sport e movimento. Se si amano le immersioni, non si avranno problemi a scegliere un sito tra gli infiniti a propria disposizione, ma ci sono molte altre possibilità: cavalcare le onde con la tavola da surf, scalare un vulcano, fare escursioni in mountain bike e veleggiare libero nel cielo. Un esempio di come si possano vivere i caraibi, è quello offerto dalle da oltre trent’anni dalle strutture Sandals, divenute l’emblema di un servizio dedicato alle vacanze in coppia. Lusso e qualità sono le parole d’ordine dei 15 resort dislocati sulle più belle isole dei Caraibi, Giamaica, Bahamas, Grenada, Barbados, Antigua e St. Lucia. A rendere i resort Sandals unici è la loro offerta Luxury Included. Sandals ha infatti superato il concetto di All Inclusive offrendo ai suoi ospiti una vacanza che vanta più servizi di qualità inclusi di qualsiasi altro resort al mondo.

Isola privata al Sandals Royal Bahamian

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IN VIAGGIO ESTATE 2016

Attività sportive

Nei resort Sandals e Beaches le oppurtunità per scoprire il colore della barriera corallina e il blu del Mar dei Caraibi sono infinite. Dallo sci nautico alle immersioni. Sandals propone il programma di immersioni più vasto e completo dei Caraibi con le attrezzature, mute, respiratori e istruttori inclusi. Il programma comprende 2 immersioni gratuite al giorno per possessori di brevetto PADI

ISOLE PRIVATE

Assenti da tutte le mappe, le isole private di Sandals sono luoghi privilegiati immersi nel blu del mare ad uso esclusivo degli ospiti dei resort Sandals Royal Caribbean in Giamaica e del Sandals Royal Bahamian, alle Bahamas. Spiagge appartate, gazebi e tranquilli giardini zen, tutto ciò che si desidera per momenti di assoluto benessere.

Global Gourmet

La proposta gastronomica dei resort Sandals e Beaches è opera del pluripremiato Walter Staib, chef vincitore della Targa d’Argento e di un team di colleghi a cinque stelle. 162 ristoranti e 21 cucine internazionali, ricette interpretate con passione e arte culinaria, è quanto compreso nel programma 5-Star Global Gourmet. Un’esperienza unica che consente il giro del mondo, viziando i sensi e il palato, grazie a delicate portate dal gusto caraibico, italiano, thailandese, giapponese, francesce, mediterraneo, inglese e indiano. Robert Mondavi Twins Oaks firma, invece, la cantina di Sandals.

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Per informazioni sui resort Sandals e Beaches www.sandalsresorts


IN campo di valeria altobelli

TEMPO DI VIVERE “Per inseguire una vittoria, puoi perdere te stessa” Mara Santangelo ci porta per mano nel suo mondo e non è solo un viaggio sulla terra rossa... Una carriera brillante quella di Mara Santangelo, orgoglio del tennis italiano: un torneo WTA vinto in singolare e nove in doppio, specialità nella quale si è aggiudicata il Roland Garros nel 2007, diventando la prima tennista italiana in assoluto a vincere un torneo del Grande Slam nel doppio. Ex n°27 del mondo ha conquistato la Fed Cup nel 2006, arrivando in finale l’anno successivo, mentre il suo miglior risultato nei tornei dello Slam sono stati gli ottavi di finale raggiunti agli Australian Open nel 2004. Nominata Cavaliere Ordine al merito della Repubblica italiana, ha annunciato il ritiro dalle competizioni nel 2011, all’età di 30 anni. Oggi è consigliera della Federazione Italiana Tennis e rappresentante degli atleti per il Consiglio Nazionale del CONI. Noi di Galileus l’abbiamo incontrata per voi all’interno della splendida cornice del Foro Italico, nell’ambito degli Internazionali BNL d’Italia.

stata quella di restare su un campo da tennis: è una vita di sacrifici immani, di rinunce continue, lontana da tutto e da tutti. Quello che appare al grande pubblico sono solo le cose belle, le vittorie, il denaro e i posti di lusso dove il tuo sport ti porta a giocare. Sotto la punta dell’iceberg c’è tutt’altro: non c’è tempo e non c’è spazio per qualcosa che sia diverso dal tuo sport e dal tuo allenamento. Quando sono riuscita a guardarmi al di fuori - ripeto, per contingenza - ho capito che era giunto il momento di prendermi del tempo per me! Per inseguire il sogno di una vittoria, rischi di perdere di vista te stessa. Per un paio di anni mi sono goduta la vita, cosa che non avevo mai fatto. Però, da giocatrice, non ho mai perso di vista gli obiettivi che ho focalizzato in maniera più chiara proprio in questo frangente, cercando le strade più giuste che potessero portarmi a perseguirli nel migliore del modi.”

Il grande pubblico conosce la stella Santangelo dei successi sportivi. Raccontaci cosa ha significato per te abbandonare l’ambitissimo mondo del tennis. “Non posso negare che lasciare il tennis all’inizio è stata una bella “botta”. Il mio ritiro è stato forzato. Cinque anni fa, nel gennaio 2011, quando ho pubblicamente annunciato che avrei appeso la racchetta al chiodo, ho dovuto fare i conti con me stessa in maniera pesante. Avevo una malformazione congenita ad entrambi i piedi. Peggioravo di giorno in giorno. La cosa terribile era che dovevo tenere il mio dolore per me: un atleta non può rischiare di essere considerato “meno competitivo” neppure quando è il fisico che ti chiede uno stop. Tale malformazione mi dava sempre più problemi e alla fine ha vinto su di me al set definitivo: mi son dovuta operare e quello è stato un segnale che la mia vita doveva andare verso un’altra direzione dal quel momento in poi.”

Come gestisci il tuo tempo? Hai dovuto reinventare totalmente la tua vita “dopo i campi da gioco”.. “Oggi forse ho più impegni di prima, ma sono “manager di me stessa” e posso finalmente gestirmi. Ho trovato il tempo per riprendere gli studi nel campo dello Sport e del Management, cosa che mi era mancata quando giocavo. A livello lavorativo ho iniziato un mio personale percorso dirigenziale che mi vede, ad oggi, Consigliere all’interno della Federazione Italiana Tennis e rappresentante in quota atleti all’interno del Consiglio Nazionale del CONI. Inoltre collaboro come formatrice per l’azienda Bosch in un importantissimo progetto dedicato alle scuole superiori che si chiama “Allenarsi per il futuro”, progetto che porta in sé gli elementi dello sport uniti a quelli di leadership aziendale e dirigenziale. Dalla mia ho che sono ancora giovane: i miei coetanei giocano con ottimi risultati e questo mi dà una motivazione in più per spendere il mio tempo nelle cose che mi rendono più felice e soddisfatta di me stessa. “Chiusa una porta, si apre un portone!”: è questa la mia filosofia di vita. Sono soddisfatta di aver aumentato il mio grado di responsabilità e di poter contribuire, per esempio con decisioni che posso prendere all’interno del consiglio, allo sviluppo e alla formazione di nuove leve di atleti e di campioni. Il mio tempo voglio investirlo in questo ora!”

Quale era la tua visione di vita da giocatrice? Avevi tempo per immaginare il tuo futuro? “Quando giocavo avevo una visione abbastanza chiara di quale sarebbe stato il mio futuro e di come avrei impiegato il mio tempo al di là della attività agonistica. Sapevo perfettamente che l’unica cosa che non avrei mai voluto per me stessa sarebbe

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FUORI campo di PATRIZIO POGGIARELLI

tailor made Eberhard & Co. crea PER MORESCHI una serie speciale del suo Extra-Fort

Milano, e più precisamente gli straordinari ambienti di Pisa Orologeria, sono stati la perfetta cornice per la presentazione, in anteprima mondiale, dell’ultima creazione di Eberhard & Co. La celebre casa orologiera svizzera, storica protagonista del mondo delle lancette di alto lignaggio, ha infatti presentato una nuova ed originale versione in serie limitata a 200 esemplari del suo iconico Extra-Fort, realizzata in partnership con la pelletteria Moreschi e caratterizzata dal cinturino in struzzo con impunture cucite a mano e dal quadrante beige con il logo a ore 12. L’idea nasce da un legame di amicizia e di stima reciproca fra le due aziende, sancito dalla presenza, a partire dal 1949, di un Eberhard & Co. al polso di Mario Moreschi, fondatore e nonno dell’attuale proprietà. “Pensando ad un segnatempo che riuscisse a soddisfare le esigenze estetiche e di funzionalità espresse da Moreschi – ha detto Mario Peserico, ad della casa orologiera - la nostra scelta è sull’Extra-Fort nella sua versione più essenziale, quella con il movimento automatico”. L’orologio è un “solo tempo” meccanico a carica automatica ed esprime con un tratto inconfondibile la predilezione che Eberhard & Co. ha per l’eleganza e l’armonia. Ha una cassa di 40 millimetri e un quadrante beige con lavorazione soleil. La scelta del colore deriva dal desiderio di evocare i toni caldi dei pellami più pregiati. Il quadrante è stato personalizzato con il logo simbolo dell’azienda per cui è stato creato, posizionato a ore dodici: due scarpe da uomo si uniscono fino a formare un M identificativa del marchio. Il cinturino in struzzo marrone scuro con impunture beige cucite a mano è stato creato appositamente da Moreschi e si abbina perfettamente al quadrante. La corona è a vite, il vetro è zaffiro bombato e l’impermeabilità è garantita fino a 50 metri.

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Extra-Fort Special Edition for Moreschi di Eberhard & Co. Costa circa 2.500 euro.



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