€ 3,50 Trimestrale - Passioni, tecnica, storia e tendenze dei segnatempo
2016
anno IV
15
JAEGER-LeCOULTRE 85 anni di storia per l’icona reverso un mito per tutta l’alta orologeria
LE VOCI DEL TEMPO a colloquio
con i grandi dell’orologeria contemporanea
emozioni e SPORT vela, formula 1
ultramaratona, rally e naturalmente calcio
MONSIEUR.CHANEL.COM
La Linea di CHANEL - Numero con addebito ripartito 840.000.210 (0,08â‚Ź al minuto).
ORO BEIGE 18 carati. Movimento di manifattura CHANEL con complicazioni integrate. Ore saltanti. Minuti retrogradi a 240°. Piccoli secondi. Autonomia di funzionamento 3 giorni.
editoriale
Janet Leigh e Alfred Hitchcock - Psycho (1960)
di Paolo Gobbi ppgobbi@gmail.com
Un sorriso
Ridere sempre così giocondo ridere delle follie del mondo vivere finchè c’è gioventù perchè la vita è bella e la voglio vivere senza tu VIVERE Enzo Jannacci
Ma chi lo ha detto che l’orologeria, nel suo piccolo, non riesca - anche - a far sorridere? Prendiamo ad esempio il keynote di Tim Cook (per chi non lo sapesse, Ceo di Apple) nello scorso settembre, dove ha messo al secondo posto delle vendite mondiali di orologeria il “suo” Apple Watch. Interessante, significativo, ma soprattutto ricco di sorrisi: al primo posto infatti troviamo il colosso ginevrino per antonomasia che senza alcun dubbio occupa quella prestigiosa piazza, ma oggettivamente non ha nessuna necessità di mostrarlo in quanto, forte della sua indipendenza, non comunica a nessuno (e perché dovrebbe farlo?) i suoi dati economici; lo stesso discorso vale per le altre grande icone, presenti nello stesso elenco... Di conseguenza come si riesce a mostrare una classifica se i dati non sono ufficiali? Ci fermiamo qui? No, cambiamo ambito. Continuiamo a sentire tanti discorsi sui falsi, che ne raccontano, modello cantilena, le loro straordinarie peculiarità tecniche “perfettamente uguali all’originale”. Non ci dilunghiamo sul fatto che è un reato penale
e internazionale copiare qualcosa che è già stata brevettata da qualcun altro. Ci piace molto di più costatare che nulla, nessun elemento di un orologio falso, neanche la più insignificante ansetta che si utilizza per agganciare il cinturino, può essere solo paragonata all’originale. Per non parlare del materiale di cassa e fondello, che nessuno garantirà - ad esempio - privo di nickel e quindi fonte di allergie... sorridiamo. Cambiamo ancora argomento. Qualcuno parla di una crisi secolare, che ci porterà tutti nel baratro più nero! Peccato che, nel frattempo, siano - finalmente - tornate le liste d’attesa nelle orologerie, che alcuni quadranti blu siano in pratica impossibili da trovare in pronta consegna, che produttori di altissimo livello siano messi sotto assedio per delle serie speciali dove le richieste sono state dieci volte il prodotto, che le aste stiano volando altissimo... sorridiamo. A questo punto, manca solo che in qualche pubblicità orologiera appaia la scritta “da oggi prodotto senza olio di palma” per chiudere davvero in bellezza, con un “grande” sorriso.
GALILEUS 5
sommario
22
24
start up 10
INDEPENDENCE DAY: RIGENERAZIONE
wakeup 12
COSA c’è di nuovo (
innovazione italiana
il risveglio del tempo
la magia del giorno
Focus 22
non solo smart
Focus 24
avventura e oltre
cover story 26
Emozioni 40
6 GALILEUS
Nel mondo delle lancette
Sono le 9 di mattina, si accende il "computer" si guarda con apprensione l’agenda e il telefono; è l’ora migliore per scegliere un orologio nuovo
focus 20
guardando le stelle
Passione e tecnologia
Il tempo ridisegnato
sport utility
Cartier
Montblanc
Paul Picot
85 anni e non sentirli
reverso Jaeger-LeCoultre
l'eccesso extra-small
J12XS Chanel
(
26
GALILEUS 7
sommario
54
66
72
emozioni 44
via verri sette
la grande casa del tempo Pisa Orologeria
le voci del tempo 48
sublimi emozioni
le voci del tempo 54
le scelte giuste
le voci del tempo 60
splendore da polso
le voci del tempo 66
in prima linea
Emozioni 72
a gonfie vele
emozioni 78
corro dunque sono
greubel forsay Intervista a Stephen Forsey
gucci Intervista a StĂŠphan Linder
Piaget Intervista a Valerie Nowak
omega Intervista a Raynald Aeschlimann
in regata Rolex
8 GALILEUS
ultramaratona Faccia a faccia con Giorgio Calcaterra
GALILEUS 9
sommario
84
90
10 GALILEUS
102
emozioni 84
play the game
emozioni 90
Argentario sailing week
emozioni 96
con la stratos nel cuore
emozioni 102
puro spirito racing
calcio Hublot
vento in poppa
Panerai
rally Zenith
formula uno
Tag Heuer
ruote veloci 108
ibrido e bello
fuori CAMPO 112
sfida vinta
high performance Mercedes
precisione e design Garmin
O v e r s eas segnatempo unico nel suo genere con il prestigioso Punzone di Ginevra, è il compagno ideale per un viaggio straordinario alla scoperta di una prospettiva completamente nuova sul mondo.
C O S T R U T T O R I d I E T E R n I TÀ d A l 1 7 5 5
OV E RSE AS ORE dEl mOndO
Certificazione orologiera ufficiale di Ginevra
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START UP INNOVAZIONE ITALIANA
INDEPENDENCE DAY: RIGENERAZIONE 20 anni dopo sono tornati e c’è anche Hamilton
Numero 15 - Autunno 2016 Registrazione al Tribunale di Roma nr. 280/2012 del 19/10/2012 Direttore responsabile
Paolo Gobbi
Hanno collaborato
Andrea Bono, Vasco Bretone, Rita Iannicello, Daniele Ottavi, Roberto Quaglia, Francesca Vilone Art Director
Gianpiero Bertea Editore
Abbiamo sempre saputo che sarebbero tornati. Dopo “Independence Day”, che ha ridefinito il genere della fantascienza, il nuovo capitolo, decisamente epico, offre uno spettacolo di dimensioni inaudite su scala mondiale. Grazie all’utilizzo di tecnologia aliena, le nazioni della Terra hanno collaborato alla realizzazione di un colossale programma di difesa del pianeta, ma nulla ci può preparare ad un attacco alieno senza precedenti, tecnologicamente avanzatissimo. Il film è firmato dal regista Roland Emmerich, mentre il cast comprende Liam Hemsworth, Jeff Goldblum, Bill Pullman, Maika Monroe, Travis Trope, William Fichtner. Ogni minuto conta quando il mondo è in lotta per salvare il pianeta dall’invasione aliena, evitando la distruzione della specie umana. Il pilota Jake Morrison, impersonato da Liam Hemsworth, combatte dal cielo, indossando il robusto cronografo automatico Khaki X-Wind. Ideato per resistere alle condizioni più estreme e degno erede della tradizione militare del marchio, questo orologio dalla personalità decisa è perfetto per le missioni di difesa. I pulsanti della cassa in acciaio da 44 mm presentano una struttura ad X davvero unica, mentre il cinturino in pelle di vitello marrone conferisce al modello un elegante tocco vintage.
GALILEUS Srl C.so Vittorio Emanuele II, 287 - Roma Presidente
Uberto Selvatico Estense Amministratore delegato
Fabrizio Verdolin
Concessionaria per la pubblicità
Via Melzi D’Eril, 29 - 20154 Milano Tel. 02 76318838 - Fax. 02 33601695 info@emotionalsrl.com Responsabile di testata
Aldo Rosina Back office
Francesca Carlone Distribuzione Per L’italia
SO.DI.P.”Angelo Patuzzi” Spa Via Bettola, 18 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel 02.660301 Telefax 02.66030320 Stampa
Grafica Nappa srl Industria poligrafica Via Gramsci,19 - 81031 Aversa (Ce) I nostri partner
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Pioneering since 1906. For the pioneer in you. Ispirato da un’epoca di risveglio tecnologico, il Montblanc 4810 Chronograph Automatic, con calibro MB 25.07, è un emblema di precisione straordinaria. Scopra la storia completa su montblanc.com/pioneering. Crafted for New Heights.
GALILEUS 13
wakeup il risveglio del tempo
Laureus F1 Charity Night Mercedes-Benz, marchio del gruppo Daimler e IWC Schaffhausen, la manifattura svizzera che produce sin dal 1868 capolavori di alta orologeria, sostengono da anni tutti i progetti pensati, studiati e realizzati dalla Fondazione Laureus.
I
l Mercedes-Benz Center di Milano, per il terzo anno consecutivo, ha ospitato la Laureus F1 Charity Night: serata di fundraising dedicata allo sport e al sociale, nata per sostenere i progetti di Fondazione Laureus Italia Onlus che, dal 2005 ad oggi, hanno dato la possibilità ad oltre 3000 bambini e ragazzi che provengono da contesti urbani difficili di poter migliorare la qualità della loro vita attraverso percorsi sportivi ed educativi. Fondazione Laureus Italia Onlus opera all’interno delle periferie delle grandi città italiane con l’obiettivo di sostenere minori con forti deprivazioni economiche e sociali utilizzando lo sport come strumento di supporto psico-pedagogico. Durante la serata, pezzi unici e pregiati donati da famosi luxury brand sono stati battuti da Christie’s: l’orologio Portofino Carica Manuale Grand Data, pezzo unico realizzato appositamente per la Laureus Charity Night Milano 2016 di IWC Schaffhausen, l’originale smartFORpeace realizzata in esemplare unico dalla giovane artista Roberta Cacciatore, donata da Mercedes-Benz Italia che ha deciso di offrire un ulteriore contributo, offrendo una somma equivalente a quella raggiunta dall’asta per smartFORstar per supportare le vittime del tragico terremoto che recentemente ha colpito il Centro Italia.
Vicepresidente Della Fondazione Laureus, Beppe Ambrosini (IWC) E Alessia Marcuzzi
giorgio pasotti
14 GALILEUS
cristina chiabotto
Nico Rosberg E Federica Masolin
Nico Rosberg
Dei 405 componenti del movimento ne abbiamo modificati 16 e aggiunti 46. Il tutto per aumentare la riserva di carica.
Nel Datograph Up/Down l’indicazione della riserva di carica visua-
Benché siano stati rivisitati complessivamente 62 componenti, gli
lizza l’autonomia aumentata a 60 ore. Inoltre i costruttori utilizzano
orologiai hanno mantenuto le affermate caratteristiche di design. Un
una spirale a oscillazione libera creata in Manufaktur nonché un
gran lavoro nascosto che si rivela solo al conoscitore – all’insegna
bilanciere con eccentrici che garantiscono la massima precisione.
dell’apprezzata tradizione A. Lange & Söhne. www.alange-soehne.com
Via Condotti 28, Tel. 06 678 00 92 · Via del Babuino, 63, Tel. 06 32 11 01 00 · Rome · www.hausmann-co.com
wakeup il risveglio del tempo
Sempre in viaggio F
L’OROLOGIO PER I VIAGGIATORI ABITUALI CHE RIESCE A CONCILIARE GLI OPPOSTI GRAZIE ALLA FACILITÀ DI LETTURA E DI UTILIZZO DEI FUSI ORARI MULTIPLI.
unzioni altamente complesse ma, nel contempo, facilità di utilizzo e di veloce lettura: Bulgari riunisce gli opposti nel suo nuovo e straordinario orologio Hora Domvs; un dispositivo che fornisce, in due differenti lunette, la visualizzazione dei fusi orari di due diverse città. Un solo pulsante consente di sincronizzare le molteplici funzioni che rendono Hora Domvs un modello di riferimento di “tempo del mondo”. Questa creazione rappresenta un reale strumento di viaggio che soddisfa le esigenze dei nomadi contemporanei. L’umanità è posta al centro di un mondo che è diventato un villaggio globale, guidato dalle tecnologie per la gestione di spazio e tempo. Hora Domvs - locuzione latina che significa “il tempo della casa” - risponde a questa esigenza. Questo orologio classico ma innovativo è dotato di un movimento originale realizzato artigianalmente per la visualizzazione di più fusi orari, molto complesso ma sorprendentemente facile da usare. Grazie alla sua facilità di lettura, al suo quadrante ordinato, Hora Domvs fornisce una risposta precisa alle reali esigenze dei viaggiatori abituali, in particolare alla numerosa e sempre in crescita popolazione dei viaggiatori professionali, ovvero delle persone che si muovono costantemente per lavoro. Dopo aver selezionato la città di destinazione del proprio viaggio, tramite il pulsante posizionato a ore 4 sulla cassa, il viaggiatore può visualizzarne il nome attraverso la lunetta indicata da un’apposita lancetta. Il tempo corrispondente è indicato da un’altra lancetta, mentre l’orario della città di partenza rimane sempre visibile attraverso un piccolo indicatore. La visualizzazione di informazioni quali la stagione (orario estivo/ invernale), il giorno e la notte o la mattina e il pomeriggio sono tutte coordinate tramite un pulsante. Quando l’utilizzatore non è in viaggio, le due lancette dedicate agli orari rimangono magicamente sovrapposte.
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wakeup il risveglio del tempo
Un segnatempo prezioso che porta la firma inconfondibile dell’orologiaiogioielliere de GRISOGONO connesso all’intelligenza tecnologica di SAMSUNG.
Limited Edition U
n’inimitabile aura preziosa. Samsung Gear S2 by De Grisogono cattura lo sguardo attraverso i codici distintivi del design del celebre creativo, oro rosa, diamanti neri e un cinturino dalla texture affascinante, realizzato con il caratteristico galuchat della Maison. Una sfilata di dettagli di stile, eleganza e splendore, pronta ad aprire il suo cuore a chi saprà sfiorare, con la giusta delicatezza, la lunetta girevole. Il Samsung Gear S2 by De Grisogono rivela con sublime raffinatezza i tesori nascosti, al di là del nero misterioso del suo quadrante, una lettura del tempo innovativa, accompagnata dalle funzioni necessarie alla donna moderna, impeccabilmente elegante e connessa. La sofisticata tecnologia sviluppata da Samsung, leader dell’innovazione high-tech, si veste con i codici della haute-couture. La collaborazione tra De Grisogono e Samsung va oltre il co-branding: i due marchi si sono uniti nell’intento comune di creare un prodotto straordinario, il più glamour degli smartwatch. Il rispetto reciproco ha portato Samsung ad affidare la sua audace innovazione all’estro creativo di Fawaz Gruosi e ai suoi artigiani orologieri e gioiellieri. Il risultato è un orologio di gioielleria forgiato nell’oro dotato della tecnologia Samsung Gear S2.
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wakeup il risveglio del tempo
Anni ‘60 A
ll’inizio degli anni ‘60, Girard-Perregaux presenta uno dei suoi modelli più conosciuti e importanti; il Gyromatic, una vera e propria pietra miliare nello sviluppo degli orologi da polso a carica automatica. Una delle principali sfide associate alla carica automatica è quella di trovare come trasformare il movimento alternato della massa oscillante, o rotore di carica, in movimento circolare unidirezionale per avvolgere la molla principale. A tale scopo, gli ingegneri orologieri realizzarono un dispositivo chiamato “movimento inverso” con ruote di regolazione. Tuttavia, le ruote dentate più grandi sono più portano a un aumento della corsa a vuoto: soluzione non abbastanza soddisfacente. Nel sistema “Gyromatic”, invece, le tradizionali ruote a cricchetti vengono sostituite con ingranaggi unidirezionali a rullo. Il risultato della costruzione è quindi semplice, affidabile ed efficiente. Oggi Girard-Perregaux con il nuovo 1957 si ispira a questo modello iconico, presentando un segnatempo in acciaio con cassa di 40 mm, caratterizzato da un design vintage rivisitato ed ispirato ai codici estetici del Gyromatic. Inoltre con il 1957 la casa svizzera celebra i suoi 225 anni di attività, un anniversario importante che ricorre proprio quest’anno.
In occasione del suo 225° anniversario, Girard-Perregaux presenta il 1957, ispirato ad un modello degli anni ’60, il «Gyromatic». Edizione limitata di 225 pezzi, 10.700 euro.
GALILEUS 19
focus guardando le stelle
ROTONDE DE CARTIER Giorno / Notte con Fasi lunari retrograde
Movimento meccanico: di Manifattura a carica automatica calibro 9912 MC. Ø 30,00 mm Spessore 6,44 mm. Numero di rubini: 44 Numero di componenti: 290 Frequenza: 28.800 alternanze/ora Riserva di carica: minimo 48 ore
la magia del giorno I
l Rotonde de Cartier offre il suo generoso quadrante a due delle complicazioni più straordinarie dell’Alta Orologeria: l’indicatore Giorno/Notte e le Fasi lunari retrograde. Da sinistra a destra, dall’alba al tramonto, il sole e la luna si alternano nella parte superiore del quadrante. Una lettura dinamica, accompagnata dall’avanzamento di una lancetta retrograda che indica le fasi lunari, dal primo all’ultimo spicchio di luna, nella parte inferiore del quadrante. Per valorizzare questa doppia complicazione, Cartier ha progettato un quadrante in lacca blu profondo, illuminato da pagliuzze d’oro in cui le Fasi lunari sono tempestate di diamanti e zaffiri. Una complicazione cara a Cartier, parte del repertorio orologiero della Maison dal 1912, epoca in cui Cartier realizza le celebri pendule comète o planète, esempi creativi di grande raffinatezza in cui il savoir-faire gioielliero e quello orologiero offrono una lettura del tempo insieme elegante e preziosa. Verranno proposti diversi modelli, frutto di un’immaginazione alimentata da regole matematiche. Attraverso l’orologio Rotonde de Cartier Giorno / Notte con Fasi lunari retrograde, ponte tra Cielo e Terra, Cartier prosegue e rinnova la sua ricerca nella rappresentazione del tempo.
ROTONDE DE CARTIER Giorno / Notte con Fasi lunari retrograde CALIBRO 9912 MC
20 GALILEUS
Cassa in oro bianco Diametro 40 mm Lunetta in oro bianco con 68 diamanti taglio brillante Corona decorata a perlage ornata di un diamante Quadrante in oro bianco con 118 diamanti taglio brillante e di 28 zaffiri blu Lancetta dei minuti a forma di gladio d’acciaio. Lancetta retrograda delle Fasi lunari a forma di luna d’acciaio. Cinturino d’alligatore blu scuro. Fibbia pieghevole a doppia regolazione in oro bianco con 43 diamanti Vetro e fondo vetro zaffiro Spessore cassa 12,16 mm Impermeabile 30 metri
GALILEUS 21
focus passione e tecnologia
NON SOLO SMART G uardare al futuro fa parte da sempre del DNA di Montblanc, una delle prime Maison del lusso a essersi avventurata nel campo dei dispositivi connessi combinando felicemente tradizione orologiera svizzera e tecnologia all’avanguardia. Con il modello TimeWalker Urban Speed UTC e-Strap, Montblanc esplora la più recente tecnologia indossabile abbinando un raffinato orologio dotato di calibro automatico a un cinturino in grado di connettersi allo smartphone del proprietario. Il risultato è un segnatempo meccanico arricchito con funzionalità digitali. Realizzato in pelle Montblanc Extreme altamente resistente, il cinturino NATO integra perfettamente la tecnologia che consente la connessione a determinati smartphone con sistema operativo Android e agli iPhone a partire dal modello 4s. L’e-Strap è dotato di display OLED 128x36 con comandi touch intuitivi e batteria ricaricabile agli ioni di litio che offre un’autonomia di cinque giorni. Nell’e-Strap sono integrati un sensore di attività, una funzione “Find Me” per smartphone e orologio, le notifiche dei messaggi in arrivo nonché i controlli remoti per la fotocamera e la musica.
Il connubio perfetto tra alta orologeria e tecnologia indossabile all’avanguardia
22 GALILEUS
Montblanc TimeWalker Urban Speed UTC e-Strap Sviluppato dalla Pelletteria Montblanc, che produce a Firenze articoli in pelle per la Maison, il pellame Montblanc Extreme si adatta perfettamente all’e-Strap e agli orologi automatici della collezione TimeWalker. Questo pellame completamente biocompatibile è realizzato con una superficie a effetto intrecciato simile alla fibra di carbonio ed è sottoposto a uno speciale trattamento di “permeazione totale” che lo rende praticamente indistruttibile.
BASELWORLD.COM
Il punto d’incontro irrinunciabile dell’industria dell’orologeria e della gioielleria dove tutti i protagonisti svelano le loro ultimissime creazioni e innovazioni. Partecipate a questo evento straordinario per vivere da vicino la passione, la precisione e la perfezione.
23 – 30 MARZO 2017
GALILEUS 23
focus sport utility
il Plongeur di paul picot in una bella Limited Edition
avventura e oltre U
un vero e proprio (Sport Utility Watch) totalmente meccanica, da indossare al polso. Così si è presentato il Plongeur Carrè Bicompass. In effetti il C-Type Carré, forte di un peso di 208 grammi e 43 mm di diametro, s’impone al polso con una certa decisione . Non avrebbe potuto essere un Paul Picot se questo “ingombro” non fosse stato calibrato con maestria e portato a curvarsi quasi delicatamente in modo ergonomico: addirittura è stato notato anche su delicati polsi femminili!
La Limited Edition Black White Compax, impermeabile 100 metri, vetro zaffiro, confezione protector case e bussola meccanica, costa 4.717 euro.
24 GALILEUS
e-boutique:
lamborghini.it
GALILEUS 25
Orologio Centenary con movimento automatico scheletrato, occhiali da vista Spyder con lenti da sole clip on Zeiss ÂŽ
Dal 31 Agosto al 10 settembre scorso, tutti coloro i quali si sono uniti a Jaeger-LeCoultre, per dare il supporto al progetto di tutela del patrimonio della Scuola Grande di San Rocco, hanno potuto disegnare il proprio cuore sul libro d’oro presente nella Lounge Jaeger-LeCoultre a Venezia. Ogni cuore si è quindi trasformato in un sostegno concreto e un contributo economico nel restauro del patrimonio artistico di San Rocco. L’ambasciatrice Jaeger-LeCoultre Carmen Chaplin, prima partecipante del progetto, ha disegnato un cuore che è stato poi inciso sul retro di un orologio Reverso (visibile nella pagina accanto), esposto nella Lounge per l’occasione. 26 GALILEUS
COVER STORY MONTBLANC REVERSO di Paolo Gobbi
85 anni e non sentirli un gesto naturale e intuitivo delle dita, un disegno unico e inconfondibile, una meccanica senza compromessi: reverso
I
l Reverso, iconico modello Jaeger-LeCoultre, compie 85 anni. Una storia iniziata lontano nel tempo, ma che lo vede ancora oggi icona indiscussa per molti appassionati sparsi in tutto il mondo. Dal 1931, anno della sua creazione, le emozioni non sono di certo mancate. Anno dopo anno, questa straordinaria espressione di stile ha continuato e continua ancora oggi a suscitare grande stupore. Linee decise ed essenziali, quasi discrete, trasformano infatti il Reverso in un trionfo di eleganza, dove si confondono generazioni e culture differenti. «In occasione di questo 85° anniversario, abbiamo deciso di rivisitare i segnatempo Reverso - ha dichiarato Daniel Riedo, CEO di Jaeger-LeCoultre - affinché chiunque possa riconoscere facilmente la collezione e il modello che più gli si ad-
dice. Dovevamo trasformare questo segnatempo leggendario nel pieno rispetto del suo passato e di alcuni aspetti fondamentali. In particolare, occorreva conservare il rigore di un modello considerato come l’emblema del savoir-faire della Manifattura, l’eleganza e lo spirito contemporaneo che lo contraddistinguono; definire le collezioni, individuando tre diverse espressioni stilistiche (Reverso Classic, Reverso Tribute e Reverso One) dagli universi e dalle aspirazioni distinte; determinare le misure (classiche con le opzioni small, medium e large); dotare di movimento automatico molti dei modelli Reverso Classic per un comfort d’utilizzo d’eccezione e, infine, invitare ogni futuro possessore a immaginare il proprio orologio grazie all’Atelier Reverso. È stata questa la nostra missione e oggi siamo lieti e orgogliosi di presentarne i risultati».
GALILEUS 27
COVER STORY REVERSO
1931. REVERSO LADY Quadrante laccato nero. Cifre frappé e dorate. Lancette dorate. Calibro 050. Oro giallo 18 carati.
1936. REVERSO CORDONNET Quadrante argentato. Cifre frappé e dorate. Lancette dorate. Calibro LeCoultre 404. Oro giallo 18 carati e acciaio.
Il Reverso Tribute Duoface si distingue per la personalità: discreta ma decisa. La cassa in acciaio e gli indici di colore blu ne denotano lo stile prettamente contemporaneo. Le dimensioni medie riflettono codici estetici di classe, mentre il quadrante del primo lato presenta una leggera finitura grené, volta a ricreare quell’effetto lievemente in rilievo che gli appassionati riconoscono al primo colpo d’occhio.
28 GALILEUS
1931. REVERSO Quadrante in argento massiccio laccato rosso firmato Reverso. Indici a bastone. Lancette in acciaio. Calibro 063. Acciaio.
1948. REVERSO Calibro Jaeger-LeCoultre 438. Acciaio. Incisione laccata con la sigla della sezione di Basilea dell’Aero Club Svizzero, società centrale dell’aviazione svizzera.
1931. REVERSO Quadrante laccato nero. Indici argentati. Lancette bianche. Calibro 064. Acciaio.
1933. REVERSO Quadrante laccato blu firmato LeCoultre. Indici a bastone. Lancette in acciaio. Piccoli secondi a ore 6. Calibro LeCoultre 410. Acciaio.
La collezione Reverso Classic Lo status di icona del Reverso Classic ne accentua l’originalità e, al contempo, lo avvolge di un’aura dal fascino rassicurante. È come il volto di una persona cara che abbiamo osservato migliaia di volte, ma che continuiamo a contemplare con piacere. I dettagli ispirati all’Art Déco, la cassa geometrica, le godronature, i numeri arabi diritti e la minuteria “chemin de fer” sembrano divertirsi a rincorrere il tempo che passa e le mode che sfumano. Indifferente ai capricci e lontano dalle fluttuazioni, il Reverso Classic trae la propria forza dalla sezione aurea, ossia il rapporto tra la lunghezza e la larghezza della propria cassa, definito dall’antica tradizione pitagorica. Proposto in tre misure – small, medium e large – il modello Reverso Classic appartiene al guardaroba sia maschile che femminile. Molto più di un semplice accessorio, denota stile e fiducia in sé stessi, trasmettendo inoltre l’idea secondo cui la bellezza è propria di qualsiasi età. Le anse della cassa, rilavorate, appaiono più sottili e più armoniose sul polso,
mentre la finitura perlata della carrure accentua con grazia la raffinatezza dell’intero segnatempo. Il quadrante bianco e nero del primo lato, uguale in tutti i modelli della collezione Reverso Classic, si distingue per l’aspetto testurizzato con finitura guilloché al centro e spazzolatura verticale verso l’esterno. Oltre ai dettagli che rendono omaggio ai propri codici classici, il Reverso vanta straordinari contenuti orologieri. In particolare, la maggior parte dei modelli della collezione Reverso Classic dispone di un movimento meccanico a carica automatica, volto a soddisfare al meglio le più moderne esigenze in termini di funzionalità e comfort. I segnatempo Reverso sono tradizionalmente associati a movimenti meccanici a carica manuale. Tuttavia, Jaeger-LeCoultre ama le sfide e per questo ha sempre cercato di unire grandi concetti opposti: le complicazioni e la semplicità d’uso, l’utile e il dilettevole. La creazione di un movimento automatico, adatto alle dimensioni ridotte del quadrante rettangolare del Reverso, è stata sicuramente una grande sfida per i team degli orologiai della Maison. Reverso Tribute Il Reverso Tribute trae ispirazione dall’essenza stessa del savoir-faire orologiero di Jaeger-LeCoultre, come testimoniano i modelli Reverso dotati di grandi complicazioni, quali il Tourbillon e il Gyrotourbillon. Quest’ultimo, in particolare, è incluso nella collezione Hybris Mechanica, straordinaria
COVER STORY REVERSO
l’orologio JAEGER-LECOULTRE Reverso Classic Large Duoface
L’inaspettato può anche assumere le sembianze del secondo quadrante con secondo fuso orario del modello Classic Large Duoface, proposto in acciaio o in oro rosa. Concentrandosi sul principio di reversibilità, la Manifattura ha sviluppato e realizzato movimenti in grado di gestire le indicazioni visualizzate su due quadranti distinti. L’invenzione è ancora oggi un’esclusiva della Grande Maison. Il quadrante con finitura spazzolata e guilloché del primo lato presenta un indicatore giorno/notte a ore 6, mentre sul lato opposto, il quadrante nero con motivo “Clous de Paris” e grandi indici frappé, visualizza la “home time”. Un’ancora, simbolo di Jaeger-LeCoultre, sostituisce il tradizionale numero 12, dominando l’intera composizione e creando un piacevole contrasto con la linearità del primo lato. Il secondo quadrante, infine, si distingue per un ulteriore elemento di sorpresa: la discreta presenza al centro della massa oscillante che si muove liberamente.
COVER STORY REVERSO
30 GALILEUS
COVER STORY REVERSO
espressione del genio creativo della Maison. La rosa dei destinatari è limitata: solo veri intenditori, affascinati sia dai contenuti orologieri sia dai dettagli estetici. Ispirati nel design a modelli storici della Maison, i segnatempo di questa collezione suscitano grande interesse al momento del lancio e continuano a guidare nel tempo la Manifattura. Lo stile “1931” fa rima con vintage: un vintage audace, poiché i modelli dell’epoca vantano affascinanti quadranti color cioccolato, blu o rosso, e sono il sogno più ambito dei grandi collezionisti. Generoso in termini di complicazioni e innovazioni, il Reverso Tribute si distingue per le proporzioni perfette tra la cassa, i quadranti colorati dalla leggera struttura grené, le lancette “dauphine”, gli indici applicati a mano e, infine, il telaio dalla finitura “soleil”. Animati da un movimento meccanico a carica manuale, i modelli Reverso Tribute sono tutti provvisti del concetto Duoface con indicatore giorno/ notte. Una discreta levetta, posizionata sulla cassa
a ore 6, consente di regolare il secondo fuso orario senza influire sull’estetica del modello. Atelier Reverso Fin dall’acquisto o in ogni altro momento, Jaeger-LeCoultre ha sempre offerto la possibilità di far incidere il retro del suo Reverso, nonché di modificarne il cinturino o il bracciale. Queste opzioni, che conferiscono una forte identità al suo orologio, sono più che mai attuali. Nelle collezioni Reverso Classic e One, i modelli con fondello pieno si prestano perfettamente all’incisione. Oggi la Manifattura desidera condividere la sua cultura orologiera, nonché le gioie, le riflessioni e il senso di sorpresa in un modo diverso. JaegerLeCoultre offre quindi ad ogni amante della Bella Orologeria la possibilità di contribuire all’avventura del proprio Reverso, partecipando alla progettazione del quadrante del secondo lato. Nella Vallée de Joux, nel cuore del Giura svizzero, è grazie alle mani degli artigiani della Manifattura che l’idea diventa
Capolavoro del savoir-faire orologierio e dei Mestieri Rari di Jaeger-LeCoultre, il segnatempo Reverso Tribute Gyrotourbillon si afferma come modello di riferimento nella nuova collezione 2016. Dotato di un Gyrotourbillon inedito, è racchiuso in una cassa dalla silhouette elegante e di classe. Incarnazione della raffinatezza orologiera di Jaeger-LeCoultre grazie ai due volti, il secondo lato interamente scheletrato riserva una straordinaria sorpresa. Un modello in platino realizzato in serie limitata a 75 esemplari.
GALILEUS 31
COVER STORY REVERSO
1931
Reverso Lady
1934
Reverso
1936
Reverso Cordonnet
realtà. Un’esperienza ricca di emozioni, proposta sui modelli Duoface e Duetto della collezione Reverso Classic. Ognuno di noi ha un proprio universo stilistico e una sensibilità personale. L’Atelier Reverso permette di esprimere i propri desideri attraverso una gamma di quadranti, ad esempio con pietre o con motivo a edera. Ogni colore dona al modello una personalità unica: dal rosa tenue delicato alle sfumature audaci di blu profondo o di grigio magnetico, espressioni di un’eleganza contemporanea, fino a tonalità di rosso e marrone che emanano energia. Sul modello Classic Duetto il quadrante si può valorizzare ulteriormente con indici incastonati che donano una parvenza di astro luminoso al volto dell’orologio. Oltre agli indici incastonati è possibile aggiungere anche una parte centrale, anch’essa incastonata, che emana uno splendore stupefacente. Particolarmente esclusivi, questi quadranti incastonati verranno proposti solo in edizioni limitate. La complessa bellezza del Reverso è particolarmente irresistibile
1953
Reverso Piccoli Secondi
32 GALILEUS
1988
Reverso
1991
Reverso 60eme
1936
Reverso Smalto
1937
Reverso Secondi Centro
quando si adorna del motivo a edera. Queste foglie stilizzate simboleggiano la fedeltà e la profondità dei sentimenti. Anche il Reverso Classic Large Duoface si presta ben volentieri all’esperienza dell’Atelier Reverso. Questo modello dall’aspetto insolito presenta un primo lato interamente dedicato alla tradizione e al savoir-faire, con un quadrante spazzolato e guilloché sul quale si staglia, a ore 6, un indicatore giorno/notte su 24 ore. Ribaltando la cassa, l’orologio rivela l’ora locale. Ora è possibile impreziosire questo quadrante con nuovi colori, un blu scuro dall’intensa pigmentazione o un elegante bordeaux, mentre la pietra, in tre versioni differenti, offre un potente messaggio grafico. Reverso e L’Italia: storia di un grande amore Ne parliamo con Claudio Angè, direttore della filiale italiana.
1994
Reverso Duo
1993
Reverso Tourbillon
COVER STORY REVERSO 1931
1931
1936
1930 India, partita di Polo
1948 1931 disegno costruttivo per il brevetto
Heritage Poster
2008 Calibre 174 Tourbillon
Edmond Jaeger
1937
Jacques David Le Coultre
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COVER STORY ROLEX
Scegliere un orologio Reverso è sempre un gesto importante. Personalizzare il secondo lato è un modo esclusivo per prendere possesso del proprio orologio. Jaeger-LeCoultre ha deciso di rendere ancora più esclusiva questa complicità, proponendo il suo “Atelier Reverso”: finalmente anche gli appassionati del Duoface e del Duetto potranno personalizzare il loro Reverso. Nessun orologio sarà mai prezioso quanto quello che soddisfa i nostri desideri.
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Il 2016 è l’anno del Reverso. Cosa ci dobbiamo ancora aspettare? Sì, è un anno importante: 85 anni di vita e di storia per un modello che ha sempre visto risultati crescenti è già una grande notizia e un ottimo risultato. Dal canto nostro realizzeremo una collezione “figlia” di quella lanciata due anni addietro con il processo di razionalizzazione della gamma Reverso.
e poi sul Reverso stesso. Un Gyrotourbillon oggi straordinario, che non ha gabbia, che rimane visibile da entrambi i lati della cassa, dotato di tutte le nuove tecnologie: la spirale semisferica e il bilanciere Gyrolab.
Come sarà composta? Si baserà su tre grandi pilastri: il primo, che chiamiamo Classic – da non confondere con la taglia Classic del passato – nella quale troviamo tre dimensioni, small, medium e large, declinate in acciaio o oro, nelle versioni solo-tempo con una sola “faccia” ed in versione duetto; il secondo, denominato One, dove vengono riproposti alcuni modelli storici; il terzo, la linea Tribute, da uomo, con casse in oro e in acciaio, anche in versione Duoface.
Gli italiani hanno riscoperto il Reverso tanti anni fa. Continuano ancora ad essere dei trend setter per questo modello? Il mercato italiano è sempre stato “prescrittore” per questo tipo di prodotto. Il Reverso da sempre ha una crescita costante, grazie al cliente di casa nostra che apprezza e capisce la cassa basculante e che l’ha richiesta anche quando, qualche decina di anni addietro, questo modello era stato dato per spacciato. Oggi l’italiano è ancora il miglior cliente per quanto riguarda l’apprezzamento di questo tipo di cassa, anche se riscontriamo che in altri mercati, specie quelli emergenti, si inizia a comprendere la sua forma.
Complicati? Presenteremo un Reverso Tribute Gyrotourbillon, una grande complicazione basata sul celebre Gyrotourbillon usato prima nelle versioni in cassa Master
Come sta andando il mercato italiano? Se parliamo dell’italiano come “interprete degli acquisti”, la situazione da qualche mese a questa parte è leggermente cambiata nel senso che abbiamo,
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finalmente, iniziato a rivedere gli italiani nei negozi, sia nelle nostre boutique sia dai concessionari. Non siamo ai livelli di qualche anno fa, ma la situazione sta migliorando. L’auspicio è che gli italiani non siano più solamente dei prescrittori, ma anche e soprattutto dei protagonisti degli acquisti. A proposito di boutique, qualche anno fa in molti criticarono la scelta della loro apertura, oggi che marchi come il vostro hanno raggiunto una copertura importante (Roma, Milano, Firenze, Venezia), riesce a tirare le somme dei risultati raggiunti? Da uomo del wholesale (n.d.r. il canale del wholesale è quello della “vendita all’ingrosso”, rappresentato nell’orologeria dai concessionari che hanno più di un marchio), anche io all’inizio avevo qualche timore: una boutique impone degli investimenti, delle scelte non troppo scontate, come quella di consegnare del prodotto in priorità in boutique, piuttosto che dal concessionario. A quattro anni dall’apertura delle nostre boutique, devo ammettere che tutte le tre “interne” si stanno tranquillamente ripagando. Quindi i risultati
sono stati superiori alle nostre aspettative, che non prevedevano un ritorno così immediato. Per quanto riguarda il mercato italiano, pensa che provvedimenti come l’innalzamento della soglia del contante a 3.000 euro possano avere degli effetti positivi? Pragmaticamente, per quanto riguarda il nostro marchio, tra 1.000 e 3.000 euro non cambia nulla. Non abbiamo nessun modello che costi meno di 3.000 euro e i cinturini, che sono l’unico prodotto di basso prezzo, già stavano sotto i 1.000 euro. Psicologicamente invece penso possa aiutare: il cliente che prima vedeva nei 1.000 euro un limite assurdo, oggi ha una maggiore propensione all’acquisto di oggetti più costosi e, così facendo, muove tutto il mercato. Si genera un indotto positivo. La donna sembra che anche in Italia stia tornando protagonista del mercato orologiero, anche se nessuno riesce a capire come fare per attirare l’attenzione del pubblico femminile: è più facile realizzare un modello da uomo o da donna? Grande domanda… che merita una grande ri-
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Claudio Angè, direttore della filiale italiana Jaeger-LeCoultre.
sposta. Dal canto nostro, Jaeger-LeCoultre presenta dei prodotti in grado di soddisfare una larga fascia di clienti. Non ci sbilanciamo mai solo verso gli uomini o verso le donne. Avete dei modelli pensati esclusivamente per il pubblico femminile? Sì. La collezione Rendez-Vous nata solo pochi anni fa ha funzionato e sta funzionando. Venivamo da una storica “sudditanza” con i modelli piccoli del Reverso, declinati anche nelle versioni gioiello, ma l’arrivo del Rendez-Vous, con la sua cassa tonda, è stato un successo continuo. In molti, anche in Italia, anche per cifre molto basse, vedono l’orologio come un investimento: è corretto considerarlo come tale? Se pensiamo a quello che accade ciclicamente al mercato azionario, allora appare naturale la necessità di trovare delle forme di investimento alternative. L’orologio può essere un investimento soprattutto in
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termini di emozione, difficile pensarlo come fonte di guadagno. Certo è che se si sceglie con cura il modello e la marca, con una storia alle spalle, con una meccanica importante, il valore si potrà mantenere nel tempo e alle volte aumentare. Noi siamo una marca che offre tutte queste particolarità. Se invece pensiamo ad un investimento puramente speculativo, allora forse sarà il caso di rivolgersi ad altri settori, anche se oggi non riesco a vedere nulla di così definitivo e sicuro. Però c’è un valore aggiunto rispetto a quello che può offrire, ad esempio, un’azione quotata in borsa? Certo, l’azione è immateriale, non la vediamo, l’orologio è il nostro compagno, lo indossiamo tutti i giorni e per tutto il giorno, mantiene comunque il suo valore e ha minori possibilità di perdita rispetto ad un’automobile oppure ad un appartamento. Inoltre è tassato solamente all’atto dell’acquisto. È un buon modo per regalarci qualche soddisfazione, perché farne a meno?
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iniziative 73esima Mostra del Cinema di Venezia Jaeger-LeCoultre sostiene i Mestieri del Restauro: un cuore per la Scuola Grande di San Rocco. Da più di dieci anni Jaeger-LeCoultre è legata a Venezia da legami forti nell’ambito dell’amore per l’arte e la tutela del patrimonio, attraverso la sua collaborazione con la Mostra del Cinema ma anche diventando mecenate della Scuola Grande di San Rocco, grazie ad un importante progetto di restauro, avviato nel 2013. In occasione della 73esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, di cui è Main Sponsor dal 2005, la Grande Maison invita gli appassionati del Cinema a contribuire, con un piccolo gesto, ad aumentare le donazioni a favore di quest’eccezionale edificio. Il cuore di chi ama la Settima Arte a tutela di Venezia e del suo patrimonio artistico. Un programma di restauro per tutelare l’eredità del tempo Grazie all’intervento di Jaeger-LeCoultre, nel corso degli anni la Scuola di San Rocco ha beneficiato di notevoli migliorie, a salvaguardia del proprio patrimonio culturale ed artistico. E’ stato possibile migliorare l’illuminazione nella Sala dell’Albergo, valorizzando così le opere del Tintoretto in essa custodite. Un secondo intervento ha reso possibile il restauro dei marmi della Scuola, in particolare nella Sala Capitolare e sul portale monumentale che porta alle scale in stile imperiale.
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emozioni CHANEL J12 XS
l’ECCESSO extrasmall chanel reinterpreta ancora una volta la sua collezione j12
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ew York, Tokyo, Hong Kong e infine Parigi, questo l’itinerario scelto da Chanel per la presentazione del suo ultimo segnatempo in chiave femminile, il J12 XS. Un orologio piccolo, piccolissimo, che in soli diciannove millimetri racchiude tutta la magia e la complessità di una collezione divenuta oramai di culto. La sua sigla, XS, va interpretata con un duplice significato: da una parte il naturale “extra-small”, dall’altra un irriverente “excess”, che sicuramente rende al meglio la straordinarietà di un modello che mette in discussione tutte le certezze che in tanti, forse in troppi, avevano sulla modellistica femminile contemporanea.
19 mm
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emozioni CHANEL J12 XS
Ancora due varianti dell’J12XS di Chanel. Cassa da 19 mm in oro bianco e ceramica. Movimento al quarzo. Quadrante nero in onice o bianco in smalto, sempre con diamanti incastonati sul rehaut. L’orologio può essere indossato anche con il solo cinturino.
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emozioni CHANELCHANEL J12 XS
XS come «extrasmall» ma anche come «excess»: una nuova appassionante variante del j12 di chanel, che reinventa forme e proporzioni della modellistica elegante femminile
Sembra, infatti, che ormai tutte le donne vogliano seguire le orme della modellistica maschile, dove le dimensioni extra-large, dai 43 millimetri in su, sono divenute una vera e propria consuetudine. Alla stessa maniera non è inconsueto osservare polsi femminili fasciati con mastodontici modelli da uomo, o comunque con segnatempo da 40 millimetri e oltre. La storia della bella orologeria, al contrario, ci ricorda che gli orologi da donna più eleganti, realizzati a cavallo degli anni ’40 e ’50, difficilmente superavano i 25 millimetri di diametro. Le loro forme, semplici ed essenziali, venivano sovente impreziosite da casse in metallo prezioso, e dall’aggiunta di diamanti o altre pietre colorate.
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emozioni CHANEL J12 XS
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emozioni CHANEL J12 XS
tech box J12XS Black Lesage Cuff di Chanel. Cassa da 19 mm in oro bianco e ceramica. Movimento al quarzo. Anelli del cinturino “Nato” in oro bianco, con diamanti taglio baguette. Quadrante in onice. Il bracciale tipo schiava è realizzato a mano dalla maison Lesage, che dal 2002 fa parte di Métiers d’Art Chanel.
Chanel ha scelto di ripercorrere la strada del piccolo ma bello, declinando la sua collezione J12, l’ultima disegnata dal mai troppo rimpianto Jacques Helleu, in una nuova versione XS dal diametro di soli 19 millimetri. Il risultato è un orologio che si può tranquillamente indossare come un anello, oppure con un bracciale in pelle di vitello, o ancora agganciato a dei guanti esclusivi realizzati appositamente per questa collezione. In ogni caso il risultato sarà inconsueto e affascinante, ma soprattutto destinato, ancora una volta, a dettare il tempo delle mode future.
tech box J12XS Black High Jewelry Large Cuff di Chanel. Cassa da 19 mm in oro bianco e ceramica. Movimento al quarzo. Quadrante in onice. Sotto J12XS Watch High Jewelry Ring, pezzo unico. Cassa da 19 mm in oro bianco e ceramica. Movimento al quarzo. Quadrante in onice, rehaut interno in diamanti taglio baguette.
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EMOZIONI VIA VERRI SETTE
la grande casa un flagship store moderno ed emozionante scrive il presente e il futuro dell’alta orologeria
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EMOZIONI VIA VERRI SETTE
del tempo
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l desiderio di fissare i valori del mondo dell’Orologeria, approfondire il lavoro artigianale, creativo e ingegnoso dell’uomo, in un contesto nuovo dove coinvolgere i clienti, ha portato Pisa a intraprendere un percorso importante nell’affermazione della propria identità. Una rotta nuova, con l’impegno di confermare e mantenere una missione che fonda le sue radici in una storia cominciata nel 1940, da Ugo
e Osvaldo Pisa, e che continua a raccontarsi oggi, con una visione lungimirante rivolta al futuro. Sono trascorsi 75 anni dalla prima bottega F.lli Pisa in Via Verri e tre generazioni si sono succedute a capo di un’azienda a carattere familiare, diventata sempre più importante. Pisa è sinonimo di eccellenza in ognuna delle attività che gestisce nel cuore di Milano: la boutique Rolex in Via Monte Napoleone 24, primo monomarca in Europa, la boutique Patek Philippe in Via Verri, la prima in Italia, e
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EMOZIONI VIA VERRI SETTE
«Il desiderio di coinvolgere i nostri clienti in un contesto nuovo ci ha motivato a dare vita a un Flagship store moderno e contemporaneo» MARISTELLA PISA
il multi-brand Pisa, oggi ampliato nel Flagship store di Pisa Orologeria in Via Verri 7. A guidare il futuro dell’azienda è l’intraprendenza di una conduzione tutta al femminile rappresentata da Maristella e Chiara Pisa, artefici di uno sviluppo che ha portato Pisa Orologeria a diventare un punto di riferimento internazionale per tutti gli appassionati e i collezionisti. Sono loro il volto e l’identità di un’evoluzione che si racconta nel Flagship store di Via Verri 7, nel cuore di una Milano internazionale, che sta crescendo con una nuova vitalità. Loro l’anima di una visione che si vive in uno spazio moderno e contemporaneo di oltre 1200 metri quadrati, che domina Via Verri e richiama lo sguardo da Via Montenapoleone,
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Corso Vittorio Emanuele e Corso Matteotti. Un intervento imponente, progettato da Antonio Vittorio Carena, già art director del Gruppo Pisa, che ha cambiato la fisionomia di Via Verri. Custode del Tempo, il nuovo Flagship store approfondisce nei suoi piani ogni aspetto del mondo orologiero con un’offerta di marche d’eccellenza, un servizio d’assistenza che ha sempre distinto l’orologeria Pisa e un calendario di attività ed eventi che coinvolgono i clienti, sempre al centro dell’attenzione della famiglia e dei suoi collaboratori. Oltre a una selezione delle più prestigiose marche di Alta Orologeria al mondo, tra cui ritorna Cartier, un brand d’eccellenza già pro-
LE VOCI DEL TEMPO VIA VERRI SETTE
«Tutto è partito in Via Verri e qui continua la nostra evoluzione. A questa piccola strada del Quadrilatero abbiamo dato un nuovo significato ridefinendo la sua vocazione in Via del Tempo» chiara PISA
projects PISA OROLOGERIA il Flagship store di via verri
Il Flagship store rappresenta uno dei più importanti progetti mai realizzati nel settore dell’orologeria, che ha coinvolto più di 200 addetti ai lavori, 12 aziende italiane ed europee d’eccellenza e impiegato diversi materiali di pregio come il cocciopesto, il marmo, il marmo nero, la pietra bianca d’Istria, il marmorino, il mogano, la sodalite, l’alabastro, il cristallo, l’onice, il vetro specchiato, l’ottone, la galvanica su base rame, la pelle e la tecnologia del metacrilato. Appartenenti alla tradizione dei negozi Pisa e alla nuova concezione progettuale, tutti i materiali e le forme sono frutto di una ricerca meticolosa, attenta a conferire armonia ed eleganza in ogni ambiente.
posto nella bottega dei Fratelli Pisa a partire dagli anni 60, ampio spazio è dedicato all’orologeria femminile, ai marchi di ricerca e agli artigiani emergenti. Esposizioni speciali, eventi, incontri con opinion leader e protagonisti del savoir-faire renderanno vivo lo spazio polifunzionale del secondo piano dello storico palazzo. Tante le cose da scoprire, tra cui il laboratorio, per la prima volta nel settore dell’orologeria aperto ai clienti che potranno confrontarsi con i tecnici specializzati, seguire l’intervento sul proprio orologio, scegliere i migliori pellami per il proprio cinturino e richiedere qualsiasi tipo di assistenza si desideri. La nuova identità Pisa si rinnova anche nel
logo: un labirinto dalla grafica moderna che si ispira al labirinto medioevale di Chartres, già simbolo di Pisa Orologeria e custode dei valori di tradizione e di innovazione che la famiglia porta avanti. La sua geometria evoca il meccanismo di un orologio, entrambi stilizzati all’interno di un cerchio, metafora dell’armonia e della perfezione. Lo studio del restyling ha portato la scritta Pisa a scorporarsi dal labirinto, per distinguere il valore di un nome che negli anni si è consolidato, completata dalla data di fondazione dell’attività. Il labirinto è il centro del Flagship store, realizzato sulla pavimentazione all’ingresso, intorno a cui gravitano gli ambienti strutturali di ogni piano.
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LE VOCI DEL TEMPO Greubel Forsey di Paolo Gobbi
Stephen Forsey
sublimi emozioni
perfezione tecnica, creatività e rispetto per il bello
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na passione inestinguibile, competenze tecniche e una meticolosa lavorazione artigianale portano alla nascita di creazioni straordinarie. Da dieci anni, il team di Greubel Forsey crea segnatempo che associano elevate performance tecniche ad un’eccezionale ricercatezza e a un’architettura unica. Gli orologiai Robert Greubel e Stephen Forsey compiono un ulteriore passo avanti verso la realizzazione di ciò che può sembrare tecnicamente inconcepibile. Ciascuna delle loro innovazioni ha spinto più in là i confini dell’Alta Orologeria. I due orologiai sono gli autori di sette invenzioni meccaniche, cinque delle quali sono dei segnatempo completi. Tali complicazioni rappresentano il cuore di segnatempo eccezionali, generalmente proposti in edizioni esclusive o limitate. Abbiamo incontrato Stephen Forsey a Milano, nello straordinario scenario di Pisa Orologeria. Prima di scoprire assieme le sue idee, è importante, forse indispensabile, capire chi è questo straordinario mago dell’alta orologeria contemporanea. Nato a St. Albans, in Inghilterra, Stephen Forsey eredita dal padre la passione per la meccanica. Nel 1987 si specializza nel restauro di orologi antichi e diviene responsabile del dipartimento di restauro presso Asprey a Londra, prima di completare la sua formazione orologie-
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ra al Wostep. Nel ‘92 si trasferisce in Svizzera e si unisce all’equipe di Robert Greubel alla Renaud &Papi dove ha lavorato su interessanti movimenti a grandi complicazioni. Nel 1999 sceglie l’indipendenza e nel 2001 fonda CompliTime con Robert Greubel. Insieme creeranno, nel 2004, l’odierna Greubel Forsey. Quanto c’è di tecnico e quanto c’è di emozionale nei suoi orologi? Credo che le due cose siano collegate. In termini di tecnica ci sono idee che vogliamo ovviamente esplorare ma che al contempo sono animate dalla passione. Ci vuole quello spirito creativo per dare la linea guida, ma è fondamentale condividere questa passione con il team: è la chiave giusta per raggiungere il successo. I nuovi compratori, in particolare gli asiatici, non comprendono appieno l’importanza della tecnica dei modelli più complicati. Crede che la situazione stia cambiando? Sono “orologicamente” più maturi? Sì. Fin dall’inizio di Greubel Forsey, Robert e io abbiamo appurato che i nostri clienti erano dei collezionisti maturi e con esperienza, ma che allo stesso tempo cercavano qualcosa che li portasse “oltre”. Nei mercati ancora oggi in via di sviluppo, le cose sono ovviamente diverse. Quello che abbiamo constatato è il crescente interesse
LE VOCI DEL TEMPO VAN CLEEF & ARPELS
Stephen Forsey ha creato nel 2004, assieme a Robert Greubel, l’odierna Greubel Forsey
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LE VOCI DEL TEMPO Greubel Forsey
per la specializzazione nell’alta orologiera: sono appassionati, assetati di conoscenza, continuamente spinti ad esplorare. Quindi qualcosa è cambiato? Sì. Da quando abbiamo cominciato, abbiamo visto che l’età media del collezionista si sta abbassando. Questo è positivo perché vuol dire che c’è una nuova generazione in arrivo, e ha tutta la volontà di perpetuare l’interesse per l’orologeria. Penso che siamo sulla strada giusta. Anche perché quello che facciamo è diverso. I giovani sono interessati a noi, al nostro lavoro e quindi è un ottimo ausipicio per il futuro. Certo non sappiamo quello che ci riserverà il domani, ma lo dobbiamo creare. Cosa pensa degli smartwatch? Non possiamo ignorare il forte impatto di questa nuova tecnologia. Il mondo si sta evolvendo, gli oggetti che utilizziamo cambiano in continuazione. Siamo sempre molto attenti a queste nuove tecnologie, anche perché si potrebbero concretizzare degli spin-off che sarebbero utili anche a noi. Certo, tutto dovrà rispettare la nostra filosofia costruttiva, basata sulla durata nel tempo e su di una visione a lungo termine. Alcune di queste tecnologie moderne non combaciano con questi concetti, in quanto diventano con grande velocità obsolete. Ci sono poi problemi di durata delle batterie, di fragilità costruttiva. In ogni caso, gli smartwatch odierni sono comunque oggetti pratici. Cosa vede nel futuro di Gruebel Forsay? Quando Robert ed io abbiamo iniziato, 12 anni fa, avevamo delle idee ben precise… il tempo è passato e certamente siamo riusciti a realizzarne alcune, ma ne abbiamo ancora tante e quindi spero che possiamo continuare questo rapporto di scambio con il collezionista, rendendolo partecipe nell’avventura di Greubel Forsey. Abbiamo stabilito un legame solido e interessante da parte nostra e spero che sia lo stesso per la controparte. Rimarremo molto esclusivi, per quanto riguarda la rifinitura a mano, l’expertise e la passione. Fattori che tutti insieme sono difficili da riscontrare, impossibili da improvvisare. Per questo, gli orologi Greubel Forsey saranno sempre rari ed esclusivi. Quanto sono importanti la sua cultura inglese e la quotidianità svizzera? Sia nella vita di tutti
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i giorni che nei vostri orologi? Uno dei fattori essenziali di Greubel Forsey è che ci sono due orologiai con due background diversi. Ognuno di noi apporta il proprio stile, la propria storia. Quella inglese da parte mia e quella francese da parte di Robert. Poi entrambi insieme trasferiamo il tutto in Svizzera. Credo sia un fattore molto potente. So che le piacciono molto le automobili. Sì! (il volto si illumina) Riesce a inserire un po’ dell’ingegneria automobilistica anche negli orologi? Credo ci sia un’influenza di fondo. Sono stato molto fortunato a crescere con mio padre e mio nonno, grandi appassionati di macchine d’epoca degli anni ‘20 e ‘30. Parliamo quindi di un periodo in cui le meccaniche erano importanti quanto le funzioni. Quindi direi che c’è una forte ispirazione. Tuttavia mi sento di dire che sia per me che per Robert non c’è l’intenzione di utilizzare una forma che ci debba ricordare qualcos’altro. Tutto l’insieme deve essere il più elegante possibile, basato sulla ricerca delle proporzioni. Ogni singolo componente nell’architettura dei nostri segnatempo deve essere unico, con delle proporzioni quanto più possibile perfette. Il doppio bilanciere può essere considerato una sorta di “nuovo” inizio? Come puoi ricordare, è passato del tempo ormai da quando abbiamo iniziato a sperimentare gli scappamenti fissi, anche se il tourbillon rimane fondamentale. Il nostro primo movimento con scappamento multiplo lo abbiamo mostrato a Basilea 2009, prima di spostarci al Sihh nel 2010. Abbiamo voluto vedere se, utilizzando scappamenti inclinati, saremmo riusciti a migliorare le performance cronometriche, superando il concetto convenzionale di orologeria. Quindi nel 2013 abbiamo introdotto il primo double balancier a 35 gradi, e ora, nel 2016, siamo riusciti a mettere il produzione la versione 30 gradi, ottenendo un movimento con un’architettura più sottile e con un diametro leggermente più piccolo. Una versione molto interessante ed elegante nel suo insieme, sia nella tecnica che nella meccanica, nella struttura e nelle rifiniture. Nel nuovo Signature One, la vera rivoluzione è la semplicità, il materiale (l’acciaio) o il prezzo? È una domanda molto interessante, in quan-
Il nuovo Double Balancier à Différentiel Constant di Greubel Forsey è l’ltima creazione di una ricerca sui regolatori multipli, iniziata nel 1999. In foto la versione in oro bianco, realizzata in soli 33 esemplari.
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Stephen Forsey con Chiara Pisa all’interno della nuova boutique di Pisa Orologeria in via Verri a Milano.
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to si tratta di un’equazione difficile per noi da risolvere. C’era così tanto da fare in termini di tourbillon e ci abbiamo messo alcuni anni per realizzare le nostre idee, ma sapevamo anche che il passo più importante è creare un pezzo unico: il Signature One risponde a questi requisiti. Era difficile disegnare un orologio a carica manuale Gruebel Forsay, con tutte le finiture nei dettagli, ma al contempo arrivare ad un livello di acquisto più accessibile che se si fosse trattato di un tourbillon. Il Signature One, grazie al supporto di uno dei nostri orologiai più promettenti, è un pezzo “fantastico”. Con diametro più piccolo, cassa sottile, dotato di un grande bilanciere. Direi che si tratta di un orologio molto in linea con la tradizione e al contempo con tutta l’architettura Greubel Forsey, anzi addirittura con dei dettagli aggiuntivi. Il Signature One ci ha permesso di “esibire” un po’ della conoscenza delle tecniche tradizionali, realizzando alcuni componenti in maniera tale da permetterci di costruire un segnatempo “ragionevole”. Il meccanismo di carica è uno degli elementi che si potrebbero notare ma sul lato del display abbiamo il ponte rifinito con disegno a onda di Ginevra, e non si tratta di una decorazione eseguita a macchina, ma in maniera del tutto artiginale. Quindi deve essere
fatta con estrema cura per ottenere un risultato esteticamente bello: bisogna lavorare su di una superficie di pochi millimetri. I primi feedback di questo modello? Abbiamo ricevuto delle risposte molto “forti”. Sarà uno dei rarissimi Greubel Forsay ad essere presentato in 66 esemplari con il calibro Signature. Ci saranno tre versioni in metalli preziosi, ciascuna fatta da undici pezzi e 33 pezzi in acciaio. Credo che l’approccio che può avere un collezionista verso un segnatempo in acciaio sia una bella maniera per vivere la passione orologiera. Per molti collezionisti sarà sicuramente considerato il più “indossabile” Greubel Forsey, per altri che invece non possiedono ancora un nostro modello, potrebbe forse essere un’opporunità di salire a bordo e scoprire la nostra visione. I vostri orologi sono un investimento? Dipende dai criteri con i quali si valuta un investimento. Robert ed io, essendo orologiai, basiamo tutta la costruzione sul criterio di qualità, che è un qualcosa che sarà sempre una certezza. Quanto alla bellezza estetica, deve essere considerata parte integrante nelle nostre creazioni: la qualità nell’esecuzione dei componenti di tutto
LE VOCI DEL TEMPO Greubel Forsey
l’orologio deve essere fatta per durare nel tempo. Quindi noi certamente guardiamo verso qualcosa che debba durare il più possibile, piuttosto che l’approccio del consumatore che forse si avvicina più verso quello che potrebbe essere “modaiolo” oggi, ma che forse tra 10 anni o meno non lo sarà più. Abbiamo deliberatamente incluso in ogni orologio tutti i codici valore che gli permetteranno di durare moltissimi anni. Non direi che sia necessariamente un investimento, non so cosa ci riserva futuro, tuttavia so che saranno rari, esclusivi e la qualità sarà sempre eccezionale: il feedback dei nostri collezionisti parla chiaro. La prima presentazione nella nuova veste di Pisa Orologeria è dedicata Greubel Forsey. E’ un segno del destino oppure il riconoscimento di uno status di altissimo livello? Bisognerebbe chiederlo a loro! Noi siamo molto lieti e onorati di essere presenti in questa “modesta” presentazione dei venti calibri Greubel Forsay. Per noi questo è molto significativo, inoltre è la prima volta, fuori dalla Svizzera, che siamo riusciti ad includere anche le novità di quest’anno. Siamo contenti che questo sia avvenuto in uno spazio assolutamente strepitoso: la boutique Pisa Orologeria a Milano è un punto
di riferimento in Europa e sicuramente nel mondo. È un’ottima opportunità per raggiungere un pubblico più esteso. Non è sempre facile vedere più di un Greubel Forsay, quindi aver potuto esibire l’intera storia dei primi dodici anni è stata davvero un’occasione unica. Osservandoli tutti e venti assieme, si ha la netta sensazione che il più grande competitor di Greubel Forsey siate voi stessi: è corretto? Noi siamo il nostro peggior nemico! Ogni collezione che segue ci spinge ad andare oltre e quindi l’asticella si sposta sempre più in alto, rendendo la sfida più difficile. Ma credo sia la maniera migliore per osservare il mondo moderno: possiamo sempre migliorarci, veicolando messaggi positivi. Questo è un qualcosa di veramente molto potente. Non è solo la visione mia, di Robert e del nostro team, ma anche dei nostri collezionisti che ci supportano. È una sorta di comunity, un’avventura familiare. La boutique Pisa rappresenta un fattore molto importante perché sono i nostri Ambassador, raggiungono i collezionisti e riescono a far condividere la nostra storia, la nostra passione, la passione del nostro team di orologiai e artigiani dei nostri atelier.
Signature 1, ideato dal maestro orologiaio Didier J.G. Cretin, è il prino segnatempo di Greubel Forsey ad avere la carica manuale e tre sole lancette per ore, minuti e secondi. La sua produzione prevede anche 33 pezzi con la cassa in acciaio, un’altra “prima” per la manifattura svizzera.
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LE VOCI DEL TEMPO GUCCI di Paolo Gobbi
Stéphane Linder
LE SCELTE GIUSTE «un design nuovo, più moderno e decisamente contemporaneo» gucci raccontato dal suo ceo
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na cosa è certa: si tratta di uno degli uomini più conosciuti del mercato dell’orologeria contemporanea. Grande conoscitore del prodotto e del mercato, oggi guida la divisione orologi e gioielli di Gucci, che ha presentato una collezione 2016 tanto riuscita da destare curiosità, interesse e anche qualche sana invidia. Stéphane Linder, grazie a dei prodotti ben in linea con la nuova visione contemporanea del marchio fiorentino, ha contribuito a riportare gli orologi Gucci al livello di notorietà e di appeal che storicamente competono al marchio.
Elegante e contemporanea, la collezione G-Timeless di Gucci Timepieces & Jewelry è una delle linee di punta della Maison. Questa gamma, caratterizzata da un’estetica raffinata e da una varietà di modelli e funzionalità, si arricchisce ora di tre nuove versioni automatiche.
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Nuova vita? Nuovo inizio? Assolutamente sì, con grande entusiasmo ed energia. Gucci è un orologio sexy? Gucci è un marchio unico. La nuova visione del marchio è estremamente eccitante e il nuovo Direttore Creativo “Alessandro Michele” la sta declinando all’interno delle varie categorie
LE VOCI DEL TEMPO
Stéphane Linder presidente e CEO di Gucci Timepieces and Jewelry
VAN CLEEF & ARPELS
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LE VOCI DEL TEMPO GUCCI
LA NUOVA ICONA Il nuovo orologio verde-rosso-verde, ideato per abbinarsi alle collezioni della sfilata primavera/estate 2016 di Gucci, è un modello contemporaneo e affascinante che arricchisce l’offerta di Gucci Timepieces. In linea con il carattere eccentrico e metropolitano della Maison, questo orologio presenta una nuova ed audace estetica, che coniuga diverse idee originali. L’orologio rivisita il web verde-rosso-verde elaborandolo in un moderno e colorato bracciale bangle in plexiglas. Le linee geometriche del bracciale bangle e la cassa rettangolare trasparente in plexiglas si contrappongono a un quadrante scheletrato rotondo che mostra la meccanica interna, entrambi color oro giallo.Come ornamento finale, l’ape, nuova icona Gucci, è incisa sul fondello e stampata sul bracciale bangle in foglia d’oro.
di prodotto, tra le quali gli orologi appunto, in modo originale e contemporaneo, raccogliendo l’apprezzamento di un pubblico molto vasto. Il risultato negli orologi qual è stato? Una collezione molto forte e caratterizzata, che piace tantissimo. È una sensazione, oppure quest’anno la vostra proposta è completamente diversa rispetto al passato? Ci sono due punti fondamentali: un design nuovo, più moderno e contemporaneo, grazie al nuovo spirito infuso da Alessandro Michele; e il
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LE VOCI DEL TEMPO GUCCI
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LE VOCI DEL TEMPO GUCCI
Gucci Timepieces & Jewelry amplia ancora la sua famosa collezione Gucci Dive con una serie di nuovi modelli al quarzo con finiture e dettagli ricchi di colori. Dal deciso carattere sportivo e un importante diametro di 45mm, sono disponibili in una varietà di materiali tra cui acciaio e l’iconico motivo web di Gucci. Una versione classica in acciaio è completata da un bracciale in acciaio spazzolato che crea un’estetica al contempo sportiva ed elegante. Altri due modelli Gucci Dive sono corredati da un cinturino stile Nato con il classico web Gucci verde-rosso-verde o blu-rosso-blu, che richiama l’estate e conferisce a questi orologi un carattere casual e marinaro.
fatto che le nuove collezioni di orologi e gioielli sono molto più presenti nelle passerelle. I nostri clienti hanno capito e apprezzato il cambio di visione rispetto al passato, anche negli orologi. Quindi anche tante vendite? Posso dire che siamo soddisfatti. Il nuovo Vintage Web in plexiglass è un orologio molto interessante… L’utilizzo del plexiglass su un modello anni ’70, caratterizzato dai colori iconici Gucci, è stato un gran successo . Un modello di completa rottura estetica? L’orologeria in generale è un settore piuttosto tradizionale. Il ruolo di Gucci è storicamente
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quello di innovare e offrire qualcosa di diverso e originale. Questo modello ha veramente impressionato tutti gli addetti ai lavori. Mettendolo nel ristretto cerchio dei modelli più interessanti di Baselworld 2016… Esatto. Abbiamo combinato con successo un forte contenuto di moda e di tendenza, insieme alla qualità di un orologio rigorosamente made in Switzerland. Anche il prezzo è importante? Vendiamo dei prodotti di assoluta qualità ad un prezzo che ne rispecchia in modo corretto il valore e il posizionamento. Cosa pensa degli smartwatch?
LE VOCI DEL TEMPO GUCCI
Il GG2570 presenta una forma della cassa nuova per Gucci Timepieces & Jewelry, dal design squadrato e leggermente arrotondato. Questa forma geometrica, tipica degli anni ‘70, è la cornice ideale per molteplici varianti sul tema GG2570; alcune hanno una profondità, ottenuta grazie alla lunetta lucida e spazzolata, che conferisce all’orologio un carattere sportivo; altri modelli presentano una lunetta in acciaio lucido per un look più classico. I quadranti spazzolati soleil esibiscono l’ombra del monogramma ‘G’ in un’interpretazione tridimensionale che conferisce una identità iconica, dove si alternano indici in una varietà di stili.
È un mercato potenziale, sicuramente da prendere in considerazione. Come vedrebbe uno smartwatch Gucci? Come un’opportunità… Stiamo lavorando su un progetto molto interessante, che vedrà la luce presto. Un’opportunità per tutta l’industria orologiera? Sì. Aprirà nuovi confini, nuove forme di creatività strettamente connesse a soluzioni tecnologiche innovative. Quindi le piace? Mi piace perché spesso è pensato per un pubblico giovane che magari indossa meno gli orologi tradizionali. Non potrà tuttavia essere una semplice replica dello smartphone, si dovranno
identificare quali caratteristiche e vantaggi potrà offrire in più. Noi stiamo investendo in una direzione precisa e sono convinto che presenteremo un progetto originale e di successo. Cosa vede nel futuro di Gucci Timepieces? Vedo tante cose. Il Direttore Creativo di Gucci ama gli orologi e questo è stato ben percepito e apprezzato dalla stampa di settore e dai clienti. Quindi prospettive positive? L’attenzione e l’entusiasmo generato dalle nuove collezioni è tangibile. Con il talento e la sensibilità di Alessandro Michele, insieme alla forza e all’appeal del marchio, sono certo che il mercato dell’orologeria ha ritrovato un leader indiscusso come Gucci.
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LE VOCI DEL TEMPO PIAGET di Paolo Gobbi
Valerie Nowak
splendore DA POLSO energia, sole, luce: il fil rouge del futuro piaget
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rancese, sorridente e affascinante, Valerie Nowak è una delle donne manager più interessanti dell’orologeria contemporanea. Global Communications Director di Piaget, è il responsabile del nuovo e intraprendente corso della Casa svizzera. L’abbiamo incontrata nel corso della passata Design Week a Milano, dove Piaget ha deciso di rendere omaggio ad una designer d’eccezione, la stilista italo-brasiliana Paula Cademartori e alle sue creazioni organizzando un esclusivo cocktail in Boutique.
Per celebrare il 40° anniversario del primo movimento al quarzo di Manifattura, il famoso calibro ultra-piatto 7P presentato nel 1976, Piaget ha presentato l’Emperador Coussin XL 700P, un sorprendente concept watch prodotto in una serie limitata di 118 esemplari.
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Perchè Paula Cademartori e perché Milano Perché Paula è veramente in sintonia con lo spirito della Maison, con la creatività, l’eccellenza. Le sue creazioni hanno un’audacia che le consente di spingersi oltre i confini usuali, sono gioiose e piene di energia. Tutto ciò rappresenta esattamente quello che Piaget è ora. Stiamo riposizionando la nostra immagine con un nuovo modo di comunicare attraverso il concetto dello “splendore”, che vuol dire energia, luce, sole, momenti di autenticità da condividere e anche allure, eleganza. Tutti concetti in sintonia con Paula.
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Valerie Nowak, Piaget Global Communications Director
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LE VOCI DEL TEMPO PIAGET
Il Limelight Stella è il primo orologio con complicazioni dedicato alle donne interamente progettato e sviluppato nelle Manifatture di La Côte-aux-Fées e Ginevra, un segnatempo che vuole scrivere un nuovo capitolo della storia d’amore tra Piaget e l’universo femminile.
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Il riposizionamento riguarda anche i prodotti o solamente la comunicazione? Parliamo di riposizionamento ma vogliamo comunque rimanere fedeli alle nostre radici, al nostro DNA. Non si tratta di prendere un’altra direzione. Credo che nella nostra tradizione ci siano dei tesori creativi, audaci e che abbiamo uno stile molto singolare. Quello che vogliamo fare oggi è di riconnetterci con questo spirito e sviluppare la nostra gioielleria, focalizzarci ovviamente molto sull’orologeria ma la gioielleria è strategica per noi oggi. Quindi gli orologi gioiello, oltre che far parte del nostro DNA, diventano un modo per poter esprimere il nostro know-how. Parlando di riposizionamento nelle nostre collezioni vedrete consistenza, mentre le creazioni esprimeranno i concetti di energia, sole, luce: sarà il nostro fil rouge. Sarà comunque soprattutto nella comunicazione che si rafforzerà il concetto. Come ben sapete abbiamo delle icone come Altipiano che amiamo molto e che vogliamo tenere in vita continuandone lo sviluppo. Cos’è più importante per Piaget? La gioielleria o l’orologeria? Nulla è “più importante”, anche se probabilmente in questi ultimi dieci anni abbiamo focalizzato la nostra attenzione sugli orologi. Vogliamo ritornare alla gioielleria, visto che eravamo mol-
to attivi in questo campo negli anni ‘70 e ’80. Quindi semplicemente riportare un equilibrio e costruire due colonne portanti con lo stesso DNA. In definitiva, oggi quando creiamo la nostra collezione di alta gioielleria e orologeria ci basiamo sempre sullo stesso scenario: sono concepiti insieme e ispirati dallo stesso ideale. L’espressione della stessa idea? Nel chiedermi quali delle due sono le più importanti, rispondo nessuna delle due. Perché sono due colonne portanti della stessa casa, ma collegate dallo stesso spirito creativo. Ad esempio, l’ultima collezione era “Secrets and Lights” ispirata a Venezia e Samarcanda, alla storia della Strada della Seta, realizzata in sinergia tra gioielleria e orologeria. Nella vostra comunicazione usate dei social media? Sì, per molte ragioni, anche se una è particolarmente rilevante: il mondo digitale è sempre più importante. È un modo per comunicare su di noi, per illustrare la Maison e rimanere connessi con le persone. Come già detto, abbiamo l’ambizione di “ringiovanire” il target dei nostri clienti e per farlo dobbiamo entrare in contatto con loro, sapere dove sono, come vivono.
L’attrice Jessica Chastain, Golden Globe nel 2013 come migliore attrice in un film drammatico per “Zero Dark Thirty” e candidata all’Oscar per questo stesso film e nel 2012 per “The Help.” Al suo polso Limelight Stella di Piaget.
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LE VOCI DEL TEMPO PIAGET
Prende il proprio nome dall’elegante e arduo sport del polo ed è intriso della filosofia di Piaget basata anche sulla vicinanza ai mondi della musica, della cinematografia, dell’arte e dello sport. È espressione della grammatica delle forme propria del DNA Piaget ma il Piaget Polo S è anche un orologio adatto a chi sfida le convenzioni perché, per questa occasione speciale, Piaget ha voluto mettere un calibro di precisione automatico in un modello in acciaio inossidabile.
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Il secondo motivo è dato dal fatto che ci permette di comunicare in maniera potente la nostra storia, illustrando i nostri prodotti, gli ambassador e amici del brand, in maniera tale da stare vicino alla gente. Con l’era digitale lo scambio e la condivisione si trasformano in un modo di creare una comunità. Tutto questo è molto Piaget: interagire in maniera friendly e informale. Se fosse esistito alla sua epoca, probabilmente Piaget sarebbe diventato il re del digitale. È sicura che la sua community rappresenti la clientela di Piaget? Sempre di più la gente è “digitale” e consulta la rete prima di andare in una boutique. Tutti voglio capire, imparare, conoscere il prodotto prima di entrarvi in contatto. Non è più una questione di generazioni, di target, ormai siamo circondati dal digitale. Tuttavia, non per questo ci scordiamo delle boutique. Al contrario, le rendiamo molto friendly, con atmosfere accoglienti, ricreando lo stesso ambiente come se si trovassero nella Maison Piaget. Inoltre credo che siano importanti anche i cataloghi, le riviste, i giornali. Direi che ci siano due momenti importanti per comunicare: il ‘live’ ossia gli eventi, dove incontriamo le persone e ci connettiamo con loro nel senso di partecipare
attivamente; la boutique, dove si ha l’opportunità di approfondire. Pensa che gli acquirenti siano cambiati rispetto al passato? Che magari sono persone diverse, target diversi? Penso che ci sia una clientela rimasta fedele a Piaget. Ma penso anche che il gusto si evolve e quindi lo dobbiamo fare anche noi: è per questo che abbiamo come obiettivo quello di “aprire” il nostro target. Per esempio nella gioielleria vogliamo puntare alla clientela femminile nella fascia delle trentenni: quindi donne più giovani. Pertanto comunichiamo con loro tramite Facebook, Youtube ed Instagram. Poi vorremmo certamente anche raggiungere un pubblico maschile più giovane. Non si tratta di cambiare, bensì di capitalizzare grazie a questi strumenti moderni e interattivi. Aprire le porte delle nostre fabbriche, condividere la conoscenza di come si creano e si costruiscono i prodotti, mostrare foto del nostro savoir-faire. Le nuove generazioni vedono il lusso come una cultura e quindi apprendere di più sui prodotti. E questi social ci aiutano. I testimonial sono importanti per Piaget? Certo, molto importanti. Ad esempio Jessica
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DA SEGNATEMPO A GIOIELLO E’ riconoscibile a prima vista grazie alla cassa rotonda impreziosita da due affascinanti anse asimmetriche, alle sue forme voluttuose sottolineate da una lunetta con diamanti tondi di taglio crescente e alla purezza di un quadrante elegantemente accentuato da sottili numeri romani. E se per caso vi fossero ancora dei dubbi circa la sua identità, questi sono prontamente dissipati dal bracciale in oro. Modello autenticamente contemporaneo, il Limelight Gala è simbolo di una femminilità assoluta secondo i canoni di Piaget: naturalmente elegante e straordinariamente sensuale. Integrato nella cassa senza soluzione di continuità, il bracciale in maglia milanese è un complemento perfetto per la lunetta e per le sue anse allungate e asimmetriche con diamanti incastonati. Riflettendo i più alti standard della Maison il morbido, quasi setoso, materiale brilla sulla pelle ed assicura un comfort eccezionale sul polso. Per Piaget, l’attenzione ai minimi dettagli è un ideale che si trasforma in realtà, le squisite finiture sono infatti la prova delle competenze tecniche e dell’impegno della Maison nella ricerca della perfezione, come è evidente nella fibbia a coulisse, che è facile da maneggiare quanto una fibbia ardiglione e che può essere regolata al millimetro.
Chastain è la nostra ambasciatrice internazionale, sia orologi che gioielli. È una persona davvero fantastica oltre al fatto di avere una carriera interessante con film molto importanti. Proviene dalla scuola Julliard quindi non è di certo una persona superficiale, bensì anela all’eccellenza… come noi. Qual è la differenza tra acquirenti uomini e donne? Le differenze sono sempre minori. Ora le donne sono interessate alle complicazioni ed è una novità. Ad esempio al Sihh 2016 abbiamo lanciato ‘Stella’, il primo orologio complicato femminile. Questo discorso vale sia in Europa che in Asia? In Asia sicuramente, ma credo anche in Europa. È un modo per avvicinarsi alle nostre creazioni. Inoltre, le donne sono sempre più emancipate e potenti, quindi acquistano da sole gioielli e orologi. Anzi, sono loro a fare i regali ai mariti e non più solo il contrario. Molti modelli Piaget sono “pezzi di stile” e forse è per questo che uomini e donne ne sono colpiti: siamo una manifattura completa e integrata, sviluppiamo i nostri movimenti, ma sappiamo creare anche degli oggetti eleganti e di design.
Cosa consiglierebbe ad un ragazzo o una ragazza che volesse lavorare in Piaget? Devono essere curiosi, coinvolti e appassionati. Devono ricercare l’eccellenza. Avrà sentito il nostro motto: ricercare sempre il meglio, oltre il necessario. Devono anche avere dei valori, perché noi siamo una famiglia. In definitiva devono essere in sintonia con noi. Ci sarà un futuro per la gioielleria e l’orologeria? Ci saranno ancora gli orologi nel futuro? Che tipo di futuro? Ci sono così tante possibilità. Certo, ci saranno sia orologi che gioielli. È vero, possiamo conoscere l’ora semplicemente guardando il nostro smartphone, ma comunque sarà sempre la passione per l’oggetto. Perché esprime la nostra personalità. Non sarà lo status, ma l’identificazione e la bellezza dell’oggetto. Cosa vede nel suo futuro? Per me la cosa più importante è l’equilibrio. Sia nella mia vita personale che nella mia vita professionale. Continuare ad imparare, migliorare, scoprire ma anche a dare e condividere. Non è importante dove o cosa, ma come: di conseguenza sono assolutamente contenta di stare in Piaget.
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LE VOCI DEL TEMPO OMEGA di Paolo Gobbi
Raynald Aeschlimann
in prima linea presente e futuro di omega nelle parole del suo ceo
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suoi primi passi in Omega li ha mossi nel lontano 1996, in qualità di Sales and Marketing Project Manager. Oggi è presidente e Ceo della casa svizzera, oltre ad essere membro della Direzione generale allargata di Swatch Group e membro del comitato di Direzione della Federazione dell’industria orologiera svizzera (FH). La sua storia in Omega inizia da molto lontano, circa vent’anni fa. Un lungo periodo, fatto di grandi cambiamenti. Quali pensa siano stati i più significativi? I nostri progressi in quanto a precisione e nello studio per contrastare il magnetismo sono stati veramente importanti e significativi per il
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marchio, con dei riflessi altrettanto forti per la produzione. Dal primo movimento Co-axial nel 1999 fino a oggi, con il Master Chronometer, Omega, in quanto più grande casa svizzera orologiera, ha fatto enormi passi avanti, conquistando sempre di più la fiducia e la stima dei suoi acquirenti. L’orologeria sta vivendo un momento di grandi cambiamenti, il primo dei quali non vede più il mercato cinese e quello di Hong Kong come dei leader indiscussi. Quali saranno le vostre strategie per il futuro? L’orologeria, come anche l’intera luxury industry, è abituata a vivere il cambiamento in questi tempi piuttosto instabili dal punto di vista economico. Nonostante tutto siamo fidu-
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Raynald Aeschlimann Presidente e CEO di Omega
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ciosi che la Cina e Hong Kong continueranno a essere mercati importanti per Omega, dato il crescente numero di nostre boutique in quelle nazioni. Inoltre stiamo incrementando la nostra presenza in quelle aree per creare maggiore interazione tra i nostri clienti e il nostro brand. Come siete visti da chi vi indossa? Omega è un marchio con grandi aspirazioni. Le persone ci vedono come i timekeeper ufficiali delle Olimpiadi, nello spazio o sul polso di James Bond. Questo è ciò che siamo e questo è il motivo per il quale le persone continuano ad amare i nostri prodotti. Inoltre, forse proprio per questo non sentiamo la necessità di fare operazioni di marketing “alternative”.
Gli italiani da sempre amano Omega. Voi come ricambiate questo amore? Certamente con gli italiani non condividiamo esclusivamente un confine geografico ma anche una precisa attenzione per qualità e stile. L’anno scorso abbiamo ospitato vari eventi in Italia, in quanto siamo sempre sicuri di ottenere un ottimo riscontro. Nel 2015, infatti, con Nicole Kidman abbiamo celebrato i 100 anni dell’orologeria femminile e a luglio di quest’anno abbiamo lanciato la nuova Planet Ocean Collection. I vostri orologi sono stati indossati dai più coraggiosi esploratori dell’era moderna come William Beebe, Jacques Cousteau e Jacques Mayol. Oggi chi indossa i vostri Omega?
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LE VOCI DEL TEMPO OMEGA
Nello scorso luglio, Omega ha scelto la splendida cornice di Villa Necchi Campiglio per presentare in anteprima italiana la nuova collezione Planet Ocean “Deep Black” attraverso un viaggio simbolico alla scoperta del legame del brand con gli oceani.
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Vorrei avere più tempo per parlare di questo perché ci sono molte persone interessanti che oggi indossano i nostri modelli. Per citarne alcuni: George Clooney, Daniel Craig, Nicole Kidman, Cindy Crawford, Eddie Redmayne, Buzz Aldrin e Michael Phelps! Non è mai facile materializzare delle idee in un prodotto. Come riuscite a mettere d’accordo marketing, creatività e progettazione finale? Prima di tutto abbiamo un’incredibile eredità su cui lavorare. Questo ci dà buone basi per migliorare le nostre icone e renderle fruibili per una nuova generazione. Inoltre chi lavora per Omega ama questo brand. Perciò tutti lavorano insieme, condividendo idee, collaborando e assicurandosi che in ogni momento produzione e marketing siano in sincronia, è una macchina raffinata, un ingra-
naggio perfetto, proprio come i nostri orologi. Che rapporto c’è tra comunicazione e produzione? È una relazione circolare. I clienti Omega sono pieni di passione per i nostri prodotti e non si fanno problemi nel dirci cosa vorrebbero vedere. Noi siamo molto aperti a questi feedback e cerchiamo di dare le risposte migliori per i gusti di chi ci sceglie, senza modificare ovviamente l’integrità del marchio. Come descriverebbe l’acquirente dei vostri orologi? Sono tutti diversi. Alcuni amano gli orologi sportivi, altri preferiscono uno stile più classico ma i nostri prodotti sono tutti accomunati dal fatto che Omega è un marchio che ha una sua identità consolidata, perciò i nostri clienti con-
Questi quattro straordinari segnatempo rappresentano l’ultima tappa dell’evoluzione dell’arte orologiera in ceramica, iniziata con il Dark Side of the Moon. Abbinando un modello GMT a un orologio subacqueo, OMEGA ha creato una collezione indipendente di orologi “Deep Black”, decisamente all’avanguardia.
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Il dettaglio che maggiormente colpisce del nuovo Speedmaster Moonphase Master Chronometer è la rappresentazione della luna, mai prima d’ora così realistica. L’immagine in alta risoluzione, a forti contrasti in bianco e nero, è dettagliata proprio come le fotografie della NASA, al punto tale che a uno sguardo più ravvicinato rivela addirittura l’impronta di un astronauta.
fidano in ogni caso sulla garanzia di precisione, bellezza e qualità. Vedremo mai uno smartwatch marcato Omega? Non è un nostro obiettivo immediato. Siamo una società orologiera rinomata per gli orologi meccanici. Questo è ciò che ci riesce meglio, motivo per cui continuiamo ad avere una serie di clienti fedeli. Le persone hanno già accesso al timekeeping dai loro cellulari. Non è un’area in cui bramiamo arrivare. L’orologeria al femminile è una vostra grande scommessa. Vero, è una sfida, anzi è ciò su cui abbiamo scommesso di più per molti anni. Come ho accennato prima, quando ho parlato dei 100 anni dell’orologeria femminile, questo è un argomento nel quale ci sentiamo molto coinvolti. Il Ladymatic è un orologio di cui siamo veramente molto orgogliosi e che ha ottenuto degli ottimi risultati. In quale percentuale vengono venduti da Omega gli orologi da uomo e da donna? Le percentuali sono più o meno le stesse, con una leggera prevalenza degli orologi da uomo. Potrei però anche azzardare che alcune donne
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acquistano per loro orologi da uomo… A cosa mirate con la nuova collezione Planet Ocean “Deep Black”? Più numeri? Più fatturato? Più conoscenza della marca? Le vendite ovviamente sono sempre importanti, sarebbe scorretto dire altrimenti, ma per Planet Ocean “Deep Black” non sono l’unica cosa da considerare. Ovviamente speriamo che la collezione andrà bene anche perché ne siamo molto orgogliosi in quanto comprende molti nuovi materiali come gomma, ceramica, Liquidmetal, 18k Sedna gold e Omega Ceragold. È più facile pensare un orologio da uomo o da donna? Entrambi sono una sfida ma sicuramente gli orologi femminili tendono a essere più piccoli, quindi dobbiamo essere molto più creativi nel design e nei movimenti. Cosa vede nel futuro di Omega? Continueremo a fare del nostro meglio nella creazione di orologi di eccellente qualità, e nel promuovere non solo noi ma l’intera manifattura orologiera Svizzera, rimanendo fedeli ai principi del nostro brand.
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emozioni n regata
A GONFIE VELE la famiglia Nautor’s Swan si riunisce allo Yacht Club Costa Smeralda nel segno di rolex
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emozioni n regata
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Porto Cervo è veramente tutto pronto per un settembre da record presso lo Yacht Club Costa Smeralda (YCCS). Sia la Maxi Yacht Rolex Cup & Rolex Maxi 72 Worlds che la Rolex Swan Cup & Swan 45 Worlds hanno già registrato un numero di partecipanti senza precedenti. Al momento sono cinquantatré gli yacht iscritti per il clou della stagione agonistica dei Maxi - organizzato in collaborazione con l’International Maxi Association (IMA) - mentre sono centoventuno gli yacht targati Nautor’s
Swan, provenienti da tutto il mondo, hanno affollato la Costa Smeralda a cavallo fra la prima e la seconda metà di settembre per festeggiare i 50 anni della fondazione del cantiere finlandese. Inaugurati nel 1980, entrambi gli eventi sono appuntamenti entrati nella tradizione del calendario sportivo dello YCCS, come anche nello scenario sportivo mondiale delle regate. L’evento Maxi si svolge annualmente a Porto Cervo ed il raduno degli Swan ogni biennio. Oltre alle eccezionali flotte, i rispettivi Campionati Mondiali dei Maxi 72 e Swan 45 promettono di rendere ancora più entusiasmante un programma già al top.
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emozioni in regata
l’orologio ROLEX Oyster Perpetual-Yacht Master 40 Elegante, di classe e sportivo, lo Yacht-Master è perfettamente a suo agio sia in mare a bordo di un veliero che sulla terraferma, sul molo o negli ambienti più rilassati dei circoli nautici. Impermeabile, preciso e affidabile, questo orologio nautico è immediatamente riconoscibile per via della lunetta girevole bidirezionale graduata 60 minuti in rilievo, realizzata in oro Everose 18 ct. I numeri e la graduazione, con finitura lucida, si stagliano sullo sfondo opaco con finitura sabbiata. Questa lunetta caratteristica e funzionale, che permette di leggere una durata, per esempio il tempo di percorrenza tra due boe, contribuisce appieno all’identità unica di questo modello. Il Rolesor, l’incontro dell’oro e dell’acciaio in uno stesso orologio Rolex, è un’autentica firma del Marchio dal 1933, data in cui il nome è stato depositato. È l’abbinamento felice di due metalli: il primo, nobile e prezioso, affascina con il suo splendore e la sua inalterabilità, mentre il secondo, noto per la sua resistenza, assicura robustezza e affdabilità. Caratteristiche che riflettono puntualmente il mix di eleganza e prestazioni degli orologi Rolex. La lunetta e le maglie centrali del bracciale dello Yacht-Master sono in oro Everose 18 ct. (nome della lega d’oro rosa esclusiva brevettata da Rolex), mentre la corona, la carrure e le maglie laterali sono in acciaio 904L.
Rolex ha recentemente presentato la nuova versione dello Yacht-Master, l’orologio nautico di riferimento del Marchio, declinato per la prima volta in Rolesor Everose, con un riuscito quadrante chocolate
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emozioni BAUME &inMERCIER regata
L’Oyster Perpetual Yacht Master con incisione dedicata al vincitore della Rolex Swan Cup 2016
Nautor’s Swan ha creato ClubSwan per riunire tutti i proprietari di uno yacht Swan sotto uno stesso tetto e sviluppare la passione e la gioia che Swan offre ai propri armatori, amici intimi e a tutti coloro i quali perpetuano la leggenda Swan promuovendone lo spirito
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emozioni in regata
NAUTOR’S SWAN Fondata nel 1966 da Pekka Koskenkyla a Pietarsaari, Finlandia. Rilevata da Leonardo Ferragamo nel 1998. Primo Swan costruito: Tarantella, Swan 36 Progettista • Sparkman & Stephens, New York (hanno progettato all’incirca i primi mille yacht Swan dal 1966 al 1978) • Ron Holland (1978-1981) • German Frers (dal 1982 a oggi, più di 700 yacht sono nati dai progetti di Frers) • Juan Kouyoumidjian (2015) ClubSwan 50 Swan costruiti fino ad ora • Più di 2.000 yacht Swan costruiti, dai 36 ai 131 piedi, oltre il 95% dei quali sono ancora in navigazione Classi One Design • ClubSwan 50 dal 2016 in poi • Gazprom Swan 60 Class, creato nel 2012 in collaborazione col St Petersburg Yacht Club (RUS) • Club Swan 42, sviluppato nel 2005 in collaborazione con il New York Yacht Club • Swan 45, creato nel 2001 Oy Nautor Ab Circa 250 dipendenti distribuiti in tre siti: • Kållby: fabbricazione stampi & alleggi, laminazione e passaggio in forno, assemblaggio degli yacht più piccoli • Pietarsaari: sede generale, gli Swan maxi sono costruiti in una struttura dedicata, il Boatbuilding Technology Center, che crea tutte le grosse unità dal 2002. • Kronoby: operai altamente specializzati costruiscono gli splendidi interni in legno Team di Executive Management • Leonardo Ferragamo, Executive Chairman del Gruppo • Paolo Sterza, CEO • Enrico Chieffi, Vice Presidente, Nautor’s Holding
Le imbarcazioni in gara nella Maxi Yacht Rolex Cup & Rolex Maxi 72 Worlds coprono l’intera gamma degli scafi racing e racing-cruising sopra i 18,3 metri. Divisi in varie categorie in base alle caratteristiche tecniche e di performance, la flotta spazia dai classici yacht J-Class, come il 46 metri Lionheart e il veterano Velsheda risalente al 1933, all’ultra-moderno Galateia, varato a fine 2015 e che rappresenta uno dei performanti Wallycento iscritti. Il magnifico campo di regata di Porto Cervo combina uno scenario mozzafiato con una brezza costante e alcuni passaggi impegnativi noti a velisti di tutto il mondo, così come il famoso canale roccioso a nord dell’Arcipelago de La Maddalena. Gli Swan La 19ima edizione della Rolex Swan Cup vede i componenti della grande “famiglia” Nautor’s Swan, provenienti da tutto il mondo, riunirsi per
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celebrare il 50imo anniversario del cantiere. Una splendida serie di modelli, a partire dalla nuovissima Clubswan 50 fino ad una rappresentanza di non meno di trentasette Sparkman e Stephens che con il loro design raccontano i primi anni di vita del cantiere. Tra gli scafi più imponenti troviamo gli Swan 115 Highland Fling, Shamana e Solleone, tre delle quattro barche varate dopo la presentazione della nuova linea di punta lo scorso anno. Nelle classi one-design ci saranno nove Swan 42, tra cui il vincitore del 2014 Natalia e, naturalmente, l’agguerrita flotta dei sedici Swan 45 che si daranno battaglia per la conquista del loro Campionato Mondiale. Da tenere sottocchio tra i partecipanti ci sarà Earlybird, la barca tedesca di proprietà di Nagel e Brandis quattro volte vincitrice del titolo mondiale. “Le regate Maxi e Swan rappresentano alcuni tra i nostri appuntamenti più tradizionali e sono state organizzate insieme al nostro partner Rolex da
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oltre 30 anni. Da sempre queste manifestazioni hanno attirato flotte che radunano il top a livello mondiale di yacht, armatori e velisti e senza dubbio ci aspettano due settimane di grande vela agonistica nelle splendide acque che siamo così fortunati ad avere qui in Costa Smeralda” ha commentato il Commodoro dello YCCS Riccardo Bonadeo. Nautor’s Swan: la storia Nel 1968, uno Swan 36 segna un grande successo nelle regate britanniche. Questi successi generano un feedback così positivo che Nautor’s Swan in breve tempo si costruisce la reputazione di principale produttore di yacht da gara a elevate prestazioni. Presto segue lo sviluppo dei nuovi Swan 37 e Swan 43, il secondo dei quali vince l’Admiral’s Cup nel 1969. Swan diventa la prima scelta dei migliori skipper come Herbert von Karajan con il suo Swan 43 - “Helisara II”. Spar-
kman & Stephens sono stati i designer dei primi mille yacht Swan venduti dal cantiere. Tra questi i memorabili e iconici Swan 38 e Swan 47. Nautor’s Swan ha continuato all’altezza delle aspettative entrando nel mercato degli yacht più grandi idonei alla navigazione in mare, eleganti e senza tempo, con l’introduzione dei modelli Swan 55 e Swan 65. Questi modelli offrivano agli armatori le gioie della navigazione da diporto unite alla possibilità di prendere parte con successo alle gare nautiche – in particolare, ricordiamo la vittoria dello Swan 65 Sayula II nella primissima Whitbread Round the World Race nel 1973/74. Dal 1998 Leonardo Ferragamo e un gruppo di investitori controllano e gestiscono Nautor’s Swan. Il nuovo management ha fatto evolvere il brand continuando a presentare una serie di innovazioni e cambi che posizionano decisamente Swan Yachts sulla prima linea dell’universo della navigazione internazionale.
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emozioni ULTRAMARATONA di Daniele Ottavi
CORRO DUNQUE SONO Giorgio Calcaterra, il tempo per essere un campione
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l tempo. Tutto nella nostra vita è condizionato dallo scandire delle lancette dell’orologio o meglio dal susseguirsi frenetico di numeri sul quadrante a led di un cronografo digitale. Mi affascina la velocità con cui scorrono i decimi di secondo, i secondi, i minuti. Il mio grande amore per la corsa è certamente dovuto al tempo che nel corso degli anni ho dedicato a questo sport. Mattina, sera, pomeriggio, notte, non c’è limite nell’andare a fare un allenamento o una gara.
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emozioni ULTRAMARATONA
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emozioni ULTRAMARATONA
Correre è la mia vita di Giorgio Calcaterra e Daniele Ottavi Un libro divertente ed emozionante, che vuole illustrare il modo di essere e le imprese sportive, uniche e al di fuori di ogni schema, di uno degli atleti più seguiti e amati dagli appassionati di podismo in tutto il mondo.È un libro diverso da tanti altri scritti sulla corsa. Non è infatti un manuale, ma spiega come diventare un ultramaratoneta attraverso la passione e l’impegno, parlando anche di emozioni e sentimenti universali come la libertà e l’amore. ISBN: 978-88-6895-421-5 Costa 19,90 euro
POLAR V800 L’orologio di Giorgio Calcaterra è adatto a tutte le discipline sportive endurance e offre funzioni specifiche pensate per il triathlon e gli sport combinati. In grado di soddisfare i consumatori più esigenti che desiderano un prodotto totalmente personalizzabile ed in grado di supportare la gestione dei programmi di allenamento e dei tempi di recupero. Completo di activity tracker per il monitoraggio dell’attività 24 ore su 24.
Daniele Ottavi con Giorgio Calcaterra durante la presentazione del libro nella libreria Borri Book a Roma, Stazione Termini
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• GPS integrato con tecnologia Sirf Instant Fix CGEE, altimetro barometrico • Activity tracker 24/7 • Carico di lavoro e tempo di recupero direttamente sul display al termine di ogni allenamento • Sino a 20 profili sportivi personalizzabili e profilo specifico per triathlon con cambio sport e tempi di transizione nella stessa registrazione • Funzioni specifiche per il nuoto e visualizzazione della frequenza anche in acqua • Con H7 permette di seguire Running Program • Funzione Route Guidance, per seguire percorsi già registrati anche in formato .gpx e .tcx da Strava ed altre piattaforme • Notifica visiva e con vibrazione di chiamate, messaggi ricevuti sullo smartphone (per iOS 8.0 e per Android 5.0 o successivi) • Firmware aggiornabile da internet
emozioni ULTRAMARATONA
Giorgio Calcaterra, 3 volte Campione del mondo nella 100 Km di ultramaratona e 11 volte vincitore del Passatore, la gara di corsa su lunga distanza più affascinante al mondo
Mi è capitato di correre solo per qualche minuto o per 8 ore consecutive. Il tempo. È sempre lui il faro. Al suo scorrere sono strettamente legati anche i successi o gli insuccessi. Vincere nella corsa dipende da quanto tempo impieghi a coprire una distanza, se lo fai prima degli altri hai vinto. Può sembrare un concetto semplice, quasi banale, ma non lo è, se alla quantità si accosta un altro fattore determinante: la qualità. Il tempo è, per me, soprattutto un parametro qualitativo. Passare del tempo correndo mi rende felice. Durante quelle ore, mi sento libero e quindi vicino al mio ideale di vita. Dare qualità al tempo è un valore che ho imparato da mio padre fin da bambino. “Per riposarmi di tempo ne avrò” mi diceva spesso. Non si fermava mai, era libero come lo sono io e amava così tanto la vita da non volerne sprecare mai nemmeno un minuto. Ecco, anche per me valgono esattamente gli stessi principi.
Questa visione, a volte, mi porta ad eccedere un po’, ma lo faccio con il sorriso sulle labbra. Da bambino, non avevo così a cuore il passare del tempo, ho iniziato a dargli importanza quando mi sono appassionato alla corsa. E’ il mio sport che mi ha insegnato a misurarlo, anche se a volte è giusto non farlo e godersi solo l’esperienza, immersi in uno stato di rilassatezza atemporale. Avevo circa 13 anni, già da tre partecipavo alle gare podistiche tutti i week end e durante una di queste avevo vinto un piccolo orologio della Citizen, che aveva il cronometro ma non la possibilità di segnare i giri (lap). Misurare il tempo era diventata un’esigenza e il fato mi venne incontro con un tempismo da record. Era estate e come tutti i ragazzi a quell’età amavo trascorrere ore e ore in acqua a fare il bagno. Uscivo dall’acqua solo quando ero sfinito. Così, in quelle infinite ore passate a mollo, un
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gesto della corsa è sempre stato emozioni «il naturale, appena le gambe iniziano ad ZENITH
giorno, mi incontrai con il destino. Un destino sottomarino dalle sembianze di orologio. Sì, sott’acqua trovai un vero e proprio cronografo. Un colpo di fortuna? Mi è sempre piaciuto considerarlo un dono del cielo, un disegno di qualcuno che mi conosceva bene. Forse del mio angelo custode, chissà. Non era un semplice orologio ma un Casio 30 lap, perfetto per misurare il tempo durante la corsa e fermare il tempo su 30 giri. Da quel giorno quell’orologio è diventato un vero e proprio compagno di allenamento. Un riferimento costante, il conta minuti e secondi dei miei mille, cinquemila o diecimila metri. Un fedele sostegno, preciso, impeccabile, uno che non sbaglia mai. Per adeguarmi a lui, anche io ho tentato di diventare un orologio, un metronomo, un atleta in grado di comprendere la velocità di crociera, a sensazione. Se il tempo è un parametro necessario, le sensazioni rimangono, almeno per me, il parametro della qualità nella corsa. Sentirsi bene, in spinta, sereni e liberi, è una sensazione che vale molto più di una manciata di secondi.
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andare sento che sto assecondando una pulsione primordiale che ovviamente fa parte del mio dna»
Con il passare degli anni, il mio compagno di allenamento ha cambiato forma, colore, capacità. E’ diventato multifunzione, più intuitivo, fino a qualche anno fa, quando oltre al tempo, il mio cronografo Polar ha iniziato a misurare i miei battiti cardiaci e a fornirmi una gran quantità di dati, sul quadrante durante la corsa e sul computer dopo, che mi permettono un monitoraggio costante di allenamenti e gare. Oggi più che mai, il tempo è il mio principale alleato. Su di lui mi baso per valutare il mio stato di forma e per programmare gli allenamenti. In base alla mia esperienza di runner, alla continua ricerca di motivazioni, porsi degli obiettivi cronometrici consente di avere sempre nuovi traguardi da raggiungere. Se non mi è possibile, in un determinato periodo, fare un tempo inferiore alle 2h20’ in maratona, mi pongo l’obiettivo di terminarla in meno di 2h30’, sarà sempre il tempo il mio riferimento, un tempo qualitativo, un tempo amico, mai avversario. Buone corse.
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PLAY THE GAME Club prestigiosi, allenatori divenuti vere e proprie star, geni del pallone, Coppa del Mondo FIFA, UEFA Euro, Champions League ed Europa League: da 10 anni l’universo del calcio vive al ritmo di Hublot
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ublot è stato il primo marchio di lusso ad investire nel mondo del Calcio già nel 2008, nella veste di “Official Timekeeper” di Uefa Euro 2008. Questo inserimento nel mondo del calcio è stata un’idea di JeanClaude Biver, Presidente di Hublot e della Divisione Orologi del Gruppo LVMH. La sua idea era di «andare dove si trova il potenziale cliente». Nel 2010, la maison diventa il primo e storico “Official Timekeeper” di FIFA e dei due successivi Mondiali di Calcio, in Brasile nel 2014
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Rendendo omaggio alle nazioni europee del calcio, Hublot presenta una serie limitata di cinturini che si trasformano in maglia ufficiale, con i colori di Germania, Inghilterra, Spagna, Francia, Italia, Portogallo e Svizzera
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««Il tempo, una nozione astratta, immateriale e impalpabile che si trasforma quando si colora di emozioni e diventa momento che ricorderemo per sempre» Ricardo Guadalupe, CEO Hublot
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BIG BANG UNICO BI-RETROGRADE JUVENTUS Edizione limitata a 100 pezzi «Big Bang Unico». Cassa in ceramica nera lucida satinata , diametro 45,5 mm. Lunetta in ceramica nera e finitura satinata con viti in titanio a forma di H. Vetro zaffiro con trattamento antiriflesso. Anse in resina composita bianca. Lunetta in caucciù nero e titanio con finitura satinata. Pulsanti in titanio con caucciù nero . Fondello in ceramica nera con incisione «XXX/100». Vetro zaffiro con trattamento antiriflesso interno con logo Juventus. Quadrante bianco e nero multistrato . Movimento di manifattura calibro Unico HUB1261, cronografo centrale biretrogrado con smistamento a ruota a colonne, carica automatica con 72 ore di riserva. Impermeabilità a 10 ATM (100 m) . Cinturino caucciù bianco e alligatore nero con cuciture bianche. Fibbia déployante in titanio trattato nero. Ref.413.CQ.1112.LR.JUV15
Sui campi di calcio ci saranno anche gli oramai celebri pannelli luminosi Hublot. Usati dal “quarto uomo” per indicare i minuti di recupero nonché le sostituzioni dei calciatori, sono diventati elementi integranti delle principali competizioni da quando sono stati introdotti in occasione di UEFA 2008. Dotati ora di un carattere distintivo, possiedono un design su misura che riprende i codici propri di ogni competizione.
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e in Russia nel 2018: due colpi magistrali che procurano a Hublot una straordinaria visibilità mondiale. Nel 2015, Hublot diventa l’orologio partner ufficiale di UEFA Champions League e di UEFA Europa League. Il marchio inoltre collabora strettamente con i più prestigiosi club del mondo (Juventus, Paris Saint-Germain, Bayern Monaco e Chelsea). Sui campi di calcio, entreranno poi in gioco gli ormai celebri pannelli luminosi Hublot. Utilizzati dal quarto uomo per indicare i minuti di recupero nonché le sostituzioni dei giocatori, dal momento della loro introduzione a Uefa Euro 2008 sono diventati parte integrante delle principali competizioni. Dotati ormai di un carattere distintivo, possiedono un design su misura che riprende i codici estetici di ogni competizione. Quello di Uefa Champions League è stato svelato per la prima volta nelle partite eliminatorie di andata il 18 agosto 2015, mentre quello di Uefa Euro 2016 nel giugno scorso. Da 10 anni Hublot dimostra di essere sempre all’avanguardia e conferma puntualmente ad ogni stagione il suo impegno per il calcio. Che si tratti di ambasciatori ufficiali o di amici del marchio, da Pelé a Mourinho, da Shaqiri a Scolari, da Roy Hodgson ad Alex Ferguson o David Trézéguet, questi personaggi fanno parte
come tanti altri del pianeta “Hublot loves football”. Proprio come i club, Ajax, Bayern Monaco, Chelsea, Juventus e Paris Saint-Germain, che da soli registrano un numero record di titoli e riconoscimenti. “Official Watch” di Euro 2016, Cronometrista ufficiale dei Mondiali, “Official Licensed Watch” della Uefa Champions League e dell’Europa League, Hublot sponsorizza le competizioni ed i campionati più prestigiosi. Non serviva altro alla Manifattura orologiera svizzera per immaginare un orologio dedicato allo sport più popolare del mondo. «Hublot e il calcio - ha detto Ricardo Guadalupe, CEO Hublot - tutto è cominciato nel 2006 con Michel Pont che venne a trovarci per discutere di una partnership con la Nati. Le sue prime parole furono: «Non capisco perché nessun orologiaio è partner della nazionale svizzera». Una domanda alla quale Hublot dette subito una risposta. Pochi mesi dopo infatti, i 60 membri della delegazione svizzera prendevano il volo per i Mondiali in Germania con un’edizione limitata Big Bang ASF al polso. Un autentico successo che inaugurò una serie. La storia di Hublot e del calcio, una fusione naturale, un dato di fatto! 10 anni dopo, la nostra fedeltà e il nostro amore per il calcio sono immutati. Il calcio fa vibrare Hublot e Hublot loves football!»
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Il movimento HUB1261 Questo calibro è visibile attraverso un fondo in zaffiro decorato con lo stemma dell’UEFA Euro 2016 o quello dell’UEFA Champions League. Un modulo bi-retrogrado a ricarica automatica brevettata viene ad equipaggiare il calibro di manifattura UNICO, che consente di misurare la durata di una partita di calcio. Concepito per misurare due tempi di 45’ e i minuti di recupero che possono arrivare fino a 60’, presenta un cronometro centrale nel quale le lancette dei secondi e dei minuti si spostano su un arco compreso tra le 10 e le 2. Attivando il meccanismo con un pulsante collocato alle 2, la lancetta dei secondi avanza fino al segno 60 per poi ritornare con uno scatto veloce allo zero e continuare la corsa, mentre la lancetta dei minuti indica il tempo trascorso. La finestra al centro indica il tempo in corso della partita (1 - 1° tempo / 1⁄2 - 1° intervallo / 2 - 2° tempo, END – fine della partita). Il tempo reale compare in un contatore collocato alle 6.
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ARGENTARIO SAILING WEEK iN TOSCANA LA REGATA DEL CIRCUITO PANERAI RISERVATO ALLE BARCHE A VELA D’EPOCA
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opo i successi dell’undicesima edizione, torna anche nel 2016 l’atteso Panerai Classic Yachts Challenge, il principale circuito internazionale riservato alle barche a vela d’epoca e classiche, ancora una volta promosso e supportato dal marchio fiorentino di alta orologeria sportiva Officine Panerai che in questo modo celebra il proprio indissolubile legame con il mondo del mare. Il Panerai Classic Yachts Challenge, che riunisce in due distinti circuiti internazionali molti dei percorsi di regata più affascinanti del
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mondo – dalle acque cristalline delle Antille ai meravigliosi paesaggi del Mediterraneo – è divenuto ormai un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati. Le spettacolari imbarcazioni classiche e d’epoca che si sfideranno in regata si contenderanno, fra gli altri premi, gli esclusivi orologi Panerai destinati ai vincitori di ogni tappa, vinti nella scorsa edizione da Moonbeam IV, Il Moro di Venezia I, Manitou e Siren. La stagione 2016 vedrà ancora una volta tra le protagoniste Eilean, il ketch bermudiano del 1936 di proprietà di Officine Panerai. La prestigiosa imbarcazione firmata William Fife III parteciperà infatti alle regate del Circuito Mediterraneo e ospiterà inoltre, in collaborazione con associazioni non profit, eventi dedicati a
emozioni vento in poppa Angelo Bonati, Ceo di Officine Panerai
PANERAI CLASSIC YACHTS CHALLENGE In onore del proprio storico legame con il mare, Officine Panerai si impegna da anni nella promozione della cultura della vela classica mediante la sponsorizzazione del Panerai Classic Yachts Challenge, il principale circuito internazionale di regate per barche a vela d’epoca. Nel 2007 la società ha acquistato e restaurato il ketch bermudiano Eilean, costruito nel 1936 nei leggendari cantieri Fife di Fairlie, oggi ambasciatore del marchio in occasione dei raduni di barche a vela d’epoca.
Il Radiomir 1940 10 Days GMT Automatic Oro Rosso (PAM00659) è la creazione più preziosa della serie di orologi con quadrante blu satiné-soleil realizzati in esclusiva per le boutique Panerai nel mondo. Al suo interno il calibro di manifattura P.2003/10, particolarmente ricco di contenuti tecnici e finiture di pregio. Costa 35.000 euro.
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RADIOMIR 1940 3 DAYS La purezza del design Radiomir 1940 nella sua versione più autentica si veste oggi di blu in questa versione 3 Days, disponibile esclusivamente nelle boutique Panerai di tutto il mondo. La cassa Radiomir 1940 è realizzata in acciaio inossidabile AISI 316L lucido, e ha la classica misura di 47 mm di diametro tipica degli orologi Panerai d’epoca. Anche il quadrante, blu con finitura satiné-soleil e struttura a sandwich, è presentato nella versione più classica, con grandi indici alle ore e contatore ausiliario dei secondi. Le lancette sono dorate e creano un insieme armonioso con il color écru del SuperLumiNova che garantisce la leggibilità notturna e con il colore naturale del cinturino in pelle non trattata, su cui è stampato a caldo il logo OP. Al suo interno troviamo il calibro di manifattura P.3000, a carica manuale con tre giorni di riserva di marcia, ben visibile attraverso l’oblò in vetro zaffiro che si apre sul fondello. Il calibro ha la misura di 16 1⁄2 linee, un largo bilanciere saldamente ancorato tramite un ponte a doppio appoggio e due bariletti che assicurano la lunga autonomia di marcia di tre giorni, standard minimo dei calibri in-house Panerai. Con i ponti satinati e rifiniti ad anglage il calibro P.3000 presenta anche il dispositivo per la regolazione rapida della lancetta delle ore, che può essere fatta avanzare avanti o indietro a scatti di un’ora per volta, senza interferire con la marcia dei minuti e dell’orologio. Il nuovo Radiomir 1940 3 Days (PAM00690) è impermeabile fino a 10 bar (circa 100 metri di profondità) ed è disponibile in esclusiva nelle boutique Panerai di tutto il mondo. Come tutti gli orologi di questa serie speciale, viene presentato all’interno di un box blu in legno di ciliegio lucido. Costa 8.900 euro.
giovani affetti da serie patologie. Grazie all’iniziativa Captain for a day infatti, i ragazzi potranno salire a bordo di Eilean per vivere una giornata da veri capitani, beneficiando di un’esperienza indimenticabile e del potere terapeutico del mare. L’APPUNTAMENTO ITALIANO Dopo tre intense giornate di regate, il 19 giugno scorso, le imbarcazioni Skylark of 1937 nella categoria Yachts d’Epoca, Naïf (1973) tra gli Yachts Classici e Raindrop (2014) tra gli Spirit of Tradition si sono aggiudicate i prestigiosi orologi Panerai in palio per i vincitori della XVI Argentario Sailing Week di Porto Santo Stefano, in Toscana. Ancora una volta il golfo compreso tra Talamone e Porto Santo Stefano non ha smentito la propria fama di formidabile campo di regata, caratterizzato da acque turchesi e dalla possibilità di regatare molto vicino alla costa. Dopo la
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brezza leggera del primo giorno, le 40 imbarcazioni partecipanti, provenienti da 8 nazioni, hanno infatti potuto godere di venti di intensità fino a circa 15 nodi e di giornate soleggiate, condizioni ideali per disputare regate spettacolari e molto combattute, su percorsi misti di lunghezza compresa tra 10 e 20 miglia. Skylark of 1937 si è aggiudicata tutte e tre le regate in programma nella propria categoria. In passato, questo yawl Marconi, lungo 16,15 metri, ha corso e vinto in occasione di numerose competizioni nell’Oceano Pacifico, battendo anche Santana, la goletta di Humphrey Bogart. Nel 1972 ha completato un giro del mondo e da allora è rimasta lungo la costa orientale degli Stati Uniti d’America fino a quando, nel 2011, il suo armatore l’ha trasferita nel Mare Mediterraneo per competere alle regate del Panerai Classic Yachts Challenge. A Skylark of 1937 è stata anche assegnata la Coppa Olin Stephens, intitolata allo yacht designer americano che l’ha
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All’Argentario la flotta era suddivisa in base all’APM (Abbuono Per Miglio), ovvero un abbuono che stabilisce di quanti secondi per miglio deve essere ridotto il tempo reale impiegato da ogni barca al fine di ottenere il tempo compensato valido ai fini della classifica. Le imbarcazioni vincitrici nelle singole classi sono state Leonore (Epoca -160), Skylark of 1937 (Vintage -200), Linnet (Vintage +200), Naïf (Classici -160), Madifra 2 (Classici +160), Raindrop (Spirit of Tradition).
disegnata. Il famoso progettista, scomparso nel 2008 all’età di 100 anni, era infatti cittadino onorario di Porto Santo Stefano, dove si recava per regatare e visionare i restauri delle sue imbarcazioni. Naïf ha posto le basi per aspirare al trofeo stagionale Panerai tra gli Yachts Classici, già vinto nel 2012. L’armatore Ivan Gardini ha infatti comunicato la propria intenzione di prendere parte anche alle prossime tappe del circuito insieme al suo equipaggio, composto da dieci appassionati velisti provenienti da Roma, Napoli e Ravenna. All’Argentario ha ottenuto due primi posti e un secondo piazzamento. Per lui la soddisfazione di essersi aggiudicato anche il Challenge of Challenge, la sfida tra due barche di uno stesso raggruppamento vinta dal primo che avrebbe tagliato il traguardo in tempo reale. Naïf si è presa la rivincita sullo sloop Marconi Sagittarius del 1971, trionfatrice nel 2015 di analogo confronto.
Il piccolo sloop aurico Raindrop, un modello di Wianno Senior realizzato nel 2014 e timonato da Yula Sambuy, ha trionfato tra gli Spirit of Tradition. Questo monotipo lungo 7,60 metri viene costruito proprio qui in Toscana e all’Argentario ha potuto confrontarsi con le gemelle Pyxis, Wianno e Fruscìo di Victura. Lo yawl Marconi Enterprise, costruito a New York nel 1940, ha ricevuto un premio alla sportività assegnato dal Comune di Monte Argentario. Nel corso della terza regata questa barca svedese, in lista per un buon piazzamento, ha infatti rallentato la propria corsa per verificare che il 22 metri Serenade, impegnato nel recupero di un uomo a mare, non avesse bisogno di aiuto. Anche quest’anno grandi personaggi della vela hanno regatato a Porto Santo Stefano, a cominciare dall’inossidabile Mauro Pelaschier, vittorioso timoniere nella sua categoria a bordo di Leonore del 1925. Su Linnet del 1905, uno dei rari ‘New York Yacht Club 30’ ancora navi-
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LUMINOR 1950 10 DAYS gMT Nel nuovo Luminor 1950 10 Days GMT Automatic l’eleganza sportiva del quadrante blu con finitura satiné soleil si combina con gli straordinari contenuti tecnici del movimento P.2003, un calibro automatico con ben 10 giorni di riserva di marcia, data, funzione GMT con indicazione am/pm, seconds reset e dispositivo per la regolazione rapida dell’ora. Nonostante tutte le funzioni siano leggibili sul quadrante, quest’ultimo mantiene un design semplice e chiaro, ulteriormente valorizzato dalla struttura con due dischi sovrapposti che racchiudono il SuperLumiNova écru, la sostanza luminescente che consente la straordinaria visibilità notturna dell’orologio. A ore sei si trova il caratteristico indicatore lineare della lunga riserva di carica di dieci giorni, ottenuta grazie ai tre bariletti del calibro di manifattura P.2003. A ore tre si apre la finestra della data e a ore nove è posizionato il classico contatore dei piccoli secondi, in cui ruota anche un’ulteriore lancetta relativa al secondo fuso orario, che fornisce l’indicazione am/pm evitando la possibile confusione tra ora diurna e notturna. La cassa di 44 mm di diametro, con l’iconico dispositivo proteggi corona, è realizzata in acciaio inossidabile AISI 316L, una lega con eccellenti prestazioni in termini di resistenza alla corrosione, perfetta per un orologio sportivo impermeabile fino a 10 bar (circa 100 metri di profondità). Sul fondello si apre un oblò chiuso da un cristallo in vetro zaffiro, che consente di ammirare il movimento di manifattura e in particolare il continuo movimento della massa oscillante bidirezionale. Il Luminor 1950 10 Days GMT Automatic (PAM00689) è presentato con un cinturino in alligatore blu ed è disponibile in esclusiva nelle boutique Panerai di tutto il mondo. Costa 13.000 euro.
Eilean, il cui nome in gaelico significa “piccola isola”, nacque nel 1936 presso il cantiere scozzese Fife di Fairlie, su progetto dell’allora ottantenne William Fife III. Eilean, stretta al galleggiamento e con una sezione maestra molto arretrata, esibiva linee d’acqua frutto dello studio dei J-Class, impiegati negli anni Trenta per correre la Coppa America. Primi proprietari dell’imbarcazione furono i fratelli James V. e Robert W. Fulton di Greenock, membri del Royal Gourock Yacht Club.
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ganti, ha regatato l’armatore nonché patron di Luna Rossa Patrizio Bertelli, arrivato primo in tutte e tre le regate del suo gruppo. Con lui il velista Max Sirena, già protagonista di alcune edizioni di Coppa America. Per la terza stagione consecutiva a bordo di Chinook del 1916 ha regatato Andrea Lo Cicero, ex giocatore della nazionale italiana di rugby. Eilean Ketch bermudiano di 22 metri progettato e costruito nel 1936 nei leggendari cantieri scozzesi Fife, Eilean è ritornata al suo splendore alla fine del 2009 dopo un meticoloso restauro promosso da Officine Panerai, l’azienda italiana di alta orologeria già sponsor del Panerai Classic Yachts Challenge, il più importante circuito internazionale di regate per yacht classici e d’epoca.
Il restauro di Eilean ha permesso di recuperare completamente la barca dallo stato di degrado in cui versava quando, nel 2006, è stata ritrovata presso l’isola caraibica di Antigua e acquistata da Officine Panerai. Riportata in Italia via cargo nel febbraio 2007, Eilean è stata oggetto di un restauro integrale e filologico che ne ha mantenute intatte le forme e le caratteristiche, nonché gran parte dei materiali originali. Il restauro ha impegnato per oltre due anni e mezzo una squadra di artigiani del Cantiere Francesco Del Carlo di Viareggio, con l’ausilio di Enrico Zaccagni. Caratterizzata da linee d’acqua le cui proporzioni ne esaltano la bellezza, Eilean ha l’armo velico a ketch bermudiano - due alberi sui quali vengono issate due potenti rande – ed è realizzata in composito: il fasciame in teak Burma è, infatti, trattenuto da un’ossatura in metallo
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Il paneraI classIc Yachts challenge, gIunto alla sua dodIcesIma edIzIone, è Il pIù Importante cIrcuIto InternazIonale dI regate per barche a vela classIche
ferro zincato. Sobria ed essenziale nelle linee e nell’equipaggiamento, la barca mostra ancora oggi la propria anima autentica, fatta di una grande eleganza che si coniuga perfettamente con la funzionalità dei suoi dettagli, e nella sua lunga storia è già stata protagonista di 36 traversate atlantiche. Eilean ha anche avuto una parentesi di visibilità mediatica nel 1982, quando fu scelta dal gruppo pop inglese dei Duran Duran, all’apice della loro fama, come set per il video della canzone “Rio”. “Vedere Eilean restituita al suo splendore è una forte emozione, che sono certo accomuna tutti gli amanti delle vele d’epoca – ha dichiarato Angelo Bonati, CEO Officine Panerai, in occasione della cerimonia di consegna della barca. Con la sua sobria eleganza e le sue linee perfette Eilean è non solo uno straordinario esempio di artigianalità e di autenticità ma an-
che un simbolo di quell’amore per il mare che solo la navigazione a vela riesce a esprimere”. Il ritorno in mare di Eilean è stato celebrato alla fine del 2009 presso la Sezione Velica della Marina Militare Italiana a La Spezia, in virtù dello storico legame tra la Marina Militare e Officine Panerai. L’azienda fiorentina di alta orologeria ha, infatti, prodotto nel 1936 – anno di nascita di Eilean - il primo prototipo di orologio subacqueo per le incursioni del Comando del Primo Gruppo Sommergibili della Regia Marina Italiana. In riconoscimento della propria storia, e dei molti parallelismi tra l’artigianalità che caratterizza lo yachting classico e l’alta orologeria, Officine Panerai promuove da anni la cultura delle vele d’epoca tramite il Panerai Classic Yachts Challenge.
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con la stratos nel cuore
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40 bolidi per 40 cronografi, protagonisti dell’EL PRIMERO WORLD STRATOS MEETING
al 24 al 26 giugno scorso si è tenuto a Biella uno dei più importanti raduni di Lancia Stratos degli ultimi anni: lo Zenith El Primero World Stratos Meeting. Un weekend di festeggiamenti per rendere omaggio ad una delle vetture sportive più celebri – la mitica Lancia Stratos, appunto – quarant’anni anni dopo la conquista del titolo del mondo rally nel 1976. È stata anche l’occasione per presentare un orologio unico, lo Zenith El Primero Stratos Team.
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EL PRIMERO CHRONOMASTER WORLD STRATOS MEETING EDITION Ce ne saranno solamente 40… Stiamo parlando dell’El Primero Chronomaster World Stratos Meeting, una vera e propria icona, realizzata in edizione strattamente limitata. Al suo interno l’omonimo calibro cronografo automatico a 36.000 alternanze/ora, in grado di misurare meccanicamente il decimo di secondo. Il quadrante argentato, impreziosito da un medaglione dedicato, è caratterizzato anche dalla lancetta dei secondi rossa. La sua emblematica apertura alle ore 11 svela il funzionamento del calibro El Primero
L’ El Primero Chronomaster World Stratos Meeting è completato da un cinturino in alligatore nero impunturato di rosso con tripla fibbia deployante. Ulteriore riferimento al bolide da corsa, viene venduto assieme al modellino della Stratos, in un astuccio laccato bianco ornato dalla bandiera italiana, la cui fodera ricorda i sedili dell’autovettura originale. In pratica, si tratta di un pezzo già oggi da collezione.
«E’ stato un onore per me partecipare a questo storico raduno con al polso il mio Zenith El Primero Chronomaster World Stratos Meeting Edition numerato 1/40» erik comas (pilota)
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4061, certificato cronometro dal COSC e degno erede del cronografo di serie più preciso al mondo, progettato da Zenith nel 1969. Questo meccanismo ad alta frequenza con un’autonomia di oltre 50 ore, che offre le funzioni di ore e minuti centrali, cronografo e tachimetro, è alloggiato in una cassa in acciaio da 42 mm di diametro sormontata da un vetro zaffiro bombato, con corona scanalata e pulsanti di colore rosso e verde. Costa 9.300 euro
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La mitica Lancia Stratos HF è stata, senza alcun dubbio, la vettura più spettacolare e più premiata (forse anche la più bella...) degli anni settanta. La Casa torinese presentò il prototipo della Stratos HF, disegnata da Bertone, al salone dell’auto di Torino nel 1971, esattamente un anno dopo l’annuncio della concept-car Stratos Zero. La produzione delle 500 vetture “stradali” (necessarie per l’omologazione sportiva) iniziò nel 1973. Il suo propulsore era un potente Dino V7 della Ferrari, con trazione ovviamente solo posteriore. Bisognerà però aspettare il 1974 perchè la Lancia ottenga il permesso di gareggiare nel Campionato del Mondo Rally. Non era, infatti, particolarmente facile vendere un’autovettura così “estrema” come questa e per raggiungere il numero delle cinquecento unità stradali (numero che le malelingue sussurrano non essere stato mai realmente raggiunto) fu offerta anche agli operatori del settore con sconti interessanti: chissà come si sente chi, allora, rifiutò l’offerta di acquisto di un’auto che oggi può arrivare anche a quotazioni milionarie... Tornando alla “storia”, la Lancia Stratos vinse il Campionato del Mondo Rally per ben tre
«Siamo felici di essere stati a Biella. L’ITALIA ha dei circuiti eccezionali che hanno sempre garantito le competizioni più entusiasmanti ai piloti di tutto il mondo» aldo magada (ceo zenith)
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anni di fila: 1974, 1975 e 1976. Una vera e propria epoca d’oro per questa leggendaria vettura. Inaugurò inoltre una nuova era nel mondo dei rally: è stata infatti la prima auto disegnata appositamente per questo tipo di competizione. Con le sue splendide linee e il design senza compromessi, previsto per l’uso in condizioni estreme, la Stratos si conquistò un posto speciale nel cuore degli appassionati di tutto il mondo: indimenticabili le sue prestazioni fuori dal comune, la forma unica e inimitabile e il rombo cattivo del motore Ferrari. Una storia di passione Dietro al motore, dietro al design, si nascondono tesori di passione e perseveranza, coltivati da persone straordinarie che hanno preso parte al mitico destino della Stratos. Lo Zenith El Primero World Meeting è stato anche l’occasione per rendere omaggio al lavoro di coloro che hanno sognato, vissuto e realizzato la Stratos. Biella, capitale italiana della lana, è ad esempio il luogo in cui Claude Maglioli ha sviluppato la vettura che sarebbe stata perennemente unita ai nomi di Bertone e Fiorio. Il favoloso destino della Lancia Stratos è strettamente legato alla città in cui la leggenda vive ancora nel cuore e nell’anima della popolazione e degli appassionati dello sport automobilistico. Situata nell’Italia settentrionale, nelle Prealpi piemontesi, Biella è stato quindi il luogo perfetto dove celebrare la leggenda della Stratos.
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puro spirito racing il team di Formula 1 Red Bull Racing corre con tag heuer
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ino ad oggi quando si parlava di orologi legati alla Formula 1 era logico, anzi addirittura “naturaleâ€?, pensarli nel ruolo di cronometristi ufficiali o comunque di sponsor tecnico. In questo 2016 TAG Heuer ha invece fatto un grande balzo in avanti, entrando a far parte integrante di un team: Red Bull Racing è infatti equipaggiata con un motore TAG Heuer RB12. Di conseguenza la Casa svizzera mette il suo logo nel nome stesso della squadra, con tutte le evidenti implicazioni comunicative che ne conseguono.
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emozioni BAUME & MERCIER
«TAG Heuer e Red Bull Racing sono due marchi che condividono la passione per le corse e che si distinguono per il loro modo di agire, e questo accordo ne è una ennesima prova» Christian Horner (Team Principal Red Bull Racing)
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ÂŤNei miei 40 anni di carriera, Unico, Differente e Primo sono sempre state le parole chiave della mia filosofia di lavoro: dallo sviluppo del prodotto al marketingÂť Jean-Claude Biver (CEO TAG Heuer, Presidente LVMH WATCHES)
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TAG HEUER FORMULA 1 Red Bull Racing Team
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Cassa da diametro di 43 mm in acciaio lucido e spazzolato. Lunetta fissa in acciaio lucido e sabbiato, con inserto centrale in alluminio opaco blu con scala tachimetrica argentata. Vetro zaffiro. Corona a vite in acciaio lucido “Easy Grip” con logo TAG Heuer. Proteggi-corona in acciaio spazzolato, pulsanti in acciaio lucido. Fondello a vite in acciaio spazzolato e dicitura “Red Bull Racing”. Impermeabile a 200 metri. Movimento
Ronda calibro 5040D, cronografo al quarzo con datario alle ore 4. Quadrante blu con 3 contatori bianchi: alle ore 6 decimi di secondo, alle 9 ore cronografiche, alle 3 minuti crono. Indici applicati a mano, sfaccettati e lucidati. Lancette delle ore e dei minuti lucidate con indici luminescenti. Bracciale a 3 file in acciaio spazzolato con doppia chiusura di sicurezza in acciaio spazzolato ed estensione per le corse automobilistiche.
A parlare è sempre Jean-Claude Biver: “Nel corso dei miei 40 anni di carriera, Unico, Differente e Primo sono sempre state le parole chiave della mia filosofia di lavoro, dallo sviluppo del prodotto fino al marketing e alle sponsorizzazioni. È la prima volta che un brand di orologi compare direttamente nel nome ufficiale di una squadra di F1. La Formula 1 fa parte del DNA di TAG Heuer e Red Bull Racing è una squadra giovane, dinamica, competitiva, perfettamente in sintonia con la nostra strategia di marketing. Questo accordo ci offrirà una visibilità straordinaria e ci permetterà di proporci in modo differente, interessante e innovativo. Con il sostegno della squadra Red Bull Racing e del suo contagioso entusiasmo, il nostro motto #DontCrackUnderPressure ispirerà tutte le nostre azioni”. Christian Horner, Team Principal di Red Bull Racing ha aggiunto: “TAG Heuer e Red Bull Racing sono due marchi che condividono la passione per le corse e che si distinguono per il loro modo di agire, e questo accordo ne è una ennesima prova. TAG Heuer è un marchio
iconico nel mondo della Formula 1 e noi siamo entusiasti del fatto che ci abbia scelto. Spirito di innovazione e desiderio di distinguersi sono i valori comuni che rendono questa partnership una delle più stimolanti nel mondo della F1”. Sintetizzando, questa alleanza evidenzia come la creatività possa aprire nuovi orizzonti nello sponsoring sportivo in F1. È anche l’unione del “meglio” di due universi. Da una parte, l’innovazione e l’anticonformismo che un marchio come Red Bull Racing apporta al mondo della F1; anche grazie ai suoi piloti Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat, si tratta di una delle più giovani squadre sulla griglia di partenza. Entrambi provengono dal programma Red Bull Junior Driver che continua a “coltivare” i talenti della F1 di domani. Dall’altra parte, il patrimonio e la tradizione legati a 155 anni di presenza nel mondo dell’orologeria svizzera, con radici profondamente interconnesse all’universo delle corse automobilistiche. È utile ricordare che TAG Heuer sostiene da sempre le più grandi squadre di F1, i piloti più famosi e i circuiti più prestigiosi.
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E’ dedicata ai veri piloti la versione con il cinturino in tessuto tecnico blu con cuciture rosse, chiaramente ispirato alle cinture di sicurezza delle auto da corsa.
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IBRIDO E BELLO
a tecnologia ibrida plug-in riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo delle soluzioni a zero emissioni locali del futuro. L’ibridazione non si limita a regalare al motore a combustione maggiore efficienza, ma anche superiore dinamicità. I punti di forza degli ibridi plug-in risultano ancora più evidenti per i veicoli di maggiori dimensioni e sui percorsi misti: il motivo per il quale Mercedes punta su questo tipo di trazione a partire dalla Classe C. La C 350 E impiega la tecnologia ibrida attualmente più avanzata. Per accumulare l’energia elettrica la vettura è provvista di una batteria ad alta tensione agli ioni di litio con capacità com-
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La nuova C 350 e rappresenta LO stato dell’arte della tecnologia ibrida MERCEDES plessiva di 6,2 kWh, che può essere ricaricata ad una fonte di energia elettrica esterna e che concorre in misura determinante a ridurre i consumi e le emissioni. La batteria è raffreddata ad acqua, pesa circa 100 chilogrammi ed è collocata in un alloggiamento in lamiera d’acciaio nella coda della vettura, sopra il retrotreno, così da garantire la massima sicurezza in caso di impatto, un’elevata dinamica di marcia e un ampio volume del bagagliaio. Grazie a un sistema di ricarica on-board intelligente la batteria può essere caricata in circa 30 minuti tramite wallbox o attraverso una normale presa di corrente domestica. In questo caso, a seconda del tipo di collegamento, l’operazione di ricarica può richiedere circa due ore (a 230 V, 13 A, 3,0 kW, monofase).
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Nonostante lo spazio occupato dalla batteria, la C 350 e mette a disposizione un volume del bagagliaio di 335 litri nella Berlina e di 350 litri nella Station Wagon, oppure un volume di 1.370 litri con i sedili posteriori ribaltati e, come in precedenza, con un pianale di carico piatto.
Grazie ad un’autonomia di ben 30 chilometri in modalità esclusivamente elettrica, con un consumo combinato fino a 48 km/litro la C 350 E esprime dinamismo ed efficienza senza precedenti. Il quattro cilindri benzina, combinato al potente motore elettrico, eroga una potenza complessiva di 215 kW (293 CV) e sviluppa una coppia di 600 Nm. Con questi valori la nuova C 350 E vanta le prestazioni di una sportiva, a fronte di consumi di appena 2,1 litri di carburante per 100 chilometri e un livello di emissioni di CO2 pari a 48 g per chilometro. Inoltre, la C 350 E è equipaggiata di serie con sospensioni pneumatiche Airmatic e preclimatizzazione con gestione remota attraverso Mercedes me Connect. La nuova C 350 E già disponibile a listino a partire da 49.918 euro.
Tecnologia ibrida plug-in per la prima volta con un motore a benzina a quattro cilindri La nuova C 350 E Mercedes-Benz combina per la prima volta questa tipologia di trazione ibrida con un efficiente motore a benzina a quattro cilindri. Da una cilindrata di quasi due litri eroga una potenza di 155 kW (211 CV) e sviluppa una coppia massima di 350 Nm. Il sistema di iniezione diretta a getto guidato utilizza il principio dell’iniezione multipla modulata con precisione dalla gestione elettronica e l’accensione multipla veloce. Questo sistema garantisce un’erogazione di potenza esemplare, con un’efficienza elevata ed emissioni ridotte. Il motore elettrico della C 350 E eroga una potenza massima di 60 kW e mette a disposizione una coppia di 340 Nm. Combinando i due propulsori si ottiene una potenza complessiva di 215 kW (293 CV) e una coppia complessiva di 600 Nm.
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Se durante la guida elettrica in modalità E-Mode il guidatore percepisce nell’acceleratore un punto di resistenza, significa che ha richiamato la massima potenza elettrica disponibile. Se preme l’acceleratore oltre tale punto di resistenza, causa l’inserimento del motore a combustione.
Cambio automatico a 7 marce Nel cambio automatico a 7 marce 7G-Tronic Plus di serie sono completamente integrati il motore elettrico e una frizione di separazione aggiuntiva tra il motore a combustione e quello elettrico. Questa frizione da un lato disaccoppia il motore a combustione dalla catena cinematica durante la marcia a trazione esclusivamente elettrica e dall’altro permette di partire con il motore a combustione con le medesime prestazioni di una frizione di avviamento in bagno d’olio. La frizione di separazione sostituisce qui il convertitore di coppia. Prestazioni da auto sportiva L’elevata potenza complessiva e l’intelligente gestione della trazione producono una dinamica di marcia tipica delle agili vetture sportive. A ciò si aggiunge il comfort di marcia di una Berlina di categoria superiore, benché in quanto a consumi e compatibilità ambientale faccia registrare valori che fino a poco tempo fa erano
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difficili da raggiungere anche da una city car. La Berlina accelera da 0 a 100 km/h in 5,9 secondi, la Station Wagon in 6,2 secondi, dimostrandosi anch’essa scattante. La Berlina raggiunge una velocità massima di 250 km/h, mentre la Station Wagon raggiunge i 246 km/h, con consumi di carburante certificati pari a 2,1 litri per 100 chilometri, corrispondenti ad emissioni di CO2 di 48 grammi per chilometro (49 grammi per la Station Wagon). Inoltre entrambe le versioni della C 350 E offrono la possibilità di percorrere 31 chilometri in modalità esclusivamente elettrica, quindi in totale assenza di emissioni locali di CO2: una modalità che si rivela utile soprattutto in città. La guida ibrida: facile e dinamica Guidare la nuova C 350 E è facile quanto qualsiasi altra vettura Mercedes-Benz dotata di cambio automatico: basta salire a bordo, avviare il motore e partire per sperimentare l’efficienza esemplare di questa vettura e, pre-
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mendo l’acceleratore in kickdown, anche la particolare prestanza del motore elettrico. La C 350 E presenta tutte le caratteristiche peculiari di una moderna vettura ibrida. Queste le principali. • Silent Start: la vettura viene messa in moto con estrema silenziosità mediante il motore elettrico. Generalmente il motore a combustione resta spento. Per la guida esclusivamente elettrica è disponibile una potenza massima di 60 kW. • Boost (potenza aggiuntiva): il motore elettrico interviene a supporto di quello a combustione fornendo una potenza aggiuntiva massima di 60 kW, ad esempio in fase di rapida accelerazione. • Recupero dell’energia (rigenerazione): in fase di rilascio e in frenata l’energia viene recuperata e immagazzinata nella batteria, restando disponibile in un secondo momento per la guida elettrica o per la funzione Boost.
Mettere a frutto le frenate La via più efficace per ridurre i consumi di una vettura a propulsione ibrida consiste nello sfruttare al massimo il recupero dell’energia nelle fasi di rilascio e in frenata. Quando si preme il pedale del freno, la decelerazione avviene innanzitutto ad opera del motore elettrico, il quale funge da alternatore. Se si necessita di una potenza frenante maggiore, intervengono anche i dischi freno a livello meccanico. Questa sovrapposizione tra il tradizionale impianto frenante meccanico e la potenza frenante assicurata dal motore elettrico in veste di alternatore aumenta l’efficienza, pur restando impercettibile. Inoltre, l’intelligente gestione della trazione della C 350 E seleziona in background automaticamente la combinazione ideale di motore a combustione e motore elettrico. Una novità, infine, è rappresentata dal cosiddetto acceleratore aptico della C 350 E, che aiuta il guidatore a ridurre il consumo di carburante e, di conseguenza, anche le emissioni allo scarico.
La guida previdente è la strategia migliore per l’efficienza. Se il sistema conosce la destinazione esatta perché il guidatore ha inserito i dati necessari nel sistema di navigazione, le fasi di caricamento e scaricamento della batteria ad alta tensione della C 350 e vengono gestite automaticamente per sfruttare al meglio l’energia lungo l’intero percorso.
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FUORI campo di PATRIZIO POGGIARELLI
sfida vinta
sempre più “orologio” e sempre meno device Prima strumento di misura del tempo e poi complemento di stile, l’orologio ora più che mai è simbolo di chi lo porta al polso, portavoce di personalità, ambassador di stile, carattere ed espressione personale. Garmin negli ultimi anni ha avvicinato con successo il mondo dell’orologeria, realizzando sportwatch da utilizzare non solo durante la pratica sportiva, ma da indossare nella vita di tutti i giorni. Una scelta assolutamente rivoluzionaria, per la quale ha deciso di dare grande attenzione non solo all’aspetto tecnologico, ma anche a quello estetico: studio del design e impiego di materiali preziosi e ricercati hanno portato Garmin a presentare veri e propri gioielli di orologeria d’alta gamma. Come la nuova collezione di orologi sportivi fēnix Chronos, innovativa forma di eleganza maturata dal grande successo ottenuto dalla linea di sportwatch fēnix 3, per mostrare con orgoglio e in ogni singolo istante tutta la propria passione. Una serie unica nel suo genere, come irripetibili sono le imprese del testimonial che Garmin ha scelto di affiancarle: Simone Moro, l’alpinista italiano dei record, esempio di forza, determinazione, ambizione e senza dubbio di successo e di grandissime emozioni.
Il Fenix Chronos Titanium di Garmin con cassa e cinturino in titanio, costa 1.299,99 euro. Il Fenix Chronos Steel Stainless (sopra, in foto) con cassa e cinturino in acciaio, costa 1.099,99 euro. Il Fenix Chronos Steel & Leather con cassa in acciaio e cinturino in pelle, costa 999,99 euro.
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tecnologia dei materiali, design e tutto il know how tecnologico dell’azienda che è da oltre 25 anni nel settore della navigazione satellitare
JAEGER-LECOULTRE BOUTIQUE Firenze Milano Roma Venezia
Orologio Reverso Tribute Calendar Eduardo Novillo Astrada, Fuoriclasse del Polo, Vincitore della Argentina Triple Crown.
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