Gds(2014 12 05)

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Venerdì 5.12.2014

Anno 118 - Numero 287 €1,40

ANIME AGITATE IN VISTA DELLA GARA CON L’UDINESE DI STRAMA

MILAN DOMENICA A MARASSI

Mauro Icardi, 21 anni

Inter: più Osvaldo che Icardi

El Shaarawy e il «suo» Genoa

Duello tutto argentino per una maglia. L’ex romanista, pur non al massimo, segna, lavora e questo piace a Mancini. Maurito è inquieto

Il Faraone che ha ritrovato il gol

BREGA A PAGINA 10

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CICLISMO

L’Uci sospende la licenza dell’Astana

GOZZINI, PAGLIARA A PAGINA 13

STASERA CHE SERA: ORE 20.45 FIORENTINA-JUVENTUS

LA NOTTE DEI GRANDI

GIOIELLI

GHISALBERTI, GIALANELLA A PAGINA 31

IL COMMENTO di Pier Bergonzi

Cuadrado contro Pogba: è sfida fra le due stelle che piacciono ai maggiori club d’Europa

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NIBALI L’OMBRELLO PER VINOKOUROV L’Uci non ha «bocciato» l’Astana, ma l’ha «rimandata» di cinque giorni. La formazione kazaka di Nibali non è stata inserita nell’elenco ufficiale delle squadra con licenza di ProTour (quelle che hanno diritto a correre tutte le grandi gare della stagione).

BIANCHIN, FANÌ, SARDELLI DA PAGINA 2 A PAGINA 6

GLI ALLENATORI

Montella punta su Gomez Allegri torna alla difesa a 3

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

L’ARTICOLO A PAGINA 27

STORIE DA NON PERDERE 1 Liedholm il maestro

che portò la zona in Italia SCHIANCHI A PAGINA 26

2 Magnini trascinatore

Staffetta d’argento ai Mondiali di Doha ARCOBELLI A PAGINA 33

3 Inchiesta di Bolzano

Rispoli: «Schwazer non dice la verità»

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PICCIONI A PAGINA 35

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GRAZIANO A PAGINA 6

IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI Germania: sì all’occhio di falco in campo. La Merkel: «Io lo uso già per guardare i conti degli italiani»

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NASCE LA COPPA DELLE NAZIONALI NEGLI ANNI DISPARI

COPPA ITALIA

L’Uefa vara la «Nations League». Si giocherà fra Europei e Mondiali. Via dal 2018-19

Cagliari ok dopo 8 gol e 14 rigori Avanti la Samp BINDA, GRIMALDI A PAGINA 17

SU SPORTWEEK

LICARI A PAGINA 23

TINA MAZE TUTTA SCI E MUSICA

Michel Platini presidente Uefa

Domani a 1,90 con la Gazzetta

CLASSIFICA & RISULTATI 14a GIORNATA

OGGI FIORENTINA-JUVENTUS (20.45) DOMANI ROMA-SASSUOLO (18) TORINO-PALERMO (20.45) DOMENICA (15) NAPOLI-EMPOLI (12.30) ATALANTA-CESENA GENOA-MILAN PARMA-LAZIO INTER-UDINESE (20.45) LUNEDÌ CAGLIARI-CHIEVO (19) VERONA-SAMPDORIA (21) JUVENTUS 34 INTER ROMA 31 PALERMO NAPOLI 23 EMPOLI GENOA 23 VERONA SAMPDORIA 22 TORINO MILAN 21 CAGLIARI LAZIO 20 ATALANTA FIORENTINA 19 CHIEVO UDINESE 18 CESENA SASSUOLO 18 PARMA

17 17 14 14 12 11 11 10 8 6

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Serie A R Anticipo 14a giornata

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COSÌ IN CAMPO A FIRENZE ALLE 20.45 TV Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD INTERNET www.gazzetta.it

ARBITRO Rizzoli di Bologna GUARDALINEE Faverani-Stefani QUARTO UOMO De Luca ADDIZIONALI Banti-Russo 19. BASANTA

1. NETO 2. G. RODRIGUEZ 15. SAVIC

20. B. VALERO

OCCASIONI CREATE

DRIBBLING RIUSCITI

Il colore è più intenso nelle zone in cui ci sono stati più tocchi di palla

2

2,73

PALLE RECUPERATE

CROSS

4,36

2,18

FALLI SUBITI

I PUNTI DA CUI HA CALCIATO IN PORTA

37. PEREYRA

11. CUADRADO 14. LLORENTE

1

23. VIDAL

33. M.GOMEZ

5. OGBONNA

11. COMAN

21. PIRLO

6. POGBA

FIORENTINA 3-5-2

TOCCHI PER ZONA ATTACCO

7. PIZARRO

14. MATI FERNANDEZ 17. JOAQUIN

28. ALONSO

Gol 3

CUADRADO 10 20 30 40 50 60CINQUE 70 80 STELLE CROSSATORE Attacco QUANTI FALLI SUBITI

55

19. BONUCCI 1. BUFFON

33. EVRA

ALLENATORE: Montella PANCHINA: 12 Tatarusanu, 55 Hegazi, 4 Richards, 40 Tomovic, 32 Lazzari, 5 Badelj, 10 Aquilani, 16 Kurtic, 6 Vargas, 72 Ilicic, 8 Marin, 30 Babacar SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: Cuadrado, Savic, Alonso INDISPONIBILI: Rossi, Bernardeschi, Pasqual e Lupatelli

JUVENTUS 3-5-2

3. CHIELLINI

PASSAGGI EFFETTUATI

Dati medi a partita

DESTINATARI

60

20 Borja Valero

ALLENATORE: Allegri PANCHINA: 30 Storari, 34 Rubinho, 20 Padoin, 38 Mattiello, 8 Marchisio, 7 Pepe, 10 Tevez, 12 Giovinco, 9 Morata SQUALIFICATI: Lichtsteiner DIFFIDATI: Marchisio, Bonucci, Chiellini e Lichtsteiner INDISPONIBILI: Barzagli, Caceres, Asamoah, Marrone e Romulo

5,18

28 20 15 10 14 11

58

10 Alberto Aquilani 14 Mati Fernandez 28 Marcos Alonso 15 Stefan Savic

36 34 29

Dati nella Serie A 2014-15

GOL

3

GDS

GDS

Cuadrado C contro Pogba Il mondo ce li invidia

Sebastiano Vernazza twitter @GazzaVernazza

uadrado lo voleva il Barcellona, Pogba è l’unico giocatore della Serie A nella lista dei candidati al Pallone d’oro. Fiorentina-Juve racchiude una partita nella partita, quella tra due giocatori in vetrina al mercato.

1Le volate e i cross del colombiano,

le irruzioni e gli assist del francese: Fiorentina-Juve vivrà molto sui numeri delle due stelle che piacciono ai grandi club. Allegri cambia e torna alla difesa a tre

POCHI ELETTI Non sono molti i calciatori del nostro campionato corteggiati dai grandi club europei. Una volta la Serie A cacciava il meglio in giro per il mondo, oggi è ridotta a terreno di caccia. Paul Pogba è il pezzo più pregiato dell’intero torneo. Ha 21 anni ed è valutato 70 milioni di euro, piace a tutti, ma pochi possono permetterselo. La Juve ne ricaverà una plusvalenza pazzesca, visto che nel 2013 prese il giocatore a parametro zero o quasi. Juan Cuadrado non è dello stesso livello di Pogba. Ha 26 anni, è più «vecchio» (si fa per dire) e il suo rendimento degli ultimi tempi non è esaltante, ma il colombiano - complici gli infortuni di Giuseppe Rossi e gli stenti di Mario Gomez - rimane il miglior «pezzo» della bottega di Vincenzo Montella. Quanto vale sul mercato? Difficile stabilirlo. I Della Valle potrebbero chiedere 30 milioni, però un’adeguata trattativa farebbe calare il prezzo. Curioso che Cuadrado fosse uno degli obiettivi di Antonio Conte. Con lui l’attuale c.t. della Nazionale immaginava una Juve 4-3-3, ma era un’operazione impossibile, troppo forti e radicati i contrasti tra John Elkann e Diego Della Valle.

RGiocano in ruoli

trebbe dire la sua sui duecento. Misurarli sull’una e sull’altra distanza sarebbe interessante.

ATLETICA Cuadrado e Pogba occupano ruoli diversi e hanno caratteristiche differenti, anche se condividono il tratto comune della corsa bella e potente, tanto che ci piacerebbe metterli a confronto su una pista d’atletica. Pogba ha struttura e falcata del quattrocentista. Cuadrado è più scattista, po-

FASCE Cuadrado è un esterno, ma stasera giocherà da seconda punta nel 3-5-2 «montelliano», farà da assistente a Gomez. In realtà cercherà spazi e varchi sulle corsie laterali. Il colombiano brilla per i cross, ne sforna in media 2,18 a match, quando la media per ruolo dice 1,07: in pratica, il doppio. Fascia destra o sinistra fa poca differenza, perché Montella inverte di frequente le ali. Più destra che sinistra, in ogni caso, e il dettaglio non è irrilevante, perché sul lato mancino della

differenti, ma stasera il loro duello a distanza sarà cruciale

SPEZZATINO DA RECORD Turno spalmato su quattro giorni e in otto orari da oggi a lunedì C’era una volta la Serie A in cui tutte la partite cominciavano la domenica pomeriggio: alle 14.30 d’inverno, alle 15 in primavera, e i gol (non tutti) si vedevano in esclusiva sulla sola Rai, per la prima volta su Novantesimo Minuto alle 18. Ma per avere la panoramica completa bisognava aspettare Domenica Sprint alle 20 e la Domenica Sportiva alle 22. C’è oggi un campionato allungato su giorni differenti, in cui tutto si vede in diretta sulle pay tv, Sky e Mediaset Premium. A questo turno di campionato, complice il ponte per la festività religiosa dell’8 dicembre, è stato battuto ogni record di spezzatino. Le dieci partite sono state spalmate su quattro giorni diversi e in otto orari differenti. Si comincia stasera con Fiorentina-Juventus,

si finirà lunedì alle 21 con VeronaSampdoria. La domenica pomeriggio è stata polverizzata, in pratica non esiste più: appena tre incontri. «Tutto il calcio minuto per minuto», mitico programma di Radiouno della domenica pomeriggio, vivrà probabilmente il suo minimo storico di partite. Ecco il programma della quattordicesima giornata, che si disputerà in quattro giorni, tra oggi e lunedì 8 dicembre. OGGI Fiorentina-Juventus (ore 20.45) DOMANI Roma-Sassuolo (ore 18) Torino-Palermo (ore 20.45) DOMENICA Napoli-Empoli (ore 12.30) Atalanta-Cesena (ore 15) Genoa-Milan (ore 15) Parma-Lazio (ore 15) Inter-Udinese (20.45) LUNEDI’ Cagliari-Chievo (ore 19) Verona-Sampdoria (ore 21)


VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Juan Guillermo Cuadrado, 26 anni, e Paul Pogba, 21. Al Mondiale hanno vissuto un mese da gemelli: per entrambi 5 partite e un gol, con eliminazione ai quarti di finale

POGBA 10 20 30 40 50MILLE 60 70 PALLONI 80 RECUPERA CALCIA MOLTO DAL LIMITE

Gol 3 Attacco

LIVERANI/BOZZANI

TOCCHI PER ZONA

OCCASIONI CREATE

DRIBBLING RIUSCITI

Il colore è più intenso nelle zone in cui ci sono stati più tocchi di palla

1,64

2,18

PALLE RECUPERATE

CROSS

7,18

0,82

FALLI SUBITI

I PUNTI DA CUI HA CALCIATO IN PORTA

ATTACCO

70

1 1

1

1,45

PASSAGGI EFFETTUATI 22

8

58

10 Carlos Tévez

33 6

3

Dati medi a partita

DESTINATARI

10

8 Claudio Marchisio

48

3 Giorgio Chiellini

44

33 Patrice Evra 22 Kwadwo Asamoah

39 27

Dati nella Serie A 2014-15

GOL

3 GDS

Juve stasera Massimiliano Allegri dovrebbe confermare Patrice Evra, spazzato via da Bruno Peres in occasione del gol del Torino nel derby. Detto che nell’economia di quell’azione lo stesso Pogba è stato trattato da Peres come un birillo, sarà difficile che a Cuadrado si presenti oggi un’opportunità identica, non fosse altro perché il viola non partirà da lontano, ma da vicino, negli ultimi 30-40 metri. Più attenzione a Cuadrado dovranno prestare i tre centrali difensivi, in particolare i due ai lati. A proposito, Allegri ritorna all’antico, al 3-5-2 «contia-

no» che rappresenta una specie di usato sicuro. CENTRO-SINISTRA Sull’habitat di Pogba zero dubbi, il francese gioca sul centro-sinistra, sull’altro lato non si vede mai. Ama irrompere in area ed è un creativo, ha fin qui architettato 18 occasioni da rete, per una media di 1,64 a incontro, quando la media per ruolo è di 0,97. Cuadrado ha fatto meglio - 22 occasioni, media di 2,0 -, ma il sudamericano è più offensivo, non è zavorrato come Pogba dalle incombenze difensive di un interno di centrocampo. La Fiorentina farà bene ad accorciare ogni marcatura

QUI FIORENTINA

RDifferenze? Juan

sarebbe un ottimo duecentista, Paul correrebbe i 400 alla grande

sul francesone: Pogba vanta nel tiro da fuori una delle sue armi migliori, lo scatena in media 1,36 volte a partita, quando la media per ruolo risulta essere di 0,66. Paul dispensa poi sponde e spizzate (1,82 a presenza le prime, 1,55 le seconde). E’ un giocatore che brilla di luce propria, che dà l’im-

pressione di essere un fuoriclasse «fuori contesto». In realtà lavora molto per la squadra ed è integrato in pieno nella squadra. CONCLUSIONI Cuadrado e Pogba si incroceranno abbastanza, «coabiteranno» in diverse zolle e zone di terreno. Cuadrado sulla destra della Fiorentina, Pogba sul centro-sinistra della Juventus. Non saranno avversari diretti, ma potrebbero ritrovarsi a contatto, e nel caso l’alta velocità sarà il tratto dominante. A naso, lo snodo cruciale di Fiorentina-Juventus. © RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI JUVENTUS

Entusiasmo al all’allenamento Tevez e Morata in panca Davanti fiduci fiducia a Gomez Si pensa alla Champions ● FIRENZE (g.s.) Ombrelli e fumogeni vanno a braccetto sotto il cielo gonfio di pioggia. Il pomeriggio di ieri ha portato un’ulteriore testimonianza di quanto Fiorentina-Juventus superi il concetto di partita importante. Oltre 100 tifosi infatti, hanno incoraggiato i calciatori con cori e appunto fumogeni, sfidando la forte pioggia prima del penultimo allenamento della squadra svoltosi al Franchi (come sempre a porte rigorosamente chiuse). All’interno dell’impianto presente invece il patron Andrea Della Valle, che ancora una volta è voluto rimanere accanto alla sua «creatura». Stamattina è in programma una leggera rifinitura e

Mario Gomez, 29 anni, seconda stagione alla Fiorentina ANSA Montella scioglierà i dubbi di formazione. Cuadrado giocherà, così come Mario Gomez. Aquilani non è al meglio, per questo accanto a Pizarro e Borja Valero dovrebbe toccare ancora a Mati Fernandez.

● VINOVO (m.gra.) Possibile panchina per Tevez, Marchisio, Padoin e Morata, tutti candidati a una maglia da titolare contro l’Atletico Madrid, così come Stephan Lichtsteiner, oggi squalificato. La Juve ha provato a lungo il 3-5-2 nella rifinitura di ieri pomeriggio: dietro Ogbonna con Bonucci e Chiellini; a centrocampo si rivede Pereyra, mentre in attacco spazio a LlorenteComan. In caso di «rombo», invece, fuori Ogbonna e dentro Padoin, con Vidal alle spalle delle punte, Pereyra interno destro ed Evra terzino puro. Per quanto riguarda gli infortunati, Allegri spera di recuperare

Carlos Tevez, 30 anni, seconda stagione alla Juventus LAPRESSE Caceres per Juve-Samp di domenica 14 («In ogni modo sarà sicuramente pronto per la Supercoppa italiana»), ma dovrà fare a meno di Romulo per tre mesi, tempi di recupero resi noti dal club bianconero.


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Serie A R Anticipo 14a giornata

Talento Mati Si è ritrovato e guida la Viola a 160 orari 1Ex fenomeno, ex fallito, ora un leader

Fernandez dai gol a quella strana multa Luca Bianchin @lucabianchin7

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Mati Fernandez, 28 anni, cileno ma nato in Argentina LIVERANI

l fiume può rallentare, anche scomparire sotto terra, ma poi riemerge, torna a scorrere. Per Mati Fernandez, la metafora è perfetta. Nel 2006, a vent’anni, «El Pelusa» fu eletto miglior giocatore sudamericano. Con il tempo è scomparso dalle carte del grande calcio, solo otto anni dopo sta tornando al suo livello. Detto così fa impressione, ma l’albo d’oro di quel premio in Sudamerica di più: nei tre anni precedenti era stato premiato Tevez, gli ultimi due calciatori dell’anno sono stati Neymar e Ronaldinho. Complimenti per la compagnia. Mati, la polizza per il futuro del Colo Colo, nel 2006 vinse davanti a Palacio, visto in seguito anche su questi schermi. In quegli anni un gol di Mati, uno slalom alla Raich, diventò un cult di YouTube e gli articoli dei giornali seguirono. Il più bello forse è un raccontone di «La Cuarta», giornale cileno che andò a parlare con i suoi primi allenatori scoprendo det-

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tagli più o meno interessanti. Meno: andava matto per pollo e patatine. Più: pare che Mati fosse timido, introverso ma generoso. 6,56 IN PAGELLA Nel 2008 El Pelusa fece un gran gol alla Colombia ma la carriera era già in ribasso. Il Villarreal lo aveva comprato per 8 milioni, più o meno, ma le presenze di Mati stavano andando sempre più giù: 14 da titolare il primo anno, poi 11, poi 5. Nel 2009, fine della storia: ceduto, cioè scaricato, allo Sporting Lisbona. Occhio che qui il fiume inizia a risalire. Quindici-venti partite da titolare a stagione, la convocazione al Mondiale 2010, poi la Fiorentina dal 2012. Matías Ariel Fernandez Fernandez è arrivato come esperimento, è diventato alternativa, ora fa il titolare. Questa è per distacco la migliore stagione: posto fisso e 6,56 di media voto, nettamente il miglior viola. Domenica, a Cagliari, anche due gol: punizione dalla linea laterale e tiro da fuori area, perché segnare da due centimetri è troppo facile. Mati contro Pirlo stasera sarà una bella lotta. Le punizioni di Andrea vanno a 106 chilometri orari, ma Mati è stato fermato mentre volava a 160 con la Bmw per non perdere la nascita della figlia. Uno a zero per lui.

Talento Coman cocco di Max La Juve sceglie la sua fantasia 1«Chi è bravo gioca, l’età non conta », dice Allegri che rilancia titolare il francesino Mirko Graziano INVIATO A VINOVO (TORINO)

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Kingsley Coman, 18 anni, l’anno scorso era al Psg GETTY Il cartellino di un piccolo Mati all’Unión La Calera LACUARTA.COM

uventus alla francese. Oltre a Pogba, dentro probabilmente anche l’altro baby fenomeno transalpino, Kingsley Coman, provato a lungo nella rifinitura di ieri pomeriggio. Il 18enne jolly offensivo giocherebbe così la sua seconda gara da titolare in bianconero, tre mesi dopo l’esordio a Verona, contro il Chievo, prima giornata di campionato. E’ uno dei pupilli di Massimiliano Allegri, che è rimasto subito stregato da questo spavaldo ragazzino pescato a Parigi, in scadenza di contratto. Vera e propria perla di mercato: su tutte le furie il Paris Saint Germain, conscio di aver perso uno dei talentini internazionali più importanti del momento. D’altronde, un paio di stagioni fa, Coman veniva spesso chiamato ad allenarsi con Ibra e compagni per stimolare i titolari o mandare in tilt quei giocatori che Ancelotti (allora tecnico Psg) aveva poi intenzione di spedire in panchina.

LAMPI DI CLASSE Coman non gioca dal 9 novembre scorso, una trentina di minuti spettacolari nella gara casalinga contro il Parma: fronte offensivo di sinistra, grande intesa in quella zona proprio con il connazionale Pogba. Là davanti, il ragazzino sa fare un po’ tutto, ad alto livello naturalmente: nasce trequartista, rende al meglio come esterno in un tridente, ma con il Chievo sfoderò la prestazione super anche da seconda punta pura. Di lui, Allegri dice da sempre: «E’ un potenziale fenomeno, è giovanissimo, ha enormi margini di miglioramento, ma è già pronto per il calcio che conta. E io faccio giocare chi è bravo, a prescindere dall’età». Parole accompagnate dai fatti: il tecnico livornese sente sua la missione di portare Coman e anche Morata stabilmente su livelli di eccellenza, cosa che poi garantirebbe a tutta la squadra un decisivo salto di qualità sia per quanto riguarda la caccia al quarto scudetto consecutivo sia sul fronte Champions, dove il club punta a entrare fra le grandi otto. NAZIONALE ALLE PORTE... Intanto, questa sera Coman ha sicuramente a disposizione una bella vetrina per dare una «sgasata» importante alla sua stagione: avversaria storica la Fiorentina, gara particolarmente sentita dal popolo bianconero. E di sicuro proprio sul Franchi saranno puntati anche gli occhi di Didier Deschamps, c.t. della Francia, che da tempo sta monitorando la crescita di Coman, già grande protagonista con la maglia dell’Under 21. Pogba per esempio, non ci è praticamente passato dall’Under 21, perché Deschamps, fra l’altro ex juventino, in questo assomiglia davvero molto ad Allegri: «L’età? Se uno è bravo...». © RIPRODUZIONE RISERVATA

STADIO ESAURITO

LO HA DECISO LA FIGC

Forze dell’ordine in stato d’allerta Niente alcolici

Offese Marotta A Lotito multa di 10mila euro

Gomez contro la violenza ANSA

Beppe Marotta, 57 anni LAPRESSE

● FIRENZE Occhi aperti. In vista della sfida di stasera, saranno intensificati tutti i servizi di vigilanza e di controllo dentro e fuori dallo stadio così come emerso dal tavolo che si è tenuto ieri a Palazzo Medici Riccardi. «Mi auguro che prevalga lo sport e il buonsenso» ha detto il prefetto di Firenze Luigi Varratta. Intorno al Franchi vi saranno numerose pattuglie per controllare che tutto prosegua senza problemi e saranno oltre 350 gli uomini delle forze dell’ordine messi in campo per questa occasione. Intensificato il numero degli steward sugli spalti (saranno circa 400), e adottata l’ordinanza che vieta la vendita di alcolici e bevande di qualunque gradazione in contenitori di vetro e lattine. Il divieto, che riguarda negozi e ambulanti, si applicherà dalle ore 13 di oggi sia all’interno dell’impianto sportivo che al suo esterno. Come previsto, sugli spalti ci sarà il tutto esaurito.

● La Figc ha multato Claudio Lotito. Il presidente della Lazio ha subito un’ammenda di 10 mila euro «per aver tenuto, in violazione dell’articolo 1 bis del Codice di Giustizia Sportiva, un comportamento offensivo nei confronti dell’amministratore delegato della Juventus, Marotta». La stessa sanzione è stata comminata anche alla Lazio, per responsabilità diretta. Lotito, lo scorso 26 settembre, era stato autore di una battuta a dir poco infelice nei confronti del dirigente bianconero. A margine di una riunione della Lega di Serie A, il presidente della Lazio, rispondendo a un cameraman, si era lasciato scappare la frase: «Il problema con Marotta è che con un occhio gioca a biliardo e con l’altro mette i punti». L’a.d. della Juventus aveva risposto qualche ora dopo affermando che «le frasi di Lotito si commentano da sole». Multato di 8mila euro anche l’a.d. del Milan, Adriano Galliani, e di 10mila euro il club rossonero per errori nel tesseramento di un giovane.

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Serie A R Anticipo 14a giornata

VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Montella carica Gomez «Ora è al 100% Ci puntiamo»

Allegri ritorna alla difesa a 3 «La Roma? Dietro di noi»

1Il tecnico viola

1Il tecnico della

loda Allegri: «Ha cambiato conservando la mentalità di Conte» Giovanni Sardelli FIRENZE

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n regalo di Natale anticipato quello che Montella e la sua squadra proveranno a consegnare ai quasi 40 mila presenti al Franchi. Il resto della città rimarrà davanti al televisore o sintonizzata sulle radio per vivere l’emozione calcistica dell’anno: la partita con la Juve. «Ci teniamo – attacca Montella -, sarà una gara difficile contro una formazione di primo livello. Ma sarà dura anche per loro. Vogliamo davvero regalare qualcosa di importante ai nostri tifosi».

QUASI IMBATTIBILE Se la Juventus è la squadra che ha vinto più partite (69) e segnato più gol (244) alla Fiorentina in Serie A, le difficoltà sono note. Inoltre, prima dello storico 4-2 dello scorso campionato («Dobbiamo giocare al 101% dimenticando quel risultato per poter fare una gara altrettanto importante» il Montella pensiero), la Viola non batteva i bianconeri in casa dal 1998. Numeri significativi che danno un senso ulteriore al concetto che Montella vuol far passare. Sarà durissima. Ma non impossibile. «La nuova Juve ha cambiato modo di giocare, ma rimane una squadra quasi imbattibile». Quasi appunto PROPOSITI Sbloccatosi Gomez («Lo aspettavamo, ora è al 100%, puntiamo su di lui»), e ritrovato il Cuadrado dello scorso anno, serve confermare la coralità della squadra. «Metteremo in campo le nostri armi

migliori, dal palleggio alla mentalità, passando per l’aspetto tattico. Ci vuole lucidità e senso di sacrificio». Quel sacrificio che ad esempio Joaquin, ai margini della squadra per mesi, ha mostrato di avere: facendo ricredere il proprio tecnico. «In allenamento ha fatto vedere qualcosa in più rispetto ai soli valori tecnici. Peraltro indiscutibili. Questa sua voglia mi ha portato a cambiare idea». Qualità e passione devono andare di pari passo. Senza snaturare una squadra costruita per imporre e non subire. A costo di rischiare, anche contro i primi della classe. «Sbaglia chi pensa alla Juve come squadra esclusivamente fisica. Hanno molti giocatori tecnici oltre alla personalità dei propri leader». ALLEGRI-CONTE Curiosità. L’arbitro, Rizzoli, sarà lo stesso dello scorso anno. «E’ un direttore di gara bravissimo a prescindere dalla cabala» taglia corto Montella. Molto più interessato a rendere merito ai colleghi. «Questa mentalità alla Juventus l’ha data Conte negli anni precedenti. Ed Allegri è stato davvero molto bravo, riuscendo a mantenere la medesima identità di squadra pur cambiando qualcosa». PIZARRO In mezzo al campo, tra Borja Valero e Mati Fernandez spazio al regista cileno: che sta bene e giocherà dal primo minuto. «Tutte le partite valgono tre punti – spiega lo stesso Pizarro alla rivista ufficiale del club - ma non si può negare che certe gare hanno un valore speciale. Anche i compagni arrivati durante questa stagione hanno compreso l’importanza di questa sfida per i tifosi viola. Sarà un match durissimo contro una delle favorite del campionato: anche noi però siamo forti. Potrà accadere di tutto ed il 4-2 della passata stagione lo dimostra».

Vincenzo Montella, 40 anni, terza stagione alla Fiorentina ANSA

Juve recupera il modulo rodato per neutralizzare il folto turnover

Mirko Graziano INVIATO A VINOVO

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Massimiliano Allegri, 47 anni, tecnico della Juve dalla scorsa estate ANSA

20 ANNI FA LA MAGIA DI DEL PIERO ● Ieri è caduto il ventennale di uno dei gol più belli segnati da Del Piero. Era il 4 dicembre del 1994, la Juve di Lippi giocava in casa contro la Fiorentina e perdeva 2-0, prima della rimonta dei bianconeri che vinsero 3-2 grazie al gol decisivo firmato proprio da Del Piero. Che ieri su twitter lo ha ricordato così: «4 dicembre 1994, Juve-fiorentina 3-2. Indimenticabile e significativo...»

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assimiliano Allegri ha bisogno dei tre punti in campionato per tenere la Roma a distanza, ma allo stesso tempo non può permettersi una squadra spompata nella sfida di martedì contro l’Atletico Madrid, gara senza ritorno nella corsa agli ottavi di finale di Champions. Sta allora pensando a un turnover importante, da «assorbire» almeno in parte con un ritorno al rodatissimo 3-5-2. L’idea è quella di preservare quattro-cinque titolari di Coppa. Lichtsteiner è squalificato, mentre i vari Padoin, Marchisio e Tevez dovrebbero partire dalla panchina, dove ci sarà pure Morata e non Llorente: da non escludere dunque una maglia da titolare in Champions per l’ex Real Madrid. ALLEGRI E I VIOLA Juve in ogni modo solida al Franchi, grazie a un centrocampo di altissimo livello, con Pirlo in regia, Pereyra ed Evra larghi, Vidal e Pogba interni. Insomma, fisicità e tasso tecnico restano altissimi, e Allegri spera di passare su un campo dove ha già vinto ai tempi del Milan, 2-1 nell’anno dello scudetto, con reti di Seedorf e Pato. Di certo, non troverà grandi applausi, visto che da queste parti è ancora apertissima la ferita del 2012-2013, stagione nella quale il Milan di Allegri portò via ai viola un posto Champions al fotofinish e fra mille polemiche arbitrali. «Sarà durissima dice Max -, credo che la Fiorentina ultimamente abbia trovato equilibrio e risultati importanti.

Giocano un buon calcio e in casa loro non è mai semplice, noi però dobbiamo venire via con una vittoria». Già, la Roma tiene, e non perde occasione per dirsi convinta di vincere lo scudetto. «Non ho nulla da rispondere - continua Allegri -. Oggi davanti ci siamo noi. Il campionato è lungo, la Roma sta facendo grandissime cose. Li vedo molto sicuri, è vero, dovremo essere altrettanto determinati. È normale ascoltare certe dichiarazioni: l’anno scorso hanno fatto un campionato eccezionale, sono arrivati secondi, e quindi hanno l’obbligo di vincere lo scudetto, c’è poco da fare». OTTIMISMO A chi parla di una Juventus in calo fisico contro il Toro, Allegri fa notare «quell’ultima palla recuperata in pressing nella metà campo granata con ripartenza e gol di Pirlo. Ed eravamo in 10. No, io vi dico anzi che stiamo bene, molto bene. Certo, non mancano infortuni pesanti come quelli di Asamoah, Romulo e Barzagli, ma presto recupereremo Caceres e la rosa è ampia e forte. Interventi sul mercato di gennaio? Vedremo, magari in difesa, la società è vigile». ECCO TELLO Intanto, Beppe Marotta e Fabio Paratici stanno setacciando il mercato dei giovanissimi. E dopo l’acquisto dell’argentino Pochettino, sono a un passo dal colombiano Andrés Felipe Tello Muñoz, 18 anni compiuti il 6 settembre. È un esterno destro, più difensivo che offensivo, in patria lo paragonano comunque a Cuadrado. I bianconeri lo prenderanno dall’Envigado in sinergia con il Cagliari. Il presidente del club colombiano sarebbe considerato un finanziatore del narcotraffico, ma nonostante la «lista Clinton» (blocco dei trasferimenti e altre punizioni per le società colpevoli di relazioni coi trafficanti) è già arrivato dagli Stati Uniti il permesso per concludere l’operazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

fALLE RADICI DI UNA ANTIPATIA

Rivalità Capitale: due città divise dalla Storia 1Nel 1865 il giovane Regno d’Italia sposta

il suo centro a Firenze: a Torino insorgono ma nel 1870 Roma metterà tutti d’accordo

Andrea Fanì

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uesta è la storia di una rivalità inconsapevole. Ma poi inevitabile. Torino contro Firenze, le prime capitali dell’Italia Unita. Quando i torinesi seppero che avrebbero perso lo status di Capitale in favore di Firenze scesero per strada. Era il settembre del 1864. Andarono a Palazzo Reale, dove Vittorio Emanuele II si barcamenava per non spezzare lo spago con cui aveva legato una manciata di campanili che neanche parlavano la stessa lingua dandogli il nome di Regno d’Italia. Addensarono l’aria davanti a Palazzo Carignano, do-

ve il Parlamento aveva da poco ratificato «il furto» su proposta del primo ministro Marco Minghetti. Ma il Regno era troppo giovane per reggere un’emergenza di popolo. E reagì come i giovani impulsivi: cannoni e fucili fecero 55 morti. Palazzo Reale a Torino e Palazzo Pitti a Firenze, due luoghi simbolo del potere reale nelle due città

«IL FURTO» Un passo indietro. La Francia minacciava rappresaglie se l’esercito italiano avesse riprovato - dopo due tentativi - a prendersi Roma e il territorio del Papa (più o meno il Lazio, l’Umbria e le Marche attuali) per unificare l’Italia e trasferire nella Città Eterna la Capitale. Ma a Torino non potevano permettersi di fare la voce grossa, specie dopo la morte di Cavour.

Così il Regno abbassò il capo e firmò la Convenzione: mai più minacce al Papa, né progetti su Roma. E, per dare prova di lealtà, basta Torino capitale-surrogato, in affitto. Ci voleva una situazione definitiva, una prova che Roma non interessava più. E Firenze si trovò in mezzo alla Storia, o in mezzo alla strada (tra Torino e Roma...).

IL TRASLOCO Non che ne avesse bisogno, già così regale, colta e «italiana». Solo a Firenze, all’epoca, si parlava la lingua del giovane Regno, il resto della penisola era preda di quelli che oggi abbiamo retrocesso a dialetti. Solo a Firenze - a eccezione della Lombardia - gli artigiani erano così abili e sviluppati da potersi chiamare industriali.

A Torino l’industria sarebbe arrivata solo trent’anni dopo. E così fu: Firenze Capitale. Bella, moderna, più vicina a quel Meridione che il ministro Carlo Farini aveva definito senza remore «Africa». Firenze era la sintesi della nostra Storia e delle nostre Esigenze Storiche. Il trasloco si concluse nel maggio 1865, con il Ministero dell’In-

terno a Palazzo Medici-Riccardi, mentre la città era in festa per i 600 anni dalla nascita di Dante. Così i torinesi si sentivano scippati, i fiorentini occupati, stretti e scocciati dal baccano ministeriale. Il re guardava l’Arno da Palazzo Pitti, addolcendo la nostalgia per Torino con frequenti puntate nella città natale. Il Parlamento aveva preso possesso di Palazzo Vecchio e da lì aspettava i saldi della Storia pronto a coglierne le opportunità. Infatti. La Convenzione, solenne promessa di lealtà, fu stracciata - come tutte le promesse di Stato - 5 anni dopo. La presa di Parigi per mano di Bismarck sciolse i polsi all’Italia. Nel 1870 i bersaglieri sfondarono a cannonate le mura di Roma, entrarono a Porta Pia, confinarono il Papa in Vaticano. Il giovane Regno aveva la sua Capitale. Ma tra Torino e Firenze non sarebbe più stata armonia. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Collezione Totti Un gol al Sassuolo per urlare 38 1Ha segnato a 37 delle 44 squadre affrontate

in campionato: di questa A mancano solo gli emiliani La Roma pensa al City. Ma per lui niente turnover

I 237 CENTRI IN A 19

Parma

14 14 14 13 12 11 10 9 9 9 9

Cagliari Sampdoria Udinese Fiorentina Bari Inter Lecce Chievo Lazio Juventus Palermo

7 7 7 7 6 6 5 5 5 4 4 4 4 4 4 3 3 2

Brescia Bologna Milan Napoli Atalanta Reggina

L’esultanza rabbiosa di Totti dopo il rigore trasformato a Torino ANSA

Sassuolo. È Consigli, portiere al quale non è mai riuscito a far gol, neppure con la maglia dell’Atalanta. È pure una Roma da spingere ancora di ROMA più nella rincorsa alla Juventus. Stasera con i ebbre a 38°, febbre vera con un gol al Sas- compagni Totti «guferà» Tevez davanti alla telesuolo. Adesso è a 37°, è al limite. Ma come visione. Domani scenderà in campo per allungare la sua collezione, regalare l’ennon completare l’opera? Pernesimo sorriso a Rudi Garcia e guché fermarsi senza togliersi l’enstarsi in maniera rilassata l’avviciLA CHIAVE nesimo sfizio: il Sassuolo è l’unica namento al «dentro o fuori» con il squadra dell’attuale Serie A a cui Per domani Garcia Manchester City di mercoledì Francesco Totti non ha mai sepensa a un tridente prossimo. gnato. Quasi una macchia, per uno che in carriera ha segnato a con il capitano, TRA SASSUOLO E CHAMPIONS 37 delle 44 squadre affrontate. Destro e Iturbe Sì, Totti dovrebbe giocare, almePer uno che ha lasciato un ricorno queste sono le indicazioni deldino in 15 delle 20 regioni Stasera in ritiro tv la settimana e quelle dell’allenad’Italia, con i suoi 237 gol in accesa sulla mento di ieri, in cui il tecnico franSerie A. Pare una guida turiJuventus. Poi sarà cese ha provato un tridente con il stica, il capitano della Roma: capitano, Destro e Iturbe (e Strogli manca giusto l’Abruzzo (con caccia all’obiettivo otman a centrocampo). Garcia il Pescara). Perché la Val d’Aosta, la Basilicata e il Molise sono difficili oggettiva- non rinuncia al numero 10, il turnover pare pomente da conteggiare a livello calcistico. E per- ter attendere almeno l’anno nuovo. Totti va geché il Trentino Alto Adige per il capitano vuol stito, sì. Meglio se in campo. Meglio se facendodire al massimo il resort di Merano dove ricarica lo partire dall’inizio, per poi semmai risparmiarle pile con la dieta precampionato, o il Cavallino gli i minuti finali (e pazienza se se la prende a Bianco di Ortisei dove far divertire Chanel e Cri- male al momento del cambio, come contro il Tostian con la neve a Natale. Il resto è (anche) il rino). In fondo è già successo. Prima delle gare

Davide Stoppini

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Empoli Genoa Livorno Catania Messina Perugia Piacenza Siena Verona Modena Torino Cesena Ancona Ascoli Como Foggia Reggiana Salernitana Vicenza SASSUOLO

con Manchester City e Bayern Monaco, Totti giocò titolare – sempre all’Olimpico – in campionato contro Verona e Chievo: un’ora e poco più, poi in panchina a giochi fatti. Il piano è questo anche per domani, a meno di stravolgimenti dell’ultimo momento.

1 1 1 1 1 1 1 0 GDS

AMICI CONTRO Stravolgimenti non programmati e che di sicuro farebbero piacere a Eusebio Di Francesco: ex compagno, ex team manager, soprattutto amico di Totti. Uno che ha visto dal vivo parecchi di quei 237 gol e che certo preferirebbe non avere anche questo pensiero, domani all’Olimpico. Specie con Totti a caccia di traguardi. È una stramba collezione, questa del capitano. Dentro c’è un po’ di tutto. C’è il Foggia (prima rete in Serie A), c’è la Reggiana. C’è la


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CONTRATTI E MERCATO

IL DIFENSORE

De Sanctis rinnova Castan reagisce poi sarà dirigente Anche Pallotta Vicino il sì di Florenzi lo andrà a trovare Chiara Zucchelli

ROMA

ROMA

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Juventus e l’Ancona, l’Ascoli e il Milan, la Lazio e pure il Como. È un buffet apparecchiato, preparato da uno chef di lusso con tanto di open bar. Davvero open, dove tutti bevono e ridono: 15 regioni, 37 squadre, mille allenatori resi tristi o fatti felici. L’ultimo della serie è Rudi Garcia, che un giorno del capitano ha scritto nella sua biografia paragonandolo a Platini e Maradona. «Vorrei vincere un trofeo con lui», è il pensiero dell’allenatore. Un anno fa, più o meno di questi tempi, la Roma si bloccò in casa proprio contro il Sassuolo e dallo choc non si riprese più, con tanti ringraziamenti dalla sponda juventina. Quel giorno Totti non era in campo, infortunato. Stavolta il capitano c’è. E con ambizioni da collezione: obiettivo 38, giusti giusti i suoi anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesco Totti, 37 anni, quattro gol in stagione, l’ultimo a Mosca ACTIVA

l rinnovo era nell’aria. Ma come in tutte le cose che più o meno si danno per scontate, c’è sempre un po’ di pudore a parlare di soldi. Ecco, De Sanctis e la Roma si sono trovati anche su questo: nessuna riduzione di stipendio, la società giallorossa ha fatto firmare al portiere un contratto fino al 2016 con la conferma dell’attuale ingaggio, 1,2 milioni netti. Di più: una volta smesso di giocare, De Sanctis avrà un ruolo dirigenziale. E tutti felici. Rudi Garcia per primo, che con la conferma di De Sanctis vede ratificata la sua strategia: un largo nucleo di giocatori esperti nel cuore della Roma e i giovani (solo) come contorno. «Mi ero prefissato il traguardo di chiudere la carriera al più alto livello possibile, ci sono riuscito — ha commentato De Sanctis —. Qui ho trovato un grande ambiente e una società preparata. Ora voglio conseguire degli obiettivi a brevissima scadenza». Lo scudetto, ovvio. Poi, in ogni caso, sarà ancora De Sanctis. Che nelle idee di tutti nella prossima stagione sarà il partner del portiere che verrà, un portiere titolare: Neto è il favorito, Cech pare solo una suggestione.

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Morgan De Sanctis, 37 anni ANSA

FLORENZI E IL VERTICE Non è una suggestione il rinnovo di Florenzi, il prossimo a cui sarà ritoccato il contratto: accordo a un passo, annuncio probabile entro Natale. Quando il quadro del mercato della Roma sarà chiaro: è in arrivo Pallotta, subito dopo il match col Manchester City è previsto un vertice con il d.s. Sabatini e il d.g. Baldissoni. A Garcia serve almeno un centrale, forse pure un terzino. Per dar ragione a De Sanctis sugli obiettivi «a brevissima scadenza». stop © RIPRODUZIONE RISERVATA

compagni sarebbero voluti andare in clinica già ieri, ma i medici glielo hanno sconsigliato perché Leandro Castan ha bisogno soltanto di riposo assoluto. Il decorso, come comunicato dalla Roma, «è regolare» e anche se la prognosi non è ancora stata sciolta (e non è detto che succeda oggi), il brasiliano ha lasciato la terapia intensiva ed è stato trasferito in reparto, con 24 ore di anticipo rispetto alle previsioni. Con lui, ci sono la moglie Bruna e il padre, arrivato dal Brasile nei giorni scorsi per stargli accanto. Castan «è cosciente e interagisce con medici e familiari» e, seppur provato, sta reagendo con forza e coraggio, anche se l’umore, inevitabilmente, non è quello dei giorni migliori. Il medico della Roma, Colautti, ieri è stato con lui, oggi passerà di nuovo a visitarlo in attesa che, una volta sciolta la prognosi, possa essere stabilita la data delle sue dimissioni. PALLOTTA Nei prossimi giorni Castan vedrà anche James Pallotta, atteso a Roma martedì: nei giorni scorsi il presidente si è fatto sentire via sms, adesso è costan-

Leandro Castan, 28 anni TWITTER

temente informato dai dirigenti sulle sue condizioni, visto che con il brasiliano ha sempre avuto un ottimo rapporto, tanto da inserire una sua dichiarazione ufficiale, cosa che non fa praticamente mai, nel comunicato sul rinnovo del suo contratto. Pallotta, che mercoledì sarà allo stadio per la partita con il City (dove la Roma conta di recuperare anche Torosidis, che migliora a vista d’occhio), spera di potergli dedicare la qualificazione in Champions e anche la festa di Natale di giovedì 11, in programma a Villa Miani. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Inter, tra Osvaldo e Icardi Sfida tra anime agitate

1Pablo, acciaccato, segna e lavora proprio come piace a Mancini

Maurito è inquieto. Amanti della musica, 4 figli a testa, mondi distanti Matteo Brega MILANO

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uori dal campo finirebbe 4-4. La monotonia, questa sconosciuta. Tra Pablo Daniel Osvaldo e Mauro Icardi è frizzante anche la sfida fuori dal campo. Quattro figli Pablo, quattro figli Mauro. Con percorsi diversi. Da una parte il bello e «maledetto», negli ultimi giorni soprattutto dai tifosi romanisti su twitter. Dall’altra il baby con la faccia pulita e l’animo da uomo. FIGLI Osvaldo è più vicino ai 30 che ai 20 (il 12 gennaio le candeline saranno 29), vive pienamente ogni esperienza ed è padre di 4 pargoli. Uno con Ana (Gianluca, vive con la madre in Argentina), due femmine (Victoria e Maria Helena) sono arrivate dalla relazione con la modella fiorentina Elena Braccini, e infine Morrison, maschietto, con l’attuale compagna, Jimena Baron. Dicevamo dei percorsi diversi. Icardi, 21 anni, tra gennaio e febbraio diventerà padre «veramente» di Francesca, la

Vidic con il gruppo Ma il ginocchio lo tormenta ancora ● Ieri seduta pomeridiana in vista dell’Udinese. Mancini ha lavorato ancora sulla tattica prima di chiudere con la classica partitella. Detto di Osvaldo che è stato tenuto precauzionalmente a riposo (oggi verrà valutato l’affaticamento), si è allenato regolarmente con il gruppo Nagatomo. Il giapponese sta seguendo il percorso previsto e dovrebbe essere convocato per la sfida di domenica. In gruppo anche Vidic che continua a lamentare qualche fastidio al ginocchio infiammato. Per ora è arruolabile, ma anche il serbo andrà monitorato giorno dopo giorno. Infine restano fuori dai lavori collettivi Hernanes (adduttore) e Jonathan (sta recuperando la condizione seguendo un programma personalizzato). Oggi seduta mattutina.

figlia in arrivo dalla relazione con Wanda Nara. Intanto Maurito si è «allenato» in questi mesi con Valentino, Constantino e Benedicto, nati dalla relazione di Wanda con Maxi Lopez e ora tatuati sull’avambraccio dell’attaccante dell’Inter. Finirebbe in parità tra i due, tra pannolini e notti in bianco. Roberto Mancini però queste (giustamente) non le valuta e dal cancello della Pinetina in poi è tutta un’altra storia. PABLO SU MAURO Il nuovo capitolo parla di una rimonta di Osvaldo nelle gerarchie interne. Nonostante ieri sia stato tenuto a riposo per un affaticamento muscolare, l’ex juventino rimane il favorito per una maglia da titolare domenica sera contro l’Udinese. La chiacchierata di mercoledì prima della doccia tra Mancini e Icardi è servita ai due per chiarirsi. L’allenatore jesino però al momento ha in testa ancora un tridente con Palacio a destra, Kovacic dalla parte opposta e Osvaldo punto di riferimento. Due gol in 3 partite sono solo l’ultima riga del biglietto da visita; quello che convince di più Mancini per ora è la capacità di attirare e sostenere le attenzioni dei difensori avversari con il fisico. Icardi, ancora a secco da quando si è insediato il nuovo allenatore, è un passo indietro per ora. Il 9 novembre scorso (Mazzarri in panchina, esultanza polemica, i fischi al momento del cambio con fraintendimento finale), giorno della doppietta a Verona, sembra portare una data antecedente al 2014. Osvaldo ora anticipa Icardi nella testa del Mancio. E pensare che uno è stato preso come lungo investimento e l’altro è in prestito dal Southampton.

LA STORIA

La scelta di Sylvinho No al Corinthians, sì per il vice-Mancio 1Il Timao lo voleva

per sostituire Menezes a scadenza Il brasiliano è atteso settimana prossima

MILANO

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Pablo Osvaldo, 28, è in prestito con diritto di riscatto dal Southampton LIVERANI

l Corinthians avevano progettato tutto: prima la gavetta, poi le chiavi del Timao. Invece, a un mese dalla possibilità di guidare la prima squadra, ecco la scelta di accettare l’offerta dell’Inter. Sylvinho curerà soprattutto la difesa nerazzurra, sarà il vice di Roberto Mancini nella pratica, non agli atti perché sprovvisto di patentino. IN ARRIVO Il brasiliano è stato un esterno sinistro dotato di corsa, piede educato e intelligenza tattica. Ha lavorato come vice con Mano Menezes (che lascerà il Corinthians il 31 dicembre) e con Vagner Mancini (al Cruzeiro, al Recife e al Nautico). Entrambi preferiscono giocare a quattro dietro, lo stesso sistema applicato da Mancini. Arriverà in Italia settimana prossima, magari in tempo per preparare la trasferta di Baku in Europa League contro il Qarabag. Un esordio soft (qualificazione e primo posto già archiviati).

LA MUSICA UNISCE Osvaldo (originario di Buenos Aires) e Icardi (di Rosario) fuori dal campo cancellano il dualismo calcistico e ne creano uno musicale. Il rock sopra a tutto, ama i Doors, suona la chitarra: questo è Pablo. Musica proveniente dall’Argentina e mini-altoparlante anche in pullman durante il viaggio verso il Meazza: questo è Mauro. In comune l’essere diretti nello zittire e provocare gli ex tifosi (Roma e Sampdoria). Questione di garra, quel furore tipicamente argentino. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sylvinho, 40 anni, durante un allenamento con il Corinthians IPP

Mauro Icardi, 21, è vicino al prolungamento del contratto fino al 2019 RAMELLA

IL PROGETTO Il Corinthians aveva scommesso su Sylvinho nel luglio del 2013 quando decise di inserirlo nello staff di Tite. Poi, l’anno successivo, arriva Menezes, il cui vero vice era Sidnei Lobo, suo uomo di fiducia. Nel gruppo di lavoro Sylvinho

STRATEGIE DI MERCATO

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erzino (mancino) con forza propulsiva, capace di fare le due fasi. Il profilo di Marcel Schmelzer, 26 anni, ai margini del Borussia Dortmund in questa stagione, torna in auge nella rotta dell’Inter dopo un interesse emerso nello scorso mercato estivo quando la sua valutazione sopra i 12 milioni frenò sul nascere gli entusiasmi nerazzurri. Ora però, con il Borussia Dortmund ultimo in classifica e Schmelzer poco utilizzato dal tecnico Klopp,

CURIOSITÀ Prima di Sylvinho all’Inter è passato Silvino. Era il preparatore dei portieri ai tempi del Triplete di José Mourinho, lo è tuttora al Chelsea. Da Silvino a Sylvinho. m.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA

COSTERÀ 240 MILIONI DI EURO

Obiettivo a sinistra: Schmelzer A centrocampo idea Lucas Leiva Alessandro Russo

aveva (fino a pochi giorni fa) un ruolo molto incisivo. Amante del lavoro, si applica profondamente per apprendere da uno come Menezes (ex c.t. del Brasile) perché nei suoi pensieri Sylvinho vuole diventare allenatore da grande. Il lunedì, il giorno dopo la partita di campionato, l’attuale allenatore del Corinthians lasciava il campo a Sylvinho che poteva guidare l’allenamento con le riserve e con coloro che non avevano giocato il giorno precedente. Un attestato di stima e di fiducia da parte di Menezes e anche della società. Perché era stato scelto per raccogliere l’eredità di Menezes. Il consiglio direttivo del Timao aveva scelto di cambiare guida. Non per gli scarsi risultati: a una giornata dal termine della Serie A, male che vada domani contro il Criciuma (già retrocesso), il Corinthians andrà a disputare i preliminari per la Libertadores. Poi, i prossimi impegni ufficiali riprenderanno a febbraio con il campionato Paulista. In questi due mesi Sylvinho avrebbe dovuto prendere in mano la squadra per qualche test amichevole negli Usa. Tra cui un match contro l’Orlando di Kakà. Partite che sarebbero servite per prendere le misure con il gruppo. Invece ecco la chiamata da Milano, sponda Inter. Dopo il rifiuto di qualche anno fa ai tempi del Manchester City, non se l’è sentita di rifiutare nuovamente. Sarà la sua grande occasione, intanto ha lasciato il Corinthians in grande difficoltà. La società deve scegliere un nuovo tecnico e la tifoseria non l’ha presa bene.

torna in superficie l’opzione nerazzurra. Per una cifra sui 5-6 milioni l’affare potrebbe prendere quota. Sul calciatore tedesco va registrato anche l’interesse di Napoli e Sparta Mosca che valutano la possibilità di strapparlo al Dortmund a gennaio, o anche a giugno. Si tratta di una buona occasione di mercato, resa attuale anche dal filo diretto tra l’entourage del giocatore (i tedeschi della Rogon) e i dirigenti nerazzurri. L’Inter, però, con maggiore determinazione tiene la barra alta soprattutto sugli esterni offensivi. In pole c’è Alessio Cerci, quindi

come alternativa Mohamed Salah del Chelsea (solo se i Blues dovessero aprire al prestito) o quello di Konoplyanka a parametro zero a luglio o con un indennizzo ridotto a favore degli ucraini del Dnipro nel mercato invernale. Senza dimenticare il furetto Bakkali del Psv, promosso dallo scouting nerazzurro. LUCAS LEIVA Attenzione anche alle eventuali opportunità a centrocampo. Il d.t. Piero Ausilio, alle prese sempre col doppio binario dei desideri e dei numeri del bilancio, nell’ultima missione inglese ha ripreso a discutere col Liverpool, dove c’è il vecchio pallino Borini, ma soprattutto Lucas Leiva, gradito anche a Mancini, un identikit duttile ed esperto. L’Inter, a condizioni vantaggiose, è pronta a inserirsi già a gennaio.

Marcel Schmelzer, 26 anni, esterno sinistro ACTION

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Thohir avrà il suo stadio Primo sì di Washington all’impianto dei Dc United ● Erick Thohir avrà il suo stadio. Non a Milano da proprietario dell’Inter, ma a Washington. Il Consiglio della Columbia (il braccio operativo dello Stato) ha approvato all’unanimità il progetto per la costruzione del nuovo impianto dei Dc United da 300 milioni di dollari (circa 240 milioni di euro). Thohir, uno dei tre soci del club insieme con Jason Levien e William Chang, ha ottenuto il primo decisivo via libera. Il voto finale del Consiglio è previsto per il 16 dicembre, ma nell’aria si respira ottimismo. «Aspettiamo a festeggiare – ha detto Levien al Washington Post -, ma abbiamo buone sensazioni». Da quando il club è passato di mano, il progetto del nuovo impianto ha subìto un’accelerazione costante. Merito anche di Thohir che ha impostato in maniera più realistica l’approccio al nuovo progetto. Il finanziamento dello stadio sarà suddiviso equamente tra casse statali e casse private e sarà completato nel 2017.


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Il figlio di Dustin tra Genoa e Milan «Sogno Liverpool»

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L'IDENTIKIT LUCA ANTONELLI NATO IL 11//1987 A MONZA RUOLO CENTROCAMPISTA ALTEZZA 184 CM PESO 79 KG

1Antonelli, l’esempio di papà e quel debutto in A coi rossoneri: «Al posto di Seedorf, incredibile» L’UOMO DELLA STELLA

Roberto Antonelli, attaccante, detto Dustin per la somiglianza con Dustin Hoffman, nel ‘79 ha vinto col Milan lo scudetto della stella

Filippo Grimaldi GENOVA

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na dinastia di genoani. Antonelli senior, detto Dustin, l’uomo che ha vinto in rossonero lo scudetto della stella, nel 1979, s’è fatto amare anche a Genova. Il Grifone, casa loro: oggi tocca a Luca, che del Milan Primavera è stato capitano, e oggi porta la fascia nel Grifone.

Era destino che prima o poi lei mettesse radici qui. «Papà ha giocato in rossoblù due anni, dal 1982 all’84, e a Genova nell’83 è nato mio fratello Andrea, che da piccolino tifava rossoblù (oggi allena nelle giovanili del Monza, ndr) . Andavamo insieme in gradinata e anche in trasferta al seguito del Genoa. La mia genoanità è nata così. Quando mi hanno detto che c’era la possibilità di venire, non ci ho pensato due volte». Lei e suo padre siete carismatici per natura. «Io sono un giocatore normale, che gioca con il cuore e con le palle. Per me l’inizio al Genoa non è stato facile: sono qui da quattro anni, ma all’inizio ho sofferto di pubalgia, poi ho avuto quattro infortuni muscolari. Finché, partita dopo partita, mi sono guadagnato il rispetto dei tifosi. È bello avere la fascia nel Genoa ed essere apprezzato da tanta gente». Per lei furono determinanti gli anni rossoneri? «Devo dire grazie a due allena-

tori: Farina a Monza e Franco Baresi, il mio mister nella Primavera del Milan». Papà Roberto è stato prodigo di consigli? «No. È stato anche lui giocatore, mi ha lasciato fare. Il suo precetto era solo uno: ascolta sempre l’allenatore e i consigli dei giocatori più anziani, e cerca di carpire i loro segreti». Esordio in A a Udine al posto di Seedorf. «Lo ricordo benissimo: 23 dicembre 2006, fu un gran regalo di Natale. Ora potrei farmene un altro: mi mancano tre presenze per toccare quota 100 in campionato nel Genoa. E spero di restare qui a lungo». Com’era il suo Milan? «Un sogno. Io, milanese, con quella maglia. Il ricordo mi accompagnerà per sempre». Tatticamente è stato avanzato in campo da Gasperini. «Già nel 3-5-2 di Guidolin facevo il quinto di sinistra». Domenica scorsa a Cesena ha

Luca Antonelli, 27 anni, è alla quinta stagione con il Genoa LAPRESSE

segnato nella stessa porta dove fece centro con il Genoa anche suo padre. «Già, 32 anni prima. Papà mi aveva predetto il gol. Una gioia tripla: per questo motivo, per la rete e per la vittoria». Gasperini ha elogiato lo spirito della squadra, al di là della posizione in classifica. «Il gruppo è fondamentale, concordo. Usciamo a cena ogni settimana tutti insieme. E anche se gli allenamenti sono duri, ci divertiamo tantissimo». Papà ha il cuore diviso a metà fra Milan e Genoa? «No, ha virato sul Grifone». Siete arrivati al massimo? «Nient’affatto. Pochi giorni fa ascoltavo un’intervista a Messi: “Posso ancora migliorare”.

Se vale per lui, figurarsi per noi. Stiamo facendo un campionato strepitoso, ma vogliamo continuare così». Che giudizio dà al Milan che domenica verrà al Ferraris? «La solita grande squadra. Ha un ottimo allenatore e giocatori eccezionali. Penso a Menez, un fenomeno, El Shaarawy, e Torres, un grandissimo. Il loro valore non si discute. Proveremo a sfruttare le ripartenze». Ha un sogno nel cassetto? «Il mio sogno è, un giorno, giocare nel Liverpool. Anfield (dove il Genoa fu il primo club italiano a vincere, nel 1992, ndr) è come il Ferraris, la loro curva è simile alla gradinata Nord. Ma sono ancora giovane, ci sarà tempo per riparlarne». © RIPRODUZIONE RISERVATA

GLI INIZI Luca Antonelli debutta in Serie A con il Milan il 23 dicembre 2006 (vittoria 3-0 per i rossoneri sul campo dell’Udinese). AL PARMA Dopo la breve parentesi con la maglia del Bari (17 presenze, un gol), nel gennaio 2008 va a Parma dove resta per 3 anni con un bilancio di 58 presenze, un gol. AL GENOA Antonelli gioca col Genoa dal gennaio 2011. Il bilancio è di 97 partite e 7 gol NEI CLUB MILAN BARI PARMA GENOA

2006-2007 2007-2008 2008-2011 2011-2014


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LE ULTIME

IL FARAONE TORNA A GENOVA: RITROVATO IL GOL, ORA RITROVA UN AMICO 1

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De Jong torna titolare e si prenota «Resto qui»

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Nigel De Jong, 30 anni FORTE MILANO

● 1 Il gol dell’iniziale vantaggio rossonero di El Shaarawy nel 2-2 in casa della Sampdoria l’8 novembre scorso 2 Un selfie di El Shaarawy e Perin pubblicato sui social durante un viaggio insieme verso il ritrovo della Nazionale a Coverciano 3 El Shaarawy esulta dopo un gol con la Primavera del Genoa AP/PEGASO

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Marassi, casa del Faraone Il Milan ci conta ancora

1Un mese fa, contro la Samp, El Shaarawy interruppe un digiuno

di 622 giorni. Domenica però dovrà puntare un grande amico: Perin

Alessandra Gozzini MILANO

U

n mese fa, su questo campo di battaglia, si ritrovò sovrano della fascia sinistra: El Shaarawy segnò alla Sampdoria 622 giorni dopo l’ultimo gol in A, per un attaccante un tempo lungo da qui all’antico Egitto. Fu quella la notte del ritorno del Faraone, che prima e per lungo tempo non era stato arruolabile e che poi aveva ceduto a Menez il dominio della zona, come la settimana precedente contro il Palermo: Menez a sinistra, Torres al centro e lui in panchina. Qui invece Elsha si inginocchiò come in un rito, pugni stretti vicino al viso e fronte a terra: era l’esultanza dopo il destro della liberazione. Ora che Stephan torna per affrontare il Genoa ci sono altri dettagli storici: è qui che è cresciuto e poi è stato incoronato Faraone, per via dei tre titoli conquistati a livello giovanile e soprattutto per il debutto in A a 16 anni (1 mese e 24 giorni),

RCon un gol al

Genoa, il Faraone salvò la panchina di Allegri. Ora deve far volare Inzaghi

RPerin raccontò:

«Io e Stephan ci sfidavamo ai rigori: non erano la sua specialità...»

evento che lo rese il più giovane esordiente della dinastia rossoblù. GOL SALVA ALLEGRI Non è la prima volta che El Shaarawy affronta il passato e non sarebbe la prima volta che avviene con dispiacere (per gli altri). Era a San Siro e non a Marassi, quando Stephan segnò alla ex (squadra) e riaprì la ferita: per i tifosi genoani il Faraone era stato

mollato troppo presto. Allora era stato Galliani, a.d. rossonero, ad anticipare il terzo incomodo: l’Inter puntava El Shaarawy, lui chiuse l’accordo con il fedele amico Preziosi. Quella volta comunque fu speciale, era il 27 ottobre 2012 e basta rileggere il titolo della Gazzetta: «Allegri, c’è El Shaarawy. Regalo del Faraone: il Milan torna a vincere e il tecnico resta in sella». Quel gol evitò un’ altra separazione: il Milan arrivava da tre sconfitte consecutive, e solo così Allegri ricucì il rapporto con la panchina rossonera. Fu anche un giorno di anniversari, dediche e regali: Elsha fu spinto sotto la curva a festeggiare i vent’anni («il compleanno più bello della mia vita, sono emozionato e contento. Ma non ho esultato per rispetto al Genoa, il club che mi ha lanciato nel calcio dei grandi. Ho salvato Allegri? Può darsi, però la società e noi giocatori siamo sempre stati con lui. Il gol lo dedico al presidente Berlusconi» raccontò nel dopo gara). Il regalo fu invece la conseguenza di una

622

● i giorni attesi da El Shaarawy per ritrovare il gol in A in Samp-Milan: la volta precedente aveva segnato nel derby del 24 febbraio 2013

10

● le presenze stagionali in campionato per il Faraone: una rete (quella alla Samp), 760 minuti giocati e due ammonizioni rimediate

dolce promessa: arrivato a sette gol, Ambrosini, allora compagno rossonero, fu costretto a pagargli le vacanze di Natale. AMICI CONTRO Genoa-Milan mette contro anche gli amici: Galliani-Preziosi in tribuna, El Shaarawy-Perin allo scontro diretto sul campo. Li separano un paio di settimane e poco altro: ElSha nato il 27 ottobre 1992, Perin (accostato più volte al Milan: altro incrocio) il 10 di novembre. In comune hanno invece il mestiere, la squadra che li accolse adolescenti (il Genoa), quella che li ha cresciuti in B (il Padova), e poi ancora la trafila nelle giovanili azzurre e altri particolari, svelati tempo fa dal portiere. «A Genova ci fermavamo sempre io e lui a fine allenamento: lui a calciare, e bene, da ogni posizione e io, ovviamente, in porta. Anche se, diciamo...non è proprio il calcio di rigore il suo punto forte. È tanto scarso alla play station quanto è forte sul campo. Giochiamo a ping-pong, ma lì io sono fortissimo. E ci sfidiamo anche a tennis, lui è un appassionato. Ci sentiamo tutti i giorni, ascoltiamo musica hip-hop e altra roba un po’ strana. Ci piacciono pizza, carne e pesce. Le donne? Non ci capiamo molto, ma ora piace sicuramente più lui». Con queste maglie la sfida è un inedito: un anno fa Stephan non mise quasi mai piede in campo. In Milan-Pescara, due stagioni fa, ElSha ha invece già colpito l’amico. Rifarlo, in questo stadio, lo renderebbe ancor più Faraone. © RIPRODUZIONE RISERVATA

nalizzando le formazioni si arrivava a questo risultato: Pippo è uno a cui piace sperimentare, se non ha ancora mandato in campo lo stesso gruppo per due volte di seguito. Prima per trovare la giusta alchimia, ora per rigida necessità: Essien, in campo con l’Udinese, sarà out per squalifica. E al suo posto tornerà De Jong, fuori domenica scorsa per infortunio. Ieri invece era presente a un’iniziativa al Milan MegaStore, insieme a più di cento tifosi. All’invocazione a restare rossonero, le quattro parole messe tra virgolette: «Si, resto al Milan». MONTO PRONTO È così probabile che l’ingrediente principale della mediana sia olandese: con Nigel, possibile conferma per Van Ginkel (a Milan Channel: «Lunedì è stato il mio compleanno, per regalo chiederei di giocare e di vincere. Dopo la partita con l’Udinese i compagni mi hanno fatto i complimenti: è importante per la fiducia»). Nelle ultime prove l’ex di Mou è stato alternato a Poli e Montolivo: Van Ginkel è in vantaggio ma il capitano è recuperato e Pippo pensa davvero al fattore sorpresa, schierarlo titolare. Per primo lo rivelerà magari a Silvio Berlusconi, il presidente che si appresta (salvo imprevisti, specifica il club) a parlare domani alla squadra per la quattordicesima volta dall’inizio della stagione. Sul sito rossonero si ricordano anche le date delle visite presidenziali: 22 e 29 Agosto, 5, 12, 19 e 26 Settembre, 3, 17, 24 e 31 Ottobre, 7, 21 e 28 Novembre. a.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL RESTYLING

San Siro come lo Stadium: giocatori e tifosi più vicini Mario Pagliara

L

e promesse d’estate sono realtà. E quel dossier-Meazza consegnato alla Uefa il 21 agosto per ottenere la finale di Champions 2016 ora è un fascicolo di progetti. Via libera dalla giunta del Comune di Milano alla seconda e penultima tranche del piano di ammodernamento dello stadio, firmato dall’architetto Francesco Ragazzi (il padre Giancarlo disegnò il terzo anello con Enrico Hoffer). Lavori per 8,7 milioni proposti da Milan e Inter con una novità d’ispirazione europea, non richiesta, che ha subito incassato il gradimento dalla

Uefa: le panchine saranno fasciate da una doppia fila di nuovi posti. Giocatori e tecnici, dunque, gomito a gomito con il pubblico. Come a Torino. Le nuove panchine in mezzo al pubblico sono l’aspetto più affascinante del piano dei lavori. La filosofia che ha guidato quest’intuizione (spinta dal Milan) è stata quella di avvicinare il più possibile gli spettatori al terreno, allo spettacolo come se si fosse a teatro. L’intervento - tecnicamente si chiama «nuovi posti parterre tribuna rossa» – sarà avviato a fine maggio e consegnerà le nuove panchine dopo Ferragosto, pronte per la stagione 2015-2016. Abbattendo le barriere fra la tribuna ros-

sa e il campo, si coprirà il fossato con una soletta mobile sulla quale nasceranno le nuove panchine: ad altezza campo (non seminterrate come oggi), incastrate tra due nuove file di spettatori ai lati, con 120 poltroncine coperte a quota campo. Posti di assoluto pregio: i club decideranno come gestirli, presumibilmente a prezzi super vip. Il Comune ha anche approvato i lavori per 4 sky lounge nella tribuna arancio e la riqualificazione del sottotribuna nel primo arancio, da consegnare entro dicembre 2015. «Questo piano è la sintesi di come il Meazza riesca a coniugare la modernità con il fascino della sua storia», plaude l’assessora allo

Sport, Chiara Bisconti. In corso il rifacimento della galleria del secondo anello e il nuovo museo: il piano per la Champions si completerà con l’abbattimento delle barriere e i nuovi bagni nel primo anello. Sarà l’ultimo investimento congiunto di Inter e Milan. Dal 2016 si lavorerà alla scissione, con i rossoneri incamminati lungo la strada dello stadio di proprietà. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Presidente Onorario Silvio Berlusconi, i Vicepresidenti Adriano Galliani, Barbara Berlusconi e Paolo Berlusconi, il consiglio di amministrazione, i dirigenti, i tecnici, i calciatori e il personale tutto dell A.C. Milan partecipano profondamente commossi al dolore di Alessandro Nesta e piangono con lui la perdita del caro papà

Giuseppe Nesta

Un’immagine degli spalti del Meazza: subirà un’opera di ammodernamento

- Milano, 4 dicembre 2014.


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Serie A R È già mercato

VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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L'IDENTIKIT MANOLO GABBIADINI NATO IL 26/11/1991 A CALCINATE (BG) RUOLO ATTACCANTE ALTEZZA 1,86

JUVENTINO MANCATO La Juve nel 2012 ne ha rilevato la comproprietà ma non ha mai giocato in bianconero FRATELLO D’ARTE La sorella Melania, nazionale azzurra, per anni è stata eletta miglior calciatrice italiana NEI CLUB ATALANTA 2009-10 CITTADELLA 2010-11 ( 5 GOL) ATALANTA 2011-12 ( 1 GOL) BOLOGNA 2012-13 ( 6 GOL) SAMPDORIA 2013-15 (13 GOL

IN NAZIONALE Manolo Gabbiadini, 23 anni, nelle prime tredici giornate ha segnato 4 gol, di cui quello decisivo nel derby ANSA

Gabbiadini dice sì Ora il Napoli tratta con Juve e Samp 1De Laurentiis ha pronti 20 milioni per gennaio A sinistra da coprire anche il ruolo di difensore

Gianluca Monti NAPOLI

T

utto come da programma. Due ore di incontro ieri a Roma, negli uffici della FilmAuro, tra il Napoli e Silvio Pagliari, l’agente di Manolo Gabbiadini. Già il fatto che le parti si siano viste lascia intendere come ci sia una bozza di accordo tra le società proprietarie del cartellino di Gabbiadini, Sampdoria e Juventus, ed il club azzurro. Ieri sono state invece gettate le basi per l’intesa tra il club di De Laurentiis (presente all’incontro insieme al ds Bigon) ed il giocatore bergamasco. Sensazioni positive, anche se bisognerà risentirsi per definire i dettagli. Gabbiadini al Napoli, però, da ieri è molto più che un’ipotesi. Anzi, è quasi una certezza nonostante manchino ancora le firme.

STRADA SPIANATA Ovviamente, il contratto sarà di quelli lunghi sia perché le pagine che lo compongono sono tante (come sempre quando c’è di mezzo il Napoli), ma anche perché la durata dovrebbe essere almeno quadriennale con Gabbiadini che andrà a guadagnare uno stipendio più alto di quello attuale (quasi il doppio per la precisione) e indicizzato in base alle sue prestazioni, ai gol ed ai risultati della squadra. Si partirà da una base di 1,2 milioni di euro, poi l’ingaggio di Gabbiadini crescerà con il passare del tempo. La trattativa non potrà essere definita prima di gennaio e non ci sono ancora i moduli pronti, ma tutto lascia intendere che, dopo l’incontro di ieri, la strada sia praticamente spianata. GRUZZOLETTO Ad ora di pranzo, prima dell’incontro iniziato

1,2

● milioni: è l’ingaggio di partenza per Gabbiadini al Napoli. Il compenso poi crescerà in base alle prestazioni

verso le 16, Bigon era stato logicamente molto abbottonato ai microfoni di Kiss Kiss Napoli: «Gabbiadini è un giocatore interessante, non solo per noi ma anche per altri club. E’ giovane e italiano e sta facendo bene già da qualche anno. Abbiamo una serie di situazioni interessanti da valutare e vedremo quale concretizzare». Tipiche affermazioni da calcio mercato. In realtà, Bigon è già avanti nel senso che sta iniziando a lavorare sul terzino da portare a Napoli e sul cen-

Ha debuttato il 15 agosto 2012 a Berna in Inghilterra-Italia 2-1

trocampista che, a gennaio o in estate, dovrà essere un riferimento per la squadra (ieri è spuntato il nome di Toulalan del Monaco, in scadenza nel 2015). De Laurentiis ha stanziato un budget di circa 20 milioni per questa sessione invernale, dunque avanza un bel gruzzoletto per andare a prendere un laterale di difesa che dovrebbe sostituire l’infortunato Zuniga (alle prese con una cura sperimentale a base di cellule staminali) e Ghoulam (impegnato a gennaio in coppa d’Africa). SVOLTA A SINISTRA Due i nomi da tenere in debita considerazione: innanzitutto Strinic del Dnipro e, in seconda battuta, Pocognoli del West Bromwich Albion. La vera novità è che il croato ha il contratto in scadenza il 31 dicembre e per questo motivo intriga in modo particolare. Non a caso, è finito in tribuna nelle ultime tre apparizioni della sua squadra visto che con ogni probabilità lascerà il Dnipro tra poche settimane. Un’occasione che il Napoli potrebbe non lasciarsi sfuggire prendendo un laterale di esperienza internazionale con all’attivo 33 presenze con la sua nazionale. Il belga Pocognoli, anche lui classe ’87, che nel Wba è titolare indiscusso (11 presenze fin qui in Premier) rappresenta un’alternativa da non depennare del tutto. Dunque, il Napoli ha virato a sinistra. Gabbiadini è il primo tiro mancino di un mercato che per i colori azzurri si annuncia davvero scoppiettante. © RIPRODUZIONE RISERVATA

AFFARI NERAZZURRI

campione del mondo 2006 dopo aver vinto lo scudetto potrebbe lasciare il Guangzhou

Filippo Di Chiara

E

ra (solo) un arrivederci, alla A, non un addio. Alberto Gilardino a luglio, nel mettere nero su bianco il munifico sì al Guangzhou (10 milioni per 2 anni più bonus), via twitter lo aveva preannunciato: «Fra un paio d’anni tornerò, ho un conto in sospeso con la Serie A, voglio arrivare a 200 gol». E così il Gila-mondia-

Zona Mazzarri? Ora è diventata quella di Benitez 1I gol segnati

negli ultimi 5’ hanno fruttato 4 punti in più e il 3° posto NAPOLI

C’

era una volta la zona Mazzarri. Il tecnico toscano toglieva la giacca, il quarto uomo indicava i minuti di recupero ed il Napoli andava puntualmente in gol. Adesso c’è la zona Benitez, che soltanto a Marassi contro il Genoa all’esordio in campionato e lunedì contro la Sampdoria ha fruttato tre punti. Due gol in pieno recupero: quello di De Guzman decisivo per il successo sul Grifone e la zampata di Zapata che ha permesso al Napoli di riagganciare il terzo posto.

DUE RIMPIANTI Nove volte sin qui gli azzurri sono stati capaci di segnare nell’ultimo quarto d’ora di gara. Addirittura, se le partite durassero 85’ il Napoli avrebbe appena 19 punti in classifica e sarebbe soltanto al settimo posto dietro ad Udinese, Lazio, Milan e Sampdoria. Quattro squadre che il Napoli, invece, sopravanza in graduatoria proprio grazie allo sprint finale. Eppure, c’è anche qualche rimpianto. A Milano contro l’Inter (2-2 il finale) gli azzurri hanno lasciato Hernanes libero di colpire di testa quando ormai l’arbitro aveva già il fischietto in bocca per decretare la fine mentre a Bergamo contro l’Atalanta (1-1) è stato Higuain a fallire il rigore della vittoria al 92’ (per altro dopo aver pareggiato al minuto 86). IL TURNOVER FUNZIONA Intanto domenica al San Paolo, ad ora di pranzo, Benitez potrebbe proporre un paio

COSÌ ALL’85’ SQUADRA 1. JUVENTUS 2. ROMA 3. SAMPDORIA 4. MILAN 5. LAZIO 6. UDINESE 7. NAPOLI 8. FIORENTINA 9. GENOA 10. PALERMO 11. INTER 12. SASSUOLO 13. TORINO 14. EMPOLI 15. CAGLIARI 16. ATALANTA 17. VERONA 18. CHIEVO 19. PARMA 20. CESENA

PUNTI 31 30 24 21 21 20 19 19 18 17 17 16 14 14 12 11 11 10 9 8

COSÌ AL 90’ SQUADRA 1. JUVENTUS 2. ROMA 3. NAPOLI 4. GENOA 5. SAMPDORIA 6. MILAN 7. LAZIO 8. FIORENTINA 9. UDINESE 10. SASSUOLO 11. INTER 12. PALERMO 13. EMPOLI 14. VERONA 15. TORINO 16. CAGLIARI 17. ATALANTA 18. CHIEVO 19. CESENA 20. PARMA

PUNTI DIFFERENZA 34 +3 31 +1 23 +4 23 +5 22 -2 21 0 20 -1 19 0 18 -2 18 +2 17 0 17 0 14 0 14 +3 12 -2 11 -1 11 0 10 0 8 0 6 -3

di novità in formazione con Henrique al posto dello squalificato Koulibaly e Gargano in luogo di Inler. De Guzman insidia Hamsik, titolare nelle ultime sette gare di campionato e che potrebbe rifiatare. Il tecnico spagnolo, ieri osannato in centro città mentre visitava il Cristo Velato alla Cappella San Severo, deciderà all’ultimo minuto…in zona Benitez. g.m © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’INCONTRO TRA ALFANO E I VERTICI DEL CALCIO

Incidenti e feriti in calo «Ma molto si deve fare»

Mal di gol: l’Atalanta vuole Gila Nel mirino c’è anche Saponara 1L’attaccante

LA CURIOSITA’

le, dopo aver vinto lo scudetto in Cina e segnato (5 gol) alla corte di Lippi (ora d.t. del club dopo aver lasciato la panchina a Cannavaro), sta seriamente pensando di rientrare in Italia. E l’Atalanta, alle prese con un terribile mal di gol, si è fatta avanti: appena 5 le reti segnate nelle prime 13 giornate. Chiaramente è una operazione che pur potendo contare su una prima disponibilità da parte del giocatore (a quota 174 reti in A), presenta ostacoli a livello economico. Ma il Guangzhou è a caccia di punte in Brasile, c’è Fred nel mirino, e non si opporrebbe alla partenza. Quello di Gila non è l’unico nome valutato dall’Atalan-

ta: nella lunga lista Borriello (Roma), Bergessio (Samp) e anche il croato Kramaric (Rijeka), ormai fuori portata. NON SOLO PUNTE In ogni caso l’Atalanta si muove anche per gli esterni: i gravi infortuni di Estigarribia e di Raimondi, per entrambi stagione finita con largo anticipo, hanno saccheggiato la fascia destra di Colantuono: un nome caldo è quello di Faraoni che trova poco spazio a Udine, ma la novità è il sondaggio con il Milan per Saponara che ha poco spazio alla corte di Inzaghi e a Bergamo potrebbe (ri)trovare momenti felici. © RIPRODUZIONE RISERVATA

TONI: «È UN MOMENTO DIFFICILE» ● VERONA Luca Toni (FOTO GRIGOLINI) a difesa di Mandorlini nella serata organizzata da Verona e Manila Grace per le popolazioni emiliane colpite dal terremoto 2012: «Ingiusto attaccarlo, in campo andiamo noi. Momento no, ma normale»

● (a.cat.) Non è il pugno duro mostrato dalla Spagna, ma c’è la consapevolezza che «molto ancora si deve fare». L’incontro di ieri al Viminale tra il ministro dell’Interno Alfano e i vertici dello sport e del calcio italiano (Malagò, Tavecchio, Beretta, Lotito e molti club di A e B presenti) ha tracciato un primo bilancio degli effetti prodotti dalle nuove norme antiviolenza: rispetto al 2013 calano le partite con incidenti (-9%) e i poliziotti (46%) e i civili (-34%) feriti. Governo del Paese e del calcio promettono di intensificare la lotta ai violenti. Servono stadi più accoglienti, tecnologie più moderne, poliziotti più presenti nelle curve, società meno contigue agli ultrà. Ma

Angelino Alfano, 44 anni, dal 22 febbraio 2014 ministro dell’Interno del governo Renzi ANSA mancano i soldi. E infatti i club hanno chiesto ad Alfano di partecipare alla stesura del regolamento di quella parte del decreto stadi che gli impone una quota tra l’1 e il 3% degli incassi al botteghino per finanziare gli straordinari degli agenti. Proposta accolta.


Serie A R L’intervista

VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Riscatto Bizzarri «Delusione Lazio ma ora godo io»

L'IDENTIKIT ALBANO BIZZARRI NATO IL 9 NOVEMBRE 1977 A ETRURIA (ARGENTINA) RUOLO PORTIERE ALTEZZA 188 CM PESO 76 KG

1Era riserva al Chievo, ha tolto il posto a Bardi

«Chiamavo i club di persona, poi è arrivato Maran»

Francesco Velluzzi INVIATO A VERONA

O

ra gode lui. Albano Bizzarri, Una vita da secondo, pure terzo scomodo. «Ma adesso sono felice come un bambino povero che ottiene un paio di scarpe nuove». Albano Bizzarri non era povero: «Papà faceva il camionista, se n’è andato 5 anni fa. Non eravamo ricchi, ma non ci ha fatto mancare nulla. Ha fatto una casa che io ho solo migliorato. Ora a Etruria c’è mamma. A Natale andrò a trovarla. Non vedo l’ora. In 16 anni che sto in Europa non ho mai mancato l’appuntamento a Natale e in estate. Ci sono 14 ore di volo per Buenos Aires, poi altre sei di macchina per arrivare a casa, è lunga». Le racconterà che adesso è un portiere titolare, al Chievo a Verona dove la squadra è stata festeggiata in Provincia. «La mattina in cui giocavamo col Sassuolo (2 novembre), Maran ha chiamato noi tre portieri e ha detto “voglio cambiare”. Ho risposto bene, sono arrivato nel posto giusto al momento giusto. Con la Lazio ho fatto una gran partita, ora lotto per salvarmi, sarebbe bellissimo».

no scorso è stata dura. Mi chiamò Delli Carri, al Genoa non erano sicuri di Perin. Poi Mattia è esploso, anzi vi dico che è il portiere che è migliorato di più. Ho bussato a varie porte e le ho trovate chiuse, ho chiamato io dei club ma non trovavo nulla».

andai alla Lazio. Forse non aveva torto. Per me Catania è stata un’esperienza unica. Pensi che il mio migliore amico nel calcio, Izco, che ora ho ritrovato qui, era con me a Catania. Ed è la città in cui ho mangiato meglio in assoluto».

In Italia l’ha portata Pietro Lo Monaco, a Catania, dove ha fatto l’annata migliore. Lo sente? «Non più. Si arrabbiò quando

E’ stato anche a Madrid, al Real, dove ha vinto una Champions. Che esperienza ha vissuto? «Avevo 21 anni, ero solo, prima

Albano Bizzarri, 37 anni, da quest’anno difende la porta del Chievo PLP

volta lontano da casa. Andai male, non sfruttai l’occasione. A 21 anni ti fai troppe domande e me ne facevo, eh. Il Real è una cosa troppo grande. Ma ho imparato. Soprattutto da Bodo Illgner, il migliore a cui ho fatto il secondo. Era completo ed era tedesco. Ho detto tutto. Anche se il mio modello è sempre stato Van der Sar, un mito».

se ne va più... «Lo farò quando smetterò e mi dividerò tra Spagna e Argentina dove ho fatto degli investimenti». E magari si fa una famiglia... «Non sono sposato. Una scelta. Non volevo fare una famiglia, correre il rischio di lasciarmi e magari di disperderla coi tanti trasferimenti».

Nel 2007 ha trovato l’Italia e non

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Albano Bizzarri è cresciuto nel Racing Avellandea in Argentina. A 21 anni viene acquistato dal Real e subito vince una Champions. Resta un anno a Madrid, poi va al Valladolid, sei stagioni, quindi al Tarragona. E nel 2007 l’Italia, Catania. L’anno dopo con Zenga è titolare. Poi va alla Lazio e gioca poco, quindi al Genoa (una sola partita). E ora c’è il Chievo LE SUE SQUADRE RACING 1995-1998 REAL MADRID 1998-2000 VALLADOLID 2000-2006 TARRAGONA 2006-2007 CATANIA 2007-2009 LAZIO 2009-2013 GENOA 2013-2014 CHIEVO 2014

World Champions.

Lei, classe 1977, come Abbiati, De Sanctis e Storari, ha tolto il posto a Francesco Bardi, il portiere dell’Under 21 azzurra. Cosa dice a chi si trova nella condizione in cui lei è stato per anni? «Che a 21 anni ero al Real Madrid, a 27 sono retrocesso in Spagna e a 37 anni sono titolare in A. Significa che la carriera può cambiare da un giorno all’altro. La concorrenza è il pane quotidiano per chi fa il calciatore. Perché fa uscire il meglio di ognuno di noi. Io ho passato brutti momenti, non ho mai mollato». I momenti peggiori? «Alla Lazio nel 2010 quando feci il terzo, l’allenatore era Reja. Dicevano che ero un primo e da secondo avrei messo in difficoltà Muslera. Poi ho avuto Marchetti che è esploso. Non mi è mai stata data un’opportunità. Pure l’an-

clic È NELLA LEVA DEL ’77 LUNEDI’ SFIDA IL GIOVANE CRAGNO ● Classe ’77. Generazione di fenomeni. Infatti, oltre a Bizzarri, ci sono Morgan De Sanctis, titolare alla Roma, Cristian Abbiati, secondo al Milan dopo una grande carriera, e Marco Storari, secondo di Buffon alla Juventus. Lunedì Bizzarri sfiderà Alessio Cragno, portiere del Cagliari, classe ’94, il più giovane titolare della serie A. L’altro più giovane è Nicola Leali, classe ’93, che è al Cesena. Scuffet dell’Udinese è ’96, ma quest’anno non è titolare, chiuso da Karnezis.

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Il gruppo tedesco ebm-papst, leader mondiale nella produzione di ventilatori e motori elettrici, si congratula con il Team di Formula 1TM Mercedes AMG PETRONAS per la vittoria del Campionato Mondiale Costruttori 2014: come partner ufficiali del team, siamo orgogliosi di aver contribuito a questo grande successo, sicuri di vivere una stagione 2015 altrettanto emozionante. www.f1.ebmpapst.com

La scelta degli ingegneri


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Serie A R La statistica

VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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DA GERVINHO A OGBONNA GIOIE SFUMATE

2

3

● 1 Il palo colpito da Gervinho in Samp-Roma, finita 0-0 ● 2 La traversa centrata da Ogbonna in Genoa-Juve (1-0) ● 3 Quella colpita da Baselli sull’1-0 di Atalanta-Roma, partita poi terminata 1-2

Il Palermo in Champions Toccando meno legno... 1Iachini sarebbe terzo se i pali e le traverse fossero stati gol

Davide Longo

P

alermo terzo, in zona Champions League. Non è il sogno di mezza estate di un tifoso rosanero particolarmente ottimista, ma la classifica di Serie A se tutti i pali e le traverse colpite in queste prime 13 giornate si fossero invece tramutati in gol. Qualche centimetro più in basso, a destra o a sinistra, insomma, e Iachini si troverebbe con 8 punti in più in classifica, a quota 25, a inseguire – sia pure da lontano – le due regine del campionato, Juventus (37) e Roma (31). INCIDENZA Chiariamo subito

IL NUMERO

dare sono i bianconeri tri-campioni d’Italia con 11 legni colpiti da Giovinco e Marchisio (doppietta per entrambi) e poi da Caceres, Llorente, Morata, Pogba, Tevez, Vidal e Ogbonna. Anzi, le 11 reti »supplementari» da noi assegnate regalerebbero a Pirlo e compagni 3 punti in più, quelli lasciati al Genoa, quando Ogbonna e Llorente si ritrovarono a stra-

Il palermitano Paulo Dybala, 21 anni: per lui oltre a 6 reti anche 3 legni ANSA

maledire il palo e la traversa di Marassi: l’unica sconfitta in campionato, al lordo dei pali diventerebbe una vittoria per 2-1. Detto che la Roma di Garcia farebbe pari e patta nei punti in classifica, la statistica più clamorosa è comunque quella del Palermo che paga un prezzo altissimo a quei famosi centimetri in più o in meno: 8 punti persi per altrettanti

legni, 4 dei quali colpiti da Vazquez (3 pali e una traversa) e 3 (tutte traverse) centrate da Dybala, i due giocatori che occupano i primi posti della classifica individuale di specialità. Certo, il saggio Liedholm ripeteva sornione che «palo è tiro sbagliato», ma non ditelo al presidente Zamparini: vi immaginate quanto potrebbe valere il suo talentino

SE I PALI FOSSERO GOL

LA CLASSIFICA UFFICIALE

SQUADRA JUVENTUS ROMA PALERMO SAMPDORIA MILAN NAPOLI GENOA LAZIO SASSUOLO FIORENTINA INTER UDINESE ATALANTA VERONA EMPOLI CAGLIARI TORINO CHIEVO CESENA PARMA

SQUADRA JUVENTUS ROMA NAPOLI GENOA SAMPDORIA MILAN LAZIO FIORENTINA UDINESE SASSUOLO INTER PALERMO EMPOLI VERONA TORINO CAGLIARI ATALANTA CHIEVO CESENA PARMA

PUNTI 37 31 25 23 22 20 19 19 18 17 16 15 14 14 14 12 12 10 8 7

Dybala se si trovasse a quota 9 anziché a 6 nella classifica marcatori? Forse addirittura più dei 42 milioni che (si dice) l’Arsenal sarebbe disposto a sborsare per portarlo a Londra. LE ALTRE Un’occhiata a questa classifica virtuale potrebbe causare attacchi di gastrite acuta anche in altre piazze

PUNTI 34 31 23 23 22 21 20 19 18 18 17 17 14 14 12 11 11 10 8 6

perché, se tradotta in realtà, potrebbe (o avrebbe potuto) modificare destini di singoli e club. Il presidente della Sampdoria Ferrero, ad esempio, con un punto in più guarderebbe con meno rammarico al pareggio subito nel finale dal Napoli, mentre a quota 14, anziché a 11, la panchina di Colantuono all’Atalanta sarebbe probabilmente più solida. Zeman e Donadoni avrebbero un mattoncino in più sul quale costruire il progetto salvezza, mentre Inzaghi domenica affronterebbe Gasperini gonfiando il petto perché partirebbe da 3 punti in più e non 2 in meno rispetto al collega. I BENEFICIATI L’altra faccia

IL NUMERO

4

11

Gian Piero Gasperini, 56 anni

Sebastian Giovinco, 27 anni

che non si tratta di un calcolo scientifico, ma è comunque qualcosa in più di un semplice gioco: abbiamo modificato i risultati di tutte le partite contando come gol le 97 volte in cui dall’inizio del campionato il pallone è andato a sbattere sui legni della porta. Un calcolo dal quale abbiamo escluso i pali e le traverse colpite in azioni comunque terminate in rete (l’esempio più recente è il palo di Obiang, convertito in tap-in da Eder in Samp-Milan).

della medaglia, molto più sorridente, parte proprio dal tecnico del Genoa: se i 7 pali colpiti dagli avversari fossero stati altrettanti gol a poco sarebbero serviti i 3 centrati dai suoi giocatori: il saldo sarebbe in negativo di 4 punti. E anche Udinese (-3), Napoli(-3), Fiorentina (-2), Inter (-1) e Lazio (-1) possono rivolgere un pensierino riconoscente a pali e traverse: per loro, insomma, vale la lingua inglese, nella quale «toccare legno» si dice per procacciarsi fortuna. A patto che a toccarlo siano gli avversari, of course.

I punti in meno che avrebbe il Genoa se i pali e le traverse nelle sue partite valessero come gol

JUVE REGINA Il primo dato da sottolineare è che anche in questa graduatoria a coman-

I pali e le traverse colpiti dalla Juve in 13 giornate: Giovinco e Marchisio sono a quota 2

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Coppa Italia R Quarto turno

VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

17

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Reti e rigori, è festival Cagliari-Modena

1Nei 120’ emiliani avanti quattro volte e sempre ripresi, la banda Zeman si guadagna il Parma dal dischetto NICOLA BINDA

CAGLIARI

9

MODENA

8

INVIATO A CAGLIARI

L’

abc di Zeman recita che quello che conta è fare un gol più degli avversari, ma stavolta il suo Cagliari per qualificarsi in Coppa Italia (sfiderà il Parma) ha dovuto rimediare quattro volte ai vantaggi di un Modena che ha ragione a imprecare: quella di Novellino avrebbe potuto essere l’unica squadra di B a superare questo turno. Pazzesca la sfida del Sant’Elia. Che fa gioire il Cagliari dopo la scoppola con la Fiorentina e rialza il morale in vista della sfida-salvezza di lunedì contro il Chievo. Quando servirà una vittoria, che in campionato in casa non è ancora arrivata (resta solo quella di agosto col Catania, sempre in Coppa). I TECNICI Due a due al 90’, anzi al 93’ visto il pareggio di Longo, da poco entrato e decisivo con le sue prime reti nel Cagliari. Quattro a quattro al 120’, dopo che in cattedra è salito Pablo Granoche, capocannoniere della B con 13 reti e spietato con una doppietta. E sette a sette dopo il primo turno dei rigori. Si è andati a oltranza e il Cagliari l’ha spuntata. Fiuuu avrebbe detto Allegri, che qui debuttò in A. Tra Zeman e Novellino nei sei precedenti non era mai finita pari e questo 4-4 passa agli annali. Il boemo ha schierato ancora Cossu centravanti e proprio lui (dopo Longo) è stato il migliore, e non solo perché è il primo ad aver colto il verbo del

DOPO CALCI DI RIGORE (2-2 al 90’, 4-4 al 120’) PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI autorete di Cragno (C) al 6’ p.t.; Conti (C) su rigore al 14’, Luppi (M) al 23’, Longo (C) al 48’ s.t.; Granoche (M) all’8’, Longo (C) all’11’ p.t.s.; Granoche (M) su rigore al 4’, Farias (C) al 14’ s.t.s. SEQUENZA RIGORI Conti (C) fuori, Schiavone (M) gol, Rossettini (C) gol, Nizzetto (M) gol, Farias (C) gol, Granoche (M) gol, Joao Pedro (C) gol, Gatto (M) alto, Crisetig (C) parato, Osuji (M) parato, Longo (C) gol, Marzorati (M) gol, Murru (C) gol, Cionek (M) parato CAGLIARI (4-3-3) Cragno 6,5; Balzano 5,5 (dal 36’ s.t. Longo 7,5), Ceppitelli 5, Rossettini 5,5, Murru 5; Dessena 5 (dal 29’ s.t. Crisetig 6), Conti 5,5, Joao Pedro 5,5; Ibarbo 6,5, Cossu 7, Rangel 5 (dal 36’ p.t. Farias 6,5). PANCHINA Carboni, Benedetti, Capuano, Pisano, Capello, Donsah, Barella, Ekdal. ALLENATORE Zeman 6. AMMONITI Conti gioco scorretto. MODENA (4-4-2) Manfredini 7; Osuji 6, Cionek 7, Marzorati 6,5, Rubin 6; Nardini 7, Schiavone 7, Signori 6,5 (dal 13’ s.t. Martinelli 6), Luppi 6,5 (dal 32’ s.t. Gatto 5); Beltrame 6 (dal 24’ s.t. Nizzetto 5,5), Granoche 7,5. PANCHINA Pinsoglio, Gozzi, Guidiala, Zoboli, Manfrin, Tonucci, Calapai. ALLENATORE Novellino 7. AMMONITI Manfredini per gioco scorretto; Martinelli per c.n.r. ARBITRO Di Paolo di Avezzano 5,5. GUARDALINEE Giallatini 5,5 -Calò 6. NOTE spettatori 5.000 circa; paganti e incasso non comunicati. Tiri in porta 12 (con un palo)-6. Tiri fuori 1-2. In fuorigioco 4-4. Angoli 1110. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

A sinistra Farias, autore del 4-4 decisivo. A destra Granoche: al Modena non sono bastati due suoi gol (uno dal dischetto) LAPRESSE

suo allenatore. Zeman vuole palle basse e in verticale e il Cagliari spreca troppo con inutili lanci lunghi («Quello di oggi non è il mio calcio», dirà poi Zeman). Cossu con le sue giocate basse è stato invece l’unico a fare quello che Zeman vuole, propiziando le reti. I GOL Dopo 6’ il Modena è andato in vantaggio trovando spazio sulla destra (Nardini vincerà il duello con Murru), con un cross che Beltrame ha mandato sul palo: la palla ha colpito Cragno ed è finita in gol. Il Cagliari si è visto dopo l’ingresso di Farias per l’inutile Caio Rangel, prima

BRESCIA ELIMINATO

dell’intervallo c’era un rigore su Ibarbo (fallo di Marzorati), ma Di Paolo l’ha concesso nella ripresa quando, su corner per il Modena, è partito da Cossu un contropiede che ha messo Farias davanti a Manfredini: fallo e rigore trasformato da Conti. Poco dopo è stato Davide Luppi a segnare il primo gol nel Modena (dopo i 29 in 27 gare in D con la Correggese) e, quando il 2-1 sembrava scritto (e dopo che Gatto s’è divorato il 3-1), Longo con un’insistita azione ha steso la miglior difesa della B. Ai supplementari Granoche, dopo errore di Ceppitelli, ha superato Cragno con un pregiato tocco

IIIº turno eliminatorio

16 Chievo 25 Pescara

0 1

17 Sassuolo 24 Cittadella

4 1

1Segna l’uomo mercato. E ora per Mihajlovic, espulso, c’è Mancini SAMPDORIA

2

BRESCIA

0

GENOVA

P

eccato. Niente serata fra vecchi amici. La Samp si regala una serata di gala a casa del Mancio, appuntamento a San Siro fra poco più di un mese. Peccato però che il 14 gennaio rischia di mancare uno dei due invitati eccellenti, Mihajlovic, espulso a una manciata di minuti dalla fine per proteste, dopo un fallo non fischiato ad Obiang. Di lì la reazione verbale del tecnico nei confronti del quarto uomo, il signor Roca, che già in precedenza aveva provato a tranquillizzare (invano) il tecnico serbo. FESTA GONZALO La Samp liquida il Brescia già nel primo tempo, senza dannarsi troppo l’anima, contro un avversario che prova a sorprendere i blucerchiati tenendo alto il ritmo sino al rigore di Gabbiadini (fallo di Arcari in uscita su Sansone) e poi, fatalmente, si spegne. I blucerchiati chiudono poi i conti con l’attesissimo primo centro assoluto di Bergessio (ancora a secco in campionato) ad inizio ripresa, su assist di Fedato. La Samp-due non ha insomma tradito le attese, faticando solo in avvio a trovare l’intesa fra i reparti, anche perché il Brescia s’è presentato a Marassi di fatto con la formazione titolare, ad eccezione del brillante H’Maidat. Per due buone ragioni, in-

7,5 ● LONGO Impatto devastante sulla gara, entra e salva il Cagliari due volte: 2-2 in extremis e poi 3-3. Primi gol in rossoblù

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IL TABELLONE

Samp con il 1° gol di Bergessio (e forse l’ultimo di Gabbiadini) FILIPPO GRIMALDI

sotto. Il terzo pareggio del Cagliari è arrivato con la seconda rete di Longo dopo ennesimo assist di Cossu. A Granoche non è andata giù e s’è procurato un rigore (mani di Murru, appena ubriacato) che poi ha trasformato. Finita? No, perché Farias ha fatto 4-4 in mischia facendo arrabbiare il Modena. Così si è andati ai rigori e, dopo il primo errore di Conti, è stato Osuji che ha sprecato quello della vittoria. A oltranza ci ha pensato Cionek a sbagliare il suo, chiudendo questo romanzo che ha riscaldato una fresca e piovosa serata sarda.

IL MIGLIORE

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Gabbiadini su rigore al 33’ p.t., Bergessio al 20’ s.t. SAMPDORIA (4-3-1-2) Viviano 6; Cacciatore 6, Fornasier 6, Gastaldello 6,5, Regini 6; Obiang 6 (42’ s.t. Lulic s.v.), Marchionni 6, Krsticic 6; Sansone 6 (1’ s.t. Fedato 6,5); Bergessio 6,5, Gabbiadini 6,5 (21’ s.t. Djordjevic 6). PANCHINA Da Costa, Mesbah, Romagnoli, Duncan, Rizzo, Eder, Silvestre, De Silvestri, Wszolek. ALL. Mihajlovic 6. ESPULSI l’allenatore Mihajlovic per proteste al 42’ s.t. AMMONITI Regini e Bergessio. BRESCIA (4-3-2-1) Arcari 6,5; Zambelli 6, Ant. Caracciolo 5,5, Di Cesare 6, Scaglia 5,5; Bentivoglio 5,5, Olivera 6 (36’ s.t. Razzitti s.v.), Benali 6; H’Maidat 6, Sestu 6 (3’ s.t. Morosini 6); And. Caracciolo 5,5 (11 s.t. Valotti 6). PANCHINA Minelli, Andrenacci, Lancini, Ragnoli, Gargiulo, Quaggiotto, Coly, Bertoli, Boniotti. ALL. Iaconi 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Arcari e Olivera per gioco scorretto. ARBITRO Baracani di Firenze 6. GUARDALINEE Bianchi 6,5-Carbone 6,5. NOTE paganti 3.255, incasso di 36.604 euro. Tiri in porta 8 (con una traversa)-2. Tiri fuori 2-1. In fuorigioco 1-0. Angoli 7-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.

nanzitutto: Iaconi non aveva molte alternative da proporre e un’eventuale brutta figura a Genova avrebbe fatto salire ancora di più la tensione in una piazza già abbastanza calda. L’orgoglio del Brescia – almeno quello – è salvo. Arcari ha poi evitato guai

peggiori chiudendo la porta per due volte su Bergessio e Sansone. L’attenzione, adesso, è tutta sulla prima scadenza odierna con le banche, fissata per tirare fuori la società dalle secche di una situazione finanziariamente più che complicata. ROTTA PER L’EUROPA Viceversa la via indicata da Mihajlovic (che proprio al Brescia segnò il suo primo gol in A) verso l’Europa sampdoriana del domani è tracciata: Sinisa aveva individuato nella coppa Italia il percorso meno arduo per puntare alle coppe, e sin qui è stato accontentato. Ma ieri sera un ruolo non da poco è stato giocato dai rispettivi orizzonti: la Samp con la testa libera, il Brescia aggrappato ai nomi di Rinaldo Sagramola e del pakistano Kadir Sheikh Abdul, la possibile salvezza economica del club.

IVº turno

25 Pescara 17 Sassuolo

IVº turno

0 1

Roma 3 Empoli 19

1 Milan 17 Sassuolo Quarti 4-2-15 Ottavi 14-1-15

9 Lazio 72 Bassano

7 0

33 Varese 34 Entella

1 0

12 Sampdoria 52 Como

4 1

39 Brescia 40 Latina

1 0

8 Torino 9 Lazio 9 Lazio 33 Varese

IVº turno

Fiorentina 6 Atalanta 11

FINALE Roma, 7-6-2015

2 0

3 0

IVº turno

5 1

20 Cesena 61 Casertana

1 0

Semifinali

Atalanta 11 Avellino 38 IVº turno

Semifinali

4-3-15/8-4-15

4-3-15/8-4-15

12 Sampdoria 2 0 39 Brescia

IVº turno

Verona 10 Perugia 35

1 0

5 Inter 12 Sampdoria

Juventus 7 Verona 10 Quarti 4-2-15

13 Udinese 20 Cesena

1 0

Genoa 14 Lanciano 27

3 0

Empoli 19 L’Aquila 59

2 0

Atalanta 11 Pisa 51

1 2

Bari 37 Avellino 38

3 Verona 10 0 Cremonese 50

2 1

Perugia 35 Spezia 36

d.t.s. Ottavi 14-1-15

4 Napoli 13 Udinese

IVº turno

IIIº turno eliminatorio

Ottavi 14-1-15

Ottavi 14-1-15

13 Udinese 28 Ternana

Empoli 19 Genoa 14

2 0

Parma 2 Cagliari 15 Cagliari 15 Modena 23

4 2

9 8

d.t.s.

d.c.r.

IVº turno

2 0

Cagliari 15 Catania 26

0 3

Palermo 18 Modena 23

In rosso sono indicate le squadre che disputano in casa le gare in turno unico (i numeri definiscono la griglia) GDS

FORZE DEBOLI Eppure gli ospiti erano partiti bene, provando a sfruttare gli inserimenti di Benali dal centrocampo ed il lavoro sulle fasce, mentre la Samp ha faticato ad imporre il proprio gioco. I padroni di casa si sono messi a giocare con leggerezza nella ripresa, quando Mihajlovic è passato al tridente dopo l’innesto di Fedato. Brescia a corrente alternata: il primo tiro verso la porta di Viviano, con il mobile Valoti, è arrivato solo alla mezz’ora, prima della traversa di Bergessio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GUIDA Ieri, con la qualificazione di Cagliari e Samp, si è completato il quadro del 4° turno eliminatorio di Coppa Italia. Regolamento E’ prevista una gara unica, in caso di parità al 90’ tempi supplementari e rigori. Solo le semifinali saranno decise in due partite, con andata e ritorno. Le altre date Ecco le altre date della Coppa Italia, tenuto conto che i turni verranno

spalmati su più giorni con anticipi e posticipi. Le prime otto dello scorso campionato di Serie A, sorteggiate in un tabellone tennistico come teste di serie, entrano in gioco soltanto dagli ottavi di finale, che scatteranno nel 2015. Ottavi di finale: 14 gennaio. Quarti di finale: 4 febbraio. Semifinali: andata 4 marzo, ritorno 8 aprile. Finale: 7 giugno allo stadio Olimpico di Roma (gara unica).

La finale sarà all’Olimpico di Roma


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VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Magic +3 R Campionato

VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Pioli ritrova Parma Il «derby del cuore» con l’arma Klose

14a

1Il tecnico della Lazio torna domenica nella città in cui è nato ed è diventato calciatore. Ma niente sconti: l’allenatore punta sulla rabbia del tedesco

GIORNATA

IL PROGRAMMA OGGI FIORENTINA-JUVENTUS (20.45) DOMANI ROMA-SASSUOLO (18) TORINO-PALERMO (20.45) DOMENICA NAPOLI-EMPOLI (12.30) ATALANTA-CESENA, GENOA-MILAN, PARMA-LAZIO (15), INTER-UDINESE (20.45) LUNEDÌ CAGLIARI-CHIEVO (19) VERONA-SAMPDORIA (21)

CLASSIFICA SQUADRE

PT

JUVENTUS ROMA NAPOLI GENOA SAMPDORIA MILAN LAZIO FIORENTINA UDINESE SASSUOLO INTER PALERMO EMPOLI VERONA TORINO CAGLIARI ATALANTA CHIEVO CESENA PARMA

34 31 23 23 22 21 20 19 18 18 17 17 14 14 12 11 11 10 8 6

PARTITE

19

.

RETI

G

V

N

P

F

S

13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13

11 10 6 6 5 5 6 5 5 4 4 4 3 3 3 2 2 2 1 2

1 1 5 5 7 6 2 4 3 6 5 5 5 5 3 5 5 4 5 0

1 2 2 2 1 2 5 4 5 3 4 4 5 5 7 6 6 7 7 11

30 25 24 19 16 23 21 16 15 13 20 15 14 15 8 20 5 9 9 15

5 9 16 12 10 17 16 11 17 16 19 20 19 22 15 24 13 17 22 32

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

PROSSIMO TURNO SABATO 13 DICEMBRE PALERMO-SASSUOLO (ore 18) LAZIO-ATALANTA (ore 20.45) DOMENICA 14 DICEMBRE JUVENTUS-SAMPDORIA (ore 12.30) GENOA-ROMA (ore 15) PARMA-CAGLIARI (ore 15) UDINESE-VERONA (ore 15) CESENA-FIORENTINA (ore 18) MILAN-NAPOLI (ore 20.45) LUNEDÌ 15 DICEMBRE EMPOLI-TORINO (ore 19) CHIEVO-INTER (ore 21)

MARCATORI 9 RETI: Tevez (2, Juventus). 8 RETI: Callejon (Napoli). 7 RETI: Icardi (2, Inter); Menez (4, Milan); Higuain (1, Napoli); Di Natale (Udinese). 6 RETI: Matri (Genoa); Djordjevic (Lazio); Honda (Milan); Dybala (1, Palermo). 5 RETI: Osvaldo (Inter); Cassano (1, Parma). 4 RETI: Ekdal e Sau (Cagliari); Babacar (Fiorentina); Morata e Vidal (2, Juventus); Destro e Ljajic (Roma); Gabbiadini (Sampdoria); Quagliarella (Torino); Thereau (Udinese); Nico Lopez (Verona).

GAZZAWEB www.gazzetta.it Se vuoi restare aggiornato sulle formazioni, conoscere i consigli dei nostri esperti, consultare tutte le statistiche di ogni singolo giocatore e scoprire i segreti per vincere al fantacalcio, da quest’anno Gazzetta mette a disposizione degli appassionati, gratuitamente sul proprio sito, un’intera sezione dedicata. Su Fantanews trovi i voti il giorno dopo l’ultima partita di campionato, gli assist ufficiali al termine di tutte le gare, articoli esclusivi e la trasmissione +3 di presentazione della Magic giornata.

Stefano Cieri INVIATO A FORMELLO (ROMA)

I

l «derby del cuore» arriva nel momento sbagliato. Stefano Pioli torma domenica nella sua Parma con una Lazio che si è improvvisamente fermata (un punto in tre gare). E con alcuni casi da gestire, primo fra tutti quello di Klose. Di fronte avrà la squadra della sua città, quella per cui tifa da bambino. La trova sul gradino più basso della Serie A, con ben 11 sconfitte in 13 partite di campionato. Comunque vada domenica, insomma, Pioli non potrà gioire. SOTTO IL SEGNO DEL DUCATO Spera, ovvio, di riportare la Lazio al successo. L’unica strada per uscire da una crisi non conclamata, ma comunque latente. Una vittoria, però, affosserebbe ulteriormente quello che per lui non sarà mai un avversario qualsiasi. Parma è la città in cui è nato, cresciuto e dove tuttora vive. E’ la città di sua moglie Barbara, è la città in cui sono nati i figli Giammarco e Carlotta. E’ la città dove si rifugia appena può. Per stare in famiglia, per rivedere mamma Luisa e papà Pasquino, i fratelli Leonardo e Danilo, anche loro allenatori, i vecchi amici. Non abita più nel quartiere Prati Bocchi, dove è nato, ma appena fuori dalla città, a Porporano. La sostanza però non cambia: Parma è la sua vita. SCUDOCROCIATO E Parma è anche la sua vita calcistica. Perché è lì che è iniziata la sua carriera di calciatore ed anche quella di allenatore a grandi livelli. La maglia scudocrociata l’ha indossata fino al 1984, quando non ancora diciannovenne lo prese la Juve. Ma, sia pur giovanissimo, aveva già fatto in tempo a giocare due campionati di C1, con tanto di pro-

mozione in B al termine del secondo. Una promozione che portò la sua firma, visto che il gol che la sancì lo realizzò proprio lui a Sanremo. In quel Parma giocava anche Giacomo Murelli, il suo vice storico, anche lui parmense. Il sodalizio tra i due nacque allora e, dopo trent’anni, ancora resiste. Erano insieme anche nel 2006, quando il Parma affidò a Pioli la panchina. Allenava già da qualche anno, ma non era mai andato oltre la B. Il Parma gli consentì di debuttare nel massimo campionato. L’esperienza non fu felicissima, durò mezza stagione e si concluse con un esonero che brucia ancora.

Il sindaco emiliano «Noi disponibili con chi vuole il club» ● Sulla delicata situazione societaria del Parma, ultimo in classifica con appena 6 punti, è intervenuto ieri il sindaco della città emiliana, Federico Pizzarotti: «Per la nostra città – ha detto – è fondamentale continuare ad avere una squadra di alto livello. Io ho dato disponibilità agli eventuali acquirenti che l’amministrazione avrebbe appoggiato i passi della società. In qualche modo siamo entrati in contatto con gli acquirenti: il mio ruolo però è stato solo quello di evidenziare la vicinanza fra la società e la città».

DA AVVERSARIO Da allora è tornato da avversario al Tardini per nove volte. Ha vinto in una sola occasione (2-0 col Bologna

DOMENICA ore 15 15. COSTA

22. IACOBUCCI 6. LUCARELLI

11. DE CEGLIE

nel 2013), per il resto 6 pareggi e 2 sconfitte. Il bis proverà a concederlo domenica. Il termine «core ingrato» non fa parte del suo vocabolario, ma la sua Lazio non può rinviare il ritorno al successo. Ci sarà anche Klose. Dopo i mal di pancia e i mal di schiena il tedesco è pronto a tornare in campo. Pioli ci conta. Per essere profeta in patria.

DAMMI IL 5 LE SICUREZZE

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ARBITRO Guida di Torre Annunziata ASSISTENTI Di Fiore-Vivenzi IV Costanzo ADD. Damato-Saia PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 2 HD Premium Calcio 2 Premium Calcio HD2

SPORTIELLO Il Cesena non segna, lui in questo periodo para tutto. Fate 1+1...

8. J. MAURI 10. BELFODIL 7. F. ANDERSON

21. LODI

27. SANTACROCE

Stefano Pioli, 49 anni, al primo anno sulla panchina della Lazio LAPRESSE

30. ACQUAH 99. CASSANO

16. PAROLO

11. KLOSE

33. RISPOLI 20. BIGLIA 6. S. MAURI

6 PUNTI

3. DE VRIJ

20 PUNTI

19. LULIC 26. RADU

PARMA 3-5-2

8. BASTA

BONAVENTURA Si è preso il Milan in fretta, bravo!

F. ANDERSON È in crescita: a Parma il primo gol in A?

OSVALDO Con Mancio, due gare e due reti. Che dite?

22. MARCHETTI

LAZIO 4-3-3

5. BRAAFHEID

PANCHINA 83 Mirante, 1 Cordaz, 4 Mendes, 27 Santacroce, 20 Bidaoui, 18 Gobbi, 13 Ristovski, 14 Galloppa, 70 Lucas, 40 Sarr, 31 Mariga, 17 Palladino, 9 Pozzi. ALL. Donadoni. BALLOTTAGGI De Ceglie-Gobbi 55-45%, Santacroce-Mendes 55-45%, Belfodil-Palladino 55-45%, Rispoli-Ristovski 55-45%, Iacobucci-Mirante 55-45%. SQUALIFICATI Felipe (1). DIFF. Gobbi, Galloppa. INDISPONIBILI Cassani (7 giorni), Coda (90 giorni), Paletta, Ghezzal e Biabiany (da valutare). ALTRI Jeraldino, Jorquera. DRITTE SÌ Costa NO Belfodil

BONUCCI Non prende un 5 in pagella da secoli. Vi basta?

PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha, 27 Cana, 85 Novaretti, 39 Cavanda, 13 Konko, 23 Onazi, 24 Ledesma, 15 Alv. Gonzalez, 32 Cataldi, 14 Keita, 9 F. Djordjevic. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Klose-Djordjevic 60-40%, S. Mauri-Keita 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cavanda, Marchetti, Parolo. INDISPONIBILI Candreva (20 giorni), Ciani (50), Ederson (10), Pereirinha (10), Gentiletti (4 mesi). ALTRI Sculli, Tounkara. DRITTE SÌ Lulic NO Basta

Non perderti tutte le partite in diretta, della fase a gironi fino alla finale di Varsavia, anche in alta definizione. Inoltre news e approfondimenti per vivere il pre e post partita solo con Premium!

5 DA PAURA IL RISCHIATUTTO

RAFAEL Il Verona ne prende quasi due a partita. Poveri Magic allenatori...

HYSAJ Mertens e Callejon fanno paura

CHOCHEV È ancora una meteora in Serie A

FLORENZI Da terzino perde un po’ di Magic appeal

MEGGIORINI Ma quando segna? Zeman salvaci tu...


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Magic +3 R Campionato

. ARBITRO Rizzoli di Bologna ASSISTENTI Faverani-Stefani IV De Luca ADD. Banti-Russo PREZZI da 40 a 90 a euro TV Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio, Calcio HD

OGGI ore 20,45

19. BASANTA

1. NETO

28. ALONSO

7. PIZARRO

6. STROOTMAN

44. MANOLAS

23. VIDAL

19. TAIDER

7. ITURBE

21. PIRLO

19 PUNTI

7. MISSIROLI

6. POGBA

34 PUNTI

19. BONUCCI

PANCHINA 12 Tatarusanu, 55 Hegazi, 4 Richards, 40 Tomovic, 32 Lazzari, 5 Badelj, 10 Aquilani, 16 Kurtic, 6 Vargas, 72 Ilicic, 8 Marin, 30 Babacar. ALL. Montella. BALLOTTAGGI Joaquin–Babacar 60-40%, Basanta–Tomovic 55-45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cuadrado, Savic, Alonso. INDISPONIBILI Rossi (80 giorni), Bernardeschi (100), Pasqual (15), Lupatelli (100). ALTRI Lezzerini, Brillante, Iakovenko, El Hamdaoui, Octàvio, Bagadur. DRITTE SÌ M. Fernandez NO Basanta

8. BIONDINI

PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 20 Padoin, 38 Mattiello, 8 Marchisio, 7 Pepe, 10 Tevez, 12 Giovinco, 9 Morata. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Llorente-Tevez 60-40%, Ogbonna-Padoin 60-40%, Coman-Morata 60-40%. SQUALIFICATI Lichtsteiner (1). DIFFIDATI Marchisio, Bonucci e Chiellini. INDISPONIBILI Barzagli (45 giorni), Caceres (10), Asamoah (90), Marrone (7), Romulo (90). ALTRI Motta. DRITTE SÌ Coman NO Evra

ARBITRO Di Bello di Brindisi ASSISTENTI Tasso-Padovan IV Crispo ADD. Valeri-Abisso PREZZI da 14 a 205 euro TV Sky Calcio 3 HD Premium Calcio 3

DOMENICA ore 15 33. CHERUBIN

57. SPORTIELLO

10. A. GOMEZ

29.BENALOUANE

21. CIGARINI

22. ZAPPACOSTA

11. MORALEZ

7. D'ALESSANDRO

PANCHINA 1 Skorupski, 50 Somma, 2 Yanga-Mbiwa, 13 Maicon, 3 Cole, 82 Emanuelson, 20 S. Keita, 4 Nainggolan, 32 Paredes, 8 Ljajic, 27 Gervinho, 9 Borriello. ALLENATORE Garcia. BALLOTTAGGI Iturbe-Ljajic 70-30%, Pjanic-Nainggolan 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Astori. INDISPONIBILI Balzaretti (da valutare), Castan (da valutare), Uçan (20 giorni), Torosidis (5). ALTRI Calabresi. DRITTE SÌ Destro NO Astori

6. LUCCHINI

PORTIERI GIOCATORE

MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX

ABBIATI (MIL) AGAZZI (MIL) AGLIARDI (CES) ANDUJAR (NAP) AVRAMOV (ATA) BARDI (CHI) BASSI (EMP) BENUSSI (VER) BERISHA (LAZ) BERNI (INT) BIZZARRI (CHI) BRESSAN (CES) BRKIC (UDI) BUFFON (JUV) CARBONI (CAG) CARRIZO (INT) CASTELLAZZI (TOR) COLOMBO (NAP) CONSIGLI (SAS) CORDAZ (PAR) CRAGNO (CAG) DA COSTA (SAM) DE SANCTIS (ROM) DIEGO LOPEZ (MIL) FREZZOLINI (ATA) GILLET (TOR) GOLLINI (VER) HANDANOVIC (INT) IACOBUCCI (PAR) KARNEZIS (UDI) LAMANNA (GEN) LEALI (CES) LOBONT (ROM) MARCHETTI (LAZ) MIRANTE (PAR) NETO (FIO) PADELLI (TOR) PERIN (GEN) POLITO (SAS) POMINI (SAS) PUGLIESI (EMP) RAFAEL C.B. (NAP) RAFAEL D.A. (VER) ROMERO S. (SAM) RUBINHO (JUV) SCUFFET (UDI) SECULIN (CHI) SEPE (EMP) SKORUPSKI (ROM) SOMMARIVA (GEN) SORRENTINO (PAL) SPORTIELLO (ATA) STORARI (JUV) STRAKOSHA (LAZ) TATARUSANU (FIO) UJKANI (PAL) VIVIANO (SAM)

5.93 6.17 6.17 5.75 5.88 6.75 6.38 6.05 5.73 6.32 6.30 6.11 6.75 6.15 5.50 6.46 6.14 6.00 5.59 6.27 5.50 6.69 6.50 5.96 6.14 6.36 6.11 5.75 6.23 6.62 6.00 6.33

4.93 4.83 5.17 3.25 4.38 6.25 6.29 5.00 3.82 5.77 5.00 4.89 4.75 5.38 3.50 5.35 4.68 4.83 2.95 5.35 4.50 6.00 5.50 4.73 4.77 5.64 4.89 4.25 4.65 6.04 5.00 6.00

6.25 6.67 6.50 2.75 4.88 5.25 4.38 4.38 3.50 5.50 5.17 4.17 1.50 4.63 6.38 5.13 4.38 5.63 5.67 5.25 6.25 -

4.63 4.50 5.20 4.00 3.83 6.00 6.71 4.67 3.70 6.17 2.50 5.90 5.00 6.00 4.00 5.42 3.60 5.88 3.20 5.67 5.50 5.92 4.08 4.80 4.83 4.88 6.00 4.33 5.67 6.13

506 552 -25 958 1347 1144 315 671 964 640 433 480 706 1025 618 147 914 945 818 505 752 943 1213 808 -

53 58 87 60 63 68 73 72 73 64 78 70 48 67 73 70 66 54 54 76 93 58

S a S a a S R a a a R a a R a a a a a a S a a a a S a S S a a a a R S R a a a a a a S a a a a a S a a a R a a a a

DIFENSORI GIOCATORE

MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX

ACERBI (SAS) AGOSTINI (VER) ALBERTAZZI (MIL) ALBIOL (NAP) ALONSO (FIO) ANDELKOVIC (PAL)

6.25 5.61 5.58 5.62 5.65

6.38 5.50 5.58 5.67 5.58

6.00 5.17 5.83 6.13 5.88

7.17 5.50 5.80 5.25 5.67

1006 461 933 981 699

60 66 76 69 73

a a a a a a

34. DE JONG

21 PUNTI 28. BONAVENTURA

CESENA GENOA 4-3-1-2 3-4-3

5.75 5.75 6.33 5.93 5.75 7.17 5.67 5.70 5.00 5.55 7.00 5.94 5.15 5.10 6.38 5.75 5.61 5.12 5.62 5.00 5.67 5.25 5.17 5.75 5.54 6.50 5.58 5.45 5.71 5.86 5.91 5.62 5.36 5.55 5.25 6.27 5.67 6.33 6.86 5.90 5.96 5.71 5.83 5.73 5.85 5.75 6.00 4.70 5.75 6.00 6.72 5.33 6.06 6.05 5.45 5.00 6.71 5.25 5.96 6.30 5.58 6.50 6.50 5.54 5.00

5.50 5.13 7.75 5.25 5.25 5.25 6.38 4.88 5.83 5.67 4.88 6.00 6.25 6.38 5.25 5.13 5.75 5.63 6.00 9.00 5.50 5.88 5.75 5.63 5.83 5.63 6.00 6.00 6.63 5.50 5.00 5.00 6.25 5.50 6.75 5.75 5.38 -

5.75 5.83 6.67 6.00 5.30 6.00 6.50 5.50 5.00 5.90 6.50 6.00 5.40 4.17 5.86 6.17 6.00 5.00 4.50 5.67 5.33 5.25 6.50 5.25 5.40 5.50 5.75 5.75 5.92 5.50 5.67 6.00 5.75 5.50 6.58 7.60 5.80 6.17 5.50 6.00 6.08 5.80 5.75 4.33 5.50 6.00 6.50 5.33 6.38 5.90 5.88 5.00 6.33 5.25 5.50 9.50 5.50 6.50 5.83 5.00

676 395 734 507 807 1028 550 170 222 541 99 440 772 665 1144 437 117 915 739 329 461 921 313 -79 185 386 599 607 1157 721 430 717 686 463 902 937 282 708 789 181 726 552 1062 601 653 911 1035 545 113 295 832 323 500 1002 543 512 1183 827 -

51 60 69 73 69 71 76 75 68 80 68 67 69 55 66 62 70 74 79 80 68 64 76 63 67 81 83 56 72 76 81 62 77 46 72 76 78 28 81 72 57 79 58 81 50 82 -

a a S a S a R R a a a a a a R R a a R S a a a R a a a S S S S a a S S R a a R S a S a R S S a a S R a a a a a R a S a S a R a a a a R R R R a a

13. RAMI

23 PUNTI

1 .LEALI

5.75 5.92 5.92 6.14 5.79 6.17 5.83 5.80 5.00 5.80 6.75 6.00 5.45 5.50 6.27 6.00 5.78 5.38 5.62 5.00 5.83 5.50 5.42 5.92 5.71 6.50 6.00 5.55 5.86 5.86 6.05 5.69 5.50 5.68 5.38 6.08 5.83 6.08 5.71 6.05 6.00 5.88 5.83 5.65 5.90 5.75 6.10 4.90 5.88 6.10 6.17 5.42 5.88 5.95 5.50 5.00 6.36 5.25 5.77 5.90 5.65 6.50 6.50 5.65 5.00

25. BONERA

7. MENEZ 92. EL SHAARAWY

PANCHINA 30 Agliardi, 81 Bressan, 14 Volta, 15 Krajnc, 17 Magnusson, 4 Valzania, 8 De Feudis, 10 Coppola, 23 Tabanelli, 18 Djuric, 19 Succi, 92 Defrel. ALLENATORE Bisoli. BALLOTTAGGI Nica-Tabanelli 60-40%, A. Rodriguez-Defrel-Djuric 50-30-20%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Giorgi. INDISPONIBILI Perico (10 giorni), Marilungo (35). ALTRI Moncini, Yabré, Cazzola, Garritano, Pulzetti, Zé Eduardo. DRITTE SÌ Giorgi NO Nica

ANDREOLLI (INT) ANTEI (SAS) ANTONINI (GEN) ASTORI (ROM) BALZANO (CAG) BARBA (EMP) BASANTA (FIO) BASTA (LAZ) BELLINI (ATA) BELMONTE (UDI) BENALOUANE (ATA) BENEDETTI (CAG) BIANCHETTI (EMP) BIAVA (ATA) BIRAGHI (CHI) BONERA (MIL) BONUCCI (JUV) BOVO (TOR) BRAAFHEID (LAZ) BRITOS (NAP) BRIVIO (VER) BUBNJIC (UDI) CACCIATORE (SAM) CAMPAGNARO (INT) CANA (LAZ) CANNAVARO (SAS) CAPELLI (CES) CAPUANO (CAG) CAVANDA (LAZ) CEPPITELLI (CAG) CESAR (CHI) CHERUBIN (ATA) CHIELLINI (JUV) COLE (ROM) COSTA (PAR) DAINELLI (CHI) D'AMBROSIO (INT) DANILO (UDI) DAPRELA' (PAL) DARMIAN (TOR) DE CEGLIE (PAR) DE MAIO (GEN) DE SILVESTRI (SAM) DE VRIJ (LAZ) DEL GROSSO (ATA) DODO' (INT) EDENILSON (GEN) EMANUELSON (ROM) EMERSON (PAL) EVRA (JUV) FEDDAL (PAL) FORNASIER (SAM) FREY (CHI) GABRIEL SILVA (UDI) GAMBERINI (CHI) GASTALDELLO (SAM) GASTON SILVA (TOR) GAZZOLA (SAS) GHOULAM (NAP) GLIK (TOR) GOBBI (PAR) GONZALEZ ALE. (VER) GONZALEZ G. (PAL) HEGAZI (FIO) HENRIQUE (NAP) HEURTAUX (UDI) HOLEBAS (ROM) HYSAJ (EMP) IZZO (GEN) JANSSON (TOR) JUAN JESUS (INT) KONKO (LAZ)

10. HONDA 21. VAN GINKEL

25. CAPELLI

8 PUNTI

PANCHINA 1 Avramov, 78 Frezzolini, 20 Biava, 3 Del Grosso, 5 Scaloni, 6 Bellini, 16 Baselli, 8 Migliaccio, 95 Grassi, 25 Spinazzola, 31 Molina, 9 Bianchi. ALLENATORE Colantuono. BALLOTTAGGI Cherubin-Del Grosso 60-40%. SQUALIFICATI Dramé (1), Boakye (1). DIFFIDATI Benalouane. INDISPONIBILI Raimondi (5 mesi), Estigarribia (5 mesi), Rosseti (30 giorni). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Moralez NO Cherubin

24. IAGO

10. PEROTTI

11 PUNTI

33. RENZETTI

13. ANTONELLI

21. EDENILSON 2. NICA

5. GIORGI

ARBITRO Tagliavento di Terni ASSISTENTI Giallatini-Barbirati IV Dobosz ADD. Rocchi-Candussio PREZZI da 25 a 150 euro TV Sky Calcio 1 HD Premium Calcio 1 e Calcio HD

32. MATRI

11. BRIENZA 34 .CASCIONE

SASSUOLO 4-3-3

69. STURARO

91. BERTOLACCI

19 DENIS 9. A. RODRIGUEZ

47.CONSIGLI

PANCHINA 1 Pomini, 16 Polito, 3 Longhi, 5 Antei, 23 Gazzola, 26 Terranova, 6 Chibsah, 33 Brighi, 10 Zaza, 14 Pavoletti, 83 Floro Flores. ALLENATORE Di Francesco. BALLOTTAGGI Floccari-Zaza 55-45%, Biondini-Brighi-Chibsah 50-30-20%. SQUALIFICATI Magnanelli (1). DIFFIDATI Vrsaljko e Peluso. INDISPONIBILI Pegolo (60 giorni), Manfredini (30 giorni). ALTRI Ariaudo, Bianco, Gliozzi, Sereni. DRITTE SÌ Berardi NO Biondini

5. MARCHESE 4. DE MAIO

7. CARBONERO

ATALANTA 4-4-1-1

31. PELUSO

1. PERIN

14. RONCAGLIA

27. ALMEIDA

15. ACERBI

DOMENICA ore 15

17. CARMONA

28. CANNAVARO

18 PUNTI

JUVENTUS ROMA 3-5-2 4-3-3

3. CHIELLINI

2. STENDARDO

17. N. SANSONE

31 PUNTI

1. BUFFON

33. EVRA

FIORENTINA 3-5-2

11. VRSALJKO

99. FLOCCARI

5. OGBONNA

11. COMAN

25. BERARDI

10. TOTTI

15. PJANIC

14. LLORENTE

22. DESTRO

16. DE ROSSI

24. FLORENZI

37. PEREYRA

14. M. FERNANDEZ 17. JOAQUIN

23. ASTORI

11. CUADRADO

33. M.GOMEZ

25. HOLEBAS

26. DE SANCTIS

20. BORJA VALERO

2. GON. RODRIGUEZ 15. SAVIC

ARBITRO Irrati di Pistoia ASSISTENTI Passeri-Stallone IV Fiorito ADD. Peruzzo-Baracani PREZZI da 16 a 95 euro TV Sky SuperCalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio e Calcio HD

DOMANI ore 18

23. DIEGO LOPEZ

MILAN 4-3-3

27. ARMERO

PANCHINA 23 Lamanna, 39 Sommariva, 19 Greco, 92 Mussis, 5 Izzo, 33 Kucka, 3 Antonini, 87 Rosi, 16 Lestienne, 88 Rincon, 9 Pinilla, 18 Fetfatzidis. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Roncaglia-Antonini 60-40%, Marchese-Izzo 60-40%, Edenilson-Rosi 60-40%, Matri-Pinilla 60-40%. SQUALIFICATI Burdisso (1). DIFFIDATI De Maio, Greco, Roncaglia. INDISPONIBILI Mandragora (30 giorni). ALTRI Parente, Panico, Santana, Prisco. DRITTE SÌ Antonelli NO Roncaglia KRAJNC (CES) LAZAAR (PAL) LONGHI (SAS) LUCARELLI (PAR) LUCCHINI (CES) LUNA (VER) MAGGIO (NAP) MAGNUSSON (CES) MAICON (ROM) MAKSIMOVIC (TOR) MANOLAS (ROM) MARCHESE (GEN) MARIO RUI (EMP) MARQUES (VER) MARQUEZ (VER) MAZZOTTA (CES) MBAYE (INT) MESBAH (SAM) MESTO (NAP) MEXES (MIL) MOLINARO (TOR) MORAS (VER) MORETTI (TOR) MORGANELLA (PAL) MUNOZ (PAL) MURRU (CAG) NAGATOMO (INT) NICA (CES) NOVARETTI (LAZ) OGBONNA (JUV) PASQUALE (UDI) PEDRO MENDES (PAR) PELUSO (SAS) PERES (TOR) PIRIS (UDI) PISANO E. (PAL) PISANO F. (CAG) RADU (LAZ) RAMI (MIL) RANOCCHIA (INT) REGINI (SAM) RENZETTI (CES) RICHARDS (FIO) RISPOLI (PAR) RISTOVSKI (PAR) RODRIGUEZ GON. (FIO) RODRIGUEZ GUI. (VER) ROMAGNOLI (SAM) RONCAGLIA (GEN) ROSI (GEN) ROSSETTINI (CAG) RUGANI (EMP) SANTACROCE (PAR) SARDO (CHI) SAVIC (FIO) SCALONI (ATA) SILVESTRE (SAM) SOMMA (ROM) STENDARDO (ATA) TERRANOVA (SAS) TERZI (PAL) TOMOVIC (FIO) TONELLI (EMP) VIDIC (INT) VITIELLO (PAL) VOLTA (CES) VRSALJKO (SAS) YANGA MBIWA (ROM) ZACCARDO (MIL) ZAPATA C. (MIL) ZAPPACOSTA (ATA) ZUKANOVIC (CHI)

5. MEXES

5.25 5.88 6.17 5.18 5.75 5.65 5.50 6.29 5.73 6.32 6.14 5.88 5.60 5.68 5.42 5.83 5.62 6.00 5.70 5.85 5.92 5.78 6.12 6.00 5.40 5.00 5.25 6.05 5.50 5.50 5.46 6.23 5.70 5.25 5.36 5.90 5.85 5.83 5.58 6.05 5.83 5.70 4.88 5.67 6.29 5.94 5.83 5.88 6.19 5.25 5.88 6.00 6.22 6.00 6.30 5.67 5.50 5.83 5.91 5.33 5.50 5.82 6.10 5.89 5.75 5.65 6.00

5.25 5.88 6.17 5.23 5.75 5.60 5.50 6.21 5.77 6.14 6.79 6.00 5.20 5.50 5.42 5.83 5.62 5.67 5.60 6.04 5.85 5.67 6.06 6.00 5.20 3.00 5.00 5.95 5.30 5.33 5.25 6.50 5.60 4.75 5.29 5.70 6.15 5.96 5.42 6.00 5.67 5.90 4.88 5.46 6.64 5.56 5.83 5.71 6.42 5.12 5.75 6.12 6.11 5.50 6.10 5.67 5.33 6.06 6.59 5.22 5.50 5.73 6.05 6.00 5.44 5.60 6.17

5.88 5.33 6.25 5.88 5.88 6.00 7.00 6.00 5.38 5.38 5.50 5.67 6.50 5.88 5.50 6.13 5.75 5.50 5.13 7.00 5.13 5.50 5.75 6.25 5.75 6.00 5.00 5.13 6.00 5.88 6.50 5.25 6.63 5.67 6.38 6.00 5.00 5.83 5.50 5.50 6.25 5.50 4.00 5.50 6.25

5.50 6.25 6.00 5.60 5.40 5.60 5.50 6.63 5.90 6.42 6.13 6.00 4.83 5.25 5.50 5.75 5.83 5.50 6.00 5.42 6.00 5.50 6.00 5.00 6.00 5.75 5.25 5.50 5.17 6.17 5.25 4.00 5.50 5.63 6.60 6.10 5.13 5.70 6.50 4.50 5.60 5.83 6.25 5.50 5.50 6.67 5.25 5.67 5.83 6.10 5.50 5.33 5.00 6.08 6.40 5.40 5.50 6.00 6.30 5.00 5.50 5.60

138 865 393 570 909 172 784 846 756 905 944 909 316 589 957 817 739 657 865 145 686 -114 374 241 806 1073 479 369 231 1110 799 858 687 136 52 460 598 916 401 978 1095 586 868 427 192 949 849 236 855 597 398 847 734 186 369 962 976 552 532 941

78 63 73 75 74 79 72 71 60 50 76 66 68 57 76 77 71 78 78 62 52 50 50 86 56 69 83 76 85 70 63 68 67 66 73 77 61 71 75 84 48 50 56 59 79 68 58 74 65 75 81

a a a R a a a S R S a a R a a a S a a a a R a S a a a a a S S S a a a a R R R a R S a S R a a a a R S R a S a a a a R a a a a S a a a a a a R a

PANCHINA 32 Abbiati, 1 Agazzi, 81 Zaccardo, 17 C. Zapata, 16 Poli, 14 Albertazzi, 18 Montolivo, 8 Saponara, 19 Niang, 9 Torres, 11 Pazzini. ALLENATORE Inzaghi. BALLOTTAGGI De Jong-Poli 60-40%, Van Ginkel-Poli 70-30%, Van Ginkel-Montolivo 80-20%, Menez-Torres 70-30%. SQUALIFICATI Essien (1). DIFFIDATI De Jong. INDISPONIBILI Abate, Alex, Mastour, Muntari e De Sciglio (da valutare). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Menez NO Armero

CENTROCAMPISTI GIOCATORE

MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX

ACQUAH (PAR) 5.50 ALLAN (UDI) 5.96 ANTONELLI (GEN) 6.08 AQUILANI (FIO) 5.96 ARMERO (MIL) 6.00 BADELJ (FIO) 5.17 BADU (UDI) 5.95 BARELLA (CAG) BASELLI (ATA) 6.06 BELLOMO (CHI) 5.83 BERTOLACCI (GEN) 6.21 BIDAOUI (PAR) BIGLIA (LAZ) 6.25 BIONDINI (SAS) 5.70 BIRSA (CHI) 5.88 BOLZONI (PAL) 5.78 BONAVENTURA (MIL) 6.17 BORJA VALERO (FIO) 6.00 BRIENZA (CES) 6.00 BRIGHI (SAS) 5.50 CAIO RANGEL (CAG) 6.50 CAMPANHARO (VER) 5.94 CAPELLO (CAG) CARBONERO (CES) 5.30 CARMONA (ATA) 5.77 CASCIONE (CES) 6.23 CATALDI (LAZ) CHIBSAH (SAS) 6.00 CHOCHEV (PAL) 5.83 CHRISTODOULOPOULOS (VER) 5.81 CIGARINI (ATA) 5.95 COFIE (CHI) 5.78 COMAN (JUV) 6.50 CONTI (CAG) 5.94 COPPOLA (CES) 5.40 COSSU (CAG) 6.12 CRISETIG (CAG) 6.00 CROCE (EMP) 6.15 CUADRADO (FIO) 6.09 D'ALESSANDRO (ATA) 5.86 DAVID LOPEZ (NAP) 6.15 DE FEUDIS (CES) 5.72 DE GUZMAN (NAP) 5.86 DE JONG (MIL) 5.85 DE ROSSI (ROM) 6.17 DELLA ROCCA (PAL) DESSENA (CAG) 6.11 DONSAH (CAG) 6.33 DUNCAN (SAM) 5.75 EKDAL (CAG) 6.15 EL KADDOURI (TOR) 5.73 EVANGELISTA (UDI) 5.25 FARNERUD (TOR) 5.75 FELIPE ANDERSON (LAZ) 5.78 FERNANDES (UDI) 5.75 FERNANDEZ M. (FIO) 6.56 FETFATZIDIS (GEN) 6.50 FLORENZI (ROM) 6.17 GALLOPPA (PAR) 5.92 GARGANO (NAP) 6.33 GAZZI (TOR) 6.00 GIORGI (CES) 5.61 GOMEZ (ATA) 5.60 GONZALEZ ALV. (LAZ) 5.50 GRASSI (ATA) 6.00 GRECO (GEN) 6.00 GUARIN (INT) 6.14

5.23 5.85 6.58 5.88 6.00 5.17 5.91 6.00 6.17 6.46 6.45 5.70 5.92 5.72 6.58 6.36 6.06 5.33 6.50 5.78 5.10 5.55 6.05 6.00 5.67 5.94 5.70 5.72 6.83 5.69 5.20 6.33 5.82 6.27 6.86 5.79 6.15 5.61 6.71 6.10 6.39 6.06 6.33 5.50 7.04 5.36 5.25 6.50 5.78 5.88 7.25 6.50 6.67 5.83 6.33 5.85 5.44 5.60 5.50 6.00 5.70 7.14

4.83 5.38 8.13 5.33 5.63 5.67 6.17 6.63 5.75 6.00 6.00 6.17 6.38 5.00 5.50 5.13 5.50 5.13 6.25 5.17 5.00 6.00 5.67 6.00 7.00 6.00 5.50 7.75 5.00 6.00 6.00 5.25 6.13 5.75 5.33 6.00 5.25 8.83 5.33 5.25 6.50 5.75 5.50 5.50 5.67 5.50

5.30 5.25 6.42 6.25 5.50 6.13 6.00 6.70 6.00 5.50 5.50 5.50 7.25 6.60 6.00 6.00 6.50 5.83 4.75 5.50 6.50 6.00 5.50 5.50 5.70 5.80 6.25 5.70 5.08 6.75 5.60 6.67 7.17 6.17 6.00 5.40 6.50 6.00 6.83 5.63 6.25 5.75 5.58 5.08 5.50 5.50 6.00 5.67 6.67 6.50 7.58 5.25 6.50 5.92 5.50 5.33 5.50 6.00 5.50 8.25

746 1093 928 416 998 583 639 673 312 1057 1130 1119 441 907 1048 524 613 405 910 510 836 611 754 857 329 937 928 379 799 625 875 1278 605 744 997 963 932 977 460 326 416 900 851 394 365 543 123 1152 529 342 498 776 817 857 454 718 210 578 853

59 63 68 48 57 73 69 76 29 77 53 63 61 62 58 66 68 69 64 75 64 74 57 74 69 56 67 73 63 70 69 58 68 67 75 69 67 47 68 57 55 66 70 68 66 57 77

a a R S R a a a a S a a a S a S S a S a a S a a R a a a a R R S a a S R a S a R a R a a S a a R a a a a a a R R R S R a S a a R a a S


VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

21

. ARBITRO Giacomelli di Trieste ASSISTENTI Paganessi-Mondin IV Manganelli ADD. Mazzoleni-Pezzuto PREZZI da 20 a 250 euro TV Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio e Calcio HD

DOMANI ore 20,45 24. MORETTI 1. GILLET

36. DARMIAN

25. GLIK

11. MAGGIO

7. EL KADDOURI

14. MERTENS

77. GARGANO 17. HAMSIK 9. HIGUAIN

89. MORGANELLA

99. BELOTTI

33. B. PERES

10. TAVANO

7. CALLEJON 27. QUAGLIARELLA

15. BOLZONI

9. DYBALA

12 PUNTI 7. LAZAAR

TORINO 3-4-1-2

PANCHINA 30 Padelli, 13 Castellazzi, 5 Bovo, 18 Jansson, 21 Gaston Silva, 3 Molinaro, 6 R. Perez, 28 Sanchez Miño, 9 Larrondo, 17 Martinez. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI Gazzi (1). DIFFIDATI Glik. INDISPONIBILI Basha (da valutare), Benassi (5 giorni), Masiello (25 giorni), Nocerino (30 giorni). ALTRI P. Barreto. DRITTE SÌ Amauri NO Vives

PANCHINA 1 Ujkani, 19 Terzi, 23 Feddal, 3 E. Pisano, 33 Daprelà, 2 Vitiello, 13 Emerson, 21 Quaison, 14 Della Rocca, 27 Rigoni, 10 Joao Silva, 96 Bentivegna. ALLENATORE Iachini. BALLOTTAGGI Bolzoni-Rigoni 60-40%, Morganella-E. Pisano 60-40%. SQUALIFICATI Vazquez e E. Barreto (1). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Ngoyi e Makienok (da valutare). ALTRI Monteleone, Fulignati, Bamba, Milanovic. DRITTE SÌ Dybala NO Chochev

ARBITRO Gervasoni di Mantova ASSISTENTI La Rocca-Posado IV Preti ADD. Orsato-Di Paolo PREZZI da 20 a 305 euro TV Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio e Calcio HD

22. DODÒ 1. HANDANOVIC 5. JUAN JESUS

13. GUARIN

17 PUNTI

PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni, 15 Vidic, 6 Andreolli, 55 Nagatomo, 25 Mbaye, 33 D’Ambrosio, 90 M’Vila, 44 Krhin, 20 Obi, 9 Icardi, 97 Bonazzoli. ALLENATORE Mancini. BALLOTTAGGI Osvaldo-Icardi 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Ranocchia e Juan Jesus. INDISPONIBILI Hernanes e Jonathan (da valutare). ALTRI Donkor, Puscas e Camara. DRITTE SÌ Osvaldo NO Medel a a a a a a S S S a R a a R S R S R S a a a a a S a R a a a a a a a a R a a R S a a a R a a a R R S S a R a a a a S R R R a a a a S a a a a S a

18 PUNTI

8. RADOVANOVIC

23. BIRSA

31. KARNEZIS

6.00 5.72 6.00 5.50 6.21 5.50 5.92 6.11 6.17 6.00 5.62 6.12 5.95 6.25 5.75 5.75 5.88

6.33 5.44 6.00 5.50 5.86 5.50 6.33 6.83 6.38 6.00 5.62 6.31 5.90 7.50 5.75 6.17 5.88

7.00 3.25 5.75 5.83 7.00 6.25 7.63 6.25 7.75 5.75 6.83 6.00

6.00 5.08 5.50 5.83 6.92 7.25 6.20 5.50 6.83 5.80 5.70 6.00 5.90 5.75

627 272 1064 237 458 636 924 816 1147 1038 432 1252 654 1275 467 439 123 551

66 55 56 68 49 60 66 51 71 64 55 -

R S a S a a a R a a a a a R a a R R S a a a S

21. FREY 3. DAINELLI

56. HETEMAJ

11 PUNTI

5. GAMBERINI

UDINESE CAGLIARI 4-3-2-1 4-3-3

RIZZO (SAM) SANCHEZ MINO (TOR) SAPONARA (MIL) SIGNORELLI (EMP) SPINAZZOLA (ATA) STROOTMAN (ROM) STURARO (GEN) TABANELLI (CES) TACHTSIDIS (VER) TAIDER (SAS) VALDIFIORI (EMP) VALOTI (VER) VALZANIA (CES) VAN GINKEL (MIL) VARGAS J. (FIO) VECINO (EMP) VERDI (EMP) VIDAL (JUV) VIVES (TOR) WIDMER (UDI) WSZOLEK (SAM) ZAPATA A. (UDI) ZIELINSKI (EMP)

13. IZCO

69. MEGGIORINI 23. IBARBO

PANCHINA 22 Scuffet, 1 Brkic, 19 Bubnjic, 14 Belmonte, 26 Pasquale, 34 Gabriel Silva, 66 Pinzi, 21 Hallberg, 8 B. Fernandes, 95 Evangelista, 13 A. Zapata, 82 Geijo. ALLENATORE Stramaccioni. BALLOTTAGGI Badu-Pinzi 60-40%, Thereau-B. Fernandes 70-30%. SQUALIFICATI Domizzi (1). DIFFIDATI Allan, Badu, B. Fernandes. INDISPONIBILI Muriel (10 giorni). ALTRI Bochniewicz, Meret, Wague, Coda, Faraoni, Alhassan, Jaadi, Jadson DRITTE SÌ Thereau NO Badu 61 65 76 57 67 52 60 70 68 62 72 53 75 60 45 79 52 61 74 69 62 56 69 73 74 59 71 48 77 75 69 58 73 67 67 72 53 78 56 87 78 49 51 78 61 50

7. COSSU

75. HEURTAUX

89. PIRIS

898 757 1013 609 1031 789 537 700 607 1234 726 1012 477 848 228 238 690 302 1041 335 303 799 115 848 1145 881 331 467 475 602 919 1373 598 505 1071 1200 197 829 278 1150 502 131 885 988 712 1002 1285 431 1436 756 1745 1367 342 636 332 1050 915 -

20. EKDAL 5. CONTI

10. MAXI LOPEZ 3. ALLAN

5. DANILO

5.67 7.70 6.00 8.58 5.63 5.30 6.17 6.00 5.00 6.00 5.67 7.33 5.50 6.83 5.50 6.00 5.60 5.50 6.25 6.00 5.50 4.50 5.75 5.70 5.25 7.25 6.36 6.17 6.00 5.90 6.00 5.67 7.67 5.50 6.25 5.60 5.50 6.38 6.00 5.00 6.50 7.80 5.75 5.67 5.00 6.17 6.00 5.93 6.90 5.00 6.33 5.50 7.33 6.20 7.64 8.33 5.90 6.75 6.00 6.60 5.75 6.38

15. ROSSETTINI

4. CRISETIG

7. BADU

19. GUILHERME

INTER 4-3-3

ARBITRO Mariani di Aprilia ASSISTENTI Longo-Bianchi IV Marrazzo ADD. Doveri-Gavillucci PREZZI da 10 a 30 euro TV Sky SuperCalcio HD Calcio 2 HD

17. FARIAS

33. KONE

MEDIA MAGIC MAGIC MAGIC OPTA GAZZA VOTO MEDIA MESE CAMPO INDEX INDEX

AGUIRRE (EMP) AMAURI (TOR) BABACAR (FIO) BELFODIL (PAR) BELOTTI (PAL) BENTIVEGNA (PAL) BERARDI (SAS) BERGESSIO (SAM) BIANCHI (ATA) BONAZZOLI (INT) BORRIELLO (ROM) BOTTA (CHI) CALLEJON (NAP) CASSANO (PAR) DEFREL (CES) DENIS (ATA) DESTRO (ROM) DI NATALE (UDI) DJORDJEVIC (LAZ) DJURIC (CES) DYBALA (PAL) EDER (SAM) EL SHAARAWY (MIL) FARES (VER) FARIAS (CAG) FEDATO (SAM) FLOCCARI (SAS) FLORO FLORES (SAS) GABBIADINI (SAM) GEIJO (UDI) GERVINHO (ROM) GIOVINCO (JUV) GOMEZ M. (FIO) GOMEZ T. (VER) HIGUAIN (NAP) HUGO ALMEIDA (CES) IBARBO (CAG) ICARDI (INT) ITURBE (ROM) JOAO SILVA (PAL) KEITA B. (LAZ) KLOSE (LAZ) LARRONDO (TOR) LJAJIC (ROM) LLORENTE (JUV)

5.78 6.18 5.00 5.82 6.10 5.88 5.56 5.50 6.12 6.12 6.17 5.65 5.38 6.00 6.42 6.08 5.69 6.38 6.15 6.35 5.75 5.00 5.89 6.08 6.22 6.50 6.50 5.57 6.00 5.96 5.67 6.41 5.88 6.00 5.50 5.70 5.69 5.20 6.33 5.83

5.50 5.83 4.75 6.00 5.50 5.75 6.75 6.38 6.25 5.13 5.50 8.67 6.38 6.38 9.88 8.88 7.13 9.00 5.50 7.75 6.75 7.17 6.63 6.67 9.00 6.00 7.17 7.50 5.67 5.50 7.83 9.67 8.17

5.75 8.00 5.13 7.38 7.20 6.00 5.80 6.00 8.33 7.00 5.30 5.50 8.80 5.70 8.21 6.67 7.42 5.67 8.00 6.25 6.63 7.00 6.90 7.92 6.00 6.00 6.20 8.58 5.50 6.60 9.67 6.17 5.00 5.75 5.25 3.50 7.90 5.67

533 545 182 406 1097 290 137 128 1001 771 670 327 311 992 446 347 1535 1185 937 1477 362 463 748 84 986 711 563 622 1375 742 1038 802 500 341 565 305 1050 755

61 48 43 47 50 60 71 60 60 61 54 69 67 56 75 76 65 86 35 41 66 69 46 57 81 62 77 75 55 61 67 50 73 57

a a S S a a S a a a a a a R a S S a a a a a a a a a S a a R a a R a a R S S a a a a R a a

10 PUNTI

1. BIZZARRI

CHIEVO 4-4-2

87.ZUKANOVIC

PANCHINA 28 Carboni, 3 Murru, 33 Capuano, 24 Benedetti, 12 Capello, 16 Dessena, 30 Donsah, 10 Joao Pedro, 18 Barella, 13 Caio Rangel, 9 Longo. ALLENATORE Zeman. BALLOTTAGGI F. Pisano–Murru 70-30%, Crisetig-Dessena 70-30%; Cossu–Longo 70-30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Ibarbo. INDISPONIBILI Avelar (2 giorni), Colombi (15), Sau (15), Eriksson (30). ALTRI Muroni, Giorico, Loi. DRITTE SÌ Cossu NO Ceppitelli

PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 12 Cesar, 34 Biraghi, 14 Cofie, 84 Manganì, 63 Bellomo, 7 Lazarevic, 31 Pellissier, 43 Paloschi, 19 Botta. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Maxi Lopez-Paloschi 55-45%, Meggiorini-Pellissier 60-40%, Hetemaj-Cofie 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Zukanovic, Hetemaj, Frey, Dainelli. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Puggioni, Kupisz, Edimar, Schelotto. DRITTE SÌ Gamberini NO Hetemaj

ARBITRO Tommasi di Bassano del Grappa ASSISTENTI Marzaroni-Petrella IV Gava ADD. Calvarese-Abbattista PREZZI da 15 a 77 euro TV Sky Sport 1 HD, SuperCalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio e Calcio HD

LUNEDÌ ore 21 33 AGOSTINI 1. RAFAEL

18. MORAS 20. CHRISTODOULOPOULOS 21. J. GOMEZ

4. MARQUEZ

77 TACHTSIDIS

40. ALE. GONZALEZ

11. GABBIADINI

9. TONI

30 CAMPANHARO

9. OKAKA

17. NICO LOPEZ

22. RIZZO 29. DE SILVESTRI 17. PALOMBO

23. EDER

26. SILVESTRE

14 PUNTI

VERONA 4-3-3

33. ROMERO

SAMPDORIA 4-3-3

3. MESBAH

PANCHINA 95 Gollini, 22 Benussi, 25 Marques, 2 Gu. Rodriguez, 16 Luna, 28 Brivio, 27 Valoti, 93 Fares, 7 Saviola, 99 Nenè. ALLENATORE Mandorlini. BALLOTTAGGI Ale. Gonzalez-Gu. Rodriguez 60-40%, Agostini-Brivio 70-30%. SQUALIFICATI Hallfredsson (1). DIFFIDATI Marquez, Campanharo, Ionita. INDISPONIBILI Sorensen (40 giorni), Obbadi (30), Martic, Sala, Jankovic e Ionita (da valutare). ALTRI Cappelluzzo. DRITTE SÌ Toni NO Ale. Gonzalez LONGO (CAG) MACCARONE (EMP) MARTINEZ (TOR) MATRI (GEN) MAXI LOPEZ (CHI) MCHEDLIDZE (EMP) MEGGIORINI (CHI) MORATA (JUV) NENE' (VER) NIANG (MIL) NICO LOPEZ (VER) OKAKA (SAM) OSVALDO (INT) PALACIO (INT) PALLADINO (PAR) PALOSCHI (CHI) PAVOLETTI (SAS) PAZZINI (MIL)

22 PUNTI

10. KRSTICIC 5. ROMAGNOLI

ATTACCANTI GIOCATORE

5.72 7.18 4.89 6.36 6.65 5.88 5.56 5.50 6.12 8.00 7.58 6.15 5.38 7.15 8.21 7.42 6.00 7.88 6.81 6.85 6.55 5.00 6.56 6.42 7.56 7.25 6.50 5.93 6.21 7.31 5.83 6.91 7.71 6.50 5.00 5.70 6.88 4.60 7.89 6.58

EMPOLI 4-3-1-2

PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 19 Barba, 22 Bianchetti, 5 Moro, 8 Signorelli, 13 Laxalt, 27 Zielinski, 20 Pucciarelli , 9 Mchedlidze, 99 Aguirre, 95 Rovini. ALLENATORE Sarri. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Vecino e Tonelli. INDISPONIBILI Guarente (da valutare), Laurini (7 giorni), Perticone (3). ALTRI Shekiladze e Biggeri. DRITTE SÌ Mario Rui NO Hysaj

14. F. PISANO 27. CRAGNO

27. WIDMER 11. THEREAU

14 PUNTI

33. SEPE

LUNEDÌ ore 19

32. CEPPITELLI

8. PALACIO

21. MARIO RUI

PANCHINA 45 Andujar, 15 Colombo, 16 Mesto, 5 Britos, 88 Inler, 22 Radosevic, 6 De Guzman, 91 D. Zapata. ALLENATORE Benitez. BALLOTTAGGI D. Lopez-Jorginho 60-40%, Hamsik-De Guzman 60-40%. SQUALIFICATI Koulibaly (1). DIFFIDATI Maggio. INDISPONIBILI Zuniga (30 giorni), Insigne (5 mesi), Michu (40 giorni). ALTRI Rosati, Palma. DRITTE SÌ Higuain NO Maggio

21. BALZANO

7. OSVALDO 10. DI NATALE

5.50 5.75 5.67 5.50 7.33 5.00 6.83 5.75 6.75 7.25 5.83 7.33 5.50 5.38 6.00 7.00 6.13 5.83 5.38 6.17 6.63 6.13 5.50 6.83 5.00 9.00 5.83 5.83 5.75 7.00 7.17 7.00 5.50 7.17 5.38 6.50 6.63 5.25 8.83 5.88 8.25 8.50 5.50 5.67 6.50 -

24. RUGANI

10. KOVACIC

18. MEDEL

26. TONELLI

11. CROCE

17. KUZMANOVIC

23. RANOCCHIA

5.62 6.50 5.88 7.69 6.21 6.00 5.90 6.70 5.75 6.50 5.56 6.90 5.65 6.42 5.50 5.88 6.18 6.14 6.10 5.83 6.00 4.75 5.67 5.36 5.33 6.62 4.50 5.50 6.65 6.00 5.00 6.00 6.10 7.31 5.54 7.73 5.60 6.00 6.09 5.67 6.06 5.88 5.00 5.25 7.23 6.08 5.70 6.00 6.41 6.00 6.08 6.60 5.00 6.58 5.58 7.33 5.95 7.08 7.32 5.90 6.82 5.75 5.79 6.05 6.29

23 PUNTI

PALERMO NAPOLI 3-5-2 4-2-3-1

DOMENICA ore 20,45

14. CAMPAGNARO

17 PUNTI

70. SORRENTINO

4. ANDELKOVIC

23. HYSAJ

18. VERDI 6. VALDIFIORI

12. G. GONZALEZ

18. CHOCHEV

88. VECINO

7. MACCARONE

6. MUNOZ

25. MARESCA

5.69 5.77 6.00 6.19 5.93 5.80 5.70 5.90 5.33 6.25 5.78 6.65 5.75 5.96 5.50 5.88 5.95 5.79 5.90 5.83 5.75 5.00 5.67 5.36 5.33 6.12 5.00 5.50 6.46 6.00 5.00 6.00 5.85 6.25 5.71 6.12 5.65 6.17 5.82 5.83 5.83 6.00 5.00 5.25 6.68 5.67 5.90 6.00 6.23 6.00 5.73 6.40 5.50 6.33 5.75 6.17 6.05 6.38 6.50 5.90 6.00 5.75 5.71 5.95 6.29

4. HENRIQUE 19. D. LOPEZ

33. ALBIOL 22. AMAURI

20. VIVES

GUILHERME (UDI) HALLBERG (UDI) HAMSIK (NAP) HETEMAJ (CHI) HONDA (MIL) IAGO (GEN) ILICIC (FIO) INLER (NAP) IZCO (CHI) JOAO PEDRO (CAG) JOAQUIN (FIO) JORGINHO (NAP) KEITA S. (ROM) KONE (UDI) KOVACIC (INT) KRHIN (INT) KRSTICIC (SAM) KUCKA (GEN) KURTIC (FIO) KUZMANOVIC (INT) LAXALT (EMP) LAZAREVIC (CHI) LAZZARI (FIO) LEDESMA (LAZ) LESTIENNE (GEN) LODI (PAR) LUCAS SOUZA (PAR) LULIC (LAZ) MANGANI (CHI) MARCHIONNI (SAM) MARCHISIO (JUV) MARESCA (PAL) MARIGA (PAR) MARIN (FIO) MATTIELLO (JUV) MAURI J. (PAR) MAURI S. (LAZ) MEDEL (INT) MENEZ (MIL) MERTENS (NAP) MIGLIACCIO (ATA) MISSIROLI (SAS) MOLINA (ATA) MONTOLIVO (MIL) MORALEZ (ATA) MORO (EMP) MUSSIS (GEN) M'VILA (INT) NAINGGOLAN (ROM) OBI (INT) ONAZI (LAZ) PADOIN (JUV) PALOMBO (SAM) PAREDES (ROM) PAROLO (LAZ) PEPE (JUV) PEREYRA (JUV) PEREZ (TOR) PEROTTI (GEN) PINZI (UDI) PIRLO (JUV) PIZARRO (FIO) PJANIC (ROM) POGBA (JUV) POLI (MIL) PUCCIARELLI (EMP) QUAISON (PAL) RADOSEVIC (NAP) RADOVANOVIC (CHI) RIERA (UDI) RIGONI (PAL) RINCON (GEN)

31. GHOULAM 1. RAFAEL

8. FARNERUD

19. MAKSIMOVIC

ARBITRO Cervellera di Taranto ASSISTENTI Nicoletti-Ranghetti IV Di Liberatore ADD. Massa-La Penna PREZZI da 10 a 70 euro TV Sky SuperCalcio HD, Calcio 1 HD; Premium Calcio e Calcio HD

DOMENICA ore 12,30

5.67 6.10 5.00 6.14 5.56 5.70 6.00 6.62 5.75 5.85 6.27 6.14 5.56 5.40 6.00 5.70 5.75

5.67 6.80 5.00 7.73 5.83 5.70 6.12 8.00 5.62 6.95 6.73 8.36 5.50 6.20 6.58 5.70 5.75

5.50 7.13 7.83 5.83 9.00 7.00 7.25 5.88 7.25 5.63 5.50 -

5.50 6.63 5.00 5.80 5.92 5.75 5.33 8.38 5.50 7.40 5.92 10.83 5.60 5.67 6.50 5.33 6.00

333 1087 103 1051 163 150 551 868 436 639 1024 443 814 657 368 193 253

58 66 69 59 44 67 65 59 72 73 68 56 64 29 -

PANCHINA 2 Viviano, 1 Da Costa, 44 Fornasier, 28 Gastaldello, 19 Regini, 86 Cacciatore, 6 Duncan, 32 Marchionni, 12 G. Sansone, 18 Bergessio, 77 Wszolek, 7 Fedato. ALLENATORE Mihajlovic. BALLOTTAGGI Romagnoli-Gastaldello 60-40%. SQUALIFICATI Obiang e Soriano (1). DIFFIDATI De Silvestri e Romagnoli. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Massolo, De Vitis, L. Djordjevic. DRITTE SÌ Eder NO Mesbah R R a R S R S a S a S a R a R a R R

PELLISSIER (CHI) PINILLA (GEN) POZZI (PAR) QUAGLIARELLA (TOR) RODRIGUEZ (CES) ROVINI (EMP) SANABRIA (ROM) SANSONE G. (SAM) SANSONE N. (SAS) SAVIOLA (VER) SUCCI (CES) TAVANO (EMP) TEVEZ (JUV) THEREAU (UDI) TONI (VER) TORRES (MIL) TOTTI (ROM) ZAPATA D. (NAP) ZAZA (SAS)

6.25 5.83 6.35 6.00 5.17 6.00 5.50 5.50 5.75 6.96 5.96 5.96 5.39 6.44 6.12 5.56

7.75 6.44 7.19 6.83 5.17 6.35 5.83 6.75 6.29 9.33 6.92 6.58 5.67 7.22 7.62 6.06

8.33 5.00 6.00 6.63 6.83 9.63 6.25 6.25 5.17 6.83 5.00

6.00 7.30 7.36 6.50 5.17 6.00 5.50 4.50 6.83 8.71 7.00 7.75 6.10 7.70 7.25 4.67

843 577 76 768 565 573 920 261 581 1499 711 610 401 836 919 611

57 69 60 47 55 79 61 59 48 66 35

a a a S R a a a a a S a a a S a R R a

Che cosa sono i primi due numeri?La media voto, poi la Magic media. Quella del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, ma calcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o in trasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati e viene modificato ogni settimana in base a decine di parametri. Il Gazza Index parte dal dato Opta ma va da 1 a 99 e viene tarato in funzione fantacalcistica tenendo conto anche della rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana.


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Mondo R

VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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La Liga corre ai ripari: pugno duro contro gli ultrà

1Daspo di 5 anni per i protagonisti della guerra del Manzanarre, forse identificati

APPUNTI ARGENTINA

Agguato dopo la partita, Nieto ucciso a mattonate

due responsabili della morte di Jimmy. E si studiano nuove misure anti-violenza

ros del Rayo Vallecano hanno addirittura chiesto al club di proteggere la loro immagine sostenendo che non è vero, come dicono articoli di giornale e verbali della polizia, che hanno partecipato alla guerra di domenica. Il Consejo Superior de Deportes ha fatto i complimenti a Tebas per l’immediata destituzione dal ruolo di ambasciatore della Liga dell’ex presidente del Depor dopo la sua vistosa e calorosa partecipazione al funerale di Jimmy, poi nel pomeriggio in una riunione con Liga e Federcalcio ha tracciato la strategia di azione.

Filippo Maria Ricci CORRISPONDENTE DA MADRID Twitter @filippomricci

L

a Spagna sembra voler girare pagina in tema di ultrà. Vedremo come andrà a finire ma l’impressione è che la Liga che ospita Ronaldo e Messi, vincitori degli ultimi 6 Palloni d’Oro, e Madrid e Barcellona, club da oltre mezzo miliardo di fatturato, non abbia intenzione di farsi azzoppare il milionario business dalla fame di violenza della minoranza hooligan. MULTA SALATISSIMA E visto che parliamo di soldi, ieri 88 dei partecipanti alla guerra del Manzanarre di domenica scorsa identificati in situ dalla polizia sono stati colpiti da un Daspo di 5 anni accompagnato da una multa da 60.001 euro a testa. Nel Paese dei «mileuristi» quelle sono sessanta mensilità, 5 anni di lavoro. Un salatissimo invito alla riflessione prima di darsi un nuovo appuntamento sanguinario. Sempre sul piano disciplinare, mercoledì sera nella periferia (chic) madrilena di Pozuelo sono stati arrestati 3 fratelli. Tifosi dell’Atletico, appartenenti al famigerato Frente Atletico. Le informazioni sono scarse, però alla polizia sono convinti che almeno due abbiano partecipato direttamente al massacro di «Jimmy», l’hooligan del Deportivo picchiato e finito nel Manzanarre dal quale è uscito solo per morire poco dopo in ospedale. CONTRO I CLUB CONNIVENTI Ieri mattina il presidente della

LA STRATEGIA NORME DA APPROVARE IL 15 DICEMBRE

Sopra, la curva dell’Atletico Madrid: la Polizia ha arrestato tre fratelli del gruppo Frente Atletico, due dei quali sarebbero coinvolti nel massacro di Jimmy AFP

Liga Javier Tebas in un’intervista alla radio Cope ha annunciato l’intenzione di colpire duramente anche i club: «Chi non collaborerà nella lotta agli ultrà potrà perdere punti e addirittura retrocedere». Qui stanno aprendo gli occhi su una realtà nota ma ignorata da tutti, le società hanno legami stretti o strettissimi con i gruppi organizzati. Un paio di esempi: ieri la federazione dei tifosi del Deportivo, accusata di aver ceduto i biglietti di Atletico-Depor ai Riazor Blues di Jimmy, ha risposto che i tagliandi sono stati venduti direttamente dal club, e poi ha annunciato dimissioni in blocco. Nel frattempo a Madrid in una surreale conferenza stampa organizzata sul marciapiede dello stadio i Bukane-

Javier Francisco Romero Taboada, detto Jimmy, è l’ultrà 43enne del Deportivo morto domenica: prima della partita contro l’Atletico è stato picchiato e gettato nel fiume Manzanarre

I PUNTI PRINCIPALI Detrazione di punti e perdita di categoria per i club che collaborano con gli hooligan. Un delegato in ogni campo per registrare cori offensivi e comportamenti scorretti delle tifoserie. Sarà richiesto alla Federazione di uniformarsi al codice Uefa che permette la chiusura parziale degli impianti anche in caso d’insulti e non solo per gravi atti di violenza. Produzione di una lista ufficiale degli affiliati ai gruppi ultrà. Emissione di biglietti nominali per la tifoseria ospite. Tornelli con impronte digitali per l’ingresso ai settori noti come «di animazione» (le curve). Stretta collaborazione club-Liga in tema di sicurezza. Divieto di trasferta ai gruppi ultrà coinvolti in incidenti. Redazione di un codice etico da elaborare con i media per moderare i toni nelle polemiche. Queste misure saranno approvate il 15 dicembre: la Spagna ferita corre energicamente ai ripari. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DETRAZIONE DI PUNTI E RETROCESSIONE Saranno sanzionati così i club che collaborano con gli hooligan.

BIGLIETTI NOMINALI E TORNELLI Chiesta la produzione di una lista degli affiliati ai gruppi ultrà. Tifosi ospiti identificati e tornelli con impronte digitali all’ingresso delle curve.

DELEGATI IN CAMPO Registreranno cori offensivi e comportamenti scorretti delle tifoserie.

CHIUSURA PARZIALE STADI Anche in caso di insulti e non solo per gravi fatti di violenza.

DIVIETO DI TRASFERTA Colpirà i gruppi ultrà coinvolti in incidenti. CODICE ETICO Da elaborare con i media per moderare i toni polemici, e stretta collaborazione tra club e Liga in tema di sicurezza.

COME IN PREMIER

La Germania si affida a occhio di falco 1Svolta in Bundesliga: dal 2015-16 tecnologia sui gol-fantasma. Ma i piccoli club: «Troppo costosa» Elmar Bergonzini

F

orse qualche fantasma chiederà asilo politico nei castelli scozzesi, ma in Germania per loro non c’è più spazio. Dalla stagione 2015-16, infatti, in Bundesliga scenderà in campo la tecnologia, e per i gol fantasma non ci sarà più vita. Proprio come in Premier League entrerà in vigore l’Hawk-Eye (occhio di falco). Ieri a Francoforte la votazione dei 18 club di Bundesliga. Per la svolta epocale servivano 12 «sì», ne sono arrivati 15. Gli ultimi club a decidersi sono stati i più poveri. Il nodo principale era infatti il costo dell’operazione. Per l’apparecchiatura le squadre pagheranno 8mila euro a partita, che per le 17 gare casalinghe fa 136mila euro all’anno.

Una spesa contenuta dato che per gli arbitri (e i loro errori) i club tedeschi sborsano circa 2mila euro in più a turno. L’Hawk-Eye, in Inghilterra, è già stato decisivo lo scorso 8 novembre nella gara fra Liverpool e Chelsea in occasione del gol di Cahill. COME FUNZIONA Nel momento in cui il pallone supera la linea di porta, viene mandato un impulso all’orologio dell’arbitro. Le immagini delle sette telecamere puntate sulla

RIl sistema costerà

ai club 8mila euro a partita, 2 in più di quanto si sborsa per gli arbitri

linea di porta verranno poi dirottate alle televisioni che trasmettono la partita. In Germania sfrutteranno la tecnologia soltanto le squadre di Bundesliga. Andreas Rettig, presidente della Lega Calcio tedesca, vorrebbe però estendere l’utilizzo anche allo spareggio salvezza e alla finale di Coppa (dove l’anno scorso ci fu il caso del gol-non gol di Hummels in Bayern-Borussia Dortmund). COMMENTI Contento della decisione Roberto Di Matteo, tecnico dello Schalke: «Seguendo la Premier so di che si tratta». Di opinione opposta l’amministratore delegato del Paderborn, Martin Hornberger: «Noi dobbiamo pesare ogni centesimo: con quei soldi avremmo fatto qualcosa di più utile». Gli fa eco il presidente

Roberto Di Matteo, 44 anni, allenatore dello Schalke AFP

del consiglio di amministrazione dell’Eintracht, Heribert Bruchhagen: «Se avessimo inserito la tecnologia dieci anni fa, nelle gare della mia squadra sarebbe ancora inutilizzata». Effettivamente i gol fantasma riguardano una percentuale bassa di partite, ma possono risultare decisivi per un’intera competizione: i tedeschi recriminano ancora per il gol di Hurst nella finale mondiale del 1966. Gli inglesi, dal canto loro, non hanno dimenticato la rete di Lampard contro la Germania al Mondiale in Sudafrica, mentre i tifosi del Milan si chiedono ancora come sarebbe finito il campionato 2011-12 se fosse stato convalidato il gol a Muntari. Insomma: i fantasmi non si vedono spesso, ma quando appaiono creano scompiglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Franco Nieto, 33 anni, giocava nel Tiro Federal ● L’ormai diffusa violenza nel calcio argentino 15 vittime solo nel 2014 - ha sconfinato nell’omicidio di un calciatore. Franco Nieto, 33enne del Tiro Federal de Aimogasta, è morto dopo un’aggressione al termine di un infuocato incontro in casa del Chacarita, in un campionato regionale semiprofessionistico. Con il Tiro avanti 3-1, si è scatenata una rissa in campo, che ha costretto l’arbitro prima a espellere 8 giocatori (tra cui Nieto) e poi a sospendere la partita. La violenza si è trasferito sugli spalti, tanto che alcuni «barrabravas» hanno aspettato Nieto fuori dallo stadio: insulti, calci, pugni, addirittura - sembra - due mattonate in testa. Il giocatore è morto nella notte in ospedale. Subito identificati i due presunti responsabili dell’omicidio, ma c’è il sospetto che possano essere coinvolti anche un giocatore e un membro dello staff del Chacarita. «Non si tratta di ultrà ma di due malviventi sotto l’effetto della droga – ha detto il presidente del Tiro Federal, Jorge Paez – e qui nessuno fa niente. Oggi è toccato a Franco, domani potrebbe toccare a mio figlio». La città di Aimogasta, nella provincia di La Rjoja, nel nord-ovest del Paese, ha vissuto un periodo travagliato un paio di anni fa, quando ci fu una rivolta popolare dopo che la Polizia aveva ucciso in modo fortuito una ragazza. © RIPRODUZIONE RISERVATA

INGHILTERRA

Van Gaal ora teme le spie: chiesta task force anti-droni ● Solo nell’Inghilterra di 007 ha un senso la richiesta di Louis Van Gaal. Il tecnico olandese del Manchester United teme che gli avversari possano spiare i suoi allenamenti dall’alto utilizzando dei droni: avrebbe dunque chiesto al club di ingaggiare degli esperti che abbiano il compito di pattugliare i cieli sopra il centro sportivo di Carrington. E, già che ci sono, di individuare eventuali cimici nello spogliatoio.

FRANCIA

Una magia di Lacazette riporta il Lione al terzo posto ● Nel posticipo della 16a giornata di Ligue 1, il Lione ha battuto 2-1 in casa il Reims grazie a una magia di Lacazette quasi dalla linea di fondo al 91’, dopo che nel primo tempo c’era stato il botta e risposta tra Tolisso e Moukandjo. In classifica, il Lione si riprende il terzo posto con 30 punti, a -5 dal Marsiglia e a -4 dal Psg.

BRASILE

Pelé continua a migliorare Interrotta l’emodialisi ● Migliorano ancora le condizioni di Pelé, ricoverato da dieci giorni a San Paolo per un’infezione alle vie urinarie. L’emodialisi, sospesa già lunedì, è stata definitivamente interrotta. O Rei, 74 anni, fa ancora uso di antibiotici ma continua a non avere più febbre e ad alimentarsi autonomamente.

PARAGUAY

Ramon Diaz è il nuovo c.t. Contratto di quattro anni ● Ramon Diaz, ex attaccante dell’Inter, è il nuovo c.t. del Paraguay: ha firmato un contratto di 4 anni e lascia il River Plate, con cui ha vinto l’ultimo titolo argentino. Contrario alla nomina l’ex portiere Chilavert: «Diaz non è l’uomo giusto, abbiamo bisogno di sviluppare i giocatori e lui non lo fa».


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VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

NUOVE FRONTIERE

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CONTENUTO PREMIUM

ECCO COME FUNZIONERÀ IL TORNEO 2018

settembre

ottobre

2019

novembre

marzo

giugno

settembre

ottobre

novembre

SERIE

Gruppo A

A

GERMANIA PORTOGALLO UCRAINA

B

C

D

Retrocessione

Gruppo B FRANCIA BELGIO RUSSIA

Promozione

Gruppo C OLANDA ITALIA CROAZIA

Gruppo D SPAGNA INGHILTERRA REP. CECA

SVIZZERA UNGHERIA ISRAELE

GRECIA SVEZIA NORVEGIA

DANIMARCA AUSTRIA SLOVACCHIA

BOSNIA ROMANIA IRLANDA

POLONIA MONTENEGRO ALBANIA FINLANDIA

SLOVENIA GALLES NORD IRLANDA LITUANIA

TURCHIA SERBIA ARMENIA

ISLANDA SCOZIA BULGARIA

ESTONIA AZERBAIGIAN FAR OER SAN MARINO

MOLDOVA CIPRO KAZAKHISTAN ANDORRA

marzo

EURO 2020 PLAY-OFF

NATIONS LEAGUE FASE A GRUPPI Teste di serie al sorteggio dei gruppi

2020

NATIONS LEAGUE FINAL FOUR Qualificate: le 4 vincenti dei 4 gruppi di Serie A Formula: 2 semifinali. Le 2 vincenti giocano la finale che assegna il trofeo Sedi e date: ospitante sarà una delle 4 finaliste, si gioca a giugno 2019

GRECIA MACEDONIA LIECHTENSTEIN MALTA

Ecco una simulazione Gazzetta dei sorteggi della fase a gruppi (in base al ranking Uefa per nazionali di oggi). Le 54 nazionali europee sono divise in 4 serie. Il meccanismo prevede la promozione delle prime e la retrocessione delle ultime

luglio

EURO 2020 FASE FINALE

Qualificate: le 4 vincenti dei 4 gruppi di ogni Serie Formula: in ogni gruppo 2 semifinali. Le vincenti si qualificano direttamente all’Euro 2020 Date: marzo 2020

A

A B C D

B

A B C D

Qualificate: 24 nazionali Formula: 6 gruppi da 4. Passano all’eliminazione diretta le 6 prime e le 6 seconde di ogni gruppo + le 4 migliori terze Sedi e date: fase finale dall’8 giugno all’8 luglio in Inghilterra

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EURO 2020 QUALIFICAZIONI

54 squadre divise in 6 gruppi da 5

LETTONIA BIELORUSSIA LUSSEMBURGO GIBILTERRA

giugno

4 gruppi da 6

C

A B C D

D

A B C D

Formula: La prima e la seconda di ogni gruppo si qualificano alla fase finale dell’Europeo 2020 (in totale 20 nazionali) Date: si gioca a marzo, giugno, settembre, ottobre, novembre 2019 Nel 2019 la Nations League (Final Four e play-off) s’incrocia con le qualificazioni tradizionali all’Europeo (a gruppi)

FINALISTE

20 Dai gruppi di qualificazione dell’Europeo

4 Dai play-off della Nations League GDS

«NATIONS LEAGUE» TRA EURO E MONDIALE NEGLI ANNI DISPARI NASCE LA COPPA PER NAZIONALI VOLUTA DA PLATINI AL VIA NEL 2018-19: PIÙ SFIDE TRA LE GRANDI, MA ATTENTI... RLe 54 nazionali

LA STORIA di FABIO LICARI

E

dopo la Champions League e l’Europa League arrivò la Nations League. Troppo forte il richiamo di quel nome fortunato, «league», per non affibbiarlo anche al nuovo torneo Uefa per nazionali: biennale, negli anni dispari, tra Europeo e Mondiale, in aggiunta alla Confederations Cup (che però è quadriennale). Torneo fortemente voluto da Michel Platini. Appuntamento al 2018 con la fase di qualificazione e al 2019 con le finali — «final four» per la precisione — della prima edizione. Sembra che il calendario si riempia a dismisura: in realtà le date internazionali restano le solite. Ma la storia cambia se, invece di un’amichevole contro Lussemburgo, ti giochi la qualificazione alla «final four» con la Germania. Più tensione, più interessi, e meno facile gestione del turnover (contenti i club?). Il sistema, approvato ieri dall’Esecutivo Uefa, non è di facilissima comprensione. Seguiteci. L’ORIGINE Tutto nasce da una «bocciatura». Dopo che l’Europeo s’è allargato, da 16 a 24 finaliste, è chiaro a tutti che le qualificazioni sono destinate a perdere fascino: 24 posti per 53 concorrenti fa 0.45 in media, quasi una squadra sue due. Platini propone allora un sistema rivoluzionario: spezzare le qualificazioni in due periodi. Il primo facile per le grandi, destinate a qualificarsi presto. Il secondo, più intrigante, diviso in due parti: 1) le piccole che non hanno superato la prima fase si giocano gli altri posti disponibili; 2) le grandi, che si sono già qualificate, disputano un nuovo torneo. Una bella idea che le federazioni (proprio le piccole) bocciano. E le qualificazioni restano come prima. Col risultato che — vedi il nostro gruppo — Italia, Croa-

CALENDARIO CHE TRAFFICO!

europee saranno divise in 4 serie: si rischia anche di retrocedere

Antonio Conte, c.t. azzurro LAPRESSE

2018 Mondiale/Russia 2018 Fase finale (8 giugno-8 luglio) Nations League 2019 Fase a gruppi (settembre, ottobre, novembre)

zia e magari anche Norvegia, tre su sei, andranno alla fase finale in Francia nel 2016. Non il massimo, proprio quando Platini ha varato la centralizzazione dei diritti tv in stile Champions. Se vuoi fare ascolti e raccogliere pubblicità, devi dare spettacolo. E allora? L’IDEA E allora Platini, sempre lui, s’inventa un nuovo torneo che va a incunearsi tra Europeo e Mondiale (anzi dell’Euro diventa anche fase di qualificazione), assegna un trofeo (biennale) e tiene le nazionali sulla corda. Meno spazio per le amichevoli, anche se non saranno cancellate del tutto, e più probabilità di grandi partite. Non più le cosiddette amichevoli-business, ma parte integrante della nuova Nations League che, come le qualificazioni dell’Euro, avrà un sistema di diritti tv centralizzato, gestito sempre dalla agenzia Caa Eleven. Ecco il meccanismo. NATIONS LEAGUE 2019 Il nuovo torneo comincerà nel 2018, subito dopo il Mondiale russo. Storicamente a settembre partono le qualificazioni all’Europeo successivo (e viceversa). Non sarà più così. A settembre (2 date), ottobre (2 date) e novembre (2 date) 2018 si gioca la fase a gruppi della Nations League. Con un sistema di quattro serie, con promozioni e retrocessioni. FASE A GRUPPI: IL SORTEGGIO Alla Serie A appartengono le prime 12 del ranking Uefa per nazionali (non per club!). Saranno divise in 4 gruppi da 3 nazionali ciascuno. Sorteggio con fasce, tipo Champions. In prima fascia le teste di serie; in seconda quelle dal 5° all’8° posto del ranking; in

2019 Nations League 2019 Final four (giugno) Europeo 2020 Qualificazioni (marzo, giugno, settembre, ottobre, novembre)

2020 Europeo 2020 Playoff (marzo) fase finale (giugno-luglio) Nations League 2021 Fase a gruppi (settembre, ottobre, novembre)

Michel Platini, 55 anni, francese, presidente Uefa dal 2007. La «Nations League» è una sua idea EPA

terza quelle dal 9° al 12°. Nel grafico abbiamo simulato un sorteggio in base al ranking di oggi (chissà come sarà tra quattro anni, dopo Russia 2018). Oggi l’Italia è 5° e quindi va in seconda fascia. In Gazzetta è stata sorteggiata con Olanda e Croazia. Stesso discorso nelle altre serie. FINAL FOUR, PROMOZIONI E... La serie A è naturalmente la più importante. Le 4 vincenti dei 4 gruppi di A si qualificano per la «final four» di marzo 2019 in stile basket, molto tv-show: due semifinali, la finale, e la vincente che iscrive per prima il nome nell’albo d’oro. Non è finita: quelle che arrivano ultime nei gruppi retrocedono in Serie B; quelle che vincono i gruppi di B sono promosse in Serie A; stesso discorso tra ogni serie fino alla D. Dunque c’è poco da scherzare. Altro che amichevoli. Se arrivi terzo ti ritrovi non più un gruppo-spettacolo con Germania e Olanda, ma magari uno così così con Israele e Norvegia. Meno spettatori, meno interesse, meno tutto. EURO 2020: QUALIFICAZIONI Prima della «final four» di giugno cominciano finalmente, a marzo 2019 (2 date), i vecchi gruppi di qualificazione all’Euro. Le 54 squadre sono divise in 10 gruppi (6 da 5 squadre, 4 da 6 squadre). Si gioca anche a giugno (2), settembre (2), ottobre (2) e novembre (2). Totale 10 date: per chi è in gruppi da 5 restano quindi 2 date libere per amichevoli. Si qualificano alla fase finale dell’Europeo le prime 2 di ogni gruppo: in totale 20 nazionali. EURO 2020: PLAYOFF Ma all’Europeo partecipano 24 squadre, non 20. E le altre 4? Arrivano dalla Nations League. Come? Attenti che è un po’ complicato. Le 4 vincenti dei 4 gruppi si affrontano tra di loro in una specie di nuova «final four», nel marzo 2020. E se queste vincenti sono già qualificate attraverso i gruppi (possibilissimo)? Si scende alla 2°, alla 3° o addirittura alle non qualificate della serie inferiore. Questo meccanismo vale per tutte le 4 serie. Semifinali (una partita a casa di chi è messo meglio nel ranking), finale (sede sorteggiata) e una vincente per ogni serie. Come dire che anche dalla Serie D una tra Lussemburgo, Azerbaigian o chi volete voi avrà la possibilità di andare alla fase finale. EURO 2020: FASE FINALE L’Euro 2020 è quello itinerante, organizzato in 12 sedi diverse (c’è anche Roma che ospiterà 3 partite di un gruppo e un quarto di finale), più semifinali e finali a Londra. Finito l’Euro 2020 (giugno/luglio), a settembre comincerà la Nations League 2021 e avanti così. Bello e complicato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

2021 Nations League 2021 Final four (giugno) Mondiale/Qatar 2022 Qualificazioni (marzo, giugno, settembre, ottobre, novembre) Confederations Qatar 2021 (?)

2022 Mondiale/Qatar 2022 Playoff (marzo) fase finale (gennaio/novembre?) Nations League 2021 Fase a gruppi (settembre, ottobre, novembre)


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VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Serie B R La squadra

VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A Vicenza rivoluzione silenziosa con Marino

TACCUINO BOLOGNA

Saputo diventa nuovo capo del CdA Con lui arriva pure il d.s. Corvino ● BOLOGNA (a.to.) Dopo l’accordo Tacopina-Saputo, ieri il Bologna ha provveduto a modificare l’organigramma del club assegnando al magnate italocanadese il ruolo di chairman, figura inedita nelle letteratura del calcio italiano. Nel lessico delle società private Usa, chairman è colui che sovraintende ai lavori del CdA, mentre Tacopina rimane presidente con deleghe per la gestione

1In 5 gare 10 punti con il 4-3-3:

così il tecnico ha cambiato tutto IL 3-5-2 DI LOPEZ BREMEC GENTILI

CAMISA

SCIACCA LAVERONE

GARCIA TENA CINELLI SAMPIRISI

DI GENNARO

COCCO

RAGUSA D’ARCO

IL 4-3-3 DI MARINO BREMEC SAMPIRISI BRIGHENTI

CAMISA

D'ELIA

SCIACCA

DI GENNARO

CINELLI

LAVERONE

COCCO

GIACOMELLI D’ARCO

Alberta Mantovani VICENZA

E’

arrivato senza far rumore, in un momento delicato: sul campo per le tre sconfitte in quattro gare e fuori dal campo ancora di più per la difficoltà della tifoseria a capire e digerire tempi e modi dell’esonero di Giovanni Lopez, per tutti il capitano della Coppa Italia del ‘98. Eppure Pasquale Marino ha dato da subito l’impressione di essere sicuro su cosa fare: poche parole com’è nel suo stile e pronun-

ciate a bassa voce, invece fatti concreti, cioè punti. Tanti per un Vicenza votato alla missione salvezza dopo il ripescaggio negli ultimi giorni di agosto, con l’obbligo di rifare o quasi una squadra in una decina di giorni di mercato supplementare. In cinque partite con Marino sono arrivati 10 punti, cioè gli stessi ottenuti dal Vicenza di Lopez nelle prime undici giornate, anche se le situazioni in cui si sono trovati a lavorare i due tecnici sono state diverse, come lo stesso Marino ha obiettivamente riconosciuto. E tuttavia il cambio di marcia con l’allenatore di Marsala è stato netto, considerando che a Carpi, unica sconfitta della sua gestione, è andato in panchina appena 48 ore dopo il suo arrivo. AUTOSTIMA Il Vicenza, che mai aveva vinto fuori casa, ha centrato due colpi consecutivi in trasferta ad Avellino e a Varese, cioè su campi dove nessuno era riuscito a portar via i tre punti e ha trovato un efficace equilibrio con il 4-3-3, il nuovo modulo scelto da Marino al posto del 3-5-2 utilizzato da Lopez. «Non è solo una questione di assetto tattico, io credo che sia meglio cercare sempre di essere propositivi, di costruire gioco per segnare. Conviene – ha spiegato il tecnico siciliano – perché tanto un gol si rischia sempre di prenderlo e allora un atteggiamento più speculativo non serve». Il tridente è una delle novità tattiche di Marino che nell’ultimo turno a Varese, in occasione delle sue 400 panchine da professionista, s’è visto ripagato dal successo con i

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.

L’ANTICIPO

IL PROGRAMMA

Il Frosinone cerca il primato con il turnover

Domani Minelli per Bari-Carpi Il clou a Catania

FROSINONE

(4-4-2)

TERNANA

(3-5-2)

OGGI ore 20.30 PREZZI 10-40 euro 1 ZAPPINO 13 M. CIOFANI

4 RUSSO

23 SCHIAVI

3 CRIVELLO

26 MASUCCI

8 GUCHER

7 FRARA

10 SODDIMO

Pasquale Marino, 52, in B ha allenato anche Arezzo, Catania e Pescara LAPRESSE

9 D. CIOFANI

11 CURIALE

a Vicenza sta convincendo tutti. E Marino è certo che si può far meglio, non solo nel rendimento individuale: «Da subito – dice l’allenatore – ho verificato la disponibilità dei giocatori a lavorare con intensità e applicazione e sono contento perché in partita ci riesce spesso di fare quel che si prova in allenamento e questo aiuta a far crescere la convinzione nelle proprie possibilità. Ma abbiamo ancora buoni margini di miglioramento».

20 AVENATTI

9 CERAVOLO

gol di Giacomelli, Cocco e Laverone, cioè di tutti e tre i giocatori della linea di un attacco rimasto troppo presto privo di Maritato e Ragusa, entrambi con un crociato rotto. Lo spostamento in avanti di Laverone, la riscoperta di Giacomelli, la difesa a 4 con Brighenti centrale insieme a Camisa sono state le scelte più innovative di Marino nell’undici base. Il suo cammino è stato accompagnato anche da quel pizzico di buona sorte che però si è andato a cercare, con un lavoro che

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● La media punti di Marino dopo 5 partite, nelle quali ha conquistato 10 punti: 3 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta (con il Carpi)

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0,90

● La media punti di Giovanni Lopez, che ha totalizzato gli stessi punti di Marino (10) ma in 11 giornate di campionato

operativa. Questo rimpasto attesta la nascita di una diarchia a Casteldebole anche se Saputo col tempo andrà ad assumere la maggioranza delle quote. I due soci sono attesi a Bologna sabato per gli ultimi adempimenti economici e per completare il passaggio di proprietà. In arrivo pure il d.s. Pantaleo Corvino, che dovrebbe essere ufficializzato all’inizio della prossima settimana insieme a Marco Di Vaio all’interno del CdA.

3 VITALE

CRECCO 26

17 POPESCU

10 VIOLA

GAVAZZI 7

16 BASTRINI

13 FAZIO

6 MECCARIELLO

22 BRIGNOLI

FROSINONE Turnover per Stellone. Rientra dopo 2 mesi l’ex Frara. PANCHINA 22 Pigliacelli, 2 Zanon, 6 Blanchard, 30 Formato, 20 Gessa, 14 Musacci, 25 Altobelli, 18 Dionisi, 29 Carlini. ALLENATORE Stellone. SQUALIFICATI Gori e Paganini. DIFF. Blanchard, Dionisi e Zanon. TERNANA Ceravolo favorito su Bojinov. In panchina torna Eramo. PANCHINA 1 Sala, 2 Janse, 19 Diop 4 Valjent, 28 Palumbo, 8 Piredda, 27 Eramo, 11 Falletti, 15 Bojinov. ALL. Tesser. SQUALIF. nessuno. DIFFIDATI Avenatti, Falletti, Fazio, Gavazzi e Viola. ARBITRO Chiffi di Padova. GUARDALINEE Alassio-Prenna. TV Sky Calcio 3 HD.

● Ecco gli arbitri delle altre partite della 17a giornata: COSÌ DOMANI (ore 15): Avellino-Crotone: Roca di Foggia. Bari-Carpi: Minelli di Varese. Catania-Bologna: Pairetto di Nichelino. Lanciano-Trapani: Nasca di Bari. Perugia-Latina: Maresca di Napoli. Pro Vercelli-Pescara: Pasqua di Tivoli. Spezia-Cittadella: Sacchi di Macerata. Varese-Entella: Aureliano di Bologna. COSÌ LUNEDÌ Modena-Livorno (ore 15): Fabbri di Ravenna. Vicenza-Brescia (ore 17.30): Ghersini di Genova. CLASSIFICA Carpi p. 30; Frosinone 29; Bologna 26; Livorno, Spezia, Avellino e Trapani 25; Lanciano 24; Perugia 23; Modena* e Pro Vercelli 21; Vicenza 20; Catania, Brescia, Ternana e Bari 19; Pescara 17; Entella* 16; Varese (-3) 15; Cittadella, Latina e Crotone 14. (* una partita in meno). ● CHIAVARI L’Entella perde per 2-3 mesi Ivan Pelizzoli (lesione alla spalla sinistra), che domani sarà sottoposto a un intervento. Ora il portiere titolare diventa Paroni.

Lega Pro R Via alla 16a giornata GLI ANTICIPI Pavia, missione primo posto con il Venezia E dopo 17 anni torna il derby Foggia-Lecce: Lerda insegue la quarta vittoria in trasferta Due anticipi aprono la 16a giornata di Lega Pro. Ecco il quadro delle partite in programma con le probabili formazioni. GIRONE A - ORE 19.30 Il Pavia ospita il Venezia e punta il sorpasso sul Bassano per salire momentaneamente in vetta alla classifica. Maspero, reduce da 3 successi di fila, dovrebbe ripresentare il 4-2-3-1: assenti Biasi e Carraro, davanti ballottaggio tra Soncin e Ferretti. Serena cerca invece serenità dopo le ultime due sconfitte consecutive. PAVIA (4-2-3-1) Facchin; Ghiringhelli, Malomo, Abbate, Sereni; Pederzoli, Carotti; Cogliati, Cesarini, Corvesi; Soncin. (Volturo, Cristini, Sorbo, Cardin, Falconieri, Ferretti, Romanini). All. Maspero. VENEZIA (4-3-1-2) Fortunato; Cernuto, Legati, Marino, Ghosheh; Zaccagni, Esposito, Varano; Bellazzini; Magnaghi, Raimondi. (D’Arsiè, Panzeri, Scanferlato, Alba, Chin, Siega, Franchini). All. Serena.

Franco Lerda, 47, tecnico del Lecce ARBITRO Fourneau di Roma (Li Volsi-Saia). GIRONE C - ORE 20.45 (m.e.) Sotto i riflettori dello Zaccheria, il Foggia e il Lecce si sfidano indossando l’abito delle grandi occasioni. Il derby pugliese torna dopo oltre 17 anni (0-0 l’ultimo precedente, in Serie B, nel febbraio 1997) e mette di fronte due squadre che scoppiano di salute. Anzi, a

giudicare dai numeri, nell’anticipo di questa sera si sfidano proprio le squadre più in forma del campionato. Già, perché i padroni di casa hanno alle spalle 11 risultati utili consecutivi (non perdono dalla quarta giornata, k.o. per 2-0 a Benevento) e vantano l’imbattibilità casalinga (3 vittorie e 5 pareggi in 8 partite). Dall’altra parte c’è un Lecce che ha collezionato ben 20 punti nelle ultime 8 giornate, mostrando carattere nelle ultime tre trasferte vinte a Salerno, Aversa e Benevento. Resisterà il fortino del Foggia o continuerà a sfrecciare il LecceExpress? È uno dei temi forti di una sfida che si preannuncia davvero affascinante. FOGGIA (4-3-3) Narciso; Bencivenga, Potenza, Gigliotti, Agostinone; Sicurella, Agnelli, D’Allocco; Sarno, Iemmello, Cavallaro. (Tarolli, Loiacono, Grea, Altobelli, Maza, Bollino, Leonetti). All. De Zerbi. LECCE (4-3-3) Caglioni; Mannini, Martinez, Abruzzese, Donida; Papini, Filipe, Salvi; Carrozza, Moscardelli, Doumbia. (Petrachi, Vinetot, Rullo, Lepore, Bogliacino, Rosafio, Della Rocca). All. Lerda. ARBITRO Di Ruberto di Nocera Inferiore (Muto-Benedettino).

COPPA ITALIA

IL PROGRAMMA

Giudice sportivo: due turni ad Asta e uno a 5 giocatori

C’è Giana-Novara: due mondi opposti L’Aquila per la vetta

FIRENZE Dopo le ultime quattro partite degli ottavi di finale di Coppa Italia, il giudice sportivo della Lega Pro ha squalificato per un turno cinque giocatori: Settembrini (Pontedera), Chelini (Prato), Curti (Como), Frediani e Misuraca (Pisa). Due giornate invece ad Antonino Asta, allenatore del Bassano, «per atteggiamento irriguardoso verso un guardalinee, al termine del primo tempo, e per condotta gravemente scorretta e provocatoria nei confronti di un calciatore della Feralpi Salò».

Questo il programma delle altre partite della 16a giornata: COSÌ DOMANI Ore 14.30 Torres-AlbinoLeffe (A), Pistoiese-Pisa (B) Ore 15 Giana-Novara (A), ForlìL’Aquila (B), Savoia-Reggina (C) Ore 16 Arezzo-Como (A), Tuttocuoio-Spal (B), MartinaCosenza (C) Ore 17 Pro Patria-Renate (A), Pro Piacenza-Pontedera (B), MelfiLupa Roma (C) Ore 19.30 Mantova-Südtirol (A), Benevento-Matera (C)

● COSENZA (va.le.) Jonathan Alberto Alessandro non è più un giocatore del Cosenza. Tra i protagonisti della promozione in Lega Pro della scorsa stagione, l’attaccante ha raggiunto ieri un accordo con la società calabrese per la risoluzione consensuale del contratto. L‘argentino firmerà per la Sambenedettese, squadra di Serie D.

COSÌ DOMENICA Ore 11 Ischia-Messina e Salernitana-Juve Stabia (C) Ore 12.30 Bassano-Real Vicenza (A), Teramo-Prato (B) Ore 14 Lumezzane-Cremonese (A) Ore 14.30 Pordenone-Monza (A), Carrarese-Ascoli e Grosseto-San Marino (B), Aversa NormannaPaganese (C) Ore 16 Santarcangelo-Gubbio (B),

Catanzaro-Casertana (C) Ore 18 Alessandria-Feralpi Salò (A), Reggiana-Savona (B), Vigor LameziaBarletta (C) COSÌ LUNEDÌ Ore 20.45 Ancona-Lucchese (B) LE CLASSIFICHE Ecco la situazione nei 3 gironi dopo 15 turni: GIRONE A Bassano* p. 31; Pavia 30; Novara 28; Real Vicenza 27; Como* e Alessandria* 26; Feralpi Salò 24; Monza* 23; Südtirol e Arezzo 22; Venezia e Giana 19; Torres* e Mantova 17; Cremonese* e Renate 16; Lumezzane 13; Pro Patria (-1) 11; AlbinoLeffe 10; Pordenone 5. (*una partita in meno). GIRONE B Ascoli p. 30; L’Aquila 27; Pisa 26; Reggiana 25; Pontedera 24; Teramo 23; Gubbio e Pistoiese 22; Grosseto, Ancona, Tuttocuoio e Spal 21; Savona 19; Carrarese e Forlì 18; Lucchese e Prato 16; Santarcangelo 12; San Marino 8; Pro Piacenza (-8) 3. GIRONE C Salernitana p. 34; Benevento e Juve Stabia 32; Lecce 31; Matera e Foggia (-1) 25; Casertana e Catanzaro 24; Vigor Lamezia 22; Lupa R. 21; Paganese 19; Melfi 16; Cosenza e Messina 15; Martina e Barletta 13; Ischia 10; Savoia 9; Aversa Normanna 7; Reggina (-4) 6.


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Calcio R

VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I PADRI DELLA PATRIA .

CONTENUTO PREMIUM

137 GOL COME CENTROCAMPISTA POI DAL CAMPO ALLA PANCHINA

Nei Mondiali del 1958 Nils Liedholm è la stella della Svezia, ne è il regista e capitano. Il condottiero di una squadra che arriva a giocarsi la finale contro il Brasile del giovanissimo Pelè. Liedholm segna l’1-0 dopo appena 4 minuti, ma la Svezia perde per 2 a 5.

A 39 anni, nel 1961, Liedholm lascia il calcio giocato e siede in panchina. Inizia con il Milan, dove è stato giocatore per 15 anni, poi Verona, Monza, Varese e Fiorentina prima di tornare rossonero per vincere lo scudetto della stella e passare alla Roma di Viola.

Anche nella Capitale vince lo scudetto, è il 1983: lo aspettavano da 41 anni. La stagione successiva porta i giallorossi alla finale di Coppa dei Campioni ma perde in finale ai rigori contro il Liverpool, proprio allo stadio Olimpico.

Nils Liedholm

CAMBIÒ IL NOSTRO CALCIO PORTANDO LA ZONA IN ITALIA STORIE DI GRANDI UOMINI, TATTICHE E IDEE GENIALI Sulla scia del nuovo corso di Conte, riviviamo la storia di uomini che hanno lasciato tracce indelebili in A. Dopo Pozzo, Bernardini, Herrera, Rocco, Trapattoni, ora è la volta di Liedholm Andrea Schianchi

I

n un Paese di conservatori e furbastri, nella vita e nel gioco, ci vuole coraggio, e anche un po’ d’incoscienza, a proporre qualcosa di nuovo, di rivoluzionario. Nils Liedholm, il Barone, svedese dall’ironia mediterranea, azzardò la scommessa e la vinse: portò la zona nel calcio italiano, era il 1979, e ne fece un modulo di successo quando con la sua Roma, nel 1983, conquistò lo scudetto dopo 41 anni di attesa. Quel trionfo ebbe un significato simbolico: trascinò un mondo, quello del pallone, fuori dall’oscurantismo del catenaccio, del calcio all’italiana e del «primo non prenderle». Come tutte le rivoluzioni non attecchì subito ma se alla fine oggi tutte le squadre di casa nostra marcano a zona si deve riconoscere in Liedholm l’uomo che tracciò il sentiero. CON PAZIENZA Centrocampista raffinato e milanista nel sangue (in rossonero dal 1949 al 1961 vinse, tra l’altro, 4 scudet-

ti), Liedholm era un allenatore anche quando giocava. La leggenda racconta che il pubblico di S.Siro fece un «ohhh» di sorpresa quando lui sbagliò un passaggio: erano due anni che non accadeva. Concepiva il calcio in modo più estetico che fisico, con la nazionale svedese aveva vinto l’oro all’Olimpiade del 1948 e raggiunto il secondo posto al Mondiale del 1958, perdendo in finale con il Brasile. «Già, - ripeteva il Barone ogni volta che ricordava quella partita - Loro avevano Garrin-

cha, Didì, Vavà, Pelè e Zagallo... E io, quel giorno, non stavo tanto bene...». Era un nordico che si faceva incantare dalla tecnica sudamericana, aveva la pazienza di un padre di famiglia, non amava le alchimie tattiche, preferiva gestire tutto con il buonsenso. Schivava le polemiche con l’ironia e la saggezza: conosceva l’ambiente, e le trappole disseminate sul percorso, e puntualmente le evitava. La pacatezza era la sua forza. A LEZIONE Nel 1979, alla guida del Milan, vinse lo scudetto della stella, poi decise che era giunto il momento di tentare l’avventura. Qualche mese prima gli aveva telefonato Dino Viola, che stava per diventare presidente della Roma. Lo voleva sulla panchina giallorossa. «Se non viene lei, io non compro la

società», gli disse. E Liedholm accettò. In estate rilasciò un’intervista nella quale disse: «Ho davanti un triennio, dunque un bel ciclo. Intanto, cominciamo a giocare a zona, col doppio libero. Turone e Santarini faranno quello che riusciva a me vecchio e a Maldini giovane in coppia. Il Brasile nel ‘58, con due liberi, incantò e vinse i mondiali. Nel nostro piccolo ci proviamo. Nel calcio, inventare cose nuove significa riesumare mode tattiche antiche». Nessuno, in Italia, aveva mai battuto quella strada, attaccati com’erano gli allenatori ai vecchi sistemi, alla tradizione e agli stereotipi che ne derivavano. Il Barone pretendeva che tutti i suoi giocatori, anche i difensori, fossero abili tecnicamente e sempre in grado di impostare l’azione. Per capire la sua rivoluzione si tenga presen-

I SISTEMI DIFENSIVI A ZONA, DAL BRASILE ALLA ROMA

L'IDENTIKIT NATO IL 8 OTTOBRE 1922 A VALDEMARSVIK (SVEZIA) RUOLO CENTROCAMPISTA SOPRANNOME IL BARONE

Dal 1942 al 1949 gioca nel campionato svedese. Nella stagione 1949-50 il passaggio al Milan, dove forma con i connazionali Gren e Nordahl il famoso trio Gre-No-Li. Vince quattro scudetti, giocando 359 partite e realizzando 81 reti. Con la nazionale svedese conquista la medaglia d’oro all’Olimpiade del 1948 e arriva secondo da Capitano al Mondiale del 1958. Nel 1961 inizia ad allenare e in panchina vincerà due scudetti, con il Milan (‘79) e la Roma (‘83). Dal 1996 si dedica al giornalismo come commentatore sportivo. Muore nel 2007 a Cuccaro Monferrato all’età di 85 anni. LE SUE SQUADRE

GILMAR

D. SANTOS ORLANDO

BELLINI

TANCREDI (P. Conti) SANTARINI (c)

N. SANTOS ROCCA

GARRINCHA

ZITO

DIDÌ

VAVÀ

PELÈ

TURONE

ANCELOTTI

ZAGALLO

BENETTI

DI BARTOLOMEI (c) AMENTA

MAGGIORA (De Nadai)

DI BARTOLOMEI PRUZZO

SLEIPNER 1942-1946 NORRKÖPING 1946-1949 MILAN 1949-1961

TANCREDI

B. CONTI

NELA PROHASKA IORIO (Chierico)

VIERCHOWOD FALCÃO

MALDERA ANCELOTTI CONTI

PRUZZO

LE SUE PANCHINE MILAN 64/66 77/79 84/87 VERONA 66/68 91/92 MONZA 68/69 VARESE 69/71 FIORENTINA 71/73 ROMA 73/77 79/84 87/89 96/97

te che, allora, ai difensori era demandato il solo compito di marcare gli attaccanti avversari e, al massimo, potevano spedire il pallone in tribuna. Rari erano i casi di giocatori della retroguardia in grado di cavarsela palla al piede. Anche per migliorare la loro confidenza con l’oggetto il Barone sottoponeva i suoi ragazzi a lunghe sedute di tecnica individuale. LA NOVITA’ Il Barone impiegò esattamente tre anni, come da programma, a creare una macchina perfetta, e nel 1983 festeggiò lo scudetto. Se si deve individuare l’uomo che più degli altri incarnava il suo concetto di calcio si fa alla svelta: Paulo Roberto Falcao. Regista a tutto campo, arrivò a Roma nell’estate del 1980 e fin da subito incantò. Dirigeva le operazioni con sapienza, decideva i ritmi di gioco, organizzava il possesso-palla, tattica innovativa per l’epoca. Il Barone ripeteva: «Se il pallone ce l’abbiamo noi, non ce l’hanno gli avversari: quindi non rischiamo di prendere gol». In questa elementare definizione c’era tutto l’uomo: semplificava anche le cose più difficili, e così le faceva imparare ai suoi allievi. Ognuno aveva una zona di competenza, ci si preoccupava del pallone e non più dell’avversario: questa era la grande novità. E, partita dopo partita, grazie agli insegnamenti del Barone e al talento dei Bruno Conti, dei Falcao, degli Ancelotti, dei Di Bartolomei e compagnia bella, la Roma diventò un piccolo Brasile. Proprio quello che aveva in mente Liedholm quando aveva accettato la proposta del presidente Viola. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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OPINIONI

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Il morto ultrà

La vignetta

CALCIO VIOLENTO E’ LA SPAGNA DELL’IPOCRISIA

di Lorenzo Castellani

S

i riaffacciano i grandi discorsi, si condanna la violenza, gli ultrà si ritrovano nuovamente sotto i riflettori critici della società e della stampa, si annunciano misure definitive per mettere fine alla mafia degli stadi, si ripetono gli stessi argomenti, quelli che sempre tornano in auge ogni volta che si produce un crimine perpetrato dagli indesiderati del calcio. Si dice che non capiterà un’occasione migliore di questa per annientare definitivamente quella piaga che domenica scorsa ha sconvolto la Spagna intera. Vero. Ma è altrettanto vero che non ci sono molti motivi per essere ottimisti. La tolleranza nei confronti degli ultrà è un fenomeno quanto mai radicato in un Paese abituato a convivere con le più svariate forme di corruzione e di settarismo. L’universo politico spagnolo, quello economico e quello sociale sono esplosi in seguito a una montagna di casi di corruzione. La società spagnola ha cominciato a indignarsi soltanto quando la realtà economica è diventata insopportabile. Qualcosa di simile è successo nello sport. Pochi Paesi si sono sentiti così soddisfatti dei propri esiti sportivi quanto la Spagna, il cui sentimento di orgoglio nazionale è letteralmente andato alle stelle dopo i pessimi risultati dell’era franchista. Sebbene gli ultimi 20 anni non siano stati caratterizzati solo dall’inganno e dalla frode, tuttavia non si può nascondere una cinica e interessata convivenza con il doping. Anche il calcio non è estraneo a questa cultura dell’ipocrisia. Le bande ultrà appartengono a questo mondo da 30 anni. Mafie che hanno

beneficiato di privilegi intollerabili e hanno ottenuto introiti economici grazie ad attività torbide. In cambio, i dirigenti dei club si avvalevano di tali gruppi per minacciare e mettere a tacere l’opposizione o i giornalisti scomodi. Eccetto Joan Laporta che ha rapidamente messo fine ai Boixos Nois del Camp Nou, i dirigenti spagnoli hanno adottato una politica permissiva nei confronti dei violenti. In Spagna il calcio ha convissuto con l’infezione, come la società con la corruzione, nella stessa ipocrita maniera. Fino a quando non è scoppiata la violenza. Domenica scorsa è stata combattuta una battaglia colossale tra gli ultrà dell’Atletico e quelli del Deportivo de La Coruña, con la partecipazione aggiunta dei gruppi radicali del Rayo Vallecano e dell’Alcorcón. Per oltre un’ora, un bellissimo luogo di Madrid è stato trasformato in uno scenario di guerra. Un ultrà del Deportivo è morto, e nove persone sono rimaste ferite. Hanno preso parte allo scontro più di 250 selvaggi. La polizia è apparsa dopo quasi un’ora. L’esplosione della violenza ha rappresentato un fallimento per i club, per le autorità governative, per la Liga de Fútbol Profesional e per la Federación Española de Fútbol. E tutti hanno evitato di assumersi le proprie responsabilità. Da domenica si ripetono i grandi discorsi e le promesse di interventi duri per mettere fine al problema ultrà. Nel frattempo, Augusto César Lendoiro, il mitico ex presidente del Deportivo, non ha esitato ad assistere al funerale dell’ultrà morto, dove è stato immortalato nell’atto di abbracciare vari «incappucciati». Un gesto nel quale si riflette la vecchia connivenza dei dirigenti con i violenti, un legame che per essere smantellato ha bisogno di ben altro che le leggi. È necessaria la volontà, quella vera. Ma questo è un punto su cui i dubbi pesano più delle certezze.

Lettere alla Gazzetta

REYER, IL BASKET COME UNA MAGIA portatile in mano, il tragitto fra piazza San Marco e l’Arsenale, avvolto in una nebbia invernale e in un silenzio irreale, è una delle più emozionanti esperienze che ho fatto da giovane cronista.

PORTOFRANCO di FRANCO ARTURII email: gol@rcs.it twitter: @Arturifra

La puntura MARCA LA DIFFERENZA di SANTIAGO SEGUROLA

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di Roberto Pelucchi

f LE OFFESE A MAROTTA SONO COSTATE 10 MILA EURO DI AMMENDA A LOTITO. POVERO, SPERAVA CHE I GIUDICI CHIUDESSERO UN OCCHIO.

Twitter

ALBERTO CONTADOR Ciclista della Tinkoff-Saxo ● Mattinata con due grandi amiche, campionesse di windsurf @albertocontador

NICOLA MARCONI Azzurro di tuffi ● Problema: É il 3º trampolino che spacchiamo in 2 mesi! @NicolaMarconi

GIUSEPPE ROSSI Calciatore della Fiorentina ● «Non penso mai alla sfortuna. Se ci pensi non recuperi più» @GiuseppeRossi22

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Storia, geografia, sport e passione: tutte queste cose si intrecciano su un primato in classifica del basket che sta facendo stropicciare gli occhi a molti veneziani. Reyer significa, almeno per me che ho una quarantina d’anni, le domeniche dei primi anni 80 al palazzetto dell’Arsenale dove si arriva rigorosamente via barca: un impianto incastrato tra le calli del quartiere di Castello in mezzo al bacino di San Marco. Dopo tante stagioni pessime, la passione e lo sforzo economico dell’imprenditore Brugnaro ci hanno riportato a gustare questo risultato, che non è un caso ma il frutto di un progetto ben studiato dalla nuova società. L’unica cosa che però mi duole è vedere la mia gloriosa Reyer in un palazzetto poco consono al blasone: quanto mi piacerebbe ritrovarla almeno per qualche partita all’Arsenale! Greco Romeo (Venezia)

L

a pubblicazione della sua lettera è un omaggio sentito alla tradizione cestistica di un nome mitico, quello della Reyer. Tutto è unico e favoloso a Venezia, anche nel basket: non solo l’Arsenale, ma pure il suo predecessore, cioè la «Misericordia», straordinario edificio del ‘500 progettato dal Sansovino, dove la Reyer giocò fino agli anni 70 (e le squadre giovanili per tutto il decennio successivo). Non ho dubbi che sia il luogo più fascinoso e sbalorditivo dove si sia giocato basket di vertice in tutto il mondo. Ma non dimenticherei in questo amarcord lagunare le palestre nebbiose del Lido, dove sono cresciuti tanti talenti. Ho l’età per ricordare ogni luogo fra quelli che ho nominato. Percorrere a piedi, macchina per scrivere

Il Veneto è una delle culle del basket italiano: dalla Padova di Moe, alla Treviso dei Benetton; dalla Mestre di Mangano e Jura alla Vicenza regina delle donne per anni. E tante altre fucine minori ma non meno produttive. E poi Venezia, naturalmente, dove patron Brugnaro è attento anche alla versione femminile di questo sport, dato che il suo club è l’unico in Italia ad essere in serie A con donne e uomini. La mancanza di un’area metropolitana vera e propria ha forse impedito il radicamento ad altissimo livello di una realtà veneta nel basket: tuttora sopravvivono rivalità provinciali più dannose che folcloristiche da questo punto di vista. Il problema degli impianti troppo piccoli ne è una conseguenza diretta. So che molti tifosi locali ci sentono poco da questo orecchio, ma un impianto da 15 mila posti in posizione strategica fra le provincie di Venezia-Mestre, Treviso e Padova sarebbe l’ideale per un altro grande salto di qualità. Il centro storico di Venezia scivola con l’eleganza silenziosa e inesorabile di una gondola verso un ruolo di città museo al quale credo sarà difficile sottrarsi. In Laguna gli abitanti sono in calo costante, meno di un terzo di sei secoli fa: impossibile ipotizzare qui un impianto sportivo di dimensioni medio-grandi. Le giovani generazioni, al di là di ogni sforzo socio-politico, hanno bisogno della terra ferma per far vivere i loro sogni di modernità ed espansione. Un destino forse malinconico ma anche proiettato nell’eternità: questa città è nel cuore di ogni abitante della Terra. Spero che le radici della Reyer, saldamente lagunari, prosperino ancora e arricchiscano anche moralmente il mondo del basket. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Caso Astana

LA CREDIBILITÀ DI NIBALI È L’OMBRELLO PER VINOKOUROV IL COMMENTO di PIER BERGONZI twitter: @pierbergonzi email: pbergonzi@rcs.it

L’

Uci non ha «bocciato» l’Astana, ma l’ha «rimandata» di cinque giorni. La formazione kazaka di Vincenzo Nibali non è stata inserita nell’elenco ufficiale delle

squadre con licenza di ProTeam (quelle che hanno diritto a correre tutte le grandi gare della stagione). E’ «sospesa» in attesa della decisione definitiva della commissione licenze che verrà presa entro mercoledì 10 dicembre. Dietro ci sono naturalmente i 5 casi di atleti (tutti kazaki) positivi in casa Astana: i due fratelli Valentin e Maxim Iglinskyi (per Epo) e i tre giovani della formazione Continental. La «promozione», che significherebbe la riammissione dell’Astana nell’elitè del ciclismo,

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2014

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è possibile, forse probabile, ma non scontata. E poggia sulla credibilità di Vincenzo Nibali, vincitore dell’ultimo Tour de France, e del suo «gruppo italiano». Il passato di Alexandre Vinokourov non aiuta, ma Nibali ha un percorso di crescita graduale e riconoscibile. E’ un uomo di grande maturità, che si è sempre esposto con chiarezza contro ogni forma di doping.

mondo ci ha additato come il Paese del doping (medici, preparatori e atleti al di sotto di ogni sospetto...). Nibali invece è rispettato e considerato. Il paradosso che proprio lui e il suo entourage italiano potrebbero convincere l’Uci a rinnovare la licenza. Vinokourov ha fatto tutto quello che doveva fare. Ha azzerato l’Astana Continental, ha licenziato i due fratelli Iglinskyi e si è incontrato più volte con i dirigenti internazionali per convincerli della bontà del nuovo corso. La nostra impressione è che il voto finale, per raggiungere la sufficienza e superare l’esame di riparazione, lo porterà la storia di Vincenzo Nibali.

L’Italia non viene da anni felici. Spesso il

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Sul pianeta GT comanda la rossa 1Ex F.1, piloti di categoria e clienti spopolano su una Ferrari. Il team AF ne gestisce 100 FITTIPALDI A 67 ANNI DEBUTTO COL CAVALLINO

LA GUIDA Il via a Yas Marina Diretta tv su Sky

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La Ferrari 458 numero 51 di Bruni-Vilander in azione in notturna alla 24 Ore di Le Mans 2014, che vincerà nella categoria Gte Pro 3

Luigi Perna INVIATO AD ABU DHABI (EMIRATI ARABI UNITI)

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● 1. La festa dell’AF Corse per la conquista del titolo team in Bahrain; 2. La 458 Italia di Emerson Fittipaldi (anche nella foto in basso) in azione a Interlagos: per la prima volta, a 67 anni, il due volte iridato F.1 si è messo alla guida di una rossa in una competizione; 3. Il «lato B» della 458 Italia di BruniVilander

el nome della rossa c’è una scuderia che da anni trionfa in ogni angolo del pianeta. Si chiama AF Corse e la guida un personaggio il cui destino sembra sia stato scritto all’anagrafe: Amato Ferrari. Il Mondiale Costruttori Endurance conquistato domenica in Brasile con Gimmi Bruni e Toni Vilander, già iridati in Bahrain sulla 458 GTE, è il terzo consecutivo (sotto l’insegna della squadra piacentina) e il diciassettesimo nella storia del Cavallino, da quando esistono i campionati marche e prototipi. La punta dell’iceberg di un’attività GT e «clienti» in cui la Ferrari continua a dominare, a dispetto degli anni bui che attraversa in F.1. QUANTI SUCCESSI Solo in questa stagione le rosse hanno vinto per la seconda volta la 24 Ore di Le Mans (2012-2014) con la vettura dell’AF Corse affidata a Bruni, Vilander e Fisichella; la 24 Ore di Daytona con Alessandro Pier Guidi e l’equipaggio della Level 5 Motorsport nella categoria GTD; la 24 Ore di Spa della Blancpain Endurance Series; l’European Le Mans Series con Andrea Bertolini, il pilota che nei suoi 350 collaudi ha provato tutte le F.1 storiche di Maranello. MICHELOTTO AUTOMOBILI Mentre negli Usa sono arrivati due successi a testa per Giancarlo Fisichella con il team Risi e Alessandro Balzan con la Scuderia Corsa. Ma, fra tutti i team, è quello di Amato Ferrari il più decorato. Emanazione diretta del programma ufficiale GT della Casa di Maranello, che è condotto da Antonello Coletta e ha come partner tecnico Michelotto Automobili, da quarant’anni preparatore delle rosse. SETTE SERIE Amato è l’uomo delle 100 macchine. Più o meno quelle che mette in pista ogni anno fra Fia World Endurance Championship, Eu-

ropean Le Mans Series, Ferrari Challenge Europa e Asia Pacifico e Trofeo Maserati, questi ultimi due gestiti in esclusiva. Senza contare i clienti gentleman sparsi in Blancpain e nell’International GT Open. In totale sette campionati disputati al vertice in ogni continente.

Mauro Casadio

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ensavate che la rivoluzione in Ferrari fosse finita? Macché. Anzi, lo sbarco a Maranello di Maurizio Arrivabene potrebbe dare il «la» ad ulteriori cambiamenti nelle posizioni chiave del team. Il nome più gettonato per fare le vali-

gie, in questo momento, è il capo progettista Nikolas Tombazis, ma anche il direttore dell’ingegneria Pat Fry non navigherebbe in buone acque. A Tombazis, in particolare, i nuovi vertici avrebbero imputato la mancanza di risultati ottenuti dalle monoposto nate sotto la sua ala. Il problema è che il 46enne ingegnere greco ha un contratto blindato, con clausole di uscita abbastanza complesse: a Maranello in questi giorni starebbero lavorando per superare l’impasse. E il sostituto? Escluso il sogno Adrian Newey, la pista più battuta porta all’interno del team. E più precisamente a Simone Resta,

dosi da un posto all’altro per le gare». LA 24 ORE La sfida più grande ovviamente è la 24 Ore di Le Mans, con una squadra di circa 45 persone fra tecnici e meccanici. «Oltre alle due vetture ufficiali di Maranello in GTE Pro, schieriamo anche cinque macchine per i piloti privati nella classe GTE AM. Il bis di quest’anno con Bruni, Vilander e Fisichella rientra fra le vittorie più belle. Ma anche il terzo titolo Wec lo è stato, perché più difficile degli altri, considerando che eravamo svantaggiati dai regolamenti rispetto alla Aston Martin e alla Porsche. Abbiamo prevalso con affidabilità e strategia. Il prossimo obiettivo è andare l’anno prossimo alla 24 Ore di Daytona con due vetture competitive sia in GTE con Collard, Bruni, Vilander e Pouillon, sia in GTD con Pier Guidi e Rugolo, provando a vincere anche lì».

LAVORO PER 150 La scuderia alle porte di Piacenza oggi dà lavoro a 150 dipendenti, fra ingegneri e meccanici assunti a tempo pieno o part time. Un piccolo miracolo dell’imprenditoria locale che in meno di dieci anni si è trasformato in una grande realtà delle corse. «Ero amico di Claudio Berro, conosciuto ai tempi in cui correvo in Peugeot, e con cui sono rimasto in contatto anche quando è passato in Ferrari — racconta Amato Ferrari, che da pilota ha gareggiato fino al Super Turismo, centrando due titoli italiani —. Quando nel 2003 è nata l’idea di lanciare il Trofeo Maserati, mi sono proposto di gestirlo. Fino allora avevo fatto espeDOPO LE MANS E NEWEY PILOTA Con l’AF Corse gareggiato piloti famosi: rienza con un mio team nel monoIL TERZO TITOLO WEC, hanno l’ultimo Emerson Fittipaldi alla 6 marca Renault Clio. Poi, nel 2006, LA PROSSIMA SFIDA Ore di San Paolo, prima volta assonacque il progetto 430 GT2 e Jean SARÀ LA 24 ORE luta del pilota brasiliano, che in Todt decise di prendermi in considerazione. Già al primo anno vinDI DAYTONA carriera aveva corso con Chevrolet, Chaparral e ogni genere di vetcemmo l’Europeo Fia e la 24 Ore di tura, ma mai con il Cavallino. PoSpa». AMATO FERRARI chi sanno, però, che la squadra ha RESPONSABILE TEAM AF anche tenuto a battesimo il debutGIGANTE L’azienda, nata dal recupero di una fabbrica di famiglia in disuso, si è to a Le Mans di un certo Adrian Newey. Era il ingrandita fino ad arrivare a circa 10 mila metri 2007 e il Genio, appena ingaggiato dalla Red quadri di superficie. Ospita attrezzature e mezzi, Bull, gareggiò con una Ferrari F430 GT2 assieme fra cui 23 bilici, per seguire anche tre-quattro ga- con Joe Macari e Ben Aucott. re nello stesso fine settimana, in Paesi diversi. L’AF Corse ha infatti clienti in America, Russia, BARTHEZ Non c’è meravigliarsi. Fra i vip in pista, Sud Est asiatico e perfino Africa (Tanzania). «La quest’anno c’era perfino l’ex portiere Fabien Barlogistica pone un impegno notevole — spiega thez, campione del mondo di calcio con la FranFerrari —. Nel caso del Ferrari Challenge Asia- cia nel 1998, che ha corso nel Challenge d’OltralPacifico le ventidue vetture viaggiano nei contai- pe. © RIPRODUZIONE RISERVATA ner per tutta la durata del campionato, spostan-

Tombazis è il prossimo con le valigie In pole per la successione c’è Resta 1Il capo progettista ha un contratto blindato: si lavora per risolverlo McLaren: slitta ancora l’annuncio dei piloti

Il Ferrari Challenge Europa ha dato i suoi verdetti con una gara d’anticipo. Daniele Di Amato, Ezequiel Perez Companc e Massimiliano Bianchi hanno conquistato rispettivamente i titoli del Trofeo Pirelli Pro, del Trofeo Pirelli Am e della Coppa Shell. Il Pirelli Pro Apac (Asia Pacifico) è andato invece a Philippe Prette. Oggi le ultime due gare dei Challenge continentali, domani le due corse che assegneranno i titoli mondiali. Domani potrebbe intervenire anche il presidente Sergio Marchionne. OGGI 8.45-9.15 Qualifiche 2 Challenge Asia Pacifico/Nord America; 10.2510.55 Qualifiche 2 Challenge Europa; 12.20 Gara-2 Challenge Apac/Na (diretta Sky Sport 3); 14.25 Gara-2 Challenge Europa (diretta Sky Sport 3). DOMANI 9.55 Finale mondiale Coppa Shell (diretta Sky Sport 2); 12.15 Finale mondiale Trofeo Pirelli (diretta Sky Sport 2).

responsabile dei progetti F138 (l’auto del 2013) e 666 (codice che rimanda alla monoposto 2015). Nato a Imola 44 anni fa, Resta ha iniziato la sua carriera in F.1 alla Minardi, per poi approdare a Maranello nel 2001. FUMATA NERA Intanto ieri si è svolto il Consiglio d’amministrazione McLaren, che avrebbe dovuto decidere chi tra Jenson Button e Kevin Magnussen affiancherà Alonso nel 2015 sulla monoposto di Woking motorizzata Honda. Invece c’è stata un’altra fumata nera. Sia Button che Magnussen spingono, comunque vada, per avere una risposta in tempi brevissimi, in modo da cercare alternative valide: «Per il nostro bene, sarebbe meglio saperlo il prima possibile». L’annuncio della coppia di Woking dovrebbe slittare alla prossima settimana.

Nikolas Tombazis, 46, capo progettista Ferrari COLOMBO

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TACCUINO FORMULA 1

Debiti: il GP Corea non è sicuro ● Il GP Corea è nel calendario delle 21 gare del Mondiale 2015 F.1 approvato dalla Fia a Doha, ma dal Paese asiatico arrivano dubbi sulla possibilità che si corra. La data prevista è il 3 maggio a Yeongam: c’è la specifica «da confermare» e gli organizzatori dicono che non ci sono soldi e non sono attesi aiuti a fronte di 140 milioni di debiti.

SUPERBIKE

Canepa e Pegram su Ebr ● Ebr Motorcycles ha annunciato che il team sarà al via del Mondiale Superbike. Ancora una volta saranno due i piloti: Niccolò Canepa e Larry Pegram, entrambi su Ebr 1190Rx. ● SALOM CON PEDERCINI Novità in Superbike: il campione Evo David Salom rientra nel Team Pedercini che diventa satellite Kawasaki. E’ la prima volta che la casa giapponese ha scelto di avere una squadra cadetta nel Mondiale Sbk.


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LE INCHIESTE ●

GLI SCANDALI DELLA SQUADRA

2007 Positivi «Vino», Kashechkin e Kessler L’Astana appare nel ciclismo nel 2006 sulle ceneri della Liberty Seguros. Nel 2007, Vinokourov e Kaschechkin sono positivi per trasfusione al Tour, Kessler per testosterone

2009 Il team con Bruyneel e Armstrong L’Astana 2009 è guidata da Bruyneel, team manager storico di Armstrong: ci sono Lance e Contador. Nello staff, preparatori (Pepe Martì) e medici (Del Moral) coinvolti nell’affare Armstrong

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CONTENUTO PREMIUM ● 2010 Contador positivo, perde il Tour Vincitore del Tour 2009, Contador conquista in maglia Astana anche l’edizione 2010: lo perderà al Tas (il tribunale arbitrale dello sport) per la positività al clenubuterolo

2012 Vinokourov nell’inchiesta-Ferrari Dopo la squalifica, Vinokourov torna a correre. E’ indagato dalla Procura di Padova per i rapporti con il medico Ferrari e la presunta «combine» con Kolobnev per comprare la Liegi 2010

● 2014 Cinque positivi, 2 nel WorldTeam Il trionfo di Nibali al Tour è seguito dalla positività all’Epo dei fratelli kazaki Valentin e Maxim Iglinskiy, quest’ultimo nel team del Tour. Altri tre positivi (per steroidi) nell’Astana Continental

Vincenzo Nibali, 30, e la sua Astana FOTO BETTINI

Astana in sospeso NIENTE LICENZA PER NIBALI 5 GIORNI CHIAVE TROPPI CASI DOPING NEL TEAM KAZAKO ENTRO MERCOLEDÌ LA DECISIONE FINALE DELL’UCI. SE NEGATIVA, RICORSO AL TAS

CLAUDIO GHISALBERTI e LUCA GIALANELLA

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iente licenza all’Astana per correre le grandi gare del World Tour, il circuito mondiale. La decisione dell’Uci, anticipata dalla Gazzetta, è arrivata con un comunicato alle 18.34. Non è definitiva, ma fa molto scalpore perché riguarda la squadra di Vincenzo Nibali, il re del Tour. Giudizio sospeso dopo i casi-doping dei fratelli Iglinskiy. Entro mercoledì la sentenza definitiva dei quattro membri della Commissione Licenze, che esamina le squadre sotto l’aspetto sportivo, finanziario, amministrativo ed etico. Oltre all’Astana, è in sospeso anche la francese Europcar per problemi di budget (lo sponsor chiuderà alla fine del 2015), mentre tra le formazioni Professional tremano l’italiana Neri Sottoli (sulla quale pesa la positività di Rabottini, terzo corridore con problemi di doping in due stagio-

ni, e sospesa dall’Mpcc, il movimento etico di matrice francese) e la danese Cult Energy. ALLA RADIO Già a tarda mattinata si erano diffuse le voci sulla situazione negativa per l’Astana. Nibali ha appreso della bocciatura alla radio, mentre in auto si stava recando alla Malpensa, dove alle 15.30 si è imbarcato per Calpe, in Spagna, sede del secondo raduno stagionale. Il malcelato nervosismo della squadra kazaka, emerso nel ritiro di fine novembre a Montecatini, aveva già partorito una mail indirizzata a tutti i componenti del team con il quale li si obbligava al silenzio: «Vietato parlare con i giornalisti». Ad alcuni amici, invece, lo Squalo avrebbe confidato la sua fiducia. «Non è una situazione grave, entro mercoledì tutto sarà a posto», il concetto. I PRECEDENTI Anche senza considerare le tre positività agli steroidi anabolizzanti nell’Astana Continental, pesano — e tanto — le due per Epo

dei fratelli Valentin e Maxim Iglinskiy. Che non abbiano chiesto le controanalisi e si siano assunti la responsabilità è un giochetto persino banale. Pesano perché la squadra, nata sulle ceneri della Liberty Seguros travolta dall’Operacion Puerto, da anni è nell’occhio del ciclone. Il gran capo Alexandre Vinokourov è stato trovato positivo per trasfusione (e squalificato), è sotto inchiesta per la frequentazione con il medico Ferrari inibito a vita, è indagato per frode sportiva per la «combine» alla Liegi 2010. Ma in casa Astana anche i casi di Contador (clenbuterolo al Tour) e Kreuziger, in attesa di giudizio dal Tas per valori anomali del passaporto biologico nel 2011.

partecipare. Una decisione che ha fatto giustamente infuriare i vertici dell’Uci, unico organismo di riferimento del ciclismo mondiale. Al Mondiale di Ponferrada, Cookson disse chiaramente: «Le regole del ciclismo le facciamo noi». Tanto per capirci, squadroni come il Team Sky e la Tinkoff-Saxo non fanno parte dell’Mpcc.

GLI SVILUPPI E se mercoledì il declassamento sarà definitivo? Il primo passo dell’Astana, che diventerà formazione Professional (seconda divisione) e dovrà avere una wild-card per disputare le gare del WorldTour (come Sanremo, Giro, Tour, etc), sarà il ricorso al Tas, tribunale arbitrale dello sport, come ViIL RETROSCENA Lo scontro nokourov aveva già ventilato ai frontale tra Uci e Astana è inicollaboratori. Ma una partita ziato domenica 27 luglio. Quel ● I team WorldTour in regola: importante la dovranno giocagiorno a Parigi, poche ore pri- AG2R (Fra), Bmc (Usa), Etixx– re pure i corridori che, a termima del trionfo di Nibali sui Quick Step (Bel), Fdj (Fra), Iam ne di regolamento, potrebbero Campi Elisi, il presidente del- (Svi), Lampre-Merida (Ita), Lotto chiedere e ottenere la risolul’Uci, Brian Cookson, ha invita- Soudal (Bel), Movistar (Spa), zione unilaterale del contratto. to Alexandre Vinkourov e Bjar- Orica-GreenEdge (Aus), Nibali e Aru, quindi, che cosa ne Riis a presentarsi davanti al- Cannondale-Garmin (Usa), Giant- potrebbero fare? Vincenzo, con la Circ (la commissione indi- Alpecin (Ger), Katusha (Rus), un contratto vicino ai 4,5 miliopendente che sta facendo luce Lotto-Jumbo (Ola), Sky (Gb), ni annui, ha già dichiarato che sul passato oscuro del ciclismo Tinkoff-Saxo (Rus) e Trek (Usa) non si muoverebbe lo stesso: dalla fine degli Anni Novanta a «Non ci sono solo io, ma un oggi) per dare una svolta e raccontare tutto, fare gruppo di lavoro. A questo punto della stagione chiarezza, svincolarsi da un passato di doping sarebbe impensabile restare uniti da un’altra ancora troppo ingombrante. Invece, sia il kazako parte». Vero, difficile che un altro team abbia cosia il danese hanno fatto finta di nulla. Poi, nelle sì tanti posti liberi e una così grande disponibilisettimane scorse, le cinque positività o, se volete, tà economica. Aru, invece, per ora non si è le due più tre del team giovanile. Comunque, espresso. E’ presto per parlarne ma, nel caso la quello che è successo nella squadra maggiore ha scelta etica fosse prevalente, sarebbe un segnale «costretto» il team, che aderisce al Mpcc (movi- molto forte. E troverebbe di certo ampi consensi. mento per un ciclismo credibile, con regole anti© RIPRODUZIONE RISERVATA doping ed etiche più forti di quelle dell’Uci), ad autosospendersi per una settimana. Decisione presa a orologeria, cioè dopo la festa nazionale del Tour di Almaty, e con la quale l’Astana ha detIL COMMENTO to no allo scomodo Giro di Pechino, gara del cirLeggi l’articolo di Pier Bergonzi cuito WorldTour a cui il team aveva l’obbligo di nella pagina delle Opinioni

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INDAGINE DI RIMINI

Caso Pantani, «A il procuratore: «Nessun elemento per l’omicidio» RIMINI

1Giovagnoli fa il punto dopo la perizia

di Tagliaro. Cocaina più antidepressivo il cocktail letale. Ora esami tossicologici

llo stato, non sono emersi elementi che facciano pensare a un omicidio, ma l’inchiesta va avanti». Così Paolo Giovagnoli, titolare del nuovo fascicolo sulla morte di Marco Pantani. Ieri a Rimini breve incontro con i giornalisti: nessuna novità rispetto a lunedì, quando il consulente medico legale, professor Tagliaro, ha depositato le prime conclusioni, non definitive. C’è bisogno di ulteriori esami da effettuare nei prossimi due mesi, tempo minimo concesso da Giovagnoli. Attenzione puntata sugli esami tossicologici utili a definire la nuova

ipotesi avanzata da Tagliaro: non sarebbe stata la cocaina a uccidere Pantani. Quanto meno non da sola: la quantità ingerita sarebbe diventata letale solo per l’interazione con un antidepressivo (da capire se c’è stato un sovradosaggio) preso sotto prescrizione medica. E’ un passaggio delicato: andrebbe a riscrivere l’ultimo atto della vicenda e potrebbe aprire altri scenari. Perciò la Procura vuole fare le cose con calma, dando nel frattempo se possibile tutte le risposte del caso. Partendo dalle tante istanze presentate dalla famiglia Pantani attraverso l’avvocato De Rensis. Alcune di queste (in primis il mistero della pallina di coca e pane accanto al cadavere, che

compare nel video della polizia, ma in precedenza non vista da testimoni importanti come gli infermieri), fanno sapere fonti investigative, «sono novità rilevanti e meritano attenzione». Per il resto tutto è fermo alle 62 pagine depositate dal consulente della Procura. Alcuni passaggi vanno nella direzione delle indagini 2004 (morte accidentale), come la mancanza di elementi per dimostrare l’assunzione della droga da parte di Pantani sotto costrizione, ma altri non sono così netti. Esclusa l’aggressione per mancanza di feri-

te da “difesa” sul corpo, ma le stesse (superficiali) secondo Tagliaro potrebbero essere opera di terzi. Così come il disordine-ordinato nella stanza di Pantani è sì compatibile con il delirio da droga (ipotesi 2004), ma si esclude sia stato effettuato da altri (ipotesi 2014). Lo snodo è la causa della morte: a risolverlo potrebbero bastare gli esame tossicologici sui vetrini prelevati 10 anni fa e conservati a Modena. Se così non fosse, resterebbe sempre la riesumazione del corpo, ma la Procura vorrebbe evitarla. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Basket R Le italiane in Europa

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Oggi ci sono due Milano Hackett è fondamentale

1L’EA7 di Eurolega con Daniel e quella di Serie A senza sono diverse

La vittoria col Bayern conferma: la vera Olimpia non può farne a meno CON E SENZA

E’

la prima prodezza post squalifica, il tiro roboante che mette Milano in vista del traguardo delle Top 16 di Eurolega, che dimostra perché un allenatore e un club hanno accettato di vivere una situazione complicata confermando la scorsa estate Daniel Hackett, anche se l’inibizione di 6 mesi conseguente alla sua fuga dalla Nazionale metteva l’EA7 nella condizione di liberarsi di un contratto oneroso da girare su un altro play a tempo pieno.

RITORNO Fino a quando Hackett non rientrerà anche in campionato, verosimilmente all’inizio del girone di ritorno se Petrucci accoglierà la sua richiesta di grazia, esistono due Olimpia. Hackett in Eurolega è il migliore realizzatore, con Samuels, il giocatore più utilizzato (30’ di media), quello che subisce più falli e, per quanto possano valere i giudizi soggettivi, quello col voto più alto, 7, nelle otto gare disputate con una sola stecca, ad Atene, contro Diamantidis, come era già successo l’anno scorso. Hackett non è solo l’ultimo quarto straordinario contro il Bayern, è quello che segna i canestri, e dà gli assist, che hanno tenuto davanti Mila-

Addio Eurolega Super rimonta ma Sassari esce 1 Cade a -16,

Luca Chiabotti

CHE TIRO La vittoria col Bayern con un canestro di Daniel a 1,5” dalla fine, che ha realizzato gli ultimi 12 punti di Milano, 17 su 24 dell’ultimo quarto, sono l’apoteosi di un giocatore controverso ma che ha indirizzato verso Siena e Milano gli ultimi due scudetti e, al contrario, nelle serate difficili, non ha lasciato scampo ai suoi colori. Dopo una stagione sull’ottovolante delle emozioni, con due rinunce azzurre, il trasferimento a Milano, le polemiche a distanza col presidente Petrucci, oggi Hackett sembra quasi godere con serenità di una situazione atipica, l’entrare e uscire dalla squadra due volte la settimana e la proibizione di rilasciare dichiarazioni (che spesso non aveva alcuna voglia di rilasciare...) in quanto inibito.

CONTRO KAZAN

Chi prende i suoi minuti in campionato?

30’

Brooks

Meacham

8 Hackett gioca 30’ di media in Eurolega

9

pareggia con Devecchi e Logan, poi perde in volata

5 4 4

Altri Ragland Gentile Chi fa i punti di Hackett in campionato (in %)? Ragland Meacham Brooks

16,5 Hackett 34 in Eurolega 21 segna il 17% 6 8,5 14 dei punti di Milano James Gentile Kleiza

David Logan, 31, e White CIAM

Giovanni Dessole SASSARI

S

Daniel Hackett, 27 anni, è stato inibito 6 mesi dalla Fip la scorsa estate: può giocare solo in Eurolega CIAMILLO

15

● Media punti di Brooks, top scorer di Milano in Serie A senza Hackett. In Europa scende a 8.1, ed è il quinto della squadra di coppa.

17

● Punti di Hackett nell’ultimo quarto della partita col Bayern chiusa con 25 punti in 30’. Il suo top in una gara di Eurolega è 26, con Siena

no a Barcellona fino al 79-80, che nella gara disgraziata col Fenerbahce, è il protagonista del recupero da -13 a -4, che nella sfida facile col Turow dà 9 assist, 4 di fila nel primo break, un’altra serie prima del k.o. firmato Gentile. E che è stato il migliore in campo anche nella vittoria col Bayern a Monaco. Se l’EA7 non sta rischiando di venire esclusa delle top 16 lo deve in particolar modo allo stesso giocatore che, un anno fa, prese Milano 6-5 in serie A vincendo le seguenti 21 partite di fila. SENZA DANIEL Milano se l’è cavata piuttosto bene in campionato anche senza Daniel, in casa meglio che fuori (2-2 il bilancio). E’ difficile fare paragoni tra le due squadre, perché gli avversari in serie A sono meno forti e l’EA7 segna di più e con migliori percentuali. La trasferta di Sassari, domenica, potrà

dare una chiave di lettura più completa. Le statistiche mostrano solo che le scelte offensive sono simili anche se interpretate da giocatori differenti, soprattutto Brooks, il miglior realizzatore di Milano per minuti giocati, che gioca il 33% di più in campionato. Dal primo giorno, Banchi non ha voluto preparare e allenare situazioni particolari per l’Olimpia senza Hackett, per mancanza di tempo e, soprattutto, perché il primo obiettivo da raggiungere erano le Top 16 e comunque nelle partite che assegneranno lo scudetto Daniel ci sarà. La missione è compiuta ma mostra che più il livello si alza, più c’è bisogno di Hackett. E nelle Top 16, le avversarie saranno stratosferiche. Troppo per l’EA7 di oggi che finora ha battuto solo Bayer e Turow, le peggiori del girone. Ma è un altro discorso. © RIPRODUZIONE RISERVATA

assari saluta l’Eurolega, ma la reazione, quella chiesta a gran voce da coach Meo Sacchetti dopo le ultime sconfitte, c’è stata. Fisher è un gigante da 23 punti e 15 rimbalzi, la difesa biancoblù funziona, l’attacco meno. Dopo 20’ però il nodo si scioglie, Logan diventa fattore, così come Jack Devecchi. «Primo tempo senza energia, non trovavamo buone soluzioni in attacco – dice coach Sacchetti —. Nel secondo abbiamo ridotto lo scarto e infine abbiamo avuto un flash dei no-

stri, poggiato su difesa e canestri di Logan e Devecchi». ITALIANI Unics dal forte accento italiano con Langford, Jerrells, Zisis, White e Sanikidze, ex del nostro campionato. Passeggia fino al +16 del secondo tempo. Dopo 26’ di gara Logan va a bersaglio e prende in mano la situazione: 10-0 (50-58) e il Banco entra in fiducia pareggiando a quota 60. Devecchi realizza otto punti che a 23” dicono 68-70 ma Antopov chiude il discorso. Spiega Pashutin: «Mi aspettavo una gara tosta. I miei ragazzi sono riusciti a resistere alla pressione, difendendo e giocando bene in attacco». SASSARI

68

KAZAN

72

(17-23, 26-40; 42-58) BANCO SARDEGNA SASSARI Dyson 3 (0/3, 0/3), Logan 17 (1/1, 5/11), Sanders 12 (3/7, 2/7), Brooks 8 (4/8, 0/1), Lawal 4 (2/5); Sosa 10 (2/4, 1/4), Devecchi 8 (1/3, 2/3), Vanuzzo, Todic 6 (3/8, 0/3). N.e.: Formenti , Chessa e B.Sacchetti. All. R.Sacchetti. UNICS KAZAN: Zisis 3 (0/2, 1/3), Langford 5 (1/2, 1/2), White 14 (5/8, 1/4), Kaimakoglou 4 (2/3, 0/1), Fischer 23 (10/11); Bykov 3 (0/1, 1/3), Sanikidze, Sokolov 2 (1/1), Antipov 7 (1/3, 1/2), Jerrells 11 (2/2, 2/7). N.e.: Likhodey e Gubanov. All. Pashutin. ARBITRI Pukl (Slo), Dozai (Cro) e Peruga (Spa). NOTE T.l.: Sas 6/12, Kaz 7/8. Rimb.: Sas 33 (Sanders, Vanuzzo e Brooks 4), Kaz 44 (Fisher 15). Ass.: Sas 14 (Logan e Sosa 5), Kaz 23 (Zisis 8). Progr.: 5’ 4-12, 15’ 21-34, 25’ 34-48, 35’ 60-60. Usc. 5f.: Bikov 36’14” (60-63). Spett. 3068 per 42.500 euro.

LA SITUAZIONE Girone A Nizhny Novgorod-Real Madrid 98-101; Sassari-Kazan 68-72; Zalgiris-Efes Istanbul 5766. Class.: Real, Efes 6 vinte-2 perse; Zalgiris, Kazan 4-4; Nizhny 3-5; Sassari 1-7. Pr. turno (12/12): Sassari-Real. Girone B Limoges-Malaga 67-64; Maccabi-Alba Berlino 95-89. Oggi: Cska Mosca-Cedevita Zagabria. Class.: Cska 7-0; Maccabi 5-3; Malaga 4-4; Alba 35; Cedevita 2-5; Limoges 2-6. Girone C Milano-Bayern 83-81; Fenerbahce-Panathinaikos 84-

62. Oggi: Turow-Barcellona. Class.: Barcellona 7-0; Fenerbahce 6-2; Panathinaikos 5-3; Milano 3-5; Turow 1-6; Bayern 1-7. Pr. turno (11/12): Milano-Panathinaikos. Girone D Galatasaray IstanbulVitoria; Olympiacos Pireo-Neptunas Klaipeda; Valencia-Stella Rossa Belgrado. Class.: Olympiacos 6-1; Stella Rossa 4-3; Vitoria, Galatasaray e Neptunas 3-4; Valencia 2-5. Alle Top 16 le prime 4 di ogni girone Eurodonne Kayseri-Famila Schio 75-82 (Sottana 19). Schio è 2-3.

NBA

Sixers, la prima vittoria non cancella la vergogna 1Evitato il record di 18 k.o. in avvio grazie

al successo in casa di Minnesota Ma i tifosi sono stanchi di stagioni perdenti

Massimo Oriani

I

primi 16 secondi della prima vittoria stagionale di Philadelphia, dopo 17 k.o. consecutivi, arrivata in casa di Minnesota, spiegano tutto. I Sixers attaccano, Henry Sims subisce fallo e va in lunetta. Gli arbitri si guardano attorno. Alt, si rifa. Le squadre stavano attaccando nella metàcampo sbagliata... Non è uno scherzo, ma la fotografia della decadenza di una franchigia leggendaria, quella che ci ha regalato i coast to coast di Doctor J, le mani pio-

COSÌ DAL 2010 SQUADRA VINTE-PERSE % CLEVELAND CAVS 106-222 32.3 CHARLOTTE HORNETS 109-222 32.9 SACRAMENTO KINGS 111-219 33.6 DETROIT PISTONS 116-215 35.0 MINNESOTA TWOLVES 118-211 35.9 MILWAUKEE BUCKS 129-203 38.8 WASHINGTON WIZARDS 128-201 38.9 PHILADELPHIA 76ERS 130-200 39.4 LE PEGGIORI STAGIONI DI SEMPRE CHARLOTTE BOBCATS* ‘ 12 7-59 10.6 PHILADELPHIA 76ERS ‘73 9-73 11.0 DALLAS ‘93 E DENVER ‘98 11-71 13.4 * La stagione ‘11-12 fu di 61 gare per la serrata

vra di Moses Malone, le folli entrate del piccolo Allen Iverson contro gente il doppio di lui. Oggi quei quattro gatti che hanno il coraggio di presentarsi al Wells Fargo Center, sono ridotti a fare il tifo per JaKarr Sampson e Robert Covington. OKAFOR L’obiettivo resta perdere il più possibile per portare a casa la prima scelta assoluta il prossimo giugno, presumibilmente Jahlil Okafor di Duke. Nel draft 2014 i 76ers hanno puntato su Joel Embiid, che starà fermo tutta la stagione per una frattura a un piede, e Dario Saric, attualmente all’Efes Istanbul. Con lo sguardo quindi oltre il 2015, per non compromettere la missione «più palline per la lotteria delle scelte». Così facendo potrebbero anche avere un’ottima squadra tra 3-4 an-

ni, ma hanno forse già perso la base storica di tifosi. Espn nei giorni scorsi ha mandato in onda un servizio che ha dipinto alla perfezione la depressione dei supporter. «Come mai non ho merchandising dei 76ers? – ha risposto un venditore ambulante – Perché se lo espongo mi chiedono se è gratis...».

Michael Carter Williams LAPRESSE

PIZZA Papa John’s, catena di pizzerie, aveva fatto un accordo con Phila che prevedeva il 50% di sconto sugli ordini online il giorno dopo una vittoria dei 76ers. Dopo l’11° k.o. in fila, Papa John’s ha pensato bene di offrire lo sconto ogni volta che la squadra supera i 90 punti realizzati, anche in caso di sconfitta. Il coach, Brett Brown, ha proposto al proprietario di invitare a cena gli abbonati del parterre, per ricompensarli alme-

no in parte per lo spettacolo indecente offerto dai suoi. Eppure Phila è una città che vive di grandi passioni sportive. Gli Eagles di football restano la squadra più amata. I Sixers hanno comunque sempre avuto un seguito notevole. Che ora rischia di morire. Una vittoria non risolve nulla. Quantomeno però gli ha evitato di scrivere il loro nome accanto a un altro record negativo, lasciando ai Nets 2009 l’ignominia di aver iniziato la stagione con 18 sconfitte. Magra consolazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Risultati: Charlotte-Chicago 95-102; Washington-Lakers 111-95; Boston-Detroit 109-102 dts (Datome n.e.); Brooklyn-San Antonio 95-93 dts (Belinelli 5); Miami-Atlanta 102-112; Houston-Memphis 105-96; Milwaukee-Dallas 105-107; Minnesota-Philadelphia 77-85; Utah-Toronto 104-123; Clippers-Orlando 114-86.


Nuoto R Mondiali in vasca corta a Doha

VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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LA CINQUINA IN STAFFETTA DI RE MAGNO ● Per Filippo Magnini è il quinto podio in staffetta nei Mondiali in vasca corta: una storia cominciata nel 2006 a Shanghai con il doppio oro nella 4x100 sl e nella 4x200 sl, proseguita poi con il bronzo nella 4x200 sl a Manchester 2008 e l’argento nella 4x100 sl a Istanbul 2012.

SHANGHAI 2006 ORO 4X100 SL Calvi, Lanzarini, Galenda, Magnini

SHANGHAI 2006 ORO 4X200 SL Rosolino, Pelliciari, Cassio, Magnini

MANCHESTER 2008 BRONZO 4X200 SL Brembilla, Rosolino, Cassio, Magnini

ISTANBUL 2012 ARGENTO 4X100 SL Dotto, Orsi, Santucci, Magnini

DOHA 2014 ARGENTO 4X200 SL D’Arrigo, Belotti, Di Fabio, Magnini

Magnini, in staffetta è argento da leader

1Nella 4X200 lotta e realizza la frazione più veloce con 1’42”07: «Questa medaglia è il senso di una nazione»

tutto nelle ultime vasche e non volevo sparare tutto e saltare», aggiunge Filo. E’ stata la sua esperienza infinita a consegnare la medaglia agli altri tre che lo incitavano di virata in virata. «D’Arrigo è stato bravissimo da fermo (1’42”77, straordinario progresso rispetto all’1’43”31 della gara individuale e 1”9 di miglioramento complessivo, ndr), e se lancia bene la staffetta tutto viene più facile». Una frazione di mestiere quella di Belotti (143”98) che ci inchiodava al quarto posto anche dopo la prova di Di Fabio (1’42”98) fino a legare tutto, con un superbo ultimo 200 da vecchio Magno.

Stefano Arcobelli INVIATO A DOHA

U

n Filo che non si spezza mai e unisce tutto: sino a tre generazioni di nuotatori, per il più pesante ciclo di successi che l’Italia abbia mai avuto. Eterno Magnini, che possa arrivare così scatenato sino ai Giochi di Rio, dove sapremo se la rinascita di ieri nell’Hamad Acquatic sarà completa. L’argento della 4x200 che per l’inezia di 12 centesimi non è l’oro finito agli americani, sintetizza una spedizione. Un felice compendio in quella rimonta feroce che nella staffetta pesante da tempo non offriva: vedere Magnini lottare come un leone, realizzare la frazione più veloce di tutti gli ultimi quattro della finale (1’42”07) per non arrivare quarto come nella 4x100 sl («avrei tirato una sberla al primo che avrei incrociato, prima della gara avevo detto ai ragazzi statemi alla larga...»), è stato un inno alla cattiveria agonistica che questo pesarese di 32 anni e 44 medaglie internazionali potesse regalare anche ai Mondiali di vasca corta.

PENSIERI La sua verve contagia, la sua tenacia sorprende, il suo pensiero è nobile prima di salire sul podio con due neanche ventenni alla prima medaglia in quartetto (Mitch D’Arrigo e Nicolangelo Di Fabio) e un altro che non doveva esserci e non aveva mai raccolto nulla (Marco Belotti): «Questa è la medaglia che è il senso di una nazione, e mi fa piacere dedicarla a quelli del passato, a Rosolino, Brembilla, lo storico capitano Vismara, perché quando gareggio io spero

La 4x200 sl azzurra d’argento ieri a Doha Andrea Mitchell D’Arrigo, Nicolangelo Di Fabio, Filippo Magnini e Marco Belotti INSIDEFOTO

Twitter

FEDERICA PELLEGRINI @mafaldina88 «Come al solito nessuno si prende le proprie responsabilità!! Diletta stava male da giorni!»

e penso di portare ancora in acqua un pezzo di loro, per rinverdire quel grandissimo ciclo d’oro, per far capire a questi ragazzi che prima di loro io nuotavo a fianco di fenomeni ed eroi, e ora faccio ancora parte del gruppo». E’ un messaggio da leader, questo dell’ex bicampione del mondo dei 100 sl che non smette di farsi largo e per continuare a far parlare di sè (e non solo per-

ché golden boy di Federica Pellegrini) può soprattutto regalare meraviglie come frazionista capace di lasciarsi dietro la Russia di Izotov (bronzo a 16 centesimi dagli azzurri) e il Sudafrica di Le Clos in un 200 finale da brivido, in cui sembravano restringersi, annullarsi le posizioni. L’Italia ha rischiato di arrivare dietro il Belgio (5°) ma è arrivata sul punto di trionfare con un quar-

LA NOVITÀ

La gara più pazza del mondo regala un bronzo all’Italia 1Scozzoli

raddrizza il suo mondiale nella mista-mista: due uomini e due donne

I

l bronzo della staffetta più strana del mondo. Quella che per sintetizzare chiamano mista-mista, 50 metri per uno. Per due uomini e due donne, che in vasca corta confonde gli occhi come neanche i cento misti. Una delle invenzioni al debutto iridato di questo nuoto che non si fa mancare nulla. E l’Italia coglie l’attimo: il dorsista è Niccolò Bonacchi, toscano da poco a Verona, che tocca in

modo così risicato da far prendere uno spavento all’esperto ranista Fabio Scozzoli. Bonacchi era reduce dal record italiano in prima frazione della staffetta mista unisex che aveva aperto la giornata con un 23”39 che aveva cancellato di sei centesimi il limite di Mirco Di Tora del 2009). Questa staffetta per soli uomini non aveva trovato gloria ma soltanto un sesto posto ed il record italiano di squadra. In breve: tre record e una medaglia per Bonacchi che in nazionale c’era già entrato un anno fa ma che adesso si gode la prima medaglia mondiale «di un certo peso ed effetto, ho fatto un po’ di cavolate in acqua ma è andata bene». Una medaglia che fa ritrovare il sorriso a Scozzoli, deluso dai suoi

Fabio Scozzoli, 26 anni LAPRESSE

100 rana ma in fondo qui per ritrovare le sensazioni giuste: «Sapevamo il valore di questa staffetta e ci siamo meritati la medaglia perché ci abbiamo creduto. Anche noi facciamo festa insieme a quelli della 4x200».

GEMELLE Dopo il romagnolo, si sono tuffate due compagne di squadra, la delfinista Silvia Di Pietro che era già contenta per il primato strappato in 25”43 di 19 centesimi ad Ilaria Bianchi nei 50 farfalla e grazie al quale ha trovato la finale individuale di stasera: «Dare il cambio ad un uomo, ad un ranista non è stato facile — racconta Silvia — devo ancora prendere le misura: è stato tutto un po’ strano». Non ditelo a Erika Ferraioli che per due volte nei 100 sl ieri ha nuotato al centesimo 52”87 e per un centesimo non è riuscita ad eguagliare il primato italiano di Federica Pellegrini (oggi nei 200 dorso e nella staffetta veloce) : «Peccato, volevo migliorare in semifinale, ma fare 52” è stato bellissimo, ora so che posso stare tra le grandi. Pazienza». E stasera torna Marco Orsi, il Bomber che nei 50 sl sfida tre colossi: Cielo, Morozov e Manaudou. «Se non sbaglio virata, io mi esalterò». s.a. © RIPRODUZIONE RISERVATA

tetto che è il compendio di tre generazioni. Una staffetta — con un leader (Magnini), il talento espresso di D’Arrigo e quello tutto da esplorare del deb abruzzese (Di Fabio) più il bergamasco Belotti (di stanza a Roma) della generazione di mezzo — che si prende la madre di tutte le rivincite: «Non era facile in ultima frazione prendersi questa responsabilità, si decideva

MOSCHETTIERI Una staffetta ricostruita, rilanciata con fantasia tutta italiana. Mitch ha persino ritrovato d’incanto le sensazioni migliori in acqua «dopo aver dato tutto in batteria, non credevo ai miei occhi, sono felice per papà in tribuna: la stagione è lunga». Avanti e indietro con la Florida, gli esami da sostenere lunedì e oggi un 400 che grazie a questa gemma dovrebbe fargli recuperare molte energie mentali. «Per migliorare ci sarà tempo ad aprile — interviene Belotti — una medaglia inseguita da sempre, da quando ci siamo noi non avevamo più preso nulla». Bisognava scovare l’umile Di Fabio: «Sono felice perché ho ripagato la fiducia del c.t. Butini». E Magnini che sembra tornato ragazzino: «Da 12 anni faccio questa staffetta, questi ragazzi non hanno ancora neanche la barba: i francesi in 5 anni hanno cambiato 10 atleti in staffetta veloce, noi siamo sempre i soliti 5. Ma che grandissima serata». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GUIDA RISULTATI (2a g., 25 m). Finali Uomini. 100 dorso: 1. Larkin (Aus) 49”57; 2. Kawecki (Pol) 50”11; 3. Grevers (Usa) e Irie (Gia) 50”12; 5. Diener (Ger) 50”21. 100 farf.: 1. Le Clos (Saf) 48”44 (rec. mond., prec. 48”48 Korotyshkin, Rus, 15-11-’09 a Berlino); 2. Shields (Usa) 48”99; 3. D’Orsogna (Aus) 49”60; 4. Korotyshkin (Rus) 49”88. 100 rana: 1. Franca Silva (Bra) 56”29; 2. Peaty (Gb) 56”35; 3. Perez Dortona (Fra) 56”78; 4 Van der Burgh (Saf) 56”80. 400 mx: 1. Seto (Gia) 3’56”33; 2. Hagino (Gia) 4’01”17; 3. D.Verraszto (Ung) 4’01”82; 23.Pelizzari 4’12”45; n.p. Turrini. 4x50 mx: 1. Brasile 1’30”51 (rec. mond., prec. 1’32”78 Rus, batteria); 2. Francia 1’31”25; 3. Usa 1’31”83; 6. Italia 1’32”68 (Bonacchi 23”39 rec. italiano prec. 23”45 Di Tora del 2009, Scozzoli 25”80, Rivolta 23”02, Orsi 20”47, rec. ital. prec. 1’33”65). 4x200 sl: 1. Usa 6’51”68; 2. Italia 6’51”80 (D’Arrigo 1’42”77, Belotti 1’43”98, Di Fabio 1’42”98, Magnini 1’42”07, rec. ital. prec. bat. 6’’54”70, prec. 5’58”39 del 2008); 3. Russia 6’51”96. Donne. 800 sl:1. Belmonte (Spa) 8’03”41 (rec. camp.); 2. Carlin (Gb) 8’08”16; 3. Van Rouwendaal (Ola) 8’08”17. 100 dorso: 1. Hosszu (Ung) 55”03 (rec. mondiale, prec. 55”23 Sakai, Gia, del 15-11-2009 a Berlino), rec.

europeo, prec. 55”38 del 28-8- a Doha); 2. Seebohm (Aus) 55”31; 3. Zevina (Ucr) 55”54. 50 rana: 1. Meilutyte (Lit) 28”84 (rec. cam.); 2. Atkinson (Giam) 28”84; 3. Nihuis (Ola) 29”64. Semifinali: - Uomini. 50 sl: 4. Orsi 21”07 (b. 21”02, b.: 19. Dotto 21”69); Donne. 100 sl: 13. Ferraioli 52”87 (2° t. ital. alltime, anche batteria), 26. Galizi 54”31, 10° t. ital alltime). 50 farf.: ; 4. Di Pietro 25”43 (rec. italiano, prec. 25”62 Bianchi delll’118-2013 a Berlino; bat.: 21. Bianchi 26”37). 100 mx: 31. Polieri 1’02”61. Uomini-donne. 4x50 mx finale: 1. Brasile 1’37”26; 2. Gran Bretagna 1’37”46; 3. Italia 1’37”90 (Bonacchi 23”58, Scozzoli 25”55, Di Pietro 25”22, Ferraioli 23”55, rec. italiano prec. 1’38”91 bat, prec. 1’39”68 del 2013). OGGI (3a g., bat. ore 7.30, semif. e finali ore 16 italiane, dirette RaiSport 1-2/Eurosport): 4x50 mx D (Italia), 50 dorso U (Bonacchi, Sabbioni), 200 dorso D (Esposito, Pellegrini), 50 farf. U (Belotti, Rivolta), 100 rana D (Castiglioni), 400 sl U (D’Arrigo, Detti), 200 mx U (Turrini, Pelizzari), 400 sl D (Carli, Masini Luccetti), 200 rana U, 4x100 sl D (Pezzato, Galizi, Ferraioli, Di Pietro). Finali: 4x50 mx D, 100 sl D, 200 dorso D, 200 rana U, 50 farf. D , 400 sl U, 100 mx D, 50 sl U, 400 sl D, 200 mx U, 4x100 sl D.


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Pallavolo R Il personaggio

VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Travica, lo zar «In Russia si gioca di più e meglio»

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1Il regista parla del suo Belgorod imbattibile

e di Italia: «E’ giusto aver confermato Berruto»

Mauro Giustozzi MACERATA

C

on il suo Belgorod è stato protagonista mercoledì sera di una rimonta prepotente che ha spento le speranze della Lube. Dragan Travica lo scorso anno ha vinto tutto quello che c’era da vincere in Russia e in Europa e quest’anno va a caccia del bis. Come va con il russo? «Parlare bene il russo è dire una cosa grande. Credo che non ce la farò mai. Uso solo i nomi e con quelli mi faccio capire. Le prime parole russe che mi hanno insegnato i compagni sono gli insulti che talvolta arrivano dal pubblico. Inoltre ho una grande fortuna ed è quella che il nostro allenatore (Shipulin, ndr) parla correttamente l’italiano e questo mi ha facilitato». Com’è il campionato russo? «Si giocano molte più partite rispetto all’Italia. Da quando sono al Belgorod sono state rarissime le settimane in cui non abbiamo giocato tre partite. Tra

campionato, coppe europee e coppa nazionale siamo sempre in campo». Come si trova al Belgorod e cosa le manca dell’Italia? «Mi trovo molto bene a Belgorod. Ho trovato un ambiente molto attento e professionale, compagni di squadra disponibili e gentili. Mi manca casa mia, i miei genitori, la famiglia, gli amici di sempre e la mia nipotina. Certo, attraverso skype

PERO’ ORA PER AVERE PIÙ SICUREZZA LA NOSTRA NAZIONALE DEVE VINCERE UN TORNEO IMPORTANTE IN SUPERLEGA VEDO TANTE PARTITE SCONTATE E POCA BATTAGLIA. NON C’È PIU’ EQUILIBRIO DRAGAN TRAVICA REGISTA BELGOROD

ci vediamo quasi tutti i giorni ma non è la stessa cosa. Poi sono sicuro che andando avanti con i mesi la nostalgia di casa aumenterà». Il Belgorod è una corazzata. Ma non ha proprio punti deboli? «Difficile trovarne. Però, ma lo dico a bassa voce, forse siamo una squadra un po’ avanti con l’età di qualche compagno. L’esperienza fa sempre comodo, e avercene di “vecchietti” come alcuni dei miei compagni. Però, mentre il giovane giocatore va sempre al massimo, diciamo che chi è più avanti con l’età deve gestire le proprie forze». Come giudica la conferma di Mauro Berruto ad allenatore della Nazionale? «Sono contento che sia rimasto. Veniamo da un’estate molto negativa, un’esperienza che deve servire per riflettere e migliorare. Berruto ha costruito in tre anni di azzurro un qualcosa che prima non c’era. Sbagliare ci può stare. Si è sbagliato una volta e non era giusto che le responsabilità fossero

Dragan Travica, 28 anni, è alla seconda stagione a Belgrod, dopo due a Macerata (con uno scudetto)

solo di Mauro. Credo che la sua conferma sia un bel segnale di fiducia per capire dove si è sbagliato e correggersi».

SUL CONFINE RUSSIA Belgorod

RCS

L’Italia per tornare a vincere cosa deve fare? «L’Italia deve vincere finalmente una medaglia d’oro in un grande torneo. Ci manca quello per essere la vera Italia. Vincere ti dà tanta sicurezza, acquisisci rispetto e serenità. Competitivi lo siamo stati spesso ma dobbiamo per una volta essere sopra a tutti gli altri. Secondo me i giocatori ce li abbiamo, forti e giovani. Chi andrà in Nazionale deve poi avere molto

amor proprio e amore per la maglia. I russi sono molto patriottici e portano questo in campo. Io sono sicuro che questo sentimento lo abbiamo anche noi italiani e dobbiamo portarlo anche noi in campo». Come segue la Superlega dalla Russia? «Solo tramite internet, visto che le tv qui non arrivano. Vedo un torneo diviso in due fasce, con una forbice che si è allargata tra le prime e le ultime. Tante partite scontate e poca battaglia. Il campionato equilibrato di una volta non c’è più» © RIPRODUZIONE RISERVATA

CHAMPIONS

Il Piacenza respira e torna a sorridere Lugano battuto 3-1 Matteo Marchetti PIACENZA

P

iacenza mette fine alla serie di cinque sconfitte consecutive fra campionato e Champions League e soprattutto inizia ad aggiustare una classifica che in Europa iniziava a diventare preoccupante. Il Lugano di Motta non rappresenta un ostacolo difficile da superare anche per una formazione convalescente e in parte modificata come il Copra, con Massari al posto di Papi (non al top fisicamente) nel sestetto, Ter Horst schiacciatore e Zlatanov in diagonale a Vermiglio. Non è scintillante Piacenza, ma ci sarà tempo per lucidare i diamanti di famiglia, intanto contro Lugano è sufficiente piazzare una piccola accelerata e poi mettere in folle per tagliare il traguardo. Per metà primo set i biancorossi conducono ma non riescono a trovare l’allungo che spezza la gara. Poi cambiano ritmo e per Lu-

gano cala il buio almeno fino a uno scontato 2-0. Quando sembra finita De Prà allunga la gara fino alla quarta frazione, dove però i padroni di casa tornano padroni dell’incontro conquistando i tre punti. PIACENZA-LUGANO (25-21, 25-17, 21-25, 25-16)

3-1

COPRA PIACENZA: Vermiglio 3, Massari 16, Ostapenko 5, Zlatanov 13, Ter Horst 16, Alletti 10; Mario Junior (L), Tencati 1, Kohut 4, Page, Tavares. N.e. Papi. All. Radici DRAGONS LUGANO: Gotch 9, Aguilera 5, Sanders, Jakovljevic 7, Bruno 5, De Prà 23; Del Valle (L) Brander, Gelasio, Savic. N.e. Salas e Gimenez. All. Motta ARBITRI: Hosnut (Tur) e Mezoffy (Ung) NOTE Spettatori 2300, incasso 12200. Durata set: 23’, 23’, 25’, 25’; tot. 96’. Copra: battute sbagliate 20, vincenti 8, muri 10, 2ªlinea 10, errori 30. Dragons: b.s. 16, v. 2, m. 7, s.l. 11, e. 28. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GUIDA Girone A: Piacenza-Lugano (Svi) 31, Costanza (Rom)-Roeselare (Bel) 3-1 (22-25, 25-14, 25-23, 25-20). Classifica: Costanza 8; Roeselare, Piacenza 5; Lugano 0. FORMULA le prime e le migliori sei seconde agli ottavi (le migliori quattro eliminate alla Cev Cup). COPPA CEV (niba) (andata ottavi): Trento-Maccabi Tel Aviv (Isr) 3-0 (25-16, 25-12, 25-20). Top scorer Kaziyski con 11 punti, Mvp Solè,

ritorno mercoledì 17 a Tel Aviv. FEI FUORI (m.g.) Un trauma distorsivo alla parte anteriore del piede destro ma nessuna lesione. Questo l’esito degli accertamenti medici a cui si è sottoposto ieri Alessandro Fei, opposto di Macerata infortunatosi durante la gara di Champions col Belgorod. Dovrà restare a riposo qualche giorno, difficilmente sarà disponibile per Monza.


Doping R L’intervista

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A TU PER TU

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CONTENUTO PREMIUM

Rispoli

«SCHWAZER NON HA DETTO TUTTA LA VERITÀ»

Guido Rispoli, 52 anni, procuratore capo di Bolzano BOZZANI

IL PROCURATORE CAPO: «COSI’ NIENTE MESSA IN PROVA». «KOSTNER? L’HA COPERTO, MA NON C’E’ CERTEZZA CHE SAPESSE DEL DOPING» L’INTERVISTA di VALERIO PICCIONI

L’

inchiesta penale antidoping di Bolzano nata dalla positività di Alex Schwazer continua a restare in prima pagina. Anche per i suoi effetti sulla giustizia sportiva, dal tentativo dell’olimpionico di Pechino di strappare uno sconto di pena per preparare con più tempo il ritorno alle olimpiadi di Rio de Janeiro, alla clamorosa richiesta di quattro anni e tre mesi di squalifica per Carolina Kostner, firmata dalla procura antidoping del Coni.

Alex Schwazer, 29 anni, e Carolina Kostner, 27 anni ANSA-AP

A meno che si autorizzi la «messa in prova» per Schwazer. Una sospensione del procedimento, che in caso positivo, può anche portare all’estinzione del reato. «Vedo problematico per la Procura di Bolzano esprimere parere favorevole alla istanza di messa in prova di Schwazer».

tizie filtrate a fine audizione - avrebbe fatto un passo avanti nella collaborazione citando, per esempio, alcuni frequentatori di un medico squalificato. «La circostanza che Schwazer abbia reso, nel corso dell’audizione, delle dichiarazioni accusatorie nei confronti di terzi non è di alcuna rilevanza nel nostro procedimento. Nel nostro caso possono assumere importanza solo quelle dichiarazioni – che Schwazer non ha mai fatto – che siano in grado di fornire una spiegazione plausibile dei fatti che vengono contestati».

Perché? «Perché le indagini coordinate dal collega Bramante hanno permesso a nostro giudizio di accertare inconfutabilmente – e quindi di contestare penalmente – il ricorso al doping da parte di «NEL 2010-1011 PROVE Schwazer in un arco di tempo che CERTE DI DOPING, va almeno dal 2010 al 2012, menPER I GIOCHI DI tre Schwazer si ostina ad ammetPECHINO 2008 tere solo l’episodio del 30 luglio SOLTANTO SOSPETTI» 2012, di poco antecedente alle Olimpiadi di Londra».

Dottor Guido Rispoli, capo della procura di Bolzano, partiamo proprio dalla Kostner. «Carolina Kostner non è indagata nel nostro procedimento perché, se anche emerge dalle indagini che ha aiutato Schwazer a sottrarsi al controllo antidoping a sorpresa degli ispettori della Wada del 30 luglio 2012, non vi è prova che la stessa fosse consapevole in quel momento che Schwazer si dopasse».

Dottor Rispoli, abbiamo citato il 2010 e anche il 2011, il momento in cui, nella ricognizione sulla posta elettronica dell’atleta avete trovato le tracce dell’acquisto di testosterone presso un rivenditore statunitense. E il 2008 del trionfo olimpico? «Il 2008 non è oggetto di contestazione nel nostro procedimento».

Si riferisce alla perizia «OLTRE AGLI del dottor Pierre INDAGATI, ALTRE Eduard Sottas sul test SITUAZIONI DA del maggio 2010, quel Oro di Pechino al sicuro? APPROFONDIRE. MA É 51,8% di ematocrito e «Gli elementi di sospetto, che puPRESTO PER PARLARE» 18/g/dL di emoglobina re emergono dagli atti, non sono che «non può essere il stati ritenuti sufficienti per fornirisultato di una norre la prova, secondo i rigorosi male condizione fi- GUIDO RISPOLI standard richiesti in ambito peCAPO PROCURA DI BOLZANO siologica»?. nale, della responsabilità di «Non sarebbe Schwazer». giusto entrare nel dettaglio. Ma senza un’assunzione di respon- Un’ultima domanda, Procuratore. Si ascoltano risabilità che copra tutti i fatti petutamente in queste settimane sussurri e grida contestati, che evidenzi una che ipotizzano un secondo tempo dell’inchiesta, sua concreta presa di distanza magari con la possibilità che vengano indagati altri dagli illeciti che ha commesso, soggetti? riteniamo non praticabile il «Al momento attuale, stiamo focalizzando la nopercorso della messa alla stra attenzione sui reati già contestati agli indagaprova». ti. Nel corso dell’indagine sono comunque emerse altre situazioni che possono essere approfondite, Eppure al Coni, nel suo se- ma su cui è prematuro esprimere qualsiasi parecondo interrogatorio, re». © RIPRODUZIONE RISERVATA Schwazer - secondo le no-

E la vostra inchiesta, quella penale, a che punto è? «Al punto che il Sostituto Procuratore Giancarlo Bramante, che è il titolare del fascicolo, è in procinto di firmare il decreto di citazione in giudizio degli indagati». Oltre a Schwazer, anche i medici federali di allora, Giuseppe Fischetto e Pierluigi Fiorella, e la funzionaria Fidal Bottiglieri. Quando potrebbe cominciare il processo? «È ragionevole ipotizzare la prima udienza nella primavera del 2015».

CAMPIONATO ITALIANO | A1PALLANUOTO MASCHILE SABATO 6 DICEMBRE DIFFERITA ALLE 00:45

DOMENICA 7 DICEMBRE DIFFERITA ALLE 00:00

CC NAPOLI vs ROMA VIS NOVA

FEMMINILE

AN BRESCIA vs PRO RECCO

Piscina Mompiano

20:30

AN BRESCIA

PRO RECCO CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA

SABATO 6 DICEMBRE Bogliasco

Piscina Comunale

16:00

RN BOGLIASCO

Napoli

Piscina Scandone

16:30

CN POSILLIPO

COMO NUOTO

Roma

Salaria Sport Village

18:00

SS LAZIO

BPM SPORT MANAGEMENT

Savona

Piscina Zanelli

18:00

CARISA SAVONA

RN FLORENTIA

Napoli

Piscina Scandone

19:00

CC NAPOLI

ROMA VIS NOVA

RECUPERO SETTIMA GIORNATA

VENERDÌ 5 DICEMBRE Rapallo

Piscina Comunale

15:15

RAPALLO

SIS ROMA

RECUPERO OTTAVA GIORNATA Imperia

Felice Cascione

20:00

MEDITERRANEA IMPERIA

Carolina sarà giudicata il 16 gennaio ● Carolina Kostner sarà giudicata dal Tribunale Nazionale Antidoping il 16 gennaio, nella sala conferenze dello Stadio Olimpico. Intanto la Federazione Sport del ghiaccio ha diffuso una nota in cui ricorda che «l’atleta è stata sempre pulita e trasparente», e che la richiesta della procura antidoping «francamente appare un po’ eccessiva ed inadeguata». Mentre sui social spopola la petizione «I stand with Carolina». Sul doping torna a intervenire l’associazione Libera di Don Ciotti. Che insieme con Uisp, Csi, Acsi e Acli ha inviato al Coni e al Governo un documento con alcune richieste: trasferimento di tutte le competenze antidoping ad agenzia istituita ad hoc; perdono per gli atleti dopati negli ultimi 10 anni; rete sociale antidoping che metta a disposizione competenze differenziate, unendo scuola e medici, operatori sportivi e amministratori locali.

CLASSIFICA

OTTAVA GIORNATA

VENERDÌ 5 DICEMBRE Brescia

LA FISG LA DIFENDE

RN BOGLIASCO

AN Brescia Pro Recco BPM Sport Management CarpisaYamamayAcquachiara Como * CC Napoli Carisa Savona * Lazio Nuoto RN Bogliasco * Roma Vis Nova CN Posillipo * RN Florentia

21 21 18 15 9 9 6 6 6 6 3 0

Plebiscito Padova Despar Messina Mediterranea Imperia ** RN Bogliasco * Rapallo * Orizzonte Catania * Prato Città di Cosenza SIS Roma * Firenze

24 22 18 13 12 12 10 6 3 3

* una partita da recuperare ** due partite da recuperare


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Sci alpino R Coppa del Mondo a Beaver Creek

Innerhofer ci crede «Tornerò a vincere Mi servono solo chilometri in più»

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1L’azzurro, a secco in Canada, trova una pista amata «Ora sono fuori forma, ai Mondiali ne riparleremo» Massimo Lopes Pegna INVIATO A BEAVER CREEK (USA)

L’

intervista si fa in palestra, dove trascorre una buona fetta delle sue giornate. Mezz’ora di bici, poi tanto stretching per prendersi cura della schiena di cristallo. Ormai da anni, la prima domanda a Christof Innerhofer è d’obbligo: come sta? «Non molto bene se parliamo della schiena. Cinque anni fa pensavo di avere dolore, oggi quello sarebbe il dieci per cento di quanto sto sperimentando adesso. Per tutto ottobre fino al 10 novembre non ho potuto sciare. Mi mancano chilometri nelle gambe». Chi ha visto l’ordine d’arrivo di Lake Louise si è spaventato: 52° in discesa, 48° in superG. «A tanti può essere sembrato un disastro. Devo solo ritrovare la forma: ogni prova è un allenamento proficuo, benzina che metto nel motore. Agli smemorati ricordo che nel 2008 arrivai fra gli ultimi in Val Gardena e nove giorni dopo vinsi a Bormio, il mio primo successo in Coppa. A quelli che mi dànno per finito, dico che li farò ricredere. Non so se qui a Beaver, ma presto succederà».

sport. Al mal di schiena non ci penso, ormai l’ho accettato. Tornerò a vincere, ne sono certo. Se ho pensato al dopo? No, non sarebbe un buon segno». Pensa mai a come sarebbe stata la sua carriera senza il mal di schiena? «Certo che lo penso. Perché so che in queste condizioni non posso dare più del 50%. Chi mi conosce sa che sono molto pignolo». L’anno scorso non ha mai vinto, però si è messo al collo un argento e un bronzo olimpici, oltre a un secondo posto in Coppa. Che stagione è stata? «Una di alti e bassi. Ma quando ho trovato piste adatte alle mie caratteristiche, sono sempre stato competitivo. Purtroppo appena in tre gare. Non sono l’Inner che può prevalere su qualsiasi tipo di neve e forse non lo diventerò mai. So che devo sfruttare l’occasione quando c’è: sono un uomo da gara secca».

Nel ranking italiano dove si inserisce? «Non spetta a me dirlo. Diciamo Christof Innerhofer, 29: un che me la gioco con Ghedina: lui oro, un argento e un bronzo ha tre medaglie al Mondiale, aniridati a Garmisch 2011; un ch’io tre più due olimpiche. Mentre argento e un bronzo a Sochi e in Coppa lui ha più del doppio del12 podi in Coppa (6 vittorie) le vittorie, oltre ai molti podi. Ho Eppure Beaver è una delle sue piste un profondo rispetto per Kristian. preferite. C’è tutto: salti, curve, velocità. Ma io sono orgoglioso di quello che ho fatto». «Sì, l’amo molto. Se sono in forma e ho la fiducia giusta posso andare forte (vittoria in discesa nel Chi sono adesso i migliori velocisti del mondo? 2012, ndr). Ma la forma ancora non c’è. In disce- «I norvegesi Svindal e Jansrud, i due in assoluto sa, negli ultimi tre mesi ho fatto quattro giorni di più completi. Poi gli austriaci Matthias Mayer e allenamento. La Birds of Prey è un compito troppo Reichelt e Paris. Io non dico dove mi metto. Senza complicato per le condizioni in cui mi trovo, ma la Svindal e Miller (entrambi infortunati, ndr) sarà stagione è lunga e se non ci saranno intoppi, al più facile? Chi lo pensa parte da perdente». Mondiale di febbraio ne riparleremo». Dominik Paris ha cominciato con il piede giusto: 4° Una bella sfida ai suoi detrattori. in discesa e terzo in superG a Lake Louise. Si trova «È dal 2008 che ogni anno salgo sul podio. Ma in casa uno dei più forti. negli ultimi cinque c’è stata anche tanta sofferen- «L’ho visto in discesa in Canada e sono rimasto za fisica. È quella che mi spinge e mi motiva. Oltre spaventato da quanto è andato forte. Su una pista alla mia tenacia e all’amore che ho per questo più impegnativa come Beaver, però, potrebbe fa-

TACCUINO SCI: ANNULLATA L’ULTIMA PROVA

Nel senso che lei non ha problemi a mettersi in mutande per i suoi sponsor? Ride. «È una cosa che mi diverte e sono sempre disponibile. Tutti dicono: Christof è fortunato perché ha tante grandi aziende che lo supportano. Ma anche in questo settore, come nello sci, ci metto l’anima. Gli sponsor lo sanno ed è per questo che oggi la mia immagine è nelle vetrine di 1200 negozi in tutto il mondo».

A Lake Louise c’è la discesa donne Fenninger vola nell’ultima prova ● Oggi alle 20.30 a Lake Louise (Canada) è in programma la prima delle due discese che aprono la stagione della velocità femminile in Coppa del Mondo. La seconda si terrà domani alla stessa ora, mentre domenica, dalle 19, è in programma un superG. Ieri sera, nella terza e ultima prova, l’austriaca Anna Fenninger ha realizzato il miglior

tempo dei tre giorni in 1’50”29, precedendo la connazionale Mirjam Puchner di 40 centesimi e la statunitense Stacey Cook di 74; Lindsay Vonn 13esima. Fuori dalla top 10 le italiane: la migliore è stata Verena Stuffer, 18a, con Elena Fanchini 22a, Johanna Schnarf 24a, Daniela Merighetti 46a, Sofia Goggia 47a, Elena Curtoni 50a, Francesca Marsaglia 55a. Non si è allenata Nadia

SCI: SARÀ OPERATO

FONDO

● Stagione finita per Luca De Aliprandini. La risonanza magnetica effettuata ieri a Milano sul ginocchio sinistro del 24enne trentino, infortunatosi lunedì in un gigante Nor-Am ad Aspen, ha evidenziato una distorsione con rottura del legamento crociato e collaterale. Sarà operato la prossima settimana.

«IO E PARIS SIAMO DIVERSI A 340°. IL VENTI CHE ABBIAMO IN COMUNE È LA VOGLIA DI VINCERE»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SCI: DIRETTA 20.30 RAISPORT 1 ED EUROSPORT

De Aliprandini, Discesa uomini con Fill e Paris Diretta 18.30 RaiSport 1 e Eurosport crociato rotto e stagione finita ● La discesa è fissata alle 10.45 locali (18.45 italiane; diretta RaiSport 1 ed Eurosport 1) sulla Birds of Prey, che a febbraio ospiterà il Mondiale. Per questo la gara di oggi assume connotati importanti. Chiunque vincerà o arriverà sul podio lancerà un’importante messaggio al resto della compagnia. L’indiziato numero uno per il successo è il norvegese Kjetil Jansrud, che a Lake Louise ha fatto l’enplein (vittorie in discesa e superG) e ora guida la Coppa del Mondo con 36 punti di vantaggio sul rivale, l’austriaco Marcel Hirsher. Gli italiani in gara sono: Battilani, Casse, Fill (foto EPA), Heel, Innerhofer, Klotz, Marsaglia, Paris, Varettoni. Ieri non si è disputata la terza prova cronometrata. Sabato alle 11 (le 19) è in programma il superG e domenica il gigante.

re più fatica, perché oltre che alla scorrevolezza ci vuole tecnica. Confronto fra me e lui? Siamo diversi a 340°. Quei venti che abbiamo in comune è la nostra voglia di vincere. Ma nella vita privata siamo agli estremi opposti».

Fanchini, che comunuque aveva partecipato alle due prove precedenti. Le prime due prove erano state vinte da Lotte Smiseth e da Tina Maze. Lo scorso anno, la coppetta di discesa era andata alla tedesca Hoefl-Riesch con 504 punti, davanti ad Anna Fenninger con 464 e a Tina Maze con 409 punti. La migliore delle italiane a fine stagione era stata Elena Fanchini, decima. Aveva conquistato due terzi posti, a Beaver Creek e proprio a Lake Louise. IN TV Diretta RaiSport 1 ed Eurosport.

Anna Fenninger, 25 anni AP

SALTO

Coppa a Lillehammer, oggi le sprint Norvegia: donne Ritornano Pellegrino e Hofer al via con Insam Federico Pellegrino, Laurent, ● (g.v.) La Coppa del Mondo di e Runggaldier fondo torna oggi a Lillehammer (Nor). Dopo i primi segnali incoraggianti a Kuusamo, il c.t. Chenetti oltre ai confermati Noeckler, Giorgio Di Centa, Clara, Maicol Rastelli, Defabiani, Elisa Brocard e Virginia De Martin e a Marina Piller (assente in Finlandia per motivi di salute), ha convocato David Hofer e Ilaria Debertolis. In gara anche

Vuerich e Baudin. A Lillehammer. Oggi: sprint tl U e D; domani: 10 km tl D e 15 km tl U; domenica: 10 km tc D e 15 km tc U. Classifiche. Uomini: 1. Niskanen (Fin) e Brandsdal (Nor) 100; 3. Northug (Nor) 88, 15. Pellegrino 36, 25. De Fabiani 20. Donne: 1. Bjoergen (Nor) 180; 2. Johaug (Nor) 110; 3. Oestberg (Nor) 95; 47. Laurent 1.

● Azzurri in cerca di riscatto nel secondo appuntamento con la Coppa del mondo di salto a Lillehammer. Via con le qualificazioni, domani e domenica dal trampolino Hs 138, (Colloredo, Bresadola, Morassi). Scatta alle 15.15 anche la coppa femminile con la gara dall’HS100 (Insam, Runggaldier).


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VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TUTTENOTIZIE ATLETICA

Le autorità russe rispondono alle accuse «Tutte bugie» ● Le autorità sportive russe reagiscono alle accuse di doping sistematico, coperture di casi di positività e corruzione emerse mercoledì a carico di tutto il sistema nazionale. «Posso affermare che il documentario della tv tedesca che ci ha messo al centro del polverone – dice Valentin Balakhnichev, presidente della federatletica – contiene pacchi di bugie ed è ingiusto nei nostri confronti. Stiamo studiando la situazione, ma sappiamo perché tutto ciò sta succedendo». Replica anche Nikita Kamaev, direttore esecutivo della Rusada, l’agenzia antidoping russa: «Non ci sono né fatti né documenti a supporto delle accuse – dichiara – in più non capisco il tedesco e quindi non commento. Sappiamo di avere molti nemici, ma nessuno ha mai provato che non lavoriamo a dovere». Tutto ora sembrerebbe nelle mani della Commissione etica della Iaaf, organismo indipendente, al quale anche la Wada guarda. «Ha pieni poteri – fanno sapere dalla federazione mondiale dell’atletica con un comunicato – può investigare, come nello specifico già sta facendo e, nel caso, comminare sanzioni».

PALLANUOTO

Brescia-Recco sfida scudetto senza Felugo

Maurizio Felugo, 33 anni IPP ● E’ il giorno dello scontro al vertice. Oggi, nell’anticipo dell’8a giornata, si sfidano le capolista Brescia e Pro Recco, rivali scudetto degli ultimi anni e fin qui sempre vittoriose. Altra tegola sui recchesi che, costretti nelle ultime settimane a fare a meno degli infortunati Matteo Aicardi e Alex Giorgetti, perdono pure Maurizio Felugo (strappo all’adduttore). Ironia della sorte: proprio ieri il vicecampione olimpico, in qualità di presidente dell’Associazione giocatori, aveva chiuso un importante accordo con l’Associazione Simes, i medici sportivi. E’ una partita doppiamente speciale per Sandro Bovo, tecnico dei lombardi: ingaggiato a giugno dai campioni d’Italia per sostituire Pino Porzio, fece dietrofront dopo appena 12 giorni. Si inizia alle 20.30 (diff. RaiSport 2 alle 0.45). Classifica: Brescia, Pro Recco 21; Sport Management 18; Acquachiara 15; Can.Napoli, Como* 9; Lazio, Bogliasco*, Savona*, Roma Vis Nova 6; Posillipo* 3; Florentia 0 (*una in meno).

1TAEKWONDO: MOLFETTA INFORTUNATO Alle finali del Grand Prix di Queretaro (Mes), nei +80

kg Carlo Molfetta esce subito ai quarti, per infortunio. Durante il 2° round contro il sudcoreano Cha Dong-Min, sotto 3-0, l’olimpionico s’accascia toccandosi la coscia sinistra e ritirandosi.

RUGBY

«Sarà Dominguez il nuovo allenatore del mio Tolone» 1Lo ha svelato il presidente Boudjellal: Diego sarà in panchina al posto di Laporte dal 2016

Diego Dominguez, 48 anni, 74 caps e 983 punti con l’Italia IPP

Alessandro Grandesso @agrandesso PARIGI

I

l colloquio è durato appena un minuto e mezzo. Perché in certi casi conta di più il feeling che il curriculum. E il curriculum in questione è semplicemente un foglio bianco. Che non ha spaventato Mourad Boudjel-

FESTIVAL A MILANO

Zoeggeler premiato a Sport Movies ● MILANO Si è aperta ieri la finale mondiale di «Sport Movies & Tv», rassegna internazionale di cinema e tv sportivi, organizzata dalla Ficts. Proiezioni, danze e premiazioni. L’olimpionico di slittino Armin Zoeggeler ha ricevuto la Guirlande d’Honneur dall’amico Antonio Rossi, Walter Veltroni ha ritirato la Guirlande in memoria del padre Vittorio, cronista sportivo, premiati tra gli altri gli atleti delle Fiamme Gialle Fabrizio Donato e Fabrizio Mori e Franco Zeffirelli che ha salutato in un filmato. Oggi il via alle 150 proiezioni al Palazzo Giureconsulti in via Mercanti. Da non perdere il film dell’Olimpiade di Roma ‘60, restaurato dal Cio, che andrà in onda tutti i giorni. Lunedì la chiusura del Festival, organizzato da Franco Ascani, con la consegna dei premi, tra i quali il Trofeo Candido Cannavò, in memoria dello storico direttore della Gazzetta, e il premio Opera Prima Enrica Speroni, nel ricordo della nostra collega prematuramente scomparsa. Gabriella Mancini

Armin Zoeggeler, 40 anni

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lal. Anzi, l’idea di affidare il suo Tolone a un debuttante di lusso è una di quelle tipiche del presidente del club campione di Francia e d’Europa. Così, il successore di Bernard Laporte in panchina dovrebbe essere proprio Diego Dominguez. A partire dal 2016. Un’operazione svelata dall’Equipe, anche se manca la firma ufficiale, ricorda pragmatico Boudjellal. INTUIZIONE Ma dovrebbe esse-

IPPICA

Ha 11 anni Laghat il cavallo cieco ancora in pista

Laghat ha vinto 26 corse ● E’ finito solo quarto ieri a Pisa, ma poco importa. La storia di Laghat è una delle note liete della nostra disastrata ippica. Che però ogni tanto sa ancora proporre storie di uomini e cavalli che meritano di essere raccontate. Una di queste è appunto quella di Laghat, il purosangue quasi cieco che malgrado questo gravissimo handicap ha messo assieme una carriera più che dignitosa, fatta di ben 117 uscite in pista (26 vittorie e 41 piazzamenti) mostrando straordinario coraggio e sensibilità, anche adesso che ha 11 anni e fra un mese entrerà nei 12, età in cui quasi tutti i galoppatori sono già in pensione da tempo. E a proposito di Laghat, oggi alla Libreria Notebook all’Auditorium di Roma (ore 17.30) verrà presentato il libro che gli ha dedicato il giornalista toscano Enrico Querci. ● A PARIGI A Vincennes il Prix de Blois (m 2100) è stato vinto in 1.12 da Beckman (F. Nivard), ottimo svedese allenato da Souloy che rientrava da agosto. Sesto Oropuro Bar (B. Gelormini), 7ª Oibambam Effe (S. Carro).

re una formalità, perché sull’ex azzurro, c’è la benedizione dello stesso Laporte che Dominguez l’ha allenato per due anni anche allo Stade Français, tra il 1997 e il 1999, vincendo campionato e Coppa. E i due sono sempre rimasti in contatto. Ma l’intuizione di ingaggiare l’argentino con passaporto italiano sarebbe tutta dell’atipico presidente che già nel 2007 puntò sul mitico All Blacks Tana Umaga per gettare le basi della rinascita di un club diventato poi un riferimento a livello internazionale. Grazie soprattutto alla guida tecnica dell’ex c.t. della Francia Laporte, ex sottosegretario allo Sport sotto Sarkozy, che ora punta alla presidenza federale, dopo aver conquistato il conquistabile. GHIACCIAIA «Dopo un minuto e mezzo ho capito che era quello giusto», ha detto Boudjellal. E Dominguez, intervistato dall’Equipe, s’è sbilanciato solo con una battuta in stile calcistico: «Se comprano una ghiacciaia sarà un po’ come Bielsa al Marsiglia», in riferimento all’insolito trono scelto dal tecnico argentino per seguire le partite davanti alla panchina. Il nativo di Cordoba potrebbe cominciare a collaborare con Laporte già dalla prossima stagione e preparare al meglio il debutto formale. Ritrovandosi in squadra magari anche l’icona dell’Italia Martin Castrogiovanni che però mercoledì spiegava alla Gazzetta: «Anche se non mi sto guardando intorno, di rinnovo non si è ancora parlato». L’arrivo di Dominguez renderebbe Tolone ancora più azzurra. © RIPRODUZIONE RISERVATA

BOXE / A MILANO

Il tricolore welter riapre lo storico Teatro Principe ● Stasera a Milano riapre alla boxe uno dei luoghi leggendari della nobile arte milanese, il Teatro Principe (Viale Bligny 52), che fino agli anni 60 ospitò alcuni dei più grandi italiani, da Loi a Mitri, da Garbelli a Lopopolo. Grazie alla passione di Alessandro Cherchi e della Opi 2000, il Principe prova a tornare centrale nel panorama pugilistico nazionale. Si comincia con il titolo italiano dei pesi welter tra il detentore Antonio Moscatiello (17-2-1) e lo sfidante Riccardo Pintaudi, imbattuto in 9 match. Una sfida particolare, perché mette di fronte due pugili milanesi, a rimarcare il legame della struttura con il territorio. Si affrontano due fighter che promettono grande spettacolo, diretta su RaiSport 1 dalle 22.45. Biglietti esauriti già in prevendita. Il resto del programma (inizio alle 20.30). Medi, 6 t.: Paraschiveanu (Rom, 4) c. Camino (2-6-1); superleggeri, 4 t.: Taverniti (0-1-1) c. Horvath (Ung, 1-30); massimi leggeri, 4 t.: Rendena (deb) c. Orban (Ung, 0-2); welter, 6 t.: De Donato (13-2) c. Gerebecz (Ung, 7-11-2).

BASEBALL ●

MERCATO (m.c.) A Rimini l’esterno Paul Macaluso dal San Marino. Vice del ricevitore Bertagnon, sarà Alex Mundarain, ex Rimini Riviera. L’interbase Jack Santora a San Marino.

BOXE ●

ADDIO ZAEV (i.m.) A Lipetsk (Rus) è morto a 61 anni per un ictus Piotr Zaev, supermassimo d’argento ai Giochi di Mosca 1980, battuto in finale da Teofilo Stevenson: nei quarti eliminò Damiani. ● EUROPEO DONNE (r.g.) A Clermont(Fra) europeo superleggeri Ebu donne tra Farida El Hadrati (Fra 5) e Sabrina Giuliani (12-2).

GHIACCIO MARCHEI-HOTAREK E GUIGNARD-FABBRI OK Nei corti della 47a Golden Spin di Zagabria (Cro), 10a e ultima tappa delle Chellenger Series di figura, exploit (con personali) di Valentina Marchei-Ondrej Hotarek, secondi nelle coppie con 55.18 e di Charlene Guignard-Marco Fabbri, primi nelle danza con 66.40, entrambi punteggi d’eccellenza. Bene anche Ivan Righini, 5° con 71.79, altro personale. A Zagabria. Uomini. Corto: 1. Ten (Kaz) 92.51; 5. Righini 71.79; 16. Palermo 54.78. Donne. Corto: 1. Astakhova-Rogonov (Rus) 56.58; 2. Marchei-Hotarek 55.18; 3. Kayne-O’Shea (Usa) 50.72; 5. Cernuschi-Ambrosini 45.66. Danza. Corto: 1. Guignard-Fabbri 66.40; 2. Hubbell-Donohue (Usa) 66.40; HurtadoDiaz (Spa) 59.38. Tallinn Trophy. Donne. Corto: 1. Kuchvalska (Let) 57.28; 5. Tagliapietra 46.15; 13. Casella 38.32. A Budapest (Santa Klaus Cup). Donne. Corto: 2. Calderone 46.32; 4. Russo 42.23; 8. Semyryazhko 34.51. ● PISTA LUNGA Da oggi a domenica, a Berlino, 3a tappa della Coppa del Mondo in pista lunga, con Andrea Giovannini chiamato a confermarsi dopo il successo nella Mass Start di Seul di due settimane fa. Oggi il primo 500 (Nenzi, Bosa, Zanghellini e la Daldossi in gruppo B), l’inseguimento a squadre uomini (Italia con Giovannini, Tumolero e L. Stefani) e i 3000 donne (F. Lollobrigida in gruppo B).

GOLF ●

NEDBANK CHALLENGE L’inglese Ross Fisher guida con 66 (-6) dopo la 1a giornata il Nedbank Golf Challenge (Eurotour) al Gary Player Country Club (par 72) a Sun City (Saf), senza italiani.

HOCKEY GHIACCIO ●

SERIE A Il 19° turno: Asiago-Appiano 4-0 (3-0, 0-0, 1-0); Caldaro-Cortina 2-5 (0-3, 0-0, 2-2); Fassa-Egna 1-2 rig. (1-0, 0-1, 0-0; 0-0; 0-1); Valpellice-Renon 5-1 a Torino (2-1, 1-0, 2-0); Val PusteriaGardena 0-2 (0-1, 0-1, 0-0); VipitenoMilano 2-4 (1-1, 0-2, 1-1). Classifica: Valpellice 43; Asiago 42; Milano, Val Pusteria, Renon 40; Gardena 31; Vipiteno 24; Cortina, Appiano 23; Egna 16; Fassa 13; Caldaro 7. ● COPPA ITALIA (m.l.) A Milano (Agorà) le Final Four di Coppa Italia del 24-25/1. Semifinali: Renon (detentore)Val Pusteria; Milano-Valpellice. ● EBEL (m.l.) Il Bolzano , nel 24° turno di Ebel, oggi (ore 19.45) riceve il Lubiana. Classifica: Salisburgo 36; Vienna 32; Graz 29; Linz, Znojmo 28; Fehervar 27; Klagenfurt 22; Villach, Bolzano 21; Dornbirner 20; Innsbruck 19; Lubiana 15. ● ADDIO BELIVEAU E’ morto, a 83 anni, la leggenda canadese Jean Beliveau, 10 Stanley Cup con Montreal (1305 punti in 1287 partite Nhl).

HOCKEY PRATO ●

ITALIA-INDIA (g.l.g.) Dura solo 15’ (0-0) il primo test Italia-India, sospeso per pioggia. Domani (ore 14.30) si replica, sempre all’Acqucetosa (Roma).

IPPICA ● IERI 14-3-9-8-10 A Bologna (m 2060): 1 Puntarenas Ranch (A. Farolfi) 1.16.3; 2 Naxos; 3 Miracle Bieffe; 4 Paris Trio; 5 Osiride Ron; Tot.: 6,13; 2,76, 2,16, 3,81 (62,55). Quinté: n.v. Quarté: 655,77. Tris: 165,44. ● OGGI QUINTÉ A NAPOLI Ad Agnano (dalle 15.30) scegliamo Bianco Coniglio (1), Francoforte (2), Uppercut (5), Hurrimera (4), Makarenko (7) e Panthereagle (8). Anche - Trotto: Montegiorgio (15.15) e Roma (13.20).

PALLANUOTO Pintaudi e Moscatiello BOZZANI

recuperi del campionato femminile (gare rinviate per maltempo): RapalloRoma alle 15.15, Imperia-Bogliasco alle 20.

DONNE Si giocano anche due

RUGBY C’È GRENOBLE-ROVIGO (i.m.) Rovigo è la prima italiana impegnata nel 3° turno delle europee coppa oggi alle 19.30 a Grenoble (Fra), in Challenge. Entrambe sono a 0 punti. Grenoble schiera solo 5/15 dei titolari che hanno battuto Tolosa nell’ultimo turno di Top 14, Rovigo senza Basson mette Ngawini estremo: 40 tifosi renderanno omaggio alla tomba di Julien Saby, c.t. dell’Italia e allenatore del Rovigo tricolore 1976. Ieri: La Rochelle-Exeter 36-10. Oggi: BriveOyonnax; Newcastle-Stade F. (Parisse a riposo). Champions: Montpellier-Bath.

SCHERMA COPPA DI SPADA A DOHA CON GAROZZO E LA FIAMINGO Fine settimana di Coppa del Mondo per la spada, a Doha (uomini e donne insieme). Per l’Italia 24 atleti tra cui il rientrante olimpionico Matteo Tagliariol, l’ex iridato Paolo Pizzo e il bronzo mondiale di Kazan, Enrico Garozzo. Tra le donne l’iridata Rossella Fiamingo (già nel tabellone finale di domenica), Bianca Del Carretto, Mara Navarria e Francesca Quondamcarlo.

SPORT INVERNALI PENA CONFERMATA MORZENTI PIANTONATO Giovanni Morzenti, ex presidente Fisi, è piantonato all’ospedale Santa Croce di Cuneo. Dopo che ieri la Corte di Cassazione ha confermato la pena per concussione aggravata fatta dalla Corte d’appello di Torino, la Polizia, che lo pedinava da lunedì, lo ha arrestato mentre era in attesa al Pronto soccorso dell’ospedale. La pena è di 4 anni e 7 mesi di reclusione. Notificato l’ordine di esecuzione, ha avuto un’aritmia ed è stato ricoverato per precauzione: in permanenza dell’arresto, presso la camera riservata ai detenuti. SLITTINO A LAKE PLACID Nel gelo di Lake Placid (Usa), la 2a tappa di Coppa del Mondo: alle 18 italiane il doppio con F. Gruber-Kainzwaldner, Oberstolz-P. Gruber e Ludwig RiederRastner; alle 20.40 il singolo con Dominik Fischnaller, il cugino Kevin, Emanuel Rieder e Mair. ● BIATHLON A Oestersund (Sve) debutto della Coppa del Mondo donne con la 15 km individuale (Wierer non partita per l’influenza). Donne, 15 km: 1. Domracheva (Bie) 46’43”6 (2); 2. Makarainen (Fin) a 27”9 (2); 3. Va. Semerenko (Ucr) a 38”1 (0); 28. Oberhofer a 4’32”3 (4); 29. Gontier a 4’34”3 (2). ● SQUILLO VISINTIN A Piztal (Aut), a Omar Visintin i campionati austriaci di snowboardcross sull’australiano Pullin; Raffaella Brutto 2a dietro Eva Samkova (R.Ceca). Nella stessa sede, in Coppa Europa, Perathoner 4° e Brutto 5a. ● COPPA EUROPA ALPINO (s.f.) Ieri nel 2° slalom femminile di coppa Europa a Hemsedal (Nor) vittoria di Julia Dygruber (Aut) con Sabrina Fanchini 14a a 3”21.

VARIE SPORT E SOLIDARIETÀ CONVEGNO CSI AD ASSISI (al.fr.) Ad Assisi, da oggi a domenica, convegno Csi «Francesco va e ripara la mia casa». Con la presentazione dei progetti musica e sport e la maratona dei Popoli del Mediterraneo a Pantelleria, la rievocazione dell’udienza papale del 7 giugno, la consegna del premio Fai Play Mecenate e il bilancio del presidente Massimo Achini.

VELA BEN AINSLIE CON LA RED BULL La Ben Ainslie Racing collaborerà con Red Bull Advanced Technologies nella 35a Coppa America. L’obiettivo è travasare parte delle conoscenze tecnologiche che negli ultimi cinque anni hanno portato la Red Bull F. 1 a otto titoli iridati tra piloti e costruttori. ● MONDIALE MELGES 32 (r.ra.) Dopo la 1a giornata del mondiale di Melges 32 (due prove) a Miami, guidano i giapponesi di Mamma Aiuto, poi gli statunitensi Argo e Dalton. 4a Robertissima di Roberto Tomasini Grinover con Pierre Casiraghi al timone, 5° Stig di Alessandro Rombelli, 10° Torpyone di Edoardo Lupi ● ARC (r.ra.) Record all’Atlantic Rally for Cruisers: il Maxi Leopard by Finland dello skipper Chris Sherlock ha impiegato 8 gg, 14h39’51” a coprire le 2700 miglia tra Las Palmas de Gran Canaria e S. Lucia, migliorando il record del 2013 di 2 giorni.


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scientificamente il termitaio: non sarà che la campagna della Panda Rossa contro il sindaco Ignazio Marino, fomentata a destra e a sinistra, nasce nelle spire del “Mondo di Mezzo” che non ha gradito qualche altolà? Perché Marino non sarà il miglior sindaco possibile per la capitale d’Italia, è alquanto gaffeur e certe volte sembra il cugino di Forrest Gump. Ma non è uomo di malaffare».

IL FATTO DEL GIORNO MAFIA CAPITALE

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L’arresto di Massimo Carminati, 56 anni, ex terrorista nero, uomo-chiave dell’inchiesta su Mafia Capitale AP

Ma servirà a qualcosa fare un pool sugli appalti e sciogliere il Comune per ripulire Roma? 1Si allarga l’inchiesta sulle tangenti: il prefetto chiede la scorta

per Marino ed è pronto ad azzerare la Giunta. Intanto il Pd vacilla di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Aggiorniamo il bollettino dello scandalo «Mondo di Mezzo», quello che ha impestato e sta impestando Roma. Si è mossa anche l’Autorità nazionale anticorruzione per fare chiarezza sugli appalti nella Capitale: il presidente Raffaele Cantone ha annunciato la creazione di un pool di esperti — individuati all’interno dell’anti-corruzione — per analizzare possibili appalti sospetti. L’altra notizia riguarda il sindaco Ignazio Marino, la cui incolumità è a rischio. Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, ha detto: «In un momento così complesso e difficile bisogna garantire la sicurezza del sindaco. Ci sono intercettazioni con insulti che confermano che un’esposizione del sindaco c’è e va valutata con le altre forze dell’ordine. Il sindaco è un’istituzione e va protetto». Il prefetto ha pronunciato queste parole dopo aver appena detto che il Comu-

ne di Roma potrebbe essere sciolto. «Roma non ha mai vissuto una situazione del genere. Stiamo leggendo le 1200 pagine dell’ordinanza, alla fine decideremo e riferiremo al ministro», che in questo caso è Angelino Alfano. «Sciogliere il Comune di Roma» significa sciogliere il consiglio comunale (il Parlamento cittadino) e andare a nuove elezioni? Esatto.

«è stato permeabile alle infiltrazioni». Lo scioglimento del consiglio e il commissariamento della città con la prospettiva di nuove elezioni è stato chiesto dal Movimento 5 Stelle. Orfini ha risposto: «La linea dello scioglimento di questa amministrazione è la linea della mafia, di quei poteri criminali che hanno provato a infiltrare questa amministrazione e hanno poi tentato di aggredirla, perché non faceva quello che dicevano».

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Perché sciogliere il Comune quando sotto accusa è l’amministrazione precedente e, anzi, ormai si sospetta con qualche fondamento che gli attacchi forsennati a Marino delle scorse settimane fossero causati dalla sua resistenza alle logiche di un tempo? Infatti l’uomo che deve occuparsi di rifondare il Pd romano, cioè Matteo Orfini, fresco della nomina da parte di Renzi di commissario del partito nella capitale, sostiene che un rischio commissariamento non c’è, anche se ammette che il Pd

Belle parole, ma tra gli aggressori c’erano gli stessi dirigenti del Pd romano a cui Marino stava cordialmente sulle scatole. Orfini deve saperlo, perché gli rende l’onore delle armi: «Questa amministrazione è stata un argine contro i poteri criminali. Ciò che emerge dimostra come ci sia stata un’aggressione a questa amministrazione». Anche Repubblica, che non s’è risparmiata a suo tempo contro Marino, ieri ha ammesso: «Un dubbio nasce ora che i magistrati hanno scoperchiato

Tutto vero, però lo scioglimento potrebbe essere giustificato dal fatto che, in ogni caso, l’assessore alla Casa Daniele Ozzimo, essendo indagato, s’è dimesso. Idem il presidente dell’Assemblea, Mirko Coratti. A queste dimissioni si devono aggiungere quelle del presidente della Commissione Trasparenza dell’Assemblea Capitolina, Giovanni Quarzo, che si è anche sospeso da capogruppo di Forza Italia in Comune. Ha anche lasciato il suo incarico Luca Gramazio, sempre di Forza Italia, che invece guidava il gruppo azzurro in Regione. Sono tutti indagati, insieme al consigliere regionale Eugenio Patanè del Partito Democratico. Su questi qui, nuovi venuti, stava lavorando Buzzi, il braccio destro di Carminati. C’è un’intercettazione immediatamente successiva all’elezione di Marino (alla cui campagna elettorale aveva dato un contributo di 30 mila euro) in cui lo si sente dire a Carminati: «Sto in giro pe’ dipartimenti a saluta’ le persone». Al che Carminati risponde: «Bisogna vendersi come le puttane, adesso... E allora mettiti la minigonna e vai a batte co’ questi, amico mio».

NOTIZIE TASCABILI VIA LIBERO DEL SENATO

Rientro di capitali, sì alla sanatoria Attesi 6,5 miliardi ● Via libera definitivo del Senato al progetto di legge sul rientro dei capitali, che consente a chi ha nascosto denaro all’estero, ma anche in Italia, di autodenunciarsi e rimettersi in regola con il fisco in cambio di sconti su sanzioni e pene. Non un condono perché l’autodenuncia non sarà anonima e si pagherà «tutta l’imposta dovuta», come chiarisce il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che non stima

ufficialmente i possibili incassi. Ci si attendono benefici per i conti pubblici. Qualcuno ipotizza che si possa arrivare fino a 5 miliardi o fino ai 6,5 miliardi dello scudo di tremontiana memoria. Con il testo si introduce nel codice penale il reato di autoriciclaggio, per dare una spinta all’emersione.

L’OPERA IN ANTEPRIMA

RAPITO NELLO YEMEN

Il ministro dell’Economia Padoan ANSA

Scala, «Fidelio» Video di Al Qaeda per i giovani: Scatta ultimatum standing ovation per l’ostaggio Usa ● È stato salutato da oltre 10 minuti di applausi «Fidelio», opera di Beethoven, diretta da Daniel Barenboim con la regia di Deborah Warner. Ieri sera ha debuttato alla Scala di Milano con l’anteprima riservata ai giovani. Pubblico in piedi e standing ovation alla fine. È stato superato anche un intoppo: l’inizio è slittato di 20 minuti a causa del ritardo del treno del primo oboe.

● Gli Usa hanno tre giorni di tempo per soddisfare le richieste di Al Qaeda, altrimenti è in pericolo la vita del giornalista americano Luke Somers, 33 anni, rapito nello Yemen un anno fa (fallito un blitz per liberarlo). Lo dice un capo qaedista in un video in cui appare lo stesso Somers. Intanto gli Usa ammettono che l’Isis ha installato in Libia campi di addestramento con 200 uomini.

IERI QUATTRO RINVII PER PROBLEMI TECNICI

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Lei ha detto che sono sotto indagine i consiglieri regionali Gramazio e Patanè? Significa che l’inchiesta potrebbe toccare la Regione? Il Procuratore generale Pignatone ha detto che altri nomi usciranno, e non di poco peso. Si tratta di una ventina di persone. Finora, le ricordo, ci 37 arrestati e 76 indagati. Le indagini potrebbero toccare anche i politici regionali, tant’è vero che il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti (fratello dell’attore Luca Zingaretti) ha avviato un’indagine conoscitiva presso tutte le principali centrali appaltanti, cioè Asl, Ater, Centrale Unica e Dipartimenti per sapere se società legate all’inchiesta abbiano partecipato a gare e a bandi pubblici ed il loro esito. In attesa delle verifiche, il presidente Zingaretti, per prudenza, ha anche sospeso l’assegnazione delle gare in corso.

La capsula Orion pronta al decollo sulla rampa di Cape Canaveral EPA

Slitta a oggi il lancio di Orion È il primo passo verso Marte ● Oggi alle 13.05, ora italiana, partirà da Cape Canaveral, in Florida, la capsula Orion, il primo «vettore» passeggeri americano a lasciare la terra dall’Apollo 17, nel 1972, se si esclude il programma Shuttle, in pensione dal 2011. A bordo, in realtà, non ci sarà equipaggio: si tratta di un lancio di prova della capsula, grande quanto due camper e destinata a trasportare un equipaggio di quattro astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale, ma anche sulla Luna e, in futuro, su Marte. Il primo lancio era atteso ieri, ma ci sono stati quattro rinvii per problemi tecnici e inconvenienti. La missione di prova prevede un viaggio a circa 5.800 chilometri dalla Terra e un rientro alla velocità di 32 mila km all’ora, con un tuffo finale nell’oceano Pacifico.

FINANZE UE

Titoli di Stato, la Bce rimanda: Borse deluse 1Draghi non annuncia l’acquisto di bond «L’inflazione e la crescita restano lente» Milano a -2,77%, peggiore nell’Eurozona

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e aspettative del mercato sono andate deluse: al termine del consiglio direttivo della Banca centrale europea, il presidente Mario Draghi non ha annunciato l’atteso «quantitative easing» (acquisto di titoli di Stato con denaro di nuova emissione) precisando tuttavia come, per vararlo, non occorra il voto unanime della stessa Banca centrale europea. «Si tratta di una decisione molto importante di politica monetaria, può essere disegnata in

modo da avere un consenso. Sono fiducioso, ma dobbiamo ricordare sempre che abbiamo un mandato molto chiaro e non tollereremo una deviazione prolungata dalla stabilità dei prezzi». La Bce, tuttavia, ha tagliato le previsioni di crescita dell’Eurozona (aumento del Pil a 0,8% nel 2014 rispetto allo 0,9% di tre mesi fa, all’1% nel 2015 invece dell’1,6%) e ha rivisto in modo secco le stime dell’inflazione, prevista solo allo 0,7% nel 2015. «Abbiamo vi-

Mario Draghi, 67 anni, presidente della Banca centrale europea dal 2011 GETTY

sto come il dato sia sceso allo 0,3% annuo in novembre dallo 0,4% di ottobre — spiega Draghi —: il trend è dovuto a prezzi dell’energia più bassi ma anche alla componente dei servizi, che ha subito una revisione al ribasso in tre Paesi dell’Eurozona». Di più: «L’inflazione potrebbe scendere ancora per l’andamento dei prezzi del petrolio», tanto che gli analisti prevedono un dato vicino allo zero a fine anno, un possibile passaggio in territorio negativo a inizio 2015 e un livello basso anche nel 2016. Il calo del prezzo del petrolio è particolarmente sotto esame: da una parte «cresce il potere d’acquisto delle famiglie», dall’altra si ri-

schiano ripercussioni negative sulle retribuzioni. «Il consiglio direttivo resta unanime — commenta Draghi — sul ricorso a ulteriori misure non convenzionali nel caso di un prolungarsi dei rischi di un’inflazione troppo bassa». A GENNAIO Gelate le Borse, che reagiscono male alla spaccatura all’interno della Bce: Milano, maglia nera dell’Eurozona, ha perso addirittura il 2,77% a 19.424 punti con le banche al centro delle vendite. L’indice Ftse100 di Londra ha ceduto lo 0,55% a 6.679,37 punti, il Dax di Francoforte l’1,21% a 9.851,35 punti. Ma gli analisti pensano che la Bce inaugurerà a gennaio il quantitative easing, tanto osteggiato dalla Germania. f.riz. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Il mistero del piccolo Loris «Soffocato con un laccio»

DILAGA LA PROTESTA

1Sulla morte del bimbo di Ragusa ancora contraddizioni nella versione della mamma. E gli inquirenti rifanno il percorso con lei verso la scuola Daniele Vaira

AD AGRIGENTO

@danvaira

Giovane uccisa dal fidanzato a colpi di pistola

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l piccolo Loris Stival è stato strangolato con una fascetta da elettricista, un laccio di plastica. È emerso dai rilievi medico-legali sul cadavere del bimbo, ucciso sabato a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Le attenzioni degli inquirenti si stanno concentrando in ambito familiare e sull’uomo che ha scoperto il cadavere del bambino, Orazio Fidone, unico indagato nell’inchiesta (dopo la sua casa in paese, ieri, è stato perquisito il suo casolare di campagna). Nel mirino degli investigatori c’è anche la mamma del bambino, Veronica Panarello. Sono tre le «incongruenze» che non tornano nel racconto che la 25enne ha fatto agli inquirenti, «ma non è indagata», ha precisato il suo legale. I DUBBI La donna parla con polizia e carabinieri due volte: alle 20.30 di sabato 29 novembre, quattro ore dopo il ritrovamento di Loris, e domenica 30, alle 17. Le versioni sono diverse l’una dall’altra, tant’è che i pm, ieri hanno deciso di farle ripercorrere, assieme agli investigatori, l’itinerario percorso in auto la mattina di sabato. Secondo i video, Loris non è mai sceso vicino alla scuola. «Come al solito — mette a verbale il 29 novembre Veronica Panarello — ho accompagnato mio figlio a scuola, ma eravamo in ritardo e ho lasciato Loris a circa 500 metri dalla scuola». Il giorno dopo, però, dice un’altra cosa: «Mi sono fermata a poche decine di metri dall’ingresso della scuola, dove ho fatto scendere Loris». Anche sui momenti della scomparsa del piccolo, le versioni si discostano. Nella prima Veronica dice infatti di aver «atteso l’uscita della classe di Loris» e di aver «parlato con i compagni di classe e le maestre». Nella seconda queste scompaiono. «Ho chiesto aiuto ai vigili urbani, ho chiamato mio suocero, ho chiesto ai bambini e poi ho chiamato il 112». Il secondo punto da chiarire riguarda invece un sacchetto della spazzatura che sarebbe stato gettato lungo la strada nei pressi di un supermercato. Di ciò la donna ne parla soltanto nel verbale del 30 novembre. L’ultima delle pre-

Gli investigatori nel canale in cui è stato trovato il cadavere di Loris ANSA

sunte «bugie» riguarda la sua partecipazione al corso di cucina nella tenuta Donnafugata. Nelle due versioni gli orari della sua presenza sono diversi. A casa Stival, sono state sequestrate delle forbici per vedere se sono compatibili con i graffi che il bimbo aveva sul collo.

LO PRENDEVANO IN GIRO E NON VOLEVA ANDARE A SCUOLA. DA UNA SETTIMANA ERA PIÙ NERVOSO VERONICA PANARELLO MAMMA DI LORIS

IL MALESSERE Un elemento importante per gli investigatori riguarda, poi, lo stato d’animo del bimbo, emerso dalle parole della mamma. «Sabato Loris non voleva andare a scuola perché lo prendevano in giro. Da una settimana era più nervoso». Una ricostruzione che spiegherebbe, in parte, quello che si vede nei video delle telecamere con la donna che esce di casa solo con il figlio più piccolo. «La famiglia partecipava alla vita scolastica del figlio — ha detto Giovanna Campo, la preside della scuola elementare di Santa Croce Camerina —. Il bimbo aveva una frequenza regolare ed era integrato». © RIPRODUZIONE RISERVATA

● È morta per una emorragia interna durante il trasporto in ospedale la ventenne romena Alina Condurache, ferita da due colpi di pistola all’inguine sparati dal fidanzato. La giovane conviveva da tre anni con Angelo Azzarello, ma nell’ultimo anno le discussioni e i litigi tra i due si sarebbero fatte sempre più frequenti. Pare che i due, stavolta, avrebbero discusso perché si stavano effettivamente lasciando e così, alle 23,30 circa, all’interno dell’azienda agricola di Azzarello, in contrada Cipolla tra Palma di Montechiaro e Licata (Agrigento), l’uomo le avrebbe esploso i colpi. A soccorrerla, alcuni parenti che vivono nelle vicinanze, ma la ventenne è morta appena prima di arrivare all’ospedale. Il pm di Agrigento, Andrea Maggioni, dopo una notte di interrogatori, ha disposto il fermo di Azzarello, in stato di fermo e indiziato di omicidio. La pistola, però, al momento non si trova. Alina è l’ennesi-ma vittima di femminicidio in Italia, ma una bella notizia ieri è arrivata da Roma: dopo 11 mesi di coma si è risvegliata Chiara Insidioso Monda, 20enne che fu picchiata selvaggiamente dal suo fidanzato, Maurizio Falcioni, a febbraio. La ragazza, ora ricoverata al San Camillo, ha subito tre interventi per le percosse subite dopo una lite nel loro appartamento di Ostia per motivi di gelosia: calci, pugni e testa fracassata contro un muro.

Rabbia a New York contro il razzismo Un morto in Arizona

N

on finisce più di indignarsi questa America, attraversata da vecchie paure e nuova rabbia. Dopo i casi di Ferguson e Cleveland, l’ennesima mancata incriminazione per un bianco (poliziotto) che uccide un nero (disarmato): mercoledì notte quella dell’agente Daniel Pantaleo, 29enne che d’estate uccise a New York il 43enne afroamericano Eric Garner, soffocandolo con una stretta «illegale» al collo. Dopo la decisione del Gran Giurì (l’agente è stato ascoltato da una commissione di 15 bianchi e 8 tra ispanici e di colore), cortei spontanei da Seattle a Okland, da Los Angeles a Chicago. E, soprattutto, nella Grande Mela, dove gli arresti sarebbero un centinaio. In città, la vedova di Garner ha pure respinto le scuse di Pantaleo («Lui e la sua famiglia sono

nelle mie preghiere»), mentre tanto dolore ha imposto un commento di Obama: «Tutti devono essere uguali davanti alla legge». Il sindaco Bill de Blasio, invece, ha confessato di aver paura anche per suo figlio Dante, che ha la pelle nera. Da parte sua, il guardasigilli, Eric Holder, ha ribadito come l’inchiesta federale sull’uccisione di Michael Brown a Ferguson vada avanti, nonostante la decisione del Gran Giurì di scagionare l’altro poliziotto-omicida. Non bastasse la tensione che già si avverte, ecco puntuale un’altra morte destinata a incendiare il Paese: solo ieri sera si è saputo che un afroamericano è stato ucciso dalla polizia a Phoenix. Un poliziotto gli avrebbe sparato due colpi dopo il fermo per un sospetto spaccio di droga, ma Rumain Brisbon, 34, in tasca aveva solo pillole. E niente armi. cont. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SAND CREEK, 150 ANNI DOPO ● Sono passati 150 anni dal massacro di Sand Creek, pagina fra le più atroci dell’espansione bianca nel Nord America: nel novembre 1864, la milizia dei Volontari del Colorado, ovvero 700 soldati a cavallo, attaccò un accampamento indiano, uccidendo tra le 137 e le 175 persone (200 secondo altri calcoli), soprattutto donne e bambini, del tutto inermi. Molti cadaveri vennero mutilati. Si rifiutarono di fare fuoco in due, il tenente Joseph Cramer e il capitano Silas Soule: quest’ultimo, assassinato a 26 anni e sepolto a Denver, è stato onorato da un «picchetto» delle tribù Arapaho e Cheyenne (foto Ap).

Alina Condurache, aveva 20 anni

NEL FRUSINATE

L’OSSERVATORIO E IL CONCORSO «LA CULTURA DELLO SPORT»

Maltempo, marito e moglie annegati in un sottopasso P iogge e temporali non hanno lasciato scampo al Centro-Sud, causando, ieri, anche una tragedia a Roccasecca, in provincia di Frosinone. Due persone, marito e moglie, sono morte dopo essere rimaste bloccate con la loro auto in un sottopasso allagato. Il comune era stato colpito da un violento nubifragio. Ancora da stabilire la dinamica dell’incidente. Il sottopasso, infatti, era stato chiuso mercoledì notte. Le violente piogge degli ultimi giorni avevano provocato una serie di allagamenti e indotto Comune

La protesta a New York dopo la mancata incriminazione dell’agente AP

Il recupero dei corpi dei coniugi annegati a Roccasecca (Frosinone) ANSA

e Protezione civile a bloccare l’accesso a diverse strade. Tra le ipotesi degli investigatori, c’è anche che qualcuno possa aver spostato la transenna posizio-

nata per vietare la circolazione. Le vittime, Vittorio Sardelli, 71 anni e la moglie Antonia Vendittelli di 63 anni, sono morte annegate. Il forte temporale che

per oltre un’ora ieri ha colpito anche il litorale sud di Roma, ha causato diversi allagamenti a Fiumicino. Ci sono stati rallentamenti nel traffico aereo. Disagi e rallentamenti in Emilia Romagna, in particolare a Rimini e nella provincia. Una famiglia è stata tratta in salvo dai carabinieri, dopo l’esondazione del torrente Mavone. Il maltempo ha colpito anche il Nord. La situazione del Po rimane di allerta, oltre che nel tratto emiliano e veneto, anche nelle province di Cremona e Mantova. E proprio la Lombardia ha presentato al governo un piano che prevede 221 interventi contro il dissesto idrogeologico, per 670 milioni. Nel weekend il brutto tempo si sposterà al Sud, con piogge e temporali sparsi. dan. va. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Giovani-Editori, premiati i ragazzi di Enna e Treviso ● Ancora una volta, i giovani insegnano ai più grandi. Ieri a Roma si è tenuta la cerimonia di premiazione dei concorsi promossi nell’anno scolastico 2013-14 dall’Osservatorio Permanente Giovani Editori. Da 14 anni il progetto «Il Quotidiano in classe», in collaborazione con le maggiori testate italiane (fra cui la Gazzetta dello Sport), permette a 2 milioni e 82 mila studenti di esprimere opinioni e idee in merito a temi di attualità. I liceali provenienti da tutta Italia hanno saputo distinguersi su temi delicati come economia, cultura, inquinamento. Il presidente dell’Osservatorio, Andrea Ceccherini, ha lodato i

ragazzi: «Il vostro tesoro è il talento. Con quello avete raggiunto questo traguardo e grazie alle capacità che avete potete inseguire il successo». La cerimonia ha dato grande rilievo allo sport. La settima edizione del concorso «La Cultura dello Sport: imparare, pensare, vivere Sportiva-Mente» prevedeva due vincitori: per la sezione Nazionale, ha trionfato la prima A dell’Istituto Superiore «Primo Levi» di Montebelluna (Treviso); per la sezione Sicilia la seconda A dell’Istituto «Giovanni Falcone» di Barrafranca (Enna). Ogni classe ha ricevuto una volta a settimana 10 copie della Gazzetta da dicembre a giugno. Giuseppe Di Giovanni © RIPRODUZIONE RISERVATA


AltriMondi R

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VENERDĂŒ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Emanuele Bigi ROMA

U

n uomo da 150 milioni di copie vendute nel mondo. Pensate che le vendite dell’iPhone 6 a fine ottobre si erano attestate intorno ai 40 milioni di pezzi. Insomma, Ken Follett tramuta le parole scritte in oro. L’autore britannico è atterrato in Italia per presentare il nuovo bestseller I giorni dell’eternitĂ (Mondadori), ultimo capitolo della trilogia dedicata al Novecento che si unisce a La caduta dei giganti e a L’inverno del mondo. Un romanzo storico che intreccia le vicende di cinque famiglie (una gallese, una americana, una tedesca, una russa e una inglese) a personaggi della storia, da Nixon ai Kennedy, da Martin Luther King ai Beatles fino a Obama. Follett si concede per un’ora e mezza in un elegante albergo nel centro di Roma, mantenendo sempre la sua classe inglese. Parla del suo metodo di lavoro, del suo prossimo libro, dei colleghi che predilige e che non sopporta, del personaggio storico che avrebbe voluto incontrare. E del Papa: ÂŤQuesto pontefice si è reso conto dei danni perpetrati alla Chiesa in decenni di conservatorismo, ne ha preso finalmente coscienza – dichiara lo scrittore – e ci ha anche scioccato. Nessuno si sarebbe aspettato che sull’omosessualitĂ potesse chiedersi: “Chi sono io per giudicare queste persone?â€?Âť. PRESENTE E FUTURO Domani pomeriggio sarĂ a bordo di un treno Italo da Roma a Milano per incontrare i fan, ma giĂ davanti ai giornalisti il 65enne Follett è un fiume in piena, proprio come il tomo di 1200 pagine che tiene vicino a sĂŠ. Quando si dedica ai romanzi studia molto: in questo caso si è fatto aiutare da otto storici per evitare errori: ÂŤIl mio metodo è quello di pianificare bene il lavoro – spiega –, però non seguo riti, non uso penne, tastiere o sedie speciali. Prima di essere uno scrittore ero un giornalista quindi sono abituato a scrivere

Il mondo di Follett ÂŤIo, tra Luther King e Papa FrancescoÂť

INTERPRETA LA SERIE ÂŤLILYHAMMERÂť SU SKY

1Lo scrittore britannico presenta l’ultimo romanzo della trilogia del ‘900: ÂŤBergoglio mi ha scioccatoÂť

Little Steven, 64 anni, nel ruolo di Frank Tagliano in ÂŤLilyhammerÂť

Little Steven boss tv ÂŤAnche in Norvegia si diventa mafiosiÂť Francesco Rizzo INVIATO A OSLO (NORVEGIA)

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Ken Follett, autore da 150 milioni di copie del mondo, durante una presentazione a Francoforte de I giorni dell’eternità  (Mondadori, 1220 pagine, 25 euro), ultimo volume della trilogia dedicata al Novecento

AMO TOMASI DI LAMPEDUSA. E PROGETTO UN LIBRO SPY AMBIENTATO NEL 16° SECOLO KEN FOLLETT SCRITTORE

in ogni luogoÂť. E quali dei personaggi storici de I giorni dell’eternitĂ avrebbe voluto incontrare? ÂŤMartin Luther King senza dubbio, mi piace la sua levatura moraleÂť. Oltre ad essere scrittore, l’autore de I pilastri della Terra è anche un assiduo lettore: ÂŤSto leggendo il libro del Nobel Patrick Modiano, ma sono attratto dagli autori del diciannovesimo secolo come Balzac, Dickens o Flaubert. Adoro Il gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, l’ho letto due volte. Non riuscirei mai a scrivere un libro del genere. Invece, non riesco proprio a leggere TolkienÂť. E , per chiudere, ecco una rivelazione sui progetti futuri: ÂŤRitorno a Kingsbridge, la cittĂ immaginaria de I pilastri della Terra, durante il regno di Elisabetta I d’Inghilterra: allora in molti la volevano morta. SarĂ un romanzo spy ambientato nel sedicesimo secoloÂť.

Bellucci è la nuova Bond-girl FarĂ girare la testa a Craig nel prossimo film ÂŤSpectreÂť â—? A cinquant’anni Monica Bellucci (nella foto Epa) incanta ancora 007. Tanto che sarĂ lei a vestire i panni della Bond girl in ÂŤSpectreÂť, 24° film dedicato alle imprese dell’agente segreto piĂš famoso. L’altra bellezza sarĂ la francese Lea Seydoux. Il cast, che vedrĂ per la quarta volta Daniel Craig nei panni di James Bond, è stato svelato, insieme al titolo, dai Pinewood Studios di Londra. La regia sarĂ ancora di Sam Mendes: con l’ultimo 007, ÂŤSkyfallÂť ha stabilito il record di incassi per un film della serie (1,1 miliardi di dollari). Il cattivo sarĂ , invece, Christoph Waltz. Nel cast del film, nelle sale ad ottobre 2015, ci sarĂ anche Ralph Fiennes.

Š RIPRODUZIONE RISERVATA

on la sua faccia da sciusciĂ invecchiato, Little Steven recitava giĂ quando suonava il mandolino nel video di Glory Days. Poi si sono accorti che aveva il corpo giusto per fare il gangster Silvio Dante nei Soprano. A questo punto sono arrivati due sceneggiatori: ÂŤVuole la parte di un mafioso che si trasferisce in Norvegia?Âť. Gli amici gli dicevano: ÂŤSei pazzoÂť. Si sbagliavano. Il 23 dicembre su Sky Atlantic debutta in Italia la prima delle tre stagioni di Lilyhammer, humour nero targato Netflix che immagina un boss newyorkese (quasi) pentito, Frank Tagliano, trapiantato a Lillehammer, la cittĂ dei Giochi 1994. Dove si piomba a - 20° ma sono tutti cosĂŹ corretti che la serie, venduta in mezzo mondo, non ha suggerito a nessuno di aprire un bar Flamingo, come il night di Tagliano. Ovvero Little Steven, storico chitarrista della E Street Band di Bruce Springsteen (ÂŤma con lui, per ora, non ho nuovi progettiÂť), bandana perenne, stivali da cowboy vissuti, gesticolare che svela sangue calabrese-napoletano. Ora è un boss al gelo. Chi glielo ha fatto fare? ÂŤL’idea è fantastica: interpretare un criminale in un Paese dove non c’è il crimine. Un gangster

diverso da Silvio Dante: lui era un business man, Tagliano è un pazzo avventuroso. In Norvegia, però. Paese di cui conosciamo solo i Giochi e il Nobel dato a Obama, non si sa perchĂŠ. Invece è una nazione ricchissima, la gente è riservata, la mentalitĂ rigida: molto mafioso, no?Âť. A chi si è ispirato? ÂŤA film come Scarface e Mean Streets e ai picciotti che vedevo per strada nel New Jersey, dove sono cresciuto. C’è del comico anche nei boss siciliani osservati nei processi in tv ma in Lilyhammer la risata nasce dal confronto culturale. La serie dice che tutti possono diventare mafiosi se educati a esserlo: non conta l’origine etnicaÂť. Springsteen, che nella stagione 3 apparirĂ nel ruolo di suo fratello, un impresario funebre, la definisce ÂŤil crociato della sporca purezza del rockÂť. Che significa? ÂŤHo uno show alla radio (Little Steven’s Underground Garage, in Italia diffuso pure online da Radio Flash Torino, ndr), per far conoscere la natura del rock dagli Anni 50 in poi. Un genere che rischia l’estinzione: non è piĂš abbastanza diffuso. Eppure ha una forza che il rap non haÂť. Quale? ÂŤRaccontare la rabbia. Ma non solo. Il rock resta il miglior strumento per comunicareÂť. Š RIPRODUZIONE RISERVATA

DOVE GLI ANIMALI SONO PREZIOSI. ELETTA CATENA PET DELL’ANNO!

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

CONSIGLI

21/3 - 20/4 ARIETE

21/4 - 20/5 TORO

21/5 - 21/6 GEMELLI

22/6 - 22/7 CANCRO

23/7 - 23/8 LEONE

24/8 - 22/9 VERGINE

7,5

7

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6

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6

Gli impegni del mattino li sbrigate con precisione e faccia di glutei. Il pomeriggio porta buone nuove. E il sudombelico espleta. Mucho.

jMattino di idee fini e di risultatoni nel lavoro, grazie anche ai vostri zebedei pompelmiformi. Pomeriggio ok per i soldi, ma la fornicazione sconsola.

Mattinata di fatiche e di imprevisti che chiederanno prontezza. Pomeriggio on the crest of the ond, con successo. Sudombelico senza limti e confini.

Amici, fan e interlocutori approvano ciò che fate. Ma da mezzodÏ qualcuno potrebbe farvi gli zebedei in crosta, come il cotechino. State su e riposate.

La mattina vi nega forse lo sprint giusto, ma il pomeriggio vi ritrova in pista, bravissimi nel recuperare. E giungono incentivi suini niente male.

Dedicate la mattina agli impegni che richiedono piĂš concentrazione. PerchĂŠ da mezzogiorno circa sarete confusi e sfigopenduli. Fornicatorially too.

23/9 - 22/10 BILANCIA

23/10 - 22/11 SCORPIONE

23/11 - 21/12 SAGITTARIO

22/12 - 20/1 CAPRICORNO

21/1 - 19/2 ACQUARIO

20/2 - 20/3 PESCI

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5,5

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6

Stamane cercate di non essere uomini e donne di facili consumi: rischiate il pentimento. Pomeriggio di viaggi, studi, p.r. e lavoro ok. Mirabilie suine.

Forse andate un po’ troppo in aceto. E un vostro sbotto rischia di mandare tutto all’aria. Anche in fatto di soldi. Be quiet. Fornicazione frugale.

Pedanti come grilli parlanti e in vena di alleanze strambe, rischiate un rovinoso autogol. Sudombelico in vena di performance festose e giocose.

All’efficienza costruttiva (e fonte di successo) della mattina seguiranno forse petulanza e cupezza. Vostre. Con un po’ di solitudine suina. State su.

La Luna della mattina vi fa girar gli zebedei come fossero bambole. Pomeriggio, però, di successi e recuperi. E di afrori fornicatori muy calamitanti.

Stamane colloqui, viaggi e lavoro vanno a buon fine. Pomeriggio, invece, di impicci e di scarsa libertĂ di manovra. Pure suina, a ben vedere. Pazienza.

LO SPORT IN TV

LO SPECIALE ÂŤESSERE VASCO...Âť

UN MAESTRO DEL ROCK VISTO DA VICINO Trentasei anni di carriera gloriosa e un album fresco fresco, con un titolo che è tutto un programma: ÂŤSono innocenteÂť. La nuova puntata della serie ÂŤUniciÂť di Rai 2 si chiama ÂŤEssere Vasco Rossi – CambiamentiÂť e racconta gli ultimi mesi della rockstar emiliana. Tra immagini dei live, backstage e una densa intervista, qualche intervento altrui: occhio a Jovanotti e Cremonini, ma pure al filosofo Giulio Giorello. DA VEDERE SU RAI 2, OGGI ALLE 21 10

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VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

GAZZA GOLOSA

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1«L’unico obiettivo del nostro lavoro è fuggire dalla quotidiana banalità».

Tutta la squadra di Iyo, sopra Andrea Berton nella sua cucina e a fianco Matteo Baronetto

Baronetto, Berton, Iyo le tre vie per la stella 1Come si arriva

al riconoscimento della Michelin: perfezione, armonia e cambiamento...

Daniele Miccione

N

on c’è una mappa per raggiungere la stella. Andrea Berton ci è arrivato in un pugno di mesi attraverso la via della perfezione. C’è la via dell’armonia che ha richiesto allo staff di Iyo anni di lavoro. E c’è Matteo Baronetto che ha imboccato la rischiosa via del cambiamento. Nell’ultima edizione della Guida Michelin ci sono 27 nuovi ristoranti stellati. Ecco tre ricette per il successo. IL CAMBIO A TORINO Baronetto ha imboccato una di quelle porte girevoli che segnano la vita. Ha lasciato il ruolo di grande secondo di Carlo Cracco e ha scelto un progetto ad alto rischio: cambiare... il Cambio, un ristorante leggendario, a Torino dal 1757. La famiglia De Negri, che ha rilevato il ristorante, ha scelto di rompere con la placida decadenza che accompagnava gli ultimi anni di storia del locale dando spazio all’estro di artisti come Pistoletto, Gamper, Herrera. Insomma come mettere la piramide trasparente al Louvre…

Ma la stella, alla fine, si prende per la cucina. Baronetto ha scelto un approccio cauto. «Qui non puoi stupire con i fuochi d’artificio - racconta -. Milano ti perdona gli errori, Torino ha un giudizio chirurgico. Però hai clienti che poi tornano perché sono orgogliosi della rinascita del Cambio». Resta nella memoria della visita lo straordinario biscotto di foie gras servito da Baronetto, da mangiare con le mani sotto gli affreschi di fine Ottocento della Sala Risorgimento. Una deliziosa situazione, unica al mondo. BERTON A MILANO Ti siedi a tavola nel suo nuovo ristorante a Porta Nuova, la zona più moderna di Milano, e capisci che c’è Berton dietro ogni dettaglio. Il segnaposti? L’ha studiato lui con il ceramista. Il tavolo? E’ stato progettato per appoggiare comodamente gli avambracci. Perche bisogna far sentire il cliente come a casa, no? «Macché, se uno deve stare come a casa finisce per starsene a casa - prende in contropiede Berton –. No devi sentirti bene, devi vivere una serata speciale con la qualità del cibo, con l’originalità dei piatti». La sua cucina è piena di accostamenti che sembrano azzardati e invece si scoprono perfetti. Come il menù dei brodi. Ci vuole una bella sicurezza per puntare su un alimento così trascurato. La sua degustazione regala una cena-esperienza: dal merluzzo col brodo

Pagina a cura di Pier Bergonzi e Daniele Miccione

Corrado Assenza (maestro pasticciere al Caffè Sicilia di Noto)

SOSTIENE LO CHEF di FRANCESCO SPOSITO

di prosciutto crudo, ai ravioli aglio, olio e peperoncino col brodo di cicale. Fino al dolce: brodo di cioccolato con mandarino e mandorla. IYO A MILANO Ci sono solo cinque stelle «etniche» in Europa, quella di Iyo è la prima in Italia. Una piccola rivoluzione che Lorenzo Lavezzari, il secondo del maestro giapponese Haruo Ichikawa, racconta con stupore. «Il gruppo della Michelin è venuto a mangiare da noi alla vigilia della premiazione. Pensavamo a qualche riconoscimento minore. Così quando a metà serata ci hanno detto della stella il ristorante è impazzito. Abbiamo festeggiato tutta la notte». Iyo, oltre ad essere un tempio della cucina giapponese contemporanea, grazie alle spettacolari invenzioni di Ichikawa, è anche una sorta di piccolo laboratorio sociale. Il titolare, Claudio Liu, è cinese, lo chef giapponese, il secondo italiano. «Ma la nostra forza è proprio questa – dice Claudio, tra gli imprenditori più innovativi della ristorazione italiana – ci uniscono la passione e l’amore per quello che facciamo. La stella non l’ho mai cercata, però ho sempre cercato la soddisfazione del cliente che seduto al tavolo vede tutto, spesso vede le cose meglio di noi che ci lavoriamo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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SORSEGGIANDO di LUCA GARDINI

CON LE PAPACCELLE FACCIO IL GELATO

NOI TRE: LO SPUMANTE FIRMATO BRUNO VESPA

Francesco Sposito, 31 anni, ha appena conquistato la seconda stella alla Taverna Estia di Brusciano (Napoli). Grande talento, dice di avere una «cucina rotonda, che non si fa influenzare dalle mode».

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P

er me parlare di papaccelle è come parlare di una persona di famiglia, sono davvero affezionato a questo prodotto unico che è un po’ il simbolo gastronomico di Brusciano. Si tratta di una varietà particolare di peperone, dalla forma corta, dal sapore insolitamente dolce e dalla consistenza unica. Cresce nei campi dell’entroterra bruscianese e in zona era noto come puparuolo ricc’, peperone riccio. Circa 60 anni fa una famiglia di coltivatori locali di nome Papaccio ne riprese la coltivazione utilizzando dei semi antichi, e da quel momento prese il nome papaccella. Per me è un ingrediente fondamentale, legato com’è al mio territorio, e lo uso spesso tanto a crudo che nella versione in agrodolce – che prepara per me un contadino locale, Vincenzo Egizio – o sotto aceto per aggiungere la giusta dose di acidità ai piatti, che mi piace mantenere sempre contenuta. Quest’anno, con lo strano clima che c’è stato, Vincenzo sta ancora raccogliendo i peperoni dalle piante ma la qualità è eccezionale e sono perfetti da mangiare anche a crudo.

ra le grandi sorprese dell’anno c’è il vino di un produttore debuttante: Bruno Vespa. Non si può certo parlare di un neofita, visto che il più popolare dei giornalisti televisivi è amante e cultore di vino da sempre. Ma è la prima volta che escono bottiglie «firmate» da lui. In realtà c’è anche lo zampino di Marcello Zaccagnini e dell’enologo Riccardo Cotarella, suoi compagni di viaggio in questa avventura. E proprio «Noi Tre» si chiama lo spumante metodo classico Brut Rosè che ci ha stupito. Frutto delle uve Negramaro del Salentino è di color rosa luminoso, con bollicine compatte e persistenti. Ha profumi freschi e fragranti, con richiami di melograno e nocciola tostata. Al palato risulta morbido e raffinato. Si avverte l’esaltazione del frutto e la mineralità. Il finale è piacevolmente cremoso. NOI TRE, Spumante Brut Rosè, BRUNO VESPA (con Zaccagnini e Cotarella). UVE: Negramaro in purezza. PREZZO: circa 28 euro. IL VOTO

90/100 RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO VOTO VANTAGGIOSO ***** SI ABBINA ALLA GRANDE CON: SPAGHETTI AI RICCI DI MARE DEGUSTARE ASCOLTANDO NEGRAMARO «MERAVIGLIOSO»

Il consiglio Nel Napoletano le papaccelle vengono consumate abitualmente sotto aceto, per accompagnare tanto piatti di carne che di pesce e in particolare baccalà e stoccafisso, altri prodotti tipici dell’entroterra partenopeo. Non mancano mai a Natale per dare carattere all’insalata di rinforzo a base di cavolfiore, e in genere in tutto il periodo invernale che un tempo seguiva all’uccisione del maiale. Mia madre usa le papaccelle fresche, a crudo, nell’insalata di rinforzo: hanno un gusto talmente dolce e delicato che sono gradevoli anche così, senza che l’aceto ne stravolga un po’ il sapore. Le uso pure per preparare un sorbetto – cotte al forno facendole ben ammorbidire, frullate, dolcificate con zucchero invertito e sciroppo e passate in gelatiera – che accompagno con il ventricello di stoccafisso senza pelle sbollentato, asciugato e poi fritto in olio bollente fino a diventare «soffiato» e croccante, come un pop corn.

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IL SALUME

Se il prosciutto cotto è una tradizione

PROSCIUTTO LENTI E LODE DA EAT’S MILANO A 2,90 EURO L’ETTO

● (f.vel.) Lenti & Lode. Il nome dice tutto perché a Santena (Torino) il prosciutto cotto è una tradizione che va avanti dal 1935, quando Attilio Lenti fondò l’azienda. Cottura al forno a vapore per un giorno intero, spezie ed erbe aromatiche di Marsala, cosce di qualità che arrivano da Parma e San Daniele, l’aroma dei chiodi di garofano. Niente glutine, lattosio e caseinati. Il sale non supera l’1,84%. ● www.lenti.it


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