Gds(2014 12 10)

Page 1

Mercoledì 10.12.2014

Anno 118 - Numero 291 €1,40

CHAMPIONS: O-0 CON L’ATLETICO

JUVE PARI... E FATTA!

Poche emozioni, Buffon decisivo. Bianconeri agli ottavi da secondi: adesso il sorteggio è complicato Allegri: «Volevamo vincere, ma non potevamo rischiare»

9 771120 506000

41 2 1 0>

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

ORA L’ASPETTA UNA DI QUESTE REAL MADRID ★★★★★ ★★★★★ BAYERN ★★★★★ CHELSEA BARCELLONA ★★★★★ ★★★★ (O PSG) BORUSSIA D. ★★★ ★★★ PORTO ★★ MONACO

12

ROMA, COL CITY SERVE UNA NOTTE DA VERI LUPI Garcia carica i giallorossi: «Come una finale». Che sfida tra Totti e Lampard CECCHINI, CONDO’, PUGLIESE, STOPPINI ALLE PAGINE 12-13

9

REAL A VALANGA 19 VITTORIE ANCELOTTI RECORD Il 4-0 al Ludogorets porta nella storia gli spagnoli. In gol Ronaldo, Bale, Arbeloa e Medran BOLDRINI, GRANDESSO, RICCI, VIANA ALLE PAGINE 9-10

19

L’INTERVISTA

Nesta: «Il mio Milan non c’è più Ma Inzaghi va aspettato ha entusiasmo e idee» GOZZINI A PAGINA 19

21 ARCHETTI, BOCCI, DELLA VALLE, GRAZIANO, LICARI, SCHIANCHI, VERNAZZA, ADAGLIO DA PAG 2 A PAG 8

Liverpool flop: è eliminato Immobile-gol Bene Cristante IL COMMENTO di LUCA CALAMAI 23

PESCARE BENE ECCO L’OBIETTIVO Ora bisogna pescare bene. La Juve si qualifica per gli ottavi ma non riesce nella grande impresa di scavalcare in classifica l’Atletico Madrid. Il 15 dicembre a Nyon la squadra bianconera dovrà evitare due abbracci mortali: Real e Bayern. E, se possibile, sarebbe meglio non incrociare il Chelsea dello Special One e chi la spunterà stasera tra Barcellona e Psg. ARTICOLO A PAGINA 23

I RISULTATI DI IERI GRUPPO A JUVENTUS-ATLETICO 0-0 OLYMPIACOS-MALMOE 4-2 GRUPPO B LIVERPOOL-BASILEA 1-1 REAL M.-LUDOGORETS 4-0

GRUPPO C BENFICA-LEVERKUSEN 0-0 MONACO-ZENIT 2-0 GRUPPO D BORUSSIA-ANDERLECHT 1-1 GALATASARAY-ARSENAL 1-4

LE GARE DI OGGI GRUPPO E (ore 20.45) BAYERN-CSKA MOSCA ROMA-MAN. CITY GRUPPO F (ore 20.45) AJAX-APOEL BARCELLONA-PSG

INCHIESTA DI PADOVA: LE 500 PAGINE TRASMESSE AL CONI

Le carte del «sistema Ferrari» E oggi l’Uci decide sull’Astana

w

GIALANELLA, PICCIONI ALLE PAGINE 30-31

29

IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI

MOTO

A casa Marquez sulla pista dove fabbricano titoli RICCI A PAGINA 29

Delio Rossi applaude il momento felice di Ljajic: «Vorrei tanto abbracciarlo stretto stretto stretto...» Marquez crossista

GRUPPO G (ore 20.45) CHELSEA-SPORTING MARIBOR-SCHALKE 04 GRUPPO H (ore 20.45) ATHLETIC B.-BATE BORISOV PORTO-SHAKHTAR DONETSK

LE STORIE DA NON PERDERE 1 Super Genoa e Samp Lo chef Taglienti: la ricetta tanto con poco BOCCI A PAGINA 17

2 Pazzesco Mayweather In videochat con rapper assiste a un omicidio CRIVELLI A PAGINA 37

3 America: caso Garner LeBron James bandiera della protesta nera LOPES PEGNA A PAGINA 33

MERCATO INTER

Mancini punta a Lavezzi che ha litigato con Blanc Kovacic firma fino al 2019 BREGA, DALLA VITE, TAIDELLI A PAGINA 21


2

Champions League R Gruppo A LA MOVIOLA di F.LI.

TRE GIALLI TUTTI GIUSTI GODIN MANO: NON È RIGORE

La strepitosa parata a inizio partita di Gianluigi Buffon, 36 anni, che si oppone alla gran conclusione di Koke. Il portiere bianconero ha giocato tutte e 6 le partite del girone LAPRESSE

Partita davvero semplice da gestire per lo scozzese Collum: nessun caso, nessuna contestazione, e finale quasi non giocato. GIALLI Tre gialli, tutti corretti, nel primo tempo: Vidal (da dietro su Raul Garcia), Suarez (da dietro su Tevez) e infine Siqueira che stoppa Lichtsteiner in corsa. Sia lo juventino (ancora da dietro su Gimenez) sia Siqueira (su Llorente e Lichtsteiner) rischiano poi la seconda ammonizione, ma prevale il buon senso. GODIN OK Nel primo tempo gran tiro di Tevez respinto in area da Godin col braccio proprio appiccicato al corpo: bene lasciar correre.

Sollievo Juve: missione compiuta Ma adesso il gioco si fa duro 1Atletico impenetrabile, soltanto possesso per Allegri: le squadre si studiano, poi

rallentano e non fanno cambi. La qualificazione vale 9 milioni, ma ora servirà di più Pierfrancesco Archetti INVIATO A TORINO

S

i può leggere la qualificazione della Juventus con mentalità italian-micragnosa: siamo passati e un anno fa eravamo fuori, dunque è un miglioramento. La si può giudicare con la visione europea: ecco i soliti italiani che si nutrono del minimo garantito, dato che bastava un pari per la promozione ma non per vincere il girone; quelli che non faranno strada perché non si abituano mai ad azzannare il rischio. Però c’è anche una terza via, più tecnica e inoppugnabile: i campioni di Spagna sono più bravi dei campioni d’Italia. Da tempo. Quindi anche in questo duello era difficile ottenere di più. Anzi, visto che poteva andare peggio, dopo settanta minuti si è cercato di evitare una possibile frittata. L’hanno capito anche dalle panchine, tanto che non c’è stato nessun cambio e l’arbitro si è adeguato aggiungendo un solo minuto di recupero. Lunedì al sorteggio si saprà quanto pesa il pieno mancato: la Juve è nella boccia delle seconde, però un colpo di fortuna può far arrivare anche qualcuno di

digeribile tipo Monaco. Sul Porto meglio non fare illusioni, visto come è finita (male) a maggio con il Benfica. Per tornare al presente, basta focalizzarsi sul mucchietto di milioni in arrivo, da nove in su, che significano investimenti oltre che prestigio. E poi la Juve continua a restare imbattuta in casa dopo quel 2-0 preso dal Bayern nell’aprile 2013. I MOTIVI Anche se hanno pochissime repliche nel resto del match, due occasioni ai primi sospiri servono forse a far capire al dirimpettaio che i saldi di fine girone compariranno verso il termine, non in avvio. Quella di Koke (gran reazione di Buffon) è più velenosa della mancata deviazione di Llorente, quindi è la Juve che deve tenere più lontano l’Atletico e ci riesce con un possesso continuo, che tocca il 71,8%, dopo il quale però i cross finiscono sulla zucca di Godin. Perché gli spagnoli sono disciplinati nelle due linee da quattro e non concedono la giocata singola rasoterra. La Juve, con Pirlo quasi dietro Bonucci in partenza di azione per non farsi pestare i piedi, deve alzare la palla ma i duelli dentro l’area vanno persi. Ci sarebbero le punizioni del regista:

due volte su due non arrivano a destinazione. Allora nel secondo tempo la soluzione è affidata ai tiri da fuori, perché sui binari si corre di meno. Simeone ampia la retta di centrocampo, con anche Raul Garcia largo a mangiare spazio: 4-5-1 e meno idee di contropiede, tanto all’Atletico il pari garantisce il primo posto. PALLONE ALLA JUVE Invece che poter mettere a registro i gol, la Juve inserisce nei libri il suo record di passaggi in Champions: 699. Ma le zone dei fraseggi sono lontane da quelle calde. La difesa ne esce discretamente, dopo il fondamentale balzo iniziale di Buffon; gli esterni Lichtsteiner e Evra sferragliano con sufficiente continuità, da centrocampo in avanti invece si notano gli affanni. Di Pereyra, sostituto dell’influenzato Marchisio, ma trequartista senza spunti. Di Vidal, frenetico quanto disordinato. Di Tevez e Llorente, sempre battuti dai rivali. La Juve è in flessione, dopo Malmoe: lo si è visto nel derby e a Firenze. Quindi questo 0-0 vale. SICUREZZA ALL’ATLETICO Alla spensieratezza della qualificazione raggiunta in anticipo, per

quanto possa presentarsi serena una banda dell’assatanato Simeone, l’Atletico aggiunge una discreta serie che indica benessere: viene da cinque vittorie consecutive o ancora meglio da undici nelle ultime dodici uscite. Anche se manca Miranda, il diciannovenne Gimenez, un altro ragazzo che sembra eccellente nella florida produzione di difensori in Uruguay, non fa notare la differenza e con lo zio Godin sbaglia raramente. Cerci rimane in panchina come l’ex juventino Tiago che lascia la postazioni in mezzo a Mario Suarez. Le rotazioni di Simeone sono minime per quanto riguarda la formazione: dimostra quanto ci tiene al primo posto. Sono invece frequenti sul prato e riguardano spesso Turan: il turco cambia tre appartamenti in un tempo, esterno destro, sinistro e seconda punta, poi si distende sulla sinistra. Ma tutto il blocco centrale ha energia doppia: non pressa alto, però non scopre le spalle. Davanti all’area sembrano sempre di più gli spagnoli. Che poi, dopo un paio di botti prima dell’intervallo e un palo quasi casuale (su corner) a inizio ripresa, si dedicano a una sola fase: quella che mantiene l’urna delle prime. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LUNEDÌ IL SORTEGGIO

Nell’urna tra le migliori d’Europa anche 2 speranze: Monaco e Porto 1Real, Bayern, Chelsea, Barcellona/Psg

sembrano irraggiungibili per questa Juve Fabio Licari

E

adesso c’è da soffrire, ma non è una novità. Juve 2a nel gruppo, Juve in 2a fascia: e quindi lunedì, al sorteggio degli ottavi di Champions, accoppiamento con una testa di serie (escluso l’Atletico naturalmente). Prospettiva da brivido. Ma, tra Cristiano Ronaldo, Messi, Hazard e Müller, s’apre qual-

che spiraglio. Ci vuole un po’ di fortuna. MONACO/PORTO Fortuna significa trovare il Monaco, a sorpresa primo all’ultimo turno. In Francia è a -12 dal Marsiglia, in Europa ha vinto il gruppo meno trascendentale. Sarebbe la strada giusta per entrare nel famoso «G8». Da non disprezzare l’eventuale sorteggio con il Porto, più esperto e solido dei fran-

cesi, non paragonabile al resto delle rivali (ma non dimentichiamo il Benfica l’anno scorso in Europa League). QUALE BORUSSIA E il resto comincia con il Borussia Dortmund, più abbordabile che in passato. Chissà qual è il Borussia vero: quello che ha messo in riga l’Arsenal in Europa o quello che rischia la retrocessione in Germania? Risposta a febbraio (prima partita d’andata il 17). GRANDI DA PAURA La risposta è purtroppo nota relativamente alle altre quattro rivali: Real

LE RIVALI Ecco il «borsino» delle rivali della Juve al sorteggio degli ottavi (lunedì a Nyon): i bianconeri, in seconda fascia, possono affrontare tutte le prime dei gruppi tranne l’Atletico. Anche la Roma, se oggi passa, sarà in seconda fascia (e naturalmente non potrà essere sorteggiata col Bayern). REAL MADRID ***** BAYERN ***** CHELSEA ***** BARCELLONA/PSG *****/**** BORUSSIA DORTMUND *** PORTO *** MONACO **

Juve agli ottavi come nel 2012-13 (l’anno scorso retrocessa in Euroleague)

Madrid, Bayern, Chelsea e una tra Barça e Psg sembrano irraggiungibili oggi per la Juve (e la Roma). Chissà che il sorteggio non indirizzi il mercato bianconero ora che la strada verso i premi Uefa si è aperta. Poi, nel pallone, tutto può succedere. Stesso discorso per la Roma, in

caso di qualificazione, con l’Atletico al posto del Bayern. EUROLEAGUE Lunedì sorteggio dei sedicesimi di Euroleague: Inter, Napoli e Fiorentina già qualificate, Torino quasi. Sei all’eliminazione diretta: che prospettiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

JUVENTUS

0 0

JUVENTUS (4-3-1-2) Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Vidal, Pirlo, Pogba; Pereyra; Llorente, Tevez. PANCHINA Storari, Ogbonna, Padoin, Mattiello, Pepe, Morata, Giovinco. ALLENATORE Allegri CAMBI DI SISTEMA nessuno ESPULSI nessuno AMMONITI Vidal per gioco scorretto

ATLETICO

ATLETICO MADRID (4-4-2) Moya; Juanfran, Gimenez, Godin, Siqueira; Turan, Gabi, M. Suarez, Koke; Mandzukic, Raul Garcia. PANCHINA Oblak, Gamez, Tiago, Griezmann, Rodriguez, Cerci, Saul ALLENATORE Simeone CAMBI DI SISTEMA dal 1’ st 4-5-1 ESPULSI nessuno AMMONITI Suarez e Siqueira per gioco scorretto

GIANLUIGI BUFFON LA PARTITA 10 20 30 40 50 DEL 60 70PORTIERE 80 AI RAGGI X

PRIMO TEMPO

Gianluigi Buffon, 36 anni, 14ª stagione alla Juventus

Attacco

Dati

I PUNTI DA CUI HA TIRATO IN PORTA L’ATLETICO

PARATE 3

LE PRESENZE IN CHAMPIONS Con la Juventus

LANCI POSITIVI 4

89

PASSAGGI NEGATIVI 1

PRESE ALTE

PALLONI GIOCATI

PALLE PERSE 1

2

23 PASSAGGI EFFETTUATI

9’ Risposta juventina Cross dalla sinistra di Pogba, inserimento di Llorente che sfiora la palla, Moya ha un bel riflesso e devia in angolo.

2

3

4 M. Suarez

2

La finale di Champions

6 Koke

2

Buffon ha disputato una sola finale di Champions League in carriera, quella del 2003 persa ai rigori contro il Milan

8 Raul Garcia

2

4

1

23’ Ancora Atletico Palla in area della Juventus, Llorente alza un pallone alto, arriva di testa Gimenez, tiro non pericoloso, ma Buffon la mette in angolo

1

LETICO CLASSIFICA TIRI ATLETICO 24 Gimenez

5

43’ Pressing spagnolo Pogba perde un pallone al limite dell’area, tiro di Gabi respinto dal corpo di Pirlo, poi ci prova Mario Suarez e Buffon la mette in angolo.

5

fIL PROTAGONISTA

LA GRANDE PAURA

Buffon contro Koke scaccia lo spettro di un’altra eliminazione SECONDO TEMPO 5’ Palo dell’Atletico direttamente dall’angolo Dalla bandierina Gabi prova direttamente il tiro: palla che va sul palo con Buffon fuori causa (foto LAPRESSE). 9’ Juanfran si immola Tacco di Tevez che libera Pogba dal limite: conclusione potente respinta da Juanfran in angolo. 11’ Vidal ci prova Diagonale del cileno dal limite dell’area, bravo Moya in allungo a deviare in angolo. 17’ Pasticcio di Moya Pogba prova un gran tiro da 30 metri, il portiere spagnolo è incerto e non trattiene la palla, poi calcia Gimenez prima dell’arrivo di Vidal. 29’ Bella azione della Juve Bonucci per Pogba, tacco per Lichtsteiner, cross respinto da Gimenez, poi tiro di Vidal e para Moya. 38’ Pogba non si arrende Ancora un gran tiro dalla distanza del giovane francese, palla di poco fuori. 45’ Calma piatta All’Atletico va bene il pareggio e si difende senza patemi, la Juve non ha più la lucidità per provarci e la partita finisce a ritmi molto blandi, con entrambe le squadre qualificate.

10

12

3’ Inizio bianconero Punizione di Pirlo da posizione ideale, ma la palla sbatte sulla barriera. 7’ Miracolo Buffon Mandzukic vede l’inserimento in area di Koke che tira di sinistro, ma il portiere bianconero è strepitoso ad opporsi

Con il Parma

79

PASSAGGI POSITIVI ARBITRO Collum (Sco). GUARDALINEE McGraith-Chambers ARBITRI DI PORTA Madden-Clancy. NOTE paganti 35.431, incasso 2.206.275 euro; abbonati 3505, quota 296.677. Tiri in porta 4–4 (con 1 palo). Tiri fuori 3-1. In fuorigioco 1-0. Angoli 6-3. Recuperi: 0’ p.t., 1’ s.t.

3

Alessandra Bocci INVIATA A TORINO

L

a Grande Paura è passata dalle sue mani nei primi minuti, quando con un riflesso da vecchio ragazzo ha chiuso la porta a Koke. Gigi Buffon l’ha controllata, ma non bastava una parata per farla svanire. Lei, la Grande Paura, si è accucciata in campo da qualche parte, senza mollare i giocatori della Juve e tanto meno i tifosi che vedevano comparire sul tabellone l’altalena di risultati ad Atene. La Grande Paura col pasare dei minuti magari è diventata soltanto paura, ma è rimasta e si è quasi solidificata. Sembrava giocare più lei dei ventiquattro in campo, gli undici che erano lì a controllare il primo posto e gli altri undici a temere che ac-

cadesse ancora quello che era accaduto lo scorso anno nella neve strana di Istanbul o cinque anni fa contro il Bayern. FINALI FATALI Contro i tedeschi c’era stata l’illusione con il gol di Trezeguet, poi l’amarezza di un crollo senza fine, quattro gol e la retrocessione in Europa League. L’anno scorso le cose erano andate in un altro modo, ma la conclusione era stata la stessa: Europa League, il ghiaccio bollente delle polemiche, la percezione di qualcosa che mancava, e che in Europa rendeva la Juve psicologicamente vulnerabile. Questa vol-

ta non c’è stato uno Sneijder a rovinare la festa con un tiro da campione, il ricordo si può cancellare e la ferita chiudere. Ma Gigi Buffon sa quanto è costato esorcizzare i timori dell’ultima giornata, e restare con i nervi saldi mentre si sentivano i boati di commento ai gol dell’Olympiacos. «Per come si era complicata la Champions dopo tre gare siamo stati bravi a rimetterla in piedi. Ma io credo che per quello che abbiamo fatto in tutto il girone meritavamo di passare il turno con uno o due turni di anticipo». LUCIDITA’ E PROBLEMI Sono

1«Bravi a rimettere in piedi la Champions, visto come si era complicata dopo tre gare. Meritavamo di passare in anticipo»

state lucide e fredde le mani di Buffon, decisive in un paio di occasioni. Non sono stati lucidi i piedi degli attaccanti juventini, che per la seconda volta nel corso di questa stagione restano a quota zero e guarda caso nel giro di una settimana difficile. Zero gol con la Fiorentina venerdì, zero con l’Atletico Madrid: due pareggi uguali eppure diversi, perché a Firenze la Juve non giocava senza rete come in Europa. Ad Atene c’erano due squadre che lottavano, una per gli ottavi, l’altra per l’Europa League: sbagliare significava uscire ancora di scena alla fine del primo atto, fronteggiare polemiche. Invece la Juve è rimasta in corsa e Buffon da leader ordina in qualche modo di ripartire subito. «Rammarico per non essere arrivati primi nel gruppo? Non cambia nulla, anche se arrivi primo le squadre forti deve batterle tutte se vcuoi arrivare in fondo. L’Atletico è un avversario di grande livello, è tra i primi quattro o cinque club del mondo, e il suo percorso in Europa la conferma. In questa stagione all’inizio sembrava una squadra un po’ appannata, ma sarà ancora protagonista». Onore agli avversari, dunque, e pazienza per il pareggio che sembrava scritto in anticipo. Quel che pensava di certi pareggi, Buffon l’ha già detto molte volte. Con una qualificazione in tasca è inutile aspettarsi che qualcuno lo ripeta. © RIPRODUZIONE RISERVATA


4

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Champions League R Gruppo A

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

5

LE PAGELLE di SEBASTIANO VERNAZZA JUVENTUS

A. MADRID

6

6

MURO CHIELLINI POGBA A META’ PIRLO ASSENTE PEREYRA DOV’E’? IL TECNICO ALLEGRI

6 «Fossi matto, io preferisco il gran biscotto»: più o meno è questo il senso della serata. Prendi la qualificazione e scappa, agli ottavi sarà quel che sarà. Ricordarsi che un anno fa la Juve fu eliminata.

IL MIGLIORE BUFFON

7 La parata su Koke riassume una carriera eccezionale, a quasi 37 anni interventi così li fa solo chi è grande per natura. Il mezzo miracolo sul tiro gassato di Coca-Koke è l’unica cosa che rimarrà della serata. ● PARATE 3 ● RINVII 1 ● USCITE 2

IL PEGGIORE LLORENTE

5 I centrali dell’Atletico gli fanno venire l’emicrania, di testa le pigliano tutte loro. Llorente un po’ decadente. Allegri insiste su di lui, ma c’è da (ri)chiedersi se non sia il caso di virare con decisione su Morata. ● TIRI 1 ● DRIBBLING OK 0 ● SPONDE 2

6

6

6,5

6

LICHTSTEINER Per mezz’ora scavalla e scavalca come al solito, poi intuisce che il clima volge al pareggio e da Tgv si autodegrada ad accelerato.

BONUCCI Bonucci bonusmalus. Buone cose e bonucciate, tipo la spizzata all’indietro per il quasi gol di Koke, ma Leo è così, prendere o lasciare.

CHIELLINI Con Mandzukic le regole d’ingaggio sono chiare, muscoli e forza le unità di misura del duello. Chiellone in versione muraglione.

EVRA Non fa danni e di per sé questa è una buona notizia. Evra non avrà più lo sprint di un tempo, ma fa valere esperienza e saggezza.

● PASSAGGI OK 51 ● CROSS 6 ● CONTRASTI 3

● PASSAGGI OK 114 ● LANCI 10 ● CONTRASTI 0

● PASSAGGI OK 120 ● LANCI 15 ● CONTRASTI 0

● PASSAGGI OK 64 ● CROSS 4 ● CONTRASTI 2

5,5

5,5

6

5

VIDAL Prende un giallo, va a un passo dal secondo, sbaglia appoggi facili. Un bel diagonale non può bastare. Vidal pochissimo vitale.

PIRLO L’Atletico è ermetico, Pirlo intrappolato nel cruciverba: in orizzontale è banale, in verticale non fa male, su punizione non è giornata.

POGBA Per un tempo compiaciuto di sé e autocontemplativo. Poi smette di guardarsi allo specchio e fa un paio di cose da mamba nero qual è.

PEREYRA Come altri compagni, è in fase «down»: dov’è? Che combina? Soggetto misterioso, infrattato tra le pieghe della trequarti.

● TIRI 2 ● RECUPERI 4 ● PASSAGGI OK 58

● TIRI 1 ● RECUPERI 7 ● PASSAGGI OK 77

● TIRI 2 ● RECUPERI 7 ● PASSAGGI OK 54

● TIRI 1 ● DRIBBLING OK 1 ● SPONDE 1

6

GODIN FA LA DIGA SUAREZ E GABI PADRONI IN MEZZO MANDZUKIC SUDA IL TECNICO SIMEONE

6,5 Il pressing come stella polare: sempre in tre ad aggredire il portatore avversario, sotto questo aspetto a tratti pare di rivedere il Milan di Sacchi. Tutto è organizzato e l’organizzazione è tutto.

IL MIGLIORE GODIN

7 Sempre lui, maledizione. Con Godin noi italiani godiamo poco. A giugno ci ha sbattuti fuori dal Mondiale, ieri sera in tandem con Gimenez ha annichilito Tevez e Llorente. Il duo Uruguay non ha sbagliato. ● PASSAGGI OK 17 ● LANCI 3 ● CONTRASTI 1

5

IL PEGGIORE

TEVEZ Gimenez e Godin sono della sua stessa pasta, come Carlitos hanno frequentato i peggiori campi del Sudamerica e gli fanno capire che non è aria. ● TIRI 0 ● DRIBBLING OK 4 ● SPONDE 5

6,5

MANDZUKIC

5,5 Non è bello che un centravanti si riduca soltanto a difendere: Mandzukic in pressing “alto” su Pirlo e rinforzo di Godin e soci sulle palle inattive della Juve. Attaccante che non attacca, che noia.

Carlos Tevez, 30 anni, va in contrasto LAPRESSE

● TIRI 0 ● DRIBBLING OK 0 ● SPONDE 0

COLLUM Partita vera per un tempo, verso la fine si tende alla scampagnata. Arbitro buonista con Vidal, al quale Collum risparmia il secondo giallo sul finire del primo tempo.

6

7

6

MOYA Respinta corta sul tracciante di Pogba nella ripresa: buon per lui che gli angeli custodi della sua difesa scaccino la papera dallo stagno.

JUANFRAN Ordinaria amministrazione. Sugli esterni si parte forte, ma via le acque si acquietano e prevale la volontà di non farsi del male.

GIMENEZ Non ha ancora compiuto vent’anni. All’ombra di Godin impara il mestiere del difensore e da buon allievo supererà il maestro.

SIQUEIRA Lichtsteiner lo infastidisce per un tempo, lo costringe a un fallo di ammonizione. Si assesta col tempo. Siqueira abbastanza sicuro.

● PARATE 4 ● RINVII 6 ● USCITE 4

● PASSAGGI OK 19 ● CROSS 0 ● CONTRASTI 0

● PASSAGGI OK 15 ● LANCI 2 ● CONTRASTI 0

● PASSAGGI OK 23 ● CROSS 2 ● CONTRASTI 0

6

6,5

6,5

6

ARDA TURAN Un po’ esterno, un po’ seconda punta: lui e Raul Garcia per un’ora si scambiano i ruoli. Ma Arda non è ardito, si adegua al tran tran.

GABI L’Atletico Madrid ha spina dorsale: forti i due centrali difensivi, forti i due centrali della mediana. Schiena dritta e testa alta.

MARIO SUAREZ A centrocampo l’Atletico sarebbe in teorica inferiorità. Nella pratica non si nota nulla. Suarez & Gabi padroneggiano tempi e modi.

KOKE Tiro di Koke e prodigio di Buffon: l’aver partecipato al momento top della partita gli vale la sufficienza. Per il resto, niente di che.

● TIRI 1 ● RECUPERI 3 ● PASSAGGI OK 42

● TIRI 0 ● RECUPERI 1 ● PASSAGGI OK 21

● TIRI 1 ● RECUPERI 1 ● PASSAGGI OK 14

● TIRI 1 ● RECUPERI 4 ● PASSAGGI OK 40

6 RAUL GARCIA Quello di Simeone è un calcio “comunista”, così capita che Raul Garcia - uno che ha piede - debba dedicarsi solo alla manovalanza. ● TIRI 1 ● DRIBBLING OK 0 ● SPONDE 2

MACGRAITH 6 MADDEN 6

Leonardo Bonucci, 27 anni, in azione LAPRESSE CHAMBERS 6 CLANCY 6

MERCATO

YOUTH LEAGUE

Entro fine anno l’ok per Tello Piace Montoya

Già eliminata la giovane Juve ne prende tre

Martin Montoya, 23 anni

Fabio Grosso, 37 anni

● TORINO Entro fine anno la Juventus dovrebbe definire l’operazione Tello, esterno dell’Envigado, club colombiano. Classe 1996, Andrès Felipe Tello arriverà già a gennaio con la collaborazione del Cagliari, resterà sei mesi a Torino, poi potrebbe essere girato proprio ai sardi. Nel frattempo, da Barcellona giungono notizie di una Juventus molto interessata a Martín Montoya Torralbo, 23enne esterno difensivo cresciuto nelle giovanili del Barça: vanta 37 presenze nella Liga. Negli anni scorsi, Montoya era finito anche nel mirino dell’Inter, su segnalazione di Stramaccioni. Sempre a livello di terzini, resta aperta la pista che porta a Marcel Schmelzer, 26enne terzino sinistro che sta faticando a ritrovare uno spazio adeguato nel Borussia Dortmund, anche per colpa di qualche guaio fisico. Schmelzer faceva parte del gruppo tedesco eliminato dagli azzurri a Euro 2012. m.gra.

● Si chiude con una sconfitta il cammino dei baby della Juventus in Youth League, la versione giovanile della Champions. La squadra allenata da Fabio Grosso, già aritmeticamente eliminata, ha perso contro i pari età dell’Atletico Madrid con il punteggio di 3-0. Una gara archiviata in poco più di venti minuti, quanti ne sono bastati agli spagnoli per segnare le prime due reti con Mohedano (5’) e Diedhiou (22’). L’Atletico ha quindi completato il trionfo grazie a un rigore realizzato al 2’ del secondo tempo da Morente e si è così qualificato agli ottavi di finale con il primo posto in classifica nel girone A. Seconda piazza per l’Olympiacos. La Juve chiude terza a quota 5 punti: una sola vittoria, all’esordio contro gli svedesi del Malmoe, due pareggi e tte sconfitte. Oggi tocca alla Roma, già qualificata agli ottavi: alle 12 a Trigoria ospiterà il Manchester City (anch’esso qualificato), con diretta tv su Roma Tv.

© RIPRODUZIONE RISERVATA


6

Champions League R Gruppo A

fL’AREA TECNICA

MASSIMILIANO ALLEGRI Massimiliano Allegri, 47 anni LAPRESSE

VOLEVAMO VINCERE MA NON POTEVAMO RISCHIARE: PASSARE ERA PIÙ IMPORTANTE Mirko Graziano TORINO

C

ento (uno) giorni dopo la prima gara ufficiale sulla panchina bianconera, Massimiliano Allegri centra il primo obiettivo stagionale: la Juve torna fra le grandi sedici d’Europa. Una boccata d’ossigeno anche per l’intero movimento italiano. Dalla vittoria esterna con il Chievo (1-0, il 30 agosto scorso) al preziosissimo 0-0 di ieri sera: venti gare, 14 vittorie, 3 pareggi e altrettante sconfitte: Max allontana ulteriormente il fantasma di Conte e consegna al-

la prossima urna dell’Europa che conta una Juve all’altezza dei campioni di Spagna e vicecampioni d’Europa in carica. COME LE GRANDI Per la quinta volta consecutiva Allegri porta la sua squadra oltre lo scoglio della fase a gironi: c’era sempre riuscito col Milan, ma nell’ultima occasione incappò nell’esonero proprio a ridosso dell’ottavo di finale, che i rossoneri poi persero fra l’altro contro l’Atletico Madrid. Una garanzia il tecnico livornese, bravo a gestire a livello nervoso le vigilie più delicate. Anche ai tempi milanisti non furono quasi mai qualifica-

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

zioni comodissime. «Già, avrei rovinato la mia media - sorride Max - e mi sarebbero veramente girate le scatole. Ma i ragazzi sono stati eccezionali, devo ringraziare solo loro. Qualificazione inattaccabile, un buonissimo girone, ottimo calcio: abbiamo perso due volte, è vero, ma in maniera immeritata, e con l’Atletico in particolare abbiamo fornito grandi prestazioni. Quella di Simeone è una squadra formidabile, difende come pochi al mondo, è sempre sul pezzo e ti lascia pochissime occasioni. Giocarci contro è un problema per chiunque, hanno uno spirito eccezionale. Sì, ci siamo dimostrati alla loro altezza, e credo che la mia Juve sia subito a ridosso di Bayern Monaco, Real Madrid, Barcellona e Chelsea: ecco, queste quattro sono un gradino sopra a tutti, per il resto ce la giochiamo con chiunque». ORGOGLIO MAX «Non era facile gestire questa serata - continua Max - saremmo finiti alla gogna in caso di retrocessione in Europa League. Siamo cresciuti molto a livello di gestione della gara, e dobbiamo andare orgogliosi del rispetto che nutrono nei nostri confronti le grandi del momento. Mandzukic su Pirlo? Appunto, è un onore. Subito bravo Buffon nel primo tempo, nella ripresa ci abbiamo provato, ma a un certo punto è stato giusto fare maggiore attenzione: l’obiettivo numero uno era quello di entrare negli ottavi, non aveva senso rischiare in maniera stupida. In ogni modo, ora ci siamo tolti questo peso della Champions e per un po’ ci concentreremo sul campionato, e prima ancora sulla Supercoppa italiana. Quanti meriti vanno all’allenatore? Un tecnico incide in maniera positiva quando non fa molti danni». © RIPRODUZIONE RISERVATA

fL’AREA TECNICA DIEGO SIMEONE

Diego Simeone, 44 LAPRESSE

ADESSO QUESTA JUVE DIVENTA UN PERICOLO PER CHIUNQUE INVIATA A TORINO

T

ra Diego Simeone e l’Italia c’è un legame profondo. Il Cholo è stato a lungo da noi e ha raccolto tanto. Da giocatore alla Juve segnò un gol (primo aprile 2000) che poi servì alla Lazio per vincere lo scudetto, due anni dopo un’altra sua rete regalò il tricolore ai bianconeri in quell’incredibile Lazio-Inter del 5 maggio. Da allenatore si è fatto le ossa a Catania, l’esperienza più preziosa della sua carriera, sia dal

I PROTAGONISTI

1Contro il

Malmoe inutile vittoria dei greci che chiudono al terzo posto

Llorente: «Adesso meglio evitare il Real»

S

tavolta non serve lo spettacolo per andare avanti in Champions League: uno 0-0 basta e avanza per tornare agli ottavi dopo la bruciante eliminazione dell’anno scorso. Così anche quei tifosi che, delusi dal non gioco della Juve, a un certo punto si erano fatti scappare qualche fischio, alla fine si sono lasciati trascinare dalla festa dello Stadium. Era il primo obiettivo stagionale ed è stato raggiunto, nonostante il forfeit dell’ultimo minuto di Marchisio, fermato dalla febbre. «Claudio ha tentato fino all’ultimo - ha spiegato Beppe Marotta - avrebbe tanto voluto giocare, ma non ce l’ha fatta. L’attacco febbrile è stato molto forte, violento e improvviso. Aveva quasi 39 ed è andato a casa». Poteva sembrare un presagio negativo, invece la serata è finita bene. Adesso bisognerà attendere il sorteggio per capire se si può esultare davvero. Paul Pogba però non

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Olympiacos, goleada amara Solo Euroleague

1Pogba: «Dovevamo qualificarci, punto» INVIATA A TORINO

JUVE MINA VAGANTE Ieri Simeone è tornato in Italia per prendersi la qualificazione e per inseguire quel trofeo che la stagione scorsa gli è sfuggito di un soffio. A Torino serviva solo un punto per chiudere in testa al girone (con una sola sconfitta, contro l’Olympiacos). Per Simeone basta questo per respingere il sospetto del biscotto: «Noi abbiamo fatto la partita che dovevamo - spiega - per arrivare dove volevamo, ovvero chiudere al primo posto. Nel secondo tempo ci siamo chiusi dietro, ma erano loro che dovevano proporsi. La Juventus è come ce l’aspettavamo, una squadra piena di grandi campioni: è molto forte e ha in panchina ragazzi bravissimi. Da questo momento in poi non sarà bello per nessuno affrontarla, quindi siamo felici di non correre questo rischio». Anche chi pescherà il suo Atletico guerriero di sicuro non farà i salti di gioia. f.d.v.

L’ALTRA PARTITA

Ruggito Tevez «La Champions comincia ora E noi ci siamo» Fabiana Della Valle

punto di vista tecnico sia sotto l’aspetto psicologico. Non solo ha scoperto che cosa significa doversi muovere in mezzo a mille difficoltà, ma ha imparato quant’è importante per una squadra sapersi adattare a moduli e a diverse soluzioni di gioco. E’ ripartito con un ricco bagaglio personale che in Spagna gli è servito per diventare in poco tempo uno degli allenatori più apprezzati. Simeone ama confondere le idee all’avversario: ieri è partito con il 44-2 con Arda Turan più avanzato per poi riportarlo in fascia, nel suo ruolo naturale. Nella ripresa invece è passato al 4-5-1.

ANIMA GUERRIERA Il Cholo è sempre stato un lottatore ed è riuscito a trasferire all’Atletico la sua anima. Aggressivo sempre, arrendevole mai, anche in una serata in cui ci si poteva pure permettere di perdere 1-0 per conservare ugualmente il primo posto nel girone. L’Atletico non ha giocato a ritmi forsennati, non ne aveva la necessità, però ogni volta che la Juventus accelerava gli spagnoli erano lì, pronti a pressare e lottare su ogni pallone. Godin e Gimenez non hanno concesso niente a Llorente, accompagnandolo in tutti i suoi stacchi aerei come fossero i suoi angeli custodi. E i centrocampisti hanno mostrato i denti ai piedi buoni della Juve, esattamente come avrebbe fatto il Cholo dei tempi d’oro.

pare interessato più di tanto al verdetto dell’urna: «Noi giochiamo per andare il più avanti possibile e per essere i più forti. Abbiamo affrontato una squadra di grande esperienza. L’Atletico non ti lascia grandi spazi, per questo ho provato anche a tirare da fuori. Volevamo passare il turno e ci siamo riusciti. Noi sappiamo di poter andare molto lontano, ma sappiamo anche che dobbiamo dare di più: ci vuole non il 100, ma il 120 per cento». «Adesso comincia la vera Champions ha aggiunto Carlitos Tevez - va bene affrontare qualsiasi squadra». Chiude Fernando Llorente: «Il Real? Sarebbe meglio un’altra...». LODE A PIRLO Alvaro Morata sentiva molto questa partita: ex Real ma con un passaggio nell’Atletico da ragazzino. L’attaccante ha raccontato la sua esperienza bianconera in un’intervista a El Pais: «La Juve è un grande club europeo, non mi aspettavo di integrarmi così velocemente. Pirlo mi dà molti consigli, è simpatico e scherzo-

Giuliano Adaglio

L’

L’abbraccio a fine partita tra Gigi Buffon e Carlitos Tevez LAPRESSE

so. Anche se non ti guarda, ha sempre la testa nel punto dove ti darà il passaggio. Sa tutto degli attaccanti. Quando ha palla, sai già che può metterla in qualsiasi punto, puoi cercare gli spazi perché è molto preciso. Sai che lui è un architetto. La Juve è con Roma, Napoli e Lazio la squadra che più assomiglia allo stile spagnolo. Tevez può giocare dove vuole secondo come si mette la partita. E’ un leader. Pogba sa chi è e dove vuole arrivare. E’ centrocampista e sa attaccare, io gli farei fare il mediano davanti alla difesa». © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ATLETICO HA GRANDE ESPERIENZA CHIUDEVA OGNI SPAZIO: L’UNICA VIA ERA TIRARE DA FUORI DAGLI OTTAVI NON SI SCHERZA PIÙ: NON BASTERÀ IL 100%, ADESSO SERVIRÀ DARE IL 120% PAUL POGBA CENTROCAMPISTA JUVE

Olympiacos doveva vincere e l’ha fatto, ma i tre punti contro il Malmoe non bastano per la qualificazione. Alla squadra di Michel resta la consolazione dell’Europa League, dove potrà fare strada, soprattutto se riuscirà a registrare la fase difensiva, apparsa anche ieri sera non troppo affidabile. Di fronte a un Malmoe in chiaro ritardo di condizione (il campionato svedese è finito un mese fa), l’Olympiacos fin dall’inizio fa la partita e al 22’ trova il vantaggio con un tocco sotto misura di David Fuster. La reazione del Malmoe è sterile: non convince la scelta del tecnico ospite Hareide di schierare Ricardinho (un mancino puro) sulla destra della difesa, né quella di preferire un attaccante (Eriksson) al giovane Simon Thern in mezzo al campo. In fase d’interdizione il ghanese Adu, non in se-

rata, è troppo solo e gli svedesi faticano oltremodo a servire gli attaccanti. Il pareggio arriva come un fulmine a ciel sereno: Forsberg vola via sulla destra e serve a Kroon il comodo pallone dell’1-1. A rimettere le cose a posto per l’Olympiacos ci pensa il giocatore più talentuoso, Dominguez, che indovina un destro magico dal limite dell’area. Nel finale salgono in cattedra i bomber: Mitroglu risponde a Rosenberg, poi ci pensa il subentrato Afellay a fissare il punteggio sul 4-2 finale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

OLYMPIACOS-MALMOE 4-2 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI David Fuster (O) al 22’; Kroon (M) al 14’, Dominguez (O) al 18’ s.t., Rosenberg (M) al 36’ s.t., Mitroglu (O) al 42’ s.t., Afellay (O) al 45’ s.t. OLYMPIACOS (4-4-1-1) Roberto 6; Elabdellaoui 6,5, Botia 6, Abidal 5,5, Masuaku 6; David Fuster 6,5 (dal 31’ s.t. Afellay 6), N’Dinga 6, Maniatis 5,5, Kasami 7; Dominguez 7 (dal 45’ s.t. Siovas s.v.); Mitroglu 6,5 (dal 42’ s.t. Benitez s.v.). ALLENATORE Michel 6,5. MALMOE (4-4-2) Olsen 5,5; Ricardinho 5, Helander 5, Halsti 5,5, Konate 5,5 (dal 12’ s.t. Kroon 6,5); Tinnerholm 6, Eriksson 5 (dal 30’ s.t. Thern s.v.), Adu 4, Forsberg 6,5; Rosenberg 6, Kiese Thelin 5 (dal 35’ s.t. Cibicki s.v). ALLENATORE Hareide 5. ESPULSI Adu (M) AMMONITI Eriksson (M), Adu (M), Helander (M), Halsti (M). ARBITRO Lannoy (Francia) 6,5. NOTE spettatori 27.562. Tiri in porta 12-2. Tiri fuori 10-6. In fuorigioco 4-1. Angoli 7-4. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 5’.


MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

7


8

Champions League R Gruppo A

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

fL’ANALISI TECNICA ATLETICO MADRID

JUVENTUS

OCCASIONI CREATE

MEDIO 52,8 metri

BARICENTRO

33

699

BARICENTRO MOLTO BASSO 43,8 metri

273 PASSAGGI RIUSCITI

10

21 19

PASSAGGI EFFETTUATI

95

POSSESSO PALLA

6

3 1

103 3

8

JUVENTUS

37 14 23

71,8%

28,2%

4

3

TIRI NELLO SPECCHIO

26

PALLE PERSE

14 15

11 12

FALLI COMMESSI

CONTRASTI

20 ATLETICO MADRID 8

14

24

9

92,1%

78,4%

1

10 6 4

2

3 GDS

Juve, tanti passaggi ma ritmo troppo basso L E l’Atletico corre di più

Andrea Schianchi

1La squadra di Allegri tiene la palla per il 71,8 per cento del tempo, ma non accelera e non verticalizza. E fa 4 km meno degli spagnoli LA MOSSA TATTICA TEVEZ: tiri in porta 0 PEREYRA: palloni persi 5 POGBA: palloni recuperati 7 PIRLO: palloni toccati 97 PIRLO TEVEZ LLORENTE

POGBA LICHTSTEINER

PEREYRA

PASSAGGIO MOVIMENTO

Sull’asse Pirlo-Tevez la Juve costruisce tutte le manovre. Il regista imposta, l’attaccante arretra e riceve il pallone per poi suggerire in profondità dove, nel frattempo, si fiondano i centrocampisti. In particolare Pogba, Vidal e Pereyra s’inseriscono e cercano di impensierire la difesa dell’Atletico Madrid. Da sottolineare le costanti percussioni di Lichtsteiner a destra GDS

a differenza sta nel ritmo. La Juve balla un «lento», romantico fin che si vuole ma poco efficace. E l’Atletico, furbescamente, si lascia abbracciare, accetta la danza, ma non c’è verso di fargli girare la testa e strappargli un «sì». Ci vuole ben altro per mettere gli spagnoli con le spalle al muro: servono corse frenetiche, volate pazze, sprint, duetti rapidi, altrimenti quando in sala si riaccendono le luci si è al punto di partenza, 0-0, qualche rimpianto, se avessi fatto..., se ci avessi provato... TOCCHI LATERALI La Juve non aumenta mai i giri del motore, e questo è il problema. Il possesso-palla dei bianconeri a che serve? Nel primo tempo la squadra di Allegri tiene il controllo per il 66,9 per cento del tempo, ma produce la miseria di un tiro in porta. Gli spagnoli, restando in tema, con il 33,1 per cento di possesso creano qualche pericolo dalle parti di Buffon, concludono 3 volte, costringono il portiere perlomeno a sporcarsi guanti, pantaloncini e maglietta. Alla fine i bianconeri arrivano al 71,8 per cento di possesso-palla, con 699 passaggi effettuati e il 92,1 per cen-

to di precisione. Vien da pensare, osservando questi numeri, che la Juve abbia dominato in lungo e in largo, ma le cifre vanno come sempre analizzate osservando lo sviluppo della partita. E’ vero che la Juve fa tanti tocchi e tanti passaggi, ma quasi sempre lateralmente, affonda poco in verticale e non crea grandi pericoli al tandem Gimenez-Godin. All’Atletico, in fondo, il ritmo lento imposto

IL NUMERO

4

I dribbling riusciti ai bianconeri (tutti di Tevez). Davvero troppo poco per superare la barriera Atletico dai bianconeri può stare bene: perché alzarlo quando le operazioni sono sotto stretto controllo e il pareggio garantisce il passaggio del turno da primo in classifica? Simeone disegna sul campo un 4-4-2 che può apparire scolastico, ma in realtà se non viene attaccato con la necessaria velocità è il miglior modulo per difendersi. Il baricentro degli spagnoli risulta

molto basso (43,8 metri), però questo atteggiamento garantisce protezione in area: gli interventi positivi in fase difensiva sono 39. Difensori e centrocampisti sono sempre molto vicini, due linee compatte cui spesso si aggiungono pure gli attaccanti. BIRRA La Juve esagera con i lanci e i palloni alti. Sono 27 i cross (compresi i 6 angoli): troppi, considerando che l’Atletico là dietro schiera Gimenez e Godin che di testa si fanno rispettare. In simili condizioni, dunque, sarebbe logico attendersi un’accelerazione, uno scambio improvviso, un triangolo «apripista»: il rombo di centrocampo della Juve, invece, non produce granchè, si limita a tocchettare e pure i continui rientri di Tevez (cui non corrispondono gli attacchi in profondità di Llorente) non fanno bene alla manovra. Soltanto con un ritmo elevato si può pensare di mandare in tilt il dispositivo di Simeone. Ma la Juve, lo dicono i dati del Gps piazzato allo Stadium, ha meno birra degli spagnoli che, a fine partita, percorrono oltre 4 chilometri più dei bianconeri. E nel calcio di oggi, come in quello di ieri, quando hai carburante sei già a buon punto del viaggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Champions League R Gruppo C

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Monaco, notte da principi Batte lo Zenit e chiude primo

Benfica scopre Cristante Leverkusen appannato

1Gol di Abdennour e Fabinho, la squadra

1Con il pareggio i tedeschi perdono

del Principato mancava gli ottavi dal 2005

il primato. Bella prova dell’italiano

Festa del Monaco al gol del 2-0 EPA

Alessandro Grandesso

MONACO

2

ZENIT

0

Twitter @agrandesso

M

iracolo è forse dir poco. Ma il Monaco, il passaggio agli ottavi se l’è di sicuro meritato. Non solo sul campo, senza accontentarsi ieri del pareggio, ma anche contro ogni pronostico, da primi della classe, battendo nettamente lo Zenit. L’ingresso nel top 16 europeo firmato dai gol di Abdennour e Fabinho infatti è arrivato nonostante la drastica cura dimagrante estiva, con la vendita di Rodriguez al Real Madrid e di Falcao al Manchester United. I RISCHI Poteva andare tutto a rotoli quindi, e invece il club del Principato ha badato al sodo, battendo due volte il Bayer Leverkusen, e ieri pure i russi di Villas Boas che si giocavano la qualificazione. Comunque due squadre che partivano da favorite. Un paradosso quello del Monaco reso ancora più evidente dando un’occhiata alla classifica di Ligue 1, dove la squadra di Jardim occupa solo il settimo posto con 26 punti.

PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Abdennour al 18’, Fabinho al 44’ s.t. MONACO (4-3-3) Subasic 6,5; Fabinho 6,5, Wallace 6, Abdennour 7,5, Raggi 7; Bakayoko 7, Toulalan 7, Moutinho 6,5; Dirar 6 (dal 45’ s.t. Silva 6), Berbatov 6,5 (dall’11’ s.t. Martial 6), FerreiraCarrasco 6,5 (dal 47’ s.t. Ocampos s.v.). PANCHINA Stekelenburg, Germain, Traoré, Thiam. ALLENATORE Jardim 7. AMMONITI Raggi, Toulalan per gioco scorretto. ZENIT (4-2-3-1) Lodygin 6; Smolnikov 5 (dal 34’ s.t. Ryazantsev 5,5), Garay 6, Lombaerts 6, Criscito 6; Fayzulin 6 (dal 23’ s.t., Shatov 6), Garcia 5; Hulk 6, Danny 5, Witsel 5; Rondon 5. PANCHINA Malafeev, Anyukov, Arshavin, Neto, Tymoshchuk. ALLENATORE Villas Boas 5. AMMONITI Lombaerts, Fayzulin per gioco scorretto. ARBITRO Skomina (Slo) 6. NOTE Spettatori 11.319. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 4-1. In fuorigioco 4-1. Angoli 4-3. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 2’.

9

Dodici in meno di un anno fa, quando il Monaco era secondo con Claudio Ranieri. E che sono anche gli stessi del Marsiglia di Bielsa, primo, davanti al Psg. GRAN FINALE Insomma gli ingredienti ci sono tutti per gustare la magia di una qualificazione insperata, maturata invece negli ultimi 90’ della fase a gruppi, gestiti con intelligenza. Con i monegaschi attenti a non sbilanciarsi nel primo tempo, contenendo le poche folate offensive degli ospiti. E poi azzannando nella ripresa prima con un colpo di testa di Abdennour, pescato da Carrasco su punizione, e con la rasoiata di Fabinho, in contropiede. Da segnalare anche l’ottima prova di Raggi, anche se fuori ruolo da terzino sinistro. E di Toulalan, una diga davanti alla difesa. Il Monaco così regala al calcio francese una doppia qualificazione, insieme al Psg, che mancava da cinque edizioni, ritrovando quegli ottavi che la squadra del Principato aveva frequentato l’ultima volta nel 2005 con Deschamps. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Bryan Cristante, 19 anni EPA

Andrè Viana

BENFICA

0

LEVERKUSEN

0

LISBONA

E

ra una partita più importante per il Leverkusen che per il Benfica e il pareggio finale senza reti relega i tedeschi a un secondo posto meno confortante rispetto al primato sperato alla vigilia. Il tecnico Jesus ha approfittato di un match senza obiettivi per adottare diversi cambiamenti nella squadra (anche in vista del «classico» con il Porto di domenica) e ha dato un’opportunità a Bryan Cristante. L’ex milanista ha disputato una grande partita mantenendo il controllo completo del centrocampo, sia nelle azioni difensive sia in fase offensiva. Il Benfica nel complesso ha disputato una buona gara e all’11’ ha avuto anche la migliore occasione di tutta la partita, ma Lima non è riuscito a fare di meglio che colpire il palo della porta difesa da Leno. POCA LUCIDITÀ Il Leverku-

BENFICA (4-4-2) Artur 6; André Almeida 6,5, César 6, Lisandro 6, Benito 5,5; Cristante 7, Pizzi 7, Bebé 7 (dal 42’ s.t. João Teixeira s.v.), Ola John 6,5; Lima 5,5 (dal 17’ s.t. Talisca 6), Derley (dal 31’ s.t. Nélson Oliveira 6). PANCHINA Paulo Lopes, Sílvio, Jardel, Gonçalo Guedes. ALLENATORE Jesus 6,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Cristante per gioco scorretto. LEVERKUSEN (4-2-3-1) Leno 6; Hilbert 6,5, Omer Toprak 4,5, Spahic 6, Boenisch 6; Castro 6, Rolfes 5,5 (dal 38’ s.t. Kiessling 5); Bellarabi 6,5, Çalhanoglu 6,5, Kruse 5,5 (dal 1’ s.t. Brandt 6); Drmic 6 (dal 26’ s.t. Son 5,5). PANCHINA Kresic, Jedvaj, Wendell, Yurchenko. ALLENATORE Schmidt 6. ESPULSI Omar Toprak per doppia ammonizione. AMMONITI Boenisch per gioco scorretto. ARBITRO Kulbakov (Bul) 6. NOTE Spettatori 17.564. Tiri in porta 2-4. Tiri fuori 6-4. In fuorigioco 1-5. Angoli 7-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 6’.

sen, da parte sua, ha lottato affidandosi soprattutto al valore di giocatori come Bellarabi e Calhanoglu, ma è sempre mancata un po’ di lucidità in attacco. Schmidt ha cercato di correggere questa lacuna con gli innesti di Brandt e Son, ma anche nel resto del match il Benfica si è confermato superiore grazie soprattutto a Cristante che è riuscito a mantenere la squadra unita e coesa. A rendere più spettacolare e aperta la gara ha provveduto nell’ultima mezzora l’ingresso di Talisca e la notizia del vantaggio del Monaco, che ha portato il Leverkusen a sbilanciarsi alla ricerca del gol che avrebbe consentito di mantenere il primo posto. Né i portoghesi né i tedeschi, però, sono riusciti a trovare la via per sbloccare un risultato che, alla fine, fa più contento Jesus del collega Schmidt. Grazie alla buona prova disputata, Cristante si candida a un ruolo più rilevante nel prosieguo della stagione, soprattutto considerando che Enzo Pérez, «rivale» nel ruolo, sembra vicino alla cessione. © RIPRODUZIONE RISERVATA


10

Champions League R Gruppo B

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il Real fa filotto e Ancelotti porta a casa il record: 19 vittorie di fila

Non basta Gerrard Il Basilea spedisce il Liverpool in dieci in Europa League

1Senza storia la partita con il Ludogorets:

1Frei colpisce, Markovic si fa espellere: inutili

a segno Ronaldo, Bale, Arbeloa e il baby Medran REAL MADRID

4

LUDOGORETS

0

PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI C. Ronaldo (R) su rig. al 20’, Bale (R) al 38’ p.t.; Arbeloa (R) al 34’, Medran (R) 43’ s.t. REAL MADRID (4-3-3) Keylor Navas 6,5; Arbeloa 7, Nacho 6,5, Varane 7, Coentrão 6 (dal 15’ s.t. Marcelo 6); Illarramendi 6,5, Kroos 7 (dal 15’ s.t. Jesé 6,5), Isco 7; Bale 7,5 (dal 38’ s.t. Medran 6), Hernández 5,5, C. Ronaldo 6. PANCHINA Casillas, Pepe, Carvajal, Benzema. ALLENATORE Ancelotti 7. ESPULSI nessuno. AMMONITI Marcelo per g.s. LUDOGORETS (4-2-3-1) Stoyanov 6; Junior Caiçara 5,5, Terziev 4, Moti 4,5, Minev 5,5; Dyakov 6, Fabio Espinho 6 (dal 18’ s.t. Anicet Abel 5,5); Alexandrov 5 (dal 16’ s.t. Wanderson 5,5), Marcelinho 5, Misidjan 6 (dal 25’ s.t. J. Quixadà 5,5); Dani Abalo 5,5. PANCHINA Borjan, Zlatinski, Aleksandrov, Hamza. ALLENATORE Dermendzhiev 5. ESPULSI Marcelinho per c.n.r.. AMMONITI nessuno. ARBITRO Turpin (Fra) 6. NOTE spettatori 58.393. Tiri in porta 16-4. Tiri fuori 5-1. Angoli 153. In fuorigioco 3-3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’.

Filippo Maria Ricci CORRISPONDENTE DA MADRID Twitter @filippomricci

U

n altro record per Carlo Ancelotti. Il suo Real Madrid ha battuto 4-0 il Ludogorets facendo filotto in Champions, 6 vittorie su 6, e diventando la prima squadra spagnola a infilare 19 successi consecutivi nelle varie competizioni. Nel 2005-2006 il Barça di Rijkaard si fermò a 18. Poi però vinse la Champions. PROSSIMA META Ora Ancelotti può puntare al record del mondo, stabilito nel 2011 dal Curitiba brasiliano tra campionato del Paranà e Coppa del Brasile: 24 successi. Il Madrid per eguagliare la serie deve vincere il Mondiale per club, un paio di partite di Liga (Almeria prima

di Natale e Valencia dopo capodanno) e quindi battere l’Atletico nel derby di andata degli ottavi di Copa del Rey. Complesso, anche per questo Madrid messo da Carlo in modalità Minipimer. Ieri teoricamente il Ludogorets poteva ancora aspirare a un posto in Europa League. E i bulgari dopo lo shopping al Corte Ingles del lunedì ieri hanno mostrato di gradire anche l’atmosfera del Bernabeu. Discretamente chiusi in difesa, vivi in contropiede, con un portiere attento. RONALDO DA 30 Però al 19’ Varane su angolo di Kroos ha centrato la porta e Marcelinho si è immolato parando il colpo di testa. Sul rimbalzo gol di Bale ma l’arbitro ha riavvolto il nastro: rete annullata, rigore ed espulsione. Ronaldo ha segnato, ovviamente. Ieri era capitano e la fame non gli manca: 5 gol in questa Champions, 72 nella classifica all-time della competizione (preliminari inclusi), 1 più di Raul e 2 meno di Messi (in campo stasera), 30 stagionali (di cui 9 su rigore) quando gli mancano 3 gare per arrivare a Natale. La folta colonia bulgara del Bernabeu non ha apprezzato il rigore deciso dell’arbitro e ha risposto con ironia accompagnando Cristiano al centro del campo con il coro «Messi, Messi». Senza scomporsi il Madrid ha colpito un palo con un gran tiro da fuori di Kroos poi ha chiuso la pratica numero 19 con un colpo di testa di Bale su angolo del tedesco. GLI ALTRI GOL La serata è rimasta piacevole, col Ludogorets a tener sveglio Keylor Navas (ieri preferito a Casillas) e il Madrid a lampi: una traversa di Arbeloa, l’ingresso di Jesé con riposo per il sempre presente Kroos, la rete di Arbeloa, ancora su angolo stavolta di Isco. E infine gloria anche per il canterano Medran, che festeggia il debutto europeo con un gol aiutato da una deviazione. Festa per il record, e sotto con l’Almeria. © RIPRODUZIONE RISERVATA

il pareggio del capitano dei Reds e l’assalto finale LIVERPOOL

1

BASILEA

1

to, illustre sconosciuto nella stagione dei Reds. IL FILM Il Basilea di Sousa potrebbe vincere e alla fine rischia un k.o. clamoroso solo perché, negli ultimi minuti, il vento contrario e la stanchezza dopo aver corso a perdifiato per tutta la gara annebbiano le idee. La squadra svizzera è perfetta sul piano tattico: pressing asfissiante sul portatore del pallone, ripartenze, rete di passaggi che manda in tilt i Reds. Il vantaggio di Frei arriva dopo 25 minuti in cui il Liverpool mostra il disagio di una squadra impoverita dall’addio di Suarez, fiaccata dalla prolungata assenza di Sturridge, disturbata dai ripetuti casi-Balotelli. Lambert, onesto centravanti inglese, è un comprimario costretto a recitare da protagonista. Enrique è un disastro. Lucas ha limiti che dovrebbero far riflettere qualche club italiano interessato al brasiliano. Il gol di Frei suggella il dominio del Basilea: la botta dello svizzero, su assist di Streller, è perfetta. Il match è nelle mani della squadra di Sousa: Streller divora poco dopo il 2-0.

PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Frei (B) al 25’ p.t.; Gerrard (L) al 36’ s.t.

Carlo Ancelotti, 55 anni, allenatore del Real Madrid. Nella scorsa stagione ha vinto la decima Champions con il club spagnolo, la sua terza personale AP

LIVERPOOL (4-2-3-1) Mignolet 6; Johnson 5,5, Skrtel 6, Lovren 6, Enrique 5 (dal 1’ s.t. Moreno 5); Gerrard 7, Lucas 5 (dal 28’ s.t. Coutinho 5,5); Sterling 6,5, Henderson 6, Allen 5; Lambert 4 (dal 1’ s.t. Markovic 4). PANCHINA Jones, Sakho, Can, Lallana. ALLENATORE Rodgers 5. ESPULSI Markovic al 16’ s.t. per gioco scorretto. AMMONITI Lucas, Lovren e Moreno per gioco scorretto. BASILEA (4-5-1) Vaclik 7; Xhaka 7, Schar 6,5, Suchy 6,5, Safari 6,5; Gonzalez 7, Elneny 6,5 (dal 38’ s.t. Diaz s.v.), Frei 7, Zuffi 6,5 (dal 42’ s.t. Samuel s.v.), Gashi 7; Streller 6,5 (dal 29’ s.t. Embolo 5,5). PANCHINA Vailati, Degen, Delgado, Hamoudi. ALLENATORE Sousa 7. ESPULSI nessuno. AMMONITI Schar per g.s. ARBITRO Kuipers (Ola) 7. NOTE spettatori 43.290. Tiri in porta 6-4. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 2-2. Angoli 4-6. Recuperi: 0’ p.t.; 4’ s.t.

Stefano Boldrini INVIATO A LIVERPOOL

«Y

ou’ll Never Walk Alone» canta l’incredibile popolo del Liverpool, dopo uno dei pareggi più inutili della storia dei Reds. Già, ma la camminata ora prosegue in Europa League, perché la Champions, da ieri, è solo un ricordo. Il cuore non basta a questi livelli. Giocare gli ultimi trenta minuti in inferiorità numerica, conquistare il pareggio con una splendida punizione di Gerrard e sfiorare il successo nel finale all’arma bianca, con i tiri di Skrtel ed Henderson, serve solo a mostrare l’immenso orgoglio, patrimonio storico del Liverpool. Ma per vincere e camminare in Champions serve uno sparti-

Steven Gerrard, 34 anni, capitano del Liverpool, ha firmato il gol del pari nella partita col Basilea. Ma non è bastato ad evitare l’eliminazione dalla Champions IMAGES

EPILOGO Nell’intervallo, Rodgers interviene: entrano Markovic e Moreno, escono Lambert ed Enrique. L’impatto di Markovic sembra buono, ma il serbo commette una fesseria colossale, dando una manata volontaria a Safari: espulsione sacrosanta. Il Basilea gestisce il vantaggio, ma Gerrard su punizione inventa un capolavoro: pallone all’incrocio. Gli ultimi dieci minuti sono un romanzo. Si gioca coast to coast. Il giovanissimo camerunese Embolo, 17 anni, fa infuriare Sousa quando cerca il gol personale. I Reds ci provano con i tiri da lontano. Vaclik si salva in acrobazia sulla zuccata di Henderson e poi inventa la parata della vita, respingendo una botta ancora di Henderson. Il Basilea va avanti, il Liverpool retrocede in Europa League. E Balotelli? E’ l’uomo calendario del gennaio 2015. Ormai a Liverpool gli resta solo questo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

GRUPPO D

Immobile-gol, poi il pari di Mitrovic ● (el.ber.) Come all’andata fa gol Immobile, ieri strepitoso. Solo le parate di Proto gli negano altre reti. Pareggia Mitrovic di testa nel finale. Dortmund primo, dopo un anno torna Blaszczykowski. BORUSSIA-ANDERLECHT 1-1 MARCATORI Immobile (B) al 13’, Mitrovic (A) al 39’ s.t. BORUSSIA D. (4-2-3-1) Langerak 6,5; Durm 6, Subotic 6,5, Ginter 6, Schmelzer 6 (30’ s.t. Aubameyang 6); Gündogan 6,5 (21’ s.t. Kirch 6), Sahin 5,5; Mkhitaryan 6,5, Kagawa 5,5 (40’ s.t. Blaszczykowski s.v.), Grosskreutz 5; Immobile 7. (Weidenfeller, S. Bender, Jojic, Ramos). All. Klopp 6. ANDERLECHT (4-2-3-1) Proto 7,5; Vanden Borre 6,5, Mbemba 6, Deschacht 5, N’Sakala 6; Dendoncker 5,5, Kljestan 5,5 (24’ s.t. Tielemans 6); Conte 6,5 (34’ s.t. Cyriac s.v.), Praet 6,5, Acheampong 6; Mitrovic 6,5 (44’ s.t. Heylen s.v.). (Roef, Colin, Kawaya, Kabasele). All. Hasi 6. ARBITRO Undiano Mallenco (Spa) 6. NOTE ammonito Deschacht.

GRUPPO D

Poker Arsenal Il Galatasaray è solo Sneijder ● (s.man.) Tutto facile per l’Arsenal che chiude la pratica col Galatasaray già nel primo tempo con doppietta di Ramsey e Podolski. Bello ma inutile nel finale il gol di Sneijder su punizione. GALATASARAY-ARSENAL 1-4 MARCATORI Podolski al 3’, Ramsey all’11’ e al 29’ p.t.; Sneijder al 43’, Podolski al 47’ s.t. GALATASARAY(4-2-3-1) Sinan 5; Tarik 3 (1’ s.t. Altintop 5), Semih 4, Hakan Balta 3, Telles 3; Melo 4, Emre 5,5; Bruma 4 (31’ st Olcan s.v.), Burak 4 (1’ s.t. Yasin 6), Sneijder 6,5; Umut 5,5. ALL. Hamzaoglu 4 ARSENAL (4-3-3) Szczesny 6; Debuchy 6,5 (31’ s.t. O’Connor s.v.), Mertesacker 7, Chambers 6,5, Bellerin 7; Flamini 6 (1’ s.t. Zelalem 5), Chamberlain 8, Ramsey 7,5 (1’ s.t. Niles 6); Campbell 5, Sanogo 5,5, Podolski 8. ALL. Wenger 7 ARBITRO Borbolan (Spagna) 6,5. AMMONITI Flamini, Debuchy, Podolski, Melo, Tarık, Semih.

Mondo R

Pelè ha lasciato l’ospedale: «Sono pronto per l’Olimpiade» Mauricio Cannone RIO DE JANEIRO

P

elé finalmente è uscito ieri dall’ospedale, scherzando e dicendosi pronto per scendere in campo ai Giochi di Rio 2016. O Rei, 74 anni, tre titoli mondiali, era ricoverato all’Albert Einstein di San Paolo per curare un’infezione urinaria dal 24 novembre scorso. In precedenza, il 13 novembre aveva subito un intervento per rimuovere dei calcolo che gli ostacolavano il flusso urinario, poi le complicazioni per un’infezione che lo hanno co-

stretto anche a qualche giorno nell’unità di terapia intensiva. BRIVIDI «Alle Olimpiadi possono esserci tre professionisti. Sono uno di loro», dice sorridente O Rei alla conferenza stampa. I professionisti sono in realtà i tre fuoriquota over 23: all’epoca di Pelé calciatore, che non ha mai disputato un’Olimpiade, i Giochi erano, almeno ufficialmente, ristretti ai dilettanti. «Ho sentito dei brividi ma non ho avuto paura di morire. Sono un uomo di tre cuori. Era una cosa che avevo già sentito altre volte ma non sapevo fosse un’infezione. Ma in

Pelè e la fidanzata Marcia ACTION

un dato momento avevo persino pensato che Dio si fosse scordato di me perché avevo anche subito un intervento al femore negli ultimi anni». UN RENE Pelè spiega anche la storia del rene in meno: «Subii una frattura, un colpo dato col ginocchio a una vertebra ai tempi in cui giocavo al Santos, che mi perforò un rene. Quando ero ai Cosmos ebbi una febbre e il medico mi disse che avevo solo un rene funzionante da molto tempo. Allora mi sottoposero a un intervento per rimuovere quello inattivo, a New York, dove giocavo, quindi nessuno se ne era reso conto». Pelé coglie l’occasione per ringraziare i fans in tutto il mondo: «Oltre i brasiliani, ho ricevuto messaggi persino dalla Cina, dal Pakistan e da quasi tutta l’Europa». © RIPRODUZIONE RISERVATA

TACCUINO STATI UNITI

Raul presentato ai New York Cosmos ● NEW YORK Raul Gonzalez Blanco sulle orme di Pelé, Beckenbauer e Chinaglia. Il 37enne attaccante spagnolo ex Real Madrid è stato presentato come nuovo giocatore dei New York Cosmos, dove indosserà la maglia numero 7.

FRANCIA

Riciclaggio, arrestato presidente del Bastia ● BASTIA Il presidente del Bastia Pierre-Marie Geronomi e sua moglie sono stati arrestati a

seguito di una indagine sull’antiriciclaggio in Corsica. Geronimi, è stato posto in custodia «nel contesto di un’indagine preliminare da parte del procuratore di Bastia».

SPAGNA

L’Almeria esonera il tecnico Francisco ● EIBAR La sconfitta di lunedì sera contro l’Eibar per 5-2 costa il posto a Francisco, allenatore dell’Almeria. La società ha annunciato l’esonero del 36enne tecnico, che dalla guida della squadra riserve era stato promosso alla prima squadra 18 mesi fa.


MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Offerta valida per contratti fino al 31/12/2014 per Ford Tourneo Connect Plus 1.0 EcoBoost 100CV. Solo per vetture in stock. IPT e contributo per lo smaltimento pneumatici esclusi. Ford Tourneo Connect: consumi da 4,9 a 8,0 litri/100 km (ciclo misto); emissioni CO2 da 129 a 184 g/km. Esempio di finanziamento per Ford Tourneo Connect a € 16.250. Anticipo zero, 36 quote da € 306,94, escluse spese incasso Rid € 3, più quota finale denominata VFG pari a € 7.695. Importo totale del credito di € 17.218,15 comprensivo Guida Protetta, Assicurazione vita, Invalidità e disoccupazione. Totale da rimborsare € 18.852,84. Spese gestione pratica € 300. Imposta di bollo in misura di legge all'interno della prima quota mensile. TAN 3,95%, TAEG 5,30%. Salvo approvazione FCE Bank plc. Ce termini dell'offerta e delle coperture assicurative nella brochure informativa presso il FordPartner o sul sito www.fordcredit.it.

NUOVO TOURNEO CONNECT

Smart People Mover

Flexible Space Porte posteriori scorrevoli per facilitare l’accesso. Sedili ripiegabili per ottimizzare lo spazio. Disponibile anche sette posti. Fino a 2.620 litri di capacità di carico.

FORD TOURNEO CONNECT € 16.250 Clima, SYNC, Frenata automatica d’emergenza, Cruise control con limitatore di velocità, Fendinebbia con luci di svolta, Sensori di parcheggio posteriori, Sbrinatore rapido del parabrezza.

E in più anticipo zero, TAN 3,95%, TAEG 5,30%

Solo a dicembre, gli ecoincentivi Ford sono per tutti.

ford.it

11


Champions League R Gruppo E

12

fL’ANALISI

Roma, se batti il City batti anche il Bayern 1Da quell’1-7 coi tedeschi la squadra di Garcia non ha

più lo smalto dell’inizio: l’insicurezza si scaccia vincendo Paolo Condò Twitter @PaoloCond

L

iberiamo il campo dal primo equivoco, per aiutare l’approccio della Roma a questa madre di tutte le sue partite: in Champions League lo 0-0 è un risultato rarissimo, nelle prime 108 gare dell’edizione in corso (andata e ritorno dei playoff più cinque turni e mezzo della fase a gironi) si è verificato sei volte soltanto. E dunque ragioniamo sul fatto che alla Roma stasera sia richiesta la vittoria, dimenticando che il risultato al fischio d’inizio la qualifica ed evitando di confidare in una sorpresa del Cska a Monaco. Da Pallotta in giù, il giorno del sorteggio tutti avrebbero firmato per arrivare alla gara finale in questa situazione (noi compresi). E dunque Garcia passi la spugna sulla lavagna delle occasioni perdute, e pensi a una squadra in grado di chiudere finalmente la parentesi d’angoscia aperta dall’1-7 contro il Bayern. Perché sì, è dal film horror del 21 ottobre che la splendida Ro-

ma di inizio stagione sembra risk, high reward»: dell’enoreclissata, se non per brevi me ricompensa che aspetta la sprazzi. Quella sera una banda Roma abbiamo appena parladi ragazzi che si pensavano to, vediamo adesso gli enormi senza limiti, e giocavano come rischi che dovrà correre per se la loro energia guadagnarla. La fosse inesauribidimensione stelle, andò a sbatteOCCHIO A... lare di un club re contro una re- La rosa di Pellegrini come il Manchealtà inattesa nelster City appare la sua ferocia. fa paura: fuori i big, nitida proprio in Occorre un risul- tocca a Jovetic, queste circotato forte per in- Dzeko e Lampard s t a n z e . Un a vertire lo stato squalifica gli d’animo che af- Contro il palleggio blocca il suo leafligge la Roma der, il grande Yainglese, mediana da allora, l’insiya Touré? Un incurezza è una da guerra: De Rossi, fortunio nell’ultalpa che ha già Keita e Nainggolan timo impegno scavato buche gli sottrae un profonde: se stasera riuscisse- centravanti fantastico come ro a vincere, qualificandosi da Sergio Aguero? Il terzo fenosecondi in un girone che ad meno, David Silva, non gioca agosto veniva considerato im- da quaranta giorni e difficilpossibile, Totti e compagni re- mente potrà partire dall’inicupererebbero una cognizione lusinghiera del proprio valore, i cui effetti positivi si farebbero sentire sia in Champions che in campionato. RISCHI ENORMI Gli americani definiscono una situazione come quella di stasera «high

zio? Pellegrini non deve fare altro che togliere il cellophane ad altri campioni e mandarli in campo al loro posto, rivelando una profondità di rosa che forse il solo Bayern può vantare. Se Jovetic giocasse ancora in Italia, sarebbe probabilmente l’uomo più forte della Serie A: nel City diventa titolare per le assenze appena citate. Stessa storia per Dzeko, inseguito senza fortuna da tutte le nostre grandi, e per la strepitosa capacità di competere di Frank Lampard, uno che in certe serate vorremmo sempre nella nostra squadra. CENTROCAMPO TOSTO? Malgrado i suoi uomini migliori siano ai box, Pellegrini – sicuro almeno del recupero chiave di Kompany – continua ad avere un invidiabile ventaglio di

scelte: può utilizzare Milner per tenere a bada fisicamente Maicon, lasciando a Nasri sulla destra il compito di punzecchiare Holebas o Cole e tenendo di conserva Jesus Navas, uno dei migliori cambia-partite del mondo. Le ultime proiezioni suggeriscono opzioni diverse in casa Roma: niente Pjanic per la terza volta – e sarebbe una decisione molto forte, foriera di potenziali conseguenze – tanto talento offensivo (Ljajic e Gervinho) sulle fasce per convergere al centro andando all’attacco di Demichelis, e il centrocampo più tosto, con Keita, De Rossi e Nainggolan, per mordere il palleggio degli inglesi. In questo senso non va mai dimenticato che Totti agisce da vertice basso dell’attacco ma anche da vertice alto del centrocampo: per quanto muscolare, con lui non sarebbe mai un reparto acefalo. SE GIOCA PJANIC Le varianti sono così numerose (se Garcia tornasse sui suoi passi con Pjanic, il corollario per accrescere la capacità polmonare mancata nel tragico primo tempo col Bayern sarebbe Florenzi al posto di Ljajic), che indovinarle diventa difficile, e probabilmente inutile: nel corso dei 90 minuti finiranno per giocare tutti, e in gare senza domani come questa un’aggiunta dalla panchina spesso conta più del titolare. In generale, gli attacchi sembrano superiori alle difese, e in entrambi gli schieramenti il ruolo chiave sarà recitato dalle stelle sulla trequarti. Il giovane Jovetic dialogherà con Dzeko, centravanti che gli naviga davanti, il vecchio Totti imbucherà palloni per i suoi partner esterni Ljajic e Gervinho. Sarà molto lunga, sarà molto difficile: gli ingredienti perché sia esaltante. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA SITUAZIONE Serve una vittoria Ok il pari per 0-0 se perde il Cska

Slutsky, tecnico del Cska AFP Il pareggio a Mosca ha complicato la situazione della Roma, che senza il gol di Berezutski e senza quello nel finale di Aguero al Bayern sarebbe scesa in campo stasera con la qualificazione in tasca. Invece a Garcia può accadere di tutto: Champions, Europa League o addirittura fuori dalle coppe. La Roma si qualifica se... 1) vince: anche in caso di successo del Cska a Monaco, giallorossi avanti nello scontro diretto con i russi 2) pareggia e il Cska pareggia: andrebbe bene un pari ma solo se il Cska fa altrettanto a Monaco 3) pareggia 0-0 e il Cska perde: può bastare questo risultato solo se il Cska perde a Monaco contro il Bayern. In quel caso, la Roma si qualificherebbe in virtù del gol segnato a Manchester (finì 1-1) La Roma è eliminata se... 1) perde 2) pareggia dal 2-2 in su e il Cska vince o perde: giallorossi in Europa League se i russi perdono; giallorossi ultimi se i russi vincono 3) pareggia 1-1 e il Cska perde a Monaco: in quel caso, giallorossi in Europa League per la peggior differenza reti generale nei confronti degli inglesi (al momento, Roma a -4, City a -1)

IL DUELLO

Francesco contro Frank La sfida del gol è senza età 1Totti, 38 anni, ha segnato all’andata

Lampard, 36, rischia l’addio all’Europa

Massimo Cecchini ROMA

N

on abbiamo informazioni certe sulla pedagogia dei calciatori inglesi in relazione alla prole. Di sicuro sappiamo che Enzo Totti a suo figlio Francesco diceva scuotendo la testa: «Sei proprio ‘na pippa». In realtà per lo Sceriffo – questo il soprannome di papà Totti – era un modo per stimolare un pargolo di cui riconosceva il talento

immenso. Con queste premesse, viene da chiedersi quale sia stato l’approccio educativo di Frank Lampard Senior – «daddy» di Frank James Junior – visto che papà Lampard invece era stato difensore del West Ham, con cui aveva vinto anche due FA Cup. Non basta. L’albero genealogico familiare annoverava anche lo zio Harry Redknapp (West Ham) e il cugino Jamie Redknapp (Liverpool), entrambi con curriculum di primo livello. Evidentemente, però, Lam-

pard non ha ricevuto traumi dalla notorietà e dalle aspettative familiari, tant’è che stasera si troverà ad affrontare un duello apparentemente senza tempo, che all’andata il giallorosso ha santificato con il gol del pareggio (1-1). BANDIERE L’anagrafe recita infatti 38 anni per il ragazzo nato a Via Vetulonia e 36 per il «kid» di Romford, «East End» di Londra. Pur con bacheche ricche e diverse, Francesco però ha coronato quel sogno che a Frankie non è riuscito: diventare la bandiera della squadra amata. Dopo aver iniziato nel West Ham e Swansea, infatti, Lampard è diventato la stella del Chelsea, in cui ha giocato per 13 stagioni prima che uno scarno comunicato del 2 giugno scorso ne decretasse l’addio per fine contratto. In quel momento sono andate in archivio 626 partite e 208 reti, che lo hanno santificato come miglior marcatore della storia dei «blues». Ma poiché il destino ha senso dell’umorismo, la storia recente di Lampard si snoda così: accetta la proposta d’ingaggio del New York City, ma poiché la proprietà (araba) è la stessa del Manchester City viene deciso di

parcheggiarlo nella squadra di Pellegrini, in attesa di aggregarsi da gennaio al suo nuovo club. Ebbene, provate a indovinare a chi ha segnato Lampard il primo gol (e per giunta decisivo) con la maglia del City? Esatto, indovinato: proprio al Chelsea. CALCI AL TEMPO Ma stasera ci sarà poco tempo per guardarsi indietro e invidiare quel Totti che, almeno fino a 40 anni, guiderà la Roma, dopo aver declinato (lui sì) munifiche offerte dagli Usa. Stavolta è sfida da dentro o fuori e perciò, se le cose andassero nel modo in cui la Roma spera, l’Olimpico potrebbe essere l’ultimo palcoscenico europeo di Lampard, anche se con postilla. Qualora fosse il City invece ad andare avanti, è possibile che la proprietà decida di tenere Frankie alla corte di Pellegrini, facendogli saltare il precampionato e «liberandolo» solo per la stagione vera e propria. Non saremmo sorpresi, visto che tra le stelle che stasera illumineranno Roma, i più ricercati dai flash saranno ancora una volta Totti e Lampard. Francesco contro Frank. Perché nessuno come loro ha dimostrato di essere così bravo a prendere a calci il tempo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DUE MONUMENTI DA 1577 PARTITE FRANCESCO TOTTI

FRANK LAMPARD nato a Romford il 20-06-1978

nato a Roma il 27-09-1976

PRESENZE E GOL con squadre di club

nelle coppe europee

720 293

1

nelle coppe europee

131

857

92 38

2 256

PALMARES Scudetti

PRESENZE E GOL con squadre di club

29

PALMARES Supercoppe italiane

2

Coppe Italia

2

Europeo Under 21

1

Mondiali

1

Premier League

3

F.A. Cup

Coppe di Lega

4

2

Community Shield

2

Champions League

1

Europa League

1


13

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ROMA

4-3-3

DE SANCTIS

MAICON

MANOLAS

37 anni

33 anni

23 anni

26

13

COSÌ IN CAMPO

MANCHESTER CITY ARBITRO: Mazic (Ser) GUARDALINEE: Ristic (Ser), Djurdjevic (Ser) GIUDICI DI PORTA: Grujic (Ser), Filipovic (Ser) QUARTO UOMO: Petrovic (Ser)

ROMA ore 20.45 STADIO Olimpico

44

25. HOLEBAS 26. DE SANCTIS Presenze Gol subiti

3 9

2 1

Presenze Gol segnati

YANGA-MBIWA

HOLEBAS

NAINGGOLAN

25 anni

30 anni

26 anni

2

25

2. YANGA-MBIWA

44. MANOLAS

16. DE ROSSI

8. NASRI

10. TOTTI

4 4. NAINGGOLAN

4 0

4 0

Presenze Gol segnati

DE ROSSI

KEITA

LJAJIC

31 anni

34 anni

23 anni

16

20

8

28 anni

1

5

4

5 8

Presenze Gol segnati

4 0

5 0

Presenze Gol segnati

DEMICHELIS

CLICHY

FERNANDO

33 anni

29 anni

27 anni

26

22

6

5. ZABALETA

35. JOVETIC

6. FERNANDO

5 0

Presenze Gol segnati

KOMPANY

29 anni

10. DZEKO 8. LJAJIC

Presenze Gol segnati

ZABALETA

Presenze Gol subiti

27. GERVINHO

13. MAICON

HART 27 anni

20. KEITA

5 0

Presenze Gol segnati

4-2-3-1

4. KOMPANY 18. LAMPARD

7. MILNER

26. DEMICHELIS

1. HART

Presenze Gol segnati

4 0

Presenze Gol segnati

4 0

3 0

Presenze Gol segnati

LAMPARD

NASRI

JOVETIC

36 anni

27 anni

25 anni

18

8

35

22. CLICHY Presenze Gol segnati

3 0

4 0

Presenze Gol segnati

3 0

Presenze Gol segnati

TOTTI

GERVINHO

38 anni

27 anni

50 anni

10

27

ALLENATORE

Presenze Gol segnati

4 2

GARCIA

5 3

Presenze Gol segnati

PANCHINA 28. Skorupski, 23. Astori, 3. Cole, 6. Strootman, 15. Pjanic, 24. Florenzi, 22. Destro SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: Maicon, Nainggolan INDISPONIBILI: Balzaretti, Castan, Uçan

Alla Roma dal 2013

1 PARTITA

1

EL *

2009-10 2010-11 2011-12 2012-13 2013-14

DZEKO 28 anni

61 anni

7

10

ALLENATORE

5 1

Presenze Gol segnati

PELLEGRINI

4 0

Al Manchester dal 2013

GOL FATTI

EL*

EL *

CL

EL** EL

2009-10 2010-11 2011-12 2012-13 2013-14

METEO Sereno, temperatura 9°

GDS

L’ALTRA PARTITA

QUI ROMA

Garcia: «Come una finale» De Rossi favorito su Pjanic

Rudi Garcia, 50 anni, tecnico francese della Roma ANSA dispiace non ci sia». Poi Garcia torna a scherzare («Avessi 11 difensori giocherei solo con quelli») e difende De Rossi. «Io alleno il giocatore,

ma posso dire che lui è un campione in campo e nella vita. Peccato non averlo domenica a Genova». QUANTI DUBBI Già, ma prima c’è il City e De Rossi è uno dei grandi dubbi. Alla fine Garcia sembra essersi convinto a farlo giocare, per un centrocampo da battaglia (con Keita e Nainggolan). Il che, però, vorrebbe dire terza esclusione consecutiva in Champions per Pjanic. Altri dubbi, poi, tra YangaMbiwa e Astori al centro della difesa e tra Ljajic e Florenzi davanti. Per questioni di equilibrio, le stesse che porterebbero all’utilizzo di De Rossi. Andrea Pugliese © RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI MANCHESTER CITY

Jovetic: «Voglio un gol sulle orme di Totti» ● ROMA Neppure il privilegio del finger, per il Manchester City, atterrato a Fiumicino qualche minuto prima delle 19 e «costretto» a servirsi dei bus lungo la pista dell’aeroporto. Poco male, per una squadra arrivata nell’albergo a due passi da Villa Borghese nell’indifferenza totale: giusto una ventina di tifosi a chiedere autografi e gli occhi incuriositi del c.t. dell’Italbasket, Simone Pianigiani. Altri occhi, vispi, quelli di Stevan Jovetic, stasera contro Francesco Totti, che più volte l’ha descritto come suo possibile erede: «E per me è un grande onore — ha detto il montenegrino —.

1

0 GOL FATTI

CL: Champions - EL: Europa League *Non ha giocato le coppe **Fuori nei gironi di Champions ***Fuori nei preliminari

● ROMA Stavolta è un Garcia positivo, di nuovo sorridente. «Del resto è un’amichevole, perché siete così tanti?», scherza con i giornalisti. Per poi tornare serio. «È una finale, una gara speciale per me e il club. Sulla carta dovevamo essere già fuori ed invece abbiamo il destino nelle nostre mani». Il che vuol dire vincere, visto che così la Roma sarà agli ottavi. «Il Cska può passare a Monaco, non abbiamo alternative, puntiamo all’exploit. Non ci resta che attaccare e segnare un gol in più. Aguero? Grande giocatore,

Vittorie Manchester City

*

4 0

Presenze Gol segnati

LE ULTIME 5 STAGIONI

1

0

3 0

28 anni

CAMPIONE FINALE SEMIFINALE QUARTI OTTAVI SEDICESIMI GIRONI

Pareggi

CL

Presenze Gol segnati

2 0

MILNER

I PRECEDENTI Vittorie Roma

EL***

Presenze Gol segnati

Presenze Gol segnati

TV: Canale 5 INTERNET: www.gazzetta.it

LE ULTIME 5 STAGIONI CAMPIONE FINALE SEMIFINALE QUARTI OTTAVI SEDICESIMI GIRONI

PANCHINA 13. Caballero, 3. Sagna, 20. Mangala, 38. Boyata, 15. Navas, 21. Silva, 78. Pozo SQUALIFICATI: Yaya Touré (2) DIFFIDATI: Zabaleta, Clichy, Aguero INDISPONIBILI: Aguero

Stevan Jovetic, 25 anni: nel 2013 lo cercò anche la Roma AFP Ma no, non è giusto dire che l’ho già superato, semmai sono sulla buona strada... Sì, due anni fa sono stato vicino alla Roma, è un grande club, c’era la possibilità,

poi ho firmato per il City». E oggi a Trigoria si appoggiano sul suo amico, Adem Ljajic: «È uno dei più forti della Serie A, pensavo potesse esplodere prima. Sta facendo bene, farà una grande stagione. Ma io devo vincere: l’Olimpico sarà pieno, in passato ho già segnato qui, voglio ripetermi». Lo spera il suo tecnico, Manuel Pellegrini: «Guai a fare calcoli, giochiamo sempre per vincere e lo faremo anche stavolta. Se abbiamo battuto il Bayern, possiamo fare lo stesso con la Roma. E non è vero che la pressione è solo su di noi. Aguero? Starà fuori dalle 4 alle 6 settimane». Ci sarà invece Kompany, recuperato. E Silva è di nuovo pronto all’uso. Davide Stoppini © RIPRODUZIONE RISERVATA

Pep: «Occhio, il Cska lotta» Ma Müller ha la pozione 1Già primo nel

girone, il Bayern limita il turnover Boateng: «Altro che rilassati» Elmar Bergonzini

C’

è un motivo se Guardiola al Bayern sta facendo così bene: allo spagnolo non piace perdere nemmeno a tresette e a Monaco le sconfitte non sanno proprio come si digeriscano. In una società così Pep non può deludere. Per questo l’anno scorso dopo lo 0-3 casalingo subito col Dortmund, benché il titolo fosse già acquisito, Guardiola si sentì in obbligo di chiedere scusa. Ora il Bayern col CSKA vuole vincere anche quando la vittoria conta solo per gli avversari. E per farlo bisogna tenere alta la tensione, cosa che Pep fa: «I russi ci metteranno molto cuore. È la loro ultima possibilità di passare. Se non sono usciti dopo 3 gare come si pensava è proprio per come lottano». TURNOVER Questo non vuol dire però che il Bayern giocherà con tutti i titolari, come confermato da Guardiola: «Qualche riserva giocherà, ma non so ancora quan-

Thomas Müller, 25 anni, ride e mostra la sua bevanda segreta

te». L’importante in gare del genere non è lo status del giocatore, ma la voglia che ha di vincere. E Sebastian Rode, oggi titolare, a sentire Müller non ha bisogno di esser caricato: «I fili d’erba intorno a lui devono stare attenti a non bruciare. L’agonismo che mette è sopra la media». Vicino a Rode a centrocampo giocherà dal primo minuto (per la prima volta in stagione) Schweinsteiger. Un altro di quelli che i fili d’erba

10

● Le vittorie del Bayern in 10 partite giocate all’Allianz Arena: otto in Bundesliga e le due in Champions contro Manchester City e Roma

non vedono con piacere. POZIONE MAGICA Müller ha poi spiegato che «Lo stadio sarà tutto esaurito e noi dobbiamo far felice la gente. Questo è il nostro lavoro». Per arrivare in forze alla partita Thomas ha un segreto. Un intruglio energetico che ha mostrato fiero ai giornalisti: «È una bevanda salutare con pomodoro e altre schifezze. Ma non vi svelo la ricetta. Comunque ve la sconsiglio: fa bene ma fa proprio schifo». Anche Boateng ha chiarito che la squadra non giocherà rilassata: «Perché dovremmo? Giochiamo di fronte ai nostri tifosi e vincere aiuta a vincere». I risultati tennistici inflitti dal Bayern agli avversari in stagione confermano che fra i giocatori nessuno si fa impietosire. © RIPRODUZIONE RISERVATA


14

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Champions League R La guida

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

15

Ibra prepara la sua vendetta sul Barcellona 1Il Psg al Camp Nou per mantenere il primato nel girone. Blanc: «Ci vogliono due Palloni d’oro, uno per Messi e uno per CR7» Filippo Maria Ricci CORRISPONDENTE DA MADRID Twitter @filippomricci

I

l quadro è chiaro: se vuole chiudere al primo posto il girone di Champions per l’ottavo anno di fila, il Barcellona deve superare il Psg, unica squadra ancora imbattuta nelle varie competizioni dei 5 principali campionati europei (15 vittorie e 8 pari, ma anche 10 successi nelle ultime 11). DUE PALLONI D’ORO L’ultima volta che il Barça chiuse al secondo posto il proprio girone, autunno 2006, dietro il Chelsea di Mourinho, poi negli ot-

tavi trovò il Liverpool di Benitez e chiuse la sua corsa. I catalani erano campioni in carica, e le crepe della fine dell’era Ronaldinho-Rijkaard cominciavano a farsi evidenti. Da allora 7 primi posti nel girone e anche 6 semifinali di fila. L’ultima 2 anni fa conquistata con Tito Vilanova a spese del Psg di Carlo Ancelotti. Che pareggiò due volte ma finì a casa per i gol in trasferta, spaventato da una fugace apparizione di Messi, spauracchio infortunato ma pur sempre decisivo. Oggi Leo sta benissimo: 3 triplette nelle ultime 4 partite, record di gol in Liga, record di gol in Champions, la forma dei bei tempi e la grinta per non mollare a Ro-

BAYERN

(4-2-3-1)

ROMA

CSKA MOSCA

(4-2-3-1)

MAN. CITY

OGGI ore 20.45

GRUPPO E

OGGI ore 20.45

1 NEUER 13 RAFINHA

17 BOATENG

4 DANTE

18 BERNAT

31 20 SCHWEINSTEIGER RODE 10 25 7 ROBBEN MÜLLER RIBERY 9 LEWANDOWSKI 88 DOUMBIA 10 25 7 DZAGOEV 66 EREMENKO 3 TOSIĆ WERNBLOOM NATCHO IGNASHEVICH V. BEREZUTSKIY 42 4 24 2 SCHENNIKOV MÁRIO 35 FERNANDES AKINFEEV

BAYERN PANCHINA 29 Zingerle, 38 Sallahi, 11 Shaqiri, 16 Gaudino, 34 Højbjerg, 3 Xabi Alonso, 19 Götze. ALLENATORE Guardiola. SQUALIFICATI Benatia. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Alaba, Badstuber, Javi Martinez, Lahm, Pizarro, Reina, Starke e Thiago Alcantara. CSKA MOSCA PANCHINA 1 Chepchugov, 18 Musa, 23 Milanov, 91 Chernov, 14 Nababkin, 15 Efremov, 11 Vitinho. ALLENATORE Slutskiy. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Eremenko. INDISPONIBILI Elm. ARBITRO Benquerença (Por). TV Sky Calcio 2 HD e Sky Sport Plus HD.

CHELSEA

(4-2-3-1)

SPORTING L.

(4-3-3)

OGGI ore 20.45

GRUPPO G

5 ZOUMA

26 TERRY

21 MATIC

12 MIKEL

7 RAMIRES

9 SLIMANI 17 JOÃO MÁRIO

3 FILIPE LUÍS

11 10 OSCAR HAZARD 19 DIEGO COSTA 36 CARLOS MANÉ

13 MAICON

4 16 NAINGGOLAN DE ROSSI 8 LJAJIC

4 26 3 47 JEFFERSON PAULO OLIVEIRA MAURÍCIO ESGAIO 1 RUI PATRÍCIO

CHELSEA PANCHINA 13 Courtois, 24 Cahill, 14 Schurrle, 17 Salah, 18 Remy, 6 Ake, 11 Drogba. ALLENATORE Mourinho. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Filipe Luís. INDISPONIBILI nessuno. SPORTING LISBONA PANCHINA 22 Marcelo, 29 Sarr, 33 Silva, 24 Rosell, 8 André Martins, 11 Capel, 10 Montero. ALLENATORE Marco Silva. SQUALIFICATI Cédric. DIFFIDATI João Mário, Maurício e William Carvalho. INDISPONIBILI Nani. ARBITRO Moen (Nor). TV Sky Sport 3 HD.

10 TOTTI

7 MILNER

18 LAMPARD

10 DZEKO 35 JOVETIC

22 26 CLICHY DEMICHELIS

IL BARÇA DEI TECNICI Stasera è tempo di vari amarcord. Blanc torna al Camp Nou dove nel 1996-97 giocò con Luis Enrique in una squadra guidata da Bobby Robson (e in seconda da Mourinho) capace di sfornare una lunga serie di allenatori, alcuni grandissimi altri meno: oltre a Blanc e Luis Enrique c’erano Guardiola, Lopetegui (oggi al Porto), Celades (Under 21 spagnola), Ferrer (appena cacciato dal Cordoba), Sergi (al Recreativo fino a

giugno), Abelardo (Sporting Gijon) e Pizzi (Leon, in Messico dopo il Valencia).

Zlatan Ibrahimovic, 33 anni EPA

AJAX

(4-3-3)

BARCELLONA

APOEL

(4-4-2)

PSG

OGGI ore 20.45

GRUPPO F

22 CILLESSEN 2 3 4 26 VAN RHIJN VELTMAN MOISANDER VIERGEVER

(4-3-3) (4-3-3)

OGGI ore 20.45

2 MONTOYA

GRUPPO F

1 TER STEGEN 3 14 PIQUÉ MASCHERANO

18 JORDI ALBA

20 KEITA

10 KLAASSEN

25 SERERO

16 ANDERSEN

4 RAKITIC

5 BUSQUETS

8 INIESTA

27 GERVINHO

20 SCHÖNE

19 MILIK

11 KISHNA

10 MESSI

9 SUAREZ

11 NEYMAR

6 FERNANDO

8 NASRI

5 4 KOMPANY ZABALETA

1 HART

ROMA PANCHINA 28 Skorupski, 23 Astori, 3 Cole, 6 Strootman, 15 Pjanic, 24 Florenzi, 22 Destro. PANCHINA Garcia. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Maicon e Nainggolan. INDISPONIBILI Balzaretti, Castan e Ucan. MANCHESTER CITY PANCHINA 13 Caballero, 3 Sagna, 20 Mangala, 38 Boyata, 15 Navas, 21 Silva, 78 Pozo. ALLENATORE Pellegrini. SQUALIFICATI Yaya Touré. DIFFIDATI Aguero, Clichy e Zabaleta. INDISPONIBILI Aguero. ARBITRO Mazić (Ser). TV Canale 5.

21 MANDUCA

9 SHERIDAN

26 8 NUNO TIAGO MORAIS GOMES 28 23 5 15 ANTONIADES PAPAZOGLOU CARLÃO MÁRIO SÉRGIO 78 PARDO 46 ALONEFTIS

7 EFREM

AJAX PANCHINA 33 Boer, 24 Denswil, 12 Riedewald, 6 Van der Hoorn, 27 Bazoer, 8 Duarte, 21 El Ghazi. ALLENATORE De Boer. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI El Ghazi, Klaassen, Moisander e Veltman. INDISPONIBILI Boilesen, Fischer, Sigthórsson e Zimling. APOEL PANCHINA 22 Chiotis, 44 Ioannou, 25 Christofides, 11 Alexandrou, 30 De Vincenti, 14 Constantinou, 79 Djebbour. ALLENATORE Donis. SQUALIFICATI João Guilherme. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Charalambides, Kakà e Riise.

9 CAVANI

10 IBRAHIMOVIC

14 MATUIDI

8 24 THIAGO MOTTA VERRATTI

17 MAXWELL

32 DAVID LUIZ 30 SIRIGU

7 LUCAS

23 2 THIAGO VAN SILVA DER WIEL

BARCELLONA PANCHINA 13 Bravo, 15 Bartra, 24 Mathieu, 20 Sergi Roberto, 6 Xavi, 7 Pedro, 31 Munir. ALLENATORE Luis Enrique. SQUALIFICATI Dani Alves e Rafinha. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Vermaelen. PSG PANCHINA 1 Douchez, 5 Marquinhos, 19 Aurier, 21 Digne, 4 Cabaye, 27 Pastore, 22 Lavezzi. ALLENATORE Blanc. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Bahebeck. ARBITRO Atkinson (Ing). TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD.

ARBITRO Carballo (Spa). TV Sky Calcio 6 HD.

MARIBOR

(4-4-2)

ATHLETIC B.

(4-2-3-1)

PORTO

SCHALKE 04

(3-5-2)

BATE BORISOV

(4-2-3-1)

SHAKHTAR D.

OGGI ore 20.45

GRUPPO G

7 MEJAC

33 HANDANOVIĆ 26 44 RAJCEVIĆ ARGHUS

22 VRSIC

70 MERTELJ

5 Z. FILIPOVIĆ

9 TAVARES

14 MENDY

7 MEYER

15 AOGO 27 BARNETTA

4 HÖWEDES

3 KIRCHHOFF 1 FÄHRMANN

28 VILER 10 IBRAIMI

22 UCHIDA 23 FUCHS 33 NEUSTÄDTER

MARIBOR PANCHINA 69 Obradović, 4 Suler, 6 N’Diaye, 8 Sallalich, 30 Stojanović, 39 Bohar, 11 Zahović. ALLENATORE Simundza. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Z. Filipović, Ibraimi, Stojanović, Tavares e Viler. INDISPONIBILI Dervisević. SCHALKE 04 PANCHINA 34 Giefer, 2 Friedrich, 5 Felipe Santana, 24 Ayhan, 9 Boateng, 11 Clemens, 20 Obasi. ALLENATORE Di Matteo. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Boateng, Höger e Huntelaar. INDISPONIBILI Draxler, Farfán, Goretzka, Kolasinac, Matip e Sam. ARBITRO Marciniak (Pol). TV Sky Calcio 4 HD.

OGGI ore 20.45

GRUPPO H

10 6 DE MARCOS SAN JOSÉ

4 24 LAPORTE BALENZIAGA

17 8 MIKEL RICO ITURRASPE 14 7 19 SUSAETA BEÑAT MUNIAIN 20 ADURIZ 20 RODIONOV 42 7 62 M. VOLODKO KARNITSKI GORDEYCHUK 8 5 A. VOLODKO YABLONSKI TUBIĆ GAYDUCHIK 22 55 3 23 MLADENOVIĆ OLEKHNOVICH 16 CHERNIK

ATHLETIC BILBAO PANCHINA 13 Herrerín, 3 Aurtenetxe, 15 Iraola, 5 Erik Morán, 29 Unai Lopez, 11 Ibai Gómez, 21 Viguera. ALLENATORE Valverde. SQUALIFICATI Gurpegi DIFFIDATI Iturraspe e Susaeta. INDISPONIBILI Etxeita e Guillermo Fernández.

(4-3-3)

OGGI ore 20.45

(4-2-3-1) GRUPPO H

21 3 5 26 RICARDO MARTINS INDI MARCANO ALEX SANDRO 36 15 RÚBEN NEVES EVANDRO 7 QUARESMA

18 ADRIÁN

TORNA IBRA, E NON SOLO Torna Motta, canterano blaugrana, torna Maxwell, osso sempre attaccato alla bistecca Ibra. E naturalmente torna lui, il nemico del filosofo Guardiola. Zlatan nel 2009-2010 segnò 16 gol in 29 gare col Barça, vinse ma non l’agognata Champions, i rapporti si logorarono e Ibra se ne andò sbattendo la porta. «All’andata ci hanno battuto e Ibra non c’era… saranno ancora più pericolosi» diceva ieri Luis Enrique. Già, il 3-2 del 30 settembre a Parigi, primo tonfo del Barça dopo 6 vittorie e un

GRUPPO A PARTITE GIOCATE JUVENTUS-MALMOE OLYMPIACOS-ATLETICO MADRID ATLETICO MADRID-JUVENTUS MALMOE-OLYMPIACOS ATLETICO MADRID-MALMOE OLYMPIACOS-JUVENTUS JUVENTUS-OLYMPIACOS MALMOE-ATLETICO MADRID ATLETICO MADRID-OLYMPIACOS MALMOE-JUVENTUS JUVENTUS-ATLETICO MADRID OLYMPIACOS-MALMOE

99 ABOUBAKAR

13 44 38 89 SHEVCHUK RAKITSKIY KRYVTSOV DENTINHO 30 PYATOV

PORTO PANCHINA 12 Fabiano, 4 Maicon, 16 Herrera, 30 Óliver, 8 Brahimi, 11 Tello, 9 Jackson Martínez. ALLENATORE Lopetegui. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Maicon. INDISPONIBILI Casemiro.

BATE BORISOV PANCHINA 34 Soroko, 25 Baga, 33 Polyakov, 77 Yakovlev, 17 Pavlov, 13 Signevich, 9 Aleksievich. ALLENATORE Yermakovich. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Olekhnovich. INDISPONIBILI nessuno.

SHAKHTAR DONETSK PANCHINA 32 Kanibolotskiy, 18 Ordets, 31 Ismaily, 10 Bernard, 11 Marlos, 77 Ilsinho, 7 Wellington Nem. ALLENATORE Lucescu. SQUALIFICATI Kucher, Luiz Adriano e Srna. DIFFIDATI Stepanenko. INDISPONIBILI Azevedo.

ARBITRO Orsato (Ita). TV Sky Calcio 7 HD.

ARBITRO Buquet (Fra). TV Sky Calcio 5 HD.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CLASSIFICA

PT G

V

ATLETICO MADRID JUVENTUS OLYMPIACOS MALMOE

13 10 9 3

4 1 1 14 3 3 1 2 7 4 3 0 3 10 13 1 0 5 4 15

6 6 6 6

N

GRUPPO E PARTITE GIOCATE 2-0 3-2 1-0 2-0 5-0 1-0 3-2 0-2 4-0 0-2 0-0 4-2

P GF GS

GRUPPO B PARTITE GIOCATE LIVERPOOL-LUDOGORETS REAL MADRID-BASILEA BASILEA-LIVERPOOL LUDOGORETS-REAL MADRID LIVERPOOL-REAL MADRID LUDOGORETS-BASILEA BASILEA-LUDOGORETS REAL MADRID-LIVERPOOL BASILEA-REAL MADRID LUDOGORETS-LIVERPOOL LIVERPOOL-BASILEA REAL MADRID-LUDOGORETS CLASSIFICA

PT G

V

REAL MADRID BASILEA LIVERPOOL LUDOGORETS

18 7 5 4

6 0 0 16 2 2 1 3 7 8 1 2 3 5 9 1 1 4 5 14

6 6 6 6

N

P GF GS

GRUPPO C PARTITE GIOCATE BENFICA-ZENIT MONACO-BAYER LEVERKUSEN BAYER LEVERKUSEN-BENFICA ZENIT-MONACO BAYER LEVERKUSEN-ZENIT MONACO-BENFICA BENFICA-MONACO ZENIT-BAYER LEVERKUSEN BAYER LEVERKUSEN-MONACO ZENIT-BENFICA BENFICA-BAYER LEVERKUSEN MONACO-ZENIT PT G

V

N

P GF GS

MONACO 11 6 BAYER LEVERKUSEN 10 6 ZENIT 7 6 BENFICA 5 6

3 3 2 1

2 1 1 2

1 2 3 3

1 4 6 6

GRUPPO D PARTITE GIOCATE BORUSSIA DORTMUND-ARSENAL GALATASARAY-ANDERLECHT ANDERLECHT-BORUSSIA DORTMUND ARSENAL-GALATASARAY ANDERLECHT-ARSENAL GALATASARAY-BORUSSIA DORTMUND ARSENAL-ANDERLECHT BORUSSIA DORTMUND-GALATASARAY ANDERLECHT-GALATASARAY ARSENAL-BORUSSIA DORTMUND BORUSSIA DORTMUND-ANDERLECHT GALATASARAY-ARSENAL CLASSIFICA

PT G

BORUSSIA DORTMUND 13 6 ARSENAL 13 6 ANDERLECHT 6 6 GALATASARAY 1 6

V

1-0 5-1 0-1 1-1 2-2 1-7 2-0 1-2 1-1 3-2

CLASSIFICA

PT G

V

N

BAYERN MONACO* ROMA CSKA MOSCA MANCHESTER CITY

12 5 5 5

4 1 1 1

0 1 13 4 2 2 8 12 2 2 6 10 2 2 7 8

5 5 5 5

P GF GS

LE PROSSIME PARTITE OGGI BAYERN MONACO-CSKA MOSCA ROMA-MANCHESTER CITY

AJAX-PSG BARCELLONA-APOEL NICOSIA APOEL NICOSIA-AJAX PSG-BARCELLONA APOEL NICOSIA-PSG BARCELLONA-AJAX AJAX-BARCELLONA PSG-APOEL NICOSIA APOEL NICOSIA-BARCELLONA PSG-AJAX

1-1 1-0 1-1 3-2 0-1 3-1 0-2 1-0 0-4 3-1

CLASSIFICA

PT G

V

PSG* BARCELLONA* AJAX APOEL NICOSIA

13 12 2 1

4 1 0 9 4 4 0 1 12 4 0 2 3 4 10 0 1 4 1 8

5 5 5 5

N

P GF GS

LE PROSSIME PARTITE OGGI AJAX-APOEL NICOSIA BARCELLONA-PSG

GRUPPO G PARTITE GIOCATE 0-2 1-0 3-1 0-0 2-0 0-0 1-0 1-2 0-1 1-0 0-0 2-0

4 7 4 2

BAYERN MONACO-MANCHESTER CITY ROMA-CSKA MOSCA CSKA MOSCA-BAYERN MONACO MANCHESTER CITY-ROMA CSKA MOSCA-MANCHESTER CITY ROMA-BAYERN MONACO BAYERN MONACO-ROMA MANCHESTER CITY-CSKA MOSCA CSKA MOSCA-ROMA MANCHESTER CITY-BAYERN MONACO

GRUPPO F PARTITE GIOCATE 2-1 5-1 1-0 1-2 0-3 1-0 4-0 1-0 0-1 2-2 1-1 4-0

10 QUINTERO

21 GLADKIY 20 29 28 DOUGLAS COSTA ALEX TEIXEIRA TAISON 8 6 FRED STEPANENKO

pari senza incassare nemmeno una rete. Segnò anche Verratti, primo e sinora unico gol con il Psg, molte delle certezze di «Lucho» evaporarono. Ibra si è preparato con 2 gol nel 2-1 al Nantes ed è arrivato a 87 reti col Psg, quinto marcatore della storia parigina. In forma anche Cavani, 8 gol nelle ultime 10 uscite. Dietro di loro ci saranno Verratti, Matuidi, Motta e Lucas, mentre Luis Enrique deve trovare un terzino destro (Dani Alves è squalificato): «Ho in mente una sorpresa». E poi: «La vittoria non mi ossessiona, così come il primo posto. Spero di giocare altre partite più decisive più in là».

LE CLASSIFICHE

CLASSIFICA

25 FERNÁNDEZ

1 IRAIZOZ

25 13 HUNTELAAR CHOUPO-MOTING

18 CARRILLO

23 14 ADRIEN SILVA W. CARVALHO

GRUPPO E

26 DE SANCTIS 44 2 25 MANOLAS YANGA-MBIWA HOLEBAS

1 CECH 2 IVANOVIC

(4-3-3) (4-2-3-1)

naldo lo scettro di re della palla. «Dovrebbero dare due Palloni d’Oro – diceva ieri Blanc – uno a Messi e l’altro a Ronaldo. Sono di un altro pianeta».

CHELSEA-SCHALKE 04 MARIBOR-SPORTING LISBONA SCHALKE 04-MARIBOR SPORTING LISBONA-CHELSEA CHELSEA-MARIBOR SCHALKE 04-SPORTING LISBONA MARIBOR-CHELSEA SPORTING LISBONA-SCHALKE 04 SCHALKE 04-CHELSEA SPORTING LISBONA-MARIBOR CLASSIFICA

PT G

V

CHELSEA* SPORTING LISBONA SCHALKE 04 MARIBOR

11 7 5 3

3 2 0 14 2 2 1 2 11 9 1 2 2 8 14 0 3 2 4 12

5 5 5 5

N

1-1 1-1 1-1 0-1 6-0 4-3 1-1 4-2 0-5 3-1 P GF GS

LE PROSSIME PARTITE OGGI CHELSEA-SPORTING LISBONA MARIBOR-SCHALKE 04

GRUPPO H PARTITE GIOCATE 2-0 1-1 0-3 4-1 1-2 0-4 3-3 4-1 2-0 2-0 1-1 1-4

N

P GF GS

4 1 4 1 1 3 0 1

1 14 4 1 15 8 2 8 10 5 4 19

QUALIFICATE AGLI OTTAVI DI FINALE IN EUROPA LEAGUE ELIMINATE

ATHLETIC BILBAO-SHAKHTAR DONETSK PORTO-BATE BORISOV BATE BORISOV-ATHLETIC BILBAO SHAKHTAR DONETSK-PORTO BATE BORISOV-SHAKHTAR DONETSK PORTO-ATHLETIC BILBAO ATHLETIC BILBAO-PORTO SHAKHTAR DONETSK-BATE BORISOV BATE BORISOV-PORTO SHAKHTAR DONETSK-ATHLETIC BILBAO CLASSIFICA

PT G

V

PORTO* SHAKHTAR DONETSK* ATHLETIC BILBAO BATE BORISOV

13 8 4 3

4 1 0 15 3 2 2 1 14 3 1 1 3 3 6 1 0 4 2 22

5 5 5 5

N

0-0 6-0 2-1 2-2 0-7 2-1 0-2 5-0 0-3 0-1

P GF GS

LE PROSSIME PARTITE OGGI ATHLETIC BILBAO-BATE BORISOV PORTO-SHAKHTAR DONETSK * GIA’ QUALIFICATE AGLI OTTAVI DI FINALE

REGOLAMENTO Le prime due di ciascun girone passano agli ottavi; la terza scivola in Europa League. In caso di parità sono decisivi nell’ordine: a) gli scontri diretti; b) la differenza reti negli scontri diretti; c) i gol in trasferta negli scontri diretti; d) la differenza reti; e) i gol segnati; f) il coefficiente Uefa di luglio 2014


16

Serie A R I fenomeni Genoa e Samp

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Genova, dal fango sono usciti i tesori

1Dall’emergenza cittadina a quella del mercato: Genoa e Samp in zona Champions con gli scarti delle altre Filippo Grimaldi GENOVA

visto giusto) ha risalito la corrente, Soriano è in rampa di lancio. Sampdoria uguale solidità, Genoa sinonimo di fantasia e genio, perché il Bertolacci degli ultimi tempi è una pura invenzione del Gasp, vicino al prossimo juventino Sturaro, ma soprattutto alla freccia Antonelli. Valore di base cinque milioni, si parte oltre i 7,5. Ce n’è abbastanza per sorridere.

ROSE D’ORO

L

a seconda forza del calcio italiano (cinquantuno punti in due, quattro in meno delle due capitoline, tre in più delle torinesi, ben tredici sopra le milanesi), e non per caso. Genova. la viceregina del pallone. Questa è terra di mercanti e pure di ottimi restauratori, non solo per gli affreschi (capirete presto perché). Lo dice la storia, lo racconta il calcio di oggi. Genoa e Samp con l’occhio lungo sul mercato. Due rose che, adesso, si sono mediamente rivalutate del venticinque per cento rispetto a inizio campionato, entrambe potenzialmente sopra i cento milioni complessivi. Mercato low cost, risultati top. Genoa più sette sulla stagione passata, Samp quarta: dodici mesi fa era diciannovesima. NUMERI UNO E DIFESA Romero ripescato, resuscitato: i casi della vita. Da fardello (pesante) a riabilitato, tornato in auge dopo il k.o. di Viviano. Mihajlovic l’ha messo in vetrina e lui ha sfruttato bene l’occasione. Usato sicuro, da 3 a oltre 5 milioni di valore, la Samp spera di piazzarlo a gennaio, per evitare di perderlo a giugno a parametro zero. Di là c’è superman Perin. Il Bayern Monaco, in piena estate, mise sul piatto una dozzina di milioni, adesso il suo valore è lievitato. Chi vuole portarlo via a Preziosi, si presenti con un’offerta superiore

103

● La stima del valore attuale per la rosa rossoblù dopo gli ultimi successi della squadra di Gasperini. A inizio stagione, la cifra globale era di circa 80 mln

101 PEROTTI Diego Perotti, 26 anni, arrivato a luglio dal Siviglia: il Genoa ha pagato solo 300 mila euro per le commissioni. Ora vale 25 volte di più LAPRESSE

di almeno otto-nove milioni. Dietro c’è già Eugenio Lamanna, vice con i numeri per vestirsi da numero uno, è solo questione di tempo. Reparti arretrati, provate a superarli: seconda (dietro la Juve) migliore difesa della A, quella di Mihajlovic. Undici reti al passi-

● Il lavoro di Mihajlovic sta dando ottimi frutti. Questo il valore della Sampdoria, cresciuta in proporzione più del Genoa (77 milioni circa la stima a inizio stagione)

vo, come Fiorentina e Roma, un gol in più preso dal Genoa. Valore in parità. Genoa aggressivo: Roncaglia, Burdisso, il De Maio ritrovato con valore raddoppiato, da 2,5 (le offerte dalla Germania a luglio) a 5 milioni. E poi il fenomeno Izzo, due gare in A, ma un destino da

RIZZO Luca Rizzo, 21 anni, centrocampista, è stato riscattato dal Modena per 400 mila euro. Ora vale 6 volte di più e sta per entrare nel giro dell’Under 21 IPP

grande già scritto, arrivato dall’Avellino (per 300 mila euro) e titolarissimo contro il Milan. Di là, a casa di Sinisa, due certezze (De Silvestri e Silvestre), Romagnoli baby prodigio (peccato sia in prestito dalla Roma), Mesbah che ha superato Regini.

LA MEDIANA (DELUXE) Rizzo è il colpo grosso della Samp, Mandragora il futuro del Genoa. Il primo è stato riscattato per 300 mila euro, ora vale sei volte di più. Il genoano è passato da 400 mila a quattro milioni, il gol alla Juve lo ha consacrato. Obiang (Mihajlovic ha

I GRANATIERI Ma le sorprese più belle arrivano là davanti. Oscar assoluto a Diego Perotti: 300 mila euro di commissioni ai procuratori, adesso vale venticinque volte di più. Scelta folle, quella del Siviglia, di lasciarlo partire in estate (anche se in futuro un’eventuale cessione dell’ex Boca garantirà un bonus agli spagnoli), visto che il giocatore cinque anni fa aveva una clausola di rescissione intorno ai 47 milioni. Preziosi se lo gode, Perotti è blindato sino al 2018. Matri segna ma è in prestito, d’accordo, però intanto Iago è stata un’altra scommessa vinta. In casa blucerchiata il botto è Gabbiadini, valutazione intorno ai 15 milioni. Che dire di Okaka? Arrivato gratis, è sopra quota 10 milioni. Un aiuto è arrivato pure dalla riduzione del parco-giocatori (Osti ha fatto un gran lavoro alla Samp) e del monte-ingaggi. Saranno pure stati avari, i genovesi di una volta, ma Preziosi e Ferrero confermano che, sotto la Lanterna, sanno fare bene gli affari. E che non sempre chi più spende, meno spende. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Serie A R I fenomeni Genoa e Samp

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’esempio della cucina «Ingredienti poveri, L ma la ricerca è ricca»

Alessandra Bocci

1Luigi Taglienti, chef ligure: «Genoa e Samp mi ricordano

il cappon magro, un piatto fatto con pesci poco raffinati Se hai mezzi ridotti, diventi bravo a interpretare le novità»

Lo chef savonese Luigi Taglienti, 35 anni, con il suo staff. Da qualche anno lavora a Milano OLYCOM

«GASPERINI HA PIU’ ESPERIENZA, MIHAJLOVIC HA L’ENTUSIASMO, ENTRAMBI SUPER»

Gian Piero Gasperini, 56 anni LAPRESSE

LUIGI TAGLIENTI CHEF LIGURE

Sinisa Mihajlovic, 45 anni ANSA

a sua idea di Liguria sembra una poesia di Caproni. «Il mare d’inverno, la scogliera, il profumo del timo soprattutto». E il pesce povero, gli scarti dei pescherecci, gli avanzi. «Non sono avanzi. È ricerca». Il savonese Luigi Taglienti ha 35 anni e fa lo chef, lavora da qualche anno a Milano, è milanista-genoano. La sua cucina rincorre gli aromi della Liguria. Anche l’ex presidente genoano Spinelli, ora padrone del Livorno, parla in un certo senso di ricerca. Dice che Preziosi è bravissimo a scovare giocatori. «La ricerca è fondamentale nel calcio come in cucina. Samp e Genoa riescono a fare grandi piatti con giocatori meno mediatici, meno valutati magari, ma non li chiamerei scarti. Quello che fanno i club di Genova è la dimostrazione che i soldi servono, ma non sono tutto». Genova non sembra una città così rivolta al futuro. «Prima di tutto Genova è un porto, perciò per natura è aperta alle novità. Non parlerei di influenze, i genovesi non si lasciano influenzare, ma sono aperti alle contaminazioni. I liguri sono schivi, non chiusi, e sanno valutare le novità: se una spezia doveva arrivare arrivava al porto di Genova, o in Sicilia, e i genovesi imparavano a utilizzarla. I profumi della Liguria raccontano tante cose. La cultura genovese e ligure sta lì a dimostrarlo. Abbiamo artisti, grandi interpreti». E ora due squadre di successo. «Segno che le idee sono condivise e c’è solidità nell’ambiente.

La squadra di calcio è come una brigata: in una grande cucina serve una brigata affiatata, che crede ai piatti proposti dallo chef». Lo chef è allenatore o attaccante, o trequartista? «Lo chef deve stare fuori dal campo molte volte, e altre volte ha bisogno di entrare in campo e portare il peso della sua creatività in maniera diretta. Io in questo momento sto mettendo in piedi un progetto nuovo e devo formare delle persone, quindi faccio l’allenatore». E’ più chef Gasperini o Mihajlovic? «Non saprei. Gasperini ha più esperienza, Mihajlovic è più giovane e porta altre caratteristiche.

CAPPON MAGRO UNA LECCORNIA CON GLI AVANZI IL CAPPON MAGRO È UNO STORICO PIATTO LIGURE CHE SI CONSUMAVA NEI GIORNI DI PENITENZA E QUARESIMA (DA CUI MAGRO). NATO COME PIATTO POVERO E POPOLARE, CON IL PESCE AVANZATO NEI GIORNI PRECEDENTI O GLI AVANZI DEI BANCHETTI DEI SIGNORI, COL TEMPO E L’AGGIUNTA DI CROSTACEI E COZZE È DIVENTATO RICCO E PREZIOSO: UN PO’ COME LE ROSE ATTUALI DI GENOA E SAMP. LA BASE COMUNQUE È FORMATA DA PESCE BIANCO E VERDURE LESSI E SALSA VERDE.

17

Ma mi pare chiaro che tutti e due sanno fare bene il loro lavoro». La Liguria sta anche attraversando un periodo difficile per via dei disastri ambientali: il successo nel calcio può aiutare a risollevarsi? «I progetti che funzionano aiutano sempre. E comunque la Liguria ha una ricchezza e una varietà che ha pochi eguali in Italia. Abbiamo prodotto tanto in passato. Magari in cucina no, ma nell’arte sì». Un piatto che ricorda la ricetta vincente di Genoa e Sampdoria? «Il cappon magro, una ricchezza della nostra cucina. Lo trattano come un piatto povero, ma è un piatto importante. Servono anche ostriche, aragoste, non soltanto pesci di recupero. Se invece vogliamo parlare di un piatto mio, direi gli spaghetti alla ligure. Che non sono spaghetti, ma i recuperi dei bastoni della borragine». Ancora un piatto con materiali poveri. «La ricchezza non è tutto, anche se facilita. Il Genoa è stato grande con Skuhravy, la Sampdoria ha avuto il suo grande momento quando ci sono stati investimenti forti, ma quello che sta succedendo dimostra che si possono fare cose positive anche senza moltissimi soldi». E si torna ai materiali di recupero. «Io ascolto il profumo della Liguria, seguo i pesci della Liguria e a Milano questo piace, ma piace anche il mio coniglio alla ligure. Le novità interessano, poi magari si torna al risotto con l’ossobuco. Eppure la ricerca può far innamorare molti clienti, in ogni tipo d’impresa». © RIPRODUZIONE RISERVATA


18

valido fino a fine gennaio 2015

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Il personaggio R L’ex di Lazio e Milan

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A VOLTE RITORNANO

CONTENUTO PREMIUM

«INZAGHI VA ATTESO, RARAMENTE HO VISTO LA SQUADRA GIOCARE MALE. L’INDIA E’ UN’AVVENTURA TERAPEUTICA DOPO LA MORTE DI MIO PADRE»

Nesta

Alessandro Nesta, 38 anni, sotto con Marco Materazzi: dopo il Canada ha scelto l’India AP

«COME ASPETTARSI QUALCOSA DI PIÙ DA QUESTO MILAN?» L’INTERVISTA di ALESSANDRA GOZZINI

S

e la vita è un viaggio non era previsto che passasse da Chennai. Capitale del Tamil Nadu, agglomerato urbano di oltre sei milioni e mezzo di persone. Si producono tante macchine, l’80% dell’intera produzione nazionale, e tanti film, se l’industria cinematografica locale si propone come la rivale di Bollywood. Chennai è una mescolanza di chiese portoghesi, resti del periodo coloniale inglese, templi indù e le seconde spiagge più lunghe del mondo, nel 2004 travolte dallo tsunami. Sono passati da qui l’apostolo Tommaso, Marco Po-

PRIMO GOL DI DEL PIERO ● Primo gol indiano per Ale Del Piero: una spettacolare punizione per avviare la rimonta (il 2-2 all’88’) del Delhi Dinamos, che stava perdendo 2-0 con il Chennaiyin di Marco Materazzi e Alessandro Nesta, ieri all’esordio nell’Isl

lo, più di recente Materazzi e oggi Alessandro Nesta. «Non ne sapevo niente di niente. Ero fermo da due anni, Miami è fantastica ma stanca chi è abituato a una vita veloce come la nostra. Matrix, che è allenatore-giocatore, mi ha chiamato e solo allora ho scoperto che sì, esisteva anche Chennai. È un’esperienza nuova, in un paese che non avevo mai visto. Ieri ho giocato contro Del Piero che ha pure segnato su punizione: finita 2-2. Ma noi restiamo primi...».

Ha già in mente un altro viaggio, quando anche lo scudetto indiano sarà assegnato? «Troverò un aereo per l’Italia e chiuderò il corso da allenatore. Esame a settembre e poi una

E’ FORTISSIMO, IL PIU’ BEL TALENTO ROSSONERO. DEVE SOLO IMPARARE A GESTIRE LE EMOZIONI SU EL SHAARAWY ATTACCANTE MILAN

squadra, in Italia o nel mondo. Magari un giorno arrivo al Milan, è ancora e comunque un punto d’arrivo». Un paio di suoi ex compagni l’hanno toccato prima di lei. Seedorf e ora Inzaghi. Invidia? «Tutt’altro, sono amici carissimi. Per me Clarence aveva fatto il suo e pure di più. Pippo invece va aspettato, poche volte ho visto il suo Milan giocar male, ha spesso accusato errori individuali. Ha portato idee ed entusiasmo. È legato ad Ancelotti e a Cagni. Il punto è che la qualità è scesa di molto e gli obiettivi invece no, ci si aspetta chissa cosa ma la squadra non è più quella di una volta». Pensiamo in categorie: quante ce ne starebbero tra il suo Milan e quello di oggi? «Non posso rispondere, sarei

offensivo (ride, ndr). Ma è anche vero che prima facevi il mercato con 100 milioni di euro e oggi, forse, con 5. Quella disponibilità ora appartiene ad altri e noi siamo tagliati fuori, senza nemmeno competere».

In passato aveva detto: «Al Milan di oggi manca il nostro vecchio zoccolo duro». Ribadisce? «Quei giocatori hanno anche dei costi. Non ti puoi più permettere quel tipo di spesa, e neppure una via di mezzo. Magari avrei tenuto Ambrosini un anno in più, per trasmettere lo stile Milan, che è qualcosa che non si spiega ma si trasmette, appunto. Poi ci sono altre storie: io potevo restare ma non mi n sentivo più competitivo per andare in giro a marcare Messi. E espoi ancora sono arrivate le ceson sioni di Ibra e Thiago Silva, non bipiù economicamente sostenibima li. Ma si entra in un problema ». italiano e non del solo Milan». Lo zoccolo duro di oggi è AbateeBonera-Montolivo... anche queesto è distante dal suo? «Sì, sono bravissimi giocatorii e ragazzi serissimi ma... Ma noii avevamo Maldini. Paolo deve rientrare nel calcio, da qualsirasi porta. Poi c’erano Costacurte ta, Gattuso, Shevchenko: gente

19

L'IDENTIKIT ALESSANDRO NESTA NATO IL: 19 MARZO 1976 A: ROMA RUOLO: DIFENSORE IN NAZIONALE: 78 GARE

Alessandro Nesta, dopo aver annunciato il suo addio al calcio, ha deciso di dire sì a un’esperienza nel campionato indiano. In carriera ha vinto praticamente tutto, con Nazionale e club. Campione d’Europa con l’Under 21 nel 1996 e campione del mondo con Lippi nel 2006, ha vinto anche tre scudetti italiani (uno con la Lazio e due con il Milan), un titolo canadese (Montreal Impact), tre Coppe Italia (2 Lazio, 1 Milan), 4 Supercoppe italiane (2 Lazio, 2 Milan), due Champions League (Milan), un Mondiale per club (Milan), una Coppa delle Coppe (Lazio), tre Supercoppe Uefa (1 Lazio, 2 Milan) LE SUE SQUADRE LAZIO MILAN MONTREAL IMPACT CHENNAIYIN

1993-2002 2002-2012 2012-2013 2014

che giocava bene non una partita su due ma sempre. E gli altri facevano di tutto per seguirli». Disse anche: «Il Milan può arrivare terzo». Ribadisce? «Ho girato il mondo e il nome del Milan è sempre troppo importante per arrivare... ottavo. Possono puntare alla Champions, certo prima giocavi per vincerla e ora per entrarci, come spero. E solo se troveranno continuità: oggi sono le caratteristiche dei giocatori a rendere altalenante il rendimento. Ma stentano anche Inter, Napoli e le altre: è un peccato però, sembra una corsa a chi fa meno peggio. Il Milan, in Italia, può fare di più, mentre fuori non è competitivo. Servirebbero 2-3 innesti di livello, ma si torna al solito discorso, i soldi. Oppure cambi mentalità: investa su una rete di osservatori. Avrebbe comunque più possibilità dell’Udinese di scoprire altri Kakà». Analisi reparto per reparto. «La difesa non è così male, Rami e Mexes sono buoni giocatori, Alex lo è di certo, Abate stava facendo bene. E in attacco il Faraone è fortissimo, il più bel talento che hanno. Deve solo imparare a gestire le emozioni. Torres invece è arrugginito, ma potrà e dovrà sbloccarsi. Il limite è in mezzo: poco ricambio». Crede come qualche compagno della sua generazione che Twitter, creste e orecchini abbiano portato solo danni? «Io twitto, ma con moderazione. I social andrebbero regolamentati per evitare di dire sciocchezze, il contatto con i tifosi e con la realtà ben venga. Sul resto non importa tornare agli anni ’80: spalline, orlo alto ai pantaloni e zampa d’elefante... Uno può essere alla moda e insieme una persona seria». Scudetto, Champions e Pallone d’oro. Chi elegge? «Juve. Real, Barcellona, Bayern o molto presto anche il Psg. Cristiano Ronaldo, perché va premiato chi fa qualcosa di speciam le. Per questo dico assolutale mente no a Neuer». m La partita contro Del Piero è fiL n nita, tra poco inizieranno e poi ffiniranno i playoff del campion nato indiano. «Dopo la morte d di mio padre mi serviva una nuova avventura: questa è terapeutica». Poi Nesta riprenderà l’aereo per l’Italia e partirrà con una nuova carriera, da aallenatore. Se la vita è un viagg gio, c’è sempre un viaggio da riccominciare. © RIPRODUZIONE RISERVATA


20

Serie A R

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

con Juve, Palermo e Genoa, pareggi stentati su campi non esattamente inviolabili come Empoli, Cesena e Cagliari. L’unica partita che ha fatto davvero eccezione è stata la vittoria di Verona sull’Hellas, con un’ottima prestazione di gruppo e Jeremy in campo soltanto negli ultimi venti minuti.

JEREMY IN QUESTO CAMPIONATO A CHI HA SEGNATO MilanLazio 3-1 (1)

ParmaMilan 4-5 (2)

SampMilan 2-2 (1)

MilanInter 1-1

DOVE HA SEGNATO

MilanUdinese 2-0 (2)

COSÌ LE ALTRE PUNTE ROSSONERE

Gol

7 1 gol ogni 155’

Honda

Tiri totali

El Shaarawy

azione rigore

6 gol 1 gol ogni 171’

1 gol 798’

Torres 32 21,9% Percentuale realizzativa

1 gol 591’ Niang 0 gol 24’ Pazzini 0 gol 98’

GRUPPO Lui si è accorto da tempo della sua imprescindibilità e quindi a volte ha l’atteggiamento sbagliato: risolvo tutto io. Capitava a Ibra e lo faceva anche il Balo. La strada migliore per sbattere contro il muro. Quando si mette a giocare da solo diventa indisponente. E’ come se dicesse al resto della squadra: io posso, voi no. Inzaghi l’ha già redarguito pubblicamente, nei giorni scorsi anche Deschamps ha detto di avere qualche dubbio sul significato che Menez dà alla parola gruppo. Lui replica dicendo che per rendere al meglio ha bisogno di sentirsi al centro del progetto. Ma una squadra appena rifondata come il Milan ha bisogno di crescere tutta insieme, e non vivere sugli spunti di un singolo.

D’ARCO

Corsa a singhiozzo Milan-Champions? Menez non basta 1Quando segna, per i rossoneri sono punti assicurati ma a Inzaghi servono alternative ai suoi momenti-no Marco Pasotto MILANO

I

l pericolo dello one man show. Bello da vedersi, buono magari per portare qualche spettatore in più allo stadio, spesso utile e a volte fatalmente imprescindibile. Ma anche rischioso. Appunto perché è one. A dare spettacolo è uno solo. E non è sufficiente per una squadra che punta in alto.

Il Milan negli ultimi tempi ne ha avuti diversi. In questo decennio: Ibrahimovic, Balotelli e ora Menez. Nomi raffinati, sinonimi di gol e calcio con le bollicine, ma tutti con una grande problematica di base: attorno, una squadra troppo dipendente dai loro bioritmi. DIPENDENZA Menez non fa eccezione. E in campo si osserva piuttosto bene: quando gira lui il più delle volte gira anche il

Milan, mentre è difficile vedere i rossoneri in palla quando Jeremy fatica. Una differenza che a volte capita persino nell’ambito della stessa partita. Come nel derby: primo tempo di livello, ripresa a passo da gambero. Jeremy come tutta la squadra. E qui non c’entra la posizione in campo e il ruolo da centravanti vero o falso che sia. C’entra la dipendenza del Milan da un solo giocatore, per quanto talentuoso possa essere.

Jeremy Menez, 27 anni, è alla prima stagione in rossonero BOZZANI

FATICA Ora che Honda si è fermato – e non gli si può rimproverare nulla, dato che il suo mestiere principale è il suggeritore e non il finalizzatore –, la questione è ancora più evidente. Comunque, quando Menez ha fatto centro, il Milan ha sempre portato a casa dei punti: cinque partite in gol sono equivalse a tre vittorie (Lazio, Parma, Udinese) e due pareggi (Samp, Inter). Quanta fatica, invece, senza il francese a segno: sconfitte

RLe prestazioni di

squadra dipendono troppo dalle sue. Mancano i gol degli altri attaccanti

GOL DA DIVIDERE Lo insegna anche la storia rossonera recente. L’anno dello scudetto Ibra, Pato e Robinho si divisero equamente le soddisfazioni: 14 gol a testa. Non è un caso. Anche perché l’anno dopo Zlatan ne fece addirittura 28, ma il secondo attaccante più prolifico fu Robinho con 6, e il tricolore emigrò a Torino. Altro esempio? Balotelli l’anno scorso, con 14 gol, e sotto di lui Kakà distante ben sette lunghezze. Il rischio è che anche dietro a Menez resti il vuoto. La soluzione? Quando Jeremy è in vena da fenomeno, faccia pure; in caso contrario, al one man show deve pensarci qualcun altro. © RIPRODUZIONE RISERVATA

VERSO IL NAPOLI

Difesa con i cerotti, recuperi difficili Muntari al rientro 1Abate, Alex e

De Sciglio restano out. L’ex Armero: «Possiamo vincere aggredendoli»

MILANO

N

apoli e Roma non sono esattamente i clienti più indicati per mettere nuovamente alla prova una difesa piena di cerotti. In più, per il momento dall’infermeria non emergono grandi segnali di ottimismo. Anche ieri, giorno in cui la squadra si è ritrovata a Milanello, Alex, Abate e De Sciglio hanno lavorato a parte. Per possibili miracoli occorrerà attendere venerdì, ma in vista del Napoli la situazione è molto complicata per tutti e tre. LINEA DA DECIFRARE Tre assenze nello stesso reparto sono chiaramente un problema per qualsiasi squadra, figuriamoci per una difesa che continua a registrare errori tecnico-tattici. Quale la linea a quattro che dovrà opporsi agli azzurri? Tre le soluzioni: la stessa vista a Genova con Bonera, Rami, Mexes e Armero, oppure un nuovo slittamento di Rami a destra, con Mexes e Zapata centrali e uno fra Armero e Bonera a sinistra. Comunque la si giri, la coperta è molto corta. Armero domenica sera ritrove-

Pablo Armero, 28 anni LAPRESSE

rà il Napoli, dove ha giocato nel 2013 prima del prestito al West Ham: «Se si lavora bene possiamo contrastare il loro attacco – ha detto il colombiano a Milan Channel –. Tutte le loro punte sono forti tecnicamente. Dobbiamo aggredirli per non fargli fare la partita. Così possiamo vincere». E in merito al suo (scarso) impiego, racconta: «Ringrazio per la fiducia nelle ultime due partite, per un giocatore è molto importante. Spero di continuare così, sono arrivato qui per dare una mano e sono pronto a farlo». Restando a sinistra, ma qualche metro più avanti, da registrare i progressi di Muntari, che ieri ha fatto una parte di allenamento col gruppo ed è avviato sulla strada del recupero. m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Serie A R È già mercato

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Summit ad Appiano L’Inter mira Lavezzi che rompe con Blanc

Lilla per la sesta volta il Pocho a cavallo dell’ora di gioco. Solo una volta quest’anno ha giocato tutti e 90 i minuti: guarda caso sabato scorso contro il Nantes, tre giorni dopo Lilla. In quel 3 dicembre, infatti, è avvenuta una pesante discussione tra l’argentino e il tecnico. Il giocatore non ha nascosto il malessere e al momento del cambio ha tirato dritto nello spogliatoio senza salutare la panchina. Poi, al triplice fischio, il chiarimento.

1Mancini, Fassone e Ausilio riuniti alla Pinetina: faranno

TE LO ORDINA IL MEDICO? Lasciando la diplomazia nel cassetto, però. «Perché tra me, Ibra e Cavani scegli sempre me quando devi togliere un attaccante? Te lo ordina il dottore che allo scoccare dell’ora di gioco devo uscire?» la sostanza delle parole di Lavezzi sparate in faccia a Blanc che ha risposto spiegando che dei tre attaccanti lui è quello “sacrificabile”. In questo spaccato di vita parigina si inserisce l’Inter.

un tentativo per il Pocho a gennaio. Kovacic rinnova: 2019 Matteo Brega Matteo Dalla Vite MILANO

I

l Psg tiene duro: a gennaio non vuole privarsi di Ezequiel Lavezzi. Ma fra il Pocho e il club parigino sta consumandosi una lenta rottura che potrebbe portare a tutto. Pure ad accelerazioni pro-Inter. MATEO 2019 E MANCIO E anche di questo ieri ad Appiano Gentile, il tecnico Mancini, il d.g. Fassone e il d.t. Ausilio hanno parlato a lungo in un summit di mercato. In questa chiacchierata sono emersi ancora una volta i desiderata del Mancio: attaccante esterno e regista. Quindi Lavezzi o Cerci con alternative Salah, Ayew e Correa; poi Tielemans ma anche Lucas Leiva. Intanto, come annunciato la scorsa settimana, Mateo Kovacic ha trovato l’accordo fino al 2019 a 2 milioni a salire più bonus: i diritti d’immagine saranno dell’Inter. Il futuro è già iniziato, presto l’annuncio. CI SERVE SUBITO E a proposito

di Lavezzi, fra il club nerazzurro e l’entourage dell’argentino ci sono già stati svariati contatti. La sostanza è: per arrivare in Champions abbiamo bisogno di un giocatore come te. Ma tra il dire e il fare, ovvio, c’è di mezzo Al Thani e i sedicesimi di Champions che il Psg giocherà nel 2015: questi gli ostacoli, ma nel

frattempo si è consumato un altro strappo fra il Pocho e Blanc, che in Francia raccontano come detonatore di un addio. Magari a gennaio, dicono a Parigi. LAVEZZI VS BLANC L’ultimo strappo è avvenuto il 3 dicembre, mercoledì scorso. Laurent Blanc quella sera ha sostituito a

VERSO IL QARABAG

Febbricitante e scontento: Vidic medita l’addio lampo? 1In forte dubbio

la sua partenza di oggi per Baku Sylvinho sarà operativo venerdì

T

anti giovani e una chioccia febbricitante e un po’ scontenta. Ieri in tarda serata la temperatura di Nemanja Vidic si è alzata nuovamente e per questo motivo potrebbe non partire oggi per Baku con la squadra. E di conseguenza rimandare il suo ritorno da titolare che, in questa occasione, sarebbe stato in una gara che non conta (l’Inter è qualificata) e la prima da quando Mancini è allenatore. Una situazione delicata, che potrebbe anche portare l’ex United a meditare per gennaio: felice di aver scelto l’Inter per il finale di carriera, Vidic era convinto di potersi imporre in nerazzurro con continuità. Invece, niente. Perché una volta uscito Mazzarri - che comunque lo riteneva molto più titolare che no -, Vidic ha scoperto che Mancini preferiva via via testare una difesa-tipo nella quale lui non c’è mai stato (anche per un’infiammazione al ginocchio). Al momento non ci sono segnali di rottura, ma è chiaro che Nemanja vorrà capire cosa succederà da qui a metà gennaio. Intanto, si rivede Jonathan, ieri in gruppo: non gioca dal 24-9 e non ci sarà a Baku, ma per Verona ce la dovrebbe fare (come Icardi e Dodò).

Il serbo Nemanja Vidic, 33 anni, prima stagione con la maglia dell’Inter RAMELLA

ECCO SYLVINHO Venerdì intanto sarà a Milano Sylvinho. Il rinvio è dovuto alla necessità di sistemare alcune pratiche burocratiche. Il brasiliano, che non ha ancora firmato il contratto, deve dimostrare di essere in possesso del patentino minimo per potersi sedere almeno sulla panchina aggiuntiva. Per ora però l’unico documento presentato sarebbe un patentino generico brasiliano che non ha valenza per la Uefa. Serve almeno quello B: per ottenerlo Sylvinho dovrebbe iscriversi a un corso in gennaio presso il comitato lombardo della Figc. Altrimenti potrà frequentare a giugno il corso di Coverciano per ottenere il patentino A con il quale potrà anche ufficialmente ricoprire l’incarico di vice-allenatore. lu.tai. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DOMANI EUROPA LEAGUE

Già qualificate tre italiane Il Toro quasi ● Domani si chiude la fase a gironi di Europa League. GRUPPO B (ore 19) Copenaghen-TORINO, arbitro Bezborodov (Russia). Granata secondi in classifica. GRUPPO F (ore 18) QarabagINTER, arbitro Zelinka (Cec). Nerazzurri già primi. GRUPPO I (ore 21.05) NAPOLI-Slovan Bratislava, arbitro Stavrev (Mac). Azzurri già qualificati. GRUPPO K (ore 21.05) FIORENTINA-Dinamo Minsk, arbitro Balaj (Rom). Viola già qualificati da primi.

Tre obiettivi nerazzurri: in grande, Ezequiel Lavezzi, 29 anni; in piccolo, Alessio Cerci, 27, e Lucas Leiva, 27 IPP LIVERANI/LAPRESSE

TRENI AL VOLO Il fatto è che il Psg non vuole smontare il giocattolo (squadra imbattuta quest’anno) e che il Pocho percepisce uno stipendio da 4,5 milioni, una cifra che – seppure ridotta del 50% – rimane fuori dai radar odierni. In caso di aggancio, l’Inter avrebbe pensato a un prestito con diritto di riscatto fissato a 3,5 milioni a salire e con bonus. In contemporanea vanno registrati anche i tentativi (per ora molto morbidi) del Napoli di inserirsi nella trattativa. Sondaggi, tutto lì. Decisivo potrebbe anche essere l’amichevole fra nerazzurri e parigini a Marrakech, anche se il futuro di Lavezzi sa tanto di Inter. Mancio lo vorrebbe subito: forse lo avrà solo a giugno ma occhio a strappi e treni da prendere al volo verso l’Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA

21

IL DISCORSO

Mancini ordina: «Ripartiamo tutti da quel 1° tempo» 1Il tecnico parla alla squadra:

da replicare la prima frazione contro l’Udinese. Falcao in visita Luca Taidelli MILANO

N

essuna sfuriata e la conferma di un approccio molto diverso da quello di Walter Mazzarri. Dopo il silenzio nello spogliatoio post Udinese, Roberto Mancini ieri ha parlato al gruppo per un minuto scarso. «Dobbiamo ripartire dalle cose positive, quindi dal primo tempo di domenica». Questo il messaggio del tecnico, concentrato più sul lavoro psicologico per togliere fragilità alla squadra che su quello tattico. Tanto che il Mancio è meno ossessivo anche nell’analizzare i dettagli delle partite, riducendo al minimo pure le sessioni video. Il tecnico avrà tempo da venerdì, dopo la trasferta in Azerbaigian, per inquadrare la gara in casa del Chievo in cui l’Inter potrebbe paradossalmente sfruttare il vantaggio di giocare lontano da S. Siro. Perché il match contro l’Udinese ha detto che questa squadra non ha ancora la personalità per reagire alle difficoltà. Specie se i suoi tifosi iniziano a ribollire. FALCAO Ieri intanto un sorriso alla Pinetina lo ha portato Paulo Roberto Falcao. L’ex stella di Roma e Brasile ha assistito all’allenamento e ricevuto una maglia personalizzata da Mancini, che poi ha twittato: «Un onore incontrare il grande Falcao ad Appiano!». A Inter Channel il brasiliano è tornato sull’aneddoto che lo voleva vicino al nerazzurro a un certo punto della carriera: «Mentre avevo difficoltà a rinnovare con la Roma, Mazzola parlò col mio agente Colombo per portarmi in nerazzurro. Per rispetto, restai in giallorosso, ma quell’interessamento mi fece molto piacere». © RIPRODUZIONE RISERVATA


22

Serie A R La novità

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Di Carlo, lo specialista «Voglio la 4a salvezza Cesena senza paura» 1Il nuovo tecnico: «Stagione ancora lunga,

serve umiltà». Il d.t. Foschi: «Bisoli sfortunato»

Andrea Tosi INVIATO A CESENA

S

otto i riflettori della sala stampa dello stadio Manuzzi, la lucida pelata di Mimmo Di Carlo rischiara il tunnel buio dove si trova il Cesena. Il nuovo allenatore del club romagnolo, penultimo con 8 punti, viene presentato in un contesto un po’ depresso dopo l’esonero di Pierpaolo Bisoli, l’uomo delle tre promozioni. Tocca all’ex vicentino, che ha firmato fino a giugno 2015,

portare un po’ di ottimismo per risalire la classifica dal penultimo posto: «Quando mi hanno chiamato il presidente Lugaresi e il direttore Foschi, mi sono emozionato – attacca Di Carlo, 50 anni –. Ho sempre pensato che questa fosse la piazza ideale per me, dove si coniugano passione e fede dei tifosi che sono il vero dodicesimo uomo in campo. Con lavoro, umiltà e coraggio questa squadra può risollevarsi perché ha buone qualità». Cesena è per Di Carlo la settima tappa nel massimo campionato, dove ricomincia

Mimmo Di Carlo, 50 anni ANSA

dopo 179 panchine e 47 vittorie. Una carriera che chiama tre salvezze (col Chievo). BARICENTRO ALTO Di Carlo vuole un Cesena all’attacco già domenica in casa contro la Fiorentina: «Dobbiamo essere più propositivi alzando il baricentro e mettendo le punte in condizione di andare in gol. Il discorso riguarda in primo luogo Hugo Almeida, un giocatore di spessore internazionale che va aiutato. Almeida col suo Werder mi costò l’eliminazione nei preliminari di Champions quand’ero alla Samp, conosco il suo potenziale. Abbiamo due partite prima della sosta e dobbiamo fare più punti possibili. Col Chievo mi salvai subentrando con 9 punti a gennaio, il Cesena ne ha 8 e non mi spaventa il -5 dalla quartultima. La stagione è lunga, rimanere in A è possibile». Alla fine il d.t. Foschi saluta Bisoli: «È stato sfortunato, il suo esonero per noi è un autogol. Ho chiesto alla squadra di rimediare: abbiamo perso 11 punti subendo 5 rimonte. A gennaio non faremo acquisti, anzi sfoltiremo la rosa». © RIPRODUZIONE RISERVATA

TOLTO UN PUNTO

Penalità in classifica il Parma fa ricorso In arrivo un altro -2 Sandro Piovani PARMA

L

a mancata assegnazione della licenza Uefa, conquistata sul campo ma non sui libri contabili, non è l’unica sofferenza che il Parma deve patire per non aver pagato l’Irpef 2013 legata agli incentivi all’esodo di alcuni giocatori. «Un punto di penalizzazione in classifica, da scontarsi nella corrente stagione sportiva e un’ammenda di 5 mila euro; due mesi di inibizione al presidente Tommaso Ghirardi e all’amministratore delegato e legale rappresentante Pietro Leonardi, più

un’ammenda di 5 mila euro a testa»: così ha deciso il tribunale Federale nazionale (Sezione Disciplinare). E il Parma che fa? Ricorso, come era accaduto per la mancata assegnazione della Licenza Uefa. I legali della società, nel comunicato in cui si annuncia il ricorso, sfoderano per altro anche un certo ottimismo. “Dall’esame delle motivazioni rese dal Tribunale Federale Nazionale vi è infatti convinzione che vi siano ampi margini per ottenere una riforma totale della sentenza e di riottenere quindi il punto tolto» si legge sul sito del Parma. Il club crociato si fa forza sulla assoluzione arrivata per l’amministratore delegato Pietro Leonardi e per il presidente del collegio sindacale del club Mario Bastianon che erano accusati di aver rilasciato false dichiarazioni in merito alle stesse ritenute Irpef. La questione è semplice: se si contesta il mancato pagamento dei contributi, allora si deve pensare che i due mentano. Si vedrà. TUTTO TACE Intanto il Parma scende a cinque punti in classifica, sempre più lontano dalla zona salvezza. Una penalizzazione - peraltro ampiamente attesa - che paradossalmente potrebbe anche rallentare il passaggio di proprietà, visto che il club subirà un’altra penalizzazione (2 punti come minimo) per il mancato pagamento di contributi e di due mensilità ai giocatori ma non solo, in scadenza il 17 novembre scorso. Ieri si attendevano novità importanti sulla cessione del Parma, invece assoluto silenzio. Un martedì da dimenticare dunque. Con i tifosi (e probabilmente la squadra) che si interrogano sul futuro. Chissà che i prossimi giorni non siano quelli decisivi, a partire dalla prossima sfida interna, quella contro il Cagliari, altro importante crocevia della stagione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CLASSIFICA SQUADRE

PT

JUVENTUS ROMA GENOA SAMPDORIA NAPOLI LAZIO MILAN UDINESE FIORENTINA SASSUOLO PALERMO INTER EMPOLI ATALANTA VERONA CHIEVO TORINO CAGLIARI CESENA PARMA*

35 32 26 25 24 23 21 21 20 19 18 17 15 14 14 13 13 11 8 5

PARTITE

RETI

G

V

N

P

F

S

14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14

11 10 7 6 6 7 5 6 5 4 4 4 3 3 3 3 3 2 1 2

2 2 5 7 6 2 6 3 5 7 6 5 6 5 5 4 4 5 5 0

1 2 2 1 2 5 3 5 4 3 4 5 5 6 6 7 7 7 8 12

30 27 20 19 26 23 23 17 16 15 17 21 16 8 16 11 10 20 11 16

5 11 12 11 18 17 18 18 11 18 22 21 21 15 25 17 17 26 25 34

* 1 PUNTO DI PENALIZZAZIONE

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

PROSSIMO TURNO SABATO 13 DICEMBRE PALERMO-SASSUOLO (ore 18) LAZIO-ATALANTA (ore 20.45) DOMENICA 14 DICEMBRE JUVENTUS-SAMPDORIA (ore 12.30) GENOA-ROMA (ore 15) PARMA-CAGLIARI (ore 15) UDINESE-VERONA (ore 15) CESENA-FIORENTINA (ore 18) MILAN-NAPOLI (ore 20.45) LUNEDÌ 15 DICEMBRE EMPOLI-TORINO (ore 19) CHIEVO-INTER (ore 21)


MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OPINIONI

www.gazzetta.it

TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO

La vignetta

La puntura

di Valerio Marini

di Roberto Pelucchi

Twitter

f Falcao è stato alla Pinetina e ha chiesto di incontrare i campioni dell’Inter. Sarà una lunga attesa.

GENOA CFC Club di Serie A ● Guardate cosa ha trovato il tecnico rossoblù oggi sulla sua scrivania! @GenoaCFC

SEBASTIEN FREY Portiere del Bursaspor ● L’albero c’è... Pronto a festeggiare il Natale con tutti voi! @SebastienFrey

Lettere alla Gazzetta

JUVE, ADESSO BISOGNA PESCARE BENE Magari arricchendo la rosa con un innesto importante in difesa o sulle corsie esterne. E sperando nell’ultimo salto di qualità di due giovani molto interessanti quali Pereyra e Morata.

IL COMMENTO TO AMAI di LUCA CALAMAI

O

ra bisogna pescare bene. La Juve si qualifica per gli ottavi ma non riesce nella grande impresa di scavalcare in classifica l’Atletico Madrid. Il 15 dicembre a Nyon la squadra bianconera dovrà evitare due abbracci mortali: Real Madrid e Bayern Monaco. E, se possibile, sarebbe meglio non incrociare il Chelsea dello Special One e chi la spunterà stasera tra Barcellona e Psg. Ma sarebbe sbagliato pensare che il secondo posto nel girone equivalga a una condanna già scritta. Nell’urna si possono, comunque, trovare avversari abbordabili. Un esempio? Il Monaco può essere un rivale gradito. Dal punto di vista tecnico e ambientale. Certo, da qui al 7 febbraio, quando riprenderà la Champions, la Juve ha bisogno di crescere ancora. In che modo?

Oltre a guardare al futuro, però, è giusto ricordare che la squadra di Allegri con questo risultato cancella la delusione di un anno fa. C’erano grandi timori per gli effetti del dopo-Conte. Invece, almeno per il momento, il nuovo corso funziona: la Juve è in testa al campionato con gli stessi punti di vantaggio sulla Roma che aveva nella passata stagione e ha superato il turno di Champions dimostrando che la sindrome da Coppa può essere curata. E guarita. In parte lo ha dimostrato anche in questo delicato, dal punto di vista psicologico, faccia a faccia con l’Atletico Madrid. Il pareggio garantiva la qualificazione ma Pirlo e compagni hanno comunque giocato la partita. Provando a vincerla ma senza mai andare fuori giri. Un segno di personalità.

Stasera tocca alla Roma. Anche in questo caso è vietato fare calcoli. Totti e compagni devono dimenticare che basterebbe lo 0 a 0 per qualificarsi. Il City è vulnerabile. Le assenze di Aguero e Yaya Toure hanno lasciato un vuoto incolmabile. Ma la squadra di Garcia deve ritrovare la spavalderia dei giorni migliori e il Totti in versione condottiero. Solo una Roma di gladiatori può sopravvivere al «grupo de la muerte». Il calcio italiano spera che sia il City a fare la figura del vaso di coccio e pazienza se la squadra di Pellegrini diventerà l’incubo di Inter, Napoli, Fiorentina e, speriamo, Torino in Europa League. Anche i giallorossi possono centrare al massimo il 2° posto nel girone. E pure loro dovrebbero sperare in un sorteggio favorevole. Ma con due squadre negli ottavi anche i rischi legati agli accoppiamenti sarebbero, come minimo, diluiti. Senza dimenticare che nessuno in Europa ha mai il piacere di incontrarci. Perché siamo sempre avversari scomodi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’intervento

DEL PIERO, NON FARE L’INDIANO: FERMATI

NUOVI PRESIDENTI DI SECONDA FASCIA PORTO FRANCO O URI di FRANCO ARTURI email: farturi@rcs.it twitter: @arturifra

Ci mancava il russo-cipriota del Parma. Dopo l’indonesiano dell’Inter, l’americano della Roma e il patchwork di nazionalità in qualche squadra di C. Tifo per il Napoli e quindi non nutro particolari simpatie né per la Juve né per il Milan: ma almeno lì ci sono riconoscibili volti italiani da decenni, gli Agnelli e i Berlusconi. Da noi De Laurentiis, con tutti i suoi exploit, è un volto riconoscibilmente «nostrano». Come Pozzo e, ho l’età per ricordarli, i Rozzi e gli Anconetani. Insomma la colonna vertebrale del nostro calcio era italiana: con tutti i loro difetti, questi personaggi rappresentavano in qualche misura la nostra passione. Identità, continuità: tutto superato? Eppure non mi sembra che questa nuova ondata di proprietari stia portando linfa particolarmente vitale. Ho perfino paura che il calcio italiano stia attirando il peggio... Antonio Calogero

LA PROVOCAZIONE di MARCO MARSULLO Twitter: @marsulloficial

el Piero, dovevi fermarti. Sul serio, non avevi bisogno di pretesti per farti un viaggio in India, scoprire lati spirituali di te che non credevi esistessero, guardare i film di Bollywood alla tv. Voglio dire: essere stato quel giocatore è una responsabilità verso il mondo intero, e se molti di noi avevano capito l’Australia, il bisogno di imporre chilometri e oceani tra te e l’Italia dopo essere stato messo da parte con troppa poca grazia dalla Vecchia Signora, stavolta ci siamo guardati tutti un po’ straniti. Non è per i soldi e lo sappiamo, abbiamo fatto i compiti e siamo certi non ti serva qualche zero in più. Non è neanche per l’amore che hai, questo lo sappiamo, per lo sport che tutti noi abbiamo più a cuore; il calcio è tuo per sempre nei secoli dei secoli,

ovunque ci siano strisce bianconere e una maglia con il 10 ci sarai tu, i tuoi tiri a giro dal vertice dell’area (ora e per sempre: «tiro alla Del Piero»), la Serie B e quel titolo di capocannoniere conquistato che, lo sappiamo, ti rende orgoglioso più della Champions contro l’Ajax a Roma. E allora ci siamo domandati: perché, Alex? Fermati, prima di rispondere. Se è vero che ogni campione deve accettare il verdetto della panchina, che almeno la panchina sia il verdetto del calcio, non di una baracconata buona per far guadagnare qualche milione di dollari a Murdoch e company. La tua punizione dell’altro giorno è un regalo agli dei del pallone, un Pinturicchio trovato sommerso, perduto, in un mercato affollato di Nuova Delhi. Tu non puoi sederti su una panchina indiana, Alex, ragiona: è una questione di forza di gravità. Tu lì sei come gli astronauti nello spazio, lanciati verso la Luna, a gravità zero, fluttui, sei Armstrong

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2014

JONATHAN REA Pilota di Superbike ● Pomeriggio di dirt track a Barcelona: mi preparo per il weekend! @jonathanrea

STEFANO MORINI Allenatore di Paltrinieri ● Bisogna partire alla pari con tutti Ora la Wada deve proibire le camere ipossiche. @grandemoro56

La Champions

D

23

PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTE Roland Berger AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Fulvio Conti, Teresa Cremisi, Luca Garavoglia, Attilio Guarneri, Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

che saltella sulla superficie vergine, il progetto della Nasa. Non puoi stare attaccato al legno indiano, a seguire strampalate azioni di gioco. Non ci credo a tutto questo. Credo tu debba librarti da quella panca, evolverti allo stato gassoso, diventare orpello delle nuvole, mischiarti al cielo del pianeta e farti soffiare nell’atmosfera verso l’Italia, casa tua, con noi, a prendere fiato dopo i tanti aerei presi e le incazzature domate, perdonare chi ti ha esiliato. Calciatore e uomo senza macchia, criticato e morto, rinato, osannato, nella stanza dei trofei dei tifosi avversari dove non c’è odio, solo ammirazione. Quella che si riserva a pochissimi immortali. Quella che non ti si addice lì, a fare la riserva di chi non può neanche sognarsi di conoscere la balistica dei lanci spaziali. Alex, 10 volte ancora: fermati. Le nuvole, le stelle ancora accese, noi tutti, ti aspettiamo qui. Senza più sapere che la gravità si permetta di schiacciarti sulla panchina più inesatta scientificamente che c’è.

RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA MILANO 20121 - Via Solferino, 28 - Tel. 02.62821 ROMA 00187 - Via Campania, 59/C - Tel. 06.688281 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I

ntanto la invito a leggere le ultime tappe cronistiche della vicenda Parma. La nazionalità dell’acquirente non pare quella individuata in un primo tempo. Certo che le località di provenienza mettono una vaga inquietudine. Cipro, per esempio, è un degnissimo Paese dove invito tutti a fare una bella vacanza, ma è pur sempre un’economia tecnicamente fallita nemmeno un paio d’anni fa e un’area notoriamente all’incrocio di ogni sorta d’intrigo internazionale. Il che non significa nulla, naturalmente. Però è certo che i denari che si soffermano su grandi club inglesi, spagnoli e francesi hanno una provenienza per così dire un po’ più solida. Siamo di seconda fascia, forse già in terza, dunque sembra che dobbiamo accontentarci di quello che passa il convento. Un’altra occasione di riflessione, ammesso che qualcuno ne abbia voglia. Eppure Milan, Inter e Juve, ma anche Roma, Napoli e

EDIZIONI TELETRASMESSE RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. Luxemburg 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 RCS Produzioni Padova S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 - 10134 Torino Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 Società Tipografica Siciliana S.p.A. Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA Tel. 095.591303 L’Unione Sarda S.p.A. - Centro Stampa Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 BEA printing sprl - 16 rue du Bosquet 1400 NIVELLES (Belgio) Speedimpex USA, Inc. - 3838 9th Street Long Island City, NY 11101, USA CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus

Fiorentina hanno un fascino antico e sono fra i fondatori del calcio europeo. I tre club più popolari hanno scritto pagine favolose nelle coppe e fatto la storia del calcio. Non negli anni 50, ma davvero fino a un decennio fa. Non può essersi persa all’improvviso la memoria. Gli spagnoli hanno assorbito e rielaborato la lezione sacchiana, gli inglesi sono sbarcati finalmente in Europa dal punto di vista tecnico, i tedeschi hanno smesso di prendersi solo a capocciate sui campi di calcio: abbiamo felicemente contaminato tutti. Altri Paesi si sono issati sulle nostre spalle e hanno iniziato prima a marciare e poi a volare. Noi abbiamo cominciato a non capire che cosa richiedevano i tempi nuovi, intanto sotto il profilo della moralità e degli stadi decenti: continuiamo a scambiare la faziosità volgare con passione, non abbiamo il senso di una storia calcistica comune (vedi le divisioni insanabili post-calciopoli), dedichiamo infinite ore a un rigore dato o non dato e pochi sbrigativi minuti a come gioca a pallone la nostra squadra. Abbiamo continuato a chiedere una vittoria a ogni costo e ce ne infischiamo, nella media s’intende, di un gioco coraggioso e spettacolare. Abbiamo venduto tutto il vendibile alle tv invece che ripulire gli stadi. Stiamo distruggendo il patrimonio dei vivai, inseguendo una massa di stranieri in gran parte inutili. Rendiamo le nostre squadre legioni straniere dalla dubbia capacità di capire niente altro di noi che l’ingaggio che percepiscono. Cosa volete che resti su questo «mercato»? Squadre a prezzo di saldo, che vengono e verranno acquistate per scopi che non conosciamo. Altrove il compratore straniero porta investimenti e programmi di respiro europeo, qui ci limitiamo a registrare «new company» con facce sconosciute che seguiranno il nostro campionato da qualche migliaio di chilometri di distanza. Passerà, forse, soprattutto quando ciascuno di noi capirà quello che sta sbagliando.

PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: 403 357 279 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520

INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: linea.aperta@rcs.it Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7693 DEL 18-12-2013

La tiratura di martedì 9 dicembre è stata di 276.853 copie

© RIPRODUZIONE RISERVATA

COLLATERALI * con The Beatles Collection N.3 11,30 - con Speciali Go Nagai Robot N. 1 21,39 - con Il Cane N. 4 11,39 - con Il Teatro di Eduardo N. 6 12,39 - con The Walking Dead N. 7 12,39 - con DVD Poirot N. 7 11,39 - con I grandi del Tennis ai raggi X N. 8 6,39 - con Guida Serie A Basket 3,90 - con Tessera Mediaset Premium 13,39 - con Libri Guerra N. 10 16,30 - con Mila e Shiro N. 12 11,39 - con CD Vecchioni N. 13 11,39 - con DVD Ufo Robot N. 15 11,39 - con DVD 007 Collection N. 17 11,39 - con Blueberry N. 16 5,29 - con Diabolik Nero su Nero N. 21 8,39 - con Geronimo Stilton N. 24 8,30 - con Ric Roland N. 27 4,39 - con Skylanders N. 28 11,30 - con Tutto Pratt N. 35 12,39 - con Le Grandi Storie Disney N. 47 9,39 - con Robot Collection N. 50 14,39 - con Ferrari Build Up N. 22 11,39 - con Passione Rally N. 86 14,39

ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l e-mail info@servizi360.it - fax 02.91089309 - iban IT 45 A 03069 33521 600100330455. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania 2,20; Argentina $ 15,50; Austria 2,20; Belgio 2,20; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro 2,20; Croazia Hrk 17; Francia 2,20; Germania 2,20; Grecia 2,50; Irlanda 2,20; Lux 2,20; Malta 2,20; Monaco P. 2,20; Olanda 2,20; Portogallo/Isole 2,50; SK Slov. 2,20; Slovenia 2,20; Spagna/Isole 2,50; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Hong Kong HK$ 45; Ungheria Huf. 700; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.


24

Magic +3 R Campionato

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

«Siamo arrabbiati» Higuain e Benitez scuotono il Napoli 1L’argentino promette regali ai tifosi contro Milan e Juve, il tecnico striglia la squadra: «Basta errori»

14a GIORNATA

Gianluca Monti NAPOLI

A

Rafa Benitez, 54 anni, e Gonzalo Higuain, 27 compiuti oggi GETTY IMAGES

rrabbiato, lui come Benitez. Come tutti nello spogliatoio del Napoli. Gonzalo Higuain compie oggi 27 anni e avrebbe voluto festeggiare domenica scorsa con un gol contro l’Empoli nel finale di gara. Magari potrà brindare domani nell’ultima partita del girone di Europa League, visto che lo Slovan Bratislava si prospetta come un avversario tenero (a proposito, ci sarà di sicuro tanto turnover ma c’è pure il rischio del record negativo di spettatori nell’era De Laurentiis). Intanto, l’argentino ha in mente di fare lui un paio di regali ai tifosi del Napoli: «Ci aspettano sfide molto importanti da qui a fine anno – ha det-

to Higuain facendo riferimento soprattutto alla partita di domenica con il Milan e alla Supercoppa con la Juve – Vincerle sarebbe motivo di gioia per i nostri sostenitori, che meritano queste soddisfazioni». Servirà un Napoli diverso da quello visto di recente, affetto da «pareggite» acuta. «Siamo tutti arrabbiati quando non si vince, l’unico modo per tornare a farlo è concentrarci al massimo sul lavoro». Higuain è l’ago della bilancia del Napoli: a inizio campionato il suo lungo digiuno è stato tra le cause dell’avvio stentato della squadra, quando poi ha ricominciato a segnare (7 reti in 5 partite prima di fermarsi con la Sampdoria), gli azzurri hanno ripreso a correre agguantando il terzo posto che ora è nuovamente sfuggito di mano. «Siamo pronti a reagire – ha spiegato l’argentino - questo è un gruppo composto da tanti giocatori forti. Ognuno farà la propria parte».

giuste. Non ha usato toni diversi dal solito, è stato pacato e nel contempo deciso. Ha rimarcato gli errori commessi, soprattutto quelli di carattere tattico. La squadra non gli è piaciuta quando si è allungata lasciando campo alle ripartenze dell’Empoli. Benitez si è concentrato sugli aspetti che come un mantra ripete ormai da un anno e mezzo. Peccato, però, che in un anno e mezzo non siano stati apportati correttivi neppure da parte sua. L’allenatore comunque si aspettava dai giocatori un atteggiamento diverso una volta passati in svantaggio. «Bisogna capire il calcio e saper interpretare i momenti delle partite», ha detto per l’ennesima volta.

PROBLEMI TATTICI Un gruppo che Benitez ha tenuto a rapporto, sul campo, ieri alla ripresa degli allenamenti. Nessuna ramanzina, un colloquio sereno prima di cominciare la consueta seduta mattutina. Rafa ha parlato alla squadra dopo la deludente prestazione con l’Empoli cercando di toccare le corde

IL NUMERO

9

I punti persi al San Paolo dal Napoli contro le «piccole»: 0-1 col Chievo, 3-3 contro Palermo e Cagliari, 2-2 con l’Empoli

a Sassuolo, Roma e Cesena per vincere ma hanno procurato tanti punti bonus

C

i sono un serbo, un francese e un italiano nella Top 11 di questa settimana, tutti e 3 nati nel 1991, tutti e 3 autori di una doppietta che, però, non è stata sufficiente alle rispettive squadre per conquistare la vittoria. Così, Simone Zaza, Adem Ljajic e Gregoire Defrel hanno fatto la gioia soprattutto delle migliaia di tecnici della Magic che hanno deciso di puntare su di loro. In un turno nel quale le reti non sono mancate (30 complessive, secondo «score» stagionale dopo le 32 della seconda giornata) i tre 3 giovani di Sassuolo, Roma e Cesena sono stati gli unici protagonisti di »multisegnature» e hanno dato una bella rinfrescata alle proprie statistiche individuali che nel primo terzo del campionato non erano state troppo brillanti. IL SERBO ROMANISTA Adem Ljajic è per la Magic il giocatore più caldo» della Serie A con una media punti nelle ultime 4 giornate di 10,625 e una complessiva stagionale di 8,45. L’incognita maggiore riguarda la grande concorrenza che Ljajic si trova a dover affrontare in casa per trovare un posto nel tridente di Garcia. Con Totti, Destro, Gervinho e Iturbe (più il possibile utilizzo di Florenzi), il ragazzo di Novi Pazar non può aspirare a giocarle tutte, ma la crescita delle ultime giornate promette di aumentare lo spazio avuto finora a disposizione che su 12 presenze ammonta a 3 partite disputate per intero, 6 nelle

quali è stato sostituito e 3 nelle quali è invece subentrato. IL FRANCESE DEL CESENA La doppietta di Gregoire Defrel contro l’Atalanta non è servita a salvare la panchina di Bisoli, ma almeno ha raddrizzato un po’ le cifre stagionali dell’attaccante francese che sono ora arrivate a 6,73 di media complessiva con 4 reti su 11 presenze. Si tratta comunque del giocato-

re romagnolo dal rendimento maggiore nel nostro gioco, non un «crack», ma nemmeno l’ultimo dei bomber. L’ITALIANO DEL SASSUOLO Partito fortissimo, Simone Zaza era stato poi bloccato da un infortunio e anche dopo il rientro sembrava aver perso brillantezza. Le sue medie voto ne avevano risentito, ma ora la doppietta dell’Olimpico lo rilancia a tutti i livelli. La sua media stagionale è di 6,89, quelle delle ultime 4 partite di 7,833. Scommettere su di lui nella seconda parte della stagione non sembra affatto un azzardo.

12,5 DEFREL Cesena

10

10

VERDI Empoli

ANTONELLI Genoa

FERNANDES Udinese

MORALEZ Atalanta

10

9,5

L

© RIPRODUZIONE RISERVATA

10

LJAJIC Roma

FIRENZE

© RIPRODUZIONE RISERVATA

13,5

ZAZA Sassuolo

Giovanni Sardelli

ROTTA DA SEGUIRE Un compito che verrebbe naturale affidare agli uomini di maggiore personalità del gruppo, nei confronti dei quali non c’è stato nessun riferimento specifico ieri da parte dell’allenatore. Del resto, sono gli stessi elementi più rappresentativi del Napoli a essere coscienti di dover trascinare gli altri quando la squadra sbanda pericolosamente come spesso accaduto nelle quattro gare giocate dopo la sosta per le nazionali. Insomma, quella di Rafa non è stata una sfuriata, piuttosto un invito a continuare su una strada già tracciata da tempo e che l’allenatore non intende cambiare perché ritiene sia quella giusta. La rotta intrapresa è quella del gioco propositivo e della ricerca dell’equilibrio. Sotto quest’ultimo aspetto, però, non si registrano passi in avanti. La difesa ha incassato sei gol in più rispetto alle prime quattordici partite dello scorso campionato. Un dato sul quale riflettere. Magari sbollita la rabbia sarà più facile trovare le soluzioni.

LA TOP 11 DA 115 PUNTI CON IL 3-4-3 13,5

Fiorentina, un altro k.o. Stop anche per Babacar a Fiorentina, si sa, non è fortunata con la salute dei propri attaccanti. Ieri è toccato anche a El Khouma Babacar fermarsi: il senegalese, durante la seduta mattutina, ha accusato un problema alla giunzione miotendinea dei flessori della coscia destra. Oggi saranno eseguiti gli accertamenti per definire l’entità della lesione e i tempi di recupero, che difficilmente saranno inferiori ai 10-15 giorni. Probabile quindi che il 2014 di Babacar sia già finito. La Fiorentina chiuderà l’anno solare con tre partite in dieci giorni. Quella di domani con la Dinamo Minsk importante il giusto, considerando che i viola sono già aritmeticamente primi nel girone. In campionato invece, la trasferta di Cesena (domenica) e il derby con l’Empoli (21 dicembre), sono tappe fondamentali nella voglia di rimonta. Proprio a Cesena, Babacar sarebbe stato fondamentale. Vista la squalifica di Cuadrado infatti, serve un partner d’attacco per Gomez. Fuori lui, saranno Marin e Ilicic a combattere per convincere Montella.

Zaza, Ljajic, Defrel: volano i ragazzi del ’91 1Le doppiette realizzate non sono bastate

OUT ALMENO 15 GIORNI

10 GLIK Torino

9,5 RUGANI Empoli

PERIN Genoa

ERRATA CORRIGE

Ekdal ammonito Voti: Keita 6, Matri 5 ● Per errori di stampa, nel tabellino di Cagliari-Chievo mancava l’ammonizione a Ekdal, calcolata nelle classifiche di oggi. Pubblicati in modo errato i voti di Keita e Matri. Il primo ha preso 6, il secondo 5.

GIUDICE SPORTIVO

Quindici squalificati per una giornata

6,5

BENALOUANE Atalanta GDS

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TACCUINO

● Fermati per un turno: Ibarbo (Cagliari), Giorgi (Cesena), Frey e Zukanovic (Chievo), Cuadrado (Fiorentina), Chiellini (Juve), Parolo (Lazio), Maggio (Napoli), Gobbi (Parma), De Rossi (Roma), De Silvestri (Samp), Peluso, Berardi e Vrsaljko (Sassuolo), Marquez (Verona).

PALERMO

Daprelà operato Non perderti tutte le partite in diretta, della fase a gironi fino alla finale di Varsavia, anche in alta definizione. Inoltre news e approfondimenti per vivere il pre e post partita solo con Premium!

● (f.v.) Dopo la distorsione alla caviglia, un’appendicite acuta. Fabio Daprelà la scorsa notte è stato operato: fuori almeno un mese.

TORINO

K.o. Sanchez Miño ● (f.bra.) Emergenza granata in vista del Copenaghen (oggi squadra in Danimarca): k.o. Sanchez Miño (affaticamento muscolare).

UDINESE

Preso Manconi talento del Novara ● (ni.bin.) Dopo Bruno Fernandes, l’Udinese acquista un altro giocatore del Novara: è Jacopo Manconi, attaccante 1994, la stagione scorsa 20 gare e 2 gol in B.


Magic +3 R Campionato

14

a

GIORNATA

CLASSIFICA SETTIMANALE POS. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

NOME PARTECIPANTE

PROV. MB FC TA FG PR BS PETRELLI ROBERTO LE BIAGGIO CHRISTIAN VA BIAGGIO CHRISTIAN VA GIAMPIERI ALESSANDRO MI RUSSO F.LLI TA CESARE PASQUALE NA ALESSANDRINI ANDREA RM PATERNO LODOVICO VI MARCONE EMANUELE TA PIEMONTESE LUCA BA PETRELLI ROBERTO LE COVIELLO GIANLUCA TA PIEMONTESE LUCA BA RA BECCANTI ALBERTO MARCONE EMANUELE SARACINO ANGELO NARDI FABRIZIO

SQUADRA INDIE ROCK GIAGUARO ANTOFRASABY 52 SHOPPA BRICIOLA 5 FANTASARA GEN83 THE LEGEND OF THE WOLF 83 THE LEGEND OF THE WOLF 129 STRONG ALE 504 NUMB3RS 090 NAPOLI.77 ALSD030 ANONIMA MAGNAGATI_10 ANTOFRASABY 53 RIVER GRAZIELLO ROBERN23 GIUSI TI AMO! 53 JUVE GRAZIELLO RIKI ANDRE 24

PUNTI 92,0 91,0 90,5 90,0 90,0 90,0 89,5 89,0 89,0 89,0 89,0 88,5 88,5 88,5 88,0 88,0 88,0 87,5 87,5 87,5

CLASSIFICA GENERALE POS. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

NOME PARTECIPANTE CESARE PASQUALE MILO LUCA RUSSO GIUSEPPE LABBADIA ERMETE RUSSO GIUSEPPE SPIONE FLAVIO PRATICI FRANCESCO SERENA MARCO PICCIOLO GIACOMO RUSSO GIUSEPPE RUSSO GIUSEPPE SPIONE FLAVIO MORANDINI DANIELE RUSSO GIUSEPPE SPIONE FLAVIO MORANDINI DANIELE BASILE NATALINO REMIGI BRUNO LABBADIA ERMETE PEDRINI DAVIDE

PROV. NA NA CL LT CL RM MS PC ME CL CL RM UD CL RM UD ME PG LT VA

SQUADRA NAPOLI501 LUIGI O' CAPITAN 94 TEX DEL LAF GEN 24 LO CHIAMAVANO TRINITÀ TEX DEL LAF GEN 03 COACHFLA34 FRA&STE 23 SEREAL CAMPEON 25 FORMENTERA 16 TEX DEL LAF GEN 33 TEX DEL LAF GEN 39 COACHFLA63 ODION IGHALO FRAGIUROS UNITED 78 COACHFLA49 GABRIEL TORJE BIBÌNANÀ51 WHISKY183 ACCADDE UNA NOTTE G & D TEAM 2C

PUNTI 990,5 988,0 987,0 986,0 986,0 986,0 985,5 982,5 981,0 981,0 980,5 980,0 979,5 979,0 978,0 978,0 977,0 977,0 977,0 976,5

PORTIERI CODICE GIOCATORE 101 ABBIATI (MIL) 102 AGAZZI (MIL) 103 AGLIARDI (CES) 104 ANDUJAR (NAP) 105 AVRAMOV (ATA) 106 BARDI (CHI) 107 BASSI (EMP) 109 BENUSSI (VER) 110 BERISHA (LAZ) 111 BERNI (INT) 112 BIGGERI (EMP) 113 BIZZARRI (CHI) 114 BRESSAN (CES) 115 BRKIC (UDI) 116 BUFFON (JUV) 117 CARBONI (CAG) 118 CARRIZO (INT) 171 CASTELLAZZI (TOR) 119 COLOMBI (CAG) 120 COLOMBO (NAP) 121 CONSIGLI (SAS) 169 CORDAZ (PAR) 122 CRAGNO (CAG) 123 DA COSTA (SAM) 124 DE SANCTIS (ROM) 168 DIEGO LOPEZ (MIL) 126 FREZZOLINI (ATA) 127 FULIGNATI (PAL) 129 GILLET (TOR) 130 GOLLINI (VER) 131 HANDANOVIC (INT) 132 IACOBUCCI (PAR) 166 KARNEZIS (UDI) 134 LAMANNA (GEN) 135 LEALI (CES) 136 LOBONT (ROM) 137 LUPATELLI (FIO) 138 MARCHETTI (LAZ) 165 MASSOLO (SAM) 170 MERET (UDI) 140 MIRANTE (PAR) 141 NETO (FIO) 143 PADELLI (TOR) 144 PEGOLO (SAS) 145 PERIN (GEN) 146 POLITO (SAS) 147 POMINI (SAS) 148 PUGGIONI (CHI) 174 PUGLIESI (EMP) 149 RAFAEL C.B. (NAP) 150 RAFAEL D.A. (VER) 172 ROMERO S. (SAM) 151 ROSATI (NAP) 152 RUBINHO (JUV) 153 SCUFFET (UDI) 154 SECULIN (CHI) 155 SEPE (EMP) 156 SKORUPSKI (ROM) 173 SOMMARIVA (GEN) 157 SORRENTINO (PAL) 158 SPORTIELLO (ATA) 160 STORARI (JUV) 161 STRAKOSHA (LAZ) 162 TATARUSANU (FIO) 164 UJKANI (PAL) 167 VIVIANO (SAM)

MAGIC PUNTI 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 6 0 0 6 0 0 0 0 0 4 0 3,5 0 2 5,5 0 0 3,5 0 4 2,5 5,5 0 2 0 0 5 0 0 0 6 0 0 6,5 0 0 0 0 3,5 3 5,5 0 0 0 0 5 0 0 4 3,5 0 0 0 0 0

MEDIA QUOT. 4,93 11 0 2 4,83 4 0 1 0 1 5,17 11 3,25 5 0 1 4,38 4 0 1 0 1 6,2 4 0 1 0 2 6,27 24 0 1 0 1 0 1 4,5 4 0 1 4,92 16 0 1 3,79 4 0 3 5,46 18 5,07 12 0 1 0 1 4,75 8 4,75 1 5,29 18 3,17 1 5,36 12 0 1 4,46 11 0 1 0 1 4,85 14 0 1 0 1 2,95 6 5,39 18 4,5 6 0 4 6,04 22 0 1 5,5 3 0 2 0 1 4,64 15 4,62 12 5,62 8 0 1 0 1 0 4 0 1 4,9 9 4,25 1 0 1 4,61 13 5,86 15 5 1 0 1 0 1 0 1 6 8

CAMPIONATO MEDIA P. V. G. VOTO 7 -7 5,93 0 0 0 3 -4 6,17 0 0 0 0 0 0 9 -15 6,17 4 -10 5,75 0 0 0 4 -6 5,88 0 0 0 0 0 0 5 6 -2 6,6 0 0 0 0 0 0 13 6 -4 6,35 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 -3 6 0 0 0 13 6 -17 6,04 0 0 0 12 5,5 -23 5,71 0 0 0 12 4 -8 6,12 7 6,5 -11 6,33 0 0 0 0 0 0 10 5,5 -13 6,05 2 -4 6,75 6 -21 6,14 14 3 4,5 -6 5,17 14 6,5 -18 6,46 0 0 0 12 5 -21 6,04 0 0 0 0 0 0 10 6 -11 6 0 0 0 0 0 0 11 -28 5,59 14 6 -11 6,25 4 -4 5,5 0 0 0 14 6,5 -12 6,68 0 0 0 1 -1 6,5 0 0 0 0 0 0 14 5,5 -18 5,93 12 6 -21 6,12 8 6,5 -9 6,38 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 10 7 -11 6,2 2 -3 5,75 0 0 0 14 6 -22 6,21 14 6 -15 6,58 1 -1 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 7 -2 6,33

R. 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 3 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 1/0 0/0 0/0 0/3 0/0 0/0 0/2 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0

MAGIC PUNTI 0 6,5 5 0 4,5 0 5,5 5,5 0 0

MEDIA QUOT. 6,6 10 6,39 8 5,45 5 0 3 5,5 9 5,86 11 5,65 5 5,57 6 5,75 4 5,75 4

CAMPIONATO P. V. G. 10 0 0 9 6,5 1 10 5,5 0 0 0 0 13 5 0 8 0 0 13 5,5 0 14 5,5 0 2 0 0 6 0 0

R. 3 0 0 0 1 0 2 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/4 0/3 0/0 0/3 0/0 0/3 0/2 0/0 0/2

DIFENSORI CODICE GIOCATORE 201 ABATE (MIL) 202 ACERBI (SAS) 203 AGOSTINI (VER) 204 ALBERTAZZI (MIL) 205 ALBIOL (NAP) 206 ALEX (MIL) 207 ALONSO (FIO) 208 ANDELKOVIC (PAL) 209 ANDREOLLI (INT) 210 ANTEI (SAS)

MEDIA VOTO 6,3 6,28 5,6 0 5,54 6,14 5,62 5,64 5,75 5,92

25

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

211 ANTONINI (GEN) 212 ARIAUDO (SAS) 213 ASTORI (ROM) 214 AVELAR (CAG) 424 BAGADUR (FIO) 215 BALZANO (CAG) 216 BALZARETTI (ROM) 416 BAMBA (PAL) 217 BARBA (EMP) 218 BARZAGLI (JUV) 219 BASANTA (FIO) 220 BASTA (LAZ) 221 BELLINI (ATA) 222 BELMONTE (UDI) 223 BENALOUANE (ATA) 225 BENEDETTI (CAG) 226 BIANCHETTI (EMP) 227 BIANCO (SAS) 228 BIAVA (ATA) 229 BIRAGHI (CHI) 410 BOCHNIEWICZ (UDI) 230 BONERA (MIL) 231 BONUCCI (JUV) 232 BOVO (TOR) 398 BRAAFHEID (LAZ) 233 BRITOS (NAP) 234 BRIVIO (VER) 235 BUBNJIC (UDI) 236 BURDISSO (GEN) 237 CACCIATORE (SAM) 238 CACERES (JUV) 239 CAMPAGNARO (INT) 241 CANA (LAZ) 243 CANNAVARO (SAS) 244 CAPELLI (CES) 402 CAPUANO (CAG) 245 CASSANI (PAR) 246 CASTAN (ROM) 247 CAVANDA (LAZ) 248 CEPPITELLI (CAG) 249 CESAR (CHI) 250 CHERUBIN (ATA) 251 CHIELLINI (JUV) 253 CIANI (LAZ) 254 CODA (UDI) 255 COLE (ROM) 258 COSTA (PAR) 259 DAINELLI (CHI) 260 D'AMBROSIO (INT) 261 DANILO (UDI) 262 DAPRELA' (PAL) 263 DARMIAN (TOR) 264 DE CEGLIE (PAR) 265 DE MAIO (GEN) 266 DE SCIGLIO (MIL) 267 DE SILVESTRI (SAM) 268 DE VRIJ (LAZ) 403 DEL GROSSO (ATA) 271 DODO' (INT) 272 DOMIZZI (UDI) 405 DONKOR (INT) 274 DRAME' (ATA) 275 EDENILSON (GEN) 276 EDIMAR (CHI) 278 EMANUELSON (ROM) 414 EMERSON (PAL) 279 EVRA (JUV) 280 FARAONI (UDI) 281 FEDDAL (PAL) 282 FELIPE (PAR) 284 FORNASIER (SAM) 285 FREY (CHI) 286 GABRIEL SILVA (UDI) 287 GAMBERINI (CHI) 288 GASTALDELLO (SAM) 289 GASTON SILVA (TOR) 290 GAZZOLA (SAS) 411 GENTILETTI (LAZ) 291 GHOULAM (NAP) 292 GLIK (TOR) 293 GOBBI (PAR) 294 GONZALEZ ALE. (VER) 417 GONZALEZ G. (PAL) 295 HEGAZI (FIO) 296 HENRIQUE (NAP) 297 HEURTAUX (UDI) 419 HOLEBAS (ROM) 298 HYSAJ (EMP) 300 IZZO (GEN) 301 JANSSON (TOR) 302 JONATHAN (INT) 303 JUAN JESUS (INT) 304 KONKO (LAZ) 305 KOULIBALY (NAP) 306 KRAJNC (CES) 307 LAURINI (EMP) 308 LAZAAR (PAL) 309 LICHTSTEINER (JUV) 310 LONGHI (SAS) 311 LUCARELLI (PAR) 312 LUCCHINI (CES) 401 LUNA (VER) 313 MAGGIO (NAP) 314 MAGNUSSON (CES) 315 MAICON (ROM) 316 MAKSIMOVIC (TOR) 317 MANFREDINI (SAS) 413 MANOLAS (ROM) 319 MARCHESE (GEN) 320 MARIO RUI (EMP) 321 MARQUES (VER) 399 MARQUEZ (VER) 322 MARTIC (VER) 324 MASIELLO (TOR) 425 MAZZOTTA (CES) 325 MBAYE (INT) 326 MESBAH (SAM) 327 MESTO (NAP) 328 MEXES (MIL) 329 MILANOVIC MILAN (PAL) 330 MOLINARO (TOR) 406 MONTELEONE (PAL) 331 MORAS (VER) 332 MORETTI (TOR) 333 MORGANELLA (PAL) 334 MOTTA (JUV) 335 MUNOZ (PAL) 336 MURRU (CAG) 338 NAGATOMO (INT) 340 NICA (CES) 341 NOVARETTI (LAZ) 342 OGBONNA (JUV) 343 PALETTA (PAR) 404 PARENTE (GEN) 345 PASQUAL (FIO) 346 PASQUALE (UDI) 347 PEDRO MENDES (PAR) 348 PELUSO (SAS) 420 PERES (TOR) 349 PERICO (CES) 423 PERTICONE (EMP) 400 PIRIS (UDI) 352 PISANO E. (PAL) 351 PISANO F. (CAG) 354 RADU (LAZ) 355 RAIMONDI (ATA) 356 RAMI (MIL) 357 RANOCCHIA (INT) 358 REGINI (SAM) 359 RENZETTI (CES) 421 RICHARDS (FIO) 360 RISPOLI (PAR) 361 RISTOVSKI (PAR) 362 RODRIGUEZ GON. (FIO) 363 RODRIGUEZ GUI. (VER)

0 0 0 5 0 5,5 0 0 6 0 6 6 0 0 9,5 4,5 0 0 0 0 0 5,5 7 0 6 0 0 0 0 6,5 0 0 6,5 7 4,5 0 0 0 0 0 6,5 5 5,5 0 0 0 6 0 0 6,5 0 6 0 6,5 0 5,5 5,5 6 4 0 0 0 0 0 0 6 5,5 0 0 0 0 6 0 6 6,5 0 0 0 5 10 5 5,5 5,5 0 5 8 6,5 6 7 0 0 5 0 0 0 0 6 0 0 6 4,5 0 5,5 0 0 5,5 0 4,5 6 5,5 0 3,5 0 0 0 0 6 0 5 0 5,5 0 5 7 6 0 6 0 5 0 0 5,5 0 0 0 6 6 5,5 5 0 0 5 0 4,5 6 0 5 5,5 0 5 0 5,5 0 6,5 6

6,33 4,5 5,93 6,18 0 5,73 0 4,5 6,88 0 5,75 5,75 5 0 5,91 6,17 0 0 5,94 5,15 0 5,17 6,43 5,75 5,65 5,12 5,62 5 6,05 5,79 6,25 5,25 5,36 5,93 5,46 6,5 5 5,5 5,58 5,45 5,81 5,75 5,88 5,83 0 5,62 5,44 5,55 5,25 6,29 5,67 6,31 6,86 5,95 5,18 5,92 5,69 5,88 5,61 5,62 0 5,69 5,85 0 0 5,83 5,92 0 4,7 5,32 0 5,77 0 6 6,7 0 5,33 6,5 5,94 6,38 5,42 5,17 6,56 0 5,17 6,11 6,33 5,61 6,67 6,5 6,25 5,5 5 6,08 5,25 5,83 5,89 6,58 6,17 5,29 5,65 0 5,59 5,5 6,21 5,75 0 6 6,69 5,96 5,2 5,33 5,33 0 5,42 5,83 5,67 0 5,5 0 5,58 0 5,96 5,93 5,7 0 6,06 6 5,17 3 5 5,91 5,5 0 5,9 5,42 5,43 5,27 6,38 5,38 0 5,55 4,75 5,19 5,75 6,62 6,05 5,92 5,42 5,91 5,67 5,83 4,88 5,54 6

8 3 8 8 1 5 4 4 5 4 4 8 2 2 8 4 3 3 8 4 1 4 15 4 5 4 4 3 9 6 4 4 5 7 5 5 4 4 4 5 5 6 14 5 3 9 4 7 4 11 5 13 7 8 6 11 11 5 8 5 1 6 7 4 4 4 9 4 1 4 4 7 4 5 12 3 4 4 8 13 6 4 8 2 6 11 7 6 5 4 5 7 4 8 4 4 7 18 4 7 7 4 7 3 12 7 4 11 11 7 4 6 4 4 4 4 5 4 4 3 7 1 9 9 6 3 8 4 9 2 4 7 4 1 10 4 4 5 9 4 3 5 4 4 7 6 11 12 5 7 5 5 4 11 4

7 2 7 11 0 13 0 1 4 0 4 6 1 2 11 3 1 0 8 10 0 7 14 4 11 5 4 1 10 7 4 2 7 8 13 4 1 1 7 11 8 8 12 7 0 8 8 11 5 14 7 13 7 12 11 13 13 4 14 4 0 13 10 1 1 5 6 0 5 11 0 13 0 6 10 0 6 2 9 12 13 3 8 0 5 14 6 14 4 3 2 14 2 13 3 6 9 13 3 12 13 0 11 4 7 12 0 12 8 13 7 12 6 0 6 4 9 1 4 0 7 0 14 14 10 0 9 2 7 2 2 12 1 0 6 7 8 13 12 6 0 11 4 8 6 6 11 13 8 11 3 7 6 13 1

0 0 0 5 0 5,5 0 0 6 0 6 6 0 0 7 5 0 0 0 0 0 5,5 7 0 6 0 0 0 0 6,5 0 0 6,5 7 4,5 0 0 0 0 0 6,5 5 6 0 0 0 6 0 0 6,5 0 6 0 6,5 0 6 5,5 6 4,5 0 0 0 0 0 0 6 5,5 0 0 0 0 6,5 0 6 6,5 0 0 0 5 7 5,5 5,5 5,5 0 5 7 6,5 6 7 0 0 5 0 0 0 0 5,5 0 0 6 5 0 6 0 0 5,5 0 4,5 6 6 0 4,5 0 0 0 0 6 0 5,5 0 5,5 0 5 6 6 0 6 0 5 0 0 6 0 0 0 6 6 6 5,5 0 0 5 0 4,5 6 0 5,5 5,5 0 5,5 0 5,5 0 6,5 6

1 0 0 3 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 2 0 0 0 0 2 0 0 1 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 2 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 1 0

5,92 4,75 6,14 5,77 0 5,77 0 5 6,12 0 5,88 5,83 5 0 5,91 6,17 0 0 6 5,45 0 5,5 6,32 6 5,8 5,38 5,62 5 5,95 5,93 6,25 5,5 5,57 6,07 5,62 6,5 5 5,5 6 5,55 5,94 5,75 6,04 5,83 0 5,69 5,56 5,68 5,38 6,11 5,83 6,08 5,71 6,09 5,45 6 5,85 5,88 5,57 5,88 0 5,77 5,9 0 0 5,83 6 0 4,9 5,27 0 5,92 0 6,08 6,2 0 5,42 6,5 5,78 6,04 5,5 5,17 6,25 0 5,17 5,86 6 5,68 6,67 6,5 6,25 5,61 5 6,04 5,25 5,83 5,83 6,15 6,17 5,25 5,69 0 5,68 5,5 6,29 5,71 0 6,17 6,12 5,88 5,6 5,58 5,5 0 5,42 5,83 5,67 0 5,88 0 5,67 0 5,79 5,93 5,8 0 6,11 6 5,33 5 5,25 6,05 5,5 0 5,9 5,58 5,57 5,5 6,17 5,62 0 5,64 5,25 5,25 5,92 6,25 5,82 5,81 5,58 6 5,83 5,67 4,88 5,73 6

0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 2 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 2 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 2 1 0 0 0 0 1 0 0 0

0/1 0/1 0/3 0/5 0/0 0/3 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/0 0/6 0/2 0/0 0/0 0/1 0/2 0/0 2/0 0/3 0/2 0/1 0/2 0/0 0/0 0/4 1/0 0/0 0/1 1/1 0/2 0/4 0/0 0/0 0/0 1/3 0/2 0/2 0/0 0/4 0/0 0/0 0/1 0/2 0/3 0/1 0/1 0/2 0/0 0/2 0/3 0/2 0/4 1/2 0/0 0/3 1/0 0/0 0/4 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/2 2/1 0/0 0/4 0/0 0/1 0/2 0/0 0/1 0/0 0/1 0/4 0/4 0/0 0/1 0/0 0/1 0/1 0/2 0/2 0/0 0/0 0/0 0/3 0/0 1/3 0/0 0/0 0/1 1/3 0/0 0/5 0/7 0/0 0/4 0/0 0/1 0/1 0/0 1/2 0/1 0/2 0/0 2/2 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/3 0/0 0/1 0/0 0/1 0/2 0/4 0/0 0/1 0/0 1/0 0/0 0/1 0/3 0/0 0/0 0/0 0/2 0/2 1/4 0/3 0/2 0/0 0/2 0/0 0/1 0/2 0/1 0/3 0/3 1/0 0/2 0/1 0/0 0/1 0/5 0/0

364 ROMAGNOLI (SAM) 365 RONCAGLIA (GEN) 366 ROSI (GEN) 367 ROSSETTINI (CAG) 368 RUGANI (EMP) 371 SANTACROCE (PAR) 372 SARDO (CHI) 373 SAVIC (FIO) 374 SCALONI (ATA) 375 SILVESTRE (SAM) 418 SOMMA (ROM) 376 SORENSEN (VER) 377 STENDARDO (ATA) 380 TERRANOVA (SAS) 381 TERZI (PAL) 382 TOMOVIC (FIO) 383 TONELLI (EMP) 384 TOROSIDIS (ROM) 386 VIDIC (INT) 388 VITIELLO (PAL) 389 VOLTA (CES) 390 VRSALJKO (SAS) 391 WAGUE (UDI) 422 YANGA MBIWA (ROM) 392 ZACCARDO (MIL) 394 ZAPATA C. (MIL) 395 ZAPPACOSTA (ATA) 396 ZUKANOVIC (CHI) 397 ZUNIGA (NAP)

6 6,5 0 5 9,5 6 0 6,5 0 5 0 0 9,5 0 0 0 6 0 0 0 5 4,5 0 5 0 0 5 6,5 0

6,56 5,65 5,83 5,65 6,64 5,3 5,75 6,14 0 6 5,5 5,5 6,67 5,67 5,33 6,06 6,54 6,14 5,22 5,5 5,67 5,91 0 5,9 0 5,44 5,55 6,2 5,75

8 6 5 7 13 2 5 12 2 6 1 3 8 7 4 9 11 7 9 2 6 9 2 7 3 5 4 9 8

9 10 4 13 14 5 4 14 0 10 1 5 6 6 6 9 12 7 9 1 12 12 0 10 0 8 12 10 6

6 6,5 0 5 6,5 5,5 0 6,5 0 5,5 0 0 6,5 0 0 0 6 0 0 0 5 5,5 0 5 0 0 5 6 0

1 0 0 0 2 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 1 3 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0

6,25 6 5,83 5,81 6,21 5,3 5,88 6,04 0 6,15 6 5,5 6,33 5,67 5,5 5,83 5,92 5,86 5,33 5,5 5,75 6,05 0 5,8 0 5,75 5,59 6 5,42

1 0 0 2 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 1 0 1 2

0/3 2/3 0/0 0/4 0/0 0/2 0/1 0/3 0/0 0/3 0/1 0/0 0/2 0/0 0/2 0/2 1/1 0/2 1/0 0/0 0/2 1/3 0/0 0/0 0/0 1/1 0/1 0/4 0/0

MEDIA VOTO 5,75 5,78 6 5,78 6,38 5,83 5,4 6,04 5,92 6,14 6,08 5,88 6,09 5,75 5,94 5,82 6 0 0 6,11 6,12 5,7 5,75 6,07 5,75 0 5,58 5,83 5,25 5,6 5,85 5,85 6,56 6,5 6,19 5,86 6,33 6 5,65 5,5 5,5 6 6 0 6,06 5,71 0 5,85 5,67 5,95 5,96 6,07 5,94 5,8 5,7 5,95 6,08 0 0 5,67 5,33 6,1 5,65 5,92 6,59 5,75 5,89 5,5 6 5,96 0 5,79 5,75 5,62 5,75 0 5 5,67 5,33 5,33 6,15 5,88 7 5 5,5 6,46 6 5 0 0 0 6 5,82 6,28 5,69 6,07 5,64 6,14 5,92 5,83 5,5 5,95 6 5,67 0 5 5,25 6,67 5,67 5,5 6,21 5,67 6,27 0 5,9 6 6,25 6 5,71 0 5,5 6,27

R. 0 2 1 0 1 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 1 1 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 2 0 0 2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 1 0 1 1 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 1 0 2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 1 1 0 0 0 0 2

ESPAMM 0/2 0/2 1/3 0/1 0/0 0/5 1/2 0/2 0/4 0/3 0/4 0/1 0/2 0/3 0/0 0/7 1/2 0/0 0/0 0/1 0/0 0/3 0/1 0/2 1/2 0/0 1/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/3 0/1 0/0 0/2 0/3 0/2 0/3 0/4 0/0 0/0 0/0 0/3 0/0 0/2 0/2 0/0 0/4 0/0 0/2 0/3 0/1 0/2 0/2 0/2 0/3 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/4 0/1 0/2 0/4 0/2 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/3 0/0 0/5 0/4 0/0 0/1 0/0 0/3 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 1/2 0/0 0/1 0/2 0/0 0/1 0/0 0/2 0/1 0/4 0/0 0/0 0/0 0/3 0/0 0/0 0/1 0/1 0/4 0/0 0/2 1/0 0/4 0/0 0/4 0/0 0/0 0/0

CENTROCAMPISTI CODICE MAGIC GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. 541 CHOCHEV (PAL) 5 5,5 4 542 CHRISTODOULOPOULOS (VER) 5,5 5,89 7 543 CIGARINI (ATA) 7,5 5,86 10 544 COFIE (CHI) 0 5,72 5 545 COMAN (JUV) 6 6,62 5 546 CONTI (CAG) 4,5 5,56 8 547 COPPOLA (CES) 0 5,2 3 548 COSSU (CAG) 4,5 6,19 11 549 CRISETIG (CAG) 5 5,75 6 551 CROCE (EMP) 6 6,25 9 552 CUADRADO (FIO) 5,5 6,75 22 553 D'ALESSANDRO (ATA) 6 5,81 6 740 DAVID LOPEZ (NAP) 5,5 6,09 8 554 DE FEUDIS (CES) 5,5 5,6 5 731 DE GUZMAN (NAP) 9,5 7,06 12 555 DE JONG (MIL) 5,5 6,05 11 556 DE ROSSI (ROM) 3,5 6,1 12 557 DE VITIS (SAM) 0 0 1 558 DELLA ROCCA (PAL) 0 0 3 559 DESSENA (CAG) 0 6,06 7 563 DONSAH (CAG) 5,5 6,12 4 564 DUNCAN (SAM) 5 5,4 4 0 7 5 566 EDERSON (LAZ) 567 EKDAL (CAG) 4,5 6,86 13 568 EL KADDOURI (TOR) 7 5,5 10 570 ERIKSSON (CAG) 0 0 3 571 ESSIEN (MIL) 0 5,42 3 572 ESTIGARRIBIA (ATA) 0 6,25 5 737 EVANGELISTA (UDI) 0 5,25 4 573 FARNERUD (TOR) 5 6,2 6 574 FELIPE ANDERSON (LAZ) 9 6,1 9 575 FERNANDES (UDI) 10 6,19 14 576 FERNANDEZ M. (FIO) 6,5 7,17 15 577 FETFATZIDIS (GEN) 0 6,5 4 578 FLORENZI (ROM) 7,5 6,73 18 580 GALLOPPA (PAR) 5,5 5,79 5 581 GARGANO (NAP) 0 6,33 7 583 GAZZI (TOR) 0 5,85 6 584 GIORGI (CES) 5,5 5,45 6 745 GOMEZ (ATA) 5 5,5 9 585 GONZALEZ ALV. (LAZ) 0 5,5 4 586 GRASSI (ATA) 0 6 1 587 GRECO (GEN) 0 5,7 6 590 GUARENTE (EMP) 0 0 4 591 GUARIN (INT) 6,5 7,06 14 592 GUILHERME (UDI) 6 5,64 6 722 HALLBERG (UDI) 0 0 3 593 HALLFREDSSON (VER) 0 5,95 10 594 HAMSIK (NAP) 4,5 6,33 19 595 HERNANES (INT) 0 6,41 16 596 HETEMAJ (CHI) 5,5 5,85 9 597 HONDA (MIL) 4,5 7,46 18 715 IAGO (GEN) 6 6,19 8 598 ILICIC (FIO) 0 6 12 600 INLER (NAP) 0 5,9 11 601 IONITA (VER) 0 6,36 8 712 IZCO (CHI) 6,5 6,67 6 729 JAADI (UDI) 0 0 1 603 JADSON (UDI) 0 0 2 605 JANKOVIC B. (VER) 0 5,67 6 744 JOAO PEDRO (CAG) 0 5,75 5 606 JOAQUIN (FIO) 5,5 6,3 10 607 JORGINHO (NAP) 4,5 5,45 11 608 JORQUERA (PAR) 0 6 4 609 KEITA S. (ROM) 6 6,82 12 723 KONE (UDI) 0 5,65 10 610 KOVACIC (INT) 5 6,32 13 611 KRHIN (INT) 0 5,5 4 612 KRSTICIC (SAM) 6,5 6 7 613 KUCKA (GEN) 6 6,17 11 614 KUPISZ (CHI) 0 0 2 615 KURTIC (FIO) 0 6,14 9 616 KUZMANOVIC (INT) 5 5,92 6 618 LAXALT (EMP) 4,5 5,5 3 619 LAZAREVIC (CHI) 0 6 4 620 LAZZARI (FIO) 0 0 4 621 LEDESMA (LAZ) 0 4,75 4 741 LESTIENNE (GEN) 0 5,67 10 734 LODI (PAR) 4,5 5,29 8 735 LUCAS SOUZA (PAR) 0 5,33 2 622 LULIC (LAZ) 6 6,58 16 623 MAGNANELLI (SAS) 0 5,73 7 747 MANDRAGORA (GEN) 0 7 1 625 MANGANI (CHI) 0 4,5 4 626 MARCHIONNI (SAM) 0 5,5 4 627 MARCHISIO (JUV) 0 6,65 18 628 MARESCA (PAL) 6 6 6 746 MARIGA (PAR) 0 5 2 721 MARIN (FIO) 0 0 4 629 MARRONE (JUV) 0 0 4 632 MASTOUR (MIL) 0 0 2 748 MATTIELLO (JUV) 0 6 1 634 MAURI J. (PAR) 5,5 6,05 4 633 MAURI S. (LAZ) 9,5 7,56 17 7 720 MEDEL (INT) 5,5 5,54 635 MENEZ (MIL) 5,5 7,57 23 636 MERTENS (NAP) 6,5 5,68 17 637 MIGLIACCIO (ATA) 6 6 6 639 MISSIROLI (SAS) 8 6,25 10 641 MOLINA (ATA) 0 5,67 4 642 MONTOLIVO (MIL) 5,5 5,5 4 643 MORALEZ (ATA) 10 6,45 15 644 MORO (EMP) 0 5,88 4 646 MUNTARI (MIL) 0 6,11 9 724 MURONI (CAG) 0 0 1 732 MUSSIS (GEN) 0 5 4 648 M'VILA (INT) 0 5,25 5 649 NAINGGOLAN (ROM) 6 7,12 18 650 NGOYI (PAL) 0 5,67 4 652 NOCERINO (TOR) 0 5,5 6 653 OBBADI (VER) 0 6,14 7 654 OBI (INT) 0 6,08 5 655 OBIANG (SAM) 0 6,42 12 656 OCTAVIO (FIO) 0 0 3 657 ONAZI (LAZ) 0 5,7 5 658 PADOIN (JUV) 0 6 4 659 PALOMBO (SAM) 6,5 6,42 12 660 PAREDES (ROM) 0 6 4 661 PAROLO (LAZ) 5 6 13 662 PEPE (JUV) 0 0 3 663 PEREIRINHA (LAZ) 0 5,5 4 664 PEREYRA (JUV) 5 6,45 14

CAMPIONATO P. V. G. 4 5,5 0 9 5,5 0 11 6,5 0 11 0 0 6 6 0 9 5 0 10 0 0 13 5 2 12 5 0 14 6 1 12 6 3 9 6 0 11 5,5 0 10 6 0 8 6,5 3 11 5,5 2 10 4,5 1 0 0 0 0 0 0 9 0 0 6 5,5 0 6 5,5 0 2 0 1 14 5 4 12 6 0 0 0 0 7 0 0 6 0 1 2 0 0 5 5 1 12 6,5 1 13 7 2 10 6,5 2 1 0 0 13 6,5 2 8 5,5 0 7 0 0 10 0 0 10 6 0 6 5 0 2 0 0 1 0 0 6 0 0 1 0 0 8 5,5 2 14 6 0 0 0 0 10 0 1 12 4,5 2 11 0 2 13 5,5 0 14 4,5 6 9 6 1 10 0 1 10 0 1 12 0 2 6 7 1 0 0 0 0 0 0 6 0 0 8 0 1 6 5,5 0 10 4,5 0 6 0 0 12 6 1 11 0 0 14 5 2 2 0 0 7 6,5 0 13 6 1 0 0 0 9 0 1 6 5 0 4 5 0 5 0 0 0 0 0 3 0 0 7 0 0 12 5 0 3 0 0 13 6,5 2 13 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 14 0 1 6 6 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 11 5,5 1 9 6,5 4 13 5,5 0 14 5,5 7 12 5,5 0 7 6 0 12 7 1 4 0 0 2 5,5 0 10 7 2 4 0 0 9 0 2 0 0 0 1 0 0 6 0 0 14 6,5 2 5 0 0 5 0 0 8 0 0 8 0 1 13 0 1 0 0 0 7 0 0 6 0 0 13 6,5 1 3 0 0 14 5,5 2 1 0 0 1 0 0 13 5 0

665 PEREZ (TOR) 666 PEROTTI (GEN) 667 PINZI (UDI) 669 PIRLO (JUV) 670 PIZARRO (FIO) 671 PJANIC (ROM) 672 POGBA (JUV) 673 POLI (MIL) 674 PUCCIARELLI (EMP) 733 PULZETTI (CES) 675 QUAISON (PAL) 676 RADOSEVIC (NAP) 677 RADOVANOVIC (CHI) 680 RIERA (UDI) 681 RIGONI (PAL) 714 RINCON (GEN) 682 RIZZO (SAM) 683 ROMULO (JUV) 684 SALA (VER) 719 SANCHEZ MINO (TOR) 685 SANTANA (GEN) 686 SAPONARA (MIL) 688 SCHELOTTO (CHI) 690 SIGNORELLI (EMP) 691 SORIANO (SAM) 692 SPINAZZOLA (ATA) 693 STROOTMAN (ROM) 694 STURARO (GEN) 695 TABANELLI (CES) 696 TACHTSIDIS (VER) 697 TAIDER (SAS) 698 UCAN (ROM) 699 VALDIFIORI (EMP) 700 VALOTI (VER) 726 VALZANIA (CES) 742 VAN GINKEL (MIL) 701 VARGAS J. (FIO) 702 VAZQUEZ (PAL) 703 VECINO (EMP) 704 VERDI (EMP) 705 VIDAL (JUV) 706 VIVES (TOR) 707 WIDMER (UDI) 709 WSZOLEK (SAM) 727 YABRE (CES) 713 ZAPATA A. (UDI) 710 ZE' EDUARDO (CES) 711 ZIELINSKI (EMP)

6 8 5,5 5 5,5 5 5,5 6 0 0 0 0 6,5 0 9 0 6,5 0 0 0 0 0 6 0 0 0 4 5,5 0 5,5 6,5 0 6,5 0 0 0 0 0 6 10 5,5 5 6,5 0 0 0 0 6

5,5 6,69 5,57 7 5,91 6,93 7,17 5,91 6,82 0 5,75 0 5,85 0 6,32 6,29 6,36 7 0 5,44 0 6 5,29 5,5 5,92 0 4 5,81 5,5 6,27 6,8 0 6,38 0 0 6 5,62 6,46 6,29 6,27 7,28 5,69 6,19 0 0 0 5,17 5,9

3 15 6 16 10 22 22 9 11 4 4 2 7 4 12 6 6 7 4 6 4 4 4 4 11 2 7 7 4 10 12 4 10 1 1 5 9 13 11 10 22 7 10 4 1 4 4 6

MAGIC PUNTI 0 0 5,5 0 5,5 5,5 0 6 0 0 6 0 0 0 0 5,5 0 6 0 12,5 5 5,5 5,5 7 0 7 11 11 0 6 0 4,5 0 0 6 11,5 0 0 7 0 0 0 5 0 6 0 0 6 9,5 0 5,5 0 6 6 0 13,5 5,5 0 5 8 0 0 8,5 6 0 0 9,5 0 0 0 0 5 0 6 10 5 4,5 9,5 9,5 0 0 5,5 0 0 0 6 6 0 0 0 0 0 6 0 0 0 0 0 5,5 5,5 10 9,5 0 0 0 9,5 13,5

MEDIA 0 5,72 7,04 0 4,95 6,29 0 6,59 5,88 5,9 5,6 5,91 5,5 0 6,12 7,82 0 7,46 7,12 6,73 5,36 7 8 7,39 0 6,11 8,11 7,11 0 6,77 0 6,36 5 6,56 6,36 7,95 5,83 0 7,23 5,42 6,5 0 5,81 6,21 7,21 5,83 0 6,83 7,85 6,35 6,36 5 5,75 6,78 4,6 8,45 6,5 0 5,57 6,91 5 6,62 6,75 7,58 5,83 5,7 6,5 5,5 0 8 5,94 5,5 0 6,86 6,96 7,94 5,4 6,75 6,81 0 5,7 5,67 7,75 6,44 0 7,11 6,71 0 0 0 0 5,17 6,32 7,18 5,83 0 0 6,75 6,23 9,04 7,15 6,79 5,67 7,22 0 8 6,89

QUOT. 4 13 18 5 9 16 1 23 16 8 10 11 2 4 5 30 1 26 9 15 16 24 32 23 4 8 27 25 4 21 1 12 4 14 14 25 8 4 25 4 11 2 19 15 33 12 4 18 30 15 18 4 12 21 6 26 24 1 11 17 8 11 9 24 12 6 13 9 1 24 14 11 4 16 21 21 20 11 21 1 10 15 13 14 4 23 10 4 7 4 4 9 17 21 13 2 3 7 16 42 21 25 17 23 4 16 18

6 13 7 7 11 14 12 14 13 0 6 0 13 0 11 7 9 2 0 11 0 1 7 3 12 1 2 9 2 13 13 1 13 2 0 2 6 13 14 11 11 13 13 0 0 1 3 8

6 7,5 6 5 6 5,5 6 6 0 0 0 0 6,5 0 6,5 0 6,5 0 0 0 0 0 6 0 0 0 4 6 0 5,5 6,5 0 6,5 0 0 0 0 0 6 7 5,5 5 6,5 0 0 0 0 6

0 1 0 2 0 3 3 0 3 0 0 0 1 0 2 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0 0 0 3 1 1 4 0 1 0 0 0 0 0

5,75 6,42 5,79 6 6,05 6,32 6,46 5,91 6 0 5,75 0 5,77 0 6 6,29 6,07 7 0 5,72 0 6 5,29 5,5 6,08 0 4 6,19 5,5 5,88 6,15 0 6,19 0 0 6 5,62 6,15 6,11 6,05 6,17 5,69 5,81 0 0 0 5,17 5,9

0 2 0 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 2 0 4 0 0 0 0 0 1 0 0 1 3 0 0 0 0 0

0/2 0/3 0/3 0/0 0/3 0/3 0/3 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 1/2 0/0 0/5 0/2 0/2 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/4 0/0 0/0 1/4 0/0 0/4 0/3 0/0 1/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/4 0/3 0/1 0/4 0/2 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0

MEDIA VOTO 0 5,78 6,12 0 5,05 5,79 0 6,14 5,88 5,8 5,6 5,55 5,5 0 6,12 6,07 0 6,15 6,31 5,77 5,36 5,95 6,35 6,07 0 5,72 6,43 6,21 0 6,32 0 5,68 5 5,89 6,07 6,35 6 0 6,55 5,42 6,5 0 5,5 6 5,96 5,67 0 6,42 5,92 5,85 5,93 5,5 5,75 5,72 5,2 6,45 5,81 0 5,57 6,09 5 6,25 5,25 6,12 5,56 5,7 6,06 5,67 0 6,62 5,81 5,6 0 5,86 6,32 6 5,45 5,58 6,04 0 5,7 5,67 6,25 5,83 0 6,32 6 0 0 0 0 5,17 6 6,09 5,5 0 0 5,5 5,73 6,85 6,04 6 5,39 6,44 0 6,2 5,78

R. 0 0 0 0 0 0 0 2 0 1 0 0 0 0 0 1 0 2 1 0 0 0 1 1 0 1 3 1 0 3 0 0 0 0 0 2 0 0 2 0 0 0 0 0 3 1 0 2 1 2 0 0 0 1 0 2 0 0 0 4 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 1 3 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 1 1 0 0 0 1 2 0 2 0 3 0 0 0

ESPAMM 0/0 0/1 0/2 0/0 0/2 0/0 0/0 1/4 0/0 0/1 0/0 1/2 0/1 0/0 0/0 0/1 0/0 0/0 0/1 0/3 0/0 0/1 0/1 0/1 0/0 0/1 0/1 0/1 0/0 0/2 0/0 0/3 0/0 0/0 0/3 0/2 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/1 0/0 0/0 1/4 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/2 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/0 0/4 0/1 0/0 1/0 0/1 0/1 0/0 0/2 0/2 0/1 0/1 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/0 0/2 0/2 0/0 0/0 0/0 0/0 0/0 0/1 0/2 0/0 0/0 0/0 0/1 0/1 0/1 0/1 0/0 0/1 0/4 0/0 0/0 0/4

ATTACCANTI CODICE GIOCATORE 801 AGUIRRE (EMP) 803 AMAURI (TOR) 805 BABACAR (FIO) 807 BARRETO P. (TOR) 809 BELFODIL (PAR) 810 BELOTTI (PAL) 912 BENTIVEGNA (PAL) 812 BERARDI (SAS) 905 BERGESSIO (SAM) 813 BERNARDESCHI (FIO) 907 BIANCHI (ATA) 814 BOAKYE (ATA) 919 BONAZZOLI (INT) 815 BORRIELLO (ROM) 816 BOTTA (CHI) 817 CALLEJON (NAP) 916 CAPPELLUZZO (VER) 818 CASSANO (PAR) 917 CODA M. (PAR) 823 DEFREL (CES) 824 DENIS (ATA) 825 DESTRO (ROM) 826 DI NATALE (UDI) 827 DJORDJEVIC (LAZ) 922 DJORDJEVIC L. (SAM) 828 DJURIC (CES) 829 DYBALA (PAL) 830 EDER (SAM) 923 EL HAMDAOUI (FIO) 831 EL SHAARAWY (MIL) 915 FARES (VER) 908 FARIAS (CAG) 832 FEDATO (SAM) 833 FLOCCARI (SAS) 834 FLORO FLORES (SAS) 835 GABBIADINI (SAM) 836 GARRITANO (CES) 925 GEIJO (UDI) 837 GERVINHO (ROM) 838 GHEZZAL (PAR) 839 GIOVINCO (JUV) 840 GLIOZZI (SAS) 841 GOMEZ M. (FIO) 842 GOMEZ T. (VER) 844 HIGUAIN (NAP) 926 HUGO ALMEIDA (CES) 845 IAKOVENKO (FIO) 846 IBARBO (CAG) 847 ICARDI (INT) 848 INSIGNE (NAP) 849 ITURBE (ROM) 924 JOAO SILVA (PAL) 850 KEITA B. (LAZ) 851 KLOSE (LAZ) 852 LARRONDO (TOR) 853 LJAJIC (ROM) 854 LLORENTE (JUV) 909 LOI (CAG) 855 LONGO (CAG) 856 MACCARONE (EMP) 914 MAKIENOK (PAL) 857 MARILUNGO (CES) 858 MARTINEZ (TOR) 859 MATRI (GEN) 860 MAXI LOPEZ (CHI) 861 MCHEDLIDZE (EMP) 862 MEGGIORINI (CHI) 863 MICHU (NAP) 911 MONCINI (CES) 864 MORATA (JUV) 865 MURIEL (UDI) 866 NENE' (VER) 867 NIANG (MIL) 868 NICO LOPEZ (VER) 869 OKAKA (SAM) 906 OSVALDO (INT) 870 PALACIO (INT) 871 PALLADINO (PAR) 872 PALOSCHI (CHI) 918 PANICO (GEN) 874 PAVOLETTI (SAS) 875 PAZZINI (MIL) 876 PELLISSIER (CHI) 878 PINILLA (GEN) 880 POZZI (PAR) 881 QUAGLIARELLA (TOR) 886 RODRIGUEZ (CES) 910 ROSSETI (ATA) 887 ROSSI (FIO) 888 ROVINI (EMP) 890 SANABRIA (ROM) 891 SANSONE G. (SAM) 892 SANSONE N. (SAS) 893 SAU (CAG) 921 SAVIOLA (VER) 920 SERENI (SAS) 894 SHEKILADZE (EMP) 895 SUCCI (CES) 896 TAVANO (EMP) 897 TEVEZ (JUV) 898 THEREAU (UDI) 899 TONI (VER) 913 TORRES (MIL) 900 TOTTI (ROM) 901 TOUNKARA (LAZ) 903 ZAPATA D. (NAP) 904 ZAZA (SAS)

CAMPIONATO P. V. G. 1 0 0 10 0 0 12 5,5 4 1 0 0 11 5,5 0 14 5,5 2 1 0 0 11 6,5 3 9 0 0 5 0 0 10 6 0 11 0 2 2 0 0 0 0 0 4 0 0 14 5,5 8 0 0 0 13 6 5 9 0 2 11 7 4 14 5 1 12 5,5 4 13 5,5 7 14 6 6 0 0 0 10 6 1 14 7 7 14 7 4 0 0 0 11 6 1 0 0 0 11 5 3 1 0 0 10 0 2 9 6 1 11 7,5 5 5 0 0 2 0 0 12 7 2 7 0 0 4 0 0 0 0 0 8 5 1 13 0 1 14 6 7 7 0 0 0 0 0 12 6,5 2 14 6,5 8 11 0 1 8 5,5 1 1 0 0 6 6 0 12 6 3 5 0 0 12 7,5 6 13 5,5 3 0 0 0 9 5 0 6 2 11 4 0 0 8 0 1 5 5,5 1 12 6 6 11 0 1 8 0 0 9 6,5 2 3 0 0 0 0 0 9 0 4 11 0 0 7 5 0 3 0 0 12 6 4 14 7 3 10 5 5 13 4,5 0 6 6,5 2 13 6,5 3 0 0 0 7 0 0 7 5,5 0 7 0 2 11 0 3 1 0 0 14 6 4 7 6 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4 0 0 14 6 1 11 0 4 4 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 1 13 5,5 2 13 5,5 9 14 7 5 14 6,5 4 10 0 1 9 0 2 0 0 0 6 6,5 3 9 7,5 4


26

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Serie B R Il caso

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

27

NOTIZIE TASCABILI GIUDICE SPORTIVO

Bari stangato: curva Nord diffidata per i cori razzisti contro Mbakogu Tre turni a Contini con la prova tv

L’incubo per il Brescia potrebbe essere terminato, ma non basta: ora la squadra deve tornare a vincere per risalire in classifica LAPRESSE

Schiarita Brescia Pronto un piano per il salvataggio 1La banca ha accettato il progetto di Sagramola

L’ultimo scoglio: bisogna ancora trovare 6 milioni Gian Paolo Laffranchi BRESCIA

I

l tempo stringe per un Brescia che ha bisogno di una svolta. Sul tavolo c’è un piano di salvataggio, quello del gruppo rappresentato da Rinaldo Sagramola, che Ubi Banca, sponsor e creditore principale del club, non ha ancora approvato. Ieri dall’incontro fra le parti a Milano è scaturita una fumata grigia. E c’è una pendenza imminente, quella del 15 dicembre, per pagare gli stipendi ed evitare un altro -3 in classifica, in aggiunta al -4 già arrivo (-3 per le inadempienze estive su iscrizione, ingaggi e contributi, -1 per l’Irpef

REntro lunedì vanno pagati gli stipendi: se il club non ce la fa, c’è il rischio di una smobilitazione

non pagata il mese scorso). Ubi ha definito il progetto di Sagramola per il dopo-Corioni «serio, concreto e affidabile». Quindi l’affare è fattibile. Ma senza il via libera definitivo della banca, il passaggio non si compie. CHE COSA SERVE Il lieto fine è plausibile, non scontato: mancano 6 milioni di euro all’appello, rispetto ai 10 previsti per l’operazione rilancio. E se la trattativa va per le lunghe, intanto qualcuno dovrà sborsare un milione e mezzo per la scadenza di lunedì prossimo. «Serve un atto di fede - commenta Sagramola -. Il Brescia non deve subire altre penalizzazioni. E non possiamo dare altre risorse noi, che abbiamo già messo sul piatto 2 milioni per il capitale e altri 9 previsti in cinque anni grazie agli accordi commerciali che portiamo in dote con Infront». La coperta è corta perché il tessuto bresciano ha prodotto finora solo 2 milioni «grazie all’impegno del presidente dell’Asso-

15

● I milioni di euro (circa) che il Brescia ha di debito verso Ubi Banca, che è anche il principale sponsor della squadra

4

● I punti di penalizzazione in arrivo per il Brescia: 3 per il ritardo nei pagamenti al monento dell’iscrizione, 1 per l’Irpef mancata a novembre

19

● I punti del Brescia dopo 17 giornate, conquistati grazie a 4 vittorie e 7 pareggi. La squadra di Iaconi è stata sconfitta in 6 occasioni

ciazione Industriale Bresciana Marco Bonometti - sottolinea l’ex dirigente della Sampdoria, che del nuovo corso sarebbe l’amministratore delegato -. Altre forme di sostegno non ce ne sono state. Noi abbiamo presentato nell’ultimo incontro una bozza di accordo-quadro per i passaggi societari, illustrando i tempi per la restituzione di quanto occorre sia anticipato per necessità. Tempi diversi a seconda che la squadra sia in A o in B, sapendo pure che alla fine dovremo restituire alla banca circa 14: 6 per questo finanziamento e quasi 9 per il debito già esistente. Non sono ottimista né pessimista: resto possibilista». Oggi si preannuncia una lunga riunione in seno all’Ubi per decidere il da farsi. IL RISCHIO Il gruppo di Sagramola ha Profida Italia come capofila: una società fiduciaria con sede a Milano che appartiene al Co.Mo.I. Group, struttura operativa in Italia, Svizzera e Lussemburgo. Il suo ambito è la conoscenza dei mercati, degli strumenti finanziari e giuridici internazionali, con compiti di ricerca e innovazione. Se le cose andranno male, per il Brescia sarà notte fonda. A gennaio ci sarà una svendita di giocatori e si materializzerà lo spettro del fallimento. Ma la volontà comune è arrivare a un punto di incontro. Sullo sfondo di questa vicenda c’è una società, la Sdl di Mazzano, pronta a contribuire al progetto. Alternativo, invece, il piano del pakistano Kadir Sheikh, che dopo l’affare sfumato con la Pro Vercelli insiste di volerci riprovare col Brescia e come direttore sportivo porterebbe Evaristo Beccalossi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

● MILANO Stangata per il Bari, che perde Contini per tre giornate dopo la prova tv e si ritrova con la Curva Nord chiusa per una partita (pena sospesa, verrà applicata in caso di recidiva) a causa dei cori razzisti nei confronti di Mbakogu (5.000 euro di ammenda alla società). Contini è stato squalificato per «una manata all’altezza della fronte» rifilata all’attaccante del Carpi e sfuggita all’arbitro, che comunque ha fischiato il fallo: per questo il Bari farà ricorso. Una giornata anche a Sabelli.

MERCATO

Tre a Ceccherini del Livorno, espulso «per avere assunto un atteggiamento intimidatorio verso l’arbitro spingendolo con il petto». Una giornata a Matuzalem (Bologna), Lancini e Scaglia (Brescia), Pasciuti (Carpi), Rinaudo (Catania), Pecorini (Cittadella), Minotti (Crotone), Juande e Valentini (Spezia), Valiani (Latina), Emerson (Livorno), Cosenza (Pro Vercelli), Blasi (Varese), Brighenti e Gentili (Vicenza) e Ferrario (Lanciano). Ammenda di 2.000 euro al Catania.

IL PROGETTO

Varese, arriva Oggi le squadre il giovane Miller sono dagli anziani Era al Palermo delle loro 22 città ● VARESE (f.b.) Il Varese ha ingaggiato Rojas Peralta Roger Miller, terzino paraguaiano (giocava nel Nacional di Asuncion) ma con passaporto spagnolo di 21 anni che ha firmato un contratto fino al 30 giugno del 2016, dopo essersi svincolato dal Palermo, squadra con cui nel 2012-13 aveva giocato il campionato Primavera, prima di passare in prestito al Chiasso nella passata stagione. A Miller è stata assegnata la maglia numero 26, ma sarà disponibile per il tecnico Stefano Bettinelli soltanto a gennaio, dopo la riapertura delle liste (quando da Varese dovrebbero partire diversi elementi) e la sosta invernale del campionato.

● MILANO Oggi le 22 squadre di B dedicano la giornata alla terza età. E’ il secondo appuntamento in questa stagione, dopo la giornata per i bambini del 5 novembre, del progetto «Un Giorno per la nostra città» nel quale atleti, tesserati e staff tecnici sono, insieme al proprio territorio, i protagonisti di attività in centri, palazzetti e auditorium. L’iniziativa promossa da Lega Serie B, con il patrocinio di Aic, Aiac e Anci, prevede che ogni società dedichi un giorno al mese alla propria città. Il terzo appuntamento sarà mercoledì 21 gennaio su disabilità e barriere architettoniche; il quarto sarà mercoledì 18 febbraio in favore di decoro urbano ed educazione civica, infine il 25 marzo si chiude con integrazione e multiculture.

LA SITUAZIONE

Sabato due sfide da non perdere Il Carpi riceve il Modena nel derby E poi occhio a Bologna-Frosinone ● Questa la classifica in Serie B dopo 17 giornate: Carpi p. 33; Frosinone 29; Bologna 27; Livorno, Spezia e Trapani 26; Lanciano e Avellino 25; Perugia 24; Vicenza 23; Modena* e Ternana 22; Pro Vercelli 21; Pescara e Catania 20; Brescia e Bari 19; Entella* e Crotone 17; Varese (-3) 16; Cittadella e Latina 15. (* una partita in meno). Così venerdì (ore 20.30): Trapani-

Perugia. Così sabato (ore 15): Bologna-Frosinone; BresciaSpezia; Carpi-Modena; Cittadella-Bari; Crotone-Pro Vercelli; Entella-Vicenza; Livorno-Catania; PescaraAvellino; Ternana-Lanciano. Così lunedì (ore 20.30): Latina-Varese. Ricordiamo che il recupero tra Entella e Modena sarà disputato martedì 16 con inizio alle ore (20.30).

Lega Pro R GIRONE A

LA 17a GIORNATA

Alle 14.30 il recupero Como-Cremonese Pro Patria, altro cambio: ora tocca a Tosi ●

Si gioca oggi il primo dei tre recuperi nel girone A: si tratta del derby lombardo Como-Cremonese. Mercoledì 17 invece si giocano Alessandria-Bassano e MonzaTorres. Così oggi in campo (14.30): COMO (3-5-2) Crispino; Ambrosini, Giosa, Lebran; Casoli, Scapuzzi, Ardito, Le Noci, Rinaldi; Ganz, De Sousa. (Falcone, Curti, Marchi, Fietta, Corticchia, Cristofari, Defendi). All. Colella. CREMONESE (4-3-3) Galli; Palomeque, Castellini, Gambaretti, Favalli; A. Marchi, Jadid, Palermo; Di Francesco, Brighenti, Kirilov. (Battaiola, Crialese, Giorgi, Lombardo, Moroni, Manaj, M. Marchi). All. Giampaolo. ARBITRO Amoroso di Paola (Dal Borgo-Marcolin).

Sempre nel girone A e sempre in Lombardia è arrivato il secondo cambio di allenatore alla Pro Patria. Dopo Lulù Oliveira, anche Aldo Monza (5 partite, 5 punti) è stato esonerato. Per il momento la squadra è stata affidata a Fabio Castellazzi, in attesa di un nuovo tecnico: dopo aver valutato l’ipotesi di un ritorno di Oliveira, oggi il club dovrebbe annunciare l’ingaggio di Marco Tosi (ex Poggibonsi). IL GIUDICE SPORTIVO Sputa contro un avversario Tre turni a Malatesta (Lupa) ● FIRENZE Il giudice sportivo della Lega Pro ha squalificati 34 giocatori, dei quali tre dell’Ancona. Espulsi: tre giornate a Malatesta (Lupa Roma) per aver colpito un avversario con

sputi al corpo e al volto; due a Possenti (Pordenone); una a Gavazzi (Renate), Salvi (AlbinoLeffe), Scognamillo (Aversa Normanna), D’Aiello (Matera), Agnello (Melfi) e Caccavallo (Paganese). Non espulsi: una giornata a Rizzo (Reggina), V. Pepe (Messina), Tavares, Di Dio e Dierna (Ancona), Carcione (Arezzo), Gnahoré (Carrarese), Barraco (Catanzaro), Docente e Fantini (Forlì), Tait (Sudtirol), Casiraghi (Gubbio), Contessa e Migliorini (Juve Stabia), Meduri (Lumezzane), Pasqualoni (Lupa Roma), Siniscalchi (Mantova), Girardi (Paganese), Pederzoli (Pavia), Dicuonzo e Lisuzzo (Pisa), Piana (Pistoiese), Dalla Bona e Piccinni (Real Vicenza), Traore (Santarcangelo) e Varano (Venezia). Ammende: 2.000 euro Foggia (due petardi, una bottiglietta contro il portiere del Lecce), 1.500 Alessandria, 1.000 Benevento, Juve Stabia, Melfi, Pavia e Savoia.

Venerdì sera c’è Messina-Benevento in tv L’Ascoli gioca sabato con il Santarcangelo Questo il prossimo turno nei tre gironi della Lega Pro, con le partite della 17a giornata: COSì VENERDI’ ORE 19.30 San Marino-Reggiana (B). ORE 20.45 Messina-Benevento (C, su Rai Sport). COSì SABATO ORE 14.30 Südtirol-Pavia (A), L’Aquila-Pro Piacenza (B); Casertana-Vigor Lamezia (C). ORE 15 Renate-Bassano (A), PratoGrosseto (B), Reggina-Foggia (C). ORE 16 Novara-Pordenone (A), PisaAncona (B), Barletta-Salernitana (C). ORE 17 Real Vicenza-Mantova (A), Ascoli-Santarcangelo (B), LecceMartina (C). ORE 19.30 Feralpi Salò-Giana (A), Gubbio-Pistoiese (B).

COSì DOMENICA ORE 11 AlbinoLeffe-Lumezzane (A). ORE 12.30 Savona-Forlì (B), Paganese-Catanzaro (C). ORE 14.30 Venezia-Torres (A), Lucchese-Tuttocuoio (B), CosenzaAversa Normanna e Lupa RomaSavoia (C). ORE 16 Monza-Arezzo (A), Pontedera-Teramo (B), MateraIschia (C). ORE 18 Como-Alessandria (A), SpalCarrarese (B), Juve Stabia-Melfi (C). COSì LUNEDI’ ORE 20.45 Cremonese-Pro Patria (A). LE CLASSIFICHE Ecco le classifiche dopo 16 giornate. GIRONE A Pavia p. 33; Bassano* 32; Novara 31; Alessandria* e Como* 29;

Real Vicenza 28; Monza* 26; Südtirol 25; Feralpi Salò 24; Arezzo 22; Torres* 20; Venezia e Giana 19; Cremonese*, Mantova e Renate 17; Lumezzane 14; Pro Patria (-1) 12; AlbinoLeffe 10; Pordenone 5. (* una gara in meno). GIRONE B Ascoli p. 31; Reggiana e L’Aquila 28; Pisa e Teramo 26; Gubbio, Pontedera e Pistoiese 25; Grosseto e Tuttocuoio 24; Ancona 22; Spal 21; Carrarese, Savona e Forlì 19; Lucchese 17; Prato 16; Santarcangelo 12; San Marino 8; Pro Piacenza (-8) 4. GIRONE C Salernitana p. 37; Benevento 33; Juve Stabia 32; Lecce 31; Foggia (-1) 28; Casertana 27; Matera 26; Catanzaro 24; Vigor Lamezia e Paganese 22; Lupa Roma 21; Melfi 19; Barletta, Cosenza e Messina 16; Martina 14; Savoia 12; Ischia 11; Aversa Normanna 7; Reggina (-4) 6.


28

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03).

ABILE impiegata tecnico-commerciale e acquisti offresi part-time in Milano. Pluriennale esperienza settore illuminazione, arredamento, allestimenti. 333.14.37.804 ABILE segretaria ufficio commerciale, inglese, francese, Windows, Mac, data entry offresi. 331.12.23.422 ADDETTA amministrazione del personale, assunzioni cessazioni, trasformazioni rapporti con enti programma presenze Word, Excel, posta elettronica. No studi. 346.79.48.352 AIUTO contabile, impiegata commerciale con pluriennale esperienza offresi full/part-time. 340.59.89.168 DISEGNATORE meccanico progettista, 47enne esperto Cad3D zona Varese/Milano valuta proposte lavorative. 327.63.67.373 RAGIONIERA contabilità clienti, fornitori, liquidazione Iva, bache agenti. Intrastat, enasarco, inglese. 338.28.86.792 RESPONSABILE amministrativo, ventennale esperienza, budget, bilancio e controllo di gestione, esperienza multinazionale e non. Ottima conoscenza gestionali, 339.89.47.309 COMMERCIALE estero, arredamento contract ufficio/residenziale. Gestione clienti, scouting, portafoglio clienti, coordinamento funzioni aziendali, sviluppo prodotti, comunicazione, piani di marketing/vendite. Mobile 345.79.56.127 COMMERCIALE 42enne, con partita Iva valuta opportunità lavorative, zona Milano hinterland. 348.38.39.817

AIUTO cuoco con esperienza offresi a Milano. Referenziato. Tel. 392.09.33.941 APPRENDISTA commesso, scaffalista, 25enne offresi GDO, negozi abbigliamento. No vendita domiciliare, perditempo. 347.89.61.445 BARISTA con esperienza caffetteria, ottima conoscenza inglese offresi Milano città. 340.71.06.042 BARISTA 48enne offresi anche come facchino sala colazioni trentennale esperienza. 348.92.40.735 ASSISTENZA anziani e brava cuoca italiana offresi presso famiglia. Referenziata. 339.61.46.196 AUTISTA, srilankese, 53enne, aiuto cuoco, addetto pulizie, esperienza Italia, Francia offresi a Milano. 333.49.23.845 CERCO urgentemente lavoro Milano centro, 8 ore (trattabili). Colf, baby sitter, stiratrice. 389.53.70.985 CONTABILE neopensionato, autonomo fino bilancio, adempimenti/dichiarazioni, offresi contabilità piccola azienda. 328.68.59.679

APERTURA nuovo centro smistamento servizi. Ricerchiamo da impiegare full-time 2 addetti al reparto logistica e 2 figure per amministrazione e supporto clienti, disponibilità immediata. Tel. 02.84.94.33.46

DIRETTORE vendite, commerciale, ventennale esperienza in note aziende del food, beverage & salutistico. Canali: GDO, HO.RE.CA, ingrosso farmaceutico, erboristico. Gestione reti vendite, budget, contrattualistiche nazionali. Disponibilità immediata tel. 331.46.73.799 LAVORO in Germania? I nostri tutor ti possono aiutare. Rivolgiti a noi. email: jobgenge@gmail.com - Tel: +39.348.00.19.264

CERNUSCO SUL NAVIGLIO porzione villa bifamiliare: doppio soggiorno, veranda, tribagni, 4 camere, taverna, box, giardino, pompe calore, fotovoltaico. CE: A - IPE: 27,00 kWh/ mqa. 335.62.46.011. No agenzie

BANCHE multinazionali ricercano appartamenti in affitto Milano. BEI 02.46.26.86 MULTINAZIONALE ricerca appartamenti ed uffici a Milano. Tel: 02.67.17.05.43

BORGHETTO SANTO SPIRITO nel verde, vicinanza mare appartamento: camera, tinello, bagno, box auto, balconata e cantina. ACE: G. Tel.: 333.67.68.783 BILOCALI -Trilocali nuovissimi viale Monza. Varie metrature, box. Da 2.760 euro/mq. CE: B - IPE: 33 kWh/ mq/a 02.88.08.31 www.filcasaimmobili.it FORO BONAPARTE appartamenti, uffici ristrutturati, edificio d'epoca. Possibilità box. CE: C - IPE: 80,07 kWh/ mqa. 02.88.08.31 cod. P22 www.filcasaimmobili.it ISOLA nuova ristrutturazione, confortevoli bilocali. CE: C - IPE: 86,40 kWh/ mqa 02.88.08.31 cod. TC01 www.filcasaimmobili.it

LAVORO Eventi Ristoranti

Saldi

Shop

CASA

WWW.COGERAM.COM società di gestione immobili affitta direttamente uffici/negozi/abitazioni nel centro di Milano. 02.76.00.84.84

ACQUISTIAMO

•AUTOMOBILI E FUORISTRAACQUISTARE, vendere aziende, immobili, ricercare soci, joint-venture? Trentennale esperienza nazionale, internazionale, pagamenti garantiti. www.cogefim.com - 02.39.26.11.91 ATTIVITÀ da cedere/acquistare artigianali, industriali, turistico alberghiere, commerciali, bar, aziende agricole, immobili. Ricerca soci. Business Services Group 02.29.51.82.72

ACQUISTIAMO

• BRILLANTI,

GIOIELLI FIRMATI, orologi marche prestigiose, coralli, argenteria. Il Cordusio 02.86.46.37.85

NEGOZIO angolare 7 luci, Sarpi. Ristrutturato, sottonegozio. CE: C - IPE: 61,79 kWh/mca. 02.88.08.31 cod. N13 www.filcasaimmobili.it UFFICI in vendita, centro storico. 400 - 1000 mq, affreschi e particolari costruttivi d'epoca. CE: D - IPE: 104,5 kWh/mca 02.88.08.31 cod. C05 www.filcasaimmobili.it

Ogni giorno oltre 8 MILIONI DI LETTORI con l’abbinata Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport nelle edizioni stampa e digital

www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it

DA, qualsiasi cilindrata. Passaggio di proprietà, pagamento immediato. Autogiolli, Milano. 02.89504133 - 338.7431476

ABBANDONA ansia e fatica con i nostri percorsi bellezza. Info 02.91.43.76.86. www.body-spring.it

AVVOCATO causa cessazione attività, cede studio arredato ed attrezzato. Tel. 02.54.65.170

CENTRO MEDICO Milano cerca specialisti per organizzazione lavoro di squadra. Tel. 339.84.02.335

L’appuntamento quotidiano 7 GIORNI SU 7

Mostre

tel.02/6282.7555 - 7422, fax 02/6552.436

MONOLOCALE /bilocali nuovi Affori/Taccioli, corte d'epoca. Da euro 102.000 CE: D - IPE: 111,1 kWh/mqa 02.88.08.31 cod. M04 www.filcasaimmobili.it

Viaggi

oppure nei giorni feriali presso l’agenzia:

Milano Via Solferino, 36

Corsi

www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it

ABILE magazziniere custode, ottima presenza, referenziatissimo, libero subito, automunito, non fumatore. 347.13.25.443 AUTISTA esperienza ventennale referenziato cerca lavoro anche part-time. NCC iscritto ruolo. 333.95.76.523 AUTISTA patente C, referenziato, pluriennale esperienza, offresi ad aziende e privati, anche domestico. 366.47.28.759 OPERAIO generico, esperienza magazzino, addetto carico scarico, patente muletto, offresi full-time Milano. 339.76.23.030

Spettacoli

Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:

PUNTO D'ORO compriamo contanti, supervalutazione gioielli antichi, moderni, orologi, oro, diamanti. Sabotino 14 - Milano. 02.58.30.40.26

RAMONA 899.60.44.50. Monella autoritaria 899.60.44.51. Euro 1,30min/ivato. VM 18. Futura Madama31 Torino.

TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA Rubriche in abbinata: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 1 Offerte di collaborazione: € 2,08; n. 2 Ricerche di collaboratori: € 7,92; n. 3 Dirigenti: € 7,92; n. 4 Avvisi legali: € 5,00; n. 5 Immobili residenziali compravendita: € 4,67; n. 6 Immobili residenziali affitto: € 4,67; n. 7 Immobili turistici: € 4,67; n. 8 Immobili commerciali e industriali: € 4,67; n. 9 Terreni: € 4,67; n. 10 Vacanze e turismo: € 2,92; n. 11 Artigianato trasporti: € 3,25; n. 12 Aziende cessioni e rilievi: € 4,67; n. 13 Prestiti e investimenti: € 9,17; n. 14 Casa di cura e specialisti: € 7,92; n. 15 Scuole corsi lezioni: € 4,17; n. 16 Avvenimenti e Ricorrenze: € 2,08; n. 17 Messaggi personali: € 4,58; n. 18 Vendite acquisti e scambi: € 3,33; n. 19 Autoveicoli: € 3,33; n. 20 Informazioni e investigazioni: € 4,67; n. 21 Palestre saune massaggi: € 5,00; n. 22 Chiromanzia: € 4,67; n. 23 Matrimoniali: € 5,00; n. 24 Club e associazioni: € 5,42. RICHIESTE SPECIALI Data Fissa: +50% Data successiva fissa: +20%


Motomondiale R Il viaggio

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

29

Rufea, dove si costruiscono i Mondiali

1Siamo stati sulla pista d’allenamento dei fratelli Marquez e di Rabat, iridati 2014. E abbiamo scoperto che... Filippo Maria Ricci

I TRE TRACCIATI SONO ALLE PORTE DI LLEIDA

INVIATO A CERVERA (SPAGNA) Twitter@filippomricci

U

na strada stretta circondata da alberi da frutta. Mele, pere, pesche, peschenoci, albicocche. E in fondo tre piste: un dirt-track ovale, un circuito da motocross con salti vari, un altro piatto. La magnifica casa del Rufea Team, il centro di allenamento dei fratelli Marquez e del loro amico Tito Rabat. Ovvero, i tre campioni mondiali del motociclismo 2014. Mai successo che due fratelli trionfassero insieme, i Marquez si sono trascinati dietro anche l’amico del cuore trasformando di fatto il circuito di allenamento alle porte di Lleida a loro caro in un’incredibile culla di campioni. POSTO MAGICO Per atmosfera, pace, scenario. E risultati: non s’era mai vista una pista capace di portare tre piloti di casa prima a lungo in testa al Mondiale e poi al trionfo finale. Posto curato, protetto. E accessibile a tutti: una sessione di 5 ore di prova qui costa 15 euro. Siamo appena fuori Lleida, a una mezz’oretta da Cervera, il paese dei Marquez, e a un’ora abbondante da Barcellona, la città di Tito. Quando non sono in giro per il mondo a correre i tre la mattina presto caricano le moto sul furgone e con papà Julià (Marquez) vengono qui ad allenarsi. «E lo fanno su serio, molto sul serio — sottolinea Jaume Curco, gestore della struttura per conto del Moto Club Segre, di cui i genitori e gli zii dei Marquez sono soci da decenni —. Arrivano alle 9 e se ne vanno alle 15. Routine simili: riscaldamento e sessioni da mezz’ora. Durante la stagione delle corse sulla pista piatta, fuori stagione quella coi salti. E poi l’ovale del dirt-track». Che è la grande passione di Marc. Quello di Rufea è l’unico permanente in tutta la Spagna, e qui durante l’inverno scorso Marc si è rotto il perone.

APERTO AL PUBBLICO ● 5 ORE COSTANO 15 EURO Sopra l’ingresso del circuito di Partida de Rufea: i fratelli Marquez e Rabat arrivano 2-3 volte la settimana quando non c’è il Mondiale

Da sinistra Marc Marquez, 21 anni, iridato MotoGP, Tito Rabat, 25, iridato Moto 2 e Alex Marquez, 18, iridato Moto3 IPP

Madrid

SPAGNA

RIFLESSI E CONTROLLO «Vengono una-due volte a

settimana se c’è il Mondiale, 2-3 quando non si corre. La filosofia è chiarissima: allenarsi duro e divertirsi». Cosa cercano? «La capacità di dominare imprevisti e spaventi, aumentare la velocità dei riflessi e il controllo dei movimenti bruschi e ineluttabili della moto. Sull’asfalto ogni giro è più o meno uguale all’altro, qui sono tutti diversi». Tre amici che si allenano e si stimolano a vicenda: «Tra loro non fanno corse però Marc guida il trio e fa da traino agli altri due, li spinge Rufea a provare, girare, speriBarcellona mentare, superarsi». CON LE ROTELLE Curco il maggiore dei Marquez lo ha letteralmente visto crescere: «È venuto qui la prima

TACCUINO

RArrivano alle 9 col

furgone guidato da papà Julià e girano fino alle 15. Marc debuttò a 4 anni

pluricampione del mondo ma qui resta sempre lo stesso. Gira, gira, gira, scherza, chiacchiera. E poi via, si va a mangiare tutti insieme». UN GIOCO… DA VINCITORI Intanto però è nato il Rufea Team… «Per gioco: è stato Marc ha tirar fuori la cosa su qualche social network, poi i tre hanno

OMOLOGAZIONI 2015

LE MINI-X RAID ALLA SFIDA 2015

Il navigatore Michel Perin, Nani Roma e la Mini X-raid pronti alla Dakar

Roma: «Dakar possibile» ● (gio.cor.) Peugeot rientra alla Dakar e Mini rilancia. Jochen Goller, Senior Vice President Mini, ha annunciato: «Saremo anche alle Dakar 2016 e 2017, sempre con X-raid». Un binomio che vanta 3 successi di fila: nel 2012 e 2013 con Peterhansel, nel 2014 con Nani Roma. Lo spagnolo è il leader di un team

volta che aveva 4 anni, con la motina che oggi è esposta nel museo di Cervera. Aveva le rotelle perché al tempo Marc non sapeva ancora stare in equilibrio. Suo fratello ha iniziato più tardi, quando aveva 8-9 anni e Marc correva già. Da allora non è cambiato nulla: Marc è

che schiera al via, il 4 gennaio da Buenos Aires, 10 auto: «Vincere è alla nostra portata ma sarà ancora più dura per l’arrivo di rivali a 2 ruote motrici e per il cambio delle regole che penalizza i diesel. Ma anche noi siamo migliorati, specie nella trazione». Merito di 6.000 km di test, svolti per lo più in Marocco.

vinto tutti insieme a Montmelò, quindi hanno fatto la tripla pole a Brno e dalla gara sul circuito di Aragon sono andati in testa alla classifica. E non si sono più guardati indietro». Il gioco dei bambini Marquez e del loro amichetto Rabat si è fatto serio, però sul Camì de Rufea non è cambiato nulla: siamo sempre a frutta e motori. Lavoro, valori, serietà e umiltà. «Qui anche a livello acustico non diamo fastidio a nessuno», dice serio Curco. Effettivamente intorno c’è solo una grande fattoria abbandonata: dovrebbe comprarla Marc, suggeriamo. Jaume sorride condiscendente, l’idea non dev’essere venuta solo a noi…: «Certo è che qualche mese fa Marc è stato al Ranch di Valentino Rossi ed è rimasto impressionato dalla qualità della struttura, me ne ha parlato un sacco. Però qui con i nostri mezzi ci difendiamo». Eccome.

CI SONO ANCHE I SALTI ● PER I TEST FUORI STAGIONE Durante la stagione del Mondiale i fratelli Marquez e Rabat preferiscono la pista piatta, fuori stagione quella con i salti

GESTITO DAL MOTO CLUB SEGRE ● L’OVALE DEL DIRT-TRACK La pista di Rufea, protetta da reti, ha 3 piste ed è gestita da Jaume Turco per conto del Moto Club Segre di cui i Marquez sono soci

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL TEDESCO DELLA FORCE INDIA

Caos nelle regole Hülkenberg ha guidato la Porsche sulle power unit in vista del campionato Endurance La Fia interviene ● Nico Hülkenberg ha avuto la programma della Casa tedesca ● La battaglia sui motori non è chiusa. Senza un accordo fra Mercedes e concorrenti (Ferrari, Renault e Honda) per consentire margini di sviluppo delle power unit durante la stagione, ai rivali dei tedeschi si è presentata un’altra opportunità. James Allison (Ferrari) e qualche collega dei team inglesi (Red Bull) nell’ultimo incontro ad Abu Dhabi hanno infatti fatto notare che nel regolamento 2015 non è precisata alcuna data di omologazione delle unità, che in teoria potrebbero essere quindi omologate anche a stagione in corso. La Fia ha però chiarito che si può utilizzare un solo tipo di motore e che le power unit che i team useranno a Melbourne saranno quelle poi omologate. Prossima discussione nello strategy group del 18 dicembre.

prima presa di contatto ad Aragon (Spagna) con la Porsche 919 Hybrid LMP1 in vista del suo impegno nel Mondiale Endurance Fia del 2015. Il pilota tedesco continuerà a correre con la Force India in Formula 1, ma ha aderito anche al

con cui parteciperà alla 24 Ore di Le Mans ed alla 6 Ore di SpaFrancorchamps sulla terza vettura del team. Con un problema in meno per la probabile soppressione del GP Corea 2015, previsto nella data coincidente con la gara di Spa.

IL TECNICO RED BULL TRA VELA E CORSE

Nico Hülkerberg sulla Porsche 919

SUPERBIKE

Newey non abbandona la Formula 1 Bmw Italia «Andrò almeno a sei gran premi» presenta il team ● Adrian Newey si dividerà tra dell’ufficio tecnico che si occupa con Barrier vela, con la progettazione di un’imbarcazione per la prossima Coppa America, e Formula 1. Lo stesso Newey ha confermato che sarà presente ad almeno «una mezza dozzina» di Gran Premi nel 2015. Così il progettista britannico della Red Bull continuerà a monitorare l’attività

della realizzazione e dello sviluppo delle monoposto del team con base a Milton Keynes, anche se la sua attività principale sarà legata alla vela. «Sarò ancora parte del team — ha dichiarato Newey a Press Association Sport — anche se sarò meno coinvolto nelle attività che svolgevo».

● (p.g.) A Milano presentato il team Bmw Italia che correrà il Mondiale Superbike con il francese Sylvain Barrier, 26 anni. Avrà la nuova HP4, con nuova elettrica e motore da 220 Cv. La gestione tecnica è affidata a Dino Acocella e Rossano Innocenti.


30

Doping R L’informativa trasmessa dalla Procura di Padova al Coni

L’INCHIESTA

Farmaci & affari

«FERRARI ISPIRATORE DEL SISTEMA CRIMINALE» NON SOLO DOPING: ANCHE COMBINE ALLE CORSE E FRODI SPORTIVE È la prima volta in cui un’indagine doping sale di livello. Le intercettazioni del 2010 e 2011 disegnano una nuvola nera che si muove sopra qualsiasi rispetto delle regole. Sono le 550 pagine dell’inchiesta della Procura di Padova sul medico Michele Ferrari e il suo gruppo. Non solo doping, ma soprattutto denaro, frutto del doping, che viaggia indisturbato verso conti svizzeri. Stipendi accreditati come rimborsi chilometrici, cioè non tassati. Società costituite a Montecarlo per trattare i diritti di immagine degli atleti e assicurare guadagni illeciti a corridori, squadre, manager. «Un’associazione per delinquere, per innalzare il valore di mercato degli atleti». Gli inquirenti ipotizzano anche combine alle corse e frodi sportive. L’ESCLUSIVA di LUCA GIALANELLA

L’

indagine si chiama «Mito», il soprannome che più inorgoglisce i corridori quando parlano di Michele Ferrari. Ma il medico ferrarese è identificato anche con «Pippo Baudo», «Il nostro innominabile», «Mike», «The Doctor». Le 550 pagine dell’informativa trasmessa alla Procura antidoping del Coni sono firmate dalle menti investigative sul doping internazionale: i marescialli Ferrante e Fabrizio (Nas di Firenze e Brescia), i brigadieri Lam-

branzi e Tangorra (Guardia di Finanza di Padova), il pm Benedetto Roberti (Procura di Padova). Obiettivo: dopo la caduta di Armstrong, smascherare la rete sovrannazionale che fa capo a Ferrari (medico storico del texano) e al suo gruppo. La Gazzetta ne aveva parlato nel novembre 2010, poi nel 2012 aveva svelato come funzionava il Sistema Ferrari. Adesso ci sono le carte, prima parte delle annotazioni fatte dalla Polizia Giudiziaria: coprono il 2010 e l’inizio del 2011. Doping, soldi, riciclaggio, evasione fiscale: ecco le accuse. Ciclismo pro’ e amatoriale (persino un agente di Polizia e un vigile del fuoco si fanno seguire da Ferrari!),

I CORRIDORI COINVOLTI TRA I 38 C’È MARCATO

BERTAGNOLLI E ALTRI 34 PRO’ Sono 38 i corridori (35 pro’, due Under 23 e un paralimpico) dei quali nel dossier è citata la frequentazione con Ferrari dopo aver svolto intercettazioni ambientali. Il primo in ordine alfabetico è Leonardo Bertagnolli

ma anche atletica (Schwazer), biathlon, triathlon. DANILO E LANCE La prima bomba scoppia a pagina 14: questa inchiesta nasce il 14 dicembre 2009 dalle dichiarazioni di Danilo Di Luca al pm Roberti. L’abruzzese, positivo all’Epo-Cera al Giro 2009, racconta, disegna il sistema, parla di Sankt Moritz, in Svizzera, e del vulcano Teide (Tenerife), dove Ferrari effettua «pratiche vietate per doping, quali l’emotrasfusione». Conosce tutto, è la deposizione più preziosa mai ricevuta da un magistrato. Il verbale viene secretato, ma inizia a correre subito sui fili di intercettazioni telefoniche e ambientali. Da questo filone scatterà l’inchiesta americana su Armstrong. Di Luca parla sei mesi prima che, nel luglio 2010, a Lione, si organizzi la riunione tra le polizie europee e l’Fbi. Di Luca in rosa e Armstrong al fianco, a Milano, nella protesta al Giro 2009. Danilo e Lance si stimavano, molto. Ora che l’abbiamo letto possiamo dirlo: sì, Di Luca è stato il primo mattone che ha fatto crollare il texano. Poi è crollato anche lui, radiato nel 2013 per il doping.

Per rendere difficile l’identificazione usa l’utenza svizzera intestata all’ex pro’ Schnyder. Smascherato con i passaggi Telepass dell’auto e la chiamata del 5 settembre 2010 dopo il Giro di Romagna: «Dice che passerà alle 18 per farsi mettere a posto». La più amara è su Simone Boifava, figlio di Davide, d.s. di Chiappucci e Pantani. E poi c’è Moreno Argentin che pressa il dottore, già suo preparatore, per fargli seguire il nipote Andrea Vaccher, under 23. VERBALI Giovanni Visconti (ora alla Movistar) e Michele Scarponi, fedelissimo di Nibali all’Astana, potrebbero ora ricevere sanzioni più dure perché si spingono molto avanti col medico. Visconti nel 2010 ha un «gregario» per fissare gli appuntamenti: Diego Caccia, compagno alla Isd-Neri. Gli inquirenti: «Visconti usa Caccia perché teme le conseguenze relative alla divulgazione della notizia sulla sua frequentazione. È terrorizzato dall’idea

ACCUSE «La caratteristica evolutiva di questo sistema criminale trae ispirazione anche dall’esperienza di colui che ne è senz’altro il dominus e ispiratore, Michele Ferrari», scrivono gli investigatori. Il medico (Ferrari), inibito in Italia dal 2002 e nel mondo dopo il caso Armstrong; il procuratore dei corridori (Raimondo Scimone); il funzionario della banca svizzera (Edoardo Conceprio) che gestisce i conti correnti; consulenti legali (Rocco Taminelli) e scientifici (Giuseppe Banfi) pronti a dare supporto. Si usano schede telefoniche straniere, massima cautela nelle conversazioni, gli interlocutori non utilizzano mai il proprio nome, sistemi Voip criptati, utenze intestate a terzi. E cabine telefoniche. CHI SI RIVEDE In 230 pagine di intercettazioni, gli inquirenti esaminano 38 corridori di Ferrari (anche se i nomi citati sono quasi il doppio): Vinokourov, Menchov (pagava 50 mila euro all’anno il medico), Kreuziger (si lamenta dei 39 controlli antidoping, e lascia Ferrari a fine 2010 preoccupato per le voci sul dottore), Kolobnev, altri già condannati a 3 mesi per la frequentazione come Pozzato, Scarponi e Visconti. La sorpresa più brutta è il padovano Marco Marcato, cliente dal 2008.

LE CHIAVI

Visconti e Scarponi, già squalificati tre mesi per i legami con Ferrari, rischiano ancora Intanto è attesa per oggi la decisione dell’Uci sulla concessione della licenza all’Astana di Nibali DA FRANZOI AI MASCIARELLI Simone Boifava, Diego Caccia, Enrico Franzoi, Marco Frapporti, Omar Lombardi, Fabrizio Macchi (paralimpico), Marco Marcato, Andrea Masciarelli, Francesco Masciarelli, Simone Masciarelli, Daniele Pietropolli

SPUNTA IL NIPOTE DI ARGENTIN Morris Possoni, Filippo Pozzato, Alessandro Proni, Michele Scarponi, Francesco Tizza, Giovanni Visconti, Ricardo Pichetta (Under 23), Andrea Vaccher (Under 23), Mauricio Ardila (Col), Volodymyr Bileka (Ucr)

UN CASO DELICATO

Il capo del biathlon mandava a dopare il figlio 1Taschler (ora vice presidente mondiale) affidò a Ferrari il figlio per un ciclo di Epo: si vedevano da Anterselva a Ferrara

Q

uel papà importante che voleva il figlio più forte e si rivolgeva a Michele Ferrari. C’è pure il biathlon tra gli assistiti del medico ferrarese. Il papa è Gottlieb Taschler, già bronzo olimpico di staffetta a Calgary 1988, oro nel ‘91 e bronzo nell’86 ai Mondiali, nonché a lungo c.t. azzurro e adesso vice presidente mondiale per non dire l’uomo tutto di Anterselva, la figura chiave di tutti gli eventi mondiali nella valle del biathlon. Il figlio è Daniel, 27 anni, che cerca di farsi spazio in nazionale A e ha bisogno di una cura a base

di Epo. Un’intercettazione telefonica del 20 luglio 2010 è illuminante: papà Taschler chiama il medico per fissare l’incontro del figlio proprio ad Anterselva. I due s’incontreranno il 22 luglio, il 13 agosto e il 1° ottobre, come risulta dalle chiamate di conferma degli appuntamenti: il 25 settembre viene concordato un incontro alle 16 a Ferrara nord. L’obiettivo è consentire al ragazzo di poter disputare la Coppa del Mondo. Le conversazioni sono inequivocabili tra medico e atleta. CICLO Dice Ferrari: «...Benissi-

mo, meglio, meglio, questi qui (mostrerà all’atleta delle confezioni di Epo della stessa posologia: 2000 ui). Daniel: «Sì». Ferrari: «Bene i più piccoli (posologia, ndr). Non hai ancora cominciato». Daniel: «Bene allora facciamo un programmino. facciamo fino a qui, oggi è il 17...qui sei a casa?». Daniel: «Sì, sono a casa». Ferrari: «Fino a quando?». Daniel: «Fino tutto il mese». Ferrari: «Ah, sei sempre a casa, bene, prendile quando sei a casa, prendile a casa!». Daniel: «Sì». Ferrari: «Un giorno sì, un giorno no, come avevamo detto». Daniel: «In vena?». Fer-

rari: «In vena!». Daniel: «1000 sempre?». Ferrari: «Sempre 1000». Daniel: «Quindi». Ferrari: «La metà». Daniel: «La metà». Ferrari: «La metà di 2000». Daniel: «Metà». Ferrari: «L’altra metà la puoi lasciare qui). Daniel: «Ah!». Ferrari: «La puoi lasciare nella siringa che ti rimane un attimino più concentrato...e la metti via». Daniel: «Ah...nella siringa!». Ferrari: «...nella siringa, e ne fai metà!».

Gottlieb Taschler, ex c.t. azzurro

TELEFONO SVIZZERO Poi Ferrari mette in guardia il giovane: «Stavolta però facciamo che andiamo a Ferrara Sud. Ti lascio

anche un altro numero di telefono che però tu non devi chiamare con il tuo. Devi avere un altro telefono non intestato e che usi solo per questo! Ti fai un altro telefono, con un’altra persona che non sei né tu né Gottlieb, che compra un telefono e una scheda. Non puoi usare perché se usi il tuo telefono poi con quella scheda ti possono rintracciare anche il telefono. Allora adesso ti darò l’altro numero che è uno svizzero da usare solo per questo. Se non chiami è meglio però!». Daniel: «Devo fare altro, altri esami?». Ferrari: «Non occorre, stavo


31

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CONTENUTO PREMIUM DI LUCA NEL 2009 VUOTA IL SACCO E FA PARTIRE LE INDAGINI: PER GLI INQUIRENTI IL «DOTTOR MITO» È AL CENTRO DI TUTTO. IN TANTI ORA TREMANO Nella foto Lance Armstrong e Danilo Di Luca al Giro 2009: l’abruzzese è stato il primo mattone che ha fatto cadere il texano innescando l’effetto domino

di essere colto in flagrante». Il siciliano è intercettato il 4 maggio 2010 e il 30 agosto a bordo del famoso furgone di Ferrari. «Il contenuto fornisce chiari elementi circa l’utilizzo di sostanze vietate da parte dell’atleta, con chiari riferimenti alle oscillazioni dei valori ematici». Ferrari e Visconti parlano di emoglobina, siamo in vista del Mondiale, di «infusione». Ferrari: «Sì sì... lo mettiamo dopodomani? ne facciamo uno?». Visconti: «Sì infatti farei... siamo d’accordo per mercoledì». Ferrari: «Bisogna farla eh». Visconti: «sì sì sì». Ferrari: «Perché al Mondiale non va via». Parlano dell’assunzione di albumina, mascherante vietato, usato per la diluizione del sangue. SACCHE Scarponi è uno dei cardini dell’informativa. «La presente indagine dimostra che Scarponi continua a far ricorso al doping per migliorare le proprie prestazioni». C’è la frase intercettata sul camper di Ferrari e già riportata dalla Gazzetta nel 2012. Scarponi al medico: «Ma sei convinto che potevo vincere il Giro o no?». Ferrari: «Se solo avevi una sacca vincevi». Scarponi usa due telefoni: svizzero per Ferrari, italiano per il suo procuratore Scimone, che gli parla così del dottore: «Guadagnarsi il rispetto di quelle persone lì vuol dire essere all’avanguardia». Il 27 settembre 2010 a Monzuno: «Me la feci il primo giorno». Parlano di asterischi, che nel codice indicano le date di prelievi e infusioni di sangue. Scarponi è fondamentale anche per svelare gli spostamenti del denaro, il procuratore Scimone gli consiglia di stare più attento al telefono. Così gli inquirenti: «La sua ex squadra, la Diquigiovanni, fa risultare 11 mila euro sul conto italiano come rimborso chilometri, quindi esentasse, 75 mila euro con versamento estero su estero sul c/c svizzero e infine i rimanenti 20 mila euro sempre sullo stesso conto». L’8 gennaio 2011, già alla Lampre con i tecnici del Centro Mapei, Michele dice ironico al procuratore di «non poter lasciare la vecchia strada per questa». ASTANA E poi c’è l’Astana. Gli inquirenti: «Vinokourov è uno degli uomini storici di Ferrari. La quasi totalità del team kazako (17 corridori, ndr) è seguita dai Ferrari». Tra i due e Vinokourov il legame è strettissimo. Ferrari sa tutto di «Vino»: dove sta, come si muove. È il figlio Stefano a fare i test a Valentin Iglinskiy, positivo nel 2014 all’Epo come il fratello Maxim. Gli investigatori: «Stefano Ferrari conclude la telefonata dicendo al padre di fargli sapere quando andrà a Montecarlo per organizzare un incontro con loro (si riferisce ai corridori dell’Astana, ndr)». E poi il 9 dicembre 2010: «Stefano Ferrari dice di aver parlato con Vinokourov che vorrebbe fare un contratto per seguire almeno 10/12 corridori ... Se va in porto il contratto con l’Astana è garantito un buon guadagno». Oggi, intanto, la Commissione Licenze dell’Uci deciderà se assegnare o meno la licenza World Tour al team di Nibali. Il quale, a scanso d’equivoci, è completamente estraneo a questa inchiesta.

L’ALTRO FRONTE

«Ci sono 150 sospetti» E sull’atletica è bufera 1Denuncia anonima alla tv tedesca di un funzionario Iaaf:

pure quattro italiani tra i nomi con valori ematici «a rischio»

Valerio Piccioni INVIATO A MONTECARLO

B

aci, abbracci, ci vediamo presto, Lima che batte Helsinki nella gara per ospitare la scelta della città olimpica 2024, titolo a cui ambisce Roma. Ma dietro l’atmosfera protocollare della sessione straordinaria del Cio, divampa la battaglia del doping. Non sarà il grande freddo fra la Merkel e Putin, ma c’è un Germania-Russia anche su questo fronte con le accuse della televisione tedesca ARD sul «doping di stato» a Mosca, con il coinvolgimento persino di una campionessa olimpica, l’ottocentista Mariya Savinova. VOLTO COPERTO E, come se non bastasse, ieri s’è aggiunta un’altra puntata al corteo delle rivelazioni. Un membro, o un ex membro della commissione medica della Iaaf, ha parlato con il volto coperto alla stessa emittente tedesca di una li-

sta di atleti con valori ematici sospetti o altamente sospetti negli anni fra il 2006-2008, su cui la federazione non ha preso alcuna iniziativa di approfondimento. Fra questi, ci sono soprattutto marocchini, keniani e tante russe, ma a quanto si è appreso ne farebbe parte anche un’atleta britannica top. Ci sono valori anomali per quattro atleti italiani, di cui due maratoneti già squalificati per doping, e altri due relativi ad azzurri mai stati trovati positivi. Non si tratta, lo ripetiamo, di esiti antidoping occultati, ma di un elenco di 150 nomi borderline quanto a valori di emoglobina. ALTRE LISTE La Iaaf ha risposto alle nuove rivelazioni sottolineando che, al tempo delle liste citate, il passaporto biologico non era ancora partito e i controlli sul sangue erano solo degli elementi di supporto degli esami sull’urina. Soltanto più tardi sono stati codificati i parametri ematici del passaporto. Ma ci sarebbero altre evidenze, non specificate nella trasmissione, che portano a

pensare che l’andazzo non sia finito con il 2006-2008 e all’avvento del passaporto. Il meccanismo delle liste dei sospetti sarebbe andato avanti anche recentemente. Esisterebbero altri elenchi, oltre a quelli di cui ha parlato alla tv tedesca il testimone a volto coperto. Anche qui valori ematici sottosopra e l’ipotesi che non si sia mossa paglia pure se la Iaaf risponde alle accuse sostenendo che un «membro della commissione medica» non può sapere se sia stato dato seguito all’analisi dei valori. COE ALL’ATTACCO Intanto Sebastian Coe, candidato alla presidenza della Iaaf, chiede il varo di un organismo indipendente per combattere il doping nell’atletica. Mentre la Federatletica mondiale insiste sull’autonomia della sua commissione etica, che è stata interpellata anche dal Cio, parole del presidente Thomas Bach, per far luce sui documenti dell’inchiesta televisiva. E c’è anche la possibilità che le rivelazioni non siano finite qui. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LOCMAN ITALY

© RIPRODUZIONE RISERVATA

pensando più che altro la ferritina, controlla solamente perché questa è l’emoglobina prima del controllo, il Tsh che è la tiroide un po’ alto, eh!». Ferrari: «Rispetto agli altri come andavi?». Daniel: «Andavo bene, andavo con i fondisti». Ferrari: «I fondisti di che squadra?». Daniel: «Della Forestale». Ferrari: «Ah della Forestale». Daniel: «Ho ancora mal di gola». Ferrari: «Ti fa ancora male? Ma non hai la febbre?». Daniel: «No febbre no». Ferrari chiede del padre: «Gottlieb è a casa?». Daniel: «Sì, è a casa». Ferrari e un altro appuntamento: «Facciamo il 7, sempre alle 15 a Ferrara sud. Sì, quei tre esami lì, se vai giovedì verso il 2 o 3...devi sterilizzare più che altro la ferritina che dovrebbe...». Daniel: «Sì, il giorno dopo». Ferrari: «Più che altro la ferritina». Daniel: «No». Ferrari: «Per la gola,

E OVVIAMENTE VINOKOUROV Chiudono l’elenco dei 38 corridori: Denis Menchov (Rus), Evgeni Petrov (Rus), Yaroslav Popovych (Ucr), José Rojas (Spa), Ivan Rovny (Ucr), Egor Silin (Rus), Alexandre Vinokourov (Kaz)

prendi sai quegli spray, Tantum o Ibuprofene che è un antinfiammatorio 2-3 volte al giorno. Senti male ai muscoli?». Daniel: «No, quello no». Ferrari: «Solo un po’ la gola perché era freddo». Ferrari: «Se ti senti bene stasera puoi cominciare a far questo. Però se c’è febbre no. Il 7 è fra 3 settimane». BRONCHITE Dopo una settimana dall’incontro, il padre Gottlieb chiama Ferrari per informarlo che il figlio ha la bronchite. Ferrari gli dice di tenerlo a riposo e di sospendere gli allenamenti. Dopo circa un mese, papà Taschler porta il figlio a casa del medico. Arriva la gara: Daniel Taschler nella sprint dell’Ibu Cup di Alternberg è 5° e con un solo errore al poligono, a 30” dal podio... s.a. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’sms al dottore di mamma Schwazer: «Sono preoccupata» ● Quel messaggio partito dal cellulare di Marie Luise Brunner: «Sono molto preoccupata per Alex, saluti mamma Schwazer». È il 31 luglio 2010, dopo il ritiro nella 50 km agli Europei, e la madre dell’olimpionico lo invia al telefonino del dottor Ferrari vista la crisi tecnica del figlio. Il messaggio parte all’insaputa di Alex, ma sembra evidente, dal tono definito «cauto» nell’inchiesta, che mamma Schwazer fosse al corrente del rapporto tra il figlio e il discusso medico. Con il messaggio fa capire di sapere della frequentazione con Ferrari: per doping.

Photo: Studio Bortolotti e Sandro Leonelli - Lega Navale Gruppo Sub

INGUAIATO ANCHE KREUZIGER Borut Bozic (Slo), Maxim Gourov (Kaz), Vladimir Gusev (Rus), Valentin Iglinskiy (Kaz), Sergei Ivanov (Rus), Vladimir Karpets (Rus), Aleksander Kolobnev (Rus), Dimitri Kozontchuk (Kaz), Roman Kreuziger (R. Ceca)

WWW.LOCMAN.IT LOCMAN

S . P. A .

-

MARINA

DI

CAMPO

-

ISOLA

D’ELBA

®


32

Basket R Serie A: il personaggio

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Buscaglia, il coach nato a Basket City «Una folgorazione»

TACCUINO EUROCUP

Reggio Emilia è fuori ● Reggio Emilia cede a Bologna al Saragozza e saluta l’Europa con un turno di anticipo. Roma battendo il Nymburk si è conquistata la certezza del primo posto. Girone A: Paris Levallois-Bonn 87-80, Reggio Emilia-Saragozza 75-87 (Diener 19). Oggi: Bamberg-Strasburgo. Class.: Strasburgo* 7-1; Bamberg* 6-2; Parigi, Saragozza 4-5; Bonn 36; Reggio Emilia 2-7. Girone B Oggi: Artland Dragons-Gran Canaria, Asvel Lione-Telenet Ostenda, Foxtown Cantù-Digione (ore 20.30). Classifica: Gran Canaria* 8-0; Digione* 5-3; Ostenda 4-4: Cantù, Lione 3-5; Dragons 1-7. Girone C: Roma-Nymburk 7872 (Jones 19). Oggi: CharleroiOldenburg, Siviglia-Nancy. Class.: Roma* 7-2; Nancy 5-3; Siviglia 4-4; Nymburk 4-5; Charleroi 3-5; Oldenburg 2-6.

1Trento rivelazione con un tecnico debuttante

«Da Messina a Repesa. Tutto è iniziato a Bologna» Vincenzo Di Schiavi

«

Ho sempre allenato come se fossi in Serie A». Così, quando Maurizio Buscaglia ci è arrivato davvero, ha costruito con naturalezza l’exploit della matricola Trento: 10 punti in 9 giornate, correndo a ridosso dei migliori e incendiando una città (mille spettatori in più di media) da sempre feudo della pallavolo. Umbro di adozione, 45 anni, una leggenda metropolitana che lo vuole avvocato («mi sono fermato alla laurea in giurisprudenza, mia sorella è avvocato») e, di certo, una vocazione precoce per la panchina. Buscaglia, come ha cominciato col basket? «Per caso, facevo salto in alto, di fianco al campo di allenamento c’era un palazzetto: metti la testa dentro una volta, mettila due, alla fine ho cambiato sport».

anni bolognesi mi hanno mentalizzato come coach. Alla fine mi sono laureato ma sapevo già che il mio futuro sarebbe stato nel basket». L’impatto con la Serie A? «Difficile. Il livello è alto, la competenza è ovunque: giocatori, allenatori, dirigenti. Serve grande capacità gestionale: basta poco per perdere il filo e in Serie A non sono ammessi errori». Trento sta stupendo un po’ tutti. Perchè? «Abbiamo capitalizzato le prime due gare con Reggio Emilia e Milano. Impatto duro che ci ha fatto subito capire cosa fosse la Serie A. Abbiamo scoperto quanto fosse lunga la strada e ci siamo messi a lavorare a testa bassa, tutti insieme. Poi aggiungo il coinvolgimento totale con la città e l’entusiasmo che ci trasmette. Così abbiamo fatto il salto di qualità». Ci spieghi il suo basket.

Quando in panchina? «Molto presto. Vivevo a Perugia, un amico di famiglia di Bologna mi ha proposto di trasferirmi per allenare. Ho accettato, quasi per gioco. Avevo 20 anni: mi sono iscritto all’università e intanto allenavo il Triumvirato Secchia Rapita. Erano gli anni di Basket City: una folgorazione che mi ha cambiato la vita». Racconti. «A Bologna c’era il meglio e un’atmosfera incredibile. Si facevano clinic, stage, gli allenamenti erano aperti ai giovani allenatori. L’ambiente era iper stimolante: Scariolo, Finelli, Calamai, Pillastrini, Repesa e, naturalmente, Ettore Messina. Di loro seguivo ogni cosa, ero un aspiratore che tirava su tutto. Gli

LA SCHEDA

«Parto dagli strumenti del mestiere: dieci giocatori e una palla sola. Questo gioco non può prescindere dalla condivisione. Mi ritengo appagato quando vedo i miei 10 giocatori coinvolti per 40 minuti. Sono soddisfatto per il primato nei rimbalzi (40 di media, ndr) e il quarto posto nelle palle recuperate (8.3, ndr) perchè si parla di collettivo. Non mi esalto per chi fa 20 punti ma per un esterno che in media prende un rimbalzo e arriva a catturarne 3, insomma per chi migliora».

Brindisi in vetta ● Quinta giornata: Brindisi a valanga, Biella k.o. Girone A: Sodetalje-Enel Brindisi 52-96 (Denmon 21), Den Bosch-Ratiopharm Ulm 8776. Classifica: Brindisi 4-1; Ulm, Den Bosch 3-2; Sodertalje 0-5. Girone G: Kotka-Le Mans 6296, Anversa-Bonprix Biella 9282 (Raymond 32). Classifica: LeMans 4-1; Biella 3-2; Anversa 2-3; Kotka 1-4.

Ha un modello in particolare? «Nessuno perché attingo da tutti. Pancotto, Bucchi, Moretti, Crespi. Seguo ogni spigolatura: tecnica, psicologica e anche a livello di comunicazione. Mi aiuta a rimanere ancorato al presente». Andiamo sui singoli: Mitchell. «Un talento nelle mani e nella testa. Può diventare un top player. Ha due qualità: capisce il gioco e ha abbracciato il nostro progetto senza guardare a quanto guadagna». Pascolo. «Come ogni anno riesce a livellare il proprio rendimento alla categoria. Possiede tempismo, braccia lunghe, gioco senza palla, concentrazione altissima. È come una carta assorbente». Spanghero. «Incarna il senso di sfida del club. La voglia inarrestabile di vincere per arrivare al vertice».

Maurizio Buscaglia è nato a Bari il 9 aprile 1969. Ha allenato a Piove di Sacco, Mestre, Perugia e Trento centrando tutte le promozioni dalla C1 alla Serie A. L’anno scorso ha vinto anche la Coppa Italia di Legadue.

EUROCHALLENGE

Trento vede la Final Eight di Coppa Italia? «No. Ormai è troppo radicata in noi l’idea di vivere il presente per costruire la salvezza. Cambiare orizzionte sarebbe un errore».

Tony Mitchell, 25 anni: l’ala di Trento viaggia a 21.4 punti di media CIAM

SERIE A

Pesaro: Myles k.o.

OGGI I PLAYOFF SAREBBERO COSÌ Quarti

Quarti

1 VENEZIA 8 BOLOGNA*

2 REGGIO EMILIA 7 TRENTO

● Pesaro rischia di perdere a lungo Anthony Myles per una lesione all’inserzione dell’adduttore sinistro. Possibile l’arrivo di un play.

EUROLEGA

Punite Gala e S.Rossa Semifinali

FINALE

4 SASSARI 5 CREMONA

Semifinali

3 MILANO 6 BRINDISI

*scelta Bologna come ottava perché ha 5 vittorie GDS

© RIPRODUZIONE RISERVATA

● In seguito agli incidenti che hanno portato all’accoltellamento mortale di un tifoso serbo, l’Eurolega ha sanzionato il Galatasaray, multandolo di 100.000euro e costringendolo a giocare le prossime 3 sfide a porte chiuse. Una gara senza pubblico e 50.000 euro di multa alla Stella Rossa Belgrado.

NBA

Kerr, primatista deb in panchina Coi Warriors 18 vittorie in 20 gare

C’

televisivi di Tnt, dove faceva il color accanto al leggendario Marv Albert, alla panchina, è decisamente inedito (in passato lo aveva fatto anche Doc Rivers, ma dopo un periodo sabbatico e non da debuttante).

CINQUE ANELLI Kerr a basket ha giocato eccome. Accanto a due dei più grandi di tutti i tempi, Michael Jordan e Tim Duncan, vincendo 5 titoli pro’. Anche se il salto dai microfoni

LIBANESE Ed è uomo di mondo, essendo nato e cresciuto in Libano, dove suo padre Malcolm, insegnante all’American University di Beirut, venne assassinato dai predecessori degli Hezbollah (l’allora Jihad Islamica) nel 1984. Lo voleva Phil Jackson, già suo coach a Chicago, per rilanciare i Knicks. Lui invece ha scelto la sua California (ha frequentato il liceo a L.A.), prendendo il posto del controverso Mark Jackson a Golden State e «limitandosi» a vincere 18 delle prime 20 partite allenate, eguagliando il primato per una matricola che durava dal 1950, quando fu Al Cervi con i Syracuse Nationals

Massimo Oriani è chi entra nella lega in punta di piedi, dopo essersi fatto le ossa come assistente per anni, aver vagato tra college e magari leghe minori. Il mestiere si impara sul marciapiede, si diceva una volta. Non è il caso di Steve Kerr, che prima di allenare i Warriors, non aveva mai messo piede su una panchina, Nba o Ncaa che fosse. D’altronde, come disse una volta Arrigo Sacchi, «per capire d’ippica non devi essere stato un cavallo», rispondendo a chi lo attaccava dicendo che non aveva mai giocato a calcio.

Steve Kerr, allenatore dei Warriors, già giocatore dei Bulls e telecronista Nba per la rete TNT AFP

PHIL JACKSON

«Bargnani non ha la lebbra» ● Phil Jackson ha difeso Bargnani, fermo da 11 mesi: «Siamo delusi quanto lui, ma non va trattato come un lebbroso». Risultati: Indiana-Atlanta 92-108; Washington-Boston 133-132 d2ts; Brooklyn-Cavaliers 88-110; Toronto-Denver 112-107 dts (Gallinari 0 in 6’); Minnesota-Golden State 86-102; Sacramento-Utah 101-92; Clippers-Phoenix 121-120 dts.

a riuscire nell’impresa. «Ma sono sicuro che nessuno dei miei predecessori aveva giocatori così forti in squadra» si schermiva Kerr dopo la vittoria record in casa di Minnesota, una volta informato del fatto, del quale neppure era a conoscenza. EQUILIBRIO Quinta miglior difesa e quarto miglior attacco. Non capita mai. Di solito se una squadra vola e segna molto, nella sua metàcampo stenta. Il segreto delle 18 vittorie in 20 partite, oltre a uno Steph Curry da mvp, è proprio lo straordinario equilibrio tra attacco e difesa creato dal nuovo allenatore. «So che succede raramente – dice Kerr – ma il nostro roster ci permette, con un lungo come Bogut che protegge il ferro e una serie di giocatori molto versatili in ala, di cambiare molto sui blocchi. E questo crea problemi agli attacchi avversari perché gli spezza i giochi. Poi con Barnes, Iguodala, Thompson e Green in grado di marcare diverse posizioni, diventa tutto più semplice». Anche per un rookie come lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LEBRON AI DUCHI: UN REGALO... REGALE ● No, i Cavs non hanno firmato il figlio di Paul George o tale Jimmy Cambridge. Si tratta più semplicemente di due regali che LeBron ha fatto (assieme a un vassoio di cupcake) al Duca e alla Duchessa di Cambridge, che nel corso della loro visita newyorchese hanno deciso di assistere alla partita tra i Brooklyn Nets e Cleveland, vinta dagli ospiti. A bordo campo la coppia regale era «scortata» da Dikembe Mutombo, ambasciatore Nba EPA


Usa R Il fatto

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’AMERICA SPACCATA

LA NOTIZIA: LEBRON E ALTRI GIOCATORI NBA INDOSSANO UNA T-SHIRT DI PROTESTA Le tensioni razziali negli Usa dopo i fatti di Ferguson e Staten Island, con la morte di un afroamericano, soffocato da un poliziotto mentre resisteva all’arresto, hanno coinvolto anche i pro’ dello sport Usa. Dal football al basket, la protesta ha ora voci importanti MASSIMO LOPES PEGNA CORRISPONDENTE A NEW YORK @Pegnarol

L

unedì sera, il Barclays Center a Brooklyn era circondato da 200 dimostranti: «I Can’t Breathe», non respiro e «Mani in alto, non sparate!», gridavano. Gli slogan strillati da giorni da migliaia di dimostranti pacifici in tutti gli Usa. Le proteste per i fatti di Ferguson, dove è stato ucciso ad agosto il 18enne Michael Brown; per la morte violenta di Eric Garden, caduto per mano di un poliziotto di New York a Staten Island; e per quella di Tamir Rice, il ragazzino di 12 anni con in mano una pistola giocattolo freddato a Cleveland da due sceriffi con il dito bollente. Vittime nere e agenti bianchi, colpevoli di un eccesso di zelo (eufemismo), che nei primi due casi un Grand Jury ha scagionato, non concedendo neppure un processo. DICA DUCA Ma la grande novità stava dentro al Palazzo in mezzo alla popolosa e popolare Brooklyn. Prima che i Nets e i Cleveland Cavaliers alzassero la palla a due e i duchi di Cambridge, Williams e Kate, si accomodassero sulle loro poltroncine di bordocampo, la protesta dalle street si era trasferita sul parquet. LeBron James, il più forte in circolazione, aveva preso il comando delle operazioni. Lui e altri 5 fra compagni e avversari si erano infilati la maglietta nera con quella frase ormai di dominio pubblico: «I Can’t Breathe». Sabato scorso lo stesso gesto lo aveva compiuto l’ex mvp dei Chicago Bulls, Derrick Rose. La settimana prima, 5 giocatori dei St. Louis Rams di football, la città di cui Ferguson è un sobborgo, erano entrati in campo con le mani alzate. Insomma, «Hands up, don’t shoot». MESSICO ‘68 Ora lo sport solidarizza con molta più frequenza con chi sta sugli spalti e soprattutto di fronte alla tv nelle cucine non griffate d’America. I primi dell’Era moderna a esternare un giudizio politico durante una manifestazione sportiva, furono Tommie Smith e John Carlos. All’Olimpiade di Città del Messico nel ’68, sul podio, alzarono i pugni guantati di nero. «Non fu tanto il gesto, ma perché lo feci. Sapevo che nella società di allora c’era tanta ingiustizia e che non si sarebbe fermata», ha raccontato Smith in questi giorni. Solo pochi mesi prima avevano assassinato a Memphis Martin Luther King. Smith e Carlos li cacciarono via. Oggi, Nba e Nfl condonano questi comportamenti che infrangono il rigido protocollo, in nome della libertà di espressione. PRESCELTO LeBron si sente sempre più Prescelto, il soprannome di cui va fiero. Mai banale, non più timoroso di esprimere opinioni, anche sconvenienti, in un mondo in cui impera il politically correct. «Sono uno che ha potere», diceva qualche settimana fa con grande franchezza. Un leader, appunto. Lunedì le sue parole, più di tutti gli altri

Il momento della morte per soffocamento di Eric Garner, il 17 luglio scorso a New York durante un tentativo d’arresto da parte della polizia locale AP

I can’t breathe* LEBRON DIVENTA LA VOCE DELLA PROTESTA NERA

33

CONTENUTO PREMIUM colleghi, sono entrate di prepotenza in decine di milioni di case: «L’intero Paese deve migliorare. Non ci si può riuscire in un giorno, ma ognuno di noi ha il dovere di fare qualcosa in più. E’ importante che io risponda a fatti di questo tipo». Non ne fa una questione di razza e lancia la sua raccomandazione: «La violenza non è la risposta e la vendetta non è la soluzione». DARFUR E’ cambiato, LeBron. Nel 2007, preferì non esporsi sulla vicenda del Darfur, attirandosi delle critiche, ma aveva appena 23 anni. Recentemente non ha perso occasione per schierarsi, anche in situazioni che consigliavano prudenza. Nel 2012, convocò i suoi Heat per una foto di gruppo: tutti con felpa e cappuccio per ricordare Trayvon Martin, il ragazzino ucciso in Florida da un vigilante che lo aveva considerato un sospetto. A maggio, fu fra i primi a commentare le scemenze razziste di Donald Sterling, allora ancora proprietario dei Los Angeles Clippers: «Non c’è posto per i Donald Sterling nella nostra Lega», disse con la faccia dura. Ma dopo la lezione di Città del Messico, la storia non si è ripetuta con frequenza. Le stelle hanno scelto quasi sempre solo di guardare, come se loro, top player spesso di origini umili e poi arricchiti, facessero parte di un club esclusivo e ben distanziato dalla gente comune. A volte, per paura di contrariare i loro facoltosi e bianchi proprietari e soprattutto i clienti sulle tribune (a maggioranza bianca pure loro) con il rischio di mandare in malora i contratti milionari con squadre e sponsor. Showman con l’obbligo della performance e il divieto (tacito) della parola. E’ stata la critica più frequente arrivata a Michael Jordan, rimproverato di non aver mai alzato la mano e la voce di fronte a certi abusi: guida fenomenale in campo, meno sul fronte politico. Pure di Tiger Woods non si rammentano frasi memorabili al di fuori del golf. Molti no comment davanti alle domande più fastidiose. Dice bene Magic Johnson, uno che non si è mai tirato indietro: «I giocatori hanno il dovere di interessarsi ai problemi sociali, perché riguardano anche loro e le loro famiglie. Non devono mai scordarsi da dove vengono». © RIPRODUZIONE RISERVATA

*«Non riesco a respirare»

John Carlos e Tommie Smith col pugno chiuso sul podio dei 200 metri a Messico ‘68. Sotto, la protesta «mani in alto» dei giocatori dei St. Louis Rams (Nfl) AFP

DAL PUGNO DI SMITH E CARLOS A MESSICO ‘68, AI GESTI DI QUESTI GIORNI: LO SPORT NON RESTA ESTRANEO ALLE TENSIONI SOCIALI


34

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Pallavolo R La squadra in copertina

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

35

«Piacenza può crescere molto»

1Chiappini ha fiducia dopo il 3-0 di Belgrado in Champions: «Abbiamo grandi margini di crescita» Matteo Marchetti

L

a nuova Piacenza per il momento è come quei bambini in fila per salire sulle montagne russe: un attimo non vuole guardare sotto perché rischia di soffrire di vertigini e quello dopo si trova a un centimetro dal suolo. Così in una settimana alterna un perentorio 3-0 a domicilio di Bergamo a un demoralizzante 1-3 in casa con Firenze, ma quando si trova con le spalle al muro in Champions ecco una nuova netta vittoria a Belgrado che consente alla Nordmeccanica Rebecchi di mantenere viva la speranza di agguantare il secondo turno di Champions. GUARDARE «Più la guardo giocare – spiega Alessandro Chiappini – e più mi accorgo che questa squadra ha enormi margini di miglioramento. Abbiamo dovuto fare i conti con tanti problemi fisici, sono convinto che nel momento in cui saremo al top ci sarà la possibilità di migliorare notevolmente soprattutto l’attacco al centro. E questo renderà più semplice anche il compito delle schiacciatrici». Di certo sul percorso di crescita di un gruppo nuovo, con le sole Leggeri e Van Hecke confermate fra le 7 titolari capaci l’anno scorso di vincere tutto in Italia, ha inciso una serie di sconfitte arrivate anche contro formazioni di livello inferiore a Piacenza. «Sicuramente – conferma il tecnico - hanno pesato. Però devo

La Nordmeccanica Rebecchi Piacenza festeggia la vittoria di Champions League a Belgrado ROVELLINI

5

essere sincero, a Belgrado mi aspettavo una squadra più nervosa, invece le ragazze hanno risposto bene, anche se dobbiamo imparare a essere più tranquille e obiettive da un punto di vista mentale, accettando quando le avversarie fanno qualcosa di buono».

6

GENNAIO NERO Di certo non è semplice a livello psicologico un confronto con la Nordmeccanica Rebecchi capace negli ultimi due anni di vincere tutto (sempre in Italia). La scorsa stagione Piacenza subì solo 6 sconfitte , 3 in campionato su 17 gare e 1 battuta d’arresto su 6 nel girone eliminatorio di Champions. Se si eccettua un

● Le sconfitte rimediate da Piacenza su 12 gare: 8 in campionato, 3 in Champions e 1 in Supercoppa, trofeo vinto da Piacenza

● Le sconfitte di Piacenza l’anno scorso: 3 in campionato (in regular season), 1 nel girone di Champions e 2 nei quarti di Champions (m.mar.)

«Troppo pochi i 5 anni del primo grado»

rius, che ha sempre affermato di aver sparato pensando che dietro la porta del bagno della sua villa si nascondesse un ladro e non la fidanzata, è stata rigettata e considerata possibile allo stesso tempo. Il pm, nell’udienza di ieri, a 50 giorni di distanza da quando il campione paralimpico è stato condannato e trasferito al carcere di Pretoria, ha rimarcato il fatto che il giudice Masipa avrebbe sbagliato a non applicare il principio del dolo eventuale, ossia che un soggetto che spara

RSe la richiesta sarà accolta, dal nuovo giudizio il campione rischia fino a 15 anni

4 colpi di pistola verso una stanza di 2x2 metri sa di poter uccidere. I legali di Pistorius hanno ribattuto colpo su colpo sostenendo che «non ci sono i termini legali per concedere un appello».

Oscar Pistorius, 28 anni, in carriera ha vinto 6 ori paralimpici AP

ggi sapremo se il giudice Masipa accoglierà o meno la richiesta d’appello da parte del pm Gerrie Nel, che ha definito la sentenza di 5 anni per omicidio colposo, inflitta ad Oscar Pistorius per l’uccisione della fidanzata Reeva Stennkamp, «estremamente

3

REBECCHI NORDMECCANICA PIACENZA: Sorokaite 16, Leggeri 6, Van Hecke 10, Di Iulio 10, Vargas Valdez 9, Dirickx 7; Carocci (L), Valeriano. Ne Brussa, Angeloni, Wilson e Caracuta. All. Chiappini

1Il pm Nel chiede di adeguare sentenza

O

PIACENZA

PARTIZAN BELGRADO: Busa 2, Savic 5, Mirkovic 3, Rankovic 5, Kocic 2, Boskovic 16; Stepanovic (L), Lozo 1, Lazovic. Ne: Aleksic, Cirovic e Dimic (L). All. Radivojevic

Caso Pistorius: oggi si decide sull’appello

PRETORIA (SUDAFRICA)

0

(15-25, 16-25, 20-25)

Il processo R a Pretoria

Lorenzo Simoncelli

BELGRADO

leggera e inappropriata». «Lo dico con grande rispetto di questa corte, ma nel verdetto è stata concessa eccessiva grazia» - ha detto il pm Nel in apertura di udienza. L’accusa ha espresso in aula la decisione di appellare sia la condanna, che la pena da scontare. Secondo il pubblico ministero, infatti, il giudizio della togata sudafricana sarebbe contraddittorio, dato che la versione di Pisto-

DUE POSSIBILITA’ Se la togata sudafricana concederà il secondo grado di giudizio, una nuova corte composta da tre giudici riesaminerà le carte processuali e potrebbe ribaltare la sentenza di primo grado, condannando l’ex atleta per omicidio doloso e quindi ad una pena di 15 anni. Se, invece, il giudice Masipa negherà l’appello, l’accusa potrà appellarsi alla Suprema Corte d’Appello per provare ad aprire un nuovo grado di giudizio. In entrambi i casi Pistorius continuerà a scontare la condanna in carcere. © RIPRODUZIONE RISERVATA

mese da dimenticare, con 4 stop (compresi i 2 decisivi in Europa) fra il 12 e il 21 gennaio, la squadra emiliana uscì solo due volte dal campo a testa bassa. «Spero di non avere il tempo di pensare a un confronto con la formazione dell’anno scorso. Noi dobbiamo costruire un nuovo percorso, portando a casa tutto quello che possiamo. Quando saremo al top? Difficile dirlo, perché possiamo allenarci pochissimo e dunque è impossibile fare previsioni. Speriamo solo che una vittoria importante possa sbloccarci definitivamente». ASPETTATIVE Di certo la società non aumenta le pressioni.

ARBITRI: Kozlova (Russia) e Kraft (Germania). NOTE: Spettatori 1200. Durata set: 22’, 22’, 27’; tot. 71’. Partizan: battute sbagliate 2, vincenti 0, muri 4, errori 17; Rebecchi Nordmeccanica: b.s. 6, vincenti 10, muri 8, errori 17. (m.mar.)

«Ci aspettavamo queste difficoltà – commenta il presidente Vincenzo Cerciello – anche se ovviamente non ce le auguravamo. Ma i cambiamenti sono stati radicali, ovvio fosse da mettere in preventivo un periodo per amalgamarci». E poi anche questa nuovissima squadra ha iniziato alla grande, vincendo subito la Supercoppa contro Busto. «E’ stato un successo fondamentale, ma non ci siamo mai montati la testa perché sapevamo bene quali sarebbero state le incognite. Nel gruppo noi crediamo molto, ci manca solamente la continuità tipica di chi gioca insieme da tanto tempo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GUIDA Stasera Busto contro Dresda (a.a.) Il Fenerbahce Istanbul di Abbondanza e Leo Lo Bianco resta imbattuta. Oggi l’Unendo Yamamay Busto che ospita il Dresdner. Girone A: oggi Kazan (Rus)-Police (Pol), Postejov (R.Ceca)-Rabita Baku (Aze). Classifica: Police 6; Kazan 4; Rabita 2; Postejov 0. Girone B: Nantes (Fra)Fenerbahce 0-3 (15-25, 19-25, 1525), oggi Azeryol Baku-Bacau (Rom). Classifica: Fenerbahce 9; Nantes 4; Azeryol 2; Bacau 0. Girone C: Salo (Fin)-Dinamo Mosca (Rus) 1-3 (25-23, 16-25, 22-25, 1625), oggi (20.30 laola.tv) Unendo Yamamay Busto-Dresdner (Ger). Classifica: Mosca 7; Dresdner 4; Busto Arsizio 3; Salo 1. Girone D: Wroclaw (Pol)-Omsk (Rus) 0-3 (20-25, 24-26, 18-25). Classifica: Eczacibasi 6; Zurigo 5; Omsk 4; Wroclaw 0. Girone E: Belgrado (Ser)Nordmeccanica 0-3, domani Vakifbank Istanbul (Tur)-Cannes (Fra). Classifica: Vakifbank 6; Cannes, Piacenza 4; Belgrado 1. FORMULA Le prime e le seconde più le migliori 3 terze agli ottavi (le migliori 4 eliminate vanno in Cev) ALTRE COPPE (16mi andata): Prosecco Doc Conegliano-Maribor (Slo) Challange (16mi and): oggi Igor Novara-Mulhouse (Fra) A URBINO (m.n.f.) Urbino comunica che Stefano Micoli non è più l’allenatore della squadra. TROFEO GAZZETTA (c.g.) (9a) 38: Bruno, 35: Atanasijevic, 34: Lanza, 29: Giannotti, 28: Parodi, 26: Starovic, Ngapeth, 25: De Cecco, 24: Baranowicz, Cebulj, 22: Sabbi, Sottile, Mengozzi,Petric. Donne (8a) 34: Klinemann, 32: Van Ecke, 31: Fabris, 30: Barun, Tomsia, 29: Tirozzi, Ozsoy.


36

Atletica R Presentazione

La maratona riconquista il centro di Milano E tenta Gebre

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

12 APRILE 2015: PARTENZA E ARRIVO AI GIARDINI MONTANELLI Molino Dorino M 30

Partenza/Arrivo C

Parco di Trenno

X

Zona di cambio 3 via Cilea Bosco in Città

twitter @manliogas

U

n ritorno alle origini. Partenza e arrivo in centro. Così, nell’anno di Expo, Milano ritrova la sua maratona. Si corre il 12 aprile, ancora una volta con la formula doppia: la gara intera, lunga 42.195 metri che mette tutti gli appassionati nella scia dei migliori, e la staffetta, che consente a tutti di correre (la frazione più breve è di

IL TRACCIATO Si torna in Corso Venezia, da dove si partì l’ultima volta nel 2006, quando ancora la gara andava in scena in ottobre. E pare probabile che si parta verso le 10 «per consentire a chi vive anche a 100 chilometri da Mila-

B

Zona di cambio 2 - viale Caprilli

C

Zona di cambio 3 - via Cilea

Garibaldi

M

M Centrale

20 15

L’etiope potrebbe fare una passerella

8km) ed è quella che in questi anni ha riconquistato la città, consentendo alle onlus di affiancare gli organizzatori raccogliendo centinaia di migliaia di euro destinati a progetti di beneficenza in città e nel mondo.

Zona di cambio 1 - via Paleocapa

35

25

1Oltre alla 42 km c’è anche la staffetta Manlio Gasparotto

Km

M Metropolitana

A

San Siro

B

Fiera

40

Lanza

M Porta Venezia

M 10

MILANO

5

A

PPa Parco de delle Cave

DUOMO

RCS

no di venire senza impegnare più giorni - ha detto Andrea Trabuio, direttore di corsa -, anche perché si potrà ricevere il pettorale a casa per posta. Ma insieme con gli sponsor e il Comune stiamo realizzando pacchetti inte-

ressanti per gustarsi appieno la città». PRONTI VIA E si arriva in Stazione Centrale quindi si torna indietro per attraversare San Babila e piazza del Duomo in direzio-

ne di Cadorna, 10° chilometro (e zona del primo cambio per la staffetta, che scatta ancora una volta almeno mezzora dopo) poi verso la zona Fiera e City Life. Sotto il grattacielo saremo a 15km, pronti ad attaccare la

mezza maratona che si srotola tra la Montagnetta e l’Ippodromo dove sarà attrezzata la seconda zona cambio per gli staffettisti: chi parte in quel momento passa davanti al Meazza e percorrerà poco più di 8 chilometri. I più verdi, lungo il parco di Trenno per andare verso Molino Dorino, zona più esterna e dell’ultimo cambio (lo staffettista che parte da qui copre la distanza più lunga, circa 13km) e del vero mantra della maratona. Si supera il 30° e sul Gallaratese, in direzione di piazzale Accursio, si può fare un ritmo eccezionale lungo un favoloso rettilineo che a molti ricorderà anche la First Avenue a New York (per posizionamento e importanza, mancano i grattacieli di Manhattan e il milione di persone sulle strade ma sono «dettagli»). Si torna in città, è il momento decisivo della corsa. Le strade poi sono quelle note a tutti i runner milanesi, da Corso Sempione al Parco e quindi davanti al Castello e poi sui Bastioni in un crescendo di emozioni che chi ama correre già immagina. HAILE Come Londra o Berlino, la maratona di Milano è targata Adidas. E per il 2015 il marchio delle tre strisce ha chiamato uno dei maratoneti più famosi di sempre, Heile Gebrselassie, pluridecorato recordman. L’etiope in un videomessaggio ha promesso che farà di tutto per esserci – magari in una straordinaria staffetta – spronando appassionati e organizzatori a dare il massimo per una corsa e un tracciato «affascinante e veloce. Sarà una giornata fantastica, voi tenete conto di ogni dettaglio in queste settimane ed io sarò lì perché sono felice ed orgoglioso di far parte della maratona di Milano».

«Quasi Expo» La corsa si apre anche alle famiglie

Linus con le nuove maglie ● «Siamo qui a parlare di un evento che è “quasi-Expo” e questo mi piace. Non tutti i milanesi amano la maratona, ma stiamo lavorando perché diventi la corsa distintiva della città» ha detto l’assessora allo Sport Chiara Bisconti. Al suo fianco, Paolo Bellino, responsabile di Rcs Sport ha sottolineato «il lavoro che faremo nelle scuole nei prossimi anni, con il passaporto sportivo, e sulle strade con la kids marathon. Una corsa breve dedicata ai ragazzi e le famiglie»


Boxe R Il re dei welter

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

STORIE AMERICANE EROE MALEDETTO ASSISTE IN CHAT A UN OMICIDIO

37

CONTENUTO PREMIUM QUEL NOME FATIDICO... ● Alla base dell’omicidiosuicidio ci sarebbe il flirt di Stephanie Moseley con l’altro rapper Trey Songz, che curiosamente è conosciuto anche con il nome d’arte di «Mister Rubo la tua donna»: a volte la realtà supera la fantasia

LA NOTIZIA: IL SUO AMICO RAPPER EARL HAYES UCCIDE LA MOGLIE E SI SPARA Omicidio in diretta, come in un pessimo e drammatico fantasy show: è ciò che è accaduto lunedì all’alba a Los Angeles a Floyd Mayweather Jr., il più forte pugile del mondo. Mentre era in videochat con il rapper Earl Hayes, già sotto contratto con la sua scuderia musicale, l’amico ha sparato alla moglie Stephanie Moseley e poi si è suicidato. Secondo il sito TMZ, Mayweather sarebbe stato perciò testimone diretto della tragedia

Mayweather LA STORIA di RICCARDO CRIVELLI

G

randi registi ci hanno raccontato coinvolgenti storie di omicidi scrutati di soppiatto da dietro una finestra, con le tende appena scostate o con i contorni indefiniti di ombre misteriose. Il fascino del proibito, ormai arrugginito dalla mania collettiva dei social network. Così, in una tragica apoteosi della modernità, anziché osservare situazioni sospette da un cannocchiale in camera da letto come in una delle più famose scene hitchcockiane, può succedere che il prossimo assassino stia chattando con te al computer. RABBIA E AMICIZIA Una storia agghiacciante, amplificata al diapason dal coinvolgimento di Floyd Mayweather Jr., il più forte pugile del momento (imbattuto in 47 match) nonché lo sportivo più ricco del mondo, con i suoi 105 milioni di dollari guadagnati nel 2014 (85 milioni di euro, per le due sfide di marzo e settembre contro Maidana). La ricostruzione è affidata a TMZ, famoso sito di gossip americano, peraltro molto affidabile nonostante le migliaia di news ad alto tasso di prurigine con cui ogni giorno inonda il web. E’ lunedì, le prime ore dell’alba a Los Angeles, e il rapper Earl Hayes, figlio di Isaac Hayes, premio Oscar nel 1972 per la famosissima colonna sonora del film «Shaft», contatta Mayweather (che sta a Las Vegas) su FaceTime, una videochat per tablet e pc. I due sono molto amici, in passato il cantante aveva firmato un contratto per la scuderia musicale di Pretty Boy (una delle sue redditizie attività collaterali) e spesso lo si è visto a bordoring a sostenere il campione. Earl è arrabbiato, sconvolto, ha chiamato Floyd per dirgli che la moglie, Stephanie Moseley, ballerina ed attrice dello show «Hit the Floor» sulla tv VH1, lo tradisce ancora nonostante la riconciliazione e che perciò ha intenzione di ammazzarla. Gli appassionati del pettegolezzo narrano che la coppia non abbia mai superato la breve separazione di due anni fa, quando Hayes scoprì una tresca con un altro rapper, Trey Songz. Secondo il marito, Stephanie continua a frequentare l’ex (quanto ex?) amante e in

ogni caso non si farebbe mancare altre scappatelle.

SCENA ORRIBILE Mayweather (probabilmente non il miglior consigliere in fatto di rapporti uomo-donna, come vedremo) tenta di consolare l’amico, lo prega di desistere da qualsiasi intento criminale, ma Earl non si lascia fermare: prende una pistola, uccide la moglie e poi si suicida con la stessa arma. Sono le 7.30 del mattino in California. Secondo TMZ, perciò,

Mayweather sarebbe stato testimone della sparatoria, o per aver ascoltato in sottofondo quanto successo o addirittura per essere riuscito a vederla attraverso la videochat. Dall’entourage dell’iridato non sono arrivati commenti, se non che Floyd è rimasto molto scosso e sotto shock per un evento senza un’apparente spiegazione (preoccupazioni che peraltro non gli hanno impedito, lunedì sera, di presentarsi nel parterre vip della partita di Nba dei

INFANZIA DIFFICILE, AMICIZIE DUBBIE, LA VIOLENZA SULLE COMPAGNE E IL CARCERE: LA VITA AL LIMITE DEL PIU’ FORTE PUGILE DEL MONDO Nella foto grande, Floyd Mayweather, a sinistra, con l’amico Earl Hayes e la moglie di lui Stephanie Moseley. A destra, il rapper Trey Songz

Los Angeles Clippers). A mettere pepe sul dramma c’è poi uno dei nomi d’arte di Trey Songz, vale a dire «Mr. Steal Your Girl», cioè «Mister Rubo la tua donna», che si è meritato per le numerose canzoni in cui vanta le sue conquiste femminili e dà suggerimenti su come sottrarre le fidanzate agli altri. IN CERCA DI GUAI Insomma, un ambientino hot, di quelli in cui Mayweather ha sempre sguazzato con perizia. La sua capacità di cacciarsi nei guai, del resto, è direttamente proporzionale al talento sul ring e figlia, direbbero gli psicologi, di un’infanzia difficilissima, senza una figura paterna di riferimento e con una madre spesso sotto l’effetto di stupefacenti. Floyd ha sublimato ira e violenza nel pugilato, ma ogni tanto lo assale il lato oscuro, che non è soltanto la smaccata ostentazione della ricchezza (video in cui maneggia milioni di dollari in camera da letto, una magione da 2000 metri quadri, auto di lusso) ma soprattutto l’incapacità di trattenere la rabbia, soprattutto in famiglia. Nel 2002, nel 2005 e nel 2010 il campione del mondo in cinque categorie di peso ha dovuto fronteggiare almeno cinque accuse di percosse contro le compagne e nel dicembre 2011 un giudice lo ha condannato a 90 giorni di prigione (più 2500 dollari di multa, 100 ore in comunità e partecipazione per 12 mesi a un corso antiviolenza) per lesioni e furto (del telefonino) nei confronti dell’ex fidanzata Josie Harris, una sentenza che il 1° giugno del 2012 lo ha davvero portato in galera per due mesi, prima della liberazione sulla parola. Non solo. A marzo di quest’anno (la fonte è sempre TMZ) sarebbe finito in un’inchiesta per tentato omicidio nei confronti di due uomini brutalmente picchiati da lui stesso e da membri del suo entourage: secondo la testimonianza delle vittime, operai assunti per completare alcuni lavori nella villa di Las Vegas, Mayweather li avrebbe ritenuti colpevoli del furto di alcuni preziosi, lasciandoli per strada con gambe e mani spezzate anche a colpi di mazza da golf prima di rendersi conto che non potevano essere coinvolti. Storiacce. Ombre drammatiche sulla grandezza di un pugile che è nobile solo per l’arte che sa mettere sul ring. © RIPRODUZIONE RISERVATA


38

1

0

0

Y

E

A

R

S

C

O

L

L

E

C

T

I

O

* Oltre il prezzo del quotidiano. Numero uscite previste 50. Prezzo prima uscita € 4,99. Prezzo seconda uscita € 9,99. Prezzo dalla terza uscita € 12,99 (salvo variazioni delle aliquote fiscali). Prezzo quotidiano escluso. L’Editore si riserva la facoltà di variare il numero delle uscite periodiche complessive, nonché di modificare l’ordine e la sequenza delle singole uscite, comunicando con adeguato anticipo gli eventuali cambiamenti che saranno apportati al piano dell’opera. Le immagini hanno il solo scopo di rappresentare i modelli della collezione. Forme e colori potranno essere diversi da quanto rappresentato. Immagini non contrattuali.

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

N

LA COLLEZIONE UFFICIALE CHE CELEBRA IL CENTENARIO MASERATI Colleziona le più celebri vetture che hanno consacrato Maserati serati ai vertici dell’automobilismo sportivo, del lusso e del design. Per la prima volta in edicola la collezione ufficiale dei modelli delli che hanno fatto la storia della Casa del Tridente. Raffinate ffinate riproduzioni in scala 1:43, curate nei minimi dettagli insieme sieme a preziose monografie per conoscere tutti i segreti di 100 anni ni di d tecnologia, innovazione e performance.

DIE CAST

1:43 1 1:4 4 MODELS

IN EDICOLA DAL 2 DICEMBRE A SOLI €4,99* PRIMA USCITA MASERATI QUATTROPORTE GTS

www.centauria.it


MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TUTTENOTIZIE

1 KOSOVO A RIO Il Kosovo farà il suo esordio ai Giochi olimpici di Rio 2016. Ieri a Montecarlo il Cio ha

riconosciuto la repubblica, indipendente dalla Serbia (che protesta) dal 2008 e riconosciuta da 108 dei 193 all’Onu. Portabandiera sarà la judoka Majlinda Kelmendi, kosovara a Londra con la bandiera dell’Albania

PALLANUOTO ATLETICA

Cuore Settebello Reagisce, rimonta e vince ai rigori in Montenegro

● SANTOS OK (si.g.) Luguelin Santos ha corso i 500 metri in 59”75 a Caguas (P.Rico), nuovo record della Repubblica Dominicana. Il vicecampione olimpico 2012 dei 400 studia da 3 anni a San German (P.Rico), dove si allena col suo coach, José Ludwig Rubio. ● INDOOR USA (si.g.) Primi risultati della stagione indoor negli Usa. A Birmingham (Al). Uomini. Asta: Kendricks 5.63. A Boston. Donne. 5000: DiSanza 15’20”57; Sisson 15’21”84. ● A GINEVRA (d.m.) Il keniano Abraham Kipyatich vince a Ginevra la Course de l’Escalade (37.000 partenti). Arrivo (7.2 km): 1. Kipyatich (Ken) 20’56”; 2. Abraham 21’02”. ● IN GIAPPONE (d.m.) A Yuki Kawauchi in 2h13’43” la maratona di Naha (Gia). Uomini: 1. Kawauchi 2h13’43”. A Kosa (16.08 km). Uomini: 1. Thuku Karemi (KEN) 45’51”. ● IN SPAGNA (pe.m.) Il marocchino Illias Fifa (31’26”) ha vinto il 46° cross di Granollers (Spa) battendo il keniano Moses Kibet (31’29”).

1In World League è una grande Italia.

Tempesti decisivo. La gioia di Campagna Franco Carrella INVIATO A BUDVA (MNG)

D

ue partite in una. C’è solo il Montenegro per 11 minuti, poi è Grand’Italia. Nella seconda giornata di World League, il Settebello esce trionfatore dal campo dei vicecampioni del mondo, ed è un risultato speciale soprattutto per Sandro Campagna: «Qui non avevo mai vinto, neppure alla guida della Grecia» sottolinea il c.t. che riesce a scuotere gli azzurri durante un durissimo time out. Succede nel secondo tempo, quando i padroni di casa volano sul 5-1. «Lì ho detto ai ragazzi che rischiavamo di perdere con dieci gol di scarto. Eravamo mosci e senza disciplina. È scattata la molla, la reazione c’è stata e ho visto cuore e carattere». Un parziale di 0-4 vale il pareggio (5-5), un rigore di un

IPPICA

Fantina rompe provetta urine per evitare test

Lisa Cropp, 44, neozelandese ● Lisa Cropp ha 44 anni ed è probabilmente la miglior fantina neozelandese, con ben sette vittorie in corse dei gruppo 1 tra le sue perle. Ma questa volta è salita alla ribalta per il quasi incredibile episodio di cui è stata protagonista e che potrebbe costarle molto cara. Dopo aver subito un prelievo delle urine per un test antidoping, la Cropp ha infatti ammesso di aver deliberatamente rotto la provetta prima di riconsegnarla, per saltare il test. La jockette era già stata squalificata per 9 mesi nel 2009 per una positività alla metanfetamina, ricollegabile a problemi di possibile dipendenza da sostanze stupefacenti. La Cropp si era anche ufficialmente impegnata a venirne fuori, purtroppo non sembra esserci riuscita. ● QUOTA FISSA OK Oltre 42 milioni di euro: è quanto hanno incassato le scommesse ippiche a quota fissa nei primi dieci mesi del 2014. Con 6,5 milioni di euro, Milano si conferma al primo posto di questa classifica davanti a Roma (5,7) e Napoli (5,6).

immenso Figlioli il primo sorpasso al 22’ (7-8), la meravigliosa controfuga di Fondelli servito da Renzuto il primo +2 allo scadere del terzo tempo (7-9). Ultimi 8’ palpitanti in una piscina strapiena, col Settebello che conduce 10-8 e 11-9 prima di farsi acciuffare dalla doppietta di Ivovic. Ai rigori, poi, il protagonista è Tempesti che para i tiri dello stesso Ivovic (suo compagno a Recco) e di Darko Brguljan. SODDISFAZIONE Perovic (che schiera addirittura due sedicenni, Saveljic e il mancino Ukropina) si complimenta con Campagna, a cui è piaciuta tanto questa partita: «Ritmi altissimi, tanta intensità». Quello che concede il campo ridotto a 25 metri. Dalla rivincita della finalina europea di Budapest, viene fuori un bel Settebello. Che non deve regalare niente a nessuno: è qualificato di diritto alle finali di Bergamo, ma dovrà piazzarsi bene per guadagnarsi un girone più agevole.

MOTONAUTICA

Addio Vassena campione e presidente ● (g.l.g.) Si è spento lunedì a Milano Angelo Vassena. Nato a Lecco il 7 febbraio del ‘’33, la sua è una carriera dedicata allo sport ed iniziata a 15 anni: era salito sul batiscafo ideato e realizzato dal padre Pietro il 12 marzo del 1948 quando ad Argegno sul lago di Como aveva ottenuto il record mondiale di profondità, 412 metri con il C3. Vassena aveva praticato in gioventù diversi sport: nuoto, calcio, motociclismo, quindi pilota di kart (aveva partecipato ai Mondiali) e motonautica. Aveva vinto diverse gare internazionali e stabilito una serie di record mondiali che gli erano valsi la medaglia d’oro al valore atletico, la numero 1513. Da dirigente era diventato presidente della Federazione Motonautica e poi dirigente di quella Internazionale. Fondatore e primo presidente dello Y. C. Garda nel 2005, fino al 2012 aveva assunto la presidenza dell’Amova, l’Associazione delle medaglie d’oro, succedendo a Edo Mangiarotti e realizzando dopo anni di vani tentativi l’Enciclopedia dei medagliati italiani.

Angelo Vassena, 81 anni OMEGA

39

Pireus Caf (E. Somma); 2 Nazirs Lady; 3 Nilson Starlight; 4 Perfect Leader Lf; 5 Pol de Leon Allez; Tot.: 11,02; 3,28, 2,45, 4,21 (67,04). Quinté: n.v. Quarté: 3.155,80. Tris: 499,16. ● OGGI QUINTÈ A TORINO A Vinovo (inizio convegno alle 15.10) scegliamo Rufolina (12), Rinacita Ok (15), Ryan Roc (10), Rione d’Esi (13), Rupert (11) e Roxette Grif (4). ● SI CORRE ANCHE Trotto: Roma (13.10) e Firenze (13.20). Galoppo: Grosseto (14.25). ● SALTATORI DOC (e.lan.) Oggi a Grosseto il gran gala dell’ostacolismo italiano. Appuntamento alle 11 al Casalone, dove, in collaborazione con Merano Galoppo, i magnifici 28 che hanno fatto la storia della specialità, tra cui l’olimpionico Alessandro Argenton, riceveranno un premio offerto dalla maremmana corse cavalli e dal Comune di Grosseto. A seguire pranzo e asta benefica a sostegno del centro di riabilitazione equestre della Associazione Villa Buon respiro. Nel pomeriggio, la Gran Corsa Siepi di Grosseto.

NUOTO ●

BADMINTON Pietro Figlioli, 30 anni, 5 gol e una grande prestazione INSIDE MONTENEGRO-ITALIA 13-15 RIG. (3-1, 3-4, 1-4, 4-2) MONTENEGRO: Lazovic, Dra.Brguljan, Paskovic 1, Dar.Brguljan 1, A.Ivovic 2, Klikovac, Jokic 2; Saveljia, Cuckovic 1, Saric 1, Ukropina, Murisic 3. N.e. Radic. All. Perovic. ITALIA: Tempesti, Figlioli 5, A.Fondelli 2, Giacoppo, Gallo 2, S.Luongo 1, Baraldi 1; F.Di Fulvio, Coppoli, Renzuto, Figari, Bruni. N.e. Del Lungo. All. Campagna. ARBITRI: Stavridis (Gre) e Buch (Spa). NOTE: sup. num. Montenegro 11 (5 gol), Italia 10 (3). Usc. 3 f. Giacoppo 15’16”, Coppoli 26’35”, Figari 30’55”. Tempi regolamentari 11-11. Spett. 800. Sequenza rigori: A.Ivovic parato, Figlioli gol, Dar.Brguljan parato, Gallo gol, Saric gol, S.Luongo gol, Paskovic gol, A.Fondelli gol.

TENNIS

Contrattone tv E Navratilova con Radwanska

Martina Navratilova, 58 anni ● Doppio colpo grosso della Wta, l’associazione che gestisce il circuito pro del tennis donne (esclusi Slam e Fed Cup). Ha coinvolto come coach Martina Navratilova, che seguirà la polacca Aga Radwanska (6 del mondo), per spingerla di più a rete e portare «la nuova Hingis» al salto di qualità che finora le è mancato. E ha firmato un contratto storico, decennale, per 525 milioni di dollari per la cessione dei diritti tv dei suoi circa 2000 tornei stagionali alla compagnia Perform, specializzata nella tv digitale. L’intento dell’accordo — il più ricco della storia dello sport femminile in assoluto — è quello di aumentare del 40% la visibilità di uno sport già mondiale. «Ieri notte non ho dormito bene al pensiero di tornare alla modalità della partita e alle gare. Ma mi ha fatto piacere la proposta di Agnieszka di collaborare con Tomazs (Wiktorowski, il coach a tempo pieno, n.d.r.) e non vedo l’ora di cominciare», ha detto la Navratilova. Che cerca così di emulare i successi degli altri ex n. 1, Lendl, Edberg e Becker, ma nel maschile.

La Croazia passa in Francia 14-7 ● Nell’altra sfida del girone C, la Croazia vince 14-7 sul campo della Francia (rip. Turchia), che schierava il bresciano Bodegas. Nel prossimo turno, gli azzurri riposeranno: torneranno il 20 gennaio a Torino contro la Croazia, in un’altra rivincita della finale olimpica. Class.: Croazia 6; Italia 5; Montenegro 1; Francia, Turchia 0. 3a g.: Croazia-Montenegro (29/12), Turchia-Francia (2/2).

VARIE

Sport e legalità Oggi giornata con le FF.GG. ● Dopo l’esperienza del Campus Fiamme Gialle, svoltasi dal 2 al 9 novembre scorso, che ha visto coinvolti gli Istituti Scolastici Giovanni Falcone e Leonardo Sciascia del quartiere Zen di Palermo, nell’ambito del progetto «Sport e Legalità», oggi saranno nostri ospiti, per vivere una giornata con le Fiamme Gialle, i ragazzi dell’istituto I.C.S. Via dell’Archeologia di Tor Bella Monaca (Roma). Si tratta di un’ulteriore iniziativa nell’ambito del progetto volto a riscoprire lo Sport per le sue valenze educative e sociali da parte di studenti di realtà particolarmente disagiate. Dopo l’arrivo della scolaresca prevista per le ore 9.30, la giornata si articolerà attraverso dibattiti di approfondimento in materia di legalità, salute e alimentazione sportiva. A seguire, i ragazzi saranno coinvolti in alcune attività sportive quali esercitazioni di tiro a segno con il simulatore, lezioni di nuoto ed esibizioni di atletica, judo e karate con l’assistenza di atleti e tecnici delle varie discipline.

A OSTIA Giornata di qualificazioni all’Italian International al PalaFijlkam di Ostia. L’esordiente Matteo Bellucci nel 1° turno del singolare batte in 2 set (2116; 21-16) il francese Guillame Lodiot, poi è fermato al 2° turno dallo svizzero Christian Kirchmayr; Andreas Stocker non va oltre il 2° turno, sconfitto da Hsu Jui Ting (Taiwan). Fabio Caponio e Pirmin Klotzner arrivano al terzo set e lottano punto su punto fino alla fine. Oggi scatta il tabellone principale con Jeanine Cicognini (singolare, n.67), lo sparring Indra Bagus Ade Chandra (singolare n. 95 e vincitore della scorsa edizione), Giovanni Greco (singolare n. 136 e doppio maschile n. 66) e Rosario Maddaloni (singolare n. 108 e doppio n. 66).

BASEBALL COLABELLO: DAI TWINS VA A TORONTO Chris Colabello cambia squadra, passa dai Minnesota Twins ai Toronto Blue Jays, dove ha chance di entrare nella rosa della MLB, anche se non si sa ancora che contratto avrà. L’anno scorso, l’azzurro cresciuto a Rimini aveva cominciato benissimo in MLB coi Twins (27 punti battuti casa in aprile, record di franchigia) , salvo poi calare e finire in Triplo A.

BEACH VOLLEY ● SAMOILOVS-SMEDINS (c.f.) Con l’ultimo Open di stagione in partenza a Mangaung, in Sudafrica, senza tutte le coppie migliori, è aritmetica la vittoria del circuito dei lettoni Aleksandrs Samoilovs e Janis Smedins, per il secondo anno di fila: E’ la prima volta che una coppia europea fa il bis. Secondi Dalhausser-Rosenthal (Usa), terzi Bruno-Alison (Bra). Daniele Lupo e Paolo Nicolai chiudono sesti. Intanto in Sudafrica sono due le coppie azzurre lizza: i romagnoli CaminatiRossi ieri hanno superato le qualifiche (2-0 ai locali Solomans-Mollgaard) ed oggi nella pool esordiscono contro Kotsilianos-Zoupanis (Gre), favoriti Nummerdor-Varenhorst (Ola). Tra le donne (tabellone a 26 coppie) in corsa Giulia Momoli-Laura Giombini.

FOOTBALL ●

NEWTON FUORI PERICOLO Cam Newton, quarterback dei Carolina Panthers nella Nfl, è fuori pericolo dopo essere stato coinvolto in un incidente stradale.

MIREIA RIPARTE (pe.m.) Mireia Belmonte senza respiro: dopo i 4 ori ai Mondiali in vasca corta, da oggi la spagnola (che è stata accolta al rientro dal Qatar all’aeroporto di Barcellona dal suo cane London e ha chiesto subito di allenarsi) sarà impegnata a Sabadell ai campionati nazionali. «Sono felice perché il mio tecnico Fred Vergnoux ha fatto un gran lavoro soprattutto mentale». ● DI MITO Mentre si trovava a Doha, Max Di Mito, c.t. di San Marino, tecnico di Alice Mizzau e Alice Nesti e primo mentore di Federica Pellegrini, ha subito il distacco della retina dell’occhio sinistro. Oggi sarà operato a Milano per evitare la perdita dell’occhio. ● A TORINO (al.f.) Test in vasca corta e lunga a Torino. 25 m. Uomini: 200 sl Maestri 1’48”25, Glessi (’98) 1’49”25; 1500 sl Pizzetti 15’47”30; 100 do Pizzamiglio 53”67. Donne: 200 sl Giacone 2’01”19; 100 do Neri 59”95; 200 ra Trombetti 2’26”12. 50 m. Uomini: 100 sl Schirru 50”86, Bori (’97) 50”97; 100 fa Pizzamiglio 55”16, Febbraro 55”22. Donne: 800 sl Tettamanzi 8’49”47; 100 do Cartapani 1’01”65; 100 ra Verona (’99) 1’10”24; 100 fa Leoni 1’01”40. ● LEDECKY E ADRIAN (al.f.) Ai campionati americani invernali di Greensboro (Usa, 25 y), Katie Ledecky domina 200, 500 e 1650 sl (1’42”39, 4’29”54, 15’13”30, r. am.) mentre Nathan Adrian vince 50, 100 e 200 sl (18”81, 41”31, 1’32”83). Connor Jaeger migliora il record americano dei 1650 sl a 14’23”52. ● INCHIESTA AUSTRALIANA (al.f.) L’Australia ha deciso di approfondire le indagini sulle cattive abitudini sessuali che coinvolgono allenatori, dirigenti e nuotatori. L’inchiesta è partita in seguito alle richieste delle leggende australiane Duncan Armstrong, Shane Gould e Dawn Fraser.

SPORT INVERNALI RINVIATA LA DECISIONE SULLE GARE IN VAL GARDENA Nuovo rinvio della Fis per il superG e la discesa maschile di Coppa del Mondo in Val Gardena, di venerdì 19 e sabato 20. L’abbassamento delle temperature ha permesso agli organizzatori di azionare i cannoni per l’innevamento programmato sulla Saslong e la preparazione delle piste è cominciata speditamente. Venerdì il Fis advisor Helmuth Schmalzl farà un nuovo sopralluogo per la decisione definitiva.

È improvvisamente mancato all affetto dei suoi cari

HOCKEY PISTA ●

POSTICIPO (m.nan) Nel posticipo della 10a in serie A1, Bassano-Valdagno 5-2 (p.t. 3-2; 2 Gimenez, 2 Zen, Aguaron; Tataranni, Ordonez). Classifica: Forte dei Marmi 30, Breganze 22, Valdagno e Cgc Viareggio 18, Bassano 17, Lodi e Trissino 16, Follonica e Pieve 14, Giovinazzo 10, Sarzana e Matera 9, Correggio 6, Prato 3.

Angelo Vassena Lo annunciano la moglie Gabriella, i figli Pietro, Francesca e Niccolò.- La camera ardente è allestita presso la Casa Funeraria San Siro in Milano, via Amantea, 3.- La cerimonia funebre si terrà il giorno 11 dicembre alle ore 11 nella Basilica di Sant Ambrogio (MI). - Milano, 8 dicembre 2014. Aronne Anghileri e Daniele Redaelli si stringono ai familiari nel ricordo commosso dell amico

Angelo Vassena genuino uomo di sport. - Milano, 10 dicembre 2014. L Associazione Medaglie d Oro al Valore Atletico partecipa commossa alla scomparsa del già Presidente A.M.O.V.A. e Presidente Onorario, Medaglia d Oro al Valore Atletico e benemerito dirigente sportivo

Angelo Vassena

HOCKEY PRATO ● AZZURRE OK (g.l.g.) Le azzurre battono l’India nella terza delle 5 partite-test a Roma: reti di Agata Wybieralska ed Eugenia Garraffo.

IPPICA Pietro Grasso nel campus

IERI 3-7-5-11-19 A Napoli (m 1600): 1

- Roma, 9 dicembre 2014. Il Presidente della Federazione Italiana Motonautica, Avvocato Vincenzo Iaconianni, il Consiglio Federale, la Segreteria Generale, i componenti delle Commissioni, i piloti, gli Ufficiali di Gara, i motonauti tutti ricordano con affetto ed amicizia ed esprimono alla famiglia sentite condoglianze per la perdita di

Angelo Vassena sportivo polivalente, pilota appassionato e campione di motonautica, Dirigente federale, Presidente della Federazione Italiana Motonautica, Honorary Senior Vice President dell Union Internationale Motonautique. - Milano, 9 dicembre 2014.


40

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT


AltriMondi R

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL FATTO DEL GIORNO LA DONNA FERMATA

marito Davide Stival, il padre di Loris, ha anche detto: «Se fosse stata lei mi cadrebbe il mondo addosso. Se fosse stata lei potrebbe anche morire». Il web è certo della sua colpevolezza e l’ha coperta di insulti.

TASCABILI

2

IL DELITTO DEL CONSIGLIERE UDC

Ci saranno problemi anche a scuola, immagino. Come si fa a spiegare ai bambini che l’assassino è addirittura la mamma? I bambini sono abituati a pensare alla famiglia come un luogo di sicurezza assoluta. Giovanna Campo, dirigente scolastica della “Falcone e Borsellino” ha spiegato ai cronisti di aver chiesto aiuto a quattro psicologi dell’Azienda sanitaria provinciale. I medici incontreranno i docenti e i ragazzi per studiare il modo di affrontare il discorso. Una madre ha reso chiari i termini del problema: «Spiego sempre a mio figlio che non deve parlare con gli sconosciuti, come faccio adesso a dirgli che cose terribili possono accadere anche in casa propria?».

3 Il momento in cui Veronica Panarello esce dalla questura di Ragusa e viene portata nel carcere di Catania

Ma possiamo già dire che il caso è chiuso ora che la mamma di Loris è in carcere? 1Accolta a urla e fischi dai detenuti di Catania, i magistrati

non hanno dubbi: «Efferatezza e cinismo». Lei piange e nega di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Non ci si rassegna all’idea di essere precipitati in un nuovo caso Franzoni. La Veronica di Ragusa, interrogata fino al culmine della notte, poi fermata e chiusa in cella in questura, quindi trascinata di nuovo davanti ai suoi accusatori alle 10.30 di ieri mattina, nega tutto dopo essere stata a lungo senza neanche rispondere alle domande. Alla fine, dopo altre cinque ore di martellamento, l’hanno portata nel carcere di Piazza Lanza a Catania, accolta dalle urla e dai fischi dei detenuti, che dalle celle la insultavano al grido di “assassina, devi morire”, tanto da essere uditi all’esterno della casa circondariale. Tecnicamente è in stato di fermo, accusata di omicidio e occultamento di cadavere. Il suo destino deve passare adesso per l’esame del gip. Il suo avvocato, Francesco Villardita – che le è stato vicino durante gli interrogatori – ha detto: «La mia assistita è stata indagata mediaticamente quando non era indagata, ora spero non venga condannata mediaticamente prima ancora del processo». È innocente fino a che una condanna in terzo gra-

do non la sanzioni per sempre e dunque anche noi scriveremo per parecchi anni ancora “presunta assassina”. Ma intanto la storia, così come la disegnano gli inquirenti, è tra le più agghiaccianti. E nel decreto di fermo dei pm si legge: «Modalità di elevata efferatezza e sorprendente cinismo».

1

Gli italiani in genere hanno l’aria di credere che sia colpevole. Forse a Santa Croce Camerina o nella cerchia dei familiari, però… I familiari per ora la difendono, sono sicuri della sua innocenza. Anche se la mamma di Veronica, parlando con gli inquirenti, ammette: «Era violenta e aggressiva fin da bambina». Il

LORIS AGGREDITO MEDIANTE AZIONE DI STRANGOLAMENTO COMPIUTA CON L’USO DI UNA FASCETTA STRINGICAVO I PM DI RAGUSA NEL DECRETO DI FERMO

Che cosa immaginano che sia accaduto, quel sabato maledetto, magistrati, polizia e carabinieri? Ci sono allo stato due ipotesi, tutt’e due centrate sull’idea che l’assassina sia lei. Nella prima ipotesi, Veronica Panarello coniugata Stival ha stretto intorno al collo del bambino Loris, otto anni, una fascetta da elettricista, fino a togliergli il respiro e la vita. Stava in casa, erano circa le dieci di mattina. Delitto premeditato perché, rientrando dall’aver accompagnato l’altro figlio – Diego – in ludoteca, aveva parcheggiato la macchina in garage, cosa del tutto contraria alle sue abitudini. Ma in questo modo, uscendo col corpo del bambino sistemato in qualche modo nel portabagagli, la telecamera posta di fronte al suo portone di via Garibaldi non l’avrebbe inquadrata. Non l’ha inquadrata, infatti, ma c’è un’altra telecamera, posta all’imbocco della strada che porta al Mulino Vecchio, che l’ha vista e registrata. Non ci sono poi telecamere lungo questa strada secondaria che va al Mulino Vecchio, e quindi la Panarello può gridare che è passata di lì solo per buttare la spazzatura, «io stessa ho accompagnato gli agenti in quel punto, per due sopralluoghi».

4

La seconda ipotesi? Non molto diversa dalla prima. Veronica è uscita col bambino ancora vivo, è arrivata al Mulino Vecchio, qui l’ha strangolato e gettato nel canale. Premeditazione anche in questo caso, se la ricostruzione è vera: avrebbe abbassato i pantaloncini del piccolo, gli avrebbe sfilato le mutande, poi glieli avrebbe rimessi addosso mezzo abbassati e il lunedì mattina avrebbe fatto trovare quel paio di slip o un paio di slip identici buttato tra le macchine parcheggiate davanti alla scuola. Tentativo evidente di far credere all’azione di un pedofilo. In questa seconda ipotesi, c’è anche il sospetto che qualcuno l’abbia aiutata, specialmente se risulterà provato che Loris aveva le mani legate. Restano sempre in piedi i dubbi sul cacciatore Orazio Fidone, che ha ritrovato il cadavere a colpo troppo sicuro.

5

Che differenza c’è col caso della Franzoni? La differenza più rilevante è che in quel caso la famiglia è rimasta compatta intorno ad Annamaria fino all’ultimo giorno, e ancora adesso. Qui, la dichiarazione del padre mostra che, nel caso, i suoi non le staranno vicino. Nel delitto di Cogne, la madre ha certamente agito in preda a un raptus, basti pensare al numero di colpi inferti sulla testa del povero Samuele. Questa volta, se gli scenari immaginati dagli inquirenti sono giusti, vi sarebbe un forte dose di premeditazione.

STRAGE FAMILIARE

Spara a moglie e figlio. E poi si suicida 1Nell’Anconetano:

il raptus dell’uomo con la passione per le armi. La coppia si stava separando

D

al suo profilo Facebook risulta certa la passione per le armi. Fanno rabbrividire alcuni post come questo: «Non per vantarmi, ma anche oggi non ho ucciso nessuno». Daniele Antognoni, 38 anni, di Numana (Ancona), ieri è entrato nella casa in cui abitavano la moglie, Paula Corduneanu, una ragazza romena di 28 anni e il loro figlio di 5 anni. La donna

aveva chiamato poco prima il 112 dicendo che il marito — da cui si stava separando — la stava raggiungendo a casa e che temeva per il piccolo Christian. Purtroppo non c’è stato modo di fermare il raptus di follia dell’uomo, che, dopo aver convinto la moglie ad aprire la porta, ha sparato 7-8 colpi di pistola, uccidendo lei e il loro figlioletto. Poi, ha rivolto l’arma contro se stesso e ha aperto il fuoco. Quando i carabinieri sono arrivati, poco prima di mezzogiorno, si sono trovati di fronte a un massacro: Paula a terra agonizzante, il bimbo e il marito accanto a lei. Il cane, un pitbull, chiuso in un’altra stanza che abbaiava. Gestore di un negozio di abbigliamento, dove lavorava a volte anche la

dai genitori. «Il bambino è l’unica cosa che mi è rimasta», scriveva su Facebook due settimane fa.

moglie, Antognoni aveva il pallino per le armi, che deteneva soprattutto per uso sportivo, il tiro a segno. Dopo la separazione dalla donna era tornato a vivere

41

Daniele Antognoni, 38 anni, in una foto tratta da Facebook

ACCECATO DALLA GELOSIA Mentre il commerciante di Numana sterminava la famiglia, in una villetta a San Filippo sul Cesano, a Mondavio, nel Pesarese, si consumava un’altra tragedia. Accecato dalla gelosia, Gino Ruggeri, 48 anni, piccolo imprenditore di Fondi (Latina), con un bastone ha massacrato di botte la moglie 46enne Rossella Iatesta. L’uomo ha tentato il suicidio, ingerendo del pesticida: è in gravi condizioni, piantonato in ospedale in stato d’arresto, con l’accusa di omicidio. s.an. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’omicidio di Musy, l’accusa «Ergastolo per l’imputato» ● Ergastolo con isolamento diurno di sei mesi. La procura di Torino ha chiesto il massimo della pena per Francesco Furchì: secondo il pm Roberto Furlan è lui «l’unico possibile colpevole» per l’omicidio di Alberto Musy, consigliere comunale ferito a colpi di pistola sotto casa la mattina del 21 marzo 2011 e morto dopo 19 mesi di coma. L’uomo col casco e l’impermeabile autore dell’agguato, avvenuto nell’androne di casa della vittima, nel pieno centro del capoluogo piemontese, «non può che essere lui. Ci sono le prove e tutte le indagini portano a Furchì. E non ha un alibi», ha concluso il magistrato.

IL GOVERNO DOPO MAFIA CAPITALE

Renzi: «Ora pene più severe Dovranno restituire tutto»

Renzi illustra in un video il pacchetto anticorruzione ● «I corrotti pagheranno tutto. Fino all’ultimo giorno, fino all’ultimo centesimo #lavoltabuona». Questo il tweet con cui Matteo Renzi lancia il video che illustra il pacchetto anti-corruzione per evitare che si ripeta qualcosa di simile a Mafia Capitale: pene minime da 4 a 6 anni perché «se hai rubato puoi patteggiare ma un po’ di carcere lo fai», è «inaccettabile trovare la carta di uscita gratis di prigione come nel Monopoli»; confisca dei beni «più semplice e veloce»; allungamento dei tempi di prescrizione e restituzione di tutto «il maltolto». «Quattro piccole grandi modifiche al nostro codice penale» di cui il Consiglio dei ministri discuterà domattina. Intanto il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha incontrato il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, delegandogli i poteri di accesso e accertamento nei confronti del Comune. Sembra più lontana quindi l’ipotesi dello «scioglimento per mafia» del Consiglio comunale, richiesta da diverse parti politiche. «Non si tratta di un commissariamento: tre funzionari da me delegati accederanno ad alcuni atti del Comune», ha detto Pecoraro.

IL BOSS RICOVERATO IN OSPEDALE

«Totò Riina sta malissimo» Legali pronti a intervenire ● Si sono aggravate le condizioni di salute di Totò Riina, da tempo affetto da problemi cardiaci e di nuovo ricoverato dopo un altro malore. Lo ha fatto sapere il suo avvocato, Luca Cianferoni, dall’aula bunker di Firenze per il processo sulla strage del rapido 904 in cui il capomafia è imputato come mandante dell’attentato che il 23 dicembre ’84 causò 16 morti e 267 feriti sul tratto Firenze-Bologna. «Il mio assistito sta malissimo e a giorni faremo un’iniziativa per la sua salute». Si tratterà di «una richiesta» al tribunale di sorveglianza di Bologna (Riina è detenuto a Parma) perché «è urgente occuparsene».

ANALISI DELL’ISTAT: 36,3%

Parti cesarei, l’Italia prima Ha il tasso più alto in Europa ● L’Italia è il Paese dell’Unione europea con il più alto numero di parti con taglio cesareo: la percentuale è, infatti, pari al 36,3% nel 2013, oltre il doppio di quella raccomandata dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), e superiore di quasi 10 punti percentuali rispetto alla media Ue (26,7% nel 2011). Anche Stati Uniti e Canada hanno percentuali di tagli cesarei più basse dell’Italia (rispettivamente 31,4% e 26,1% nel 2010). Lo rivela un’indagine Istat. Secondo l’analisi, inoltre, continua ad aumentare l’età media del parto: da 30,6 anni del 2000 a 32 anni nel 2013.


42

AltriMondi R

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I DATI DELL’OCSE

DIVERSAMENTE AFFABILE di FIAMMA SATTA

La disparità ricchi-poveri costa all’Italia 7 punti di Pil

È

il divario più ampio da 30 anni: in Italia il reddito del 10% della popolazione più ricca è più alto di 9,5 volte rispetto a quello del 10% della popolazione più povera. Il cui reddito è cresciuto a ritmi più lenti: a metà degli Anni 80 il rapporto era di 7 a 1. Sono i dati dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e rivelano come, alla fine del 2011, la fascia meno abbiente guadagnasse il 2,4% del reddito totale nazionale, contro il 24,4% dei più abbienti. Di più: il 20% più povero disponeva di appena il 7,1% del reddito nazionale, contro il 39,9% del 20% più ricco. RIDISTRIBUIRE Il fatto è che la crisi, sottolinea l’Ocse, ha danneggiato la coesione sociale quanto l’economia, e non solo da noi. Negli Usa e in Gran Bretagna, per esempio, negli scorsi due decenni «la crescita avrebbe potuto essere di un quinto più elevata se le disparità non fossero aumentate». Mentre in Italia, dopo il 2008, se sul totale della popolazione la perdita annua del reddito è stata dell’1,5%, i più poveri hanno patito un -3,9%, i più ricchi un -0,8%. L’Ocse segnala pure che, nel nostro Paese, la disoccupazione è salita in ottobre al 13,2% (solo Portogallo e Spagna stanno peggio) e suggerisce sostegno diretto al reddito delle fasce svantaggiate, un sistema fiscale che favorisca la redistribuzione della ricchezza, un intervento sull’accesso a istruzione e sanità. f.riz. © RIPRODUZIONE RISERVATA

10%

● Per l’Ocse, il reddito del 10% della popolazione più ricca è superiore di 9,5 volte a quello del 10% della popolazione più povera

IL PAESE DICHIARI NULLI GLI ACCORDI CON LA TROIKA E RIDISCUTA IL SUO DEBITO Grecia e Ue un rapporto difficile: il piano di salvataggio per Atene prevede ancora 240 miliardi di prestiti

Grecia al voto: la Borsa crolla e affonda l’Europa 1Atene anticipa le presidenziali e perde il 12,7% Giù tutti i mercati: spaventa il «rischio» Tsipras Daniele Vaira @danvaira

L

a Grecia gioca d’anticipo sul suo futuro, ma la Borsa crolla (-12,78%) e trascina i listini europei al ribasso. La decisione del premier Antonis Samaras di anticipare le elezioni presidenziali al 17 dicembre, candidando l’ex commissario Ue Stavros Dima, ha infatti creato negli investitori la paura di elezioni anticipate. Secondo la costituzione greca, se il parlamento non riuscirà ad eleggere il nuovo presidente entro tre votazioni (previste il 17, 23, 29 dicembre) si andrà al voto anticipato. Ipotesi che rafforzerebbe la sinistra radicale di Alexis Tsipras, Syriza, in testa a tutti i sondaggi (con una percentuale tra il 27 e 32%). Uno scenario che ha spaventato i mercati. Il suo programma prevede, in caso di vittoria, di dichiarare nulli gli accordi con la troika UeFmi-Banca mondiale e di chie-

dere la convocazione di una Conferenza europea per tagliare il debito dei Paesi in crisi. Atene ha chiuso con il ribasso peggiore degli ultimi 27 anni. A rimorchio sono andate le Borse Europee. Milano ha chiuso a -2,8%, Parigi a -2,55%, Francoforte a -2,21%, Londra a -2,14%. La peggiore è stata Madrid: -3,79%. IL PETROLIO A pesare anche l’ulteriore discesa del petrolio, che ha toccato i minimi da cinque anni. L’Iraq, dopo l’Arabia Saudita, ha deciso di tagliare il prezzo dell’oro nero per difendere la propria quota di mercato: una mossa che, da un lato, è destinata a sostenere la domanda, ma dall’altro condiziona le società energetiche, costrette a rivedere i propri piani industriali. La convinzione dei Paesi produttori di petrolio, però, è che la ripresa economica sia più fragile di quanto immaginato. A fare da zavorra anche le voci su una possibile revisione

RAPPORTO SHOCK

americano sui metodi dopo l’11/9: «Uno su 5 detenuto per errore». Ma nessuno pagherà

Il presidente Usa Barack Obama AFP

Italiani in fuga, 82 mila nel 2013 «Cifra record» ● Gli italiani emigrano di nuovo. L’anno scorso in 82 mila se ne sono andati a vivere all’estero, il numero più alto degli ultimi dieci anni, in crescita del 20,7% rispetto al 2012. Lo dice l’Istat. L’indagine rivela che l’Italia ha perso “appeal” anche per gli immigrati: non solo nel 2013 gli arrivi dall’estero sono stati il 12,3% in meno rispetto all’anno precedente, ma il numero di stranieri che lasciano il Paese è in aumento rispetto all’anno precedente (+14,2%). I cittadini che fanno i bagagli scelgono come destinazione soprattutto Regno Unito (13 mila emigrati) e Germania (11 mila).

al ribasso (-7%) delle stime di crescita della Cina per il 2015. EQUILIBRIO Bruxelles ha chiesto alla Grecia una correzione dei conti di due miliardi e mezzo anche il prossimo anno mentre Atene vorrebbe un freno all’austerity. E così, in attesa delle ultime tranche del piano da 240 miliardi di euro di prestiti, la Grecia rimarrà «per qualche mese» sotto l’ombrello protettivo delle istituzioni internazionali. A calmare le acque ci ha provato il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici: «Se il governo di Atene ha spinto per un voto parlamentare significa che è fiducioso». Il crollo è avvenuto nel giorno in cui il consiglio Ue ha approvato l’accordo di bilancio, sotto la guida del ministro delle Finanze e presidente di turno, Pier Carlo Padoan: «Non c’è una bacchetta magica per uscire dalla crisi, bisogna puntare sulla crescita». MEDIAZIONI Il premier greco Samaras non potrà fare la voce grossa. Ai primi due appuntamenti sarà necessaria una maggioranza di almeno 200 dei 300 deputati greci, mentre per la terza votazione ne saranno necessari 180. Ma il governo ha una maggioranza di 155 deputati. Il candidato scelto dal presidente del consiglio per succedere a Karolos Papoulias è Stavros Dimas, commissario europeo per l’Ambiente fra il 2004 e il 2010 e ministro degli Esteri fra il novembre 2011 e il maggio 2012. Vice presidente del partito conservatore Nuova democrazia di Samaras, il 73enne Dimas è un economista che ha lavorato alla Banca Mondiale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

C

i sono frasi che non dimentico. Una mi è tornata in mente il 3 dicembre, Giornata Internazionale dei Disabili. Invitata al convegno «Cultura senza ostacoli», ascoltavo la presentazione del progetto «Il museo liquido» del Museo Archeologico di Cagliari. Detto fra noi, il concetto di «liquido» associato all’accessibilità di un museo mi piace assai perché l’idea di una Cultura fruibile a tutti dovrebbe infiltrarsi, come acqua, nel tessuto di una società veramente civile. Così mi è rimbalzata in testa la frase «non si può deturpare una facciata cinquecentesca con una rampa», pronunciata dall’ex sindaco di Roma Alemanno in replica alla denuncia di Bernardo Bertolucci circa la non accessibilità della sala del Campidoglio, dove si celebrano i matrimoni. L’avrà capito o no, l’ex sindaco, che una rampa non «deturpa» nessuna facciata, né di un palazzo monumentale né di un condominio di periferia, perché la rende più civile e, di conseguenza, più bella? E che quel che deturpa Roma è ben altro? Ormai lo sanno anche i sampietrini che nella Capitale ci sono le cupole delle chiese, quella della criminalità di stampo mafioso e la cupola dell’inciviltà, invisibile a molti ma dilagante. BLOG segui Fiamma anche su diversamenteaffabile.gazzetta.it

CREDITS4HEALTH

Le torture della Cia «Brutali e inutili» E Obama: «Mai più» 1Relazione al Senato

L’ANALISI DELL’ISTAT

ALEXIS TSIPRAS LEADER DI SYRIZA

SULLE RAMPE PER I DISABILI LA «CUPOLA» DEGLI INCIVILI

C

on un capolavoro di pragmatismo, il Senato Usa scrive: le torture sui terroristi islamisti compiute della Cia dopo l’11 settembre 2001 non solo sono state «più brutali» di quanto la Cia stessa abbia ammesso ma non sono servite «a nulla». È una delle conclusioni cui giunge la relazione della Commissione Intelligence che ha indagato per sei anni sui metodi utilizzati dall’agenzia nella “guerra al terrore” del governo Bush. E non è la sola a imbarazzare gli Stati Uniti. La relazione fa luce sulle violenze commesse durante gli interrogatori: si parla di reclusione dentro scatole con insetti, persone morte di freddo, privazione del sonno per 180 ore e del waterboarding, la simulazione dell’annegamento, tecnica su cui i medici della Cia avrebbero (paradossalmente) segnalato eccessi. Tra i detenuti torturati, inoltre,

uno su cinque era in centri come Guantanamo (o in altri in Polonia o Romania) «per un errore di identità o cattive informazioni di spionaggio». RISERVE La Cia, accusata pure di aver ostacolato le indagini, si difende. «Ammettiamo i difetti del programma», dice il direttore John Brennan, «ma abbiamo lavorato per prevenire attacchi terroristi». Il rapporto cita però e-mail e trascrizioni degli interrogatori che confutano la tesi di Brennan e rivela come alcuni funzionari avessero espresso riserve, venendo messi a tacere. In ogni caso, nessun responsabile dovrebbe essere perseguito penalmente. Il presidente Usa Barack Obama reagisce: «Sono metodi incompatibili con i valori del nostro Paese e che ci hanno danneggiato: continuerò a usare la mia autorità per assicurare che non ne faremo mai più ricorso». Tuttavia la sua amministrazione aveva chiesto ai democratici di attendere a rendere pubblico il rapporto, per il timore di reazioni in Medio Oriente: ambasciate e sedi militari Usa all’estero sono state messe in stato di allerta. f.riz. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La ricerca del benessere tramite il web ● (g.d.g.) Cercare il benessere fisico tramite una piattaforma web. Questo sarà possibile grazie a Credits4Health, progetto finanziato dall’Unione Europea e ideato dalla profesoressa Maria Luisa Brandi che coinvolge 5 Paesi (Italia, Spagna, Grecia, Inghilterra e Germania). Alla conferenza stampa di presentazione, svoltasi ieri a Roma, era presente il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. «È importante prevenire le malattie, in questo caso l’obesità — ha affermato il ministro —. Creare una comunità del genere può aiutare il cittadino a combattere i propri problemi». La prima fase di C4H prevede la selezione di 450 partecipanti (in Italia 150 provenienti da Firenze e dal Salento) entro il 31 dicembre.

BRASILE, CROCI SULLA SPIAGGIA IN RICORDO DEGLI AGENTI UCCISI ● Atto simbolico per i poliziotti assassinati negli ultimi due anni a Rio de Janeiro in Brasile: 152 croci nere (nella foto Getty) sono state collocate sulla spiaggia di Copacabana per ricordare gli agenti uccisi tra il 2013 e il 2014, vittime delle violente operazioni nelle favelas. L’iniziativa è della Ong Rio de Paz.


AltriMondi R

MERCOLEDĂŒ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Aldo, Giovanni e Giacomo ÂŤCe la ridiamo della crisi e parliamo di solidarietĂ Âť 1Domani al cinema ÂŤIl ricco, il povero e il maggiordomoÂť

il film di Natale del trio: ÂŤSaremo buoni ma senza ipocrisiaÂť

Elisabetta Esposito ROMA

G

iacomo in giacca e cravatta, impeccabile; Aldo col maglioncino girocollo, decisamente piĂš disinvolto; Giovanni in camicia e giacca scure, senza cravatta, elegante senza impegno. Eccoli lĂŹ, Il ricco, il povero e il maggiordomo, durante la presentazione del loro nuovo film, in sala da domani in 600 copie con la regia dei tre e di Morgan Bertacca. Aldo, Giovanni e Giacomo tornano dunque al cinema a quattro anni da La banda dei Babbi Natale con una commedia semplice e non volgare per mostrare un aspetto meno scontato e raccontato della crisi. ÂŤQui, piĂš che il momento di difficoltĂ economica del nostro Paese, emerge la solidarietĂ , la capacitĂ di trovare negli altri la forza di risollevarsi. Non solo, abbiamo voluto far vedere che la crisi non è arrivata per una casualitĂ , ma per l’aviditĂ di pochiÂť. A parlare è Giacomo, che nel film è il ricco e spregiudicato imprenditore milanese che finisce in rovina. Ad aiutarlo saranno il suo ex maggiordomo, Giovanni, e un venditore ambulante intraprendente ma sfortunatissimo, Aldo, con una madre decisionista, interpretata dalla travolgente Giuliana Lojodice. PER NATALE Un film atteso, il decimo del trio che fa ridere gli italiani dal 1991: ÂŤĂˆ l’amicizia che ci rende cosĂŹ uniti e affiatati. Certo, c’è anche il feeling della comicitĂ , ma siamo soprattutto amiciÂť, dice Giovanni. SarĂ dunque una delle commedie di Natale, anche se al contrario del loro ultimo lavoro non ci sono riferimenti diretti alla festivitĂ : ÂŤChi temiamo? Noi ci sentiamo un po’ dei cartoni animati, quindi direi I Pin-

Aldo, Giovanni e Giacomo in una scena del film che hanno scritto e diretto

SE OGGI IL PAESE Ăˆ IN DIFFICOLTĂ€ NON Ăˆ UN CASO, MA COLPA DELL’AVIDITĂ€ DI POTERE DI POCHI GIACOMO PORETTI ATTORE E REGISTA

guini di Madagascar e quel pupazzone bianco della DisneyÂť. E in effetti il BayMax di Big Hero 6, visti i risultati negli Stati Uniti, può fare paura... Ma come si confeziona un film di Natale? ÂŤScrivendo non abbiamo mai cercato di fare qualcosa che fosse adatto a tutta la famiglia — continua Giacomo — fortunatamente questa è la nostra cifra stilisticaÂť. Ma tra i tre ci sono meno insulti del solito: ÂŤLo abbiamo fatto per dare piĂš spazio agli attori ed attrici formidabili che hanno lavorato con noiÂť, come Francesca Neri, Massimo Popolizio, Sara D’Amario o Chiara Sani. A dif-

ferenza del passato, infatti, non c’è una singola spalla femminile che li accompagni costantemente nella storia: ÂŤNon è stata una scelta fatta in partenza, è il racconto su cui abbiamo deciso di puntare a portarci su questa stradaÂť. SENZA IPOCRISIA Una cosa però non è cambiata: anche stavolta non hanno preteso di essere politicamente corretti. Nel film Aldo allena una multietnica squadra di bambini e li chiama China o Cioccoblocco, mentre per commentare il crollo di Giacomo dovuto al default del paese africano del “Burghundiâ€? c’è la canzone I vahha put hanga che, in milanese stretto, parla di “negher del mengaâ€?: ÂŤI soprannomi sono affettuosi, ormai ce li hanno tutti, e la canzone ci piaceva, è di Walter Valdi, cabaret anni Sessanta: è come se fosse il pensiero di Giacomo in quel momento. E poi, sinceramente, noi non vogliamo essere dei finti ipocritiÂť. Š RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CANTANTE LUCANO

Lutto Mango, altro dramma Muore anche un fratello

43

SHOWBIZ IL 2014 SU FACEBOOK E YOUTUBE

I

l cuore di Giovanni Mango non ha retto al dolore per la morte del fratello Giuseppe: l’incredibile coincidenza segna il giorno di lutto per la scomparsa di Mango, il cantante 60enne spentosi domenica notte durante un concerto a Policoro, in Basilicata, destinato a raccogliere fondi per costruire scuole in Africa. Giovanni, 75 anni, ex muratore, ieri mattina stava andando a vegliare Giuseppe, a Lagonegro (Potenza), quando è stato colto da un malore a pochi metri dall’ingresso dell’abitazione e trasportato in ospedale, dove è deceduto. FUNERALE Gli altri due fratelli di Giovanni e Pino, Michele e Armando (autore di brani per Mango e per altri artisti, come Patty Pravo e Mietta, la Goggi e la BertĂŠ), sono stati ricoverati sotto choc, forse solo per precauzione. Potrebbero non assistere ai funerali del cantante, che si svolgeranno questa mattina a Lagonegro (sono attese migliaia di persone) e che saranno seguiti, nel pomeriggio, da quelli di Giovanni. Per omaggiare Mango potrebbe arrivare nella cittadina lucana anche Claudio Baglioni, che domani sera ha in programma un concerto a Potenza. E intanto l’hashtag #mango è tra i piĂš cliccati in Italia, anche per le polemiche legate alla diffusione sui social del video che riprende il malore del cantante. f.riz. Š RIPRODUZIONE RISERVATA

Mango aveva 60 anni ANSA

Suor Cristina Scuccia, 26 anni, ha vinto l’ultima edizione di The Voice

Dai Mondiali a Suor Cristina Ecco le classifiche social â—? Il 2014 sta per finire ed è dunque tempo di classifiche. Da quella stilata da Facebook sugli argomenti piĂš discussi del social network è emerso che in Italia si è parlato soprattutto di Mondiali di calcio, Pasqua, Papa Francesco e Matteo Renzi, quarto. Ben piazzati anche l’Ebola, Robin Williams e l’Ice Bucket Challenge. Su YouTube il video piĂš visto è l’audizione di Suor Cristina a ÂŤThe VoiceÂť, che arriva davanti a ÂŤGli effetti di Gomorra sulla gente #2Âť, dei The Jackal. Seguono Favij (che ha vinto il Golden Play Button) e Frank Matano.

DIECI BRANI DAL VIVO ASTA A LONDRA

Esce a febbraio ÂŤWinnie the PoohÂť il nuovo album Disegno venduto del poeta Dylan per 400 mila euro â—? ÂŤDa tempo volevo fare un disco come questo, ma non avevo mai avuto il coraggioÂť. CosĂŹ Bob Dylan parla del suo nuovo attesissimo album, ÂŤShadows In The NightÂť, in uscita il 3 febbraio 2015 in cd, vinile+cd e in digitale. Dieci brani ÂŤrealizzati tutti dal vivo, con arrangiamenti complessi per 30 elementi adattati per una band di 5Âť.

â—? Record per ÂŤWinnie the PoohÂť, beniamino dei bimbi in libri e cartoni: un disegno originale dell’orso creato nel 1926 dall’inglese A. A. Milne, è stato aggiudicato per 400 mila euro ad un’asta di cimeli letterari organizzata dalla casa Sotheby’s. La gara al rialzo ha fatto triplicare il prezzo finale del disegno, pubblicato nel 1928 e poi parte di una collezione privata inglese.

UNICO PRODOTTO EDITORIALE DELLA CLASSIFICA

La Apple premia ÂŤGazzetta GoldÂť Ăˆ tra le migliori app italiane dell’anno â—? La nostra ÂŤGazzetta GoldÂť è stata selezionata dalla Apple tra le migliori app del 2014 in Italia. Un riconoscimento importante, visto che la classifica ÂŤBest of Apple StoreÂť premia annualmente i prodotti digitali giudicati piĂš interessanti e innovativi. Con un’ulteriore soddisfazione: nel mare di giochi e utilities, ÂŤGazzetta GoldÂť è l’unica app editoriale presente nella classifica generale e principale.

DOVE GLI ANIMALI SONO PREZIOSI. ELETTA CATENA PET DELL’ANNO!

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

CONSIGLI

21/3 - 20/4 ARIETE

21/4 - 20/5 TORO

21/5 - 21/6 GEMELLI

22/6 - 22/7 CANCRO

23/7 - 23/8 LEONE

24/8 - 22/9 VERGINE

7,5

6-

7+

7

7,5

6,5

La vostra creativitĂ sfocia in capolavori di successo, lavorativi e finanziari. Apparite pure meno cavernicol-ansiosi, cuccate, fornicate e siete fighi.

La Luna vi rende inversi. E inclini all’errore. State su e precettate i neuroni, visto che non cooperano. Il sudombelico reagisce poco agli input suini.

Colloqui, viaggi, p.r. e lavoro si giovano della vostra scaltrezza. Giornata ok, a tutto campo, dunque. E la fornicazione è ludico-fetish, muy bonita.

I ritmi odierni appaiono paciosi, voi brillate per pragmatismo e lungimiranza, notizie di soldi vi confortano. Emanate afrori suini calamitanti.

Con la Luna nel vostro segno, le semine, oggi, sono ottime e abbondanti, le intuizioni fini e utili, il lavoro premiante. Sudombelico ispiraterrimo.

Siete forse piĂš stanchi che motivati. Eppure, lavorando da soli, potete creare, varare, definire con successo. Un certo gaudio suino, inoltre, stagliasi.

23/9 - 22/10 BILANCIA

23/10 - 22/11 SCORPIONE

23/11 - 21/12 SAGITTARIO

22/12 - 20/1 CAPRICORNO

21/1 - 19/2 ACQUARIO

20/2 - 20/3 PESCI

7+

6-

8

6

5,5

6-

Grazie a tecnica, fiuto e eclettismo riuscite in tutto. La forma fisica migliora, la faccia di glutei aiuta, il sudombelico riemerge prepotentelly.

Gli zebedei penzolano come melagrane sul punto di staccarsi dal ramo: gli stimoli sono pochi, le rotture tante, oggi. Fornicazione sfigatella. Se c’è.

Bella Luna, quella di oggi. Lavoro, sport e viaggi rendono bene, il sudombelico è indipendente. Oltre che leader di settore (suino). Grandi.

Dubbi e ansie, magari di natura economica, vi pervadono. Occorre chiarire, parlare, definire. Il lavoro è in ascesa, la fornicazione senza sabor.

Stanchezza, contrasti e intralci vi martellano gli zebedei. Voglia di svolta, di vacanza, di relax! Pure amorososuino, magari. ArriverĂ , tranqui...

Qualche incaglio appare, ma il lavoro premia impegno e rigore. Siete però cosÏ acidi che potreste essere usati come anticalcare. Si fornica, comunque.

LO SPORT IN TV

IL PROGRAMMA ÂŤIL TESTIMONEÂť

PIF VA A TOKYO PER UN AMORE AL GUSTO SUSHI Per ricordarci che è un talento e non solo un uomospot, Pif è al centro del mercoledÏ sera di Mtv con due puntate de Il testimone, tratte dalla seconda stagione del programma: il conduttoreregista-attore conosce online una ragazza giapponese, Maya, 23 anni e decide di raggiungerla a Tokyo per corteggiarla, con inevitabili equivoci causati dalla differenza culturale. DA VEDERE: SU MTV OGGI ALLE 20.10 E ALLE 20.40

!% #"* 1 &) % '

$ !% #"* 1 &) % '

$ " " 1% ) 1

0 #1. 1

!% #"* 1 &) % ' $ " " 1% ) 1 0 !% #"* 1 , !% #"* 1 + !% #"* 1 0

!% #"* 1 $ $ !% #"* 1 / / !% #"* 1 !% #"* 1 !% #"* 1

&) % '

0

1)# 1%

0 ) ! * &) % ' 0

2 3 &) % '

1)#% " #1)( 1 ! ) . ) &) % '

/

. ) &) % ' 0

%%#" &) % ' 0

*. . &) % ' 0

#)2 &) % ' #)2 &) % '

* * ) ! * &) % ' $


44

MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.