jet set

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Giornale di Informazione per l’Edilizia e le Nuove Tecnologie

periodico trimestrale • numero 3 • anno 1 • novembre 2007 registrazione al tribunale di arezzo n° 10/07rs del 26 aprile 2007

INVERTER , IL VIRUS BO DY S CANNE R Q U ANDO NO N C’E ’ P H O TO S H O P P R O G E T TAZ I ONE ARCH ITE TTO NICA INTE G RATA PERSONAL COMPUTER, ERGO SUM

L A S IC U R E Z Z A DE L L ’ O CCH IO RE MO TO T EL E C AR E L A RET E . . . N E L L A R E T E M OB.I L E , P R O G E T TA R E ACCE S S IBILE M ON DO DI P L AS T I C A , E VE NTO S O VRA-E DILE

Journal Edilizia Technologies

software


JET

Jet Set in questo terzo numero affronta un nuovo capitolo sul tema dell’edilizia. La Mostra Convegno che si affianca all’uscita di questo numero della rivista, prende in esame i Software per la progettazione. Senza dubbio districarsi in una selva di programmi o proposte commerciali adeguate alle proprie esigenze è impresa assai difficile. L’offerta in merito è vastissima e molte volte il professionista si trova in difficoltà nel capire le reali potenzialità di un software per il proprio ambito lavorativo. In questo numero cercheremo di intraprendere un percorso informativo che possa essere di ausilio per chiunque lavori usando la tecnologia informatica. E’ il primo numero di Jet Set su questo ampio argomento, ma io e la redazione, ci auspichiamo, che con il tempo possa arricchirsi di nuove collaborazioni. I software per la progettazione sono, non solo ausilio ormai indispensabile per affrontare qualsiasi processo creativo a cui nessun professionista può sottrarsi, ma anche, validi mezzi gestionali per il processo progettuale. Qualunque sia il progetto affrontato, – “dal cucchiaio alla città” (Walter Gropius) – per ottenere il giusto mix tra gestione del corso d’opera e realizzazione di un idea, occorre un’attenta analisi dei costi, che solo un software adatto può dare. Ogni step progettuale deve confrontarsi con una tecnologia informatica sempre più specifica, indispensabile, al raggiungimento del risultato ottimale.

S

periodico trimestrale numero 3 • anno 1 novembre 2007

Martedì 20 Novembre 2007 durante la Mostra Convegno al Saschall di Firenze un importante appuntamento tenuto dal Forum Italiano della Progettazione che dibatterà sui seguenti argomenti:

registrazione al tribunale di arezzo n° 10/07rs del 26 aprile 2007

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via giotto 1 50019 sesto fiorentino, fi t+f +39 055 440881 info@gaut.it

s t u d i o d i a rc h i t e t t u r a

direzione e redazione studio di architettura e comunicazione g@ut

-Progettazione architettonica e marketing del progetto -Computo e Sicurezza integrati con Office -Novità editoriali per i professionisti tecnici -Rilievo architettonico e fotografico con strumenti Laser -Qualità e controllo di gestione per gli studi tecnici -Computo metrico grafico per elementi costruttivi

direttore responsabile

luca bolognese direttore di redazione

silvia scuffi abati silvia.gaut@virgilio.it

comitato redazione lydia aurora padula cristina lombardi samuele pecoraro

JET SET non è la summa di tutto quello che avviene nel mondo edile, ma vuole offrie uno spaccato esaustivo su quelle che sono le innovazioni e le tecnologie più avanzate. JET SET, è un supporto essenziale per chi deve lavorare in questo settore, ma anche un modo di scambio culturale aperto tra le parti interessate al mondo edile e non solo JET SET propone edilizia a chi sa fare edilizia e insegna edilizia a chi vuole iniziare a farla. JET SET è un annuario che raccoglie le esperienze dei quattro saloni convegno annuali e ne sancisce i risultati scritti, promuovendo in maniera nuova le novità emerse nei giorni di esposozione. JET SET è quanto un’azienda che opera nel settore può desiderare per continuare a lavorare nel settore dell’edilizia o intraprendere questa strada.

amministrazione e pubblicità tecnopromo srl

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via dante 43 52025 montevarchi, ar t. 055 980801• f. 055 9102728 www.tecnopromo.com info@tecnopromo.com

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a rc h . l u c a b o l o g n e s e direttore responsabile

responsabile

luciano dotti

info@tecnopromo.it

studio di architettura e comunicazione g@ut

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© 2007

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art direction e progetto grafico

studio di architettura e comunicazione g@ut © 2007

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s t u d i o d i a rc h i t e t t u r a

progetto editoriale

stampa il bandino tipografia via a. meucci 1 • bagno a ripoli fi t. +39 055 641503 • f. +39 055 6466384 info@ilbandino.it

in copertina EVENTO AMBIENTATO in occasione di SET3 2007 a cura di studio di architettura G@UT allestimento realizzato con: manifattura da maiano • capalle fi

foto G@UT

Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale. La direzione non assume responsabilità per le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari. Manoscritti, foto e/o disegni quando non esplicitamente richiesti non vengono restituiti.

tre quattro otto dodici

sommario

INVERTER , IL VIRUS

a rc h . lu c a b o lo g n e s e , s ilv i a scuf fi abat i

BODY SCANNER

in g . e le n a t a mb u r in i e mart in gambuti

QUANDO NON C’E’ PHOTOSHOP

e lena avesani

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA INTEGRATA

f o r u m it a lia n o de lla p rogettaz ione

s ed ic i

QUALE FUTURO CI ASPETTA CON LE MACCHINE?

venti

LA SICUREZZA DELL’OCCHIO REMOTO

ventidue ventiquattro ventotto trentadue trentasei trentotto

daniele papi

in g . a le ssandro bellini

TELECARE

in g . s ara gucciarelli

LA RETE... NELLA RETE

a rc h . c r is tina lombardi

WWW.MOB.ILE, PROGETTARE ACCESSIBILE s ilv ia scuf fi abat i

MONDO DI PLASTICA, EVENTO SOVRA-EDILE a rc h . lu c a b o lo g n e s e , s ilv i a scuf fi abat i

ESPOSITORI SET SOFTWARE-2007 PROGRAMMA CONVEGNI SET SOFTWARE-2007


INVERTER, il virus di

luca bolognese e silvia scuffi abati

Un virus letale penetrò nella rete, INVERTER, il virus più diabolico e insidioso mai visto; lo aveva creato la rete stessa; aveva riprodotto il virus in maniera autonoma; l’uomo non aveva nessuna responsabilità, anzi ne era la vittima; per la prima volta non era il computer quello ad essere stato contagiato, ma era l’uomo a subire il contagio da questo, da qui il nome inverter. Questo terribile virus era stato sintetizzato dai più avanzati sistemi di computer; infettava l’uomo sottoforma di onde magnetiche attraverso il bluetooth; passava sotto pelle attraverso i tasti della tastiera alla pressione dei polpastrelli su di essa; si propagava attraverso l’udito grazie ai lettori mp3; penetrava nel cervello dagli occhi, tramite la webcam. Era un virus che rendeva completamente dipendente l’uomo dalla macchina, una bella rivincita… chiunque ne venisse infettato, usciva di senno e veniva completamente soggiogato dal proprio Pc. Più il virus si espandeva e più i terminali si autodisciplinavano e prendevano coscienza di questo nuovo potere. Fine ultimo di questo virus: far impazzire il genere umano e diventare tutti i computer i padroni incontrastati della terra… un sogno, o meglio il sogno in procinto di realizzarsi…. I primi sintomi da virus si manifestavano negli uomini sottoforma di risposte illogiche; le regole matematiche e razionali fino ad allora apprese, annullate in un sol colpo: il risultato di 2+2 non dava 4, ma un infinità di numeri discrezionali; le risposte scientifiche, prima inequivocabili capisaldi del procedere umano, erano stravolte: la gravità non esisteva più, solo icone statiche sul desktop; il mondo non era più tondo, ma piatto, come il monitor di un lcd; la luna non era un satellite della terra, ma un tappetino per il mouse; il sole, una decorazione del cielo impressa sul salvaschermo, gli alberi, un ricordo di verde di una tonalità pantone. Il virus modificò tutti i sistemi di ricerca, tanto che su Google, digitando una qualsiasi parola, ne risultavano altre definizioni del tutto avulse dal contesto; digitando bastone da passeggio appariva la definizione di mouse apple; digitando biglie di vetro appariva la definizione di anello decorativo. Su Yahoo, correvano in loop immagini di mandrie di bisonti inseguiti da urlanti cowboy su ronzini al galoppo. Su Myspace gli amici si confusero ai nemici e le canzoni presenti furono reinterpretate dai pc stessi, eliminando gli interpreti veri; un'unica voce metallica, o meglio due, una più elitaria chiamata Apple e una più massificata Windows, due rockstar informatiche che comunque non si davano fastidio fra loro…. c’era posto per entrambi. Perfino le e-mail, avevano costituito un canale autogestito e si erano dotate di libero arbitrio: viaggiavano nella rete in completa indipendenza, sentendosi libere di bucare qualsiasi casella; il contenuto di esse: solo decorazione grafica di un documento vuoto di outlook…. Si inseriva nei Blog e creava contrasti seminava “zizzania”, cambiava le carte di credito, convertendole in buoni di acquisto per Gormiti; convogliava le offerte di Ebay in opere di beneficenza no profit. Usava Youtube, per immettere immagini acquisite dalle webcam private, poi, rielaborate con programmi di postproduzione creava filmati diffamatori. Si inseriva nei canali per bambini subliminandoli, con movie scaricati da Youporn. Cambiò anche le XXX dei siti per adulti in ideogrammi religiosi. Il virus cambiava le certezze degli uomini imponendo i suoi parametri; i contagiati presero a comportarsi illogicamente, o meglio con una logica diversa. Col tempo il virus si rafforzò ulterioremente riuscendo addirittura ad acquisire in upload cellule mentali umane, che rimmetteva in download scombinate nel misero contagiato. Risultato: follia pura. Il contagio diventò inarrestabile e velocissimo. L’uomo non percepiva più la sua fisicità, e sempre di più finì per confondersi con un icona e la sua estensione; i contagiati mutarono il proprio cognome, assumendo delle sigle precedute dal punto: mario.dxf, gino.jpeg, alvaro.tiff. Si formarono delle grandi famiglie, riconoscibili solo per la loro estensione. I .jpeg erano generalmente quelli più smilzi e mal tolleravano i .tiff che erano più in carne. I .dwg non sopportavano gli Iges, mentre i .dxf preferivano mostrarsi sempre in viste dimensionali singole. I 3ds invece, se la tiravano anche troppo per la loro tridimensionalità. Sfruttando queste diversità, non contento di assoggettarlo ai propri voleri, il pc alimentò gli scontri di classi sociali. La famiglia dei .tiff odiava i jpeg proprio perché questi ultimi più compressi potevano muoversi con più disinvoltura; i nobili, .tiff, facevano di tutto per non far emergere questa classe sociale, ma i .jpeg piacevano alle masse... Il genere umano senza rendersene conto, aggredito da questo virus letale, aveva mutato la propria esistenza e le proprie abitudini; niente avevano potuto le flebili ricerche di alcuni medici che avevano sperimentato vaccini antispam, niente perché anche loro erano stati contagiati a loro volta dai loro pc. C’era chi rassegnato, dopo un po’ di tempo, aveva dimenticato o meglio fingeva di non ricordare perfino di aver contratto il virus e aveva iniziato a pregare... e la loro preghiera era rivolto prorpio a lui, l’altissimo, purissimo e stronzissimo PC; un atto di devozione, ma soprattutto un ulteriore mossa di sottomissione voluta dalla macchina. Ormai il genere umano era nelle mani del terminale chissà se mai sarebbe stato in grado di liberarsi da questa schiavitù e crearsi un altro padrone……..

BASTONE DA PASSEGGIO studio di architettura G@UT ANELLO studio di architettura G@UT


la nuova frontiera per la moda, l’abbigliamento e non solo

body scanner ingegneri

elena tamburini

e

martin gambuti Il comparto moda-abbigliamento in Italia gode di ottima stima grazie alla qualità, all’innovazione ed alla creatività propria del nostro paese. In un settore così esigente non è più sufficiente fornire “soltanto” un buon prodotto, ma si rende sempre più necessario fornire insieme anche un buon servizio. La possibilità di rendere disponibile sul mercato uno scanner per persone, in grado di acquisire le misure sartoriali d’interesse, a basso costo, di piccole dimensioni e di facile utilizzo, da sistemare all’interno dei punti vendita interessati alla produzione made-to-measure contribuisce all’ottenere questo risultato. La possibilità di informatizzare i processi di rilevazione delle misure del corpo umano, finalizzati alla produzione di capi di abbigliamento su misura, attraverso un sistema intergrato hardware e software in grado di ottimizzare il rapporto tra misure del corpo umano e gli indicatori di vestibilità dei capi di abbigliamento in modo da renderli più confortevoli e perfettamente adattabili alle forme di ciascun individuo, rappresentano un valore aggiunto a favore di quanti operano in questo settore oggi così competitivo. Questo è un beneficio che può essere realmente percepito dal cliente finale e si può quindi considerare anche come elemento di innovazione formale del prodotto e del servizio, effettuato direttamente nel punto vendita. Inoltre la possibilità di ottenere una “scheda cliente” con le proprie misure personalizzate magari disponibile da un sito internet, fa prevedere nuovi sviluppi anche nel settore del commercio elettronico, potendo ovviare all’handicap principale per questo tipo di commercio

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che è quello di non poter misurare i capi, e consentendo di fare shopping all’interno del catalogo on-line dell’impresa senza la necessità di provarsi i capi, ma semplicemente inserendo il proprio nome e cognome e password che richiameranno automaticamente le proprie misure. Body scanner è un sistema di scannerizzazione computerizzata della figura umana dedicato all'industria dell'abbigliamento in grado di rilevare la conformazione del soggetto e le misure fondamentali per la costruzione del capo di abbigliamento ottenuto integrando diverse tecnologie hardware e software quali: sistemi di digitalizzazione ed acquisizione misure corpo umano, sistemi per la modellazione di manichini, sistemi per la progettazione di capi di abbigliamento (modellazione e simulazione) e strumenti per la caratterizzazione meccanica dei tessuti. Un ambiente software dedicato permette di progettare direttamente in un ambiente virtuale 3D capi di abbigliamento, anche su misura, simulando e validando virtualmente il loro comportamento in funzione delle proprietà meccaniche del tessuto. L’approccio proposto da Body Scanner è basato sul rilievo e l’elaborazione di informazioni ricavate dalla silhouette del soggetto. Al contrario di altre soluzioni tecnologiche presenti sul mercato, le informazioni ricavate dalla silhouette non sono utilizzate per la ricostruzione della geometria 3D, ma semplicemente per l’identificazione di un numero limitato di misure antropometriche con cui risalire alla conformazione del soggetto e ad alcune dimensioni di riferimento impiegate per la parametrizzazione del manichino virtuale. Questa soluzione consente di acquisire in tempi ridotti

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punti anatomici per rilevazione antrpometrica

le informazioni necessarie e di disporre di uno strumento estremamente pratico ed efficace. La perdita di informazioni rispetto agli altri scanner in commercio viene compensata mediante un database di misure antropometriche e la classificazione in conformazioni. Inoltre, la possibilità di far dialogare il sistema Body Scanner con i sistemi di CAD\CAM atti a presidiare le funzioni di design e taglio dei capi, e collocati presso l’azienda di produzione, consentirebbe un’automazione complessiva di tutto il processo produttivo in grado di fornire un prodotto finito, su misura, con gli stessi costi di un capo standard e in tempi brevi.

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la nuova frontiera del ritocco è su Internet

quando non c’è photoshop elena avesani

Sul sito di Picnik è possibile visualizzare l’istogramma di luci e ombre e correggerle manualmente. Con “Auto-fix” si opta invece per il ritocco automatico.

Si possono aggiungere testi con il font preferito regolandone le dimensioni, il colore e la trasparenza.

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Su un computer che si rispetti deve essere installato un programma di fotoritocco, per modificare le fotografie, fare montaggi, correggere luminosità, saturazione e colori. A volte, però, capita di lavorare da casa, su un PC (o Mac) diverso, e di non avere a portata di mano Photoshop: che fare? Non ha senso mettersi a scaricare le versioni di prova, anche perché spesso si tratta download impegnativi. Per correggere una fotografia ed ottenere dei buoni risultati, basta collegarsi ad Internet e visitare un sito di fotoritocco on-line. Uno dei più famosi è senza dubbio Picnik, www.picnik.com, che offre una serie di strumenti gratuiti per migliorare l’aspetto degli scatti con un’inter faccia molto semplice. Per utilizzare i servizi di Picnik non è neppure obbligatoria la registrazione, quindi, appena ci si collega, è possibile partire subito, senza lasciare dati personali e indirizzo email. Se poi avete degli scatti sui siti di Flickr (www.flickr.com), Facebook (www.facebook.com), Picasa (www.picasa.com) e Photobucket (www.photobucket.com), potrete caricarli direttamente dall’interfaccia di Picnik e modificarli, senza essere poi costretti a rispedirle nuovamente sull’album on-line. Gli strumenti disponibili non hanno nulla da invidiare ai programmi di fotoritocco più diffusi dedicati soprattutto ai fotografi per hobby: oltre ai classici filtri per calibrare l’esposizione, il contrasto, applicare il filtro per il bianco e nero o il seppia, è possibile ritagliare, ridimensionare e ruotare l’immagine, sempre con la libertà di confermare oppure annullare le modifiche fatte. Per chi ha fretta, il comando “Auto-fix” affida al motore del sito di Picnik la calibrazione dell’immagine. Dalla sezione “Create” del sito si accede agli strumenti per aggiungere elementi di testo, clip art o for me all’immagine. Molti di queste opzioni, come quelle di ritocco, sono gratuite, altre invece sono disponibili solo per chi decide di passare alla versione a pagamento di Picnik, che costa 24,95 dollari l’anno. Per fare funzionare Picnik non è necessario un computer potente: basta un processore 1GHz e almeno 512 Megabyte di RAM. I sistemi operativi compatibili sono Windows Xp/Vista, MacOS X, Linux. I browser compatibili sono Internet Explorer 6.0 o superiori, Firefox 2.0 o superiori e Safari 2 o superiori, ed è richiesta l’installazione di Adobe Flash Player 9.


I LIVELLI SU SPLASHUP Picnik non è l’unico sito per il ritocco on-line. Ne esistono molti altri con funzioni specifiche, come per esempio Splashup (nato come Fauxto ora www.splashup.com), sito Web è in grado di gestire le immagini con i livelli e di creare file ex-novo in for mato JPG o PNG.

Anche l’aggiunta di una semplice cornice alla fotografia offre l’opportunità di applicare un effetto personalizzato: in questo caso il colore e la forma fa dare.

Sulla sinistra si visualizza l’elenco degli effetti disponibili, mentre al centro si ha l’anteprima istantanea della modifica. Nell’angolo in basso a destra si gestisce l’ingrandimento dell’immagine.

Sembra la schermata di un normale programma di fotoritocco, invece è l’interfaccia di Splashup, eseguita in una finestra Flash.

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arredamento e forniture per ufficio via donatello 55/57 - 50019 sesto fiorentino (fi) tel. 055/4252919 fax 055/4210383 e-mail evelti@virgilio.it info@evelti.com p.i.-c.f. e r.i. 05156890484 rea cciaa n. 524731 www.evelti.com

La Evelti srl, è un’azienda giovane e dinamica che offre particolare cura e competenza nella progettazione e l’arredamento di uffici, capannoni, negozi, magazzini, officine… ed è in grado di fornire un servizio completo che va dalla progettazione al montaggio finale, anche per forniture complete chiavi in mano. Investiamo buona parte del nostro tempo nel trovare prodotti e produttori che ci forniscano soluzioni sempre più moderne e di sicura affidabilità e qualità. Tra i nostri fornitori abbiamo aziende produttrici selezionate ed in continua evoluzione, sempre alla ricerca di nuove tecnologie e materiali tali a garantire sempre la clientela, proponendo prodotti affidabili, Made in Italy, e a prezzi sempre più competitivi. Il particolare gusto estetico, e la cura per i dettagli ci hanno portato ad arricchire la nostra già ampissima gamma di prodotti, con la proposta di alcuni elementi di arredo particolari ed unici che renderanno sicuramente personalizzato e lontano dagli stereotipi anche il più normale degli uffici. Per rendere possibile tale distinzione la nostra azienda propone anche arredo, oggettistica e complementi nati per la casa, ma che adattati ed inseriti in un ambiente lavorativo, non fanno altro che arricchire e rendere più caldo e personale l’ambiente di lavoro….


progettazione

architettonica Building Information Modelling

integrata

forum italiano della progettazione Molti studi professionali di progettazione edile si scontrano ogni giorno con il problema della manipolazione dei dati di un progetto con software differenti, che necessitano di diverse metodologie di lavoro. Il vantaggio di lavorare con un sistema integrato di progettazione consiste invece nella possibilità di gestire tutto quanto concerne il progetto lavorando su un unico modello (B.I.M.), con la stessa interfaccia operativa e con la medesima filosofia di progettazione.

IDEAZIONE

Soluzione intelligente:

Problema:

L'informatica sta finalmente cambiando: strumenti astratti e di difficile comprensione si stanno adeguando alle necessità degli operatori, grazie anche alla fermezza con cui alcuni produttori software e hardware hanno fortemente sostenuto le esigenze dei progettisti che operano in ambito architettonico.

progettare avvalendosi delle nuove tecnologie senza rinunciare alla propria creatività manuale. Analisi: Gli strumenti informatici sono necessari per garantire una produttività al passo con i tempi, ma non per questo devono pretendere di cambiare il modo con cui il progettista esprime la propria creatività e la propria sensibilità. È necessario plasmare le funzionalità dell'era digitale sulle esigenze degli utenti.

Ogni progetto parte da un'idea. L'idea, a sua volta, scaturisce dalla mente del progettista che, con la propria mano, la trasmette su un foglio per mezzo di una matita. Questi semplici movimenti creativi sono svolti da millenni, dovunque, nello stesso modo. Perché mai dovremmo cambiare ciò che fa parte del DNA del progettista? Oggi lo schizzo viene eseguito con una matita come fosse su carta, ma grazie ai vantaggi della tecnologia digitale si possono scegliere differenti tipologie di supporto cartaceo e utilizzare matite, rapidi, aerografi, p e n n a r e l l i e p e n n e l l i il cui tratto dipende dalla pressione applicata con la mano, selezionando il colore desiderato tra 16 milioni di possibilità.

il progettista di domani

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D-Board® (Wacom) Allplan Sketch (Nemetschek)


Righello, temperamatite, taglierino e gomma sono disponibili proprio come sulla scrivania, così come la possibilità di sovrapporre diversi lucidi o diverse fotografie per comporre tavole in modo creativo. I nuovi strumenti informatici sono a disposizione del progettista sia in ufficio, con tavolette grafiche in diversi formati (come la D-Board®), sia in cantiere, grazie ai Tablet PC che garantiscono la piena mobilità in totale sicurezza.

Analisi: La competitività spinge i progettisti ad avvalersi di strumenti che aumentino la produttività e consentano variazioni ai progetti in tempi ristretti. Spesso però, la mancanza di una consulenza 'super partes' induce il professionista a credere di raggiungere l'obiettivo semplicemente passando dal tecnigrafo al tecnigrafo elettronico. Soluzione intelligente:

ARCHITETTURA 2D e 3D Problema: Evolversi da semplici disegnatori su CAD a progettisti assistiti da un sistema integrato per la progettazione 2D e 3D. le ultime soluzioni software per la progettazione consentono di creare piante complete di ogni dettaglio, per una più immediata comprensione da parte del committente

Il passaggio dal disegno su carta al disegno elettronico su computer può portare solo vantaggi marginali sui tempi di modifica del progetto. Questo si verifica a maggior ragione quando il CAD adottato non è altro che un semplice tecnigrafo elettronico, adatto a disegnare tutto, ma non ottimizzato per la progettazione architettonica. I progettisti scoprono che le soluzioni informatiche possono apportare enormi vantaggi lungo l'intero corso d e l l a p r o g e t t a z i o n e . Lo sviluppo del progetto procede in modo 'normale' e logico, perché è l'informatica che si adegua alle metodologie del progettista e non viceversa. le ultime soluzioni software per la progettazione consentono di creare piante complete di ogni dettaglio, per una più immediata comprensione da parte del committente

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Progettare con questa filosofia significa affrontare i problemi del cantiere prima che insorgano e porvi rimedio con pochi ed economici clic del mouse, perché le metodologie sono quelle realmente applicate tutti i giorni. Le vere soluzioni per progettare, costruire e gestire devono essere pensate, sviluppate, prodotte e controllate qualitativamente da architetti e da ingegneri selezionati in base a una provata competenza nella p r o g e t t a z i o n e e d i l e . Altro supporto fondamentale deve essere fornito dagli utenti stessi del software, grazie all'esperienza quotidiana.

Le ultime innovazioni consentono perfino di lavorare senza comandi: è sufficiente toccare un oggetto esistente per attivare il comando di creazione di un elemento con gli stessi parametri architettonici. Il modello di edificio è unico (Building Information Modelling) e si sviluppa esattamente come nella mente dell'architetto: in 3 dimensioni reali Gli oggetti utilizzati per la progettazione sono gli stessi che si trovano in cantiere: pareti, pilastri, travi, aperture, scale e così via

La filosofia comune applicata a tutti gli ambiti della progettazione e il fatto che non sia di fatto necessaria un'interfaccia tra le differenti soluzioni integrate fanno di questo tipo di soluzione l'ambiente di lavoro ideale sia per il progettista che opera autonomamente che per il grande pool di progettazione dislocato in diverse sedi.

il progettista esercita un controllo completo in tempo reale su tutti i particolari dell'edificio, che è unico e viene semplicemente visualizzanto in modo diverso

Ogni elemento architettonico è intelligente e porta quindi con sé le informazioni quantitative e qualitative necessarie per il computo; anche il colore e gli spessori per la rappresentazione tecnica (pianta, prospetto, sezione) sono attributi assegnati agli elementi di architettura, così come i materiali per la loro rappresentazione virtuale.

Le funzionalità offerte da una soluzione intelligente per la progettazione non devono essere invadenti: i comandi non ingombrano la superficie di lavoro e vengono visualizzati solo quando servono e dove non arrecano d i s t u r b o .

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Allo stesso modo, le tavole tecniche sono composte da viste e da dettagli estrapolati direttamente dal modello unico dell'edificio e quindi sempre e costantemente aggiornati.


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personal computer, ergo sum

daniele papi

“Multivac si auto-regolava e si auto-correggeva. Doveva essere così, perchè nessun essere umano poteva regolarlo o correggerlo con sufficiente rapidità o in modo adeguato.” Così Isac Asimov in un suo racconto ipotizza lo sviluppo dei calcolatori elettronici. Un sistema talmente complesso che, ad un certo punto, sfugge di mano ai suoi ideatori ed il sistema prende “coscienza” e si autoregola e si autoaggiorna. Il racconto di Asimov termina con il megacalcolatore che tende a sostituirsi ad un ipotetico dio. Asimov, che scrisse questo racconto “L’ultima domanda” alla fine degli anni ’50 aveva già in mente quale poteva essere la dipendenza dell’uomo nei confronti delle macchine. Ciò è evidente quando i servizi a cui siamo abituati quotidianemente entrano in crisi. La caduta dei network che gestiscono bancomat e carte di credito, un server attaccato da hackers, un cellulare che si guasta, Skype ip-voice che per oltre un giorno non consente di telefonare via internet e tante altre situazioni ci fanno cadere in una crisi profonda perchè rispetto a 40, 50 anni or sono non abbiamo alternative o reti di salvataggio. Alla base di questa nostra complessa società ormai ci sono le “macchine”, come le chiamava Asimov, ed all’interno delle macchine ci sono complesse procedure che le gestiscono. E qui veniamo al software. Anni ’60 grandi calcolatori (riempivano una stanza), poca memoria. Mi ricordo il primo calcolatore dell’ IBM su cui ho lavorato. Era un sistema /360 a schede con una memoria di 4KB (4000 bytes) a nuclei di ferrite che si potevano contare ad occhio nudo. Oggi nei PC siamo alle memorie di 1GB (1 miliardo di bytes). Il software degli anni ’60 era una sorta di linguaggio macchina (assembler, fortran) difficile da apprendere e da programmare, ma non c’erano alternative. Da allora ad oggi software ed hardware hanno avuto uno sviluppo esponenziale e siamo arrivati al punto che nelle attività di Personal Computing sono gli utenti stessi a progettare nuove applicazioni, ovviamente avvalendosi di uno strato di software “trasparente” ed estremamente complesso. A tale proposito si vedano i munerosi prodotti per la creazione e gestione dei siti web, i pacchetti integrati tipo Microsoft Office ed il suo omologo open source Open Office. Per un raffronto in temini tecnici, il software di base che gestisce Word

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è passato dalle 25.000 righe di codice o di istruzione della prima versione del 1985 ad oltre 2.200.000 righe di codice delle ultime versioni. Questo aumento di codice vale per ogni software prodotto e significa maggiori funzionalità, ma spesso anche maggiori possibiltà di errore. Ora, finchè l’errore riguarda software per il tempo libero la cosa non è grave, ma se si toccano campi quali la sanità, la finanza, l’economia, allora la cosa si fa seria. Il fatto è che si sta entrando in uno scenario che ci riconduce al racconto di Asimov. Vale a dire di “macchine” che si autogestiscono. L’uomo sta gradualmente perdendo la conoscenza di importanti processi tecnologici. Per tornare al problema di Skype delle settimane scorse, sono stati necessari alcuni giorni per capire se l’ impossibilità a telefonare via internet dipendesse da un problema di software o di network o di entrambe. Non voglio, comunque, dare un’impressione negativa dell’evoluzione del software. Rispetto a pochi anni fa, oggi la mappa delle conoscenze tecnologiche sta mutando rapidamente. Fino ad ieri Stati Uniti e Giappone la facevano da padrone, oggi sono incalzati e spesso superati da Cina e India, la prima come produttrice di hardware, la seconda come patria dei migliori cervelli tecnologici, tant’è vero che Microsoft ha aperto proprio in India il suo principale laboratorio per gli sviluppi futuri.

GUIDA SPAZIALE PER AUTOSTOPPISTI the movie

GUIDA SPAZIALE PER AUTOSTOPPISTI marvin

Vorrei terminare, come ho iniziato, con una breve citazione tratta da un libro di Douglas Adams intitolato “Guida spaziale per autostoppisti” che affronta il futuro in modo ironico e divertito. “Un gruppo di scienziati, i cui componenti sono in realtà la proiezione tridimensionale di una razza di esseri super-intelligenti esistenti su un piano dimensionale superiore, costruisce Pensiero Profondo, il più grande computer di tutti i tempi e di tutti gli spazi, per ottenere la risposta alla Domanda Fondamentale sulla Vita, sull'Universo e Tutto quanto. Dopo sette milioni e mezzo di anni il computer fornisce la risposta: "42"."Quarantadue!" urlò Loonquawl. "Questo è tutto ciò che sai dire dopo un lavoro di sette milioni e mezzo di anni?" "Ho controllato molto approfonditamente," disse il computer, "e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda." Secondo voi, è la risposta giusta o il risultato è frutto di un bug nel sistema operativo del calcolatore?

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diciassette


progeSOFT, è una software house dalla storia ventennale attenta a offrire, agli utenti CAD di tutto il mondoo un prodotto altamente performante, affidabile e dal prezzo contenuto: progeCAD 2008 Professional. progeCAD Professional è un CAD 2D/3D in formato nativo DWG (quello generalmente condiviso dagli utenti CAD) che non richiede nessun apprendimento specifico rispetto ai CAD piÚ famosi e allo stesso tempo permette di rispettare gli standard imposti dal mercato.

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la sicurezza dell’occhio remoto

ingegnere

a l e s s a n d r o bellini Non si è più sicuri neppure in casa propria. Questo il triste ritornello che riecheggia nelle città e nelle campagne. Purtroppo, i fatti di cronaca, soprattutto quella recente, danno ragione ai pessimisti e tutti subiamo il disagio di non sentirci sicuri in casa. Non si tratta, semplicemente, dei classici furti di ferragosto, quando la città si spopola, ma di vere e proprie irruzioni quando la casa è abitata con le conseguenze immaginabili. I sistemi di antifurto tradizionale sono e rimangono un deterrente ma, purtroppo, sempre meno efficace. L’allarme è scattato per un valido motivo o è semplicemente un falso allarme? E, poi, quando scatta l’allarme non è forse troppo tardi? Per rispondere a queste domande Videomatics ha progettato e brevettato Himage, un nuovo dispositivo, semplice e economico, che “dà la vista” al tradizionale antifurto. Himage è un occhio remoto in grado di controllare l’interno e l’esterno della tua casa e di avvertirti istantaneamente inviando un’immagine al tuo cellulare se vede qualcuno di sospetto. Himage è un occhio remoto perché il suo proprietario può in ogni momento vedere ciò che Himage vede attraverso un semplice collegamento Internet: in vacanza o dall’ufficio potete sempre dare un’occhiata a casa vostra come se foste sul posto. Inoltre Himage svolge anche una funzione più attiva. Supponiamo che abbiate piazzato una telecamera collegata ad Himage in prossimità del cancello di ingresso alla vostra abitazione. Se qualche malintenzionato si ponesse in agguato nei pressi del cancello (e ovviamente nel campo visivo della telecamera) Himage, per mezzo di un rilevatore intelligente di movimento, invierebbe al vostro cellulare (o alla società di vigilanza a cui sarete abbonati) un’immagine di chi vi sta aspettando. In questo modo Himage non solo segnala l’eventuale furto ma lo previene, avvertendovi in anticipo. Himage non è, poi, solo un occhio “intelligente”. È anche una memoria. Infatti è facile programmare Himage in modo da farlo diventare un registratore di immagini sia in locale, connettendolo ad un disco, o in remoto per mezzo del collegamento Internet. Himage è raggiungibile tramite rete terrestre via ADSL o tramite tecnologia cellulare GSM e GPRS. Himage è il frutto del lavoro appassionato di un gruppo di ingegneri italiani. Se siete interessati al prodotto e alla sua storia visitate il sito http://www.videomatics.com/. Se invece siete interessati all’acquisto inviate un email all’indirizzo eugenio.piano@ipmgroup.com. Vi risponderà un capace commerciale della IPM s.p.a., il gruppo italiano che produce e distribuisce Himage con la denominazione di Geronimo in Italia e nel mondo.

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il sistema di teleassistenza per utenti pubblici e privati

telecare

ingegnere

sara gucciarelli

INTRODUZIONE La piattaforma Telecare è un infrastruttura tecnologica rivolta al sostegno di persone anziane o affette da varie tipologie di disabilità, che consente a operatori di teleassistenza di gestire servizi di telehomecare di alto livello. Il Servizio, è capace di gestire collegamenti remoti tra terminali periferici installati presso il domicilio dell’utente e una o più centrali operative, con la finalità, in collaborazione con la rete dei servizi sociosanitari pubblici e privati, di permettere alle persone fragili, in condizioni di età avanzata, di limitata autonomia fisica e/o sensoriale, di rimanere al proprio domicilio in condizioni di indipendenza, sicurezza e serenità. Per erogare tali servizi la piattaforma prevede la realizzazione di un Centro Servizi e l’installazione di postazioni remote (Set Top Box, STB) presso i domicili utente. Le postazioni remote saranno corredate di accessori quali: • telecomando di allarme primario • dispositivo cordless • Web Cam • sensori ausiliari (sensore fughe gas, sensori caduta, sensori movimento, etc.)

FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA La piattaforma Telecare prevede l’erogazione di servizi di teleassistenza, teleconforto e telesoccorso a cittadini anziani in condizioni di limitata autonomia e a cittadini adulti disabili o con particolari patologie. Teleassistenza Il servizio di Teleassistenza prevede l’interazione fra l’utente ed il Centro Servizi. Tale interazione sarà garantata da una sessione di Videoconferenza (o audio in caso di indisponibiltà o congestione della rete) La sessione potrà essere attivata: • dall’utente tramite pulsante di Allarme Primario per la segnalazione di uno stato di allarme di alto livello o tramite attivazione attraverso il dispositivo cordless con funzioni di telecomando • dal centro di controllo per il riscontro di condizioni anomale segnalate dalle sonde o per esigenze di segnalazione sanitaria L’applicazione si basa su una soluzione H.323 con le sessioni VoIP e Video configurate per garantire una limitazione della Banda Video e configurare la Voce come sessione prioritaria. Telesoccorso I vari sensori inviano al Set Top Box eventuali segnalazioni di emergenza via radio tramite trasmissione codificata utilizzando portanti diverse a 433 o 868 Mhz. Il pulsante è quindi dotato di microcontrollore che effettua le seguenti operazioni: Visualizza lo stato della batteria locale e lo comunica al Set Top Box per la eventuale segnalazione di allarme. La segnalazione di allarme è trasmessa al STB e si innesca uno stato di attesa di una risposta di trasmissione effettuata

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verso la centrale, dopo la ricezione dell’avvenuta trasmissione alla centrale lo stato di allarme è azzerato. Risponde ai polling del STB per la verifica di funzionalità in caso di allarme con una frame di segnalazione sullo stato della periferica Teleconforto La disponibilità di un sistema open source interno al STB permette la installazione di un browser che garantisce la possibilità di applicazioni browser oriented che permettono sia la creazione di siti tematici su attività di interesse dell’anziano, sul supporto medico e sociale, oltre, ad esempio, al disbrigo di pratiche burocratiche.

TECNOLOGIE UTILIZZATE Le funzionalità dell’infrastruttura è realizzata attraverso 3 applicativi principali: 1. Genesis: è un applicativo che permette di effettuare video-chiamate tra utenti e centro servizi 2. Nagios: è un applicativo che consente la ricezione e l’instradamento di vari tipi di allarme, ha la funzione di interfaccia tra STB ed il software di gestione del centro servizi. Queto applicativo permette inoltre le video chiamate tra due persone facenti parte del servizio Telecare. 3. DGHome: è un applicazione remota di gestione e monitoraggio per centro servizi. Permette di essere a conoscenza in tempo reale degli eventi che accadono agli assistiti e di poter intervenire tempestivamente.

DGHOME: APPLICATIVO SW PER CENTRO SERVIZI Piattaforma web che fornisce, in tempo reale, ad un Centro Servizi, i dati e gli eventi relativi ad utenti registrati assistiti permettendo all’operatore, di intervenire tempestivamente e risolvere il problema, da remoto, senza doversi muovere dalla postazione di lavoro. I servizi offerti dalla piattaforma DGHome sono: • Gestione remota degli allarmi provenienti dall’appartamento (allarmi ambientale e anti-intrusione) • Tele-monitoraggio dei parametri clinici (ECG,pressione sanguigna, compliance…..) • Gestione remota agenda utente • Servizi di e-government • Comunicazione con servizi socio-sanitari Il sistema permette varie tipologie di accesso alla piattaforma collegate alle figure che utilizzano tale applicazione: amministratore di sistema, amministratore del centro servizi, operatore del centro servizi. DGHOME gestisce in sicurezza la totalità delle informazioni tramite l’applicazione di tecniche PSEUDO-ID per la gestione di dati sensibili e l’utilizzo protocolli sicuri di comunicazione. La piattaforma presenta tramite WEB browser una serie di informazioni organizzate secondo la logica dei singolo servizi e funzioni che l’operatore di teleassistenza utilizza.


Organizzazione centro servizi Software operativi della piattaforma Telecare

Dettaglio tecnico: Dghome è una web-application sviluppata in tecnologia J2EE. Utilizza un data base mysql e comunica esternamente con altre applicazioni tramite protocollo http. Dghome presenta una elevata portabilità e scalabilità, permettendo di affrontare anche onerose condizioni di carico e l’uso di differenti sistemi operativi. Requisiti tecnici: • Sistema operativo Windows o Linux • Java Virtual Machine 1.4 o superiore • Server Tomcat 4.x o superiore • Server MySql 4.x o superiore Comunicazione: Dghome utilizza un algoritmo di comunicazione ad eventi. Ogni evento è caratterizzato da un codice e una descrizione. Sono presenti due codici, uno per individuare l’assistito e uno per la tipologia di evento. Otre a questi è presente un identificativo unico dell’evento. La comunicazione con gli altri applicativi può avvenire tramite notifica o tramite polling. Ciò consente a DGHome di comunicare con altri applicativi sia segnalando la presenza di un determinato evento sia fornendo un interfaccia per effettuare interrogazioni. Questo permette a dghome di adattarsi al tipo di comunicazione che altri applicativi supportano. Inoltre è possibile applicare filtri all’interfaccia di dghome che possono tradurre un determinato protocollo di comunicazione in quello utilizzato come standard da dghome. Trouble Ticketing: Dghome è predisposto per connettersi con un altro applicativo, TCHELP , integrabile nel sistema Telecare. TCHELP è in grado di gestire i trouble ticket, detto anche ticket, rappresenta il log di una richiesta identificata da un unico codice. Ogni richiesta è identificato da un evento dghomecomplaiance e TCHELP è in grado di tracciare ogni informazione che questo può raccogliere durante il suo ciclo di vita.

STAZIONI BASE (SET TOP BOX) All’intero di ogni appartamento verranno installati dei Set Top Box (STB) con funzioni specifiche di allarmistica e controllo medicale. Il Sistema prevede il pieno controllo hardware e software delle seguenti funzioni: • Controllo prioritario di allarme salvavita con gestione dell’instradamento della chiamata e garanzia di segnalazione ridondata al centro di controllo • Controllo della raggiungibilità del telecomando di allarme primario (fuori copertura) • Controllo di sonde di allarme (Gas, Tappetino, Movimento) per instradamento allar mi ambientali e personali • Controllo tramite SRD sulla banda 433 o 868 Mhz di 4 in e 4 out optoisolati per comandi attivabili da centro di gestione (fissi, on time, etc.)

•Apertura sessioni di videoconferenza da e verso l’utente La dotazione completa per ogni domicilio utente è composta da: • Set Top Box • Cavo di collegamento alla rete fonia • Cavo di collegamento alla rete Ether net/ADSL • Telefono Cordless (con stazione di ricarica) con funzionalità di telecomando • Telecomando allarme primario • Web Cam • Dispositivi opzionali: sensori Tappetino, attuatori in e out, sensori di caduta, sensori per sicurezza ambientale (T-Shirt) Descrizione del funzionamento hardware e software Il sistema assicura le seguenti funzioni: • Attivazione segnali di allarme: gli allarmi possono essere inviati dal telecomando principale, dai sensori disponibili (tappetino, sensore gas, sensore caduta, etc.), dal cordless o dagli strumenti opzionali eventualmente installati • Immediata segnalazione dell’allarme con identificazione: la segnalazione è riportata sul terminale operatore con identificazione dell’utente che avviene automaticamente in base all’indirizzo IP (nel caso di collegamento ADLS attivo) o in base al PID telefonico (in caso di ADSL non attivo); viene riportata anche la tipologia dell’allarme comprendente l’identificazione del sensore In caso di mal funzionamento di uno o più dispositivi presenti nell’appartamento, il Set Top Box rileva stati critici e li segnala automaticamente alla Centrale Operativa. Caratteristiche dell’hardware domestico SET TOP BOX • Cpu Pentim 128 Mb SDRAM • 128 Mb flash disk • 2 seriali , una porta usb, 1 parallela • decodificatore segnali dial tone • ricetrasmettirore bidirezionale seriale (da 9600 a 38400 bps) 433 o 868 Mhz, con 10 canali selezionabili • CPU di backup per tampone di rete • Telefono Dect Cordless Master Junior telecom • Scheda audio con adattatore telefonico • 2 prese SCART

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edilizia e design

la rete... nella rete

architetto

cristina lombardi

LABORATORIO YOU CREA luogo: festival della creatività - firenze art director/photographer: luca stazzoni progetto dell’allestimento: studio d’architettura g@ut di arch. luca bolognese e silvia scuffi abati performance: acid house, video-film di oggetti parlanti. scritto da: arch luca bolognese e silvia scuffi abati foto di: sm photo art staff

ALLESTIMENTO YOU CREA fortezza da basso • firenze progetto studio di architettura G@UT

ALLESTIMENTO YOU CREA fortezza da basso • firenze progetto studio di architettura G@UT

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La parola rete fa parte ormai del nostro contemporaneo; ognuno di noi associa questa parola all’informatica, dimenticandosi che rete ha derivazione latina. Ernst Robert Curtius (1886-1956), uno dei più illustri eruditi del secolo scorso, fa derivare la parola rete da s-rete formata per metatesi sulla stessa base di sert-us participio passato di serere, tessere; come da nostro dizionario rete è arnese di filo, spago o fune intrecciati a maglia per prendere uccelli, pesci, animali selvatici. Sorge insidiosa ma naturale la domanda: siamo diventati prede della rete informatica? Probabilmente sì, ma comunque consapevoli vittime. La rete è, comunque, la rappresentazione dell’intelligenza umana che tesse relazioni, che diventa predatore grazie all’ausilio di questa, ma al tempo stesso vittima. Le regole della nostra vita quotidiana sono ormai regolate dalla rete, la nostra fisicità è una rete di organi connessi, le nostre operazioni giornalieri si spostano all’interno di una rete. Ricordarsi questo può aiutare a non lasciarsi sopraffare da una rete informatica che finirebbe per farci diventare vittime di essa. E’ per questo che lo studio d’architettura G@UT, dell’architetto Luca Bolognese e Silvia Scuffi Abati, firma il progetto di allestimento per YOU CREA all’interno del Festival della Creatività di Firenze. Il tema cardine su cui ruota il sogno emozionale è la rete. Una rete a maglie strette di alluminio crea suggestioni all’interno di uno spazio nero; arredi, rivestiti in carta di giornale e divisori in materiale, abitualmente usato in altro modo. Su un grande tavolo anche questo rivestito in carta di giornale, saranno posizionate 20 postazioni per Pc dove le persone potranno interagire con i laboratori. Una rete fisica avviluppa la rete informatica: rete di internet, ma anche rete materica, simbolo di sinergie e interconnessioni culturali tra le diverse creatività. Una rete che ricorda all’utente che già prima della rete informatica, l’umanità tesseva reti di relazioni. Sono proprio le connessioni tra tre studi professionali, uno studio fotografico, uno studio audio/video e uno studio di architettura, a suggerire nuove prospettive al concetto di creatività. Durante la manifestazione fieristica il laboratorio fotografico You Crea, sotto la sapiente regia dell’art director Luca Stazzoni, responsabile creativo dello studio SM PHOTO ART, ha dato vita ad alcune per formance fotografiche in cui gli iscritti potevano cimentarsi in ritratti a modelli. Un workshop di fotografia interattivo, dove ogni partecipante poteva riversare su grande schermo le suggestioni catturate. L’obiettivo principale del laboratorio è stato quello di far vivere la densa rete di emozioni che si cela prima e durante lo svolgimento di un set fotografico, attraverso un inquinamento emozionale strutturato tra musiche, immagini video ed un accurato allestimento dell’area che ospitava tutto il progetto. A sottolineare la perfetta fusione di più linguaggi visivi, emerge la sinergia

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foto SM PHOTO ART STAFF

ALLESTIMENTO YOU CREA FORTEZZA DA BASSO • FIRENZE progetto studio di architettura G@UT

ALLESTIMENTO YOU CREA fortezza da basso • firenze progetto studio di architettura G@UT

tra gli studi che ha portato ad una vera e propria sperimentazione ambientale: i modelli ritratti hanno posato sui set interagendo con intima creatività con il materiale dell’allestimento. “Il prodotto che ne è nato, rimane tuttora un limbo indefinito tra allestimento esperienze formative e suggestioni visive”. Le riprese video, curate dallo Studio Moni, testimoniano di quanto la comunicazione sia necessariamente, figlia di questo supporto; la rappresentazione di un backstage fotografico per far interagire visitatori inesperti ma anche utenti preparati. Video concepiti progettualmente sia per la loro posizione scenica all’interno dell’allestimento, sia per i loro contenuti rappresentati. La comunicazione creativa come dominante propulsiva verso nuove verità. Sempre in questa occasione lo studio d’architettura G@UT si è occupato anche di una performance di design dove è stato presentato il film, Acid House. Già presentato in veste teatrale al Salone del Mobile di Milano del 2006, questa volta viene riproposto sul grande schermo. Commedia con inusuali protagonisti: oggetti di appartamento parlanti, disegnati dallo studio d’architettura G@UT. Scritta da Luca Bolognese e Silvia Scuffi Abati; voci degli oggetti, dirette da Andrea Bruno Savelli ed interpretate da attori professionisti; Acid house, ovvero Casa Acida, è il titolo che prende spunto da un genere musicale molto in auge negli anni ottanta nelle discoteche di tutta Europa. Un pretesto per mischiare le carte della rappresentazione spaziale con quelle della rappresentazione letteraria; una sorta di “melting pot” culturale, dove stili letterari ed iconografie artistiche si inerpicano in nuove strade comunicative. La nostra Casa Acida, apparentemente un piacevole ambiente domestico, dove andare a riposare le propria membra esauste; il focolare del terzo millennio, si rivela spazio contenitore di tensioni e emozioni taglienti, il fardello dello stress metropolitano tipico degli umani; cartina di torna sole delle contraddizioni filosofiche e non, degli esseri viventi. In quest’ottica stravolta la nostra Casa, dietro questo candore idilliaco e questa bellezza appariscente, rivela una natura diversa, fatta di acidità e ipercriticismo nei confronti della razza umana; gli oggetti si animano e pensano, esprimono giudizi; non più, perciò, oggetti pensati da mirabolanti e illuminati designers, ma oggetti pensanti con propria personalità. Il tutto digitalizzato in un dvd; animato dalla coralità delle voci doppiate, una storia che dura un’ora e che mostra I prodotti da un’altra angolazione. Un evento sovrareale, ma essenzialmente un laboratorio creativo pronto a suggerire imput verso nuove direzioni; un evento che comunica con forza il prodotto imponendosi in una realtà ormai abituata ad ogni genere di stimolazione reale. Una rete anch’essa tra oggetti e utilizzatori di questi.

ALLESTIMENTO YOU CREA fortezza da basso • firenze progetto studio di architettura G@UT

ALLESTIMENTO YOU CREA fortezza da basso • firenze progetto studio di architettura G@UT

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progettare accessibilità

www.mob.ile

architetto

luca bolognese e silvia scuffi abati

MOB.ILE DOMOTICO ACCESSIBILE progetto studio di architettura G@UT

MOB.ILE DOMOTICO ACCESSIBILE progetto studio di architettura G@UT

MOB.ILE nasce dalla sinergia di intenti di due aziende toscane che operando in settori diversi, hanno finalità che guardano avanti. Le due aziende supportate dalla progettazione dello studio di architettura G@UT di Luca Bolognese e Silvia Scuffi Abati, realizzano un mobile contenitore finalizzato alle camere per case di cura e non solo. Le aziende, Generali Arredamenti, azienda pistoiese, leader nel settore della produzione di arredi per strutture dedicate alle comunità ed alle case di cura in collaborazione di I+, azienda fiorentina che, operando nel settore della domotica, è abituata a progettare sistemi tecnologici di diverso tipo, fra cui l’ausilio agli anziani e ai disabili, su progetto dello studio d’architettura G@UT, già forte di alcune esperienze nel mondo della disabilità, ma soprattutto forte anche dell’esperienza maturata in ambito del design, pensano e realizzano questo mobile, con un occhio di riguardo al sociale. Non più design per abili di tendenza, ma design accessibile a tutti non solo dal punto di vista funzionale, ma anche psicologico. E’ per questo che nasce MOB.ILE, un elemento-contenitore di arredo pensato per le camere delle case di riposo, ma che può, per le sue caratteristiche estetiche, essere posizionato anche in camere di alberghi di alto livello. L’accessibilità deve essere considerata un patrimonio percepibile e fruibile da chiunque, sia essa una persona normodotata, come da chi è meno fortunato, ma che comunque deve essere in grado di percepire un benessere psichico. Creare un ambiente accogliente aiuta l’anziano o il diversamente abile ad ottimizzare le proprie forze, ma

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MOB.ILE DOMOTICO ACCESSIBILE progetto studio di architettura G@UT

MOB.ILE DOMOTICO ACCESSIBILE progetto studio di architettura G@UT

MOB.ILE DOMOTICO ACCESSIBILE progetto studio di architettura G@UT MOB.ILE DOMOTICO ACCESSIBILE progetto studio di architettura G@UT

aiuta anche l’abile a non disperdere le proprie. MOB.ILE è qualcosa di più di un mobile domotico; è il contenitore automatizzato che permette la scomparsa di tutti quegli elementi che rendono “ospedaliere” le camere delle case di riposo, ma è anche il contenitore domotico che aiuta a vivere meglio lo spazio. L’obiettivo è rendere più agevole e confortevole il luogo camera per qualsiasi tipo di utente, a maggior ragione per chi ha dei problemi fisici e per chi deve costantemente prendersene cura. MOB.ILE, un mobile intelligente, non perché sia dotato di intelligenza autonoma, ma perché la persona che lo utilizza possa trarne dei benefici in termini di ottimizzazione dello spazio-camera e dello spazio-armadio e delle azioni che vi si svolgono attorno. In un’era dominata da Internet MOB.ILE è come un portale, un contenitore accessibile; per questo ci piace sottolinearlo proprio anche con il nome scelto che ricorda un sito internetiano www.mob.ile; un sito della rete accessibile a tutti indistintamente qualunque sia la provenienza e la discriminante sociale qualunque sia l’età o lo status del fruitore, o qualunque sia la sua autosufficienza fisica. Il mobile e la camera sono interamente controllate da un software che ne permette la gestione. Ogni movimento dell’ anziano è monitorato. Il software aiuta in questo caso a gestire al meglio il paziente, garantendone il servizio in ogni momento della giornata. Il software è elemento progettuale determinante; l’edificio realizzato è frutto anche della scelta di un programma idoneo che ne identifica tutte le funzionalità.

MOB.ILE DOMOTICO ACCESSIBILE progetto studio di architettura G@UT

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evento sovra-edile MONDO DI PLASTICA di arch. luca bolognese

mostra-convegno EVENTO SOVRA-EDILE a cura di studio di architettura G@UT

e

silvia scuffi abati

Le nostre città riservano infiniti stimoli: cantieri edili decorano lo spazio sotto gli occhi di autisti distratti; lavori in corso delimitati da segnaletiche e materiali ammassati ai bordi della strada; artisti di strada che li reinterpretano e li usano in altro modo; ragazzi con skate che li percorrono a forte velocità. E’ proprio osservando e riflettendo su questi materiali che lo Studio G@UT dell’architetto Luca Bolognese e Silvia Scuffi Abati prova di nuovo a decontestualizzarli; un esperimento che continua da ormai un anno nelle quattro edizioni della Mostra convegno SET e che vede Tecnopromo illuminato organizzatore. Una formula collaudata, che abbina dibattiti sull’argomento “edilizia” alla presentazione di nuove proposte costruttive, frequentati da una folta schiera di professionisti di settore. Lo studio di progettazione propone in questa occasione il materiale offerto dalla visionaria Edilbilancino in chiave diversa, inserendolo in un contesto culturalmente più alto, rendendolo elegante e suggestivo. Edilbilancino promuove e patrocina uno spunto creativo: una quinta scenografica composta da tubi di scarico caratterizzano il palco, una sorta di tenda alla veneziana di grandi dimensioni che crea giochi di vedo non vedo. Nell’ingresso un lampadario composto da tramogge gialle ci fa dimenticare l’utilizzo che abitualmente ne viene fatto; il pvc giallo brilla sotto la luminosità della luce sapientemente posizionata al suo interno. Nella sala conferenze lunghe matasse di forassiti corrugate colorate si inerpicano a decorazione del solaio, decorativi serpentoni di plastica che movimentano lo spazio ritagliandolo e segmentandolo con gli incroci del traliccio in tubi metallici del palco. Un tentativo ulteriore per dimostrare che ogni materiale può mutare la propria peculiarità se interpretato con sensibilità creativa. Nei tre giorni di Mostra Convegno dal 6 all’ 8 novembre, in questo contesto sovrareale sono stati affrontati i seguenti argomenti: - Tecniche di misura e strumentazione per l’acustica in edilizia. Requisiti acustici passivi e qualità delle sale di ascolto - Il rumore e le vibrazioni negli ambienti di lavoro - Solare termico. Il divenire, la scienza e l’applicazione in Italia e nel mondo - Casa bioedile e biomassa: quale connubio a favore dell’ambiente e della valorizzazione della filiera legno - Serramenti esterni: marcatura CE di finestre e porte pedonali esterne e risparmio energetico - CasaClima, l’Amore per l’Abitare. Guida ragionata alla scelta dell’efficienza nelle costruzioni - Fonti energetiche rinnovabili

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TECNOPROMO srl via dante 43 52025 montevarchi, ar t. 055 980801 • f. 055 9102728 www.tecnopromo.com • info@tecnopromo.com

mostra-convegno EVENTO SOVRA-EDILE a cura di studio di architettura G@UT mostra-convegno EVENTO SOVRA-EDILE a cura di studio di architettura G@UT

EVENTO SOVRA-EDILE

progetto a cura di studio di architettura e comunicazione G@UT manifestazione mostra convegno SET 1.2007 - salone edilizia e

tecnologie luogo saschall • firenze data ottobre 2007 hanno contribuito alla realizzazione dell’evento ambientato: EDILBILANCINO via delle fornaci 65 impruneta firenze tel 055 2011006 fax 055 2012149 info@edilbilancino.it www.edilbilancino.it

mostra-convegno EVENTO SOVRA-EDILE a cura di studio di architettura G@UT

STUDIO DI ARCHITETTURA G@UT via giotto 1 50019 sesto fiorentino (fi) tel.+fax +39 055 440881 info@gaut.it www.gaut.it

mostra-convegno EVENTO SOVRA-EDILE a cura di studio di architettura G@UT

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S

ESPO

ITORI

et

software 2007

EVENTO COMPUTERIZZATO a cura di studio di architettura G@UT

enti e istituzioni patrocinanti COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE via masaccio, 235 • firenze tel. 055.5002371 fax. 055.5002372 info@geometrifirenze.it www.geometrifirenze.it

COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI LUCCA via romana, 615/s • lucca tel. 0583.491942 fax. 0583.919224 per.ind.lu@lunet.it

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI SIENA via montanini, 54 • siena tel+fax. 0577.41087 info@ording.si.it www.ording.si.it

COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI AREZZO via verdi, 22 • arezzo tel. 0575.22247 info@cng.it www.geometriarezzo.it

COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI PRATO via giotto, 3 • 59100 prato tel. 0574 442829 fax. 0574 444340 segreteria@peritiprato.it www.peritiprato.it

ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI AREZZO piazza grande 35 • 52100 arezzo tel 0575 350022 fax 0575 353014 architettiarezzo@archiworld.it www.ar.archiworld.it

COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI PRATO v.le montegrappa, 177 • 59100 prato tel. 0574.574855 fax. 0574.581136 segreteria@collegiogeometri.prato.it www.collegiogeometri.prato.it COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA via curtatone e montanara, 54 • pistoia tel. 0573.25125 fax. 0573.22230 info@geopistoia.it www.geopistoia.it COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI GROSSETO via gramsci, 2d • grosseto tel. 0564.23187 info@collegiogeometri.grosseto.it www.collegiogeometri.grosseto.it COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI PISA via pietro nenni, 30 • pisa tel. 050.9711531 fax. 050.9711345 geometripisa@tin.it www.collegio.geometri.pi.it COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI MASSA CARRARA viale roma, 149 • massa carrara tel. 0585.791109 fax. 0585.791107 segreteria@collegiogeometri.it www.collegiogeometri.it COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI LIVORNO via fiume, 30 • livorno tel. 0586.203969 fax. 0586.829996 sede@collegio.geometri.li.it www.collegio.geometri.li.it COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI SIENA viale curtatone, 2 • siena tel. 0577.280527 fax. 0577.283200 segreteria@geosiena.it www.geosiena.it COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE via f. baracca, 17 • 50127 firenze tel. 055.367169 fax. 055.3249768 segreteria@periti-industriali.firenze.it www.periti-industriali.firenze.it

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COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SIENA via delle terme,76 • 53100 siena tel. 0577 287492 fax. 0577 271277 info@peritiindustrialisiena.it www.peritiindustrialisiena.it COLLEGIO DEI PERITI AGRARI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE via pietrapiana, 32 • 50121 firenze tel. 055.2340202 fax. 055.2345362 collegio.firenze@peritiagrari.it www,peritiagrarifi.it COMUNE DI FIRENZE palazzo vecchio p.zza della signoria • firenze ISTITUTO NAZIONALE BIOARCHITETTURA via cavour, 92 • firenze tel. 055.5000532 fax. 055.5416739 info@bioarchitettura.it www.bioarchitettura.it

ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE p.zza stazione, 1 • firenze tel. 055.288102 fax. 055.215996 architettifirenze@archiworld.it www.architoscana.org ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI LIVORNO p.zza elia benamozegh, 17 • livor no tel+fax. 0586.897629 architettilivorno@awn.it www.li.archiworld.it ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI MASSA CARRARA via san martino, 1a • 54033 carrara tel 0585 74750 fax 0585 776883 architettimassacarrara@archiworld.it www.ms.archiworld.it ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI PISA p.zza s.francesco, 1 • pisa tel. 050.540232 – fac. 050.580031 infopisa@awn.it www.pi.archiworld.it

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI AREZZO via petrarca, 21 • 52100 arezzo tel.+fax. 0575 27730 ordingar@tin.it www.ordineingegneriarezzo.it

ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA via porta carratica, 25 • pistoia tel. 0573.367676 architettipistoia@archiworld.it www.pt.archiworld.it

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE via della scala, 91 • firenze tel. 055.213704 fax. 055.2381138 info@ording.fi.it • www.ording.fi.it

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