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La storia di Angela Daneu Lattanzi Gaia Izzo
La storia di Angela Daneu Lattanzi
Nota biografica
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Angela Daneu Lattanzi nasce ad Alessandria d’Egitto il 5 ottobre 1901 e muore a Palermo il 24 aprile 1985. Seconda di tre figli, vive ad Alessandria fino al termine del liceo, per poi trasferirsi con la madre e la sorella a Roma dove si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia. Parallelamente studia violoncello al Conservatorio di Santa Cecilia e si diploma nel 1926. Nel 1924 si sposa con Emilio Lavagnino, storico dell’arte ; si trasferiscono prima a Palermo e poi a Napoli dove nasce sua figlia, Alessandra Lavagnino, che diventerà una apprezzata scrittrice e docente di Parassitologia presso l’Università di Palermo. Nel 1929, tornati a Roma, si dedica allo studio di storia della musica , storia dell’arte e tedesco.
Nel 1934 vince il concorso di bibliotecario aggiunto e le viene affidata la Biblioteca Casanatense. Ottenuto nel 1937 l’annullamento del matrimonio con Lavagnino, si trasferisce a Palermo dove le viene assegnata la Biblioteca Nazionale di Palermo; si sposa con Antonio Daneu, critico d’arte, collezionista e antiquario. All’inizio della guerra viene coinvolta in azioni di salvataggio del materiale di pregio della biblioteca, colpita durante i bombardamenti, trasferendo libri antichi e rari a Polizzi Generosa, presso il convento di San Martino delle scale e presso il convento di Monreale. Nel 1943 è soprintendente alle biblioteche per la Sicilia occidentale, incarico coperto per ben 23 anni; dal 1943 al 1945 è anche reggente della Biblioteca nazionale, di cui curerà la ricostruzione postbellica. Si dedica allo studio di manoscritti miniati, pubblicando articoli sulla rivista” Accademie e biblioteche d’Italia”; come soprintendente si occupa anche di formazione, proponendo la sua concezione moderna di biblioteca pubblica, aperta e attenta alle esigenze di un’utenza diversificata. Negli anni ’50, in tal senso, coinvolge la Croce rossa italiana e il Ministero dell’Interno nella costituzione di biblioteche ospedaliere e promuove l’acquisto di due bibliobus per permettere a tutti di accedere al prestito di libri. Idea ulteriormente consolidata anche grazie all’ esperienza maturata in America nel 1956, dove studia il sistema di public libraries. Lasciato l’incarico di soprintendente per sopraggiunti limiti di età, si dedica all’insegnamento e allo studio, all’arte e alla musica, con riconoscimenti in Italia e in America. Alla sua vita e a quella della sorella Luigia Augusta, bibliotecaria presso La Biblioteca Casanatense per 36 anni, si ispirerà Alessandra Lavagnino per il romanzo Le bibliotecarie di Alessandria, pubblicato nel 2002 per i tipi di Sellerio editore.
Angela Daneu Lattanzi é stata un apprezzabile bibliotecaria di Palermo, oltre che salvatrice di parte del patrimonio culturale italiano.
Una donna d’arte e cultura come lei meritava di essere raccontata: per la realizzazione della mia graphic novel ho selezionato i momenti personali e professionali più significativi. Ho scelto di realizzare le tavole in bianco e nero, cercando di utilizzare prevalentemente il nero per i momenti di maggiore difficoltà.
Ritengo che sia stata una grande donna da cui tutte noi dovremmo prendere spunto. Il corso di fumetto mi è stato utile per conoscere l’interessante vita di una persona di cui non conoscevo l’esistenza, mi ha resa consapevole dell’impegno che c’è dietro anche alle piccole cose, ed è stata un’esperienza che mi ha permesso di dare sfogo alla mia creatività.
Gaia Izzo
“Nessuno in un mondo dove basta accendere la radio o la TV o comprare un giornale per sentire di guerra e di morti. Volevo che il mio libro fosse letto, da qui l'humor di cui è pervaso, e da qui la scelta di partire dalla storia con la minuscola che con la maiuscola” Marjane Satrapi