ippica
LE OCCASIONI NON SIANO PERSE
PH. NOAH SILLIMAN, UNSPLASH
L’
di Michela Carboni
ippica torna a occupare la scena politica. Diversi sono e sono stati gli interventi che in quest’ultimo periodo hanno interessato il settore, come le interrogazioni sui pagamenti ippici, il green pass obbligatorio per accedere negli ippodromi e il Ddl sull’ippicoltura, firmato dalla deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda. E proprio su quest’ultimo punto, Monica Ciaburro, deputata di Fratelli d’Italia, sottolinea: “Una grande criticità del Ddl Gadda, che ho riscontrato anche con altri testi in discussione in Parlamento, è stato l’utilizzo dello strumento della delega legislativa tout court. Lo strumento di per sé è utile quando si tratta di materie così ampie, come il contesto dell’ippica, ma deleghe eccessivamente ampie e prive dei giusti criteri direttivi possono compromettere la bontà e l’integrità di una proposta. In questo senso il Ddl Gadda, partendo con ottime intenzioni, ha indubbiamente bisogno di molti correttivi, in particolar modo per quanto riguarda il mondo sportivo, sotto un punto di vista legislativo e fiscale, per non diventare l’ennesima occasione persa”. Il settore da tempo chiede al Governo degli interventi mirati per un suo rilancio. Cosa ne pensa e come il Governo dovrebbe intervenire? “Il settore purtroppo sta pagando tuttora una politi-
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GIOCONEWS #09 SETTEMBRE 2021
L’ippica ha bisogno di un intervento legislativo profondo, secondo la deputata di Fdi Monica Ciaburro, a partire anche dalla costituzione di un’Agenzia unica per la gestione del settore cizzazione eccessiva della sua gestione, che ha portato ad un management di tutto il mondo del cavallo totalmente inefficiente, con la destituzione dell’Unire prima e dell’Assi poi. Occorre sicuramente che il Governo fornisca al comparto una risposta nella forma di un interlocutore istituzionale unico, che possa fornire al mondo dell’ippica il supporto adeguato non solo nella gestione del mondo sportivo, ma anche della formazione, delle relazioni istituzionali ed internazionali e così via. Occorrono anche misure più di dettaglio come l’applicazione di un regime Iva univoco a tutti gli equidi e l’integrazione del contesto ippico con le risorse messe a disposizione con il Fondo europeo di sviluppo rurale. Abbiamo presentato moltissimi emendamenti in questo senso, perché si tratta di un’occasione unica e perderla sarebbe un’umiliazione vera e propria, ma rappresenterebbe il colpo di grazia verso un mondo molto sofferente che rappresenta storia, cultura e tradizione, che costituisce un nostro fiore all’occhiello all’estero. Penso anche a quanto moltissime realtà ippiche, sportivo-dilettantistiche, sul