Ada Lucia De Cesaris 15/12/2015

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PRIMO PIANO

Martedì 15 Dicembre 2015

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Ha bocciato a Milano il piano De Cesaris con le Ferrovie approvato dalla giunta Pisapia

Una sinistra da sviluppo zero Rifiutate enormi aree verdi e 2600 abitazioni calmierate

Marco Cappato. E un’altra CARTA CANTA cosa, tanto per raccontare le botta calda, quando cose come sono... D. Vada avanti. da palazzo Marino, la R. Quando abbiamo modiscorsa settimana, era giunta la notizia della ficato il Piano di governo del bocciatura, in consiglio comu- territorio-Pgt, abbiamo tutti nale, dell’accordo per la qualifi- insieme concordato di dedicare cazione degli ex scali ferroviari alle aree degli scali l’accordo, con una perdita di quasi 74 milioni. DI ANDREA GIACOBINO cittadini, già approvato dalla dettando le linee di indirizzo. Eppure Moratti non ha svalutato perGiunta, Ada Lucia De Ce- Tutto questo è stato votato da assimo Moratti, nonostante aver ché «nell’esercizio 2014-2015 – scrive Ghelfi saris, che quel piano l’aveva chi oggi si oppone. Nessuno può venduto l’Inter a Erick Thohir, nella nota integrativa – Fc Internazionale è costruito da vicesindaco, c’era cascare dal pero, suvvia. ha fiducia nei nerazzurri, forse stata interessata da un profondo intervento D. Qual è, o meglio qual andata giù dura, via Twitter: anche per via del primo posto di riorganizzazione a livello manageriale e «Bocciato l’accordo sugli scali, era, la portata di quell’acnella classifica del campionato. Qualche gior- l’esercizio in questione ha visto l’avvio di una Milano ferita da quella pseu- cordo? no fa, infatti, a Milano il suo fido Rinaldo nuova politica di gestione i cui frutti sono R. Eh, stiamo parlando di do sx che qualcuno a tutti i Ghelfi nella qualità di amministratore unico attesi in una prospettiva di medio periodo». costi vuole tenere insieme un milione di metri quadri di ha attinto alla riserva versamenti in conto Quindi nessun writeoff sul residuale 30% dei #vergogna». Nei 140 caratteri aree che rappresentano punti capitale per ripianare la perdita di oltre 1,9 nerazzurri: «si ritiene che la differenza tra il del social netmilioni di euro registrata nei conti al giugno valore di carico della partecipazione rispetto work aveva scorso di Internazionale Holding che Morat- alla corrispondente quota di patrimonio netNon si capisce perché il sindaco usato qualche ti detiene in parte direttamente e in parte to non configuri una perdita durevole di vaPisapia assieme all’attuale vice sinabbreviazione attraverso la sua cassaforte Cmc. Il veicolo lore, ma possa essere recuperata già in una daco Balzani abbiano abbandonato ma «sx» sta di Moratti possiede il residuo 29,49% di Fc prospettiva di medio termine, al prodursi deovviamente Internazionale Milano dopo la cessione al ty- gli effetti delle nuove politiche manageriali». l’aula pochi minuti prima del voto coon asiatico, quota che è rimasta iscritta a Tra un anno Thohir ha l’obbligo di acquistare per sinistra, e contrario. C’erano tutti gli strumen47,8 milioni nonostante la squadra nerazzur- da Moratti l’ultima quota della squadra. aveva messo ti, se volevano, per sospendere la ra abbia chiuso il bilancio al giugno scorso l’hashtag, os© Riproduzione riservata seduta, convocare la maggioranza, sia la parola chiedere un rinvio, oltrettutto erano chiave, perché già andati sotto nei giorni preceR. Sì, ma anche un’area dove 50 per cento di cessione di aree D. Dica. il suo pensiero abbiamo sperimentato positi- per realizzare verde e servizi. R. È ora di finirla di pensare fosse ancor più denti. Non è quindi stato, come si vamente il mercato metropo- Non solo, la riqualificazione di fare ghetti, di inserire l’edilichiaro: «#verdice, un fulmine a ciel sereno litano. dello Scalo Farini porta con se zia popolare tutta insieme in un gogna». La D. Senta, ma di tutte que- la realizzazione del grande par- quartiere. Si debbono realizzaraggiungiamo re quartieri integrati, al telefono, immaginandola a e connessioni fondamentali per ste aree, nel caso in grado di garantire far due passi in centro in un la città. Qui più che mai im- il piano fosse la stessa qualità di sabato pre-natalizio», e invece portante riprendere il concetto abortito, qual è Gli scali abbandonati sono degrado, servizi e con progetti niente rumore di vociare o di di Renzo Piano del «rammen- secondo lei quella sono ferite, sono abbandono. L’accorche più simbolicadi accompagnamento, tram sferraglianti in sotto- do». do che avrebbe dovuto essere approcome peraltro sta già D. Lo usava per le peri- mente rappresenfondo: «Nooo, sono al lavoro. vato dal consiglio comunale di Milano terebbe l’occasioavvenendo in via Zoia, Ho un’età per cui lavorare di fierie. consente di superare la terra di nessuin Cenni o in Figino, R. Esatto, lo usa per con- ne perduta? sabato pomeriggio può divenR. Son tutte ime come avverrà a Meno. Basti pensare che il 50 per cento tare un piacere». Da quando s’è nettere, riportare qualità, gli rezzate. dimessa, rumorosamente, dal- obiettivi di quell’accordo sono portanti, mi creda, della cessione di aree Fs sono specifiD. Bene, esaurite la giunta, nel luglio scorso, s’è proprio questo. Riunire, rige- ma certo «scalo camente destinate a verde e servizi. E le osservazioni di rimessa di buzzo buono a fare nerare, riqualificandole, parti Farini» e «scalo Ropoi per i ceti popolari non si debbono merito, si può dire intere di città, molte delle quali mana» hanno tante l’avvocato amministrativista. realizzare dei ghetti a loro riservati chiaro che il proDomanda. De Cesaris, che sono separate dalla ferrovia. criticità e creano blema è eminentea bocce ferme, smaltita la L’ accordo contiene una nuova tanto disagio per i mente politico. rabbia, ritorniamo nel me- proposta di sviluppo anche per cittadini. Qui negli R. Lo è per certo, se il preanni, l’amministrazione co nello scalo di San Cristoforo, rito di quella ha dovuto fare molti in- uno scalo che appunto prevede sidente della commissione che rischia di Alcuni consiglieri che hanno votato urbanistica e il presidente di terventi per evitare che il solo verde. diventare una contro si lamentano che il piano non D. Dunque le obiezioni consiglio votano contro. degrado aumentasse. colossale batsia stato discusso. Cappato: «Non D. Non solo Roberto BiD. Perché ci istalla- dei cittadini proprio sulla tuta d’arresto scarsità di aree verdi, evo- scardini, socialista, quindi vano i disperati. nello sviluppo siamo stati avvisati». De Cesaris R. Anche, sono aree cate dai contrari al Piano, in maggioranza, l’ha bocdi Milano. Cosa chiarisce invece che, nei quattro anni ciato però. Lei che idea s’è che confinano con tan- sono sbagliate? c’è in ballo in della sua gestazione, ci sono stati molR. Ho qualche dubbio che le fatta? te abitazioni. Non solo, questo accorti incontri con i consiglieri e anche R. Quella di una situazione si diffondevano attività obiezioni vengano dalla magdo, mancato alcune commissione dedicate. Un illecite di varia natura. gioranza dei cittadini, che anzi pasticciata, in cui si è sottovaluper ora, con le anno e mezzo è stato pure dedicato Lo scalo Farini si pone hanno, per quanto loro possi- tata, da un lato, la complessità Ferrovie? in forte connessione con bile, dimostrato il disappunto del provvedimento... Risposta. all’ascolto dei residenti nei quartieri D. E dall’altro? la Milano più moderna, su ciò che sta accadendo. Nei Mi fa partire da interessati R. Dall’altro una gestione così come la riqualifi- quattro anni complessivi, un un’osservazione cazione dello scalo di anno e mezzo è stato dedica- dell’aula altrettanto pasticciapreliminare? il lavoro e l’abitare accessibile Porta Romana consentirebbe to all’ascolto dei residenti dei ta, senza affrontare con la doD. Ci mancherebbe. finalmente di superare quella quartieri interessati. Il risul- vuta attenzione la maggioranR. Ho letto in questi giorni, e di qualità. D. Facciamo un esempio. frattura tra due parti di città tato di quel processo è parte za, tenuto conto che la giunta nelle dichiarazioni di alcuni R. Nell’area della stazione e continuare la riqualificazione integrante dell’accordo. E, in aveva approvato e il sindaco, consiglieri di maggioranza che han bocciato l’accordo, che non di Porta Genova si è scelto di avviata con la realizzazione del fase di attuazione nessuno po- aveva sottoscritto. Forse sintrà dimenticare le istanze, per daco, vicesindaco, assessore c’era stata sufficiente informa- non prevedere di fatto funzione museo Prada. D. Nel senso che ci si bea verde e servizi dei cittadini. zione, vorrei ricordare che al residenziale. competente avrebbero dovuto D. Immagino perché è della Milano dei grattacieli, D. Hanno detto che non fare un lavoro preventivo verso contrario questo lavoro è stato come ha fatto Giuliano Pi- c’era edilizia sociale. discusso e approvato in Giun- un’area già satura. la maggioranza. R. Certo, ma anche per con- sapia all’innagurazione di R. N-o-n è v-e-r-o. Erano ta, che ha seguito il lavoro per D. Già ma pasticcione è fermare la vocazione commer- piazza Gae Aulenti. E poi, previste, come numero mini- stato il sindaco, che non era quattro-anni a due passi, la terra di nes- mo obbligatorio, oltre le quote in aula con la vicesindaco D. Durante i quali che ciale e culturale di quell’area. D. Ricordiamolo per i non suno... già previste nel piano, 2.600 Francesca Balzani. avevate fatto? R. Gli scali sono degrado, abitazioni ad affitto moderato, R. Durante i quali ci sono sta- milanesi, è il quartiere dove R. Ora non esageriamo, certo ti molti incontri coi consiglieri, c’è la via Tortona del «fuo- sono ferite, sono abbandono, case per i ceti medi e per i ceti non ho capito perché sono usciti e anche alcune commissioni ri Salone del mobile» e dei l’accordo consente di superare più poveri. Rispondendo alle 5 minuti prima del voto. dedicate, altro che «non siamo tanti eventi legati alla moda la terra di nessuno. Ricordo esigenze della città. Perché, mi che abbiamo ottenuto oltre il lasci dire una cosa. stati avvertiti», come ha detto durante la Fashion Week. continua a pagina 14 DI

GOFFREDO PISTELLI

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Massimo Moratti scuce ancora a favore dell’Inter

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PRIMO PIANO

Sono di questo tipo le nomine fatte da Francesco a capo delle diocesi di Bologna e Palermo

I preti di strada in Vescovado

I più adatti sono quelli ritenuti in odore di santità? DI

MAURO MELLINI

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eraviglia, perplessità, stizza, e, naturalmente, grandi consensi ufficiali (i dissensi sono, al più, dei «si dice», ufficiosi) per la nomina che Papa Bergoglio ha fatto di due «preti di strada» ad arcivescovi di Bologna e di Palermo. Nomine, queste, a beneficio e gloria di chi le ha fatte, alla ricerca (secondo la strategia gesuitica) del gradimento del Papa argentino. Borbotta l’opposizione, sputano veleno gli scavalcati, i costruttori pazienti di carriere che rischiano di aver sprecato tempo, fatica e rinunzie. Che, poi tali nomine, pescate nelle schiere di Prelatura Democratica, siano effettivamente gradite ed apprezzate dalla gente comune, non me lo sentirei di affermarlo. Probabilmente quanti se ne sono compiaciuti lì per lì, se ne sono già dimenticati. Ma il fascino, nell’immaginario popolare, di nomine imprevedibili, che cadono su persone umili per elevarle improvvisamente a posti tanto elevati nella scala del potere, è legato al concetto del potere stesso come godimento, piacere e soddisfazione d’ogni possibile desiderio. Nomine di uomini che una volta si sarebbero detti in odore di santità, dalle condizioni più umili a quelle più elevate, quando si vuole che queste siano davvero di faticoso ed umile servizio del prossimo, dello stato, della chiesa, se non provocano scetticismo inducono, magari, a considerare sprecata la possibilità che qualcuno finisca di tribolare e goda davvero il piacere connesso al potere. C’è tutto un frasario romano e romanesco che allude alla somma autorità pastorale

della chiesa come l’antitesi delle tribolazioni del popolo, dei poveri, di chi stenta a tirare avanti «Sta come un Papa…», «La vedovanza è er papato de le donne» e altre simili, sono espressioni che l’opera di Papa Bergoglio, per dare un’immagine di una chiesa povera e di un papato come offerta a Dio di tribolazioni, non riuscirà certo a scalfire. Le nomine di preti di strada alle cattedre arcivescovili (cui solitamente è assicurato anche il cardinalato) non mi pare che valgano a soddisfare il desiderio di un meglio ripartito e più equo godimento del potere ecclesiastico, della demolizione del «a chi tanto e a chi gnente» che, in fondo, rimane sempre

Papa Bergoglio l’atteggiamento prevalente di fronte a qualsiasi vero o sup-

posto godimento di posizioni elevate. Ma la nomina di preti di strada ad arcivescovi è, secondo alcuni l’inizio di una nuova era. Avremo allora anche papi scelti tra i mendicanti, tali, magari, per presunzione nascente dalle prescrizioni di un ordine monastico? È difficile ipotizzarlo, ma forse quella sarebbe la realizzazione dell’un po’ per uno, nel gradimento delle massime cariche che cresce con il calo della considerazione dell’effettiva utilità del loro ruolo. Veda un po’ Bergoglio, che viene tanto da lontano, di capire quel che Roma gli può suggerire. Legga Belli e la lezione (22 dicembre 1934) che ci ha lasciato

PUNTURE DI SPILLO DI

GIULIANO CAZZOLA

Dialogo tra un viaggiatore e un venditore di almanacchi sulla scandalo bancario. Viaggiatore: «Per forza non si sono accorti di nulla. Incaricato di vigilare era il segretario della Uil! Venditore di almanacchi: «No. È un caso di omonimia. Si chiama Carmelo Barbagallo anche il capo della vigilanza della Banca d’Italia». Viaggiatore: «Forse, era meglio il Barbagallo della Uil, allora’’. *** Il 19 gennaio 1893 vennero tratti in arresto il governatore e il cassiere della Banca romana, Bernardo Tanlongo e Cesare Lazzaroni. Da quel momento lo «scandalo bancario» fu usato dalle opposizioni per mettere in difficoltà il Governo Giolitti e per dipingere la corte e buona parte della dirigenza politica come una congrega di malfattori senza scrupoli. La storia si ripeterà?

nello sguardo, la medesima fissità allucinata del Supremo Maestro. *** Il Giubileo della Misericordia non è partito con la spinta propulsiva sperata ed attesa. Pare che per rilanciarne il significato basterà attraversare qualsiasi portone - anche quello di casa - per ottenere l’indulgenza. *** Nell’Omelia di domenica Papa Francesco ha ricordato un passo del Vangelo secondo Luca dove Giovanni il Battista ammonisce i pubblicani (gli esattori delle tasse) a non esigere nulla di più di quanto è stato fissato. Ed ha trovato il modo di associare il monito alla corruzione e alle tangenti. Ha dimenticato di citare, però, quanto, nel medesimo brano, Giovanni dice ai soldati: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, accontentatevi delle vostre paghe». Non li invita a disertare o a non combattere; e neppure a prendersela con i mercanti di armi.

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Ma questo Roberto Saviano chi crede di essere? Khomeini? Del resto lo scrittore ha,

Oggi in Francia, domani in Italia: no pasaran!

circa «La scerta der Papa»: sò un cazzaccio, sò un tufo, sò un cojone: de chiunque sa intenne la raggione. Sscejjenno un Papa, sor dottor mio caro, Sò ffornaciaro, sì, ssò ffornaciaro, ma la raggione la capisco a pparo drent’a ‘na settantina de perzone, e mmanco sempre tante, è ccaso raro che ss’azzecchino in lui qualità bbone. Perché ss’ha da creà ssempre un de loro? perché oggni tanto nun ze’ fa fflisce un brav’omo che attenne ar zu’ lavoro? Mettémo caso: io sto abbottanno er vetro? entra un Eminentissimo e mme disce: “Sor Titta, è Ppapa lei: vienghi a Ssan Pietro”. Avremo dunque un Papa fornaciaro? Ne dubito, perché, anche se Bergoglio conoscesse (come dovrebbe essere d’obbligo per ogni Papa) i sonetti di G.G. Belli e volesse accettarne i suggerimenti, il prossimo Papa non sarà lui a nominarlo ed i preti di strada da lui elevati all’arcivescovato ed al cardinalato, anche ammesso che leggano Belli, una volta vestita la porpora cardinalizia, è molto probabile che cambino idea sui criteri e gli insegnamenti di chi li ha così “fatti felici”. Però Bergoglio potrebbe riformare le modalità ed i titoli necessari per la nomina del suo successore includendo nel collegio degli elettori e degli eleggibili una rappresentanza di laici, fornaciari o meno. Qui mi fermo. Non vorrei che ai miei pur numerosi addebiti di eresia civile se ne aggiungessero altri, che so, di eresia religiosa in ordine alla figura ed al ruolo del Papa ed alla sua elezione. Io, del resto, non sono neppure un fornaciaro. © Riproduzione riservata

SEGUE DA PAGINA 13 D. Perché Pisapia è uscito? Si dice per non andare sotto lui stesso: visto che ora ha ambizione politiche nazionali, non sarebbe stato un bel battesimo...

za, chiedere un rinvio, oltretutto D. E due le primarie erano già andati sotto, nei giorni come le vede? Per riconquistare il comune di Milano biprecedenti. Non è stato, come dire, R. Vorrei sentire parlare di sogna ricominciare a parlare di progetti, un fulmine a ciel sereno. mobilità sostenibile, di che model futuro della metropoli, di cosa si vuol D. Eppure, quando se n’è dello ci immaginiamo, di come fare. Questa giunta ha dimostrato che si andata, avevano detusare al meglio le possibilità può amministrare bene creando anche to che era lei quella di finanziamenti europei, di Gli scali ferroviari e le linee dismes«divisiva». nuova economia, di come penun bel rapporto fra pubblico e privato e se sono pari a un milione di mq. R. Eh, evidentemente siamo di fare sistema delle ocche si può procedere senza fermare lo sviRappresentano punti e connessioni il problema non ero io. casioni di lavoro che abbiamo luppo, senza i soliti no che bloccano tutto D. Senta la privata contribuito a creare. fondamentali per la città. Con essi e, nel contempo, senza consumare suolo cittadina Ada Lucia D. Parole da sindaco, si può fare il rammendo urbanistico Decesaris, comunque, come a qualcuno sarebbe evocato da Renzo Piano. Queste guarda ancora alla popiaciuto che lei fosse nel aree infatti si possono usare per parlare di progetti, del futuro di Milano, dopo-Pisapia. litica e guarda al Pd. connettere, riportare qualità, riudi cosa si vuole fare. Questa giunta ha R. Certo, è il mio partito. R. Questo lo dice lei. Sono, come diceva nire e rigenerare, riqualificandole, D. E che le pare di que- insegnato che si poteva ben amministra- prima, un privato cittadino milanese. sta situazione del centro- re, che si può creare un buon rapporto D. Giusto, e allora dica che le cose parti intere di città, molte delle sinistra? Il timore che le fra pubblico e privato, e la Galleria ne è come stanno. Chi vuole mandare quali sono separate dalle ferrovie primarie diventino un «Far stato un esempio, che si poteva proce- tutto a carte quarantotto? West», espresso da Giusep- dere senza fermare lo sviluppo, senza i R. Le dico che c’è una sinistra che penR. Non lo so e comunque la scelta di pe Sala, e la risposta della Balzani, soliti no che bloccano tutto ma, nel con- sa che bloccare lo sviluppo, il lavoro , la uscire dall’aula non la capisco proprio. un po’ irriverente, che «non siano tempo, senza consumare suolo. Che ci si riqualificazione di aree degradate, sia di può fare carico dei bisogni degli ultimi, sinistra. Per me è solo distruttivo. C’erano tutti gli strumenti per sospen- alla Quattro salti in padella?» R. Secondo me bisogna ricominciare a facendo rete. dere la seduta, convocare la maggioran© Riproduzione riservata


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