Aldo Cazzullo, 21/04/2015

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Martedì 21 Aprile 2015

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Aldo Cazzullo: meglio l’internamento nei lager che la prosecuzione della guerra con i nazisti

Nella resistenza 600 mila soldati

Un fatto di popolo anche se una minoranza prese le armi Brigata Osoppo furono an- Franco Balbis e Giuseppe nientati da un gruppo di De Toni, che in due momenti diversi, il primo condannato a 70 anni dalla fine della gappisti-comunisti. R. Esatto. E riporto la lettera, morte e il secondo dal campo guerra, la Liberazione italiana fa ancora di- struggente, di Guido Pasoli- di prigionia, di fatto danno le scutere. Ed è ancora un ni a suo fratello Pierpaolo, in stesse ragioni per spiegare pertema su cui si possano scrivere cui raccontava delle tensioni ché, dopo l’8 settembre, non si dei libri. Non trattati storici, coi comunisti e pregava di dire potesse stare che Benito Musscritti da storici di mestiere, alla madre di mandargli un solini. Esprimono un identico fazzoletto tri- amore alla Patria. ma testi di apcolore. E nel D. Dalla lettera di Balbi profondimento Per lungo tempo, post-scritto lei ha tratto il titolo stesso frutto di lavoro almeno per i primi si cruccia di del libro. giornalistico. quarant’anni, la Renon aver poR. Infatti, scrive a poche ore Stavolta tocca sistenza è stata raptuto rileggere dalla morte: «Possa il mio sanad Aldo Cazla lettera nel gue servire a ricostruire l’unità zullo, inviato presentata solo come timore che italiana e per riportare la nodel Corriere, una cosa di sinistra, al fratello stra terra a essere onorata e cimentarvisi. tutta fazzoletti rossi e scrittore non stimata nel mondo intero». La Di Alba (Cn), Bella ciao. E invece la trovasse Resistenza furono anche queclasse 1966, fu fatta anche da abbastanza sti militari, come lo furono gli Cazzullo, coi curata. oltre 300 preti uccisi dai nazisuoi saggi, monarchici, da libeD. Lei rac- fascisti. scandaglia da rali, da cattolici, da conta una D. Lei cita anche molte tempo l’Italia tantissime donne Resistenza religiose, come suor Enrie gli Italiani che fu fatta chetta Alfieri. e, già lo scorso R. Personaggio incredibile, anno, anziché il presente, ave- anche da non comunisti. R. Fu fatta anche da monar- medaglia d’argento della Reva affrontato il passato del Bel Paese, con La guerra dei nostri chici, da liberali, da cattolici, pubblica perché nel carcere di nonni (Rizzoli), viaggio nella da tante, tantissime donne. S.Vittore, con sette consorelle, memoria della Grande Guer- Fu la Resistenza dei militari e fece di tutto per aiutare i prigionieri. Nella ra. Ora, a pochi giorni dal 25 dei carabinieri, sua causa aprile, festa di Liberazione e di che scelsero la Poi, nell’ultimi dedi beatificapolemiche, arriva in libreria con fedeltà al Re. cennio, è venuta, per zione si troPossa il nostro sangue servire, C’è la storia, reazione, la volta dei vano le teun affresco di una Resistenza bellissima, di «partigiani cattivi» stimonianze ingiustamente minore, anch’es- Angelo Joppi, e dei «Ragazzi di brigadiere della di due dei se edito da Rizzoli. Salò», definizione, carcerati Domanda. Cazzullo, per- Benemerita. D. E fu torassistiti: Inché un libro sulla Resistenquest’ultima, chiaradro Montaza e dalla parte della Resi- t u r a t o p e r mente assolutoria per nelli e Mike stenza, ora che, da qualche giorni. chi aveva combattuto R. Per 84 ore, Bongiorno. anno, pare interessare di dalla parte della ReE dopo la più la sua revisione stori- tanto che la sua pubblica sociale strenua, eroiLiberazioca? ne, tornata Risposta. Perché, proprio ca resistenza, dal confino, per questo motivo, mi sembra- commosse lo va il momento giusto. Per lun- stesso Herbert Kappler fino volle varcare il portone di quel go tempo, almeno per i primi alle lacrime, il quale Kappler, penitenziario, stavolta per stare 40 anni, la Resistenza è stata per nascondere quel momento vicini ai fascisti carcerati. Ma rappresentata solo come cosa di di debolezza, riprese a colpirlo. sono 30 le religiose italiane fra sinistra, tutta fazzoletti rossi e Joppi non finì alle Ardeatine i Giusti delle nazioni perché Bella ciao. Invece, nell’ultimo solo perché, dissero i suoi aguz- hanno salvato degli Ebrei dallo decennio, è zini, non aveva sterminio. D. Senta, torniamo al castata la volta sofferto ancora Anche se io non ho di “partigiaa b b a s t a n z a . pitano Balbis e alle sue pani cattivi” e Ma non parlò e role bellissime. Morendo, mai usato la locuziodei “ragazgli Americani, quel soldato parla di unità, ne «repubblichini», zi di Salò”, quando libera- ossia di riconciliazione. Ma perché la ritengo definizione, rono Roma, lo non le pare che, nel Dopoinutilmente disprequest’ulfotografarono e guerra, su questa tragedia giativa, non ho mai tima, già pubblicarono la sia mancata proprio una esitato di ribadire, chiaramente sua faccia orri- pacificazione, una memoassolutoria bilmente tume- ria condivisa? e lo faccio anche in per chi aveva fatta su Life, R. Io non credo alla memoria questo libro, che chi combattuto per far vedere condivisa. Chi ha la memoria prese le armi contro i dalla parte di cosa fossero di Boves, di S.Anna a Stazzenazisti fece la scelta della Repubstato capaci ma, di Civitella, chi ha avugiusta blica sociale. di Tedeschi. E to le case bruciate e la gente D. E invepoi, come dice- ammazzata non poteva condice? vo, ci furono i videre la memoria di quanti R. Invece, bisogna ribadire, militari. stavano con chi appiccava il e lo faccio anche io con questo D. Quelli che, lei scrive, fuoco o uccideva. E se anche libro, che chi prese le armi con- preferirono i lager, la fame e la maggior parte di quelle tro i nazisti fece la scelta giusta. la disperazione che tornare stragi le compirono, appunto, Detto questo... a combattere coi Tedeschi. i Tedeschi, i fascisti fecero la D. Detto questo? R. Furono 600mila quelli nei loro parte. R. Detto questo, anche la campi di prigionia e, fra loro, D. Infatti, nel libro, lei è guerra di Liberazione ha avu- anche Beniamino Andreatta, spesso duro con chi scelse to le sue pagine nere, nel libro padre e omonimo dell’ex-mini- la Rsi, usa spesso polemicadedico un intero capitolo a Por- stro dc, e Giovannino Guare- mente l’espressione “ragazzus. schi. E poi ci furono quelli che zi di Salò”, quando dettaglia D. La malga delle mon- combatterono con gli Alleati o l’efferatezze di cui alcuni di tagne udinesi dove i parti- resistettero a Cefalonia. Pub- loro si resero responsabili. giani, laici e cattolici, della blico le lettere di due ufficiali, R. È vero, la uso polemicaDI

GOFFREDO PISTELLI

A

mente, vicino al racconto delle ve che un certo revisioninequizie di cui sono stati pro- smo storico ha attecchito tagonisti ma perché, come le perché gli Italiani si sono dicevo all’inizio, non condivido un po’ auto-assolti del fasciquesto spirito assolutorio. Pe- smo e perché, tutti avevano raltro non uso mai l’espressio- avuto un padre o un nonno ne “repubblichini”, che trovo fascista. R. Non tutti, perché non tutti dispregiativa. D. Ma scrive anche che gli Italiani furono fascisti. Vero ci si trovò da una parte o è che la memoria nazionale ci affascina e ci prende soprattutdall’altra per puro caso... R. È così, ci fu chi aderì in to quando si incrocia a quella buona fede, credendo che il fa- delle nostre famiglie. Ma questo scismo fosse l’Italia, così come è anche un limite, perché quando si è scoperci furono criminali, ma to che dall’alNon esito a parlare l’assoluzione tra parte, fra delle pagine nere o la condanna i partigiani, della Resistenza. Degeneralizzaci fu anche dico un capitolo alla te non hanno chi si comporsenso. Sarebbe tò male, ecco strage di Porzus che un po’ come che è scattata fu la strage fatta da le decimaziol’idea che quei resistenti comunisti ni che furono familiari, facontro altri resistenti fatte dei diserscisti, fossero che però si opponetori durane la nel giusto. Prima Guerra D. La Resivano alla cessione mondiale: ne stenza fu un del Friuli al regime prendevano fatto corale, di Tito uno ogni dieci, lei scrive. completamenR. Fu un te a caso. fatto di popolo, che va riscoperD. Non usa l’espressione to, anche se furono minoranza “guerra civile”, mi pare. quelli che preso le armi. R. No, si sbaglia, la uso. Se D. Fu un fatto corale, non l’ha fatto uno storico come solo di alcuni e di una sola Claudio Pavone, posso farlo ideologia, come lei racconanche io. Anche se a me piace ta. Ma allora perché, ogni 25 parlare di guerra di liberazio- aprile, questi altri faticano ne. ad avere rappresentanza? A D. Le diranno che vuol Milano, sabato prossimo, la fare l’anti-Giampaolo Pan- Brigata ebraica farà fatica sa. Tra l’altro avete tratti a sfilare. comuni: tutti e due pieR. La brigata ebraica dev’esmontesi, lui di Casale e lei sere libera di sfilare con onore; di Alba, avete cominciato guai se non fosse così. Gli Ebrei, alla Stampa, avete persino partigiani e combattenti nelle lo stesso editore. file degli Alleati, diedero un R. Sì, da poco abbiamo lo grande contributo alla liberastesso editore. zione. Non credo alla memoria D. E che cosa pensa di condivisa, come le dicevo, ma Pansa? credo si possa arrivare a una R. L’ho semconclusione pre considerato comune: gli A Porzus fu ucciso e lo considero uomini e le anche Guido Pasoliun maestro di donne della ni, e riporto una sua giornalismo. Resistenza struggente lettera al D. E dei combatterosuoi libri che no la buona fratello, lo scrittore gliene pare? battaglia. E Pier Paolo, in cui R. Le cose la Resistenza raccontava delle che scrive non è un patrimotensioni coi comunile contesto, nio della nasti e pregava di dire però, secondo zione, non di me, Giampaolo una fazione. alla madre di mandà per scontato D. Perché dargli un fazzoletto che i ragazzi, il mio santricolore oggi, sappiano gue possa che cosa è sucservire, lei cesso a Gubbio, a Benedicta a titola. Ma quegli uomini e Marzabotto, tanto per conti- quelle donne, che si votanuare la geografia degli eccidi. rono al sacrificio, sarebbero E io invece ho il timore che non contenti dell’Italia che poi è lo sappiano. E poi c’è un’altra sorta da quel conflitto? cosa, mi scusi. R. In parte, di quella libertà, D. Quale? pagata a caro prezzo, si è fatto R. Lui parla dei vinti e del un cattivo uso ma, proprio per loro sangue. Ma vinti lo furono questo dobbiamo raccontare dopo il 25 aprile del 1945. Pri- ai giovani che gli Italiani non ma ebbero il coltello dalla parte sono sempre stati un popolo di del manico e molti lo usarono. furbi, abili solo nell’arte di arQuelli che sarebbero stati vin- rangiarsi. Furono anche persocitori, prima furono braccati, ne che praticarono virtù civili fucilati, appesi, esposti. ed ebbero ideali che valevano D. Nelle conclusioni, scri- la vita.


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